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Ematocrito (Ht)

L'ematocrito (Ht, volume degli eritrociti "impaccati) esprime il rapporto tra il volume
complessivo dei globuli rossi ed il volume totale del sangue. Per questo si dice che
esprime il volume di cellule "impaccate". L'ematocrito ci d anche un'idea approssimativa
del grado di densit del sangue (quando sopra la norma, significa che il sangue pi
viscoso, quindi c' un maggior rischio di trombosi).

Emoglobina (Hb)
L'emoglobina la pi importante proteina di trasporto dell'ossigeno ed localizzata
all'interno degli eritrociti. E' un pigmento di colore rosso. I valori normali per l'uomo adulto
variano tra i 13,5 ed i 18 g/dl (g/dl = grammi di emoglobina su decilitro di sangue); nella
donna tra i 12 ed i 16 g/dl. Attualmente, per misurarla, i laboratori adibiti all'esame
emocromo-citometrico, utilizzano dei contatori automatici di cellule che misurano
l'emoglobina direttamente all'interno dei globuli rossi. Una persona pu donare il sangue
solo se esiste un livello minimo di sicurezza. Questi livelli, tradotti in cifre, sono per la
donna corrispondenti ad una concentrazione di emoglobina di circa 12,5 g/dl, mentre per
l'uomo sono 13,3 g/dl.

Indici corpuscolari
Gli indici corpuscolari sono rappresentati dal volume cellulare medio (mean cell volume,
MCV), dal contenuto cellulare medio di emoglobina (mean cell hemoglobin, MCH) e dalla
concentrazione cellulare media di emoglobina (mean cell hemoglobin concentration,
MCHC). Essi sono largamente utilizzati nella classificazione delle anemie, mentre la
concentrazione dell'emoglobina e l'ematocrito sono indici comunemente utilizzati per
esprimere la loro gravit. Questi due parametri sono infatti vincolati da un rapporto
costante: una unit di emoglobina, in grammi per decilitro, equivalente a tre unit
di ematocrito, in punti percentuali. Questo rapporto pu modificarsi quando, per esempio,
compaiono in circolo eritrociti di dimensioni o forme anormale, oppure quando la
produzione di emoglobina diminuisce.
Volume cellulare medio (MCV)
Questo indice rappresenta il volume medio del globulo rosso. Con i contatori elettronici,
l'MCV misurato direttamente; tuttavia, molto facile calcolarlo: basta dividere il valore
dell'ematocrito per il numero dei globuli rossi (espresso in milioni per microlitro) e
moltiplicare per 1000. L'MCV espresso in femtolitri (fl = 10-5 litri) per cellula. I valori
normali sono compresi tra 80 e 100 fl.
Contenuto cellulare medio di emoglobina (MCH)
Questo valore calcolato automaticamente dai conta cellule elettronici, ma pu essere
ricavato conoscendo il numero di globuli rossi e la concentrazione dell'emoglobina.
L'MCH espresso in picogrammi e pu essere calcolato dividendo la quantit di
emoglobina (per litro di sangue) per il numero di eritrociti (per litro). I valori normali sono
compresi tra 26 e 32 picogrammi (pg = 10-12 grammi; pg = g = micromicrogrammo).

Concentrazione cellulare media di emoglobina (MCHC)


Anche questo parametro viene calcolato dal contatore elettronico di cellule una volta che
sia stata misurata l'emoglobina e calcolato l'ematocrito. La MCHC si pu calcolare
manualmente dividendo il valore di emoglobina/dl per l'ematocrito. I valori di riferimento
sono 32-36%.
Il volume (MCV) ed il contenuto emoglobinico (MCH) delle singole cellule sono parametri
importanti ai fini della valutazione delle anemie e delle altre patologie ematologiche.
Rispetto al volume, la cellula pu essere definita normocita quando l'MCV
normale, microcita quando l'MCV pi basso del normale, macrocita quando l'MCV
pi alto del normale.
Il grado di emoglobinizzazione delle cellule pu essere apprezzato misurando l'MCH; di
conseguenza, le cellule saranno definite normocromiche od ipocromiche a seconda
che l'MCH sia, rispettivamente, nei limiti della norma o pi basso del normale.
Alcune malattie sono associate alla presenza di eritrociti anomali di dimensioni variabili,
da molto piccoli a molto grandi. Questa variabilit non evidenziabile quando si calcola
la media dei valori, e ne pu risultare un MCV falsamente normale. Sar allora un altro
esame, chiamato esame morfologico dello striscio di sangue periferico, che riveler
questa alterazione, che comunque pu essere quantificata dal contacellule elettronico
come RDW (Red Cell Distribution Width, od ampiezza della curva di distribuzione degli
eritrociti). Il valore normale compreso tra 11,6% e 14,6%; valori pi alti indicano
presenza di un'ampia variabilit delle dimensioni delle cellule. Esso tanto pi alto
quanto maggiore il distacco dalla norma.
Per quanto riguarda il contenuto di emoglobina degli eritrociti, bisogna ricordare che la
concentrazione emoglobinica presenta notevoli variazioni a seconda dell'et del soggetto.
Alla nascita, per esempio, i valori sono pi elevati che in qualsiasi altro periodo della vita
e diminuiscono bruscamente nel periodo immediatamente successivo. Un valore di 10-11
g/dl normale per un neonato di 3 mesi.

L'eritropoietina
L'eritropoietina, nota ai pi con la sigla EPO, un ormone glicoproteico (costituito da 193
aminoacidi di cui i primi 27 vengono persi al momento della secrezione) che regola la
produzione di globuli rossi (eritropoiesi). Viene sintetizzata soprattutto dalle cellule
del rene e in piccola parte dal fegato che diviene il principale produttore solo durante la
vita fetale. L'utilizzo dell'eritropoietina in campo medico permette di curare alcuni tipi
di anemie, come quella dovuta ad insufficenza renale cronica.

Quali sono le sue funzioni?


Dopo essere stata immessa in circolo l'eritropoietina interagisce con specifici recettori
(Epor) presenti nel midollo osseo, il pi importane organo emopoietico nell'adulto. In
particolare il legame eritropoietina-recettore innesca una serie di processi che portano
alla formazione di nuovi globuli rossi.

Gli eritrociti sono le cellule pi numerose del sangue: circa 4-6 milioni per millimetro cubo.
Sono privi di nucleo per lasciare pi spazio all'emoglobina, una proteina in grado di

fissare e trasportare l'ossigeno alle cellule, caricandosi una parte dell'anidride carbonica
ed eliminandola nei polmoni.

Nel nostro corpo non esistono riserve di eritroproteina e la sua sintesi varia in relazione
alle richieste metaboliche. In particolare la produzione di EPO viene regolata dalla
presenza di ossigeno nei tessuti e in minima parte dalla sua concentrazione nel siero. Se
i tessuti non ricevono abbastanza ossigeno i reni aumentano la secrezione di
eritropoiteina e viceversa. Basta chiudere un soggetto per qualche ora in una stanza con
ridotta presenza di ossigeno per aumentare in modo significativo la produzione di
eritropoietina.
Anche alcuni ormoni come il testosterone e gli ormoni tiroidei intervengono in questo
processo di sintesi.
I livelli normali di eritropoietina nel sangue sono circa 2-25 mU/ml, ma possono umentare
di 100-1000 volte come risposta all'ipossia

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