Sei sulla pagina 1di 17

LA LEGISLAZIONE SOCIALE

IL SISTEMA DI SICUREZZA SOCIALE


l'ambito operativo della legislazione sociale estremamente ampio perch comprende
ogni tipo di provvedimento pubblico di qualsiasi natura diretto dare protezione a
chiunque lavoratore non si trovi in condizione di debolezza o bisogno.

L'assistenza sociale riguarda l'attivit dello Stato e degli altri enti pubblici diretta a
dare protezione e aiuto ai cittadini che si trova in una condizione di debolezza. A loro
lo Stato vuole garantire i mezzi per un'esistenza libera e dignitosa anche nelle
situazioni di bisogno. Queste forme di assistenza sono varie si pensi l'assistenza
sanitaria, alla concessione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, alle agevolazioni
previste per il portatore viene handicap, alle esenzioni o riduzioni fiscali per l'accesso
al sistema scolastico.
La previdenza sociale ha invece un contenuto pi limitato essendo diretta a garantire i
lavoratori da eventi dannosi, furti e incerti, connessi al rapporto di lavoro.
L'intervento pubblico in tali casi collegato al verificarsi di un evento dannoso che
colpisce il lavoratore. Assistente previdenza sociale vengono fondersi in un unico
sistema di sicurezza sociale di cui si fa carico lo stato.
LA LEGISLAZIONE SOCIALE DEL LAVORO
la legislazione sociale va intesa come protezione dei lavoratori subordinati; infatti i
dipendenti, causa della loro condizione di subordinazione e delle precarie situazioni
economiche, sono considerati contraenti deboli del rapporto di lavoro subordinato. Lo
stato interviene con la legislazione sociale, ossia con particolare ramo del diritto del
lavoro costituito da provvedimenti normativi volti a tutelare i lavoratori dipendenti in
considerazione la loro posizione di contraenti deboli all'interno del rapporto di lavoro.
Il fine quello di raggiungere una parit sostanziale tre soggetti in modo da
assicurare a tutti rispetto dei fondamentali valori della libert della dignit umana.
Possiamo distinguere le norme della legislazione sociale in tre grandi categorie:

norme preventive: tipo di norme che mirano a prevenire il verificarsi di situazioni


dannose o pregiudizievoli per il lavoratore. Vi rientra tutta la normativa di materia
di formazione del rapporto di lavoro, di tutela delle condizioni di lavoro e di
salvaguardia dei diritti dei lavoratori in caso di sospensione di estinzione del
rapporto.

assistenza sociale: diretta ad assicurare ai lavoratori determinate prestazioni


per consentire loro di far fronte a bisogni naturali e generali e di condurre
un'esistenza dignitosa.

Previdenza sociale: ha lo scopo di tutelare il lavoratore quando si verificano eventi


dannosi quali la malattia, l'infortunio, invalidit, vecchiaia disoccupazione
involontaria che possono far cessare o diminuire la sua capacit di lavoro e quindi
di guadagno.

LORGANIZZAZIONE DELLO STATO SOCIALE


LA RIFORMA DELLO STATO
Il mantenimento dello Stato sociale costituisce un onere gravoso per la collettivit e
rappresenta una delle cause del forte indebitamento pubblico italiano. La ragione
principale stata attribuita alla legislazione e ma nato negli anni 70 che aveva portato
a offrire gratuitamente o quasi gran parte delle prestazioni assistenziali anche ai
soggetti non bisognosi. Per questo da diversi anni nato un processo di riforma volto a
ridimensionare e a rendere pi efficace il sistema. Tutti e tre i settori principali dello
Stato sociale sono stati interessati di recenti da importanti riforme che rivalutano e
potenziano il ruolo degli enti locali nel sistema di sicurezza sociale e cerca con diversi
strumenti anche ricorrendo a una gestione manageriale degli enti preposti e
utilizzando soggetti privati di razionalizzare le prestazioni sociali in modo da
migliorare i servizi a ridurre le spese.
La riforma va nella direzione di contenimento della spesa e di miglioramento delle
prestazioni di introduzione di sistemi oggettivi di misurazione delle condizioni di
bisogno del cittadino da utilizzare per individuare soggetti aventi diritto a prestazioni
agevolate. Esiste infatti l'indicatore della situazione economica, un sistema di calcolo
abbastanza complesso che tiene conto oltre che alla situazione economico finanziaria
dei cittadini anche alle loro particolari condizioni familiari.
Le riforme vanno tutte nella comune direzione di favorire l'integrazione tra le
strutture pubbliche e quelle private, allo scopo di leggere il peso sullo stato della
sicurezza sociale.

IL FATICOSO CAMMINO DALLA "BENEFICENZA" ALLA SICUREZZA SOCIALE.


L'espressione sicurezza sociale entrata nella terminologia corrente in epoca
relativamente moderna per significare l'esigenza di costruire un complesso di presidi
contro lo stato di bisogno in modo da assicurare ai cittadini il benessere fisico e

elevazione morale ed intellettuale nonch mezzi sufficienti per soddisfare le esigenze


di vita, e in qualsiasi fase dell'esistenza.
In principio esisteva il fenomeno della filantropia, comunemente chiamata
beneficenza, ossia quella generosit del ricco benefattore a cui faceva riscontro
l'umile gratitudine del beneficiato.
L'assistente si qualifica come l'intervento organico che viene effettuato in favore di
categorie di privati cittadini,i quali possono vantare una protesa specifica a
beneficiare di forme di protezione sociale.
Dite una notevole differenza tra assistente beneficenza, nel primo caso si presenta
come titolare di un diritto perfetto, mentre nel secondo il soggetto titolare solo di
interesse a volte legittimo e a volte semplice la cui determinazione rimessa alla
valutazione della pubblica amministrazione.
L'evoluzione storica del sistema politico sociale nel nostro paese trova puntuale
conferma nella nostra legislazione pi recente e nella carta costituzionale che
tutelando il lavoro in tutte le sue forme e applicazioni non distingue tra lavoro
subordinato che lavoro prestato in forma autonoma o associata.
Occorre che lo stato concorre alle spese per sicurezza sociale in modo globale pur
richiamando a concorrervi i cittadini, secondo le disponibilit finanziarie di ciascuno,
per un dovere di solidariet sociale.
IL DECENTRAMENTO DELL'ASSISTENZA SOCIALE E SANITARIA.
La legge Bassanini ha ripartito le funzioni in materia di salute umana, salute
veterinaria e servizi sociali tra Stato, comuni ed enti locali.
IL SETTORE NO PROFIT
Il settore no profit pu essere definito come insieme delle organizzazioni private che
perseguono finalit d'utilit sociale e collettiva dedicandosi alla produzione di beni e
servizi in settori come ambiente, tempo libero, cultura, educazione, salute, ricerca,
difesa dei diritti civili, libert personali, l'attivit religiose e sindacali. Questi
soggetti privati svolgono importante funzione sociale, caratteristica comune di questi
enti, oltre al fatto di occuparsi di solidariet sociale, di non avere come scopo la
distribuzione di un profitto tra i propri membri. Il settore no profit da alcuni
identificato con le espressione terzo settore.
LE FORME DEL NO PROFIT

caratterizzato da una variegata tipologia di soggetti che il legislatore ha provveduto


a identificare e regolamentare per mezzo di differenti provvedimenti normativi.
Il volontariato una parte del settore no profit; e le metto caratterizzante di non
avere una struttura imprenditoriale, incentrata su un patrimonio e una forte
organizzazione, ma di basarsi prevalentemente sull'attivit lavorativa non retribuita
delle persone che vi operano.
forme di volontariato:

associazioni: si caratterizzano per il prevalere dell'elemento personale. In esse


la pluralit degli associati costituisce il nucleo vitale dell'ente e deve sussistere fin
dalle fasi iniziali
fondazioni: assume rilievo prioritario l'elemento patrimoniale, cio la
particolare destinazione di utilit generale impressa da un soggetto a un certo
patrimonio.
Comitati: sono caratterizzati dalla funzione di raccogliere fondi da destinare a
finalit di interesse pubblico.
Le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza sono organismi di tradizione
cattolica; il recente decreto dispone l'inserimento di queste istituzioni nel sistema
integrato di interventi e servizi sociali previsto dalla legge.

La legge prevede destini diversi: alcune sono tenute obbligatoriamente a trasformarsi


in aziende pubbliche di servizi alla persona, si tratta di aziende senza fini di lucro,
dotate di personalit giuridica di diritto pubblico e di autonomia statutaria,
patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica.
Per altri prevista obbligatoriamente la trasformazione in associazioni o fondazioni
di diritto privato disciplinate dal codice civile.
Nel settore no profit troviamo anche imprese sociali, strutture associative che
combinano aspetti tipici dell'impresa societaria e del volontariato per la realizzazione
di beni e servizi di utilit sociale (cooperative sociali).
LE FONDAZIONI BANCARIE
Le fondazioni bancarie hanno come fine istituzionale lo svolgimento di una attivit di
interesse sociale, sono sorte dopo l'approvazione della legge Amato; l'obiettivo era
quello di favorire la trasformazione delle banche pubbliche di societ per azioni. La
banca esercita unicamente la funzione di intermediazione con l'obiettivo del
conseguimento di risultati reddituali soddisfacenti; la fondazione detentrice del

capitale delle banche s.p.a., e persegue i fini statutari di utilit pubblica e sociale
destinandovi i suoi introiti con il solo il vincolo dell'accantonamento di una quota di
utili tali da consentire di sottoscrivere eventuali aumenti di capitale della societ
bancaria partecipata, cos da non perdere il controllo.
LA LEGGE SULLE ONLUS
Le ONLUS sono le organizzazioni non lucrative di utilit sociale. Per chi rispetta i
requisiti previsti dalla legge a previsto un particolare regime tributario,
contraddistinto dalla detraibilit deducibilit delle elargizioni entro limiti
predeterminati e un regime agevolato ai fini delle imposte sui redditi.
Sono considerate ONLUS le associazioni i comitati le fondazioni le societ
cooperative e gli altri enti a carattere privatistico, con o senza personalit giuridica,
in cui statuti o atti costitutivi prevedono espressamente:
a) Lo svolgimento di attivit come:
1. assistenza sociale o socio-sanitaria
2. assistenza sanitaria
3. beneficenza
4. istruzione
5. formazione
6. sport dilettantistico
7. tutela, promozione e valorizzazione delle cose di interesse sotto artistico
8. tutela e valorizzazione dell'ambiente
9. promozione della cultura dell'arte
10. tutela dei diritti civili

b) L'esclusivo perseguimento di finalit di solidariet sociale


c) Il divieto di svolgere attivit diverse da quelle sopra menzionate a eccezione di
quelle a esse direttamente connesse
d) Il divieto di distribuire utile e avanzi di gestione nonch fonti, riserve o capitale
durante la vita dell'organizzazione, a meno che la destinazione la distribuzione non
siano imposte per legge
e) L'obbligo di impiegare gli utili o gli avanzi di gestione per realizzare attivit
istituzionali

La legge obbliga queste organizzazioni a rispetto di determinati principi contabili per


assicurare la corretta e trasparente gestione del denaro impiegato e adottare un
ordinamento democratico.
LA FINANZA ETICA
Tra le iniziative nel campo no profit vi l'attivit della cooperativa verso la banca
etica. Si tratta di un progetto che coinvolge ventuno soci fondatori perlopi
provenienti dal mondo dell'associazionismo e che vede in continua crescita il numero
delle adesioni. L'obiettivo fondare una banca che finanzi il terzo settore e
l'economia sociale e che permette al risparmiatore di indirizzare terzo settore del
prescelto auto determinandosi il tasso di interesse entro limite massimo fissato dalla
banca. Il progetto nasce dalla constatazione che si pu creare un sistema di credito
sociale ponte, saremo noi a potere indirizzare i risparmi dove vogliamo. La banca
selezioner dei progetti per finanziare sulla base di 3 parametri:
a. validit e impatto sociale ed ambientale
b. efficienza ed efficacia imprenditoriale
c. capacit di gestione finanziaria

LORGANIZZAZIONE DELLA PREVIDENZA SOCIALE


La previdenza sociale realizza i suoi scopi attraverso le cosiddette assicurazioni
sociali, esse si caratterizzano per alcune sostanziali particolarit:

la fonte del rapporto assicurativo non risiede nella volont dei soggetti
espresse nel contratto costitutivo, bens in precise ed inderogabili disposizioni
di legge; si tratta perci di assicurazioni obbligatorie

i soggetti sono tre: il lavoratore (assicurato) beneficiario delle prestazioni


assicurative, il datore di lavoro (assicurante) obbligato al pagamento
assicurativo mediante il versamento di particolari contributi; l'assicuratore,
costituito da un particolare ente pubblico previdenziale a cui affidato il
compito di erogare le prestazioni previdenziali (INPS, INAIL). Ci possono
essere quattro soggetti quando nell'infortunio con morte dell'assicurato il
beneficiario qualcun altro.

il fine non privato ma pubblico essendo diretto a garantire la sicurezza


sociale

i rischi coperti sono prevalentemente costituiti da eventi il cui verificarsi


determina nell'assicurato una diminuzione della capacit lavorativa o di
guadagno o un aumento dei suoi bisogni.

Nelle assicurazioni sociale l'assicurato a sempre diritto al trattamento


previdenziale anche nel caso che il datore di lavoro non abbia versato i
contributi, principio dell'automaticit delle prestazioni.

L'intervento contributivo dello Stato; sebbene lobbligo di pagare i contributi


spetta prevalentemente ai datori di lavoro, sempre pi frequentemente si
assiste a interventi statali di finanziamento contributivo volti da un lato a
risanare i deficit degli enti e a fare ricadere sullo stato una parte degli oneri
dei datori di lavoro (fiscalizzazione degli oneri sociali)
le prestazioni previdenziali possono essere di tipo sanitario e di tipo economico;
le prime fanno capo alle aziende USL, le seconde sono a carico dell'INPS e
INAIL.

IL RAPPORTO GIURIDICO PREVIDENZIALE


Tra i soggetti delle assicurazione sociale viene ad instaurarsi un rapporto giuridico
previdenziale.
I datori di lavoro sono obbligati a versare periodicamente una somma di denaro, i
contributi, a favore dell'ente previdenziale. La misura della contribuzione dipende
dalla retribuzione del dipendente, cio da tutto ci che il lavoratore percepisce. I
contributi sono per una minima parte anche carico del lavoratore; tuttavia versamento
viene materialmente eseguito dal datore di lavoro il quale provvede a trattenere dalla
retribuzione del dipendente la parte di contributi da questo dovuta. Il mancato
pagamento dei contributi non fa perdere al lavoratore il diritto alle prestazioni.
L'ente previdenziale impiega le somme ricevute con i contributi per compiere
determinate prestazioni di tipo economico di tipo sanitario a favore del lavoratore. Le
prestazioni con che consistono in somme di denaro corrisposte al lavoratore per un
determinato periodo di tempo: pensioni, indenitt, rendite.
La previdenza complementare consente al lavoratore di crearsi volontariamente una
pensione aggiuntiva a quella pubblica mediante la partecipazione ai fondi di pensione. I
lavoratori versano periodicamente dei contributi volontari di denaro.

L'ORGANIZZAZIONE DELL'ASSISTENZA SOCIALE


La riforma sulla legge quadro dell'assistenza sociale ha inteso costruire un sistema
assistenziale su misura, calibrato sulle esigenze dei singoli e delle famiglie in
difficolt, che offre propri servizi attraverso la collaborazione di pi soggetti
pubblici e privati. Le legge in questione detta norme di carattere generale e principi
informatori demandando poi alle regioni, alle aziende USL, ai comuni ed associazione di
volontariato il compito di organizzare sul territorio servizi e prestazioni.
La Repubblica assicura alle persone alle famiglie un sistema integrato di interventi e
servizi sociali, promuove interventi per garantire la qualit della vita, pari opportunit,
non discriminazioni e diritti di cittadinanza, previene, elimina,riduce le condizioni di
disabilit, gli bisogni di disagi individuali e familiari, derivanti da inadeguatezza del
reddito, difficolt sociali e condizione di non autonomia.
Gli interventi e servizi sociali sono tutte le attivit relative all predisposizione di
erogazione di servizi, gratuiti o a pagamento, o di prestazioni economiche destinate a
rimuovere o superare le situazioni di bisogno.
VIA LIBERA AL WALFARE DEL DUEMILA
Il nuovo walfare prevede il reddito di inserimento per le famiglie in stato di povert, il
prestito d'onore a tasso zero per chi si trova in difficolt temporanea compresi gli
immigrati, i voucher cio buoni concessi dai comuni per acquistare servizi sociali anche
da soggetti privati accreditati. Inoltre la chiusura dell'orfanotrofi, una carta di
servizi sociali dal quale ciascun comune non potranno narrare.
Una delle riforme chiave disegna l'assistenza sociale su misura, con interventi mirati a
singoli e famiglie, e il ricorso ai privati. Il walfare non sar pi soltanto quello delle
pensioni della sanit ma anche quello che aiuter la persona lungo tutto l'arco della
vita.
La legge stabilisce i livelli di assistenza a cui ogni comune deve attenersi garantendo
servizi sociali professionali, un pronto intervento sociale per le emergenze,
l'assistenza domiciliare, strutture residenziali semiresidenziali, centro di accoglienza.
Traccia le linee dei servizi le famiglie con assegni di cura e i cosiddetti servizi di
sollievo per chi ha anziani in casa; i prestiti d'onore le agevolazioni fiscali che comuni
potranno concedere a chi in difficolt; i buoni da spendere per servizi sociali forniti
anche da privati.
PRINCIPI GENERALI DELLA NUOVA ASSISTENZA
1. Il sistema integrato di servizi e prestazioni sociali : viene creato una rete
integrata dei servizi e delle prestazioni sociali formata dei servizi per

assistenza domiciliare, le comunit familiari, i centri per le famiglie, i centri


diurni per educazione dei portatori di handicap, i centri per riabilitazione,
centro di urne per le anziani. A questi si aggiungono gli interventi in denaro
come le indennit di invalidit, l'assegno di accompagnamento, la pensione
sociale.
2. Universalit dei destinatari: i beneficiari delle interventi sono in primo luogo i
soggetti in difficolt; accedono tutti i cittadini e le famiglie italiane quelle
straniere regolarmente residenti nel nostro paese.
3. Pluralismo organizzatorio: la rete integrata dei servizi a fidata allo Stato,
alle regioni,agli enti locali che la promuovono e l'attivano con il coinvolgimento
delle associazioni di volontariato. La programmazione e l'organizzazione
compete gli enti locali e alle regioni allo Stato secondo il principio di
sussidiariet, cooperazione, efficacia, efficienza ed economicit, omogeneit,
copertura finanziaria patrimoniale, responsabilit dell'amministrazione,
autonomia organizzativa e regolamentare degli enti locali. Questi soggetti
riconoscono agevolano il ruolo degli organismi non lucrativi di utilit sociale e di
ogni altro soggetto privato che opera nel no profit.
Nel piano nazionale vengono definiti gli obiettivi generali di assistenza, gli specifici
compiti assegnati ciascun ente la misura dei finanziamenti disponibili. Il piano prevede
di valorizzare le responsabilit familiari, rafforzare diritti dei minori, potenziare gli
interventi a contrasto della povert, sostenere servizi domiciliare per persone non
autosufficienti.

LA RIPARTIZIONE DELLE FUNZIONI


Attraverso la ripartizione delle funzioni tra soggetti pubblici, s' dato vita un sistema
fortemente decentrato; allo Stato stata riservata la competente in materie di
interesse generale in modo da garantire a tutti i cittadini forme indifferenziate di
tutela sociale.
Posizione centrale quella dei comuni cui affidata in concreto erogazione dei servizi
assistenziali. Tra questi rappresentano una significativa novit delle leggi le
prestazioni a sostegno della famiglia che si caratterizzano rispetto al passato.

I buoni servizi che comuni potranno fornire le famiglie e con i quali sar
possibile pagare servizi assistenziali

assegni di cura e dei servizi di sollievo previsti a favore di coloro che hanno
anziani in casa da accudire

prestiti d onore a tasso zero, che potranno essere concessi in alternativa a


contributi assistenziali,alle persone che hanno in casa handicappati gravi

prestiti a favore delle famiglie temporaneamente in difficolt economiche e


per quelle di recente immigrazione con gravi difficolt di inserimento.

inoltre prevista la graduale sospensione degli orfanotrofi, che saranno sostituiti da


case famiglia in cui i bambini attenderanno di essere adottati.
Le regioni e le province svolgono prevalentemente funzione di programmazione e
coordinamento e indirizzi degli interventi sociali nonch di verifica dell'attuazione a
livello territoriale.
Allo stato spetta: la formulazione del piano nazionale degli intervenuti e servizi
sociali, la determinazione dei requisiti minimi strutturali e organizzativi per ottenere
l'autorizzazione dell'esercizio dei servizi e delle strutture al circolo residenziali
semiresidenziali; la determinazione dei requisiti dei profili professionali materie di
professione sociali; requisiti di accesso di durata dei percorsi formativi; ripartizione
delle risorse del fondo nazionale. IL governo dovr adottare uno schema generale di
riferimento della carta dei servizi sociali; in seguito ogni ente erogatore adotter la
propria carta dei servizi sociali, sulla falsa riga dell'indicazione dello schema
governativo e dovr darne adeguata pubblicit agli utenti.

LE PRESTAZIONI DELLA PREVIDENZA SOCIALE


IL SISTEMA PENSIONISTICO
Per gli eventi dannosi
che colpiscono pi frequentemente il lavoratore, quali
linvalidit, la vecchia e la morte prevista la pensione.
Con il termine pensione si fa riferimento a somme di denaro erogate dallente gestore
dellassicurazioni sociali destinate proteggere i lavoratori particolari e i rischi quali
linvalidit, linabilit e la morte.
I rischi assicurati non necessariamente attengono allo svolgimento dellattivit
lavorativa e possono riguardare eventi naturali prevedibili nel loro verificarsi.
Non sempre i destinatari delle prestazioni coincidono con i soggetti assicurati; il
caso della pensione in caso di morte del lavoratore che viene corrisposta ai parenti
superstiti. Il principale assicuratore lINPS che garantisce il sistema pensionistico
soprattutto tramite ilo Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti.
Lerogazione delle pensioni viene effettuata dallEnte gestore, su domanda
dellinteressato, previo accertamento della sussistenza dei requisiti previsti.

LA PENSIONE DI VECCHIAIA
La pensione di vecchiaia quella corrisposta a favore dei lavoratori che hanno
raggiunto un minimo di et (57 anni) e abbiano versato contributi per un certo numero
di anni.
Con la legge del 95 si dato inizio a un processo destinato a culminare, a conclusione
di u lungo periodo transitorio, con la definitiva pensione di vecchiaia. La principale
novit riguarda il metodo utilizzato per calcolare la misura della pensione: si passati
da un metodo retributivo a un metodo contributivo. Secondo il sistema retributivo la
pensione viene calcolata sulla base di due elementi: lanzianit contributiva e la
retribuzione annua pensionabile.
Con il sistema contributivo lentit delle persone si determina moltiplicando la somma
dei contributi per il coefficiente di trasformazione, che i rapportato allet in cui si
decide di cessare lattivit lavorativa. Pi ritarda la cessazione pi sar elevato il
coefficiente e quindi la pensione corrisposta.
Dopo il 95 le persone avranno una pensione di tipo contributivo. Quelli che prima del
95 lavoravano da almeno 18 anni avranno una pensione di tipo retributivo; chi aveva
meno di 18 anni un sistema misto.
I requisiti:

et anagrafica compresa tra i 57 e i 65 anni senza distinzione tra uomini e


donne

il versamento dei contributi per almeno cinque anni, nel caso siano stati versati
40 anni di contributi effettivi si prescinde dal requisito anagrafico.

Limporto della pensione maturata non deve essere inferiore a 1,2 volte
lammontare dellassegno sociale.

ASSEGNI DI INVALIDITA E PENSIONE DI INABILITA


Esistono altri eventi dannosi per i quali prevista lassicurazione obbligatoria:
linvalidit e la morte.
Pu accadere che il lavoratore a causa di uninfermit fisica o psichica veda ridotta la
propria capacit di lavorare. A tale riguardo la legge distingue due diverse situazioni:
a. invalidit: invalido il lavoratore che a causa di uninfermit o difetto fisico o
mentale, veda in modo permanente a meno di un terzo la propria capacit di
lavoro in occupazioni confacenti alle sue attitudini. Il concetto di invalidit si

lega quindi a una permanente riduzione non generica della capacit di lavorare
ma di svolgere attivit confacenti alle sue attitudini.
b. Inabilit: inabile colui che a causa di infermit o difetto fisico o mentale
venga a trovarsi nellassoluta e permanente impossibilit di svolgere qualsiasi
attivit lavorativa, qualunque tipo di lavoro.
La legge ha previsto:
a. lassegno di invalidit:ha natura temporanea e viene corrisposto per periodi di
tre anni rinnovali per la stessa durata qualora rimangano le condizioni di
inabilit.
b.

La pensione di inabilit: viene calcolata applicando della maggiorazioni


sullimporti dellassegno di invalidit; essa inoltre incompatibile con altri
trattamenti previdenziali e on i compensi del lavoro autonomo o subordinato.

LA PENSIONE AI SUPERSTITI
Un altro rischio assicurato obbligatoriamente la morte del lavoratore. Con questa
forma previdenziale si voluto tutelare i coniugi del lavoratore dal danno economico
subito per il venir meno del loro parente, quale fonte di reddito e di sostentamento
della famiglia.
I beneficiari sono:

il coniuge superstite

i figli che alla data del decesso sono minorenni (limite elevato a 21 anni per gli
studenti delle scuole superiori e 26 anni per gli studenti universitari) ovvero inabili e a
carico del defunto

i genitori con pi di 65 anni o inabili, che alla data del decesso sono senza
pensione e sono a carico dellassicurato

i fratelli e sorelle non coniugati, inabili al lavoro, non titolari di pensione che alla
data del decesso erano a carico del defunto
I familiari hanno diritto a una pensione di reversibilit nel caso che al momento del
decesso il defunto avesse gia la pensione.
La pensione indiretta spetta nellipotesi che il defunto alla data di morte non fosse
titolare della pensione ma avesse gi maturato i requisiti per la pensione di inabilit e
di vecchia.

Lindennit una tantum spetta quando il lavoratore muore senza che ricorrano i
requisiti per la pensione di reversibilit o indiretta, in presenza di determinate
condizioni.

LASSICURAZIONE CONTRO INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI


L'assicurazione obbligatoria contro infortuni sul lavoro le malattie professionali a
gestita dall'INAIL. Essa si prefigge indennizzare il lavoratore che subisca danni alla
salute a causa di un infortunio sul lavoro o di una malattia professionale. Oggetto della
tutela non la salute del lavoratore, ma l'inabilit conseguita alla lesione che ha
ridotto la capacit di lavoro e quindi di guadagno.
I soggetti del rapporto assicurativo
Il soggetto assicuratore l'istituto nazionale per l'assicurazione contro infortuni sul
lavoro: INAIL.
I soggetti assicuranti sono i datori lavoro perch sono obbligati al pagamento dei
contributi; nell'industria i contributi prendono la determinazione di premi la cui
misura varia in relazione alla retribuzione percepita dal dipendente. Il datore di lavoro
obbligato a denunciare all'INAIL e all'autorit di pubblica sicurezza del comune
dove si verificato l'evento lesivo.
Non tutti i lavoratori devono essere assicurati contro gli infortuni malattie
professionali; l'assicurazione riguarda soltanto i lavoratori dell'industria e
dell'agricoltura. Deve trattarsi di lavoratori subordinati che prestano opera manuale
retribuita e che siano addetti occupati in una delle lavorazioni pericolose indicate
dalla legge. La recente riforma a esteso l'assicurazione anche ai lavoratori
parasubordinati (che nello svolgimento delle proprie mansioni utilizzano veicoli a
motore da essi personalmente condotti), agli sportivi professionisti dipendenti e a
quelli appartenenti alla dirigenziale.
L'oggetto dell'assicurazione
l'oggetto del rapporto assicurativo l'infortunio sul lavoro della malattia
professionale.
Si ha infortunio sul lavoro quando: per una cause violenta e in occasione di lavoro si
verificato un evento lesivo che determina la morte o riduce la capacit lavorativa del
dipendente.

Prima requisiti quindi che la lesione del lavoratore dipenda da una causa violenta, si
intende qualunque evento esterno che agisca in modo repentino immediato sulla
persona del lavoratore.
Gli infortunio deve inoltre avvenire in occasione di lavoro ci sta indicare che l'evento
lesivo non dev'esser direttamente e strettamente collegato alle attivit lavorativa
svolta, essendo sufficiente che avvenga nel contesto di lavoro. L'attivit svolta deve
presentarsi come la circostanza che favorisce l'insorgere del rischio. rischio
diretto, ad esempio, quello per l'elettricista di prendere una scarica elettrica,
indiretto quello per l'elettricista di rimanere folgorato dal fulmine.
Altro requisito richiesto che l'infortunio provochi alla lavoratore una lesione che
incide sulla capacit lavorativa; l'evento lesivo deve determinare:
! la morte
! inabilit al lavoro che pu essere permanente temporanea, parziale o assoluta.
La malattia professionale quella contratta nell'esercizio e a causa del lavoro.
Deriva da una lenta e progressiva aggressione sugli individui di fattori nocivi utilizzati
nell'attivit lavorativa. La malattia deve essere strettamente direttamente collegata
con l'esercizio di determinate attivit.
Le prestazioni assicurative
Le prestazioni sanitarie consentono nelle cure mediche, chirurgiche e riabilitative
dirette al ristabilimento della salute e della capacit lavorativa dell'assicurato. Il
lavoratore non pu, senza giustificato motivo, sottrasse le cure sanitarie; in caso egli
pu perdere il diritto a determinate prestazioni economiche o vederne ridotto
l'ammontare.
Le prestazioni economiche consentono nei pagamenti delle somme di denaro in unica
soluzione, indennit, o con carattere periodico, rendite.

Automaticit delle prestazioni: al verificarsi dell'infortunio o al momento


dell'insorgenza della malattia professionale, sorge il diritto del lavoratore alle
prestazioni indipendentemente dall'adempimento dell'obbligo contributivo da parte
del datore di lavoro.
L'ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI DOMESTICI
La legge dal 1999 ha istituito l'assicurazione obbligatoria antinfortuni per le
casalinghe. La polizza a carico degli interessati, ma lo Stato se ne accoller l'onere

in caso di famiglie con bassi redditi. Non li ho assicurativo riguarda tutte le persone
tra i 18 e i 65 anni di et che svolgono in via esclusiva attivit di lavoro domestico,
senza vincolo di subordinazione e a titolo gratuito. L'assicurazione copre incidenti da
cui sia derivata un'invalidit permanente non inferiore al 33%.
LE PRESTAZIONI A SOSTEGNO DEL LAVORATORE IN DIFFICOLT
Da lei gi predisposto particolari forme di tutela per proteggere i lavoratori da
quegli eventi che possono far venire meno o diminuire la loro capacit di guadagno.
Quando il lavoratore pu perdere completamente o parzialmente il suo reddito pu
intervenire allo Stato con una serie di strumenti che hanno lo scopo di assicurare al
lavoratore una fonte di reddito sufficiente per provvedere a sostentamento suo e
della propria famiglia.
Le forme di tutela sono di due tipi:
! le integrazioni salariali
! l'assicurazione contro la disoccupazione
Le integrazioni salariali
Questa forma di tutela trova applicazione in presenza di una disoccupazione parziale,
consiste nella riduzione dell'orario di lavoro o nella sospensione temporanea del lavoro
dovuto a interventi di natura transitoria o particolari contingenze economiche non
imputabili al datore di lavoro o al lavoratore.
Si tratta in particolare dell'indennit ordinarie e straordinaria corrisposta dalla cassa
integrazione guadagni.
Gli interventi della casa integrazione guadagni consistono nel corrispondere ai
lavoratori sospesi una speciale indennit, integrazione salariale. In tal modo essere
attenuta per i lavoratori le conseguenze negative derivanti da una congiuntura
sfavorevole, cio svolge una funzione di ammortizzatore sociale.
Gli interventi possono essere di due tipi ordinari, ogni qual volta la sospensione o la
contribuzione dell'attivit produttiva sia dovuta a cause transitorie che non lasciano
dubbi circa l'imminente ripresa della normale attivit; straordinaria riguarda invece la
sospensione o contrazione dell'attivit originate da ristrutturazioni, riorganizzazione
o riconversione industriale, da crisi aziendale di particolare gravit, dalla
sottoposizione a procedure concorsuali. Per ristrutturazione e riorganizzazione
significa interventi relativi alla gestione del personale soprattutto con tagli dello
stesso anche con una diversa assegnazione di mansioni. Per riconversione industriale si

intende la modifica dell'attivit economica svolta dalle imprese. Per crisi aziendale si
intende quelle situazioni nelle quali un'impresa presenta gi da anni bilanci grave
perdita. Le procedure concorsuali su procedimenti legali e giudiziali nei quali oltre a
tutelare l'impresa sottoposta si garantisce la parit di trattamento dei creditori
dell'impresa stessa.
L'istituto della mobilit un sistema predisposto dal legislatore per facilitare il
passaggio dei lavoratori licenziati a imprese che necessitano di manodopera. Tale
istituto trova applicazione in due diverse ipotesi:
ha seguito dei licenziamenti collettivi per riduzione del personale
a sostegno delle imprese gi sottoposte a casa integrazione straordinaria che non
siano in grado di garantire il reimpiego dei lavoratori sospesi ovvero non possano
attivare misure alternative.
I lavoratori prescelti sono iscritti nelle liste di mobilit beneficiando di un
trattamento economico di sostegno e riuscendo ad accedere con maggior facilit a
nuove occasioni di lavoro.
L'assicurazione contro la disoccupazione
L'assicurazione contro la disoccupazione protegge il lavoratore dal rischio della
perdita di guadagno in conseguenza di una condizione di disoccupazione involontaria
causata dalla mancanza di lavoro.
Il rischio coperto da questa assicurazione obbligatoria la disoccupazione, derivante
dalla perdita dei posto di lavoro per cause indipendenti dalla volont del lavoratore.
Non riguarda quindi i soggetti in cerca di prima occupazione e chi si trova senza lavoro
per scelta o per motivazioni soggettive.
L'assicurazione si finanzia esclusivamente con i contributi dei datori di lavoro. L'ente
eroga un'indennit ordinaria di disoccupazione calcolate in misura percentuale alla
retribuzione percepita nei tre mesi anteriori alla disoccupazione per un periodo di
tempo limitato (massimo 180 giorni).
ASSEGNO PER IL NUCLEO FAMILIARE
Affinch retribuzione sia sufficiente ad assicurare al lavoratore e alla sua famiglia
un'esistenza libere dignitosa necessario tener conto delle esigenze familiari di ogni
singolo lavoratore.
Prima della legge del 1988 il lavoratore aveva diritto ad assegni familiari in misura
fissa per ogni persona suo carico; dal primo gennaio 1988, gli assegni familiari sono

stati sostituiti da un unico assegno per il nucleo familiare, di importo variabile in


relazione al numero dei componenti della famiglia e al reddito complessivo del nucleo
familiare.
I requisiti sono:
! il lavoratore deve avere a suo carico il coniuge o i figli minorenni, o i figli
maggiorenni che si trovino nell'assoluta e permanente impossibilit di lavorare
! reddito complessivo del nucleo familiare non deve superare i limiti stabiliti dalla
legge

Potrebbero piacerti anche