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Obiettivo dellesperimento
Stima del valore dellaccelerazione gravitazionale terrestre attraverso lo studio del
comportamento di una molla sollecitata da forze peso di diverse intensit.
Introduzione teorica
A partire dalla legge di Hooke si in grado di stabilire la seguente relazione tra la forza peso e
la forza elastica di una molla a cui sia agganciata una massa:
mi=massa campione
T i =2
( mp +mi +mo /3 )
k
dove
Le misurazioni dei diversi periodi doscillazione consentiranno la stima della costante elastica
k , e dunque, attraverso la legge di Hooke, permetteranno il calcolo del valore di g.
Apparato sperimentale
Gli strumenti necessari al fine dellesperienza sono i seguenti:
cronometro (risoluzione
1 mg )
0,01 s )
2 mm )
piattino porta-campione
sostegno metallico per loscillatore
campioni di massa
m1=5,009 0,001 g
m3=19,969 0,001 g
m2=9,973 0,001 g
m4=50,028 0,001 g
Acquisizione dati
Effettuata la misurazione delle masse dei campioni, i cui valori sono riportati nel
precedente paragrafo, si stabilisce una serie di combinazioni di masse
mi da utilizzare
masse
utilizz
ate
m1
m1+m2=
m1,2
m3
5,009 g
14,982
g
m1+m3
= m1,3
m4
valori
[g]
19,969
g
24,978
g
50,028
g
errore
assoluto
[g]
+0,001 g
+0,002 g
+0,001 g
+0,002 g
+0,001 g
Si misurano dunque le differenti lunghezze della molla a riposo e al variare delle masse
utilizzate.
lu
ng
he
zz
e
valori
[cm]
l
l
m0 (molla a
riposo)
13,5
cm
+0,2 cm
m1
18,1
cm
+0,2 cm
m1,2
22,5
cm
+0,2 cm
m3
20,3
cm
+0,2 cm
m1,3
33,4
cm
+0,2 cm
m4
1,3
+0,2 cm
1,2
massa di
riferiment
o
9,1
cm
errore
assoluto
[cm]
i necessari a compiere le
masse
utilizzatee
ripetizion
i misura
i 1
5
,
0
1
i 2
5
,
0
0
i 3
5
,
0
2
s
i 4
5
,
0
5
s
i 5
5
,
0
2
s
i 6
5
,
0
7
6
,
7
8
6
,
5
8
6
,
5
7
6
,
5
7
6
,
6
3
6
,
5
9
7
,
2
9
7
,
2
6
7
,
2
0
7
,
2
6
7
,
2
5
1
0
,
3
5
+0,01 s
7
,
7
9
s
1
0
,
3
1
+0,01 s
7
,
8
6
s
1
0
,
4
1
+0,01 s
7
,
7
7
s
1
0
,
3
2
+0,01 s
+0,01 s
+0,01 s
errore
assoluto
[s]
7
,
8
2
7
,
2
8
m
,
7
,
8
2
s
1
0
,
3
0
7
,
7
9
s
1
0
,
3
7
i 7
5
,
0
0
i 8
5
,
0
2
s
6
,
6
2
6
,
6
6
s
7
,
2
0
7
,
2
9
s
7
,
8
1
s
1
0
,
2
8
+0,01 s
+0,01 s
7
,
9
1
s
1
0
,
3
6
s
s
Analisi dati
m i
del tempo
m i=
k=1
( i )k
8
di ogni media
tramite la formula
2
1
s =
( i )k m i )
(
8(81) k=1
massa di
riferimento
tempo medio
[s]
mi
5,
6,
7,
7,
errore
assoluto
[s]
m
4
1
0
,
3
4
+0,01 s
deviazione
standard di mi
[s]
m1
m1,
m3
m1,
m4
+0,0
1s
+0,0
3s
+0,0
1s
+0,0
2s
+0,0
2s
Dividendo poi sia i valori medi (e gli errori strumentali ad essi associati) sia le relative
deviazioni standard per il numero di periodi osservati in una misurazione (dieci),
possibile ottenere i valori riguardanti i singoli periodi Ti , come di seguito mostrato.
T1
0,502
s
errore
strumentale
[s]
+0,001 s
deviazione
standard [s]
+0,001 s
T1,2
T3
T1,3
T4
0,663
s
0,725
s
0,782
s
1,034
s
+0,001 s
+0,003 s
+0,001 s
+0,001 s
+0,001 s
+0,002 s
+0,001 s
+0,002 s
Nella valutazione degli errori sar necessario confrontare per ogni misura gli errori
strumentali con le fluttuazioni statistiche, tenendo conto volta per volta solamente del
maggiore tra essi, che verr riportato come errore associato alla misura. Nel caso
presentato dunque i valori delle deviazioni standard coincideranno con gli errori assunti
in definitiva in quanto mai minori dellerrore derivante dalla precisione del cronometro.
Grafici
I due grafici allegati illustrano le relazioni che legano la variazione di massa alla
variazione di periodo e allallungamento della molla.
Nel caso del periodo, esprimendo i tempi al quadrato stata evidenziata la linearit
della relazione
T i 2=
4
4
mi+
( m p+mo /3 )
k
k
Perci stato necessario calcolare il quadrato dei vari periodi e propagare nelle stime i
corretti errori per mezzo della nota formula
Periodi medi
quadrati Ti2
T
2
T21
0,2
52
s2
=
2
T
T
+
0
,
0
0
1
T i2=2T i T i
Si dunque ottenuto:
s
2
T21,2
0,4
39
s2
+
0
,
0
0
3
s
2
0,5
25
s2
+
0
,
0
0
1
s
2
T21,3
0,6
11
s2
+
0
,
0
0
3
s
2
T24
1,0
69
s2
+
0
,
0
0
4
s
2
Come prima cosa necessario stimare la costante elastica k servendosi del grafico della
relazione tra periodo delle oscillazioni e masse utilizzate: essendo
T i 2=
4
4
mi+
( m p+mo /3 )
k
k
ed in particolare
c=
4
k
(dove c il coefficiente
k=
4
c
La stima definitiva di k stata calcolata come media aritmetica dei valori ottenuti in
funzione dei coefficienti angolari della retta a pendenza massima e della retta a
pendenza minima passanti per gli intervalli corrispondenti alle incertezze delle due
misure pi distanti tra loro sul grafico. La semi-dispersione tra il valor medio della
costante e i valori calcolati stata assunta come errore.
Nella seguente tabella sono riportati i rapporti incrementali ( cmin, cmax), i relativi valori di
k, la media di questi ed infine la semi-dispersione del valore della costante trovato.
pendenza
minima: cmin
kmin
T
1,0730,251
=
=0,018 s2 / g
m 50,0275,010
pendenza
massima: cmax
T 2 1,0650,253
=
=0,018 s2 / g
m 50,0295,008
kmax
2,20 N /m
2,18 N /m
2,16 N /m
semidispersio
ne
0,02 N /m
g
g
l i= mi+ m p +l o
k
k
g=n k
In modo analogo al precedente si sono valutati i coefficienti delle rette a pendenza
massima e minima, la loro media aritmetica ed infine la semi-dispersione sul valor
medio.
pendenza
minima: nmin
l
33,613,3
=
=0,45 cm/g
m 50,0295,008
pendenza
massima: nmax
l
33,213,7
=
=0,43 cm/ g
m 50,0275,010
n medio
semidispersione
0,44 cm / g
0,01cm/ g
g=g
( kk + nn )
g= 0,3
g=9,6
si ottiene:
m
s2
m
s2
Conclusioni