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3)
Finito ed infinito non si pongono su due piani diversi, ha una concezione immanente.
L'infinito il principio ed il risultato di tutte le manifestazioni finite.
Questa concezione alternative ad altri due modelli:
1)
Alla concezione trascendente dell'infinito assoluto basata sulla frattura
finito/infinito:
Esempio perfetto del Dio cristiano, dove il rapporto corrisponde a due
rette separate, due realt asintotiche, si ha una frattura.
2)
Alla cattiva infinit di Fichte (teoria dell'Assoluto): l'Infinito, streben, il superare
il limite, per riproporlo infinitamente. Spostarlo per poi riproporlo. Concezione di infinito
come una linea retta (infinita). L'assoluto di Hegel ben rappresentato dall'immagine di un
processo a spirale, di un insieme di circoli ascendenti che trovano il loro
compimento/punto d'arresto nella filosofia. L'immagine adeguata per esprimere il
vero infinito il cerchio come figura perfetta della totalit. Secondo Hegel il
compimento, la pienezza (in senso positivo) della totalit, non dunque un limite,
non c' niente al di fuori. Hegel parla di mestizia (tristezza) del finito, il finito fatto per
essere superato, negato.
richiama il suo opposto, Orsi. Kant era arrivato a riconoscere questo momento di
conoscenza ma lo aveva respinto come privo di valore di conoscenza (nella dialettica
trascendentale, quando parla delle antinomie cosmologiche: si fondano su unerrata idea di
mondo, per Kant).
3)
Lato speculativo, positivo razionale, momento della sintesi e della conciliazione
degli opposti, viene negata l'antitesi nel suo carattere irriducibil e immodificabile rispetto
allantitesi (carattere di opposizione alla tesi), entrambi i momenti vengono unificati e
conciliati in una posizione pi elevata. Viene ricostruita l'unit, che accoglie in s i due
momenti pacificati. Concetto o forma di essere pi elevata, ricca, determinata. Questo
momento indicata con il termine Aufhebung: termine tedesco che significa "togliere e
conservare insieme". 'Idea si fatta soggetto, lAssoluto attivit dinamica. Hegel pone una
differenza tra intelletto (facolt del finito, parziale, che non coglie il vero) e la ragione (che
coglie l'intero, ragione dialettica, che riconosce la coincidenza degli opposti). L'intelletto
basato sul principio di non contraddizione.
C)
D)
VERSIONE ALTERNATIVA:
HEGEL, 11/01/13
Linfinito di Hegel compito e perfetto: non dipende da altro. Pagina 879-880
TRE LATI
1) Lato astratto-intellettuale: momento in cui gli enti/concetti si presentano come finiti e
determinati. Il principio didentit e di non contraddizione reggono tale processo. Il nome
dovuto al fatto che i concetti sono ottenuti nellintelletto attraverso un processo di
astrazione (dalla conoscenza sensibile, astraggo i tratti che ricorrono in tutti gli esseri
molteplici, e li unifico nel concetto) a partire dalla conoscenza sensibile. il momento della
tesi. Ah, per Hegel lintelletto la facolt del finito: una focalt parziale di conoscenza,
coglie solo le particolarit finite di per s.
2) il lato dialettico o negativo-razionale. il momento dellantitesi: il momento della
negazione. I concetti finiti e determinati dellintelletto richiamano inevitabilmente il loro
opposto. La fissit si smuove: il carattere finito necessit del contrario (Spinoza: omnis
determinatio est negatio). Kant era arrivato a riconoscere questo momento del processo di
conoscenza, ma laveva respinto: non aveva per lui valore di conoscenza. Ne parla nelle
antinomie cosmologiche: per Hegel non si tratta di un momento conclusivo.
3) Momento positivo o speculativo-razionale: il momento della sintesi, conciliazione degli
opposti. Viene negata la sintesi nel suo carattere di irriducibile opposizione. Entrambi i
momenti vengono conciliati in una posizione pi elevata. Unit che comprende in s i due
elementi precedenti, ora pacificati. Aufebung --> Togliere e conservare insieme (Hegel
sottolinea la natura filosofica della lingua tedesca, che presenta termini che sono
manifestazione della processualit dellEssere).
reale. La filosofia il momento ultimo dello Spirito Assoluto, giunge al termine del processo:
la nottola di Minerva che inizia il volo al calar della sera. Non solo in senso naturale e fisico,
ma anche in senso storico e sociale.
Riconosce la necessariet del reale: c un ottimismo metafisico nellIdealismo e nella
Dialettica, tutto ci che come deve essere.
C una non sostanzialit del male: il male visto come un momento necessario. Hegel
giustifica la guerra.
Scritto del 1800: Spirito del cristianesimo e del suo destino. Considera il
cristianesimo come la religione della vita e dell'amore, che ha superato la scissione che
governa la religione ebraica (scissione tra uomo e Dio, popolo eletto e gli altri popoli, uomo e
natura). E' la religione che coglie la vita come governata da una legge d'amore: da una
legge di conciliazione. Religione che coglie l'unit della vit.
Con il trasferimento a Iena, gli interessi culturali di Hegel si volgono dalla religione alla
filosofia. Nel 1901 pubblica Differenza tra sistema filosofico di Fichte e Schelling. Prend
posizione a favore della filosofia di Shelling, perch il suo assoluto conciliazione di
oggetto/soggetto, natura/spirito contro l'infinito unilaterale di Fichte, che si riduce all' Io, al
soggetto. In questi anni, maturando interesse filosofico, enuncia un nuovo giudizio sulla
religione, non pi concepita come comprensione della totalit, ma come "vizio filosofico".
La religione la necessaria stampella di una cattiva filosofia, che non pu comprendere
l'assoluto e la delega alla religione (proprio come fecero Kant e Fichte). Per Hegel, la filosofia
in grado di comprendere in modo razionale l'Assoluto.
Nella prima parte, tripartita, si parla dello spirito soggettivo (tratteremo solo questa)
2)
Nella seconda parte parla della risoluzione dello spirito soggettivo nello spirito
oggettivo e assoluto. Quest seconda parte viene omessa nell'Enciclopedia quando si
parla dello spirito soggettivo, in cui riprende solo i primi temi (perch la seconda parte
trattata pi ampiamente in altre opere di Hegel)
22/01/13
PRIMA PARTE DELLA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO
Le figure (cio le varie manifestazioni dello Spirito durante il suo attuarsi, da Spirito
soggettivo a Spirito assoluto) dello spirito hanno sia un valore ideale (momento dello
sviluppo logico dello spirito da soggettivo ad assoluto), sia un valore storico (mette in
corrispondenza i momenti dello sviluppo con le istituzioni o periodi storici).
Hegel qui (nella prima parte) svolge la trattazione dello spirito soggettivo,
individuale
La prima sezion della Fenomenologia tripartita, si divide in:
1)
Coscienza: si rivolge all'oggetto
2)
Autocoscienza: si rivolge al soggetto
3)
Ragione: il momento della conciliazione tra oggetto e soggetto. Il soggetto riconosce
s stesso come colui che pone loggetto
1)
La COSCIENZA tripartita i:
A)
B)
C)
2)
Tripartizione dellautocoscienza
L'appagamento e lattuazione di questo desiderio si articola in tre momenti (storici?):
1)
Stoico, afferma lautonomia del soggetto rispetto alla realt: lasciando inalterata questa
realt. Per lo stoicismo la libert solo nel concetto e nel pensiero, astratta: per questo lo
stoico si sente egualmente libero sia in trono (Marco Aurelio) che in catene (Epittto, liberto).
Allo stoico indifferente la condizione reale, essa rimane inalterata. Nel senso che la libert
per lo stoico sempre ed esclusivamente interiore.
Chi invece nega la realt esterna nel tentativo di rendersi libero, rendendosi cos
autonomo lo scettico. Ma lo scettico si contraddice: colui che proferisce la nullit del
vedere, del sentire, del pensare e dellagire. Ma queste nullit del vedere, del sentire e
dellagire si riflettono, si ripercuotono su coloro che sentono, odono, agiscono. Cio, la
negazione delloggetto rimbalza sul soggetto: chi nega il suo agire, viene travolto da questa
negazione. In sintesi: per essere scettico non dovresti n pensare n tantomeno esistere.
Il suo operare e le sue parole si contraddicono sempre. Riprende la critica di S.Agostino:
anche lo scettico ha in s una verit incontrovertibile, cio essere soggetto dubitante.
La posizione dello scettico perci autocontradditoria.
3)
2) Loperare, o il fare: la coscienza religiosa opera il bene ma considera il frutto del proprio
operare e la sua stessa capacit di operare un dono a Dio. offrire a Dio un dono di Dio
stesso. Nellattivit, essa ribadisce la sua dipendenza da Dio: caratteristiche ancora simili
al momento precedente, quello del rapporto di devozione
3) La mortificazione di s (progressiva affermazione del disvalore del soggetto stesso):
proseguimento dellannullamento di s. In questo processo, il soggetto arriva alla propria
nullificazione: disprezza il proprio essere fino a distruggerlo (il temine deriva dalle pratiche
dellascetismo medievale). Ci comporta la morte della coscienza singola: viene a
mancare uno dei due poli (quello transmutabile), la coscienza del singolo si immedesima
nellAssoluto. Il passaggio finale il riconoscersi nella ragione: la nullificazione del
proprio essere ci conduce allAssoluto. Ah, la processualit dello Spirito in Hegel sempre
positiva. A partire da questo momento dello Spirito, tutta la dignit ontologica
in Dio.
Nasce cos la ragione universale.
3)
La virt e il corso del mondo: questa figura attacca quelle filosofie che pretendono
dimporre uninversione allinvertito corso del mondo applicando alla realt, che ne
priv, la ragione e il razionale. Fallimento che si manifesta nella Rivoluzione francese, in
generale attacca le filosofie del dover essere, che, appunto, pretendono di riempire di ragione
una realt che ne priva: non riconoscono il panlogismo
3)
A)
Il regno animale dello spirito e linganno: lo spirito soggettivo si attua nella realt
nella sua sfera privata (affetti familiari, ecc...), scambia per il suo utile individuale per
luniversale: in questo sta linganno
B)
Riconosciuto linganno, si ha la ragione legislatrice: la ragione si propone di essere il
fondamento di leggi universali. C tuttavia ancora uno scarto irriducibile tra un soggetto
individuale e un oggetto che si pretende universale: fallisce ancora
C)
La ragione abbandona cos il suo progetto di presentarsi come ragione legislatrice
valida universalmente e si propone come ragione esaminatrice delle leggi: non
pretende pi di fondare una legge ma di dare una valutazione di leggi universali date, ma
anche in questo caso rimane lo scarto tra una ragione soggettiva e un oggetto universale
IMP. Polemica con Kant: critica il progetto kantiano di fondare una morale universale.
Con questo ultimo falliment, si chiude la prima parte della fenomenologia.
che . Il primo momento dellAssoluto viene paragonata a Dio prima della creazione della
natura e di uno Spirito finito, cio Adm. Lintero sistema dei concetti della ragione sono i
modelli ideali eternamente presenti nellIntelletto divino, prima della creazione. Pi in
generale, lintero sviluppo dellelemento logico, va da una prima generale ed indeterminata
definizione dellelemento logico ad una definizione pi ricca che ha accolto in s, attraverso il
processo dialettico, ha ricondotto a s come conciliate tutte le precedenti
determinazioni. Questultima definizione lIdea Assoluta, pu essere paragonata
allIperuranio o al Logs degli Stoici.
IMP. Considerazioni generali: nel panlogismo di Hegel vale lidentit logica-metafisica:
eliminato il dualismo essere-pensiero, lelemento logico nella realt, lessenza razionale
dellessere. Tale identit comporta differenze con:
Logica aristotelica, che una logica solo formale
Logica trascendentale di Kant. vero che la logica trascendentale si occupa di
contenuti, di concetti: rimane in Kant lo scarto tra fenomeno e noumeno
Anche la Scienza della logica si articola in tre momenti:
1) Dottrina dellessere
Qui Hegel parte dal concetto della ragione pi generale, il primo: il pi povero ed
indeterminato. il concetto di essere, che, proprio per la sua indeterminatezza trapassa
nel nulla. La verit, la loro conciliazione, laufebung dellessere e del nulla (esse sono due
astrazioni, prese di per s, non hanno autonomia: il loro essere essere conciliati nel divenire)
il divenire (Ah, fa riferimento ad Eraclito che per primo ha colto il logs come il divenire). Se
in Eraclito il divenire ciclico, in Hegel il divenire diviene e precipita nel qualcos, nel
dasain, cio nel concett dellessere determinato: lessere di qualcosa.
Hegel svolge in questa sezione una critica alle due false concezioni dellinfinito (gi trattate,
questo il testo in cui Hegel le pubblica) e propone la propria: infinito come conciliazione di
tutte le molteplicit dei finiti.
Hegel presenta a questo punto la processualit triadica del concetto dellessere
determinato: considera il concetto di quantit (antitetico rispetto alla qualit: la quantit
indifferente alla qualit): la conciliazione tra quantit e qualit il concetto di misura. Qualit
il momento primo, il come si mostra subito il dasain: il momento dellopposizione la
quantit e la conciliazione la misura.
Ah, qui i concetti passano luno nellaltr (orizzontalit): nella dottrina dellessenza si
sviluppa un analisi in profondit (verticistica: approfondimento dei concetti, esser
determinato in profondit): nellanalisi dellessenza le categorie sono implicate luno
nellaltra.
2)
Dottrina dellessenza
In questa prima parte sviluppa una forte critica alla filosofia tradizionalista e pre-idealista e
alla sua assunzione del principio di non-contraddizione e didentit come suo opposto:
lintendere lidentit come la negazione della contraddizion. Per Hegel invece lidentit
conciliazione degli opposti: ununit che contiene in s i due poli della contraddizione. A sia
B che non B, B non B sono momenti della logica dialettica (Io sono figlia e madre nello stesso
tempo).
A, Hegel (necessariamente, mi verrebbe da dire) considera in questo contesto largomento
ontologico, rivalutandolo, in virt del panlogismo: identit tra il piano del logico e
dellontologico ( sulla posizione di S.Anselmo: vale solo per Dio, lo Spirito)
Il fenomeno, momento dellopposizione: Hegel critica la distinzione
fenomeno/noumeno, per Hegel tutto riconducibile nel pensiero
La realt: la conciliazione tra i primi due momenti. La verit dellessenza del
fenomeno la realt
-
3)
Hegel non considera la filosofia della natura come sostitutiva alla scienza naturale, alla
fisica: esse sono complementari. La fisica una scienza sperimentale, la filosofia della
natura invece mostra come le scoperte della scienza naturale (ottenute sperimentalmente)
siano, esprimano lo sviluppo logico necessario dellAssoluto. La natura lidea nel suo
essere altro: vista negativamente, impoverita, mancanza di.
Hegel analizza qui il terzo ed ultimo momento dellidea filosofica: quel momento dello Spirito
in cui lAssoluto raggiunge la consapevolezza di essere tutto ci che . La filosofia dello
spirito la pi concreta delle conoscenze: perch raccoglie in s tutte le precedenti
posizioni dellinfinito.
Lessenza dello spirito la libert: autoproducentesi, posto da s stesso. Ha la sua sostanza
in s. La materia invece ha la sua sostanza fuori di s.
Lo spirito si articola in tre momenti:
1)
Spirito soggettivo e individuale: ne parla nella prima parte della fenomenologia
dello Spirit (ah, ne fa un riassunto nellEnciclopedia). Si articola in tre momenti:
antropologia (considera i rapporti anima-corpo e lemergere della coscienza dalla
dimensione corporea), fenomenologia (coscienza, autocoscienza e ragione), psicologia
(spirito teoretico, spirito pratico: che si conciliano in verit nello spirito libero). Lo spirito
libero la conclusione: ma la libert deve attuarsi in una dimensione intersoggettiva (per
non rimanere libert astratta) allinterno delle istituzioni, allinterno perci dello Spirito
oggettivo
2)
Spirito assoluto
Lo Spirito ha una storia (a differenza della natura): i tre momenti dello Spirito si
implicano vicendevolmente, gi il primo momento vive solo nei due momenti che lo
seguono. Storia come movimento e reciproca implicazione
maturo, nella Fenomenologia, riconosce (nel processo storico di sviluppo della libert
dello spirito soggettivo) la centralit della sfera degli individui (della soggettivit e
dunque della moralit).
Momenti dello spirito soggettivo (nel diritto, moralit e soggettivit all'interno della societ
civile) Il fondamento il Bene, la realizzazione della libert
Hegel rifiuta il fondare lo stato sui diritti dell'individuo: l'individuo non deve essere
fondamento dello stat.
Riconosce l'affermazione dei diritti della soggettivit e dello Stato, essi hanno per fondamento
diverso rispetto a quelli dell'individuo.
Lo Stato il bene universale, si parla di Stato etico. Il problema che lo Stato, pur
riferendosi all'individuo, deve fondarsi sul bene universale (che non coincide mai con quello
individuale).
I tre momenti dello spirito oggettivo sono: il Diritto astratto, la Moralit e lEticit
1)
Ha distinto tra eticit e moralit, tra interiorit ed esteriorit. Questo ha comportato la rottura
dell'immediata conciliazione tra polis e individuo. Socrate la moralit, Hegel l'eticit.
2)
3)
L'eticit. La separazione fra soggettivit (che deve realizzare il bene) e il Bene (da
realizzare) si annulla e si risolve nelleticit, nella quale il Bene, finalmente, sinvera Studendville.
la dottrina del dovere che segue e conclude i momenti precedenti, immanente (non
trascendente: in hac vita!). Che trovano la loro oggettiva (cio universale) realizzazione
nelle istituzioni sociali. Il Bene, che nelleticit il fine universale, non deve restare all'interno
(nella socratica interiorit) ma deve realizzarsi all'esterno, nelle istituzioni sociali.
Si da al bene universale (cio al fine interiore) unesistenza oggettiva nelle istituzioni
sociali. Conciliazione tra interiorit ed esteriorit.
I questo terzo momento si conciliano interiorit ed esteriorit: il Bene universale, tema della
moralit, ed il proponimento intelligente della coscienza morale, trova attuazione
nell'esteriorit nelle istituzioni sociali: esse costituiscono l'eticit.
Diritti e doveri, se riguardano il singolo individio rimangono solo astratti: la loro
verit nell'eticit.
Leticit hegeliana tripartita in: famiglia, societ civile e Stato.
1) Famiglia:
- Matrimonio: trasforma legame naturale in legame spirituale, istituzione sociale del
matrimonio
- Patrimonio: limmediata libert della famiglia si manifesta nella propriet
- Educazione dei figli: si tratta di una vera e propria seconda nascita. Dare ai figli non
solo lesistenza naturale ma anche spirituale. Questo porta allaufebung della famiglia
ed alla dissoluzione del legame famigliare: i figli sono autonomi. Il fine delleducazione
dissolvere lunit familiare.
2) Societ civile. Distinta da Hegel dallo Stato (nella filosofia moderna termini equivalenti),
chiamato da Hegel stato esterno, dellintelletto: la societ civile il momento in cui gli
individui si presentano nella loro individualit ed entrano in conflitto tra loro. Regolazione
dei rapporti tra gli individui che si fonda sullutile individuale. Portatori di interessi
contrapposti, trovano qui una prima conciliazione. Nelluscita dallunit familiare, a partire
dalla loro condizione individualistica (con interessi contrapposti), si attua una prima
conciliazione.
Economi politica del suo tempo sfera economico sociale tra i ceti e leticit moderna. Marx lo
fraintende considera solo societ civile il primo momento sistema de bisogni.
- Sistema dei bisogni: sfera economico-sociale, gli individui con il lavoro producono i beni
necessari al soddisfacimento dei bisogni. Il lavoro implica un carattere sociale: in primo
luogo perch lindividuo isolato non produce i beni necessari a s stesso (e neanche i bisogni
necessari), si parla di primitivismo. In secondo luogo una divisione del lavoro provoca la
nascita delle classi sociali, che sono tre (classe sostanziale agricoltori, classe formale artigiani,
classe universale funzionari).
- Lamministrazione della giustizia: prima regolamentazione di questi bisogni contrapposti
privati (nella sfera economico-sociale). Diritto pubblico in relazione ai rapporti privati.
Lesercizio delle leggi in relazione a rapporti privati, dipende dal potere esecutivo, dallazione
del governo nellambito della societ civile. Per Hegel non c divisione tra potere esecutivo e
giudiziario a differenza delle concezioni liberali dello stato: il potere giudiziario dipende
dallesecutivo.
- Polizia e corporazioni: stato amministrativo che si occupa della povert (quindi anche il bene
collettivo) e prefigurazione imperfetta delluniversale prima conciliazione (che si concreter
poi nello stato) dei singoli individui nel loro ambito lavorativo. La polizia per quanto
riguarda lamministrazione pubblica. Le corporazioni sono invece istituzioni che trovano un
ambito universale a interessi individuali, di un settore lavorativo a tutela dellonore,
riconoscimento di un piano universale di interessi supera laccidentalit della condizione
lavorativa.
2) Diritto statuale esterno: in Hegel non esiste un organismo superiore agli stati. Non esiste
un diritto internazionale. Tra gli stati Hegel concepisce anche la guerra come momento
necessario. La guerra concepita come momento necessario di sviluppo dello spirito, ha una
funzione purificatrice e perfezionatrice: pu essere paragonata al vento che elimina la
putredine (il grado inferiore di libert). La guerra elimina la posizione pi arretrata di
libert. C qui un riferimento alla filosofia della storia di Hegel enunciata nellultimo
momento dello stato che la storia del mondo. necessaria perch ci sono
contraddizioni nelle diverse forme di stato che sono espressione di diversi spirito
di popol. I diversi spiriti di popoli sono momenti diversi della razionalit, gradi diversi di
libert. Lo Spirito del mondo linsieme di tutti gli spiriti del popolo. Alla fine dunque con la
guerra si arriver a un punto di grado di libert massimo
3) Storia del mondo: filosofia della storia o storia del mondo. Si contrappone alla filosofia
della storia illuminista che nellintelletto astrae i diversi momenti storici condannandoli o
lodandoli: la sua filosofia della storia segue una facolt della totalit della ragione in grado
di cogliere il processo dialettic. Non ci deve essere un tribunale della ragione che giudica
i momenti storici. Bisogna concepire la necessit della storia.
Il fine della storia che lo spirito conosca s stesso e oggettivi (cio: renda universale) questo
sapere. lautocoscienza dello spirito, che piena la libert. Ottimismo metafisico.
Lo spirito del mondo il soggetto della storia: linsieme degli spiriti dei popoli. Anche in
questo caso il finito dei singoli individui ha un valore (funzione nella storia) solo allinterno
dellinfinito spirito del popolo e del mondo.
Hegel parla degli individui storici come degli eroi cosmico-storici che hanno realizzato il loro
fine: perch questo fine aderiva al loro spirito di popolo. Si parla di astuzia della ragione:
lo spirito usa le capacit individuali, le passioni individuali, i progetti individuali per un fine
universale. Questi soggetti sono incoscienti di essere agenti di un fine che
momento e manifestazione del fine universale. In Hegel si parla di eterogenesi dei
fini diversit tra individuale e universale. Alla storia non interessa la felicit degli individui,
sono solo strumenti della storia.
Storicamente, tre gradi libert: 1) il regno orientale in cui uno solo libero, monarca divino, 2)
il regno greco romano alcuni sono liberi e 3) nel mondo cristiano-germanico tutti hanno la
consapevolezza di essere liberi.
B)
Momento della piena consapevolezza: autocoscienza dellassoluto. I tre momenti dello spirito
assoluto sono larte, la religione e la filosofia. Essi presentano il medesimo contenuto di
Assoluto e si differenziano nella forma in cui il contenuto espresso.
1) Arte: immediata e intuitiva. Espressione assoluto nellintuizione sensibile (la forma
lintuizione sensibile): come in Schelling. 1) Arte simbolica: arte orientale che si caratterizza
per leccedenza di forma sul contenuto (la sfing ambiguit tra figura umana e animale,
enigmaticit rispetto a s stesso, legame troppo evidente con il sensibile, poco consapevole del
contenuto, dellassoluto, la sfinge simbolo dellincomprensione, architettura). 2) Arte
classica greca: perfetta coerenza forma contenuto: equilibrio tra natura e spirito per mezzo
della figura umana. 3) Arte romantica: arte non solo 800esca ma intera civilt post-classica
cristiana. la morte dellarte, la presa di coscienza dellarte della propria inadeguatezza. Si
esprime ora nella poesia, nella musica e nella pittura: inadeguatezza forma sensibile di
esprimere il contenuto, forte valorizzazione della musica. Arte meno legata alla forma
sensibile. A proposito della musica: forma sensibile leggera. Come se lassoluto potesse
fuoriuscire da questo mezzo sensibile (la musica. A differenza di Schelling larte per Hegel
un momento dello spirito assoluto ma il pi povero, uno dei tre momenti. Limmediatezza
per Hegel un elemento di povert.