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Introduzione
Immaginate di aver realizzato la campagna e-mail pi bella del mondo, con newsletter e pagine
di atterraggio degne di un artista, testi cos accattivanti da far morire di invidia il pi in gamba dei
copywriter. Avete raccolto migliaia di indirizzi e-mail e li avete pazientemente suddivisi in target e
avete anche formulato delle offerte speciali in base alle caratteristiche dei potenziali clienti. Avete
testato e controllato tutto, rifinito anche i minimi dettagli. E tutto pronto per partire.
Ma poco prima di spedire le prime e-mail vi accorgete di aver trascurato un dettaglio in apparenza
banale. Non avete pensato a cosa scrivere nelloggetto e siete costretti a deciderlo l sul
momento, pochi minuti prima di lanciare lintera campagna. La pi bella campagna del mondo,
intendiamoci.
Cosa volete che sia? Bisogna solo scrivere cinque o sei parole, riempire un campo di testo, ma
qualcosa vi blocca, qualcosa vi costringe a scervellarvi. Perch se sbagliate loggetto, se tutti
cestineranno la newsletter senza nemmeno aprirla, lintera campagna, la campagna pi bella del
mondo, rischia di fare fiasco.
Trovare un oggetto efficace, accattivante, coerente, che catturi linteresse del destinatario e lo
convinca ad aprire une-mail, non un gioco da ragazzi, vero? E molto pi facile scrivere testi
lunghi e annacquati piuttosto che poche righe che vanno dritte al punto. Loggetto deve
comunicare tutto e subito, deve catturare lattenzione di chi ci legge e anticipare il valore
dellintero messaggio. E non pu sbagliare.
Ma niente paura. In questa piccola guida ho raccolto alcuni spunti e suggerimenti che potranno
aiutarvi a scegliere loggetto migliore per le vostre newsletter e campagne di e-mail marketing.
Gli argomenti trattati saranno:
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Questa guida rilasciata con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate.
Sei libero di distribuire e ri-pubblicare questa guida, senza alterare i contenuti, citando sempre
come fonte E-mail marketing LAB - www.e-mailmarketinglab.net.
Con questo non voglio dire che loggetto sia capace di determinare, da solo, il successo o il
fallimento di unintera campagna pubblicitaria. Non voglio dire che loggetto sia pi importante
della grafica o dei testi o della scelta del target.
Quello che voglio evidenziare, in questa guida, che loggetto sia un fattore capace di
influenzare la comunicazione tra unazienda e i suoi clienti, e pertanto merita la giusta
attenzione.
Perch un oggetto ben scritto pu voler dire pi aperture, pi interesse, e quindi pi probabilit
di ottenere conversioni al termine della propria campagna.
Pigrizia, mancanza di tempo, scarso coordinamento con il cliente o con le risorse interne, sono
le possibili cause che possono dar vita a oggetti stiracchiati, frettolosi e inadeguati rispetto agli
obiettivi delle nostre campagne pubblicitarie.
Eliminare questi ostacoli dal nostro lavoro, quindi, il primo passo per la ricerca di un oggetto
che sia davvero efficace. Ma se proprio non riuscite a combattere la pigrizia o il tempo tiranno,
una soluzione drastica ci sarebbe. Iniziate una campagna e-mail scrivendo prima loggetto, e
poi tutto il resto. Prima buttate gi tre o quattro possibili oggetti, tenete l, studiateli, aggiustateli,
soppesateli, e soltanto dopo dedicatevi al template, alla grafica, ai testi, alle pagine di atterraggio e
alla preparazione degli invii.
E troppo? Forse s. Limportante riuscire a ritagliarsi un po di tempo. Per pensarci su.
Ne vale la pena.
Se una e-mail ha come obiettivo la vendita diretta di un prodotto, loggetto deve essere
accattivante, stimolare lapertura e contenere, gi in poche righe, il vantaggio principale
della nostra offerta. Se non sappiamo trovare un beneficio, una ragione concreta per cui il
lettore dovrebbe procedere allacquisto, la mail rischia di essere cestinata senza nemmeno
essere letta.
3) Rassicurare
Oltre a informare e incuriosire, loggetto deve rassicurare il lettore e fargli capire che quello
che sta ricevendo non contiene spam, virus o truffe informatiche. Un destinatario
sospettoso, infatti, eliminer il messaggio senza nemmeno esaminarne il contenuto.
Allo stato attuale, lo sappiamo bene, le caselle e-mail sono affollate di messaggi e il problema
dello spam, dellinvio di posta indesiderata, lontano dal potersi definire risolto. Per questo motivo,
se si vuole fare delle-mail marketing veramente efficace, oggi, questi obiettivi devono essere
raggiunti tutti e tre nello stesso momento.
Come fare?
Prima di tutto, la scelta delloggetto deve essere coerente con il mittente della mail. Mittente e
oggetto sono tra loro complementari e insieme compongono il primo vero messaggio che
leggeranno i destinatari. Sono il modo in cui ci presentiamo a loro per la prima volta. Il nostro
biglietto da visita, tanto per intenderci.
Il nome del mittente esplicita chi sta comunicando, l'oggetto che cosa vuole proporre.
Come negli esempi qui sopra, vediamo che il mittente composto da un nome, in genere il nome
dellazienda o del sito internet. Se non stato assegnato alcun nome, viene visualizzato
lindirizzo e-mail da cui si spedisce, o meglio, quello che noi abbiamo scelto di rendere visibile
prima della spedizione.
La scelta di far visualizzare soltanto lindirizzo e-mail, come fa il ilmiolibro.it, non quella ottimale,
in quanto le-mail un dato visibile, in ogni caso, nella stragrande maggioranza dei programmi di
posta.
Lesempio ci introduce la prima regola doro:
mittente chiaramente identificabile, non lasciano dubbi su chi sta scrivendo e su che cosa si sta
chiedendo di fare:
E-mail di servizio che non arrivano o vengono bloccate perch ritenute spam possono procurare
parecchi problemi. Comprereste mai su un sito di e-commerce che non riesce a farvi arrivare la
conferma di pagamento?
Ricordiamo che i filtri operano a pi livelli: ci sono quelli dei provider di posta (ISP) che filtrano le email in arrivo e quelli invece lato client, installati dallutente stesso sul proprio programma di posta
con le relative preferenze. Poich lo spam un fenomeno in continua evoluzione e sono richieste
sempre nuove soluzioni per contrastarlo, anche le regole a cui attenersi cambiano nel tempo.
Al di l delle differenze tra i vari sistemi, oggi la maggior parte dei filtri antispam funziona in questo
modo: analizzano gli elementi che compongono il messaggio, oggetto e mittente compresi, e
assegnano a ognuno di essi un punteggio di probabilit SPAM. Cosa significa? Pi vengono
riscontrati elementi sospetti nella nostra mail, pi alto il punteggio complessivo e quindi
maggiore la probabilit di essere segnalati come spammer.
A contare non il singolo comportamento (per esempio lutilizzo di punti esclamativi nelloggetto)
quanto la somma di tutti i comportamenti ritenuti sospetti. Per dirla in altri termini, possiamo
prenderci qualche rischio ogni tanto, possiamo anche ignorare le raccomandazioni degli
esperti, se queste ultime non si adattano alle nostre esigenze, purch non si superi una certa
soglia. Una soglia pericolosamente variabile, che dipende dalle policy degli ISP e dalla scelta dei
destinatari finali.
Fatta questa premessa, vediamo cosa meglio evitare.
1) Non indicare mai un mittente generico, del tipo noreply@, o con errori ortografici come
per esempio ifo@ o maketing@.
2) Non utilizzare, sempre nel mittente, domini .biz o .info, tipicamente usati dagli spammer.
3) Non utilizzare come mittente, per invii numerosi, un indirizzo di posta gratuito, come
quello fornito da Gmail, Libero o Yahoo.
4) Non usare caratteri tutti in maiuscolo come: SCOPRI LA NOSTRA OFFERTA.
5) Non usare punti esclamativi ripetuti, come per esempio: 50% di sconti su tutto!!!
Approfittane!!!
6) Non usare assolutamente un oggetto o un mittente vuoti.
7) Non iniziare un oggetto con una cifra espressa in dollari, per es. $1.000 dollari di
guadagno.
8) Non iniziare un oggetto con la scritta FREE oppure HELLO in maiuscolo.
9) Evitare lutilizzo delle parole inglesi FREE e GUARANTEED.
10) Non iniziare un oggetto con lo username del destinatario, ossia con quella parte che, in
un indirizzo e-mail, precede la @, e neppure con il nome del destinatario.
11) Non mettere troppi spazi bianchi tra una parola e laltra, n tra una lettera e unaltra, per
esempio: A T T E N Z I O N E ! N O V I T A A S S O L U T A !
12) Non inserire, a meno che non sia necessario, punti di domanda o punti esclamativi.
Oltre ai comportamenti negativi, alle cose da non fare, ce ne sono alcune che possono abbassare
il punteggio del messaggio e aiutarci quindi a passare il severo controllo dei filtri antispam.
In particolare, se la nostra mail scritta in lingua inglese, consigliabile:
1)
2)
3)
4)
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Per essere sicuri di non aver scritto un oggetto poco gradito ai filtri antispam, utile effettuare dei
test su caselle di posta differenti prima della spedizione. Di solito, se c qualcosa di sbagliato
nelloggetto, dovrebbe saltare subito allocchio.
LA/B Test
Fin qui abbiamo esposto le linee guida di base per la scelta di un oggetto, ma alla fine la prova
sul campo quella che conta davvero. Anche se abbiamo seguito alla lettera tutti i consigli e le
regole del buon senso, davvero difficile prevedere il successo o il fallimento di un copy.
Nelle-mail marketing, per nostra fortuna, ci viene in aiuto una tecnica che potrebbe ridurre il
rischio di errore prima di ogni invio. Tra gli addetti ai lavori viene chiamata A/B Test e, come si
pu evincere dal nome stesso, consiste nellinvio di un test preliminare su due campioni distinti.
Facciamo un esempio. Se devo lanciare una campagna e-mail su un target di 10.000 indirizzi, non
conviene essere troppo precipitosi e inviare subito la stessa mail allintero database. E anzi
opportuno, soprattutto se abbiamo investito molto tempo e denaro, inviare una mail di prova su
un campione pi ristretto, mettiamo 2.000 utenti. A questo punto, possiamo dividere questo
gruppo in due parti (1.000 ciascuno) e spedire due e-mail sostanzialmente uguali, cambiando
soltanto laspetto che ci interessa analizzare.
Nel nostro caso, il campione A ricever una mail con oggetto:
30% di sconto sui nuovi prodotti in catalogo
Il campione B, invece, ricever la stessa mail, ma con oggetto leggermente diverso:
Risparmia fino a 150 euro sui nuovi prodotti
Dopo qualche giorno, non ci resta che analizzare le aperture dei due messaggi e vedere se ci
sono state differenze di un certo rilievo. Se une-mail ha registrato pi letture rispetto allaltra, vuol
dire che loggetto pi efficace e pu essere utilizzato con maggior sicurezza per lintera
campagna. Se, come spesso succede, i tassi di apertura sono identici o si discostano per pochi
punti percentuali, significa che gli oggetti sono entrambi validi, o entrambi da rivedere, a seconda
dei casi.
Anche se A/B Test molto utile per sondare limpatto di un oggetto, bisogna stare attenti:
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con un oggetto diverso. Cos facendo, potremmo annullare del tutto gli effetti del secondo
invio e ottenere risultati poco attendibili.
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I due campioni devono essere omogenei e scelti in modo del tutto casuale. Se li
scegliamo in base a qualche caratteristica particolare (per sesso, nazionalit, data di
iscrizione, ecc.), il campione potrebbe non rappresentare pi lintero target e produrre
risultati distorti, di scarsa utilit.
LA/B Test, affinch sia davvero efficace, deve concentrarsi su ununica variabile, per
esempio loggetto, la grafica, lo slogan o altri elementi di nostro interesse. Se teniamo sotto
osservazione troppe variabili nello stesso tempo, rischiamo di fare confusione e non capire
pi cosa piace davvero e cosa no.
Infine, questa opportunit non deve essere una scusa per non riflettere: sarebbe troppo
semplice e sbrigativo buttare gi due oggetti in modo approssimativo e poi affidare allA/B
Test la scelta definitiva. Al contrario, il test dovrebbe essere la prova del nove, un modo
per migliorare ci che non ci convince.
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Qual il pi grande vantaggio che stiamo offrendo ai nostri destinatari? Su quale caratteristica
del prodotto o del servizio meglio puntare? Una volta individuato il principale punto di forza,
possiamo cercare di renderlo in un oggetto.
Esempi:
Con FastTrack arrivi prima degli altri
Solo da noi non paghi la spedizione
3. Un oggetto "notizia"
Questa tecnica consiste nel rendere un oggetto, anche con finalit commerciali, come titolo di
una notizia. Il trucco sta nello stuzzicare la curiosit dei lettori, far leva sul loro bisogno innato di
conoscere.
Esempi:
Scoperto un nuovo modo di radersi
Il 50% delle donne sceglie la crema Essence
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6. Un oggetto "imperativo"
Questo oggetto dice al destinatario, in modo semplice e diretto, che cosa deve fare, che cosa
vogliamo che lui faccia. Il metodo funziona se l'oggetto, oltre a dare un comando, in grado di
dire il perch lui dovrebbe ascoltarci.
Esempi:
Scarica la nuova guida sull'e-mail marketing
Evita code all'ingresso, pre-registrati online
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Quando scriviamo l'oggetto della nostra e-mail, prendiamoci il tempo necessario e, se abbiamo
tempo, testiamo oggetti diversi su diverse tipologie di destinatari.
L'oggetto il primo messaggio che vedono gli utenti, e una leva imprescindibile per emergere
tra le e-mail dei nostri concorrenti.
About
Questa guida stata scritta da:
Gianluca Riboni - Copy Writer e Web Master
www.gianlucariboni.it
Le fonti da cui ho attinto per la redazione di questa guida sono pubblicate a questo indirizzo:
http://www.e-mailmarketinglab.net/fonti-link-utili.asp
La presente guida rilasciata con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate.
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come fonte E-mail marketing LAB - www.e-mailmarketinglab.net.
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