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Corso di Laurea Ingegneria Aerospaziale

Affidabilit dei sistemi


Prof. Stefano Beretta

RICHIAMI sulla RESISTENZA a FATICA

FATICA: L EVIDENZA SPERIMENTALE


Nel corso della storia dellindustria moderna
sono avvenute rotture improvvise e inaspettate in:
organi di macchine
componenti
strutture di macchine
poco sollecitati rispetto ai limiti statici dei materiali,
al di sotto del limite elastico,
ma soggetti a sforzi variabili nel tempo.
Esempi:
assali ferroviari
strutture, componenti e fusoliere di aerei
alberi a gomiti
ingranaggi
e moltissimi altri
S. Beretta Introduzione alla resistenza a fatica

Fatica: l evidenza sperimentale (2)

Assale ferroviario
sollecitato a flessione rotante, con andamento che, in prima
schematizzazione, sinusoidale, pi eventuale momento torcente.

Questo il disegno di uno dei primi


cedimenti di assale ferroviario
che si ricordi:
incidente di Versailles,1842.

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Fatica: l evidenza sperimentale (3)

Assale ferroviario
Lassale sollecitato come una trave, ma ruota, quindi lo sforzo in
ogni suo punto ha un andamento nel tempo variabile
sinusoidalmente (se ruota a velocit costante!).

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Fatica: l evidenza sperimentale (4)

Fusoliera di aereo
sollecitata a pressione pulsante, con andamento tipico

Si osserva che la differenza di pressione fusoliera/esterno segue un


ciclo base cui sono sovrapposti cicli a frequenza maggiore
(turbolenze, variazioni di quota etc).
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Fatica: l evidenza sperimentale (5)

Purtroppo vi sono stati numerosi incidenti dovuti a sottovalutazione


degli effetti dei carichi variabili nel tempo. Il caso del COMET nei
primi anni 50 rimasto famoso ed ha fornito preziosi insegnamenti

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Fatica: l evidenza sperimentale (6)

Il caso del COMET ha mostrato che tutti gli intagli sono critici nei
componenti sollecitati a fatica

Sperimentazione di laboratorio

Rottami recuperati in mare

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Fatica: l evidenza sperimentale (8)

In generale i carichi sulle macchine non sono costanti, ma


variabili nel tempo.
Landamento dipende da molti fattori: funzionamento della
macchina, utilizzo, altri fattori esterni, etc.
a.

assale di autovettura

b.

pressione in un reattore

c.

ruota di vettura

d.

Mt albero laminatoio

e.

Mf fuso a snodo

f.

accelerazione aereo militare

g.

pressione oleodotto

h.

accelerazione aereo civile

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Fatica: l evidenza sperimentale (9)


Sospensione automobilistica e carichi variabili nel tempo.

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Fatica: l evidenza sperimentale (10)


Sospensione automobilistica e carichi variabili nel tempo.

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Fatica: l evidenza sperimentale (11)

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In sintesi
Levidenza sperimentale dimostra che si verificano cedimenti per
carichi variabili nel tempo che assumono
valori nettamente inferiori
non solo al carico di rottura ma anche al carico di snervamento.
questo fenomeno si chiama
FATICA DEI MATERIALI
e vale per tutti i materiali:
metallici
polimerici
compositi
etc
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Fatica: l importanza

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200 billion $ per years spent for fatigue failures

Italy, March 2004

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FATICA: IL FENOMENO FISICO

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Perch si verificano rotture per fatica con carichi variabili nel tempo
inferiori allo snervamento o al limite elastico?
La rottura per fatica, a differenza di quella monotna (cosiddetta
statica: prova di trazione, carico crescente applicato una volta sola
fino a rottura), pu avvenire fondamentalmente in due modi:
per nucleazione, partendo dal vivo del materiale integro, con una
cricca o fessura che inizia in una zona ad elevata sollecitazione
(intagli etc) e si propaga ciclo dopo ciclo fino a interessare tutta la
sezione che poi cede di schianto quando indebolita;
a partire da un difetto (inclusione, etc) preesistente, e successiva
propagazione, non necessariamente nella zona di massima
solelcitazione.

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Fatica: il fenomeno fisico (2)

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Schema del fenomeno della nucleazione

Sulla superficie libera si nuclea la cricca, che, ciclo dopo ciclo, propaga
allinterno del materiale (fra i grani o a bordo grano) fino a indebolire
la sezione al punto che si rompe staticamente perch lo sforzo, a
causa dellarea ridotta, diventato pari al carico di rottura.
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Fatica: il fenomeno fisico (3)

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Schema del fenomeno della nucleazione

Il meccanismo, schematicamente, quello dello scorrimento


irreversibile di piani cristallini spessi circa 0,1 m, che, con cicli di
carico successivi, producono in superficie un piccolo intaglio che
diventa una cricca di fatica, che poi si propagher.
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Fatica: il fenomeno fisico (4)


Schema del fenomeno della nucleazione

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Fatica: il fenomeno fisico (5)


Schema del
fenomeno della
propagazione
Dopo la
nucleazione, per
effetto del carico
variabile nel tempo la
cricca propaga
allinterno del
materiale, in
direzione alincirca
ortogonale al piano
dello sforzo
principale massimo

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Fatica: il fenomeno fisico (6)


Schema del
fenomeno della
propagazione
La propagazione
avviene ciclo dopo
ciclo, ed ogni ciclo fa
avanzare la cricca di
una piccola quantit
che pu essere
rilevata sulla
superficie della
frattura

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Fatica: le fratture (1)


Apparenza
delle rotture
per fatica
Provino
per prove di
flessione
rotante
in laboratorio
d = 6 mm

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Fatica: la frattura (2)


Apparenza
delle rotture
per fatica
Dente di
ruota dentata
con
trattamento
di
cementazione

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Fatica: la frattura (3)


Apparenza
delle rotture
per fatica
Provino
per prove di
flessione
rotante
in laboratorio
d = 6 mm

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Fatica: il fenomeno fisico (7)


Schema del
fenomeno della
propagazione da un
difetto
La propagazione pu
partire da un difetto
esistente allinterno
del materiale, come
quello illustrato nella
foto

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Fatica: aspetto generale fratture


Apparenza
schematica
delle rotture per
fatica

trazione compressione

flessione alternata

flessione rotante
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Fattore di intaglio a fatica


Una evidenza sperimentale piuttosto tipica

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Fatica: la macchina di prova a flessione rotante


Schema della macchina di prova a flessione rotante,
la pi semplice ed economica macchina per prove di fatica

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Fatica: la macchina di prova a flessione rotante


Foto di macchina di prova a flessione rotante

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Fatica: la macchina di prova a flessione rotante


Foto di macchina di prova a flessione rotante (dettaglio)

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Il diagramma di Whler
1 scala lineare

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Il diagramma di Whler
2 scala lineare-logaritmica

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Il diagramma di Whler
3 scala doppio logaritmica

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Fatica: la sequenza di fenomeni

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Cosa accade facendo una sperimentazione di laboratorio


con carichi schematizzati con sinusoidi?

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Fatica: la sequenza di fenomeni


Possiamo tracciare diagrammi nei quali siano separate:
nucleazione
propagazione (fino alla rottura del provino)

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Fatica: la schematizzazione dei carichi variabili


con prove di laboratorio (1)

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Le sollecitazioni variabili nel tempo possono (o devono) essere


schematizzate con cicli semplici, per effettuare in laboratorio
sperimentazioni facilmente interpretabili per comprendere il
fenomeno:
andamento sinusoidale dello sforzo nel tempo
ampiezza costante
Inoltre applicando sforzi semplici:
trazione-compressione
flessione
torsione
a provini di forma semplice
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Fatica: la schematizzazione dei carichi variabili


con prove di laboratorio (2)

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Andamento sinusoidale dello sforzo nel tempo: i parametri sono:


ampiezza
sollecitazione media, minima, massima

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Fatica: la schematizzazione dei carichi variabili


con prove di laboratorio (3)
Definizioni

!max " !min


!a =
2
!max + !min
!med =
2
!min
R=
!max

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Fatica: la schematizzazione dei carichi variabili


con prove di laboratorio (4)
I casi possibili sono molti:

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Il diagramma di Whler
3 scala doppio logaritmica

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Il diagramma di Whler
4 - schema del diagramma

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Fatica: rapporti di fatica

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! faf
Rm

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Fatica: rapporti di fatica

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! faf
Rm

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Fattore di intaglio a fatica


Influenza combinata di materiale e intaglio a fatica

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Il diagramma di Whler

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il diagramma S-N del pezzo diverso da quello del materiale


e risente di:
Dimensioni;
Finitura;
Intagli.
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