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Sintesi progetto tirocinio

Studio consapevole e performance musicale nellambito della musica dinsieme


Il mio progetto imperniato sul far musica insieme: questo riscontrabile dal fatto che
quanto si propone presentato nellambito di ore di lezione nelle quali possono essere
presenti due alunni e pi spesso gruppi di alunni. Uno stesso contenuto pu essere
utilizzato per il conseguimento di pi e diversi obiettivi, inoltre il conseguimento di uno
stesso obiettivo pu essere oggetto di pi lezioni e/o ritornare a distanza di tempo per
essere ripreso in maniera pi approfondita secondo la logica dellapprendimento a
spirale.Secondo la mia opinione uno dei punti critici nello sviluppo delle competenze
musicali in relazione alle attivit di musica dinsieme la capacit di andare a tempo
gestendo liberamente il proprio corpo. Tale competenza non strettamente legata alle
conoscenze della notazione musicale ma alla capacit di rappresentazione interna degli
eventi sonori ovvero legata alla relazione tra percezione, coordinazione e adattamento di
schemi motori. Listruzione formale spesso trascura la relazione tra corpo, movimento e
ritmo. Quando parliamo di ritmo bisogna considerare da un lato gli eventi sonori
scanditi nel tempo e dallaltro lattivit percettiva del soggetto che crea una Gestalt
ovvero un raggruppamento secondo strutture cognitive spontanee. Il minimo comune
denominatore di tale azione il presente psicologico che permette di avere una
percezione globale ed unitaria di eventi successivi nel tempo. Il ritmo quindi una
struttura organizzata dalla nostra percezione per ordinare stimoli sonori. Listruzione
formale spesso trascura la relazione tra corpo, movimento e ritmo ricorrendo a vecchi
modelli didattici che ad esempio invitano a contare bene .
Spesso i ragazzi non sono consapevoli degli errori che commettono mentre suonano, la
frase a casa mi usciva molto comune e secondo me ha una veridicit. In una
situazione tranquilla non ci sono molti margini di errori mentre quando abbiamo i
riflettori puntati addosso la situazione cambia notevolemte e il momento dellesecuzione
pu essere vissuto in maniera drammatica. La capacit di dirigere lattenzione in modo
consapevole lo strumento fondamentale per guidare la nostra vita, la capacit di
scegliere e decidere momento per momento dove focalizzare la la chiave per restare in
continuo contatto con se stessi e con i propri obbiettivi polarizzando la propria energia
sul qui e ora senza lasciarsi condizionare dalle circostanze esterne. Convogliare tutta

lattenzione su qualcosa consente di espandere, ingrandire un oggetto ed escludere il


resto, come una lente che mette a fuoco limmagine, sfocando automaticamente tutto il
resto. A volte questo avviene in modo naturale, a volte la concentrazione risulta
artificiosa: lo sforzo di combattere le distrazioni esterne o interne (pensieri,fantasie)
comporta uno spreco di energia rendendo rigida e forzata lesecuzione. Tipici sintomi di
questo stato sono il blocco del respiro e la fissit dello sguardo. La necessit di
focalizzarsi di volta in volta sui diversi aspetti dellesecuzione pu degenerare talvolta
in unansia di controllo, che induce a fissare lattenzione in modo maniacale sugli stessi
parametri o sull utilizzo ossessivo delle stesse strategie. I risultati con landar del tempo
peggiorano provocando saturazione e stanchezza. Se lattenzione mossa da un atto di
volont, da una decisione interiore che allinea obbiettivi e motivazioni, maturiamo un
potere di concentrazione che non richiede sforzo o fatica, mentre quando lattenzione
una barca alla deriva condizionata da fattori esterni il nostro livello di energia risulta
basso, ne consegue che pian piano rinunciamo al nostro potere decisionale facendoci
guidare dai fattori esterni.
Ho guidato gli allievi verso questa pratica stabilendo con loro un modello che potesse
essere utile nellaffrontare analizzare alcuni problemi comuni alla pratica musicale con
lobiettivo di rendere il loro studio efficiente e consapevole :

Definire il problema: es. come voglio che suoni questa nota?


Analizzare il problemi: es. qual la causa dell errore?
Identificare possibili soluzioni: es. cosa posso modificare per avvicinarmi

allobiettivo?
Prova possibili soluzioni: es. quali modifiche funzionano meglio?
Controllo: es. queste modifiche continuano a darmi i risultati desiderati?
Hanno bisogno di essere raffinate ?

La terza attivit ha avuto come oggetto di studio e di analisi la respirazione. Ho potuto


affrontare il tema in maniera molto dettagliata e approfondita affrontando questo tema
da pi punti di vista e poi svolgendo alcune attivit pratiche.
La respirazione e il contatto con il proprio corpo inteso come processo di
consapevolezza sensoriale, sono la base per impostare un lavoro finalizzato alla

costruzione di abitudini efficaci. Lenergia vitale viene spesso connessa al respiro. Il


prana per gli induisti o il chi per i taoisti sono manifestazioni di energia universale alla
quale possiamo attingere attraverso la respirazione. Il respiro rappresenta il ponte che
connette il corpo con le proprie emozioni e con il proprio spirito garantendo vitalit e
benessere. Il modo in cui respiriamo il frutto della nostra storia personale, delle nostre
emozioni e delle nostre abitudini quindi una piccola esplorazione verso il proprio modo
di respirare pu aiutare a conoscersi meglio. Il respiro regolato per gran parte del
tempo dal sistema nervoso autonomo che si divide in due parti con funzioni opposte: il
sistema nervoso simpatico, che si attiva per garantire la sopravvivenza nelle situazioni
di pericolo, e il sistema nervoso para-simpatico che si attiva al riparo da minacce
garantendo la ricarica e la conservazione di energia vitale. Ansia, tensione e disturbi del
sonno sono sintomi caratteristici di una iper-attivit del sistema nervoso simpatico.
Spostare lattenzione sulle proprie sensazioni fisiche permette un riequilibrio del
sistema nervoso consentendoci di creare un ponte tra i processi inconsci e la nostra
volont. Per la tromba (come per qualsiasi strumento a fiato) il respiro carburante, il
concetto sulla quale bisogna concentrarsi il movimento dell aria inteso come flusso
continuo del fiato. La necessit daria dettata dallimboccatura, ovvero dal bisogno di
far vibrare liberamente le labbra nel bocchino variando laltezza delle note liberamente.
Per fare musica con il minor sforzo possibile c bisogno di movimento di aria e non di
forza muscolare: unazione efficace pu essere quella di immaginare un bel suono
quando si inspira pensando di pronunciare la vocale O in questo modo la laringe si
abbassa e le corde vocali si aprono senza creare attriti e resistenze. Lespansione dovuta
al respiro avviene dappertutto simultaneamente, questo implica che la respirazione
toracica e quella diaframmatica lavorino insieme per una

maggiore efficienza

muscolare. Immaginare larco di uno strumento a corda respirando dalla punta al


tallone aiuter a mantenere una respirazione generalizzata. Succhiare laria e soffiarla
attraverso le labbra sono i segnali biologici pi efficaci che permettono di mantenere
costante il movimento dellaria usando il minimo sforzo muscolare.
A causa della mancanza di un feedback biologico non c una consapevolezza o un
senso della posizione del diaframma: succhiando laria dalle labbra, la gabbia toracica si
espander e il diaframma abbassandosi allungher i polmoni, mentre soffiando
attraverso le labbra il diaframma si muover verso lalto accorciando i polmoni e

contraendo la gabbia toracica, pertanto il consiglio di sostenere con il diaframma risulta


improprio. Per evitare di intrappolare la mente nellanalisi di tutte queste attivit
muscolari molto utile praticare esercizi di respirazione lontano dalla musica .
Un corpo libero e vitale in grado di esprimere una gamma di sensazioni ed emozioni
senza rimanere incastrato nelle fatica e nella tensione. Sviluppare costantemente la
propria consapevolezza fisica permette di suonare al meglio, un corpo rigido

scarsamente vitale non in grado di esprimere lintensit musicale, inoltre il corpo lo


strumento di lettura pi efficace per conoscere se stessi: dalla postura e dal modo di
respirare riveliamo gran parte delle nostre sensazioni. Mantenere una buona postura
permette di usare il busto come un mantice, muovendo laria in modo semplicemente e
senza troppa fatica. Mantenere il busto eretto, pensando di tenere la parte posteriore
della testa pi vicino possibile al soffitto, come una marionetta attaccata al filo e
mantenendo le ginocchia leggermente flesse evitando un eccessivo irrigidimento
permettono una maggiore efficienza dei muscoli respiratori. Aiutare i ragazzi a prendere
consapevolezza delle proprie sensazioni fisiche pu essere una sfida interessante per
uninsegnante soprattutto in

un periodo i cui i ragazzi sembrano essere dominati

dalluso del computer e dei videogiochi, gi abituati ad una vita sedentaria.


Il materiale utilizzato per lattivit pratica stato tratto da The Breathing Gym di Sam
Pilafian e Patrick Sheridan che secondo me rappresentarun ottimo supporto didattico
sul quale lavorare.
Il volume presenta una serie di esercizi cos suddivisi:
1 ) Stretches comprende una serie di esercizi che aiutano il rilassamento della zona
attorno i polmoni favorendo una migliore flessibilit dei muscoli respiratori;
2)

Flow Studies comprende esercizi che sfruttano pattern ritmici il cui scopo

quello di muovere laria senza tensione e resistenza a prescindere dal tempo da


impiegare ;
3)

Therapies

comprende

esercizi

che

migliorano

il

flusso

dellaria;

4) Strength and Flexibility comprende esercizi che mirano ad espandere e contrarre


velocemente i polmoni e i muscoli respiratori avendo un effetto benefico sul controllo
del registro e delle dinamiche ;

5) Breathing for the Brain- raccoglie esercizi, molti derivanti dallo yoga, che aiutano la
concentrazione e il focus;

Unaltra attivit svolta stata una simulazione concreta della performance su brani
scelti dallallievo dopo aver ricreato le condizioni tipiche come il silenzio e il contatto
frontale con il pubblico rappresentanto dai suoni compagni di classe. Ciascuno di loro
dopo essersi scaldato da solo in unaltra aula entrato in classe ha eseguito il brano
ricevendo un feed-back dai suoi compagni e da parte mia
Alla fine della simulazione abbiamo discusso degli eventi che condizionano una
performanc musicale dal punto di vista emotivo. Salire su un palco espone al giudizio
degli altri e accettare la possibilit di essere criticato unoccasione di crescita unica.
Allo stesso tempo importante che il ragazzo sviluppi la capacit di mantenere le
distanze dalle critiche in modo obbiettivo evitando inutili generalizzazioni. Quanti si
immaginano gi di fallire ancor prima della loro esibizione? Quanti invece hanno
immagini di s potenzianti e stimolanti? E come fare per iniziare a giocare con le
rappresentazioni interne in modo da sostenere e rinforzare la performance degli allievi
e, pi in generale, la loro creativit, la loro sicurezza e il nostro benessere? La
possibilit di rispondere a queste domande, anche attraverso un lavoro personalizzato,
capace di entrare nella specificit dei meccanismi soggettivi (sempre profondamente
diversi) di ognuno, pu fare la differenza nella vita di un musicista. Petanto ho proposto
una tabella che aiutasse i ragazzi ad analizzare i feedback in maniera positiva e
propositiva per il loro studio.

Lo schema pu essere di questo tipo:

andato male

Cosa

andato

male?cosa

andata bene

migliorare?
Cosa ha funzionato?come posso rinforzare

questo pezzo non fa per me

questi aspetti?
Quali
conoscenze

non ho abbastanza tecnica

specifiche devo maturare ?


In
che
modo
posso

sono rigido

tecnicamente?
Che cosa posso fare per sentirmi pi

non ho il suono giusto

sciolto?
Quali caratteristiche

devo studiare di pi

richieste e cosa posso fare svilupparle?


Quali carenze di studio evidenzia la mia

di

posso

competenze
migliorare

suono

sono

esibizione?

Contenuti didatttici per la musica dinsieme


Fentone brass;
Marching Along;
Beetle Blues;
English Waltz;
Farmhouse rock.
Finalit
Il progetto contribuisce alla raggiungimento delle finalit proposte dalle Indicazioni
nazionali per il curricolo della scuola dellinfanzia e del primo ciclo di istruzione ,
emanate con DM 16-11-2012, n. 254 che recitano:

Mediante la funzione cognitivo-culturale gli alunni esercitano la capacit di


rappresentazione simbolica della realt, sviluppano un pensiero flessibile,
intuitivo, creativo e partecipano al patrimonio di diverse culture musicali;
utilizzano le competenze specifiche della disciplina nella costruzione
delluniverso di significati che stanno alla base della concezione del mondo,

della mentalit, dei modi di vita e dei valori della comunit a cui fanno

riferimento.
Mediante la funzione linguistico-comunicativa la musica educa gli alunni
allespressione e alla comunicazione attraverso gli strumenti e le tecniche

specifiche del proprio linguaggio.


Mediante la funzione emotivo-affettiva gli alunni, nel rapporto con lopera
darte, sviluppano la riflessione sulla formalizzazione simbolica delle emozioni e

sono indotti a decentrarsi rispetto a esse.


Mediante la funzione relazionale essa instaura relazioni interpersonali e di
gruppo, fondate su pratiche compartecipate e sullascolto condiviso. Mediante la
funzione critico-estetica essa sviluppa negli alunni una sensibilit artistica basata
sullascolto critico e sullinterpretazione sia di messaggi sonori sia di opere
darte, eleva la loro autonomia di giudizio e il livello di fruizione estetica del
patrimonio culturale.

Pertanto la proposta progettuale pu contribuire al conseguimento delle finalit


educative generali della scuola quali :

saper apprendere;

conoscere se stessi dal punto di vista psicofisico;

sapersi auto-controllare;

sviluppare capacit di problematizzare e astrarre;

favorire lorientamento nella scelta delle attivit future;

sviluppare le capacit di socializzazione ricercando rapporti di reciproca


relazione e collaborazione;

Obiettivi generali
Il progetto pone particolare attenzione alla conoscenza di se stessi. Come spesso accade
nella formazione scolastica di ogni tipo, anche in quella musicale il focus principale
viene indirizzato pi su cosa si impara, sui contenuti, che su come si impara. Per
concretizzare quanto detto, gli obiettivi da conseguire e valutare sono:

controllare lattivit respiratoria in relazione alle esigenze musicali;

comprendere il rapporto segno-suono-produzione;

far musica insieme, con il fine di far acquisire la coscienza culturale del
musicista;

Sviluppare lattitudine allesternazione del proprio potenziale relazionale;

Saper assoggettare la propria tecnica strumentale allesigenza musicale


condivisa dal gruppo.

Allinterno di questo generale la performance musicale contestualizzata nellambito


della musica dinsieme rappresenta la sintesi di un lavoro che si basa sul
raggiungimento dei seguenti obiettivi:

maturare lorecchio d altezza e melodico con il fine di controllare lemissione e


la produzione del suono;

maturare il senso ritmico;

saper produrre suoni con articolazioni diverse;

interpretare le forme musicali dal punto di vista estetico-formale.

Obiettivi Specifici (OS)

Musica ad insieme:
Primo livello di consapevolezza dellattivit senso-motoria legata al proprio

strumento.
Acquisizione di abilit in ordine alla lettura ritmica e intonata e di conoscenze di

base della teoria musicale.


Dominio tecnico del proprio strumento al fine di produrre eventi musicali tratti

da repertori della tradizione con consapevolezza interpretativa.


Primo livello di capacit performative in funzione dellefficacia comunicativa:
adattando la propria esecuzione alle caratteristiche del gruppo e alle eventuali

indicazioni del direttore.


Eseguire con precisione le strutture ritmiche, sia in ambito di omoritmia sia in
contesti pi complessi.

Controllare lintonazione della propria emissione in esecuzioni a sviluppo polifonico.

Obiettivi specifici di apprendimento - Tromba

acquisizione di una adeguata impostazione strumentale con particolare riguardo


alla naturale impostazione del bocchino sulle labbra;

acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso il controllo e la


consapevolezza dei processi inspiratorio ed espiratorio;

acquisizione della tecnica di emissione: suoni naturali ed armonici e controllo


dell'intonazione;

acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed


espressivi e loro realizzazione e interpretazione ( crescendo, diminuendo,
staccato: vari tipi, legato, accelerando, rallentando, ecc...);

Controllare lintonazione della propria emissione in esecuzioni a sviluppo


polifonico

Metodologie privilegiate
Lazione formativa dellinsegnante si declina in alcuni momenti essenziali: modelling,
in cui dimostra come si deve agire, coaching in cui fa provare ed incoraggia gli allievi,
scaffolding, in cui offe gli strumenti di supporto e il fading in cui riduce man mano il
suo dellintevento educativo. Prediligere questa architettura permette di costruire un
rapporto di reciproca fiducia con i propri allievi e permette di fornire un feedback
costante sui loro processi di apprendimento.

Altre attivit possono essere impostate con :

Lezione frontale.
Lavoro di gruppo costante, con analisi guidata delle esigenze e dei risultati.

Studio guidato collettivo

Obiettivi specifici di apprendimento - Tromba

acquisizione di una adeguata impostazione strumentale con particolare riguardo


alla naturale impostazione del bocchino sulle labbra;

acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso il controllo e la


consapevolezza dei processi inspiratorio ed espiratorio;

acquisizione della tecnica di emissione: suoni naturali ed armonici e controllo


dell'intonazione;

acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed


espressivi e loro realizzazione e interpretazione ( crescendo, diminuendo,
staccato: vari tipi, legato, accelerando, rallentando, ecc...);

Verifica degli obiettivi e valutazione


La valutazione considera il grado di expertise raggiunto

nella pratica strumentale individuale e collettiva attraverso la performance;


nellelaborazione di un metodo di studio efficace e consapevole;
nella conoscenza della sintassi musicale e delle sue strutture formali.

Tecnicamente ed educativamente gli alunni dovranno dimostrare daver acquisito le


seguenti capacit:

miglior controllo del suono in fase di attacco e di chiusura;


autonomia nello studio dei brani del repertorio scelto sotto il profilo tecnico-

interpretativo;
rispetto di regole e impegni comuni;
disponibilit al confronto con gli altri;
stimolazione alla concentrazione;
responsabilit e adeguamento alle esigenze del gruppo in senso propositivo.

La valutazione rappresenta una dimensione importante del progetto perch incide


notevolmente sulla formazione della persona, contribuisce a determinare la costruzione

dellidentit nei ragazzi, pu far crescere la fiducia in s quale presupposto della


realizzazione e della riuscita nella scuola e nella vita. Gestire bene la valutazione
fattore di qualit dellinsegnante e della sua stessa azione educativa e didattica.
Gli strumenti di valutazioni sugli obiettivi e competenze acquisite sono:

prove di realt: lesibizione pubblica come parte integrante del progetto del
progetto la prova di realt per eccellenza in quanto permette allalunno di
risolvere situazioni complesse e nuove, quanto pi possibile vicina al mondo
reale, utilizzando conoscenze e abilit gi acquisite e trasferendo procedure e
condotte cognitive in contesti e ambiti di riferimento moderatamente diversi da
quelli resi familiari dalla pratica didattica. Questo strumento di valutazione ha
dei limiti in quanto per il suo tramite possiamo cogliere la manifestazione
esterna della competenza, ossia la capacit dellallievo di portare a termine il
compito assegnato, ma veniamo ad ignorare tutto il processo che compie

lalunno per arrivare a dare prova della sua competenze;


osservazioni sistematiche che permettono agli insegnanti di rilevare il processo,
ossia le operazioni che compie lalunno per interpretare correttamente il
compito, per coordinare conoscenze e abilit gi possedute e ricercarne altre.
I parametri di osservazione sono relativi alle attivit legate allelaborazione di u
metodo di studio efficace relazionato alla loro capacit di criticare le proprie
performance musicali:

autonomia: capace di reperire da solo strumenti o materiali necessari e di usarli in


modo efficace;

relazione: interagisce con i compagni, sa esprimere e infondere fiducia, sa creare un


clima propositivo;

partecipazione: collabora, formula richieste di aiuto, offre il proprio contributo;

responsabilit: rispetta i temi assegnati e le fasi previste del lavoro, porta a termine
la consegna ricevuta;

flessibilit: reagisce a situazioni o esigenze non previste con proposte divergenti,


con soluzioni funzionali, con utilizzo originale di materiali, ecc.;

consapevolezza: consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni.

narrazione del percorso cognitivo compiuto: si tratta di far raccontare allo stesso
alunno quali sono stati gli aspetti pi interessanti per lui e perch, quali sono
state le difficolt che ha incontrato e in che modo le abbia superate, fargli
descrivere la successione delle operazioni compiute evidenziando gli errori pi
frequenti e i possibili miglioramenti e, infine, far esprimere lautovalutazione
non solo del prodotto, ma anche del processo produttivo adottato. La valutazione
attraverso la narrazione assume una funzione riflessiva e metacognitiva nel
senso che guida il soggetto ad assumere la consapevolezza di come avviene
lapprendimenti.

Tipologia

osservazione dei comportamenti;


esibizioni pubbliche;
autobiografia cognitiva.

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