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I Presidenti della

Repubblica Italiana

Enrico De Nicola
nato a Napoli nel 1877 e morto a
Torre del Greco nel 1959

Enrico de Nicola
Presidente della Repubblica dal 1920 al 1924
Era particolarmente stimato per l'onest, l'umilt e l'austerit
dei costumi.
Enrico De Nicola, giunto discretamente a bordo della sua auto
privata a Roma dalla sua Torre del Greco, per assumere la
carica (ponendo in subbuglio il mondo della politica e la polizia
fino al suo arrivo), rifiut lo stipendio previsto per il capo dello
Stato (12 milioni di lire) e anzi spese preferibilmente sempre di
tasca propria. Divenne famoso il suo cappotto rivoltato,
dignitosissimo co-protagonista di numerosissime occasioni
ufficiali; fu riparato gratuitamente da un sarto napoletano,
anche contro la volont dell'ex-presidente.
Considerando la provvisoriet della sua carica, ritenne
improprio stabilirsi al Quirinale, optando per Palazzo
Giustiniani; durante la sua presidenza, ostentava un'agendina
nella quale, asseriva, andava prendendo appunti sul corretto
modo di esercitare la funzione presidenziale, quasi una sorta
di codice deontologico per capi di Stato.

Luigi Einaudi
nato a Carru nel 1874 e morto a
Roma nel 1961

Luigi Einaudi
Presidente della Repubblica dal 1948 al 1955

Viene eletto secondo Presidente della


Repubblica Italiana l'11 maggio 1948
Fu prof. di scienza delle finanze all'univ.
di Torino, socio nazionale dei Lincei,
collaboratore della Stampa e del Corriere della
Sera, senatore del regno dal 1919. Tenne di
fronte al fascismo un atteggiamento di
opposizione e fu tra i sostenitori del federalismo
europeo.
Muore a Roma il 30 ottobre 1961

Giovanni Gronchi
nato a Pontedera nel 1877 e
morto a Roma nel 1978

Giovanni Gronchi
Presidente della repubblica dal 1955 al 1962

Uomo politico italiano . Organizzatore sindacale; volontario e


decorato nella prima guerra mondiale; nel1919 fu tra i fondatori
del Partito popolare per il quale fu deputato . Presidente della
Confederazione dei lavoratori cristiani; sottosegretario per
l'Industria e commercio nel 1922, si dimise nel 1923, passando
all'opposizione. Dichiarato decaduto dal mandato parlamentare
(1926) per la sua attivit aventiniana, torn alla vita politica
dopo il 25 luglio 1943; con A. De Gasperi rappresent la
Democrazia cristiana nel Comitato Liberazione Nazionale.
Ministro dell'Industria e commercio (1944-46), fu alla
Costituente presidente del gruppo parlamentare democristiano.
Nelle prime due legislature repubblicane, fu presidente della
Camera dei deputati dal 1948 al maggio 1955 quando fu eletto,
a grande maggioranza, presidente della Repubblica. Notevole
importanza politica ebbero i suoi viaggi in visita ufficiale, primo
capo di Stato italiano, negli Stati Uniti e nel Canada e
in Francia.

Antonio Segni
nato a Sassari nel 1891 e morto a
Roma nel 1972

Antonio Segni
Presidente della repubblica dal 1962 al 1964

Allo scadere del settennato di presidenza di Giovanni Gronchi, Moro non vedeva di
buon occhio le manovre del presidente dell'ENI, Enrico Mattei, miranti alla rielezione
del Presidente uscente. Propose quindi e ottenne dal suo partito la candidatura di
Antonio Segni, ritenendo che l'elezione di quest'ultimo, che era un conservatore,
fosse necessaria per rassicurare le correnti della destra DC e guadagnare anch'esse
alla sua politica di apertura al Partito Socialista. Fu l'unica volta che un candidato
ufficiale della DC alla presidenza della Repubblica usc vittorioso dal responso delle
urne. Il partito, tuttavia, nei primi otto scrutini, non vot mai compatto per il politico
sassarese, in quanto Gronchi ottenne sempre tra i 20 e i 45 voti, mentre altri
consensi furono dispersi tra Attilio Piccioni (addirittura 51 voti al terzo
scrutinio), Cesare Merzagora (tra i 12 e i 18) ed altri. Anche nello scrutinio decisivo vi
furono 51 schede bianche di aleatoria attribuzione.
Antonio Segni fu comunque eletto Presidente della Repubblica Italiana il 6
maggio 1962 al nonoscrutinio, con 443 voti su 842, comprensivi dei consensi
del MSI e dei monarchici, che avevano cominciato a votarlo sin dal terzo scrutinio.
Prest giuramento l'11 maggio 1962 e il giorno dopo respinse le dimissioni di cortesia
presentategli dal Presidente del Consiglio Amintore Fanfani che, pertanto, rest in
carica sino alle elezioni politiche dell'aprile 1963, con la partecipazione
disocialdemocratici e repubblicani e l'appoggio esterno del PSI.

Giuseppe Saragat
nato a Torino nel 1898 e morto a
Roma nel 1988

Giuseppe Saragat
Presidente della repubblica dal 1964 al 1971
Il 28 dicembre del 1964 fu eletto Presidente della Repubblica
Italiana al ventunesimo scrutinio, grazie anche ai voti decisivi dei
socialisti e dei comunisti. Terminato il suo mandato nel 1971,
Saragat divenne di diritto senatore a vita ed ebbe anche l'occasione
di ritornare al suo partito, di cui divenne presidente nel 1976.
Socialista liberale, Saragat viene oggi considerato il padre della
dottrina socialdemocratica italiana. Tuttavia, in luogo dell'aggettivo
"socialdemocratico", egli preferiva usare, per descrivere se stesso,
la definizione di socialista democratico. Riformista, egli accett
l'adesione dell'Italia all'alleanza occidentale (fu favorevole al Piano
Marshall e all'ingresso dell'Italia nella NATO); Saragat era convinto
che la socialdemocrazia potesse essere politicamente un valore
aggiunto e che avrebbe potuto avere una posizione elettoralmente
egemonica, come del resto avveniva nei paesi del nord-Europa.

Giovanni Leone
nato a Napoli nel 1908 e morto a
Roma nel 2001

Giovanni Leone
Presidente della repubblica dal 1971 al 1978

Svolse il suo mandato in un periodo particolarmente


complesso, tanto da essere costretto (per la prima volta
nella storia della Repubblica) a sciogliere
anticipatamente il parlamento nel 1972 e nel1976. Negli
ultimi tempi del suo mandato, L. fu pi volte oggetto di
campagne di stampa che lo indicavano come
compromesso con lo scandalo della Lockheed (l'azienda
aerospaziale USA che pag tangenti per assicurarsi
forniture all'aeronautica italiana) e in altre operazioni
economiche e finanziarie. Varie forze politiche,
preoccupate che le accuse, sebbene prive di prove
dirette, mettessero in crisi la credibilit della figura del
presidente della Repubblica, insistettero allora perch L.
si dimettesse. Respingendo le accuse con un messaggio
al paese, L. lasci la presidenza il 15 giugno 1978.

Sandro Pertini
nato a Sangivanni nel 1896 e morto
a Roma nel 1990

Sandro Pertini
Presidente della repubblica dal 1978 al 1985

La sua elezione apparve subito un


importante segno di cambiamento per il
Paese, grazie al carisma e alla fiducia che
esprimeva la sua figura di eroico
combattente antifascista e padre fondatore
della repubblica, in un Paese ancora
scosso dalla vicenda del sequestro Moro.

Francesco Cossiga
nato a Sassari nel 1928 e morto a
Roma nel 2010

Francesco Cossiga
Presidente della repubblica dal 1985 al 1992

La presidenza Cossiga fu sostanzialmente distinta in due fasi riferite agli


atteggiamenti assunti dal capo dello Stato. Nei primi cinque anni Cossiga
svolse il suo ruolo in maniera tradizionale, preoccupandosi di esercitare la
funzione di perno delle istituzioni repubblicane previsto dalla Costituzione,
che fa del presidente della Repubblica una sorta di arbitro nei rapporti tra i
poteri dello Stato. La caduta del muro di Berlino segn l'inizio della seconda
fase. Secondo Cossiga la fine della guerra fredda e della contrapposizione
di due blocchi avrebbe determinato un profondo mutamento del sistema
politico italiano che nasceva da quella contrapposizione ed era a quella
funzionale. La DC e il PCI avrebbero dunque subito gravi conseguenze da
questo mutamento, ma Cossiga sosteneva che i partiti politici e le stesse
istituzioni si rifiutavano di riconoscerlo. Inizi quindi una fase di conflitto e
polemica politica, spesso provocatoria e volutamente eccessiva, e con una
fortissima esposizione mediatica, al solo scopo di dare delle picconate a
questo sistema, che perci valsero a Cossiga negli ultimi due anni di
mandato l'appellativo di picconatore (e di grande esternatore).

Oscar Luigi Scalfaro


nato a Novara nel 1918 e morto a
Roma nel 2012

Oscar Luigi Scalfaro


Presidente della repubblica dal 1992 al 1999
Si trattato di una delle presidenze pi controverse della storia
repubblicana: bench fortemente sostenuto dai partiti politici
sopravvissuti al turbine diTangentopoli, ha ingenerato forti
contrapposizioni, fronteggiate con una decisione che nessuno
avrebbe saputo prevedere da un politico approdato quasi per caso
al Quirinale. Cominci con il nominare Giuliano Amato presidente
del consiglio, avanzando riserve nei confronti dell'autocandidatura di
Craxi, che non aveva ancora ricevuto nessun avviso di garanzia.
stato l'unico Capo dello Stato (tra quelli cessati dalla carica) della
storia d'Italia a non aver nominato alcun senatore a vita, a causa di
un problema legato all'interpretazione della Costituzione: non
chiaro infatti se il limite di 5 senatori a vita sia da intendersi come
limite massimo di nomine a disposizione di ciascun Presidente
oppure a disposizione del Presidente della Repubblica come figura
istituzionale (quindi comprendendo anche quelli nominati dai
predecessori).

Carlo Azeglio Ciampi


nato a Livorno nel 1920

Carlo Azeglio Ciampi


Presidente della repubblica dal 1999 al 2006

La sua candidatura venne avanzata da un vasto schieramento parlamentare e in


particolare dall'allora Presidente del Consiglio D'Alema che ottenne, durante le
trattative, il benestare dell'opposizione di centro-destra, anche se Ciampi, che non
era iscritto in alcun partito, era molto vicino all'Ulivo. Considerato come figura
fondamentale per l'adozione dell'euro e come uno dei ministri pi popolari del
governo godette anche dell'appoggio del mondo economico e finanziario oltre che
della stima dei dirigenti dell'Unione europea.
Il 13 maggio 1999 venne eletto alla prima votazione, con una larga maggioranza (707
voti su 1010), decimo presidente della Repubblica. In questa veste, egli cerc di
trasmettere agli italiani quel patriottico sentimento nazionale che deriva dalle imprese
del Risorgimento e della Resistenza e che si manifesta nell'Inno di Mameli e nella
bandiera tricolore.
Ciampi fu un Presidente che, come avvenuto con Sandro Pertini, ebbe sempre un
alto indice di gradimento popolare nei sondaggi fatti dai vari Istituti italiani, con una
media oscillante tra il 70 e l'80%, rimanendo sempre, perci, una delle figure nelle
quali gli italiani riponevano la loro fiducia e rafforzando con la sua figura istituzionale
lo stesso ruolo del Presidente della Repubblica.

Giorgio Napolitano
nato a Napoli nel 1925

Giorgio Napolitano
Presidente della repubblica dal 2006 al 2015

Il 10 maggio 2006, eletto undicesimo Presidente della Repubblica Italiana. il


primo esponente proveniente dal PCI a divenire Presidente della Repubblica, nonch
il primo proveniente da un gruppo parlamentare (in questo caso, L'Ulivo) dopo la
caduta della cosiddetta "Prima Repubblica". Tra i suoi primi atti, la concessione della
grazia a Ovidio Bompressi, in continuit con le determinazioni assunte dal
predecessore Carlo Azeglio Ciampi.
Il 9 luglio successivo stato presente, insieme al ministro Giovanna Melandi,
all'Olympiastadion di Berlino durante la partita finale del campionato mondiale di
calcio, dove l'Italia ha conquistato il suo quarto titolo mondiale: prima di allora, l'onore
era spettato solo a Sandro Pertini durante la finale del 1982.
Sempre nel 2008, nel pieno delle polemiche per le forti contestazioni, da parte di
esponenti dei centri sociali e della sinistra, alla presenza di Israele alla Fiera
Internazionale del Libro di Torino (nazione invitata per il sessantennale della sua
creazione ma, al contrario del Salon du Livre di Parigi che aveva fatto una scelta
analoga, senza dare spazio anche agli scrittori palestinesi), l'annunciata visita di
Napolitano alla manifestazione viene criticata da Tariq Ramadan: secondo lo scrittore
svizzero, la sua presenza avrebbe dato una valenza politica all'invito dello Stato
del Vicino Oriente, e lo stesso Napolitano avrebbe equiparato le critiche a Israele
all'antisemitismo; in risposta a ci, stata emessa una nota del Quirinale.
La scadenza naturale del primo mandato avrebbe dovuto essere il 15 maggio 2013,
accorciata al 22 aprile dello stesso anno con il giuramento del secondo mandato.

Sergio Mattarella
nato a Palermo nel 1941

Sergio Mattarella Presidente della


repubblica dal 2015 in poi
Nel gennaio 2015, con le dimissioni di Giorgio Napolitano si rese
necessario eleggere un nuovo presidente della Repubblica e il
nome di Mattarella fu subito considerato tra quelli spendibili. Il 29
gennaio l'assemblea degli elettori del Partito Democratico,
accogliendo la proposta del segretario Matteo Renzi, decise di
votarlo nel quarto scrutinio . La candidatura di Mattarella ottenne
subito l'appoggio di SEL, di Scelta Civica e di vari gruppi minori della
maggioranza di governo, cui si aggiunsero al momento del quarto
scrutinio anche i grandi elettori di Area Popolare. Cos, il 31
gennaio, Mattarella pot essere eletto presidente con 665 voti, poco
meno di due terzi dell'assemblea elettiva,prestando giuramento e
insediandosi al Quirinale il successivo 3 febbraio. Nel pomeriggio, la
prima visita alle Fosse Ardeatine, luogo simbolo della lotta al
totalitarismo, a simboleggiare "unit contro il terrore". "Se dir dei s
e dei no lo far sulla base delle sue convinzioni e della
Costituzione".

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