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Il primo passaggio effettuato è stato quello relativo alla modifica di alcuni parametri
come richiesto dalla traccia.
In particolare, nella cartella 0 sono stati modificati i seguenti parametri presenti:
file "p" : la pressione di esercizio è stata portata da 1 bar (1e05 Pa) a 10 bar
(10e5 Pa);
file "k" : l'energia cinetica turbolenta è stata portata da 2e-05 a 4e-05 [J/kg];
file "U" : mantenendo costante il vettore velocità (13.3 0 0), sono state
modificate le fluttuazioni in ingresso portandole da (0.04 0.02 0.02) a
(0.04 0.04 0.02).
Nel file "p" la modifica è stata apportata uniformemente sia nel campo InternalField
che in Outlet. Questo accorgimento fornisce alla miscela il tempo necessario a far
avvenire la reazione di combustione.
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Le modifiche apportate ai files "k" e "U" riguardano strettamente il problema della
turbolenza. Difatti, la turbolenza è caratterizzata da due contributi principali :
un contributo diretto ed uno indiretto.
Per quanto riguarda il contributo diretto, esso viene espresso tramite le fluttuazioni
della velocità in ingresso. Il contributo indiretto, invece, fa riferimento alla
dissipazione dell'energia cinetica in turbolenza. Detto ciò, è lecito assumere l'energia
cinetica turbolenta proprio pari all'intensità della turbolenza non risolta.
L'ultima parte dell'elaborato richiede di valutare la stabilità ragionando sul numero
CFL (Courant-Friedrichs-Lewy) definito come:
𝑈 ∗ 𝛿𝑡
𝐶𝑜 =
𝛿𝑥
dove:
U è la velocità in ingresso della miscela di combustibile;
δt è il time-step;
δx è il passo di discretizzazione del mesh.
Al fine di valutare la stabilità del metodo numerico utilizzato, al variare del CFL,
sono stati modificati alcuni parametri presenti nel file controlDict, in modo
particolare il deltaT e il maxCo.
La condizione di stabilità è necessaria (ma non sufficiente poiché inerisce in essa
anche il concetto di consistenza) per garantire la condizione di convergenza della
soluzione. Si vedrà come essa, in condizioni di divergenza, mostrerà valori che
oscillano con ampiezza sempre maggiore, ossia il tipico andamento che si manifesta
in caso di instabilità numerica.
L'analisi della stabilità è stata svolta con due diverse metodologie. La prima consiste
nel fissare un maxCo ed impostare il comando adjustTimeStep sulla condizione "yes".
Questo equivale a dire che il calcolatore modellerà il time-step al fine di garantire che
il CFL sia sempre minore del maxCo predefinito. Se tale parametro viene impostato a
valori "troppo" alti, la soluzione, essendo instabile, non andrà a convergenza dato che
la macchina non riuscirà più ad espletare i calcoli. La seconda metodologia consiste
nell'impostare il comando adjustTimeStep sulla condizione "no", in questo modo tutti
i calcoli verranno eseguiti lasciando invariato il time-step predefinito. In questo caso,
come si vedrà, non sarà possibile "giocare" eccessivamente sul time-step che dovrà
essere mantenuto sufficientemente limitato rispetto al valore utilizzato nella
metodologia sopra citata, a causa di condizioni di divergenza troppo "rapide".
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Si riportano e si discutono, di seguito, i risultati relativi alle simulazioni più notevoli
e per ognuna di esse verrà valutata la massima potenza termica sviluppata dal
combustore.
La velocità, nei primi istanti, data la struttura del combustore e le fluttuazioni pre-
impostate, mostra un andamento vorticoso soprattutto nella zona di discontinuità
all'ingresso (Fig. 2).
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Si nota, invece, che l'andamento della velocità rimane pressoché invariato negli
istanti di tempo successivi, come si può notare in Fig. 3:
Dalla figura, inoltre, si può notare grazie alla scala graduata che la velocità aumenta
in prossimità dell'uscita a causa del restringimento della sezione di passaggio.
Lo stesso profilo turbolento si può notare dall'andamento della temperatura nei primi
istanti di tempo. Si riporta, a titolo di esempio, la Fig.4:
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Dato che lo scopo dell'elaborato è quello di analizzare il comportamento della
potenza termica del combustore, si riportano in seguito i profili di temperatura relativi
ad alcuni istanti di tempo caratteristici ( Fig. da 5 a 8), che sono: 0.05, 0.1, 0.15 e 0.2.
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Figura 8 : Profilo di temperatura all'istante 0.2.
In piena attinenza allo scopo del problema, ossia il calcolo della potenza termica, si
riporta in Tab. 1 il profilo di temperatura in forma tabellare:
Tabella 1 : Temperature agli istanti caratteristici a maxCo=0.5.
T(t50) [K] T(t100) [K] T(t150) [K] T(t200) [K]
1602.55 1576.54 1592.92 1618.09
1646.72 1639.37 1628.25 1640.15
1648.32 1646.81 1635.75 1646.44
1650.63 1648.71 1644.61 1648.08
1645.84 1648.1 1645.05 1289.16
1377.61 1200.31 1292.03 680.78
315.94 418.43 308.84 294.51
293.98 293.25 293.05 293.13
293.93 293.86 293.05 293.09
293.87 293.88 293.07 293.08
Bisogna notare che in paraView queste temperature sono state ottenute impostando il
cursore di sezione su quella di uscita e con una risoluzione dei punti pari a 10.
Si procede successivamente al calcolo della potenza termica, per il quale è stata
utilizzata la seguente formula:
𝑄 = ṁ ∗ 𝑐𝑝 ∗ 𝛥𝑇
in cui:
Q è la potenza termica;
ṁ è la portata massica della miscela in ingresso al combustore;
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cp è il calore specifico a pressione costante;
ΔT è la variazione di temperatura tra ingresso ed uscita.
Al fine di procedere con il calcolo, sono state assunte delle ipotesi di partenza tra le
quali: il propano (gas combustibile utilizzato) ha un comportamento da "gas perfetto",
il cp calcolato in funzione della variazione di temperatura tramite la formula
𝑐𝑝 = 𝑎 + 𝑏 ∗ 𝑇 + 𝑐 ∗ 𝑇 2 + 𝑇 3 1, la Tin pari a 293 K e la U (velocità d'ingresso del gas)
impostata a 13.3 m/s.
Per quanto riguarda il calcolo della portata massica, quest'ultimo è stato ricavato a
partire da:
ṁ=𝜌∗𝑈∗𝐴
nella quale:
ρ è la densità del propano pari a 493 kg/m3;
U è la già citata velocità d'ingresso del gas;
𝐴 = 𝛥𝑦 ∗ 𝛥𝑧 (rispettivamente le dimensioni lungo y e lungo z del combustore)
è la sezione d'ingresso del combustore pari a 9.7e-04 m2, il cui valore è stato
possibile ottenerlo grazie alla conoscenza del file blockMeshDict.
Il valore della ṁ restituito da tale procedura è di 6.36 kg/s. Grazie alla conoscenza di
tutte queste variabili, si può procedere, infine, alla valutazione della potenza termica
riportata in Tab. 2:
Tabella 2 : Potenza termica ai diversi istanti di tempo a maxCo=0.5.
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Per il propano (C3H8) i valori utili al calcolo del cp(T) sono: a=9.580e-02, b=6.946e-03, c=3.598e-06,
d=7.290e-10.
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Per dare significato a tali valori, si evince che la potenza massima, erogata dal
combustore, si aggira intorno ai 210 kW.
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Tabella 6 : Potenza termica ai diversi istanti di tempo a maxCo=1.91.
P[W] a t50 P[W] a t100 P[W] a t150 P[W] a t200
121102.85 137383.04 108476.21 111485.94
230264.46 245638.00 220017.31 240635.35
227168.47 237908.25 217704.55 245944.82
222759.59 236730.05 214855.62 237284.70
209175.49 151697.67 213526.19 226711.38
192877.02 90906.19 213756.66 126822.32
62963.55 36612.01 212387.43 18296.30
446.34 10398.94 3508.66 4517.01
55.76 2688.96 152.18 929.91
43.92 544.49 45.04 144.66
In questa simulazione il numero CFL non viene mantenuto al di sotto della soglia
dato che il calcolatore non adatta ad ogni istante di tempo la relativa discretizzazione
spaziale. Ciò è imputabile all'impostazione della funzione adjustTimeStep su "no".
Prima di giungere alla scelta del deltaT pari a 5e-07, sono stati provati diversi time-
step, maggiori e uguali di quello di default (5e-06), però, in tutti questi casi il
calcolatore ha presentato l'errore già citato (cfr. paragrafo 2.3). Data l'impossibilità di
procedere in ogni altro modo, l'unica scelta possibile è stata quella di diminuire
ulteriormente il deltaT. In questo caso il tempo impiegato dal calcolatore per la
simulazione è aumentato drasticamente (10 ore).
In questo caso, data la maggiore accuratezza della simulazione, si riportano i profili
di temperatura agli stessi istanti di tempo, vedendo come si passa da un profilo
lievemente increspato ad uno marcatamente corrugato.
Seguono le immagini (Fig. da 10 a 13).
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Figura 10 : Profilo di temperatura all'istante 0.05 a deltaT=5e-07.
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Figura 13 : Profilo di temperatura all'istante 0.2 a deltaT=5e-07.
Sulla base di quanto già effettuato (cfr. paragrafo 2.1), si inseriscono le tabelle
relative alle temperature e alle potenze termiche (Tab. 7 e 8).
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Tabella 8 : Potenza termica ai diversi istanti di tempo a deltaT=5e-07.
Da queste tabelle si evince come si riscontrano delle maggiori fluttuazioni dei valori
di temperatura e potenza termica, con quest'ultima che nel suo valore massimo si
aggira a ca. 209 kW.
3 - Considerazioni e conclusioni
Da tutte le simulazioni effettuate si evince che un aumento del numero CFL comporta
una diminuzione del tempo di calcolo a scapito di una perdita di accuratezza. Questo
ragionamento non può essere spinto eccessivamente verso CFL troppo grandi,
poiché, in tali circostanze, incombono condizioni di divergenza.
Per meglio comprendere la relazione che sussiste tra il caso base e quello a CFL
massimo, si procede ad una comparazione grafica riportata in Fig. 14:
300000,00
250000,00
200000,00
150000,00 0.5
1.91
100000,00
50000,00
0,00
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
250000,00
200000,00
150000,00
0.5
100000,00 e-07
50000,00
0,00
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Si evince come le due curve possano quasi essere sovrapposte presentando livelli
assimilabili di accuratezza e, quindi, di potenze termiche in uscita: in questo caso si
percepisce un lieve sovradimensionamento (ca. 5 kW) nel caso base che risulta essere
il meno accurato tra i due.
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