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PROGETTO:
di Pasquale Barilone Presidente dellAssociazione Vita di Quartiere
Un nuovo modello per promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita della citt"
INDICE
3
5
6
7
8
9
10
10
12
13
14
16
17
18
18
19
21
22
26
28
28
29
31
31
32
4
5
6
7
8
10
10
11
12
13
15
16
17
18
18
20
21
25
27
28
28
30
31
31
32
33
40
5. Obiettivi Generali:
Centri Sociali presenti nei quartieri di riferimento e/o dove non presenti interno
plessi scolastici o locali appartenenti al patrimonio del Comune di Montesilvano
8. Gruppo Comunale per la costituzione dellEdicole dellAscolto:
Il Sindaco e/o suo delegato
Tre Consiglieri Comunali (Due di maggioranza Uno di minoranza)
Istruttore Amministrativo
INTRODUZIONE
Nellottica della riqualificazione dei rapporti fra cittadini e istituzioni, diverse Pubbliche
Amministrazioni hanno sperimentato e/o sviluppato strumenti e iniziative per favorire forme
di partecipazione civica.
Sotto il profilo normativo, tale tendenza stata ulteriormente rafforzata e rinnovata nei
contenuti in seguito alla riforma del Titolo V della Costituzione, la quale introduce, allart.
118, il principio di sussidiariet orizzontale, che stabilisce che Stato Regioni, Citt
Metropolitane, Province e Comuni favoriscono lautonoma iniziativa dei cittadini, singoli e
associati, per lo svolgimento di attivit di interesse generale, sulla base di principi di
sussidiariet.
Ci significa attribuire al cittadino un ruolo di primaria centralit nella vita pubblica, oltre
che un potere di iniziativa nuovo; vale a dire, indurre unevoluzione ulteriore delle modalit
di relazione tra Pubblica Amministrazione e cittadini, in una logica di superamento del
paradigma bipolare per il perseguimento di obiettivi comuni.
Il tema della Democrazia Partecipativa e un argomento fondamentale per affermare
unidea della politica non solo leaderistica, ma che sappia rispondere alle reali esigenze
dei cittadini; fondamentale per confermare il valore del decentramento istituzionale e
gestionale attraverso cui i cittadini, facendo emergere direttamente i propri bisogni,
assumono funzione attiva di proposta.
Lattenzione alla soddisfazione dei bisogni dei cittadini alla base dellazione
amministrativa dellAmministrazione comunale.
Tale obiettivo pu essere conseguito attraverso la costituzione di un nuovo rapporto di
collaborazione tra Amministrazione e cittadini e la realizzazione di una specifica politica di
soddisfacimento dei bisogni sul territorio.
La costruzione di un nuovo rapporto tra Amministrazione e cittadini deve essere fondato
sulla costante informazione e sul coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni pubbliche,
superando una visione della partecipazione limitata alla sola raccolta delle preferenze e
ponendo maggiore enfasi sul ruolo attivo dei cittadini.
Affinch questo nuovo rapporto si concretizzi e necessario che al cittadino si garantisca
uno spazio reale di emersione dei propri bisogni, libero e franco da logiche ed interessi di
parte.
Tale spazio e rappresentato dalle Edicole dellAscolto, poich in esse gli abitanti delle
diverse zone territoriali condividono lo stesso tipo di problematiche legate principalmente
ai rispettivi quartieri di riferimento e alle carenze di servizi.
LE EDICOLE DELLASCOLTO
Con lIstituzione delle Edicole dellAscolto, si puo trovare il punto di equilibrio tra la
democrazia rappresentativa e la democrazia partecipativa.
Ridare le gambe a quanto sancito dallart. 7 (La Partecipazione) dello Statuto del Comune
di Montesilvano che recita: Il Comune favorisce e regola la partecipazione dei cittadini sia
in forma individuale che associata all'amministrazione locale, nel rispetto dei principi di
efficienza ed efficacia dell'azione amministrativa.
Le Edicole dellAscolto devono diventare un punto importante di conoscenza e
interpretazione dei bisogni della popolazione, avvicinare il Comune ai problemi quotidiani
dei cittadini e migliorare lazione amministrativa.
Tale indirizzo, inserito nel programma politico dellattuale Amministrazione, parte dalla
necessit di sviluppare una cittadinanza attiva che trova il suo spazio naturale nei singoli
quartieri della citt.
Il quartiere quindi come luogo di produzione di democrazia partecipativa.
Inserire unEdicola dellascolto vera e propria su ogni quartiere di Montesilvano che
funga da centro di ascolto, di proposte e di risposte. Questa deve avere un ruolo di
coordinamento tra il cittadino e lamministrazione e dovr da una parte rispondere
allesigenza di informare la cittadinanza sui programmi e le attivit dellamministrazione
comunale relativi al territorio di riferimento, mentre dallaltra parte, il Comune riconosce ai
quartieri il ruolo di promuovere la partecipazione attiva della collettivit nel governo della
Citta attraverso lapprofondimento dei problemi, il miglioramento delle condizioni di vita
del quartiere, lo sviluppo, la crescita sociale, culturale e civile della popolazione di
Montesilvano.
La partecipazione di tutti i cittadini al governo della Citt e la strada principale per
superare le differenze tra centro e periferia. Per questo gli strumenti e le tecnologie della
democrazia partecipativa possono costituire una formidabile occasione di crescita civile e
un potente mezzo per migliorare piu efficacemente, e dal basso, la nostra citt.
Con Le Edicole dellAscolto, non si sostituisce la democrazia rappresentativa con quella
partecipativa ma semplicemente questultime sono indispensabile integrazione per
migliorare il sistema democratico della nostra citta facendo uscire la politica
dallautoreferenzialit.
LA CITTA DI MONTESILVANO
La Citta di Montesilvano
Provincia
Regione
Popolazione
Superficie
Densit
Codice Istat
Codice catastale
Prefisso
CAP
Pescara (PE)
Abruzzo
52.829 abitanti (01/01/2014 - Istat)
23,57 km
2.240,93 ab./km
068024
F646
085
65015
Evoluzione demografica
N.B. Rilevazione Ultimi dati istat 01.01.2014 la popolazione ha raggiunto i 52.829 abitanti
31 dicembre
40.730
2002
31 dicembre
41.554
+824
+2,02%
2003
31 dicembre
42.427
+873
+2,10%
15.163
2,80
2004
31 dicembre
43.258
+831
+1,96%
15.772
2,74
2005
31 dicembre
44.687
+1.429
+3,30%
16.606
2,69
2006
31 dicembre
45.845
+1.158
+2,59%
17.365
2,64
2007
31 dicembre
47.695
+1.850
+4,04%
18.440
2,58
2008
31 dicembre
49.052
+1.357
+2,85%
19.125
2,56
2009
31 dicembre
50.389
+1.337
+2,73%
19.837
2,54
2010
31 dicembre
51.565
+1.176
+2,33%
20.451
2,52
2011 ()
8 ottobre
52.284
+719
+1,39%
20.896
2,50
2011 ()
9 ottobre
50.413
-1.871
-3,58%
2011
31 dicembre
50.593
+180
+0,36%
20.962
2,41
2012
31 dicembre
51.424
+831
+1,64%
21.396
2,40
2013
31 dicembre
52.829
+1.405
+2,73% 21.679
2,43
() popolazione anagrafica al 8 ottobre 2011, giorno prima del censimento 2011.
() popolazione censita il 9 ottobre 2011, data di riferimento del censimento 2011.
10
11
La tabella seguente riporta il dettaglio del comportamento migratorio dal 2002 al 2013.
Vengono riportate anche le righe con i dati ISTAT rilevati in anagrafe prima e dopo l'ultimo
censimento della popolazione.
Anno
1 gen-31
dic
Iscritti
DA
altri
comuni
Cancellati
DA
ester
o
per
altri
motivi
(*)
PER
altri
comuni
PER
ester
o
per
altri
motivi
(*)
Saldo
Saldo
Migratori Migratori
o con
o totale
l'estero
2002
1.386
223
87
997
12
+211
+682
2003
1.434
504
77
1.174
129
+375
+706
2004
1.627
324
53
1.225
88
+236
+683
2005
2.062
279
29
991
78
+201
+1.297
2006
1.850
239
47
1.090
44
10
+195
+992
2007
2.373
608
45
1.312
25
31
+583
+1.658
2008
1.944
520
46
1.295
30
40
+490
+1.145
2009
2.039
525
32
1.375
43
48
+482
+1.130
2010
1.954
531
60
1.326
137
66
+394
+1.016
2011 ()
1.377
325
59
935
64
138
+261
+624
2011 ()
426
85
70
438
+76
+133
2011 ()
1.803
410
129
1.373
73
139
+337
+757
2012
2.007
365
494
1.704
85
373
+280
+704
2013
1.589
344
1.405
1.584
65
418
+279
+1.271
12
La tabella seguente riporta il dettaglio delle nascite e dei decessi dal 2002 al 2013.
Vengono riportate anche le righe con i dati ISTAT rilevati in anagrafe prima e dopo l'ultimo
censimento della popolazione.
Anno
Bilancio demografico
Nascite
Decessi
Saldo
Naturale
2002
1 gennaio-31 dicembre
434
292
+142
2003
1 gennaio-31 dicembre
458
291
+167
2004
1 gennaio-31 dicembre
472
324
+148
2005
1 gennaio-31 dicembre
456
324
+132
2006
1 gennaio-31 dicembre
506
340
+166
2007
1 gennaio-31 dicembre
519
327
+192
2008
1 gennaio-31 dicembre
569
357
+212
2009
1 gennaio-31 dicembre
555
348
+207
2010
1 gennaio-31 dicembre
546
386
+160
2011 ()
1 gennaio-8 ottobre
390
295
+95
2011 ()
9 ottobre-31 dicembre
147
100
+47
537
395
+142
525
398
+127
2012
1 gennaio-31 dicembre
13
14
Et
Maschi
Femmine
Totale
0-4
2.838
1.506
53,1
%
1.332
46,9
%
2.838
5,5
%
5-9
2.726
1.400
51,4
%
1.326
48,6
%
2.726
5,3
%
10-14
2.453
1.262
51,4
%
1.191
48,6
%
2.453
4,8
%
15-19
2.321
1.183
50,9
%
1.140
49,1
%
2.323
4,5
%
20-24
2.537
96
1.376
52,3
%
1.257
47,7
%
2.633
5,1
%
25-29
2.203
655
1.357
47,4
%
1.507
52,6
%
2.864
5,6
%
30-34
1.784
1.709
37
1.672
47,3
%
1.862
52,7
%
3.534
6,9
%
35-39
1.536
2.783
74
2.150
48,8
%
2.252
51,2
%
4.402
8,6
%
40-44
1.126
3.411
23
184
2.292
48,3
%
2.452
51,7
%
4.744
9,2
%
45-49
683
3.487
62
241
2.247
50,2
%
2.226
49,8
%
4.473
8,7
%
50-54
396
2.903
89
233
1.761
48,6
%
1.860
51,4
%
3.621
7,0
%
55-59
216
2.430
134
143
1.407
48,1
%
1.516
51,9
%
2.923
5,7
%
60-64
143
2.288
227
108
1.203
43,5
%
1.563
56,5
%
2.766
5,4
%
65-69
99
2.033
330
84
1.196
47,0
%
1.350
53,0
%
2.546
5,0
%
70-74
85
1.735
461
74
1.123
47,7
%
1.232
52,3
%
2.355
4,6
%
75-79
65
1.273
557
33
920
47,7
1.008
52,3
1.928
3,7
15
80-84
46
667
542
11
536
42,3
%
730
57,7
%
1.266
2,5
%
85-89
22
234
416
227
33,5
%
450
66,5
%
677
1,3
%
90-94
50
210
85
31,6
%
184
68,4
%
269
0,5
%
95-99
11
56
20
27,4
%
53
72,6
%
73
0,1
%
100+
20,0
%
80,0
%
10
0,0
%
21.29
3
25.768
3.130
1.233
24.92
5
48,5
%
26.49
9
51,5
%
51.42
4
Total
e
16
17
Et
Maschi Femmine
Totale
273
269
542
324
240
564
311
262
573
292
286
578
306
275
581
282
306
588
279
251
530
263
252
515
277
256
533
299
261
560
10
273
232
505
11
261
262
523
12
281
228
509
13
219
235
454
14
228
234
462
15
251
226
477
16
228
247
475
17
245
219
464
18
237
199
436
18
Anno
1 gennaio
65+ anni
Totale Et media
residenti
2002
6.297
28.276
6.157
40.730
39,3
2003
6.439
28.665
6.450
41.554
39,5
2004
6.549
29.154
6.724
42.427
39,8
2005
6.667
29.576
7.015
43.258
40,0
2006
6.918
30.434
7.335
44.687
40,1
2007
7.001
31.263
7.581
45.845
40,4
2008
7.244
32.584
7.867
47.695
40,4
2009
7.560
33.315
8.177
49.052
40,5
2010
7.828
34.125
8.436
50.389
40,6
2011
7.919
34.964
8.682
51.565
40,9
2012
7.854
34.075
8.664
50.593
41,0
2013
8.017
34.283
9.124
51.424
41,3
19
INICATORI DEMOCRAFICI
Indice di
Indice di
vecchiaia dipendenza
strutturale
Indice di
Indice di
Indice di
ricambio
struttura
carico
della
della
di figli
popolazione popolazione per donna
attiva
attiva
feconda
Indice di
natalit
(x 1.000
ab.)
Indice di
mortalit
(x 1.000
ab.)
1 gennaio
1 gennaio
1 gennaio
2002
97,8
44,0
111,3
83,9
20,0
10,5
7,1
2003
100,2
45,0
111,7
86,1
19,9
10,9
6,9
2004
102,7
45,5
113,6
88,9
19,2
11,0
7,6
2005
105,2
46,3
108,8
90,7
18,9
10,4
7,4
2006
106,0
46,8
104,6
93,2
18,9
11,2
7,5
2007
108,3
46,6
110,0
98,8
18,8
11,1
7,0
2008
108,6
46,4
107,7
100,2
19,4
11,8
7,4
2009
108,2
47,2
108,3
103,0
19,6
11,2
7,0
2010
107,8
47,7
113,0
106,2
19,2
10,7
7,6
2011
109,6
47,5
118,6
109,9
19,1
10,5
7,7
2012
110,3
48,5
119,3
112,9
19,0
10,3
7,8
2013
113,8
50,0
119,1
117,6
18,3
0,0
0,0
Glossario
Indice di vecchiaia
Rappresenta il grado di invecchiamento di una popolazione. il rapporto percentuale tra il
numero degli ultrassessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni. Ad
esempio, nel 2013 l'indice di vecchiaia per il comune di Montesilvano dice che ci sono
113,8 anziani ogni 100 giovani.
Indice di dipendenza strutturale
Rappresenta il carico sociale ed economico della popolazione non attiva (0-14 anni e 65
anni ed oltre) su quella attiva (15-64 anni). Ad esempio, teoricamente, a Montesilvano nel
2013 ci sono 50,0 individui a carico, ogni 100 che lavorano.
Indice di ricambio della popolazione attiva
Rappresenta il rapporto percentuale tra la fascia di popolazione che sta per andare in
pensione (55-64 anni) e quella che sta per entrare nel mondo del lavoro (15-24 anni). La
popolazione attiva tanto pi giovane quanto pi l'indicatore minore di 100. Ad esempio,
a Montesilvano nel 2013 l'indice di ricambio 119,1 e significa che la popolazione in et
lavorativa abbastanza anziana.
Indice di struttura della popolazione attiva
20
21
22
PAESI DI PROVENIENZA
Segue il dettaglio dei paesi di provenienza dei cittadini stranieri residenti divisi per
continente di appartenenza ed ordinato per numero di residenti.
Area
Maschi Femmine Totale
%
EUROPA
Romania
Unione Europea
473
Albania
Europa centro
orientale
242
215
457 10,72%
Ucraina
Europa centro
orientale
103
307
410 9,62%
Polonia
Unione Europea
25
79
104 2,44%
Bulgaria
Unione Europea
29
68
97 2,27%
Federazione Russa
Europa centro
orientale
17
72
89 2,09%
Lituania
Unione Europea
60
66 1,55%
Repubblica di
Macedonia
Europa centro
orientale
36
21
57 1,34%
Repubblica Moldova
Europa centro
orientale
11
24
35 0,82%
Germania
Unione Europea
10
16
26 0,61%
Francia
Unione Europea
12
14
26 0,61%
Kosovo
Europa centro
orientale
11
12
23 0,54%
Spagna
Unione Europea
15
21 0,49%
Croazia
Europa centro
orientale
11
20 0,47%
Bielorussia
Europa centro
orientale
14
18 0,42%
Regno Unito
Unione Europea
12 0,28%
Bosnia-Erzegovina
Europa centro
orientale
11 0,26%
Repubblica di Serbia
Europa centro
orientale
11 0,26%
Montenegro
Europa centro
orientale
11 0,26%
Slovacchia
Unione Europea
10 0,23%
Repubblica Ceca
Unione Europea
10
10 0,23%
Svizzera
9 0,21%
23
Ungheria
Unione Europea
7 0,16%
Belgio
Unione Europea
6 0,14%
Portogallo
Unione Europea
6 0,14%
Estonia
Unione Europea
4 0,09%
Lettonia
Unione Europea
4 0,09%
Grecia
Unione Europea
4 0,09%
Paesi Bassi
Unione Europea
4 0,09%
Svezia
Unione Europea
4 0,09%
Finlandia
Unione Europea
2 0,05%
Austria
Unione Europea
2 0,05%
Danimarca
Unione Europea
1 0,02%
Lussemburgo
Unione Europea
1 0,02%
Turchia
Europa centro
orientale
1 0,02%
Irlanda
Unione Europea
1 0,02%
Totale Europa
AFRICA
Area
Senegal
Africa occidentale
Marocco
1.037
357
82
439 10,30%
Africa settentrionale
77
60
137 3,21%
Nigeria
Africa occidentale
65
71
136 3,19%
Tunisia
Africa settentrionale
41
20
61 1,43%
Algeria
Africa settentrionale
12
20 0,47%
Etiopia
Africa orientale
15 0,35%
Egitto
Africa settentrionale
12 0,28%
Capo Verde
Africa occidentale
6 0,14%
Libia
Africa settentrionale
3 0,07%
Sud Africa
Africa centro
meridionale
2 0,05%
Sierra Leone
Africa occidentale
2 0,05%
Kenya
Africa orientale
2 0,05%
Africa centro
meridionale
2 0,05%
Eritrea
Africa orientale
1 0,02%
Costa d'Avorio
Africa occidentale
1 0,02%
Camerun
Africa centro
1 0,02%
24
meridionale
Liberia
Africa occidentale
1 0,02%
Mauritius
Africa orientale
1 0,02%
Seychelles
Africa orientale
1 0,02%
Somalia
Africa orientale
1 0,02%
Tanzania
Africa orientale
1 0,02%
Togo
Africa occidentale
1 0,02%
Uganda
Africa orientale
1 0,02%
581
266
847 19,86%
Totale Africa
ASIA
Area
Repubblica Popolare
Cinese
Asia orientale
Repubblica Islamica
dell'Iran
168
135
303 7,11%
Asia occidentale
19
16
35 0,82%
Bangladesh
Asia centro
meridionale
23
27 0,63%
Filippine
Asia orientale
17
21 0,49%
Uzbekistan
Asia centro
meridionale
12
14 0,33%
Armenia
Asia occidentale
7 0,16%
India
Asia centro
meridionale
6 0,14%
Thailandia
Asia orientale
3 0,07%
Kirghizistan
Asia centro
meridionale
3 0,07%
Georgia
Asia occidentale
2 0,05%
Israele
Asia occidentale
2 0,05%
Giordania
Asia occidentale
1 0,02%
Iraq
Asia occidentale
1 0,02%
Giappone
Asia orientale
1 0,02%
Territori dell'Autonomia
Palestinese
Asia occidentale
1 0,02%
222
205
427 10,01%
Totale Asia
AMERICA
Area
Brasile
America centro
meridionale
13
57
70 1,64%
Cuba
America centro
45
51 1,20%
25
meridionale
Colombia
America centro
meridionale
17
29
46 1,08%
Venezuela
America centro
meridionale
12
30
42 0,98%
Repubblica
Dominicana
America centro
meridionale
22
30 0,70%
Argentina
America centro
meridionale
17
23 0,54%
Bolivia
America centro
meridionale
13 0,30%
America settentrionale
6 0,14%
Per
America centro
meridionale
6 0,14%
Canada
America settentrionale
5 0,12%
Ecuador
America centro
meridionale
5 0,12%
Cile
America centro
meridionale
5 0,12%
Messico
America centro
meridionale
3 0,07%
Uruguay
America centro
meridionale
3 0,07%
Dominica
America centro
meridionale
2 0,05%
Trinidad e Tobago
America centro
meridionale
1 0,02%
Giamaica
America centro
meridionale
1 0,02%
Paraguay
America centro
meridionale
1 0,02%
Guatemala
America centro
meridionale
1 0,02%
82
232
314 7,36%
Totale America
APOLIDI (*)
Apolidi
Area
Apolidi
1 0,02%
Totale Apolidi
0
1
1 0,02%
(*) un apolide una persona che non gode del diritto di cittadinanza di alcuno stato.
26
27
Stranieri
Et
Maschi
Femmine
Totale
0-4
135
142
277
6,5%
5-9
79
101
180
4,2%
10-14
89
78
167
3,9%
15-19
96
77
173
4,1%
20-24
164
164
328
7,7%
25-29
209
302
511
12,0%
30-34
297
381
678
15,9%
35-39
245
299
544
12,8%
40-44
198
229
427
10,0%
45-49
171
184
355
8,3%
50-54
114
168
282
6,6%
55-59
61
86
147
3,4%
60-64
21
57
78
1,8%
65-69
13
33
46
1,1%
70-74
15
18
33
0,8%
75-79
11
18
0,4%
80-84
16
0,4%
85-89
0,1%
90-94
0,0%
95-99
0,0%
100+
0,0%
1.922
2.342
4.264
100%
Totale
28
I censimenti della popolazione italiana hanno avuto cadenza decennale a partire dal 1861
ad oggi, con l'eccezione del censimento del 1936 che si tenne dopo soli cinque anni per
regio decreto n.1503/1930. Inoltre, non furono effettuati i censimenti del 1891 e
del 1941 per difficolt finanziarie il primo e per cause belliche il secondo.
Variazione percentuale popolazione ai censimenti dal 1861 al 2011
Le variazioni della popolazione di Montesilvano negli anni di censimento espresse in
percentuale a confronto con le variazioni della provincia di Pescara e della regione
Abruzzo.
29
Popolazione
residenti
Var %
Note
1861
31 dicembre
2.253
1871
31 dicembre
1881
31 dicembre
1901
10 febbraio
1911
10 giugno
1921
1 dicembre
1931
21 aprile
1936
21 aprile
1951
4 novembre
30
10 1961
15 ottobre
11 1971
24 ottobre
12 1981
25 ottobre
13 1991
20 ottobre
14 2001
21 ottobre
15 2011
9 ottobre
31
40.700
50.413
+23,9%
32
INDICE
Artt.
Art. 1
Art. 2
Art. 3
Art. 4
Art. 5
Art. 6
Art. 7
Art. 8
Art. 9
Art. 10
Art. 11
Art. 12
Art. 13
Art. 14
Art. 15
Argomento
Principi Generali
Delimitazione territoriale
Criterio dell interesse generale
Funzioni Consultive
Modalita costitutive
Organi
Il Sindaco e/o suo delegato
Il Monitore Civico
La Conferenza dei Monitori
Civici
Il Portavoce
Il Collegio
Gestione delle Minute Spese
Comunicazione
Disposizioni di Legge
Norma Finale
Da pag.
A pag.
33
33
33
35
35
36
37
37
38
33
33
34
35
36
36
37
37
38
38
39
39
39
39
39
38
39
39
39
39
40
33
Articolo 1
Principi generali
1. Il presente Regolamento individua gli ambiti territoriali delle Edicole dellAscolto e
stabilisce natura, compiti e modalit di costituzione delle stesse.
2. Il Comune di Montesilvano, in attuazione dellart. 7 dello Statuto Comunale, con le
Edicole dellAscolto intende promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita
politica e sociale come un valore irrinunciabile da ricercare e ottenere attraverso
progetti e iniziative. Il fine di partecipazione la programmazione condivisa,
consapevole e partecipata. La cultura della comunit e la solidariet, la
responsabilit di ciascun cittadino verso tutti e di tutti verso ognuno.
Articolo 2
Delimitazione territoriale
1. Gli ambiti territoriali nei quali operano le Edicole dellAscolto sono delimitati e
riconosciuti, come da allegato n. 1 del presente Regolamento, in numero di 6 (sei)
quartieri e individuati come di seguito:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
34
35
Articolo 4
Funzioni Consultive
1. Le Edicole dellAscolto, attraverso i Monitori Civici, di cui al successivo art. 8 del
presente Regolamento, posso essere preventivamente informate e consultate ogni
qualvolta lAmministrazione Comunale debba adottare atti e provvedimenti rilevanti,
aventi comunque incidenza sul quartiere stesso concernenti:
a) La pianificazione urbanistica;
b) La gestione dei servizi pubblici, erogati sia direttamente che in regime di
concessione;
c) La localizzazione di opere pubbliche;
d) La definizione del sistema di mobilita.
2. La consultazione preventiva si svolge su documentazione proposta dalla Giunta o
dal Consiglio Comunale.
3. Le valutazioni espresse dalle Edicole dellAscolto in fase consultiva non sono
comunque vincolanti nei confronti dellAmministrazione Comunale.
4. La commissione Consigliare preposta avr facolt di convocare periodicamente i
Monitori Civici delle rispettive Edicole dellAscolto. Allo stesso modo Le Edicole
dellAscolto, attraverso il loro Monitore Civico, hanno facolta di richiedere confronti
con la Commissione competente o con altri organi dellAmministrazione Comunale.
5. Con frequenza almeno quadriemestrale, il Presidente del Consiglio, dintesa con il
Sindaco e la Giunta Comunale, dovr convocare una seduta pubblica di consiglieri
comunali, senza gettoni di presenza, nel corso della quale ciascuno Monitore Civico
potra proporre argomenti di discussione o di approfondimento su problematiche
relative al territorio della propria Edicola dellAscolto.
Articolo 5
Modalit costitutive
1. La Costituzione delle Edicole dellAscolto avviene con delibera del Consiglio
Comunale;
2. La Civica Amministrazione provvede a dotare le Edicole dellAscolto di adeguate
risorse, strutture, strumenti ai fini dello svolgimento delle funzioni.
3. LAmministrazione Comunale, al fine di garantire una attiva partecipazione dei
cittadini sin dalla fase iniziale della nascita delle Edicole dellAscolto ne
favorisce in ogni ambito di quartiere la formazione. In tale fase possono confluire
le Associazioni di quartiere e tutte le persone di eta superiore ai 16 anni che
risiedono, abitano, studiano o lavorano in ognuno dei quartieri di riferimento di cui
allart. 2 comma 1 del presente Regolamento.
4. La procedura per la costituzione delle Edicole dellAscolto e avviata dal
Sindaco, in tutti gli ambiti territoriali di cui allart. 2 comma 1 del presente
regolamento, mediante un avviso pubblico e un efficace piano di comunicazione
36
37
Articolo 7
IL Sindaco e/o suo delegato
1. Il Sindaco e lorgano monocratico a capo delle Edicole dellAscolto che presiede
alla organizzazione e al funzionamento. In tale veste,e per tale funzione egli puo
delegare un cittadino responsabile di tutto il progetto delle Edicole dellAscolto in
possesso dei seguenti requisiti per lelezione a Consigliere Comunale.
Articolo 8
Il Monitore Civico
1. Il Sindaco nomina i Monitori Civici.
2. Il Monitore Civico tiene rapporti stabili di reciproca e leale collaborazione e
informazione con il Comune e svolge il compito facilitatore dellorganizzazione e
delle conduzioni dellAssemblee.
3. Nella nomina di Monitore civico non hanno effetto le cause di incompatibilit se
linteressato cessa dalle funzioni non oltre il giorno fissato per la presentazione
delle candidature;
4. Alla nomina dei Monitori Civici deve essere garantita, ove possibile, la parit di
genere;
5. Possono essere nominati alla carica di Monitore Civico coloro che sono in possesso
dei requisiti per lelezione a Consigliere Comunale.
6. Ogni Monitore civico dura in carica tre anni e pu essere riconfermato massimo per
un ulteriore mandato.
7. Sono motivo di decadenza:
a) eventuali sue candidature a ruoli istituzionali e/o politici di qualsiasi tipo e
livello;
b) la cancellazione dalle liste elettorali per una delle cause previste dallart. 2
del D.P.R. 30 marzo1967, n.223
8. Nei casi di decadenza o dimissioni, il Sindaco provvede alla nuova scelta del
Monitore Civico dopo aver provveduto alla surroga con il primo degli esclusi dalla
lista dei candidati a Monitore Civico.
38
Articolo 9
La Conferenza dei Monitori Civici
1 Al fine di meglio coordinare i rapporti tra Le Edicole dellAscolto e lAmministrazione
Comunale, nonche di esaminare congiuntamente problematiche di rilievo cittadino,
e istituita la Conferenza dei Monitori civici dellEdicole dellAscolto. Il Sindaco
provvede alla convocazione della Conferenza dei Monitori Civici, di regola ogni 4
mesi. La conferenza puo autoconvocarsi su richiesta di almeno i 2/3 dei Monitori
Civici dei 6 quartieri di cui allart. 2 del presente regolamento.
Articolo 10
Il Portavoce
1. Il Portavoce tiene rapporti stabili di reciproca e leale collaborazione e informazione
con il Monitore civico e svolge il compito di facilitatore dellorganizzazione e delle
conduzioni dellAssemblee. Ascolta e annota i vari problemi delle persone residenti
nel quartiere, annota tutti i disservizi che si presentano nel quartiere e ne da
comunicazione al Monitore Civico.
2. Il Portavoce e nominato dal Monitore Civico.
3. Nella nomina di Portavoce non hanno effetto le cause di incompatibilit se
linteressato cessa dalle funzioni non oltre il giorno fissato per la presentazione delle
candidature;
4. Alla nomina dei Portavoce deve essere garantita, ove possibile, la parita di genere;
5. Possono essere nominati alla carica di Portavoce coloro che sono in possesso dei
requisiti per lelezione a Consigliere Comunale.
6. Ogni Portavoce dura in carica per tutta la durata in carica del Monitore Civico che
lo ha prescelto e puo essere sempre riconfermato.
7. Sono motivo di decadenza:
a) tre assenze consecutive, non giustificate, dalle riunioni di Collegio;
b) eventuali sue candidature a ruoli istituzionali e/o politici di qualsiasi tipo e livello;
c) puo essere destituito dallincarico di portavoce per comprovati motivi disciplinari
dal Monitore Civico previa comunicazione al Sindaco che puo chiedere
eventuali giustificazioni al Monitore Civico;
9. Nei casi di decadenza o dimissioni, il Monitore Civico provvede alla nuova scelta
del Portavoce.
39
Articolo 11
Il Collegio dell Edicola dellAscolto
1. Il Collegio e formato da un numero di membri pari a 5 ( cinque): 1 (Uno) Monitore
civico e 4 (quattro) Portavoce. Esso dal momento della sua costituzione, dura in
carica 3 anni.
2. Tutti i cittadini in possesso dei requisiti di cittadinanza attiva e che non rivestono
cariche istituzionali e/o politiche di qualsiasi tipo e livello, possono far parte del
Collegio, in non piu di un ambito territoriale di quartiere. Le candidature devono
essere presentate presso lUfficio del Sindaco, secondo le modalit indicate
dallAvviso Pubblico di cui allart. 5 comma 6 del presente regolamento, e devono
pervenire in numero di almeno cinque per ogni ambito territoriale, di cui allart. 2 del
presente regolamento.
3. I Portavoce sono nominati dal Monitore Civico.
Articolo 12
Gestione delle minute spese
1. Per le minute spese di gestione e di funzionamento di competenza delle Edicole
dellAscolto lAmministrazione Comunale attiva un apposito capitolo di bilancio.
.
Articolo 13
Comunicazione
1. LEdicola dellAscolto e lAmministrazione Comunale converranno di comune
accordo ad istituire meccanismi con i quali favorire la comunicazione e
linformazione tra lAmministrazione Comunale, le Edicole dellAscolto e i cittadini
residenti.
Articolo 14
Disposizioni di Legge
1. I dati anagrafici e sensibili acquisiti dal Collegio dellEdicola dellAscolto vengono
conservati nel pieno rispetto della legge 196/2003. Il Responsabile preposto dal
Collegio al trattamento dei dati e il Portavoce Segretario in carica e per quanto
non contemplato dal Presente Regolamento e fatto espresso richiamo al Codice
Civile, alle norme sulla trasparenza amministrativa ( Legge 241/90), sulla privacy
(Legge 196/2003) e alle normi vigenti.
Articolo 15
Norma finale
1. La risoluzione di questioni relative allapplicazione ed alla interpretazione del
presente Regolamento e demandata alla Giunta Comunale.
40