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L'et del Romanticismo.


In Italia il movimento romantico si affaccia nel 1816, ma le tendenze romantiche erano in atto in
Europa sin dagli ultimi decenni del Settecento. Il termine Romanticismo pu essere usato come
categoria storica, ad indicare un intero periodo nelle sue pi varie manifestazioni, che si concentra
in scuole e gruppi intellettuali legati da principi comuni ed ispirati da una precisa poetica. Il
Romanticismo coinvolge non solo la letteratura, ma anche le arti figurative, la musica, la filosofia e
la mentalit generale, darne perci una definizione sintetica impossibile. Nel romanticismo
possiamo osservare come trionfino le tematiche negative: il dolore, il disgusto, il rifiuto della realt,
il vagheggiamento della morte, l'angoscia, la paura, l'infelicit, la delusione, il fascino del male. Il
periodo in questione segnato: dal crollo della monarchia assoluta, si affermano le idee di libert e
di uguaglianza, dalla rivoluzione economica che determin un dinamismo dirompente nella societ
(la prima rivoluzione industriale che si estende in Europa), dalla trasformazione dei mezzi di
trasporto, come ad esempio la macchina a vapore. Molti sono convinti che il Romanticismo abbia le
sue radici storiche nella delusione del razionalismo illuministico e delle speranze della Rivoluzione
francese. L'opera d'arte diviene una merce di scambio a cui viene assegnato un valore e un prezzo in
base alle regole del mercato; ci fa s che si delineano due tipi di artisti: quelli che assecondino il
gusto delle masse e quelli che mantengono il loro gusto personale nel creare opere d'arte
indipendentemente se seguiti o meno.

Il rifiuto della ragione e l'irrazionalit.


I romantici vedono che la realt moderna caratterizzata da una razionalit organizzatrice e
produttiva, la quale deve essere in qualche modo negata; ecco allora che nasce il rifiuto romantico
nei confronti della ragione. Il Romanticismo quindi esplorazione dell'irrazionale che manifesta la
sua attenzione per la vita dei sentimenti e per la passionalit, ma sopratutto per il sogno, la
fantasticheria, l'ebrezza, il delirio, l'allucinazione, la follia. Il romantico tende a sprofondare negli
abissi dell'interiorit, concepita come unica realt esistente. Il mondo esterno non esiste, solo una
proiezione o creazione dell'io. Il soggettivismo, il rifiuto della realt esterna e della razionalit si
traducono in una tensione inesausta verso l'infinito e quindi verso ci che non pi materiale ma in
un certo senso spirituale. Ecco allora che il Romanticismo segna di fatti un netto ritorno alla
spiritualit e alla religiosit.

La questione della lingua.


Agli inizi dell'Ottocento mancava ancora in Italia una lingua comune che fosse usata in tutte le
occasioni della vita sociale. Infatti, la lingua d'uso nella comunicazione orale quotidiana, era il
dialetto locale, che era parlato non solo dagli analfabeti, ma anche dalle persone colte. Le cause di
questa mancanza erano essenzialmente due: la divisione politica della penisola; la scarsa diffusione
dell'istruzione. Gi negli anni precedenti si era posta pi volte una questione della lingua che per si
poneva esclusivamente il problema della lingua letteraria e non quella dell'uso comune. Sar
Manzoni a porre in maniera pi lucida la questione e a suggerire la soluzione teorica pi radicale,
destinata ad esercitare grande influenza. La soluzione proposta da Manzoni di individuare il
modello di una lingua comune nel fiorentino dell'uso vivo, attuale. L'unificazione linguistica fu un
processo lungo, che si concretizzo solamente negli anni Sessanta del Novecento.

Forme e generi letterari del Romanticismo italiano.


La Poesia: in primo luogo una poesia patriottica, colma di passioni risorgimentali, intesa a fini
pratici come incitare la folla, celebrare le gioie del passato, diffondere valori quali l'amor di patria,
la fratellanza nazionale. Di conseguenza punta su un linguaggio di popolare facilit. Un'altra
caratteristica della poesia italiana la sentimentalit che si manifesta in Novella: componimento
poetico di tipo narrativo; la Ballata: componimento narrativo ma con pi forti caratteristiche liriche.
Abbiamo l'affacciarsi anche della poesia dialettale, rivoluzionaria non solo perch affronta
tematiche dei ceti popolari, ma anche perch adotta un'ottica dal basso. Si tratta perci di un
linguaggio poetico vivo, di eccezionale forza espressiva.
Il Romanzo: ispirato a quello fornito da Walter Scott, in Italia si afferma sopratutto il romanzo

storico, che si propone di offrire un quadro di una determinata epoca del passato, illustrando la vita
privata, i costumi, i modi di vita della gente, sullo sfondo dei grandi avvenimenti storici.
La letteratura drammatica: il Romanticismo italiano elabora una nuova forma di tragedia storica,
che rievoca il passato rispettando il vero storico, ma completandolo con i sentimenti, le passioni, i
processi interiori dei suoi protagonisti. Tale tipo di tragedia spesso animato da spirito nazionale e
riempie la ricostruzione del passato di riferimenti alla situazione presente.
Il melodramma: il genere drammatico pi acclamato dal pubblico. Esso un fatto squisitamente
musicale e spettacolare, pi che letterario. I suoi libretti sono subordinati alla musica, e spesso al
quanto mediocri e goffi.

Il Movimento romantico in Italia.


L'occasione che diede impulso al formarsi di un movimento romantico in Italia fu la pubblicazione
di un articolo di Madame de Stael sulla Biblioteca italiana nel gennaio del 1816, dal titolo Sulla
maniera e l'utilit delle traduzioni. L'articolo suscit subito violente reazioni da parte dei classici,
che insorsero in difesa delle glorie nazionali e dei principi sacri dell'arte classica. Alcuni intellettuali
pi aperti alle innovazioni, definitesi romantici, per, intervennero a difesa dell'articolo della de
Steal. Nel corso di quello stesso 1816 uscirono numerosi saggi ed opuscoli, oggi considerati come
manifesti del Romanticismo italiano. Nel 1818 il gruppo degli intellettuali romantici, Pellico,
Borsieri, di Breme, Visconti, diede vita ad un giornale, il Concigliatore, che doveva diventare il
portavoce delle nuove idee culturali.
I romantici affermavano l'esigenza di una cultura rinnovata e moderna, che si rivolgesse ad un
pubblico pi vasto, al popolo. Per questo occorreva mettere da parte la mitologia classica e
affrontare argomenti vivi nella coscienza contemporanea. Ma occorrevano anche forme letterarie
nuove ed un linguaggio che fosse in grado di comunicare i nuovi argomenti al pubblico. Era dunque
necessario abbandonare il linguaggio aulico, considerata una lingua morta, e liberarsi dall'impaccio
delle regole.

Madame de Stael
Nata a Parigi nel 1766, di formazione illuministica e di orientamento liberale. Per le sue posizioni
antinapoleoniche, nel 1800 dovette lasciare Francia e di stabilirsi presso Ginevra, che fu il punto
d'incontro della migliore intellettualit liberale Europea. Mor nel 1817. Le sue opere ebbero vasta
risonanza: Della letteratura considerata nei suoi rapporti con le istituzioni sociali (1800), che uno
dei primi tentativi di sociologia della letteratura; Il romanzo Corinne, o l'Italia (1807); La
Germania (1810), che ebbe un'importanza fondamentale nel conoscere il Romanticismo tedesco e la
filosofia idealistica nell'Europa meridionale.
Sulla maniera e l'utilit delle traduzioni.
Con questa opera Madame de Stael traccia un quadro fortemente critico della cultura italiana del
tempo: nella ripetizione delle stesse immagini, nel rifarsi continuamente alla mitologia antica, ormai
morta, le fantasie si impoveriscono, le lettere si isteriliscono; queste sono le critiche lanciate dalla
de Stael. Per ridare vita alla cultura italiana, non resta che aprirsi alla circolazione viva della cultura
europea, per arricchire le conoscenze e stimolare la creazione con nuovi temi e nuove forme. Ci
nasce da un amore per la letteratura italiana e da un desiderio da parte di de Stael di vederla
risorgere.

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