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Jos Saramago

Saggio sulla lucidit


Traduzione di Rita Desti
Einaudi
Titolo originale: Ensaio sobre a Lucidez
2004 Jos Saramago & Editorial Caminho, SA,
Lisboa.
By Arrangement with Dr Ray Glide Merrin, Literarische Agentur, Bad
Homburg, Germany
2004 Giulio Einaudi editore s. p. a., Torino

Indice
Nota editoriale ....................................................................... 1
Recensione di Giulia Mozzato ................................................... 2
Scheda di lettura da Libreria Utopia ....................................... 3
Recensione da Lindice.......................................................... 4
SAGGIO SULLA LUCIDIT ................................................................. 6
1. ......................................................................................... 6
2. ....................................................................................... 16
3. ....................................................................................... 25
4. ....................................................................................... 37
5. ....................................................................................... 48
6. ....................................................................................... 57
7. ....................................................................................... 65
8. ....................................................................................... 79
9. ....................................................................................... 90
10. ....................................................................................102
11. ....................................................................................111
12. ....................................................................................120
13. ....................................................................................134
14. ....................................................................................145
15. ....................................................................................156
16. ....................................................................................166
17. ....................................................................................174
18. ....................................................................................190
19. ....................................................................................200
Nota editoriale
In occasione di ripetute tornate elettorali, in un Paese non meglio identificato, si
verifica lo strano caso che la popolazione della capitale voti massicciamente scheda bianca.
Ci mette in allarme il governo che sospetta lesistenza di un complotto prodotto di una
congiura anarchica o di sconosciuti gruppi estremisti per il sovvertimento dellordine
pubblico e la destabilizzazione. Il governo decreta, inizialmente, lo stato di assedio della
citt e, successivamente, non riuscendo a piegare la resistenza civile della popolazione, la
abbandona e trasferisce la capitale altrove. La previsione del governo che la citt cada in
preda al caos, tuttavia, non si verifica, grazie al senso di responsabilit dei cittadini, e

malgrado le azioni predisposte dalle stesse forze governative proprio perch ci accada,
come lo scoppio di una bomba in una stazione della metropolitana che causa numerosi
morti. Si ventila infine lipotesi che debba esservi un nesso fra la rivolta delle schede
bianche e lepidemia di cecit dilagata per un certo tempo, quattro anni addietro, proprio
nella capitale. Uno degli agenti segreti sguinzagliati per la citt indaga sulla donna che
allepoca non divent cieca, indicata come lautrice di un delitto, e su suo marito, il medico
oculista. Entra in contatto con lei, e prende coscienza delle vere intenzioni del governo. E a
quel punto far di tutto perch lantica protagonista di Cecit non diventi il capro
espiatorio della situazione politica in cui si trova il Paese...

Recensione di Giulia Mozzato


Larte e la parte insieme mi autorizzano ad affermare che votare scheda bianca
una manifestazione di cecit altrettanto distruttiva dellaltra, O di lucidit, disse il ministro
della giustizia, Che cosa, domand il ministro dellinterno, ritenendo di aver udito male, Ho
detto che votare scheda bianca si potrebbe considerare come una manifestazione di lucidit
da parte di chi lha fatto, Come osa, in pieno consiglio del governo, pronunciare una simile
barbarit antidemocratica, dovrebbe vergognarsi, non sembra neanche un ministro della
giustizia, sbott quello della difesa.
Persa tra le virgole, gli incisi, le lunghissime frasi, limpaginazione fitta e regolare
senza paragrafi, non riesco a rialzare lo sguardo, continuo a leggere e non voglio fermarmi.
La storia, avvincente come un noir, assorbe e trascina con s, lucidamente. Non condivido
lopinione espressa da Bruno Arpaia sul Domenicale del Sole24Ore di opera al di sotto delle
attese. Personalmente giudico Saggio sulla lucidit superiore ad alcuni tra gli ultimi romanzi
di Saramago, sicuramente allaltezza di Cecit, cui tra laltro si riferisce, o de La caverna,
per citare due opere a mio giudizio insuperabili. La difficolt, come sempre, sta nel parlarne.
Questo un libro che necessita di un periodo di riflessione prima di poterlo presentare. Del
resto recensire un romanzo di Saramago impresa pretenziosa e forse inutile. Tanto
varrebbe scrivere leggetelo e chiudere l. Superfluo dire quanto sia intensa e profonda la
sua scrittura, originale la forma narrativa, intellettualmente altissima la vicenda narrata: lo
saprete gi avendo letto qualsiasi altro libro del Premio Nobel portoghese. Dovrei presentare
una pagina bianca, rifacendomi proprio al cuore di questa storia, entrando anchio nel
novero di quei biancosi che sconvolgono il sistema politico di una nazione. Cos infatti
vengono definiti, disprezzandoli, i cittadini della capitale di un imprecisata nazione
democratica, che in larghissima parte scelgono di depositare una scheda bianca nellurna di
una tormentata tornata elettorale. il primo di una serie di atti concatenati che scoprono il
vero volto di una democrazia di facciata, che legge qualsiasi anomalia nel comportamento
dei cittadini come una temibile destabilizzazione del sistema e che perci disposta a
commettere qualsiasi atto, anche violento, per riportare alla vera democrazia chi si
permesso di minarla dallinterno votando (lecitamente, del resto) scheda bianca. Chi dirige
questa rivolta collettiva? Perch nulla sembra efficace a fermarla? Inutili la condanna
pubblicamente espressa dai massimi dirigenti nazionali, lisolamento anche istituzionale in
cui si sceglie di lasciare la capitale, linfiltrazione nella rete sociale di spie, lattentato
governativo attribuito ai biancosi con molte vittime, le minacce di totale abbandono degli
abitanti a se stessi. Saramago lucidamente porta il lettore nelle pieghe del potere, nei suoi
meccanismi, e parallelamente, pur senza spiegarci in modo esplicito n la genesi di questa
rivolta del tutto pacifica n le sue motivazioni fondamentali, ci fa comprendere come una
popolazione scoraggiata e disillusa possa arrivare con un invisibile e inudibile passaparola a
questa scelta estrema, ma legale. Fino a ricollegare la vicenda con la protagonista di Cecit,
capro espiatorio necessario volendo spiegare in un rapporto di parentela la cecit generale
di quattro anni addietro e questa, maggioritaria, di ora.
Molti romanzi di Saramago potrebbero essere definiti politici (e in qualche modo
questa sua visione della realt stata in gran parte la motivazione del premio Nobel), ma
Saggio sulla lucidit lo in misura ancora maggiore. Unanalisi impietosa, dura, caustica e

pessimista del sistema delle democrazie occidentali, una denuncia critica e tristemente
ironica delle armi che la democrazia usa per difendere se stessa, una teorizzazione della
possibile autonomia anarchica di una citt che non porta affatto allo sfacelo.
Non dimentichiamo infine la traduttrice, Rita Desti, artefice di un lavoro straordinario
e difficilissimo: rendere in lingua italiana la qualit e il livello della scrittura di Saramago.

Scheda di lettura da Libreria Utopia


Lultimo romanzo del premio nobel Jos Saramago un romanzo radicalmente
politico, un esperimento mentale e una riuscitissima distopia. Questultimo aspetto lo rende
una grande opera letteraria e perci tremendamente attuale.
Nella capitale di un imprecisato paese europeo l83% degli elettori vota scheda
bianca in occasione delle elezioni, mettendo cos in discussione la legittimit democratica
dellintero sistema politico. Il governo in carica reagisce in primo luogo facendo rifare le
elezioni ed ottenendo lo stesso risultato, poi decretando lo stato demergenza,
giustificandolo con una presunta congiura anarchica che avrebbe indotto gli elettori ad
annullare la scheda, in seguito inasprendo il provvedimento e trasformando lo stato
demergenza in stato dassedio, arrivando quindi al paradosso di un provvedimento
giustificabile solo nel caso di un nemico esterno alle porte della citt, quando invece il
nemico interno e sono gli stessi cittadini.
Il potere quindi collassa su se stesso e si vede costretto allunica mossa possibile
secondo la logica surreale che sottende la sua legittimazione, cio quello che Montaigne
chiama il fondamento mistico dellautorit (Le leggi mantengono il loro credito non perch
sono giuste, ma perch sono leggi...chiunque obbedisca loro perch sono giuste, non
obbedisce loro giustamente come deve): abbandonare la citt a se stessa ed esercitare
informalmente un uso illegittimo della forza con attentati dinamitardi e infiltrazioni di
poliziotti in borghese, tutto questo perch i cittadini tornino a dare il loro assenso allautorit
e al suo monopolio della violenza.
Come si vede quello che ho definito esperimento mentale una riflessione critica
sul potere, sul fatto che il suo fondamento siano consuetudine (allobbedienza) e forza, e
che questultima, molto facilmente, quando venga a mancare la prima, diventi cieca
violenza; da qui la distopia di una citt abbandonata dal governo legittimo, isolata e lasciata
in balia della violenza. Un altro elemento importantissimo della narrazione di Saramago
riguarda lantefatto, lorigine del particolare assetto della societ di cui racconta la storia in
questo romanzo. C sempre bisogno di atti fondativi, miti dellorigine e narrazioni condivise
per dare ragione della forma attuale della subordinazione; ma Saramago demistifica
ledificazione di monumenti, la nazione nasce da una rimozione originaria.
Alcuni accenni a quanto accaduto in precedenza vengono fatti circa a met della
vicenda, quando, durante un consiglio dei ministri uno di questi si riferisce esplicitamente a
cose successe quattro anni prima e che tutti, per tacito accordo hanno deciso di non
menzionare mai e di dimenticare con determinazione: si tratta dellepidemia di cecit
bianca raccontata nel precedente romanzo Cecit, che per mesi colp tutti gli abitanti del
paese tranne una persona, la moglie di un oculista. La memoria rimossa di questa vicenda
ritorna nelle menti maniache del complotto degli esponenti del governo che eleggono la
moglie delloculista capro espiatorio dellepidemia di voto bianco: se vedeva quando tutti
erano ciechi, allora anche il cervello della cospirazione delle schede bianche.
Il bianco denso della cecit e la biancosit dei cospiratori accomunano a livello
simbolico i due romanzi e ne costituiscono il filo conduttore dal punto di vista della
narrazione. Il bianco delle schede lo stesso che affliggeva gli occhi dei cittadini, bianco per
Saramago sinonimo di non trasparenza, quindi opacit al controllo sociale.
Per molti pensatori del politico perch una societ nasca c bisogno di una sorta di
trauma originario, si pensi ad esempio alla figura del legislatore nel Contratto sociale di
Rousseau che deve modificare la natura di unumanit di individui isolati perch questi
instaurino un legame sociale, oppure al suo opposto Hobbes che immagina individui

(sempre isolati) e in stato di guerra reciproca, delegare il loro potere a un sovrano che
possa garantirne la sicurezza. Lipotesi di Saramago ben diversa: c gi la sociabilit e c
gi la societ senza bisogno di legislatori o leviatani. Sono straordinari e non retorici i passi
di questi romanzi dove viene descritta la spontanea solidariet tra gli abitanti della citt e
lorizzontalit del loro essere in relazione. Il problema che Saramago affronta in questo
saggio sotto forma di romanzo, come la societ civile possa difendersi da chi dovrebbe
legittimamente rappresentarla; il problema del deperimento della democrazia, delluso
improprio di questa parola, abbinata in modo ossimorico in questi anni a parole come
guerra, scontro di civilt, Bush, Berlusconi e Blair.

Recensione da Lindice
Partiamo dallaneddoto che d avvio al romanzo e che si potrebbe riassumere cos: in
una capitale non identificata di un paese non identificato in cui vige un sistema democratico,
i cittadini chiamati alle urne votano in massa scheda bianca. A un primo turno, sfociato in
uninammissibile 74 per cento di schede in bianco, infatti seguito un secondo turno
dallesito ancora peggiore, in cui si registra un 82 per cento di voti di protesta. Perch di
questo si tratta: nel pieno esercizio del loro diritto di voto, i cittadini sembrano usarlo come
unico mezzo a loro disposizione per esprimere il proprio dissenso. Non disertano le urne in
un vago e variamente interpretabile assenteismo, ma votando in bianco dichiarano di
criticare lofferta di tutti e tre i partiti in lizza, i non meglio identificati p.d.d. (partito di
destra) p.d.m. (partito di mezzo), p.d.s. (partito di sinistra). I cittadini non sono rimasti a
casa per evitare le piogge torrenziali abbattutesi sulla citt, n hanno preferito rincorrere il
sole in qualche ameno luogo di villeggiatura o semplicemente trascorrere la domenica al
cinema o con gli amici, per comodit, pigrizia o indifferenza. No. Sono andati ai seggi e
hanno votato. Inequivocabilmente. Come reagisce il sistema? Che cosa accadr? Non il
compito di un recensore svelarlo, si sappia soltanto che c un momento in cui tutte le
autorit decidono di abbandonare la capitale e che, ciononostante, i cittadini sembrano
continuare a vivere in modo curiosamente armonico, attraversando un periodo, sia pur
breve, di anarchia ideale.
Queste cose non accadono nella vita reale, si sa. Ma non necessariamente il
compito di un romanziere quello di raccontare la vita cos com. Quantomeno non per Jos
Saramago. Chi conosce la sua opera non si stupir dinanzi a questa ennesima sfida
impossibile lanciata dallo scrittore portoghese. Infatti, se si eccettuano il Manuale di pittura
e calligrafia e le memorie autobiografiche di Viaggio in Portogallo, tutti i libri di Saramago
germogliano intorno a un episodio sconcertante e paradossale: leteronimo di Pessoa che si
incontra con il suo autore redivivo in Lanno della morte di Ricardo Reis, la penisola iberica
che si stacca dal continente europeo in La zattera di pietra, il correttore di bozze che nega
una verit storica in Storia dellassedio di Lisbona, il potere della protagonista di Memoriale
del convento di vedere attraverso la pelle, la pi che apocrifa esegesi di Il vangelo secondo
Ges Cristo, lapocalittica perdita della vista da parte di unintera popolazione in Cecit,
limprobabile identificazione della caverna di Platone con un orwelliano centro commerciale
in La caverna, limpossibile archivio della piranesiana Conservatoria di Tutti i nomi, la
duplicazione fisica ed esistenziale del protagonista di Luomo duplicato. Del resto, nel corso
di svariate interviste, Saramago ha illustrato il suo metodo nel porsi dinanzi alla pagina
bianca: a differenza di quegli scrittori che vanno in giro con un taccuino annotando gli spunti
che vengono suggeriti loro dalla vita reale, egli inizia col fare il vuoto dentro di s e
incomincia a immaginare a partire da unipotesi o da una domanda: che cosa accadrebbe
se...?.
Di recente, a Milano, proprio in occasione della presentazione di Saggio sulla lucidit,
Umberto Eco ha suggerito un accostamento fra le storie raccontate da Saramago e i contes
philosophiques, che piaciuto molto allo scrittore portoghese al punto di indurlo a
confessare il desiderio giovanile di diventare un filosofo e la sensazione odierna di essere, in
qualche misura, un saggista mancato, come testimoniano le parole predilette in gran parte

dei suoi titoli: manuale, memoriale, storia, vangelo, saggio. E a proposito di saggio, come
gi il romanzo Ensaio sobre a cegueira uscito in Italia impropriamente con il solo titolo di
Cecit anche questo Saggio sulla lucidit, (che non a caso contiene anche un rimando
interno alle vicende narrate in quel precedente romanzo) una riflessione in forma di
apologo sulla condizione politica delluomo moderno, che non offre soluzioni utopistiche o
consolatorie, ma apre stimolanti interrogativi ai lettori. Si sa che un atteggiamento filosofico
nei confronti delle questioni chiave dellesistenza non presuppone tanto la conquista di una
verit quanto un approfondimento della loro complessit e che i filosofi, a differenza degli
scienziati, non lavorano per uscire dal dubbio quanto per addentrarsi in esso. Ebbene, se
certi scrittori, primo fra tutti Borges, hanno usato la filosofia - nel suo caso la metafisica come strumento letterario, si pu dire che in qualche misura Saramago usi la letteratura
come strumento filosofico.
Il lucido se sviluppato da questultimo romanzo propone al lettore una riflessione
sullo stato dellarte delle democrazie capitalistiche, che non avrebbe eguale impatto
emotivo se fosse posto in forma realistica o saggistica. Lo scenario prospettato dallapologo
del voto in bianco, mette in luce la malattia di cui soffre un sistema valido in principio, ma di
fatto messo in crisi dai condizionamenti e dalle amputazioni operate dal concubinato fra
potere politico e potere economico. La democrazia che racconta Saramago infatti una
democrazia formalmente ineccepibile, in cui i cittadini vengono chiamati ogni quattro anni a
sostituire un governo con un altro, ma proprio qui sta il punto dolente: che oltre a questo i
cittadini non possono incidere sulla realt, vale a dire sullimmutato e immutabile rapporto
di sudditanza dei governi nei confronti dei poteri economici - si legga le multinazionali - che
di fatto prendono decisioni al loro posto. Cos, la congiura delle schede bianche, come la
definiscono i politicanti senza nome del romanzo, sta a indicare la pericolosit di una
rivoluzione della democrazia dal suo interno, grazie allutilizzo di una delle sue principali
prerogative: il voto popolare. Con la scheda bianca, che non a caso pi sgradita ai politici
dellastensionismo, il cittadino dice democraticamente no al sistema cos com gestito, d
voce al suo dissenso, piuttosto che sprofondare nel qualunquismo di un voto nullo.
Come scrittore, e non come politico n come filosofo, Saramago si permette di
immaginare una realt diversa e permette al lettore di immaginarla. Non d risposte, come
il lettore si accorger alla fine del romanzo, ma gli lascia in eredit delle domande,
stimolando una lucidit non sempre scontata, poich si rischia di vivere troppo da vicino e
dallinterno il sistema democratico come male minore per riuscire a metterlo a fuoco. Di qui
la necessit della provocazione da parte dello scrittore, il cercare delle impossibilit per poi
materializzarle, rendendole plausibili, in un romanzo o in un racconto, al puro fine di
instaurare un dialogo intelligente e costruttivo con il lettore su temi scottanti della nostra
realt. Del resto, come ha fatto notare lautore in pi di unoccasione, lelemento fantastico
utilizzato dal Saramago scrittore non , in fondo, che un altro strumento dellosservazione
realista che il cittadino Saramago fa del mondo. Il vantaggio del primo sul secondo quello
di poter ricostruire il mondo con altri materiali desunti esclusivamente dallimmaginazione e,
se si vuole, dal desiderio sempre sotteso a ogni utopia.
Anche per quanto riguarda lo stile di questo Saggio sulla lucidit, nessuna nuova e
quindi buone nuove per il lettore affezionato. Quel lieve masochismo necessario per
agganciarsi al ritmo di una scrittura quasi priva di punteggiatura e destinata a esigere pi
attenzione di quella normalmente riservata a un testo scritto, una penitenza - come la
chiama scherzosamente Eco altamente remunerata, poich lo coinvolge attivamente in
una melodia in assenza della quale, confessa lautore, il romanzo non sarebbe nemmeno
nato. E qui sta lelemento che differenzia il would be filosofo o saggista dal Saramago
narratore autentico: la necessit di volgere quanto racconta in musica, come ha illustrato la
primavera scorsa dinanzi alla platea del Teatro dellArchivolto di Genova: Credo che vi sia
una presenza di oralit nella mia scrittura ma al contempo vi sia un grado di udibilit nel
senso di qualcosa che scritto per essere udito. Io ho bisogno di ascoltare la musica delle
parole dentro la mia testa e credo che anche il lettore, pur inconsapevolmente, venga a sua

volta trascinato da questo flusso che al contempo della scrittura e della musica. Un ritmo
e un flusso, ci teniamo a precisare, mirabilmente conservati nella sempre puntuale
traduzione di Rita Desti.

Saggio sulla lucidit


A Pilar, i giorni tutti
A Manuel Vazquez Montalbn, vivo
Ululiamo, disse il cane
Libro delle voci

1.
Tempo pessimo per votare, si lagn il presidente di seggio della
sezione elettorale quattordici dopo aver chiuso violentemente il parapioggia
inzuppato ed essersi tolto un impermeabile che a ben poco gli era servito
nellaffannato trotto di quaranta metri da dove aveva lasciato lauto fino alla
porta da cui, col cuore in gola, era appena entrato. Spero di non essere
lultimo, disse al segretario che lo aspettava qualche passo indietro, al riparo
dalle raffiche che, sospinte dal vento, allagavano il pavimento. Manca ancora
il suo supplente, ma siamo in orario, tranquillizz il segretario, Se continua a
piovere cos sar una vera impresa se arriveremo tutti, disse il presidente
mentre si trasferivano nella sala dove si sarebbe svolta la votazione. Salut
per primi i colleghi di seggio che avrebbero fatto gli scrutatori, poi i
rappresentanti di lista e i loro rispettivi supplenti. Us lattenzione di
adottare per tutti le stesse parole, non lasciando trasparire nel viso n nel
tono della voce alcun indizio che consentisse di cogliere le sue personali
tendenze politiche e ideologiche. Un presidente, sia pure di una sezione
elettorale tanto normale come questa, dovr regolarsi in tutte le situazioni
secondo il pi rigoroso senso di indipendenza, o, in altre parole, mantenere
le apparenze.
Oltre allumidit che rendeva pi spessa latmosfera, gi di per s
pesante in quella sala interna, con due sole finestrelle che davano su un
cortile buio anche nei giorni di sole, linquietudine, per usare il paragone
vernacolo, si tagliava con il coltello. Sarebbe stato preferibile rinviare le
elezioni, disse il rappresentante del partito di mezzo, p.d.m., da ieri che
sta piovendo senza sosta, ci sono frane e allagamenti dappertutto,
lastensione, stavolta, avr unimpennata. Il rappresentante del partito di
destra, p.d.d., fece un cenno di assenso col capo, ma consider che il suo
contributo alla conversazione doveva assumere la forma di un commento
prudente, Ovviamente, non minimizzo questo rischio, penso tuttavia che
laffinato spirito civico dei nostri concittadini, in tante altre occasioni
dimostrato, sia creditore di tutta la nostra fiducia, loro sono consapevoli, oh
s, decisamente consapevoli della trascendente importanza di queste elezioni
municipali per il futuro della capitale. Detto ci, luno e laltro, il

rappresentante del p.d.m. e il rappresentante del p.d.d., con aria un po


scettica e un po ironica, si rivolsero al rappresentante del partito di sinistra,
p.d.s., curiosi di sapere che specie di opinione sarebbe stato capace di
produrre costui. In quel preciso istante, schizzando acqua dappertutto, fece
irruzione nella sala il supplente della presidenza e, come cera da aspettarsi,
visto che lelenco del seggio della sezione veniva cos completato,
laccoglienza fu, pi che cordiale, calorosa. Non siamo dunque giunti a
conoscere il punto di vista del rappresentante del p.d.s., ma, a giudicare da
alcuni precedenti noti, c da presumere che non avrebbe mancato di
esprimersi sulla linea di un chiaro ottimismo storico, con una frase come
questa, per esempio, I votanti del mio partito sono persone che non si
intimoriscono per cos poco, non gente da restarsene a casa per quattro
misere gocce dacqua che cadono dalle nuvole. Per la verit, non erano
quattro misere gocce, erano secchiate, erano brocche, erano nili, iguazs e
iangtss, ma la fede, sia essa per sempre benedetta, oltre a rimuovere le
montagne dal cammino di coloro che del suo potere beneficiano, fin capace
di avventurarsi nelle acque pi torrenziali e venirne fuori asciutta.
Si costitu dunque il seggio, ciascuno nel posto che gli competeva, il
presidente firm il bando e ordin al segretario di andare ad affiggerlo, come
determina la legge, alla porta delledificio, ma questi, dando prova di una
sensatezza elementare, fece notare che il foglio di carta non avrebbe
resistito sul muro neanche un minuto, in due amen si sarebbe stinto
linchiostro, al terzo se lo sarebbe portato via il vento. Allora lo metta dentro,
dove la pioggia non ci arrivi, su questo particolare la legge lacunosa,
limportante che il bando sia affisso e bene in vista. Domand ai colleghi se
fossero daccordo, tutti risposero di s, con la riserva avanzata dal
rappresentante del p.d.d. che la decisione fosse registrata agli atti per
prevenire eventuali impugnazioni. Quando il segretario torn dalla sua umida
missione, il presidente domand comera il tempo e lui, stringendosi nelle
spalle, rispose, Tale e quale, alluvionale, Neanche lombra. Il presidente si
alz e invit i membri del seggio e i rappresentanti dei partiti ad
accompagnarlo nellispezione della cabina di voto, che risult scevra da
elementi che potessero svisare la purezza delle scelte politiche che vi
avrebbero avuto luogo durante il giorno. Compiuta la formalit, tornarono ai
propri posti per esaminare i registri elettorali, che pure riscontrarono scevri
da irregolarit, lacune e sospetti. Era giunto il momento grave in cui il
presidente scoperchia ed esibisce lurna agli elettori perch possano
accertarsi che sia vuota, affinch un domani, se necessario, siano validi
testimoni che nessuna azione delittuosa vi avesse introdotto, di soppiatto, i
voti falsi che avrebbero corrotto la libera e sovrana volont politica dei
cittadini, che ancora una volta non si sarebbe ripetuta in questa occasione
quella famosa frode cui si d il pittoresco nome di broglio che, non
dimentichiamolo, tanto si potr commettere prima come durante o dopo
latto, secondo loccasione e lefficienza dei suoi autori e complici. Lurna era

vuota, pura, immacolata, ma nella sala non cera un solo elettore, uno
soltanto per campione, cui poterla esibire. Forse ce n qualcuno che vaga
smarrito, alle prese con lacquazzone, sotto le sferzate del vento,
stringendosi al cuore il documento che lo accredita come cittadino in diritto
di votare, ma, da come stanno le cose nel cielo, ci metter un bel pezzo ad
arrivare fin qua, a meno che alla fine non se ne torni a casa e lasci i destini
della citt nelle mani di quelli che unautomobile nera viene a lasciare
davanti alla porta e davanti alla porta verr poi a riprendere, compiuto il
dovere civico di chi ne occupava il sedile posteriore.
Terminate le operazioni di ispezione dei vari materiali, detta la legge di
questo paese che votino immediatamente il presidente, i membri del seggio
e i rappresentanti di lista, nonch i rispettivi supplenti, purch, sia chiaro,
siano iscritti nella sezione elettorale del cui seggio fanno parte, come in
questo caso. Pur facendo fruttare il tempo, quattro minuti bastarono perch
lurna ricevesse i suoi primi undici voti. E lattesa, non cera altro da fare,
cominci. Non era ancora passata mezzora quando il presidente,
preoccupato, sugger a uno dei membri di andare a dare unocchiata per
vedere se veniva qualcuno, magari era comparso qualche elettore, ma si era
ritrovato davanti alla porta che il vento aveva chiuso e quindi se nera
andato protestando, se le elezioni erano state rinviate, che almeno avessero
la delicatezza di avvisare la popolazione per radio e per televisione, che per
informazioni di tal fatta ancora servono. Disse il segretario, Lo sanno tutti
che una porta che si chiude sbattuta dal vento fa un baccano di trentamila
diavoli, e qui non si udito niente. Il membro ebbe un attimo di esitazione,
vado, non vado, ma il presidente insistette, Vada, mi faccia il favore, e stia
attento, non si bagni. La porta era aperta, ben fissata con la sua zeppa. Il
membro mise fuori la testa, un attimo fu sufficiente per guardare da un lato
e dallaltro e ritirarla gocciolante come se lavesse messa sotto una doccia.
Desiderava comportarsi da bravo scrutatore, compiacere il suo presidente, e,
visto che era la prima volta che veniva chiamato a tali funzioni, voleva farsi
apprezzare per la rapidit e lefficienza nei servizi che doveva prestare, con il
tempo e lesperienza, chiss, forse sarebbe arrivato il giorno in cui anche lui
avrebbe presieduto una sezione elettorale, voli ben pi alti di questo hanno
percorso il cielo della provvidenza e ormai non si stupisce nessuno. Quando
rientr nella sala, il presidente, fra il pensoso e il divertito, esclam, Ehi, non
cera bisogno di bagnarsi in questo modo, Non ha importanza, signor
presidente, disse il membro mentre si asciugava il mento con la manica della
giacca, riuscito a vedere qualcuno, Fin dove giunto il mio sguardo,
nessuno, la strada come un deserto dacqua. Il presidente si alz, fece
qualche passo indeciso davanti al tavolo, arriv fino alla cabina, guard
dentro e torn indietro. Il rappresentante del p.d.m. prese la parola per
rammentare il suo pronostico che lastensione avrebbe avuto unimpennata,
il rappresentante del p.d.d. suon di nuovo la corda pacificatrice, gli elettori
avevano tutto il giorno per votare, probabilmente stavano aspettando che il

temporale scemasse. Mentre il rappresentante del p.d.s. prefer stare zitto,


pensava alla figuraccia che avrebbe fatto in quel momento se si fosse
lasciato sfuggire di bocca ci che si accingeva a dire nel momento in cui il
supplente del presidente era entrato nella sala, Quattro misere gocce
dacqua non roba che basti per intimorire i votanti del mio partito. Il
segretario, che tutti guardarono in attesa, opt per presentare un
suggerimento pratico, Credo non sarebbe una cattiva idea telefonare al
ministero chiedendo informazioni su come sta andando la tornata elettorale
qui e nel resto del paese, scopriremmo se questa interruzione di energia
civica generale, o se siamo gli unici che gli elettori non sono venuti a
illuminare coi loro voti. Indignato, il rappresentante del p.d.d. si alz, Chiedo
sia registrata agli atti la mia pi viva protesta, come rappresentante del
partito di destra, contro i termini irrispettosi e contro linaccettabile tono di
beffa con cui il segretario si appena riferito agli elettori, quelli che sono i
supremi difensori della democrazia, quelli senza i quali la tirannia, una
qualunque di quante ne esistono nel mondo, e sono tante, si sarebbe gi
impossessata della patria che ci ha dato lesistenza. Il segretario si strinse
nelle spalle e domand, Prendo nota della richiesta dellesimio
rappresentante del p.d.d., signor presidente, Ritengo non sia il caso, il fatto
che siamo nervosi, perplessi, sconcertati, e si sa che in uno stato danimo
cos facile dire cose che in realt non pensiamo, sono certo che il
segretario non voleva offendere nessuno, egli stesso un elettore
consapevole delle proprie responsabilit, prova ne sia che, come tutti noi che
ci troviamo qui, ha sfidato le intemperie per venire dove il dovere lo
chiamava, tuttavia, questo riconoscimento sincero non mi impedisce di
pregare lesimio segretario di attenersi al compimento rigoroso della
missione che gli stata affidata, astenendosi da qualsiasi commento che
possa colpire la sensibilit personale e politica dei presenti. Il rappresentante
del p.d.d. fece un gesto secco che il presidente prefer interpretare come di
consenso, e il conflitto non and oltre, alla qual cosa contribu fortemente
che il rappresentante del p.d.m. avesse rammentato la proposta del
segretario, Per la verit, aggiunse, siamo qui come naufraghi in mezzo
alloceano, senza vela e senza bussola, senza albero maestro e senza remi, e
senza nafta nel serbatoio, Ha perfettamente ragione, disse il presidente,
telefoner al ministero. Cera un telefono su un tavolo un po discosto e vi si
diresse tenendo in mano il foglio di istruzioni che gli era stato consegnato
giorni prima e dove si trovavano, fra altre indicazioni utili, i numeri telefonici
del ministero dellinterno.
La comunicazione fu breve, Parla il presidente di seggio della sezione
elettorale numero quattordici, sono molto preoccupato, qui sta accadendo
qualcosa di francamente strano, fino a questo momento non si presentato
un unico elettore a votare, ormai pi di unora che siamo aperti, e neanche
unanima, s, certo, il temporale non c verso che smetta, pioggia, vento,
allagamenti, s, signore, continueremo a essere pazienti e a tener duro,

certo, siamo qui apposta, non c neanche bisogno di dirlo. Da quel punto in
poi il presidente contribu al dialogo non pi che con qualche cenno del capo
sempre consenziente, qualche interiezione soffocata e tre o quattro accenni
di frase che non riusc a terminare. Quando pos il ricevitore guard i
colleghi del seggio, ma in realt non li vedeva, era come se avesse davanti a
s un paesaggio tutto fatto di sale vuote, di registri elettorali immacolati, con
presidenti e segretari in attesa, rappresentanti di lista l a sogguardarsi
diffidenti lun laltro, facendo i conti su chi potr vincere e chi potr perdere
con questa situazione, e, in disparte, un membro fradicio e premuroso di
ritorno dallingresso con linformazione che non c nessuno. Che hanno
risposto dal ministero, domand il rappresentante del p.d.m., Non sanno
cosa pensare, naturale che il cattivo tempo stia trattenendo tanta gente a
casa, ma che in tutta la citt stia succedendo praticamente la stessa cosa,
per questo non trovano spiegazione, Perch dice praticamente, domand il
rappresentante del p.d.d., In alcune sezioni, ma poche, certo, si sono
presentati alcuni elettori, ma laffluenza ridottissima, come non si mai
visto, E nel resto del paese, domand il rappresentante del p.d.s., mica sta
piovendo solo nella capitale, questo che sconcerta, ci sono posti dove
piove tanto quanto qui e malgrado ci le persone stanno votando, come
logico sono pi numerose nelle zone dove c bel tempo, e, a proposito,
dicono che i servizi meteorologici prevedono un miglioramento per la tarda
mattinata, Pu anche accadere che vada di male in peggio, ricordatevi quel
detto, se non rischiara di mezzod, piove tutto il d, avvert il secondo
membro, che sino ad allora non aveva ancora aperto bocca. Cal il silenzio.
Il segretario, allora, infil la mano in una delle tasche esterne della giacca,
tir fuori un telefonino e digit un numero. Mentre aspettava che gli
rispondessero, disse, pi o meno come si racconta della montagna e di
maometto, giacch non possiamo domandare a elettori che non conosciamo
per quale motivo non vengono a votare, domandiamolo alla famiglia, che
conosciuta, ehi, salve, sono io, s, ancora l, perch non sei venuta a votare,
che sta piovendo lo so pure io, ho ancora lorlo dei pantaloni bagnato, s,
vero, scusa, mi sono dimenticato che mi avevi detto che saresti venuta dopo
pranzo, certo, ti ho telefonato perch qui le cose si complicano, neanche te
lo immagini, se ti dicessi che sino a ora non si presentato nessuno a dare il
voto magari non mi crederesti, bene, allora ti aspetto, un bacio. Chiuse la
comunicazione e comment, ironico, Almeno un voto garantito, mia moglie
verr nel pomeriggio. Il presidente e gli altri membri del seggio si lanciarono
unocchiata, balzava agli occhi che bisognava seguire lesempio, ma
nondimeno che nessuno di loro voleva essere il primo, sarebbe stato come
riconoscere che, quanto a rapidit di ragionamento e disinvoltura, chi la sa
lunga in questa sezione elettorale il segretario. Al membro che era andato
alla porta a vedere se pioveva non gli ci volle granch a rendersi conto che
aveva ancora da mangiare molto pane e molto sale prima di arrivare
allaltezza di un segretario come quello che abbiamo qui, capace, con la pi

grande spigliatezza del mondo, di cavar fuori un voto da un telefonino come


un prestigiatore tirerebbe fuori un coniglio da un cilindro. Vedendo che il
presidente, in un angolo, parlava con casa grazie al suo telefonino, e che
altri, utilizzando i propri apparecchi, discretamente, sussurrando, facevano lo
stesso, il membro della porta apprezz lonest dei colleghi che, non usando
il telefono fisso l collocato, teoricamente, per uso ufficiale, nobilmente
facevano risparmiare soldi allo Stato. Lunico dei presenti che, non avendo
un cellulare, doveva rassegnarsi ad aspettare le notizie altrui era il
rappresentante del p.d.s., anche se va precisato, comunque, che, vivendo da
solo nella capitale e avendo la famiglia in provincia, il poveretto non ha
nessuno da chiamare. Una dopo laltra le conversazioni sono terminate, la
pi prolissa quella del presidente, a quanto pare sta chiedendo
imperiosamente alla persona con cui parla di venire immediatamente,
vediamo come va a finire, comunque sia, lui che avrebbe dovuto parlare in
primo luogo, se il segretario ha deciso di passargli avanti, buon pro gli
faccia, abbiamo gi visto che il tipo appartiene alla specie dei furbacchioni,
se avesse rispettato la gerarchia come la rispettiamo noi avrebbe
semplicemente trasmesso lidea al suo superiore. Il presidente tir quel
sospiro che gli si era bloccato nel petto, sinfil il telefono in tasca e
domand, Allora, avete saputo qualche cosa. La domanda, oltre che
superflua, era, come dire, un pochettino sleale, in primo luogo perch
quanto a sapere, quello che si definisce sapere, qualche cosa si sa sempre,
anche quando non serva a niente, in secondo luogo perch era ovvio che
linterlocutore stava approfittando dellautorit inerente alla carica per
eludere il proprio dovere, che sarebbe stato di inaugurare lui, a voce e di
persona, lo scambio di informazioni. Se ancora non abbiamo dimenticato
quel sospiro e quello slancio imperioso che a un certo punto della
conversazione ci parso di notare nelle sue parole, sar logico pensare che il
dialogo, ipotizzando che allaltro capo cera una persona di famiglia, non sia
stato tanto pacifico e istruttivo quanto il suo giustificato interesse di cittadino
e di presidente meritava, e che, senza la serenit per lanciarsi in
improvvisazioni male arrangiate, si sottragga ora alla difficolt invitando i
subordinati a esprimersi, il che, come altrettanto sappiamo, un altro modo,
pi moderno, di essere capo. Quello che dissero i membri del seggio e i
rappresentanti di lista, tranne quello del p.d.s., il quale, carente di
informazioni proprie, stava l ad ascoltare, fu, o che ai familiari non gli
andava affatto di beccarsi una infradiciata e per animare la votazione
popolare aspettavano che il cielo si decidesse a rasserenarsi, oppure, come
la moglie del segretario, che pensavano di andare a votare nel periodo
pomeridiano. Il membro della porta era lunico che si mostrava contento, gli
si vedeva in faccia lespressione compiaciuta di chi ha motivi per inorgoglirsi
dei propri meriti, il che, dovendolo tradurre in parole, viene fuori cos, A casa
mia non ha risposto nessuno, pu voler dire solo che sono gi per la strada.
Il presidente and a sedersi al suo posto e lattesa ricominci.

Fu quasi unora dopo che entr il primo elettore. Contro laspettativa


generale e la demoralizzazione del membro della porta, era uno sconosciuto.
Lasci il parapioggia gocciolante allentrata della sala e, coperto da una
cappa di plastica luccicante dacqua, con un paio di stivali anchessi
plastificati, avanz verso il tavolo. Il presidente si era alzato con un sorriso
sulle labbra, questo elettore, un uomo di una certa et, ma ancora robusto,
veniva ad annunciare il ritorno alla normalit, alla solita fila di cittadini
rispettosi che avanzavano lentamente, senza spazientirsi, consapevoli, come
aveva detto il rappresentante del p.d.d., della trascendente importanza di
queste elezioni municipali. Luomo consegn la carta di identit e la tessera
elettorale al presidente, questi annunci con voce vibrante, quasi felice, il
numero del documento e il nome del suo titolare, i membri incaricati dello
scarico sfogliarono i registri elettorali, ripeterono, una volta trovati, nome e
numero, apposero il visto, poi, sempre gocciolando acqua, luomo si diresse
alla cabina con la scheda, poco dopo ne torn con il foglio piegato in quattro,
lo consegn al presidente che lo introdusse con aria solenne nellurna,
riprese i documenti e se ne and, portandosi via il parapioggia. Il secondo
elettore tard dieci minuti a presentarsi, ma, dopo di lui, anche se con il
contagocce, senza entusiasmo, come foglie autunnali che si staccano
lentamente dai rami, le schede di votazione continuarono a cadere nellurna.
Per quanto il presidente e i membri si attardassero nelle operazioni di voto,
la fila non arrivava a formarsi, cerano, al massimo, tre o quattro persone l
ad aspettare il proprio turno, e con tre o quattro persone non si far mai, per
quanto ci si provi, una fila degna di tal nome. Avevo ragione io, osserv il
rappresentante del p.d.m., lastensione sar enorme, massiccia, dopo non ci
si capir pi niente, lunica soluzione sta nel ripetere le elezioni, Pu darsi
che il temporale smetta, disse il presidente, e, guardando lorologio,
mormor come se pregasse, E quasi mezzogiorno. Risoluto, quello che
abbiamo battezzato come il membro della porta si alz, Se mi permette,
signor presidente, ora che non c nessuno a votare, vado a vedere com il
tempo. Non tard pi di un attimo, and col piede sinistro e torn col destro,
di nuovo contento, annunciando la buona notizia, Piove molto meno, quasi
niente, e in cielo comincia gi a vedersi qualche schiarita. Poco manc che i
membri del seggio e i rappresentanti di lista si unissero in un abbraccio, ma
la gioia fu di breve durata. Il monotono gocciolio di elettori non si alter, ora
ne veniva uno, ora ne veniva un altro, vennero la moglie, la madre e una zia
del membro della porta, venne il fratello maggiore del rappresentante del
p.d.d., venne la suocera del presidente, la quale, mancando al rispetto che si
deve a un atto elettorale, inform labbacchiato genero che la figlia si
sarebbe presentata solo verso il tardo pomeriggio, Ha detto che pensava di
andare al cinema, aggiunse crudelmente, vennero i genitori del presidente
supplente, ne vennero altri che non appartenevano a queste famiglie,
entravano indifferenti, uscivano indifferenti, lambiente si anim un po solo
quando comparvero due politici del p.d.d., e, alcuni minuti dopo, uno del

p.d.m., come per incanto una telecamera della televisione uscita dal nulla
riprese alcune immagini e rientr nel nulla, un giornalista chiese il permesso
di fare una domanda, Come sta andando la votazione, e il presidente
rispose, Potrebbe andare meglio, ma, ora che il tempo pare stia cominciando
a migliorare, siamo certi che laffluenza di elettori aumenter, Limpressione
che abbiamo raccolto in altre sezioni elettorali della citt che stavolta
lastensione sar molto alta, osserv il giornalista, Preferisco vedere le cose
con ottimismo, avere una visione positiva dellinfluenza della meteorologia
sul funzionamento dei meccanismi elettorali, baster che non piova nel
pomeriggio e riusciremo a recuperare ci che il temporale di questa mattina
ha tentato di rubarci. Il giornalista se ne and soddisfatto, era una bella
frase, poteva servire, per lo meno, per il sottotitolo di un articolo. E, siccome
era arrivata lora di dare soddisfazione allo stomaco, i membri del seggio e i
rappresentanti di lista si organizzarono per mangiare sul posto a turno, con
un occhio sui registri elettorali e laltro sul panino.
Aveva smesso di piovere, ma niente faceva prevedere che le civiche
speranze del presidente dovessero venire ampiamente coronate dal
contenuto di unurna in cui i voti, fino a quel momento, a stento bastavano a
ricoprirne il fondo. Tutti i presenti pensavano la stessa cosa, lelezione era
ormai un tremendo fiasco politico. Il tempo passava. Erano appena suonate
le tre e mezza del pomeriggio nellorologio della torre quando la moglie del
segretario entr per votare. Marito e moglie si sorrisero con discrezione, ma
anche con un sottile accenno di indefinibili complicit, un sorriso che provoc
al presidente del seggio una fastidiosa contrattura interiore, forse il dolore
dellinvidia sapendo che lui non avrebbe mai partecipato a un sorriso come
quello. Continuava ancora a dolergli in qualche plica della carne, in qualche
recesso dello spirito quando, trenta minuti dopo, guardando lorologio, si
domandava se la moglie fosse poi andata davvero al cinema. Mi spunter
qui, ammesso che si faccia vedere, allultimo momento, allultimo minuto,
pens. Le maniere in cui il destino congiura sono molte e quasi tutte vane, e
questa, esser costretto a pensare al peggio confidando che accada il meglio,
essendo una delle pi comuni, poteva essere un tentativo meritevole di
considerazione, ma non dar alcun risultato nel caso attuale perch da fonte
degna del massimo credito sappiamo che la moglie del presidente di seggio
andata effettivamente al cinema e che, per lo meno fino a questo momento,
non ha ancora deciso se verr a votare. Fortunatamente, la gi altre volte
invocata necessit di equilibrio che ancora regge luniverso nei suoi binarie i
pianeti nelle loro orbite determina che, ogni qualvolta si tolga qualcosa da un
lato, si metta qualcosaltro che pi o meno vi corrisponda, che pu essere
della stessa qualit e nella stessa proporzione, affinch non si accumulino le
lamentele per diversit di trattamento. Altrimenti non si comprenderebbe per
quale motivo, alle quattro del pomeriggio, precisamente a unora che non
tardi n presto, che non carne n pesce, gli elettori che sino ad allora se
nerano rimasti nella tranquillit dei rispettivi focolari, come se ignorassero

apertamente latto elettorale, cominciarono a riversarsi nelle strade, la


maggior parte con mezzi propri, ma altri grazie al benemerito aiuto di
pompieri e di volontari perch i luoghi dove abitavano erano ancora allagati
e intransitabili, e tutti, tutti quanti, i sani e gli infermi, quelli coi loro piedi,
questi su sedie a rotelle, su barelle, in ambulanze, confluivano alle rispettive
sezioni elettorali come fiumi che non conoscono altro cammino se non quello
verso il mare. Agli scettici, o solo diffidenti, quelli che sono disposti a credere
unicamente nei prodigi da cui si aspettano di trarre qualche profitto, dovr
sembrare che la suddetta necessit di equilibrio venga a essere
sfrontatamente smentita nella presente circostanza, che quellartificioso
dubbio se la moglie del presidente del seggio verr o meno a votare , a
tutti i titoli, troppo insignificante dal punto di vista cosmico perch ci sia
bisogno di compensarla, in una delle tante citt del mondo terreno, con la
mobilitazione inaspettata di migliaia e migliaia di persone di tutte le et e
condizioni sociali che, senza essersi messe previamente daccordo sulle loro
diversit politiche e ideologiche, hanno deciso, finalmente, di uscire da casa
per andare a votare. Chi argomenti in questo senso dimentica che luniverso
non solo ha le sue brave leggi, tutte quante estranee ai contraddittori sogni
e desideri dellumanit, e nella cui formulazione non ci sbilanciamo pi di
tanto se non con le parole con cui malamente le nominiamo, ma tutto ci
porta anche a credere che le usi per obiettivi che trascendono e sempre
hanno trasceso la nostra capacit di intendere, e se, in questo particolare
frangente, la pi che evidente sproporzione fra qualcosa che forse, per il
momento ancora soltanto forse, verr a essere rubato allurna, cio, il voto
dellipoteticamente antipatica consorte del presidente, e la marea di uomini e
donne che ormai si messa in movimento, ci sembra difficile da accettare
alla luce della pi elementare giustizia distributiva, detta la prudenza che
sospendiamo per un certo tempo qualsiasi giudizio definitivo e seguiamo con
fiduciosa attenzione levolversi di alcuni avvenimenti che hanno appena
iniziato a delinearsi. Proprio quello che, trascinati dallentusiasmo
professionale e da una incomparabile ansia informativa, stanno gi facendo i
giornalisti della carta stampata, della radio e della televisione, correndo da
una parte allaltra, piazzando registratori e microfoni davanti alla faccia delle
persone, domandando Che cos che lha fatta uscire da casa alle quattro per
andare a votare, non le sembra incredibile che tutti siano scesi in strada allo
stesso tempo, udendo risposte secche o aggressive come Perch era lora in
cui avevo gi deciso di uscire, Come liberi cittadini, entriamo e usciamo
allora che ci va, non dobbiamo dare spiegazioni a nessuno sulle ragioni dei
nostri atti, Quanto la pagano per fare domande stupide, A chi importa lora
in cui esco o non esco da casa, In che legge scritto che ho lobbligo di
rispondere alla domanda, Parlo solo alla presenza del mio avvocato. Ci
furono anche alcune persone beneducate che risposero senza la riprensiva
acrimonia degli esempi che abbiamo appena dato, ma neanche quelle furono
capaci di soddisfare la vorace curiosit giornalistica, si limitavano a fare

spallucce e a dire, Ho il massimo rispetto per il suo lavoro e niente mi


farebbe pi piacere dellaiutarla a pubblicare una buona notizia, purtroppo
posso solo dire che ho guardato lorologio, ho visto che erano le quattro e ho
detto ai miei familiari Andiamo, ora o mai pi, Ora o mai pi, perch, li che
sta il busillis della questione, la frase mi uscita cos, Ci pensi bene, si
sprema un po le meningi, Non vale la pena, lo domandi a qualcun altro, pu
darsi che lo sappia, llo gi domandato a cinquanta, E allora, Nessuno ha
saputo darmi una risposta, Dunque, vede, Ma non le sembra una coincidenza
strana che migliaia di persone siano uscite da casa alla stessa ora per andare
a votare, Coincidenza, di sicuro, ma strana, forse no, Perch, Ah, questo non
lo so. I commentatori che nelle varie televisioni seguivano il processo
elettorale, facendo congetture in mancanza di dati certi di valutazione,
deducendo dal volo e dal canto degli uccelli la volont degli di, lamentando
che non sia pi autorizzato il sacrificio degli animali per decifrare nelle loro
viscere ancora palpitanti i segreti del cronos e del fato, si destarono
improvvisamente dal torpore in cui le prospettive pi che cupe dello scrutinio
li aveva fatti precipitare e, certamente perch gli sembrava indegno della
loro educativa missione sprecare tempo a discutere di coincidenze, si
avventarono come lupi sullo straordinario esempio di civismo che la
popolazione della capitale stava dando al paese in quel momento,
accorrendo in massa alle urne quando il fantasma di unastensione senza
parallelo nella storia della nostra democrazia minacciava seriamente la
stabilit non solo del regime, ma anche, ben pi grave, del sistema. Non
andava cos lontano nei timori la nota ufficiosa emanata dal ministero
dellinterno, ma il sollievo del governo era palese in ogni riga. Quanto ai tre
partiti in lizza, quello di destra, quello di mezzo e quello di sinistra, loro,
dopo aver fatto rapidamente i conti delle vincite e delle perdite che
sarebbero risultate da una mobilitazione di cittadini tanto inaspettata, resero
pubbliche dichiarazioni gratulatorie nelle quali, fra altre belt stilistiche dello
stesso tenore, si affermava che la democrazia godeva buona salute. Sempre
in termini simili, punto pi virgola meno, si espressero anche, con la
bandiera nazionale appesa dietro, prima, il capo dello stato nel suo palazzo,
dopo, il primo ministro nel suo palazzotto. Alla porta delle sedi elettorali, le
file di votanti, a tre a tre, facevano il giro degli isolati a perdita docchio.
Come gli altri presidenti di seggio nella citt, questo della sezione
elettorale numero quattordici aveva chiara coscienza che stava vivendo un
momento storico unico. Quando, gi avanti nella serata, dopo che il
ministero dellinterno aveva prorogato di due ore la fine della votazione,
periodo cui fu necessario aggiungere unaltra mezzora affinch gli elettori
che si accalcavano dentro ledificio potessero esercitare il diritto di voto,
quando infine i membri del seggio e i rappresentanti di lista, estenuati e
affamati, si ritrovarono davanti alla montagna di schede che erano state
rovesciate fuori dalle due urne, la seconda requisita durgenza al ministero,
la grandiosit del compito che avevano davanti li fece rabbrividire di

unemozione che non esiteremo a definire epica, o eroica, come se i mani


della patria, redivivi, si fossero magicamente materializzati in quei fogli di
carta. Uno era della moglie del presidente. Era venuta spinta da un impulso
che laveva costretta a uscire dal cinema, aveva passato ore in una fila che
avanzava con una lentezza da lumaca e quando, finalmente, si era trovata
davanti al marito, quando lo aveva udito pronunciare il proprio nome, aveva
sentito nel cuore qualcosa che forse era ancora lombra di unantica felicit,
non pi che lombra, ma, comunque, aveva pensato che solo per questo era
valsa la pena di esser venuta. Era passata la mezzanotte quando lo scrutinio
termin. I voti validi non arrivavano al venticinque per cento, distribuiti fra il
partito di destra, tredici per cento, il partito di mezzo, nove per cento, e il
partito di sinistra, due e mezzo per cento. Pochissimi i voti nulli, pochissime
le astensioni. Tutte le altre schede, pi del settanta per cento del totale,
erano bianche.
2.
Lo sconcerto, la stupefazione, ma anche lo scherno e il sarcasmo,
spazzarono il paese da un capo allaltro. I municipi della provincia, dove
lelezione si era svolta senza incidenti n scossoni, salvo qualche leggero
ritardo causato dal maltempo, e che avevano ottenuto risultati che non
differivano da quelli di sempre, un certo numero di votanti sicuri, un certo
numero di astensionisti incalliti, schede nulle e schede bianche senza
particolare significato, quei municipi, che il trionfalismo centralista aveva
umiliato quando si era pavoneggiato davanti al paese come esempio del pi.
schietto civismo elettorale, potevano ora rispedire al mittente lo schiaffo e
ridere della stolta presunzione di tutti quei signori che tronfiavano come galli
solo perch una casualit li aveva fatti vivere nella capitale. Le parole Quei
signori, pronunciate con un movimento delle labbra che stillava sdegno in
ogni sillaba, per non dire in ogni lettera, non erano indirizzate alle persone
che, rimaste a casa fino alle quattro, allimprovviso erano accorse a votare
come se avessero ricevuto un ordine cui non avevano potuto resistere,
puntavano piuttosto al governo che aveva issato la bandiera anzitempo, ai
partiti che avevano gi cominciato a giocare con le schede bianche come se
fossero una vigna da vendemmiare e loro i vendemmiatori, ai giornali e altri
mezzi di comunicazione sociale per la facilit con cui passano dagli applausi
del campidoglio alle precipitazioni della rupe tarpea, come se non fossero
essi stessi una parte attiva nella preparazione dei disastri.
Un po di ragione ce lavevano pure, gli schernitori della provincia, non
tanta, per, quanta credevano. Sotto lagitazione politica che percorre tutta
la capitale come una miccia di polvere in cerca della sua bomba si coglie
uninquietudine che evita di manifestarsi a voce alta, a meno che non ci si
trovi fra pari, ciascuno coi propri intimi, un partito con il suo apparato, il
governo con se stesso, Che succeder quando lelezione sar ripetuta,
questa la domanda che si pongono tutti a bassa voce , soffocata, sussurrata,

per non svegliare il can che dorme. C chi ritenga che meglio di tutto
sarebbe non conficcare la bacchetta nelle costole della bestia, lasciare le
cose come stanno, il p.d.d. al governo, il p.d.d. al comune, far finta che non
sia accaduto niente, immaginare, per esempio, che nella capitale sia stato
dichiarato lo stato di eccezione e che di conseguenza siano sospese le
garanzie costituzionali, e, trascorso un po di tempo, quando il polverone si
sar assestato, quando il nefasto accaduto sar entrato nella lista dei
trascorsi dimenticati, allora, s, approntare nuove elezioni, iniziando con una
ben studiata campagna elettorale, ricca di giuramenti e promesse, e intanto
cercare di prevenire con tutti i mezzi, e senza storcere il naso davanti a una
qualche piccola o media illegalit, la possibilit che possa venire a ripetersi
un fenomeno che ha gi meritato da uno stimatissimo specialista in queste
materie la dura classificazione di teratologia politico-sociale. Ce n anche di
quelli che esprimono unopinione diversa, protestano che le leggi sono sacre,
che quello che scritto ha da essere rispettato, dolga a chi dolga, e che se
imbocchiamo il sentiero dei sotterfugi e la scorciatoia degli intrallazzi
sottobanco andremo diritti filati al caos e alla dissoluzione delle coscienze,
insomma, se la legge determina che in caso di catastrofe naturale le elezioni
debbano essere ripetute otto giorni dopo, che allora si ripetano otto giorni
dopo, cio, la prossima domenica, e sia quello che dio vuole, che ci sta
apposta. Si nota, intanto, che i partiti, nellesprimere i loro punti di vista,
preferiscono non azzardare troppo, danno un colpo al cerchio e uno alla
botte, dicono che s, ma che, magari, no. I dirigenti del partito di destra, che
al governo e occupa il comune, partono dalla convinzione che quellasso
nella manica, indiscutibile, dicono loro, gli porger la vittoria su un vassoio
dargento, e quindi hanno adottato una tattica di serenit tinta di diplomazia,
affidandosi al sano criterio del governo, cui spetta far rispettare la legge,
Com logico e naturale in una democrazia consolidata, proprio come la
nostra, hanno concluso. Anche quelli del partito di mezzo pretendono che la
legge sia rispettata, ma reclamano dal governo qualcosa che sanno in
anticipo essere totalmente impossibile da soddisfare, cio, linstaurazione e
lapplicazione di misure rigorose che assicurino la normalit assoluta dellatto
elettorale, ma, soprattutto, simmagini, dei suoi rispettivi risultati, In modo
che in questa citt, hanno addotto, non possa ripetersi il vergognoso
spettacolo che ha appena dato alla patria e al mondo. Quanto al partito di
sinistra, dopo aver riunito i suoi massimi organi direttivi e dopo un lungo
dibattito, ha elaborato e reso pubblico un comunicato in cui esprimeva la sua
pi ferma speranza che latto elettorale che si avvicina verr a far nascere,
obiettivamente, le condizioni politiche indispensabili allavvento di una nuova
fase di sviluppo e di ampio progresso sociale. Non giurano che si aspettano
di vincere le elezioni e governare al comune, ma sottinteso. La sera, il
primo ministro andato in televisione per annunciare al popolo che, in
accordo con le leggi vigenti, le elezioni municipali saranno ripetute domenica
prossima, con inizio, dunque, a partire dalle ore ventiquattro di oggi, di un

nuovo periodo di campagna elettorale della durata di quattro giorni, fino alle
ore ventiquattro di venerd. Il governo, ha soggiunto dando al sembiante
unespressione di gravit e accentuando intenzionalmente le sillabe forti,
confida che la popolazione della capitale, nuovamente chiamata a votare,
sapr esercitare il proprio dovere civico con la dignit e il decoro con cui lo
ha sempre fatto in passato, in tal modo invalidando e rendendo nullo il
deprecabile avvenimento in cui, per motivi ancora non del tutto chiariti, ma
che si trovano gi in corso avanzato di accertamento, labituale e illuminato
criterio degli elettori di questa citt si visto inaspettatamente confuso e
screditato. Il messaggio del capo dello stato rinviato a chiusura della
campagna, la notte di venerd, ma la frase che dovr concluderlo gi stata
scelta, Domenica, cari compatrioti, sar una bella giornata.
Fu realmente una bella giornata. Di buon mattino, con il cielo che ci
copre e ci protegge in tutto il suo splendore, con un sole doro
fiammeggiante su uno sfondo di cristallo azzurro, secondo le ispirate parole
di un cronista della televisione, gli elettori hanno cominciato a uscire dalle
loro case diretti alle rispettive sezioni elettorali, non in massa cieca come si
detto successo una settimana fa, ma, nonostante che ciascuno vada per
proprio conto, con tanto scrupolo e tanta diligenza che non erano ancora
state aperte le porte e gi lunghissime file di cittadini aspettavano il proprio
turno. Non tutto, per, disgraziatamente, era onesto e limpido nei tranquilli
assembramenti. Non cera una fila, una sola fra le pi di quaranta sparse per
tutta la citt, in cui non si trovassero una o pi spie con la missione di
ascoltare e registrare i commenti degli astanti, convinte comerano le
autorit di polizia che unattesa prolungata, proprio come accade negli
ambulatori medici, porti prima o poi le lingue a sciogliersi, facendo venire
alla luce, forsanche con una semplice mezza parola, le intenzioni segrete
che animano lo spirito degli elettori. Nella stragrande maggioranza gli spioni
sono professionisti, appartengono ai servizi segreti, ma ce n anche di quelli
provenienti dal volontariato, patrioti amanti dello spionaggio che si sono
presentati per vocazione di servire, senza remunerazione, parole tutte,
queste, che risultano dalla dichiarazione giurata che avevano firmato, o, e i
casi non erano rari, venuti anche per il morboso piacere della denuncia. Il
codice genetico di quella che, senza pensarci molto, ci siamo accontentati di
chiamare natura umana, non si esaurisce nellelica organica dellacido
desossiribonucleico, o dna, ha molto di pi da esprimere e molto di pi da
raccontarci, ma quella, per dirlo in maniera figurata, la spirale
complementare che non siamo ancora riusciti a far uscire dal giardino
dinfanzia, malgrado la folla di psicologi e analisti delle pi diverse scuole e
dei pi svariati calibri che si sono spezzati le unghie tentando di aprire i suoi
chiavistelli. Queste scientifiche considerazioni, per quanto preziose siano e
per quanto prospettiche vengano a essere nel futuro, non dovranno per
farci dimenticare le inquietanti realt di oggi, come quella di cui ci siamo
appena accorti proprio ora, e cio che non solo ci sono gli spioni che se ne

stanno li, con aria distratta, a udire e registrare di nascosto ci che si dice,
ma che ci sono anche delle automobili che scivolano dolcemente lungo la fila
come se fossero in cerca di un posto dove parcheggiare e che trasportano
allinterno, invisibili agli sguardi, telecamere ad alta definizione e microfoni
dellultima generazione capaci di trasferire in un grafico le emozioni che
apparentemente si occultano nei diversi mormorii di un gruppo di persone
che credono, ciascuna, di star pensando ad altro. Si registrata la parola,
ma si anche disegnata lemozione. Nessuno ormai pu star sicuro. Fino al
momento in cui vennero aperte le porte delle sezioni di votazione e le file
cominciarono a muoversi, i registratori non avevano potuto captare pi che
frasi insignificanti, banalissimi commenti sulla bellezza della mattina e la
temperatura amena o sulla colazione ingurgitata in tutta fretta, brevi
dialoghi sullimportante questione di come lasciare i figli in sicurezza mentre
le madri andavano a votare, rimasto il padre a badarci, lunica soluzione
era alternarci, ora sono qui io, poi verr lui, certo, avremmo preferito votare
insieme, ma era impossibile, e quello per cui non c rimedio, ormai si sa,
rimediato, Nostro figlio pi piccolo rimasto con la sorella maggiore, che
non ha ancora let per votare, s, questo mio marito, Piacere di
conoscerla, Piacere mio, Che bella mattina, Addirittura sembra sia stata fatta
apposta, Un giorno o laltro doveva succedere. Malgrado lacutezza uditiva
dei microfoni che passavano e ripassavano, auto bianca, auto blu, auto
verde, auto rossa, auto nera, con le antenne ondeggianti alla brezza
mattutina, niente di esplicitamente sospetto faceva capolino sotto la pelle di
espressioni tanto innocenti e correnti come queste, per lo meno in
apparenza. Eppure, non cera bisogno di essersi dottorati in sospettosit o
laureati in diffidenza per cogliere qualcosa di particolare nelle ultime due
frasi, quella della mattina che pareva essere stata fatta apposta, e
specialmente la seconda, che un giorno o laltro doveva succedere,
ambiguit magari involontarie, magari inconsapevoli, ma, proprio per ci,
potenzialmente pi pericolose, che converrebbe contrastare con lanalisi
minuziosa del tono in cui le suddette parole erano state proferite, ma
soprattutto con la gamma di risonanze da esse generate, ci riferiamo ai
sottotoni, senza la cui considerazione, a dar fede a teorie recenti, il grado di
comprensione di qualsiasi discorso oralmente espresso sar sempre
insufficiente, incompleto, limitato. Allo spione che casualmente si trovava li,
cos come a tutti i suoi colleghi, erano state date istruzioni preventive molto
precise su come agire in casi come questo. Non doveva lasciarsi distanziare
dal sospetto, doveva piazzarsi in terza o quarta posizione dietro di lui nella
fila dei votanti, doveva, come doppia garanzia, malgrado la sensibilit del
registratore che porta con s nascosto, fissare nella memoria il nome e il
numero di elettore quando il presidente di seggio lo avesse declamato a voce
alta, doveva simulare di essersi dimenticato qualcosa e ritirarsi
discretamente dalla fila, uscire fuori, comunicare per telefono laccaduto alla
centrale di informazioni e, infine, tornare nel terreno di caccia, riprendendo

posto nella fila. Nel senso pi rigoroso dei termini, non si pu paragonare
questa azione a un esercizio di tiro al bersaglio, ci si aspetta piuttosto che la
casualit, il destino, la sorte, o come diavolo lo si voglia chiamare, faccia
posizionare il bersaglio davanti al mirino.
A mano a mano che il tempo passava, alla centrale piovevano le
informazioni, in nessun caso, per, rivelavano in forma chiara e pertanto
futuramente irrefutabile lintenzione di voto dellelettore braccato, ci che
soprattutto si riscontrava erano frasi del tipo su menzionato, e perfino quella
che si raffigurava come la pi sospetta, Un giorno o laltro doveva succedere,
avrebbe perso molto della sua apparente pericolosit se lavessero restituita
al suo contesto, niente di pi che una conversazione fra due uomini sul
divorzio di uno di loro, condotta tutta con mezze parole per non eccitare la
curiosit delle persone vicine, e che in quel modo aveva concluso, con un
tanto di rancoroso, con un tanto di rassegnato, ma che il tremulo sospiro
emesso dal petto delluomo che aveva divorziato, se la sensibilit fosse il
migliore attributo del mestiere di spia, avrebbe dovuto far pendere
chiaramente verso il quadrante della rassegnazione. Che lo spione non lo
avesse considerato degno di nota, che il registratore non lo avesse captato,
sono carenze umane e inesattezze tecnologiche la cui semplice eventualit il
buon giudice, sapendo cosa sono gli uomini e non ignorando cosa sono le
macchine, avrebbe il dovere di tenere in conto, anche se, e questo si
sarebbe magnificamente giusto, ancorch a prima vista potrebbe sembrare
scandaloso, non ci fosse nella materia del processo il pi piccolo indizio di
non colpevolezza dellaccusato. Tremiamo al solo pensiero di cosa potr
capitare un domani a quellinnocente se lo sottopongono a un interrogatorio,
Riconosce di aver detto alla persona che stava con lei Un giorno o laltro
doveva succedere, S, lo riconosco, Pensi bene prima di rispondere, a che si
riferiva con quelle parole, Parlavamo della mia separazione, Separazione, o
divorzio, Divorzio, E quali erano, quali sono i suoi sentimenti nei confronti di
tale divorzio, Un po di rabbia, credo, e un po di rassegnazione, Pi rabbia, o
pi rassegnazione, Pi rassegnazione, suppongo, Non le sembra, in tal caso,
che la cosa pi naturale doveva essere trarre un sospiro, specialmente se
stava parlando con un amico, Non posso giurare di non aver sospirato, non
mi ricordo, Beh, noi abbiamo la certezza che non ha sospirato, Come potete
saperlo, se non ceravate, E chi le ha detto che non ceravamo, Forse il mio
amico si rammenta di avermi sentito sospirare, tutto sta a domandarglielo, A
quanto pare la sua amicizia per lui non molto grande, Che vuol dire, Che
chiamare in causa il suo amico significa metterlo nei guai, Ah, questo no,
Benissimo, Posso andare, Ma che idea, amico, non sia precipitoso, prima
dovr ancora rispondere alla domanda che le abbiamo rivolto, Quale
domanda, A che stava pensando veramente quando ha detto al suo amico
quelle parole, Ho gi risposto, Ci dia unaltra risposta, quella non ha
funzionato, Era lunica che potevo darvi perch quella vera, Questo lo
crede lei, Solo se mi mettessi qui a inventare, Lo faccia, a noi non disturba

affatto che inventi le risposte che vuole, con il tempo e la pazienza, pi


lapplicazione adeguata di certe tecniche, finir per arrivare a quella che
vogliamo sentire, Ditemi allora qual e facciamola finita, Ah no, cos non ci
sarebbe nessun gusto, che idea si fatto di noi, caro signore, noi abbiamo
una dignit scientifica da rispettare, una coscienza professionale da
difendere, per noi molto importante poter dimostrare ai nostri superiori
che meritiamo i soldi che ci pagano e il pane che mangiamo, Sono perduto,
Non abbia fretta.
Allimpressionante serenit dei votanti nelle strade e dentro le sezioni
elettorali non corrispondeva una identica disposizione danimo nei gabinetti
dei ministri n nelle sedi dei partiti. La questione che maggiormente
preoccupa gli uni e gli altri a quanto ammonter questa volta lastensione,
come se solo l si trovasse la porta per la salvezza dalla difficile situazione
sociale e politica in cui il paese sprofondato da una settimana.
Unastensione ragionevolmente alta, o addirittura superiore alla massima
verificatasi nelle elezioni precedenti, purch non esagerata, significherebbe
che saremmo tornati alla normalit, alla ben nota routine degli elettori che
non hanno mai creduto nellutilit del voto e primeggiano per la contumacia
nellassenza, degli altri che hanno preferito approfittare del bel tempo e
andare a passare la giornata al mare o in campagna con la famiglia, o di
quelli che, senza nessun altro motivo, se non linvincibile pigrizia, se ne sono
rimasti a casa. Se laffluenza alle urne, massiccia come nellelezione
precedente, aveva gi mostrato, senza alcun margine di dubbio, che la
percentuale di astensioni sarebbe stata bassissima, o addirittura
praticamente nulla, ci che pi confondeva le istanze ufficiali, ci che stava
per fargli perdere la testa era che gli elettori, salvo rare eccezioni,
rispondevano con un silenzio impenetrabile alle domande degli incaricati dei
sondaggi su come avevano votato, solo a fini statistici, non deve
qualificarsi, non deve dire come si chiama, insistevano loro, ma neanche cos
riuscirono a convincere i diffidenti votanti. Ancora otto giorni prima i
giornalisti avevano ottenuto che la gente rispondesse, certo, in tono ora
impaziente, ora ironico, ora sdegnoso, risposte che in realt erano pi che
altro un modo di tacere, ma almeno avevano scambiato qualche parola, uno
domandava, laltro faceva finta, niente a che vedere con questo spesso muro
di silenzio, come un mistero che tutti avessero giurato di difendere. A molta
gente dovr sembrare stupefacente, per non dire impossibile che succeda,
questa coincidenza di comportamento fra tante e tante migliaia di persone
che non si conoscono, che non la pensano allo stesso modo, che
appartengono a classi o livelli sociali diversi, che, insomma, essendo
politicamente situate a destra, nel mezzo o a sinistra, quando non da
nessuna parte, hanno deciso, ciascuna per s, di tenere la bocca chiusa fino
al conteggio dei voti, rinviando al dopo la rivelazione del segreto. Questo fu
ci che, con la grande speranza di azzeccarci, il ministro dellinterno volle
anticipare al primo ministro, questo fu ci che il primo ministro si affrett a

trasmettere al capo dello stato, il quale, pi vecchio, pi esperto e incallito,


con pi mondo visto e vissuto, si limit a rispondere in tono sornione, Se non
sono disposti a parlare ora, mi dia una buona ragione per cui dovranno voler
parlare dopo. La secchiata dacqua fredda del supremo magistrato della
nazione non fece perdere danimo il primo ministro e il ministro dellinterno,
non li gett fra gli artigli della disperazione solo perch, in verit, non
avevano nientaltro cui aggrapparsi, ancorch per cos poco tempo. Non
aveva voluto informare, il ministro dellinterno, che per timore di possibili
irregolarit nellatto elettorale, previsione che i fatti stessi, invece, si erano
incaricati di smentire, aveva ordinato di far piantonare tutte le sezioni
elettorali della citt con due agenti in borghese di corpi di polizia diversi,
entrambi accreditati per ispezionare le operazioni di scrutinio, ma incaricati
anche, ciascuno di essi, di tenere sottocchio il collega, casomai dovesse
celarsi proprio l qualche complicit onestamente militante, o semplicemente
negoziata nel mercato degli spregevoli tradimenti. cos, fra spie e
sorveglianti, fra registratori e telecamere, tutto sembrava sicuro e
strasicuro, al riparo da qualsiasi maligna interferenza che svilisse la purezza
dellatto elettorale, e ora, conclusa la partita, non restava che incrociare le
braccia e aspettare la sentenza finale delle urne. Quando nella sezione
elettorale numero quattordici, al cui funzionamento abbiamo avuto lenorme
soddisfazione di consacrare, quale omaggio a quei devoti cittadini, un
capitolo intero, senza omettere certi problemi intimi della vita di alcuni di
loro, quando in tutte le altre sezioni, dal numero uno al numero tredici, dal
numero quindici al numero quarantaquattro, i rispettivi presidenti
rovesciarono i voti sui lunghi banchi che erano serviti da tavoli, un
impetuoso fragore di valanga percorse la citt. Era il preannuncio del
terremoto politico che non avrebbe tardato a prodursi. Nelle case, nei caff,
nelle trattorie e nei bar, in tutti i luoghi pubblici dove ci fosse un televisore o
una radio, gli abitanti della capitale, alcuni pi tranquilli di altri, aspettavano
il risultato finale dello scrutinio. Nessuno confidava al proprio vicino come
aveva votato, gli amici pi intimi serbavano il silenzio, le persone pi loquaci
sembravano essersi dimenticate delle parole. Alle dieci di sera, finalmente,
comparve in televisione il primo ministro. Aveva il viso alterato, le occhiaie
accentuate, effetto di una settimana intera di notti mal dormite, pallido
nonostante il trucco tipo buona salute. Teneva un foglio di carta in mano, ma
quasi non lo lesse, si limit a lanciargli qualche occhiata di tanto in tanto per
non perdere il filo del discorso, Egregi concittadini, disse, il risultato delle
elezioni che oggi si sono svolte nella capitale del paese il seguente, partito
di destra, otto per cento, partito di mezzo, otto per cento, partito di sinistra,
uno per cento, astenuti, zero, schede nulle, zero, schede bianche, ottantatre
per cento. Fece una pausa per portare alle labbra il bicchiere dacqua che
aveva accanto e prosegu, Il governo, riconoscendo che la votazione odierna
venuta a conFermare, aggravandola, la tendenza verificatasi la scorsa
domenica ed essendo unanimemente daccordo sulla necessit di una seria

investigazione delle cause prime e ultime di risultati tanto sconcertanti,


ritiene, dopo essersi consultato con il capo dello stato, che la propria
legittimit per restare in carica non sia stata messa in causa, non solo
perch lelezione ora conclusa stata unicamente locale, ma altres perch
rivendica e assume come proprio imperioso e urgente obbligo appurare fino
alle estreme conseguenze gli anomali avvenimenti di cui siamo stati, durante
la scorsa settimana, oltre che attoniti testimoni, attori temerari, e se, con il
pi profondo cordoglio, pronuncio questa parola, perch quelle schede
bianche, che sono venute a sferrare un colpo brutale contro la normalit
democratica in cui trascorreva la nostra vita personale e collettiva, non sono
cadute dalle nuvole n sono affiorate dalle viscere della terra, ma si
trovavano gi nella tasca di ottantatre su cento elettori di questa citt, i
quali, con la loro stessa, ma non patriottica mano, le hanno deposte nelle
urne. Un altro sorso dacqua, ora pi necessario perch la bocca gli si era
seccata allimprovviso, Si ancora in tempo a emendare lerrore, non per
mezzo di una nuova elezione, che allo stato attuale delle cose potrebbe
essere, oltre che inutile, controproducente, ma con il rigoroso esame di
coscienza a cui, da questa tribuna pubblica, convoco gli abitanti della
capitale, tutti quanti, alcuni affinch possano proteggersi meglio dalla
terribile minaccia che aleggia sopra le loro teste, gli altri, siano essi
colpevoli, siano essi innocenti dellintenzione, affinch si correggano dalla
malvagit cui si sono lasciati trascinare vai a sapere da chi, pena il
convertirsi nel bersaglio diretto delle sanzioni previste nello stato di
eccezione la cui dichiarazione, dopo aver consultato, domani stesso, il
parlamento, a tal fine riunito in seduta straordinaria, e ottenuta, come si
spera, la sua unanime approvazione, il governo richieder al capo dello
stato. Cambiamento di tono, braccia semiaperte, mani alzate allaltezza delle
spalle, Il governo della nazione certo di interpretare la fraterna volont di
unione di tutto il resto del paese, quello che con un senso civico cui si
devono tutti gli elogi ha compiuto con normalit il proprio dovere elettorale,
venendo qui, come padre affettuosissimo, a rammentare alla parte della
popolazione della capitale che ha deviato dal retto cammino la lezione
sublime della parabola del figliuol prodigo, e a dirgli che per il cuore umano
non c mancanza che non si possa perdonare, cos sincera sia la contrizione,
cos totale sia il pentimento. Lultima frase ad effetto del primo ministro,
Onorate la patria, che la patria vi osserva, con rulli di tamburo e strepiti di
trombe, ripescata nelle soffitte della pi stantia retorica patriottica, fu
pregiudicata da un Buonasera che suon falso, ecco coshanno di simpatico
le parole semplici, non sanno ingannare.
In tutti quei luoghi, case, bar, trattorie, caff, ristoranti, associazioni o
sedi politiche dove cerano votanti del partito di destra, del partito di mezzo
e persino del partito di sinistra, la comunicazione del primo ministro fu
ampiamente commentata, anche se, com naturale, in maniere differenti e
con sfumature diverse. I pi soddisfatti della performance, un termine

barbaro che appartiene a loro, non certo a chi questa fabula sta
raccontando, erano quelli del p.d.d., i quali, con aria saccente, strizzandosi
locchio a vicenda, si felicitavano per leccellenza della tecnica che il capo
aveva adottato, quella che si designa con la curiosa espressione di ora-ilbastone-ora-la-carota, applicata prevalentemente agli asini e alle mule nei
tempi antichi, ma di cui la modernit, con risultati pi che apprezzabili, si
riappropriata a uso umano. Alcuni, tuttavia, del tipo bravaccio e gradasso,
ritenevano che il primo ministro avrebbe dovuto terminare il discorso nel
punto in cui aveva annunciato limminente dichiarazione dello stato di
eccezione, che tutto quanto aveva detto dopo era piuttosto superfluo, che
con la canaglia c solo il randello, che se ci mettiamo qui coi pannicelli caldi
siamo fregati, che al nemico neanche lacqua, e altre forti espressioni pi o
meno simili. I compagni argomentavano che forse non era proprio cos, che
il capo doveva avere le sue ragioni, ma questi pacifisti, come sempre
ingenui, ignoravano che lesagerata reazione degli intransigenti era una
manovra tattica il cui obiettivo era mantenere desta la vena combattiva della
militanza. Per ogni evenienza, era stata la parola dordine. Gi quelli del
p.d.m., da opposizione quale erano, e pur essendo daccordo sullessenziale,
cio, sulla necessit urgente di appurare le responsabilit e punire i
trasgressori, o cospiratori, trovavano sproporzionata ladozione dello stato di
eccezione, tanto pi senza sapere per quanto tempo, e che, in ultima analisi,
era del tutto privo di senso sospendere i diritti a chi non aveva commesso
altro crimine che esercitare proprio uno di essi. Come andr a finire, si
domandavano, se a un cittadino qualsiasi viene in mente di rivolgersi alla
corte costituzionale, Sarebbe pi intelligente e patriottico, si aggiungeva,
formare subito un governo di salute pubblica con la rappresentanza di tutti i
partiti, perch, se veramente esiste una situazione di emergenza collettiva,
non con lo stato di assedio che si risolver, il fatto che il p.d.d. ha perso
le staffe, fra non molto ce lo vedremo cadere gi da cavallo. Anche i militanti
del p.d.s. sorridevano alla possibilit che il loro partito venisse a partecipare
a un governo di coalizione, ma, intanto, quello che pi li preoccupava era
scoprire una interpretazione del risultato elettorale che riuscisse a
mascherare la brusca caduta di voti che il partito aveva subito, poich,
avendo ottenuto il cinque per cento nellultima elezione realizzatasi ed
essendo passato al due e mezzo nel primo turno di questa, si ritrovava ora
con un misero uno per cento e un futuro nero davanti. Il risultato dellanalisi
culmin nella stesura di un comunicato in cui si sarebbe insinuato che, non
essendoci ragioni obiettive che facessero necessariamente pensare che le
schede bianche avevano inteso attentare contro la sicurezza dello stato o
contro la stabilit del sistema, corretto sarebbe stato presumere la casualit
di una coincidenza fra la volont di cambiamento cos manifestata e le
proposte di progresso contenute nel programma del p.d.s. Nientaltro, tutto
qua.

Ci furono anche persone che si limitarono a spegnere lapparecchio


televisivo quando il primo ministro termin e poi, fino al momento di andare
a letto, si trattennero a parlare dei fatti loro, e altre ce ne furono che
passarono il resto della serata stracciando e bruciando carte. Non erano
cospiratori, semplicemente avevano paura.
3.
Al ministro della difesa, un civile che non aveva fatto il militare, gli
sapeva di poco la dichiarazione dello stato di eccezione, lui avrebbe voluto
piuttosto uno stato di assedio sul serio, di quelli autentici, uno stato di
eccezione nella pi esatta accezione del termine, duro, senza falle di alcun
tipo, come una muraglia in movimento capace di isolare la sedizione per
schiacciarla subito dopo in un fulminante contrattacco, Prima che la
pestilenza e la cancrena attacchino la parte ancora sana del paese, avvert. Il
primo ministro riconobbe che la gravit della situazione era estrema, che la
patria era stata vittima di un infame attentato contro i fondamenti basilari
della democrazia rappresentativa, Io lo definirei piuttosto una bomba di
profondit lanciata contro il sistema, si permise di discordare il ministro della
difesa, Lo , ma io penso, e il capo dello stato concorda con la mia visione,
che, senza mai perdere di vista i pericoli della congiuntura immediata, al fine
di variare i mezzi e gli obiettivi dellazione in qualsiasi momento che lo
giustifichi, sarebbe preferibile se cominciassimo col servirci di metodi
discreti, meno ostensivi, ma forse pi efficaci del mandare lesercito a
occupare le strade, chiudere laeroporto e transennare le uscite della citt, E
quali sarebbero questi metodi, domand il ministro dei militari senza fare il
minimo sforzo per mascherare la contrariet, Niente che gi non conosca, le
rammento che anche le forze armate hanno i loro servizi di
controspionaggio, Il risultato lo stesso, s, comprendo dove vuole arrivare,
Sapevo che avrebbe compreso, disse il primo ministro mentre faceva un
segnale al ministro dellinterno. Questi prese la parola, Senza entrare qui in
certi particolari delloperazione, che, come facilmente si capir, costituiscono
materia riservata, diciamo addirittura top secret, il piano elaborato dal mio
ministero poggia, nelle sue linee generali, su unampia e sistematica azione
di infiltrazione fra la popolazione, a carico di agenti adeguatamente
preparati, la quale possa condurci alla conoscenza delle ragioni dellaccaduto
e abilitarci a prendere le misure necessarie per liquidare il male alla nascita,
Alla nascita, non direi, gi ce lo abbiamo, osserv il ministro della giustizia,
Sono modi di dire, rispose con un leggero tono di irritazione il ministro
dellinterno, che prosegu, il momento di comunicare a questo consiglio, in
assoluta e totale confidenzialit, scusate la ridondanza, che i servizi di
spionaggio che si trovano ai miei ordini, o meglio, che dipendono dal
ministero a mio carico, non escludono lipotesi che quanto successo abbia le
sue vere radici allestero, che questo che stiamo vedendo sia solo la punta
delliceberg di una gigantesca congiura internazionale di destabilizzazione,

probabilmente di ispirazione anarchica, la quale, per motivi che ancora


ignoriamo, avrebbe scelto il nostro paese come sua prima cavia, Una strana
idea, disse il ministro della cultura, per lo meno fin dove giungono le mie
conoscenze, gli anarchici non si sono mai proposti, sia pure solo nel campo
della teoria, di commettere azioni con tali caratteristiche e di questa portata,
Probabilmente, ribatt sarcastico il ministro della difesa, perch le
conoscenze del caro collega hanno ancora come riferimento temporale
lidilliaco mondo dei suoi nonni, ma da allora, per quanto strano possa
sembrarle, le cose sono alquanto cambiate, c stata unepoca di nichilismi
pi o meno lirici, pi o meno sanguinosi, ma quello che abbiamo davanti
oggi terrorismo puro e duro, diverso nelle sue facce ed espressioni, ma
identico nella sua essenza, Attenzione con le esagerazioni e le estrapolazioni
troppo facili, intervenne il ministro della giustizia, mi sembra azzardato, per
non dire abusivo, assimilare a terrorismo, per giunta con la classificazione di
puro e duro, la comparsa di un certo numero di schede bianche nelle urne,
Un certo numero di schede, un certo numero di schede, balbett il ministro
della difesa, quasi paralizzato dallo stupore, com possibile definire un certo
numero ottantatre voti su cento, ditemelo voi, quando avremmo dovuto
capire, essere coscienti che ognuno di quei voti stato come un siluro sotto
la linea di galleggiamento, Forse le mie conoscenze sullanarchia non sono
aggiornate, non dico di no, disse il ministro della cultura, ma, a quanto
ritengo di sapere, bench sia molto lungi dal considerarmi uno specialista in
battaglie navali, i siluri puntano sempre al di sotto della linea di
galleggiamento, peraltro, suppongo non possano far altro, sono stati
fabbricati proprio per questo. Il ministro dellinterno si alz di scatto come
spinto da una molla, stava per difendere da quella battuta di spirito il collega
della difesa, denunciare magari il deficit di empatia politica palese in quel
consiglio, ma il capo del governo sferr a mano aperta un colpo secco sul
tavolo reclamando il silenzio e tagli corto, I signori ministri della cultura e
della difesa potranno continuare fuori il dibattito accademico in cui sembrano
tanto impegnati, ma io chiedo il permesso per rammentare loro che se ci
troviamo qui riuniti, in questa sala che rappresenta, ancor pi che il
parlamento, il cuore dellautorit e del potere democratico, perch
prendiamo le decisioni che dovranno salvare il paese, questa la nostra
sfida, dalla pi grave crisi che abbia mai dovuto affrontare nel corso di una
storia secolare, dunque, credo che, davanti a una provocazione cos
tremenda, si dovrebbero sottacere, in quanto indegni delle nostre
responsabilit, gli strafalcioni verbali e le questioncine di interpretazione.
Fece una pausa, che nessuno si azzard a interrompere, poi prosegu,
Piuttosto, voglio mettere bene in chiaro al signor ministro della difesa che se
il capo del governo propenso, in questa prima fase del trattamento della
crisi, per lapplicazione del piano tracciato dai servizi competenti del
ministero dellinterno, ci non significa e mai potrebbe significare che il
ricorso alla dichiarazione dello stato di assedio sia stata definitivamente

messa da parte, tutto dipender dalla rotta che dovessero prendere gli
avvenimenti, dalle reazioni della popolazione della capitale, dal polso che si
prender al resto del paese, dal comportamento non sempre prevedibile
dellopposizione, specialmente, in questo caso, del p.d.s., che ha gi tanto
poco da perdere che non gli importer di puntare quanto ancora gli resta in
una giocata ad alto rischio, Non credo dobbiamo preoccuparci molto per un
partito che alla fine non ha ottenuto pi delluno per cento dei voti, osserv il
ministro dellinterno stringendosi nelle spalle in segno di disprezzo, Ha letto il
loro comunicato, domand il primo ministro, Naturalmente, leggere
comunicati politici fa parte del mio lavoro, precipuo dei miei obblighi, certo,
c chi paga dei consiglieri per farsi mettere nel piatto il cibo gi masticato,
ma io appartengo alla scuola classica, mi fido solo della mia testa fossanche
solo per prendere una cantonata, Ora dimentica che i ministri, in ultima
analisi, sono i consiglieri del capo del governo, Ed un onore esserlo, signor
primo ministro, la differenza, lenorme differenza consiste nel fatto che noi, il
cibo, glielo portiamo gi digerito, Beh, lasciamo perdere la gastronomia e la
chimica dei processi digestivi e torniamo al comunicato del p.d.s., datemi la
vostra opinione, che ve ne pare, Si tratta di una versione grossolana,
ingenua, del vecchio precetto che detta di unirti al tuo nemico se non sei
stato capace di vincerlo, E applicato al caso attuale, Applicato al caso
attuale, signor primo ministro, se i voti non sono tuoi, trova il modo che lo
sembrino, Comunque, ci conviene stare attenti, il trucco potrebbe finire per
avere qualche effetto su quella parte della popolazione tendente a sinistra,
Che in questo momento non sappiamo bene quale sia, disse il ministro della
giustizia, verifico che non vogliamo riconoscere, a voce alta e occhi negli
occhi, che la grande maggioranza del famoso ottantatre per cento
costituita da votanti nostri e del p.d.m., dovremmo piuttosto domandarci
perch hanno votato scheda bianca, l che sta il grave della situazione, e
non nei saggi o ingenui argomenti del p.d.s., Veramente, se notiamo bene,
rispose il primo ministro, la nostra tattica non granch diversa da quella
che sta usando il p.d.s., vale a dire, giacch la maggioranza di quei voti non
sono tuoi, fai finta che non appartengano neanche ai tuoi avversari, In altri
termini, disse dallangolo del tavolo il ministro dei trasporti e delle
comunicazioni, siamo tutti nella stessa barca, Un modo forse troppo
sbrigativo di definire la situazione in cui ci troviamo, si noti che parlo da un
punto di vista strettamente politico, ma non del tutto privo di senso, disse il
primo ministro, e chiuse il dibattito.
La rapida instaurazione dello stato di eccezione, come una specie di
sentenza salomonica dettata dalla provvidenza, venne a spezzare il nodo
gordiano che i mezzi di comunicazione sociale, specialmente i giornali,
avevano tentato di sciogliere con maggiore o minore abilit, con maggiore o
minore sottigliezza, ma sempre con laccortezza che non si notasse troppo
lintenzione, a partire dallinfausto risultato delle prime elezioni e, pi
drammaticamente, delle seconde. Da un lato, era loro dovere, cos ovvio

come elementare, condannare con energia tinta di indignazione civica, tanto


nei propri editoriali come in articoli di opinione commissionati apposta,
linatteso e irresponsabile comportamento di un elettorato che, accecato ai
superiori interessi della patria da una strana e funesta perversione, aveva
irretito la vita politica nazionale in un modo mai visto prima, spingendola in
un vicolo tenebroso del quale neanche il pi abile riusciva a vedere luscita.
Dallaltro lato, cera da soppesare e misurare accuratamente ogni parola che
si scriveva, ponderare suscettibilit, fare, per cos dire, due passi avanti e
uno indietro, non sia mai dovesse accadere che i lettori si indisponessero con
un giornale che si era messo a trattarli come traditori e mentecatti dopo
tanti anni di armonia perfetta e assidua lettura. La dichiarazione dello stato
di eccezione, consentendo al governo di assumere i poteri corrispondenti e di
sospendere di colpo le garanzie costituzionali, venne a sollevare dallo
scomodo peso e dalla minacciosa ombra la testa di direttori e amministratori.
Con la libert di espressione e di comunicazione condizionate, con la censura
l a guardare sopra la spalla del redattore, ecco trovata la migliore delle
scuse e la pi completa delle giustificazioni, Noi desidereremmo tanto,
avrebbero detto, facilitare ai nostri stimati lettori la possibilit, che pure un
diritto, di accedere a uninformazione e unopinione esenti da interferenze
abusive e intollerabili restrizioni, specialmente in momenti tanto delicati
come quello che stiamo attraversando, ma la situazione questa, e non
unaltra, solo chi ha sempre vissuto dellonorata professione di giornalista sa
quanto duole lavorare praticamente sorvegliato per ventiquattrore al giorno,
e inoltre, detto fra noi, chi ha la maggior parte di responsabilit di quanto
sta accadendo sono gli elettori della capitale, non gli altri, quelli della
provincia, e purtroppo, per giunta, e malgrado tutte le nostre pressanti
richieste, il governo non ci autorizza a fare unedizione censurata qui e
unaltra, libera, nel resto del paese, giusto ieri un alto funzionario del
ministero dellinterno ci diceva che la censura bene intesa come il sole,
quando nasce per tutti, per noi non affatto una novit, lo sapevamo gi
che il mondo va cos, ma sono sempre i giusti a pagare per i peccatori.
Nonostante tutte queste precauzioni, tanto sulla forma come sul contenuto,
ben presto divenne evidente che linteresse per la lettura dei giornali era
calato molto. Mossi dalla comprensibile ansia di sparare e cacciare in tutte le
direzioni, ci furono alcuni giornali che pensarono di poter lottare contro
lassenteismo dei compratori disseminando le pagine di corpi nudi in nuovi
giardini delle delizie, sia femminili sia maschili, insieme o da soli, isolati o in
coppia, tranquilli o in azione, ma i lettori, esaurita ormai la pazienza nei
confronti di una macchinetta automatica di fotografie in cui le varianti di
colore e di posa, oltre che minime e di ridotto effetto stimolante, gi nella
pi remota antichit erano state considerate come banali luoghi comuni di
sfruttamento della libido, continuarono, estranei e indifferenti, e persino
nauseati, a far scendere tirature e vendite. Come del resto non avrebbero
avuto alcuna influenza favorevole nel bilancio quotidiano del dare e avere

economico, irrimediabilmente in bassa marea, la ricerca e lesibizione di


intimit poco chiare, di scandali e vergogne di ogni sorta, la vecchia ruota
delle virt pubbliche che maschera i vizi privati, la giostra festiva dei vizi
privati inalberati a virt pubbliche cui fino a poco tempo prima non erano
mai mancati non solo gli spettatori, ma anche i candidati a fare un paio di
giri. Veramente, sembrava che la maggior parte degli abitanti della capitale
fosse decisa a cambiar vita, gusti e stile. Il loro grande equivoco, come dora
in poi si comincer a vedere meglio, fu laver votato scheda bianca. Se
avevano voluto la pulizia, ora lavrebbero avuta.
Era questa la ferma tendenza del governo e, in particolare, del
ministero dellinterno. La scelta degli agenti, alcuni provenienti dai servizi
segreti, altri da corpi pubblici, che si sarebbero infiltrati surrettiziamente in
seno alle masse, era stata rapida ed efficace. Dopo che ebbero rivelato,
sotto giuramento, quale dimostrazione del loro carattere esemplare di
cittadini, il nome del partito per cui avevano votato e la natura del voto
espresso, dopo che ebbero firmato, sempre sotto giuramento, un documento
in cui manifestavano il loro pi attivo ripudio della peste morale che era
venuta a infettare una consistente porzione della popolazione, la prima
attivit degli agenti, di entrambi i sessi, si badi bene, perch non si dica,
come al solito, che tutto quanto cattivo opera delluomo, organizzati a
gruppi di quaranta come in una classe e orientati da tutori formati in
discriminazione, riconoscimento e interpretazione di supporti elettronici
registrati, vuoi di immagine vuoi di suono, la prima attivit, dicevamo,
consistette nello sgrossare lenorme quantit di materiale raccolto dalle spie
durante la seconda votazione, tanto da coloro che si erano insinuati nelle file
ad ascoltare come da quelli che, puntando telecamere e microfoni, vi
passavano accanto, nelle auto. Iniziando da questa operazione di spigolatura
negli intestini informativi, si forniva agli agenti, prima che si lanciassero con
entusiasmo e fiuto da segugio allazione diretta, al lavoro sul campo, una
base immediata di indagine a porte chiuse, del cui tenore, alcune pagine
addietro, abbiamo avuto occasione di anticipare un breve ma elucidativo
esempio. Frasi semplici, correnti, come le seguenti, In genere non sono
solito votare, ma oggi mi andava di venire, Vediamo se servir a qualche
cosa che valga la pena, Tanto va la brocca alla fonte che alla fine ci lascia il
manico, Anche laltro giorno ho votato, ma sono potuto uscire da casa solo
alle quattro, Qui come una lotteria, si va quasi sempre in bianco, Bisogna
comunque persistere, La speranza come il sale, non nutre, ma d sapore al
pane, per ore e ore queste e mille altre frasi altrettanto innocue, altrettanto
neutre, altrettanto innocenti di ogni colpa, furono sminuzzate fino allultima
sillaba, sbriciolate, rovesciate allincontrario, pestate nel mortaio sotto il
pestello delle domande, Mi spieghi di che brocca si tratta, Perch il manico si
staccato alla fonte, e non durante il cammino, o a casa, Se non era sua
abitudine votare, perch stavolta ha votato, Se la speranza come il sale,
cosa pensa andrebbe fatto perch il sale fosse come la speranza, Come

risolverebbe la differenza di colori fra la speranza, che verde, e il sale, che


bianco, Pensa veramente che la scheda di voto sia uguale a un biglietto
della lotteria, Che cosa voleva dire quando ha pronunciato la parola bianco, e
di nuovo, Di che brocca si tratta, andato alla fonte perch aveva sete, o
per incontrare qualcuno, Il manico della brocca simbolo di che, Quando
mette il sale sul cibo, sta pensando che gli mette speranza, Perch ha
indosso una camicia bianca, Insomma, di che brocca si trattava, era una
brocca reale, o una brocca metaforica, E la creta, che colore aveva, era nera,
era rossa, Era una brocca liscia, o con disegni, Aveva incrostazioni di quarzo,
Sa che cos il quarzo, Ha mai vinto qualche premio alla lotteria, Perch alla
prima votazione uscito da casa solo alle quattro, quando ormai aveva
smesso di piovere da pi di due ore, Chi la donna che le sta accanto in
questa foto, Di che ridevate con tanto gusto, Non le sembra che un atto
importante com quello di votare dovrebbe meritare da tutti gli elettori con
senso di responsabilit unespressione grave, seria, compenetrata, o ritiene
che la democrazia faccia venir voglia di ridere, O forse pensa che faccia venir
voglia di piangere, Che le pare, di ridere, o di piangere, Mi parli nuovamente
della brocca, mi dica perch non ha pensato di riattaccarle il manico, ci sono
colle adatte, Non significher, quel dubbio, che anche a lei manca un
manico, Quale, Le piace il tempo in cui le capitato di vivere, o avrebbe
preferito vivere in un altro, Torniamo al sale e alla speranza, che quantit
sar conveniente metterne per non rendere immangiabile quello che ci si
aspettava, Si sente stanco, Vuole andare a casa, Non abbia fretta, la fretta
una pessima consigliera, non si pensa mai bene alle risposte che si danno, e
le conseguenze che ne risultano possono essere le peggiori, No, non
perduto, ma che idea, la sua, a quanto pare non ha ancora capito che qui
dentro non ci si perde, ci si trova, Stia tranquillo, non la stiamo minacciando,
vogliamo solo che non abbia fretta, nientaltro. Giunti a questo punto, con la
preda rincantucciata in un angolo e vinta, le si rivolgeva la domanda fatale,
Ora mi dir come ha votato, cio, a che partito ha dato il suo voto. Orbene,
essendo stati convocati per linterrogatorio cinquecento sospetti acciuffati
nelle file degli elettori, situazione in cui si sarebbe potuto trovare chiunque di
noi vista la palese evanescenza della materia di unaccusa scarsamente
rappresentata dal tipo di frasi di cui abbiamo dato un convincente
campionario, frasi captate dai microfoni orientabili e dai registratori, la cosa
logica, tenendo in considerazione la relativa ampiezza delluniverso in
questione, sarebbe che le risposte si fossero distribuite, ancorch con un
piccolo e naturale margine di errore, nella stessa proporzione dei voti che
erano stati espressi, cio, quaranta persone l a dichiarare con orgoglio di
aver votato per il partito di destra, questo al governo, un numero uguale che
condiva la risposta con un pizzico di sfida per affermare di aver votato per
lunica opposizione veramente degna di tal nome, cio, per il partito di
mezzo, e cinque, non pi di cinque, braccate, schiacciate contro il muro, Ho
votato per il partito di sinistra, avrebbero detto con decisione, ma al tempo

stesso con il tono di chi si scusa per unostinazione che non in suo potere
evitare. Il restante, quellenorme resto di quattrocentoquindici risposte,
avrebbe dovuto dire, secondo la logica modale dei sondaggi, Ho votato
scheda bianca. Questa risposta diretta, senza ambiguit di presunzione o
prudenza, sarebbe quella che avrebbero dato un computer o una
calcolatrice, e sarebbe lunica che le loro inflessibili e oneste nature,
linformatica e la meccanica, potrebbero permettersi, ma qui abbiamo a che
fare con esseri umani, e gli esseri umani sono universalmente conosciuti.
come gli unici animali capaci di mentire, e se vero che a volte lo fanno per
paura, e a volte per interesse, a volte lo fanno anche perch si sono accorti
in tempo che era lunico modo che avevano per difendere la verit. A
giudicare dalle apparenze, dunque, il piano del ministero dellinterno era
stato un fiasco, e, in effetti, in quei primi istanti, la confusione fra i
consiglieri fu vergognosa e assoluta, sembrava non fosse possibile trovar
modo di aggirare linatteso ostacolo, a meno di non ordinare di sottoporre a
tortura tutta quella gente, il che, com generalmente noto, non ben visto
negli stati democratici e di diritto sufficientemente abili a raggiungere gli
stessi fini senza dover ricorrere a mezzi tanto primitivi, tanto medievali. Fu
in questa complicata situazione che il ministro dellinterno mostr la sua
levatura politica e la sua non comune flessibilit tattica e strategica,
preannuncio, chiss, di pi alti destini. Due furono le decisioni che prese, ed
entrambe importanti. La prima, che avrebbe poi finito per essere denunciata
come iniquamente machiavellica, risultante da una nota ufficiale del
ministero distribuita ai mezzi di comunicazione sociale per tramite
dellagenzia di stato ufficiosa, consistette in un commosso ringraziamento, a
nome di tutto il governo, ai cinquecento cittadini esemplari che negli ultimi
giorni erano venuti a presentarsi motu proprio alle autorit, offrendo il loro
leale appoggio e tutta la collaborazione eventualmente richiesta per il
progresso delle indagini in corso sui fattori di anormalit verificatisi durante
le due ultime tornate elettorali. Al pari di questo dovere di elementare
gratitudine, il ministero, prevenendo le domande, avvisava le famiglie che
non si sarebbero dovute sorprendere n preoccupare per la mancanza di
notizie dei loro cari assenti, in quanto proprio in questo silenzio,
esattamente, stava la chiave che avrebbe potuto garantire la loro sicurezza
personale, visto il massimo grado di segretezza, rosso/rosso, che era stato
attribuito alla delicata operazione. La seconda decisione, per conoscenza ed
esclusivo uso interno, si tradusse in un capovolgimento totale del piano
precedentemente elaborato, il quale, come certo ricorderemo, prevedeva che
linfiltrazione massiccia di investigatori in seno alle masse dovesse essere il
mezzo per eccellenza che avrebbe condotto alla decifrazione del mistero,
dellenigma, della sciarada, del rompicapo, o come lo si voglia chiamare,
delle schede bianche. Da quel momento in poi gli agenti passavano a
operare divisi in due gruppi numericamente disuguali, il pi piccolo per il
lavoro sul campo, dal quale, per la verit, non ci si aspettavano pi grandi

risultati, il maggiore per proseguire con linterrogatorio delle cinquecento


persone trattenute, non detenute, si noti bene, aumentando quando, come e
quanto fosse necessario la pressione fisica e psicologica cui erano gi
sottoposte. Come lantico detto ha insegnato per secoli, Valgono pi
cinquecento piccioni in mano che cinquecento e uno a volare, La conferma
non tard. Quando, dopo tanta abilit diplomatica, dopo tanto aggirare e
tanto sondare il terreno, lagente che operava sul campo, cio, nella citt,
riusciva a fare la prima domanda, Vuole dirmi, per favore, per chi ha votato,
la risposta che gli davano, come un messaggio bene appreso, era, parola per
parola, quello che cera scritto nella legge, Nessuno pu essere, con qualsiasi
pretesto, obbligato a rivelare il proprio voto n essere interrogato sullo
stesso da qualsivoglia autorit. E quando, in tono di chi non d troppa
importanza allargomento, faceva la seconda domanda, Scusi questa mia
curiosit, non avr magari votato scheda bianca, la risposta che udiva
restringeva abilmente lambito della questione a una semplice questione
accademica, No signore, non ho votato scheda bianca, ma se lo avessi fatto
sarei entro la legge come se avessi votato per una qualunque delle liste
presentate o annullato il voto con la caricatura del presidente, votare scheda
bianca, signor lei, con tutte queste sue domande, un diritto senza alcuna
restrizione e che la legge non ha potuto far altro che riconoscere agli elettori,
scritto a chiare lettere, nessuno pu essere perseguito per aver votato
scheda bianca, in ogni caso, per sua tranquillit, le ripeto che io non sono fra
quelli che hanno votato scheda bianca, si trattato di un parlare tanto per
parlare, unipotesi accademica, nientaltro. In situazione normale, udire una
risposta del genere due o tre volte non avrebbe particolare importanza,
dimostrerebbe unicamente che un certo numero di persone a questo mondo
conosce la legge in cui vive e ci tiene a fare in modo che si sappia, ma
vedersi obbligato ad ascoltarla, imperturbabile, senza muovere un
sopracciglio, cento volte di seguito, mille volte di seguito, come una litania
imparata a memoria, era pi di quanto potesse sopportare la pazienza di chi,
istruito per un compito tanto delicato, si vedeva nellimpossibilit di condurlo
a termine. Non c dunque da stupirsi che il sistematico ostruzionismo degli
elettori avesse fatto s che alcuni degli agenti perdessero il controllo dei nervi
e passassero allinsulto e allaggressione, comportamenti questi, peraltro, da
cui non sempre venivan fuori avendo la meglio, considerando che agivano da
soli per non spaventare la preda e che non di rado spuntavano altri elettori,
soprattutto in zone di cosiddetta pessima reputazione, con le conseguenze
facilmente immaginabili, in soccorso delloffeso. I rapporti che gli agenti
trasmettevano alla centrale operativa erano sconfortantemente scarni di
contenuto, non una sola persona, neanche una, aveva confessato di aver
votato scheda bianca, alcune facevano lo gnorri, dicevano che un altro
giorno, con pi calma, avrebbero parlato, ora avevano molta fretta, il
negozio sta per chiudere, ma i peggiori di tutti erano i vecchi, che il diavolo
se li porti via, sembrava che unepidemia di sordit li avesse racchiusi tutti

dentro una capsula insonorizzata, e quando lagente, con sconcertante


ingenuit, scriveva la domanda su un foglio, quegli sfacciati dicevano, o che
gli si erano rotti gli occhiali, o che non distinguevano la calligrafia, o che
semplicemente non sapevano leggere. Cerano altri agenti, invece, pi abili,
che avevano preso lidea dellinfiltrazione sul serio, nel suo significato esatto,
si facevano vedere nei bar, pagavano da bere, prestavano soldi a giocatori di
poker sfondati, assistevano spesso a manifestazioni sportive, in particolare
di calcio e di basket, che sono quelle dagli spalti pi frequentati, attaccavano
bottone con i vicini, e, nel caso del calcio, se il pareggio era di quelli senza
gol lo definivano, oh astuzia sublime, con un sottinteso nella voce, un
risultato in bianco, per vedere cosa ne veniva fuori. E quello che ne veniva
fuori era lo stesso che niente. Presto o tardi sarebbe comunque dovuto
arrivare il momento delle domande, Vuol dirmi per favore per quale partito
ha votato, Scusi questa mia curiosit, non avr magari votato scheda bianca,
e allora si ripetevano le risposte ormai note, ora in assolo, ora in coro, Io,
che idea, Noi, che fantasia, e immediatamente si adducevano le ragioni
legali, con tutti i loro articoli e commi, ed esposte con una tale fluenza che
sembrava che gli abitanti della citt in et di votare avessero frequentato,
tutti quanti, un corso intensivo sulle leggi elettorali, tanto nazionali come
straniere.
Con il passare dei giorni, in modo allinizio quasi impercettibile,
cominci a notarsi che la parola bianco, come qualcosa che fosse divenuto
osceno o malsonante, stava cessando di essere usata, che la gente si serviva
di giri di parole o di perifrasi per sostituirla. Di un foglio di carta bianco, per
esempio, si diceva che era sprovvisto di colore, una salvietta che per tutta la
vita era stata bianca divenne color latte, la neve smise di essere paragonata
a un manto bianco per divenire la maggiore scarica albicante degli ultimi
ventanni, gli studenti la finirono di dire che erano in bianco, semplicemente
confessavano di non sapere niente della materia, ma il caso pi interessante
di tutti fu limprovvisa scomparsa dellindovinello con cui, per generazioni e
generazioni, genitori, nonni, zii e vicini avevano creduto di stimolare
lintelligenza e la capacit deduttiva dei bambini, bianco e lo depone la
gallina, e questo accadde perch le persone, rifiutandosi di pronunciare la
parola, si accorsero che la domanda era assolutamente sballata, visto che la
gallina, qualsiasi gallina di qualsiasi razza, non riuscir mai, per quanto ci
provi, a deporre altro che non siano uova. Sembrava dunque che le alte
mete politiche promesse al ministro dellinterno fossero state stroncate alla
nascita, che la sua sorte, dopo aver quasi toccato il sole, dovesse finire per
annegare disgraziatamente nellellesponto, ma unaltra idea, repentina come
il faro che illumina la notte, lo fece rialzare di nuovo. Non tutto era perduto.
Ordin agli agenti adetti al lavoro sul campo di rientrare, conged senza la
minima considerazione i contrattisti a termine, fece una lavata di capo agli
agenti segreti del quadro e si mise al lavoro.

Era chiaro che la citt era un termitaio di bugiardi, che anche i


cinquecento che aveva sottomano mentivano con tutti i denti che avevano in
bocca, ma fra quelli e questi cera una differenza, mentre gli uni erano
ancora liberi di entrare e uscire da casa, e schivi, sguscianti come anguille,
apparivano e scomparivano, per ricomparire pi tardi e di nuovo dileguarsi,
avere a che fare con gli altri era la cosa pi facile del mondo, bastava
scendere negli scantinati del ministero, non erano tutti e cinquecento l, non
ci sarebbero entrati, distribuiti per lo pi fra altre unit investigative, ma
quel mezzo centinaio che era trattenuto in osservazione permanente
avrebbe dovuto essere pi che sufficiente per un primo trattamento. Anche
se laffidabilit della macchina era stata messa in dubbio dagli specialisti
della scuola scettica e alcuni tribunali si rifiutavano di ammettere come
prova i risultati ottenuti negli esami, il ministro dellinterno sperava che
dallutilizzo dellapparecchio sarebbe potuta saltar fuori almeno qualche
piccola scintilla che lo aiutasse a uscire dal buio tunnel dove le indagini
avevano infilato la testa. Si trattava, come certamente ormai si capito, di
rimettere in gioco il famoso poligrafo, noto anche come rivelatore di
menzogne, o, in termini pi scientifici, apparecchio che serve a registrare
simultaneamente varie funzioni psicologiche e fisiologiche, o, con maggior
dettaglio descrittivo, strumento di registrazione di fenomeni fisiologici il cui
tracciato si ottiene elettricamente su un foglio di carta umido impregnato di
iodetto di potassio e amido. Collegato alla macchina da un groviglio di cavi,
bracciali e ventose, il paziente non soffre, deve soltanto dire la verit, tutta
la verit e nientaltro che la verit, e, fin da subito, non credere, neppure lui,
allasserzione universale che dal principio dei tempi continua a rintronarci le
orecchie con quella frottola che la volont pu tutto, ecco qui, per non
andare pi lontano, un esempio che lo nega smaccatamente, giacch quella
tua formidabile volont, per quanto ti fidi di lei, per quanto tenace si sia
dimostrata sino a oggi, non potr controllare le contrazioni dei tuoi muscoli,
bloccare la sudorazione sconveniente, impedire la palpitazione delle
palpebre, disciplinare la respirazione. Alla fine ti diranno che hai mentito, tu
negherai, giurerai di aver detto la verit, tutta la verit e nient altro che la
verit, e forse cos, tu non hai mentito, fatto sta che sei una persona
nervosa, dalla volont forte, s, ma come una sorta di tremulo giunco che la
minima brezza fa rabbrividire, ti legheranno di nuovo alla macchina e allora
sar molto peggio, ti domanderanno se sei vivo e tu, chiaro, risponderai
che s, ma il tuo corpo protester, ti smentir, il tremore del tuo mento dir
che no, che sei morto, e magari ha ragione lui, forse, prima di te, il tuo
corpo sa gi che ti ammazzeranno. Non naturale che una cosa del genere
succeda negli scantinati del ministero dellinterno, lunico crimine di questa
gente stato di votare scheda bianca, non avrebbe granch importanza se
fossero stati soltanto i soliti, ma sono stati molti, sono stati troppi, sono stati
quasi tutti, a che vale che sia un tuo diritto inalienabile se ti dicono che
questo diritto va usato a dosi omeopatiche, goccia a goccia, non puoi mica

venirtene l con una brocca piena e traboccante di schede bianche, ecco


perch ti caduto il manico, difatti ci pareva, a noi, che cera qualcosa di
sospetto in quel manico, se quello che potrebbe trasportare molto si
sempre soddisfatto portando poco, questa s che una modestia degna di
tutte le lodi, a te, quello che ti ha portato alla rovina lambizione, hai
pensato che saresti asceso allastro ree sei caduto in pieno nei dardanelli,
rammenta che abbiamo detto la stessa cosa al ministro dellinterno, ma lui
appartiene a unaltra razza di uomini, i maschi, i virili, i duri che non piegano
la testa, ora vedremo come farai a liberarti dal cacciatore di menzogne, che
tratti rivelatori delle tue grandi e piccole miserie lascerai nella striscia di
carta impregnata di iodetto di potassio e amido, vedi, tu che ti giudicavi
diverso, a questo si pu ridurre la tanto decantata dignit suprema della
persona umana, alla fin fine a un foglio di carta bagnato.
Orbene, un poligrafo non una macchina attrezzata con un disco che
va avanti e indietro e ci dice, secondo i casi, Il soggetto ha mentito, Il
soggetto non ha mentito, se cos fosse non ci sarebbe niente di pi facile che
essere giudice per condannare o assolvere, i commissariati di polizia si
vedrebbero sostituiti da dipartimenti di psicologia meccanica applicata, gli
avvocati, persi i clienti, chiuderebbero i battenti degli studi, i tribunali
resterebbero consegnati alle mosche fintanto che non se ne trovasse un altro
utilizzo. Un poligrafo, dicevamo, non riesce ad andare da nessuna parte
senza aiuto, necessita di avere al suo fianco un tecnico abilitato che ne
interpreti le linee tracciate sulla carta, ma ci non vuol dire che il suddetto
tecnico sia detentore della verit, lui sa soltanto quello che l davanti ai
suoi occhi, che la domanda rivolta al paziente sotto osservazione ha prodotto
quella
che
potremmo
chiamare,
innovativamente,
una
reazione
allergografica, o, in parole pi letterarie ma non meno immaginative, il
disegno della menzogna. Qualche cosa, comunque, si otterrebbe. Per lo
meno sarebbe possibile procedere a una prima scelta, grano da un lato,
crusca dallaltro, e restituire alla libert, alla vita familiare, decongestionando
le strutture, quei soggetti, infine illibati, che, senza essere smentiti dalla
macchina, avessero risposto No alla domanda Ha votato scheda bianca.
Quanto agli altri, quelli che avessero sulla coscienza la colpa di trasgressioni
elettorali, non gli servirebbero a niente le riserve mentali del tipo gesuitico o
le introspezioni spiritualistiche del tipo zen, il poligrafo, implacabile,
insensibile, denuncerebbe istantaneamente la falsit, tant che negassero di
aver votato scheda bianca come affermassero di aver votato per questo o
quel partito. Si pu, in circostanze favorevoli, sopravvivere a una menzogna,
ma non a due. Per il s e per il no, comunque, il ministro dellinterno aveva
dato ordine che, qualunque dovesse essere il risultato degli esami, per il
momento nessuno andava rimesso in libert, Lasciarli stare, non si sa mai fin
dove potr arrivare la malizia umana, disse lui. E aveva ragione, quel diavolo
di un uomo. Dopo decine e decine di metri di carta rigata, scarabocchiata, su
cui erano stati registrati i tremori dellanima dei soggetti osservati, dopo

domande e risposte ripetute centinaia di volte, sempre le stesse, sempre


uguali, ci fu un agente del servizio segreto, uno ancora giovane, poco
esperto in tentazioni, che se ne cadde con linnocenza di un agnellino appena
nato nella provocazione di una certa donna, giovane e bella, che era stata
appena sottoposta allesame del poligrafo e ne era stata classificata come
mendace e falsa. Disse allora la matahari, Questa macchina non sa quello
che fa, Non sa quello che fa, perch, domand lagente, dimenticando che il
dialogo non faceva parte del lavoro di cui era stato incaricato, Perch in
questa situazione, con tutti quanti sospettati, basterebbe pronunciare la
parola Bianco, senza aggiungere altro, senza neanche pretendere di sapere
se la persona ha votato o no, per provocarle reazioni negative, sussulti,
angosce, anche se lesaminato fosse la pi perfetta e pi pura
personificazione dellinnocenza, Non ci credo, non posso essere daccordo,
ribatt lagente, sicuro di s, uno che sia in pace con la propria coscienza
non dir n di pi n di meno che la verit e dunque passer senza problemi
la prova del poligrafo, Non siamo robot n pietre parlanti, agente, disse la
donna, in ogni verit umana c sempre qualcosa di angosciante, di penoso,
noi siamo, e non mi riferisco semplicemente alla fragilit della vita, siamo
una piccola e tremula fiamma che minaccia di spegnersi da un momento
allaltro, e abbiamo paura, soprattutto abbiamo paura, Si sbaglia, io non ne
ho, mi hanno addestrato a dominare la paura in tutte le circostanze, e
inoltre, per natura, non sono un fifone, e non lo ero neanche da piccolo,
rimbrott lagente, In tal caso, perch non proviamo, propose la donna, si
faccia collegare alla macchina e le domande le faccio io, Lei matta, io sono
un agente dellautorit, la sospetta lei, non io, Allora vero che ha paura,
Le ho gi detto di no, Allora si colleghi alla macchina e mi faccia vedere che
cos un uomo e la sua verit. Lagente guard la donna, che sorrideva,
guard il tecnico, che si sforzava di mascherare il sorriso, e disse, Benissimo,
in via eccezionale accetto di sottopormi allesperimento. Il tecnico colleg i
cavi, strinse i bracciali, sistem le ventose, Tutto pronto, si pu cominciare
quando volete. La donna inspir profondamente, trattenne laria nei polmoni
per tre secondi e pronunci bruscamente la parola, Bianco. Non arrivava a
essere una domanda, non era pi che unesclamazione, ma gli aghi si
mossero, scalfirono il foglio. Nella pausa che segu gli aghi non si fermarono
del tutto, continuarono a vibrare, a fare piccoli tratti, come se fossero
ondulazioni causate da un sasso lanciato nellacqua. La donna guardava loro,
non luomo collegato, e poi, invece, volgendo gli occhi verso di lui, domand
con un tono di voce dolce, quasi mellifluo, Mi dica, per favore, ha votato
scheda bianca, No, non ho votato scheda bianca, non ho votato n voter
mai scheda bianca in vita mia, rispose con veemenza luomo. I movimenti
degli aghi furono rapidi, precipitosi, violenti. Altra pausa. Allora, domand
lagente. Il tecnico tardava a rispondere, lagente insistette, Allora, che dice
la macchina, La macchina dice che lei ha mentito, rispose confuso il tecnico,
impossibile, url lagente, io ho detto la verit, non ho votato scheda

bianca, sono un professionista del servizio segreto, un patriota che difende


gli interessi della nazione, la macchina che sar guasta, Non si affanni, non
si giustifichi, disse la donna, io credo che lei abbia detto la verit, che non
abbia votato n mai voter scheda bianca, ma le rammento che non era di
questo che si trattava, io intendevo solo dimostrarle, e ci sono riuscita, che
non possiamo fidarci troppo del nostro corpo, stata tutta colpa sua, mi ha
fatto innervosire, Certo, stata colpa mia, stata colpa delleva tentatrice,
ma a noi nessuno venuto a domandarci se ci sentiamo nervosi quando ci
vediamo legati a questa macchinetta, Quello che vi rende nervosi la colpa,
Forse, ma allora vada a dire al suo capo il perch, se lei innocente delle
nostre malvagit, si comportato come un colpevole, Io non ho niente da
dire al mio capo, quello che accaduto qui come se non fosse mai
successo, rispose lagente. Poi, rivolgendosi al tecnico, Mi dia quel foglio di
carta e, siamo intesi, silenzio assoluto se non vuole finire per pentirsi di
essere nato, Sissignore, stia tranquillo, non aprir bocca, Anchio non dir
niente, soggiunse la donna, ma spieghi almeno al ministro che le astuzie non
sono servite a niente, che tutti continueremo a mentire quando diremo la
verit, che continueremo a dire la verit quando staremo mentendo, proprio
come lui, proprio come lei, ora immagini che le avessi domandato se voleva
venire a letto con me, che avrebbe risposto, che avrebbe detto la macchina.
4.
La frase prediletta del ministro della difesa, Una bomba di profondit
lanciata contro il sistema, parzialmente ispirata allindimenticabile esperienza
di una storica passeggiata sottomarina di mezzora in acque calme, cominci
ad acquistare forza e ad attirare le attenzioni quando i piani del ministro
dellinterno, nonostante qualche sporadico piccolo successo ottenuto, ma
senza significato apprezzabile nellinsieme della situazione, si rivelarono
impotenti per arrivare allessenziale, cio, persuadere gli abitanti della citt,
o, con maggior precisione denominativa, i degenerati, i delinquenti, i
sovversivi della scheda bianca, a riconoscere i propri errori e implorare la
misericordia, al pari della penitenza, di una nuova tornata elettorale alla
quale, nel momento designato, sarebbero accorsi in massa a purgare i
peccati di un delirio che avrebbero giurato di non ripetere mai pi. Era ormai
divenuta evidente a tutto il governo, a eccezione dei ministri della giustizia e
della cultura, un tantino dubbiosi, la necessit urgente di dare un nuovo giro
di vite alla chiavarda, tanto pi che la dichiarazione dello stato di eccezione,
da cui tanto ci si aspettava, non aveva prodotto alcun effetto percettibile nel
senso auspicato in quanto, non avendo i cittadini di questo paese la salutare
abitudine di esigere il regolare rispetto dei diritti che la costituzione
concedeva loro, era logico, anzi, era naturale che non fossero arrivati a
rendersi conto che glieli avevano sospesi. Si imponeva, di conseguenza,
ladozione di uno stato di assedio sul serio, che non fosse tanto cos per fare,
ma con un bel coprifuoco, chiusura delle sale di spettacolo, pattugliamento

intensivo delle strade da parte delle forze armate, proibizione di


assembramenti con pi di cinque persone, interdizione assoluta di entrare e
uscire dalla citt, procedendosi in simultaneo alla sospensione delle misure
restrittive, peraltro molto meno rigorose, ancora in vigore nel resto del
paese, cos che la diversit di trattamento, in quanto ostensiva, rendesse pi
pesante ed esplicita lumiliazione che si sarebbe inflitta alla capitale. Quello
che intendiamo dirgli, dichiar il ministro della difesa, e vediamo se lo
capiscono una volta per tutte, che non sono degni di fiducia e come tali
vanno trattati. Al ministro dellinterno, forzato a mascherare in qualche
modo i fiaschi dei suoi servizi segreti, gli suon bene la dichiarazione
immediata dello stato di assedio, e, per dimostrare che aveva ancora
qualche carta in mano e non si era ritirato dal gioco, inform il consiglio che,
dopo unesaustiva indagine, in stretta collaborazione con linterpol, si era
giunti alla conclusione che il movimento anarchico internazionale, Ammesso
che esista per qualcosaltro che non sia scrivere battute sui muri, si
interruppe un istante in attesa dei sorrisi condiscendenti dei colleghi, dopo di
che, soddisfatto di loro e di se stesso, concluse la frase, Non ha avuto alcuna
partecipazione nel boicottaggio dellatto elettorale di cui siamo stati vittima,
e che dunque si tratta di una questione meramente interna, Chiedo scusa
per losservazione, disse il ministro degli affari esteri, ma quellavverbio,
meramente, non mi pare del tutto appropriato, anzi, devo rammentare a
questo consiglio che ormai non sono pochi gli stati che mi hanno manifestato
la loro preoccupazione che quanto sta succedendo qui possa finire per
varcare le frontiere e diffondersi come una nuova peste nera, Bianca, questa
bianca, rettific con un sorriso conciliante il capo del governo, E allora, s,
concluse il ministro degli affari esteri, allora potremo, con molta pi
propriet, parlare di cariche di profondit contro la stabilit del sistema
democratico, non semplicemente, non meramente, in un paese, in questo
paese, ma in tutto il pianeta. Il ministro dellinterno sentiva che gli stava
sfuggendo il ruolo di figura principale a cui gli ultimi avvenimenti lo avevano
elevato e, per non perdere del tutto piede, dopo aver ringraziato e
riconosciuto con imparziale garbo la correttezza dei commenti del ministro
degli affari esteri, volle mostrare di essere pure lui capace delle pi raffinate
sottigliezze di interpretazione semiologica, interessante osservare, disse,
come i significati delle parole si vadano modificando senza che ce ne
accorgiamo, come tante volte le utilizziamo per dire esattamente il contrario
di quello che esprimevano prima e che, in un certo qual modo, come uneco
che si va perdendo, continuano ancora a esprimere, uno degli effetti del
processo semantico, disse laggi dal fondo il ministro della cultura, E questo
che centra con le schede bianche, domand il ministro degli affari esteri,
Con le schede bianche, niente, ma con lo stato di assedio, tutto, soggiunse
trionfante il ministro dellinterno, Non capisco, disse il ministro della difesa,
molto semplice, Sar semplice quanto vuole, ma io non capisco, Vediamo un
po, che significa la parola assedio, so bene che la domanda retorica, non

c bisogno che rispondiate, sappiamo tutti che assedio significa


accerchiamento, non vero, Come fino a ora due pi due hanno fatto
quattro, Allora, dichiarando lo stato di assedio come se stessimo dicendo
che la capitale del paese si trova assediata, accerchiata, circondata da un
nemico, mentre la verit che questo nemico, mi si permetta di chiamarlo in
questo modo, non fuori che sta, ma dentro. I ministri si guardarono lun
laltro, il capo del governo fece lo gnorri e si mise a rovistare alcune carte.
Ma il ministro della difesa voleva trionfare nella battaglia semasiologica, C
un altro modo di intendere le cose, Quale, Che gli abitanti della capitale,
nello scatenare la ribellione, suppongo di non esagerare definendo ribellione
ci che sta accadendo, sono stati proprio perci giustamente assediati, o
accerchiati, o circondati, scelga pure il termine che pi le piace, per me del
tutto indifferente, Chiedo il permesso di rammentare al nostro caro collega e
al consiglio, disse il ministro della giustizia, che i cittadini che hanno deciso
di votare scheda bianca non hanno fatto altro che esercitare un diritto che la
legge esplicitamente riconosce loro, dunque, parlare di ribellione in un caso
come questo, oltre a essere, come immagino, una grave scorrettezza
semantica, spero vogliate scusarmi se mi addentro in un terreno in cui non
sono competente, anche, dal punto di vista legale, un totale sproposito, I
diritti non sono astrazioni, rispose il ministro della difesa seccamente, i
diritti, o si meritano o non si meritano, e loro non li hanno meritati, il resto
sono chiacchiere, Ha perfettamente ragione, disse il ministro della cultura, in
effetti i diritti non sono astrazioni, hanno unesistenza perfino quando non
sono rispettati, Via, via, filosofie, Ha qualche cosa contro la filosofia, signor
ministro della difesa, Le uniche filosofie che mi interessano sono quelle
militari, e comunque a condizione che ci conducano alla vittoria, io, cari
signori, sono un pragmatico di caserma, il mio linguaggio, che vi piaccia o
non vi piaccia, pane al pane e vino al vino, ma, fin da subito, perch non
mi vediate come inferiore quanto a intelligenza, gradirei mi si spiegasse, se
non si tratta di dimostrare che un cerchio si pu convertire in un quadrato di
area equivalente, com che un diritto non rispettato pu avere esistenza,
Molto semplice, signor ministro della difesa, quel diritto esiste
potenzialmente nel dovere che sia rispettato e osservato, Coi sermoni civici,
con le demagogie di questo genere, lo dico senzanimo di offendere, davvero
non andremo da nessuna parte, stato di assedio addosso e poi vedremo se
gli duole o non gli duole, Salvo se il colpo non ci uscir dalla culatta, disse il
ministro della giustizia, Non vedo come, Per il momento neanche io, ma sar
solo questione di aspettare, nessuno si era mai azzardato a concepire che un
giorno, in qualche luogo del mondo, potesse succedere quanto successo
nel nostro paese, ed ecco che ce labbiamo, tale e quale a un doppio nodo
che non si lascia sciogliere, ci siamo riuniti intorno a questo tavolo per
prendere decisioni che, nonostante le proposte qui presentate come rimedio
sicuro per la crisi, fino a ora non hanno ottenuto niente, dunque aspettiamo,
non tarderemo a conoscere la reazione della gente allo stato di assedio, Non

posso starmene zitto dopo aver sentito questo, sbott il ministro dellinterno,
le misure che abbiamo preso sono state approvate allunanimit da questo
consiglio e, almeno che io rammenti, nessuno dei presenti ha sottoposto al
dibattito proposte diverse e migliori, il carico della catastrofe, s, la chiamer
catastrofe e lo definir carico, ancorch ad alcuni dei signori ministri parr
una mia esagerazione e lo stiano dimostrando con quellarietta di ironica
sufficienza, il carico della catastrofe, lo ripeto, lo abbiamo portato, in primo
luogo, come ci compete, il signor capo dello stato e il signor primo ministro,
e poi, con le responsabilit inerenti alle cariche che occupiamo, il signor
ministro della difesa e io stesso, quanto agli altri, e mi riferisco in particolare
allonorevole ministro della giustizia e allonorevole ministro della cultura, se
in certi momenti hanno avuto la bont di illuminarci coi loro lumi, io non mi
sono accorto di nessuna idea che valesse la pena di considerare per pi
tempo di quanto ci voluto ad ascoltarla, I lumi con cui, secondo le sue
parole, avrei talvolta bonariamente illuminato questo consiglio, non erano
lumi miei, ma della legge, unicamente della legge, rispose il ministro della
giustizia, E per quanto riguarda la mia umile persona e la parte che mi
spetta in questa generosa distribuzione di tirate dorecchi, disse il ministro
della cultura, vista la miseria di finanziamento che mi danno non mi si pu
chiedere di pi, Ora capisco meglio il perch di questa sua propensione per
le anarchie, spar a zero il ministro dellinterno, presto o tardi finisce sempre
per uscirsene con la battuta.
Il primo ministro era arrivato alla fine delle sue carte. Tintinn
leggermente con la penna biro sul bicchiere dacqua, chiedendo attenzione e
silenzio, e disse, Non ho voluto interrompere il vostro interessante dibattito,
dal quale, malgrado probabilmente vi sia sembrato un po distratto, credo di
avere appreso molto, perch, come dobbiamo sapere per esperienza, non si
conosce niente di meglio di una buona discussione per scaricare le tensioni
accumulate, specialmente in una situazione con le caratteristiche che questa
non cessa di mostrare, quando comprendiamo che necessario fare
qualcosa e non intravvediamo cosa. Intercal una pausa nel discorso, finse
di consultare alcuni appunti e prosegu, Quindi, ora che ormai siete calmi,
distesi, con gli animi meno infiammati, possiamo finalmente approvare la
proposta dellonorevole ministro della difesa, cio, la dichiarazione dello
stato di assedio per un periodo indeterminato e con effetti immediati a
partire dal momento in cui sia resa pubblica. Si ud un mormorio di consenso
pi o meno generale, bench con qualche variante di tono di cui non fu
possibile identificare lorigine, nonostante che il ministro della difesa avesse
fatto passare lo sguardo in una rapida escursione panoramica per cogliere
una qualsivoglia discrepanza o qualche entusiasmo mitigato. Il primo
ministro prosegu, Purtroppo, lesperienza ci ha insegnato che anche le idee
pi perfette e compiute possono fallire quando arriva il momento della loro
attuazione, sia per qualche esitazione dellultima ora, sia per una
discrepanza fra quello che ci si aspettava e quello che realmente si

ottenuto, sia perch ci si lasciati sfuggire il dominio della situazione in un


momento critico, sia per una lista di altre mille ragioni possibili che non vale
la pena star qui a spigolare e che non avremmo neppure il tempo di
esaminare, per tutto ci si rende indispensabile aver sempre bella e pronta
da applicare unidea sostituta, o complementare della precedente, che
impedisca, come potrebbe capitare in questo caso, il sorgere di un vuoto di
potere, unaltra espressione, questa ben pi temibile, il potere alle piazze,
dalle conseguenze disastrose. Abituati alla retorica del primo ministro, del
tipo tre passi avanti, due in retroguardia, o, come si dice pi popolarmente,
fai-che-vai-ma-non-vai, i ministri aspettavano con pazienza lultima parola,
lestrema, la finale, quella che avrebbe dato la spiegazione di tutto. Stavolta
non and cos. Il primo ministro si umett nuovamente le labbra, le asciug
con un fazzoletto bianco che tir fuori da una tasca interna della giacca,
parve sul punto di consultare gli appunti, ma allultimo istante li accanton e
disse, Se i risultati dello stato di assedio dovessero dimostrarsi al di sotto
delle aspettative, cio, se non saranno riusciti a ricondurre i cittadini alla
normalit democratica, alluso equilibrato, sensato, di una legge elettorale
che, per imprudente disattenzione dei legislatori, ha lasciato aperte le porte
a quello che, senza tema di paradosso, sarebbe lecito classificare come un
uso legale abusivo, allora questo consiglio sappia fin da ora che il primo
ministro prevede lapplicazione di unaltra misura che, oltre a rafforzare sul
piano psicologico questa che abbiamo appena preso, mi riferisco,
ovviamente, alla dichiarazione dello stato di assedio, potrebbe, ne sono
convinto, riequilibrare di per s lagitato ago della bilancia politica del nostro
paese e finirla una volta per tutte con lincubo in cui siamo sprofondati.
Nuova pausa, nuovo umettarsi le labbra, nuovo passarsi il fazzoletto sulla
bocca, e prosegu, Ci si potr domandare perch, in tal caso, non
lapplichiamo immediatamente invece di sprecare tempo con lattuazione di
uno stato di assedio che sappiamo in anticipo andr a complicare
seriamente, sotto tutti gli aspetti, la vita della popolazione della capitale,
tanto dei colpevoli come degli innocenti, una questione che senza dubbio ha
qualcosa di pertinente, tuttavia esistono alcuni fattori importanti che non
possiamo tralasciare di tenere in conto, alcuni di natura puramente logistica,
altri no, il principale dei quali sta nelleffetto, che non sar unesagerazione
immaginare traumatico, che scaturirebbe dallintroduzione improvvisa di tale
misura estrema, per cui penso che dovremo optare per una sequenza
graduale di interventi, di cui lo stato di assedio il primo. Il capo del
governo si concentr di nuovo sulle carte, ma non tocc il bicchiere dacqua,
Sia pure comprendendo la vostra curiosit, disse, sullargomento non
anticiper altro, salvo informarvi che stamattina sono stato ricevuto in
udienza dal signor presidente della repubblica, gli ho esposto la mia idea e
ho ricevuto il suo completo e incondizionato appoggio. A suo tempo saprete
il resto. Ora, prima di chiudere questa produttiva riunione, prego tutti i
signori ministri, e in particolare quelli della difesa e dellinterno, sulle cui

spalle peser la complessit degli interventi destinati a imporre e far


osservare la dichiarazione dello stato di assedio, di dedicare a tale desiderata
la massima diligenza e la massima energia. Alle forze militari e alle forze di
polizia, vuoi che agiscano nellambito delle rispettive aree specifiche di
competenza, vuoi in operazioni congiunte, e sempre osservando un rigoroso
rispetto
reciproco,
evitando
conflitti
di
precedenza
che
solo
pregiudicherebbero i fini in vista, spetta la patriottica incombenza di
ricondurre allovile il gregge smarrito, se mi consentite di utilizzare questa
espressione tanto cara ai nostri antenati e tanto profondamente radicata
nelle nostre tradizioni pastorali. E, ricordatevi, dovete far di tutto affinch
quelli che, per il momento, ancora non sono altro che nostri avversari, non
debbano trasformarsi in nemici della patria. Che dio vi accompagni e guidi
nella vostra sacra missione perch il sole della concordia torni a illuminare le
coscienze e la pace restituisca alla convivenza dei nostri concittadini
larmonia perduta.
Nel momento stesso in cui il primo ministro compariva in televisione ad
annunciare listituzione dello stato di assedio invocando ragioni di sicurezza
nazionale derivanti dallinstabilit politica e sociale verificatasi, conseguenza,
a sua volta, dellazione di gruppi sovversivi organizzati che reiteratamente
avevano ostacolato lespressione elettorale popolare, unit di fanteria e di
polizia militare, appoggiate da carri armati e altri mezzi da combattimento,
prendevano posizione a tutte le uscite dalla capitale e occupavano le stazioni
della ferrovia. Laeroporto principale, a circa venticinque chilometri a nord
della citt, si trovava fuori dellarea specifica di controllo dellesercito e
quindi avrebbe continuato a funzionare senza ulteriori restrizioni se non
quelle previste in situazioni di allarme giallo, il che voleva dire che i turisti
potevano continuare ad atterrare e a decollare, ma i viaggi dei nazionali,
bench non del tutto proibiti, sarebbero stati decisamente sconsigliati, salvo
circostanze particolari, da esaminare caso per caso. Le immagini delle
operazioni militari, con la forza impareggiabile della diretta, come diceva il
cronista, invasero le case dei confusi abitanti della capitale. Ed erano gli
ufficiali l a dare ordini, ed erano i sergenti l a urlare per farli eseguire, ed
erano i genieri l a montare transenne, erano ambulanze, gruppi di
trasmissione, proiettori che illuminavano la strada fino alla prima curva,
ondate di soldati che balzavano gi dai camion e prendevano posizione,
armati fino ai denti ed equipaggiati tanto per una dura battaglia immediata
come per una lunga campagna di logoramento. Le famiglie i cui membri
avevano le loro occupazioni di lavoro o di studio nella capitale non facevano
che scuotere il capo davanti alla dimostrazione bellica e mormorare, Sono
matti, ma le altre, quelle che tutte le mattine mandavano un padre o un
figlio alla fabbrica situata in uno dei vari poligoni industriali che circondavano
la citt e che tutte le sere si aspettavano di accoglierli di ritorno, quelle si
domandavano come e di che avrebbero vissuto dora in poi, se non era
permesso uscire, n si poteva entrare. Pu darsi che rilascino dei

salvacondotti a chi lavora fuori della periferia, disse un anziano pensionato


da tanti anni che usava ancora il linguaggio dei tempi delle guerre
francoprussiane o altre di similare vetust. Non era, per, del tutto fuori
ragione lavveduto vecchio, prova ne sia che lindomani stesso le associazioni
imprenditoriali si affrettavano a far conoscere al governo le proprie fondate
inquietudini, Sia pure appoggiando senza riserve, e con un senso patriottico
esente da qualsiasi dubbio, le energiche misure prese dal governo, dicevano,
come un imperativo di salvezza nazionale che finalmente viene a opporsi
allattivit deleteria di malcelate sovversioni, ci permettiamo, tuttavia, e con
il massimo rispetto, di chiedere alle istanze competenti il rilascio urgente di
salvacondotti ai nostri impiegati e lavoratori, pena gravi e irreversibili
pregiudizi, se tale provvedimento non sar messo in atto con lauspicata
brevit, per le attivit industriali e commerciali che portiamo avanti, con i
conseguenti e inevitabili danni per leconomia nazionale nella sua totalit. Il
pomeriggio di quello stesso giorno, un comunicato congiunto dei ministeri
della difesa, dellinterno e delleconomia venne a precisare, ancorch
esprimendo la comprensione e la simpatia del governo della nazione per le
legittime preoccupazioni del patronato, che una eventuale distribuzione dei
salvacondotti richiesti non si sarebbe mai potuta realizzare con lestensione
desiderata dalle imprese, in quanto una tale liberalit da parte del governo
inevitabilmente avrebbe messo in pericolo la solidit e lefficacia dei
dispositivi militari incaricati della sorveglianza della nuova frontiera che
circondava la capitale. Tuttavia, quale dimostrazione della sua apertura e
disponibilit a ovviare a inconvenienti peggiori, il governo ammetteva la
possibilit di rilasciare quei documenti ai gestori e agli organici tecnici che
fossero dichiarati indispensabili al regolare funzionamento delle imprese, le
quali si assumevano, per, la totale responsabilit, ivi compreso dal punto di
vista penale, delle azioni, dentro e fuori la citt, delle persone selezionate
per beneficiare della regalia. In ogni caso, quelle persone, qualora il piano
venisse approvato, avrebbero dovuto riunirsi ogni mattina di giorno feriale in
luoghi da designare per poi, da l, essere trasportate, con autobus scortati
dalla polizia, alle diverse uscite della citt, da dove, a sua volta, altri autobus
li avrebbero accompagnati agli stabilimenti manufatturieri o di servizi dove
avrebbero lavorato e da dove, a fine giornata, avrebbero dovuto fare ritorno.
Tutte le spese risultanti da queste operazioni, dal noleggio degli autobus alla
rimunerazione dovuta alla polizia per i servizi di scorta, sarebbero state
integralmente sostenute dalle imprese, anche se molto probabilmente in
detrazione dalle imposte, decisione questultima da prendere a suo tempo,
dopo un accurato studio di fattibilit a carico del ministero delle finanze. Si
pu immaginare che i reclami non si fermarono qui. un dato elementare
dellesperienza che le persone non vivono senza mangiare n bere, orbene,
considerando che la carne veniva da fuori, che il pesce veniva da fuori, che
da fuori venivano le verdure, che da fuori, insomma, veniva tutto, e che
quello che la citt, da sola, produceva o poteva immagazzinare non sarebbe

servito per sopravvivere neanche una settimana, sarebbe stato necessario


mettere in funzione dei sistemi di approvvigionamento pi o meno simili a
quelli per il rifornimento di tecnici e gestori alle imprese, ma molto pi
complessi, dato il carattere deperibile di certi prodotti. Senza dimenticare gli
ospedali e le farmacie, i chilometri di bende, le montagne di cotone, le
tonnellate di compresse, gli ettolitri di fiale, le dozzine e dozzine di
preservativi. E poi c da pensare ancora alla benzina e al gasolio, portarli
alle stazioni di servizio, salvo che a qualcuno del governo dovesse sovvenire
la machiavellica idea di castigare doppiamente gli abitanti della capitale,
obbligandoli ad andare a piedi. In capo a pochi giorni il governo aveva ormai
capito che uno stato di assedio comporta ben altro, soprattutto se non c
veramente lintenzione di piegare gli assediati per fame, comera prassi
corrente nel passato remoto, che uno stato di assedio non roba da
improvvisarsi cos, di punto in bianco, che bisogna sapere molto bene dove
si vuole arrivare e come, misurare le conseguenze, valutare le reazioni,
ponderare gli inconvenienti, calcolare i guadagni e le perdite, non fossaltro
che per evitare leccesso di lavoro con cui, da un giorno allaltro, si sono
ritrovati i ministeri, traboccanti di unincontenibile valanga di proteste,
reclami e richieste di chiarimento, quasi sempre senza sapere quale poteva
essere la risposta migliore per ciascun caso, in quanto le istruzioni venute
dallalto si limitavano a contemplare i principi generali dello stato di assedio,
con totale disprezzo per la minutaglia burocratica dei dettagli di esecuzione,
cio, proprio l dove invariabilmente penetra il caos. Un aspetto interessante
della situazione, che la vena satirica e la costola burlona dei pi spiritosi
della capitale non potevano certo farsi scappare era la circostanza che il
governo, essendo de facto e de jure lassediante, era al tempo stesso un
assediato, non solo perch le sue sale e antisale, i suoi gabinetti e corridoi,
le sue ripartizioni e i suoi archivi, i suoi schedari e i suoi timbri, erano
localizzati nel cuore della citt, e in un certo qual senso organicamente lo
costituivano, ma anche perch un certo numero dei suoi membri, almeno tre
ministri, alcuni segretari e sottosegretari, nonch un paio di direttori
generali, risiedevano nei dintorni, per non parlare, poi, di quegli impiegati
che tutte le mattine e tutti i pomeriggi, in un senso e nellaltro, dovevano
usare il treno, la metro o lautobus se non disponevano di un mezzo di
trasporto proprio o non volevano assoggettarsi alle difficolt del traffico
urbano. Le storie, che non sempre venivano raccontate solo a mezza bocca,
sfruttavano il ben noto tema del cacciatore cacciato, landar-per-lana-etornare-tosato, ma non si accontentavano di quelle puerili ingenuit, di
quellumorismo da asilo della belle poque, e creavano pure varianti
caleidoscopiche, alcune delle quali radicalmente oscene e, alla luce del buon
gusto pi elementare, riprovevolmente escatologiche. Sfortunatamente, e
con ci si dimostravano ancora una volta la corta gittata e la debilit
strutturale di sarcasmi, motteggi, schemi, ridicolaggini, lazzi, aneddoti e

altre battute con cui sintende ferire un governo, n lo stato di assedio


rientrava, n i problemi di approvvigionamento si risolvevano.
Trascorsero i giorni, le difficolt erano in continuo crescendo, si
aggravavano e si moltiplicavano, sbocciavano sotto i piedi come funghi dopo
la pioggia, ma la fermezza morale della popolazione non sembrava propensa
a cedere n a rinunciare a quello che aveva considerato giusto ed espresso
nel voto, il puro e semplice diritto a non seguire alcuna opinione
consensualmente stabilita. Alcuni osservatori, in genere corrispondenti di
alcuni mezzi di comunicazione stranieri inviati in tutta fretta per coprire
lavvenimento, si dice cos nel gergo della professione, e quindi con poca
dimestichezza con le idiosincrasie locali, commentarono con stupore
lassenza assoluta di conflitti fra i cittadini, nonostante che si fossero
verificate, e immediatamente provate come tali, azioni di agenti provocatori
che probabilmente stavano tentando di creare situazioni di una instabilit
tale da poter giustificare, agli occhi della cosiddetta comunit internazionale,
il salto che fino ad allora non era stato fatto, passare, cio, da uno stato di
assedio a uno stato di guerra. Uno dei commentatori spinse la sua ansia di
originalit al punto di interpretare il fatto come un caso unico, mai visto nella
storia, di unanimit ideologica, il che, se fosse vero, farebbe della
popolazione della capitale un interessantissimo caso di mostruosit politica,
degno di studio. Lidea era, a tutti i lumi, un madornale sproposito, non
aveva niente a che vedere con la realt, qui come in qualsiasi altro luogo del
pianeta le persone sono diverse luna dallaltra, la pensano diversamente,
non sono tutte povere n tutte ricche, e, quanto ai benestanti, chi lo di pi,
chi lo di meno. Lunico argomento su cui, senza bisogno di un dibattito
previo, si trovarono daccordo, lo conosciamo gi, e dunque non vale la pena
di rimetterci bocca. naturale, comunque, che si voglia sapere, e la
domanda fu posta pi volte, vuoi da giornalisti stranieri vuoi da nazionali,
per quali singolari motivi non si erano verificati sino a quel momento
incidenti, litigi, tafferugli, scene di pugilato o peggio fra coloro che avevano
votato scheda bianca e gli altri. La questione dimostra ampiamente fino a
che punto siano importanti alcune conoscenze elementari di aritmetica per il
perfetto esercizio della professione di giornalista, sarebbe bastato che questi
si fossero ricordati che le persone che hanno votato scheda bianca
rappresentavano lottantatre per cento della popolazione della capitale e che
le altre, sommate tutte insieme, non superavano il diciassette per cento, e ci
sarebbe stata inoltre da non dimenticare la discussa tesi del partito di
sinistra, quella che il voto in bianco e il proprio, per dirla con una metafora,
sono unghia e carne, e che se gli elettori del p.d.s., ma questa conclusione
opera nostra, non hanno votato tutti scheda bianca, bench sia evidente che
molti lo hanno fatto nella ripetizione dello scrutinio, stato semplicemente
perch gli venuta meno la parola dordine. Nessuno ci crederebbe se
dicessimo che diciassette ne affrontarono ottantatre, il tempo delle battaglie
vinte con laiuto di dio ormai passato. Unaltra naturale curiosit sar

quella di voler sapere cosa sia successo a quelle cinquecento persone


acciuffate nelle file dei votanti dagli spioni del ministero dellinterno, quelle
che poi hanno subito tribolati interrogatori e hanno dovuto patire lagonia di
vedere i loro segreti pi intimi inquisiti dal rivelatore di menzogne, e anche,
seconda curiosit, che staranno facendo gli agenti specializzati dei servizi
segreti e i loro ausiliari di grado inferiore. Sul primo punto, non abbiamo
altro che dubbi e nessuna possibilit di acclararli. C chi dice che i
cinquecento reclusi continuano, secondo il ben noto eufemismo poliziesco, a
collaborare con le autorit al fine di chiarire i fatti, altri affermano che li
stanno mettendo in libert, anche se pochi alla volta per non dare troppo
nellocchio, i pi scettici, per, accettano la versione secondo cui li hanno
portati tutti fuori citt, che si trovano in una localit sconosciuta e che gli
interrogatori, nonostante i nulli risultati finora ottenuti, continuano. Vai a
sapere chi avr ragione. Quanto al secondo punto, quello su cosa staranno
facendo gli agenti dei servizi segreti, l di certezze ce ne sono fin troppe.
Come altri onorati e stimati lavoratori, tutte le mattine escono da casa,
battono la citt da un capo allaltro, a caccia di indizi, e quando gli sembra
che il pesce sia disposto ad abboccare sperimentano una nuova tattica, la
quale consiste nel piantarla con le circonlocuzioni e domandare di botto a chi
li ascolta, Parliamo francamente, da amici, io ho votato scheda bianca, e voi.
Allinizio, gli interpellati si limitavano a dare le ben note risposte, che
nessuno pu essere obbligato a rivelare il proprio voto, che nessuno pu
essere interrogato al proposito da nessuna autorit, e talvolta qualcuno ebbe
la buona pensata di pretendere dal curioso impertinente che si qualificasse,
che dichiarasse allistante e in nome di quale potere e autorit aveva rivolto
la domanda, allora si assistette al gustoso spettacolo di vedere un agente del
servizio segreto l a confondersi e a ritirarsi con la coda fra le gambe,
perch, chiaro, non assolutamente pensabile che costui si azzardasse ad
aprire il portafoglio per mostrare il tesserino che, con fotografia, timbro a
secco e fascia coi colori della bandiera, lo accreditava come tale. Ma questo,
come abbiamo detto, fu allinizio. Da un certo punto in poi, cominci a
correre la voce popolare che il miglior atteggiamento, in situazioni del
genere, sarebbe stato di non dare spago agli interlocutori, voltare
semplicemente le spalle, o, in casi estremi di insistenza, esclamare con voce
chiara e forte Non mi scocci, a meno di non preferire, molto pi
semplicemente, e con pi efficacia risolutiva, mandarli a cagare.
Naturalmente, le informative consegnate dagli agenti del servizio segreto ai
superiori dissimulavano questi smacchi, aggiravano questi tracolli,
contentandosi di insistere sullostinata e sistematica mancanza di spirito di
collaborazione di cui il settore di popolazione sospetto continuava a dar
prova. Si potrebbe pensare che questordine di cose fosse arrivato a un
punto del tutto simile a quello in cui due lottatori dotati di uguale forza, uno
a spingere da qui, laltro a spingere da l, se era vero che non cedevano di
un piede dal punto in cui lo avevano messo, tanto meno riuscivano ad

avanzare fossanche di un dito e che, di conseguenza, solo lesaurimento


finale di uno dei due avrebbe finito per consegnare la vittoria allaltro.
Nellopinione del principale e pi diretto responsabile dei servizi segreti, il
pareggio si sarebbe risolto rapidamente se uno dei lottatori avesse ricevuto
laiuto dellaltro, il che, in questa situazione concreta, si sarebbe ottenuto
mettendo da parte, in quanto inutili, i procedimenti persuasivi fino ad allora
impiegati e adottando senza riserva alcuni metodi dissuasori che non
escludessero luso della forza bruta. Se la capitale si trova, per sue reiterate
colpe, sottoposta allo stato di assedio, se alle forze militari compete imporre
la disciplina e procedere in conformit nel caso di alterazione grave
dellordine sociale, se gli alti comandi si assumono la responsabilit, sul
proprio onore, di non esitare quando giunga lora di prendere decisioni,
allora i servizi segreti sincaricheranno di creare i focolai di agitazione
adeguati che giustificheranno a priori la severit di una repressione che il
governo, generosamente, desidera, con tutti i mezzi pacifici e, si ripeta la
parola, persuasivi, evitare. Gli insorti non potranno dopo venirsi a lamentare,
cos lhan voluta, cos ce lhanno. Quando il ministro dellinterno si present
con questa idea allunit ristretta, o di crisi, che nel frattempo era stata
creata, il primo ministro gli ramment che disponeva ancora di unarma per
risolvere il conflitto e che soltanto nellimprobabile caso che dovesse fallire
avrebbe preso in considerazione non solo il nuovo piano, ma anche altri che
intanto venissero presentati. Se fu laconicamente, in tre parole, che il
ministro dellinterno espresse il suo disaccordo, Stiamo perdendo tempo, al
ministro della difesa ce ne vollero di pi per garantire che le forze militari
avrebbero saputo compiere il loro dovere, Come hanno sempre fatto, senza
badare a sacrifici, nel corso di tutta la nostra storia. La delicata questione si
ferm l, il frutto non sembrava ancora maturo. Fu allora che laltro lottatore,
stufo di aspettare, azzard un passo avanti. Una mattina le strade della
capitale si presentarono invase da gente che circolava con adesivi al petto in
cui si leggevano, rosso su nero, le parole, Io ho votato scheda bianca, dalle
finestre pendevano grandi manifesti che dichiaravano, nero su rosso, Noi
abbiamo votato scheda bianca, ma la cosa pi entusiasmante, quello che si
agitava e avanzava sopra le teste dei manifestanti, era un fiume
interminabile di bandiere bianche che avrebbe spinto un corrispondente
depistato a correre al telefono per informare il suo giornale che la citt si era
arresa. Gli altoparlanti della polizia si sgolavano a urlare che non erano
permessi assembramenti di pi di cinque persone, ma le persone erano
cinquanta, cinquecento, cinquemila, cinquantamila, chi che, in una
situazione del genere, si mette a contare a cinque a cinque. Il comando della
polizia voleva sapere se poteva usare i gas lacrimogeni e caricare con le
autobotti, il generale della divisione nord se lo autorizzavano a far avanzare i
carri armati, il generale della divisione sud, aviotrasportata, se ci sarebbero
state le condizioni per lanciare i paracadutisti o se, al contrario, il rischio che

andassero a finire sopra i tetti lo sconsigliava. La guerra, dunque, era sul


punto di scoppiare.
Fu allora che il primo ministro, davanti al governo riunito in seduta
plenaria e con il capo dello stato l a presiedere, rivel il suo piano, arrivata
lora di spezzare la schiena alla resistenza, disse, piantiamola con le azioni
psicologiche, le manovre di spionaggio, i rivelatori di menzogne e altri
marchingegni tecnologici, giacch, malgrado i meritori sforzi del signor
ministro dellinterno, si dimostrata lincapacit di tali mezzi a risolvere il
problema, aggiungo al riguardo che considero altres inadeguato lintervento
diretto delle forze armate visto linconveniente pi che probabile di un
massacro che nostro dovere evitare quali che siano le circostanze, quello
che in contropartita a tutto ci vi porto ora niente di pi niente di meno
che una proposta di ritirata multipla, un insieme di azioni che alcuni forse
considerano assurde, ma che sono certo ci condurranno alla vittoria totale e
al ripristino della normalit democratica, vale a dire, e in ordine di
importanza, la ritirata immediata del governo in unaltra citt, che passer a
essere la nuova capitale del paese, la ritirata di tutte le forze dellesercito
che ancora vi si trovino, la ritirata di tutte le forze di polizia, con questa
azione radicale la citt insorgente rimarr in mano a se stessa, avr tutto il
tempo di cui ha bisogno per comprendere quanto costi essere segregata
dalla sacrosanta unit nazionale, e quando non potr pi sopportare
lisolamento, il disonore, il disprezzo, quando la vita al suo interno sar
diventata un caos, allora i suoi abitanti colpevoli verranno da noi a testa
bassa a implorare il nostro perdono. Il primo ministro si guard intorno, Ecco
il mio piano, disse, lo sottopongo al vostro esame e alla vostra discussione,
ma, inutile dirlo, conto che sia approvato da tutti, a mali estremi estremi
rimedi, e se vero che il rimedio che vi propongo doloroso, il male che ci
attacca semplicemente mortale.
5.
In parole alla portata dellintelligenza delle classi meno istruite, ma non
del tutto inscienti della gravit e diversit di piaghe di ogni sorta che
minacciano la gi precaria sopravvivenza del genere umano, quello che il
primo ministro aveva proposto era, n pi n meno, di fuggire dal virus che
aveva colpito la maggior parte degli abitanti della capitale e che, visto che il
peggio sempre in agguato dietro la porta, forse avrebbe finito per infettare
quanto ne restava e addirittura, chiss, tutto il paese. Non che lui stesso e il
governo nel suo insieme avessero timore di essere contaminati dalla puntura
dellinsetto sovvertitore, altrove abbiamo gi visto come nonostante alcuni
tentennamenti personali e certe leggerissime divergenze di opinione,
comunque incidenti pi sui mezzi che sui fini, si sia mantenuta finora
incrollabile la coesione istituzionale fra i politici responsabili della gestione di
un paese sul quale, senza il minimo preavviso, si abbattuta una calamit
senza precedenti nella lunga e da sempre laboriosa storia dei popoli

conosciuti. Al contrario di quanto certamente hanno pensato e messo in giro


alcuni malintenzionati, non si trattava di una fuga codarda, ma piuttosto di
una mossa strategica di primordine, di unaudacia senza pari, i cui risultati,
in prospettiva, si potevano gi quasi toccare con mano, come un frutto
sullalbero. Ora mancava solo che, a perfetto coronamento dellopera,
lenergia posta nella realizzazione del piano fosse allaltezza della
determinazione dei propositi. In primo luogo ci sar da decidere chi lascer
la citt e chi ci rester. Partiranno, chiaro, il signor capo dello stato e tutto
il governo fino al livello di sottosegretario, accompagnati dai consiglieri pi
stretti, partiranno i deputati della nazione perch non si veda interrotta la
produzione legislativa, partiranno le forze dellesercito e della polizia, ivi
compresa la stradale, ma il consiglio comunale rester in blocco con il suo
rispettivo presidente, resteranno i corpi dei pompieri, non sia mai che la citt
vada a fuoco per qualche disattenzione o atto di sabotaggio, resteranno
altres i servizi di nettezza urbana per via delle epidemie, e, ovviamente,
saranno garantiti il rifornimento di acqua e la fornitura di energia elettrica,
quei beni essenziali alla vita. Quanto al cibo, un gruppo di specialisti in
nutrizione, detti anche nutrizionisti, era gi stato incaricato di elaborare un
men di piatti minimi che, senza ridurre la popolazione alla fame, le facesse
sentire che uno stato di assedio spinto alle estreme conseguenze non
esattamente come una vacanza al mare. Il governo, peraltro, era convinto
che le cose non sarebbero arrivate cos lontano. Trascorso qualche giorno, a
uno dei posti militari alluscita della capitale si sarebbero presentati i soliti
parlamentari con la bandiera bianca issata, quella della resa incondizionata,
non quella dellinsurrezione, che luna e laltra abbiano lo stesso colore una
coincidenza davvero notevole sulla quale, per ora, non ci soffermeremo a
riflettere, pi avanti si vedr se ci saranno motivi sufficienti per tornarci
sopra.
Dopo la riunione plenaria del governo, cui supponiamo di aver fatto
abbastanza riferimento nellultima pagina del capitolo precedente, lunit
ministeriale ristretta, o di crisi, discusse e adott un pacchetto di decisioni
che a suo tempo saranno portate alla luce, se levolversi degli avvenimenti,
intanto, come crediamo di aver avvertito gi in altre occasioni, non verr a
convertirle in nullit o costringere a sostituirle con altre, poich, come
conviene aver sempre presente, se vero che luomo pone, dio che
dispone, e sono state poche le occasioni, nefaste quasi tutte, in cui i due,
messisi daccordo, hanno disposto insieme. Una delle questioni pi
accesamente discusse fu la modalit della ritirata del governo, quando e
come doveva farsi, con discrezione o senza, con o senza immagini televisive,
con o senza bande musicali, con corone di fiori sulle auto, oppure no, con la
bandiera nazionale sventolante sul parafango, o meno, e una serie
interminabile di dettagli per i quali fu necessario ricorrere pi di una volta al
protocollo di stato, che mai, sin dalla fondazione della nazionalit, si era
trovato cos nelle ambasce. Il piano di ritirata cui finalmente si giunse era un

capolavoro di azione tattica e consisteva essenzialmente in una dispersione


degli itinerari ben studiata al fine di ostacolare al massimo concentrazioni di
manifestanti magari mobilitati per esprimere il dispiacere, lo scontento o
lindignazione della capitale per labbandono cui sarebbe stata votata. Ci
sarebbe stato un itinerario esclusivo per il capo dello stato, ma anche per il
primo ministro e per ciascuno dei membri del gabinetto ministeriale, per un
totale di ventisette percorsi differenti, tutti sotto la protezione dellesercito e
della polizia, con mezzi dassalto agli incroci e ambulanze in coda ai cortei,
per ogni evenienza. La pianta della citt, un enorme pannello illuminato su
cui si lavor arduamente per quarantottore, con la partecipazione di
comandi militari e di polizia specializzati in rilevamenti satellitari, mostrava
una stella rossa a ventisette punte, quattordici rivolte allemisfero nord,
tredici puntate allemisfero sud, con un equatore che divideva la capitale in
due met. Su queste punte si sarebbero dovute incanalare le automobili nere
delle cariche ufficiali, circondate da guardaspalle e walkie-talkie, vetusti
apparecchi ancora usati in questo paese, ma con preventivo gi approvato
per lammodernamento. Tutte le persone che entravano nelle diverse fasi
delloperazione, quale che fosse il loro grado di partecipazione, dovettero
giurare il segreto assoluto, prima con la mano destra posta sui vangeli, poi
sulla costituzione rilegata in pelle blu, concludendo il duplice impegno con un
giuramento di quelli forti, recuperato dalla tradizione popolare, Che il
castigo, se al giuramento vengo meno, ricada sulla mia testa e sulla testa
dei miei discendenti, fino alla quarta generazione. Cos calafatato il sigillo, si
fiss la data di l a due giorni. Lora della partenza, simultanea, cio la stessa
per tutti, sarebbe stata le tre del mattino, quando solo gli insonni gravi si
rigirano nel letto e fanno promesse al dio ipnosi, figlio della notte e fratello
gemello di thanatos, affinch li soccorra nellafflizione, spargendo sulle loro
palpebre peste il soave balsamo dei papaveri. Nelle ore che mancavano, le
spie, tornate in massa nel campo operativo, non avrebbero fatto altro che
battere in tutti i sensi le piazze, i viali, le strade e le traverse della citt,
prendendo celatamente il polso alla popolazione, sondando disegni a stento
occulti, unendo parole udite qua e l, al fine di cogliere se qualcosa era
trasparito delle decisioni prese in consiglio dei ministri, specialmente per ci
che si riferiva allimminente ritirata del governo, in quanto uno spione
veramente degno di tal nome obbligato a osservare come principio sacro,
come regola doro, come parola di legge il non fidarsi mai dei giuramenti, da
qualsiasi parte essi vengano, ancorch siano stati fatti dalla stessa madre
che gli ha dato lesistenza, e tanto meno quando invece di un giuramento
siano stati due, e meno ancora quando invece di due sono stati tre. In
questo caso, per, non si pot far altro che riconoscere, bench con un certo
senso di frustrazione professionale, che il segreto ufficiale era stato ben
custodito, un convincimento empirico con cui venne a dimostrarsi daccordo
il sistema di informatizzazione centrale del ministero dellinterno, il quale,
dopo aver tanto spremuto, colato e combinato, mescolando e restituendo le

migliaia di frammenti di conversazioni captate, non trov un unico segnale


equivoco, un unico indizio sospetto, il bench minimo capo di un filo in grado
di portare allaltro capo, tirando, qualche funesta sorpresa. I messaggi
trasmessi dai servizi segreti al ministero dellinterno erano, in modo
assoluto, tranquillizzanti, ma non solamente questi, anche quelli che
lefficiente intelligence militare, l a investigare per suo conto e alloscuro dei
suoi concorrenti civili, via via rimetteva ai colonnelli dellinformazione riuniti
al ministero della difesa avrebbero potuto coincidere con i primi in quella
espressione che la letteratura ha reso classica, Niente di nuovo sul fronte
occidentale, eccetto, chiaro, il soldato che appena morto. Dal capo dello
stato fino allultimo dei consiglieri non ci fu chi non tirasse un profondo
sospiro di sollievo. Grazie a dio, la ritirata si sarebbe svolta tranquillamente,
senza causare traumi eccessivi a una popolazione magari gi pentita, in
parte, di un comportamento sedizioso a tutti i lumi inspiegabile, ma che,
nonostante ci, in una dimostrazione di civismo degna di tutte le lodi e che
presagiva giorni migliori, non sembrava avesse lintenzione di osteggiare,
vuoi con atti vuoi con parole, i suoi legittimi governanti e rappresentanti in
questo momento di dolorosa, e tuttavia indispensabile, separazione. Cos si
concludeva da tutte le informative e cos fu che avvenne.
Alle ore due e trenta minuti del mattino tutta la gente era pronta per
mollare le cime che la tenevano legata al palazzo del presidente, al
palazzetto del capo del governo e ai diversi edifici ministeriali. Allineate in
attesa le brillanti automobili nere, difese le camionette con gli archivi da
guardie armate fino ai denti, potevano sputar fuori dati avvelenati per
quanto incredibile sembri, in posizione i battistrada della polizia, in allerta le
ambulanze, e l dentro, nei gabinetti, aprendo e chiudendo ancora gli ultimi
armadi e gli ultimi cassetti, i governanti fuggiaschi, o disertori, che in uno
stile altisonante dovremmo chiamare profughi, compuntamente radunavano
gli ultimi ricordi, una fotografia di gruppo, unaltra con la dedica, una ciocca
di capelli, una statuetta della dea della felicit, un temperamatite del tempo
della scuola, un assegno restituito, una lettera anonima, un fazzolettino
ricamato, una chiave misteriosa, una penna in disuso con il nome inciso, un
foglio compromettente, un altro foglio compromettente, ma questultimo per
il collega della sezione accanto. Un gruppo di persone sullorlo delle lacrime,
uomini e donne che a stento riuscivano a dominare lemozione, si
domandavano se un giorno sarebbero tornati nei luoghi amati che erano
stati testimoni della loro ascesa nella scala gerarchica, altre, che i fati non
avevano favorito granch, sognavano, malgrado i disinganni e le ingiustizie,
mondi diversi e nuove opportunit che li mettessero, finalmente, nel posto
meritato. Alle tre meno quindici minuti, quando lungo i ventisette percorsi le
forze dellesercito e della polizia si trovavano gi strategicamente distribuite,
senza dimenticare i mezzi di assalto che dominavano gli incroci principali, fu
dato lordine di ridurre lintensit dellilluminazione pubblica in tutta la
capitale in modo da coprire la ritirata, per quanto ci colpisca la crudezza

dellespressione. Nelle strade dove dovevano passare le automobili e i


camion non si scorgeva unanima, una sola che fosse, in abiti borghesi.
Quanto al resto della citt, non variavano le informazioni continuamente
ricevute, nessun gruppo, nessun movimento sospetto, i nottambuli che
rientravano a casa o ne erano usciti non sembravano gente temibile, non
portavano bandiere in spalla n mascheravano bottiglie di benzina con la
punta di uno straccio sporgente dal collo, non facevano vorticare n randelli
n catene di bicicletta, e se di qualcuno si poteva magari giurare che non
seguiva un cammino diritto, non cera da attribuirlo a travisamenti di
carattere politico, bens a scusabili eccessi alcoolici. Alle tre meno tre minuti i
motori dei veicoli che componevano le carovane furono avviati. Alle tre in
punto, comera previsto, si diede inizio alla ritirata.
Allora, oh sorpresa, oh stupore, oh prodigio mai visto, dapprima lo
sconcerto e la perplessit, poi linquietudine, poi la paura, si affilarono le
unghie sulla gola del capo dello stato e del capo del governo, dei ministri,
segretari e sottosegretari, dei deputati, delle guardie di sicurezza dei
camion, dei battistrada della polizia, e persino, bench in minor grado, del
personale delle ambulanze, per professione abituato al peggio. A mano a
mano che le automobili avanzavano per le strade, si accendevano sulle
facciate, una dopo laltra, dallalto in basso, le lampade, i lumi, i fari, le pile, i
candelabri quando ce nerano, forse pure qualche vecchia lucerna di ottone,
di quelle alimentate a olio, con tutte le finestre aperte e che irradiavano
fuori, a fiotti, un fiume di luce simile a uninondazione, una moltiplicazione di
cristalli fatti di splendore bianco, segnalando il cammino, indicando la rotta
della fuga ai disertori perch non si perdessero, perch non si smarrissero
fra le scorciatoie. La prima reazione dei responsabili della sicurezza dei
convogli fu di tralasciare tutte le cautele, ordinare di mettersi con
lacceleratore a tavoletta, raddoppiare la velocit, e fu esattamente ci che si
cominci a fare, con la gioia irreprimibile degli autisti ufficiali, i quali, com
universalmente noto, detestano andare a passo di lumaca quando hanno
duecento cavalli nel motore. Non dur molto la scorribanda. La decisione, in
quanto brusca, in quanto precipitosa, come tutte quelle che sono frutto della
paura, diede origine a che, praticamente in tutti i percorsi, ora un po pi
avanti, ora un po pi indietro, si producessero piccole collisioni, in genere
era lautomobile dietro che tamponava quella che la precedeva,
fortunatamente senza conseguenze pi gravi per i passeggeri, un sussulto
per lo spavento e poco pi, un ematoma sulla fronte, un graffio sulla faccia,
un colpo di frusta, niente che basti a giustificare una medaglia al valore, una
croce di guerra, un cuore purpureo, o qualche altra invenzione simile. Le
ambulanze si portarono in testa, prontamente il personale medico e
infermieristico accorse a soccorrere i feriti, la confusione era enorme,
deplorevole sotto tutti gli aspetti, le carovane bloccate, chiamate telefoniche
che sollecitavano informazioni su come stava andando negli altri percorsi,
qualcuno l a pretendere strepitando che gli facessero il punto della

situazione, e per giunta questa fila di palazzi illuminati come alberi di natale,
ci mancano solo i fuochi di artificio e le giostre coi cavallini, meno male che
alle finestre non spunta nessuno a godersi lo spettacolo offerto gratis dalla
strada, l a ridere, a prendere in giro, indicando a dito le macchine
tamponate. Subalterni dalla vista corta, di quelli per cui conta solo lattimo
presente, come lo sono quasi tutti, certamente la penserebbero cos, come
del resto lo penserebbero anche, forse, un certo numero di sottosegretari e
consiglieri di scarso futuro, ma non per niente uno primo ministro, e ancor
meno tanto previdente come si dimostrato questo. Mentre il medico gli
spennellava il mento con un disinfettante e si interrogava silenziosamente se
fosse un eccesso di precauzione somministrare al ferito uniniezione
antitetanica, il capo del governo era alle prese con linquietudine che gli
aveva strattonato lanimo appena i primi palazzi si erano illuminati. Senza
dubbio cera da sconcertare il pi flemmatico dei politici, senza dubbio era
inquietante, preoccupante, ma peggio, molto peggio, era il non vedere
nessuno a quelle finestre, come se le carovane ufficiali stessero fuggendo
ridicolmente dal nulla, come se le forze dellesercito e della polizia, mezzi
dassalto e autobotti inclusi, fossero state disprezzate dal nemico e ora non
avessero nessuno contro cui combattere. Ancora un po rintontito dal colpo,
ma gi con il cerotto sul mento e dopo aver rifiutato con stoica impazienza
lantitetanica, al primo ministro venne in mente allimprovviso che il suo
primo obbligo sarebbe stato di telefonare al capo dello stato, domandargli
come stava, interessarsi della salute della presidenzial persona, e che
doveva farlo allistante, senza perdere altro tempo, non fosse mai che lui,
per maliziosa astuzia politica, lo anticipasse, E mi cogliesse in brache di tela,
mormor senza pensare al significato letterale della frase. Chiese al
segretario di fare la chiamata, rispose un altro segretario, il segretario di qui
disse che il signor primo ministro desiderava parlare con il signor presidente,
il segretario di l disse un momento per favore, il segretario di qui pass il
telefono al primo ministro, e questi, come gli competeva, aspett, Come
vanno le cose l, domand il presidente, Qualche lamiera ammaccata, niente
di importante, rispose il primo ministro, Invece qui, niente, Non ci sono state
collisioni, Solo qualche bottarella, Cose da poco, spero, s, questi blindaggi
sono a prova di bomba, Mi spiace esser costretto a rammentarle, signor
presidente, che nessun blindaggio di automobile a prova di bomba, Non
cera bisogno me lo dicesse, ci sar sempre una lancia per una corazza, ci
sar sempre una bomba per un blindato, ferito, Neanche un graffio. La
faccia di un ufficiale della polizia comparve al finestrino dellauto, fece
segnale che il viaggio poteva proseguire, Siamo di nuovo in marcia, inform
il primo ministro, Qui non ci siamo quasi neanche fermati, rispose il capo
dello stato, Signor presidente, una parola, Dica, Non posso nasconderle che
mi sento preoccupato, ora molto di pi che il giorno della prima elezione,
Perch, Queste luci che si sono accese al nostro passaggio e che, con ogni
probabilit, continueranno ad accendersi durante il resto del percorso, fino

alluscita dalla citt, lassenza assoluta di gente, badi che non si scorge
anima viva n alle finestre n nelle strade, strano, molto strano, comincio
a pensare che dovr ammettere ci che finora rifiutavo, che dietro a tutto
questo c unintenzione, unidea, un obiettivo pensato, le cose stanno
andando come se la popolazione obbedisse a un piano, come se ci fosse
stato un coordinamento centrale, Non credo, lei sa molto meglio di me, mio
caro primo ministro, che la teoria della cospirazione anarchica non cera capo
da cui poterla prendere, e che laltra teoria, che uno stato straniero malvagio
fosse impegnato in unazione destabilizzante contro il nostro paese, non
valeva pi della prima, Ritenevamo di avere la situazione completamente
sotto controllo, di essere signori e padroni della situazione, e alla fin fine ci
hanno spiazzato con una sorpresa che neanche il pi scaltro parrebbe capace
di immaginare, un colpo di scena perfetto, devo riconoscerlo, Che pensa di
fare, Per ora, continuare con il piano che abbiamo elaborato, se le
circostanze future consiglieranno di introdurvi qualche modifica lo faremo
solo dopo un esame esaustivo dei nuovi dati, comunque sia, per quanto
riguarda lessenziale, non prevedo che dovremo effettuare cambiamenti, E a
suo parere lessenziale sarebbe, Ne abbiamo discusso e siamo giunti a un
accordo, signor presidente, isolare la popolazione, lasciarli cuocere a fuoco
lento, presto o tardi inevitabile che comincino a verificarsi dei conflitti, gli
scontri di interessi si susseguiranno, la vita diventer sempre pi difficile, in
poco tempo i rifiuti invaderanno le strade, immagini, signor presidente, che
sar se torneranno le piogge, e, sicuro come il fatto che sono primo ministro,
ci saranno gravi problemi nellapprovvigionamento e nella distribuzione di
generi alimentari, ci incaricheremo noi di crearli se si dimostrer
conveniente, Allora crede che la citt non potr resistere a lungo, Infatti, e
inoltre c un altro fattore importante, forse il pi importante di tutti, Quale,
Per quanto si sia tentato e si continui a tentare, non si otterr mai che le
persone pensino tutte alla stessa maniera, Stavolta si direbbe addirittura che
s, Sarebbe troppo perfetto per poter essere vero, signor presidente, E se
davvero esistesse, per lo meno poco fa lo ha ammesso come ipotesi, una
organizzazione segreta, una mafia, una camorra, una cosa nostra, una cia o
un kgb, La cia non segreta, signor presidente, e il kgb non esiste pi, La
differenza non sar grande, ma immaginiamo qualcosa del genere, o anche
peggiore, se possibile, pi machiavellico, inventato ora per creare questa
quasi unanimit su, se vuole che glielo dica, non so bene cosa, Sulla scheda
bianca, signor presidente, sulla scheda bianca, Fin l sono in grado di
arrivarci da solo, ma a me interessa quello che non so, Non ne dubito, signor
presidente, Continui, la prego, Bench sia costretto ad ammettere, in teoria,
sempre in teoria, la possibilit dellesistenza di una organizzazione
clandestina decisa contro la sicurezza dello stato e contro la legittimit del
sistema democratico, queste cose non si fanno senza contatti, senza
riunioni, senza cellule, senza subornazioni, senza carte, s, senza carte, lei sa
bene, signor presidente, che a questo mondo assolutamente impossibile

fare qualsiasi cosa senza carte, e noi, non solo non abbiamo la bench
minima informazione su una qualsiasi delle attivit che le ho appena
menzionato, ma non abbiamo neanche trovato, quanto meno, un semplice
foglio di agenda che dicesse Avanti, compagni, le jour de gioire est arriv,
Non capisco perch dovrebbe essere in francese, Per quella storia della
tradizione rivoluzionaria, signor presidente, Che straordinario paese il nostro,
dove succedono cose mai viste prima in nessunaltra parte del pianeta, Non
ci sar bisogno che le rammenti, signor presidente, che non la prima volta,
Proprio a questo mi stavo riferendo, mio caro primo ministro, evidente che
non c la minima probabilit di un nesso fra i due avvenimenti, No,
evidente, lunica cosa che hanno in comune il colore, Per il primo fino a
oggi non si trovata una spiegazione, E non ne abbiamo neanche per
questo, Ci arriveremo, signor presidente, ci arriveremo, Se non daremo
prima una capocciata al muro, Dobbiamo aver fiducia, signor presidente, la
fiducia fondamentale, In che cosa, in che cosa, me lo dica, Nelle istituzioni
democratiche, Mio caro, riservi questo discorso per la televisione, qui ci
sentono solo i segretari, possiamo parlare chiaramente. Il primo ministro
cambi discorso, Stiamo per uscire dalla citt, signor presidente, Da questa
parte, pure, Le chiedo di guardarsi indietro, signor presidente, la prego,
Perch, Le luci, Che hanno le luci, Sono ancora accese, nessuno le ha
spente, E che conclusioni vuole che tragga da queste luminarie, Non so
bene, signor presidente, la cosa naturale sarebbe che le spegnessero a mano
a mano che noi avanzassimo, invece no, eccole l, immagino che viste
dallalto appariranno come una enorme stella a ventisette punte, A quanto
pare, abbiamo un primo ministro poeta, Non sono poeta, ma una stella
una stella, non lo si pu negare, signor presidente, E ora che faremo, Il
governo non se ne star a braccia conserte, le munizioni non ci sono ancora
finite, abbiamo ancora qualche freccia nella faretra, Spero che la sua mira
non fallisca, Avr solo bisogno che il nemico sia alla mia portata, Ma
proprio questo il problema, non sappiamo dove sta il nemico, e non
sappiamo neppure chi , Spunter fuori, signor presidente, questione di
tempo, non possono restarsene nascosti in eterno, Speriamo non ci manchi il
tempo, dunque, Troveremo una soluzione, Ormai stiamo arrivando alla
frontiera, continueremo il discorso nel mio gabinetto, si faccia vedere presto,
verso le sei del pomeriggio, s, signor presidente, ci sar.
La frontiera era uguale a tutte le uscite dalla citt, un pesante
sbarramento mobile, un paio di carri armati, ai due lati della strada, un
gruppo di baracche, e soldati armati in tenuta dassalto e le facce dipinte.
Potenti proiettori illuminano lo spiazzo. Il presidente scese dallautomobile,
ricambi con un gesto civile e un po noncurante limpeccabile saluto
dellufficiale al comando e domand, Come vanno le cose da queste parti,
Senza novit, calma assoluta, signor presidente, Qualcuno ha tentato di
uscire, Negativo, signor presidente, Suppongo si stia riferendo a veicoli
motorizzati, a biciclette, a carrozze, a monopattini, A veicoli motorizzati, s,

signor presidente, E persone a piedi, Neanche una, chiaro che avr gi


pensato che i fuggiaschi potrebbero venire non per la strada, s, signor
presidente, in ogni modo non riusciranno ad attraversare, oltre alle pattuglie
convenzionali che sorvegliano met della distanza che ci separa dalle due
uscite pi vicine, da un lato e dallaltro, disponiamo di sensori elettronici che
sarebbero capaci di segnalare un topo se li avessimo regolati per rilevare
corpi piccoli, Molto bene, sicuramente conosce quello che si dice in queste
occasioni, la patria vi osserva, S, signor presidente, siamo consapevoli
dellimportanza della nostra missione, Suppongo che abbiate ricevuto
istruzioni per il caso ci fossero tentativi di uscita in massa, s, signor
presidente, Quali sono, Primo, intimare lalt, Questo ovvio, s, signor
presidente, E se non faranno alt, Se non lo faranno spareremo in aria, E se
nonostante ci avanzassero, Allora interverr un nucleo della polizia
antisommossa che ci stato assegnato, E come agir, A seconda, signor
presidente, o lanciano il gas lacrimogeno, o attaccano con le autobotti,
questi interventi non sono di competenza dellesercito, Mi pare di notare
nelle sue parole un certo tono critico, che a mio avviso non questo il
modo di fare una guerra, signor presidente, Interessante osservazione, e se
le persone non indietreggiassero, impossibile che non indietreggino, signor
presidente, gas lacrimogeni e acqua a pressione non c modo di reggerli, Ma
immagini di s, quali sono gli ordini per una ipotesi del genere, Sparare alle
gambe, Perch alle gambe, Non vogliamo ammazzare dei compatrioti, Ma
potr sempre succedere, s, signor presidente, potr sempre succedere, Ha
famiglia in citt, s, signor presidente, Immagini di vedere sua moglie e i suoi
figli alla testa di una folla che avanza, La famiglia di un militare sa come
deve comportarsi in tutte le situazioni, Suppongo di s, ma immagini, faccia
uno sforzo, Agli ordini c da obbedire, signor presidente, A tutti, Fino a oggi
ho lonore di avere obbedito a tutti quelli che mi hanno dato, E domani,
Spero di non esser costretto a dirglielo, signor presidente, Voglia il cielo. Il
presidente fece due passi verso lauto, allimprovviso domand, certo che
sua moglie non abbia votato scheda bianca, Ci metterei le mani sul fuoco,
signor presidente, Ce le metterebbe davvero, Si fa per parlare, voglio dire
che sono certo che ha compiuto il suo dovere di elettrice, Votando, S, Ma
questo non risponde alla mia domanda, Infatti no, signor presidente, Allora
risponda, Non posso, signor presidente, Perch, Perch la legge non me lo
consente, Ah. Il presidente scrut lungamente lufficiale, poi disse, Ci
vediamo, capitano, lei capitano, non vero, s, signor presidente,
Buonanotte, capitano, forse ci rivedremo, Buonanotte, signor presidente, Ha
notato che non le ho domandato se aveva votato scheda bianca, s, lho
notato, signor presidente. Lauto part a grande velocit. Il capitano port le
mani al viso. Aveva la fronte gocciolante di sudore.

6.
Le luci cominciarono a spegnersi quando lultimo camion dellesercito e
lultimo furgone della polizia uscirono dalla citt. Una dopo laltra, come chi
si congeda, scomparvero gradualmente le ventisette punte della stella, e a
disegnare limprecisa mappa delle strade deserte rimase solo la scarsa
illuminazione pubblica che nessuno si ricord di far tornare alla normalit di
tutte le notti. Sapremo fino a che punto viva la citt quando le spesse
tenebre del cielo cominceranno a dissolversi nellindugiosa marea di azzurro
intenso che una buona vista sarebbe gi capace di distinguere affiorante
allorizzonte, allora si vedr se gli uomini e le donne che abitano gli
appartamenti di questi palazzi escono per andare a lavorare, se i primi
autobus raccolgono i primi passeggeri, se le carrozze della metropolitana
rimbombano velocemente nei tunnel, se i negozi aprono le porte e tolgono i
battenti, se i giornali arrivano alle edicole. A questora mattutina, mentre si
lavano, si vestono e prendono il caffellatte di tutte le mattine, le persone
ascoltano la radio che annuncia, eccitatissima, che il presidente, il governo e
il parlamento hanno abbandonato la citt allalba, che in citt non c pi la
polizia e lesercito si ritirato, allora accendono il televisore, che nello stesso
tono gli offre la stessa notizia, e tanto luna come laltra, radio e televisione,
con piccoli intervalli, continuano a informare che, alle sette in punto, sar
trasmessa una importante comunicazione del capo dello stato rivolta a tutto
il paese e, in particolare, comera giusto che fosse, agli ostinati abitanti della
citt capitale. Per il momento le edicole non sono ancora aperte, inutile
scendere a comprare il giornale, proprio come non vale la pena, bench
alcuni, pi moderni, lo abbiano gi tentato, cercare nella rete, quella di
internet, la prevedibile invettiva presidenziale. La segretezza ufficiale, se
vero che, occasionalmente, pu essere colpita dalla peste dellindiscrezione,
come ancora non molte ore fa si dimostrato con laccensione concertata
delle luci dei palazzi, rigorosa al massimo ogni qualvolta vi siano implicate
autorit superiori, le quali, com arcinoto, per un nonnulla, non solo esigono
rapide e complete spiegazioni dai trasgressori, ma di tanto in tanto gli
tagliano pure la testa. Mancano dieci minuti alle sette, a questora molte
delle persone che ancora stanno poltrendo dovrebbero essere gi fuori
dirette al lavoro, ma non un giorno come tutti gli altri, come se fosse
stata decretata la tolleranza per la timbratura del cartellino degli impiegati
pubblici, e, quanto alle aziende private, la cosa pi probabile che la
maggior parte rimanga chiusa per tutto il giorno, per vedere cosa ne vien
fuori. Cautela e piedi di piombo non hanno mai fatto male a chi sta in salute.
La storia mondiale dei tumulti ci ha dimostrato che, vuoi che si tratti di
unalterazione specifica dellordine pubblico, vuoi di una sua semplice
minaccia, i migliori esempi di prudenza ci sono generalmente offerti
dallindustria e dal commercio al minuto, un atteggiamento pavido che
nostro dovere rispettare, visto che sono questi i rami di attivit professionale
che pi hanno da perdere, e invariabilmente perdono, fra vetrine in frantumi,

assalti, saccheggi e sabotaggi. Alle sette meno due minuti, con lespressione
e la voce funerea che imponevano le circostanze, i giornalisti in servizio alle
televisioni e alle radio annunciarono finalmente che il capo dello stato
avrebbe parlato alla nazione. Limmagine seguente, scenograficamente
introduttiva, mostr una bandiera nazionale che si muoveva esausta,
languida, pigra, come se da un momento allaltro dovesse scivolare gi
dallasta. Cera bonaccia il giorno che lhanno fotografata, ha commentato
qualcuno in una di queste case. La simbolica insegna parve resuscitare ai
primi accordi dellinno nazionale, il filo di brezza aveva improvvisamente
fatto posto a un vento energico che poteva venire solo dal vasto oceano e
dalle battaglie vittoriose, avesse spirato un pochettino di pi, con un tantino
in pi di forza, e certamente avremmo visto spuntare le valchirie cavalcando
con gli eroi in groppa. Poi, allontanandosi e svanendo in lontananza, linno
port via con s la bandiera, o la bandiera port via con s linno, lordine dei
fattori indifferente, e a quel punto il capo dello stato si present alla
popolazione dietro a una scrivania, seduto, con lo sguardo severo fisso sulla
telecamera. Alla sua destra, immobile sullattenti, la bandiera, non laltra,
questa da interno, mostrava discretamente le pieghe. Il presidente intrecci
le dita forse per mascherare una contrazione involontaria, nervoso, disse
luomo del commento sulla mancanza di vento, vediamo con che faccia
spiegher la canagliata che ci hanno appena rifilato. Le persone che
aspettavano limminente presentazione oratoria del capo dello stato non
avrebbero mai, neanche lontanamente, potuto immaginare lo sforzo che era
costato ai consiglieri letterari della presidenza della repubblica preparare il
discorso, non tanto per la requisitoria propriamente detta, che avrebbe
dovuto titillare solo un certo numero di corde del liuto stilistico, ma per il
vocativo che, secondo la norma, avrebbe dovuto aprirla, quelle parole
codificate che, nella generalit dei casi, danno inizio ad arringhe di tal
natura. In realt, considerando la delicata materia della comunicazione,
sarebbe stato poco meno che offensivo dire Cari Compatrioti, o Stimati
Concittadini, oppure, modo pi semplice e pi nobile se fosse stato il
momento di suonare con ladatto vibrato il bordone dellamor patrio,
Portogheeeeesi, Concittaaaaadine e Concittaaaaadini, parole queste che,
affrettiamoci a chiarirlo, compaiono solo grazie a una supposizione del tutto
gratuita, senza alcun tipo di fondamento oggettivo, quella che il teatro dei
gravissimi avvenimenti di cui, com nostro vanto, abbiamo dato fin qui
dettagliata notizia, sia, o casualmente sia stato, il paese delle suddette
concittadine e dei suddetti concittadini portoghesi. Si trattato di un mero
esempio illustrativo, niente di pi, del quale, malgrado la bont delle nostre
intenzioni, ci affrettiamo a chiedere scusa anticipata, specialmente perch si
tratta di un popolo universalmente famoso per aver sempre esercitato con
meritoria disciplina civica e religiosa devozione i suoi doveri elettorali.
Orbene, tornando alla casa di cui abbiamo fatto posto di osservazione,
conviene dire che, al contrario di quanto sarebbe naturale aspettarsi,

nessuno degli ascoltatori, vuoi della radio vuoi della televisione, not che
dalla bocca del presidente non usc nessuno dei soliti vocativi, n questo, n
quello, n quellaltro, forse perch la pungente drammaticit delle prime
parole lanciate nelletere, Vi parlo con il cuore in mano, aveva sconsigliato ai
consiglieri letterari del capo dello stato, in quanto superflua e inopportuna,
lintroduzione di uno dei suddetti ritornelli. Bisogna riconoscere, in effetti,
che sarebbe stato di una totale incongruenza iniziare dicendo
affettuosamente Stimati Concittadini o Cari Compatrioti, come chi si accinge
ad annunciare che da domani mattina scender del cinquanta per cento il
prezzo della benzina, per lanciare subito dopo in faccia alluditorio
agghiacciato dallo stupore una sanguinosa, viscida e ancora palpitante
viscera. Quello che il presidente della repubblica stava per comunicare,
addio, addio, ci vediamo, era gi noto a tutti, ma comprensibile che le
persone fossero curiose di vedere come se la sarebbe cavata. Ecco dunque il
discorso completo, cui mancano solo, per insormontabile impossibilit di
trascrizione, il tremore della voce, la compunzione del gesto, lacquetta
occasionale di una lacrima a stento trattenuta, Vi parlo con il cuore in mano,
vi parlo squassato dal dolore di un allontanamento incomprensibile, come un
padre abbandonato dai figli che ha tanto amato, smarriti, perplessi, loro ed
io, di fronte a un susseguirsi di alcuni avvenimenti insoliti che sono venuti a
spezzare la sublime armonia familiare. E non dite che siamo stati noi, che
sono stato io, che stato il governo della nazione, nonch i deputati eletti,
che ci siamo separati dal popolo. Certo, ci siamo ritirati stamattina allalba in
unaltra citt che da ora sar la capitale del paese, certo, abbiamo decretato
per questa che stata la capitale e non lo pi un rigoroso stato di assedio
che, per forza di cose, render seriamente difficile il funzionamento
equilibrato di un agglomerato urbano di tale importanza e di queste
dimensioni fisiche e sociali, certo, ora vi ritrovate accerchiati, circondati,
confinati entro il perimetro della citt, senza poterne uscire, e se tenterete di
farlo subirete le conseguenze di una immediata risposta armata, ma quello
che non potrete mai dire che la colpa ce labbiano questi cui la volont
popolare, liberamente espressa in successive, pacifiche e leali contese
democratiche, ha affidato i destini della nazione perch la difendessimo da
tutti i pericoli interni ed esterni. Siete voi, s, soltanto voi, i colpevoli, siete
voi, s, che ignominosamente avete disertato dal concerto nazionale per
seguire il cammino contorto della sovversione, della indisciplina, della pi
perversa e diabolica sfida al potere legittimo dello stato di cui si abbia
memoria in tutta la storia delle nazioni. Non lamentatevi di noi, lamentatevi
piuttosto di voi stessi, non di questi che pure parlano attraverso la mia voce,
di questi che, mi riferisco al governo, pi di una volta vi hanno chiesto, che
dico, vi hanno supplicato e implorato di emendare la vostra maliziosa
ostinazione, il cui senso ultimo, malgrado gli ingenti sforzi di investigazione
messi in moto dalle autorit dello stato, ancora oggi, disgraziatamente,
continua a essere impenetrabile. Per secoli e secoli siete stati la mente del

paese e lorgoglio della nazione, per secoli e secoli, in frangenti di crisi


nazionale, di pena collettiva, il nostro popolo si abituato a volgere lo
sguardo verso questo borgo, verso queste colline, sapendo che da qui gli
sarebbe giunto il rimedio, la parola di conforto, la rotta giusta per il futuro.
Avete tradito la memoria dei vostri antenati, ecco la dura verit che
tormenter per tutta leternit la vostra coscienza, furono essi a erigere,
pietra su pietra, laltare della patria, voi avete deciso di distruggerlo, che la
vergogna ricada dunque su di voi. Con tutta la mia anima, voglio credere che
la vostra follia sar transitoria, che non perdurer, voglio pensare che
domani, un domani che prego i cieli non si faccia attendere troppo, il
pentimento penetrer dolcemente nei vostri cuori e voi tornerete a
riconciliarvi con la comunit nazionale, radice di radici, e con la legalit,
rientrando, come il figliuol prodigo, nella casa paterna. Ora siete una citt
senza legge. Non avrete un governo a imporvi ci che dovete e ci che non
dovete fare, come dovete e come non dovete comportarvi, le strade saranno
vostre, vi appartengono, usatele come vi aggrada, nessuna autorit vi si
presenter a sbarrarvi il passo e a darvi il buon consiglio, ma pure, badate
bene a ci che vi dico, nessuna autorit verr a proteggervi da ladri,
stupratori e assassini, sar questa la vostra libert, godetevela. Forse
immaginate, illusoriamente, che, abbandonati al vostro arbitrio e ai vostri
liberi capricci, sarete capaci di organizzare meglio e meglio difendere le
vostre vite di quanto avevamo fatto noi a favore loro coi sistemi antichi e le
antiche leggi. Terribile equivoco, il vostro. Pi prima che poi sarete obbligati
a prendere dei capi che vi governino, a meno che non saranno loro a
irrompere bestialmente dal caos inevitabile in cui sprofonderete, e a imporvi
la loro legge. Allora vi renderete conto della dimensione tragica del vostro
errore. Forse finirete per ribellarvi come al tempo delle costrizioni autoritarie,
come nellominoso tempo delle dittature, ma, non fatevi illusioni, sarete
repressi con altrettanta violenza, e non sarete chiamati a votare perch
elezioni non ce ne saranno, o forse, s, ci saranno, ma non saranno libere,
pulite e oneste come quelle che avete disprezzato, e sar cos sino al giorno
in cui le forze armate che, insieme a me e al governo della nazione, oggi
hanno deciso di abbandonarvi al destino che avete scelto, dovranno tornare
per liberarvi dai mostri da voi stessi generati. Tutta la vostra sofferenza sar
stata inutile, vana tutta la vostra ostinazione, e allora capirete, troppo tardi,
che i diritti lo sono integralmente solo nelle parole con cui siano stati
enunciati e nel pezzo di carta al quale siano stati consegnati, vuoi che sia
esso una costituzione, una legge o un regolamento, capirete, voglia il cielo
convinti, che la loro applicazione smisurata, sconsiderata, rivoluzionerebbe la
societ pi solidamente stabilita, capirete, insomma, che il semplice senso
comune ci ordina di considerarli un mero simbolo di quello che potrebbe
essere, se lo fosse, e mai come sua effettiva e possibile realt. Votare
scheda bianca un diritto irrinunciabile, nessuno ve lo negher, ma proprio
come proibiamo ai bambini di giocare col fuoco, cos abbiamo avvisato i

popoli che va contro la loro sicurezza cincischiare con la dinamite.


Concluder. Prendete la severit dei miei avvertimenti non come una
minaccia, ma come un cauterio per linfetta suppurazione politica che avete
generato nel vostro seno e in cui vi state rivoltando. Tornerete a vedermi e a
udirmi il giorno in cui avrete meritato il perdono che, nonostante tutto,
siamo propensi a concedervi, io, il vostro presidente, il governo che avete
eletto in tempi migliori e la parte sana e pura del nostro popolo, quella di cui
in questo momento non siete degni. Fino ad allora, addio, e che il Signore vi
protegga. Limmagine grave e compunta del capo dello stato scomparve e al
suo posto rispunt la bandiera sullasta. Il vento lagitava di qua e di l,
come intontita, mentre linno riproponeva i bellici accordi e gli accenti
marziali che erano stati composti in epoche passate di incomparabile
esaltazione patriottica, ma che ora sembravano risuonare stridenti.
Sissignore, ha parlato bene lui, riassunse lanziano della famiglia, e bisogna
riconoscere che ha pienamente ragione in ci che ha detto, i bambini non
devono giocare col fuoco perch poi sicuro e risaputo che fanno pip a
letto.
Le strade, fino ad allora praticamente deserte, coi negozi quasi tutti
chiusi, gli autobus che passavano quasi vuoti, si riempirono di gente in pochi
minuti. Chi era rimasto a casa si affacciava alla finestra per vedere
laffluenza, una parola che non vuol dire che camminassero tutti nella stessa
direzione, era piuttosto come se fossero due fiumi, uno che saliva, laltro che
scendeva, e ci si salutava da un lato allaltro come se la citt fosse in festa,
quasi fosse un festivo municipale, non si vedevano n ladri n stupratori n
assassini, al contrario dei malintenzionati pronostici del presidente fuggito.
In qualche piano dei palazzi, qua e l, le finestre erano chiuse, con le
serrande, quando cerano, malinconicamente abbassate, come se un
doloroso lutto avesse colpito le famiglie che vi risiedevano. In quegli
appartamenti le allarmanti luci dellalba non si erano accese, i residenti
dovevano al massimo avere scrutato nascosti dietro le tende con una stretta
al cuore, l ci viveva gente con idee politiche molto decise, persone che,
avendo votato, sia alla prima elezione che alla seconda, per le rispettive
preferenze di tutta una vita, per il partito di destra e il partito di mezzo, non
avevano ora alcun motivo per festeggiare, anzi, al contrario, temevano lo
scatenarsi di attacchi della massa ignara che cantava e vociferava nelle
strade, labbattimento delle sacrosante porte del focolare, lallordamento dei
ricordi di famiglia, il saccheggio degli argenti, Cantate, cantate, fra poco
piangerete, si dicevano per darsi coraggio. Quanto ai votanti per il partito di
sinistra, quelli che non erano alla finestra ad applaudire perch erano scesi
in strada, come facilmente si pu dimostrare, qui dove ci troviamo, con una
bandiera che di tanto in tanto, come a saggiare laria, spunta sopra lenorme
fiume di teste. Nessuno and a lavorare. Nelle edicole i giornali si
esaurirono, quasi tutti riportavano in prima pagina larringa del presidente,
oltre a una fotografia scattata allatto della lettura, probabilmente, a

giudicare dallespressione dolente del viso, nel momento in cui aveva detto
che stava parlando col cuore in mano. Erano pochi quelli che perdevano
tempo a leggere ci che gi sapevano, a quasi tutti interessava soprattutto
informarsi su cosa pensavano i direttori dei giornali, gli editorialisti, i
commentatori, qualche intervista dellultima ora. I titoli di apertura
attiravano lattenzione dei curiosi, erano enormi, cubitali, altri, nelle pagine
interne, di grandezza normale, ma tutti sembravano nati dalla testa di uno
stesso genio della sintesi titolativa, quella che permette di dispensare senza
rimorso dalla lettura della notizia che segue. Ce nerano di sentimentali come
La Capitale Si E Svegliata Orfana, di ironici come La Castagna Scoppiata In
Bocca Ai Provocatori o La Scheda Bianca Gli Uscita Nera, di pedagogici
come Lo Stato D Una Lezione Alla Capitale Insorta, di vendicativi come
Arrivata LOra Del Regolamento Dei Conti, di profetici come Tutto Sar
Diverso Dora In Poi o DOra In Poi Niente Sar Uguale, di allarmisti come
LAnarchia Spia o Mobilitazioni Sospette Alla Frontiera, di retorici come Un
Discorso Storico Per Un Momento Storico, di adulatori come La Dignit Del
Presidente Sfida LIrresponsabilit Della Capitale, di bellici come LEsercito
Accerchia La Citt, di obiettivi come La Ritirata Degli Organi Di Potere Si E
Svolta Senza Incidenti, di radicali come Il Consiglio Comunale Deve
Assumere La Piena Autorit, di tattici come La Soluzione Sta Nella Tradizione
Municipalista. I riferimenti alla stella meravigliosa, quella a ventisette punte
di luce, furono pochi e comunque intrufolati a casaccio fra le notizie, senza il
beneficio attrattivo di un titolo, fossanche ironico, fossanche sarcastico, del
genere E Poi Si Lamentano Che LElettricit Cara. Alcuni degli editoriali, sia
pure approvando la posizione del governo, Che Mai Le Mani Gli Dolgano
esortava uno di essi, si azzardavano a esprimere certi dubbi sulla presunta
ragionevolezza della proibizione di uscire dalla citt imposta agli abitanti, Il
fatto che, ancora una volta, per non variare, pagheranno i giusti per i
peccatori, gli onesti per i malfattori, ecco il caso di degne cittadine e degni
cittadini che, avendo compiuto col massimo scrupolo il proprio dovere di
elettori votando per uno dei partiti legalmente costituiti che compongono il
quadro di opzioni politiche e ideologiche in cui la societ si riconosce in modo
consensuale, si vedono ora coartata la propria libert di movimento per
colpa di uninsolita maggioranza di agitatori la cui unica caratteristica si dice
sia il non sapere cosa vogliono, ma che, a nostro avviso, lo sanno benissimo
e si stanno preparando per lassalto finale al potere. Altri editoriali si
spingevano oltre, reclamavano labolizione pura e semplice del segreto di
voto e proponevano per il futuro, quando la situazione si fosse normalizzata,
come per amore o per forza un giorno dovr succedere, la creazione di una
tessera di elettore, sulla quale il presidente della sezione elettorale, dopo
aver controllato, prima di introdurlo nellurna, il voto espresso, annoterebbe,
per tutti gli effetti legali, tanto gli ufficiali quanto i privati, che il titolare
aveva votato per il partito tale o tale, E in quanto rispondente a verit e
avendolo comprovato, sulla mia parola donore lo firmo. Se una tessera del

genere esistesse gi, se un legislatore consapevole della possibilit delluso


libertino del voto avesse osato compiere questo passo, articolando la
sostanza e la forma di un funzionamento democratico totalmente
trasparente, tutte le persone che avevano votato per il partito di destra o per
il partito di mezzo ora starebbero facendo le valigie per emigrare con
destinazione la loro vera patria, quella che ha sempre le braccia aperte per
accogliere coloro che pi facilmente pu stringere. Carovane di automobili e
di autobus, di furgoni e camion di traslochi, issando le bandiere dei partiti e
suonando ritmicamente il clacson, pi di di, pi di emme, non tarderebbero a
seguire lesempio del governo, diretti ai posti militari della frontiera, coi
bambini e le bambine straboccanti dai finestrini, l a urlare ai pedoni
dellinsurrezione, State in guardia, miserabili traditori, Aspettatevi la manata
quando torneremo, banditi di merda, Gran figli di quella puttana che vi ha
partorito, oppure, insulto massimo nel vocabolario del gergo democratico,
strepitando, Senza documenti, senza documenti, senza documenti, e questo
non sarebbe vero, perch anche tutti quelli contro cui se la prendevano
avrebbero in casa o porterebbero in tasca la propria tessera di elettore,
dove, ignominosamente, come marchiato a ferro, si troverebbe scritto e
timbrato Ha votato scheda bianca. A mali estremi, estremi rimedi,
concludeva seraficamente leditorialista.
La festa non dur molto. Vero che nessuno si decise ad andare a
lavorare, ma la consapevolezza della gravit della situazione non tard a far
abbassare il tono delle manifestazioni di allegria, cera persino chi si
domandava, Allegri, perch, se ci hanno isolato qui come se fossimo
appestati in quarantena, con un esercito con le armi innescate, pronte a
sparare contro chiunque voglia uscire dalla citt, fatemi il favore di dirmi
dov che stanno le ragioni per essere allegri. E altri dicevano, Dobbiamo
organizzarci, ma non sapevano come si faceva, n con chi, n a che pro.
Alcuni suggerivano che un gruppo andasse a parlare col sindaco, a offrirgli
leale collaborazione, a spiegare che le intenzioni di chi aveva votato scheda
bianca non erano rovesciare il sistema e prendere il potere, del quale
peraltro non avrebbero poi saputo cosa farsene, che se avevano votato come
avevano votato era perch erano delusi e non trovavano altro modo per far
capire una volta per tutte fino a che punto arrivava la delusione, che
avrebbero potuto fare una rivoluzione, ma di sicuro sarebbe morta tanta
gente, e questo non lo volevano, che per tutta la vita, pazientemente, erano
andati a portare i loro voti alle urne e i risultati erano sotto gli occhi, Questa
non affatto una democrazia, signor sindaco. Ci fu chi era dellopinione che
avrebbero dovuto ponderare meglio i fatti, che sarebbe stato preferibile
lasciare al comune la responsabilit di dire la prima parola, se ci presentiamo
con tutte queste spiegazioni e tutte queste idee penseranno che dietro a
tutto questo ci sia unorganizzazione politica che muove i fili, e noi siamo gli
unici a sapere che non vero, si badi che neanche la loro situazione facile,
se il governo gli ha lasciato in mano una patata bollente, a noi non conviene

scaldarla ancora di pi, un giornale ha scritto che il consiglio comunale


dovrebbe assumere la piena autorit, ma che autorit, con che mezzi, la
polizia se n andata via, non c neanche chi diriga il traffico, non ci
aspetteremo certo che i consiglieri municipali scendano in strada a svolgere
il lavoro di quelli a cui prima davano ordini, gi corre voce che gli impiegati
dei servizi municipali di raccolta dei rifiuti entreranno in sciopero, se questo
vero, e non dobbiamo sorprenderci se succeder, chiaro che potr
trattarsi solo di una provocazione, sia essa di iniziativa dello stesso consiglio
comunale o, come sarebbe pi probabile, su ordine del governo, faranno in
modo di renderci la vita amara in mille maniere, dobbiamo essere pronti a
tutto, ivi compreso, o principalmente, quello che ora ci sembra impossibile, il
mazzo ce lhanno loro, e lasso nella manica pure. Altri, del tipo pessimista,
apprensivo, trovavano che per la situazione non ci fosse via duscita, che
fossero condannati al fiasco, andr come al solito, ciascuno per s e gli altri
che sarrangino, limperfezione morale del genere umano, quante volte lo
abbiamo detto, non di oggi n di ieri, storica, viene dai tempi del cucco,
ora potr sembrare che siamo solidali luno con laltro, ma domani
cominceremo a venire alle mani, e il passo immediatamente successivo sar
la guerra aperta, la discordia, lo scontro, mentre l fuori loro se la godono a
guardare e fanno scommesse su quanto riusciremo a resistere, sar bello
fintanto che durer, sissignore, ma la sconfitta certa e garantita, in effetti,
siamo ragionevoli, a chi passerebbe per la testa che unazione del genere
riuscirebbe a spuntarla, persone che votano massicciamente scheda bianca
senza che nessuno glielo abbia ordinato, solo dei pazzi, per ora il governo
non si ancora riavuto dallo sconcerto e sta tentando di riprendere fiato, ma
la prima vittoria ce lha gi, ci hanno voltato le spalle e ci hanno mandato a
cagare, che, a loro avviso, quanto ci meritiamo, e inoltre c pure da tener
conto delle pressioni internazionali, scommetto che a questora i governi e i
partiti di tutto il mondo non pensano ad altro, non sono mica stupidi, loro,
capiscono benissimo che la situazione si pu trasformare in una miccia di
polvere, si appicca fuoco qui e va a scoppiare laggi, visto che per loro
siamo merda, allora lo saremo sino alla fine, spalla a spalla, e di questa
merda che siamo noi qualcosa schizzer pure loro.
Lindomani la voce fu confermata, i camion della nettezza urbana non
uscirono, gli spazzini si dichiararono in sciopero totale e resero pubbliche
alcune rivendicazioni salariali che il portavoce del consiglio comunale si
premur immediatamente di dichiarare del tutto inaccettabili, e tanto meno
in questo momento, disse, quando la nostra citt si trova alle prese con una
crisi senza precedenti e dallepilogo altamente problematico. Sulla stessa
linea di intervento allarmistico, un giornale che sin dalla sua fondazione si
era specializzato nel ruolo di amplificatore delle strategie e tattiche
governative, quali che fossero le loro correnti di partito, di mezzo, di destra
e delle sfumature intermedie, pubblicava un editoriale firmato dal direttore in
cui si ammetteva come assai probabile che la rivolta degli abitanti della

capitale dovesse terminare in un bagno di sangue se questi, come tutto


faceva prevedere, non avessero deposto la loro ostinazione. Nessuno,
diceva, oser negare che il governo ha spinto la sua pazienza a limiti
impensabili, di pi non gli si potr chiedere, altrimenti si perderebbe, e forse
per sempre, quellarmonioso binomio autorit-obbedienza alla cui luce sono
fiorite le pi felici societ umane e senza il quale, come la storia ampiamente
ha dimostrato, neanche una sola sarebbe stata fattibile. Leditoriale fu letto,
la radio ne ripet gli stralci principali, la televisione intervist il direttore, e si
era a questo punto quando, a mezzogiorno spaccato, da tutte le case della
citt uscirono le donne armate di scope, secchi e pale, e, senza una parola,
cominciarono a ripulire la facciata e davanti alle case in cui vivevano, dalla
porta fino al centro della strada, dove sincontravano con altre donne che,
dallaltro lato, erano scese pure con lo stesso fine e con le stesse armi.
Affermano i dizionari che la facciata quella parte di una via o strada che
rimane davanti a un palazzo, e non c niente di pi vero, ma dicono anche,
per lo meno ce lo dicono alcuni, che ripulirsi la facciata significa allontanare
da s qualche responsabilit o colpa. Errore grande, il vostro, signori filologi
e lessicologi distratti, ripulirsi la facciata allinizio fu proprio quello che ora
stanno facendo queste donne della capitale, come lo avevano fatto anche nel
passato, nei paesi, le loro mamme e nonne, e quelle non lo facevano, come
non lo fanno queste, per scaricarsi di una responsabilit, ma per assumerla.
Probabilmente per la stessa ragione che il terzo giorno scesero in strada gli
operatori della nettezza urbana. Non indossavano uniformi, ma abiti civili.
Dissero che erano le uniformi a essere in sciopero, non loro.
7.
Al ministro dellinterno, che era il responsabile dellidea, non piacque
affatto che gli impiegati del servizio di raccolta dei rifiuti fossero tornati
spontaneamente al lavoro, un atteggiamento che, a suo avviso di ministro,
pi che una dimostrazione di solidariet con le ammirevoli donne che
avevano fatto della pulizia della propria strada una questione donore, fatto
che nessun osservatore imparziale sarebbe in dubbio se riconoscere,
sfiorava, piuttosto, i limiti della complicit criminosa. Appena gli giunse la
brutta notizia, ordin per telefono al sindaco che i responsabili del mancato
rispetto
degli
ordini
ricevuti
fossero
immediatamente
ricondotti
allobbedienza, il che, tradotto in parole schiette, significava riprendere lo
sciopero, sotto minaccia, qualora linsubordinazione continuasse, di processi
disciplinari sommari, con tutte le conseguenze punitive previste nelle leggi e
nei regolamenti, dalla sospensione da salario e servizio al licenziamento
nudo e crudo. Il sindaco gli rispose che le cose sembrano sempre facili da
risolvere quando le si vede da lontano, ma chi si trova sul campo, chi deve
evitare gli scogli, quelli si che bisogna ascoltarli con attenzione prima di
passare alle decisioni, Simmagini per esempio, signor ministro, che dia un
ordine del genere agli uomini, Non lo immagino, le sto dicendo di farlo, S,

signor ministro, daccordo, ma allora mi permetta di essere io a immaginare,


immagino dunque di aver dato lordine di riprendere lo sciopero e che loro mi
mandino a quel paese, che farebbe lei, signor ministro, se si trovasse in un
caso del genere, come li obbligherebbe a rispettare lordine se fosse al mio
posto, In primo luogo, a me nessuno mi manderebbe a quel paese, in
secondo luogo, io non sono n sar mai al posto suo, io sono ministro, non
sono mica un sindaco, e, giacch ci siamo, le faccio osservare che mi
aspetterei da codesto sindaco, non solo la collaborazione ufficiale e
istituzionale cui per legge impegnato e che mi naturalmente dovuta, ma
anche uno spirito di partito che, in questo caso, mi sembra brillare pi per
lassenza, Sulla mia collaborazione ufficiale e istituzionale potr sempre
contare, signor ministro, conosco i miei doveri, ma quanto allo spirito di
partito, meglio non parlarne, vedremo cosa ne rester quando questa crisi
arriver alla fine, Sta eludendo il problema, signor sindaco, Nientaffatto,
nossignore, signor ministro, ho bisogno piuttosto che mi dica come devo fare
per obbligare i lavoratori a riprendere lo sciopero, affar suo, non mio, Ora
il mio illustre collega di partito che sta eludendo il problema, In tutta la
mia vita politica non ho mai eluso un problema, Questo s, ora vuole sottrarsi
allevidenza che non dispongo di alcun mezzo per far rispettare il suo ordine,
a meno che non pretenda che chiami la polizia, e in tal caso le rammento
che la polizia, qua, non c pi, ha lasciato la citt insieme allesercito,
portati via entrambi dal governo, e inoltre, ne conveniamo che sarebbe una
grossa anomalia usare la polizia per convincere, con le buone o con le
cattive, pi con le cattive che con le buone, i lavoratori a entrare in sciopero,
quando da sempre stata usata per soffocarlo, tramite infiltrazioni e altri
procedimenti meno sottili, Sono stupefatto, un membro del partito di destra
non parla cos, Signor ministro, da qui a qualche ora, quando arriver la
notte, dovr dire che notte, sarebbe stupido o cieco se affermassi che
giorno, E questo che centra con la storia dello sciopero, Che noi lo vogliamo
o no, signor ministro, notte, notte fonda, avvertiamo che sta succedendo
qualcosa che va ben oltre la nostra comprensione, che eccede la nostra
povera esperienza, ma stiamo agendo come se si trattasse della stessa
zuppa, fatta con gli ingredienti di sempre sul solito fornello, e invece non
cos, Dovr pensare molto seriamente se chiederle di presentare le
dimissioni, Se lo far, mi toglier un peso di dosso, conti sin da ora sulla mia
pi profonda gratitudine. Il ministro dellinterno non rispose subito, lasci
passare alcuni secondi per recuperare la calma, poi domand, Allora cosa
pensa che dovremmo fare, Niente, La prego, mio caro, non si pu chiedere a
un governo di non far niente in una situazione come questa, Mi permetta di
dirle che, in una situazione come questa, un governo non governa, sembrer
solo che lo faccia, Non posso essere daccordo con lei, qualche cosa
labbiamo pur fatta da quando tutto questo cominciato, s, siamo come un
pesce che ha abboccato allamo, ci agitiamo, scuotiamo la lenza, diamo
strattoni, ma non riusciamo a capire perch un semplice pezzo di fil di ferro

ricurvo sia stato capace di afferrarci e tenerci prigionieri, forse finiremo per
liberarci, non dico di no, ma rischiamo che il buzzo vada appresso allamo, Mi
sento veramente perplesso, C solo una cosa da fare, Quale, se poco fa mi
ha detto che non serve a niente fare checch sia, Pregare perch dia
risultato la tattica definita dal primo ministro, Che tattica, Lasciarli cuocere a
fuoco lento, ha detto, ma anche questo ho il forte timore che finisca per
giocare contro di noi, Perch, Perch saranno loro a regolare la cottura,
Allora incrociamo le braccia, Parliamo seriamente, signor ministro, sar forse
disposto il governo a finirla con questa farsa dello stato di assedio, a far
avanzare lesercito e laviazione, a mettere la citt a ferro e fuoco, a ferire e
ammazzare dieci o ventimila persone per dare un esempio, e poi sbatterne
tre o quattromila in prigione, accusandole di non si sa che crimine quando un
vero e proprio crimine non esiste, Non siamo in guerra civile, quello che
vogliamo, semplicemente, riportare le persone alla ragione, mostrar loro
lerrore in cui sono cadute o le hanno fatte cadere, questo bisogna ancora
appurarlo, fargli capire che un uso sfrenato della scheda bianca renderebbe
ingovernabile il sistema democratico, Non sembra che i risultati, finora, siano
stati brillanti, Ci vorr il suo tempo, ma alla fine le persone vedranno la luce,
Non conoscevo queste sue tendenze mistiche, signor ministro, Mio caro,
quando le situazioni si complicano, quando diventano disperate, ci
aggrappiamo a tutto, sono addirittura convinto che ad alcuni dei miei
colleghi di governo, se servisse a qualche cosa, non importerebbe affatto di
andare in pellegrinaggio, candela in mano, a far promesse al santuario,
Giacch me ne parla, da queste parti ci sono alcuni santuari daltro genere
dove vorrei che lei, signor ministro dellinterno, facesse arrivare una delle
sue candeline, Si spieghi, Dica per Favore ai giornali e a quelli della
televisione e della radio di non gettare altra benzina sul fuoco, se ci vengono
meno la razionalit e lintelligenza, rischiamo che vada tutto allaria, avr
letto che il direttore del giornale del governo ha commesso oggi la
stupidaggine di ammettere la possibilit che tutta questa storia finisca in un
bagno di sangue, Il giornale non del governo, Se mi permesso il
commento, signor ministro, avrei preferito un altro commento da parte sua,
Quelluomo ha ecceduto un po, ha passato i limiti, capita ogni qualvolta si
vuole presentare pi materiale di quanto sia stato commissionato, Signor
ministro, Dica, Che faccio, insomma, con gli impiegati del servizio di nettezza
urbana, Li lasci lavorare, cos il comune continuer a essere ben visto dalla
popolazione e questo potr tornarci utile in futuro, oltre tutto, c da
riconoscere che lo sciopero era solo uno degli elementi della strategia, e di
sicuro non quello di maggiore importanza, Non sarebbe bello per la citt, n
ora n in futuro, che il municipio fosse utilizzato come unarma di guerra
contro i suoi municipi, Ma non pu neanche restare al margine di una
situazione come questa, il comune si trova in questo paese e non in un altro,
Non sto chiedendo che ci lascino al margine di questa situazione, quello che
chiedo che il governo non metta ostacoli allesercizio delle mie

competenze, che in nessun momento voglia dare al pubblico limpressione


che il comune non altro che uno strumento della sua politica repressiva,
chiedo scusa per il termine, in primo luogo perch non vero, e in secondo
luogo perch non lo sar mai, Temo di non comprenderla, o di comprenderla
fin troppo bene, Signor ministro, un giorno, non so quando, la citt torner a
essere la capitale del paese, possibile, non certo, dipende da dove
vogliano arrivare con la ribellione, Comunque sia, necessario che il
comune, con me o con qualsiasi altro sindaco, non possa mai essere visto
come complice o coautore, sia pure solo indirettamente, di una repressione
sanguinosa, se il governo dovesse ordinarla non potr far altro che subirne
le conseguenze, ma il comune, questo, della citt, non la citt del comune,
spero di essere stato sufficientemente chiaro, signor ministro, Talmente
chiaro che le far una domanda. A sua disposizione, signor ministro, Ha
votato scheda bianca, Come, prego, non ho sentito bene, Le ho domandato
se ha votato scheda bianca, le ho domandato se era in bianco la scheda che
ha depositato nellurna, Non si sa mai, signor ministro, non si sa mai,
Quando sar tutto finito, spero di avere con lei una lunga conversazione, Ai
suoi ordini, signor ministro, Buonasera, Buonasera, Avrei voglia di venir l a
darle una tirata dorecchio, Non ho pi let, signor ministro, Se un giorno
dovesse essere ministro dellinterno, sapr che per le tirate di orecchio e altri
rimproveri non c mai stato limite di et, Che non la senta il diavolo, signor
ministro, Il diavolo ha un udito talmente buono che non ha bisogno che gli
dicano le cose a voce alta, Che dio ci aiuti, allora, Non vale la pena, sordo
dalla nascita.
Cos termin lelucidativa e scoppiettante conversazione fra il ministro
dellinterno e il sindaco, dopo aver brandito, entrambi, punti di vista,
argomenti e opinioni che, con ogni probabilit, avranno disorientato il
lettore, gi dubbioso che i due interlocutori appartengano di fatto, come
pensava prima, al partito di destra, proprio quello che, in quanto potere, va
praticando una sporca politica di repressione, tanto sul piano collettivo, con
la citt capitale sottoposta alla vessazione di uno stato di assedio ordinato
dallo stesso governo del paese, come sul piano individuale, interrogatori
duri, rivelatori di menzogne, minacce e, vai a saperlo, torture fra le peggiori,
anche se per la verit va detto che, se ci sono state, noi non potremo
testimoniarlo, non eravamo presenti, il che, a ben notare, non significa
molto, in quanto non eravamo presenti neanche allattraversamento del mar
rosso a piedi asciutti, e tutti giurano che sia avvenuto. Per quanto si riferisce
al ministro dellinterno, sicuramente si sar notato che nella corazza da
guerriero indomito che, in sorda competizione con il ministro della difesa, si
sforza di esibire, c come una sottile falla, o, per dirla in parole povere, una
crepa dove centra un dito. Se cos non fosse, non avremmo dovuto assistere
ai successivi fallimenti dei suoi piani, alla rapidit e facilit con cui la lama
della sua spada perde il filo, come si appena confermato in questo dialogo,
il cui epilogo, dopo un esordio da leone, stato da ronzino, per non dire di

peggio, si veda per esempio la mancanza di rispetto dimostrata


nellaffermare tassativamente che dio duro dorecchi dalla nascita. Quanto
al sindaco, usando le parole del ministro dellinterno, ci rallegra verificare
che abbia visto la luce, non quella che il suddetto ministro vuole che vedano
i votanti della capitale, ma la luce che i suddetti votanti scheda bianca
sperano che qualcuno cominci a vedere. La cosa pi usuale a questo mondo,
in questi tempi in cui tentenniamo alla cieca, di scontrarci, svoltando
langolo pi vicino, con uomini e donne nella maturit dellesistenza e della
prosperit, i quali, essendo stati ai diciottanni, non solo le ridenti primavere
dello stile, ma anche, e forse soprattutto, esuberanti rivoluzionari decisi a
rovesciare il sistema dei padri e metterci al suo posto il paradiso, beh, della
fraternit, si ritrovano ora, con una fermezza per lo meno uguale,
impoltroniti in convinzioni e prassi che, dopo esser passate, per riscaldare e
rendere pi flessibili i muscoli, per una delle tante versioni del
conservatorismo moderato, hanno finito per sfociare nel pi sfrenato e
reazionario egoismo. In parole non tanto cerimoniose, questi uomini e
queste donne, davanti allo specchio della propria vita, sputano tutti i giorni
sulla faccia di quel che sono stati lo scaracchio di ci che sono. Che un
politico del partito di destra, un uomo fra i quaranta e i cinquantanni, dopo
aver passato tutta la vita allombra di una tradizione rinfrescata dallaria
condizionata della borsa valori e cullata dallo zefiro vaporoso dei mercati,
abbia avuto la rivelazione, o la semplice evidenza, del significato profondo
della mansueta sollevazione della citt che incaricato di amministrare,
qualcosa degno di registrazione e meritevole di tutti i ringraziamenti,
talmente poco siamo abituati a fenomeni di questa singolarit.
Non sar passata inosservata, a lettori e ascoltatori particolarmente
esigenti, la scarsa attenzione, scarsa per non dire nulla, che il narratore di
questa fabula ha dato agli ambienti in cui lazione descritta, peraltro
alquanto lenta, trascorre. Eccetto il primo capitolo, dove ancora possibile
osservare un certo numero di pennellate casualmente distribuite sulla
sezione elettorale, e comunque limitate a porte, lampade e tavoli, e se
escludiamo altres la presenza del poligrafo o macchina per beccare i
bugiardi, il resto, che pure non poco, si svolto come se i figuranti del
racconto abitassero in un mondo immateriale, estranei alla comodit o alla
scomodit dei luoghi in cui si trovavano, e occupati unicamente a parlare. La
sala dove il governo del paese, pi di una volta, occasionalmente con la
presenza e la partecipazione del capo dello stato, si riunito per dibattere la
situazione e prendere le misure necessarie alla pacificazione degli animi e
alla tranquillit delle strade, avr certo un grande tavolo intorno al quale i
ministri si sedevano in comode sedie tappezzate e sul quale era impossibile
che non ci fossero varie bottiglie di acqua minerale e altrettanti bicchieri,
matite e penne biro dai colori diversi, evidenziatori, rapporti, volumi di
legislazione, blocchi per appunti, microfoni, telefoni, la solita attrezzatura nei
luoghi di questo calibro. Ci saranno stati lampadari appesi al soffitto e

appliques alle pareti, ci saranno state porte imbottite e finestre con


tendaggi, ci saranno stati tappeti sul pavimento, ci saranno stati quadri alle
pareti e qualche arazzo antico o moderno, immancabilmente il ritratto del
capo dello stato, il busto della repubblica, la bandiera della patria. Di tutto
questo non si parlato affatto, di tutto questo non si parler in futuro.
Persino qui, nel pi modesto bench ampio studio del sindaco, con un
balcone sulla piazza e una grande veduta aerea della citt sulla parete pi
lunga, non mancherebbero elementi con cui riempire di sostanziali
descrizioni un paio di pagine, approfittando contemporaneamente della
generosa pausa per tirare un respiro profondo prima di affrontare i disastri in
arrivo. Ben pi importante ci sembra osservare le rughe di apprensione che
si sono scavate sulla fronte del sindaco, forse sta pensando che ha parlato
troppo, che ha dato al ministro dellinterno limpressione, se non la certezza,
di essersi associato alle fila del nemico e che, con questa imprudenza, avr
compromesso, magari irrimediabilmente, la propria carriera politica dentro e
fuori del partito. Laltra possibilit, tanto remota come inimmaginabile,
sarebbe quella che le sue ragioni avessero spinto nella buona direzione il
ministro dellinterno e lo portassero a riconsiderare da cima a fondo le
strategie e le tattiche con cui il governo pensa di sopraffare la sedizione. Lo
vediamo scuotere il capo, segnale sicuro che, dopo aver esaminato
rapidamente lipotesi, laveva accantonata perch stupidamente ingenua e
pericolosamente irrealistica. Si alz dalla sedia su cui era rimasto seduto
dopo la conversazione con il ministro e si avvicin alla finestra. Non lapr,
scost un po la tenda e guard fuori. La piazza aveva il solito aspetto, gente
che passava, tre persone sedute su una panchina sotto lombra di un albero,
i tavolini allaperto dei bar coi loro clienti, le fioraie, una donna seguita da un
cane, le edicole dei giornali, autobus, automobili, il paesaggio di sempre. Ora
esco, decise. Torn al tavolo e telefon al capo di gabinetto, Ho bisogno di
fare un giro, disse, lo comunichi ai consiglieri che eventualmente si trovino
nelledificio, ma solo se chiedono di me, quanto al resto, lo lascio nelle sue
mani, Dir al suo autista di portare lauto davanti alla porta, Mi faccia questo
favore, ma, fin da ora, lo avverta che non avr bisogno di lui, guider io
stesso, Oggi torner in comune, Spero di s, la avvertir qualora decidessi il
contrario, Benissimo, Come va la citt, Niente di molto grave da segnalare,
non ci sono giunte notizie peggiori delle solite, incidenti stradali, qualche
imbottigliamento qua e l, un piccolo incendio senza conseguenze, una
rapina sventata nellagenzia di una banca, Come se la sono cavata, ora che
siamo senza polizia, Il rapinatore era un povero diavolo, un dilettante, e la
pistola, malgrado fosse autentica, era scarica, Dove lo hanno portato, Le
persone che lo hanno disarmato sono andate a consegnarlo in una caserma
dei pompieri, A che pro, se l non ci sono locali per tenere qualcuno in stato
di fermo, Da qualche parte dovevano pure andare a depositarlo, E che
successo dopo, Mi hanno raccontato che i pompieri sono rimasti l unora a
dargli buoni consigli e poi lo hanno messo in libert, Non potevano fare altro,

s, signor sindaco, in effetti non potevano fare altro, Dica alla mia segretaria
che mi avvisi quando lauto sar alla porta, s, signore. Il sindaco si
riappoggi alla sedia, in attesa, con la fronte di nuovo scavata di rughe. Al
contrario delle predizioni degli auspici, non si erano avuti in questi giorni n
pi furti, n pi stupri, n pi assassini di prima. Sembrava che della polizia,
in definitiva, non si sentisse affatto la mancanza per la sicurezza della citt,
che la popolazione stessa, spontaneamente o in maniera pi o meno
organizzata, si fosse assunta i compiti di sorveglianza. Questo caso
dellagenzia di banca, per esempio. Il caso dellagenzia di banca, pens, non
significa niente, quelluomo doveva essere nervoso, poco sicuro di s, era un
novellino, e gli impiegati della banca si sono resi conto che non sarebbe
stato pericoloso, ma un domani potrebbe non essere cos, che sto dicendo,
un domani, oggi, ora stesso, in questi ultimi giorni ci sono stati in citt alcuni
crimini che ovviamente resteranno impuniti, se non abbiamo la polizia, se i
delinquenti non vengono arrestati, se non ci sono indagini n processi, se i
giudici se ne vanno a casa e i tribunali non funzionano, inevitabile che la
criminalit aumenti, sembra che tutti stiano aspettando che il comune si
faccia carico del pattugliamento della citt, ce lo chiedono, lo pretendono,
protestano che senza sicurezza non ci sar tranquillit, e io mi domando
come, chiedere volontari, creare milizie urbane, non ditemi che ci metteremo
a girare per le strade come gendarmi da operetta, con le uniformi affittate
nei guardaroba dei teatri, e le armi, dove stanno le armi, e poi saperle
usare, e non solo questo, bisogna esser capaci di usarle, tirar fuori una
pistola e sparare, mai pensabile vedere me, e i consiglieri, e gli impiegati
del comune, l a inseguire sui tetti lassassino di mezzanotte e lo stupratore
del marted, o nei saloni dellalta societ il ladro in guanti bianchi. Il telefono
diede il segnale, era la segretaria, Signor sindaco, c la sua auto che
aspetta, Grazie, disse, scendo subito, non so se oggi torner ancora, se c
qualche problema mi chiami sul cellulare, Che tutto le vada bene, signor
sindaco, Perch mi dice questo, Coi tempi che corrono il minimo che
potremo augurarci, Posso farle una domanda, Ma certamente, purch io
abbia la risposta, Se non vuole, non risponda, Sono in attesa della domanda,
Per chi ha votato, Per nessuno, signor sindaco, Vuol dire che si astenuta,
Voglio dire che ho votato scheda bianca, Scheda bianca, s, signor sindaco,
scheda bianca, E me lo dice cos, senza n ai n bai, Anche lei me lha
domandato senza n ai n bai, E pare che questo le abbia dato la fiducia
sufficiente per rispondere, Pi o meno, signor sindaco, solo pi o meno, Se
intendo bene, ha pensato che poteva anche essere un rischio, Speravo non
lo fosse, In definitiva, come vede, ha avuto ragione a fidarsi, Vuol dire che
non sar invitata a presentare le mie dimissioni, Stia tranquilla, dorma in
pace, Sarebbe molto meglio se non avessimo bisogno del sonno per stare in
pace, signor sindaco, Ben detto, Lo direbbe chiunque, signor sindaco, non
vincer il premio dellaccademia con questa frase, Dovr dunque
accontentarsi del mio applauso, Mi ritengo pi che ricompensata, Allora

fermiamoci qui, se ci sar bisogno mi chiami sul cellulare, s, signore, A


domani, se non prima, Arrivederci, a domani, rispose la segretaria.
Il sindaco riordin sommariamente i documenti sparpagliati sulla
scrivania, erano per lo pi come se ormai riguardassero un altro paese e un
altro secolo, non questa capitale in stato di assedio, abbandonata dal proprio
governo, accerchiata dal proprio esercito. Se li avesse stracciati, se li avesse
bruciati, se li avesse gettati nel cestino della carta straccia, nessuno sarebbe
venuto a chiedergli conto di quel che aveva fatto, ora le persone hanno cose
molto pi importanti cui pensare, la citt, a ben notare, non fa pi parte del
mondo conosciuto, si trasformata in una pentola piena di cibo marcio e di
vermi, in unisola sospinta verso un mare che non il suo, un luogo dove
scoppiato un pericoloso focolaio dinfezione e che, per prudenza, stato
messo in quarantena, in attesa che la peste perda la virulenza o, non
essendoci pi nessuno da ammazzare, finisca per divorare se stessa. Chiese
allusciere di portargli limpermeabile, prese la cartella coi documenti da
studiare a casa e scese. Lautista, che stava aspettando, gli apr lo sportello
dellauto, Mi hanno detto che non ha bisogno di me, signor sindaco, Infatti,
pu andare a casa, Allora, a domani, signor sindaco, A domani.
interessante come spendiamo tutti i giorni della vita a congedarci, dicendo e
sentendoci dire a domani, e, fatalmente, uno di quei giorni, che per qualcuno
sar stato lultimo, o non ci sar pi colui a cui lo abbiamo detto, o non ci
saremo pi noi che lo abbiamo detto. Vedremo se questo domani di oggi,
che siamo soliti chiamare anche il giorno seguente, quando il sindaco e il suo
autista personale si incontreranno di nuovo, saranno capaci di capire fino a
qual punto sia straordinario, fino a qual punto sia stato quasi un miracolo
laver detto a domani e vedere che si realizzato con certezza quello che
altro non era se non una problematica possibilit. Il sindaco entr nellauto.
Avrebbe fatto un giro per la citt, guardato le persone di passaggio, senza
fretta, e, magari posteggiando, sarebbe sceso a fare due passi a piedi, a
sentire quello che eventualmente si dicesse, insomma, a prendere il polso
alla citt, a valutare lintensit del febbrone che stava incubando. Da qualche
lettura dellinfanzia rammentava che un certo re doriente, non era granch
sicuro se fosse re o imperatore, pi probabile che si trattasse del califfo
dellepoca, di tanto in tanto usciva dal suo palazzo travestito per mescolarsi
con il popolino, con la plebaglia, e ascoltare quanto di lui si diceva nello
schietto parlatoio delle strade e delle piazze. In realt, non doveva essere
poi tanto schietto quanto questo perch anche a quel tempo, come sempre,
non dovevano mancare gli spioni l ad annotare gli apprezzamenti, le
lamentele, le critiche e qualche embrionale progetto di cospirazione. regola
invariabile del potere che, le teste, sempre meglio tagliarle prima che
comincino a pensare, dopo pu essere troppo tardi. Il sindaco non il re di
questa citt accerchiata, e quanto al visir dellinterno, si esiliato al di l
della frontiera e, a questora, sicuramente in riunione di lavoro coi suoi
collaboratori, pi avanti sapremo quali, e a che scopo. Perci questo sindaco

non ha bisogno di travestirsi con barba e baffi, la faccia con cui va in giro
la sua di sempre, sebbene un po pi preoccupata del solito, come si
notato dalle rughe sulla fronte. Qualcuno lo riconosce, ma sono pochi quelli
che lo salutano. Non si creda, per, che gli indifferenti o gli ostili siano solo
quelli che hanno votato sin dallinizio scheda bianca, e che di conseguenza
vedrebbero in lui un avversario, anche non pochi dei votanti per il suo stesso
partito e per il partito di mezzo lo guardano con malcelata sospettosit, per
non dire addirittura con esplicita antipatia, Che star facendo qui costui,
penseranno, perch venuto a mescolarsi con la feccia dei biancosi,
dovrebbe stare piuttosto a lavorare e meritarsi quello che gli pagano,
magari, siccome ora la maggioranza unaltra, venuto a caccia di voti, se
lidea questa ben fregato, che di elezioni, qui, non ce ne saranno tanto
presto, se fossi io il governo so bene cosa farei, scioglierei questo consiglio
comunale e, al suo posto, nominerei una commissione amministrativa
decente, di assoluta fiducia politica. Prima di proseguire questo racconto, ci
converr spiegare che luso della parola biancoso poche righe sopra non
stato occasionale o fortuito, n risultato da un errore di digitazione sulla
tastiera del computer, e tanto meno si trattato di un neologismo che il
narratore sarebbe andato a inventare di corsa per supplire a una mancanza.
Il termine esiste, esiste davvero, si pu trovare nei dizionari, il problema, se
problema , sta nel fatto che le persone sono convinte di conoscere il
significato della parola bianco e dei suoi derivati, e dunque non perdono
tempo andando a certificarsi alla fonte, oppure soffrono della sindrome da
intelletto pigro e si fermano l, non vanno oltre, alla bella scoperta. Non si sa
chi sar stato in citt il curioso investigatore o casuale scopritore, certo
che la parola si diffusa rapidamente e fin da subito con il senso
peggiorativo che la semplice lettura sembra gi suscitare. Malgrado non ci
fossimo riferiti precedentemente al fatto, deplorevole sotto tutti gli aspetti,
gli stessi mezzi di comunicazione sociale, in particolare la televisione di
stato, stanno gi impiegando la parola come se si trattasse di una delle
peggiori oscenit. Quando ci compare scritta e ci limitiamo a guardarla, non
ci si rende tanto conto, ma se la sentiamo pronunciare, con quellincrespare
nauseato delle labbra e quel tintinnio di disprezzo, bisogna essere dotati
dellarmatura morale di un cavaliere della tavola rotonda per non correre
immediatamente, corda al collo e tunica da penitente, a darsi pugni sul petto
e a rinnegare tutti i vecchi principi e precetti, Biancoso fui, biancoso non
sar, che la patria mi perdoni, che mi perdoni il re. Il sindaco, che non avr
niente da perdonare, visto che non re n lo sar mai, e neppure candidato
alle prossime elezioni, ha smesso di osservare i passanti, ora cerca indizi di
incuria, di abbandono, di deterioramento, e, per lo meno a prima vista, non
li trova. I negozi e i grandi magazzini sono aperti, anche se non sembra ci
sia granch movimento, le automobili circolano senzaltro impedimento se
non, qua e l, qualche imbottigliamento di poco conto, davanti alle banche
non ci sono file di clienti preoccupati, le solite che si formano sempre nei

momenti di crisi, tutto sembra normale, non un solo scippo, neanche una lite
con spari e coltellate, niente che non sia questo pomeriggio luminoso, n
freddo n caldo, un pomeriggio che sembra venuto al mondo per soddisfare
tutti i desideri e calmare tutte le ansie. Ma non la preoccupazione, o, per
essere pi letterari, linquietudine interiore del sindaco. Quella che sente lui,
e forse lunico, fra tutte le persone che passano, a sentirla, una sorta di
minaccia fluttuante nellaria, quella che i temperamenti sensibili
percepiscono quando la massa di nuvole che copre il cielo sincrespa in
attesa che deflagri il tuono, quando una porta cigola nel buio e una corrente
di aria gelata ci sfiora il viso, quando un presagio maligno ci apre le porte
della disperazione, quando una risata diabolica ci squarcia il delicato velo
dellanima. Niente di concreto, niente di cui poter parlare con cognizione di
causa e obiettivit, ma di sicuro c che il sindaco deve fare uno sforzo
enorme per non fermare il primo passante che incrocia e dirgli, Stia attento,
non mi domandi stia attento perch, attento a che cosa, le chiedo solo di
stare attento, sento che sta per succedere qualcosa di brutto, Se non lo sa
lei, che sindaco e ha delle responsabilit, come potrei saperlo io, gli
domanderebbero, Non importa, limportante che lei stia attento, Si tratta di
unepidemia, Non credo, Un terremoto, Noi non siamo in una zona sismica,
qui terremoti non ce ne sono mai stati, Uninondazione, una piena, Sono
anni che il fiume non sale al limite delle sponde, Allora, Non so dirle, Vorr
scusarmi per la domanda che sto per farle, scusato ancor prima di averla
fatta, Non sar, signor sindaco, e lo dico senza alcuna intenzione di
offendere, che ha bevuto un bicchiere di troppo, come sapr lultimo
sempre il peggiore, lo bevo solo ai pasti, e sempre con moderazione, non
sono un alcolista, In tal caso, non capisco, Quando sar successo, capir,
Quando sar successo che cosa, Quello che sta per succedere. Perplesso,
linterlocutore si guard intorno, Se sta cercando un poliziotto per farmi
arrestare, disse il sindaco, non si affanni, se ne sono andati via tutti, Non
stavo cercando un poliziotto, ment laltro, stavo aspettando di incontrare un
amico, s, eccolo l, allora arrivederci, signor sindaco, stia bene, io, in tutta
franchezza, se fossi al posto suo, me ne andrei immediatamente a casa e mi
metterei a letto, dormendo ci si dimentica di tutto, Non vado mai a letto a
questora, Per starsene a letto tutte le ore sono buone, cos le direbbe il mio
gatto, Posso farle una domanda io, Ma certo, signor sindaco, senzaltro, Ha
votato scheda bianca, Sta facendo uninchiesta, No, solo una curiosit, ma
se non vuole, non risponda. Luomo esit un secondo, poi, serio, rispose,
Sissignore, ho votato scheda bianca, che io sappia non proibito, Proibito
no, ma guardi il risultato. Luomo sembrava essersi dimenticato dellamico
immaginario, Signor sindaco, io, personalmente, non ho niente contro di lei,
anzi, posso anche riconoscere che ha fatto un buon lavoro al comune, ma la
colpa di quello che lei chiama risultato non mia, ho votato come mi
andava, entro la legge, ora arrangiatevi voi, se pensate che la patata sia
calda, soffiateci sopra, Non si alteri, io intendevo solo avvisarla, Devo ancora

sapere di che, Pur volendo, non saprei spiegarglielo, Allora sono stato qui a
perdere il mio tempo, Mi scusi, il suo amico la aspetta, Non ho nessun amico
che aspetta, volevo solo andarmene, Allora la ringrazio di essere rimasto un
po di pi, Signor sindaco, Dica, dica, non faccia cerimonie, Se riesco a
capirne qualcosa di ci che passa nella testa della gente, il suo un rimorso
di coscienza, Rimorso per quello che non ho fatto, C chi afferma che sia il
peggiore di tutti, il rimorso di aver permesso che si facesse, Forse ha
ragione, ci penser, comunque sia, faccia attenzione, Senzaltro, signor
sindaco, e la ringrazio per lavvertimento, Sia pur continuando a non sapere
di che, Ci sono persone che meritano la nostra fiducia, Lei la seconda
persona che me lo dice oggi, In tal caso pu dire di aver gi guadagnato la
giornata, Grazie, Arrivederci, signor sindaco, Arrivederci.
Il sindaco torn indietro, al punto dove aveva lasciato lauto
posteggiata, era soddisfatto, per lo meno era riuscito ad avvisare qualcuno,
se questi passava parola, in poche ore tutta la citt sarebbe stata allerta,
pronta per ogni evenienza, Non devo essere perfettamente in senno, pens,
evidente che luomo non dir niente, non mica scemo come me, beh, non
si tratta di una questione di scemaggine, che io abbia sentito una minaccia
che non son capace di definire al far mio, non suo, la cosa migliore che
devo fare seguire il consiglio che mi ha dato, andare a casa, non sar mai
perso il giorno in cui ci sar stato concesso, almeno, un buon consiglio.
Mont nellauto e, da li, avvis il capo di gabinetto che non sarebbe tornato
in comune. Abitava in una strada del centro, non lontano dalla stazione
centrale della metro di superficie che serviva una grande parte del settore
est della citt. La moglie, medico chirurgo, non sar a casa, oggi il suo
turno di guardia notturna in ospedale, e quanto ai due figli, il maschio
nellesercito, probabilmente uno di quelli che stanno difendendo la
frontiera con un pesante mitra allertato e la maschera antigas appesa al
collo, e la ragazza, allestero, lavora come segretaria e interprete in un
organismo internazionale, uno di quelli che vanno a piazzare le loro
monumentali e lussuose sedi nelle citt pi importanti, politicamente
parlando, chiaro. A lei, a qualche cosa sar pur servito avere un padre ben
collocato nel sistema ufficiale dei favori che si ottengono e si pagano, che si
fanno e si ricambiano. Siccome persino i migliori consigli, nella migliore delle
ipotesi, si seguono solo a met, il sindaco non se ne and a letto. Studi le
carte che si era portato a casa, su alcune prese qualche decisione, altre le
rinvi per un secondo esame. Quando si avvicin lora di cena, and in
cucina, apr il frigorifero, ma non trov niente che gli stuzzicasse lappetito.
La moglie aveva pensato a lui, non gli avrebbe fatto fare la fame, ma lo
sforzo di apparecchiare la tavola, riscaldare la pietanza, dopo lavare i piatti,
oggi gli sembrava sovrumano. Usc e and in un ristorante. Seduto a tavola,
mentre aspettava che lo servissero, telefon alla moglie, Come va il lavoro,
le domand, Senza grossi problemi, e tu come stai, Bene, solo un po
inquieto, Non ti domando perch, con questa situazione, qualcosa di pi,

una specie di fremito interiore, unombra, come un cattivo augurio, Non ti


facevo superstizioso, Arriva pur sempre lora per tutto, Sento rumori di voci,
dove sei, Al ristorante, poi andr a casa, o forse prima passo li a salutarti,
essere sindaco apre molte porte, Potrei essere impegnata a operare, potrei
dilungarmi, Bene, ci penser, un bacio, Un bacio, Grande, Enorme. Il
cameriere gli port il piatto, Eccola servita, signor sindaco, buon appetito.
Stava portando la forchetta alla bocca quando unesplosione fece tremare da
cima a fondo ledificio, mentre andavano in frantumi i vetri dentro e fuori,
tavoli e sedie furono scagliati a terra, cera gente che urlava e gemeva,
alcuni erano feriti, altri storditi dallurto, altri ancora tremanti per lo
spavento. Il sindaco sanguinava da una ferita al viso provocata da un pezzo
di vetro. Era evidente che erano stati colpiti dallonda di espansione dello
scoppio. Devessere stato alla stazione della metro, disse fra i singhiozzi una
donna che tentava di alzarsi. Comprimendosi la ferita con un tovagliolo, il
sindaco corse fuori. I vetri gli si spaccavano sotto i piedi, davanti a lui, in
lontananza, si ergeva una spessa colonna di fumo nero, gli parve addirittura
di vedere il bagliore di un incendio, accaduto, nella stazione, pens. Si
era liberato del tovagliolo quando si era reso conto che comprimersi il viso
con la mano gli impediva i movimenti, ora il sangue scorreva liberamente
sulla guancia e sul collo e gli inzuppava il colletto. Domandandosi fra s e s
se il servizio sarebbe stato ancora in funzione, si ferm un attimo a digitare
il numero di telefono che rispondeva alle emergenze, ma il nervosismo della
voce che gli rispose indicava che la notizia era gi arrivata, Parla il sindaco,
scoppiata una bomba nella stazione principale della metro di superficie
settore est, mandate tutto quello che potete, i pompieri, la protezione civile,
gli scout, se ce ne sono ancora, infermieri, ambulanze, materiale di pronto
soccorso, tutto quello che avete a portata di mano, ah, unaltra cosa, se c
modo di sapere dove vivono gli agenti di polizia in pensione, chiamate pure
loro, che vengano a dare una mano, I pompieri sono gi partiti, signor
sindaco, stiamo facendo tutto il possibile per. Tronc la comunicazione e si
precipit di nuovo fuori. Cera gente che correva accanto a lui, alcuni, pi
rapidi, lo sorpassavano, le gambe gli pesavano, erano come piombo, e
sembrava che i polmoni si rifiutassero di respirare laria densa e
maleodorante, e un dolore, un dolore che rapidamente gli si era fissato
allaltezza della trachea, aumentava istante dopo istante. La stazione era
ormai a una cinquantina di metri, il fumo scuro, grigio, illuminato
dallincendio, saliva a spirali furiose. Quanti morti ci saranno l dentro, chi
avr messo la bomba, si domand il sindaco. Si udivano ormai vicine le
sirene degli automezzi dei pompieri, gli ululati angoscianti, pi di chi implora
soccorso che non di chi viene a prestarlo, erano sempre pi acuti, da un
momento allaltro irromperanno da uno di questi angoli. La prima vettura
comparve mentre il sindaco si stava facendo strada in un assembramento di
gente che era accorsa a vedere il disastro, Sono il sindaco, diceva, sono il
sindaco, lasciatemi passare, per favore, e si sentiva dolorosamente ridicolo

mentre continuava a ripeterlo, consapevole che il fatto di essere sindaco non


gli avrebbe aperto tutte le porte, l dentro, proprio l, per non andare pi
lontano, ce nerano alcuni per cui si erano chiuse definitivamente quelle della
vita. In pochi minuti, grossi getti dacqua venivano gi proiettati attraverso
le aperture di quelle che erano state porte e finestre, o sinnalzavano
nellaria e andavano a bagnare le strutture superiori nel tentativo di ridurre il
pericolo che il fuoco dilagasse. Il sindaco si rivolse al capo dei pompieri, Che
ne pensa, comandante, domand, Tra i peggiori che abbia mai visto, ho
addirittura limpressione che ci sia odore di fosforo, Non lo dica, non
possibile, Sar una mia impressione, voglia il cielo che mi stia sbagliando. In
quel momento comparve unauto di servizio della televisione, subito dopo ne
spuntarono altre, della stampa, della radio, ora il sindaco, circondato da
proiettori e microfoni, risponde alle domande, Quanti morti calcola che ci
saranno stati, Di che informazioni dispone, Quanti feriti, Quante persone
ustionate, Quando pensa che la stazione potr tornare a funzionare, C
qualche sospetto su chi siano gli autori dellattentato, Si ricevuto qualche
avviso prima dello scoppio, In caso affermativo, chi lo ha ricevuto, e che
misure sono state prese per evacuare la stazione in tempo, Le sembra che si
sar trattato di unazione terroristica compiuta da qualche gruppo collegato
con lattuale movimento di sovversione urbana, Si aspetta che debbano
verificarsi altri attentati di questo tipo, Come sindaco e unica autorit della
citt, quali sono i mezzi di cui dispone per procedere alle necessarie indagini.
Quando la pioggia di domande si interruppe, il sindaco diede lunica risposta
possibile in quella circostanza, Alcune questioni oltrepassano le mie
competenze, quindi non posso rispondervi, suppongo, tuttavia, che il
governo non dovr tardare a fare una dichiarazione ufficiale, quanto alle
altre questioni, posso dire solo che stiamo facendo tutto ci che
umanamente possibile per soccorrere le vittime, voglia il cielo che riusciamo
ad arrivare in tempo, almeno per alcune, Ma quanti morti ci sono, in
definitiva, insistette un giornalista, Quando potremo entrare in quellinferno
lo sapremo, fino a quel momento risparmiatemi, per favore, le domande
stupide. I giornalisti protestarono che quella non era una maniera corretta di
trattare la comunicazione sociale, che stavano compiendo il loro dovere di
informare e dunque avevano il diritto di essere rispettati, ma il sindaco
tronc allorigine il discorso corporativo, Oggi c stato un giornale che ha
osato chiedere un bagno di sangue, stavolta non c ancora stato, gli
ustionati non sanguinano, si trasformano solo in ciccioli, e ora lasciatemi
passare, per favore, non ho altro da dire, sarete convocati quando
disporremo di informazioni concrete. Si ud un mormorio generale di
disapprovazione, nelle ultime file qualche parola sdegnosa, Chi crede di
essere, ma il sindaco non fece alcuno sforzo per appurare da dove
provenisse linsolenza, lui stesso non aveva fatto altro che domandarsi nelle
ultime ore, Chi credo di essere.

Dopo due ore il fuoco fu dichiarato estinto, per altre due ore
perdurarono le ceneri incandescenti, ma non era ancora possibile sapere
quanti fossero i morti. Una trentina o una quarantina di persone che, con
ferite di varia gravit erano sfuggite agli effetti peggiori dellesplosione
poich si trovavano in una zona dellatrio lontana dal luogo dello scoppio,
furono trasportate allospedale. Il sindaco si trattenne sul posto fino al
completo spegnimento delle ceneri, accett di allontanarsi solo quando il
comandante dei pompieri gli disse, Vada a riposare, signor sindaco, al resto
ci pensiamo noi, e faccia qualcosa per quella ferita che ha sul viso, non
capisco come nessuno se ne sia accorto, Non ha importanza, erano occupati
in cose pi serie. Poi domand, E ora, Ora, cercare ed estrarre i cadaveri,
alcuni saranno a pezzi, la maggior parte carbonizzati, Non so se potr
sopportarlo, Nello stato in cui la vedo, non lo sopporter, Sono un vigliacco,
Qui la vigliaccheria non centra niente, signor sindaco, la prima volta io sono
svenuto, Grazie, faccia quello che pu, Spegnere lultimo tizzone, come a
dire niente, Per lo meno lei star qui. Sporco di fuliggine, con la guancia
annerita dal sangue coagulato, cominci, penosamente, a camminare verso
casa.
Il corpo gli doleva tutto, per aver corso, per la tensione nervosa, per
essere stato tanto tempo in piedi. Telefonare alla moglie non valeva la pena,
chi gli avesse risposto di sicuro avrebbe detto, Spiacente, signor sindaco, la
dottoressa sta operando, non pu venire al telefono. Da un lato e dallaltro
della strada cera gente alle finestre, ma nessuno lo riconobbe. Un vero
sindaco si sposta nellauto ufficiale, ha un segretario che gli porta la cartella
dei documenti, tre guardaspalla a fargli strada, e quello l un vagabondo
sporco e puzzolente, un uomo triste sullorlo delle lacrime, un fantasma cui
nessuno presta un secchio dacqua per lavarsi il lenzuolo. Lo specchio
dellascensore gli mostr la faccia carbonizzata che avrebbe avuto in quel
momento se si fosse trovato nellatrio della stazione quando la bomba era
esplosa, Che orrore, che orrore, mormor. Apr la porta con le mani tremanti
e si avvi nel bagno. Prese dallo stipetto la cassetta di pronto soccorso, il
pacco del cotone, lacqua ossigenata, un disinfettante liquido iodato, cerotti
di misura grande. Pens, Sicuramente ci vorr qualche punto. La camicia era
macchiata di sangue fino allorlo dei pantaloni, Ho perso pi sangue di
quanto credessi. Si tolse la giacca, a fatica snod la cravatta appiccicosa, si
sfil la camicia. Anche la maglietta intima era sporca di sangue, Dovrei
piuttosto lavarmi, mettermi sotto la doccia, no, non pu essere, sarebbe una
sciocchezza, lacqua si porterebbe via la crosta che copre la ferita e il sangue
tornerebbe a scorrere, disse a voce bassa, dovrei, s, dovrei, dovrei che
cosa. La parola era come un corpo morto che fosse venuto a frapporsi nel
suo cammino, doveva scoprire cosa voleva, sollevare il cadavere. I pompieri
e gli ausiliari della protezione civile entrano nella stazione. Portano barelle, si
proteggono le mani con i guanti, la maggior parte di loro non si mai
trovata davanti a un corpo bruciato, ora sapranno quanto penoso. Dovrei.

Usc dal bagno, and nello studio, si sedette alla scrivania. Prese il telefono e
compose un numero riservato. Sono quasi le tre del mattino. Una voce
rispose, Gabinetto del ministro dellinterno, chi parla, Il sindaco, desidero
parlare con il signor ministro, urgentissimo, se a casa mi metta in
comunicazione, Un momento, per favore. Il momento dur due minuti,
Pronto, Signor ministro, qualche ora fa esplosa una bomba nella stazione
della metro di superficie settore est, non si sa ancora quanti morti avr
causato, ma tutto indica che saranno molti, i feriti si contano sulle tre o
quattro decine, Ne sono gi informato, Se le telefono solo ora perch sono
stato tutto il tempo sul posto, Ha fatto benissimo. Il sindaco tir un profondo
respiro, domand, Non ha niente da dirmi, signor ministro, A che si riferisce,
Se ha qualche idea circa chi abbia messo la bomba, Sembra alquanto chiaro,
i suoi amici della scheda bianca hanno deciso di passare allazione diretta,
Non ci credo, Che lei ci creda o no, la verit questa, Lo , o lo sar, La
intenda come vuole, Signor ministro, quello che accaduto stato un
crimine efferato, Suppongo lei abbia ragione, cos che li si suole definire,
Chi ha messo la bomba, signor ministro, Mi sembra turbato, le consiglio di
andare a riposare, mi ritelefoni quando sar giorno, ma non prima delle dieci
del mattino, Chi ha messo la bomba, signor ministro, Che intende insinuare,
Una domanda non uninsinuazione, insinuazione sarebbe se le avessi detto
quello che entrambi stiamo pensando in questo momento, I miei pensieri
non hanno niente in cui coincidere con quello che pensa un sindaco di un
comune, Questa volta coincidono, Attenzione, lei sta andando troppo
lontano, Non che ci sto andando, ci sono gi arrivato, Che vuole dire, Che
sto parlando con chi ha diretta responsabilit nellattentato, Lei pazzo,
Preferirei esserlo, Azzardarsi a gettare sospetti su un membro del governo,
questo inaudito, Signor ministro, da questo momento io cesso di essere
sindaco di questa citt assediata, Ne parleremo domani, in ogni modo
prenda nota fin da ora che non accetto le sue dimissioni, Dovr accettare
labbandono, faccia conto che sia morto, In tal caso lavviso, a nome del
governo, che se ne pentir amaramente, o non avr neanche il tempo di
pentirsene, se non manterr su questo argomento un silenzio assoluto,
suppongo che non dovr costarle molto, visto che mi dice che morto, Non
avrei mai immaginato che si potesse esserlo cos tanto. La comunicazione
allaltro capo fu interrotta. Luomo che era stato sindaco si alz e and nel
bagno. Si svest e sinfil sotto la doccia. Lacqua calda disfece rapidamente
la crosta che si era formata sulla ferita, il sangue riprese a scorrere. I
pompieri hanno appena ritrovato il primo corpo carbonizzato.
8.
Ventitre morti gi contati, e non sappiamo quanti se ne rinverranno
ancora sotto le macerie, ventitre morti almeno, signor ministro dellinterno,
ripeteva il primo ministro battendo con la mano destra sui giornali aperti
sopra il tavolo, I mezzi di comunicazione sociale sono praticamente unanimi

nellattribuire lattentato a qualche gruppo terroristico collegato con


linsurrezione dei biancosi, signor primo ministro, In primo luogo le chiedo,
come grande favore, di non pronunciare pi in mia presenza la parola
biancoso, solo per una questione di buon gusto, nientaltro, e in secondo
luogo mi spieghi che significa, in bocca a lei, lespressione praticamente
unanimi, Significa che ci sono unicamente due eccezioni, questi due piccoli
giornali che non accettano la versione che ha cominciato a diffondersi ed
esigono una indagine approfondita, Interessante, Veda, signor primo
ministro, la domanda di questo. Il primo ministro lesse a voce alta, Vogliamo
Sapere Da Dove Venuto LOrdine, E questo, meno diretto, ma che punta
nella stessa direzione, Vogliamo La Verit Dolga A Chi Dolga. Il ministro
dellinterno continu, Non allarmante, non credo che dobbiamo
preoccuparci, addirittura conveniente che questi dubbi vengano fuori
perch non si dica che tutto la voce del padrone, Vuol forse dire che
ventitre o pi morti non la preoccupano, Si trattava di un rischio calcolato,
signor primo ministro, Alla luce di quanto successo, un rischio molto mal
calcolato, Riconosco che lo si potr considerare anche cos, Si era pensato a
un artefatto non troppo potente, che causasse poco pi che uno spavento,
Purtroppo qualcosa sar andato storto nella catena di trasmissione
dellordine, Vorrei essere certo che stata questa lunica ragione, Ha la mia
parola, signor primo ministro, posso assicurarle che lordine stato dato
correttamente, La sua parola, signor ministro dellinterno, Gliela d per ci
che valga, s, per ci che valga, Comunque, avremmo dovuto saperlo che ci
sarebbero stati dei morti, Ma non ventitre, Se fossero stati solo tre non
sarebbero meno morti di questi, la questione non sta nel numero, La
questione sta anche nel numero, Chi vuole i fini dovr volere i mezzi, mi
permetta di rammentarglielo, Questa frase lho sentita tante volte, E questa
non lultima, anche se la prossima non la sentir dalla mia bocca, Signor
ministro dellinterno, nomini immediatamente una commissione dindagine,
Per arrivare a quali conclusioni, signor primo ministro, Lei metta in funzione
la commissione, il resto si vedr dopo, Benissimo, Fornisca tutto laiuto
necessario alle famiglie delle vittime, tanto dei deceduti come di quelli che
sono ricoverati in ospedale, dia istruzioni al comune perch si faccia carico
dei funerali, In mezzo a tutta questa confusione, mi sono dimenticato di
informarla che il sindaco si dimesso, Si dimesso, perch, Pi
precisamente, ha abbandonato lincarico, Che si sia dimesso o labbia
abbandonato, mi indifferente in questo momento, quello che domando il
perch, E arrivato nella stazione subito dopo lesplosione e i nervi gli sono
crollati, non ha retto a quello che ha visto, Nessuno reggerebbe, io non ce la
farei, immagino neanche lei, signor ministro dellinterno, dunque dovr
esserci un altro motivo per un abbandono tanto subitaneo come questo,
Pensa che il governo abbia responsabilit nel caso, non si limitato a
insinuare il sospetto, stato pi che esplicito, Crede sia stato lui a ventilare
lidea a questi due giornali, In tutta franchezza, signor primo ministro, non lo

credo, e guardi che avrei tanta voglia di scaricargli addosso la colpa, Che
far ora questuomo, La moglie medico in un ospedale, s, la conosco,
Hanno di che vivere fintanto che non trova una sistemazione, E intanto,
Intanto, signor primo ministro, se questo che vuol dire, lo terr sotto la pi
stretta sorveglianza, Che diavolo gli sar passato per la testa, a quelluomo,
mi sembrava della massima fiducia, membro leale del partito, eccellente
carriera politica, un futuro, Non sempre la testa degli esseri umani in
perfetto accordo con il mondo in cui vivono, c gente che ha difficolt ad
adattarsi alla realt dei fatti, in fondo non sono che degli spiriti deboli e
confusi che usano le parole, a volte abilmente, per giustificare la propria
vigliaccheria, Vedo che conosce la materia, dalle sue esperienze personali
che le viene codesto sapere, Avrei forse la carica che ricopro nel governo,
questa di ministro dellinterno, se mi fosse accaduta una cosa del genere,
Suppongo di no, ma a questo mondo tutto possibile, immagino che anche i
nostri migliori specialisti in tortura bacino i figli quando tornano a casa, e
alcuni, magari, arrivano persino a commuoversi al cinema, Il ministro
dellinterno non fa eccezione, sono un sentimentale, Mi solleva il saperlo. Il
primo ministro sfogli lentamente i giornali, guard le fotografie una per una
con un misto di ripugnanza e apprensione e disse, Vorr sapere perch non
la dimetto, s, signor primo ministro, sono curioso di conoscere le sue
ragioni, Se lo facessi, penserebbero una di queste due cose, o che,
indipendentemente dalla natura e dal grado di colpa, la consideravo
responsabile diretto di quanto era successo, o che, semplicemente, punivo la
sua ipotetica incompetenza per non aver previsto leventualit di un atto di
violenza di questo tipo, abbandonando la capitale alla sua sorte, Immaginavo
che le ragioni fossero queste, conosco le regole del gioco, Ovviamente, una
terza ragione, possibile, come lo tutto, ma improbabile, era fuori causa,
Quale, Che rivelassi pubblicamente il segreto di questo attentato, Lei sa
meglio di chiunque altro, signor primo ministro, che nessun ministro
dellinterno, in qualsiasi epoca e in qualsiasi paese del mondo, ha mai aperto
bocca per parlare delle miserie, delle vergogne, dei tradimenti e dei crimini
del suo ufficio, dunque pu stare tranquillo, anche in questo caso non sar
uneccezione, Se si viene a sapere che quella bomba stata fatta mettere.
da noi, daremo a chi ha votato scheda bianca lultima ragione che gli
mancava, una maniera di vedere che, mi perdoni, mi sembra offendere la
logica, signor primo ministro, Perch, che, se mi permette che glielo dica,
non fa onore al solito rigore del suo pensiero, Si spieghi, Il fatto che, vuoi
che si venga a sapere o meno, se la ragione passasse dalla loro parte,
sarebbe perch ce lavevano gi prima. Il primo ministro scans i giornali
che aveva davanti e disse, Tutto questo mi riporta alla memoria la vecchia
storia dellapprendista stregone, quello che non seppe trattenere le forze
magiche che aveva messo in movimento, Chi , in questo caso, a suo
parere, signor primo ministro, lapprendista stregone, loro, o noi, Temo
proprio che lo siamo entrambi, loro hanno imboccato un cammino che non

ha via duscita e non hanno pensato alle conseguenze, E noi gli siamo andati
appresso, Infatti, ora si tratta di sapere quale sar il prossimo passo, Per
quanto riguarda il governo, non pi che mantenere la pressione, evidente
che dopo quanto appena successo non ci conviene spingerci oltre
nellintervento, E loro, Se sono esatte le informazioni che mi sono giunte
poco prima di venire qui starebbero preparando una manifestazione, Che
intendono ottenere con ci, le manifestazioni non sono mai servite a niente,
altrimenti non le autorizzeremmo mai, Suppongo vogliano unicamente
protestare contro lattentato e, per quanto si riferisce allautorizzazione del
ministero dellinterno, stavolta non devono neanche perdere tempo a
chiederla, Usciremo mai da questo pasticcio, Questa non una faccenda da
stregoni, signor primo ministro, siano essi diplomati o apprendisti, ma alla
fine, come sempre, vincer chi avr pi forza, Vincer chi avr pi forza
allultimo istante, eh. non ci siamo ancora arrivati, la forza che abbiamo ora
potrebbe non essere sufficiente allora, Io ho fiducia, signor primo ministro,
uno stato organizzato non pu perdere una battaglia del genere, sarebbe la
fine del mondo, O linizio di un altro, Non so cosa pensare di codeste parole,
signor primo ministro, Non pensi, per esempio, di andarsene in giro a
raccontare che il primo ministro ha idee disfattiste, Una cosa del genere non
mi passerebbe mai per la testa, Meno male, Ovviamente lei, signor primo
ministro, parlava teoricamente, Infatti, Se non ha pi bisogno di me, torno al
mio lavoro, Il sindaco mi ha detto di aver avuto unispirazione, Quale, Non
ha voluto spiegarsi oltre, aspetta gli eventi, Voglia il cielo che serva a
qualcosa, E il capo dello stato, Era esattamente ci che volevo dire, Mi tenga
al corrente, S, signor primo ministro, A presto, A presto, signor primo
ministro.
Le informazioni pervenute al ministero dellinterno erano corrette, la
citt si preparava a una manifestazione. Il numero definitivo di morti era
salito a trentaquattro. Non si sa dove n come, nacque lidea,
immediatamente accettata da tutti, che i corpi non dovevano essere
seppelliti nei cimiteri come morti normali, che le tombe dovevano restare per
omnia saecula saeculorum nel terreno a giardino antistante la stazione della
metro. Tuttavia, alcune famiglie, non molte, ben note per le loro convinzioni
politiche di destra e inamovibili nella certezza che lattentato fosse stato
opera di un gruppo terroristico direttamente collegato, come affermavano i
mezzi di comunicazione sociale, con la cospirazione contro lo stato di diritto,
si rifiutarono di consegnare alla comunit i propri morti innocenti, Questi, s,
innocenti da ogni colpa, esclamavano, perch erano stati per tutta la vita
cittadini rispettosi del proprio e dellaltrui, perch avevano votato come i loro
padri e nonni, perch erano persone dordine e ora martiri vittime della
violenza assassina. Adducevano altres, con tono gi diverso, forse perch
una tale mancanza di solidariet civica non sembrasse troppo scandalosa,
che avevano le proprie tombe storiche e che era una radicata tradizione della
stirpe familiare che si mantenessero uniti, dopo morti, altres per omnia

saecula saeculorum, quelli che, in vita, uniti avevano sempre vissuto. Il


funerale collettivo non sarebbe stato, dunque, di trentaquattro cadaveri, ma
di ventisette. Anche cos, bisogna riconoscere che era un mucchio di gente.
Mandata non si sa da chi, ma non certamente dal comune, che, come
sappiamo, non avr direzione finch il ministro dellinterno non avr
emanato la necessaria ordinanza di sostituzione, mandata non si sa da chi,
dicevamo, comparve nel giardino una macchina enorme e piena di bracci,
una di quelle dette polivalenti, come un gigante trasformista, che sradicano
un albero nel tempo che ci vuole a emettere un sospiro e che avrebbe potuto
aprire le ventisette fosse in meno di un amen se i becchini dei cimiteri,
anchessi attaccati alla tradizione, non si fossero presentati per compiere il
lavoro artigianalmente, cio, con zappa e pala. Quello che la macchina venne
a fare fu precisamente sradicare una mezza dozzina di alberi che
intralciavano, per cui il terreno, dopo essere stato ben calcato e spianato col
cilindro, si ritrov come se fin dallorigine fosse stato destinato a camposanto
e alleterno riposo, e subito dopo and, ci riferiamo alla macchina, a piantare
altrove gli alberi e le loro ombre.
Tre giorni dopo lattentato, di buon mattino, le persone cominciarono a
riversarsi nelle strade. Procedevano in silenzio, gravi, molti innalzavano
bandiere bianche, tutti una fascia bianca al braccio sinistro, e non vengano a
dirci, i protocollisti di esequie, che un segno di lutto non pu essere bianco,
quando siamo al corrente che in questo paese lo era, quando sappiamo che
per i cinesi lo sempre stato, per non parlare, poi, dei giapponesi, che ora
sarebbero tutti in blu se il caso riguardasse loro. Alle undici la piazza era
piena, ma non si udiva altro che limmenso respiro della folla, il sordo
sussurro dellaria che entrava e usciva dai polmoni, inspirare, espirare,
alimentando di ossigeno il sangue di questi vivi, inspirare, espirare,
inspirare, espirare, finch allimprovviso, non completiamo la frase, quel
momento, per quelli che son qui, sopravvissuti, deve ancora arrivare. Si
vedevano tanti fiori bianchi, crisantemi a bizzeffe, rose, gigli, piante, qualche
fiore di cactus di un candore traslucido, migliaia di margherite cui si
perdonava il bottoncino nero al centro. Allineate a venti passi, le casse
furono issate in spalla da parenti e amici dei defunti, quelli che ce li avevano,
portate in corteo funebre sino alle fosse, e poi, sotto la guida abilitata dei
professionisti della sepoltura, una dopo laltra calate con le corde fino a
toccare con un suono cavernoso il fondo. Le rovine della stazione
sembravano esalare ancora un odore di carne bruciata. A non pochi dovr
sembrare incomprensibile che una cerimonia tanto commovente, di un lutto
collettivo tanto pungente, non fosse stata gratificata dallinflusso
consolatorio che sarebbe derivato dai rituali esercizi funebri dei vari istituti
religiosi insediati nel paese, privando cos le anime dei defunti del loro pio
sicuro viatico e la comunit dei vivi di una dimostrazione pratica di
ecumenicit che forse avrebbe potuto contribuire a ricondurre allovile la
popolazione smarrita. Il motivo della deplorevole assenza pu essere

spiegato solo col timore delle diverse chiese di divenire bersaglio di sospette
complicit, almeno tattiche, ch le strategiche sarebbero molto pi gravi,
con linsurrezione bianca. N del resto saranno estranee a questa mancanza
un bel po di chiamate telefoniche fatte personalmente dal primo ministro
con variazioni minime sullo stesso tema, Al governo della nazione
spiacerebbe che unimpensata presenza della vostra chiesa alla cerimonia
funebre annunciata, bench spiritualmente giustificata, dovesse essere
considerata e di conseguenza sfruttata come appoggio politico, se non
addirittura ideologico, allostinata e sistematica disubbidienza che una parte
consistente della popolazione della capitale ha opposto alla legittima e
costituzionale autorit democratica. Furono dunque schiettamente laici i
funerali, il che non vuol dire che qualche silenziosa preghiera privata, qua e
l, non fosse salita ai diversi cieli e lass accolta con benevolente simpatia.
Le fosse erano ancora aperte quando qualcuno, senza dubbio con la migliore
delle intenzioni, si fece avanti per pronunciare un discorso, ma il proposito fu
immediatamente contestato dagli astanti, Niente discorsi, qui ognuno col
proprio dispiacere e tutti con la stessa pena. E ben ragione aveva chi si
pronunci in questo modo chiaro. Inoltre, se lidea del frustrato oratore era
questa, sarebbe stato impossibile sciorinare l stesso lelogio funebre di
ventisette persone, fra uomini e donne, e qualche bimbetto ancora senza
storia. Che i militi ignoti non sentano affatto la mancanza dei nomi che
hanno usato in vita perch gli siano resi tutti gli onori, i dovuti e gli
opportuni, sta bene, se vogliamo convenirne, ma questi defunti, per lo pi
irriconoscibili, due o tre ancora da identificare, se c qualche cosa che
ancora vogliono di essere lasciati in pace. A quei lettori puntigliosi,
giustamente preoccupati per il buon svolgimento del racconto, che
desiderino sapere perch non si fecero gli indispensabili e ormai abituali
esami del dna, possiamo solo dare come risposta onesta la nostra totale
ignoranza, anche se ci permettiamo di immaginare che quellarcinota e
svenduta espressione, I nostri morti, tanto comune, di consumo tanto
abitudinario nelle arringhe patriottiche, doveva essere stata qui presa alla
lettera, cio, essendo questi morti, tutti quanti, di nostra appartenenza,
nessuno dovremo considerare esclusivamente nostro, dal che ne risulta che
unanalisi del dna che tenesse in conto tutti i fattori, ivi compresi, in
particolare, quelli non biologici, per quanto ricercasse nellelica non
otterrebbe altro che la conferma di una propriet collettiva che gi prima non
aveva bisogno di prove. Forti motivi ha dunque avuto quelluomo, a meno
che non sia stata piuttosto una donna, quando ha detto, come si registrato
prima, Qui, ciascuno col proprio dispiacere e tutti con la stessa pena.
Intanto, la terra fu rovesciata nelle fosse, si distribuirono equanimemente i
fiori, quelli che avevano ragioni per piangere furono abbracciati e consolati
dagli altri, ammesso che fosse possibile con un dolore tanto recente.
Lessere amato di ognuno, di ogni famiglia, si trova qui, ma non si sa
esattamente dove, forse in questa fossa, forse in quella, la cosa migliore che

potremo fare sar piangere su tutte, era nel vero quel pastore di pecore che
disse, chiss dove lo avr appreso, Non c maggior rispetto del piangere per
qualcuno che non si conosciuto.
Linconveniente di queste digressioni narrative, occupati come siamo
stati con excursus indiscreti, che si finisce per scoprire, ma troppo tardi,
che, a stento ce neravamo accorti, gli avvenimenti non ci hanno aspettato,
che ormai sono andati avanti e che noi, invece di avere annunciato, com
obbligo elementare di qualsiasi narratore di storie che conosca il proprio
mestiere, ci che sarebbe successo, ora non possiamo fare altro che
confessare, contriti, che gi successo. Al contrario di quanto avevamo
supposto, la folla non si dispersa, la manifestazione prosegue, e ora
avanza in massa, per tutta lampiezza delle strade, in direzione, secondo le
voci che circolano, del palazzo del capo dello stato. E le rimane di strada,
niente di meno, che la residenza ufficiale del primo ministro. I giornalisti
della carta stampata, della radio e della televisione che accompagnano la
testa della manifestazione prendono nervosamente appunti, descrivono gli
eventi via telefono alle redazioni in cui lavorano, sfogano, eccitati, le proprie
inquietudini professionali e di cittadini, Qui nessuno sembra sapere come
andr, ma abbiamo motivi per temere che la folla si stia preparando a
prendere dassalto il palazzo presidenziale, non essendo da escludere
peraltro, anzi lo ammettiamo come altamente probabile, che andr a
saccheggiare la residenza ufficiale del primo ministro e tutti i ministeri che
incontri, non si tratta di una previsione apocalittica frutto del nostro
sgomento, baster guardare i volti scomposti di tutta questa gente, si vede
che non c alcuna esagerazione nel dire che ciascuna di queste facce
reclama sangue e distruzione, e cos giungiamo alla deprecabile conclusione,
ancorch ci costi molto dirlo a voce alta e a tutto il paese, che il governo,
che si era mostrato tanto efficiente in altri frangenti ed stato perci
applaudito dai cittadini onesti, ha agito con una censurabile imprudenza
quando ha deciso di lasciare la citt abbandonata agli istinti delle folle
infuriate, senza la presenza paterna e dissuasiva dei rappresentanti
dellautorit nelle strade, senza polizia dassalto, senza gas lacrimogeni,
senza autobotti, senza cani, insomma, senza freni, per dire tutto con una
sola espressione. Il discorso della catastrofe annunciata raggiunse il punto
pi alto dellisterismo informativo in vista della residenza del capo del
governo, un palazzotto borghese in stile tardo ottocentesco, a quel punto le
grida dei giornalisti si trasformarono in strepiti, E ora, E ora, ora tutto pu
accadere, che la vergine santissima ci protegga tutti, che i gloriosi mani della
patria, lass dallempireo cui sono ascesi, possano ammansire i cuori collerici
di questa gente. Tutto sarebbe potuto accadere, veramente, ma alla fine non
accaduto niente, salvo che la manifestazione si fermata, questa piccola
parte che ne vediamo, allincrocio in cui il palazzotto, con il suo giardinetto
intorno, occupa uno degli angoli, mentre il resto deborda lungo la strada,
nelle piazze e nelle vie limitrofe, se gli aritmetici della polizia fossero ancora

qui direbbero che, in tutto, non erano pi di cinquantamila persone, quando


il numero esatto, il numero autentico, perch le abbiamo contate tutte, una
per una, era dieci volte superiore.
Fu qui, con la manifestazione ferma e in assoluto silenzio, che un
arguto cronista della televisione scopr in quel mare di teste un uomo che,
nonostante avesse un cerotto che gli copriva quasi met della faccia, pot
comunque riconoscere, e tanto pi facilmente quanto vero che al primo
colpo docchio aveva avuto la fortuna di captare, fugace, unimmagine della
guancia sana, che, come si capir senza difficolt, tanto conferma il lato
della ferita come ne confermata. Trascinandosi appresso loperatore di
ripresa, il cronista cominci a farsi strada in mezzo alla folla, dicendo a
destra e a manca, Permesso, permesso, lasciate passare, fate strada,
molto importante, e subito dopo, quando ormai si trovava vicino, Signor
sindaco, signor sindaco, per favore, ma quello che stava pensando non era
tanto cortese, Che diavolo c venuto a fare questo tipo. I cronisti sono
generalmente dotati di buona memoria e questo qui non aveva dimenticato il
pubblico affronto di cui la corporazione informativa era stata vittima
immeritata la notte della bomba da parte del sindaco. Ora lavrebbe saputo,
lui, come dolevano. Gli piazz sotto il naso il microfono e fece allindirizzo
delloperatore di ripresa un segnale a mo di setta segreta che tanto poteva
significare Registra come Schiaccialo, e che, nella situazione attuale,
probabilmente significherebbe luna e laltra cosa, Signor sindaco, mi
permetta di manifestarle il mio stupore di incontrarla qui, Stupore, perch,
Lho appena detto, per il fatto di vederla in una manifestazione del genere,
Sono un cittadino come tanti, mi manifesto quando e come voglio, e tanto
pi ora che non necessario chiedere autorizzazioni, Lei non un cittadino
qualunque, il sindaco, Si sbaglia, non lo sono pi da tre giorni, pensavo
che la notizia fosse gi nota, Che io sappia, no, fino a ora non abbiamo
ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in merito, n dal comune, n dal
governo, Suppongo non ci si aspetti che io convochi una conferenza stampa,
Si dimesso, Ho abbandonato lincarico, Perch, Lunica risposta che ho da
darle una bocca chiusa, la mia, La popolazione della capitale vorr
conoscere i motivi per cui il suo sindaco, Glielo ripeto, non lo sono pi, I
motivi per cui il suo sindaco ha aderito a una manifestazione contro il
governo, Questa manifestazione non contro il governo, di cordoglio, le
persone sono venute a seppellire i propri morti, I morti sono gi stati
seppelliti e, nonostante ci, la manifestazione prosegue, come lo spiega lei,
Lo domandi a queste persone, In questo momento la sua opinione che mi
interessa, Io vado dove vanno loro, nientaltro, Simpatizza con gli elettori
che hanno votato scheda bianca, con i biancosi, Hanno votato come
volevano, la mia simpatia o la mia antipatia non ha niente a che vedere con
il caso, E il suo partito, che dir il suo partito quando verr a conoscenza che
ha partecipato alla manifestazione, Glielo domandi, Non teme che le
verranno applicate delle sanzioni, No, Perch ne tanto sicuro, Per la

semplicissima ragione che non sono pi nel partito, Lhanno espulsa, Lho
abbandonato, proprio come avevo abbandonato la carica di sindaco, Qual
stata la reazione del ministro dellinterno, Glielo domandi, Chi le
subentrato o le subentrer nella carica, Indaghi, La vedremo in altre
manifestazioni, Si faccia vedere e lo sapr subito, Ha lasciato la destra, dove
ha fatto tutta la sua carriera politica, e ora passato alla sinistra, Uno di
questi giorni spero di capire dove son passato, Signor sindaco, Non mi
chiami sindaco, Scusi, la forza dellabitudine, le confesso che mi sento
sconcertato, Attenzione, lo sconcerto morale, parto dal principio che il suo
sconcerto sia morale, il primo passo nel cammino che conduce
allinquietudine, da l in poi, come a voi piace tanto dire, tutto pu accadere,
Sono confuso, non so che pensare, signor sindaco, Cancelli la registrazione,
ai suoi padroni potranno non piacere le ultime parole che ha detto, e non mi
chiami pi sindaco, per favore, Avevamo gi spento la telecamera, Meglio
per lei, cos eviter guai, Si dice che la manifestazione ora andr al palazzo
presidenziale, Domandi agli organizzatori, Dove stanno, chi sono, Tutti e
nessuno, suppongo, Devesserci una mente, questi non sono movimenti che
si organizzino da soli, la generazione spontanea non esiste, e tanto meno in
azioni di massa di questa portata, Fino a oggi non era successo, Allora vuol
dire che non crede sia stato spontaneo il movimento della scheda bianca,
abusivo pretendere di inferire una cosa dallaltra, Ho limpressione che di
questo argomento ne sappia pi di quanto vuol fare apparire, Arriva sempre
lora in cui scopriamo che ne sapevamo molto di pi di quanto ritenevamo, e
ora mi lasci, faccia la sua vita, cerchi qualcun altro cui fare le domande, badi
che il mare di teste ha gi cominciato a muoversi, Quello che mi sgomenta
che non si senta un grido, un evviva, un a-morte, una parola dordine che
esprima ci che la gente vuole, solo questo silenzio minaccioso che ti fa
venire i brividi alla schiena, Migliori il suo linguaggio da film del terrore,
forse, in fin dei conti, le persone si sono solo stancate delle parole, Se le
persone si stancano delle parole io resto senza lavoro, In tutta la giornata di
oggi non dir cosa pi giusta, Addio, signor sindaco, Una volta per tutte, non
sono sindaco. La testa della manifestazione aveva compiuto un quarto di giro
su se stessa, ora percorreva lerta salita verso un viale lungo e largo alla fine
del quale avrebbe svoltato a destra, ricevendo direttamente sul viso, da quel
punto in poi, la carezza del fresco venticello del fiume. Il palazzo
presidenziale si trovava a un paio di chilometri di distanza, un percorso tutto
in piano. I cronisti avevano ricevuto ordine di non accompagnare pi la
manifestazione e correre a prender posizione di fronte al palazzo, ma lidea
generale, vuoi tra i professionisti che lavoravano sul campo vuoi nei quartier
generali delle redazioni, era che, dal punto di vista dellinteresse informativo,
la copertura era risultata una pura perdita di tempo e di denaro, o, volendo
usare unespressione pi forte, una indecente zampata nelle palle della
comunicazione sociale, o, stavolta con delicatezza ed eleganza, una non
meritata disistima. Questa gente non serve neanche per le manifestazioni, si

diceva, se almeno lanciassero un sasso, se bruciassero il capo dello stato in


effigie, se spaccassero qualche vetro, se intonassero un canto rivoluzionario
di quelli di una volta, qualcosa che mostri al mondo che non sono morti
come quelli che hanno appena seppellito. La manifestazione non premi le
loro speranze. Le persone giunsero a destinazione e riempirono la piazza,
rimasero mezzora a guardare in silenzio verso il palazzo chiuso, poi si
dispersero e, chi a piedi, chi in autobus, chi ancora approfittando del
passaggio di qualche sconosciuto solidale, se ne andarono a casa.
Quello che la bomba non era riuscita a fare lo fece la pacifica
manifestazione. Inquieti, spaventati, i votanti indefettibili dei partiti di destra
e di mezzo, p.d.d. e p.d.m., riunirono i rispettivi consigli di famiglia e
decisero, ciascuno nel proprio castello, ma unanimi nella deliberazione, di
abbandonare la citt. Consideravano che la situazione creatasi, una nuova
bomba che un domani poteva scoppiare contro di loro e le strade
impunemente conquistate dal popolino, avrebbe dovuto portare il governo a
convincersi della necessit di una revisione dei rigorosi parametri che aveva
stabilito per lapplicazione dello stato di assedio, specialmente la scandalosa
ingiustizia che rappresentava far ricadere lo stesso duro castigo, senza
distinzione, sui saldi difensori della pace e sui dichiarati fautori del disordine.
Per non lanciarsi nellavventura alla cieca, alcuni di loro, con buone relazioni
nelle alte sfere, si dedicarono a sondare telefonicamente la disposizione del
governo quanto al grado di probabilit di unautorizzazione, espressa o
tacita, che permettesse lentrata nel territorio libero di quelli che, con vari
motivi, gi cominciavano a designare se stessi come incarcerati nel proprio
paese. Le risposte ricevute, in generale vaghe e in alcuni casi
contraddittorie, sia pur non determinanti per trarre conclusioni certe
sullanimo governativo in materia, furono tuttavia sufficienti perch si
ammettesse come ipotesi valida che, osservate certe condizioni, pattuiti certi
compensi materiali, il successo dellevasione, ancorch relativo, ancorch
non potendo contemplare tutti i postulanti, era, per lo meno, concepibile,
cio, si poteva nutrire qualche speranza. Per una settimana, in assoluto
segreto, il comitato organizzativo delle future carovane di automobili,
costituito in numero uguale da classificati militanti di entrambi i partiti e con
lassistenza di consulenti delegati dei diversi istituti morali e religiosi della
capitale, discusse e infine approv un audace piano dazione che, in memoria
della famosa ritirata dei diecimila, ricevette, su proposta di un erudito
ellenista del partito di mezzo, il nome di senofonte. Tre giorni, non di pi,
furono dati alle famiglie candidate alla migrazione per decidere, matita in
pugno e lacrima allangolo dellocchio, cosa sarebbe convenuto portar via e
cosa avrebbero dovuto lasciare. Siccome il genere umano quello che
sappiamo, non potevano mancare i capricci egoisti, le finte distrazioni, i
fraudolenti appelli ai facili sentimentalismi, le manovre di ingannevole
seduzione, ma ci furono anche casi di ammirevoli rinunce, di quelle che
ancora ci permettono di pensare che, perseverando in codesti e altri gesti di

meritoria abnegazione, finiremo per compiere davanzo la nostra piccola


parte nel progetto monumentale della creazione. La ritirata fu fissata per
lalba del quarto giorno, e caso volle che sarebbe stata una notte di pioggia
torrenziale, ma questo non avrebbe costituito una contrariet, anzi, al
contrario, avrebbe conferito alla migrazione collettiva un tocco da gesta
eroiche da ricordare e iscrivere negli annali familiari a chiara dimostrazione
che non tutte le virt della razza erano andate perdute. Non la stessa cosa
spostarsi in auto, tranquillamente, con la meteorologia a riposo, e dover
mettere i tergicristalli a lavorare come matti per allontanare gli strati dacqua
che vengono gi dal cielo. Un problema grave, che sarebbe stato
minuziosamente dibattuto dalla commissione, fu quello che port sul tavolo
la questione di come avrebbero reagito alla massiccia fuga i praticanti della
scheda bianca, comunemente noti come biancosi. importante tener
presente che molte di queste famiglie preoccupate abitano in palazzi dove
vivono anche inquilini dellaltra sponda politica, i quali, con un atteggiamento
deplorevolmente revanchista, avrebbero potuto, utilizzando un termine pi
dolce, rendere difficile la partenza dei migranti, se non addirittura, pi
rudemente, impedirla del tutto. Ci foreranno i pneumatici delle auto, diceva
uno, Erigeranno barricate sui pianerottoli, aggiungeva un altro, Bloccheranno
gli ascensori, soggiungeva un terzo, Metteranno il silicone nelle serrature
delle automobili, rincarava il primo, Ci spaccheranno i parabrezza, ventilava
il secondo, Ci aggrediranno quando metteremo piede fuori di casa, avvisava
il seguente, Prenderanno in ostaggio il nonno, sospir un altro in un modo da
far pensare che inconsciamente lo desiderava. La discussione prosegu,
sempre pi accesa, finch qualcuno ramment che il comportamento di tante
migliaia di persone lungo tutto il percorso della manifestazione era stato,
sotto qualsiasi punto di vista, correttissimo, Io direi persino esemplare, e
che, di conseguenza, non sembrava ci fossero ragioni per temere che le cose
sarebbero andate ora in maniera differente, Oltre tutto sono convinto che
per loro sar un sollievo liberarsi di noi, Tutto questo va benissimo,
intervenne un diffidente, gente stupenda, meravigliosa quanto a buon
senso e civismo, ma c qualcosa di cui purtroppo ci stiamo dimenticando, Di
che cosa, Della bomba. Come si gi detto nella pagina precedente, questo
comitato, di salute pubblica, come a qualcuno sovvenne di chiamarlo, una
denominazione peraltro immediatamente confutata con pi che giustificate
ragioni ideologiche, era ampiamente rappresentativo, il che significa che in
quella occasione cerano almeno due buone decine di persone sedute intorno
al tavolo. Il turbamento fu degno da vedere. Tutti gli altri astanti chinarono il
capo, poi uno sguardo riprensivo ridusse al silenzio, per il resto della
riunione, il temerario che sembrava disconoscere una regola di condotta
basilare in societ, quella che insegna che maleducazione parlare di corda
in casa dellimpiccato. Limbarazzante incidente ebbe una virt, mise tutti
quanti daccordo sulla tesi ottimistica che era stata formulata. I fatti
successivi vennero a darle ragione. Alle tre in punto dellalba fissata, proprio

come aveva fatto il governo, le famiglie cominciarono a uscire da casa con le


loro valigie e valigette, i loro sacchi e fagotti, i loro gatti e cani, qualche
tartaruga strappata al sonno, qualche pesciolino giapponese da acquario,
qualche gabbia di pappagallini, qualche arara sul posatoio. Ma le porte degli
altri inquilini non si aprirono, nessuno usc sul pianerottolo a godersi lo
spettacolo della fuga, nessuno fece battute, nessuno insult, e non fu
neanche perch stava piovendo che nessuno venne ad affacciarsi alle
finestre per vedere le carovane allo sbando. Naturalmente, siccome il rumore
era tanto, simmagini, scendere gi per le scale trascinandosi tutti quegli
accrocchi, con gli ascensori che ronzavano su, ronzavano gi, le
raccomandazioni, gli allarmi improvvisi, Attenzione al pianoforte, attenzione
al servizio da t, attenzione al vassoio dargento, attenzione al ritratto,
attenzione al nonno, naturalmente, dicevamo, gli inquilini delle altre case si
erano svegliati, ma nessuno si alz dal letto per andare a sbirciare dallo
spioncino della porta, si limitavano a dirsi lun laltro mentre si
accomodavano fra le lenzuola, Se ne stanno andando.
9.
Tornarono quasi tutti. Similmente a quello che aveva detto qualche
giorno fa il ministro dellinterno quando ha dovuto spiegare al capo del
governo le ragioni della diversit di potenza fra la bomba che si era ordinato
di mettere e la bomba che effettivamente sarebbe esplosa, anche nel caso
della migrazione si verific una gravissima falla nella catena di trasmissione
degli ordini. Come lesperienza non si stanca di dimostrarci dopo un esame
ponderato di tanti cos e delle loro rispettive circostanze, non infrequente
che le vittime abbiano la loro parte di responsabilit nelle disgrazie che gli
ricadono addosso. Occupati comerano stati con le trattative politiche,
nessuna delle quali, comunque, come non tarder a capirsi, condotta ai livelli
decisionali pi adeguati a una perfetta riuscita del piano senofonte, gli
indaffarati notabili del comitato si dimenticarono, o non gli pass neanche
per la testa, di appurare se il fronte militare sarebbe stato informato
dellevasione e, ci che non era meno importante, degli accordi. Alcune
famiglie, una mezza dozzina al massimo, riuscirono ancora ad attraversare la
linea in uno dei posti di frontiera, ma solo perch il giovane ufficiale che ne
era al comando si era lasciato convincere non solo dalle reiterate proteste di
fedelt al regime e di purezza ideologica dei fuggitivi, ma anche dalle
insistenti affermazioni che il governo era al corrente della ritirata e
approvava. Tuttavia, per togliersi tutti i dubbi che allimprovviso lo avevano
assalito, telefon a due posti prossimi, dove i colleghi ebbero la carit di
rammentargli che gli ordini dati allesercito, fin dallinizio del blocco, erano di
non lasciar passare animaviva, sia pur che fosse per andare a salvare il
padre dalla forca o dare alla luce il bambino nella casa di campagna.
Angosciato per aver preso una decisione errata, che certamente sarebbe
stata considerata come disobbedienza flagrante e forse premeditata agli

ordini ricevuti, con susseguente corte marziale e la pi che probabile


esautorazione finale, lufficiale url che abbassassero immediatamente la
sbarra, bloccando cos la chilometrica carovana di auto e furgoni carichi fino
ai tettucci che si estendeva lungo la strada. Intanto continuava a piovere.
Sar superfluo dire che, messi allimprovviso davanti alle loro responsabilit,
i membri del comitato non se ne rimasero a braccia conserte in attesa che il
mar rosso gli si spalancasse davanti. Cellulare in pugno, cominciarono a
svegliare tutte le persone influenti che secondo loro si potevano strappare al
sonno senza che reagissero con eccessiva irritazione, ed ben possibile che
il complicato caso avrebbe finito per risolversi nella migliore delle maniere
per gli afflitti fuggiaschi se non fosse stato per la feroce intransigenza del
ministro della difesa che, semplicemente, decise di puntare i piedi, Senza un
mio ordine non passa nessuno, disse. Come certamente si gi capito, il
comitato si era dimenticato di lui. Si dir che un ministro della difesa non
tutto, che al di sopra di un ministro della difesa si trova un primo ministro a
cui il suddetto deve deferenza e rispetto, che pi sopra ancora c un capo di
stato al quale si devono uguali, se non maggiori, deferenza e rispetto, anche
se, a dir la verit, per quanto concerne questo, nella maggior parte dei casi
solo in pubblico. Tanto vero che, dopo una dura battaglia dialettica fra il
primo ministro e il ministro della difesa, in cui le ragioni da un lato e
dallaltro scoppiettavano come tiri incrociati di pallottole fischianti, il ministro
fin per arrendersi. Contrariato, s, di pessimo umore, s, ma cedette. Com
naturale si vorr sapere che argomento decisivo, di quelli irrefutabili, avr
utilizzato il primo ministro per ridurre allobbedienza il recalcitrante
interlocutore. Fu semplice e diretto, Mio caro ministro, disse, mi metta un
po quella sua testa in funzione, immagini le conseguenze un domani se oggi
chiudiamo le porte a persone che ci hanno votato, Che io ricordi, lordine
emanato dal consiglio dei ministri di non lasciar passare nessuno, Mi
rallegro con lei per leccellente memoria, ma gli ordini, di tanto in tanto,
bisogna renderli flessibili, soprattutto quando vi sia convenienza, il che
esattamente quello che sta succedendo, Non ci arrivo, Glielo spiego io, un
domani, evitato questo scoglio, schiacciata la sovversione e rasserenati gli
animi, convocheremo nuove elezioni, o non cos, cos, Crede che
potremo avere la certezza che quelli che avessimo respinto ci voterebbero di
nuovo, La cosa pi probabile che non lo farebbero, E noi abbiamo bisogno
di quei voti, si ricordi che il partito di mezzo continua a pestarci i calli,
Capisco, In tal caso, dia i suoi ordini, per favore, perch li lascino passare,
s, signore. Il primo ministro riagganci, guard lorologio e disse alla moglie,
Sembra che potr dormire ancora unora e mezza o due, e aggiunse, Ho il
sospetto che costui far i bagagli al prossimo rimpasto di governo, Non
dovresti consentire che ti manchino di rispetto, disse la sua met, Nessuno
mi manca di rispetto, mia cara, piuttosto abusano del mio buon carattere,
questo s, Il risultato lo stesso, concluse lei, spegnendo la luce. Il telefono
squill di nuovo quando ancora non erano passati cinque minuti. Era unaltra

volta il ministro della difesa, Mi scusi, non avrei voluto interrompere il suo
meritato riposo, ma purtroppo non posso far altro, Che c ora, Un dettaglio
cui non avevamo prestato attenzione, Che dettaglio, domand il primo
ministro, senza mascherare un accenno di impazienza che gli aveva causato
quel plurale, semplice, ma molto importante, Vada avanti, non mi faccia
perdere tempo, Mi domando se potremo essere certi che tutta quella gente
che vuole entrare sia del nostro partito, mi domando se dobbiamo
considerare sufficiente che affermino di aver votato alle elezioni, mi
domando se fra le centinaia di veicoli fermi nelle strade non ce ne sar
qualcuno con agenti della sovversione pronti a infettare con la peste bianca
la parte ancora non contaminata del paese. Il primo ministro sent una
stretta al cuore rendendosi conto di essere stato colto in fallo, Si tratta di
una possibilit da tenere in conto, mormor, Proprio per ci le sto
telefonando, disse il ministro della difesa, rincarando la dose. Il silenzio che
segu a queste parole dimostr ancora una volta che il tempo non ha niente
a che vedere con quello che ci dicono gli orologi, quelle macchinette fatte di
rotelle che non pensano e di molle che non sentono, sprovviste di uno spirito
che gli permetta di immaginare che cinque insignificanti secondi scanditi, il
primo, il secondo, il terzo, il quarto, il quinto, erano stati unangosciosa
tortura per uno e un ristoro di sublime godimento per laltro. Con la manica
del pigiama a righe, il primo ministro fece per asciugarsi la fronte che gli si
era bagnata di sudore, poi, scegliendo cautamente le parole, disse, In effetti,
la questione richiede un abbordaggio differente, una valutazione ponderata
che consideri il problema nella sua globalit, restringere le angolature
desame sempre un errore, Questa anche la mia opinione, Com la
situazione in questo momento, domand il primo ministro, Molto nervosismo
dovunque, in qualche posto si dovuto persino sparare in aria, Ha qualche
suggerimento da darmi come ministro della difesa, In condizioni di manovra
migliori di queste ordinerei di caricare, ma con tutte quelle automobili l a
ingolfare le strade impossibile, Caricare, come, Far avanzare i carri armati,
per esempio, Benissimo, e quando i carri armati sbattessero il muso contro
la prima auto, so bene che i carri armati non hanno il muso, solo un modo
di dire, a suo parere cosa pensa che succederebbe, La cosa normale che le
persone si spaventino quando vedono un carro armato andargli incontro, Ma,
secondo quanto ho appena udito dalla sua bocca, le strade sono intasate, s,
signore, Dunque non sarebbe facile per lauto in testa tornare indietro, No,
signore, anzi, sarebbe difficilissimo, ma, in un modo o nellaltro, se non li.
lasciamo entrare, dovranno farlo, Ma non nella situazione di panico che
unavanzata di carri armati coi cannoni puntati di sicuro provocherebbe, s,
signore, Insomma, non ha unidea per risolvere questa difficolt, ricalc il
primo ministro, ormai sicuro di avere ripreso il comando e liniziativa, Mi
spiace doverlo riconoscere, signor primo ministro, Comunque sia, la ringrazio
per aver richiamato la mia attenzione su un aspetto del caso che mi era
sfuggito, Poteva accadere a chiunque, S, a chiunque, ma non sarebbe

dovuto accadere a me, Lei, signor primo ministro, ha tante cose per la testa,
E ora avr anche questa, risolvere un problema per il quale lei, signor
ministro della difesa, non ha trovato via duscita, Se la intende cos, le metto
a disposizione la mia carica, Non credo di aver sentito ci che ha detto, e
non credo di volerlo sentire, S, signor primo ministro. Ci fu un altro silenzio,
questo molto pi breve, tre secondi appena, durante i quali il godimento
sublime e la tortura angosciosa si accorsero che si erano scambiate il posto.
Nella stanza squill un altro telefono. Rispose la moglie, domand chi era,
poi sussurr sottovoce al marito, mentre tappava la cornetta, quello
dellinterno. Il primo ministro fece un cenno che aspettasse, poi diede ordini
al ministro della difesa, Non voglio altri spari in aria, voglio piuttosto che la
situazione sia stabilizzata fintanto che non si prendono le misure necessarie,
si faccia sapere alla gente delle prime auto che il governo si riunito per
studiare la situazione, che spera di presentare proposte e direttive entro
breve, che tutto si risolver per il bene della patria e della sicurezza
nazionale, enfatizzi su queste parole, Mi permetto di rammentarle, signor
primo ministro, che le auto si contano a centinaia, E allora, Non possiamo
portare questo messaggio a tutti, Non si preoccupi, purch lo sappiano le
prime in ogni posto, sincaricheranno loro di farlo arrivare, come una miccia,
alla fine della colonna. S, signore, Mi tenga al corrente, S, signore. La
conversazione seguente, con il ministro dellinterno, sarebbe stata diversa,
Non perda tempo a dirmi come sta andando, ne sono gi informato, Forse
non le hanno detto che lesercito ha sparato, Non sparer pi, Ah, Ora
bisogna piuttosto far tornare quella gente indietro, Se non ci riuscito
lesercito, Non ci riuscito e non poteva riuscirci, certamente non vorr che
il ministro della difesa ordini di far avanzare i carri armati, No, chiaro,
signor primo ministro, Da questo momento, la responsabilit sua, La
polizia non serve in situazioni di questo genere e io non ho autorit
sullesercito, Non stavo pensando alle sue polizie n a nominare lei capo di
stato maggiore, Temo di non comprendere, signor primo ministro, Butti gi
dal letto il suo miglior redattore di discorsi, lo metta al lavoro forzato, e
intanto diffonda ai mezzi di comunicazione sociale linformazione che il
ministro dellinterno parler alla radio alle sei, la televisione e i giornali
possono aspettare, limportante in questo caso la radio, Sono quasi le
cinque, signor primo ministro, Non ha bisogno di dirmelo, ho lorologio,
Scusi, volevo solo farle presente che il tempo stringe, Se il suo scrittore non
capace di mettere insieme trenta righe in un quarto dora, con o senza
sintassi, meglio mandarlo a spasso, E che dovr scrivere, Qualsiasi
ragionamento che convinca quella gente a tornarsene a casa, che infiammi i
loro ardori patriottici, dica che un delitto di lesa patria lasciare la capitale
nelle mani delle orde sovversive, dica che tutti quelli che hanno votato per i
partiti che costituiscono lossatura dellattuale sistema politico, ivi compreso,
n del resto si pu evitare di menzionarlo, il partito di mezzo, nostro diretto
concorrente, costituiscono la prima linea di difesa delle istituzioni

democratiche, dica che le abitazioni che hanno lasciato sprotette saranno


assaltate e saccheggiate dalle squadriglie insorte, non dica che le
assalteremo noi se sar necessario, Potremmo aggiungere che ogni cittadino
che decida di rientrare a casa, quali che siano la sua et e la sua condizione
sociale, sar considerato dal governo un fedele propagandista della legalit,
Propagandista non mi pare molto adatto, troppo banale, troppo
commerciale, e inoltre, la legalit gode gi di sufficiente propaganda, non
facciamo altro che parlarne, Allora, difensori, araldi o legionari, Legionari
meglio, e suona forte, marziale, difensori sarebbe un termine senza
spessore, darebbe unidea negativa, di passivit, araldi sa di medioevo,
mentre la parola legionari suggerisce immediatamente azione combattiva,
coraggio offensivo, e per giunta, come sappiamo, un vocabolo dalle solide
tradizioni, Spero che chiunque si trovi per la strada possa udire il messaggio,
Mio caro, sembra che lo svegliarsi troppo presto le obnubili la capacit
percettiva, io ci scommetterei la mia carica di primo ministro sul fatto che in
questo momento tutte le autoradio sono accese, limportante che la notizia
della comunicazione al paese sia annunciata subito e ripetuta minuto dopo
minuto, Quello che temo io, signor primo ministro, che lo stato danimo di
tutte quelle persone non sia molto propenso a farsi convincere, se gli
diciamo che verr letta una comunicazione del governo, la cosa pi probabile
che pensino che li autorizziamo a passare, le conseguenze della delusione
possono essere gravissime, molto semplice, il suo redattore di arringhe
avr da giustificare il pane che mangia e tutto il resto che gli paghiamo, che
se la sbrogli lui con il lessico e la retorica, Se mi permette, signor primo
ministro, di esprimere unidea che mi sovvenuta proprio ora, La esprima
pure, ma le faccio notare che stiamo perdendo tempo, sono gi le cinque e
cinque, La comunicazione avrebbe pi forza persuasiva se fosse lei, signor
primo ministro, a farla, Su questo non ho il minimo dubbio, In tal caso,
perch no, Perch io mi riservo per unaltra circostanza, una che sia alla mia
altezza, Ah, s, credo di capire, Badi, una mera questione di senso comune,
o, diciamo, di gradualit gerarchica, cos come sarebbe offensivo per la
dignit della suprema magistratura della nazione mettere il capo dello stato
a chiedere a un certo numero di autisti che disingolfino le strade, anche
questo primo ministro dovr essere protetto da tutto quanto possa
banalizzare il suo statuto di superiore responsabile del governo, Me ne rendo
conto, Meno male, segno che riuscito a svegliarsi completamente, s,
signor primo ministro, E ora al lavoro, al pi tardi alle otto quelle strade
devono essere sgombre, che la televisione si dia da fare coi mezzi terrestri e
aerei di cui dispone, voglio che tutto il paese veda il servizio, s, signore, far
quel che potr, Non far quel che potr, far ci che necessario affinch i
risultati siano quelli che le ho appena richiesto. Il ministro dellinterno non
ebbe il tempo di rispondere, la comunicazione era stata interrotta. cos che
mi piace sentirti parlare, disse la moglie, Quando mi salta la mosca al naso,
E che farai se non potr risolvere il problema, Fa le valigie e se ne va con

tutte le sue masserizie, Come quello della difesa, Esatto, Ma non puoi star l
a dimettere i ministri come se fossero delle cameriere, Loro sono delle
cameriere, S, ma dopo non potrai far altro che metterne delle altre, Questa
una questione su cui riflettere con calma, Riflettere, come, Ora preferisco
non parlarne, Sono tua moglie, nessuno ci sente, i tuoi segreti sono i miei
segreti, Voglio dire che, tenendo conto della gravit della situazione,
nessuno si stupirebbe se decidessi di assumere io i dicasteri della difesa e
dellinterno, cos la situazione di emergenza nazionale avrebbe il suo riflesso
nelle strutture e nel funzionamento del governo, cio, per un coordinamento
totale, una centralizzazione totale, questa potrebbe essere la parola
dordine, Sarebbe un rischio enorme, o la va o la spacca, s, ma se riuscissi a
trionfare su unazione sovversiva che non ha avuto parallelo in nessun tempo
e in nessun luogo, unazione sovversiva che venuta a colpire lorgano pi
sensibile del sistema, quello della rappresentanza parlamentare, allora la
storia mi darebbe un posto incancellabile, un posto per sempre unico, come
salvatore della democrazia, E io sarei la pi orgogliosa delle mogli, sussurr
la donna, avvicinandoglisi sinuosamente come se allimprovviso fosse stata
toccata dalla bacchetta magica di una voluttuosit di rado osservata, una
mistura di desiderio carnale ed entusiasmo politico, ma il marito, cosciente
della gravit del momento e facendo sue le dure parole del poeta, Perch ti
lanci ai piedi - dei miei stivali rozzi - Perch ora sciogli i tuoi capelli profumati
- e proditoriamente apri le tue braccia morbide? - Altro non sono che un
uomo dalle mani rozze - e il cuore volto altrove - che se fosse necessario calpestarti per passare - io ti calpesterei Ben lo sai, scost bruscamente il
lenzuolo e disse, Vado nello studio a seguire levolversi delle operazioni, tu
dormi, riposa. Sfior la mente della moglie il rapido pensiero che, in una
situazione tanto critica come lattuale, quando un appoggio morale sarebbe
valso il suo peso in oro ammesso che un appoggio soltanto morale avesse un
peso, il codice, liberamente accettato, dei doveri coniugali fondamentali, al
capitolo del mutuo soccorso, determinava che si alzasse immediatamente e
andasse a preparare, con le sue stesse mani, senza chiamare la cameriera,
un t riconfortante con il suo idoneo corredo alimentare di biscotti, ma,
indispettita, frustrata, con la nascente volutt ormai del tutto afflosciata, si
volt dallaltro lato e serr gli occhi, con la vaga speranza che il sonno fosse
ancora capace di approfittare di quanto restava per organizzarle una piccola
fantasia erotica privata. Estraneo alle delusioni che aveva lasciato dietro di
s, indossata sul pigiama a righe una di quelle vestaglie di seta con motivi
esotici, padiglioni cinesi ed elefanti dorati, il primo ministro entr nello
studio, accese tutte le luci e, subito dopo, mise in funzione la radio e il
televisore. Lo schermo della tiv mostrava ancora limmagine fissa, era
troppo presto per linizio della trasmissione, ma in tutte le stazioni radio gi
si parlava animatamente del mostruoso imbottigliamento delle strade, si
congetturava estesamente su ci che a tutti i lumi sembrava costituire un
tentativo massiccio di evasione dal disgraziato carcere in cui la capitale per

la sua mala testa si era convertita, anche se pure non mancava qualche
commento circa la pi che prevedibile conseguenza che un tale intasamento
circolatorio, per la sua dimensione fuori del comune, avrebbe reso
impossibile il passaggio dei grandi camion che tutti i giorni trasportavano i
viveri in citt. Non sapevano ancora, questi commentatori, che i suddetti
camion erano trattenuti, per rigida determinazione militare, a tre chilometri
dalla frontiera. Facendosi trasportare sulle moto, i cronisti della radio
facevano domande lungo le colonne di automobili e furgoni e confermavano
che, effettivamente, si trattava di unazione collettiva organizzata da cima a
fondo, che riuniva famiglie intere, per sfuggire alla tirannia, allatmosfera
irrespirabile che le forze della sovversione avevano imposto alla capitale.
Alcuni dei capifamiglia si lamentavano del ritardo, Siamo qui da quasi tre ore
e la fila non si muove di un millimetro, altri protestavano che cera stato un
tradimento, Ci hanno garantito che potevamo passare senza problemi, ed
ecco il brillante risultato, il governo se l squagliata, se n andato in
vacanza e ci ha lasciato in mano agli animali, e ora che avremmo
lopportunit di uscire da qui non si vergogna di sbatterci la porta in faccia.
Cerano crisi di nervi, bambini che piangevano, anziani pallidi per la fatica,
uomini nervosi che avevano finito le sigarette, donne esauste che tentavano
di mettere un po dordine nel disperato caos familiare. Gli occupanti di una
delle auto tentarono di fare mezzo giro e tornare in citt, ma furono obbligati
a desistere davanti alla gragnuola di insulti e improperi che gli cadde
addosso, Vigliacchi, pecore nere, biancosi, cornuti di merda, infiltrati,
traditori, figli di puttana, ora abbiamo capito perch eravate qui, siete venuti
a demoralizzare le persone oneste, ma se pensate che vi lasceremo andare
via, meglio ve lo togliate dalla testa, se necessario vi si forano pure le
gomme e vediamo se imparate a rispettare la sofferenza altrui. Il telefono
squill nello studio del primo ministro, poteva essere il ministro della difesa,
o quello dellinterno, o il sindaco. Era il presidente, Che c, perch non sono
stato informato a tempo debito della baraonda che si creata alle uscite
dalla capitale, domand, Signor presidente, il governo ha la situazione sotto
controllo, entro breve il problema sar risolto, S, ma io avrei dovuto essere
informato, questa attenzione mi si deve, Ho ritenuto, e mi assumo
personalmente la responsabilit della decisione, che non ci fosse motivo per
interrompere il suo sonno, in ogni modo mi proponevo di telefonarle entro
venti minuti, mezzora, ripeto, mi assumo tutta la responsabilit, signor
presidente, Va bene, va bene, la ringrazio per lintenzione, ma, se non si
fosse dato il caso che mia moglie ha la salutare abitudine di alzarsi presto, il
capo dello stato starebbe ancora dormendo mentre il paese brucia, Non
brucia, signor presidente, sono gi state prese tutte le misure adeguate, Non
mi dica che ordiner di bombardare le colonne di veicoli, Come avr gi
avuto il tempo di scoprire, non mai stato il mio stile, signor presidente, Era
un modo di dire, ovviamente non ho mai pensato che commettesse una
simile barbarie, Fra poco la radio annuncer che il ministro dellinterno

parler al paese alle sei, ecco, ecco, ne stanno gi dando il primo annuncio,
e ce ne saranno altri, tutto organizzato, signor presidente, Riconosco che
gi qualcosa, linizio del successo, signor presidente, sono convinto,
fermamente convinto, che faremo tornare quella gente in pace e in buon
ordine alle loro case, E se non ci riusciremo, Se non ci riusciremo, il governo
si dimetter, Non mi venga, ora, con questo trucco, sa bene quanto me che,
nella situazione in cui si trova il paese, io non potrei, anche se ne avessi
voglia, accettare le sue dimissioni, Infatti, ma io dovevo dirlo, Bene, giacch
ormai sono sveglio non si dimentichi di comunicarmi qualsiasi cosa succeda.
Le radio insistevano, Interrompiamo ancora una volta la trasmissione per
informare che il ministro dellinterno far alle ore sei una comunicazione al
paese, ripetiamo, alle ore sei il ministro dellinterno far una comunicazione
al paese, ripetiamo, far al paese una comunicazione il ministro dellinterno
alle ore sei, ripetiamo, una comunicazione al paese far alle ore sei il
ministro dellinterno, lambiguit di questultima formula non pass
inosservata al primo ministro, che, per una manciata di secondi, sorridendo
ai suoi stessi pensieri, si sofferm a immaginare come diavolo sarebbe
riuscita una comunicazione a fare un ministro dellinterno. Sarebbe forse
arrivato a una qualche conclusione fruttuosa per il futuro se allimprovviso
limmagine fissa del televisore non fosse scomparsa dallo schermo per fare
posto alla solita immagine della bandiera che oscillava sulla punta dellasta,
pigramente, come chi si appena svegliato, mentre linno faceva risuonare i
suoi tromboni e i suoi tamburi, con qualche trillo di clarinetto nel mezzo e
alcuni convincenti rutti di bombardino. Lannunciatore che apparve aveva il
nodo della cravatta storto ed esibiva una faccia arcigna, come fosse stato
appena vittima di unoffesa che non era disposto a perdonare n a
dimenticare tanto presto, Considerando la gravit del momento politico e
sociale, disse, e rispettando il sacro diritto della popolazione del paese a una
informazione libera e pluralistica, diamo oggi inizio alle nostre trasmissioni
prima dellorario. Come molti di coloro che ci ascoltano, siamo appena venuti
a conoscenza che il ministro dellinterno parler alla radio alle sei,
plausibilmente per esprimere latteggiamento del governo davanti al
tentativo di uscire dalla citt messo in atto da parte di molti dei suoi abitanti.
Questa televisione non crede di essere stata bersaglio di una discriminazione
deliberata e intenzionale, pensiamo piuttosto che solo un inspiegabile
disorientamento, inatteso in personalit politiche tanto provette come quelle
che formano lattuale governo della nazione, abbia portato a che questa
televisione sia stata dimenticata. Per lo meno, apparentemente. Si addurr
forse lora relativamente mattutina in cui la comunicazione sar fatta, ma i
lavoratori di questa azienda, in tutta la sua lunga storia, hanno gi dato
prove sufficienti di abnegazione personale, di dedizione alla causa pubblica e
del pi puro patriottismo per non essere ora relegati allumiliante condizione
di informatori di seconda mano. Siamo fiduciosi che, entro lora prevista per
lannunciata comunicazione, sia ancora possibile giungere a una piattaforma

di accordo che, senza togliere ai nostri colleghi della radio pubblica quanto
gli stato gi concesso, restituisca a questa azienda ci che per merito
proprio le appartiene, cio, il posto e le responsabilit di primo mezzo
informativo del paese. Intanto che aspettiamo tale accordo, e speriamo di
averne notizia da un momento allaltro, informiamo che in questo preciso
istante si sta alzando in volo un elicottero della televisione per offrire ai
nostri telespettatori le prime immagini delle enormi colonne di veicoli che,
nellattuazione di un piano di ritirata cui, secondo quanto abbiamo gi
appurato, stato dato levocativo e storico nome di senofonte, si trovano
bloccati alle uscite dalla capitale. Fortunatamente, cessata da pi di unora
la pioggia che ha flagellato per tutta la notte le sacrificate carovane. Non
manca molto a che il sole si alzi allorizzonte e dissolva le cupe nuvole.
Voglia il cielo che la sua comparsa faccia ritirare le transenne che, per motivi
che non riusciamo a comprendere, ancora impediscono a quei nostri.
coraggiosi compatrioti di raggiungere la libert. Che sia cos, per il bene della
patria. Le immagini successive mostrarono lelicottero in volo, poi,
inquadrato da sopra, il piccolo spazio delleliporto da cui era appena
decollato, e subito dopo la prima panoramica dei tetti e delle strade
circostanti. Il capo del governo pos la mano destra sul telefono. Non
dovette aspettare neanche un minuto, Signor primo ministro, cominci il
ministro dellinterno, Lo so gi, non dica altro, abbiamo commesso un errore,
Ha detto abbiamo commesso, s, lo abbiamo commesso, perch se uno si
equivocato e laltro non ha rettificato, lerrore di entrambi, Non ho la sua
autorit n la sua responsabilit, signor primo ministro, Ma ha avuto la mia
fiducia, Che vuole che faccia allora, Parler alla televisione, la radio
trasmetter in contemporanea, e la faccenda sistemata, E lasciamo senza
risposta limpertinenza dei termini e del tono con cui i signori della tiv
hanno trattato il governo, Lavranno a suo tempo, non ora, di loro mi
occuper poi, Molto bene, Ha gi con s la comunicazione, s, signore, vuole
che gliela legga, Non vale la pena, me la riservo per la diretta, Devo andare,
quasi lora, Sanno gi che andr l, domand con stupore il primo
ministro, Ho incaricato il mio sottosegretario di stato di negoziare con loro,
Senza che ne fossi a conoscenza, Sa meglio di me che non avevamo
alternativa, Senza la mia approvazione, ripet il primo ministro, Le
rammento che avevo la sua fiducia, sono state parole sue, e inoltre, se uno
ha sbagliato e laltro ha corretto, il buon risultato di entrambi, Se alle otto
questa faccenda non sar risolta, accetter le sue dimissioni immediate, S,
signor primo ministro. Lelicottero volava basso sopra una delle colonne di
auto, le persone salutavano dalla strada, sicuramente si stavano dicendo,
della televisione, della televisione, e che quelluccellaccio rotante fosse
della televisione era, per tutti, la garanzia sicura che limpasse stava per
risolversi. Se venuta la televisione, dicevano, un buon segno. Non lo fu.
Alle sei in punto, gi con un lieve chiarore rosato allorizzonte, si cominci a
udire nelle radio delle auto la voce del ministro dellinterno, Cari compatrioti,

care compatriote, il paese sta vivendo nelle ultime settimane quella che
senza dubbio la pi grave crisi di quante la storia del nostro popolo registri
dagli albori della nazionalit, mai come ora stata tanto imperiosa la
necessit di una difesa a oltranza della coesione nazionale, alcuni, una
minoranza a paragone con la popolazione del paese, mal consigliati,
influenzati da idee che non hanno niente a che vedere con il corretto
funzionamento delle istituzioni democratiche vigenti e del rispetto che loro si
deve, si stanno comportando come nemici mortali di tale coesione, per
questo che sulla pacifica societ che siamo stati aleggia oggi la minaccia
terribile di uno scontro civile dalle conseguenze imprevedibili per il futuro
della patria, il governo stato il primo a comprendere la sete di libert
espressa nel tentativo di abbandonare la capitale condotto da coloro che ha
sempre riconosciuto come i pi schietti patrioti della pi bellacqua, quelli
stessi che nelle circostanze pi avverse si sono comportati, vuoi con il voto
vuoi con lesempio della loro vita quotidiana, come autentici e incorruttibili
difensori della legalit, cos ricostituendo e rinnovando il meglio dellantico
spirito legionario, onorando, al servizio del bene civico, le sue tradizioni, nel
voltare decisamente le spalle alla capitale, sodoma e gomorra riunite nel
nostro tempo, hanno dimostrato un animo combattivo meritevole di tutte le
lodi e che il governo riconosce, tuttavia, tenendo in considerazione
linteresse nazionale nella sua globalit, il governo crede, e in tal senso fa
appello alla riflessione di quelli a cui in particolare mi sto rivolgendo, migliaia
di uomini e donne che per ore hanno aspettato con ansia la parola
chiarificatrice dei responsabili dei destini della patria, il governo crede,
ripeto, che lazione militante pi appropriata alla circostanza attuale
consister nella reintegrazione immediata di codeste migliaia di persone
nella vita della capitale, nel ritorno ai focolari, bastioni della legalit, quartier
generali della resistenza, baluardi dove la memoria illibata degli aviti vigila
sulle imprese dei suoi discendenti, il governo, torno a dire, crede che queste
ragioni, sincere e oggettive, esposte con il cuore in mano, debbano essere
ponderate da tutti coloro che nelle loro auto stiano ascoltando questa
comunicazione ufficiale, daltro canto, e malgrado gli aspetti materiali della
situazione siano quelli che meno dovrebbero contare in un calcolo in cui
predominano solo i valori spirituali, il governo coglie loccasione per rivelare
di essere a conoscenza dellesistenza di un piano di assalto e saccheggio
delle case abbandonate, il quale peraltro, secondo le ultime informazioni,
sarebbe gi entrato in esecuzione, come si deduce dalla nota che mi stata
appena consegnata, fino a questo momento, che noi sappiamo, sono gi
diciassette le case assaltate e saccheggiate, osservate, cari compatrioti e
care compatriote, come i vostri nemici non perdono tempo, tanto poche sono
le ore trascorse dalla vostra partenza e gi i vandali scassinano le porte dei
vostri focolari, gi i barbari e i selvaggi saccheggiano i vostri beni, sta
dunque nelle vostre mani evitare un disastro maggiore, consultate la vostra
coscienza, sappiate che il governo della nazione al vostro fianco, ora

dovrete essere voi a decidere se siete o non siete al fianco del governo della
nazione. Prima di scomparire dallo schermo, il ministro dellinterno ebbe
ancora il tempo di lanciare unocchiata in direzione della telecamera, cera
nella sua espressione sicurezza ed anche qualcosa che assomigliava molto a
una sfida, ma bisognava essere addentro nel segreto di questi di per
interpretare con piena correttezza quel rapido sguardo, al primo ministro
non gliela fece, per lui fu come se il ministro dellinterno gli avesse detto in
faccia, Lei, che presume di saperne tanto di tattiche e strategie, non avrebbe
fatto di meglio. Infatti, doveva riconoscerlo, per restava ancora da vedere
che risultati ne sarebbero venuti fuori. Limmagine era passata nuovamente
allelicottero, comparve di nuovo la citt, di nuovo comparvero le colonne
infinite di auto. Per buoni dieci minuti non si mosse niente. Il cronista si
sforzava di prendere tempo, immaginava i consigli di famiglia allinterno
delle automobili, elogiava la comunicazione del ministro, censurava gli
assalitori delle case, richiedeva contro di loro tutti i rigori della legge, ma era
palese che linquietudine lo stava penetrando a poco a poco, era pi che
evidente che le parole del governo erano cadute in un sacco bucato, non che
lui, ancora in attesa del miracolo allultimo istante, osasse dirlo, ma qualsiasi
telespettatore mediamente esercitato nel decifrare audiovisivi si sarebbe
accorto dellaccoramento del povero giornalista. Si diede allora il tanto
desiderato, il tanto anelato prodigio, proprio quando lelicottero sorvolava la
fine della colonna, lultima auto della fila cominci a fare mezzo giro, seguita
immediatamente da quella che la precedeva, e poi unaltra, e unaltra, e
unaltra. Il cronista lanci un grido di entusiasmo, Cari telespettatori, stiamo
assistendo a un momento veramente storico, accogliendo con esemplare
disciplina lappello del governo, in una manifestazione di civismo che rimarr
iscritta a lettere doro negli annali della capitale, le persone hanno iniziato il
ritorno a casa, concludendo pertanto nella maniera migliore quello che si
sarebbe potuto trasformare in una convulsione, come accortamente aveva
detto il signor ministro dellinterno, dalle conseguenze imprevedibili per il
futuro della nostra patria. Dopo di che, per qualche minuto ancora, il
reportage pass a un tono decisamente epico, trasformando la ritirata di
questi diecimila sconfitti in una vittoriosa cavalcata delle valchirie, mettendo
wagner al posto di senofonte, facendo diventare odorosi e ascendenti
sacrifici agli dei dellolimpo e del walhalla il maleodorante fumo denso
vomitato dai tubi di scappamento. Nelle strade cerano gi brigate di cronisti,
tanto dei giornali come delle radio, e tutti tentavano di trattenere per
qualche istante le auto al fine di raccogliere dai passeggeri, dal vivo, alla
fonte diretta, lespressione dei sentimenti che animavano i migranti nel loro
forzato ritorno a casa. Come cera da aspettarsi, trovavano di tutto,
frustrazione, scoraggiamento, rabbia, ansia di vendetta, stavolta non ce
labbiamo fatta ma unaltra ce la faremo, edificanti affermazioni di
patriottismo, esaltate dichiarazioni di fedelt partitica, evviva il partito di
centro, evviva il partito di mezzo, malumori, irritazione per una notte intera

senza chiudere occhio, metti via quella macchina, non vogliamo fotografie,
concordanza e discordanza circa le ragioni addotte dal governo, qualche
scetticismo sul domani, timore di rappresaglie, critica alla vergognosa apatia
delle autorit, Autorit non ce ne sono, ricordava il cronista, Infatti qui che
sta il problema, autorit non ce ne sono, ma quello che soprattutto si notava
era una enorme preoccupazione per la sorte dei beni lasciati nelle case dove
gli occupanti delle auto avevano pensato di tornare solo quando la ribellione
dei biancosi fosse stata repressa definitivamente, di sicuro a questora le
case svaligiate non sono pi diciassette, chiss quante altre saranno state
gi depredate fino allultimo tappeto, fino allultimo vaso. Lelicottero
mostrava ora dallalto come le colonne di automobili e furgoni, quelli che
prima erano stati gli ultimi adesso erano i primi, si andassero ramificando
a mano a mano che penetravano nei quartieri in prossimit del centro, come
da un certo momento in poi non fosse pi possibile distinguere nella
confusione del traffico quelli che venivano da quelli che cerano gi. Il primo
ministro telefon al presidente, una conversazione sbrigativa, poco pi che
congratulazioni reciproche, Questa gente ha davvero dellacqua fresca nelle
vene, si permise di schernire il capo dello stato, se fossi io in una di quelle
auto le giuro che farei saltare tutte le transenne che mi venissero messe
davanti, Meno male che lei il presidente, meno male che non cera, disse il
primo ministro, sorridendo, S, ma se le cose si complicheranno di nuovo,
allora sar il momento di mettere in pratica la mia idea, Che ancora non so
quale sia, Uno di questi giorni gliene parler, Conti su tutta la mia migliore
attenzione, a proposito, convocher per oggi il consiglio dei ministri per
discutere la situazione, sarebbe della massima utilit che lei, signor
presidente, fosse presente se non ha obblighi pi importanti da soddisfare,
Sar questione di accomodare le cose, devo solo andare a tagliare un nastro
non so bene dove, Molto bene, signor presidente, far informare il suo
gabinetto. Pens il primo ministro che ormai era pi che tempo di dire una
parola simpatica al ministro dellinterno, felicitarlo per lefficacia della
comunicazione, che diamine, lantipatia non una ragione per non
riconoscere che stavolta stato allaltezza del problema che aveva da
risolvere. La mano stava gi per andare al telefono quando una subitanea
alterazione nella voce del cronista della televisione gli attir lo sguardo verso
lo schermo. Lelicottero era sceso fin quasi a sfiorare i tetti, si vedevano
distintamente persone che uscivano da alcuni palazzi, uomini e donne che si
trattenevano sul marciapiede, come se stessero aspettando qualcuno, Siamo
appena stati informati, diceva allarmato il cronista, che le immagini che i
nostri telespettatori stanno vedendo, persone che escono dai palazzi e
aspettano sui marciapiedi, si stanno ripetendo in questo momento
dappertutto nella citt, non vogliamo pensare al peggio, ma tutto indica che
gli abitanti di questi palazzi, ovviamente insorti, si accingono a impedire
laccesso a quelli di cui fino a ieri sono stati vicini e a cui probabilmente
hanno appena saccheggiato le case, se cos fosse, per quanto ci dolga

doverlo dire, bisogner chiederne conto a un governo che ha fatto ritirare


dalla capitale i corpi di polizia, con lo spirito angosciato ci domandiamo come
si potr evitare, se ancora possibile, che corra del sangue nello scontro
fisico che palesemente si avvicina, signor presidente, signor primo ministro,
diteci dove stanno i poliziotti per difendere le persone innocenti dai barbari
maltrattamenti che altre si stanno gi preparando a infliggergli, mio dio, mio
dio, che accadr, quasi singhiozzava il cronista. Lelicottero si manteneva
immobile, si poteva vedere tutto quello che succedeva nella strada. Due
automobili si fermarono davanti al palazzo. Si aprirono gli sportelli, ne
scesero gli occupanti. Allora le persone che aspettavano sul marciapiede
avanzarono, E ora, ora, prepariamoci al peggio, url il cronista, roco per
leccitazione, poi quelle persone pronunciarono alcune parole che non si
poterono udire, e, senzaltro, cominciarono a scaricare le auto e a
trasportare dentro ai palazzi, alla luce del giorno, tutto quello che ne era
uscito sotto la cappa di una nera notte di pioggia. Merda, esclam il primo
ministro, e sferr un pugno sul tavolo.
10.
In cos scarse lettere, lescatologica interiezione, di una potenza
espressiva che valeva quanto tutto un discorso sullo stato della nazione,
riassunse e concentr la profondit della decezione che era venuta a
sbaragliare le forze psichiche del governo, specialmente di quei ministri che,
per la natura stessa delle loro funzioni, erano stati pi legati alle diverse fasi
del processo politico-repressivo della sedizione, cio, i responsabili dei
dicasteri della difesa e dellinterno, i quali, da un momento allaltro, videro
svanire del tutto il lustro dei buoni servigi che, ciascuno nella propria area,
avevano reso al paese durante la crisi. Nel corso della giornata, fino allora
dinizio del consiglio dei ministri, se non addirittura durante, la parolaccia fu
bofonchiata pi volte nel silenzio del pensiero, e persino, se testimoni nei
pressi non ce nerano, esclamata a voce alta o mormorata come uno sfogo
incontenibile, merda, merda, merda. A nessuno dei due, difesa e interni, ma
neanche al primo ministro, e questo, s, imperdonabile, era venuto in
mente di riflettere un po, neppure in uno stretto e disinteressato senso
accademico, su quello che sarebbe potuto accadere agli sventurati fuggiaschi
quando fossero rientrati nelle loro case, eppure, se si fossero dedicati a
questo impegno, la cosa pi probabile che avrebbero fatta propria la
terrifica profezia del cronista dellelicottero che prima ci siamo dimenticati di
registrare, Poverini, diceva lui quasi in lacrime, scommetto che saranno
massacrati, scommetto che saranno massacrati. Alla fine, e non fu solo in
quella strada n solo in quel palazzo che si diede il meraviglioso caso,
rivaleggiando con i pi nobili esempi storici di amore per il prossimo, tanto
della specie religiosa come della profana, i calunniati e insultati biancosi
scesero ad aiutare i vinti della fazione avversaria, ciascuno decise per suo
conto e a tu per tu con la propria coscienza, non ebbe contezza di alcuna

convocazione proveniente dallalto n di alcuna parola dordine che


occorresse imparare a memoria, ma la verit che scesero tutti a dare una
mano secondo quanto gli permettevano le forze, e allora erano stati loro a
dire attenzione al pianoforte, attenzione al servizio da t, attenzione al
vassoio dargento, attenzione al ritratto, attenzione al nonno.
comprensibile dunque che intorno al grande tavolo del consiglio si vedano
tante facce accigliate, tante sopracciglia aggrottate, tanti sguardi
congestionati dallirritazione e dalla mancanza di sonno, probabilmente quasi
tutti questi uomini avrebbero preferito che corresse del sangue, non fino al
punto del massacro annunciato dal cronista della televisione, ma qualcosa
che scioccasse la sensibilit della popolazione al di fuori della capitale,
qualcosa di cui si potesse parlare in tutto il paese nelle prossime settimane,
un argomento, un pretesto, una ragione in pi per demonizzare i maledetti
sediziosi. E anche per questo comprensibile che il ministro della difesa,
storcendo le labbra, molto a bocca stretta, abbia appena sussurrato
allorecchio del suo collega dellinterno, Che merda faremo adesso. Se
qualcun altro c stato che si accorto della domanda, ha avuto lintelligenza
di far finta di non sentire, perch proprio per scoprire che merda avrebbero
fatto ora che si erano riuniti li e certo non sarebbero usciti da quella sala a
mani vuote.
Il primo intervento fu del presidente della repubblica, Signori miei,
disse, a mio avviso, e credo che in questo coincideremo tutti, stiamo vivendo
il momento pi difficile e complesso da quando il primo atto elettorale ha
rivelato lesistenza di un movimento sovversivo di enorme portata che i
servizi di sicurezza nazionale non avevano individuato, e non che lo
abbiamo scoperto noi, lui che ha deciso di mostrarsi a faccia scoperta, il
signor ministro dellinterno, la cui azione peraltro ha sempre contato sul mio
appoggio personale e istituzionale, sar certamente daccordo con me, il
peggio, per, che fino a oggi non abbiamo fatto un solo passo avanti verso
la soluzione del problema, e, forse molto pi grave, siamo stati obbligati ad
assistere, impotenti, al geniale colpo tattico che stato mettere i sediziosi ad
aiutare i nostri votanti a riportare le masserizie a casa, questo, signori miei,
solo un cervello machiavellico avrebbe potuto concepirlo, qualcuno che se ne
sta nascosto dietro la tenda e manipola le marionette a suo piacimento,
sappiamo tutti che rimandare indietro tutta quella gente stata per noi una
dolorosa necessit, ma ora dobbiamo prepararci a un pi che probabile
scatenarsi di azioni che incentivino nuovi tentativi di ritirata, non gi di
famiglie intere, non gi di spettacolari carovane di automobili, ma di persone
isolate o gruppi ridotti, e non per le strade, ma attraverso i campi, il signor
ministro della difesa mi dir che ci sono pattuglie nel territorio, che ci sono
sensori elettronici installati lungo la frontiera, e io non mi permetter di
dubitare dellefficacia relativa di tali mezzi, per, mio avviso che un
contenimento che sintenda totale si potr ottenere solo con la costruzione di
un muro tuttintorno alla capitale, un muro insormontabile fatto con blocchi

di cemento, stimo di circa otto metri di altezza, ovviamente supportato dal


sistema di sensori elettronici gi esistente e rafforzato da quante recinzioni
di filo di ferro spinato si ritengano necessarie, sono fermamente convinto che
cos non passer nessuno, e se non dico neanche una mosca, permettetemi
la battuta di spirito, non tanto perch le mosche non potrebbero passare,
ma perch, a quanto posso dedurre dal loro comportamento abituale, non
hanno alcun motivo per volare cos alto. Il presidente della repubblica fece
una pausa per schiarirsi la voce e concluse, Il signor primo ministro al
corrente della proposta che ho appena presentato e certo la sottoporr
quanto prima alla discussione del governo che, naturalmente, come gli
compete, decider sulla convenienza e la fattibilit della sua realizzazione,
quanto a me, e questo mi basta, non ho alcun dubbio che le dedicherete
tutto il vostro sapere. Intorno al tavolo pass un mormorio diplomatico che il
presidente della repubblica interpret come tacita approvazione, unidea che
ovviamente avrebbe rettificato se si fosse accorto che il ministro delle
finanze si era lasciato sfuggire fra i denti, E dov che andremmo a pescare i
soldi che costerebbe una follia del genere.
Dopo avere accantonato, comera suo costume, i documenti disposti
davanti a s, il primo ministro prese la parola, Il signor presidente della
repubblica, con la brillantezza e il rigore cui da tempo ci ha abituati, ha
appena tracciato il ritratto della difficile e complessa situazione in cui ci
troviamo, quindi sarebbe pura ridondanza da parte mia aggiungere alla sua
esposizione un certo numero di particolari che, in fin dei conti, servirebbero
solo ad accentuare le ombre del disegno, detto ci, e alla luce dei recenti
accadimenti, considero che si renda necessario un cambiamento radicale di
strategia, che dovr prestare particolare attenzione, fra tutti gli altri fattori,
alla possibilit che nella capitale sia nata e possa svilupparsi unatmosfera di
pacificazione sociale a seguito del gesto di inequivocabile solidariet,
indubbiamente machiavellico, indubbiamente determinato politicamente, di
cui il paese intero stato testimone nelle ultime ore, si leggano i commenti
delle edizioni speciali, tutti elogiativi, di conseguenza, e in primo luogo,
dovremo riconoscere che i tentativi per ricondurre alla ragione i contestatari
sono falliti, uno dopo laltro, clamorosamente, e che la causa del fallimento,
questa almeno la mia opinione, potrebbe essere stata la severit dei mezzi
repressivi di cui ci siamo serviti, e in secondo luogo, se continueremo a
perseverare nella strategia finora seguita, se intensificheremo lescalation
delle coazioni, e se la risposta dei contestatari continuer a essere quella che
stata fino a ora, cio, nessuna, dovremo forzosamente ricorrere a misure
drastiche, di carattere dittatoriale, come sarebbe, per esempio, ritirare a
tempo indeterminato i diritti civili alla popolazione della citt, ivi compresi i
nostri stessi votanti, per evitare favoritismi di identit ideologica, approvare
perch sia applicata in tutto il paese, e al fine di evitare il dilagare
dellepidemia, una legge elettorale di eccezione secondo cui le schede
bianche sarebbero equivalenti a schede nulle, e chiss che altro. Il primo

ministro fece una pausa per bere un sorso dacqua e prosegu, Ho parlato
della necessit di un cambiamento di strategia, ma non ho detto di averla
gi definita e approntata per applicazione immediata, occorre dare tempo al
tempo, lasciare che il frutto maturi e gli animi marciscano, anzi, devo
confessare che, personalmente, preferirei puntare su un periodo di giusta
distensione durante il quale lavoreremmo per trarre il maggior profitto
possibile dai leggeri segnali di concordia che sembra stiano emergendo. Fece
unaltra pausa, parve che avrebbe proseguito il discorso, ma disse solo,
Ascolter le vostre opinioni.
Il ministro dellinterno alz la mano, Noto che il signor primo ministro
confida nellazione persuasiva che i nostri votanti potrebbero venire a
esercitare sullo spirito di quelli che, con una certa stupefazione, lo confesso,
ho udito menzionare come meri contestatari, ma non mi sembra che abbia
parlato delleventualit contraria, quella che i partigiani della sovversione
vengano a confondere con le loro teorie deleterie i cittadini rispettosi della
legge, Ha ragione, effettivamente non rammento di avere alluso a tale
eventualit, rispose il primo ministro, ma, immaginando che ci si
verificasse, non verrebbe a modificare niente di fondamentale, alla peggio
potrebbe succedere che lattuale ottanta per cento di persone che hanno
votato scheda bianca passasse a cento, lalterazione quantitativa introdotta
nel problema non avrebbe alcuna influenza nella sua espressione qualitativa,
salvo, ovviamente, per il fatto di stabilire lunanimit. Che facciamo, allora,
domand il ministro della difesa, proprio per questo che siamo qui, per
analizzare, ponderare e decidere, Compresa, suppongo, la proposta del
signor presidente della repubblica, che fin da subito dichiaro di appoggiare
con entusiasmo, La proposta del signor presidente, per la dimensione
dellimpresa e la diversit delle sue implicazioni, richiede uno studio
prolungato di cui dovr farsi carico una commissione ad hoc che alluopo
occorrer nominare, daltro canto, credo sia alquanto evidente che lerezione
di un muro di separazione non risolverebbe, nellimmediato, nessuna delle
nostre difficolt e infallibilmente verrebbe a crearne delle altre, ella, signor
presidente, conosce il mio pensiero sullargomento, e la lealt personale e
istituzionale che le devo non mi consentirebbe di sottacerlo davanti al
consiglio, il che non significa, torno a dirlo, che i lavori della commissione
non debbano avere inizio il pi rapidamente possibile, non appena sia
istituita, entro una settimana. Era visibile la contrariet del presidente della
repubblica, Io sono presidente, non sono papa, e dunque non ho la
presunzione di alcun tipo di infallibilit, ma desidererei che la mia proposta
fosse discussa con carattere di urgenza, Io stesso lho detto prima, signor
presidente, soggiunse il primo ministro, le d la mia parola che in meno di
quanto immagina avr notizie del lavoro della commissione, Intanto, ci
muoveremo a tentoni, alla cieca, si lagn il presidente. Il silenzio fu tale che
avrebbe smussato la lama del pi affilato dei coltelli. S, alla cieca, ripet
senza accorgersi del turbamento generale. Dal fondo della sala, si ud la voce

tranquilla del ministro della cultura, Tale e quale a quattro anni fa. Paonazzo,
come se fosse stato offeso da unoscenit brutale, inammissibile, il ministro
della difesa si alz e, puntando un dito accusatore, disse, Lei ha appena
infranto vergognosamente un patto nazionale di silenzio che tutti avevamo
accettato, Che io sappia, non c stato nessun patto, e tanto meno
nazionale, quattro anni fa io ero gi piuttosto cresciuto e non ho il minimo
ricordo che la popolazione sia stata chiamata a firmare una pergamena in cui
simpegnasse a non pronunciare, mai, una sola parola sul fatto che per
alcune settimane siamo stati tutti ciechi, Ha ragione, un patto nel senso
formale non c stato, intervenne il primo ministro, ma tutti abbiamo
pensato, senza che per ci fosse stato necessario metterci daccordo e
scriverlo su un foglio di carta, che la terribile prova per cui eravamo passati
avrebbe dovuto, per la salute del nostro spirito, esser considerata
unicamente come un incubo abominevole, qualcosa che fosse esistito come
sogno, non come realt, In pubblico, possibile, ma lei, signor primo
ministro, non vorr certo convincermi che nellintimit della sua casa non si
sia mai parlato dellaccaduto, Che se ne sia parlato, o no, poco importa,
nellintimit delle case succedono tante cose che non escono dalle quattro
pareti e, se mi permette che glielo dica, lallusione alla tragedia ancora oggi
inspiegabile occorsa fra noi quattro anni fa stata una manifestazione di
cattivo gusto che da un ministro della cultura non mi sarei aspettato, Lo
studio del cattivo gusto, signor primo ministro, dovrebbe essere un capitolo
della storia delle culture, e tra i pi estesi e corposi, Non mi riferisco a quel
genere di cattivo gusto, ma allaltro, quello cui siamo soliti dare anche il
nome di mancanza di tatto, Ci che lei crede, signor primo ministro, a
quanto pare, qualcosa di simile allidea per cui ci che fa s che la morte
esista il nome che ha, che le cose non hanno unesistenza reale se non
abbiamo un nome con cui designarle, Ci sono innumerevoli cose di cui ignoro
il nome, animali, vegetali, strumenti e apparecchi di ogni forma e
dimensione e per ogni uso, Ma lei sa che ce lhanno, e questo le d
tranquillit, Ci stiamo allontanando dallargomento, S, signor primo
ministro, ci allontaniamo dallargomento, io ho detto solo che quattro anni fa
siamo stati ciechi e ora dico che probabilmente ciechi continuiamo a esserlo.
Lindignazione fu generale, o quasi, le proteste scoppiavano, si
sovrapponevano, tutti volevano intervenire, persino il ministro dei trasporti,
il quale, avendo una voce stridula, in genere parlava poco, dava ora da fare
alle corde vocali, Chiedo la parola, chiedo la parola. Il primo ministro guard
il presidente della repubblica come a chiedergli consiglio, ma si trattava solo
di scena, il timido movimento del presidente, quale che fosse il suo
significato allorigine, fu troncato dalla mano alzata del suo capo di governo,
Tenendo conto del tono emotivo e appassionato che fanno prevedere le
interrogazioni, il dibattito non servirebbe a niente, perci non dar la parola
a nessuno dei signori ministri, tanto pi che, forse senza rendersene conto, il
signor ministro della cultura ha colto nel segno paragonando la piaga che

stiamo soffrendo a una nuova forma di cecit, Io non ho fatto quel paragone,
signor primo ministro, mi sono limitato a rammentare che siamo stati ciechi
e che, probabilmente, ciechi continuiamo a essere, qualsiasi estrapolazione
che non sia logicamente contenuta nella proposizione iniziale illegittima,
Cambiare di posto alle parole rappresenta, tante volte, cambiargli il
significato, ma loro, le parole, ponderate una per una, continuano,
fisicamente, se cos posso esprimermi, a essere esattamente ci che erano
prima, e dunque, In tal caso, mi permetta di interromperla, signor primo
ministro, voglio che sia ben chiaro che la responsabilit dei cambiamenti di
posto e di significato delle mie unicamente sua, io non ci ho messo n arte
n parte, Diciamo che lei ci ha messo larte e io ho contribuito con la parte, e
che larte e la parte insieme mi autorizzano ad affermare che votare scheda
bianca una manifestazione di cecit altrettanto distruttiva dellaltra, O di
lucidit, disse il ministro della giustizia, Che cosa, domand il ministro
dellinterno, ritenendo di aver udito male, Ho detto che votare scheda bianca
si potrebbe considerare come una manifestazione di lucidit da parte di chi
lha fatto, Come osa, in pieno consiglio del governo, pronunciare una simile
barbarit antidemocratica, dovrebbe vergognarsi, non sembra neanche un
ministro della giustizia, sbott quello della difesa, Mi domando se sono mai
stato tanto ministro della giustizia, o di giustizia, come in questo momento,
Ancora qualcosina e mi far credere che ha votato scheda bianca, osserv il
ministro dellinterno ironicamente, No, non ho votato scheda bianca, ma ci
penser alla prossima occasione. Quando il brusio scandalizzato che fece
seguito a questa dichiarazione cominci a scemare, una domanda del primo
ministro lo fece cessare di colpo, consapevole di ci che ha appena detto,
Tanto consapevole che deposito nelle sue mani la carica che mi stata
affidata, presento le mie dimissioni, rispose quello che non era pi n
ministro n della giustizia. Il presidente della repubblica era impallidito,
sembrava un cencio che qualcuno avesse lasciato distrattamente sulla
spalliera della sedia e poi dimenticato, Non ho mai immaginato che sarei
vissuto per vedere il volto del tradimento, disse, e pens che la storia non
avrebbe mancato di registrare la frase, per il si e per il no ci avrebbe pensato
lui a fargliela ricordare. Quello che sino ad allora era stato ministro della
giustizia si alz, inclin il capo verso il presidente e il primo ministro e usc
dalla sala. Il silenzio fu interrotto dal rumore improvviso di una sedia
spostata, il ministro della cultura si era alzato e annunciava dal fondo con
voce forte e chiara, Presento le mie dimissioni, Questa poi, non mi dica che,
proprio come il suo amico ci ha appena promesso in un momento di lodevole
franchezza, anche lei ci penser alla prossima occasione, tent di ironizzare
il capo del governo, Non credo sar necessario, ci avevo gi pensato
allultima, Questo significa, Solo quello che ha udito, niente di pi, La prego
di ritirarsi, Stavo per farlo, signor primo ministro, se sono tornato indietro
stato solo per prendere congedo. La porta si apr, si chiuse, al tavolo
rimasero due sedie vuote. Questa poi, esclam il presidente della repubblica,

non ci eravamo ancora riavuti dal primo colpo e ci siamo presi un nuovo
schiaffo, Gli schiaffi sono ben altro, signor presidente, ministri che vengono e
ministri che vanno, cosa normale nella vita, disse il primo ministro, in ogni
modo, se il governo entrato qui dentro al completo, completo ne uscir, il
dicastero della giustizia lo assumo io e il signor ministro dei lavori pubblici si
occuper degli affari culturali, Temo mi manchi la competenza necessaria,
osserv il chiamato in causa, Eccome se ce lha, anche la cultura, secondo
quanto continuano a ripetermi alcuni che se ne intendono, un lavoro
pubblico, dunque sar perfetta nelle sue mani. Suon il campanello e ordin
allusciere che comparve alla porta, Tolga quelle sedie, poi, rivolgendosi al
governo, Faremo una pausa di quindici, venti minuti, il signor presidente e io
saremo nella sala accanto.
Mezzora dopo i ministri tornavano a sedersi intorno al tavolo. Le
assenze non si notavano. Il presidente della repubblica entr con
unespressione di perplessit sul viso, come se avesse appena ricevuto una
notizia il cui significato fosse fuori dalla portata della sua comprensione. Il
primo ministro, al contrario, sembrava soddisfatto di s. Di l a poco se ne
sarebbe saputo il perch. Quando ho richiamato la vostra attenzione sulla
necessit urgente di un cambiamento di strategia, visto il fiasco di tutte le
azioni delineate ed eseguite dallinizio della crisi, cominci lui, ero lungi
dallaspettarmi che unidea capace di condurci con grandi probabilit al
trionfo potesse venire proprio da un ministro che non si trova pi fra noi, mi
riferisco, come certamente gi immaginate, allex ministro della cultura,
grazie al quale si dimostrato ancora una volta quanto sia conveniente
esaminare le idee dellavversario al fine di scoprirne quanto possa essere di
profitto alle nostre. I ministri della difesa e dellinterno si scambiarono
sguardi indignati, non ci mancava che questo, dover udire elogi
allintelligenza di un traditore rinnegato. Frettolosamente, il ministro
dellinterno scarabocchi qualche parola su un foglio che pass allaltro, Il
mio fiuto non mingannava, ho diffidato di loro fin dallinizio di questa storia,
al che il ministro della difesa rispose per la stessa via e con la stessa
circospezione, Volevamo infiltrarci fra loro, e in definitiva si sono infiltrati
loro fra noi. Il primo ministro continuava a esporre le conclusioni cui era
giunto partendo dalla sibillina dichiarazione dellex ministro della cultura sul
fatto di essere stato cieco e di continuare a esserlo oggi, Il nostro equivoco,
il nostro grande equivoco, di cui ora stiamo pagando le conseguenze, stato
proprio questo tentativo di obliterazione, non della memoria, giacch
avremmo potuto ricordare tutti cosa successo quattro anni fa, ma della
parola, del nome, quasi che, come ha fatto notare lex collega, perch la
morte non esistesse pi bastasse non pronunciare il termine con cui la
designamo, Non le sembra che stiamo sfuggendo alla questione principale,
domand il presidente della repubblica, ci occorrono proposte concrete,
oggettive, il consiglio avr da prendere decisioni importanti, Al contrario,
signor presidente, proprio questa la questione principale, ed lei, se non

erro, che ci porter su un vassoio la possibilit di risolvere definitivamente


un problema cui siamo riusciti solo ad applicare, al massimo, qualche piccola
toppa che fra non molto si scucir e lascer tutto come prima, Non colgo
dove voglia arrivare, si spieghi, per favore, Signor presidente, signori miei,
osiamo fare un passo avanti, sostituiamo il silenzio con la parola, finiamola
con questa stupida e inutile finzione che prima non sia accaduto niente,
parliamo apertamente di cos stata la nostra vita, se quella era vita, nel
periodo in cui siamo stati ciechi, che i giornali rammentino, che gli scrittori
scrivano, che la televisione mostri le immagini della citt prese dopo che
avevamo recuperato la vista, che si convinca la gente a parlare dei mali di
ogni sorta che ha dovuto sopportare, che parlino dei morti, degli scomparsi,
delle rovine, degli incendi, dei rifiuti, del marciume, e dopo, quando avremo
strappato via quei cenci di falsa normalit con cui abbiamo voluto occultare
la piaga, diremo che la cecit di quei giorni tornata sotto una nuova forma,
richiameremo lattenzione della gente sul parallelo fra il biancore della cecit
di quattro anni fa e lattuale scheda bianca, un paragone grossolano e
ingannevole, sono il primo a riconoscerlo, e non mancher chi lo rifiuti
preliminarmente come unoffesa allintelligenza, alla logica e al senso
comune, ma pu anche darsi che molte persone, e spero che si convertano
presto in una schiacciante maggioranza, si lascino impressionare, che si
domandino davanti allo specchio se magari non siano di nuovo cieche, se
questa cecit, assai pi vergognosa dellaltra, non le stia deviando dalla
giusta direzione, spingendole verso il disastro estremo che sarebbe il crollo
forse definitivo di un sistema politico che, senza che ci fossimo accorti della
minaccia, conteneva sin dallorigine, nel suo nucleo vitale, cio, nellesercizio
del voto, il seme della propria distruzione o, ipotesi non meno inquietante, di
un passaggio a qualcosa di completamente nuovo, sconosciuto, tanto diverso
che, l, allevati come siamo stati allombra di routine elettorali che per
generazioni e generazioni sono riuscite a schivare quello che ora vediamo
essere uno dei suoi assi pi importanti, noi di sicuro non avremmo spazio.
Credo fermamente, continu il primo ministro, che il cambiamento strategico
che ci occorreva sia sotto i nostri occhi, credo che la riconduzione del
sistema allo statu quo ante sia alla nostra portata, per, io sono il primo
ministro di questo paese, non un banale venditore di unguenti di serpente
che viene a promettere meraviglie, in ogni caso vi dir che se non otterremo
risultati in ventiquattrore, confido che cominceremo a coglierli prima che
siano passati ventiquattro giorni, ma la lotta sar lunga e laboriosa, ridurre
la nuova peste bianca allimpotenza richieder tempo e coster molti sforzi,
senza dimenticare, ah, senza dimenticare la testa della maledetta tenia,
quella che se ne sta nascosta da qualche parte, fintanto che non la
scopriremo allinterno nauseabondo della cospirazione, fintanto che non la
trascineremo alla luce e al castigo che merita, il mortale parassita continuer
a riprodurre i suoi anelli e a minare le forze della nazione, ma lultima
battaglia la vinceremo noi, la mia parola e la vostra parola, oggi e sino alla

vittoria finale, saranno il pegno di questa promessa. Spostando


rumorosamente le sedie, i ministri si alzarono come un sol uomo e, in piedi,
applaudirono con entusiasmo. Finalmente spurgato dagli elementi turbolenti,
il consiglio era un blocco coeso, un capo, una volont, un progetto, un
cammino. Seduto sulla grande sedia, come competeva alla dignit della sua
carica, il presidente della repubblica applaudiva con la punta delle dita,
lasciando cos capire, anche per la severa espressione del viso, la contrariet
che gli aveva causato non essere stato oggetto di un riferimento, sia pur
minimo, nel discorso del primo ministro. Avrebbe dovuto saperlo con chi
aveva a che fare. Quando il rumoroso battere di mani cominciava ormai a
smorzarsi, il primo ministro alz la mano destra a chiedere silenzio e disse,
Ogni navigazione necessita di un comandante, e questa, nella pericolosa
traversata cui il paese stato sfidato, e dovr essere il suo primo ministro,
ma, guai a quella barca che non abbia una bussola capace di guidarla nel
vasto oceano e attraverso le procelle, orbene, signori miei, codesta bussola
che guida me e la barca, codesta bussola che, insomma, ci guida tutti, qui
presente, al nostro fianco, sempre a orientarci con la sua vasta esperienza,
sempre ad animarci con i suoi saggi consigli, sempre a istruirci con il suo
esempio impari, mille applausi dunque siano rivolti, e mille ringraziamenti, al
signor presidente della repubblica. Lovazione fu ancora pi calorosa della
prima, sembrava non volesse terminare, e non sarebbe terminata fintanto
che il primo ministro avesse continuato a battere le mani, fintanto che
lorologio della sua testa non gli avesse detto, Basta, puoi fermarti, ormai hai
vinto. Due minuti ancora per confermare la vittoria e, alla fine, il presidente
della repubblica, con le lacrime agli occhi, era ormai abbracciato al primo
ministro. Momenti perfetti, se non addirittura sublimi, possono verificarsi
nella vita di un politico, disse poi con la voce arrochita dallemozione, ma,
qualsiasi cosa mi riservi il domani, vi giuro che questo non mi si canceller
mai dalla memoria, sar la mia corona di gloria nelle ore felici, il mio
conforto nelle amarezze, con tutto il cuore io vi ringrazio, con tutto il cuore
vi abbraccio. Altri applausi.
I momenti perfetti, soprattutto quando sconfinano nel sublime, hanno
il gravissimo rovescio della breve durata, la qual cosa, in quanto ovvia,
dispenserebbe dallessere menzionata se non si desse il caso che esiste una
contrariet maggiore, vale a dire, il fatto che non sappiamo cosa fare dopo.
Questo imbarazzo, per, si riduce quasi a niente qualora sia presente un
ministro dellinterno. Non appena il gabinetto ebbe ripreso posto, col
ministro dei lavori pubblici e della cultura l ad asciugarsi una lacrima furtiva,
quello dellinterno alz la mano chiedendo la parola, Ne ha facolt, disse il
primo ministro, Come il signor presidente della repubblica ha tanto
emotivamente sottolineato, ci sono nella vita momenti perfetti, veramente
sublimi, e noi abbiamo avuto qui lalto privilegio di godere di due di essi,
quello del ringraziamento del presidente e quello dellesposizione del primo
ministro quando ha sostenuto una nuova strategia unanimemente approvata

dai presenti e alla quale mi riferir in questo intervento, non per ritirare il
mio applauso, lungi da me una simile idea, ma per ampliare e facilitare gli
effetti di tale strategia, ammesso che tanto possa pretendere la mia modesta
persona, mi riferisco al fatto che il signor primo ministro ha detto che non
conta di ottenere risultati in ventiquattrore, ma che certo che essi
cominceranno a emergere prima che siano trascorsi ventiquattro giorni,
orbene, con tutto il rispetto, io non credo che siamo in condizioni di
aspettare ventiquattro giorni, o venti, o quindici, o dieci, ledificio sociale
presenta delle crepe, le pareti oscillano, le fondamenta tremano, da un
momento allaltro pu crollare tutto, Ha qualcosa da proporci, oltre a
descrivere il quadro di un palazzo pericolante, domand il primo ministro, S,
signore, rispose impassibile il ministro dellinterno, come se non avesse colto
il sarcasmo, Ci illumini, allora, per favore, Prima di tutto, devo chiarire,
signor primo ministro, che questa mia proposta non ha altra intenzione se
non integrare quelle che ci ha presentato e abbiamo approvato, non rettifica,
non corregge, non perfeziona, semplicemente unaltra cosa che spero
possa meritare lattenzione di tutti, Avanti, lasci perdere i giri di parole, vada
diritto allargomento, Quello che propongo, signor primo ministro,
unazione rapida, di urto, con gli elicotteri, Non rni dica che sta pensando di
bombardare la citt, S, signore, sto pensando di bombardarla con fogli di
carta, Con fogli di carta, Proprio cos, signor primo ministro, con fogli di
carta, in primo luogo, per ordine di importanza, avremmo un proclama
firmato dal signor presidente della repubblica e indirizzato alla popolazione
della capitale, in secondo luogo, una serie di messaggi brevi ed efficaci che
aprano la strada e preparino gli spiriti alle azioni dalleffetto prevedibilmente
pi lento che il signor primo ministro ha preconizzato, cio, i giornali, la
televisione, i ricordi delle esperienze vissute quando eravamo ciechi, racconti
di scrittori, eccetera, rammento, al proposito, che il mio ministero dispone di
una propria squadra di redattori, elementi ben addestrati nellarte di
convincere le persone, il che, a quanto ho capito, agli scrittori riesce solo con
molto sforzo e per poco tempo, Lidea mi sembra eccellente, interruppe il
presidente della repubblica, ma ovviamente il testo mi dovr essere
sottoposto per lapprovazione, introdurr le alterazioni che riterr
convenienti, in ogni modo lo trovo ottimo, unidea stupenda, che, oltre al
resto, ha lenorme vantaggio politico di mettere la figura del presidente della
repubblica in prima linea nel combattimento, una buona idea, senzaltro. Il
brusio di approvazione che si ud nella sala mostr al primo ministro che
questa mano laveva vinta il ministro dellinterno, Si far cos prenda i
necessari provvedimenti, disse, e, mentalmente, gli mise un altro voto
negativo nella pagina corrispondente del registro scolastico del governo.
11.
Lidea tranquillizzante che, presto o tardi, pi sul presto che sul tardi, il
destino finisce sempre per abbattere la superbia, trov flagrante conferma

nellumiliante obbrobrio subito dal ministro dellinterno, il quale, credendo di


aver vinto in extremis la pi recente ripresa nella sua pugna pugilistica con il
capo del governo, vide andare a scatafascio i suoi piani per effetto di un
intervento inatteso del cielo che, allultimo minuto, decise di schierarsi dalla
parte dellavversario. In ultima analisi, per, e altrettanto in prima, secondo
lopinione degli osservatori pi attenti e autorevoli, la colpa ce lebbe tutta il
presidente della repubblica per aver tardato nellapprovazione del manifesto
che, con la sua firma e a edificazione morale degli abitanti della citt,
avrebbe dovuto esser lanciato dagli elicotteri. Nel corso dei tre giorni
seguenti alla riunione del consiglio dei ministri la volta celeste si mostr al
mondo nella sua magnificente tenuta di inconsutile azzurro, un tempo
limpido, senza pieghe n cuciture, e soprattutto senza vento, perfetto per
lanciare volantini dallalto e vederli scendere poi danzando il ballo degli elfi,
fino a essere raccolti da chi passasse per la strada o uscisse spinto dalla
curiosit di sapere quali nuove o rimesse gli arrivavano dallalto. Nel corso di
quei tre giorni lo sgualcito testo si affann in viaggi di andata e ritorno fra il
palazzo presidenziale e il ministero dellinterno, talvolta pi profuso in
ragioni, talaltra pi conciso in concetti, con parole cancellate e sostituite da
altre che immediatamente dopo avrebbero subito identica sorte, con frasi
sganciate da ci che le precedeva e che non quadravano con ci che seguiva,
tanto inchiostro sprecato, tanta carta stracciata, questo s che si chiama il
tormento dellopera, la tortura della creazione, bene che si sappia una
volta per tutte. Il quarto giorno, il cielo, stanco di aspettare, vedendo che
laggi le cose non quagliavano n squagliavano, decise di albeggiare coperto
da una capotta di nuvole basse e scure, tipo quelle che sono solite esaudire
la pioggia che promettono. Nellultima ora della mattinata cominciarono a
cadere goccioline qua e l, ogni tanto cessavano, ogni tanto riprendevano,
una noiosa acquerugiola che, malgrado le minacce, sembrava non aver
molto di pi da dare. Si mantenne cos titubante fino a met pomeriggio, e
tutta un tratto, senza preavviso, come chi si stufato di fingere ci che non
sentiva, il cielo si apr per lasciar passare una pioggia continua, fissa,
monotona, intensa ancorch non violenta, di quelle che son capaci di venir
gi cos per una settimana intera e che lagricoltura generalmente gradisce.
Non il ministero dellinterno. Supponendo che il comando supremo
dellaereonautica avesse dato lautorizzazione a far alzare gli elicotteri in
volo, il che gi di per s sarebbe stato altamente problematico, lanciare
volantini dal cielo con un tempo del genere era pi che grottesco, e non solo
perch in giro per le strade ci sarebbe stata pochissima gente, e quella poca
sarebbe stata occupata, soprattutto, a bagnarsi il meno possibile, peggio
ancora che il manifesto presidenziale sarebbe caduto nel fango per terra,
sarebbe stato inghiottito dalle cunette divoratrici, si sarebbe ammollato e
disfatto nelle pozzanghere che le ruote delle automobili, rozzamente,
innalzano in sudici schizzi, in verit, in verit vi dico, solo un fanatico della
legalit e del rispetto dovuto ai superiori si sarebbe chinato per rialzare

dallignominosa fanghiglia la spiegazione della parentela fra la cecit


generale di quattro anni addietro e questa, maggioritaria, di ora. La
vessazione del ministro dellinterno fu dover testimoniare, impotente, come,
col pretesto di unimprorogabile urgenza nazionale, il primo ministro
mettesse in movimento, per giunta con la forzata concordanza del
presidente della repubblica, il macchinario mediatico che, inglobando
stampa, radio, televisione e tutte le altre subespressioni scritte, uditive e
visualizzabili a disposizione, vuoi decorrenti vuoi concorrenti, avrebbe dovuto
convincere la popolazione della capitale che, disgraziatamente, era di nuovo
cieca. Quando, alcuni giorni dopo, la pioggia cess e di nuovo i cieli si
vestirono di azzurro, solo lostinata e alla fine ormai irritata insistenza del
presidente della repubblica sul suo capo di governo ottenne che la
postergata prima parte del piano fosse compiuta, Mio caro primo ministro,
disse il presidente, prenda buona nota che non ho rinunciato n penso di
rinunciare a quanto si deciso nel consiglio dei ministri, continuo a
considerare sia mio dovere rivolgermi personalmente alla nazione, Signor
presidente, mi creda, non ne vale la pena, lazione di chiarimento gi in
marcia, entro breve ne otterremo i risultati, Anche se dovessero spuntare
dietro langolo dopodomani, voglio che il mio manifesto sia lanciato prima,
Dopodomani si fa per dire, chiaro, Meglio ancora, dunque, si distribuisca il
manifesto immediatamente, Signor presidente, mi creda, La avviso che, se
non lo far, la riterr responsabile della sfiducia personale e politica che fin
da subito si creer fra noi, Mi permetto di rammentare, signor presidente,
che ho ancora la maggioranza assoluta nel parlamento, la sfiducia con cui mi
minaccia sarebbe qualcosa di carattere meramente personale, senza alcuna
ripercussione politica, Ce lavr se io andr in parlamento a dichiarare che la
parola del presidente della repubblica stata sequestrata dal primo ministro,
Signor presidente, la prego, questo non vero, vero abbastanza perch io
lo dica, dentro o fuori del parlamento, Distribuire ora il manifesto, Il
manifesto e gli altri fogli di carta, Distribuire ora il manifesto sarebbe
ridondante, Questo il suo punto di vista, non il mio, Signor presidente, Se
mi chiama presidente, allora mi riconosce come tale, dunque faccia ci che le
ordino, Se la mette in questi termini, La metto in questi termini, e le dico
qualcosaltro, sono stanco di assistere alle sue guerre con il ministro
dellinterno, se lui non le serve, lo dimetta, ma se non vuole o non pu
dimetterlo si arrangi, sono convinto che se lidea di un manifesto firmato dal
presidente fosse venuta fuori dalla sua testa, probabilmente sarebbe stato
capace di farlo consegnare porta a porta, Questo ingiusto, signor
presidente, Forse lo , non dico di no, uno sinnervosisce, perde la serenit e
finisce per dire cose che non voleva n pensava, Allora considereremo
lincidente chiuso, S, lincidente chiuso, ma domani mattina voglio quegli
elicotteri in aria, S, signor presidente.
Se questa acida discussione non fosse avvenuta, se il manifesto
presidenziale e gli altri volantini avessero concluso nella spazzatura, in

quanto superflui, la loro breve vita, la storia che stiamo raccontando


sarebbe, da qui in avanti, del tutto diversa. Non immaginiamo esattamente
come e in che cosa, sappiamo solo che sarebbe diversa. chiaro che un
lettore attento ai meandri del racconto, uno di quei lettori analitici che di
tutto si aspettano una spiegazione completa, non mancherebbe di
domandare se la conversazione tra il primo ministro e il presidente della
repubblica sia stata inserita allultimo momento per tenere in piedi
lannunciato cambiamento di rotta, o se, dovendo succedere perch era
quello il suo destino ed essendone risultate le conseguenze che fra non
molto si conosceranno, il narratore non abbia forse potuto far altro che
accantonare la storia pensata per seguire la nuova rotta che allimprovviso
gli apparsa tracciata nella sua carta di navigazione. Sia a questo che a
quello difficile dare una risposta capace di soddisfare totalmente quel
lettore. Salvo se il narratore avesse linsolita franchezza di confessare che
non mai stato molto sicuro di come condurre a buon fine questa storia mai
vista prima di una citt che ha deciso di votare scheda bianca e che, di
conseguenza, il violento scambio di parole tra il presidente della repubblica e
il primo ministro, conclusosi tanto felicemente, sia stato per lui come il cacio
sui maccheroni. Altrimenti non si comprenderebbe che abbia abbandonato di
punto in bianco il laborioso filo della narrazione che andava svolgendo per
imbarcar-si in escursioni gratuite non su ci che non stato, ma avrebbe
potuto esserlo, bens su ci che stato, ma avrebbe potuto non esserlo. Ci
riferiamo, senza tergiversare oltre, alla lettera che il presidente della
repubblica ricevette tre giorni dopo che gli elicotteri avevano fatto piovere
sulle strade, sulle piazze, sui parchi e sui viali della capitale i fogli colorati in
cui si esponevano minuziosamente le illazioni degli scrittori del ministero
dellinterno sulla pi che probabile connessione fra la tragica cecit collettiva
di quattro anni fa e il farneticamento elettorale di ora. La fortuna del
firmatario fu che la lettera and a finire nelle mani di un segretario
scrupoloso, di quelli che vanno a leggere il minuscolo prima di cominciare a
leggere il maiuscolo, di quelli che son capaci di discernere fra brani male
imbastiti di parole il minuscolo seme che conviene irrigare quanto prima, non
fossaltro che per sapere cosa ne verr fuori. Ecco quanto diceva la lettera,
Signor presidente della repubblica. Avendo letto con la meritata e dovuta
attenzione il manifesto che ella ha indirizzato al popolo e in particolare agli
abitanti della capitale, con la piena coscienza del mio dovere come cittadino
di questo paese e certo che la crisi in cui la patria sprofondata esige da noi
tutti lo zelo di una continua e stretta sorveglianza su tutto quello che di
strano si manifesti o si sia manifestato sotto i nostri occhi, chiedo il
permesso di portare al suo preclaro giudizio alcuni fatti sconosciuti che forse
possono contribuire a comprendere meglio la natura del flagello che ci
caduto addosso. Dico questo perch, malgrado io non sia altro che un uomo
comune, credo, come lei, signor presidente, che un qualche nesso dovr
esserci fra la recente cecit di votare scheda bianca e quellaltra cecit

bianca che, per alcune settimane che non sar possibile dimenticare, ci ha
estromessi tutti dal mondo. Voglio dire, signor presidente della repubblica,
che la cecit attuale potrebbe forse spiegarsi con la prima, e tutte e due,
forse, con lesistenza, non so se pure con lintervento, di una stessa persona.
Prima di proseguire, per, guidato come sono unicamente da uno spirito
civico del quale non permetto a nessuno di osare dubitare, voglio mettere in
chiaro che non sono un delatore, n un denunciante, n una lingualunga,
servo semplicemente la mia patria nella situazione angosciosa in cui si trova,
senza un faro che illumini il cammino verso la salvezza. Non so, e del resto
come potrei saperlo, se la lettera che sto scrivendo sar sufficiente per
accendere quella luce, ma, ripeto, il dovere dovere, e in questo momento
io mi vedo come un soldato che fa un passo avanti e si presenta volontario
per la missione, e quella missione, signor presidente della repubblica,
consiste nel rivelare, scrivo questa parola poich la prima volta che ne
parlo a qualcuno, che quattro anni fa, con mia moglie, feci casualmente
parte di un gruppo di sette persone che, come tante altre, lott
disperatamente per sopravvivere. Sembrer che non stia dicendo niente che
ella, per esperienza personale, non abbia conosciuto, ma ci che nessuno sa
che una delle persone del gruppo non giunse mai a diventare cieca, una
donna sposata con un medico oculista, il marito era cieco come tutti noi, ma
lei no. Allepoca facemmo un giuramento solenne che non ne avremmo mai
parlato, lei diceva che non voleva esser vista poi come un fenomeno raro,
doversi assoggettare a domande e sottoporsi a esami oramai che avevamo
riaquistato tutti la vista, meglio sarebbe stato dimenticare, far finta che non
era successo niente. Ho rispettato il giuramento fino a oggi, ma non posso
pi continuare a tacere. Signor presidente della repubblica, mi consenta di
dirle che mi sentirei offeso se questa lettera fosse letta come una denuncia,
anche se peraltro forse dovrebbe esserlo, in quanto, e anche questo ella lo
ignora, un assassinio fu commesso in quei giorni proprio dalla persona di cui
parlo, ma questa faccenda ha a che vedere con la giustizia, io mi accontento
di compiere il mio dovere di patriota chiedendo la sua superiore attenzione,
signor presidente, per un fatto finora tenuto segreto e dal cui esame potr,
magari, venir fuori una spiegazione per lattacco spietato di cui il sistema
politico vigente stato bersaglio, questa nuova cecit bianca che, mi
permetto di riprodurre qui, umilmente, proprio le sue parole, colpisce in
pieno il cuore dei fondamenti della democrazia come mai alcun sistema
totalitario sia riuscito a fare prima. Inutile dire, signor presidente della
repubblica, che sono a disposizione sua o dellentit che dovesse essere
incaricata di proseguire unindagine a tutti i lumi necessaria, per ampliare,
sviluppare e completare le informazioni di cui questa lettera gi latrice.
Giuro che non sono mosso da alcuna animosit contro la persona in causa,
ma questa patria di cui ella, signor presidente, il pi degno dei
rappresentanti sta al di sopra di tutto, questa la mia legge, lunica cui mi
appello con la serenit di chi ha appena compiuto il proprio dovere.

Rispettosamente. Seguiva la firma e, in basso, sulla sinistra, il nome


completo del firmatario, lindirizzo, il telefono, e anche il numero della carta
didentit e lindirizzo elettronico.
Il presidente della repubblica pos lentamente il foglio di carta sulla
scrivania e, dopo un breve silenzio, domand al suo capo di gabinetto,
Quanti ne sono a conoscenza, Nessuno oltre al segretario che ha aperto e
protocollato la lettera, persona di fiducia, Suppongo che potremo fidarci di
lui, signor presidente, del partito, in ogni caso forse sarebbe conveniente
che qualcuno gli facesse capire che la minima indiscrezione da parte sua
potrebbe venire a costargli molto cara, se mi permette il suggerimento,
signor presidente, questo avvertimento dovrebbe essergli fatto direttamente,
Da me, No, signor presidente, dalla polizia, una semplice questione di
efficacia, lo si convoca alla sede centrale, lagente pi brutale lo mette in una
stanza per gli interrogatori e gli si rifila un bello spavento, Non ho dubbi sulla
bont dei risultati, ma ci vedo una grave difficolt, Quale, signor presidente,
Prima che il caso arrivi alla polizia dovranno passare ancora alcuni giorni, e
nel frattempo al tipo gli si scioglie la lingua, lo racconta alla moglie, agli
amici, capace persino che parli con qualche giornalista, insomma, ci manda
tutto a monte, Ha ragione, signor presidente, la soluzione sarebbe dire una
parolina urgente al capo della polizia, me ne incarico io con il massimo
piacere, se vuole, Cortocircuitare la catena gerarchica del governo,
oltrepassare il primo ministro, questa la sua idea, Non oserei se il caso non
fosse tanto serio, signor presidente, Mio caro, a questo mondo, e altro non
ce n, che ci risulti, tutto finisce per sapersi, io le credo quando mi dice che
il segretario merita la sua fiducia, ma gi non potrei dire lo stesso del capo
della polizia, immagini che sia in comunella con il ministro dellinterno,
ipotesi peraltro pi che probabile, immagini che guaio ne verrebbe fuori, il
ministro dellinterno l a chieder conto al primo ministro non potendo
chiederlo a me, il primo ministro l a voler sapere se intendo sovrappormi
alla sua autorit e alle sue competenze, nel giro di poche ore sarebbe
pubblico ci che intendiamo tenere segreto, Ancora una volta ha ragione,
signor presidente, Non dir, come si suol dire, che non mi sbaglio mai e
raramente ho dubbi, ma quasi, quasi, Che faremo allora, signor presidente,
Mi porti qui quelluomo, Il segretario, s, quello che conosce la lettera,
Adesso, Fra unora pu essere troppo tardi. Il capo di gabinetto si serv del
telefono interno per chiamare limpiegato, Immediatamente nel gabinetto del
signor presidente, veloce. Per percorrere i vari corridoi e le varie sale di
solito occorrono per lo meno cinque minuti, ma il segretario comparve alla
porta in capo a tre. Era affannato e gli tremavano le gambe. Ehi, non cera
mica bisogno di correre, disse il presidente facendo un sorriso amabile, Il
signor capo di gabinetto mi ha detto di venire rapidamente, signor
presidente, ansim luomo, Molto bene, lho fatta chiamare per via di questa
lettera, S, signor presidente, Lha letta, chiaramente, S, signor presidente,
Si rammenta cosa c scritto, Pi o meno, signor presidente, Non usi quel

genere di frasi con me, risponda alla domanda, S, signor presidente, me ne


rammento come se avessi finito di leggerla in questo momento, Pensa che
potrebbe fare uno sforzo per dimenticarsi di ci che contiene, S, signor
presidente, Ci pensi bene, sapr certo che non la stessa cosa fare lo sforzo
e dimenticare, No, signor presidente, non la stessa cosa, Quindi, lo sforzo
non deve bastare, occorrer qualcosa di pi, Le d la mia parola donore, Ero
quasi tentato di ripeterle di non usare quel genere di frasi, ma preferisco che
mi spieghi il significato reale che ha per lei, nel caso attuale, quello che
romanticamente si definisce dare la parola donore, Significa, signor
presidente, la dichiarazione solenne che in nessun modo, succeda quel che
succeda, divulgher il contenuto della lettera, sposato, s, signor
presidente, Ora le far una domanda, E io risponder, Supponendo che
rivelasse a sua moglie, e solo a lei, la natura della lettera, ritiene che la
starebbe divulgando, nel senso rigoroso del termine, mi riferisco alla lettera,
ovviamente, non a sua moglie, No, signor presidente, divulgare diffondere,
rendere pubblico, Approvato, verifico con soddisfazione che i dizionari non le
sono estranei, Non lo direi neanche a mia moglie, Vuol dire che non le
racconter niente, A nessuno, signor presidente, Mi d la sua parola donore,
Scusi, signor presidente, poco fa, Pensi, mi ero dimenticato che me laveva
gi data, se mi si canceller di nuovo dalla memoria ci penser il capo di
gabinetto a rammentarmelo, S, signore, dissero due voci allunisono. Il
presidente rimase in silenzio per alcuni secondi, poi domand, Supponiamo
che io vada a vedere cosa ha scritto nel protocollo, pu evitarmi di alzarmi e
dirmi che cosa trover, Ununica parola, signor presidente, Deve avere una
straordinaria capacit di sintesi per riassumere in una sola parola una lettera
tanto estesa come questa, Petizione, signor presidente, Che cosa, Petizione,
la parola che c nel protocollo, Nientaltro, Nientaltro, Ma cos non si potr
sapere di che tratta la lettera, esattamente quello che ho pensato, signor
presidente, che non conveniva si sapesse, la parola petizione serve per tutto.
Il presidente si riappoggi compiaciuto, sorrise con tutti i denti al prudente
segretario e disse, Avrebbe dovuto cominciare da li, poteva dispensarsi
dallimpegnare qualcosa di tanto serio come la parola donore, Una cautela
garantisce laltra, signor presidente, Niente male, nossignore, niente male,
ma di tanto in tanto dia unocchiata al protocollo, non sia mai che a qualcuno
venga in mente di aggiungere qualche cosa alla parola petizione, La riga
sbarrata, signor presidente, Pu andare, Ai suoi ordini, signor presidente.
Quando la porta si chiuse, il capo di gabinetto disse, Devo confessare che
non mi aspettavo fosse capace di prendere una simile iniziativa, credo ci
abbia appena dato la miglior prova che sia meritevole di tutta la nostra
fiducia, Forse della sua, disse il presidente, non della mia, Ma io pensavo, Ha
pensato bene, mio caro, ma nello stesso tempo ha pensato male, la pi
sicura differenza che potremmo stabilire fra le persone non sarebbe dividerle
in furbe e stupide, ma in furbe e troppo furbe, con le stupide facciamo quello
che vogliamo, con le furbe la soluzione metterle al nostro servizio, mentre

le troppo furbe, anche quando stanno dalla nostra parte, sono


intrinsecamente pericolose, non si riesce a evitarlo, la cosa pi curiosa che
coi loro atti continuano a dirci di stare attenti a loro, generalmente noi non
prestiamo attenzione agli avvertimenti e poi ne subiamo le conseguenze,
Vuol dire allora, signor presidente, Voglio dire che il nostro prudente
segretario, quel funambolo del protocollo capace di trasformare in semplice
petizione una lettera tanto inquietante come questa, non tarder a esser
chiamato alla polizia perch gli sia messo quello spavento che qua, fra noi,
gli avevamo promesso, lo ha detto lui stesso senza immaginare tutta la
portata delle parole, una cautela garantisce laltra, Ha sempre ragione,
signor presidente, i suoi occhi vedono molto lontano, S, ma il pi grande
errore della mia vita come politico stato permettere che mi sedessero su
questa sedia, non ho capito a tempo che i suoi braccioli hanno le manette,
Conseguenza del fatto che il regime non presidenzialista, Infatti no, per
questo mi lasciano ben poco da fare oltre a tagliare nastri e baciare bambini,
Ora le capitata fra le mani una briscola, Nel momento in cui la consegno al
primo ministro, diventa sua, io non sar stato altro che il cartaio, E nel
momento in cui lui la consegna al ministro dellinterno, diventer della
polizia, la polizia che sta allestremo della catena di montaggio, Ha
imparato molto, Mi trovo in una buona scuola, signor presidente, Sa una
cosa, Sono tuttorecchi, Lasciamo in pace quel povero diavolo, magari io
stesso, quando arriver a casa, o la sera fra le lenzuola, racconter a mia
moglie cosa dice la lettera, e lei, mio caro capo di gabinetto, far
probabilmente lo stesso, sua moglie la guarder come un eroe, il caro
maritino che conosce i segreti e le maglie che tesse lo stato, che la sa lunga,
che respira senza maschera lodore putrido delle cunette del potere, Signor
presidente, la prego, Non ci faccia caso, ritengo di non essere cos cattivo
quanto i peggiori, ma di tanto in tanto mi affiora alla coscienza che non
basta, e allora lanima mi duole molto di pi di quanto saprei dirle, Signor
presidente, la mia bocca e rester chiusa, E anche la mia, anche la mia,
ma in certe occasioni mi metto a immaginare come potrebbe essere questo
mondo se tutti aprissimo la bocca e non stessimo zitti fintanto, Fintanto che,
signor presidente, Niente, niente, mi lasci solo.
Era passata meno di unora quando il primo ministro, convocato
durgenza al palazzo, entr nel gabinetto. Il presidente gli fece cenno di
sedersi e chiese, mentre gli porgeva la lettera, Legga questo e mi dica che
ne pensa. Il primo ministro si accomod sulla sedia e inizi a leggere.
Doveva essere a met della lettera quando alz il capo con espressione
interrogativa, come chi ha avuto difficolt a capire cosa gli hanno appena
detto, poi prosegu e, senza interruzioni n altre manifestazioni gestuali,
concluse la lettura. Un patriota pieno di buone intenzioni, disse, e al tempo
stesso una canaglia, Perch una canaglia, domand il presidente, Se quello
che si racconta qui vero, se quella donna, supponendo che sia esistita,
realmente non divenne cieca e aiut gli altri sei in quella sventura, non da

escludere la possibilit che lautore di questa lettera le debba la fortuna di


esser vivo, chiss se i miei genitori lo sarebbero ancora se avessero avuto la
ventura di incontrarla, L si dice che assassin qualcuno, Signor presidente,
nessuno sa per certo quante persone furono ammazzate in quei giorni, si
decise che tutti i cadaveri ritrovati erano il risultato di incidenti o cause
naturali e ci si mise una pietra sopra, Anche le pietre pi pesanti si possono
rimuovere, Infatti, signor presidente, ma la mia opinione di lasciare questa
pietra dove sta, immagino che non vi siano testimoni oculari del delitto, e se
in quel momento ci furono non erano altro che ciechi fra ciechi, sarebbe
unassurdit, una sciocchezza, portare quella donna in tribunale per un
crimine che nessuno vide commettere e di cui non esiste il corpo del delitto,
Lautore della lettera afferma che lei ammazz, s, ma non dice che fu
testimone del crimine, inoltre, signor presidente, torno a dire che chi ha
scritto questa lettera una canaglia, I giudizi morali sono fuori luogo, Lo so
bene, signor presidente, ma ci si pu sempre sfogare. Il presidente prese la
lettera, la guard come se non la vedesse e domand, Che pensa di fare, Io,
niente, rispose il primo ministro, questa faccenda non ha un solo bandolo da
cui poterla prendere, Ha notato che lautore della lettera insinua la possibilit
che ci sia un nesso tra il fatto che quella donna non diventata cieca e la
massiccia votazione in bianco che ci ha spinto nella difficile situazione in cui
ci troviamo, Signor presidente, talvolta non ci siamo trovati daccordo,
naturale, S, naturale, tanto naturale come il fatto che non ho il minimo
dubbio che la sua intelligenza e il suo senso comune, che rispetto, si
rifiutano di accettare lidea che una donna, siccome non diventata cieca
quattro anni fa, sia oggi responsabile del fatto che centinaia e centinaia di
migliaia di persone, che non ne avevano mai sentito parlare, abbiano votato
scheda bianca una volta chiamate alle elezioni, Detto cos, Non c altro
modo di dirlo, signor presidente, la mia opinione che si archivi questa
lettera nella sezione degli scritti allucinati, che si lasci cadere largomento, e
intanto continuiamo a cercare soluzioni per i nostri problemi, soluzioni reali,
non fantasie o dispetti di un imbecille, Credo che abbia ragione, ho preso
troppo sul serio una sequela di stupidaggini e le ho fatto perdere tempo,
chiedendole di venire a parlare con me, Non ha importanza, signor
presidente, il mio tempo perduto, se vuole chiamarlo cos, stato pi che
compensato dal fatto che siamo giunti a un accordo, Mi rallegra molto
riconoscerlo e la ringrazio, La lascio al suo lavoro e torno al mio. Il
presidente della repubblica stava per tendergli la mano per salutarlo quando,
bruscamente, squill il telefono. Alz il ricevitore e ud la segretaria, Il signor
ministro dellinterno desidera parlarle, signor presidente, Me lo passi. La
conversazione fu lunga, il presidente ascoltava e, a mano a mano che i
secondi passavano, lespressione del suo viso cambiava, pi volte mormor
s, a un certo punto disse un caso da studiare, e concluse con le parole
Parli con il primo ministro. Pos il ricevitore, Era il ministro dellinterno,
disse, Che voleva quel simpaticone, Ha ricevuto una lettera redatta negli

stessi termini ed deciso ad avviare delle indagini, Brutta notizia, Gli ho


detto di parlare con lei, Ho sentito, ma sempre una brutta notizia, Perch,
Se ben conosco il ministro dellinterno, e credo che pochi lo conoscano
altrettanto bene quanto me, a questora avr gi parlato con il capo della
polizia, Lo blocchi, Tenter, ma temo proprio che sia inutile, Usi la sua
autorit, Perch mi accusino di ostacolare unindagine su fatti che riguardano
la sicurezza dello stato, proprio quando tutti sappiamo che lo stato si trova in
grave pericolo, cos, signor presidente, domand il primo ministro, e
aggiunse, Sarebbe lei il primo a togliermi il suo appoggio, laccordo cui siamo
giunti non sarebbe altro che unillusione, gi unillusione, visto che non
serve a niente. Il presidente fece un gesto affermativo con il capo, poi disse,
Poco fa, il mio capo di gabinetto, a proposito di questa lettera, se n uscito
con una frase piuttosto elucidativa, Che cosha detto, Che la polizia quella
che sta allestremo della catena di montaggio, Le mie felicitazioni, signor
presidente, ha un buon capo di gabinetto, eppure sarebbe meglio avvisarlo
che ci sono alcune verit di cui non conviene parlare a voce alta, La sala
insonorizzata, Ci non significa che non le abbiano nascosto in giro qualche
microfono, Far fare unispezione, In ogni caso, signor presidente, la
supplico di credere che, se dovessero trovarli, non sono stato io a farli
mettere, Buona battuta, una battuta triste, Sono spiacente, mio caro, che
le circostanze labbiano messa in questo vicolo senza uscita, Qualcuna ci
sar pure, ma, certo che in questo momento non la vedo, e tornare
indietro impossibile. Il presidente accompagn il primo ministro alla porta,
Strano, disse, che luomo della lettera non abbia scritto anche a lei, Lavr
fatto, ma si d il caso che, a quanto pare, i servizi di segreteria della
presidenza della repubblica e del ministero dellinterno sono pi diligenti di
quelli del primo ministro, Buona battuta, Non meno triste dellaltra, signor
presidente.
12.
La lettera indirizzata al primo ministro, allora era vero che cera, tard
due giorni ad arrivargli in mano. Lui si accorse immediatamente che
lincaricato di protocollarla era stato meno discreto di quello della presidenza
della repubblica, confermandosi cos la solvenza delle voci che correvano da
due giorni, le quali voci, a loro volta, o erano il risultato di una indiscrezione
tra impiegati di livello medio, ansiosi di dimostrare che la sapevano lunga,
cio, che erano addentro ai segreti delle alte sfere, oppure erano state
deliberatamente messe in giro dal ministero dellinterno per troncare alla
base qualsiasi velleit di opposizione o di semplice intralcio simbolico
allindagine di polizia da parte del primo ministro. Restava ancora la
supposizione che chiameremo cospirativa, cio, che la conversazione
ipoteticamente segreta tra il primo ministro e il suo ministro dellinterno,
allimbrunire del giorno in cui quello era stato convocato alla presidenza della
repubblica, fosse stata molto meno riservata di quanto sia lecito aspettarsi

da pareti imbottite, le quali, vai a saperlo, magari nascondevano un bel po


di microfoni dellultima generazione, di quelli che solo un segugio elettronico
con il pi selezionato pedigree riesce a fiutare e rintracciare. Comunque
fosse, al male non cera pi rimedio, i segreti di stato sono davvero in un
momento nero, non c nessuno a difenderli. Talmente consapevole di
questa deplorevole certezza il primo ministro, talmente convinto
dellinutilit del segreto, soprattutto quando ormai non lo pi, che, con il
gesto di chi osservasse il mondo da grandi altezze, come se dicesse So tutto,
non mi scocciate, ha piegato lentamente la lettera e se l messa in una delle
tasche interne della giacca, Proviene direttamente dalla cecit di quattro
anni fa, la terr per me, disse. Laria di scandalizzata sorpresa del capo di
gabinetto lo fece sorridere, Non si preoccupi, mio caro, esistono per lo meno
due lettere uguali a questa, per non dire delle tante e pi che probabili
fotocopie che ormai saranno in circolazione. Lespressione della faccia del
capo di gabinetto si fece allimprovviso vaga, disattenta, come se non avesse
capito bene ci che aveva udito, o come se di colpo la coscienza gli fosse
balzata davanti, accusandolo di qualche antica, se non recentissima,
malefatta commessa. Pu ritirarsi, la chiamer quando avr bisogno, disse il
primo ministro, alzandosi dalla sedia e avviandosi verso una delle finestre. Il
rumore nellaprirla copr quello della porta che si chiudeva. Da l si vedeva
poco pi che una successione di tetti bassi. Sent nostalgia della capitale, del
tempo felice in cui i voti erano obbedienti al comando, del monotono
trascorrere delle ore e dei giorni fra la piccoloborghese residenza ufficiale dei
capi di governo e il parlamento della nazione, delle agitate e non di rado
gioviali e divertenti crisi politiche che erano come fal di durata prevista e
intensit controllata, quasi sempre finte, e con le quali si apprendeva, non
solo a non dire la verit, ma anche a farla coincidere punto per punto,
quando fosse utile, con la menzogna, proprio come il rovescio, con la
massima naturalezza, laltro lato del diritto. Si domand se lindagine fosse
gi iniziata, si sofferm a speculare se gli agenti che avrebbero partecipato
allazione di polizia sarebbero stati fra quelli che infruttuosamente erano
rimasti nella capitale con la missione di captare informazioni e inoltrare
rapporti, o se il ministro dellinterno avesse magari preferito mandare in
missione gente di sua pi diretta fiducia, di quella che si trova a portata di
vista e della mano che deve seminare, e, chiss, sedotta dallo spettacolare
ingrediente da avventura cinematografica di un attraversamento clandestino
del blocco, strisciando con il pugnale alla cintola sotto le recinzioni di filo
spinato, ingannando con desensibilizzatori magnetici i temibili sensori
elettronici e sbucando dallaltro lato, nel campo nemico, rotta allobiettivo,
come talpe dotate di agilit ladresca e occhiali da vista notturna. Conoscendo
il ministro dellinterno tanto bene quanto lo conosceva, un po meno
sanguinario di dracula, ma molto pi teatrale di rambo, sarebbe stata questa
la modalit dintervento che avrebbe fatto adottare. Non si sbagliava.
Nascosti in una piccola macchia di alberi che quasi costeggia il perimetro

dellaccerchiamento, tre uomini aspettano che la notte diventi alba. Eppure,


non tutto quello che era stato liberamente fantasticato dal primo ministro
alla finestra del suo gabinetto corrisponde alla realt che si offre ai nostri
occhi. Questi uomini, per esempio, sono vestiti in borghese, non hanno
nessun pugnale alla cintola, e larma che portano nella fondina
semplicemente la pistola cui si d il tranquillizzante nome di regolamentare.
Quanto ai temibili desensibilizzatori magnetici, qui, fra le diverse
apparecchiature, non si vede niente che suggerisca una funzione tanto
decisiva, il che, a pensarci meglio, potrebbe significare unicamente che i
desensibilizzatori magnetici non hanno, apposta e giustamente, laspetto di
un desensibilizzatore magnetico. Non tarderemo a sapere che, a unora
concordata, i sensori elettronici in questo tratto di recinzione resteranno
staccati per cinque minuti, tempo considerato pi che sufficiente perch tre
uomini, uno dopo laltro, senza fretta n precipitazione, oltrepassino la
barriera di filo spinato la quale, a tal fine, stata oggi adeguatamente
tagliata per evitare strappi nei pantaloni e risparmiare alla pelle i graffi. I
genieri dellesercito si affretteranno a ripararla prima che le rosee dita
dellaurora aguzzino di nuovo, mostrandole, le minacciose punte per cos
breve tempo inoffensive, ed anche gli enormi rotoli di filo spinato che si
estendono lungo la frontiera, da un lato e dallaltro. I tre uomini ormai sono
passati, in testa procede il capo, che il pi alto, e in fila indiana
attraversano un prato dove lumidit trasuda e geme sotto le scarpe. In una
strada periferica secondaria, a circa cinquecento metri da l, sta aspettando
lautomobile che li porter furtivamente alla loro destinazione nella capitale,
una falsa ditta di assicurazioni & riassicurazioni che la mancanza di clienti,
tanto locali come esteri, non ancora riuscita a portare al fallimento. Gli
ordini che questi uomini hanno ricevuto direttamente dalla bocca del
ministro dellinterno sono chiari e categorici, Portatemi i risultati e io non
domander con che mezzi li avete ottenuti. Non hanno con s nessuna
istruzione scritta, nessun salvacondotto che li copra e che possano esibire
come difesa o come giustificazione se qualcosa dovesse andare peggio di
quanto ci si aspetta, e dunque non neppure esclusa la possibilit che il
ministero li abbandoni semplicemente al loro destino se dovessero
commettere qualche azione suscettibile di pregiudicare la reputazione dello
stato e la purezza immacolata dei suoi obiettivi e procedimenti. Sono, questi
tre uomini, come un commando di guerra in territorio nemico,
apparentemente non si vedono motivi per pensare che rischieranno la vita,
ma tutti sono consapevoli della delicatezza di una missione che richiede
talento nellinterrogatorio, flessibilit nella strategia, rapidit nellesecuzione.
Tutto al massimo grado. Non penso che dovrete aver bisogno di ammazzare
qualcuno, aveva detto il ministro dellinterno, ma se, agli estremi, riterrete
che non c altra via duscita, non esitate, ci penser io a risolvere la
faccenda con la giustizia, Il cui dicastero stato recentemente assunto dal
signor primo ministro, si azzard a osservare il capo del gruppo. Il ministro

dellinterno fece come se non avesse capito, si limit a guardare fisso


limportuno, che non pot far altro che sviare lo sguardo. Lautomobile
ormai entrata in citt, si fermata in una piazza per il cambio dellautista e
finalmente, dopo aver fatto trenta giri per depistare un qualche improbabile
inseguitore, andata a lasciarli davanti alla porta del palazzo occupato da
uffici dove la ditta di assicurazioni & riassicurazioni situata. Il portiere non
comparso per sapere chi entrava a unora tanto insolita per la routine di un
palazzo pieno di uffici, c da supporre che qualcuno sia venuto nel
pomeriggio di ieri a persuaderlo con le buone ad andarsene a letto presto,
consigliandogli di non separarsi dalle lenzuola, anche se linsonnia gli avesse
impedito di chiudere occhio. I tre uomini salirono in ascensore fino al
quattordicesimo piano, presero un corridoio a sinistra, poi un altro a destra,
un terzo a sinistra, finalmente giunsero agli uffici della provvidenziale, s.a.,
assicurazioni & riassicurazioni, come chiunque pu leggere nellinsegna sulla
porta, a lettere nere su una targa rettangolare di metallo opaco, fissata con
chiodi dalla testa a tronco di piramide, dello stesso metallo. Entrarono, uno
dei subordinati accese la luce, laltro chiuse la porta e mise la catenella di
sicurezza. Il capo, intanto, faceva un giro nei locali, verificava collegamenti,
connetteva apparecchi, entrava nella cucina, nelle camere e nei bagni,
apriva la porta del vano destinato ad archivio, dava uno sguardo rapido alle
diverse armi che vi si trovavano mentre respirava lodore familiare di metallo
e di lubrificante, domani ispezioner tutto, pezzo per pezzo, munizione per
munizione. Chiam gli ausiliari, si sedette e li fece sedere, Stamattina, alle
sette, disse, darete inizio al pedinamento del sospetto, notate che se lo sto
chiamando sospetto non solamente per semplificare la comunicazione fra
noi, che si sappia non deve aver commesso nessun crimine, ma perch non
conviene, per ragioni di sicurezza, che il suo nome sia pronunciato, almeno
in questi primi giorni, aggiungo altres che con questa operazione, che spero
non debba prolungarsi per pi di una settimana, intendo prima di tutto
ottenere un quadro dei movimenti del sospetto nella citt, dove lavora, dove
va, con chi sincontra, cio, la routine di un accertamento di base, la
ricognizione del terreno prima di passare allabbordaggio diretto, Lasciamo
che si renda conto di essere seguito, domand il primo ausiliario, Nei primi
quattro giorni no, ma dopo, s, voglio saperlo preoccupato, inquieto, Se ha
scritto quella lettera si aspetter di certo che qualcuno si presenti a cercarlo,
Lo cercheremo quando arriver il momento, quello che desidero, e voi fate in
modo che ci succeda, portarlo a temere di essere seguito da quelli che ha
denunciato, Dalla moglie del medico, Non dalla moglie del medico, chiaro,
ma dai suoi complici, quelli della scheda bianca, Non staremo andando un
po troppo in fretta, domand il secondo ausiliario, non abbiamo ancora
cominciato il lavoro e gi stiamo parlando di complici, Noi stiamo solo
tracciando un abbozzo, un semplice abbozzo e niente pi, voglio mettermi
nel punto di vista del tipo che ha scritto la lettera e, da l, tentare di vedere
cosa vede lui, Comunque sia, una settimana di pedinamento mi sembra

eccessiva, disse il primo ausiliario, se lavoriamo bene, nel giro di tre giorni
ce labbiamo cotto a puntino. Il capo aggrott il sopracciglio, stava per
insistere Una settimana, ho detto che sar una settimana e una settimana
sar, ma si ricord del ministro dellinterno, non rammentava se avesse
espressamente richiesto risultati rapidi, ma, essendo questa la pretesa il pi
delle volte udita dalla bocca di chi dirige, e non essendoci motivo per
pensare che il caso attuale dovesse costituire uneccezione, anzi, al
contrario, non mostr pi riluttanza a concordare con il periodo di tre giorni
di quella che considerata normale nel rapporto fra un superiore e un
subordinato, nelle pochissime volte in cui chi comanda si vede obbligato a
cedere alle ragioni di chi comandato. Abbiamo le fotografie di tutti gli adulti
che risiedono nel palazzo, mi riferisco, chiaro, a quelli di sesso maschile,
disse il capo, e aggiunse superfluamente, Una corrisponde alluomo che
cerchiamo, Fintanto che non lo avremo identificato, non potr aver luogo
nessun pedinamento, ricord il primo ausiliario, Infatti, accondiscese il capo,
ma, comunque sia, alle sette vi troverete piazzati strategicamente nella
strada dove abita per seguire i due uomini che vi sembrino pi rispondenti al
tipo di persona che ha scritto la lettera, cominceremo da l, a qualcosa
dovranno pur servire lintuizione, il fiuto poliziesco, Posso dare la mia
opinione, domand il secondo ausiliario, Parla, A giudicare dal tenore della
lettera, il tipo devessere un gran figlio di puttana, Ci significa, domand il
primo ausiliario, che seguiremo quelli che hanno una faccia da figlio di
puttana, e aggiunse, A me, lesperienza mi ha insegnato che i peggiori figli di
puttana sono quelli che non ne hanno laspetto, Veramente, sarebbe stato
molto pi logico rivolgersi ai servizi di identificazione e chiedere una copia
della fotografia che hanno del tipo, si guadagnava tempo e si risparmiava
lavoro. Il capo decise di tagliar corto, Presumo che non starete pensando di
insegnare il padrenostro al curato n il salveregina alla madre superiora, se
non si ordinato questo provvedimento per non stuzzicare curiosit che
potrebbero far abortire loperazione, Col suo permesso, commissario, mi
permetto di discordare, disse il primo ausiliario, tutto indica che il tipo non
vede lora di vuotare il sacco, anzi, credo che se sapesse dove ci troviamo in
questo momento sarebbe l a bussare alla porta, Suppongo di s, rispose il
capo trattenendo con difficolt lirritazione che gli stava producendo quella
che a tutti gli effetti sembrava una critica demolitrice del piano dazione che
aveva, ma a noi conviene conoscerne il pi possibile prima di arrivare al
contatto diretto, Ho unidea, disse il secondo ausiliario, Unaltra idea,
domand sgarbatamente il commissario, Le garantisco che questa buona,
uno di noi si traveste da venditore di enciclopedie e cos potr vedere chi si
presenta alla porta, Questo trucco del venditore di enciclopedie ormai ha la
barba bianca, disse il primo ausiliario, e inoltre sono generalmente le donne
che vanno ad aprire la porta, sarebbe uneccellente idea se il nostro uomo
vivesse da solo, ma, se non rammento male quello che c scritto nella
lettera, sposato, Balle, esclam il secondo ausiliario. Rimasero in silenzio a

guardarsi lun laltro, i due subalterni consapevoli che, ora, la cosa pi sicura
sarebbe stata aspettare che il superiore avesse lui unidea. Teoricamente,
sarebbero stati disposti ad applaudirla anche se avesse fatto acqua da tutte
le parti. Il capo soppesava tutto quanto era stato detto prima, tentava di.
incastrare i diversi suggerimenti con la speranza che dalla casuale
sistemazione dei pezzi del puzzle potesse spuntare qualcosa di tanto
intelligente, tanto holmesco, tanto poirotiano da costringere quegli individui
ai suoi ordini a spalancare stupefatti la bocca. E, tutta un tratto, come se gli
fossero caduti i veli dagli occhi, vide la strada, Le persone, disse, salvo
assoluta incapacit fisica, non stanno tutto il tempo infilate in casa, escono
per andare al lavoro, a fare spese, a passeggiare, quindi la mia idea sarebbe
di entrare nella casa dove il tipo abita quando non c nessuno, lindirizzo
scritto nella lettera, i grimaldelli non ci mancano, c sempre qualche ritratto
sui mobili, non dovrebbe essere difficile individuarlo fra tutte le fotografie e
cos potremmo seguirlo senza problemi, e per sapere se a casa non c
nessuno useremo il telefono, domani controlleremo il numero tramite le
informazioni della compagnia, oppure potremo consultare lelenco, una cosa
o laltra, tant. Con questa infelice maniera di concludere la frase, il capo si
rendeva conto che non cera modo di sistemare il puzzle. Anche se, come si
gi spiegato prima, la disposizione di entrambi i subordinati era di totale
benevolenza verso i risultati della meditazione del capo, il primo ausiliario si
sent obbligato a osservare, sforzandosi di usare un tono che non ne
urtasse la suscettibilit, Se non sono in errore, la cosa migliore di
tutte, visto che conosciamo gi lindirizzo del tipo,
sarebbe di andare a bussargli direttamente alla porta e a chi si
presentasse domandare Abita qui il signor Tizio, se fosse lui direbbe
Sissignore, sono io, se fosse la moglie molto probabilmente sarebbe lei a
dire Vado a chiamare mio marito, in questo modo ci ritroveremmo subito col
piccione in mano senza bisogno di fare tanti giri. Il capo sollev il pugno
chiuso come chi sta per sferrare un violento colpo sul ripiano del tavolo, ma
allultimo istante blocc la violenza del gesto, abbass lentamente il braccio
e disse con una voce che sembrava afflosciarsi a ogni sillaba, Esamineremo
questa ipotesi domani, ora vado a dormire, buonanotte. Si stava gi
dirigendo alla porta della stanza che avrebbe occupato per tutta la durata
dellindagine quando ud il secondo ausiliario che domandava, Cominciamo
sempre loperazione alle sette. Senza voltarsi, rispose, Lazione prevista
sospesa fino a nuovo ordine, riceverete istruzioni domani, quando avr
concluso la revisione delle direttive che ho ricevuto dal ministero e, se del
caso, al fine di agilizzare il lavoro, proceder a tutte le alterazioni che riterr
convenienti. Rivolse di nuovo la buonanotte, Buonanotte, capo, risposero i
subordinati, ed entr nella camera. Appena la porta si chiuse, il secondo
ausiliario si accinse a proseguire la conversazione, ma laltro port
rapidamente lindice alle labbra e scosse il capo, facendogli segno di non
parlare. Fu lui il primo a spostare la sedia e a dire, Io me ne vado a letto, se

ti trattieni ancora cerca di fare piano quando entri, non svegliarmi. Al


contrario del capo, questi due uomini, da subordinati quali sono, non hanno
diritto a una camera singola, dormiranno tutti e due in un ampio locale con
tre letti, una specie di piccola camerata che poche volte occupata al
completo. Il letto in mezzo sempre quello meno utilizzato. Quando, come
in questo caso, gli agenti erano due, usavano invariabilmente i letti laterali,
e se a dormire qui era un poliziotto solo, senza fallo avrebbe preferito
dormire pure lui in uno di quei due, mai in quello del centro, forse perch gli
avrebbe dato limpressione di essere accerchiato o trattenuto in arresto.
Persino i poliziotti pi duri, pi coriacei, e questi non hanno ancora avuto
lopportunit di dimostrare che lo sono, hanno bisogno di sentirsi protetti
dalla vicinanza di una parete. Il secondo ausiliario, che aveva colto il
messaggio, si alz e disse, No, non mi trattengo, vado a dormire anchio.
Rispettando i gradi, prima uno, poi laltro, passarono in un bagno provvisto
di tutto il necessario alla pulizia del corpo, come del resto doveva essere,
visto che in nessun momento di questo racconto si accennato che i tre
poliziotti avessero portato con s una valigetta o un semplice zaino con un
cambio di biancheria, spazzolino da denti e rasoio. Ci sarebbe piuttosto da
stupirsi che una ditta battezzata col nome felice di provvidenziale non si
preoccupasse di mettere a disposizione di coloro cui dava temporaneamente
ospitalit gli articoli e i prodotti di igiene indispensabili al conforto e al buon
svolgimento della missione di cui erano incaricati. Mezzora dopo gli ausiliari
erano nei rispettivi letti, ciascuno infilato nel pigiama dordinanza, col
distintivo della polizia sul cuore. In definitiva, il piano del ministero, di
pianificato non aveva niente, disse il secondo ausiliario, quello che succede
sempre quando non si prende la precauzione elementare di chiedere
lopinione di chi ha esperienza, rispose il primo ausiliario, Al nostro capo
lesperienza non manca, disse il secondo ausiliario, se non ne avesse, non
sarebbe quello che oggi, A volte, stare troppo vicino ai centri decisionali
provoca miopia, accorcia la portata della vista, rispose saggiamente il primo
ausiliario, Vuoi dire che se un giorno arriveremo a ricoprire un posto di
comando vero, come il capo, anche a noi succeder lo stesso, domand il
secondo ausiliario, Non c, nello specifico, nessun motivo perch il futuro sia
diverso dal presente, rispose con saggezza il primo ausiliario. Quindici minuti
dopo, dormivano tutti e due. Uno russava, laltro no.
Non erano ancora le otto del mattino quando il capo, gi lavato,
sbarbato e vestito di tutto punto, entr nella sala dove il piano dazione del
ministero, o, per dirla con precisione, del ministro dellinterno, subito
scaricato malamente sulle pazienti spalle della direzione della polizia, era
stato fatto a pezzi da due subordinati, sia pure, questo vero, con
encomiabile discrezione e apprezzabile rispetto, e addirittura con un leggero
tocco di eleganza dialettica. Lo riconosceva senza alcuna difficolt e non
serbava loro il minimo rancore, al contrario, era chiaramente percettibile il
sollievo che provava. Con la stessa energica volont con cui era riuscito a

dominare un principio di insonnia che lo aveva costretto a rigirarsi non poco


nel letto, assumeva personalmente il comando pieno delle operazioni,
cedendo generosamente a cesare quello che a cesare non si poteva negare,
ma mettendo bene in chiaro che, in fin dei conti, a dio e allautorit, altro
suo nome, che tutti i benefici, presto o tardi, finiranno per tornare. Fu
dunque un uomo tranquillo, sicuro di s, che i due insonnoliti ausiliari
vennero a trovare quando, alcuni minuti pi tardi, comparvero a loro volta
nella sala, ancora in pigiama e vestaglia, con distintivo della polizia, e
trascinando, languidi, le pianelle da camera. Il capo aveva calcolato proprio
questo, aveva previsto che il primo punto lo avrebbe segnato lui, e lo aveva
gi annotato sul blocco. Buongiorno, ragazzi, salut in tono cordiale, spero
che abbiate riposato, S, signore, disse uno, S, signore, disse laltro, Allora
pensiamo alla colazione, vi occuperete poi di prepararvi, forse riusciremo a
sorprenderlo ancora a letto, sarebbe divertente, a proposito, che giorno
oggi, sabato, oggi sabato, nessuno si alza presto il sabato, vedrete che ci
si presenter alla porta come voi adesso, in vestaglia e pigiama, l a
ciabattare nel corridoio, e di conseguenza con le difese abbassate,
psicologicamente sminuito, presto, presto, chi il valente che si offre
volontario per preparare la colazione, Io, disse il secondo ausiliario, sapendo
benissimo che non ce nera un terzo disponibile. In una situazione diversa,
cio, se il piano del ministero, invece che fatto a pezzi, fosse stato accettato
senza discussione, il primo aiutante si sarebbe trattenuto con il capo per
definire e precisare, malgrado non fosse realmente necessario, qualche
dettaglio del procedimento che avrebbero adottato, ma cos, e per giunta
ridotto, pure lui, allinferiorit della pantofola da camera, decise di fare un
grande gesto di cameratismo e disse, Vado ad aiutarlo. Il capo assent, gli
parve meglio, e si sedette a ripassare alcune annotazioni che si era
appuntato prima di addormentarsi.
Non erano ancora trascorsi quindici minuti quando i due ausiliari
ricomparvero con i vassoi, la caffettiera, la lattiera, una scatola di biscotti,
succo darancia, yogurth, marmellata, non cera dubbio, ancora una volta il
servizio di catering della polizia politica non aveva smentito la reputazione
conquistata in tanti anni di lavoro. Rassegnati a bere il caffellatte freddo o a
riscaldarlo, gli ausiliari dissero che sarebbero andati a prepararsi e tornati
subito, Il pi in fretta possibile. In effetti, sembrava loro una grave
mancanza di considerazione, davanti al superiore in giacca e cravatta,
sedersi in quella tenuta, in quel disordine, con la barba lunga, gli occhi
appiccicosi, lodore notturno e denso dei corpi non lavati. Non ebbero
bisogno di spiegarlo, la mezza parola che non sempre basta in questo caso
era davanzo. Naturalmente, vista latmosfera di pace e ricompostisi gli
aiutanti, al commissario non cost nulla invitarli a sedersi e a condividere
con lui il pane e il sale, Siamo colleghi di lavoro, stiamo tutti nella stessa
barca, triste autorit sar quella cui occorra far leva continuamente sui gradi
per farsi obbedire, chi mi conosce sa che non appartengo a quel numero,

sedetevi, sedetevi. Un po imbarazzati, gli ausiliari si sedettero, consapevoli


che, si dica quel che si dica, cera qualcosa di improprio nella situazione, due
vagabondi l a far colazione con una persona che, a paragone, sembrava un
dandy, erano loro che avrebbero dovuto alzare il culo dal letto presto e, per
giunta, aver gi apparecchiato e messo in tavola la colazione quando il capo
fosse uscito dalla sua stanza, in vestaglia e pigiama se ne avesse avuto
voglia, ma noi, no, noi, vestiti e pettinati alla belle meglio, sono le piccole
crepe nella vernice delle convenzioni, e non le rivoluzioni spettacolari che,
con lentezza, ripetizione e costanza, finiscono per far crollare il pi solido
degli edifici sociali. Saggio lantico detto che insegna, Se vuoi che ti
rispettino non dare confidenza, voglia il cielo, per il bene del servizio, che
questo capo non debba pentirsene. Per il momento si mostra sicuro della sua
responsabilit, ci basta sentirlo, La nostra spedizione ha due obiettivi, uno
principale, laltro secondario, lobiettivo secondario, di cui vi informo subito
cos non perdiamo tempo, appurare tutto quanto sia possibile, ma
teoricamente senza eccessivo impegno, sullipotetico crimine commesso
dalla donna che guidava il gruppo di sei ciechi di cui si parla nella lettera,
lobiettivo principale, al cui compimento applicheremo tutte le nostre forze e
capacit e per il quale utilizzeremo tutti i mezzi consigliabili, quali che
debbano essere, appurare se esista una qualche relazione fra quella
donna, di cui si dice che abbia conservato la vista quando noialtri ci
aggiravamo tutti ciechi, cascando qua e l, e la nuova epidemia che il voto
della scheda bianca, Non sar facile trovarla, disse il primo ausiliario, Proprio
per questo siamo qui, tutti i tentativi per scoprire le radici del boicottaggio
sino a ora sono falliti e pu darsi che anche la lettera di quel tipo non ci porti
molto lontano, ma per lo meno apre un nuovo filone di indagine, Stento a
credere che quella donna stia dietro a un movimento che abbraccia alcune
centinaia di migliaia di persone e che, un domani, se non si tronca il male
alla radice, potrebbe anche riunirne milioni e milioni, disse il secondo agente,
Tanto luna quanto laltra cosa dovrebbe essere impossibile, ma, se una delle
due successa, pu succedere anche laltra, rispose il capo, e concluse con
lespressione di chi la sa pi lunga di quanto autorizzato a dire e senza
immaginare fino a qual punto sar vero, Unassurdit non viene mai da sola.
Con questa felice frase da epilogo, brillante conclusione per un sonetto,
anche la colazione giunse al termine. Gli ausiliari sparecchiarono e portarono
in cucina le stoviglie e quanto restava del cibo, Ora andiamo a prepararci,
non tarderemo, dissero, Aspettate, li blocc il capo, e poi, rivolgendosi al
primo ausiliario, Usa pure il mio bagno, altrimenti non usciremo pi. Il
beneficiato arross di soddisfazione, la sua carriera aveva appena fatto un
grande passo avanti, avrebbe pisciato nel gabinetto del capo.
Nel garage sotterraneo li aspettava unautomobile di cui qualcuno, il
giorno precedente, era venuto a lasciare le chiavi sul comodino del capo, con
una breve nota esplicativa in cui si indicavano la marca, il colore, la targa e il
numero di posto dove il veicolo stazionava. Senza passare davanti al

portiere, scesero con lascensore e trovarono immediatamente lauto. Erano


quasi le dieci. Il capo disse al secondo ausiliario, che gli stava aprendo lo
sportello del sedile posteriore, Guida tu. Il primo ausiliario si sedette davanti,
a fianco del conducente. La mattina era gradevole, con un bel sole, il che
serve a dimostrare abbondantemente che i castighi di cui il cielo stato
fonte tanto prodiga in passato hanno perduto gradualmente forza con il
trascorrere dei secoli, tempi buoni e giusti erano quelli in cui per una
semplice e casuale disobbedienza ai dettami divini tante citt bibliche furono
fulminate e rase al suolo con tutti gli abitanti dentro. Qui c una citt che ha
votato scheda bianca contro il signore e non c stato un fulmine che si
abbattesse e la riducesse in cenere come, per colpa di vizi assai meno
esemplari, accadde a sodoma e a gomorra, e anche ad adnia e a seboyim,
bruciate sino alle fondamenta, bench di queste due citt non si parli tanto
come delle prime, i cui nomi, forse per la loro irresistibile musicalit, sono
rimasti per sempre nellorecchio della gente. Oggi, avendo smesso di
obbedire ciecamente agli ordini del signore, i fulmini cadono solo dove
vogliono, ed ormai evidente e palese che non sar possibile contarci per
ricondurre sulla retta via la citt peccatrice della scheda bianca. A farne le
veci, il ministero dellinterno ha inviato tre dei suoi arcangeli, questi poliziotti
che stanno qui, capo e subalterni, e che, dora in avanti, designeremo con i
gradi ufficiali corrispondenti, e cio, seguendo la scala gerarchica,
commissario, ispettore e agente di seconda classe. I primi due procedono
osservando le persone che passano per la strada, nessuna innocente, tutte
colpevoli di qualcosa, e si domandano se quel vecchio dallaspetto
venerando, per esempio, non sar il gran maestro delle ultime tenebre, se
quella ragazza abbracciata al fidanzato non incarner il perpetuo serpente
del male, se quelluomo che avanza a capo chino non star dirigendosi
allantro sconosciuto dove si distillano i filtri che hanno avvelenato lo spirito
della citt. Le preoccupazioni dellagente, che, per la sua condizione di ultimo
subalterno, non ha il dovere di formulare pensieri elevati n di nutrire
sospetti al di sotto della superficie delle cose, sono pi caserecce, come
questa con cui si azzarder a interrompere la meditazione dei superiori, Con
un tempo cos, il nostro uomo potrebbe anche essere andato a passare la
giornata in campagna, Quale campagna, volle sapere lispettore con tono
ironico, La campagna, quale devessere, Quella autentica, quella vera, si
trova al di l della frontiera, al di qua tutta citt. Era vero. Lagente aveva
perso una buona occasione di stare zitto, ma aveva avuto una lezione, e cio
che, di questo passo, non avrebbe mai fatto strada. Si concentr sulla guida
e giur fra s e s che avrebbe aperto bocca solo per rispondere alle
domande. Fu allora che il commissario prese la parola, Saremo duri,
implacabili, non useremo nessuna delle abilit classiche, come quella,
vecchia e decrepita, del poliziotto cattivo che spaventa e del poliziotto
simpatico che convince, noi siamo un commando di operativi, i sentimenti
qui non contano, immagineremo di essere macchine fatte per un

determinato compito e semplicemente lo eseguiremo, senza guardarci


indietro, Sissignore, disse lispettore, Sissignore, disse lagente, venendo
meno al proprio giuramento. Lautomobile entrata nella via dove vive
luomo che ha scritto la lettera, il palazzo quello, il piano, il terzo. Hanno
sistemato lauto poco pi avanti, lagente ha aperto lo sportello per far
scendere il commissario, lispettore sceso dallaltro lato, il commando al
completo, tiratori in linea e pugni serrati, azione.
Ora li vediamo fermi sul pianerottolo. Il commissario fa un segnale
allagente, questi preme il pulsante del campanello. Dallaltro lato, silenzio
totale. Lagente pensa, Volete vedere che andato davvero a passare la
giornata in campagna, volete vedere che avevo ragione io. Nuovo segnale,
nuovo squillo. Pochi secondi dopo si ud qualcuno, un uomo, che domandava,
Chi . Il commissario guard il suo sottoposto diretto e questi, accentuando
il tono, pronunci la parola, Polizia, Un momento, per favore, disse luomo,
devo vestirmi. Passarono quattro minuti. Il commissario fece lo stesso
segnale, lagente premette di nuovo il campanello, stavolta senza alzare il
dito. Un momento, un momento, per favore, apro subito, mi ero appena
alzato, le ultime parole furono pronunciate con la porta gi aperta da un
uomo vestito con un paio di pantaloni e una camicia, anche lui in pantofole,
Oggi la giornata delle pantofole, pens lagente. Luomo non sembrava
intimorito, aveva sul viso lespressione di chi finalmente vede arrivare le
visite che aspettava, se una certa sorpresa si notava doveva essere perch
erano tanti. Lispettore gli domand il nome, lui lo disse e aggiunse, Entrate,
prego, chiedo scusa per la casa in disordine, non immaginavo che sareste
venuti cos presto, peraltro ero convinto che mi avreste convocato per una
dichiarazione, in definitiva sono venuti lorsignori, suppongo sia per via della
lettera, S, per via della lettera, conferm, seccamente, lispettore, Avanti,
avanti. Lagente fu il primo, in alcuni casi la gerarchia procede al contrario,
subito dopo lispettore, poi il commissario, in coda al corteo. Luomo avanz
ciabattando nel corridoio, Seguitemi, per di qui, apr una porta che dava in
un piccolo soggiorno, disse, Sedetevi, per favore, se permettete vado a
mettermi un paio di scarpe, non questo il modo di ricevere ospiti, Non
siamo esattamente quello che si definisce ospiti, rettific lispettore, Chiaro,
si fa per dire, Vada pure a mettersi le scarpe e non perda tempo, abbiamo
fretta, No, non abbiamo fretta, non abbiamo proprio nessuna fretta, neg il
commissario, che ancora non aveva detto una parola. Luomo lo guard, ora
s, con un accenno di spavento nellespressione, come se il tono con cui il
commissario aveva parlato fosse estraneo a quanto si era combinato, e non
trov niente di meglio che dire, Le assicuro che pu contare sulla mia totale
collaborazione, signore, Commissario, signor commissario, disse lagente,
Signor commissario, ripet luomo, e lei, Sono appena un agente, non si
preoccupi. Luomo si volt verso il terzo membro del gruppo, sostituendo la
domanda con un sopracciglio alzato interlocutorio, ma la risposta gli venne
dal commissario, Questo signore ispettore e mio diretto sottoposto, e

aggiunse, Ora vada a mettersi le scarpe, la aspettiamo. Luomo usc. Non si


sente nessun altro, c tutta laria che sia solo in casa, sussurr lagente, La
moglie sar andata sicuramente a passare la giornata in campagna, se la
rise lispettore. Il commissario fece loro un segnale di stare zitti, Far io le
prime domande, disse, abbassando la voce. Luomo entr, disse sedendosi
Con permesso, come se non fosse a casa sua, e subito dopo, Eccomi qui,
sono a vostra disposizione. Il commissario assent con benevolenza, dopo
inizi, La sua lettera, o, per meglio dire, le sue tre lettere, perch sono state
tre, Pensavo fosse pi sicuro cos, qualcuna poteva smarrirsi, spieg luomo,
Non mi interrompa, risponda alle domande quando gliele faccio, S, signor
commissario, Le sue lettere, ripeto, sono state lette con molto interesse dai
destinatari, specialmente nel punto in cui dice che una certa donna non
identificata ha commesso quattro anni fa un assassinio. Non cera nessuna
domanda nella frase, era semplicemente una reiterazione, per cui luomo se
ne rimase in silenzio. Aveva sul viso unespressione di confusione, di
sconcerto, non capiva perch il commissario non andasse direttamente al
nocciolo della questione invece di perdere tempo con un episodio che era
stato evocato solo per scurire le ombre di un ritratto gi di per s
inquietante. Il commissario finse di non notarlo, Ci racconti quello che sa di
quel crimine, chiese. Luomo represse limpulso di rammentare al signor
commissario che la cosa pi importante nella lettera non era questo, che
lepisodio dellassassinio, a paragone con la situazione del paese, era il
meno, ma no, non lo avrebbe fatto, dettava la prudenza che seguisse la
musica che lo invitavano a ballare, pi avanti, di sicuro, avrebbero cambiato
disco, So che ammazz un uomo, Lo vide, si trovava l, domand il
commissario, No, signor commissario, ma lo confess lei stessa, A lei, A me
e ad altre persone, Suppongo conosca il significato tecnico della parola
confessione, Pi o meno, signor commissario, Pi o meno non sufficiente, o
lo conosce, o non lo conosce, Nel senso che dice lei, non lo conosco,
Confessione significa dichiarazione dei propri errori o colpe, pu anche
significare ammissione della colpa o accusa, da parte dellinquisito, dinanzi
allautorit o alla giustizia, pensa che queste definizioni si adattino
rigorosamente al caso, Rigorosamente, no, signor commissario, Molto bene,
continui, Mia moglie si trovava l, mia moglie fu testimone delluccisione
delluomo, Che cos l, L, lantico manicomio dove eravamo stati messi in
quarantena, Suppongo che anche sua moglie fosse cieca, Come ho gi detto,
lunica persona che non divenne cieca fu lei, Lei, chi, La donna che
ammazz, Ah, Stavamo in una camerata, Il delitto fu commesso No, signor
commissario, in unaltra camerata, Allora nessuna delle persone che
occupavano la sua si trovava presente sul luogo del delitto, Solo le donne,
Perch solo le donne, difficile da spiegare, signor commissario, Non si
preoccupi, abbiamo tempo, Ci fu un gruppo di ciechi che prese il potere e
impose il terrore, Il terrore, s, signor commissario, il terrore, Come accadde,
Si impossessarono del cibo, se volevamo mangiare dovevamo pagare, E

pretesero le donne come pagamento, S, signor commissario, E allora la


famosa donna ammazz un uomo, S, signor commissario, Lo ammazz,
come, Con una forbice, Chi era luomo, Era quello che comandava sugli altri
ciechi, Una donna coraggiosa, non c dubbio, S, signor commissario, Ora ci
spieghi per quale motivo lha denunciata, Io non lho denunciata, ho parlato
del caso solo perch veniva a proposito, Non capisco, Quello che volevo dire
nella lettera che chi ha fatto una cosa potrebbe fare laltra.Il commissario
non domand quale fosse quellaltra cosa, si limit a guardare quegli che
aveva definito, in linguaggio marinaro, suo sottoposto diretto, invitandolo a
continuare linterrogatorio. Lispettore tard alcuni secondi, Pu chiamare qui
sua moglie, domand, vorremmo parlarle, Mia moglie non c, Quando
torner, Non torna, siamo divorziati, Da quanto tempo, Tre anni, Ha
qualcosa in contrario a dirci perch avete divorziato, Motivi personali, Chiaro
che saranno personali, Motivi intimi, Come in tutti i divorzi. Luomo guard i
visi insondabili che aveva davanti e cap che non lo avrebbero lasciato in
pace fino a quando non gli avesse detto quello che volevano. Toss
schiarendosi la voce, accavall e scavall le gambe, Sono una persona di
principi, attacc, Ne siamo certi, sbott lagente senza riuscire a trattenersi,
cio, ne sono certo, ho avuto il privilegio di prendere conoscenza della sua
lettera. Il commissario e lispettore sorridevano, la botta se lera voluta.
Luomo guard lagente con stupore, come se non si aspettasse un attacco
proveniente da quel lato, e, abbassando gli occhi, prosegu, Ha avuto tutto a
che vedere con quei famosi ciechi, non ho potuto sopportare che mia moglie
fosse andata a mettersi sotto quei banditi, per un anno ho retto alla
vergogna, ma alla fine mi divenuto insopportabile, mi sono separato, ho
divorziato, Una curiosit, credo di averle sentito dire che gli altri ciechi
cedevano il mangiare dietro pagamento con le donne, disse lispettore,
Infatti, Suppongo, dunque, che i suoi principi non le abbiano permesso di
toccare il cibo che sua moglie le portava dopo essersi andata a mettere sotto
quei banditi, per usare la sua espressione forte. Luomo chin il capo e non
rispose. Comprendo la sua discrezione, disse lispettore, in effetti si tratta di
una questione troppo intima per essere sbandierata davanti a degli
sconosciuti, mi scusi, lungi da me lidea di urtare la sua sensibilit. Luomo
guard il commissario come a implorare aiuto, che almeno gli sostituissero la
tortura della tenaglia con il castigo dellarganello. Il commissario fece la sua
volont, us la garrotta, Nella sua lettera riferiva di un gruppo di sette
persone, S, signor commissario, Chi erano, Oltre alla donna e a suo marito,
Quale donna, Quella che non divenne cieca, Quella che vi guidava, S, signor
commissario, Quella che per vendicare le compagne ammazz il capo dei
banditi con una forbice, S, signor commissario, Prosegua, Il marito era
oculista, Lo sapevamo, Cera anche una prostituta, Fu lei stessa a dirle che
era una prostituta, Che io ricordi, no, signor commissario, Come seppe allora
che si trattava di una prostituta, Dai modi, i suoi modi non ingannavano, Ah,
s, i modi non ingannano mai, continui, Cera anche un vecchio che era cieco

di un occhio e usava una benda nera, e che dopo and a vivere con lei, Con
lei, chi, Con la prostituta, E furono felici, Questo non lo so, Qualcosa la sapr
pure, Nellanno in cui ci siamo frequentati mi pare di si. Il commissario cont
sulle dita, Me ne manca ancora uno, disse, vero, cera un ragazzino
strabico che si era perso la famiglia in mezzo alla confusione, Vuol dire che
vi conosceste tutti nella camerata, No, signor commissario, ci eravamo gi
visti prima, Dove, Nello studio del medico dove la mia ex moglie mi aveva
portato quando ero diventato cieco, penso di essere stata la prima persona a
diventare cieca, E contagi gli altri, tutta la citt, comprese queste sue visite
di oggi, Non fu colpa mia, signor commissario, Conosce i nomi di quelle
persone, S, signor commissario, Di tutte, Meno che del ragazzino, di lui, se
mai lho saputo, non lo ricordo, Ma si ricorda degli altri, S, signor
commissario, E degli indirizzi, Se non hanno cambiato casa in questi tre
anni, Certo, se non hanno cambiato casa in questi tre anni. Il commissario
diede uno sguardo alla saletta, si sofferm sul televisore come se si
aspettasse da l unispirazione, poi disse, Agente, passi il suo blocco di
appunti a questo signore e gli presti la biro perch ci scriva i nomi e gli
indirizzi delle persone di cui tanto cortesemente ci ha appena parlato, meno
che del ragazzo strabico, che comunque non servirebbe. Le mani delluomo
tremavano quando prese la biro e il blocco, continuarono a tremare mentre
scriveva, ripetendosi che non cera motivo di sentirsi spaventato, che se i
poliziotti stavano qui era perch in qualche modo li aveva fatti venire proprio
lui, quello che non riusciva a capire era perch non parlassero delle schede
bianche, dellinsurrezione, della cospirazione contro lo stato, dellautentico e
unico motivo per cui aveva scritto la lettera. Per via del tremore delle mani
le parole si leggevano male, Posso usare un altro foglio, domand, Quanti ne
vuole, rispose lagente. La calligrafia cominci a uscirgli pi ferma, non lo
avrebbe pi svergognato. Mentre lagente riprendeva la biro e consegnava il
blocco di appunti al commissario, luomo si domandava che gesto, che parola
avrebbe potuto guadagnargli, forsanche solo allultimo istante, la simpatia
dei poliziotti, la loro benevolenza, la loro complicit. Tutta un tratto, gli
sovvenne, Ho una fotografia, esclam, s, credo di averla ancora, Che
fotografia, domand lispettore, Una del gruppo, scattata poco dopo che
avevamo recuperato la vista, mia moglie non se l portata via, ha detto che
ne avrebbe fatto una copia, che me la tenessi io per non perdere la
memoria, Sono state queste le sue parole, domand lispettore, ma luomo
non rispose, si era messo in piedi, si accingeva a uscire dalla sala, fu allora
che il commissario ordin, Agente, accompagni questo signore, se avr
difficolt a trovare la fotografia, cerchi di scovarla, non torni senza.
Tardarono pochi minuti. Eccola, disse luomo. Il commissario si avvicin a
una finestra per vedere meglio. In fila, uno di fianco allaltro, si vedevano i
sei adulti, a coppie. Alla destra cera il padrone di casa, perfettamente
riconoscibile, e la ex moglie, alla sinistra, senza ombra di dubbio, il vecchio
dalla benda nera e la prostituta, nel mezzo, per esclusione di parti, due che

potevano essere solo la moglie del medico e il marito. Davanti, inginocchiato


come un calciatore, il ragazzino strabico. Accanto alla moglie del medico, un
grande cane guardava diritto. Il commissario fece un gesto alluomo per farlo
avvicinare, lei, domand, indicando, S, signor commissario, lei, E il
cane, Se vuole, posso raccontarle la storia, signor commissario, Non vale la
pena, me la racconter lei stessa. Il commissario usc per primo, seguito
dallispettore, e poi dallagente. Luomo che aveva scritto la lettera si
trattenne a guardarli mentre scendevano le scale. Il palazzo non ha
ascensore n ci si aspetta che mai lo avr.
13.
I tre poliziotti fecero un giro in auto per la citt tirando alle lunghe per
il pranzo. Non avrebbero mangiato insieme. Posteggiata lautomobile in
prossimit di una zona di ristoranti, si sarebbero dispersi, ciascuno nel suo,
per incontrarsi di nuovo dopo novanta minuti esatti in una piazza un po
appartata, dove il commissario, stavolta al volante, avrebbe ripreso i suoi
subordinati. Ovviamente, da queste parti nessuno sa chi sono, inoltre
nessuno di loro ha una P maiuscola sulla fronte, ma il senso comune e la
prudenza consigliano che non se ne vadano a spasso in gruppo nel centro di
una citt per vari motivi nemica. Certo, l ci sono tre uomini, e laggi, pi
avanti, altri tre, ma un rapido sguardo baster per capire che si tratta di
gente normale, che appartiene al tipo ordinario dei passanti, persone
comuni, al riparo da qualsiasi sospetto, tanto quello di essere rappresentanti
della legge, come quello di esserne perseguiti. Durante la passeggiata in
auto, il commissario volle conoscere le impressioni che i due subordinati
avevano raccolto dalla conversazione con luomo della lettera, precisando,
comunque, che non era interessato ad ascoltare giudizi morali, Che sia un
mascalzone della peggiore specie, gi lo sappiamo, quindi non vale la pena
perdere tempo a cercare altre qualificazioni. Lispettore fu il primo a
prendere la parola per dire che aveva apprezzato, soprattutto, il modo in cui
il commissario aveva condotto linterrogatorio, omettendo con superiore
abilit qualsiasi riferimento alla maligna insinuazione contenuta nella lettera,
quella che la moglie del medico, data leccezionalit personale manifestata
allepoca della cecit di quattro anni prima, potesse essere causa o in
qualche modo implicata nellazione cospirativa che aveva portato la capitale
a votare scheda bianca. Era evidente, disse, lo sconcerto di quel tipo, lui si
aspettava che largomento principale, se non lunico, dellintervento della
polizia fosse quello, e in definitiva ha sbagliato i calcoli. Faceva quasi pena a
vederlo, concluse. Lagente concord con limpressione dellispettore,
osservando, inoltre, quanto fosse stata stupenda per far crollare le difese
dellinterrogato lalternanza delle domande, rivolte ora dal signor
commissario, ora dallispettore. Fece una pausa e, a voce bassa, aggiunse,
Signor commissario, mio dovere informarla che ho usato la pistola quando
mi ha ordinato di andare con quelluomo, Lhai usata, come, domand il

commissario, Glielho appoggiata alla schiena, probabilmente avr ancora il


segno della canna, E perch, Ho pensato che per trovare la fotografia ci
sarebbe voluto tempo, che il tipo avrebbe approfittato dellinterruzione per
inventare qualche trucco che ostacolasse lindagine, qualcosa che la
obbligasse, signor commissario, ad alterare la linea dellinterrogatorio nel
senso a lui pi conveniente, E ora cosa vuoi che faccia, che ti appunti una
medaglia sul petto, domand il commissario in tono beffardo, Si
risparmiato tempo, signor commissario, la fotografia comparsa in un
attimo, E io sono quasi tentato di fare scomparire te, Chiedo scusa, signor
commissario, Vedremo se non mi scorder di avvisarti quando ti avr
scusato, S, signor commissario, Una domanda, Agli ordini, signor
commissario, Avevi larma sbloccata, No, signor commissario, era bloccata,
Bloccata perch ti eri dimenticato di sbloccarla, No, signor commissario,
glielo giuro, la pistola serviva solo a spaventarlo, E ci sei riuscito, S, signor
commissario, A quanto pare dovrei darti davvero la medaglia, e ora fammi il
favore di non innervosirti, non investire quella vecchietta e non saltare il
semaforo, se c qualcosa in cui non sono affatto interessato dare
spiegazioni a un poliziotto, In citt la polizia non c, signor commissario,
stata ritirata quando si dichiarato lo stato di assedio, disse lispettore, Ah,
ora capisco, ecco perch mi stupiva questa tranquillit. Procedevano lungo
un giardino dove si vedevano bambini che giocavano. Il commissario guard
con unaria che sembrava distratta, assente, ma il sospiro che subitamente
gli usc dal petto mostr che probabilmente stava pensando ad altri tempi e
ad altri luoghi. Dopo che avremo pranzato, disse, portatemi alla base, s,
signor commissario, disse lagente, Ha qualche ordine da darci, domand
lispettore, Passeggiate, girate a piedi per la citt, entrate nei bar e nei
negozi, tenete gli occhi e le orecchie bene aperti, e rientrate allora di cena,
stasera non usciremo, suppongo ci sar qualche scatoletta di riserva in
cucina, S, signor commissario, disse lagente, E prendete nota che domani
lavoreremo isolati, laudace conducente della nostra auto, il poliziotto della
pistola, andr a parlare con la ex moglie delluomo della lettera, chi seduto
nel posto del morto andr a trovare il vecchio dalla benda nera e la sua
prostituta, io mi riservo la moglie del medico e il marito, quanto alla tattica,
seguiremo fedelmente quella usata oggi, nessun accenno alla questione delle
schede bianche, niente cadere in discussioni politiche, mirate le domande
alle circostanze in cui avvenne il delitto, alla personalit della sua supposta
autrice, fateli parlare del gruppo, di come si costitu, se gi si conoscevano
prima, che rapporti hanno avuto dopo aver riacquistato la vista, che rapporti
ci sono oggi, probabile che siano amici e vogliano proteggersi a vicenda,
ma naturale che commettano qualche errore se non si sono messi
daccordo su quello che dovranno dire e su cosa gli converr tacere, il nostro
compito di aiutarli a commettere quegli errori, e, visto che la sinfonia si sta
allungando, fissatevi nella mente la cosa pi importante, che la nostra
comparsa, domani mattina, nelle case di quelle persone, dovr avvenire

esattamente alle dieci e mezza, non dico di mettervi a regolare gli orologi
perch si usa solo nei film di commandos, ma quello che dobbiamo piuttosto
evitare che i sospetti possano passarsi parola, avvisarsi a vicenda, e ora
andiamo a pranzo, ah, quando tornate alla base entrate dal garage, luned
mi dovr informare se il portiere di fiducia. Unora e quarantacinque minuti
pi tardi il commissario riprendeva gli aiutanti che lo aspettavano nella
piazza, per scaricarli subito, uno dopo laltro, prima lagente, poi lispettore,
in quartieri differenti, dove si sarebbero dati da fare per eseguire gli ordini
ricevuti, cio, passeggiare, entrare nei bar e nei negozi, tenere gli occhi e le
orecchie bene aperti, insomma, fiutare il crimine. Rientreranno alla base per
la preannunciata cena a base di scatolette e andare a dormire, e quando il
commissario domander loro che novit portano, confesseranno di non
averne neanche una per campione, che gli abitanti di questa citt non
saranno certamente meno loquaci di quelli di qualsiasi altra, ma non per ci
che a loro interesserebbe di pi sentire. Abbiate speranza, dir, la prova che
esiste una cospirazione sta proprio nel fatto che non se ne parli, il silenzio, in
questo caso, non contraddice, conferma. La frase non era sua, bens del
ministro dellinterno, con cui, dopo essere entrato alla provvidenziale, s.a.,
aveva avuto una rapida conversazione telefonica, la quale, malgrado la via
fosse sicurissima, rispett tutti i precetti della legge di segretezza ufficiale di
base. Ecco il riassunto del dialogo, Buonasera, parla pulcinella di mare,
Buonasera, pulcinella di mare, rispose albatro, Primo contatto con la fauna
avicola locale, ricezione senza ostilit, interrogatorio efficace con la
partecipazione di gabbiano e gabbianella, ottenuti buoni risultati, Sostanziali,
pulcinella di mare, Molto sostanziali, albatro, conseguita eccellente fotografia
dello stormo di uccelli, domani inizieremo il riconoscimento delle specie,
Congratulazioni, pulcinella di mare, Grazie, albatro, Senta, pulcinella di
mare, In ascolto, albatro, Non si lasci ingannare da silenzi occasionali,
pulcinella di mare, se gli uccelli sono taciturni, ci non vuol dire che non si
trovino nei nidi, il tempo calmo che nasconde la tempesta, non il contrario,
lo stesso accade con le cospirazioni degli esseri umani, il fatto che non se ne
parli non prova che non esistano, ha capito, pulcinella di mare, S, albatro,
ho capito perfettamente, Che far domani, pulcinella di mare, Attaccher
laquila pescatrice, Chi laquila pescatrice, pulcinella di mare, mi chiarisca,
Lunica che esiste su tutta la costa, albatro, che si sappia non ce ne mai
stata altra, Ah, s, ora capisco, Mi dia i suoi ordini, albatro, Esegua
rigorosamente quelli che le ho dato prima di partire, pulcinella di mare,
Saranno rigorosamente eseguiti, albatro, Mi tenga al corrente, pulcinella di
mare, Senzaltro, albatro. Dopo essersi accertato che i microfoni erano
staccati, il commissario bofonchi uno sfogo, Che pagliacciata ridicola, oh,
dei della polizia e dello spionaggio, io pulcinella di mare, lui albatro, ci manca
solo che cominciamo a comunicare per mezzo di guaiti e gracchiate, la
tempesta, almeno, gi ce labbiamo. Quando infine arrivarono i subordinati,
stanchi di aver tanto battuto la citt, domand loro se portavano novit e

quelli risposero che no, che ci avevano messo la massima cura nel vedere e
ascoltare, ma purtroppo i risultati erano stati nulli, Questa gente parla come
se non avesse niente da nascondere, dissero. Fu allora che il commissario,
senza citare la fonte, pronunci la frase del ministro dellinterno circa le
cospirazioni e i loro modi di nascondersi.
Lindomani mattina, dopo aver fatto colazione, verificarono sulla pianta
e lo stradario della citt la localizzazione delle vie che gli interessavano. La
pi vicina alledificio dove si trova la provvidenziale, s.a. quella della ex
moglie delluomo della lettera, al tempo designato col nome di primo cieco,
in quella intermedia abitano la moglie del medico con il marito, e solo nella
pi distante vivono il vecchio dalla benda nera e la prostituta. Speriamo
siano tutti a casa. Come il giorno precedente, scesero in garage con
lascensore, in verit, per dei clandestini non la mossa migliore, perch se
vero che fino a ora sono sfuggiti al pettegolezzo del portiere, Chi saranno
questi fringuelli che, qui, non li avevo mai visti, si domanderebbe lui, alla
curiosit del responsabile del garage non sfuggiranno di sicuro, ben presto
sapremo se con qualche conseguenza. Stavolta guider lispettore, che va
pi lontano. Lagente domand al commissario se aveva qualche istruzione
particolare da dargli e ricevette come risposta che le istruzioni per lui erano
tutte generali, nessuna particolare, Spero solo tu non faccia fesserie e lasci
larma tranquilla nella fondina, Non sono tipo da minacciare una donna con
una pistola, signor commissario, Poi mi dirai, e non dimenticare, ti proibito
bussarle alla porta prima delle dieci e mezza, S, signor commissario, Fai un
giro, prendi un caff se trovi un posto, compra il giornale, guarda le vetrine,
penso che non ti sarai dimenticato delle lezioni che ti hanno dato alla scuola
della polizia, No, signor commissario, Molto bene, la tua strada questa,
salta gi, E dove ci incontreremo quando avremo finito il servizio, domand
lagente, suppongo che avremo bisogno di stabilire un punto di riunione, il
problema che c solo una chiave della provvidenziale, se io, per esempio,
sar il primo a terminare linterrogatorio, non potr rientrare alla base,
Neanche io, disse lispettore, Ecco il risultato di non averci fornito dei
telefonini, insistette lagente, sicuro della propria motivazione e confidando
che la bellezza della mattinata predisponesse il superiore alla benevolenza. Il
commissario gli diede ragione, Intanto ci arrangeremo coi nostri mezzi,
casomai lindagine lo rendesse necessario ne richieder altri, quanto alle
chiavi, se il ministero autorizza la spesa, domani ognuno di voi avr la sua, E
se non autorizza, Trover il sistema, Insomma, come siamo rimasti sulla
questione del punto di incontro, domand lispettore, A quanto gi sappiamo
di questa storia, tutto indica che il mio compito sar il pi lungo, quindi
verrete voi da me, prendete nota dellindirizzo, vedremo che effetto far
nellanimo degli interrogati la comparsa inattesa di altri due poliziotti,
Eccellente idea, signor commissario, disse lispettore. Lagente si accontent
di un cenno affermativo con il capo, visto che non avrebbe potuto esprimere
a voce alta quello che pensava, cio, che il merito dellidea gli apparteneva,

in modo molto indiretto e per vie traverse, questo vero. Prese nota
dellindirizzo nella sua agenda da investigatore e usc. Lispettore mise in
moto lauto mentre diceva, Si sforza, poverino, questo glielo dobbiamo
riconoscere, mi ricordo che allinizio ero come lui, talmente ansioso di
azzeccarne una che facevo solo sciocchezze, mi sono persino domandato
com che sono riuscito a essere promosso ispettore, E io quello che sono
oggi, Pure lei, signor commissario, Pure io, pure io, caro mio, la pasta del
poliziotto la stessa per tutti, il resto una questione di maggiore o minore
fortuna, Di fortuna e di conoscenze, Le conoscenze, di per s, non sempre
sono sufficienti, mentre con la fortuna e con il tempo si ottiene quasi tutto,
ma non mi domandi cosa sia perch non saprei risponderle, quello che ho
osservato che, tante volte, solo per il fatto di avere amici nei posti giusti o
qualche fattura da riscuotere si ottiene ci che si vuole, Non tutti sono nati
per ascendere a commissari, Infatti no, Del resto, una polizia fatta tutta di
commissari non funzionerebbe, Neanche un esercito tutto di generali. Sono
entrati nella strada dove vive il medico oculista. Lasciami qui, chiese il
commissario, far a piedi i metri che mancano, Le auguro buona fortuna,
signor commissario, Anche a te, Speriamo che questa faccenda si risolva
rapidamente, le confesso che mi sento come se mi fossi smarrito in mezzo a
un campo minato, Ehi, calma, non c alcun motivo di preoccuparsi, guarda
queste strade, osserva com calma, tranquilla la citt, Infatti, proprio
questo che minquieta, signor commissario, una citt come questa, senza
autorit, senza governo, senza sorveglianza, senza polizia, e nessuno
sembra preoccuparsene, ,qui c qualcosa di molto misterioso che non riesco
a capire, E per capire che hanno mandato noi, abbiamo le conoscenze e
spero che il resto non ci manchi, La fortuna, s, la fortuna, Buona fortuna,
allora, signor commissario, Buona fortuna, ispettore, e se quella tizia che
chiamano prostituta ti lancer la freccia di uno sguardo seduttore o ti far
vedere met della coscia, fai finta di niente, concentrati sugli interessi
dellindagine, pensa alleminente dignit del corpo di cui siamo servitori, Ci
sar sicuramente il vecchio dalla benda nera, e i vecchi, a quanto ho sentito
da gente bene informata, sono terribili, disse lispettore. Il commissario
sorrise, Quanto a me, la vecchiaia mi sta gi sfiorando, vedremo se mi dar
anche il tempo di diventare terribile. Dopo, guard lorologio, Sono gi le
dieci e un quarto, spero che tu riesca ad arrivare in tempo a destinazione,
Purch lei e lagente rispettino lorario non ha importanza se arrivo in ritardo,
disse lispettore. Il commissario salut, A presto, scese dallauto e, appena
messo piede a terra, come se avesse un appuntamento giusto l con la
propria mancanza di discernimento, si rese conto che non aveva alcun senso
stabilire rigorosamente lora in cui avrebbero dovuto bussare alla porta dei
sospetti, visto che loro, con un poliziotto dentro casa, non avrebbero avuto
n il sangue freddo n loccasione di telefonare agli amici avvisandoli
dellipotetico pericolo, immaginando, per giunta, che fossero arguti, cos
eccezionalmente arguti da potergli venire lidea che il fatto di essere oggetto

dellattenzione della polizia potesse significare che lo sarebbero stati anche i


loro amici, Inoltre, pensava irritato il commissario, chiaro, ovvio che non
sono quelli gli unici conoscenti che hanno, e in tal caso, a quanti amici
avrebbe dovuto telefonare ognuno di loro, a quanti, a quanti. Ormai non si
limitava pi a pensare in silenzio, mormorava accuse, improperi, insulti, Che
qualcuno mi dica come ha fatto questo imbecille a riuscire ad arrivare a
commissario, che qualcuno mi dica com che proprio a questo imbecille il
governo ha affidato la responsabilit di unindagine da cui forse finir per
dipendere la sorte del paese, che qualcuno mi dica dov che questo
imbecille ha tirato fuori lo stupido ordine che ha dato ai suoi subordinati,
speriamo che in questo momento non se la stiano ridendo di me, lagente
non credo, ma lispettore furbo, davvero molto furbo, anche se a prima
vista non lo sembra, oppure lo maschera bene, il che, chiaro, lo rende
doppiamente pericoloso, non c dubbio, con lui devo usare la massima
circospezione, trattarlo con attenzione, impedire che si venga a sapere, altri
se n visti in situazioni simili e con risultati catastrofici, non so chi stato a
dire che il ridicolo di un istante pu rovinare la carriera di una vita.
Limplacabile autoflagellazione fece bene al commissario. Vedendolo pesto,
ridotto a livello del fango, la fredda riflessione prese la parola per
dimostrargli che lordine non era sballato, anzi, al contrario, Immagina se
non avessi dato quelle istruzioni, e lispettore e lagente andassero allorario
che pi gli fa comodo, uno di mattina, laltro di pomeriggio, bisognerebbe
che fossi imbecille del tutto, un imbecille integrale, per non prevedere quello
che inevitabilmente succederebbe, le persone eventualmente interrogate la
mattina si affretterebbero ad avvisare quelle che lo sarebbero nel
pomeriggio, e quando questo investigatore del pomeriggio andasse a
bussare alla porta dei sospetti a lui destinati si troverebbe davanti la barriera
di una linea difensiva che forse non avrebbe modo di abbattere, e dunque,
commissario sei, commissario continuerai a essere, non solo col diritto di chi
ne sa pi del mestiere, ma anche con la fortuna di avere qui me, fredda
riflessione, a rimettere le cose a posto, a cominciare dallispettore, che non
dovrai pi trattare coi pannicelli caldi, comera tua intenzione, peraltro
alquanto vigliacca, se non te la prendi a male che te lo dica. Il commissario
non se la prese a male. Con tutto questo andare e venire, questo pensare e
ripensare, tard a eseguire il proprio ordine, erano gi un quarto alle undici
quando alz la mano per premere il pulsante del campanello. Lascensore lo
aveva portato al quarto piano, la porta questa.
Il commissario si aspettava che dallinterno domandassero Chi , ma la
porta si era aperta semplicemente e una donna comparve e disse, Prego. Il
commissario port la mano alla tasca e mostr il tesserino di identificazione,
Polizia, disse, E che vuole la polizia dalle persone che vivono in questa casa,
domand la donna, Che rispondano a qualche domanda, Su che argomento,
Non credo che il pianerottolo di una scala sia il luogo pi adatto per dare
inizio a un interrogatorio, Allora, si tratta di un interrogatorio, domand la

donna, Cara signora, anche se avessi solo due domande da farle, sarebbe
gi un interrogatorio, Vedo che apprezza la precisione di linguaggio,
Soprattutto nelle risposte che mi danno, Questa, s, che una buona
risposta, Non era difficile, me lha servita su un vassoio, Gliene servir altre,
se viene in cerca di qualche verit, Ricercare la verit lobiettivo
fondamentale di ogni poliziotto, Mi rallegra sentirglielo dire con questa
enfasi, e adesso si accomodi, mio marito sceso a comprare i giornali, non
tarder, Se preferisce, se lo trova pi conveniente, aspetto qui fuori, Che
idea, entri, entri, in quali mani migliori se non in quelle della polizia ci si
potrebbe sentire sicuri, domand la donna. Il commissario entr, la donna lo
precedette e gli apr la porta che dava in un soggiorno accogliente dove si
respirava unatmosfera cordiale e vissuta, La prego, si sieda, signor
commissario, disse, e domand, Posso offrirle una tazza di caff, Grazie
mille, non accettiamo niente quando siamo in servizio, Certo, le grandi
corruzioni cominciano sempre cos, un caff oggi, un caff domani, al terzo
giorno ormai tutto perduto, un principio nostro, signora, Le chieder di
soddisfare una piccola curiosit, Che curiosit, Mi ha detto che della
polizia, mi ha mostrato il tesserino che lo accredita come commissario, ma, a
quanto ritenevo di saperne fino a oggi, la polizia si ritirata dalla capitale un
bel po di settimane fa, lasciandoci in preda alle grinfie della violenza e del
crimine che campeggiano dovunque, dovr allora intendere che la sua
presenza qui significa che la nostra polizia ha fatto rientro al focolare, No,
signora, non siamo tornati al focolare, per usare la sua espressione, siamo
sempre al di l della linea divisoria, Devono essere forti, allora, i motivi che
le hanno fatto attraversare la frontiera, S, molto forti, Le domande che
viene a fare hanno a che vedere, naturalmente, con questi motivi,
Naturalmente, Dunque devo aspettare che vengano rivolte, Infatti. Tre
minuti dopo si ud la porta che si apriva. La donna usc dalla stanza e disse
alla persona che era entrata, Pensa, abbiamo una visita, un commissario di
polizia, niente di pi niente di meno, E da quando in qua i commissari di
polizia si interessano di persone innocenti. Le ultime parole furono
pronunciate gi dentro la stanza, il medico aveva preceduto la moglie e
interrogava cos il commissario, che rispose, alzandosi dalla sedia su cui si
era seduto, Non ci sono persone innocenti, quando non si colpevoli di un
delitto, si colpevoli di una mancanza, non c fallo, E noi, di che delitto o di
che mancanza siamo colpevoli o accusati, Non abbia fretta, dottore,
cominciamo con laccomodarci, converseremo meglio. Il medico e la moglie
si sedettero sul divano e aspettarono. Il commissario rimase in silenzio per
qualche secondo, tutta un tratto era stato assalito da un dubbio su quale
sarebbe stata la tattica migliore da seguire. Che, per non stanare
prematuramente la lepre, lispettore e lagente si limitassero, secondo le
istruzioni che lui gli aveva dato, a far domande sullassassinio del cieco,
stava bene, ma lui, il commissario, aveva gli occhi puntati su un obiettivo
ben pi ambizioso, appurare se la donna che si trova davanti a lui, seduta

accanto al marito, tranquilla, come se, non dovendo nulla, nulla avesse da
temere, oltre al fatto di essere unassassina, fa anche parte della diabolica
manovra che sta umiliando lo stato di diritto, che lo ha messo a testa bassa
e in ginocchio. Non si sa chi sia stato che al dipartimento ufficiale di
decifrazione aveva deciso di conferire al commissario il grottesco nome di
pulcinella di mare, senza dubbio doveva essere stato qualche nemico
personale, in quanto lepiteto pi giusto e meritato sarebbe quello di
alekhine, il grande maestro degli scacchi disgraziatamente ormai ritiratosi
dal numero dei vivi. Il dubbio sorto si dissip come fumo e una solida
certezza ne prese il posto. Si osservi con che sublime arte combinatoria sta
per condurre le fasi che lo condurranno, almeno cos crede lui, allo scacco
matto finale. Sorridendo gentilmente, disse, Ora accetterei il caff che ha
avuto lamabilit di offrirmi, Le rammento che i poliziotti non accettano
niente quando sono in servizio, rispose, consapevole del gioco, la moglie del
medico, I commissari hanno lautorizzazione per infrangere le regole ogni
qualvolta lo considerino conveniente, Utile agli interessi dellindagine, vuol
dire, Lo si potrebbe esprimere anche in questo modo, E non ha paura che il
caff che le porter sia gi un passo nel cammino della corruzione, Ricordo
di averle sentito dire che ci accade solo al terzo caff, No, quello che ho
detto io che al terzo caff il processo corruttore ormai consumato una
volta per tutte, il primo ha aperto la porta, il secondo lha tenuta affinch
laspirante alla corruzione entrasse senza inciampare, il terzo lha chiusa
definitivamente, Grazie per lavvertimento, che prendo come un consiglio,
allora mi limiter al primo caff, Che sar servito immediatamente, disse la
donna, e usc dalla sala. Il commissario guard lorologio. Ha fretta,
domand intenzionalmente il medico, No, dottore, non ho fretta, mi stavo
solo domandando se non sar venuto a disturbare il vostro pranzo, Per
pranzare, ancora troppo presto, E che minterrogavo anche su quanto
tempo impiegher a ottenere le risposte che voglio, Conosce gi le risposte
che vuole, o vuole che alle domande siano date delle risposte, domand il
medico, e aggiunse, Perch non la stessa cosa, Ha ragione, non la stessa
cosa, durante la breve conversazione che ho avuto a tu per tu con sua
moglie, la signora ha avuto modo di rendersi conto che apprezzo la
precisione di linguaggio, vedo che anche il suo caso, Nella mia professione
non raro che gli errori diagnostici derivino unicamente da imprecisioni di
linguaggio, Mi sto rivolgendo a lei chiamandola dottore, e non mi ha
domandato come ho saputo che lei medico, Perch mi sembra una perdita
di tempo domandare a un poliziotto come ha saputo quello che sa o afferma
di sapere, Ben detto, sissignore, pure a dio nessuno gli va a domandare
com che si fatto onnisciente, onnipresente e onnipotente, Non mi dica
che i poliziotti sono dio, Siamo unicamente i suoi modesti rappresentanti
sulla terra, dottore, Pensavo che lo fossero le chiese e i sacerdoti, Le chiese
e i sacerdoti sono solo la seconda linea.

La donna entr con il caff, tre tazzine su un vassoio, qualche


pasticcino. Sembra che a questo mondo tutto debba ripetersi, pens il
commissario, mentre il palato riviveva i sapori della colazione alla
provvidenziale, s.a., Prender soltanto il caff, disse, grazie molte. Quando
pos la tazzina sul vassoio, ringrazi di nuovo e aggiunse con un sorriso da
intenditore, Eccellente caff, signora, forse finir per riconsiderare la
decisione di non prenderne un secondo. Il medico e la moglie avevano gi
terminato. Nessuno dei due aveva toccato i pasticcini. Il commissario
estrasse da una tasca esterna della giacca il blocco degli appunti, prepar la
biro e si fece uscire la voce in un tono neutro, senza espressione, come se la
risposta non gli interessasse realmente, Che spiegazione potr darmi,
signora, per il fatto di non essere diventata cieca quattro anni fa, allepoca
dellepidemia. Il medico e la donna si sogguardarono sorpresi, e lei
domand, Come sa che quattro anni fa non sono diventata cieca, Poco fa,
disse il commissario, suo marito, con molta intelligenza, ha considerato che
sia una perdita di tempo domandare a un poliziotto come ha saputo quello
che sa o afferma di sapere, Io non sono mio marito, E io non devo svelare,
n a lei n a lui, i segreti del mio mestiere, so che non diventata cieca, e
questo mi basta. Il medico fece un gesto come per intervenire, ma la donna
gli pos la mano sul braccio, Molto bene, ora mi dica, supponendo che non
sia un segreto, in che pu interessare alla polizia che io fossi cieca o meno
quattro anni fa, Se fosse divenuta cieca come lo divennero tutti, se fosse
divenuta cieca come lo divenni io stesso, pu star certa che non mi troverei
qui in questo momento, un crimine non esser divenuta cieca, domand lei,
Non essere divenuti ciechi non stato n potrebbe essere un crimine, anche
se, giacch mi costringe a dirlo, lei ha commesso un delitto proprio grazie al
fatto di non essere cieca, Un crimine, Un assassinio. La donna guard il
marito come se stesse chiedendogli un consiglio, poi si volt rapidamente
verso il commissario e disse, S, vero, ho ammazzato un uomo. Non
prosegu, tenne lo sguardo fisso, in attesa. Il commissario simul di prendere
un appunto sul blocco, ma voleva solamente guadagnare tempo, pensare
alla mossa seguente. Se la reazione della donna lo aveva sconcertato, non
era perch aveva confessato lassassinio, ma perch subito dopo si era
chiusa nel silenzio, come se sullargomento non ci fosse nientaltro da dire. E
per la verit, pens, non il crimine che mi interessa. Suppongo che avr
una buona giustificazione da darmi, azzard lui, Riguardo a che, domand la
donna, Riguardo al crimine, Non stato un crimine, Che stato allora, Un
atto di giustizia, Per applicare la giustizia esistono i tribunali, Non potevo
certo andare a lamentarmi delloffesa alla polizia, proprio lei, signor
commissario, mi ha appena detto che, come tutti a quellepoca, era cieco,
Eccetto lei, signora, S, eccetto me, Chi ha ammazzato, Un violentatore, un
essere ripugnante, Mi sta dicendo che ha ammazzato uno che la stava
violentando, Non me, una compagna, Cieca, S, cieca, E anche luomo era
cieco, s, Come lo ha ammazzato, Con una forbice, Glielha piantata nel

cuore, No, in gola, La guardo e non le vedo una faccia da assassina, Non
sono unassassina, Ha ammazzato un uomo, Non era un uomo, signor
commissario, era una cimice. Il commissario prese un altro appunto e si
rivolse al medico, E lei, dove si trovava mentre sua moglie era occupata ad
ammazzare la cimice, Nella camerata dellantico manicomio dove ci avevano
messo quando ancora pensavano che isolando i primi ciechi che erano
comparsi si sarebbe impedito il dilagare della cecit, Mi pare che lei sia
oculista, S, ho avuto il privilegio, se cos lo si pu definire, di visitare nel mio
studio la prima persona che divenuta cieca, Un uomo, o una donna, Un
uomo, And a finire nella stessa camerata, S, come altre persone che si
trovavano in ambulatorio, Le sembr giusto che sua moglie avesse
assassinato il violentatore, Mi sembr necessario, Perch, Se fosse stato l
non farebbe questa domanda, possibile, ma non cero, perci torno a
domandarle perch le sembr necessario che sua moglie ammazzasse la
cimice, cio, il violentatore della compagna, Qualcuno doveva pur farlo, e lei
era lunica che poteva vedere, Solo perch la cimice era un violentatore, Non
soltanto lui, tutti gli altri che stavano nella stessa camerata, pretendevano le
donne in cambio di cibo, lui era il capo, Anche sua moglie fu violentata, S,
Prima, o dopo la compagna, Prima. Il commissario prese un altro appunto
sul blocco, poi domand, A suo parere, come oculista, che spiegazione pu
esserci per il fatto che sua moglie non divenne cieca, A mio parere di
oculista, rispondo che non c nessuna spiegazione, Ha una moglie molto
speciale, dottore, Infatti, ma non solamente per questa ragione, Che
accadde poi alle persone che erano state ricoverate in quel famoso ex
manicomio, Ci fu un incendio, nella maggior parte devono essere morte
carbonizzate o schiacciate sotto i crolli, Come sa che ci furono crolli, Molto
semplice, li udimmo quando ormai eravamo fuori, E com che vi salvaste,
lei e sua moglie, Riuscimmo a scappare in tempo, Avete avuto fortuna, S, fu
lei che ci guid, A chi si riferisce quando dice ci, A me e a un gruppo di
altre persone, quelle che erano state nellambulatorio, Chi erano, Il primo
cieco, quello a cui mi riferivo prima, e una donna, una ragazza che soffriva di
congiuntivite, un uomo anziano con una cataratta, un ragazzino strabico
accompagnato dalla madre, Furono tutti questi che sua moglie aiut a
fuggire dallincendio, Tutti, meno la madre del ragazzino, lei non si trovava
nel manicomio, aveva perso il figlio e lo ritrov solo alcune settimane dopo
che avevamo recuperato la vista, Chi si occup del ragazzo in quel
frattempo, Noi, Sua moglie e lei, S, lei perch poteva vedere, noialtri
facevamo del nostro meglio per aiutarla, Vuol dire che avete vissuto insieme,
in comunit, con sua moglie che faceva da guida, Da guida e rifornitrice,
Avete avuto davvero fortuna, ripet il commissario, La si pu chiamare cos,
Avete mantenuto rapporti con le persone del gruppo dopo che la situazione
si era normalizzata, S, comera naturale, E li mantenete ancora, A eccezione
del primo cieco, s, Perch questa eccezione, Non era una persona simpatica,
In che senso, In tutti, troppo vago, Ammetto che lo sia, E non vuole

precisare, Parli con lui e si faccia lei stesso un giudizio, Sa dove abitano, Chi,
Il primo cieco e la moglie, Si sono separati, hanno divorziato, Avete rapporti
con lei, Con lei, s, Ma non con lui, Con lui, no, Perch, Glielho gi detto, non
una persona simpatica. Il commissario torn al blocco di appunti e scrisse
il proprio nome per non dare limpressione di non aver tratto profitto da un
interrogatorio cos prolungato. Stava per passare alla fase seguente, la pi
problematica, la pi rischiosa del gioco. Alz la testa, guard la moglie del
medico, apr la bocca per parlare, ma lei lo prevenne, Lei un commissario
di polizia, arrivato, si identificato come tale ed stato qui a farci
domande di ogni tipo, ma, mettendo da parte la questione dellassassinio
premeditato che ho commesso e che ho confessato, ma del quale non ci
sono testimoni, alcuni perch sono morti, tutti perch erano ciechi, senza
contare il fatto che oggi non importa a nessuno sapere cosa successo
quattro anni fa in una situazione di caos assoluto in cui tutte le leggi erano
divenute lettera morta, stiamo ancora aspettando che ci dica cos che lo ha
portato qui, credo dunque sia arrivato il momento di mettere le carte in
tavola, la smetta di tergiversare e vada diritto allargomento che realmente
interessa a chi lha mandata in questa casa. Fino a questo momento il
commissario aveva avuto ben chiaro nella testa lobiettivo della missione di
cui era stato incaricato dal ministro dellinterno, non pi che appurare se vi
fosse qualche rapporto tra il fenomeno delle schede bianche e la donna che
aveva davanti a s, ma linterrogativo di lei, secco e diretto, lo aveva
disarmato, e, peggio ancora, con la subitanea consapevolezza del tremendo
ridicolo in cui sarebbe caduto se le avesse domandato, a occhi bassi perch
non aveva il coraggio di guardarla in faccia, Non sar per caso lei, signora,
lorganizzatrice, la responsabile, il capo del movimento sovversivo che ha
messo il sistema democratico in una situazione di pericolo che forse non
esagerato definire mortale, Quale movimento sovversivo, avrebbe
domandato lei, Quello della scheda bianca, Mi sta dicendo che votare scheda
bianca sovversivo, avrebbe domandato ancora lei, Se in quantit
eccessiva, sissignore, E dov che sta scritto, nella costituzione, nella legge
elettorale, nei dieci comandamenti, nel codice della strada, nelle bottiglie di
sciroppo, avrebbe insistito lei, Scritto, scritto, non c, ma chiunque deve
capire che si tratta di una semplice questione di gerarchia di valori e di senso
comune, in primo luogo ci sono i voti espliciti, poi vengono le schede
bianche, poi le nulle, infine le astensioni, non si rende conto che la
democrazia si troverebbe in pericolo se una di queste categorie secondarie
passasse in testa alla principale, se i voti ci sono perch se ne faccia un
uso prudente, E io sono la colpevole dellaccaduto, quanto mi sto
occupando di appurare, E come sarei riuscita a portare la maggioranza della
popolazione della capitale a votare scheda bianca, mettendo pamphlet sotto
le porte, per mezzo di preghiere e scongiuri a mezzanotte, versando qualche
prodotto chimico nellapprovvigionamento di acqua, promettendo il primo
premio della lotteria a ognuno, o spendendo per comprare voti quello che

mio marito guadagna nellambulatorio, Lei ha conservato la vista quando


tutta la gente era cieca e ancora non stata in grado o si rifiuta di spiegarmi
perch, E questo mi rende ora colpevole di cospirazione contro la democrazia
mondiale, quanto mi sto occupando di appurare, Dunque lo appuri, allora,
e quando sar giunto alla fine dellindagine venga a dirmelo, fino ad allora
non udr dalla mia bocca neanche una parola in pi. Orbene questo,
soprattutto, era quanto il commissario non voleva. Si accingeva a dire che
non aveva altre domande da fare in quel momento, ma che sarebbe tornato
lindomani per proseguire linterrogatorio, quando il campanello della porta
suon. Il medico si alz e and a vedere chi era. Rientr in sala
accompagnato dallispettore, Questo signore dice che un ispettore della
polizia e che il commissario gli aveva dato ordine di venire qui,
Effettivamente cos, disse il commissario, ma il lavoro, per oggi,
terminato, continueremo domani alla stessa ora, Le rammento, signor
commissario, quello che ci ha detto, a me e allagente, ard lispettore, ma il
commissario lo interruppe, Quello che ho detto o non detto per ora non
interessa, E domani, verremo tutti e tre, Ispettore, la domanda
impertinente, le mie decisioni vengono prese sempre nel posto idoneo e
nelloccasione idonea, a suo tempo lo sapr, rispose irritato il commissario.
Si rivolse alla moglie del medico e disse, Domani, proprio come ha reclamato
lei, non perder tempo in perifrasi, andr diritto allargomento, e quello che
ho da domandarle non dovr sembrarle pi straordinario che a me, il fatto
che lei non abbia perduto la vista durante lepidemia generale di cecit
bianca di quattro anni fa, io divenni cieco, lispettore divenne cieco, suo
marito divenne cieco, lei, signora, no, vedremo se in questo caso si
conferma lantico detto che recita Chi ha fatto la pentola ha fatto anche il
coperchio, di pentole allora che si tratta, signor commissario, domand in
tono ironico la moglie del medico, Di coperchi, cara signora, di coperchi,
rispose il commissario mentre si congedava, sollevato che lavversaria gli
avesse offerto la risposta per unuscita pi o meno elegante. Aveva un
leggero mal di testa.
14.
Non pranzarono insieme. Fedele alla sua tattica di dispersione
controllata, il commissario ricord allispettore e allagente, quando si
separarono, che non avrebbero dovuto ripetere i ristoranti dove erano andati
il giorno precedente, e, proprio come avrebbe fatto se fosse stato un
subordinato di se stesso, rispett disciplinatamente lordine che aveva dato.
Anche con un certo spirito di sacrificio, perch il ristorante che fin per
scegliere, delle tre stelle che prometteva il menu, nel piatto gliene mise solo
una. Stavolta non ci fu un punto dincontro, ma due, nel primo aspettava
lagente, nel secondo cera lispettore. Capirono subito, costoro, che il
superiore non era in vena di conversazioni, probabilmente lincontro con
loculista e la moglie gli era andato male. E dato che loro, a sua volta, degli

approcci che avevano realizzato non portavano risultati di una qualche


utilit, la riunione per lo scambio e lesame delle informazioni alla
provvidenziale, s.a., assicurazioni & riassicurazioni, non si presentava come
una navigazione in un mare di rose. A questa tensione professionale era
venuta ad aggiungersi linsolita e preoccupante domanda che gli rivolse il
responsabile del garage quando entrarono con lauto, Lorsignori, di dove
sono. Certo che il commissario, onore a lui e allesperienza del mestiere,
non perse le staffe, Siamo della provvidenziale, rispose seccamente, e subito
dopo, con pi durezza ancora, Andiamo a posteggiare dove dobbiamo, nello
spazio che spetta alla ditta, quindi la sua domanda, oltre che impertinente,
da maleducato, Sar forse impertinente e da maleducato, ma io, signori, non
ricordo di avervi mai visto prima da queste parti, E che, rispose il
commissario, oltre a essere maleducato, lei ha una pessima memoria, questi
miei colleghi, essendo nuovi nella ditta, la prima volta che vengono, ma io
sono gi stato qua, e ora si faccia da parte perch il conducente un po
nervoso e potrebbe investirla senza volerlo. Posteggiarono lauto ed
entrarono nellascensore. Senza pensare alla possibilit che stesse
commettendo unimprudenza, lagente volle spiegare che di nervoso lui non
aveva niente, che agli esami fatti per entrare nella polizia era stato
classificato come altamente tranquillo, ma il commissario, con un gesto
brusco, lo ridusse al silenzio. E ora, ormai sotto la protezione delle pareti
rinforzate e dei soffitti e pavimenti insonorizzati della provvidenziale, s.a., lo
fulminava impietosamente, Non le neanche passato per la testa, idiota che
non altro, che possono esserci dei microfoni piazzati nellascensore, Signor
commissario, sono desolato, veramente non ci ho pensato, balbett il
poverino, Domani non metter piede fuori da qui, rester a guardia del posto
e approfitter del tempo per scrivere cinquecento volte Sono un idiota,
Signor commissario, la prego, Lasci stare, non ci faccia caso, so bene che sto
esagerando, ma quel tipo del garage mi ha irritato, abbiamo fatto in modo di
evitare di servirci della porta dingresso per non dare nellocchio e ora ci
spunta fuori quel tipaccio, Forse converrebbe fargli pervenire uno dei nostri
messaggi, come si fatto con il portiere prima che arrivassimo, sugger
lispettore, Sarebbe controproducente, bisognerebbe piuttosto che nessuno
si fosse accorto di noi, Ho il timore che ormai sia troppo tardi, signor
commissario, se i servizi avessero a disposizione un altro posto in citt,
meglio ancora sarebbe trasferirci, Per avercelo, ce lhanno a disposizione,
ma, a quanto credo di sapere, non operativo, Potremmo provare, No, non
c tempo, e, oltre al fatto che il ministero non sarebbe affatto contento
dellidea, questa faccenda va risolta con tutta la rapidit, con la massima
urgenza, Mi permette di parlare francamente, signor commissario, domand
lispettore, Dica, Temo che ci abbiano messo in un vicolo cieco, peggio
ancora, in un vespaio avvelenato, Cos che glielo fa pensare, Non saprei
spiegarlo, ma la verit che mi sento come se mi trovassi sopra un barile di
polvere da sparo e con la miccia accesa, ho limpressione che questa

faccenda esploder da un momento allaltro. Al commissario sembrava di


udire i suoi stessi pensieri, ma il posto che occupava e la responsabilit della
missione non gli avrebbero consentito diversioni dal retto cammino del
dovere, Non sono della sua opinione, disse, e con queste poche parole diede
per chiuso largomento.
Ora erano l seduti al tavolo dove avevano fatto colazione quella
mattina, con i blocchi degli appunti aperti, pronti al brain-storm. Inizia tu,
ordin il commissario allagente, Appena entrato nella casa, disse lui, ho
capito subito che nessuno aveva avvisato la donna, Chiaro che non
potevano, avevamo combinato di arrivare tutti alle dieci e mezza, Io ho
tardato un pochettino, erano le dieci e trentasette quando ho bussato alla
porta, confess lagente, Questo ora non interessa pi, vai avanti, non
perdiamo tempo, Mi ha fatto entrare, mi ha domandato se poteva offrirmi un
caff, io le ho risposto che s, ma di non disturbarsi, era come se fossili in
visita, poi le ho detto che ero stato incaricato di indagare su quanto era
accaduto quattro anni fa nel manicomio, ma a quel punto ho pensato che
sarebbe stato meglio non toccare per il momento la questione del cieco
assassinato, perci ho deciso di ripiegare sulle circostanze in cui si era
prodotto lincendio, lei si stupita che dopo quattro anni tornassimo su
quello che tutti avevano voluto dimenticare, e io le ho detto che lidea, ora,
era di registrare il maggior numero possibile di dati perch le settimane in
cui era accaduta quella vicenda non potevano restare in bianco nella storia
del paese, ma lei non era affatto tonta, ha richiamato subito la mia
attenzione sullincongruenza, ha usato proprio la parola incongruenza che,
trovandoci esattamente nella situazione in cui ci troviamo, con la citt isolata
e sottoposta a uno stato di assedio a causa delle schede bianche, a qualcuno
fosse venuto in mente di appurare cosa era successo al tempo dellepidemia
di cecit bianca, devo riconoscere, signor commissario, che al primo
momento sono rimasto davvero disorientato, senza sapere cosa rispondere,
alla fine sono riuscito a inventare una spiegazione, e cio che laccertamento
era stato deciso prima che si verificasse la faccenda delle schede bianche,
ma che ha tardato per problemi burocratici e solo ora era stato possibile
avviarlo, allora lei ha detto che delle cause dellincendio non ne sapeva
niente, doveva essere stata una casualit che sarebbe potuta accadere
anche prima, allora le ho domandato comera riuscita a salvarsi, e a quel
punto comincia a parlarmi della moglie del medico tessendone tutte le lodi,
una persona straordinaria come non ne aveva mai conosciute in vita sua, del
tutto fuori del comune, sono certa che se non fosse stato per lei, non sarei
qui a parlarle, ci salv tutti, e non solo perch ci salv, fece di pi, ci
protesse, ci nutr, si occup di noi, allora le ho domandato a chi si riferiva
quel pronome personale, e lei ha menzionato, una per una, tutte le persone
di cui siamo gi a conoscenza, e alla fine ha detto che nel gruppo cera
anche il suo allora marito, ma che di lui non voleva parlare perch erano
divorziati da tre anni, e questo tutto quanto venuto fuori dalla

conversazione, signor commissario, limpressione con cui ne sono uscito


che la moglie del medico deve essere a quanto pare una specie di eroina,
unanima grande. Il commissario fece finta di non aver colto le ultime parole.
Fingendosi distratto non avrebbe dovuto riprendere lagente per aver
classificato come eroina e anima grande una donna sospettata di essere
implicata nel peggiore dei crimini che, nelle attuali circostanze, si potrebbero
commettere contro la patria. Si sentiva stanco. E fu con voce sorda, spenta,
che chiese allispettore il resoconto di comera andata a casa della prostituta
e del vecchio dalla benda nera, Se stata una prostituta, non mi pare lo sia
ancora, Perch, domand il commissario, Non ne ha n i modi, n i gesti, n
le parole, n lo stile, Sembra che lei se ne intenda di prostitute, Non creda,
signor commissario, soltanto la norma, un po di esperienza diretta,
soprattutto tante idee costituite, Continui, Mi hanno ricevuto correttamente,
ma non mi hanno offerto il caff, Sono sposati, La fede al dito, per lo meno,
ce lavevano, E il vecchio, che gliene parso, E vecchio, ed tutto detto, E
qui che lei si sbaglia, dei vecchi c tutto da dire, il fatto che non gli si
domanda niente, e allora stanno zitti, Ma questo non stato zitto, Meglio per
lui, prosegua, Ho cominciato col parlare dellincendio, come ha fatto il
collega, ma subito mi sono accorto che su quella strada non sarei arrivato da
nessuna parte, allora ho deciso di passare allattacco frontale, ho parlato di
una lettera pervenuta alla polizia in cui si descrivono certi atti delittuosi
commessi nel manicomio prima dellincendio, come, per esempio, un
assassinio, e ho domandato se ne sapevano qualcosa, allora lei mi ha detto
che s, che sapeva, che anzi nessuno poteva saperlo meglio, visto che era
lassassina, E ha detto quale fu larma del delitto, domand il commissario,
s, una forbice, Conficcata nel cuore, No, signor commissario, nella gola, E
che altro, Devo confessare che mi ha lasciato del tutto sconcertato,
Immagino, Allimprovviso ci ritrovavamo con due autrici per lo stesso delitto,
Continui, Quello che viene ora un quadro spaventoso, Lincendio, No,
signor commissario, la donna ha cominciato a descrivere crudamente, quasi
con ferocia, comera andata con le donne violentate nella camerata dei
ciechi, E lui, che faceva lui mentre la donna descriveva tutto questo, Mi
guardava semplicemente fisso, in faccia, con il suo unico occhio, come se mi
stesse vedendo dentro, Illusione sua, No, signor commissario, oramai so che
un occhio vede meglio di due perch, non avendo laltro ad aiutarlo, dovr
fare tutto il lavoro, Forse per questo che si dice che in terra di ciechi, il
guercio re, Forse, signor commissario, Vada avanti, continui, Quando lei ha
finito di parlare, ha preso la parola lui per dire che non credeva che il motivo
della mia visita, stata proprio lespressione che ha usato, consistesse
nellaccertare le cause di un incendio di cui non restava pi niente o
appurare le circostanze che avevano fatto da contorno a un assassinio che
non si sarebbe potuto provare, e che, se non avevo nientaltro da aggiungere
che valesse la pena, facessi il favore di ritirarmi, E lei, Ho invocato la mia
autorit di poliziotto, che ero andato l con una missione e lavrei portata a

termine, costasse quel che costasse, E lui, Ha risposto che in tal caso io
dovevo essere lunico agente dellautorit in servizio nella capitale, visto che
i corpi di polizia erano spariti non si sa da quante settimane, e che dunque
mi ringraziava molto di essermi preoccupato della sicurezza di loro due e,
sperava, anche di qualcun altro, in quanto non poteva credere che fosse
stato mandato appositamente un poliziotto solo per via delle due persone
che si trovavano l, E dopo, La situazione si era fatta difficile, io non potevo
andare oltre, lunico modo che ho trovato per coprire la ritirata stato dirgli
di prepararsi a un confronto, dato che, secondo le informazioni di cui
disponevamo, assolutamente fededegne, non era stata lei che aveva
assassinato il capo della camerata dei ciechi delinquenti, ma unaltra
persona, una donna che era gi stata identificata, E loro, come hanno
reagito, Al primo momento mi parso di averli spaventati, ma il vecchio si
ripreso immediatamente per dire che l, nella sua casa, o dovunque
dovessero andare, insieme a loro ci sarebbe stato anche un avvocato che
delle leggi ne sapesse pi della polizia, Crede davvero di avergli messo
paura, domand il commissario, Mi parso di s, ma la certezza, chiaro,
non posso averla, Paura possibile che ne abbiano avuta, in ogni caso non
per se stessi, Per chi, allora, signor commissario, Per la vera assassina, per
la moglie del medico, Ma la prostituta, Non so se abbiamo il diritto di
continuare a chiamarla cos, ispettore, Ma la donna del vecchio dalla benda
nera ha affermato di essere stata lei ad ammazzare, anche se vero che la
lettera dellaltro tipo non lei che denuncia, ma la moglie del medico, Che
fu, di fatto, la vera autrice del delitto, me lha confessato e confermato lei
stessa. A questo punto, era logico che lispettore e lagente si aspettassero
che il superiore, visto che ormai era entrato nella materia dei suoi
accertamenti personali, facesse loro un resoconto pi o meno completo di
quanto era venuto a sapere lui, ma il commissario si limit a dire che
sarebbe tornato a casa dei sospetti il giorno seguente per interrogarli e che
dopo di ci avrebbe deciso quali sarebbero stati i passi successivi, E noi, qual
il nostro servizio per domani, domand lispettore, Operazioni di
pedinamento, semplicemente operazioni di pedinamento, lei si occuper
della ex moglie del tipo che ha scritto la lettera, non avr problemi, la donna
non la conosce, E io, automaticamente e per esclusione di parti, disse
lagente, mi occuper del vecchio e della prostituta, A meno che tu non
venga a dimostrare che lo sia realmente, o continui a esserlo se lo stata in
passato, luso della parola prostituta sintende escluso dalle nostre
conversazioni, S, signor commissario, E anche se lo , troverai unaltra
maniera di riferirti a lei, S, signor commissario, user il nome, I nomi sono
ormai nel mio blocco di appunti, non sono pi nel tuo, Mi dir lei, signor
commissario, come si chiama e cos la finiamo con la prostituta,
Nientaffatto, si tratta di uninformazione che per ora considero riservata, Il
nome della donna, o i nomi di tutti, domand lagente, Di tutti, Ma cos non
so come dovr chiamarla, Puoi chiamarla, per esempio, la ragazza dagli

occhiali scuri, Ma non portava degli occhiali scuri, questo posso giurarlo,
Tutti hanno usato un paio di occhiali scuri almeno una volta nella vita,
rispose il commissario alzandosi. Con le spalle incurvate, si diresse alla parte
dellufficio che occupava e chiuse la porta. Scommetto che si metter in
comunicazione con il ministero, per chiedere istruzioni, disse lispettore, Che
gli sta succedendo, domand lagente, Si sente come noi, sconcertato,
come se non credesse a quello che sta facendo, E tu, ci credi, Io eseguo
degli ordini, ma lui il capo, non pu darci segnali di disorientamento, poi le
conseguenze le subiamo noi, quando londa picchia sullo scoglio, chi ci
rimette sempre la cozza, Ho molti dubbi sulla propriet di codesta frase,
Perch, Perch le cozze mi sembrano contentissime quando lacqua gli scorre
sotto, Non so, le cozze non le ho mai sentite ridere, Come no, non solo
ridono, sghignazzano pure, il rumore delle onde che non lo fa avvertire,
bisogna avvicinare bene lorecchio, Non vero niente, si sta divertendo alle
spalle di un agente di seconda classe, un modo inoffensivo di passare il
tempo, non ti arrabbiare, Penso ce ne sia un altro migliore, Quale, Dormire,
io sono stanco, me ne vado a letto, Il commissario pu aver bisogno di te,
Per andare di nuovo a picchiare con la testa contro un muro, non credo, Mi
sa che hai ragione, disse lispettore, seguo il tuo esempio, vado anchio a
riposare un po, ma lascio qui un appunto per dire che ci chiami nel caso
abbia bisogno di uno di noi, Mi sembra una buona idea.
Il commissario si era tolto le scarpe e si era disteso sul letto. Stava
supino, con le mani incrociate dietro la nuca e guardava il soffitto come se si
aspettasse che da lass gli venisse qualche consiglio o, se non tanto, almeno
quella che generalmente chiamiamo una opinione senza impegno. Forse
perch era insonorizzato, e dunque sordo, il soffitto non ebbe niente da
dirgli, senza contare che, passando la maggior parte del tempo da solo,
aveva ormai perduto, praticamente, il dono della parola. Il commissario
riviveva la conversazione che aveva avuto con la moglie del medico e il
marito, il viso di una, il viso dell altro, il cane che si era alzato ringhiando
nel vederlo entrare e si era accucciato di nuovo allordine della padrona, una
lucerna di ottone giallo a tre punte che gliene ricordava una uguale che cera
nella casa dei genitori, ma che era scomparsa senza che nessuno sapesse
come, mescolava questi ricordi con quanto aveva appena udito dalla bocca
dellispettore e dellagente e si domandava che merda ci stesse a fare l.
Aveva attraversato la frontiera nel pi puro stile da detective
cinematografico, si era convinto di andare a riscattare la patria da un
pericolo mortale, in nome di quel convincimento aveva dato ai suoi
subordinati ordini sballati che loro gli avevano fatto il favore di scusare,
aveva tentato di tenere in piedi una pericolante montatura di sospetti che se
ne veniva gi a ogni minuto che passava, e ora si domandava, sorpreso per
unindefinibile angoscia che gli comprimeva il diaframma, che informazione
pi o meno meritevole di credito avrebbe potuto, lui, pulcinella di mare,
inventare da trasmettere a un albatro che, a questora, doveva essere gi l

a domandarsi perch tardavano tanto le notizie. Cosa gli vado a dire, si


domand, che si confermano i sospetti sullaquila pescatrice, che il marito e
gli altri fanno parte della cospirazione, lui allora domander chi sono questi
altri, e io dir che c un vecchio con una benda nera cui ben si adatterebbe
il nome in codice di pesce lupo, e una ragazza dagli occhiali scuri che
potremmo chiamare pesce gatto, e la ex moglie del tipo che ha scritto la
lettera, e quella si verrebbe a chiamare pesce aguglia, qualora sia daccordo
con queste designazioni, albatro. Il commissario si era alzato, ora stava
parlando al telefono rosso, diceva, S, albatro, questi che le ho appena
menzionato non sono, effettivamente, pesci grossi, che hanno avuto la
sorte di incontrare laquila pescatrice, che li ha protetti, E dellaquila
pescatrice, lei che ne pensa, pulcinella di mare, Mi parsa una donna
corretta, normale, intelligente, e se tutto quello che ne dicono gli altri vero,
albatro, e io sono propenso a pensare che lo sia, allora si tratta di una
persona assolutamente fuori del comune, Talmente fuori del comune che
stata capace di ammazzare un uomo a forbiciate, pulcinella di mare,
Secondo i testimoni, si trattava di un abominevole violentatore, di un essere
sotto tutti gli aspetti ripugnante, albatro, Non si lasci illudere, pulcinella di
mare, per me chiaro che quella gente si messa daccordo per presentare
una versione unica degli avvenimenti casomai un giorno dovesse essere
interrogata, hanno avuto quattro anni per combinare il piano, a come vedo
le cose io sulla base dei dati che mi sta dando e delle mie personali
deduzioni e intuizioni, scommetto quello che vuole sul fatto che quei cinque
costituiscono una cellula organizzata, probabilmente, addirittura, la testa
della tenia di cui parlavamo qualche tempo fa, N io n i miei collaboratori
abbiamo avuto tale impressione, albatro, Allora non ci sar altro da fare,
pulcinella di mare, che cominciare ad averla, Avremmo bisogno di prove,
senza prove non possiamo fare niente, albatro, Trovatele, pulcinella di mare,
procedete a una perquisizione rigorosa nelle case, Ma noi possiamo fare
perquisizioni solo con lautorizzazione di un giudice, albatro, Le rammento
che la citt si trova in stato di assedio e che tutti i diritti e le garanzie degli
abitanti sono sospesi, pulcinella di mare, E che facciamo se non troviamo
prove, albatro, Mi rifiuto di ammettere che non le trovi, pulcinella di mare,
per essere un commissario mi sembra troppo ingenuo, da quando mi
conosco come ministro dellinterno, le prove che non cerano, alla fine
stavano l, Quello che mi sta chiedendo non facile n piacevole, albatro, Io
non chiedo, ordino, pulcinella di mare, S, albatro, in ogni caso chiedo il
permesso di osservare che non ci troviamo davanti a un crimine evidente,
non ci sono prove che la persona che si deciso di considerare sospetta lo
sia realmente, tutti i contatti stabiliti, tutti gli interrogatori fatti, ne indicano,
al contrario, linnocenza, La fotografia che si fa a un detenuto, pulcinella di
mare, sempre quella di un presunto innocente, dopo che si viene a
sapere che il criminale cera gi, Posso fare una domanda, albatro, La faccia
e le risponder, pulcinella di mare, sono sempre stato bravo a dare risposte,

Che accadr se non troveremo prove di colpevolezza, Lo stesso che


accadrebbe se non si trovassero prove dellinnocenza, Come devo intenderla,
albatro, Che ci sono casi in cui la sentenza gi scritta prima del crimine, In
tal caso, se ho ben capito dove vuole arrivare, la prego vivamente di
esonerarmi dalla missione, albatro, Lo sar, pulcinella di mare, glielo
prometto, ma non ora n su sua richiesta, sar esonerato quando questo
caso sar chiuso, e questo caso sar chiuso solo grazie allo sforzo meritorio
suo e dei suoi aiutanti, mi ascolti bene, le d cinque giorni, badi bene, cinque
giorni, non uno di pi, per consegnarmi tutta la cellula legata mani e piedi, la
sua aquila pescatrice e il marito, cui non si arrivati a dare un nome,
poverino, e i tre pesciolini che ora sono spuntati fuori, il lupo, il gatto e
laguglia, li voglio schiacciati sotto il carico delle prove di una colpevolezza
impossibile da negare, aggirare, contrastare o refutare, questo ci che
voglio, pulcinella di mare, Far quel che potr, albatro, Far esattamente ci
che le ho appena detto, tuttavia, per non farla restare con brutte idee al mio
riguardo, e visto che sono una persona ragionevole, come di fatto sono,
comprendo che abbia bisogno di qualche aiuto per portare a buon fine il suo
lavoro, Mi mander un altro ispettore, albatro, No, pulcinella di mare, il mio
aiuto sar di altra natura, ma tanto efficace, o anche di pi, come se le
fornissi da qui tutta la polizia ai miei ordini, Non comprendo, albatro, Sar il
primo a comprendere quando suoner il gong, Il gong, Il gong dellultima
ripresa, pulcinella di mare. La comunicazione fu interrotta.
Il commissario usc dalla camera quando lorologio segnava le sei e
venti. Lesse il messaggio che lispettore aveva lasciato sul tavolo e ci scrisse
sotto, Ho una faccenda da trattare, aspettatemi. Scese nel garage, mont
nellauto, accese il motore e si diresse alla rampa di uscita. L si ferm e fece
un segnale al responsabile perch si avvicinasse. Ancora risentito per lo
scambio di parole e il pessimo trattamento ricevuto dallinquilino della
provvidenziale, s.a., luomo, timoroso, si avvicin al finestrino dellauto e us
la formula abituale, Prego, mi dica, Prima sono stato un tantino violento con
lei, Non ha importanza, qui ci abituiamo a tutto, Non era mia intenzione
offenderla, E non credo neppure che ne avesse motivo, signore,
Commissario, sono un commissario di polizia, ecco il mio distintivo, Scusi,
signor commissario, non avrei mai immaginato, e gli altri signori, Il pi
giovane un agente, laltro un ispettore, Ebbene sappia, signor
commissario, e le garantisco che non la importuner pi, che era con la
migliore delle intenzioni, Eravamo impegnati in operazioni investigative, ma
abbiamo terminato il servizio, ora siamo persone come tante altre, come
se stessimo in ferie, anche se, per sua buona pace, le consiglio di usare la
massima discrezione, si ricordi che neanche per il fatto di stare in ferie un
poliziotto cesser mai di essere un poliziotto, ce lha impastato nel sangue,
per cos dire, Comprendo benissimo, signor commissario, ma, in tal caso, e
se mi autorizza la franchezza, sarebbe stato preferibile che non mi avesse
detto niente, occhio non vede, cuore non sente, chi non sa come chi non

vede, Avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno, e lei mi capitato


sottomano. Lauto cominciava gi a salire la rampa, ma il commissario aveva
qualcosaltro ancora da raccomandare, Tenga la bocca chiusa, non sia mai
che debba finire per pentirmi di ci che le ho detto. Se ne sarebbe pentito
sicuramente se si fosse voltato allindietro, infatti avrebbe trovato il
responsabile l a parlare al telefono con aria da gran segreto, forse a
raccontare alla moglie di avere appena conosciuto un commissario di polizia,
forse a informare il portiere su chi, in definitiva, sono i tre uomini vestiti di
scuro che salgono direttamente dal garage al piano dove si trova la
provvidenziale, s.a., assicurazioni & riassicurazioni, forse questo, forse
quello, la cosa pi probabile che su questa chiamata telefonica non verr
mai a conoscersi la verit. Pochi metri pi avanti il commissario ferm lauto
accanto al marciapiede, estrasse dalla tasca esterna della giacca il blocco di
appunti, lo sfogli fino a trovare la pagina su cui aveva trascritto i nomi e gli
indirizzi degli antichi compagni dellautore della lettera delatrice, poi
consultlo stradario e la pianta, e vide che labitazione che gli rimaneva pi
vicina era quella della ex moglie del denunciante.
Prese nota anche del percorso che avrebbe dovuto seguire per arrivare
a casa del vecchio dalla benda nera e della ragazza dagli occhiali scuri.
Sorrise al ricordo della confusione dellagente quando gli aveva detto che
questo nome si sarebbe adattato alla perfezione alla donna del vecchio dalla
benda nera, Ma lei non portava degli occhiali scuri, aveva risposto,
sconcertato, il povero agente di seconda classe. Non sono stato leale, pens
il commissario, avrei dovuto mostrargli la fotografia del gruppo, la ragazza
ha il braccio destro steso lungo il corpo e tiene in mano un paio di occhiali
scuri, elementare mio caro watson, s, ma per questo occorreva avere occhi
da commissario. Mise in moto lauto. Un impulso lo aveva obbligato a uscire
dalla provvidenziale, s.a., un impulso gli aveva fatto dire al responsabile del
garage chi era, un impulso lo sta portando ora a casa della divorziata, un
impulso lo porter a casa del vecchio dalla benda nera, e lo stesso impulso lo
avrebbe condotto dopo a casa della moglie del medico se non avesse detto,
a lei e al marito, che sarebbe tornato lindomani, alla stessa ora, per
continuare linterrogatorio, Che interrogatorio, pens, dirle, per esempio, lei,
signora, sospettata di essere lorganizzatrice, la responsabile, la massima
dirigente del movimento sovversivo che venuto a mettere in grave pericolo
il sistema democratico, mi riferisco al movimento della scheda bianca, non
faccia lingenua, e non perda tempo a domandarmi se ho le prove di quanto
affermo, lei che dovr dimostrare la sua innocenza, dal momento che le
prove, ne stia pur certa, signora, compariranno quando saranno necessarie,
solo questione di inventarne un paio che siano irrefutabili, e anche se non
potessero esserlo completamente, le prove indiziarie, sia pur remote, ci
basterebbero, come il fatto incomprensibile che lei non divenne cieca quattro
anni fa quando tutta la gente in citt andava avanti a capitomboli e
sbattendo il naso contro i lampioni della strada, e prima che mi risponda che

una cosa non ha niente a che vedere con laltra, le dico che chi ha fatto
cento far cento e uno, per lo meno questa, ancorch espressa in altri
termini, lopinione del mio ministro, che io ho lobbligo di accogliere bench
mi faccia male al cuore, che a un commissario il cuore non gli fa male, dice
lei, la pensa cos, lei potr anche saperne molto di commissari, ma le
garantisco che di questo qui non ne sa niente, vero, non sono venuto qui
con il proposito onesto di appurare la verit, vero, di lei si potr dire che
gi condannata prima di essere stata giudicata, ma questo pulcinella di
mare, che come mi chiama il mio ministro, ha una pena nel cuore e non sa
come liberarsene, accetti il mio consiglio, confessi, confessi anche se non ha
colpa, il governo dir alla popolazione che stata vittima di un caso di ipnosi
collettiva mai visto prima, che lei un genio in questarte, probabilmente la
gente lo trover persino divertente e la vita torner nei binari di sempre, lei,
signora, si far qualche anno in prigione, anche i suoi amici ci andranno se
noi lo vorremo, e intanto, chiaro, si riforma la legge elettorale, la si fa
finita con le schede bianche, oppure si distribuiscono equitativamente fra
tutti i partiti come voti effettivamente espressi, in modo che la percentuale
non subisca alterazioni, la percentuale, cara signora, ci che conta, quanto
agli elettori che si astengano e non presentino un certificato medico una
buona idea sarebbe di pubblicarne i nomi sui giornali proprio come,
anticamente, i criminali venivano messi alla berlina nella pubblica piazza,
legati alla gogna, se le parlo cos perch lei mi ha fatto una buona
impressione, e per farle vedere fino a che punto arriva la mia simpatia, le
dir solo che la pi grande felicit della mia vita, quattro anni fa, tolto il fatto
di non perdere parte della mia famiglia in quella tragedia, come
disgraziatamente successo, sarebbe stata di trovarmi nel gruppo che lei,
signora, protesse, allepoca non ero ancora commissario, ero un ispettore
cieco che dopo aver recuperato la vista comparirebbe nella fotografia
insieme a quelli che lei salv dallincendio, e il suo cane non mi avrebbe
ringhiato quando mi ha visto entrare a casa sua, e se tutto ci e molto di pi
fosse accaduto io avrei potuto dichiarare al ministro dellinterno, dando la
mia parola donore, che si sbaglia, che unesperienza come quella e quattro
anni di amicizia bastano per conoscere una persona, e in definitiva, pensi un
po, sono entrato a casa sua come un nemico e ora non so come uscirne, se
da solo per confessare al ministro che ho fallito nella mia missione, se
accompagnato per condurla in prigione. Gli ultimi pensieri non sono gi pi
del commissario, ora preoccupato pi di trovare dove posteggiare lauto che
di anticipare decisioni sul destino di un sospetto e sul proprio. Ha consultato
nuovamente il blocco di appunti e suonato il campanello del piano dove vive
la ex moglie delluomo che ha scritto la lettera. Ha suonato unaltra volta,
ma la porta non si aperta. Stava per allungare la mano per fare un nuovo
tentativo quando vide aprirsi una finestra del pianterreno e spuntare la testa
piena di bigodini di una donna anziana, vestita con un grembiule da casa,
Chi cerca, domand, Cerco la signora che abita al primo piano a destra,

rispose il commissario, Non c, anzi, lho vista proprio uscire, Sa quando


rientrer, Non ne ho idea, se vuole lasciarle un messaggio, me lo dica pure,
si offr la donna, Grazie mille, non ne vale la pena, torner un altro giorno.
Non gli passava per la testa, al commissario, che la donna coi bigodini aveva
pensato che, a quanto pareva, la vicina divorziata del primo piano si era
messa a ricevere visite di uomini, quello che venuto stamattina, questo qui
che potrebbe essere suo padre. Il commissario gett uno sguardo alla
piantina della citt aperta sul sedile a fianco, mise in moto lauto e si diresse
al secondo obiettivo. Stavolta non comparsa nessuna vicina alla finestra.
La porta delle scale era aperta, perci pot salire direttamente al secondo
piano, qui che abitano il vecchio dalla benda nera e la ragazza dagli
occhiali scuri, che strana accoppiata, comprensibile che lo sconforto della
cecit li abbia avvicinati, ma ormai sono passati quattro anni, e se per una
donna giovane quattro anni non sono niente, per un vecchio come se
contassero il doppio. E stanno ancora insieme, pens il commissario. Suon
il campanello e aspett. Nessuno venne ad aprire. Lui appoggi lorecchio
alla porta e ascolt. Silenzio. Suon ancora una volta per abitudine, non
perch si aspettava che qualcuno gli rispondesse. Scese le scale, mont in
auto e mormor, So dove sono. Se avesse avuto il telefono nellautomobile e
avesse chiamato il ministro dicendogli dove stava andando, era certo che lui
gli avrebbe risposto pi o meno questo, Bravo, pulcinella di mare, cos che
si lavora, me li acchiappi con le mani nel sacco, ma sia prudente, sarebbe
meglio portare dei rinforzi, un uomo isolato contro cinque facinorosi disposti
a tutto, robache si vede solo al cinema, e inoltre lei non conosce il karate,
non del suo tempo, Stia tranquillo, albatro, non conosco il karate, ma so
quello che faccio, Entri con la pistola in pugno, gliela faccia fare sotto dalla
paura, S, albatro, Comincer subito a occuparmi della sua decorazione, Non
c fretta, albatro, ancora non sappiamo neanche se uscir vivo da questa
impresa, Suvvia, ormai cosa fatta, pulcinella di mare, ripongo in lei tutta la
mia fiducia, lo sapevo bene, io, quello che facevo quando lho designata per
questa missione, S, albatro.
I lampioni delle strade si accendono, il crepuscolo sta scivolando gi
lungo la rampa del cielo, fra poco inizier la sera. Il commissario ha suonato
il campanello, non c da stupirsi, il pi delle volte i poliziotti suonano il
campanello, mica sempre abbattono le porte. Comparve la moglie del
medico, Laspettavo solo domani, signor commissario, ora non posso
riceverla, disse, abbiamo visite, So chi sono i suoi ospiti, non li conosco
personalmente, ma so chi sono, Non credo sia una ragione sufficiente per
farla passare, La prego, I miei amici non hanno niente a che vedere con la
faccenda che lha portata qui, Lei, signora, non sa neanche quale faccenda
mi abbia portato qui, e ormai tempo che lo sappia, Entri.

15.
Circola lidea che la coscienza di un commissario di polizia sia in
generale, per professione e per principio, piuttosto accondiscendente, per
non dire rassegnato al fatto incontroverso, teoricamente e praticamente
comprovato, che ci che devessere, devessere, e, inoltre, possiede tutta la
forza di cui ha bisogno. Pu tuttavia accadere, anche se a dir la verit non
quanto per lo pi si vede, che uno di quei servizievoli funzionari pubblici, per
casualit della vita e quando niente lo farebbe aspettare, si trovi messo alle
strette fra lincudine e il martello, cio, fra quello che dovrebbe essere e
quello che non vorrebbe essere. Per il commissario della provvidenziale, s.a.,
assicurazioni & riassicurazioni, quel giorno arrivato. Non si era trattenuto
pi di mezzora a casa della moglie del medico, ma quel poco tempo gli fu
sufficiente per rivelare allo stupefatto gruppo ivi riunito le tenebrose
profondit della sua missione. Disse che avrebbe fatto tutto quanto fosse alla
sua portata per distogliere da quel luogo e da quelle persone le pi che
inquietanti attenzioni dei suoi superiori, ma che non garantiva di poterci
riuscire, disse che gli avevano dato il brevissimo termine di cinque giorni per
concludere lindagine e che sapeva in anticipo che avrebbero accettato solo
un suo verdetto di colpevolezza e, poi, rivolgendosi alla moglie del medico,
aggiunse, La persona che vogliono trasformare in capro espiatorio,
chiedendo scusa per lovvia impropriet dellespressione, lei, signora, e
anche, indirettamente, suo marito, quanto agli altri non credo che
nellimmediato corrano un pericolo reale, il suo crimine, cara signora, non
laver assassinato quelluomo, il suo grande crimine stato non essere
divenuta cieca quando lo eravamo tutti, lincomprensibile si pu disprezzare,
ma non lo sar mai se c modo di usarlo come pretesto. Sono le tre
delmattino, e il commissario si rigira nel letto, senza poter conciliare il
sonno. Mentalmente fa piani per lindomani, li ripete ossessivamente e torna
daccapo, dire allispettore e allagente che, comera previsto, andr a casa
del medico per proseguire linterrogatorio della donna, rammentare loro il
servizio di cui li aveva incaricati, pedinare gli altri membri del gruppo, ma
niente di tutto ci, al punto in cui stanno le cose, ha pi senso, ora occorre
piuttosto bloccare, frenare gli avvenimenti, inventare per lindagine progressi
e regressioni che alimentino e, nello stesso tempo, ostacolino, senza che si
avverta troppo, i piani del ministro, aspettare per vedere, insomma, in che
consiste laiuto da lui promesso. Erano quasi le tre e mezza quando il
telefono rosso squill. Il commissario salt gi dal letto, infil i piedi nelle
pantofole con il distintivo del corpo e, zoppicando, corse al tavolo dove cera
lapparecchio. Ancor prima di sedersi stava gi prendendo il ricevitore e
domandando, Chi parla, Qui albatro, fu la risposta allaltro capo,
Buonanotte, albatro, qui pulcinella di mare, Ho istruzioni per lei, pulcinella di
mare, per favore ne prenda nota, Agli ordini, albatro, Oggi, alle nove, di
mattina, non di sera, ci sar una persona ad aspettarla al posto sei-nord
della frontiera, lesercito stato avvisato, non ci saranno problemi, Devo

intendere che la persona verr a sostituirmi, albatro, Non ce n motivo,


pulcinella di mare, il suo operato stato ben condotto e spero continui cos
sino alla fine del caso, Grazie, albatro, e i suoi ordini sono, Come ho detto,
alle nove del mattino ci sar una persona ad aspettarla al posto sei-nord
della frontiera, S, albatro, ne avevo gi preso nota, Consegner a quella
persona la fotografia di cui mi ha parlato, quella del gruppo in cui compare la
sospetta principale, le consegner altres la lista di nomi e indirizzi che ha
ottenuto ed in suo potere. Il commissario sent un freddo improvviso alla
schiena, Ma la fotografia mi serve ancora per lindagine, azzard, Non credo
poi cos tanto, pulcinella di mare, penso proprio che non ne abbia affatto
bisogno, dal momento che, di persona o per tramite dei suoi subordinati, ha
gi preso conoscenza con tutti i componenti della banda, Vorr dire del
gruppo, albatro, Una banda un gruppo, S, albatro, ma non tutti i gruppi
sono delle bande, Non la sapevo tanto preoccupato per la correttezza delle
definizioni, vedo che fa buon uso dei dizionari, pulcinella di mare, La prego di
scusarmi se lho corretta, albatro, mi sento la testa ancora un po stordita,
Dormiva, No, albatro, pensavo a cosa avr da fare domani, Dunque, ora lo
sa, la persona che si trover ad aspettarla al posto sei-nord un uomo pi o
meno della sua et e ha una cravatta blu a pallini bianchi, immagino non ce
ne saranno molte uguali nei posti militari di frontiera, Lo conosco, albatro,
No, non fa parte del servizio, Ah, Risponder alla sua parola dordine con la
frase Oh no, il tempo manca sempre, E la mia qual , Il tempo arriva
sempre, Molto bene, albatro, i suoi ordini saranno eseguiti, alle nove sar
alla frontiera per lincontro, Ora torni a letto e dorma bene il resto della
notte, pulcinella di mare, e io far lo stesso, sono rimasto a lavorare fino a
ora, Posso farle una domanda, albatro, Prego, ma non si allarghi molto, La
fotografia, ha forse a che vedere con laiuto che mi ha promesso,
Complimenti per la perspicacia, pulcinella di mare, non le si pu davvero
nascondere niente, Dunque ha qualcosa a che vedere, S, ha tutto a che
vedere, ma non si aspetter che le dica in che modo, se glielo dicessi si
perderebbe leffetto a sorpresa, Pur essendo io il responsabile diretto delle
indagini, Precisamente, Allora vuol dire che non ha fiducia in me, albatro,
Disegni un quadrato a terra, pulcinella di mare, e ci si metta dentro, nello
spazio delimitato dai lati del quadrato mi fido di lei, ma al di fuori non ho pi
fiducia che in me stesso, la sua indagine il quadrato, si accontenti delluno
e dellaltra, S, albatro, Dorma bene, pulcinella di mare, ricever mie notizie
entro la fine della settimana, Sar qui ad aspettarle, albatro, Buonanotte,
pulcinella di mare, Buonanotte, albatro. Nonostante i convenzionali voti
augurali del ministro, quel po di notte che restava non serv granch al
commissario. Il sonno non arrivava, i corridoi e le porte del cervello erano
chiuse, e dentro, regina e padrona assoluta, governava linsonnia. Perch
avr chiesto la fotografia, si domand una e pi volte, che ha voluto dire con
la minaccia che avr sue notizie entro la fine della settimana, le parole, una
per una, non sarebbero proprio di minaccia, ma il tono,s, il tono era

minaccioso, se un commissario, dopo aver passato la vita a interrogare

pistola e l stesso, abbasso la scheda bianca, abbasso la sedizione, a morte i


traditori, faceva giustizia sommaria. Il commissario si era avvicinato alla
barriera. Luomo lo guard senza muoversi. Aveva il pollice della mano
sinistra agganciato alla cintura, la mano destra infilata nella tasca
dellimpermeabile, tutto troppo naturale per essere autentico. armato, ha
la pistola, pens il commissario, e disse, Il tempo arriva sempre. Luomo non
sorrise, non batt ciglio, disse, Oh no, il tempo manca sempre, e allora il
commissario gli consegn la busta, forse ora si sarebbero rivolti il
buongiorno, forse avrebbero conversato qualche minuto sul bel tempo che
faceva quel luned mattina, ma laltro si limit a dire, Molto bene, ora pu
andare, mincaricher io di farla arrivare a destinazione. Il commissario
mont in auto, fece linversione di marcia e part diretto in citt.
Amareggiato, con un sentimento di assoluta frustrazione, tentava di
consolarsi immaginando che bello scherzo sarebbe stato consegnare al tipo
una busta vuota e stare poi ad aspettare i risultati. Facendo fuoco e fiamme,
il ministro avrebbe telefonato immediatamente chiedendo spiegazioni e lui
avrebbe giurato su tutti i santi della corte celeste, compresi quelli che sulla
terra aspettano ancora la canonizzazione, che dentro la busta cerano la
fotografia e la lista di nomi e indirizzi, proprio come gli era stato ordinato, La
mia responsabilit, albatro, cessata nel momento in cui il suo messaggero,
dopo aver mollato la pistola che impugnava, s, lho visto bene che aveva
una pistola, ha tirato fuori la mano destra dalla tasca dellimpermeabile per
prendere la busta, Ma la busta era vuota, lho aperta io stesso, avrebbe
urlato il ministro, Questo non mi riguarda pi, albatro, avrebbe risposto con
la serenit di chi ha la coscienza perfettamente a posto, Quello che vuole lei,
lo so bene io, avrebbe ripreso a urlare il ministro, quello che vuole lei che
io non torca neanche un capello alla sua protetta, Non una mia protetta,
una persona innocente del crimine di cui laccusano, albatro, Non mi chiami
albatro, albatro sar suo padre, albatro sar sua madre, io sono il ministro
dellinterno, Se il ministro dellinterno non pi albatro, allora anche il
commissario di polizia non sar pi pulcinella di mare, La cosa pi sicura
che il pulcinella di mare non sar pi commissario, Tutto pu accadere, S,
oggi stesso mi mander unaltra fotografia, ha sentito quello che le ho detto,
Non ce lho, Ma ce lavr, e addirittura pi di una, se ce ne fosse bisogno,
Come, Facilissimo, andando dove si trovano, a casa della sua protetta e nelle
altre due case, non vorr certo convincermi che la fotografia scomparsa
fosse un esemplare unico. Il commissario scosse il capo, Non mica scemo,
lui, non sarebbe servito a niente consegnare una busta vuota. Era quasi nel
centro della citt, dove lanimazione era naturalmente maggiore, bench non
eccessiva, non troppo rumorosa. Si vedeva che le persone che incontrava
lungo la strada avevano delle preoccupazioni, ma, nello stesso tempo,
sembravano anche tranquille. Il commissario faceva poco caso allovvia
contraddizione, il fatto di non poter spiegare a parole quello che avvertiva
non significava che non lo sentisse, che non lo avvertisse con il sentimento.

Quelluomo e quella donna l, per esempio, si vede che si piacciono, che si


vogliono bene, che si amano, si vede che sono felici, poco fa hanno sorriso,
eppure, non solo sono preoccupati, ma ne hanno, vien voglia di dirlo cos, la
tranquilla e chiara coscienza. Si vede che anche il commissario
preoccupato, forse questo il motivo, sarebbe soltanto una contraddizione in
pi, che lo ha spinto a entrare in questa caffetteria per fare una vera
colazione che lo distragga e gli faccia dimenticare il caff riscaldato e il
biscotto raffermo e duro della provvidenziale, s.a, assicurazioni &
riassicurazioni, ora ha appena ordinato una spremuta di arancia, fette di
pane tostato e un caffellatte serio. Che sia nel cielo chi vi ha inventato,
mormor devotamente rivolto alle fette di pane tostato quando il cameriere
venne a posargliele davanti nel piatto, avvolte in un tovagliolo per non farle
raffreddare, come si usava anticamente. Chiese un giornale, le notizie della
prima pagina erano tutte internazionali, di interesse locale niente, salvo una
dichiarazione del ministro degli affari esteri con la comunicazione che il
governo si accingeva a consultare diversi organismi internazionali
sullanomala situazione dellantica capitale, a cominciare dallorganizzazione
delle nazioni unite per finire al tribunale dellaia, passando per lunione
europea, per lorganizzazione di cooperazione e sviluppo economico, per
lorganizzazione dei paesi esportatori di petrolio, per la nato, per la banca
mondiale, per il fondo monetario internazionale, per lorganizzazione
mondiale del commercio, per lorganizzazione mondiale dellenergia atomica,
per lorganizzazione mondiale del lavoro, per lorganizzazione meteorologica
mondiale e per qualche altro organismo, secondario o ancora in fase di
studio, e dunque non menzionato. Lalbatro non sar niente soddisfatto,
sembra che stiano cercando di togliergli il cioccolato dalla bocca, pens il
commissario. Alz gli occhi dal giornale come chi improvvisamente abbia
bisogno di vedere pi lontano e disse fra s e s che forse questa notizia era
la causa dellinattesa e pressante richiesta della fotografia, Non mai stato
tipo da farsi passare avanti, qualche mossa la star preparando, e la cosa
pi probabile che sia di quelle sporche o sporchissime, mormor. Dopo
pens che aveva tutta la giornata per s, poteva fare quello che pi gli
andava. Aveva distribuito il servizio, un servizio che sarebbe stato inutile,
allispettore e allagente, a questora nascosti nel vano di una porta o dietro
un albero, di sicuro dovevano essere gi di piantone in attesa che il primo
uscisse da casa, senza dubbio lispettore avrebbe preferito che fosse la
ragazza dagli occhiali scuri, quanto allagente, giacch non cera nessun
altro, si sarebbe dovuto accontentare della ex moglie del tizio della lettera.
Allispettore, il peggio che gli poteva capitare era che spuntasse il vecchio
dalla benda nera, non tanto per quello che state pensando, seguire una
donna giovane e bella ovviamente pi attraente che andare appresso a un
vecchio, ma perch questi individui che hanno un occhio solo vedono il
doppio, non hanno laltro che li distragga o che si ostini a vedere unaltra
cosa, qualcosa di simile lo abbiamo gi detto prima, ma le verit c da

ripeterle spesso perch non finiscano, povere loro, per cadere nel
dimenticatoio. E io che faccio, si domand il commissario. Chiam il
cameriere, al quale restitu il giornale, pag il conto e usc. Mentre si sedeva
al volante gett uno sguardo allorologio, Le dieci e mezza, pens, lora
buona, esattamente quella per cui aveva fissato il secondo interrogatorio.
Aveva pensato che lora era buona, ma quello che non avrebbe saputo dire
era perch n per cosa. Volendo, poteva tornare alla provvidenziale, s.a.,
riposare fino allora di pranzo, forse anche dormire un po, compensare il
sonno perduto in quella maledetta notte che aveva dovuto passare, il penoso
dialogo con il ministro, lincubo, le grida della moglie del medico quando
lalbatro le forava gli occhi, ma lidea di andare a rinchiudersi fra quelle
avvilenti pareti gli parve repellente, l non aveva niente da fare, e tanto
meno occuparsi di passare in rivista il deposito di armi e munizioni, come
aveva pensato allarrivo ed era, con fermezza da rapporto scritto, suo
obbligo di commissario. La mattina aveva ancora qualcosa della luminosit
dellalbeggiare, laria era fresca, il tempo migliore che c per fare una
passeggiata a piedi. Scese dallauto e cominci a camminare. Arriv sino alla
fine della strada, svolt a sinistra e si trov in una piazza, lattravers,
imbocc unaltra strada e arriv in unaltra piazza, si ricordava di esserci
stato quattro anni prima, cieco fra ciechi, ascoltando oratori anche loro
ciechi, le ultime eco che cerano ancora, potendole udire, sarebbero state
quelle dei comizi politici pi recenti che si erano svolti da quelle parti, il
comizio del p.d.d. nella prima piazza, quello del p.d.m. nella seconda, e
quanto al p.d.s., come se fosse il suo destino storico, non aveva potuto far
altro che accontentarsi di una landa desolata gi quasi fuori porta. Il
commissario gir e rigir, e tutta un tratto, senza capire come ci fosse
arrivato, si trov nella strada dove vivono il medico e la moglie, ma il suo
pensiero non fu, la strada dove abita lui. Rallent il passo, prosegu sul lato
opposto, ed era forse a una ventina di metri quando la porta del palazzo si
apr e usc la moglie del medico con il cane. Con un movimento instantaneo il
commissario si volt di spalle, si avvicin a una vetrina e si trattenne a
guardare, in attesa, se per caso fosse venuta da questo lato lavrebbe vista
riflessa nel vetro. Lei non venne. Prudentemente, il commissario guard
nella direzione contraria, la moglie del medico era gi avanti, il cane senza
guinzaglio le camminava accanto. Allora il commissario pens che doveva
seguirla, che non ci sarebbe andato di mezzo il suo onore se avesse fatto
quello che a questora stanno facendo lagente di seconda classe e
lispettore, che se loro battevano la citt appresso ai sospetti, lui aveva
lobbligo di fare altrettanto per quanto fosse un commissario, dio solo sa
dove andr ora quella donna, probabilmente ha con s il cane per
mascherarsi, oppure il collare dellanimale le serve per trasportare messaggi
clandestini, tempi felici erano quelli in cui i sanbernardo portavano al collo
dei barilotti di brandy e con quel po tante vite che si credevano perdute
furono salvate sulle nevose alpi. Linseguimento del sospetto, se vogliamo

continuare a chiamarlo cos, non and lontano. In un punto appartato del


quartiere, come un paese dimenticato allinterno della citt, cera un giardino
un po in abbandono, con grandi alberi da ombra, vialetti di ghiaia e aiuole di
fiori, panchine rustiche dipinte di verde, al centro un lago dove una scultura,
che rappresentava una figura femminile, inclinava sullacqua una brocca
vuota. La moglie del medico si sedette, apr la borsa e prese un libro. Finch
non lo avesse aperto e non avesse cominciato a leggere, il cane non si
sarebbe mosso. Lei alz gli occhi dalla pagina e ordin, Vai, e lui si allontan
correndo, and dove doveva andare, laddove, come un tempo
eufemisticamente si diceva, nessuno sarebbe potuto andare al posto suo. Il
commissario guardava da lontano, rammentava la domanda che si era fatto
dopo colazione, E io che faccio. Per circa cinque minuti aspett al riparo della
vegetazione, fortuna volle che il cane non era venuto da questo lato,
avrebbe anche potuto riconoscerlo e fare qualcosa di pi che ringhiare. La
moglie del medico non stava aspettando nessuno, aveva semplicemente
portato fuori il suo cane, come tanti. Il commissario sincammin deciso
verso di lei facendo stridere la ghiaia e si ferm a pochi passi. Lentamente,
come se stentasse a separarsi dalla lettura, la moglie del medico alz la
testa e lo guard. Al primo istante non parve averlo riconosciuto, certamente
perch non si aspettava di vederlo l, poi disse, La stavamo aspettando, ma
siccome non arrivava e il cane era impaziente di uscire lho portato fuori, mio
marito a casa, potr riceverla lui fintanto che non arrivo, naturalmente se
non ha molta fretta, Non ho nessuna fretta, Allora cominci ad andare, io
vengo subito, solo dare il tempo al cane, lui non ha nessuna colpa se le
persone hanno votato scheda bianca, Se non le spiace, giacch c
loccasione, preferirei parlare con lei qui, senza testimoni, E io, se non mi
sbaglio, credo che questo interrogatorio, per continuare a chiamarlo cos,
dovrebbe riguardare anche mio marito, proprio come il primo, Non si
tratterebbe di un interrogatorio, il blocco di appunti non uscir dalla mia
tasca, non ho neppure un registratore nascosto, e inoltre, le confesso che la
mia memoria non pi quella di un tempo, dimentica facilmente, soprattutto
quando non le dico di registrare ci che sente, Non sapevo che la memoria
sente, il secondo orecchio, quello fuori serve per portare dentro il suono,
Allora che vuole, Glielho detto, vorrei parlare con lei, Di che, Di quello che
sta capitando in questa citt, Signor commissario, le sono molto grata per
essere venuto ieri pomeriggio a casa mia e averci raccontato, insieme ai miei
amici, che ci sono alcune persone nel governo molto interessate al fenomeno
della moglie del medico che quattro anni fa non divenne cieca e ora, a
quanto pare, lorganizzatrice di una cospirazione contro lo stato, orbene, in
tutta franchezza, a meno che non abbia qualcosaltro da dirmi
sullargomento, non credo valga la pena nessunaltra conversazione fra noi,
Il ministro dellinterno mi ha chiesto di fargli pervenire la fotografia in cui lei
sta con suo marito e i suoi amici, stamattina sono andato in uno dei posti di
frontiera a consegnarla, Allora qualcosaltro da dirmi ce laveva, in ogni caso

era superfluo affannarsi a seguirmi, poteva andare direttamente a casa mia,


la strada ormai la conosce, Non lho seguita, non sono stato l a nascondermi
dietro un albero o a fingere di leggere il giornale aspettando che uscisse da
casa per venirle dietro, come ora staranno facendo con i suoi amici
lispettore e lagente che partecipano con me allindagine, se a loro ho
ordinato di seguirli lho fatto per tenerli occupati, niente di pi, Vuol dire che
qui grazie a una coincidenza, Esattamente, passavo per caso e lho vista
uscire, difficile credere che sia stato il puro e semplice caso a portarla nella
strada dove abito, Lo chiami come vuole, In ogni caso si trattato, se
preferisce che la chiami cos, di una felice casualit, senza la quale non avrei
saputo che la fotografia si trova nelle mani del suo ministro, Glielo avrei
detto in unaltra occasione, E per quale motivo lha voluta, se non troppa
curiosit da parte mia, Non lo so, non me lha detto, ma sono certo che non
sar per niente di buono, Allora non veniva a farmi il secondo interrogatorio,
domand la moglie del medico, N oggi, n domani, n mai, se dipendesse
dalla mia volont, avrei gi quanto mi occorre sapere di questa storia, Dovr
spiegarsi meglio, si sieda, non se ne stia l impalato come quella signora
dalla brocca vuota. Allimprovviso comparve il cane, venne fuori saltando e
abbaiando da un gruppo di arbusti e corse diretto dal commissario che,
istintivamente, indietreggi di due passi, Non abbia paura, disse la moglie
del medico afferrando al passaggio lanimale per il collare, non la morder,
Come sa che ho timore dei cani, Non sono una strega, lho osservata quando
stato a casa mia, Si nota cos tanto, Si nota quanto basta, buono, lultima
parola era diretta al cane, che aveva smesso di abbaiare e ora produceva in
gola un suono roco e continuo, un ringhio anche pi inquietante, come un
organo stonato nelle note gravi. meglio che si sieda per fargli capire che
non vuole farmi alcun male. Il commissario si sedette con la massima
prudenza, mantenendo le distanze, Buono il suo nome, No, si chiama
Costante, ma per noi e per i miei amici il cane delle lacrime, gli abbiamo
messo il nome di Costante perch pi corto, Cane delle lacrime, perch,
Perch quattro anni fa io piangevo e questo animale venne a leccarmi il viso,
Al tempo della cecit bianca, S, al tempo della cecit bianca, questo che
vede qui il secondo prodigio di quei giorni miserabili, primo, la donna che
non divenne cieca quando sembra che ne avesse lobbligo, poi, il cane
compassionevole che venne a bere le sue lacrime, accaduto davvero, o
non star forse sognando, Anche quello che sogniamo accade realmente,
signor commissario, Speriamo non tutto, Ha qualche motivo in particolare
per dire questo, No, stato tanto per parlare. Il commissario mentiva, la
frase completa che non si fece uscire di bocca sarebbe stata, Speriamo che
lalbatro non venga a forarle gli occhi. Il cane si era avvicinato quasi a
toccare col muso le ginocchia del commissario. Lo guardava e i suoi occhi
dicevano, Non ti faccio alcun male, non aver paura, neanche lei ne ha avuta
quel giorno. Allora il commissario tese lentamente la mano e gli sfior la
testa. Aveva voglia di piangere, di lasciare che le lacrime gli scivolassero sul

viso, forse il prodigio si sarebbe ripetuto. La moglie del medico rimise il libro
nella borsa e disse, Andiamo, Dove, domand il commissario, Pranzer con
noi se non ha altro di pi importante da fare, Ne certa, Di che, Di volere
che mi sieda alla sua tavola, S, ne sono certa, E non ha paura che la stia
ingannando, Con quelle lacrime agli occhi, no.
16.
Quando il commissario arriv alla provvidenziale, s.a., erano gi
passate le sette del pomeriggio, trov i subordinati ad aspettarlo. Si vedeva
che non erano soddisfatti. Come vi andata la giornata, che novit mi
portate, domand in tono animato, quasi gioviale, simulando un interesse
che, come sappiamo meglio di chiunque altro, non avrebbe potuto sentire.
Quanto alla giornata, malissimo, quanto alle novit, peggio ancora, rispose
lispettore, Meglio se fossimo rimasti a letto a dormire, disse lagente,
Spiegatevi, In tutta la mia vita non ricordo di aver mai partecipato a
unindagine assurda e sballata fino a questo punto, inizi lispettore. Al
commissario non sarebbe dispiaciuto manifestare il proprio accordo, Della
messa non ne sai che la met, ma prefer star zitto. Lispettore prosegu,
Erano le dieci quando sono arrivato nella strada della ex donna del tipo che
ha scritto la lettera, Scusi, della donna, si affrett a correggere lagente, in
questo caso non corretto dire ex donna, Perch, Perch dire ex donna
significherebbe che la donna non lo pi, E non proprio questo che
accaduto, domand lispettore, No, la donna continua a essere donna, quello
che non pi consorte, Bene, allora avrei dovuto dire che alle dieci sono
arrivato nella strada della ex consorte del tipo della lettera, Precisamente,
consorte suona ridicolo e pretenzioso, quando presenti la tua donna, o
moglie, a qualcun altro, certamente non dirai ecco la mia consorte. Il
commissario tronc la discussione, Questo riservatelo a un altro momento,
veniamo allimportante, Limportante, prosegu lispettore, che sono stato l
fin quasi a mezzogiorno e lei non uscita da casa, in un certo senso non lho
trovato strano, lorganizzazione della citt scombussolata, ci sono ditte che
hanno chiuso o fanno mezzo orario, persone che non hanno bisogno di
alzarsi presto, Magari fosse capitato a me, disse lagente, Ma alla fine
uscita, o non uscita, domand il commissario cominciando a spazientirsi,
uscita esattamente alle dodici e quindici, C qualche ragione particolare per
cui hai detto esattamente, No, signor commissario, ho guardato lorologio
come naturale, ed ecco l, le dodici e quindici. Continua, Sempre con un
occhio ai tass che passavano, casomai salisse su uno e mi lasciasse in
mezzo alla strada come uno scemo, lho seguita, ma non ci ho messo molto
a capire che, dovunque si dirigesse, sarebbe andata a piedi, E dov andata,
Ora si metter a ridere, signor commissario, Ne dubito, Ha camminato per
pi di mezzora di buon passo, nientaffatto facile da seguire, come se fosse
un esercizio, e allimprovviso, senza che me lo aspettassi, mi sono ritrovato
nella strada dove abitano il vecchio dalla benda nera e quella tipa dagli

occhiali scuri, la prostituta, Non una prostituta, ispettore, Se non lo , fa lo


stesso, Fa lo stesso nella tua testa, non nella mia, e siccome tu stai parlando
con me e io sono un tuo superiore, usa le parole in modo che possa capirti,
In tal caso, dir ex prostituta, Dici donna del vecchio dalla benda nera come
poco fa hai detto donna del tipo della lettera, come vedi, sto usando la tua
argomentazione, Sissignore, Ti sei trovato nella strada, e dopo, che
successo dopo, entrata nel palazzo dove vivono gli altri, e c rimasta, E tu
che facevi, domand il commissario allagente, Stavo nascosto, quando
entrata ho raggiunto lispettore per combinare insieme la strategia, E allora,
Abbiamo deciso di lavorare insieme finch possibile, disse lispettore, e
stabilito come procedere se avessimo dovuto separarci di nuovo, E dopo,
Siccome era ora di mangiare, abbiamo approfittato della pausa, Siete andati
a pranzo, No, signor commissario, lui aveva comprato due panini e me ne ha
dato uno, stato il nostro pranzo. Finalmente il commissario sorrise, Meriti
una medaglia, disse allagente che, rincuorato, si azzard a rispondere,
Qualcuno lavr guadagnata per meno, signor commissario, Non puoi
immaginare quanto hai ragione, Allora mi metta pure nella lista. Sorrisero
tutti e tre, ma per poco, la faccia del commissario si era di nuovo rabbuiata,
Che cosa accaduto in seguito, domand, Erano le due e mezza quando
sono usciti tutti, dovevano aver pranzato insieme a casa, disse lispettore, ci
siamo messi subito in allerta perch non sapevamo se il vecchio aveva
unauto, per lo meno non se n servito, forse sta risparmiando sulla
benzina, gli siamo andati dietro, se era un lavoro facile per uno, simmagini
per due, E dove si andati a finire, In un cinema, sono andati al cinema,
Avete verificato se cera unaltra porta da cui potevano uscire senza che voi
ve ne accorgeste, Una, ma era chiusa, in ogni caso, per prudenza ho detto a
lui di star l a sorvegliare per una mezzora, Non uscito nessuno, afferm
lagente. Il commissario cominciava a stancarsi della commedia, Passiamo al
resto, riassumetemi il resto, ordin con voce tesa. Lispettore lo guard con
sorpresa, Il resto, signor commissario, niente, sono usciti insieme quando
il film terminato, hanno preso un tass, noi ne abbiamo preso un altro,
abbiamo dato allautista il classico ordine Polizia, segua quellauto, era pi
una passeggiata, la donna del tipo della lettera stata la prima a scendere,
Dove, Nella via dove abita, glielavevamo gi detto, signor commissario, che
non cerano novit, poi il tass andato a portare a casa gli altri, E voi, che
avete fatto, Io ero rimasto nella prima strada, disse lagente, Io sono
rimasto nella seconda, disse lispettore, E dopo, Dopo niente, nessuno di loro
riuscito, sono rimasto l ancora quasi unora, alla fine ho preso un tass,
sono passato a recuperare il collega e siamo rientrati insieme, eravamo
appena arrivati, Un lavoro inutile, dunque, disse il commissario, Pare di si,
disse lispettore, ma la cosa pi interessante che questa storia non era
cominciata neanche tanto male, linterrogatorio al tipo della lettera, per
esempio, ne valsa la pena, anzi, stato persino divertente, quel povero
diavolo che non sapeva dove andarsi a mettere ed finito con la coda fra le

gambe, ma dopo, non so come, ci siamo infangati, voglio dire, ci siamo


infangati noi, lei, signor commissario, sapr certamente qualcosa di pi,
visto che ha potuto interrogare per due volte i sospetti diretti, Chi sono i
sospetti diretti, domand il commissario, In primo luogo la moglie del
medico, e poi il marito, per me chiarissimo, se condividono il letto
dovranno condividere anche la colpa, Che colpa, Lo sa bene quanto me,
signor commissario, Immaginiamo che non lo sappia, spiegamelo tu, La
colpa della situazione in cui ci troviamo, Che situazione, Le schede bianche,
la citt in stato di assedio, la bomba nella stazione della metro, Credi
sinceramente a quello che stai dicendo, domand il commissario, per
questo che siamo venuti, per indagare e catturare il colpevole, Vuoi dire, la
moglie del medico, S, signor commissario, per me gli ordini del ministro
dellinterno al riguardo erano piuttosto espliciti, Il ministro dellinterno non
ha detto che la moglie del medico fosse colpevole, Signor commissario, io
non sono che un semplice ispettore di polizia che forse non arriver mai a
commissario, ma ho appreso dallesperienza di questo mestiere che le mezze
parole esistono per dire ci che le intere non possono, Appogger la tua
promozione a commissario quando si render vacante il primo posto, ma,
fino ad allora, la verit mi obbliga a informarti che, per quella moglie del
medico, la parola, non mezza, ma intera, quella di innocenza. Lispettore
lanci unocchiata allagente chiedendo aiuto, ma laltro aveva sul viso
lespressione assorta di chi appena stato ipnotizzato, il che significava che
su di lui non si poteva contare. Prudentemente, lispettore domand, Vuole
insinuare, signor commissario, che ce ne andremo da qui a mani vuote,
Potremo anche andarcene con le mani in tasca, se preferisci questa
espressione, E che ci presenteremo davanti al ministro cos, Se un colpevole
non c, mica lo possiamo inventare, Mi piacerebbe che mi dicesse se la frase
sua, o del ministro, Non credo sia del ministro, per lo meno non ricordo di
avergliela mai sentita, Tanto meno lho sentita io da quando sto in polizia,
signor commissario, e ora sto zitto, non apro pi bocca. Il commissario si
alz, guard lorologio e disse, Andate a cenare al ristorante, praticamente
non avete pranzato, dovete aver fame, ma non dimenticate di riportare la
fattura per scaricarla, E lei, signore, domand lagente, Io ho mangiato
bene, comunque, se mi verr appetito ci saranno sempre il t e i biscotti per
le prime impressioni. Lispettore disse, La mia considerazione nei suoi
confronti, signor commissario, mi obbliga a dirle che sono molto preoccupato
per la sua persona, Perch, Noi siamo dei subordinati, non pu accaderci
niente di peggio che un biasimo, ma lei, signor commissario, responsabile
del successo di questa indagine e sembra deciso a dichiarare che ha fallito,
Ti domando se dire che un accusato innocente significa fallire una
indagine, S, se lindagine stata concertata per fare di un innocente un
colpevole, Proprio poco fa affermavi a pi pari che la moglie del medico era
colpevole, ora sei quasi sul punto di giurare sui santi vangeli che
innocente, Forse lo giurerei sui vangeli, ma mai in presenza del ministro

dellinterno, Capisco, hai la tua famiglia, la tua carriera, la tua vita, Infatti,
signor commissario, potr anche aggiungerci, se vuole, la mia mancanza di
coraggio, Sono un essere umano come te, non mi permetterei di arrivare a
tanto, ti consiglio solo di prendere dora in avanti il nostro agente di seconda
classe sotto la tua protezione, ho il presentimento che voi due avrete molto
bisogno luno dellaltro. Lispettore e lagente dissero, Allora, a dopo, e il
commissario rispose, Buona cena, non abbiate fretta. La porta si chiuse.
Il commissario and in cucina a bere un po dacqua, poi entr nella
camera. Il letto era da rifare, per terra i calzini usati, uno qui, uno li, la
camicia sporca buttata casualmente su una sedia, e questo senza andare a
vedere come star il bagno, una questione che la provvidenziale, s.a.,
assicurazioni & riassicurazioni presto o tardi dovr risolvere, se sia o meno
compatibile con la naturale discrezione che implica il lavoro di un servizio
segreto mettere a disposizione degli agenti che si installano qui unassistente
che sia, allo stesso tempo, governante, cuoca e cameriera. Il commissario
tir su il lenzuolo e la coperta, diede due pugni al guanciale, arrotol la
camicia e i calzini e infil tutto in un cassetto, laspetto desolante della
camera miglior un po, ma, ovviamente, una mano femminile avrebbe fatto
di meglio. Guard lorologio, lorario era buono, il risultato si sarebbe saputo
subito. Si sedette, accese la lampada sul tavolo e compose il numero. Al
quarto squillo risposero, Pronto, Parla pulcinella di mare, Qui albatro, dica,
Vengo a partecipare le operazioni del giorno, albatro, Spero che abbia
risultati soddisfacenti da comunicarmi, pulcinella di mare, Dipende da quello
che si consideri soddisfacente, albatro, Non ho tempo n pazienza per le
sfumature pi o meno leggere, pulcinella di mare, venga al dunque, Mi
permetta prima di domandarle, albatro, se la commissione arrivata a
destinazione, Quale commissione, La commissione delle nove del mattino,
posto militare sei-nord, Ah, s, arrivata in perfetto stato, mi sar molto
utile, a suo tempo sapr quanto, pulcinella di mare, ora mi racconti cosa
avete fatto oggi, Non c molto da dire, albatro, operazioni di pedinamento e
un interrogatorio, Andiamo per gradi, che risultati hanno avuto quei
pedinamenti, Praticamente nulli, albatro, Perch, Quelli che definiremmo
come sospetti di seconda linea hanno avuto, in tutte le occasioni del
pedinamento, un comportamento assolutamente normale, albatro, E
linterrogatorio dei sospetti di prima linea, che, a quanto credo di
rammentare, era a suo carico, pulcinella di mare, A onor del vero, Che le ho
sentito dire, A onor del vero, albatro, E questo ora che centra, pulcinella di
mare, un modo come un altro di cominciare la frase, albatro, Allora mi
faccia il favore di smetterla di onorare il vero e mi dica, semplicemente, se si
trova gi in condizione di affermare, senzaltri giri n perifrasi, se la tal
moglie del medico, di cui ho qui davanti a me la fotografia, colpevole, Si
confessata colpevole di un assassinio, albatro, Sa perfettamente che, per
varie ragioni, compresa la mancanza del corpo del delitto, non questo che
ci interessa, S, albatro, Allora vada direttamente allargomento e mi

risponda se pu affermare che la moglie del medico ha responsabilit nel


movimento organizzato per la scheda bianca, che forse addirittura lei la
mente di tutta lorganizzazione, No, albatro, non posso affermarlo, Perch,
pulcinella di mare, Perch nessun poliziotto al mondo, e io mi considero
lultimo di tutti loro, albatro, troverebbe il minimo indizio che permettesse di
documentare unaccusa di tale natura, Sembra aver dimenticato che
avevamo concordato che avrebbe seminato le prove necessarie, pulcinella di
mare, E che prove potrebbero essere in un caso come questo, albatro, se mi
permessa la domanda, Questo non riguardava n riguarda me, questo lho
lasciato al suo criterio, pulcinella di mare, quando ancora ero fiducioso che
avrebbe saputo condurre a buon fine la sua missione, Arrivare alla
conclusione che un sospetto innocente del crimine che gli imputato mi
pare il miglior fine per una missione di polizia, albatro, lo dico con tutto il
rispetto, A partire da questo momento d per conclusa la commedia dei
nomi in cifra, lei un commissario di polizia e io sono il ministro dellinterno,
S, signor ministro, Per vedere se ci capiamo una volta per tutte, formuler
in modo diverso la domanda che le ho fatto poco fa, S, signor ministro,
disposto, al margine delle sue convinzioni personali, ad affermare che la
moglie del medico colpevole, risponda si o no, No, signor ministro, Ha
soppesato le conseguenze di ci che ha appena detto, S, signor ministro,
Benissimo, allora prenda nota delle decisioni che ho appena preso, Sono in
ascolto, signor ministro, Dir allispettore e allagente di seconda classe che
hanno lordine di rientrare domani mattina, che alle nove dovranno trovarsi
al posto sei-nord della frontiera, dove li aspetter la persona che li
accompagner qui, un uomo pi o meno della sua et con una cravatta blu a
pallini bianchi, che portino lauto di cui vi siete serviti per i trasferimenti e
che l non pi necessaria, S, signor ministro, Quanto a lei, Quanto a me,
signor ministro, Si manterr nella capitale fino a ricevere nuovi ordini, che
certamente non tarderanno, E lindagine, Ha detto lei stesso che non c pi
niente da indagare, che la persona sospetta innocente, Questa, in effetti,
la mia convinzione, signor ministro, Allora ha il suo caso risolto, non si potr
lamentare, E cosa faccio intanto che sono qui, Niente, non faccia niente,
passeggi, si distragga, vada al cinema, a teatro, visiti i musei, se le va, inviti
a cena le sue nuove amicizie, pagher il ministero, Non capisco, signor
ministro, I cinque giorni che le ho dato per lindagine non sono ancora
scaduti, forse fino ad allora le si accender una luce diversa nella testa, Non
credo, signor ministro, Comunque, cinque giorni sono cinque giorni, e io
sono un uomo di parola, S, signor ministro, Buonanotte, dorma bene,
commissario, Buonanotte, signor ministro.
Il commissario pos il telefono. Si alz dalla sedia e and in bagno.
Aveva bisogno di vedere la faccia delluomo che avevano appena congedato
sommariamente. La parola non era stata pronunciata, ma la si sarebbe
potuta scoprire, lettera per lettera, in tutte le altre, persino in quelle che gli
avevano augurato un buon sonno. Non era sorpreso, conosceva fin troppo il

suo ministro dellinterno e sapeva che lavrebbe pagata per non aver
osservato le istruzioni da lui ricevute, quelle espresse, ma soprattutto le
sottintese, finalmente altrettanto chiare delle altre, ma lo sorprendeva,
questo s, la serenit della faccia che vedeva allo specchio, una faccia da cui
le rughe sembravano scomparse, una faccia dove gli occhi erano divenuti
limpidi e luminosi, la faccia di un uomo di cinquantasette anni, di professione
commissario di polizia, che aveva appena affrontato la prova del fuoco e ne
era uscito come da un bagno lustrale. Era una buona idea, fare un bagno. Si
spogli e sinfil sotto la doccia. Fece scorrere lacqua a volont, non aveva
di che preoccuparsi, il ministero avrebbe pagato il conto, dopo sinsapon
lentamente, e di nuovo acqua per togliersi dal corpo il resto della sporcizia,
allora la memoria lo trasport sulle spalle a quattro anni prima, quando tutti
erano ciechi e vagavano immondi e affamati per la citt, disposti a tutto per
un tozzo di pane duro coperto di muffa, per qualsiasi cosa si potesse
ingerire, almeno masticare, in modo da ingannare la fame coi suoi poveri
succhi, immagin la moglie del medico che guidava per le strade, sotto la
pioggia, il suo piccolo gregge di disgraziati, sei pecorelle smarrite, sei
uccellini caduti dal nido, sei gattini ciechi appena nati, forse uno di quei
giorni, in qualche strada, li aveva incontrati, forse lo avevano respinto per
paura, forse li aveva respinti lui per paura, era il tempo del sisalvichipu,
ruba tu prima che derubino te, picchia tu prima che picchino te, il tuo
peggior nemico, come insegna la legge dei ciechi, sempre quello cui sei pi
vicino, Ma non solo quando non abbiamo occhi che non sappiamo dove
andiamo, pens. Lacqua calda gli cadeva rumorosa sulla testa e le spalle, gli
scivolava gi lungo il corpo e, pulita, spariva gorgogliando nello scarico. Usc
dalla doccia, si asciug con il telo da bagno con lo stemma della polizia,
prese i vestiti che aveva lasciato appesi sullattaccapanni e pass nella
camera. Indoss biancheria pulita, lultima che gli restava, il vestito invece
doveva essere lo stesso, per una missione di cinque giorni appena non si
calcolava ci fosse bisogno di qualcosa in pi. Guard lorologio, erano quasi
le nove. And in cucina, riscald lacqua per il t, ci mise dentro il lugubre
sacchettino di carta e aspett i minuti che le istruzioni duso
raccomandavano. I biscotti sembravano fatti di granito e zucchero. Li
mordeva con forza, li riduceva a pezzi pi comodi da masticare e, dopo,
lentamente li disfaceva. Beveva il t a piccoli sorsi, lui avrebbe preferito
quello verde, ma doveva accontentarsi di questo, nero e quasi senza sapore
tanto doveva essere vecchio, erano gi fin troppi i lussi che la
provvidenziale, s.a., assicurazioni & riassicurazioni acconsentiva a fornire ai
suoi ospiti di passaggio. Le parole del ministro gli risuonavano sarcastiche
nelle orecchie, I cinque giorni che le ho dato per indagare non sono ancora
scaduti, fino ad allora passeggi, si distragga, vada al cinema, pagher il
ministero, e si domandava che sarebbe successo dopo, gli avrebbero
ordinato di rientrare alla centrale, allegando incapacit al servizio attivo lo
avrebbero messo dietro a una scrivania a ordinare carte, un commissario

svilito alla bassa condizione di mezzemaniche, ecco quale sarebbe stato il


suo futuro, oppure lo pensionavano coercitivamente e si dimenticavano di lui
per tornare a pronunciare il suo nome solo quando sarebbe morto e lo
avrebbero cancellato dal registro del personale. Fin di mangiare, butt il
sacchetto di carta umido e freddo nel secchio della spazzatura, lav la tazza
e, con il dorso della mano, raccolse le briciole che aveva fatto cadere sul
tavolo. Lo faceva concentrato per tenere i pensieri a distanza, per farli
entrare a uno a uno, dopo aver loro domandato cosa portavano, il fatto
che coi pensieri non c prudenza che basti, alcuni ci si presentano con
unarietta di ingenuit ipocrita e subito dopo, ma troppo tardi, manifestano
quanto sono malvagi. Guard di nuovo lorologio, le dieci meno un quarto,
come passa il tempo. And dalla cucina alla sala, si sedette su un divanetto
e aspett. Si svegli al rumore della serratura. Lispettore e lagente
entrarono, si vedeva che avevano entrambi ben mangiato e ben bevuto,
senza, per, alcun recriminatile eccesso. Salutarono e poi, a nome di tutti e
due, lispettore si scus se erano arrivati un po tardi. Il commissario guard
lorologio, erano le undici passate, No, non tardi, disse, ma si d il caso
che dovrete alzarvi pi presto di quanto probabilmente pensavate, Abbiamo
un altro servizio, domand lispettore, posando un pacco sul tavolo, Se cos
lo si pu definire. Il commissario fece una pausa, guard di nuovo lorologio
e prosegu, Domani mattina alle nove dovrete trovarvi al posto militare seinord con tutti i vostri averi, Per che cosa, domand lagente, Siete stati
sganciati dalla missione investigativa che vi ha portato qui, stata una
decisione sua, signor commissario, domand lispettore con espressione
seria, stata una decisione del ministro, Perch, Non me lo ha detto, ma
non vi preoccupate, sono convinto che non ha niente contro di voi, vi far un
mucchio di domande, voi saprete come rispondere, Ci vuol dire, signor
commissario, che lei non viene con noi, domand lagente, No, io rimango,
Continuer lindagine da solo, Lindagine chiusa, Senza risultati concreti,
N concreti n astratti, Allora non capisco perch non ci accompagna, disse
lispettore, Ordine del ministro, mi tratterr qui fino allo scadere dei cinque
giorni che mi aveva dato, dunque fino a gioved, E dopo, Forse ve lo dir lui
quando vi interrogher, Interrogare su che, Su come andata lindagine, su
come lho condotta, Ma se lei, signor commissario, ci ha appena detto che
lindagine stata chiusa, S, ma pu anche darsi che la si voglia continuare
per altre strade, in ogni modo non con me, Non ci capisco niente, disse
lagente. Il commissario si alz, entr nello studio e torn con una mappa
che dispieg sopra il tavolo, per cui dovette spostare il pacco un po di lato.
Il posto sei-nord qui, disse mettendoci un dito sopra, non sbagliatevi, ad
aspettarvi ci sar un uomo che il ministro dice che ha pi o meno la mia et,
ma che molto pi giovane, lo identificherete per la cravatta, blu a pallini
bianchi, quando ieri mi sono incontrato con lui abbiamo dovuto scambiarci
una parola dordine, stavolta suppongo non sar necessario, per lo meno il
ministro non mi ha detto niente al riguardo, Non capisco, disse lispettore,

piuttosto chiaro, soccorse lagente, andiamo al posto sei-nord, Quello che


non capisco non questo, quello che non capisco perch andiamo noi e il
commissario resta, Il ministro avr le sue ragioni, I ministri ne hanno
sempre, E non le comunicano mai. Intervenne il commissario, Non
affannatevi a discutere, latteggiamento migliore sar ancora quello di non
chiedere spiegazioni e immediatamente dubitarne nel caso improbabile che
ve le abbiano date, quasi sempre sono menzognere. Pieg la mappa con la
massima cura e, come se gli fosse appena sovvenuto, disse, Portate via
lauto, Non si tiene neanche lauto, domand lispettore, Autobus e tass in
citt non mancano, e inoltre, andare a piedi fa bene alla salute, Ci capisco
sempre meno, Non c niente da capire, mio caro, ho ricevuto degli ordini e li
eseguo, e voi limitatevi a fare lo stesso, analisi e considerazioni di qualsiasi
tipo non alterano di un millimetro questa realt. Lispettore spinse avanti il
pacco, Avevamo portato questo, disse, Che c l dentro, Quello che ci hanno
fornito qua per la colazione quasi tutto talmente cattivo che abbiamo
deciso di comprare altri biscotti, freschi, un po di formaggio, burro di
qualit, prosciutto e una confezione di pane, O lo portate via, o lo lasciate,
disse il commissario sorridendo, Domani, se siete daccordo, faremo
colazione insieme e quello che avanza resta, sorrise anche lispettore.
Avevano sorriso tutti, lagente facendo compagnia agli altri, e ora erano seri
tutti e tre e non sapevano cosa dire. Alla fine il commissario si conged, Me
ne vado a letto, la notte scorsa ho dormito male, la giornata stata agitata,
cominciata con quella faccenda al posto sei-nord, Quale faccenda, signor
commissario, domand lispettore, noi non lo sappiamo cosa sia andato a
fare al posto sei-nord, S, non vi ho informato, non ho avuto occasione, per
ordine del ministro sono andato a consegnare la fotografia del gruppo
alluomo dalla cravatta blu a pallini bianchi, lo stesso che incontrerete
domani, E perch il ministro avrebbe voluto la fotografia, Con le sue stesse
parole, a suo tempo lo sapremo, La cosa non mi suona bene. Il commissario
annu col capo, come a concordare, e continu, Dopo, caso ha voluto che
incontrassi per strada la moglie del medico, ho pranzato a casa loro e per
concludere ho avuto questa conversazione con il ministro, Malgrado tutta la
stima che abbiamo per lei, disse lispettore, c una cosa che non le
perdoneremo mai, sto parlando a nome di tutti e due perch ne avevamo gi
discusso, Di che si tratta, Non ha mai voluto che andassimo a casa di quella
donna, Tu almeno ci sei entrato a casa sua, S, per essere immediatamente
messo fuori, vero, riconobbe il commissario, Perch, Perch avevo paura,
Paura di che, non siamo mica delle bestie feroci, Paura che lossessione di
scoprire un colpevole a tutti i costi vi impedisse di vedere realmente chi
avevate davanti, Cos poca fiducia ci meritavamo, signor commissario, Non si
trattava di una questione di fiducia, di averla o non averla, era piuttosto
come se avessi trovato un tesoro e volessi serbarlo solo per me, no, che
idea, non si trattava di una questione di sentimenti, non era quello che
probabilmente state pensando, che ho temuto per la sicurezza di quella

donna, ho pensato che meno persone lavessero interrogata, pi sicura


poteva stare, In parole pi semplici e facendo meno giri con il linguaggio, e
scusi laudacia, disse lagente, non ha avuto fiducia in noi, S, vero, lo
confesso, non ho avuto fiducia, Non occorrer che ci chieda di scusarlo, disse
lispettore, era gi scusato in anticipo, soprattutto perch possibile che
avesse ragione nei suoi timori, probabilmente avremmo rovinato tutto,
saremmo andati avanti come una coppia di elefanti in un negozio di cristalli.
Il commissario apri il pacco, prese due fette di pane, ce ne mise dentro due
di prosciutto e sorrise giustificandosi, Confesso che ho fame, ho preso solo
un t e quasi mi sono spaccato i denti con quei maledetti biscotti. Lagente
and in cucina e port una lattina di birra e un bicchiere, Ecco, signor
commissario, cos il pane andr gi meglio. Il commissario si sedette
masticando deliziato il panino col prosciutto, bevve la birra come se si stesse
lavando lanima, e quando ebbe finito disse, Ora s, me ne vado a letto,
buonanotte, grazie per la cena. Sincammin verso la porta che dava nella
camera, l si ferm e si volt, Sentir la vostra mancanza, disse. Fece una
pausa e aggiunse, Non vi dimenticate di quello che vi ho detto quando siete
andati a cena, A che si riferisce, signor commissario, domand lispettore,
Che ho il presentimento che avrete molto bisogno luno dellaltro, non
lasciatevi ingannare con paroline dolci o promesse di avanzamento rapido
nella carriera, il responsabile del risultato cui giunta questa indagine sono
io e nessun altro, fintanto che direte la verit non mi tradirete, ma rifiutatevi
di accettare menzogne in nome di una verit che non sia la vostra, S, signor
commissario, promise lispettore, Aiutatevi, disse il commissario, e dopo,
tutto quanto vi auguro, tutto quanto vi chiedo.
17.
Il commissario non volle approfittare della prodiga munificenza del
ministro dellinterno. Non and a cercare distrazione a teatri e cinema, non
visit musei, quando usciva dalla provvidenziale, s.a., assicurazioni &
riassicurazioni, era solo per andare a pranzo e a cena, e, dopo aver pagato il
conto al ristorante, lasciava sempre le fatture sul tavolo insieme alla mancia.
Non torn a casa del medico n aveva motivo per tornare nel giardino dove
si era riappacificato con il cane delle lacrime, dallonomastico ufficiale di
Costante, e dove, occhi negli occhi, spirito con spirito, aveva conversato con
la sua padrona su colpa e innocenza. E neppure and a spiare cosa mai
stessero facendo la ragazza dagli occhiali scuri e il vecchio dalla benda nera,
o la divorziata da colui che era stato il primo cieco. Quanto a questi, autore
della rivoltante lettera di denuncia e fautore di disgrazie, non aveva dubbi,
avrebbe attraversato la strada se lo avesse incontrato via facendo. Tutto il
resto del tempo, ore e ore di fila, mattina e pomeriggio, lo passava seduto
accanto al telefono, aspettando, e, anche quando dormiva, lorecchio
vegliava. Era certo che alla fine il ministro dellinterno avrebbe telefonato,
altrimenti non si comprenderebbe perch aveva voluto esaurire, fino agli

ultimi minuti, o, con pi propriet espressiva, fino allultimo fiele, i cinque


giorni della scadenza fissata per lindagine. La cosa pi naturale era che gli
desse ordine di rientrare in servizio per sistemare i conti apertamente, fosse
pensionamento forzato o fosse dimissione, ma lesperienza gli aveva gi
mostrato che la cosa naturale era troppo semplice per la mente contorta del
ministro dellinterno. Ricordava le parole dellispettore, sintetiche, ma
espressive, La cosa non mi suona bene, aveva detto quando lui gli aveva
parlato della fotografia consegnata alluomo dalla cravatta blu a pallini
bianchi nel posto militare sei-nord, e pensava che il nocciolo della questione
forse era davvero nella fotografia, bench non fosse capace di immaginare in
che modo n perch. In questa attesa lenta di cui si vedevano i limiti, che
non sarebbe stata, come si suole dire quando si vuole arricchire la
comunicazione, interminabile, e con questi pensieri, che spesso non furono
altro che una continua e irreprimibile sonnolenza da cui la coscienza
semivigile a volte lo strappava facendolo sussultare, sarebbero trascorsi i tre
giorni che mancavano per completare il termine, marted, mercoled,
gioved, tre fogli di calendario che stentavano a staccarsi dalla cucitura della
mezzanotte e che dopo restavano quasi appiccicati alle dita, trasformati in
una pasta glutinosa e informe di tempo, in una parete molle che gli
resisteva, ma nello stesso tempo lo risucchiava al suo interno. Fu finalmente
il gioved, erano gi le undici e trenta della sera, che il ministro telefon. Non
salut, non disse buonasera, non domand al commissario come stava di
salute e come si era trovato in solitudine, non disse se aveva gi interrogato
lispettore e lagente, insieme o separati, per una cordiale chiacchierata o
con severe minacce, si limit a buttarla l, come se non centrasse niente,
Immagino che le interesser leggere i giornali di domani, Li leggo tutti i
giorni, signor ministro, Me ne rallegro, un uomo informato, pur tuttavia le
raccomando vivamente di non mancare di leggere quelli di domani,
apprezzer, Lo far, signor ministro, E guardi anche il telegiornale, non lo
perda per niente al mondo, Non abbiamo televisore alla provvidenziale, s.a.,
signor ministro, Peccato, anzi no, mi pare una buona cosa, meglio cos,
perch il cervello non si distragga dagli ardui problemi dellindagine di cui si
incaricati, in ogni caso potrebbe andare a trovare uno di quei suoi recenti
amici, gli proponga di riunire tutto il gruppo e godersi lo spettacolo. Il
commissario non rispose. Avrebbe potuto domandare quale sarebbe stata la
sua situazione disciplinare a partire dal giorno seguente, ma prefer star
zitto, se chiaramente la sua sorte si trovava nelle mani del ministro, allora
che fosse lui a pronunciare la sentenza, inoltre era certo che avrebbe
ricevuto in risposta una frase secca, del tipo Non abbia fretta, domani lo
sapr. Improvvisamente il commissario ebbe coscienza che ormai il silenzio
durava pi di quanto si potrebbe considerare naturale in un dialogo al
telefono, una maniera di comunicare in cui le pause o le soste tra le frasi
sono, in genere, brevi o brevissime. Non aveva reagito alla malevola
insinuazione del ministro dellinterno e non sembrava che a lui gliene

importasse granch, stava in silenzio quasi a dare allinterlocutore il tempo


di pensare alla risposta. Il commissario pronunci cautamente, Signor
ministro. Gli impulsi elettrici trasportarono le due parole lungo la linea, ma
allaltro capo nessun segnale di vita. Lalbatro aveva riattaccato. Il
commissario pos il telefono sul gancio e usc dalla camera. And in cucina,
bevve un bicchiere dacqua, non era la prima volta che si accorgeva che
parlare con il ministro dellinterno gli provocava una sete quasi dolorosa, era
come se durante tutto il tempo della conversazione avesse bruciato dentro e
ora accorresse a spegnere lincendio. And a sedersi sul divano della sala,
ma non ci rimase a lungo, lo stato di semiletargia in cui aveva vissuto questi
tre giorni era sparito, come se fosse svanito alla prima parola del ministro,
ora le cose, quella vaghezza cui siamo soliti dare il nome generico e pigro di
cose quando ci vorrebbe troppo tempo e occuperebbe troppo spazio per
spiegarla o semplicemente definirla, avevano cominciato a precipitarsi e non
si sarebbero trattenute pi sino allepilogo, che epilogo, e quando, e come, e
dove. Di qualcosa era certo, non cera bisogno di chiamarsi maigret, poirot o
sherlock holmes per sapere cosa avrebbero pubblicato i giornali lindomani.
Lattesa era finita, il ministro dellinterno non avrebbe ritelefonato pi, se
avesse avuto qualche altro ordine da dargli a lui sarebbe arrivato per tramite
di un segretario o direttamente dal comando della polizia, cinque giorni e
cinque notti, non di pi, erano bastati per passare da commissario incaricato
di una difficile indagine a fantoccio cui si era spezzata la corda e si buttava
nella spazzatura. Fu allora che pens che aveva ancora un dovere da
compiere. Cerc un nome nellelenco telefonico, confront lindirizzo
mentalmente e compose il numero. Gli rispose la moglie del medico, Pronto,
Buonasera, sono io, il commissario, scusi se le telefono a questora tarda,
Non ha importanza, non andiamo mai a letto presto, Si rammenta che le ho
detto, quando abbiamo conversato nel giardino, che il ministro dellinterno
aveva voluto la fotografia del vostro gruppo, Lo rammento, Ebbene, ho tutte
le ragioni per pensare che quella fotografia sar pubblicata domani sui
giornali e diffusa alla televisione, Non le domando perch, ma rammento che
allora mi disse che non sarebbe stato per niente di buono che il ministro
glielaveva chiesta, S, in ogni caso non mi aspettavo che la utilizzasse in
questo modo, Che vuole, il ministro, Domani vedremo cosa fanno i giornali
oltre a mostrare la fotografia, ma immagino che la bolleranno davanti
allopinione pubblica, Perch non sono divenuta cieca quattro anni fa, Sa
bene che per il ministro altamente sospetto che lei non sia divenuta cieca
quando tutti stavano perdendo la vista, ora quel fatto si trasformato in un
motivo pi che sufficiente, da quel punto di vista, per considerarla
responsabile, in tutto o in parte, di quanto sta succedendo, Si riferisce alle
schede bianche, S, alle schede bianche, assurdo, del tutto assurdo, Ho
imparato in questo mestiere che chi comanda non solo non si ferma davanti
a ci che noi definiamo assurdit, ma se ne serve per intorpidire le coscienze
e annullare la ragione, Cosa crede dovremmo fare, Nascondetevi,

scomparite, ma non a casa dei vostri amici, li non sarete al sicuro, fra non
molto metteranno anche loro sotto sorveglianza, se non lo sono gi, Ha
ragione, ma, comunque, non ci permetteremmo mai di mettere a rischio la
sicurezza di qualcuno che avesse deciso di accoglierci, anche ora, per
esempio, mi sto chiedendo se non avr fatto male a telefonarci, Non si
preoccupi, la linea sicura, nel paese non ne esistono molte altrettanto
sicure, Signor commissario, Dica, C una domanda che vorrei farle, ma non
so se mi azzarder, Domandi pure, non esiti, Perch sta facendo questo per
noi, perch ci aiuta, Semplicemente a causa di una piccola frase che ho
trovato in un libro, tanti anni fa, e di cui mi ero dimenticato, ma che mi
tornata in mente uno di questi giorni, Che frase, Nasciamo, e in quel
momento come se firmassimo un patto per tutta la vita, ma pu arrivare il
giorno in cui ci domandiamo Chi lha firmato per me, Veramente, sono belle
parole, che fanno pensare, come si chiama il libro, Mi vergogno di confessare
che non riesco a rammentarlo, Lasci stare, anche se non pu rammentare
nientaltro, nemmeno il titolo, Neanche il nome dellautore, Quelle parole,
che probabilmente, cos come si presentano, nessuno doveva aver
pronunciato prima, quelle parole hanno avuto la fortuna di non perdersi lun
laltra, hanno avuto qualcuno che le unisse, chiss se il mondo non sarebbe
un po pi decente se sapessimo come unire un certo numero di parole che
vagano li sciolte, Dubito che quelle povere reiette possano mai incontrarsi,
Anchio, ma sognare a buon mercato, non costa niente, Vedremo cosa
diranno i giornali domani, Vedremo, sono pronta al peggio, Qualsiasi cosa ne
venga fuori nellimmediato, pensi a quello che le ho detto, nascondetevi,
sparite, Ne parler con mio marito, Speriamo che lui riesca a convincerla,
Buonasera, e grazie di tutto, Non c niente da ringraziare, Faccia
attenzione. Dopo aver riagganciato il telefono, il commissario si domand se
non fosse stata una stupidaggine affermare, come se fosse una cosa sua,
che la linea era sicura, che in tutto il paese non ne esistevano molte
altrettanto sicure. Si strinse nelle spalle, mormor, Che importa, niente
sicuro, nessuno al sicuro.
Non dorm bene, sogn una nuvola di parole che fuggivano e si
disperdevano mentre lui le inseguiva con un retino per cacciare le farfalle e
implorava Fermatevi, per favore, non muovetevi, aspettatemi. Allora,
allimprovviso, le parole si bloccarono e si radunarono, si ammucchiarono
una sullaltra come uno sciame di api in attesa di un alveare dove lasciarsi
cadere, e lui, con unesclamazione di gioia, lanci il retino. Aveva
acchiappato un giornale. Era stato un brutto sogno, ma sarebbe stato
peggiore se lalbatro fosse tornato per infilzare gli occhi alla moglie del
medico. Si svegli presto. Si prepar alla meglio e scese. Non passava pi
per il garage, per la porta dei cavalieri, ora usciva dal portone comune,
quello che si sarebbe potuto dire dei fanti, con un cenno del capo salutava il
portiere quando lo vedeva l nella sua nicchia, mormorava qualche parola se
lo incontrava fuori, pi di tanto non cera bisogno, in un certo senso era li in

prestito, lui, non il portiere. I lampioni delle strade erano ancora accesi, i
negozi avrebbero tardato ancora pi di due ore ad aprire. Cerc e trov un
chiosco per la vendita dei giornali, uno di quelli pi grandi, che li ricevevano
tutti, e se ne rimase li ad aspettare. Fortunatamente non pioveva. I lampioni
si spensero lasciando la citt immersa per qualche momento in unultima e
breve oscurit, subito dissipatasi quando gli occhi si accomodarono al
cambiamento e il chiarore azzurrato del primo mattino si diffuse sulle strade.
Il camion della distribuzione arriv, scaric i pacchi e prosegu nella sua
rotta. Ledicolante cominci ad aprirti e a sistemare i giornali secondo la
quantit di copie ricevute, dalla sinistra alla destra, dal maggiore al minore.
Il commissario si avvicin, rivolse il buongiorno, disse, Me li dia tutti. Mentre
luomo glieli infilava in un sacchetto di plastica, guard la fila, a eccezione
degli ultimi due tutti riportavano in prima pagina la fotografia sormontata da
enormi lettere cubitali. La mattina cominciava bene per ledicola, un cliente
curioso e benestante, e il resto della giornata, anticipiamolo subito, non sar
differente, tutti i giornali saranno venduti, a eccezione di quei due mucchietti
a destra, di cui non verranno comprate pi copie del solito. Il commissario
non cera gi pi, era corso a prendere un tass che era spuntato allangolo
vicino, e ora, nervosamente, dopo aver dato lindirizzo della provvidenziale,
s.a. e chiesto scusa per il tragitto breve, tirava fuori i giornali dal sacco, li
sfogliava. Oltre alla fotografia del gruppo, con una freccia che segnalava la
moglie del medico, cera accanto, inserito in un circolo, un ingrandimento del
viso. E i titoli erano, in nero e in rosso, Scoperto Finalmente Il Volto Della
Cospirazione, Questa Donna Non E Diventata Cieca Quattro Anni Fa, Risolto
LEnigma Della Scheda Bianca, LIndagine Di Polizia D I Primi Frutti. La luce
ancora scarsa e la vibrazione dellauto sullacciottolato della strada non
consentivano la lettura dei caratteri piccoli. Meno di cinque minuti dopo il
tass si fermava alla porta delledificio. Il commissario pag, lasci il resto
allautista ed entr rapidamente. Come un soffio, pass accanto al portiere
senza rivolgergli la parola, sinfil nellascensore, il nervosismo gli faceva
quasi battere i piedi di impazienza, andiamo, andiamo, ma il macchinario,
che passava la vita a portare gente su e gi, a sentire discorsi, monologhi
incompiuti, frammenti di canzoni stonate, qualche sospiro non trattenuto,
qualche turbato mormorio, faceva finta che niente di tutto ci lo riguardasse,
tanto tempo ad andar su, tanto tempo ad andar gi, come il destino, se ha
molta fretta vada per le scale. Il commissario infil finalmente la chiave nella
porta della provvidenziale, s.a., assicurazioni & riassicurazioni, accese la luce
e si precipit al tavolo dove aveva steso la pianta della citt e dove aveva
fatto lultima colazione con i suoi aiutanti assenti. Gli tremavano le mani.
Sforzandosi di procedere lentamente, di non saltare le righe, parola per
parola, lesse una dopo laltra le notizie dei quattro giornali che pubblicavano
la fotografia. Con piccole variazioni di stile, con leggere differenze di
vocabolario, linformazione era uguale in tutti e ci si sarebbe potuta calcolare
una specie di media aritmetica molto probabilmente adattata alla fonte

originale, elaborata dai consiglieri per la scrittura del ministero dellinterno.


La prosa primeva doveva recitare pi o meno cos, Quando pensavamo che il
governo avesse lasciato in mano allazione del tempo, di quel tempo che
tutto logora e tutto riduce, il lavoro di circoscrivere e prosciugare il tumore
maligno inopinatamente nato nella capitale del paese sotto lastrusa e
aberrante forma di una votazione in bianco che, come a conoscenza dei
nostri lettori, ha superato ampiamente quella di tutti i partiti politici
democratici insieme, ecco che arriva alla nostra redazione la pi inattesa e
gradita delle notizie. Il genio investigativo e la perseveranza dellistituto
poliziesco, concretizzati nelle persone di un commissario, di un ispettore e di
un agente di seconda classe di cui, per motivi di sicurezza, non siamo
autorizzati a rivelare i nomi, sono riusciti a portare alla luce quella che, con
altissima probabilit, la testa della tenia i cui anelli hanno tenuto
paralizzata, e atrofizzandola pericolosamente, la coscienza civica della
maggioranza degli abitanti di questa citt in et di votare. Una certa donna,
sposata con un medico oculista e che, meraviglia delle meraviglie, stata,
secondo testimoni degni di sufficiente credito, lunica persona che quattro
anni fa sfugg alla terribile epidemia che fece della nostra patria un paese di
ciechi, quella donna considerata dalla polizia come la probabile colpevole
della nuova cecit, fortunatamente limitata questa volta allambito della ex
capitale, che venuta a introdurre nella vita politica e nel nostro sistema
democratico il pi pericoloso germe della perversione e della corruzione. Solo
una mente diabolica, come in passato lo sono state quelle dei pi grandi
criminali della storia dellumanit, avrebbe potuto concepire quello che,
secondo fonte attendibile, valso al signor presidente della repubblica
lespressiva definizione di siluro sparato al di sotto della linea di
galleggiamento della maestosa nave della democrazia. Proprio cos. Se verr
a dimostrarsi, senza il sia pur minimo residuo di dubbio, come tutto indica,
che la tal moglie del medico colpevole, allora i cittadini rispettosi
dellordine e del diritto pretenderanno che il massimo rigore della giustizia
ricada sulla sua testa. E si veda come vanno le cose. Questa donna, che,
vista la singolarit del suo caso di quattro anni fa, potrebbe costituire un
importantissimo elemento di studio per la nostra comunit scientifica, e che,
come tale, si meriterebbe un posto di rilievo nella storia clinica della
specialit di oculistica, sar ora indicata allesecrazione pubblica come
nemica della sua patria e del suo popolo. C motivo per affermare che
sarebbe stato meglio per lei se fosse diventata cieca.
Lultima frase, chiaramente minacciosa, suonava gi come una
condanna, lo stesso che se ci fosse stato scritto Meglio per te se non fossi
nata. Il primo impulso del commissario fu telefonare alla moglie del medico,
domandarle se aveva gi letto i giornali, confortarla per quel po che fosse
possibile, ma lo trattenne lidea che le probabilit che il telefono di lei fosse
sotto controllo erano aumentate, dalla notte al giorno, del cento per cento.
Quanto ai telefoni della provvidenziale, s. a., quello rosso o quello grigio,

neanche varrebbe la pena parlarne, sono direttamente collegati alla rete


speciale dello stato. Sfogli gli altri due giornali, non pubblicavano una sola
parola sullargomento. Che devo fare ora, domand a voce alta. Riprese in
mano la notizia, la rilesse, aveva trovato strano che non vi fossero
identificate le persone che comparivano nellimmagine, specialmente la
moglie del medico e il marito. Fu allora che not la legenda della fotografia,
redatta in questi termini, La sospetta segnalata con una freccia. A quanto
pare, bench non esista ancora una piena conferma di questo dato, durante
lepidemia di cecit la moglie del medico prese il gruppo sotto la sua
protezione. Secondo fonti ufficiali, lidentificazione completa di queste
persone si trova in fase avanzata e dovrebbe essere resa pubblica domani. Il
commissario mormor, Magari stanno cercando di scoprire dove abita il
ragazzo, come se gli servisse a qualche cosa. Dopo, riflettendo, A prima
vista la pubblicazione della fotografia, senza essere accompagnata da altre
misure, sembra non avere alcun senso, dato che tutti quanti, come io stesso
ho consigliato, potranno approfittarne per sparire di scena, ma il ministro
adora lo spettacolo, una caccia alluomo ben riuscita gli frutterebbe maggior
peso politico, pi influenza al governo e nel partito, e quanto alle altre
misure, la cosa pi probabile che le case di queste persone siano gi
sorvegliate ventiquattrore al giorno, il ministero ha avuto tempo sufficiente
per infiltrare agenti in citt e organizzare il relativo schema. Niente di tutto
questo, per, per quanto giusto fosse, gli dava la risposta alla domanda Che
devo fare ora. Poteva telefonare al ministero dellinterno col pretesto di voler
sapere, giacch siamo a gioved, che decisione era stata presa sulla sua
situazione disciplinare, ma sarebbe stato inutile, era certo che il ministro non
gli avrebbe parlato, uno dei segretari sarebbe venuto a dirgli che si mettesse
in contatto con il comando della polizia, i tempi del chiacchierio fra lalbatro e
il pulcinella di mare sono finiti, signor commissario. Che faccio allora, torn a
domandare, restarmene qui a marcire finch qualcuno si ricordi di me e
mandi a ritirare il cadavere, tentare di uscire dalla citt quando pi che
probabile che a tutti i posti di frontiera siano stati impartiti ordini rigorosi di
non lasciarmi passare, che faccio. Guard nuovamente la fotografia, il
medico e la moglie al centro, la ragazza dagli occhiali scuri e il vecchio dalla
benda nera a sinistra, il tipo della lettera e la moglie a destra, il ragazzino
strabico inginocchiato come un calciatore, il cane accucciato ai piedi della
donna. Rilesse la legenda, Lidentificazione completa sar probabilmente
resa pubblica domani, sar resa pubblica, domani, domani, domani. In quel
momento una subitanea determinazione venne e simpossess di lui, ma gi
nellattimo successivo la cautela protestava che sarebbe stata una follia
madornale, Prudente, diceva, non svegliare il can che dorme, stupido
avvicinarsi quando sveglio. Il commissario si alz dalla sedia, fece due giri
nella sala, torn al tavolo doverano i giornali, guard di nuovo la testa della
moglie del medico inserita in una circonferenza bianca che era gi come un
cappio, a questora met della citt sta leggendo i giornali e laltra met si

seduta davanti al televisore per sentire cosa dir lannunciatore del primo
notiziario o ascolta la voce alla radio avvisare che il nome della donna sar
reso pubblico domani, e non solo il nome, anche lindirizzo, perch tutta la
popolazione sappia dovera andata ad annidarsi la malvagit. Allora il
commissario and a prendere la macchina per scrivere e la port sul tavolo.
Pieg i giornali, li spost da un lato e si mise al lavoro. Il foglio di cui si
serviva era intestato alla provvidenziale, s.a., assicurazioni & riassicurazioni,
e avrebbe potuto, magari non domani, ma sicuramente dopodomani, venire
presentato dallaccusa dello stato come prova della sua seconda
colpevolezza, cio, di utilizzare per uso proprio materiale di cancelleria
dellamministrazione pubblica, con le circostanze aggravanti della natura
riservata di tale materiale e delle caratteristiche cospirative di tale utilizzo.
Quello che il commissario stava scrivendo era n pi n meno che un
resoconto particolareggiato degli avvenimenti degli ultimi cinque giorni, dalle
prime ore del mattino di sabato, quando con i suoi due ausiliari aveva
attraversato clandestinamente il blocco intorno alla capitale, fino alla
giornata odierna, fino a questo momento in cui le scrivo. Com ovvio, la
provvidenziale, s.a. dispone di una fotocopiatrice, ma al commissario non
sembra della migliore educazione andare a consegnare la lettera originale a
una persona e a una seconda persona una semplice e squalificata copia, per
quanto le pi moderne tecniche di reprografia ci assicurino che neanche gli
occhi di un falco saprebbero cogliere la differenza fra luna e laltra. Il
commissario appartiene alla seconda generazione pi vecchia di quelle che a
questo mondo mangiano ancora il pane, perci ha ancora un residuo di
rispetto per le forme, il che significa che, terminata la prima lettera, ha
cominciato, attentamente, a copiarla su un nuovo foglio di carta. Copia sar
pure, senza alcun dubbio, ma non nella stessa maniera. Terminato il lavoro,
pieg e introdusse ogni lettera nella sua busta altrettanto intestata, le chiuse
e scrisse i rispettivi indirizzi. Certo, la consegna sar fatta direttamente a
mano, ma i destinatari capiranno, se non altro per la discreta eleganza del
gesto, che le lettere che gli pervengono dalla ditta provvidenziale, s.a.,
assicurazioni & riassicurazioni trattano di argomenti importanti e degni di
tutta lattenzione informativa.
Ora il commissario uscir di nuovo. Ha infilato le due lettere in una
delle tasche interne della giacca, ha indossato limpermeabile, bench la
meteorologia sia quanto di pi ameno si potrebbe desiderare in questepoca
dellanno, come peraltro ha potuto comprovare de visu aprendo la finestra e
guardando le sparse e lente nuvole bianche che passavano lass. possibile
che avesse avuto il suo peso anche unaltra forte ragione, in realt
limpermeabile, soprattutto nella modalit trench, con cintura, una specie
di segnale distintivo dei detective dellera classica, per lo meno da quando
raymond chandler ha creato la figura di marlowe, al punto che veder passare
un individuo con in testa un cappello dalla tesa abbassata e il colletto
dellimpermeabile alzato, e immediatamente esclamare che un humphrey

bogart sta dardeggiando obliquamente il suo sguardo penetrante tra il bordo


del colletto e il bordo del cappello, scienza alla facile portata di qualunque
lettore di libri di poliziotti-e-ladri casella morte. Questo commissario non usa
il cappello, gira a testa scoperta, cos ha decretato la moda di una modernit
che aborre il pittoresco e, come si suol dire, spara per ammazzare prima di
domandare se ancora vivo. gi sceso con lascensore, gi passato
davanti al portiere che gli ha fatto un cenno dallinterno della guardiola, e
ora si trova in strada per realizzare i tre obiettivi della mattinata, vale a dire,
fare la sua colazione ritardata, passare per la strada dove vive la moglie del
medico e portare le lettere a destinazione. Il primo lo risolve in questa
caffetteria, un bicchiere di caffellatte, fette di pane tostato con burro, non
tanto morbide e untuose come quelle dellaltro giorno, ma non
meravigliamoci, la vita fatta cos, certe cose si guadagnano, altre si
perdono, e quanto alle fette di pane tostato con burro ormai sono pochissimi
i cultori, sia per ci che riguarda la preparazione che per la consumazione.
Che siano perdonate queste banalissime considerazioni gastronomiche a un
uomo che gira con una bomba in tasca. Ha mangiato, ha pagato, ora
cammina di buon passo in direzione del secondo obiettivo. Ha impiegato
quasi venti minuti ad arrivarci. Ha rallentato landatura quando ha imboccato
la strada, ha assunto laria di chi sta facendo due passi, sa che se c
qualche poliziotto di sorveglianza la cosa pi probabile che lo riconoscano,
ma non gli importa. Se uno di loro lo vedesse e informasse di ci che ha
visto il suo capo diretto, e se questi passasse linformazione al superiore
immediato, e questi al capo della polizia, e questi al ministro dellinterno,
non c alcun dubbio che lalbatro gracchierebbe col suo tono di voce pi
tagliente, Non vale la pena che veniate a raccontarmi cose che gi so, ditemi
quello che mi occorre sapere, cio, cos che sta tramando quel commissario
della malora. La strada pi frequentata del solito. Ci sono alcuni gruppetti
davanti al palazzo dove abita la moglie del medico, sono persone che vivono
in questo quartiere e che, mosse da un pettegolezzo in certi cos innocente,
ma in altri di malaugurio, sono venute, giornale alla mano, nel posto dove
abita laccusata, che pi o meno conoscono di vista o per frequentazione
occasionale, peraltro con linevitabile coincidenza che degli occhi di alcune di
loro si occupato il sapere del marito oculista. Il commissario ha gi
individuato i sorveglianti, uno dei quali si era unito a un gruppo dei pi
numerosi, laltro, appoggiato con simulata indolenza a un muro, sta
leggendo una rivista di sport come se per lui non esistesse, nel mondo delle
lettere, niente di pi importante. Che stia leggendo una rivista e non un
giornale trova facilmente spiegazione, una rivista, pur essendo una
protezione sufficiente, ruba assai meno spazio al campo visivo di un
sorvegliante e sinfila rapidamente in tasca se allimprovviso fosse necessario
andare appresso a qualcuno. Queste cose i poliziotti le sanno, gliele
insegnano fin dallasilo. Orbene, si d il caso che questi qui non siano al
corrente dei tormentati rapporti fra quel commissario l e il ministero da cui

dipendono, perci pensano che anchegli faccia parte delloperazione e sia


venuto a verificare se tutto conforme ai piani. Non c da stupirsi. Bench a
certi livelli del corpo si sia gi cominciato a mormorare che il ministro non
soddisfatto delloperato del commissario, prova ne sia che ha ordinato agli
aiutanti di rientrare, lasciando lui a riposo, altri dicono in stand by, la voce
non ancora giunta agli strati pi inferiori di cui fanno parte questi agenti.
C da chiarire, tuttavia, e prima di dimenticarlo, che i suddetti mormoratori
non hanno unidea precisa su cosa sia venuto a fare nella capitale il
commissario, il che serve a dimostrare che lispettore e lagente, dovunque si
trovino ora, hanno tenuto la bocca chiusa. Linteressante, ma nientaffatto
divertente, stato vedere come i poliziotti si sono avvicinati con aria
cospirativa al commissario per sussurrargli a mezza bocca, Nessuna novit.
Il commissario ha annuito col capo, ha guardato le finestre del quarto piano
e si allontanato, pensando, Domani, quando i nomi e gli indirizzi saranno
pubblicati, qui ci sar molta pi gente. Un po pi avanti vide passare un
tass libero e lo chiam. Mont, salut e, tirando fuori le buste dalla tasca,
lesse gli indirizzi e domand allautista, Quale di questi rimane pi vicino, Il
secondo, Allora mi ci porti, per favore. Sul sedile accanto al conducente cera
un giornale piegato, quello che sopra la notizia aveva messo, a lettere di
sangue, il contundente titolo di Scoperto Finalmente Il Volto Della
Cospirazione. Il commissario aveva la tentazione di domandare allautista
quale fosse la sua opinione sulla notizia sensazionale pubblicata sui giornali,
ma rinunci allidea per paura che un tono troppo inquisitorio della voce
denunciasse il suo mestiere, Questo si chiama, pens, soffrire di una
eccessiva coscienza della propria deformazione professionale. Fu il
conducente a entrare in argomento, Io non so cosa ne pensi lei., ma questa
storia della donna che dicono non sia divenuta cieca mi pare una truffa di
quelle macroscopiche inventata per vendere giornali, se io ero cieco, se tutti
eravamo ciechi, come mai quella donna ha continuato a vedere, una
fandonia che non sta n in cielo n in terra, E la storia che dicono sia lei
listigatrice delle schede bianche, Questa, poi, una donna una donna, non
simpiccia di queste cose, ancora ancora se fosse un uomo, potrebbe essere,
ma una donna, pffff, Vedremo presto come andr a finire, Quando la storia
non avr pi succo, ne inventeranno subito unaltra, succede sempre cos, e
lei non immagina neanche quante cose si apprendono aggrappato a questo
volante, e le dir anche unaltra cosa, Dica, dica, Al contrario di quello che
tutti credono, lo specchietto retrovisore non serve solo per controllare le
auto che ci vengono dietro, serve anche per vedere lanima del passeggero,
scommetto che non ci aveva mai pensato, Mi lascia stupefatto, veramente
non ci ho mai pensato, Ma come le dico, questo volante insegna un
mucchio di cose. Dopo una simile rivelazione il commissario ritenne pi
prudente lasciar cadere il discorso. Solo quando lautista ferm lauto e
disse, Eccoci arrivati, ebbe lanimo di domandare se quella storia dello

specchietto retrovisore si applicava a tutte le auto e a tutti i conducenti, ma


lautista fu perentorio, Solo nei tass, mio caro signore, solo nei tass.
Il commissario entr nelledificio, si diresse al banco dellaccettazione e
disse, Buongiorno, rappresento la ditta provvidenziale, s.a., assicurazioni &
riassicurazioni, vorrei parlare con il direttore, Se largomento che la porta qui
di assicurazioni, forse sarebbe pi consigliabile parlare con un
amministratore, In teoria, s, ha perfettamente ragione, ma quello che mi ha
portato al vostro giornale non di natura solamente tecnica, quindi sarebbe
indispensabile che potessi parlare direttamente con il direttore, Il direttore
non al giornale, suppongo che non verr prima di met pomeriggio, Con
chi pensa che dovr parlare allora, qual la persona pi indicata, Il capo di
redazione, credo, In tal caso, la prego di volermi annunciare, si ricordi, la
ditta provvidenziale, s.a., assicurazioni & riassicurazioni, Non vuol dirmi il
suo nome, Provvidenziale baster, Ah, capisco, la ditta ha il suo nome,
Esattamente. La receptionist fece la chiamata, spieg il caso e disse, dopo
aver riattaccato, Verranno subito a prenderla, signor Provvidenziale. Pochi
minuti dopo comparve una donna, Sono la segretaria del capo di redazione,
la prego di venire con me. Lui la segu per un corridoio, era calmo,
tranquillo, ma, allimprovviso, senza avvisare, la coscienza del temerario
passo che stava per fare gli blocc il respiro come se fosse stato colpito in
pieno sul diaframma. Era ancora in tempo a tornare indietro, con una scusa
qualsiasi, che scocciatura, mi sono dimenticato di un documento
importantissimo senza il quale non potr parlare con il capo di redazione, ma
non era vero, il documento era l, nella tasca interna della giacca, il vino
servito, commissario, ora non potrai far altro che berlo. La segretaria lo fece
passare in una saletta modestamente ammobiliata, alcuni divani usati che
erano finiti qui a concludere in ragionevole pace la loro lunga vita, sopra un
tavolo al centro un po di giornali, una scaffalatura piena di libri in disordine,
Voglia accomodarsi, il capo di redazione la prega di aspettare qualche
minuto, in questo momento occupato, Benissimo, aspetter, disse il
commissario. Era la sua seconda opportunit. Se andasse via da qui, se
facesse a ritroso il cammino che lha portato a questa trappola, sarebbe in
salvo, come qualcuno che avendo visto la propria anima in uno specchietto
retrovisore ha ritenuto che fosse una scapestrata, che le anime non possono
andarsene in giro a trascinare le persone ai peggiori disastri, ma, al
contrario, dovrebbero allontanarle, e comportarsi bene, perch le anime, se
escono dal corpo, quasi sempre sono perdute, non sanno dove andare,
queste sono cose che simparano non solo dietro al volante di un tass. Il
commissario non se ne and, ormai era tempo che il vino servito, eccetera,
eccetera. Il capo di redazione entr, Le chiedo scusa di averla fatta aspettare
tanto, ma avevo una faccenda fra le mani e non potevo lasciarla a met, Non
c niente da scusare, e la ringrazio di avermi ricevuto, Mi dica, allora, signor
Provvidenziale, in che posso esserle utile, anche se mi pare, a quanto mi
hanno
comunicato,
che
largomento
sia
pi
di
competenza

dellamministrazione. Il commissario port la mano alla tasca e tir fuori la


prima busta, Le sarei grato se leggesse la lettera che c dentro, Ora,
domand il capo di redazione, S, per favore, ma prima mio dovere
informarla che non mi chiamo Provvidenziale, Eppure il nome, Quando avr
letto comprender. Il capo di redazione stracci la busta, apr il foglio di
carta e cominci a leggere. Interruppe la lettura alle prime righe, guard
perplesso luomo che aveva davanti a s, come a domandargli se non
sarebbe stato pi sensato fermarsi l. Il commissario gli fece cenno di
proseguire. Sino alla fine il capo di redazione non alz pi la testa, al
contrario, sembrava che sprofondasse a ogni parola, che non sarebbe pi
riuscito a tornare in superficie con quella stessa faccia da capo di redazione
dopo aver visto le spaventose creature che abitano le profondit abissali. Fu
un uomo frastornato che guard infine il commissario e disse, Scusi la
rudezza della domanda, chi lei, Il mio nome li nella firma della lettera, s,
lo vedo, qui c un nome, ma un nome non che una parola, non spiega
niente su chi sia la persona, Preferirei non doverglielo dire, ma capisco
perfettamente che le occorra saperlo, In tal caso, dica, Non fino a quando mi
darete la vostra parola donore che la lettera sar pubblicata, In assenza del
direttore non sono autorizzato ad assumere questo impegno, Mi hanno detto
allaccettazione che il direttore verr solo nel pomeriggio, In effetti, cos,
intorno alle quattro, Allora torner a quellora, intanto voglio che sappia fin
dora che ho qui con me una lettera esattamente uguale a questa e la
consegner al rispettivo destinatario nel caso che largomento non vi
interessi, Una lettera diretta a un altro giornale, immagino, s, ma a nessuno
di quelli che hanno pubblicato la fotografia, Capisco, in ogni caso non pu
avere la certezza che laltro giornale sia disposto ad accettare i rischi che
inevitabilmente deriverebbero dalla divulgazione dei fatti che descrive, Non
ho alcuna certezza, scommetto su due cavalli e rischio di perdere con
entrambi, Credo che rischier molto di pi in caso di vittoria, Proprio come
voi, se deciderete di pubblicarla. Il commissario si alz, Verr alle quattro e
un quarto, Ecco qui la sua lettera, dato che non c ancora un accordo fra noi
non posso n devo trattenerla, Grazie per avermi evitato di chiedergliela. Il
capo di redazione si serv del telefono della saletta per chiamare la
segretaria, Accompagna il signore alluscita, disse, e prendi nota che torner
alle quattro e un quarto, sarai li a riceverlo e accompagnarlo nellufficio della
direzione, S, signore. Il commissario disse, Allora, a presto, laltro rispose, A
presto, si strinsero la mano. La segretaria apr la porta per far passare il
commissario, Mi segua, prego, signor Provvidenziale, disse, e gi nel
corridoio, Se mi permette losservazione, la prima volta che incontro nella
mia vita una persona con questo cognome, n immaginavo potesse esistere,
Ora lo sa, Devessere bello chiamarsi Provvidenziale, Perch, Proprio per
questo, perch provvidenziale, Questa davvero la risposta migliore.
Erano arrivati allaccettazione, Sar qui allora concordata, disse la
segretaria, Grazie, A presto, signor Provvidenziale, A presto.

Il commissario guard lorologio, non era ancora luna, troppo presto


per pranzare, inoltre, non aveva il minimo appetito, le fette tostate con burro
e il caff continuavano a farsi ricordare nello stomaco. Prese un tass e si
fece accompagnare nel giardino dove il luned aveva incontrato la moglie del
medico, non che una prima idea debba essere seguita per sempre alla
lettera. Non pensava di tornare in quel giardino, invece eccolo qui.
Proseguir poi a piedi come un commissario di polizia che stia
tranquillamente facendo la sua ronda, vedr come sar laffluenza di
popolazione nella strada e pu anche darsi che scambi qualche impressione
professionale con i due sorveglianti. Attravers il giardino, si ferm per un
attimo a guardare la statua della donna con la brocca vuota, Mi hanno
lasciato qui, sembrava stesse dicendo lei, e oggi non servo ad altro che a
contemplare queste acque morte, ci fu unepoca, quando la pietra di cui sono
fatta era ancora bianca, in cui una sorgiva sprizzava giorno e notte da
questa brocca, non mi hanno mai detto da dove provenisse tanta acqua, io
ero qui solo per tenere inclinata la brocca, ora non ne scorre neanche una
goccia, e tanto meno sono venuti a dirmi perch si esaurita. Il commissario
mormor, come la vita, figliola mia, comincia non si sa perch e finisce
non si sa perch. Bagn la punta delle dita della mano destra e le port alla
bocca. Non pens che il gesto potesse avere un significato, per, se ci fosse
stato qualcuno in disparte a guardarlo avrebbe giurato che aveva baciato
quellacqua che non era neanche pulita, verde di limacciosit, melmosa nel
fondo della vasca, impura come la vita. Lorologio non era andato molto
avanti, avrebbe avuto tempo per sedersi sotto una di queste ombre, ma non
lo fece. Ripet il tragitto che aveva fatto con la moglie del medico, imbocc
la strada, lo spettacolo era completamente cambiato, ora si riesce ad
avanzare a stento, non sono pi piccoli gruppi, ma un enorme
assembramento che impedisce il transito delle automobili, sembra che tutti
gli abitanti delle vicinanze siano usciti da casa per venire ad assistere a
qualche apparizione annunciata. Il commissario chiam i due agenti che
stavano davanti al portone di un palazzo e domand se cera stata qualche
novit durante la sua assenza. Gli dissero che no, non era uscito nessuno, le
finestre erano rimaste sempre chiuse, e raccontarono che due sconosciuti,
un uomo e una donna, erano saliti al quarto piano per domandare a quelli di
casa se avevano bisogno di qualche cosa, ma dallinterno avevano risposto
che no e ringraziato per lattenzione. Nientaltro, domand il commissario, A
quanto ne sappiamo noi, nientaltro, rispose uno degli agenti, il rapporto
sar facile da scrivere. Lo disse giusto in tempo, tronc le ali
allimmaginazione del commissario che, gi dispiegate, lo conducevano su
per le scale, lo spingevano a suonare il campanello, ad annunciare, Sono io,
e subito dopo a entrare, a narrare gli ultimi avvenimenti, le lettere che aveva
scritto, la conversazione con il capo di redazione del giornale, e poi la moglie
del medico che gli diceva Pranzi con noi, e lui avrebbe accettato, e il mondo
sarebbe stato in pace. s, in pace, e gli agenti avrebbero scritto nel rapporto,

venuto a trovarci un commissario che salito al quarto piano ed sceso


solo unora dopo, non ci ha detto niente di come andata lass, ma noi
abbiamo avuto limpressione che avesse pranzato. Il commissario and a
mangiare altrove, poca roba e senza prestare attenzione al piatto che gli
avevano messo davanti, alle tre era di nuovo l nel giardino a guardare la
statua della donna con la brocca inclinata come chi stesse ancora aspettando
il miracolo del rinnovamento delle acque. Allo scoccare delle tre e mezza si
alz dalla panchina su cui si era seduto e si avvi a piedi verso il giornale.
Aveva tempo, non aveva bisogno di utilizzare un tass dove, pur senza
volerlo, non avrebbe potuto impedirsi di guardarsi nello specchietto
retrovisore, quel che sapeva della sua anima gi gli bastava e non era certo
che dallo specchio non gli sarebbe venuto fuori qualcosa di poco gradito. Non
erano ancora le quattro e un quarto quando entr al giornale. La segretaria
era gi l allaccettazione, Il direttore la sta aspettando, disse. Non aggiunse
le parole signor Provvidenziale, forse le avevano detto che in definitiva il
nome non era quello e ora si sentiva offesa per la frode in cui lavevano fatta
cadere in buona fede. Passarono per lo stesso corridoio, ma questa volta
arrivarono sino in fondo, l svoltarono, sulla seconda porta a destra c un
piccolo cartello che dice Direzione. La segretaria buss discretamente, da
dentro risposero, Avanti. Lei pass per prima e tenne la porta per far entrare
il commissario. Grazie, per il momento non abbiamo pi bisogno di lei, disse
il capo di redazione alla segretaria, che immediatamente usc. La ringrazio
per aver acconsentito a parlare con me, direttore, cominci il commissario,
In tutta franchezza le confesso subito che prevedo grossissime difficolt per
una divulgazione efficace dellargomento di cui il capo di redazione mi ha
fatto un sunto, in ogni modo, inutile dirlo, avr il massimo piacere a
conoscere il documento completo, Eccolo, direttore, disse il commissario
consegnandogli la busta, Sediamoci, disse il direttore, e datemi due minuti,
per favore. La lettura non gli fece chinare tanto la testa comera accaduto al
capo di redazione, ma era senza dubbio un uomo confuso e preoccupato
quando alz gli occhi, Chi lei, domand, senza sapere che il capo di
redazione aveva fatto la stessa domanda, Se il suo giornale accetter di
rendere pubblico quello che c l, saprete chi sono, se non lo accetter,
riprender la lettera e me ne andr senza dire altro, salvo ringraziarvi per il
tempo che avete perduto con me, Ho informato il mio direttore che lei ha
una lettera uguale a questa da consegnare a un altro giornale, disse il capo
di redazione, Esattamente, rispose il commissario, ce lho qui, e sar
consegnata oggi stesso se non giungeremo a un accordo, assolutamente
necessario che sia pubblicata domani, Perch, Perch domani forse riuscir
ancora ad arrivare in tempo per impedire che sia commessa uningiustizia, Si
riferisce alla moglie del medico, S, direttore, si vuole, in qualche modo,
farne il capro espiatorio della situazione politica in cui si trova il paese, Ma
unassurdit, Non lo dica a me, lo dica piuttosto al governo, lo dica al
ministero dellinterno, lo dica ai suoi colleghi che scrivono quanto gli

ordinano. Il direttore scambi uno sguardo con il capo di redazione e disse,


Come immaginer, ci sarebbe impossibile pubblicare la sua dichiarazione
cos com redatta, con tutti quei particolari, Perch, Non dimentichi che
stiamo vivendo in stato di assedio, la censura ha gli occhi puntati sulla
stampa, specialmente su un giornale come il nostro, Pubblicare questo
equivarrebbe ad avere il giornale chiuso lo stesso giorno, disse il capo di
redazione, Allora non c niente da fare, domand il commissario, Potremo
tentare, ma non abbiamo la certezza che dar risultato, Come, di nuovo
domand il commissario. Dopo un altro rapido scambio di occhiate con il
capo di redazione, il direttore disse, il momento che lei ci dica una volta
per tutte chi , nella lettera c un nome, ma niente ci dice che non sia falso,
lei pu essere, molto semplicemente, un provocatore mandato dalla polizia
per metterci alla prova e comprometterci, non sto dicendo che lo sia, badi
bene, voglio piuttosto chiarire che non c modo di continuare questa nostra
conversazione se lei non si identifica allistante. Il commissario infil la mano
nella tasca, prese il portafoglio, Ecco, disse, e consegn al direttore il suo
tesserino da commissario di polizia. Lespressione sulla faccia del direttore
pass istantaneamente dalla riserva alla stupefazione, Che cosa, lei un
commissario di polizia, domand, Un commissario di polizia, ripet sbalordito
il capo di redazione cui il direttore aveva passato il documento, S, fu la
risposta serena, e ora credo che potremo proseguire la conversazione, Se mi
permette la curiosit, domand il direttore, cos che lha spinta a fare un
simile passo, Ragioni personali, Me ne dica almeno una per convincermi che
non sto sognando, Quando nasciamo, quando entriamo in questo mondo,
come se firmassimo un patto per tutta la vita, ma pu accadere che un
giorno dobbiamo domandarci chi lha firmato per me, io me lo sono chiesto e
la risposta quel foglio, consapevole di cosa potr succederle, S, ho avuto
tempo sufficiente per pensarci. Ci fu un silenzio, interrotto dal commissario,
Avete detto che si potrebbe tentare, Avremmo pensato a un trucchetto,
disse il direttore, e fece segno al capo di redazione di continuare, Lidea,
disse questi, sarebbe di pubblicare, in termini ovviamente diversi, senza le
retoriche di cattivo gusto, quello che uscito oggi e, nella parte finale,
infarcirlo con linformazione che ci ha portato, non sar facile, comunque non
mi sembra impossibile, questione di abilit e di fortuna, Si tratterebbe di
puntare sulla distrazione, se non proprio sulla pigrizia del funzionario della
censura, aggiunse il direttore, pregare perch pensi che visto che gi
conosce la notizia non vale la pena continuare la lettura sino alla fine,
Quante probabilit avremmo a nostro favore, domand il commissario,
Parlando francamente, non molte, riconobbe il capo di redazione, dovremo
accontentarci delle possibilit, E se il ministero dellinterno volesse sapere
qual stata la vostra fonte di informazione, Cominceremo col ricorrere al
segreto professionale, anche se ci servir a poco in una situazione di stato di
assedio, E se insistessero, se minacciassero, Allora, per quanto ci costi, non
potremo far altro che rivelarla, saremo puniti, ovviamente, ma lonere pi

pesante delle conseguenze ricadr sulla sua testa, disse il direttore,


Benissimo, rispose il commissario, adesso che ormai sappiamo tutti su cosa
potremo contare, andiamo avanti, e se pregare serve a qualche cosa, allora
pregher perch i lettori non facciano quello che speriamo venga fatto dal
censore, cio, che i lettori leggano la notizia sino alla fine, Amen, dissero in
coro il direttore e il capo di redazione.
Erano da poco passate le cinque quando il commissario usc. Avrebbe
potuto approfittare del tass che in quel preciso momento stava lasciando
qualcuno alla porta del giornale, ma prefer camminare. Curiosamente, si
sentiva leggero, rasserenato, come se gli avessero estratto da un organo
vitale il corpo estraneo che a poco a poco lo stava corrodendo, la spina in
gola, il chiodo nello stomaco, il veleno nel fegato. Domani tutte le carte del
mazzo saranno sul tavolo, quel giocare a nascondino terminer, per quanto
non ha il minimo dubbio che il ministro, nel caso che la notizia arrivi a venire
alla luce, e, sia pur non venendo, gli sia comunicata, sapr contro chi
puntare immediatamente il dito accusatore. Limmaginazione sembrava
disposta a spingersi oltre, giunse addirittura a fare un primo e inquietante
passo, ma il commissario lafferr per il collo, Oggi oggi, cara signora,
domani vedremo, disse. Aveva deciso di tornare alla provvidenziale, s.a.,
sent allimprovviso le gambe che gli pesavano, i nervi rilassati erano come
un elastico che fosse rimasto in tensione per troppo tempo, una pressante
necessit di chiudere gli occhi e dormire. Prendo il primo tass che arriva,
pens. Dovette camminare ancora un bel po, i tass passavano occupati,
uno non sent neppure che lo chiamavano, e finalmente, quando ormai
riusciva a stento a trascinare i piedi, una scialuppa di salvataggio raccolse il
naufrago che stava per annegare. Lascensore lo iss caritatevolmente fino
al quattordicesimo piano, la porta si lasci aprire senza opporre resistenza, il
divano lo accolse come un caro amico, di l a pochi minuti il commissario, le
gambe distese, dormiva della grossa, o dormiva il sonno dei giusti, come
pure si soleva dire al tempo in cui si credeva che esistessero. Protetto nel
materno grembo della provvidenziale, s.a., assicurazioni & riassicurazioni, la
cui quiete rendeva giustizia ai nomi e agli attributi che le erano stati
conferiti, il commissario dorm unora buona, dopo di che si svegli, o
almeno cos gli parve, con nuova energia. Stiracchiandosi sent nella tasca
interna della giacca la seconda busta, quella che non era arrivata a esser
consegnata, Forse ho commesso un errore puntando tutto su un unico
cavallo, pens, ma rapidamente si rese conto che gli sarebbe stato
impossibile sostenere due volte la stessa conversazione, andare da un
giornale allaltro a raccontare la stessa storia e, per la ripetizione, logorarne
la veridicit, Quello che fatto fatto, pens, non serve a niente girarci
intorno. Entr nella camera e vide brillare la luce intermittente della
segreteria. Qualcuno aveva telefonato e lasciato un messaggio. Premette il
tasto, prima venne fuori la voce del centralinista, poi quella del capo della
polizia, Prenda nota che domani, alle nove, ripeto, alle nove, non alle

ventuno, si troveranno ad aspettarla al posto sei-nord lispettore e lagente


di seconda classe che hanno lavorato l con lei, devo dirle che, oltre al fatto
che la sua missione decaduta per incapacit tecnica e scientifica del
rispettivo responsabile, la sua presenza nella capitale ora considerata non
pi conveniente, vuoi dal ministero dellinterno vuoi da me personalmente,
mi resta da aggiungere che lispettore e lagente sono ufficialmente
responsabili di condurla al mio cospetto, e possono ordinare larresto in caso
di resistenza. Il commissario rimase l a guardare fisso la segreteria, e dopo,
lentamente, come chi sta prendendo congedo da qualcuno che ormai
lontano, allung la mano e premette il pulsante per cancellare. Subito dopo
entr in cucina, prese la busta dalla tasca, la inzupp di alcool e, piegandola
a forma di V invertita nel lavello, le appicc fuoco. Un getto dacqua port
via le ceneri nello scarico. Fatto questo, rientr nella sala, accese tutte le luci
e si dedic alla lettura approfondita dei giornali, prestando particolare
attenzione a quello nelle cui mani, in qualche maniera, aveva consegnato il
proprio destino. Giunta lora, and a vedere nel frigorifero se con quello che
eventualmente ci fosse poteva preparare qualcosa di simile a una cena, ma
rinunci, quel poco che cera, l, non era sinonimo n di freschezza n di
qualit, Dovrebbero metterci un frigorifero nuovo, pens, questo ha gi dato
quanto aveva da dare. Usc, mangi rapidamente nel primo ristorante che
incontr strada facendo e rientr alla provvidenziale, s.a. Lindomani doveva
alzarsi presto.
18.
Il commissario era sveglio quando il telefono squill. Non si alz per
andare a rispondere, era certo che fosse qualcuno della polizia che gli
rammentava lordine di presentarsi alle nove, attenzione, alle nove, non alle
ventuno,
al
posto
militare
sei-nord.
Molto
probabilmente
non
ritelefoneranno, e facilmente se ne capir il perch, nella loro vita
professionale, e magari anche nella vita privata, i poliziotti fanno largo
consumo del procedimento mentale che chiamiamo deduzione, noto anche
come inferenza logica del ragionamento, Se non risponde, direbbero, sar
perch gi per la strada. Quanto si sbagliavano. Vero che il commissario
gi fuori dal letto, vero che entrato nel bagno per i convenienti sollievi
e le pulizie del corpo, vero che si vestito e sta per uscire, ma non per
fermare il primo tass che incontri e dire allautista che lo guarda in attesa
dallo specchietto retrovisore, Mi porti al posto sei-nord, Posto sei-nord,
scusi, non ho idea di dove rimanga, sar una strada nuova, un posto
militare, se ha una carta posso indicarglielo. No, questo dialogo non avverr,
n ora n mai, il commissario andr piuttosto a comprare i giornali, proprio
pensando a questo che ieri andato a letto presto, non per riposare quanto
gli serviva e arrivare in tempo allappuntamento al posto sei-nord. I lampioni
della strada sono accesi, ledicolante ha appena tolto gli scuri, sta
cominciando a disporre le riviste della settimana, e quando ha finito questo

lavoro, come un segnale, i lampioni si spengono e compare il camion della


distribuzione. Il commissario si avvicina mentre ledicolante ancora l che
sistema i giornali nellordine che gi conosciamo, ma, stavolta, di uno di
quelli che meno si vendono ci sono quasi altrettante copie di quelli di
maggior tiratura abituale. Al commissario parve di buon augurio, ma a
questa gradevole sensazione di speranza segu immediatamente uno shock
violento, i titoli dei primi giornali della fila erano sinistri, inquietanti, e tutti di
un rosso intenso, Assassina, Questa Donna Ha Ammazzato, Altro Crimine
Della Donna Sospetta, Un Assassinio Quattro Anni Fa. Allaltra estremit, il
giornale dove il commissario stato ieri domandava, Che Altro Ci Manca Da
Sapere. Il titolo era ambiguo, poteva significare tanto questo come quello, e
altrettanto il loro contrario, ma il commissario prefer vederlo come se fosse
una piccola lanterna alluscita della valle di ombre messa l per guidare i suoi
passi penosi. Me li dia tutti, disse. Ledicolante sorrise e mentre pensava che,
a quanto pareva, aveva trovato un buon cliente per il futuro, gli consegn il
sacchetto di plastica con i giornali dentro. Il commissario si guard intorno in
cerca di un tass, aspett invano quasi cinque minuti, alla fine si decise ad
andare a piedi fino alla provvidenziale, s.a., sappiamo gi che da qui non
lontana, ma il carico pesa, niente di meno che un sacchetto di plastica zeppo
di parole, sarebbe pi facile trasportare il mondo sulle spalle. Volle per la
sorte che, avendo imboccato una stradina con lintenzione di prendere una
scorciatoia, gli si parasse davanti un modesto caff allantica, di quelli che
aprono presto perch il proprietario non ha nientaltro da fare e dove i clienti
entrano per accertarsi che le cose, l, continuano a essere nei posti di
sempre e il sapore della torta di riso emana dalleternit. Si sedette a un
tavolino, ordin un caffellatte, domand se facevano le fette di pane tostato,
con il burro, ovviamente, di margarina neanche lodore. Il caffellatte arriv,
ed era appena passabile, ma le fette tostate erano giunte direttamente dalle
mani di quellalchimista che non scopr la pietra filosofale solo perch non
riusc a superare la fase della putrefazione. Aveva gi aperto il giornale che
oggi gli interessava di pi, lo aveva fatto non appena si era seduto, e
unocchiata gli bast per rendersi conto che lo stratagemma era riuscito, il
censore si era lasciato ingannare dalla conferma di quanto gi conosceva e
non gli era neanche passato per la testa che c da avere la massima cura
con quello che si ritiene di sapere, perch dietro si nasconde una catena
interminabile di incognite, lultima delle quali, probabilmente, non avr
soluzione. Comunque fosse, non valeva la pena nutrire grandi illusioni, il
giornale non sarebbe certo rimasto tutta la giornata nelle edicole, poteva
addirittura immaginare il ministro dellinterno l a brandirlo infuriato e a
urlare, Requisitemi questa merda immediatamente, accertatemi chi stato a
divulgare queste informazioni, lultima parte della frase si era accodata al
discorso per trascinamento automatico, lo sapeva fin troppo bene, lui, che
solo da una persona potevano esser venuti lindiscrezione e il tradimento. Fu
allora che il commissario decise che avrebbe fatto il giro delle edicole finch

le forze lo avessero sostenuto per verificare se il giornale stava vendendo


molto o poco, per vedere la faccia delle persone che lo compravano e se
andavano direttamente alla notizia o si perdevano in futilit. Diede uno
sguardo rapido ai quattro giornali principali. Grossolanamente elementare,
ma efficace, il lavorio di intossicazione del pubblico proseguiva, due pi due
fanno quattro e faranno sempre quattro, se ieri hai fatto quello, oggi hai
fatto questo, e chi abbia lardire di dubitare che una cosa debba
forzatamente portare a unaltra contro la legalit e lordine. Ringrazi,
pag il conto e usc. Inizi dalledicola dove aveva comprato i giornali ed
ebbe la soddisfazione di vedere che la pila che gli interessava era gi
piuttosto bassa. Interessante, no, domand alledicolante, si sta vendendo
molto, Sembra che qualche radio abbia parlato di un articolo che hanno
pubblicato, Una mano lava laltra e tutte e due lavano il viso, disse
misteriosamente il commissario, Ha ragione, rispose ledicolante, senza
cogliere il nesso. Per non perdere tempo a cercarle, il commissario indagava
in ogni edicola in cui si trovava quale fosse la pi vicina, e forse per via del
suo aspetto rispettabile gli davano sempre linformazione, ma si percepiva
chiaramente che ognuno di quegli edicolanti avrebbe voluto domandargli Che
ha quellaltro che io non ho. Passarono le ore, lispettore e lagente, laggi,
al posto sei-nord, si erano ormai stancati di aspettare e avevano chiesto
istruzioni al capo della polizia, il quale aveva gi informato il ministro, il
quale ministro aveva gi portato a conoscenza della situazione il capo del
governo, e il capo del governo gli aveva gi risposto, Il problema non mio,
suo, lo risolva. Accadde allora quanto ci si aspettava, arrivando alla decima
edicola, il commissario non trov il giornale. Lo chiese facendo finta di essere
un acquirente, ma ledicolante disse, arrivato tardi, li hanno portati via
meno di cinque minuti fa, Li hanno portati via, perch, Li stanno ritirando
dappertutto, Ritirando, Un altro modo per dire sequestrando, E perch, cosa
cera nel giornale perch lo sequestrassero, Era qualche cosa che riguardava
la donna della cospirazione, pensi lei, ora sembra che abbia ammazzato un
uomo, Non potrebbe trovarmene una copia, sarebbe un grande favore, Non
ce lho, e anche se ce lavessi non gliela venderei, Perch, Chi mi dice che lei
non sia un poliziotto che qui per vedere se cadiamo nella trappola, Ha
perfettamente ragione, se n viste anche di peggio a questo mondo, disse il
commissario, e si allontan. Non voleva andarsi a infilare nella
provvidenziale, s.a., assicurazioni & riassicurazioni, per ascoltare la chiamata
del mattino e certamente qualcun altro che avrebbe preteso di sapere dove
accidenti era, per quale motivo non rispondeva al telefono, perch non aveva
eseguito lordine che gli avevano dato di trovarsi alle nove nel posto seinord, ma la verit che non ha dove andare, davanti alla casa della moglie
del medico ora ci sar un mare di gente l a urlare, chi a favore, chi contro,
la cosa pi probabile che siano tutti a favore, gli altri sono in minoranza,
non vorranno certo rischiare di essere insultati, o anche peggio. Non potr
andare neanche al giornale che ha pubblicato la notizia, se non ci sono

poliziotti in abiti civili allingresso, saranno l nei pressi, e non potr


nemmeno telefonare perch le comunicazioni sono sicuramente intercettate,
e a questultimo pensiero ha capito, finalmente, che anche la provvidenziale,
s.a., assicurazioni & riassicurazioni sar sorvegliata, che gli alberghi saranno
stati avvisati, che non esiste in questa citt una sola anima che possa
accoglierlo, anche volendolo. Immagina che il giornale abbia ricevuto la
visita della polizia, immagina che il direttore sia stato forzato, con le buone o
con le cattive, a rivelare lidentit di chi ha fornito le sovversive informazioni
pubblicate, forse pure caduto nella debolezza di mostrare la lettera su
carta intestata della provvidenziale, s.a. scritta dal commissario in fuga, di
suo pugno e con la sua calligrafia. Si sentiva stanco, trascinava i piedi, aveva
il corpo in un bagno di sudore, nonostante non ci fosse poi tanto caldo da
giustificarlo. Non poteva girare tutto il giorno per le strade tirando alle
lunghe senza sapere perch, tutta un tratto prov un desiderio enorme di
andare nel giardino della donna con la brocca inclinata, sedersi sul bordo
della vasca, accarezzare lacqua verde con la punta delle dita e portarle alla
bocca. E dopo, che far dopo, domand. Dopo, niente, andare di nuovo nel
labirinto delle strade, perdersi e tornare indietro, camminare, camminare,
mangiare senza appetito, solo per riuscire a tenere in piedi il corpo, entrare
in un cinema per due ore, distrarsi guardando le avventure di una spedizione
su marte al tempo in cui lass esistevano ancora gli omettini verdi, e uscire
strizzando gli occhi alla luce brillante del pomeriggio, pensare di entrare in
un altro cinema e spendere altre due ore navigando per ventimila leghe nel
sottomarino del capitano nemo, e subito rinunciare allidea perch qualcosa
di strano era accaduto nella citt, questi uomini e queste donne che vanno in
giro a distribuire foglietti di carta che le persone si fermano a leggere e
subito dopo sinfilano in tasca, proprio ora ne hanno appena consegnato uno
al commissario, ed la fotocopia dellarticolo del giornale sequestrato, quello
col titolo che dice Che Altro Ci Manca Da Sapere, quello che fra le righe
racconta la vera storia dei cinque giorni, allora il commissario non riesce a
controllarsi, e l stesso, come un bambino, scoppia in un pianto convulso,
una donna sua coetanea si avvicina a domandargli se si sente male, se ha
bisogno di aiuto, e lui pu solo far cenno che no, che sta bene, non si
preoccupi, grazie tante, e, siccome il caso a volte fa bene le cose, qualcuno
da un piano alto di questo palazzo lancia un mazzo di fogli, e un altro, e un
altro, e quaggi le persone alzano le braccia per afferrarli, e i fogli di carta
scendono, svolazzano come colombi, e uno si posato per un attimo sulla
spalla del commissario ed scivolato a terra. In definitiva, non tutto
ancora perduto, la citt ha preso in mano la situazione, ha messo al lavoro
centinaia di fotocopiatrici, e ora sono gruppi animati di ragazze e ragazzi che
vanno in giro a mettere i fogli nelle cassette della posta o a consegnarli porta
a porta, qualcuno domanda se pubblicit e loro rispondono S, signore, e
della migliore che ci sia. Questi felici eventi rianimarono il commissario,
come per un tocco di magia, di quella bianca, non nera, gli avevano fatto

sparire la fatica, un altro uomo questo che procede per queste strade,
unaltra la testa che sta pensando, vedendo chiaramente quello che prima
era oscuro, rettificando conclusioni che prima sembravano di ferro e ora si
disfano fra le dita che le palpano e ponderano, non affatto probabile, per
esempio, che la provvidenziale, s.a., assicurazioni & riassicurazioni, essendo
com una base riservata, sia stata messa sotto sorveglianza, piazzarci dei
poliziotti in appostamento potrebbe dar adito a sollevare sospetti
sullimportanza e il significato del posto, il che, daltro canto, non sarebbe poi
tanto grave, si trasporterebbe altrove la provvidenziale, s.a., e il caso
sarebbe risolto. Questa nuova conclusione negativa rilanci qualche ombra di
tempesta sullanimo del commissario, ma la conclusione seguente, ancorch
non tranquillizzante in tutti i suoi aspetti, serv, almeno, a risolvergli il grave
problema dellabitazione o, in altre parole, il dubbio su dove passare la notte.
Il caso presto spiegato. Che il ministero dellinterno e la direzione di polizia
avessero visto con pi che giustificato disappunto come i contatti con il loro
funzionario fossero stati da lui troncati unilateralmente, ci non vuol dire che
non gli interessasse pi sapere dove andava e dove lo si sarebbe potuto
rintracciare in caso di imperiosa necessit. Se il commissario avesse deciso
di perdersi in questa citt, se andasse a nascondersi in qualche tenebroso
antro come per forza di cose fanno i fuggiaschi e i latitanti, sarebbe davvero
unimpresa riuscire a scovarlo, specialmente se fosse giunto a stabilire una
rete di complicit fra gli ambienti dellinsurrezione, unoperazione che, daltro
canto, per la sua complessit, non si organizza in una mezza dozzina di
giorni, che tanti sono quelli che abbiamo passato qui. Dunque, macch far
sorvegliare i due ingressi della provvidenziale, s.a., al contrario, lasciare la
strada libera affinch listinto naturale, che non solo caratteristica dei tori,
faccia tornare il lupo alla tana, il pulcinella di mare al suo buco nello scoglio.
Un letto ben noto e accogliente potr, dunque, avere ancora il commissario,
supponendo che non vengano a svegliarlo a mezzanotte, aprendo la porta
con sottili grimaldelli e facendolo arrendere con la minaccia di tre pistole
puntate. proprio vero che, come avremo gi detto altre volte, ci sono
occasioni talmente nefaste nella vita che quando da un lato ci piove,
dallaltro ci tira vento, ed proprio questa la situazione in cui si trova il
commissario, obbligato a scegliere fra passare malamente la notte sotto un
albero del giardino, guardando la donna della brocca, come un vagabondo, o
comodamente rannicchiato fra le coperte gi stropicciate e le lenzuola
sgualcite della provvidenziale, s.a., assicurazioni & riassicurazioni. In
definitiva, la spiegazione non stata poi tanto succinta quanto avevamo
promesso, per, siccome ci aspettiamo che si comprenda, non avremmo
potuto abbandonare senza la dovuta ponderazione nessuna delle variabili in
causa, dettagliando con imparzialit i diversi e contraddittori fattori di
sicurezza e di rischio, per concluderne infine quello che fin dallinizio
avremmo dovuto sapere, che non ti vale la pena precipitarti a Bagdad per
evitare lincontro che ti avevamo fissato a samarra. Tutto ci messo sulla

bilancia e rinunciando a spendere altro tempo con la verifica dei pesi fino
allultimo milligrammo, fino allultima possibilit, fino allultima ipotesi, il
commissario prese un tass per andare alla provvidenziale, s.a., ed era ormai
pomeriggio inoltrato, quando le ombre rinfrescano il marciapiede e il suono
dellacqua che cade nelle vasche prende vigore e diviene improvvisamente
percettibile per lo stupore chi passa. Non si vede un solo foglio di carta
abbandonato nelle strade. Nonostante tutto, si nota che il commissario un
tantino apprensivo e, per la verit, le ragioni non gli mancano. Che il proprio
ragionamento e le conoscenze acquisite nel corso del tempo sulle astuzie
poliziesche lo abbiano portato a concludere che non ci sar nessun pericolo
in agguato alla provvidenziale, s.a., o lo assalir stanotte, non vuol dire che
samarra non stia dove deve stare. Questa riflessione spinse il commissario a
portare la mano alla pistola e a pensare, Per il s e per il no, approfitto della
salita in ascensore per armare il cane. Il tass si ferm, Siamo arrivati, disse
lautista, e fu in quellistante che il commissario vide, appiccicata al
parabrezza, una fotocopia dellarticolo. Nonostante la paura, le sue angosce
e i suoi timori erano serviti. Latrio del palazzo era deserto, il portiere
assente, lo scenario era perfetto per il delitto perfetto, la pugnalata diretta al
cuore, il tonfo sordo del corpo che cade sul pavimento, la porta che si
chiude, lautomobile con le targhe false che si avvicina e riparte portando via
lassassino, niente di pi semplice che ammazzare ed essere ammazzato.
Lascensore era al pianterreno, non cera bisogno di chiamarlo. Ora sta
salendo, lascer il suo carico al quattordicesimo piano, al suo interno una
sequenza di inconfondibili schiocchi dice che unarma pronta per sparare.
Nel corridoio non si vede animaviva, a questora gli uffici sono ormai chiusi.
La chiave scivolata dolcemente nella serratura, quasi senza rumore la
porta si lasciata aprire. Il commissario lha spinta con la spalla, ha acceso
la luce e ora percorrer tutte le camere, aprir gli armadi dove potrebbe
nascondersi qualcuno, guarder sotto i letti, scoster le tende. Nessuno. Si
sentiva vagamente ridicolo, un bravaccio con la pistola in pugno puntata
contro il nulla, ma chi sicuro, dicono, morto di vecchiaia, del resto lo
sapr bene questa provvidenziale, s.a., che non solo di assicurazioni, ma
anche di riassicurazioni. In camera, la luce della segreteria accesa,
lindicazione che ci sono due chiamate, forse una dellispettore che lo
prega di fare attenzione, laltra sar di un segretario dellalbatro, oppure
sono tutte e due del capo della polizia, disperato per il tradimento di un
uomo di fiducia e preoccupato del proprio futuro, bench la responsabilit
della scelta non sia stata sua. Il commissario si mise davanti il foglio con i
nomi e gli indirizzi del gruppo, a cui aveva aggiunto il telefono del medico, e
fece il numero. Nessuno rispose. Lo rifece. Torn a rifarlo una terza volta,
ma ora, quasi fosse un segnale, lasci squillare tre volte e riattacc.
Compose il numero una quarta volta e finalmente risposero, Pronto, disse
seccamente la moglie del medico, Sono io, il commissario, Ah, buonasera,
aspettavamo che ci telefonasse, Come state, Niente bene, in ventiquattrore

sono riusciti a fare di me una specie di nemico pubblico numero uno, Sono
spiacente per la parte che ho avuto perch ci accadesse, Non lei che ha
scritto quello che uscito sui giornali, S, fin l non ci sono arrivato, Forse
quello che stato pubblicato oggi su uno dei giornali e le migliaia di copie
che ne hanno distribuito contribuiranno a chiarire questa assurdit, Voglia il
cielo, Non sembra molto speranzoso, Di speranze, ne ho, naturalmente, ma
ci vorr del tempo, la situazione non si risolver da unora allaltra, Non
possiamo continuare a vivere cos, chiusi in questa casa, siamo come in una
prigione, Ho fatto quello che era nelle mie possibilit, tutto quanto posso
dirle, Non torner qui, La missione di cui mi hanno incaricato terminata, ho
avuto ordine di rientrare, Spero che ci rivedremo, e in giorni pi felici, se
ancora ce ne saranno, A quanto pare si sono persi per la strada, Chi, I giorni
felici, Cos mi rende ancora pi scoraggiata di quanto gi non lo sia, Ci sono
persone che restano comunque in piedi anche quando vengono abbattute, e
lei una di quelle, Eppure a questo punto vorrei proprio che mi aiutassero a
rialzarmi, Mi spiace non essere in condizione di darle quellaiuto, Ho il
sospetto che abbia aiutato molto di pi di quanto vuole che si sappia, solo
unimpressione sua, si ricordi che sta parlando con un poliziotto, Non me ne
sono dimenticata, ma anche vero che ho smesso di considerarla tale,
Grazie per le sue parole, ora non mi resta che dirle arrivederci, Arrivederci,
Faccia attenzione, Anche lei, Buonasera, Buonasera. Il commissario pos il
telefono. Aveva davanti a s una lunga notte e nessun altro modo di
passarla se non dormendo, a meno che linsonnia non sinfilasse con lui nel
letto. Domani, probabilmente, verranno a prenderlo. Non si presentato al
posto sei-nord come gli avevano ordinato, perci verranno a prenderlo.
Forse una delle chiamate che ha cancellato diceva proprio questo, forse lo
avvisavano che quelli mandati ad arrestarlo saranno qui alle sette del
mattino e che qualsiasi tentativo di resistenza renderebbe solo irrimediabile
il male gi fatto. E, chiaro, non avranno bisogno di grimaldelli per entrare
perch avranno le chiavi. Il commissario delira. Ha a portata di mano
unarsenale di armi pronte a sparare, potr resistere fino allultima cartuccia,
o, per lo meno, diciamolo pure, fino alla prima capsula di gas lacrimogeno
che gli lanceranno dentro la fortezza. Il commissario delira. Si seduto sul
letto, poi si abbandonato allindietro, ha chiuso gli occhi e implorato il
sonno di non tardare, So bene che la notte appena cominciata, pensava,
che c ancora un chiarore nel cielo, ma io voglio dormire come pare che
dorma il sasso, senza gli inganni del sogno, racchiuso per sempre in un
blocco di pietra nera, e per favore, se non potr essere pi a lungo, almeno
fino a domani, quando verranno a svegliarmi alle sette. Il sonno ud il suo
appello sconsolato, arriv di corsa e si trattenne alcuni istanti, poi si ritir
per dargli il tempo di spogliarsi e mettersi a letto, ma torn subito dopo, non
tard quasi nulla, per rimanere al suo fianco tutta la notte, fugando i sogni
lontano, verso la terra dei fantasmi, laggi, dove, unendo il fuoco con
lacqua, nascono e si moltiplicano.

Erano le nove in punto quando il commissario si svegli. Non stava


piangendo, segno che gli invasori non avevano utilizzato i gas lacrimogeni,
non aveva i polsi ammanettati n pistole puntate alla testa, quante volte i
timori vengono ad amareggiarci la vita e alla fin fine non hanno fondamento
n ragion dessere. Si alz, si fece la barba, si prepar come al solito e usc
col pensiero fisso a quel caff dove il giorno prima aveva fatto colazione. Di
passaggio compr i giornali, Ormai pensavo che oggi non sarebbe venuto,
disse ledicolante con la cordialit di un conoscente, Qui ne manca uno, not
il commissario, Oggi non uscito, la distribuzione non sa quando riprender
la pubblicazione, forse entro la settimana, pare che gli abbiano appioppato
una multa di quelle salate, E perch, A causa dellarticolo, quello di cui si
sono fatte quelle copie, Ah, beh, Ecco il suo sacchetto, oggi ne prende solo
cinque, avr meno da leggere. il commissario ringrazi e and a cercare il
caff. Non ricordava pi dovera la strada e lappetito aumentava a ogni
passo, pensare a quelle fette tostate gli faceva venire lacquolina in bocca,
scusiamo a questuomo ci che a prima vista sembrer una deplorevole
golosit inadatta alla sua et e alla sua condizione, ma c da ricordare che
ieri, quando andato a letto, aveva gi lo stomaco vuoto. Finalmente ha
trovato la strada e il caff, ora seduto al tavolino, mentre aspetta d uno
sguardo ai giornali, ecco i titoli, in nero e rosso, per farci unidea
approssimativa dei rispettivi contenuti, Nuova Azione Sovversiva Dei Nemici
Della Patria, Chi Ha Messo In Funzione Le Fotocopiatrici, I Pericoli
DellInformazione Trasversale, Da Dov Uscito Il Denaro Per Pagare Le
Fotocopie. Il commissario ha mangiato lentamente, assaporando tutto fino
allultima briciola, persino il caffellatte migliore di quello del giorno prima, e
quando arrivato alla fine della colazione, col corpo ormai rifocillato, lo
spirito gli ha rammentato che da ieri era in debito con il giardino e con il
lago, con lacqua verde e con la donna dalla brocca inclinata, Tanto desiderio
di andarci, e alla fin fine non ci sei andato, Allora ci andr subito, ha risposto
il commissario. Pag, radun i giornali e si avvi. Avrebbe potuto prendere
un tass, ma prefer andare a piedi. Non aveva altro da fare ed era un modo
di passare il tempo. Quando arriv nel giardino and a sedersi sulla panchina
dovera stato con la moglie del medico e aveva conosciuto per davvero il
cane delle lacrime. Da l vedeva il lago e la donna dalla brocca inclinata.
Sotto lalbero faceva ancora un po fresco. Si copr le gambe con
limpermeabile e si accomod sospirando di soddisfazione. Luomo dalla
cravatta blu a pallini bianchi gli si avvicin alle spalle e gli spar un colpo alla
testa.
Due ore dopo il ministro dellinterno teneva una conferenza stampa.
Indossava camicia bianca e cravatta nera, e aveva sul viso unespressione
compunta, di profondo cordoglio. Il tavolo era coperto di microfoni e aveva
come unico ornamento un bicchiere dacqua. Dietro, come sempre appesa, la
bandiera della patria meditava. Signore e signori, buonasera, disse il
ministro, vi ho convocato per comunicarvi linfausta notizia della morte del

commissario che era stato da me incaricato di accertare la rete cospirativa la


cui mente direttiva, come sapete, stata gi denunciata. Purtroppo non si
trattato di un decesso naturale, bens di un omicidio deliberato e con
premeditazione, opera, senza dubbio, di un professionista della peggiore
delinquenza se consideriamo che una sola pallottola stata sufficiente a
consumare lattentato. Inutile dire che tutti gli indizi hanno indicato
immediatamente che si tratta di una nuova azione criminale degli elementi
sovversivi che continuano, nella nostra antica e infelice capitale, a minare la
stabilit del corretto funzionamento del sistema democratico e, dunque,
operando freddamente contro lintegrit politica, sociale e morale della
nostra patria. Non credo sia necessario sottolineare che lesempio di dignit
suprema che ci stato offerto dal commissario assassinato dovr essere
oggetto, per sempre, non solo del nostro totale rispetto, ma anche della
nostra pi profonda venerazione, in quanto il suo sacrificio gli ha concesso, a
partire da questo giorno, a tutti i titoli funesto, un luogo donore nel panteon
dei martiri della patria che, dallaldil dove si trovano, hanno gli occhi
continuamente fissi su di noi. Il governo della nazione, che qui rappresento,
si unisce al lutto e al dispiacere di quanti hanno conosciuto la straordinaria
figura umana che abbiamo appena perduto e, nel contempo, assicura a tutti
i cittadini e alle cittadine di questo paese che non ceder nella lotta che sta
portando avanti contro la malvagit dei cospiratori e lirresponsabilit di
coloro che li appoggiano. Ancora due annotazioni, la prima per dirvi che
lispettore e lagente di seconda classe che collaboravano nellindagine con il
commissario assassinato erano stati, su richiesta di questultimo, esonerati
dalla missione a salvaguardia delle loro vite, la seconda per informare che
alluomo integro, allesemplare servitore della patria che disgraziatamente
abbiamo appena perduto, il governo esaminer tutte le possibilit legali che
ben presto sia concessa, in via eccezionale e a titolo postumo, la pi alta
onorificenza con cui la patria distingue i propri figli e figlie che pi lhanno
onorata. Oggi, signore e signori, un giorno triste per le persone per bene,
ma le nostre responsabilit esigono che esclamiamo sursum corda, cio, in
alto i cuori. Un giornalista alz la mano per fare una domanda, ma il ministro
dellinterno si stava gi ritirando, sul tavolo era rimasto solo il bicchiere
dacqua intatto, i microfoni registravano il silenzio rispettoso che si deve ai
defunti, e la bandiera, l dietro, proseguiva, instancabile, la sua meditazione.
Le due ore seguenti il ministro le pass a elaborare con i suoi consiglieri pi
stretti
un
piano
dazione
immediata
che
sarebbe
consistito,
fondamentalmente, nel far rientrare in modo surrettizio in citt una parte
consistente degli effettivi di polizia, i quali, per ora, avrebbero operato in
abiti civili, senza nessun segnale esterno che denunciasse il corpo cui
appartenevano. Implicitamente si riconosceva cos che era stato un errore
gravissimo lasciare lantica capitale senza sorveglianza. Non troppo tardi
per fare ammenda, disse il ministro. In quel preciso istante entr un
segretario, veniva a comunicare che il primo ministro desiderava parlare

immediatamente con il ministro dellinterno e lo pregava di raggiungerlo nel


suo gabinetto. Il ministro mormor che il capo del governo avrebbe ben
potuto scegliere unaltra occasione, ma non pot far altro che obbedire
allordine. Lasci i consiglieri a dare gli ultimi ritocchi logistici al piano e usc.
Lautomobile, con battistrada avanti e dietro, lo condusse alledificio dovera
situata la presidenza del consiglio, impiegando dieci minuti, e al
quindicesimo il ministro entrava nel gabinetto del capo del governo,
Buonasera, signor primo ministro, Buonasera, la prego di sedersi, Mi ha
chiamato proprio mentre stavo lavorando a un piano di rettifica della
decisione che abbiamo preso di ritirare la polizia dalla capitale, penso che
potr presentarglielo domani, Non lo presenti, Perch, signor primo ministro,
Perch non ci sar tempo, Il piano praticamente terminato, manca solo
qualche piccolo ritocco, Temo non mi abbia capito, quando dico che non ci
sar tempo, voglio dire che domani non sar pi ministro dellinterno, Che
cosa, linteriezione gli usc cos, esplosiva e poco rispettosa, Ha udito
perfettamente ci che ho detto, non c bisogno che glielo ripeta, Ma, signor
primo ministro, Risparmiamoci un dialogo inutile, le sue funzioni cessano a
partire da questo momento, una violenza immeritata, signor primo
ministro, e, mi permetta di dirglielo, una strana e arbitraria maniera di
ricompensare i servigi che ho reso al paese, devesserci una ragione, e spero
che me la dia, per questa destituzione brutale, brutale, s, non ritiro la
parola, I suoi servigi durante la crisi sono stati una sfilza di errori che mi
dispenso dallenumerare, sono in grado di comprendere che la necessit fa
legge, che i fini giustificano i mezzi, ma sempre a condizione che i fini siano
raggiunti e la legge della necessit si rispetti, e lei non ha rispettato n
raggiunto niente, anche ora, questa morte del commissario, stato
assassinato dai nostri nemici, Non mi venga con queste sceneggiate, per
favore, ormai ci sono dentro da troppo tempo per credere alle favolette, quei
nemici di cui parla avevano, al contrario, tutti i motivi per fare del
commissario il loro eroe e nessuno per ammazzarlo, Signor primo ministro,
non cera altra via duscita, quelluomo era diventato un elemento pericoloso,
Con lui avremmo regolato i conti pi tardi, non ora, questa morte stata
una stupidaggine senza scusanti, e ora, come se ancora non bastasse,
abbiamo quelle manifestazioni nelle strade, Insignificanti, signor primo
ministro, le mie informazioni, Le sue informazioni non valgono niente, met
della popolazione gi scesa in piazza e laltra met non tarder, Sono certo
che il futuro mi dar ragione, signor primo ministro, Le servir a ben poco se
il presente gliela nega, e ora mettiamoci un punto, voglia ritirarsi, questa
conversazione giunta alla fine, Devo trasmettere gli affari in corso al mio
successore, Le mander qualcuno che se ne occupi, Ma il mio successore, Il
suo successore sono io, chi gi ministro della giustizia pu essere anche
ministro dellinterno, rimane tutto in casa, assumer io lincarico.

19.
Alle dieci del mattino del giorno in cui ci troviamo, due poliziotti in
borghese salirono al quarto piano e suonarono il campanello. Venne ad
aprire la moglie del medico, che domand, Chi siete, che volete, Siamo
agenti di polizia e abbiamo ordine di portare via suo marito per un
interrogatorio, non vale la pena che si affanni a dirci che uscito, la casa
sorvegliata, perci non abbiamo dubbi che sia qui, Non c alcuna ragione
per cui dobbiate interrogarlo, laccusata di tutti i crimini, perlomeno fino a
ora, sono io, Questo non ci riguarda, gli ordini che abbiamo ricevuto sono
precisi, portare via il medico, non la moglie del medico, dunque, se non
vuole che entriamo con la forza, vada a chiamarlo, e leghi subito quel cane,
non sia mai dovesse succedergli qualche incidente. La donna chiuse la porta.
Lapr di nuovo poco dopo, il marito era con lei, Che desiderate, Portarla via
per un interrogatorio, lo avevamo gi detto a sua moglie, mica passeremo il
resto della giornata a ripeterlo, Avete delle credenziali, un mandato, Il
mandato non necessario, la citt in stato di assedio, quanto alle
credenziali, ecco i nostri tesserini, veda se le vanno bene, Dovr prima
cambiarmi dabito, Uno di noi laccompagner, Avete paura che fugga, che
mi suicidi, Eseguiamo solo gli ordini, nientaltro. Uno dei poliziotti entr,
lattesa non fu lunga. Io vado con mio marito dovunque egli andr, disse la
donna, Le ho gi detto che lei non verr, lei resta qui, non mi costringa a
essere spiacevole, Non pu esserlo pi di quanto lo , S che posso, eccome,
non immagina neanche fino a che punto, e rivolgendosi al medico, Sar
ammanettato, allunghi le mani, Le chiedo di non mettermele, per favore, le
d la mia parola donore che non tenter di scappare, Andiamo, allunghi le
mani e lasci stare le parole donore, molto bene, cos va meglio, pi sicuro.
La moglie abbracci il marito, lo baci piangendo, Non mi lasciano venire con
te, Stai tranquilla, vedrai che prima di sera sar gi a casa, Torna presto,
Torner, amore mio, torner. Lascensore cominci a scendere.
Alle undici luomo con la cravatta blu a pallini bianchi sale sul terrazzo
di un palazzo quasi antistante al retro di quello in cui vivono la moglie del
medico e suo marito. Ha con s una cassetta di legno verniciato, di forma
rettangolare. Dentro c unarma smontata, un fucile automatico con mirino
telescopico, che non sar utilizzato perch a una distanza del genere
impossibile per un buon tiratore mancare il bersaglio. Non user neppure il
silenziatore, ma, in questo caso, per motivi di ordine etico, alluomo con la
cravatta blu a pallini bianchi sempre parsa una grossolana slealt nei
confronti della vittima luso di un tale strumento. Ora larma montata e
carica, ogni pezzo al suo posto, uno strumento perfetto per il fine cui
destinato. Luomo con la cravatta blu a pallini bianchi sceglie il posto da cui
sparer e si mette ad aspettare. una persona paziente, c dentro da tanti
anni e fa sempre bene il suo lavoro. Presto o tardi la moglie del medico
dovr uscire sul balcone. Comunque, casomai lattesa si prolungasse troppo,
luomo con la cravatta blu a pallini bianchi ha portato con s unaltra arma,

una comune fionda, di quelle che lanciano sassi e sono specializzate nel
mandare in frantumi i vetri. Non c nessuno che senta un vetro rompersi e
non accorra a vedere chi stato il piccolo vandalo. passata unora e la
moglie del medico non ancora comparsa, stata l a piangere, poverina,
ma ora verr a prendere una boccata daria, non apre una delle finestre che
danno sulla strada perch c sempre gente che guarda, preferisce quelle sul
retro, molto pi tranquille da quando esiste la televisione. La donna si
avvicina alla ringhiera di ferro, ci posa sopra le mani e sente il fresco del
metallo. Non possiamo domandarle se ha sentito i due spari uno dopo laltro,
giace a terra morta e il sangue scivola e gocciola gi dal balcone. Il cane
arrivato di corsa da dentro, fiuta e lambisce il viso della padrona, poi allunga
il collo verso lalto ed emette un ululato da rabbrividire che un altro sparo
tronca immediatamente. Allora un cieco domand, Hai sentito qualche cosa,
Tre spari, rispose laltro, Ma cera anche un cane che ululava, Ora ha
smesso, devessere stato il terzo sparo, Meno male, detesto sentire i cani
che ululano.

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