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ULTIMI SVILUPPI
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imprenditoriale nel Paese e gruppo di pressione non irrilevante nei confronti del
Governo. Succede a Arzuhan Yalcindag Dogan, presidente della Confindustria
turca negli ultimi tre anni. Studi universitari nel Regno Unito, la Boyner è cresciuta
professionalmente all’interno dell’azienda, fino a ricoprire il ruolo di responsabile
della finanziaria del Gruppo, che ha il proprio core business nel tessile e più in
generale nell’abbigliamento. Lotta all’economia sommersa (secondo dati OCSE,
la Turchia si posizionerebbe al primo posto fra i Paesi membri come grandezza
del fenomeno), privatizzazioni nei comparti dell’energia e delle comunicazioni,
maggiore innovazione tecnologica sia nel pubblico che nel privato: queste le
priorità che la neoeletta Presidente ha evidenziato di fronte al board della
TUSIAD che l’aveva appena eletta, tra cui figurano i rappresentanti dei maggiori
gruppi industriali e finanziari del Paese, a partire dai Koc, Sabanci e Dogan.
“Casate” imprenditoriali che a turno hanno in questi anni prestato il proprio
rampollo alla guida dell’associazione. La TUSIAD è da sempre un’istituzione di
riferimento per l'Italia in Turchia; ospite ed al contempo co-organizzatrice di
numerosi eventi di natura economico-commerciale, l’associazione di categoria
vanta un lungo rapporto di cooperazione istituzionale con la nostra Confindustria,
di cui è stata di recente ospite in Italia, e che rappresenterà una delle istituzioni di
maggiore spicco in occasione del secondo Foro economico del Mediterraneo,
organizzato dalla stessa Confindustria, in collaborazione con l’ICE e l’ABI, a
Roma il prossimo mese di febbraio.
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• BERS: la Turchia registrerà nell’anno in corso il
più alto tasso di crescita dell’Europa orientale.
Nell’aggiornare le previsioni per il 2010 e 2011, la Banca europea per la
ricostruzione e lo sviluppo prevede un aumento medio del PIL rispettivamente del
4,7% e 4%. L’aumento si basa sulle aspettative di un incremento dei flussi di
capitale grazie al miglioramento della solvibilità finanziaria (credit rating) del
Paese. Allo stesso tempo l’istituto di credito ha ridotto le previsioni di contrazione
per il 2009 dal 6% al 5,6%. La Turchia sarà seguita dalla Moldova con una
crescita del 4%, Russia con il 3,9%, Bielorussia e Ucraina con il 3%, Slovacchia
con il 2,8%, Serbia con il 2,4%, Polonia con il 2,3% e Macedonia e Albania con il
2%. La BERS prevede invece crescite record in Turkmenistan (+14%),
Azerbaijan (+9%) e Uzbekistan (+7,8%). Una espansione sostenuta è prevista
anche per la Mongolia (+6,4%), seguita dal Kyrgystan (+4%), Kazakhstan e
Tajikistan (+3%) e infine Armenia e Georgia (+2%).
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milioni di dollari sugli oltre 100 miliardi investiti a livello mondiale nel 2007 nel
settore farmaceutico. Cio' sarebbe dovuto, secondo Deloitte, ad una ancora
scarsa attenzione del governo di Ankara verso la ricerca scientifica e ad un
raccordo non adeguato fra le universita' e le industrie del settore. Il rapporto
peraltro pone in evidenza che i centri di ricerca turchi dispongono di personale di
elevata' qualita' professionale, giovane e dinamico. Proprio in merito a cio' e'
interessante segnalare che alcuni giorni orsono e' stato avviato ad Ankara,
presso l'Universita' di Haceteppe, il centro ricerche e sviluppo della Pfizer. (Fonte
ICE).
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aumentati del 4,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente,
raggiungendo i 253 milioni di dollari. Più di 730 aziende italiane sono presenti in
Turchia, hanno aggiunto. Hanno partecipato al seminario anche il rappresentante
TISPA a Milano, Angelo Laselli, il dirigente Unicredit, Sergio Miele, ed il
rappresentante della SIMEST, Filippo Morese.
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per un lungo periodo e poi aumentino, anche se moderatamente. I commenti di
Yilmaz sono in contrasto con quanto annunciato della Banca Centrale il 27
ottobre scorso quando aveva previsto tassi di interessi invariati durante l’intero
2010. Gli aumenti moderati dei tassi di interesse che la Banca dovrà mettere in
atto saranno ridotti nuovamente nel caso si osservi un nuovo declino
nell’economia globale, ha continuato il Governatore. La ripresa economica della
Turchia è moderata in quanto la domanda estera rimane molto debole e la Banca
non prevede un miglioramento del mercato del lavoro nel breve termine.
Nell’esprimere la sua opinione riguardo un possibile accordo con il Fondo
Monetario Internazionale, Yilmaz ha sottolineato che si tratta di una decisione
politica. L’economia turca, ha detto, trarrebbe vantaggio da un accordo, da
condurre a termine prima piuttosto che dopo, con il FMI che potrebbe alleggerire
il debito del Tesoro e stimolare una crescita piu’ rapida.
ENERGIA
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Russia in particolare il c. d. "Pre-Caspian Gas Pipeline", che consentira',
attraverso un reticolo di tubi lungo 1.700 km e dalla capacita' di 30 bcm , di
collegare Turkmenistan e Kazakhstan con la rete russa. Gazprom, inoltre,
attraverso joint venture ad hoc, in diversi mercati quali Tajikhstan, Uzbekhstan e
Kyrgyzstan, sta aiutando questi paesi a ristrutturare il loro settore energetico il
piu' delle volte messo a dura prova dalla fine dell'Unione Sovietica e dalla
mancanza di investimenti suffcienti e/o di adeguate tecnologie. (Fonte ICE).
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l’approvvigionamento di gas dell’Europa. Il Southern Corridor inoltre offre grandi
opportunità dal punto di vista commerciale, per i Paesi del Caucaso e dell’Asia
Centrale e creerebbe una nuova alleanza basata su interessi comuni con
l’Europa. Morningstar ha aggiunto che gli Stati Uniti mantengono eccellenti
relazioni con entrambi i Paesi e intendono mantenersi imparziali rispetto ai
negoziati, ma allo stesso tempo auspicano che questi si possano concludere
senza ulteriori ritardi che potrebbero compromettere la fiducia nella realizzazione
del Southern Corridor.
INDICATORI MACROECONOMICI
• Crescita del PIL: La crescita del PIL per tutto il 2008 è stata di 1,1%. Il primo
trimestre del 2009 ha fatto registrare un preoccupante calo per l’economia turca,
pari al 14,3%, seguito da un -7% nel secondo trimestre, il quinto peggiore in
ambito OSCE. Il primo semestre del 2009 ha fatto registrare un – 10.5%. La
crescita attesa per il 2009, secondo le stime del governo, segna il record negativo
per il Paese con un - 6%.
• Inflazione annua: La forte contrazione dell’attività economica ha determinato
un calo sensibile dell’inflazione anche in Turchia. A dicembre 2009 l’inflazione ha
toccato il 6,25%.
• Interscambio con l’Italia nel 2009: Nel 2009 l'Italia si e' attestata, nonostante
la gravissima crisi congiunturale attraversata dal paese ed un PIL in diminuzione
di oltre il 6%, al quarto posto nella graduatoria dei paesi partner commerciali della
Turchia con un interscambio di 13,6 miliardi di dollari (-27,7% '09/'08), derivanti da
esportazioni per 7,7 miliardi di dollari (-30,4% '09/'08) ed importazioni per 5,9
miliardi di dollari (-24,6% '09/'08). L'Italia, resta il quinto paese fornitore preceduto
da Russia, Germania, Cina e Stati Uniti, con una quota di mercato sul totale delle
importazioni turche dal mondo pari al 5,5%, mentre e' il quarto mercato di sbocco
delle merci turche (Germania, Francia e Regno Unito precedono l'Italia). Bisogna
anche evidenziare che il 2009 ha visto l'Italia, seppur in difficoltà sul fronte
commerciale, protagonista invece sul versante degli investimenti diretti che molto
probabilmente sfioreranno la cifra record di 300 milioni di dollari (oltre 770 imprese
italiane presenti in Turchia) ed in costante crescita negli ultimi anni, segnale molto
chiaro che la Turchia e' divenuta realmente, nell'ultimo quinquennio, un paese
strategico nel panorama mondiale per tutto il "Sistema Italia".
BORSA DI ISTANBUL
Borsa di Istanbul (IMBK-100) 55526 punti al 02.02.2010
CAMBIO
1 Euro = TL 2.0700
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1 USD = TL 1.4870