Sei sulla pagina 1di 40

1

Associazione culturale Vita di Quartiere

PROGETTO:
di Pasquale Barilone Presidente dellAssociazione Vita di Quartiere

LE EDICOLE DELL ASCOLTO

Un nuovo modello per promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita della citt"

INDICE

Scheda di sintesi del progetto


Introduzione
Le Edicole dellAscolto
La Citta di Montesilvano
Evoluzione demografica
Dati Istat Popolazione di Montesilvano 2011-2013
Variazione Percentuale della Popolazione
Flusso migratorio della Popolazione
Movimento naturale della Popolazione
Popolazione per Eta, Sesso e Stato Civile 2013
Distribuzione della Popolazione 2013 Montesilvano
Popolazione per Classi di Eta Scolastica 2013
Distribuzione della Popolazione per Eta Scolastica
Indici democratici e struttura di Montesilvano
Struttura della popolazione dal 2002 al 2013
Indicatori Demografici
Cittadini Stranieri Montesilvano 2011
Paesi di Provenienza
Distribuzione della Popolazione Straniera per Eta e Sesso
Censimento Popolazione di Montesilvano 1861 2011
Variazione percentuale popolazione ai censimenti dal 1861 al 2011
Dati popolazione ai censimenti dal 1861 al 2011
Censimento 2011 Montesilvano
Variazione demografica del comune al censimento 2011
Indice Regolamento per la costituzione e il funzionamento dellEdicole
dellAscolto
Regolamento per la costituzione e il funzionamento delle Edicole
dellAscolto

3
5
6
7
8
9
10
10
12
13
14
16
17
18
18
19
21
22
26
28
28
29
31
31
32

4
5
6
7
8
10
10
11
12
13
15
16
17
18
18
20
21
25
27
28
28
30
31
31
32

33

40

SCHEDA DI SINTESI DEL PROGETTO LE EDICOLE


DELLASCOLTO

1. Titolo del Progetto:


Progetto LEDICOLE DELLASCOLTO
2. Anagrafica Soggetto Proponente:

ASSOCIAZIONE CULTURALE VITA DI QUARTIERE


c.f. 91118660686 sede legale: Via Tirreno n9, Montesilvano (Pe)
iscritta allalbo delle associazioni del Comune di Montesilvano

3. Anagrafica Ideatore e progettista delle Edicole dellAscolto:


BARILONE Pasquale
Via Tirreno nr. 9
65015 Montesilvano (PE)
Cell. 331/3632635

4. Anagrafica Collaboratori del Progetto:


CAVALIERE Michele
65015 Montesilvano (PE)
Cell. 392/4942095
DE GREGORIO Liberatore
Via Lazio nr.
65015 Montesilvano (PE)
Cell. 320/2163018

5. Obiettivi Generali:

La collaborazione e il confronto con LAmministrazione Comunale;


Lanalisi delle problematiche ed il confronto con gli Organi Istituzionali del
Comune;
La formulazione di proposte sulla programmazione dei servizi di interesse
collettivo;
Lattivita di informazione e di promozione dei processi di consultazione e di
partecipazione dei cittadini alla vita pubblica;

Lapprofondimento delle problematiche del relativo ambito territoriale ed


elaborazione di proposte per il miglioramento della qualit della vita, in
ordine alle tematiche dei servizi sociali, della cultura e delle tradizioni
popolari, della salute, dello sport, della sicurezza sociale, della viabilit e
della mobilita urbana, dellambiente, del verde, del decoro urbano;
La promozione di iniziative, manifestazioni, eventi dinteresse collettivo
direttamente o in partenariato con altri soggetti sociali;
Lelaborazione di proposte per la programmazione del Piano triennale delle
Opere Pubbliche;
Facilitazione della partecipazione dei cittadini ai processi di consultazione
previsti per i piani e programmi aventi valenza ambientale;
La collaborazione con il sistema di protezione civile e/o organi equipollenti.

6. Contenuti del Progetto:


Le Edicole dellAscolto inserite in sei (6) quartieri di Montesilvano devono avere
un ruolo di coordinamento tra il cittadino e lamministrazione e dovr da una parte
rispondere allesigenza di informare la cittadinanza sui programmi e le attivit
dellamministrazione comunale relativi al territorio di riferimento, mentre dallaltra
parte, il Comune riconosce ai quartieri il ruolo di promuovere la partecipazione
attiva della collettivit nel governo della Citta attraverso lapprofondimento dei
problemi, il miglioramento delle condizioni di vita del quartiere, lo sviluppo, la
crescita sociale, culturale e civile della popolazione di Montesilvano.

7. Sedi dellEdicole dellAscolto:

Centri Sociali presenti nei quartieri di riferimento e/o dove non presenti interno
plessi scolastici o locali appartenenti al patrimonio del Comune di Montesilvano
8. Gruppo Comunale per la costituzione dellEdicole dellAscolto:
Il Sindaco e/o suo delegato
Tre Consiglieri Comunali (Due di maggioranza Uno di minoranza)
Istruttore Amministrativo

9. Organi dellEdicole dellAscolto:


Il Sindaco e/o suo delegato
Il Monitore Civico
La conferenza dei Monitori Civici
Il Portavoce
Il Collegio

INTRODUZIONE

Nellottica della riqualificazione dei rapporti fra cittadini e istituzioni, diverse Pubbliche
Amministrazioni hanno sperimentato e/o sviluppato strumenti e iniziative per favorire forme
di partecipazione civica.
Sotto il profilo normativo, tale tendenza stata ulteriormente rafforzata e rinnovata nei
contenuti in seguito alla riforma del Titolo V della Costituzione, la quale introduce, allart.
118, il principio di sussidiariet orizzontale, che stabilisce che Stato Regioni, Citt
Metropolitane, Province e Comuni favoriscono lautonoma iniziativa dei cittadini, singoli e
associati, per lo svolgimento di attivit di interesse generale, sulla base di principi di
sussidiariet.
Ci significa attribuire al cittadino un ruolo di primaria centralit nella vita pubblica, oltre
che un potere di iniziativa nuovo; vale a dire, indurre unevoluzione ulteriore delle modalit
di relazione tra Pubblica Amministrazione e cittadini, in una logica di superamento del
paradigma bipolare per il perseguimento di obiettivi comuni.
Il tema della Democrazia Partecipativa e un argomento fondamentale per affermare
unidea della politica non solo leaderistica, ma che sappia rispondere alle reali esigenze
dei cittadini; fondamentale per confermare il valore del decentramento istituzionale e
gestionale attraverso cui i cittadini, facendo emergere direttamente i propri bisogni,
assumono funzione attiva di proposta.
Lattenzione alla soddisfazione dei bisogni dei cittadini alla base dellazione
amministrativa dellAmministrazione comunale.
Tale obiettivo pu essere conseguito attraverso la costituzione di un nuovo rapporto di
collaborazione tra Amministrazione e cittadini e la realizzazione di una specifica politica di
soddisfacimento dei bisogni sul territorio.
La costruzione di un nuovo rapporto tra Amministrazione e cittadini deve essere fondato
sulla costante informazione e sul coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni pubbliche,
superando una visione della partecipazione limitata alla sola raccolta delle preferenze e
ponendo maggiore enfasi sul ruolo attivo dei cittadini.
Affinch questo nuovo rapporto si concretizzi e necessario che al cittadino si garantisca
uno spazio reale di emersione dei propri bisogni, libero e franco da logiche ed interessi di
parte.
Tale spazio e rappresentato dalle Edicole dellAscolto, poich in esse gli abitanti delle
diverse zone territoriali condividono lo stesso tipo di problematiche legate principalmente
ai rispettivi quartieri di riferimento e alle carenze di servizi.

LE EDICOLE DELLASCOLTO

Con lIstituzione delle Edicole dellAscolto, si puo trovare il punto di equilibrio tra la
democrazia rappresentativa e la democrazia partecipativa.
Ridare le gambe a quanto sancito dallart. 7 (La Partecipazione) dello Statuto del Comune
di Montesilvano che recita: Il Comune favorisce e regola la partecipazione dei cittadini sia
in forma individuale che associata all'amministrazione locale, nel rispetto dei principi di
efficienza ed efficacia dell'azione amministrativa.
Le Edicole dellAscolto devono diventare un punto importante di conoscenza e
interpretazione dei bisogni della popolazione, avvicinare il Comune ai problemi quotidiani
dei cittadini e migliorare lazione amministrativa.
Tale indirizzo, inserito nel programma politico dellattuale Amministrazione, parte dalla
necessit di sviluppare una cittadinanza attiva che trova il suo spazio naturale nei singoli
quartieri della citt.
Il quartiere quindi come luogo di produzione di democrazia partecipativa.
Inserire unEdicola dellascolto vera e propria su ogni quartiere di Montesilvano che
funga da centro di ascolto, di proposte e di risposte. Questa deve avere un ruolo di
coordinamento tra il cittadino e lamministrazione e dovr da una parte rispondere
allesigenza di informare la cittadinanza sui programmi e le attivit dellamministrazione
comunale relativi al territorio di riferimento, mentre dallaltra parte, il Comune riconosce ai
quartieri il ruolo di promuovere la partecipazione attiva della collettivit nel governo della
Citta attraverso lapprofondimento dei problemi, il miglioramento delle condizioni di vita
del quartiere, lo sviluppo, la crescita sociale, culturale e civile della popolazione di
Montesilvano.
La partecipazione di tutti i cittadini al governo della Citt e la strada principale per
superare le differenze tra centro e periferia. Per questo gli strumenti e le tecnologie della
democrazia partecipativa possono costituire una formidabile occasione di crescita civile e
un potente mezzo per migliorare piu efficacemente, e dal basso, la nostra citt.
Con Le Edicole dellAscolto, non si sostituisce la democrazia rappresentativa con quella
partecipativa ma semplicemente questultime sono indispensabile integrazione per
migliorare il sistema democratico della nostra citta facendo uscire la politica
dallautoreferenzialit.

LA CITTA DI MONTESILVANO

La Citta di Montesilvano

Provincia
Regione
Popolazione
Superficie
Densit
Codice Istat
Codice catastale
Prefisso
CAP

Pescara (PE)
Abruzzo
52.829 abitanti (01/01/2014 - Istat)
23,57 km
2.240,93 ab./km
068024
F646
085
65015

LA CITTA DI MONTESILVANO EVOLUZIONE DEMOGRAFICA

Evoluzione demografica

N.B. Rilevazione Ultimi dati istat 01.01.2014 la popolazione ha raggiunto i 52.829 abitanti

POPOLAZIONE MONTESILVANO 2011-2013

Andamento demografico della popolazione residente nel comune di Montesilvano dal


2001 al 2013. Grafici e statistiche su dati ISTAT al 31 dicembre di ogni anno.

La tabella in basso riporta il dettaglio della variazione della popolazione residente al 31


dicembre di ogni anno. Vengono riportate ulteriori due righe con i dati rilevati il giorno
dell'ultimo censimento della popolazione e quelli registrati in anagrafe il giorno precedente.
Media
Anno Data rilevamento Popolazione Variazione Variazione Numero
residente assoluta percentuale Famiglie componenti
per famiglia
2001

31 dicembre

40.730

2002

31 dicembre

41.554

+824

+2,02%

2003

31 dicembre

42.427

+873

+2,10%

15.163

2,80

2004

31 dicembre

43.258

+831

+1,96%

15.772

2,74

2005

31 dicembre

44.687

+1.429

+3,30%

16.606

2,69

2006

31 dicembre

45.845

+1.158

+2,59%

17.365

2,64

2007

31 dicembre

47.695

+1.850

+4,04%

18.440

2,58

2008

31 dicembre

49.052

+1.357

+2,85%

19.125

2,56

2009

31 dicembre

50.389

+1.337

+2,73%

19.837

2,54

2010

31 dicembre

51.565

+1.176

+2,33%

20.451

2,52

2011 ()

8 ottobre

52.284

+719

+1,39%

20.896

2,50

2011 ()

9 ottobre

50.413

-1.871

-3,58%

2011

31 dicembre

50.593

+180

+0,36%

20.962

2,41

2012

31 dicembre

51.424

+831

+1,64%

21.396

2,40

2013
31 dicembre
52.829
+1.405
+2,73% 21.679
2,43
() popolazione anagrafica al 8 ottobre 2011, giorno prima del censimento 2011.
() popolazione censita il 9 ottobre 2011, data di riferimento del censimento 2011.

10

La popolazione residente a Montesilvano al Censimento 2011, rilevata il giorno 9 ottobre


2011, risultata composta da 50.413 individui, mentre alle Anagrafi comunali ne
risultavano registrati 52.284. Si , dunque, verificata una differenza negativa
fra popolazione censita epopolazione anagrafica pari a 1.871 unit (-3,58%).
Per eliminare la discontinuit che si venuta a creare fra la serie storica della popolazione
del decennio intercensuario 2001-2011 con i dati registrati in Anagrafe negli anni
successivi, si ricorre ad operazioni di ricostruzione intercensuaria della popolazione.
I grafici e le tabelle di questa pagina riportano i dati effettivamente registrati in Anagrafe.
Variazione percentuale della popolazione
Le variazioni annuali della popolazione di Montesilvano espresse in percentuale a
confronto con le variazioni della popolazione della provincia di Pescara e della regione
Abruzzo.

Flusso migratorio della popolazione


Il grafico in basso visualizza il numero dei trasferimenti di residenza da e verso il comune
di Montesilvano negli ultimi anni. I trasferimenti di residenza sono riportati
come iscritti ecancellati dall'Anagrafe del comune.
Fra gli iscritti, sono evidenziati con colore diverso i trasferimenti di residenza da altri
comuni, quelli dall'estero e quelli dovuti per altri motivi (ad esempio per rettifiche
amministrative).

11

La tabella seguente riporta il dettaglio del comportamento migratorio dal 2002 al 2013.
Vengono riportate anche le righe con i dati ISTAT rilevati in anagrafe prima e dopo l'ultimo
censimento della popolazione.
Anno
1 gen-31
dic

Iscritti
DA
altri
comuni

Cancellati

DA
ester
o

per
altri
motivi
(*)

PER
altri
comuni

PER
ester
o

per
altri
motivi
(*)

Saldo
Saldo
Migratori Migratori
o con
o totale
l'estero

2002

1.386

223

87

997

12

+211

+682

2003

1.434

504

77

1.174

129

+375

+706

2004

1.627

324

53

1.225

88

+236

+683

2005

2.062

279

29

991

78

+201

+1.297

2006

1.850

239

47

1.090

44

10

+195

+992

2007

2.373

608

45

1.312

25

31

+583

+1.658

2008

1.944

520

46

1.295

30

40

+490

+1.145

2009

2.039

525

32

1.375

43

48

+482

+1.130

2010

1.954

531

60

1.326

137

66

+394

+1.016

2011 ()

1.377

325

59

935

64

138

+261

+624

2011 ()

426

85

70

438

+76

+133

2011 ()

1.803

410

129

1.373

73

139

+337

+757

2012

2.007

365

494

1.704

85

373

+280

+704

2013

1.589

344

1.405

1.584

65

418

+279

+1.271

(*) sono le iscrizioni/cancellazioni in Anagrafe dovute a rettifiche amministrative.


() bilancio demografico pre-censimento 2011 (dal 1 gennaio al 8 ottobre)
() bilancio demografico post-censimento 2011 (dal 9 ottobre al 31 dicembre)
() bilancio demografico 2011 (dal 1 gennaio al 31 dicembre). la somma delle due righe
precedenti.

12

Movimento naturale della popolazione


Il movimento naturale di una popolazione in un anno determinato dalla differenza fra le
nascite ed i decessi ed detto anche saldo naturale. Le due linee del grafico in basso
riportano l'andamento delle nascite e dei decessi negli ultimi anni. L'andamento del saldo
naturale visualizzato dall'area compresa fra le due linee.

La tabella seguente riporta il dettaglio delle nascite e dei decessi dal 2002 al 2013.
Vengono riportate anche le righe con i dati ISTAT rilevati in anagrafe prima e dopo l'ultimo
censimento della popolazione.
Anno

Bilancio demografico

Nascite

Decessi

Saldo
Naturale

2002

1 gennaio-31 dicembre

434

292

+142

2003

1 gennaio-31 dicembre

458

291

+167

2004

1 gennaio-31 dicembre

472

324

+148

2005

1 gennaio-31 dicembre

456

324

+132

2006

1 gennaio-31 dicembre

506

340

+166

2007

1 gennaio-31 dicembre

519

327

+192

2008

1 gennaio-31 dicembre

569

357

+212

2009

1 gennaio-31 dicembre

555

348

+207

2010

1 gennaio-31 dicembre

546

386

+160

2011 ()

1 gennaio-8 ottobre

390

295

+95

2011 ()

9 ottobre-31 dicembre

147

100

+47

2011 () 1 gennaio-31 dicembre

537

395

+142

525

398

+127

2012

1 gennaio-31 dicembre

2013 1 gennaio-31 dicembre


538
404
+134
() bilancio demografico pre-censimento 2011 (dal 1 gennaio al 8 ottobre)
() bilancio demografico post-censimento 2011 (dal 9 ottobre al 31 dicembre)
() bilancio demografico 2011 (dal 1 gennaio al 31 dicembre). la somma delle due righe
precedenti

13

POPOLAZIONE PER ETA, SESSO E STATO CIVILE 2013

Il grafico in basso, detto Piramide delle Et, rappresenta la distribuzione della


popolazione residente a Montesilvano per et, sesso e stato civile al 1 gennaio 2013.
La popolazione riportata per classi quinquennali di et sull'asse Y, mentre sull'asse X
sono riportati due grafici a barre a specchio con i maschi (a sinistra) e le femmine (a
destra). I diversi colori evidenziano la distribuzione della popolazione per stato civile: celibi
e nubili, coniugati, vedovi e divorziati.

In generale, la forma di questo tipo di grafico dipende dall'andamento demografico di una


popolazione, con variazioni visibili in periodi di forte crescita demografica o di cali delle
nascite per guerre o altri eventi.
In Italia ha avuto la forma simile ad una piramide fino agli anni '60, cio fino agli anni del
boom demografico.

14

DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE 2013 - MONTESILVANO

Et

Celibi Coniugat Vedov Divorziat


/Nubili
i
i
i
/e
/e
/e

Maschi

Femmine

Totale

0-4

2.838

1.506

53,1
%

1.332

46,9
%

2.838

5,5
%

5-9

2.726

1.400

51,4
%

1.326

48,6
%

2.726

5,3
%

10-14

2.453

1.262

51,4
%

1.191

48,6
%

2.453

4,8
%

15-19

2.321

1.183

50,9
%

1.140

49,1
%

2.323

4,5
%

20-24

2.537

96

1.376

52,3
%

1.257

47,7
%

2.633

5,1
%

25-29

2.203

655

1.357

47,4
%

1.507

52,6
%

2.864

5,6
%

30-34

1.784

1.709

37

1.672

47,3
%

1.862

52,7
%

3.534

6,9
%

35-39

1.536

2.783

74

2.150

48,8
%

2.252

51,2
%

4.402

8,6
%

40-44

1.126

3.411

23

184

2.292

48,3
%

2.452

51,7
%

4.744

9,2
%

45-49

683

3.487

62

241

2.247

50,2
%

2.226

49,8
%

4.473

8,7
%

50-54

396

2.903

89

233

1.761

48,6
%

1.860

51,4
%

3.621

7,0
%

55-59

216

2.430

134

143

1.407

48,1
%

1.516

51,9
%

2.923

5,7
%

60-64

143

2.288

227

108

1.203

43,5
%

1.563

56,5
%

2.766

5,4
%

65-69

99

2.033

330

84

1.196

47,0
%

1.350

53,0
%

2.546

5,0
%

70-74

85

1.735

461

74

1.123

47,7
%

1.232

52,3
%

2.355

4,6
%

75-79

65

1.273

557

33

920

47,7

1.008

52,3

1.928

3,7

15

80-84

46

667

542

11

536

42,3
%

730

57,7
%

1.266

2,5
%

85-89

22

234

416

227

33,5
%

450

66,5
%

677

1,3
%

90-94

50

210

85

31,6
%

184

68,4
%

269

0,5
%

95-99

11

56

20

27,4
%

53

72,6
%

73

0,1
%

100+

20,0
%

80,0
%

10

0,0
%

21.29
3

25.768

3.130

1.233

24.92
5

48,5
%

26.49
9

51,5
%

51.42
4

Total
e

16

POPOLAZIONE PER CLASSI DI ETA SCOLASTICA 2013

Distribuzione della popolazione di Montesilvano per classi di et da 0 a 18 anni al 1


gennaio 2013. Elaborazioni su dati ISTAT.
Il grafico in basso riporta la potenziale utenza per le scuole di Montesilvano, evidenziando
con colori diversi i differenti cicli scolastici (asilo nido, scuola dell'infanzia, scuola primaria,
scuola secondaria di I e II grado) e gli individui con cittadinanza straniera.

17

DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE PER ETA SCOLASTICA

Et

Maschi Femmine

Totale

273

269

542

324

240

564

311

262

573

292

286

578

306

275

581

282

306

588

279

251

530

263

252

515

277

256

533

299

261

560

10

273

232

505

11

261

262

523

12

281

228

509

13

219

235

454

14

228

234

462

15

251

226

477

16

228

247

475

17

245

219

464

18

237

199

436

18

INDICI DEMOCRAFICI E STRUTTURA DI MONTESILVANO

Struttura della popolazione e indicatori demografici di Montesilvano negli ultimi anni.


Elaborazioni su dati ISTAT.
Struttura della popolazione dal 2002 al 2013
L'analisi della struttura per et di una popolazione considera tre fasce di et: giovani 0-14
anni, adulti 15-64 anni e anziani 65 anni ed oltre. In base alle diverse proporzioni fra tali
fasce
di
et,
la
struttura
di
una
popolazione
viene
definita
di
tipo progressiva, stazionaria o regressivaa seconda che la popolazione giovane sia
maggiore, equivalente o minore di quella anziana.
Lo studio di tali rapporti importante per valutare alcuni impatti sul sistema sociale, ad
esempio sul sistema lavorativo o su quello sanitario.

Anno
1 gennaio

0-14 anni 15-64 anni

65+ anni

Totale Et media
residenti

2002

6.297

28.276

6.157

40.730

39,3

2003

6.439

28.665

6.450

41.554

39,5

2004

6.549

29.154

6.724

42.427

39,8

2005

6.667

29.576

7.015

43.258

40,0

2006

6.918

30.434

7.335

44.687

40,1

2007

7.001

31.263

7.581

45.845

40,4

2008

7.244

32.584

7.867

47.695

40,4

2009

7.560

33.315

8.177

49.052

40,5

2010

7.828

34.125

8.436

50.389

40,6

2011

7.919

34.964

8.682

51.565

40,9

2012

7.854

34.075

8.664

50.593

41,0

2013

8.017

34.283

9.124

51.424

41,3

19

INICATORI DEMOCRAFICI

Principali indici demografici calcolati sulla popolazione residente a Montesilvano.


Anno

Indice di
Indice di
vecchiaia dipendenza
strutturale

Indice di
Indice di
Indice di
ricambio
struttura
carico
della
della
di figli
popolazione popolazione per donna
attiva
attiva
feconda

Indice di
natalit
(x 1.000
ab.)

Indice di
mortalit
(x 1.000
ab.)

1 gennaio

1 gennaio

1 gennaio

1 gennaio 1 gennaio 1 gen-31 dic 1 gen-31 dic

2002

97,8

44,0

111,3

83,9

20,0

10,5

7,1

2003

100,2

45,0

111,7

86,1

19,9

10,9

6,9

2004

102,7

45,5

113,6

88,9

19,2

11,0

7,6

2005

105,2

46,3

108,8

90,7

18,9

10,4

7,4

2006

106,0

46,8

104,6

93,2

18,9

11,2

7,5

2007

108,3

46,6

110,0

98,8

18,8

11,1

7,0

2008

108,6

46,4

107,7

100,2

19,4

11,8

7,4

2009

108,2

47,2

108,3

103,0

19,6

11,2

7,0

2010

107,8

47,7

113,0

106,2

19,2

10,7

7,6

2011

109,6

47,5

118,6

109,9

19,1

10,5

7,7

2012

110,3

48,5

119,3

112,9

19,0

10,3

7,8

2013

113,8

50,0

119,1

117,6

18,3

0,0

0,0

Glossario

Indice di vecchiaia
Rappresenta il grado di invecchiamento di una popolazione. il rapporto percentuale tra il
numero degli ultrassessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni. Ad
esempio, nel 2013 l'indice di vecchiaia per il comune di Montesilvano dice che ci sono
113,8 anziani ogni 100 giovani.
Indice di dipendenza strutturale
Rappresenta il carico sociale ed economico della popolazione non attiva (0-14 anni e 65
anni ed oltre) su quella attiva (15-64 anni). Ad esempio, teoricamente, a Montesilvano nel
2013 ci sono 50,0 individui a carico, ogni 100 che lavorano.
Indice di ricambio della popolazione attiva
Rappresenta il rapporto percentuale tra la fascia di popolazione che sta per andare in
pensione (55-64 anni) e quella che sta per entrare nel mondo del lavoro (15-24 anni). La
popolazione attiva tanto pi giovane quanto pi l'indicatore minore di 100. Ad esempio,
a Montesilvano nel 2013 l'indice di ricambio 119,1 e significa che la popolazione in et
lavorativa abbastanza anziana.
Indice di struttura della popolazione attiva

20

Rappresenta il grado di invecchiamento della popolazione in et lavorativa. il rapporto


percentuale tra la parte di popolazione in et lavorativa pi anziana (40-64 anni) e quella
pi giovane (15-39 anni).
Carico di figli per donna feconda
il rapporto percentuale tra il numero dei bambini fino a 4 anni ed il numero di donne in
et feconda (15-49 anni). Stima il carico dei figli in et prescolare per le mamme
lavoratrici.
Indice di natalit
Rappresenta il numero medio di nascite in un anno ogni mille abitanti.
Indice di mortalit
Rappresenta il numero medio di decessi in un anno ogni mille abitanti.
Et media
la media delle et di una popolazione, calcolata come il rapporto tra la somma delle et
di tutti gli individui e il numero della popolazione residente. Da non confondere con
l'aspettativa di vita di una popolazione.

21

CITTADINI STRANIERI MONTESILVANO 2011

Popolazione straniera residente a Montesilvano al 1 gennaio 2011. Sono considerati


cittadini stranieri le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia.

Distribuzione per area geografica di cittadinanza


Gli stranieri residenti a Montesilvano al 1 gennaio 2011 sono 4.264 e rappresentano
l'8,3% della popolazione residente.

La comunit straniera pi numerosa quella proveniente dalla Romania con il 25,9% di


tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dall'Albania (10,7%) e dal Senegal (10,3%).

22

PAESI DI PROVENIENZA

Segue il dettaglio dei paesi di provenienza dei cittadini stranieri residenti divisi per
continente di appartenenza ed ordinato per numero di residenti.
Area
Maschi Femmine Totale
%
EUROPA
Romania

Unione Europea

473

632 1.105 25,91%

Albania

Europa centro
orientale

242

215

457 10,72%

Ucraina

Europa centro
orientale

103

307

410 9,62%

Polonia

Unione Europea

25

79

104 2,44%

Bulgaria

Unione Europea

29

68

97 2,27%

Federazione Russa

Europa centro
orientale

17

72

89 2,09%

Lituania

Unione Europea

60

66 1,55%

Repubblica di
Macedonia

Europa centro
orientale

36

21

57 1,34%

Repubblica Moldova

Europa centro
orientale

11

24

35 0,82%

Germania

Unione Europea

10

16

26 0,61%

Francia

Unione Europea

12

14

26 0,61%

Kosovo

Europa centro
orientale

11

12

23 0,54%

Spagna

Unione Europea

15

21 0,49%

Croazia

Europa centro
orientale

11

20 0,47%

Bielorussia

Europa centro
orientale

14

18 0,42%

Regno Unito

Unione Europea

12 0,28%

Bosnia-Erzegovina

Europa centro
orientale

11 0,26%

Repubblica di Serbia

Europa centro
orientale

11 0,26%

Montenegro

Europa centro
orientale

11 0,26%

Slovacchia

Unione Europea

10 0,23%

Repubblica Ceca

Unione Europea

10

10 0,23%

Svizzera

Altri paesi europei

9 0,21%

23

Ungheria

Unione Europea

7 0,16%

Belgio

Unione Europea

6 0,14%

Portogallo

Unione Europea

6 0,14%

Estonia

Unione Europea

4 0,09%

Lettonia

Unione Europea

4 0,09%

Grecia

Unione Europea

4 0,09%

Paesi Bassi

Unione Europea

4 0,09%

Svezia

Unione Europea

4 0,09%

Finlandia

Unione Europea

2 0,05%

Austria

Unione Europea

2 0,05%

Danimarca

Unione Europea

1 0,02%

Lussemburgo

Unione Europea

1 0,02%

Turchia

Europa centro
orientale

1 0,02%

Irlanda

Unione Europea

1 0,02%

Totale Europa
AFRICA

Area

Senegal

Africa occidentale

Marocco

1.037

1.638 2.675 62,73%

Maschi Femmine Totale

357

82

439 10,30%

Africa settentrionale

77

60

137 3,21%

Nigeria

Africa occidentale

65

71

136 3,19%

Tunisia

Africa settentrionale

41

20

61 1,43%

Algeria

Africa settentrionale

12

20 0,47%

Etiopia

Africa orientale

15 0,35%

Egitto

Africa settentrionale

12 0,28%

Capo Verde

Africa occidentale

6 0,14%

Libia

Africa settentrionale

3 0,07%

Sud Africa

Africa centro
meridionale

2 0,05%

Sierra Leone

Africa occidentale

2 0,05%

Kenya

Africa orientale

2 0,05%

Repubblica del Congo

Africa centro
meridionale

2 0,05%

Eritrea

Africa orientale

1 0,02%

Costa d'Avorio

Africa occidentale

1 0,02%

Camerun

Africa centro

1 0,02%

24

meridionale
Liberia

Africa occidentale

1 0,02%

Mauritius

Africa orientale

1 0,02%

Seychelles

Africa orientale

1 0,02%

Somalia

Africa orientale

1 0,02%

Tanzania

Africa orientale

1 0,02%

Togo

Africa occidentale

1 0,02%

Uganda

Africa orientale

1 0,02%

581

266

847 19,86%

Totale Africa
ASIA

Area

Repubblica Popolare
Cinese

Asia orientale

Repubblica Islamica
dell'Iran

Maschi Femmine Totale

168

135

303 7,11%

Asia occidentale

19

16

35 0,82%

Bangladesh

Asia centro
meridionale

23

27 0,63%

Filippine

Asia orientale

17

21 0,49%

Uzbekistan

Asia centro
meridionale

12

14 0,33%

Armenia

Asia occidentale

7 0,16%

India

Asia centro
meridionale

6 0,14%

Thailandia

Asia orientale

3 0,07%

Kirghizistan

Asia centro
meridionale

3 0,07%

Georgia

Asia occidentale

2 0,05%

Israele

Asia occidentale

2 0,05%

Giordania

Asia occidentale

1 0,02%

Iraq

Asia occidentale

1 0,02%

Giappone

Asia orientale

1 0,02%

Territori dell'Autonomia
Palestinese

Asia occidentale

1 0,02%

222

205

427 10,01%

Totale Asia
AMERICA

Area

Maschi Femmine Totale

Brasile

America centro
meridionale

13

57

70 1,64%

Cuba

America centro

45

51 1,20%

25

meridionale
Colombia

America centro
meridionale

17

29

46 1,08%

Venezuela

America centro
meridionale

12

30

42 0,98%

Repubblica
Dominicana

America centro
meridionale

22

30 0,70%

Argentina

America centro
meridionale

17

23 0,54%

Bolivia

America centro
meridionale

13 0,30%

Stati Uniti d'America

America settentrionale

6 0,14%

Per

America centro
meridionale

6 0,14%

Canada

America settentrionale

5 0,12%

Ecuador

America centro
meridionale

5 0,12%

Cile

America centro
meridionale

5 0,12%

Messico

America centro
meridionale

3 0,07%

Uruguay

America centro
meridionale

3 0,07%

Dominica

America centro
meridionale

2 0,05%

Trinidad e Tobago

America centro
meridionale

1 0,02%

Giamaica

America centro
meridionale

1 0,02%

Paraguay

America centro
meridionale

1 0,02%

Guatemala

America centro
meridionale

1 0,02%

82

232

314 7,36%

Totale America
APOLIDI (*)
Apolidi

Area
Apolidi

Maschi Femmine Totale


0

1 0,02%

Totale Apolidi
0
1
1 0,02%
(*) un apolide una persona che non gode del diritto di cittadinanza di alcuno stato.

26

DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE STRANIERA PER ETA E


SESSO

In basso riportata la piramide delle et con la distribuzione della popolazione straniera


residente a Montesilvano per et e sesso al 1 gennaio 2011 su dati ISTAT.

27

DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE STRANIERA PER ETA E


SESSO

Stranieri

Et
Maschi

Femmine

Totale

0-4

135

142

277

6,5%

5-9

79

101

180

4,2%

10-14

89

78

167

3,9%

15-19

96

77

173

4,1%

20-24

164

164

328

7,7%

25-29

209

302

511

12,0%

30-34

297

381

678

15,9%

35-39

245

299

544

12,8%

40-44

198

229

427

10,0%

45-49

171

184

355

8,3%

50-54

114

168

282

6,6%

55-59

61

86

147

3,4%

60-64

21

57

78

1,8%

65-69

13

33

46

1,1%

70-74

15

18

33

0,8%

75-79

11

18

0,4%

80-84

16

0,4%

85-89

0,1%

90-94

0,0%

95-99

0,0%

100+

0,0%

1.922

2.342

4.264

100%

Totale

28

CENSIMENTI POPOLAZIONE DI MONTESILVANO 1861-2011

Andamento demografico storico dei censimenti della popolazione di Montesilvano dal


1861 al 2011. Variazioni percentuali della popolazione, grafici e statistiche su dati ISTAT.
Il comune ha avuto in passato delle variazioni territoriali. I dati storici sono stati elaborati
per renderli omogenei e confrontabili con la popolazione residente nei confini attuali.

I censimenti della popolazione italiana hanno avuto cadenza decennale a partire dal 1861
ad oggi, con l'eccezione del censimento del 1936 che si tenne dopo soli cinque anni per
regio decreto n.1503/1930. Inoltre, non furono effettuati i censimenti del 1891 e
del 1941 per difficolt finanziarie il primo e per cause belliche il secondo.
Variazione percentuale popolazione ai censimenti dal 1861 al 2011
Le variazioni della popolazione di Montesilvano negli anni di censimento espresse in
percentuale a confronto con le variazioni della provincia di Pescara e della regione
Abruzzo.

29

Dati popolazione ai censimenti dal 1861 al 2011


Censimento
num. anno data rilevamento

Popolazione
residenti

Var %

Note

1861

31 dicembre

2.253

- Il primo censimento della


popolazione viene effettuato
nell'anno dell'unit d'Italia.

1871

31 dicembre

2.504 +11,1% Come nel precedente


censimento, l'unit di
rilevazione basata sul concetto
di "famiglia" non prevede la
distinzione tra famiglie e
convivenze.

1881

31 dicembre

2.605 +4,0% Viene adottato il metodo di


rilevazione della popolazione
residente, ne fanno parte i
presenti con dimora abituale e
gli assenti temporanei.

1901

10 febbraio

3.607 +38,5% La data di riferimento del


censimento viene spostata a
febbraio. Vengono introdotte
schede individuali per ogni
componente della famiglia.

1911

10 giugno

3.905 +8,3% Per la prima volta viene


previsto il limite di et di 10
anni per rispondere alle
domande sul lavoro.

1921

1 dicembre

4.510 +15,5% L'ultimo censimento gestito dai


comuni gravati anche delle
spese di rilevazione. In seguito
le indagini statistiche verranno
affidate all'Istat.

1931

21 aprile

5.433 +20,5% Per la prima volta i dati raccolti


vengono elaborati con
macchine perforatrici
utilizzando due tabulatori
Hollerith a schede.

1936

21 aprile

5.909 +8,8% Il primo ed unico censimento


effettuato con periodicit
quinquennale.

1951

4 novembre

7.387 +25,0% Il primo censimento della


popolazione a cui stato
abbinato anche quello delle
abitazioni.

30

10 1961

15 ottobre

10.420 +41,1% Il questionario viene diviso in


sezioni. Per la raccolta dei dati
si utilizzano elaboratori di
seconda generazione con
l'applicazione del transistor e
l'introduzione dei nastri
magnetici.

11 1971

24 ottobre

18.265 +75,3% Il primo censimento di


rilevazione dei gruppi linguistici
di Trieste e Bolzano con
questionario tradotto anche in
lingua tedesca.

12 1981

25 ottobre

29.240 +60,1% Viene migliorata l'informazione


statistica attraverso indagini
pilota che testano l'affidabilit
del questionario e l'attendibilit
dei risultati.

13 1991

20 ottobre

35.153 +20,2% Il questionario viene tradotto in


sei lingue oltre all'italiano ed
corredato di un "foglio
individuale per straniero non
residente in Italia".

14 2001

21 ottobre

40.700 +15,8% Lo sviluppo della telematica


consente l'attivazione del primo
sito web dedicato al
Censimento e la diffusione dei
risultati online.

15 2011

9 ottobre

50.413 +23,9% Il Censimento 2011 il


primo censimento onlinecon i
questionari compilati anche via
web.

31

CENSIMENTO 2011 MONTESILVANO

Il 15 Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, pi


brevemente Censimento 2011, fotografa la popolazione italiana al 9 ottobre 2011.
I dati definitivi della popolazione legale di ogni comune italiano sono stati diffusi dall'Istat
il 19 dicembre 2012, mentre la presentazione completa di tutti i dati rimanenti prevista
per il 31 marzo 2014.
stato il primo censimento online, nel senso che i questionari potevano essere compilati
ed inviati anche via web.

Variazione demografica del comune al censimento 2011


Variazione della popolazione di Montesilvano rispetto al censimento 2001. Puoi anche
confrontare le variazioni demografiche dei comuni in provincia di Pescara.
Comune
Censimento
Var
%
21/10/2001
9/10/2011
Montesilvano

40.700

50.413

+23,9%

Popolazione legale dei Comuni


La popolazione legale di un Comune italiano determinata dalla popolazione residente
risultante dall'ultimo censimento generale ed ufficializzata con la pubblicazione
sulla Gazzetta Ufficiale di un apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
L'attuale sistema elettorale prevede modalit diverse in base alla popolazione legale di
un Comune. Nei Comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti il sindaco viene eletto in
un turno unico (un secondo turno previsto soltanto in caso di parit di voti). Nei comuni
con popolazione oltre tale soglia il sistema prevede un turno di ballottaggio tra i candidati
sindaci, qualora nessuno di essi ottenga la maggioranza assoluta dei voti validi.
In Sicilia la soglia della popolazione legale di 10.000 abitanti, mentre nella Provincia
autonoma di Trento la soglia scende a 3.000 abitanti.

32

REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO


DELLEDICOLE DELLASCOLTO

INDICE

Artt.
Art. 1
Art. 2
Art. 3
Art. 4
Art. 5
Art. 6
Art. 7
Art. 8
Art. 9
Art. 10
Art. 11
Art. 12
Art. 13
Art. 14
Art. 15

Argomento
Principi Generali
Delimitazione territoriale
Criterio dell interesse generale
Funzioni Consultive
Modalita costitutive
Organi
Il Sindaco e/o suo delegato
Il Monitore Civico
La Conferenza dei Monitori
Civici
Il Portavoce
Il Collegio
Gestione delle Minute Spese
Comunicazione
Disposizioni di Legge
Norma Finale

Da pag.

A pag.

33
33
33
35
35
36
37
37
38

33
33
34
35
36
36
37
37
38

38
39
39
39
39
39

38
39
39
39
39
40

33

Articolo 1
Principi generali
1. Il presente Regolamento individua gli ambiti territoriali delle Edicole dellAscolto e
stabilisce natura, compiti e modalit di costituzione delle stesse.
2. Il Comune di Montesilvano, in attuazione dellart. 7 dello Statuto Comunale, con le
Edicole dellAscolto intende promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita
politica e sociale come un valore irrinunciabile da ricercare e ottenere attraverso
progetti e iniziative. Il fine di partecipazione la programmazione condivisa,
consapevole e partecipata. La cultura della comunit e la solidariet, la
responsabilit di ciascun cittadino verso tutti e di tutti verso ognuno.
Articolo 2
Delimitazione territoriale
1. Gli ambiti territoriali nei quali operano le Edicole dellAscolto sono delimitati e
riconosciuti, come da allegato n. 1 del presente Regolamento, in numero di 6 (sei)
quartieri e individuati come di seguito:
a)
b)
c)
d)
e)
f)

Edicola dellAscolto quartiere Uno ( Villa Verlengia Santa Filomena);


Edicola dellAscolto quartiere Due ( Villa Verrocchio- Villa Canonico);
Edicola dellAscolto quartiere Tre ( Montesilvano Colle);
Edicola dellAscolto quartiere Quattro (Montesilvano Centro);
Edicola dellAscolto quartiere Cinque ( Porto Allegro PP1 );
Edicola dellAscolto quartiere Sei (Villa Carmine Ranalli);

2. Le sedi delle Edicole dellAscolto:


a) Le sedi delle Edicole dellAscolto verranno istituite allinterno dei Centri Sociali
presenti nei relativi quartieri di riferimento, e/o dove non presenti, saranno
istituite allinterno di plessi scolastici o locali appartenenti al patrimonio del
Comune di Montesilvano preventivamente identificati allinterno del quartiere.
Articolo 3
Criterio dell interesse generale
Definizione, finalit e compiti delle Edicole dellAscolto
1. Le Edicole dellAscolto operano per fini socio-culturali e tutte le funzioni
individuate allinterno di esse rappresentano attivita di servizio allinterno del
quartiere di riferimento
2. Le Edicole dellAscolto nella loro azione rispettano il seguente criterio generale:
a) nellespressione dei propri bisogni le proposte presentate dai cittadini non
possono ledere i diritti e le prerogative di altri cittadini;
b) non possibile effettuare proposte che penalizzano o discriminino dalla loro
fruizione parti della cittadinanza, per quanto minoritarie, in ordine ai criteri di
razza, religione, sesso o cultura politica.

34

3. Le Edicole dellAscolto sono espressione dei cittadini che risiedono, abitano,


studiano e lavorano nel rispettivo ambito territoriale.
4. Le Edicole dellAscolto e le loro articolazioni organizzative, sono organismi senza
personalit giuridica e senza scopi di lucro. Tutti i componenti degli organi delle
Edicole dellAscolto esercitano la propria azione gratuitamente.
5. Le Edicole dellAscolto, nella loro azione, riconoscono il seguente fine:promuovere la partecipazione della cittadinanza alle scelte amministrative
strategiche che riguardano la comunit, facendosi interpreti e promotori per
lesclusivo soddisfacimento di interessi collettivi e per il bene comune del Quartiere.
Queste svolgono un ruolo propositivo e consultivo attraverso:
a) La collaborazione e il confronto con LAmministrazione Comunale;
b) Lanalisi delle problematiche ed il confronto con gli Organi Istituzionali del
Comune;
c) La formulazione di proposte sulla programmazione dei servizi di interesse
collettivo;
d) Lattivita di informazione e di promozione dei processi di consultazione e di
partecipazione dei cittadini alla vita pubblica;
e) Lapprofondimento delle problematiche del relativo ambito territoriale ed
elaborazione di proposte per il miglioramento della qualit della vita, in
ordine alle tematiche dei servizi sociali, della cultura e delle tradizioni
popolari, della salute, dello sport, della sicurezza sociale, della viabilit e
della mobilita urbana, dellambiente, del verde, del decoro urbano;
f) La promozione di iniziative, manifestazioni, eventi dinteresse collettivo
direttamente o in partenariato con altri soggetti sociali;
g) La realizzazione del Bilancio Partecipato, con le modalit che
lAmministrazione Comunale dovr definire con specifica Regolamentazione.
h) Lelaborazione di proposte per la programmazione del Piano triennale delle
Opere Pubbliche;
i) Facilitazione della partecipazione dei cittadini ai processi di consultazione
previsti per i piani e programmi aventi valenza ambientale;
j) La collaborazione con il sistema di protezione civile e/o organi equipollenti.
6. Le Edicole dellAscolto, per la realizzazione delle loro attivit, possono formare
Gruppi di Lavoro su aree tematiche, con il compito di approfondire ed elaborare
proposte in relazione ai bisogni dei cittadini, nonch di proporre ambiti di studio e
formazione. A detti Gruppi possono, a discrezione dellAmministrazione Comunale,
partecipare funzionari comunali dellarea amministrativa di riferimento tematico. In
ogni caso per lesercizio della propria funzione lAmministrazione Comunale dovra
garantire alle Edicole dellAscolto ogni utile elemento di informazione e di
collaborazione.

35

Articolo 4
Funzioni Consultive
1. Le Edicole dellAscolto, attraverso i Monitori Civici, di cui al successivo art. 8 del
presente Regolamento, posso essere preventivamente informate e consultate ogni
qualvolta lAmministrazione Comunale debba adottare atti e provvedimenti rilevanti,
aventi comunque incidenza sul quartiere stesso concernenti:
a) La pianificazione urbanistica;
b) La gestione dei servizi pubblici, erogati sia direttamente che in regime di
concessione;
c) La localizzazione di opere pubbliche;
d) La definizione del sistema di mobilita.
2. La consultazione preventiva si svolge su documentazione proposta dalla Giunta o
dal Consiglio Comunale.
3. Le valutazioni espresse dalle Edicole dellAscolto in fase consultiva non sono
comunque vincolanti nei confronti dellAmministrazione Comunale.
4. La commissione Consigliare preposta avr facolt di convocare periodicamente i
Monitori Civici delle rispettive Edicole dellAscolto. Allo stesso modo Le Edicole
dellAscolto, attraverso il loro Monitore Civico, hanno facolta di richiedere confronti
con la Commissione competente o con altri organi dellAmministrazione Comunale.
5. Con frequenza almeno quadriemestrale, il Presidente del Consiglio, dintesa con il
Sindaco e la Giunta Comunale, dovr convocare una seduta pubblica di consiglieri
comunali, senza gettoni di presenza, nel corso della quale ciascuno Monitore Civico
potra proporre argomenti di discussione o di approfondimento su problematiche
relative al territorio della propria Edicola dellAscolto.
Articolo 5
Modalit costitutive
1. La Costituzione delle Edicole dellAscolto avviene con delibera del Consiglio
Comunale;
2. La Civica Amministrazione provvede a dotare le Edicole dellAscolto di adeguate
risorse, strutture, strumenti ai fini dello svolgimento delle funzioni.
3. LAmministrazione Comunale, al fine di garantire una attiva partecipazione dei
cittadini sin dalla fase iniziale della nascita delle Edicole dellAscolto ne
favorisce in ogni ambito di quartiere la formazione. In tale fase possono confluire
le Associazioni di quartiere e tutte le persone di eta superiore ai 16 anni che
risiedono, abitano, studiano o lavorano in ognuno dei quartieri di riferimento di cui
allart. 2 comma 1 del presente Regolamento.
4. La procedura per la costituzione delle Edicole dellAscolto e avviata dal
Sindaco, in tutti gli ambiti territoriali di cui allart. 2 comma 1 del presente
regolamento, mediante un avviso pubblico e un efficace piano di comunicazione

36

informativa. La procedura deve concludersi entro 60 giorni dalla pubblicazione


dello stesso avviso.
a) Preliminarmente alla pubblicazione dellavviso pubblico, il Sindaco insedia il
Gruppo Comunale per la costituzione delle Edicole dellAscolto, costituito
dal Sindaco o un suo delegato, da un Assessore componente la Giunta
Comunale , da tre Consiglieri Comunali (due di maggioranza ed uno di
minoranza) eletti dal Consiglio Comunale e da un Istruttore Amministrativo
nominato dal Segretario Comunale, il quale avr funzione di segretario delle
nominate adunanze. La partecipazione al lavoro del Gruppo Comunale non
corrisponde gettone di presenza per i Consiglieri Comunali. Il Gruppo
Comunale cosi costituito coordina e svolge il lavoro relativo alla procedura di
costituzione delle Edicole dellAscolto per ogni ambito territoriale, fornisce
indirizzo di azione nel primo insediamento e indica gli eventuali dettagli
operativi da integrare al presente Regolamento;
6. La procedura per la costituzione delle Edicole dellAscolto consiste delle seguenti
fasi:
a) Pubblicazione dell Avviso pubblico;
b) presentazione, verifica e scelta delle auto- candidature a monitore civico di
quartiere;
c) proclamazione dei Candidati a Monitori civici dei relativi Quartieri .
d) nei casi in cui non si raggiunge il numero dei monitori civici,
lAmministrazione provvede alla pubblicazione di nuovo avviso pubblico, per
quellambito territoriale, entro i 12 mesi successivi alla prima pubblicazione di
cui allart. 4 comma 5 comma
Articolo 6
Organi
1. Gli organi delle Edicole dellAscolto sono:
a) Il Sindaco e/o suo delegato
d) Il Monitore Civico
e) La conferenza dei Monitorii Civici
f) Il Portavoce
g) Il Collegio

37

Articolo 7
IL Sindaco e/o suo delegato
1. Il Sindaco e lorgano monocratico a capo delle Edicole dellAscolto che presiede
alla organizzazione e al funzionamento. In tale veste,e per tale funzione egli puo
delegare un cittadino responsabile di tutto il progetto delle Edicole dellAscolto in
possesso dei seguenti requisiti per lelezione a Consigliere Comunale.
Articolo 8
Il Monitore Civico
1. Il Sindaco nomina i Monitori Civici.
2. Il Monitore Civico tiene rapporti stabili di reciproca e leale collaborazione e
informazione con il Comune e svolge il compito facilitatore dellorganizzazione e
delle conduzioni dellAssemblee.
3. Nella nomina di Monitore civico non hanno effetto le cause di incompatibilit se
linteressato cessa dalle funzioni non oltre il giorno fissato per la presentazione
delle candidature;
4. Alla nomina dei Monitori Civici deve essere garantita, ove possibile, la parit di
genere;
5. Possono essere nominati alla carica di Monitore Civico coloro che sono in possesso
dei requisiti per lelezione a Consigliere Comunale.
6. Ogni Monitore civico dura in carica tre anni e pu essere riconfermato massimo per
un ulteriore mandato.
7. Sono motivo di decadenza:
a) eventuali sue candidature a ruoli istituzionali e/o politici di qualsiasi tipo e
livello;
b) la cancellazione dalle liste elettorali per una delle cause previste dallart. 2
del D.P.R. 30 marzo1967, n.223
8. Nei casi di decadenza o dimissioni, il Sindaco provvede alla nuova scelta del
Monitore Civico dopo aver provveduto alla surroga con il primo degli esclusi dalla
lista dei candidati a Monitore Civico.

38

Articolo 9
La Conferenza dei Monitori Civici
1 Al fine di meglio coordinare i rapporti tra Le Edicole dellAscolto e lAmministrazione
Comunale, nonche di esaminare congiuntamente problematiche di rilievo cittadino,
e istituita la Conferenza dei Monitori civici dellEdicole dellAscolto. Il Sindaco
provvede alla convocazione della Conferenza dei Monitori Civici, di regola ogni 4
mesi. La conferenza puo autoconvocarsi su richiesta di almeno i 2/3 dei Monitori
Civici dei 6 quartieri di cui allart. 2 del presente regolamento.
Articolo 10
Il Portavoce
1. Il Portavoce tiene rapporti stabili di reciproca e leale collaborazione e informazione
con il Monitore civico e svolge il compito di facilitatore dellorganizzazione e delle
conduzioni dellAssemblee. Ascolta e annota i vari problemi delle persone residenti
nel quartiere, annota tutti i disservizi che si presentano nel quartiere e ne da
comunicazione al Monitore Civico.
2. Il Portavoce e nominato dal Monitore Civico.
3. Nella nomina di Portavoce non hanno effetto le cause di incompatibilit se
linteressato cessa dalle funzioni non oltre il giorno fissato per la presentazione delle
candidature;
4. Alla nomina dei Portavoce deve essere garantita, ove possibile, la parita di genere;
5. Possono essere nominati alla carica di Portavoce coloro che sono in possesso dei
requisiti per lelezione a Consigliere Comunale.
6. Ogni Portavoce dura in carica per tutta la durata in carica del Monitore Civico che
lo ha prescelto e puo essere sempre riconfermato.
7. Sono motivo di decadenza:
a) tre assenze consecutive, non giustificate, dalle riunioni di Collegio;
b) eventuali sue candidature a ruoli istituzionali e/o politici di qualsiasi tipo e livello;
c) puo essere destituito dallincarico di portavoce per comprovati motivi disciplinari
dal Monitore Civico previa comunicazione al Sindaco che puo chiedere
eventuali giustificazioni al Monitore Civico;
9. Nei casi di decadenza o dimissioni, il Monitore Civico provvede alla nuova scelta
del Portavoce.

39

Articolo 11
Il Collegio dell Edicola dellAscolto
1. Il Collegio e formato da un numero di membri pari a 5 ( cinque): 1 (Uno) Monitore
civico e 4 (quattro) Portavoce. Esso dal momento della sua costituzione, dura in
carica 3 anni.
2. Tutti i cittadini in possesso dei requisiti di cittadinanza attiva e che non rivestono
cariche istituzionali e/o politiche di qualsiasi tipo e livello, possono far parte del
Collegio, in non piu di un ambito territoriale di quartiere. Le candidature devono
essere presentate presso lUfficio del Sindaco, secondo le modalit indicate
dallAvviso Pubblico di cui allart. 5 comma 6 del presente regolamento, e devono
pervenire in numero di almeno cinque per ogni ambito territoriale, di cui allart. 2 del
presente regolamento.
3. I Portavoce sono nominati dal Monitore Civico.
Articolo 12
Gestione delle minute spese
1. Per le minute spese di gestione e di funzionamento di competenza delle Edicole
dellAscolto lAmministrazione Comunale attiva un apposito capitolo di bilancio.
.
Articolo 13
Comunicazione
1. LEdicola dellAscolto e lAmministrazione Comunale converranno di comune
accordo ad istituire meccanismi con i quali favorire la comunicazione e
linformazione tra lAmministrazione Comunale, le Edicole dellAscolto e i cittadini
residenti.
Articolo 14
Disposizioni di Legge
1. I dati anagrafici e sensibili acquisiti dal Collegio dellEdicola dellAscolto vengono
conservati nel pieno rispetto della legge 196/2003. Il Responsabile preposto dal
Collegio al trattamento dei dati e il Portavoce Segretario in carica e per quanto
non contemplato dal Presente Regolamento e fatto espresso richiamo al Codice
Civile, alle norme sulla trasparenza amministrativa ( Legge 241/90), sulla privacy
(Legge 196/2003) e alle normi vigenti.
Articolo 15
Norma finale
1. La risoluzione di questioni relative allapplicazione ed alla interpretazione del
presente Regolamento e demandata alla Giunta Comunale.

40

2. Sono di competenza del Consiglio Comunale eventuali modifiche e/o integrazioni


del presente Regolamento.
3. Per quanto non espressamente previsto dal presente Regolamento, si fa
riferimento, in quanto applicabili, allo Statuto Comunale e alla vigente legislazione
sugli Enti Locali ed altre leggi e regolamenti dello Stato.

Montesilvano, 18 settembre 2014

Il Presidente dellAssociazione Culturale Vita di Quartiere


Cav. Pasquale Barilone

Potrebbero piacerti anche