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Il manager e l’ingegnere – Imparare

facendo
Claudio G. Casati

In tutto il mondo è in corso un movimento spontaneo per il miglioramento


delle proposte formative nell’ambito dell’ingegneria e per l’adeguamento
delle caratteristiche professionali alle mutate esigenze del mondo del lavoro
e della società.
Per introdurre l’importanza degli ingegneri nella società, William H.
Swanson, Chairman e CEO della Raytheon, nell’Executive Speech in
occasione del lancio del Programma Bernard M. Gordon - MIT Engineering
Leadership, a Cambridge, Mass, il 20 maggio 2009, ha raccontato la
storiella [liberamente interpretata] che segue.
Il manager Un famoso manager, nel tempo libero, amava testare i suoi limiti. Praticava
aeronauta e il triathlon, faceva surf su onde gigantesche, ed era un appassionato
l’ingegnere aeronauta.
ciclista
Un giorno stava veleggiando sulla sua mongolfiera, quando realizzò che
era in ritardo e si era perso. No GPS. No cellulare. Niente. Ridusse
l’altitudine fino ad individuare una persona che stava percorrendo una pista
ciclabile.
Discese ancora un pò richiamando, ad alta voce, l’attenzione della persona,
«Mi scusi Signora, mi può aiutare? Non so dove mi trovo e avevo promesso
ad un amico di incontrarlo un’ora fa».
La signora, scese dalla bicicletta e rispose, «Lei è in una mongolfiera ad
aria calda che volteggia approssimativamente a una quota di 30 piedi dal
suolo. Lei si trova tra 40 e 41 gradi latitudine nord e tra 59 e 60 gradi
longitudine ovest».
L’aeronauta, dopo una pausa, disse, «Lei
dovrebbe essere un ingegnere».
«Sono un’ingegnere - rispose la donna -
Come fa a saperlo?»
«Bene - disse l’aeronauta - ogni cosa, che Lei
mi ha detto è tecnicamente accurata. Ma io
non ho nessuna idea di come utilizzare le sue
informazioni … e la conclusione è che sono
tuttora perso. Francamente, non mi è stata di
alcun aiuto».
L’ingegnere, rivolta verso l’alto, disse, «Lei deve essere un manager».
«Lo sono - rispose l’aeronauta - ma come fa a saperlo?»
«Bene - disse l’ingegnere - Lei non sa ne dove si trova, ne dove sta
andando. Lei ha raggiunto l’attuale posizione grazie a una grande quantità
di aria calda. Lei ha fatto una promessa, che non ha idea di come
mantenere … e ora si aspetta che io risolva i suoi problemi. In realtà, Lei è
esattamente nella stessa posizione di quando ci siamo incontrati … ma
ora,per qualche motivo, è totalmente colpa mia».

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Perché Gli ingegneri hanno una grande influenza sulla qualità delle nostre vite,
abbiamo poiché la maggior parte dei prodotti che vengono utilizzati nel primo mondo,
bisogno degli sono prodotti ingegnerizzati. L’economia dei paesi industrializzati, dipende
ingegneri? molto da ingegneri creativi in grado di sfruttare la conoscenza scientifica,
vederne le possibilità e le potenzialità, trasformare i problemi in soluzioni
utilizzabili. Le organizzazioni, pubbliche e private, necessitano sempre più
di persone brillanti e altamente creative per progettare e guidare team di
sviluppo e di applicazione della scienza, dell’ingegneria e della tecnologia.
I giovani ingegneri neolaureati dovrebbero essere in grado di fare gli
ingegneri, ovvero avere le capacità di ideare– progettare– implementare–
operare complessi sistemi ingegneristici a valore-aggiunto, in moderni
ambienti basati-su-team.
In Italia, dopo 10 anni dall’introduzione del modello formativo universitario
“3+2” rimane irrisolto il complesso rapporto tra teoria - saperi tecnico-
scientifici - e pratica - saperi specialistici di tipo professionalizzante - e il
“come” e “quando” questi due tipi di conoscenze/ competenze debbano
trovare spazio lungo la filiera formativa costituita dal “3+2”.

Imparare Alberto Meomartini, Consigliere incaricato di Assolombarda per scuola,


facendo formazione e università, nel gennaio 2008, in occasione del convegno “Le
imprese cercano: gli ingegneri ci sono? Domanda e offerta a confronto nel
panorama europeo” ha dichiarato: «Riconosciamo ai giovani usciti dalle
facoltà di ingegneria italiane un buon bagaglio di conoscenze teoriche di
tipo tecnico-disciplinare, ma al contempo rileviamo una insoddisfacente
capacità di tradurre i saperi acquisiti in comportamenti e prestazioni
professionali. In particolare, dovrebbero essere meglio sviluppate alcune
competenze-chiave che le imprese ritengono irrinunciabili, quali quelle di
tipo gestionale-organizzativo e comportamentale, oltre a un maggior
orientamento alla dimensione economica e commerciale della tecnologia».
La incapacità di tradurre i saperi acquisiti in comportamenti e prestazioni
professionali deriva dal fatto che le facoltà di ingegneria hanno privilegiato
l’approccio “teoria prima, pratica dopo” spostandosi progressivamente su
“teoria prima, pratica mai”.
“Imparare facendo" (“learn by doing”) sposta l'aula dal tradizionale
ambiente di apprendimento asettico sui libri, verso un laboratorio
dell'ambiente reale, caratterizzato da ostacoli e opportunità giornaliere.
“Imparare facendo„ accetta i rischi e tollera i fallimenti perché entrambi
sono strumenti essenziali nella formazione per il mondo reale. Molto
spesso si impara più dagli errori che dai successi.

Re-
Per superare l’attuale situazione, fortemente datata, delle scuole
ingegnerizzare
d’ingegneria, sono state attivate diverse iniziative, quali CDIO (Conceive,
Ingegneria
Design, Implement & Operate), TEAL (Technology-Enabled Active
Learning), TEL (Technology Enhanced Learning). In un contesto
caratterizzato da: Globalizzazione; Innovazione; Imprenditorialità;
Leadership; Nano-Bio-Info; una interamente nuova base life-science;
Teamwork attraverso differenti discipline, campi, nazioni e culture;
Apprendimento Esperienziale; Inimmaginabili capacità di computation e
memorizzazione; nuovi metodi, strumenti e sistemi per Sviluppo Prodotti,
Approvvigionamenti, Produzione e Distribuzione; grandi Sistemi Complessi;
Sviluppo Sostenibile. L’esperimento Olin fa storia a sé [www.olin.edu, en-
Wikipedia].

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L’esperimento
Nel maggio 2006 Franklin W. Olin College of Engineering, di Needham,
Olin College of
Mass ha consegnato le prime lauree in electrical e computer engineering,
Engineering
mechanical engineering, e general engineering – i tre tipi di laurea offerti da
Olin - ai 75 studenti che si erano iscritti nell’autunno 2002, primo anno di
esercizio del college.

Il College nasce dal prato verde con un


finanziamento di US $460 milioni da parte della
F.W. Olin Foundation.
Le nuove metodologie adottate per la formazione
ingegneristica comprendono i cambiamenti
lungamente attesi dall’industria.

Anziché le pesanti lezioni cattedratiche di teoria , le discipline


dipartimentalizzate/ segregate e lo studio individuale, i Champions di Olin
progettano esercitazioni, studi interdisciplinari e lavoro di squadra.
Il Triangolo di Olin rappresenta la filosofia formativa adottata; ogni lato
corrisponde ad una delle tre principali componenti: ingegneria, arti liberali,
imprenditorialità.
Project-based
L’apprendimento esperienziale PBL (Project-based Learning) riguarda il
Learning
40% del piano di studio. Alla fine del corso di laurea, ogni studente ha
lavorato su almeno 10 progetti di gruppo. I Corporate sponsor supportano
12-14 significativi progetti di ingegneria, all’anno, per i quali vengono
ingaggiati gli allievi che devono rispettare vincoli realistici per un cliente
reale. Durante l’intero corso di laurea, ogni studente partecipa
all’avviamento e alla gestione di un business.
Integrated
Oltre il 50% dei corsi collega due o più
Course Block
aree disciplinari, quali matematica,
ingegneria, scienze e progettazione,
attraverso la metodologia ICB
(Integrated Course Block). I corsi iniziali
di matematica e fisica sono insegnati
congiuntamente a progetti pratici di
ingegneria. ICB combina lezioni,
relativamente, tradizionali dalla cattedra
con progetti pratici in aule attrezzate.

Per esempio, gli studenti imparano le funzioni multivariabili e


l'elettromagnetismo nei corsi di matematica e fisica, e quindi lavorano alla
progettazione di circuiti nelle sessioni di progetto.
Olin crede nell’Apprendimento Continuo, ovvero che si impara non solo
attraverso i corsi, lo studio individuale e il lavoro di ricerca, ma anche con le
attività extracurriculari, quali servizi di volontariato, club studenteschi,
attività ricreative e sport. Mediamente, ogni estate oltre il 40% degli studenti
sono impegnati in stage aziendali e circa il 30% in attività di ricerca.

Olin College Video (http://www.youtube.com/watch?v=i2LkjjUOY-Q)


TAG: CDIO, imparare facendo, inquieti, Integrated Course Block, Olin College, Project based
learning, reingegnerizzare ingegneria.

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