INDICE
Prefazionepag. 4
CAPITOLO I
IL CONTINENTE INVISIBILE
1.
Il Continente invisivile.....pag. 10
CAPITOLO II
LERA PIONIERISTICA E LE AMBIZIONI DI UN GIOVANE
1.
2.
3.
Paradigma
fordista
incarnazione
del
concetto
darwinianopag. 26
4.
5.
6.
CAPITOLO III
LINDUSTRIA CULTURALE
1.
2.
3.
CAPITOLO IV
CONTROLLO E REPRESSIONE
1.
2.
Un precedente storico...pag. 59
3.
4.
Il PC contro i Pcpag. 67
CAPITOLO V
NUOVI MONOPOLI ALLORIZZONTE: GOOGLE E IL
PROBLEMA DI ESISTERE
1.
2.
BIBLIOGRAFIA...pag. 79
ELENCO DEI SITI INTERNET CONSULTATI.....pag. 80
RINGRAZIAMENTI....pag. 82
3
PREFAZIONE
Ogni qualvolta la tecnologia e la scienza hanno permesso la creazione di nuove
tecniche di comunicazione, a partire dall'invenzione della stampa, queste hanno
dovuto far fronte al superamento di ostacoli di tipo logistico, economico, sociale
e politico per poter essere sviluppate, seguendo strade spesso affiancate dal caso,
che a volte hanno paradossalmente favorito lo sviluppo di mezzi preesistenti ad
altri pi innovativi, e che ha visto e vede tuttora lottare per la supremazia e
l'imposizione di una tecnologia rispetto ad un'altra, coinvolgendo grandi potenze
economiche, comunit di esperti e associazioni di scienziati senza fini di lucro,
governi, singoli imprenditori, attivisti politici ed economici. Aldil delle
considerazioni personali su ogni differente tipo di medium, della loro nascita e
sviluppo, ogni rivoluzione tecnologica sui media ha portato inevitabilmente a
delle rivoluzioni culturali, sia da un mero approccio mentale nuovo alla
creazione di idee e principi attorno ad essi ed all'uso di questi come veicolo per
l'informazione, l'attivismo politico e il sociale. Il tutto, naturalmente, con il
benestare della produzione industriale che ha permesso, tramite il mercato ed
attraverso il mercato, di giustificarne l'esistenza. Certo, si potrebbe obiettare che
l'invenzione della stampa non pu essere per la sua importanza parificata a
quella del telegrafo e del telefono, e che questo non abbia in alcun modo avuto
un'influenza sulle conquiste sociali. Ma, come la storia sta a dimostrare,
qualunque nuova tecnologia sviluppata con un certo tempismo pu cambiare le
sorti e la vita degli individui, come ben sanno gli apparati militari e bellici, che
spesso per primi, all'interno dei governi, hanno dato la propulsione per lo studio
e l'applicazione delle nuove tecnologie. Il telefono ha contribuito a rendere pi
veloce la storia, pi immediata; ha permesso la comunicazione in tempo reale
degli avvenimenti, scavalcando i tempi della spedizione e quelli legati
all'interpretazione di un codice ad uso del telegrafo, ma non ha fatto solo questo.
4
svelato in questi ambiti. In questo senso vero che ogni nuovo media genera
nuovi mondi e nuovi modi: modi di pensare, di fruire, di partecipare, di agire, di
acculturarsi, o solamente di perdere tempo. Il Web stato (ed tuttora)
palcoscenico di grandi battaglie legali per la libert di espressione, per la
supremazia tecnologica ed economica, ed continuamente nel mirino di chi
vorrebbe imporre i suoi monopoli. Tra nature dissidenti e grandi oligarchie,
qui che si giocheranno le battaglie del futuro e dove gi si svolgono quelle
attuali, nascoste per lo pi da grandi allarmismi e cacce alle streghe lanciate dai
mezzi tradizionali e dai loro rappresentanti. Che se ne voglia pensare, i processi
in atto non possono essere pi ignorati ed occorre analizzarli, nei limiti del
possibile, nella loro interezza per avere le idee chiare e, perch no, scegliere da
che parte stare.
CAPITOLO I
IL CONTINENTE INVISIBILE
Il Continente invisibile
A quasi diciotto anni di distanza dalla sua diffusione di massa grazie al World
Wide Web, innegabile che Internet abbia scatenato un processo irreversibile
nelle societ di tutto il mondo. Questo paradossalmente vero per quanto
riguarda gli stati nazione in via di sviluppo, nelle quali anche laffluenza di
connessioni risulta in una fase di sviluppo continuo, e che allo stesso tempo pu
rendere pi visibile un piccolo Paese al resto del mondo, e permetterne una
affluenza pi agevolata grazie a dei servizi come la visita al sito di ente turistico,
a quello di una determinata azienda, o semplicemente osservando le offerte dei
viaggi aerei a basso costo prenotabili sul web. Anche in questo senso Internet ha
accorciato le distanze, responsabile in questo senso di un lato pi positivo della
globalizzazione. Una globalizzazione che non tocca solo i rapporti sociali e lo
spostamento per scopi ludici degli individui, ma che ha modificato i rapporti
economici di interi Paesi, oltre che a rivoluzionare la produzione capitalistica in
toto. Basti pensare allincremento di fulcri economici a macchie di leopardo
allinterno degli stessi stati, come Bangalore in India, secondo centro mondiale
per la produzione di software, la quale, secondo molti economisti, non dovrebbe
essere pi considerata come parte dellIndia, in misura del fatto che i suoi
interessi e la sua cultura non coincidono pi con quelli del resto del Paese
indiano, se non piuttosto con quelli del cosiddetto
Continente Invisibile2.
10
Sterling ha chiamato Isole Nella Rete3, cio una serie di centri collegati ed in
comunicazione costante tra di loro, su di un territorio completamente escluso da
tale mercato, tracciando scenari apocalittici in un divario incolmabile fra societ
di connessi e non connessi. Ma prima di analizzare le rivoluzioni economiche, e
le conseguenti speculazioni del mezzo, bisogna premettere le origini culturali
che hanno reso possibile lo sviluppo della Rete e del Web.
La componente anarchica di Internet e dei primi ricercatori stata accompagnata
dallo stesso spirito di frontiera americano, presente anche in frange politiche ed
economiche che agli occhi degli europei nulla hanno di progressista. Nella prima
parte degli anni 90, gli ideali comunitari e liberali hanno paradossalmente avuto
molti punti di convergenza con le aspettative di un capitalismo neoliberista, che
in molti hanno definito anarco-capitalismo per la sua voglia di una assenza totale
di regole. Importante sottolineare come la rivoluzione digitale negli Stati Uniti
sia stata portatrice di un nuovo racconto di emancipazione, tanto nella sua
versione cooperativa e comunitarista, che in quella neoliberista ed individualista,
come corpo fondamentale di un nuovo sogno americano, come ha brillantemente
evidenziato Carlo Formenti:
()Un racconto che si propone di mobilitare la totalit della popolazione
mondiale, chiamandola a partecipare alla nuovo prosperit resa possibile
dallillimitata riserva di valore che coincide con la creativit di individui e
collettivit. Per liberare la potenza di questa creativit, che coincide
sostanzialmente con la stessa intelligenza collettiva della specie, necessario
abbattere le vecchie barriere imposte dalla sovranit degli stati-nazione :
censura ideologica e politica, tasse, limitazioni alla libert di movimento delle
persone , ecc.4
11
Davidson ,J.D. , The Sovereign Individual, Simon and Shuster, New York, 1997
12
Pedemonte, E., Personal Media. Storia e futuro di unutopia, Bollati Boringhieri, Torino, 1998
13
Torvalds, L. , Rivoluzionario per caso. Come ho creato Linux( solo per divertirmi), Garzanti, Milano, 2001
15
16
lavoro
virtuale,
privando
questa
trasformazione
di
ogni
aurea
17
Berardi, F., La fabbrica dellinfelicit. New Economy e movimento del cognitariato, Derive Approdi, Roma,
2001, p.51
18
inventori di Google evidenzia bene queste possibilit, non ancora del tutto
esaurite, e che sono il vero marchio di democratizzazione e di fruizione
orizzontale del sapere regalati dal mezzo Internet.
19
CAPITOLO II
L'ERA PIONIERISTICA E LE AMBIZIONI DI UN GIOVANE:
NASCITA DEL POSTFORDISMO IN DIGITALE
T. B. Lee, Berner-Lee e Guarino: due diversi approcci allo sviluppo del web semantico, Informatica per le
scienze umane, 8 novembre 2007
22
propria, o copiandole, come avvenuto per il sistema ad interfacce della AppleMacintosh. La vera natura conservativa di Microsoft si svelata con lavvento
della Rete. Proprio come IBM aveva pensato di affossare il mercato del PC
semplicemente ignorandolo, anche la major di Redmond in principio non d
credito ad Internet, sperando di rilegarlo ad una stretta nicchia subculturale.
Sarebbe meglio dire che non vorrebbe dargli credito, poich una comunit
intrisa di utopie sociali e nemica del copyright fu vista con sospetto fin dagli
inizi, ma si sper appunto di rilegare il tutto ad uno spazio per addetti ai lavori.
Tuttavia, a differenza del suo predecessore monopolistico, Microsoft si rivel
pi lungimirante e seppe reagire in tempo, partendo in seguito verso una
colonizzazione della Rete che ha assunto connotati simili, per quanto riguarda
gli atteggiamenti, ai vecchi imperialismi sulle materie prime.
Germania. A rivolgere altre accuse del genere, in maniera anche pi dura, stato
il boss dellazienda finlandese F-Secure, Mikko Hyppoenen, il quale ha accusato
senza ombra di dubbio la National Security Agency americana, che a suo dire
spierebbe gli utenti attraverso un sistema di backdoors installato dentro il
browser Internet Explorer.
Questo accordo tra amministrazione Bush e Gates, fomentato tra laltro dal
patriottismo dichiarato da questultimo, oltre che dagli ingenti finanziamenti
da questi effettuati nella precedente campagna elettorale, talmente indulgente
verso Microsoft che il fronte di accusa si spacca, nove dei diciotto stati rifiutano
di firmare laccordo e proseguono la battaglia legale, che per giunger alle
stesse conclusioni lanno successivo, in maniera definitiva. Interessante notare
come la posizione monopolistica di Microsoft sia sfruttata anche quando essa
ammetta le sue colpe, come avvenuto durante un altro processo per violazione
delle leggi antitrust, nel quale erano coinvolte delle istituzioni scolastiche. Ad
indennizzo del sovrapprezzo dei propri prodotti, Microsoft propose di regalare
lequivalente di un miliardo di dollari in computer, software e formazione alle
12500 scuole americane pi povere. Steve Jobs rilev subito il tentativo
concorrenziale sleale nei confronti della Apple, che detiene tuttora in ambito
scolastico una quota di mercato superiore a quella controllata in ambito
consumer. Lofferta venne respinta dal giudice, ma in seguito questa strategia si
ripetuta pi forte, ammantandola di unaurea umanitaria, si pensi alla
donazione di computer ed alla formazione gratuita regalata alle popolazioni
africane, praticamente lunica fetta di continente non ancora conquistato,
pianificando una nuova popolazione che si approccia a determinate macchine ed
ad un determinato sistema operativo, del quale poi diviene dipendente.
30
La societ ha bisogno di libert: quando un programma ha un proprietario, l'utilizzatore perde la libert di controllare parte della
sua vita.
Richard Stallman
Gnu is Not Unix), che si differenziava anche per il fatto che Unix, pur essendo un software libero, era stato modificato ed alterato in molte versioni
alle quali imprese private avevano posto un marchio e fatte divenire private. E qui sta lopera di maggiore importanza di Stallman, La General Public License o GPL , scritta assieme ad un gruppo di avvocati, che tutela e
garantisce legalmente quello che il software libero. L'idea che sta alla
base della Licenza GPL che il software, cos come il pensiero e la parola,
siano i mattoni per la crescita culturale della comunit, per questo il software deve disporre delle seguenti 4 libert fondamentali: La libert di eseguire il programma, per qualsiasi scopo, di studiare come funziona il programma e adattarlo alle proprie necessit, La libert di ridistribuire copie in
modo da aiutare il prossimo. Il software pu essere copiato e distribuito
praticamente senza costi: se non si ha il permesso di dare un programma a
qualcuno che ne ha bisogno (anche dietro pagamento, se lo si vuole), il programma non libero. Importante, ed alla base della mentalit che un tempo
univa ricercatori ed attivisti, la licenza di migliorare il programma e distribuirne pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunit ne tragga beneficio. E' grazie alla GPL che il software libero e il suo modello di sviluppo si diffuse. Questa licenza permetteva a persone, anche di
continenti diversi, di collaborare fra loro per lo sviluppo delle applicazioni,
con risultati molto spesso notevolmente migliori di quelli che si ricavavano
da una singola azienda. Il punto cardine dellattuale successo che stanno riscontrando i sistemi operativi open source, Linux in testa, deriva proprio da
questa ragione: quale altra azienda, seppur un colosso a livello mondiale,
pu contare sulla collaborazione di milioni di utenti sparsi per il globo e comunicanti fra loro, che lavorano in maniera disinteressata allo sviluppo ed
al miglioramento di un software ed alle su e applicazioni? Questi programmatori si sentono parte di una comunit, intrisa di quelle stesse utopie originarie delle prime comunit hacker di ricercatori, con laggiunta di una cari32
ca emotiva data dal loro ruolo: non si pu negare il valore aggiunto che i
nuovi sistemi operativi open-source abbiano verso una gamma sempre pi
vasta di utenti, anche non esperti, che ora, superati gli ostacoli di usabilit
che separavano i non esperti dalluso pratico di Linux, si riversano con entusiasmo sulle sue ultime applicazioni, come Ubuntu, con un entusiasmo
del tutto nuovo. Bisogna premettere che Linux parte assieme a Gnu, ma diviene un sistema operativo che da questo si differenzia in termini legali
La riproduzione di una maglietta promotrice di Linux ad indicare la carica emotiva e le valenze sociopolitiche riconosciutegli dagli utenti
Molto spesso si crea confusione tra i termini di software libero e software opensource. Lopen-source, a differenza del software libero, rilascia s il codice originario, permettendo di lavorarci, ma si riserva il diritto di tenere per s alcune applicazioni commerciali. Lo stesso Linus Torvalds non ha mai negato il fatto che
open-source e mercato possano convivere, e che consideri lecito sfruttare Linux
per modelli di business. Del resto, molti pionieri della rivoluzione digitale non
vedevano contraddizioni tra etica hacker e mercato, fintanto che non fosse violata la condizione di non bloccare delle conoscenze che dovevano circolare liberamente. Molti sviluppatori dellopen-source ritengono che ormai non si possa
pi fare una suddivisione netta tra cooperazione sociale e mercato, e che la libe33
ra ricerca gratuita alla Stallman non sia pi in grado da sola di affronta tre le sfide dei monopoli. Risultano obbiettive in questo caso le dichiarazioni di questultimo, che assume toni spesso definiti apocalittici da parte dei rappresentanti
dellindustria software, come quando afferma:
Il controllo sull'uso delle proprie idee in realt costituisce un controllo sulle
vite degli altri; e di solito viene usato per rendere pi difficili le loro vite 12
Lungi dallessere unesclamazione carica di ideologia distopica di stampo Orwelliano, nella realt riscontra notevoli consensi nel mondo informatico, sia in
ambito accademico che nelle controculture underground, oltre che combaciare
con il pensiero di molti economisti diffidenti verso un Neoliberismo responsabile della nascita di oligopoli e mercati monopolistici, i quali tendono a congelare gli sviluppi ulteriori delle tecnologie proprietarie per trarne il massimo profitto, tuttal pi centellinando nel lungo periodo queste innovazioni per creare
sempre nuova domanda di mercato, esauritosi il precedente ciclo di produzione e
consumo di quelli che in realt sarebbero beni durevoli. Se si pensa al comportamento di Microsoft dopo il 2000, appare pi chiaro come questa sia una realt
oggettiva. Come ha spesso analizzato Carlo Formenti, bisogna conoscere due
fattori della produzione di software, che sono la costante di produzione (non pi
di dieci istruzioni al giorno, in media) e i costi di mercato dei programmi, ritenuti come funzioni decrescenti del numero di copie vendute. Questi due fattori fanno in modo che lo sviluppo di una nuova versione di un programma costi molto
di pi della versione precedente, perci linvestimento deve essere giustificato
dalla previsione di venderne pi copie, ed questa una delle cause del successo
di Microsoft, che sfruttando la sua posizione di monopolio pu contare su un
mercato di scala mondiale e su una riduzione dei costi riducendo al minimo il
tasso di innovazione i prodotti. Se gi nel 2001, luscita di Windows Xp , lultima versione del sistema operativo, aveva suscitato accese polemiche, la situazione si ripetuta in maniera esattamente identica con lultimo nato Windows Vista, uscito allinizio del 2007. In entrambi i casi si trattato di un tentativo defi12
34
nitivo di sferzare un attacco mortale alla concorrenza, e di consolidare uno stretto rapporto con i produttori di hardware. da notare infatti che sia Windows Xp
che Vista, siano dei sistemi operativi pesanti, che quindi richiedono limpiego di
computer con maggiore memoria operativa, ed un elemento non trascurabile in
un periodo di recessione, che vede gli utenti meno propensi ad investire denaro
per lacquisto di nuove macchine; i produttori di questi avranno tutto linteresse
a far s che nuovi sistemi operativi pi esigenti in ambito di prestazione dei computer diventino degli standard, in modo da incrementare nuove vendite. Oltre a
ci, nella prima versione di Xp, vi sono state molte pi restrizioni per quanto riguarda la possibilit di fruire di file in formati diversi da quelli supportati dagli
standard Microsoft, fra cui bisogna menzionare Windows Media Player, che
dora in poi diviene un programma integrato al sistema operativo, e non pi un
aggiuntivo. Le varie limitazioni sono state integrate col preciso scopo di impedire o per lo meno limitare le violazioni del copyright, come il Secure Audio Path,
che impedisce le duplicazioni non autorizzate dei file Media Player , mossa che
ha portato ad un nuovo processo per violazione delle leggi anti trust In Europa, e
che vede Microsoft tendere la mano allindustria culturale impegnata a limitare
le innovazioni tecnologiche che gi ne hanno dimezzato i fatturati, come vedremo nel successivo capitolo. In pratica la tacita mossa di Gates stata quella di
incentivare lindustria dellintrattenimento a rendere Media Player lunico formato per ascoltare musica via internet, in cambio di rendere questo formato a
prova di pirateria. Media player, infatti, non supporta la maggior parte dei formati concorrenti, la maggior parte dei quali reperibili gratuitamente in Rete, ripetendo cos la stessa politica aggressiva gi sperimentata per Netscape. Oltre le
violazioni della privacy, di cui parleremo nel terzo capitolo, e che vedono coinvolti altri servizi come Messenger, il quale costringe lutente a rendere disponibili molti dati personali, la mossa definitiva riguarda le licenze Windows, che a
partire dal formato Xp riguardano non pi le persone fisiche come in precedenza, che una volta acquistata la licenza potevano installare Windows su qualsiasi
35
computer, ma le singole macchine, per cui bisogna acquistare una nuova licenza
per ogni nuovo computer acquistato. Ad impedire di far girare la stessa copia su
pi macchine provvede la tecnologia Windows Product Activation, una sorta di
lucchetto digitale che blocca lavvio del sistema se questo verifica il cambiamento di almeno sei componenti hardware. Tutti questi fattori rappresentano una
strategia per conquistare il mercato della Rete, sia a livello di standard che di
servizi. Xp inoltre non supporta il linguaggio di programmazione Java, sistema
aperto sviluppato da Billy Joy per Sun Microsistem, che ha svolto un ruolo notevole per lo sviluppo di Internet, per favorire il proprio linguaggio C#; per rimediare e non privare gli utenti Windows del supporto Java, Sun Microsistem ha
dovuto rilasciare su Internet un plug-in gratuito da installare separatamente. Le
mani della multinazionale tendono sempre pi ad un controllo del mercato online a 360 gradi, come verificabile da linvenzione del Microsfot Passport Service, un servizio di autenticazione centralizzato che mette in collegamento lutente (naturalmente dopo che questi si sia fidato e registrato la sua carta di credito) con tutta una serie di servizi ed acquisti su siti associati al gruppo Microsoft. Lobbiettivo sarebbe stato, quando tutti gli standard fossero stati accettati
dalla maggioranza degli utenti, di creare un ecosistema capace di crescere fino
ad inglobare la stragrande maggioranza delle attivit che si svolgono on-line. Un
obbiettivo che risulta troppo ambizioso, per, per poter essere ottenuto con la
sola tecnica di aggressione monopolistica; difatti si nota in questo stesso periodo
una controtendenza fatta di aperture al mondo accademico grazie alla promozione del shared source ( per distinguerla dallopen source) per la piattaforma .Net ,
un ambiente software studiato per consentire a degli applicativi di ogni tipo di
girare su macchine diverse; vengono resi disponibili alcuni codici applicativi
di .Net per scopi didattici e perfino di divulgarne delle copie, purch non a scopo
commerciale. una mossa che da una parte, tende ad accattivarsi le simpatie del
mondo accademico, solitamente schierato con lOpen source, e dallaltro di promuovere e standardizzare il linguaggio di programmazione C#. anche in questo
36
Lo GNU simbolo del sistema operativo ideato da Stallman e baluardo del software libero
Il simbolo del copyleft, da contrastare al copyright, che di questo la copia, ma rivolto a sinistra
degli studenti, dei programmatori e delle comunit hacker, sezioni molto importanti ed attive dellutenza in rete. Molte iniziative sono state prese dalla multinazionale a partire dal 2001 per poter sviluppare delle applicazioni Linux orientate
al business come lOpen Source Development Lab, che di per s unagenzia no
profit, o il progetto Eclipse, una piattaforma di strumenti nata per lo stesso motivo. Lo sposalizio con le tecnologie open-source ha permesso alla IBM di accrescere le sue quote di mercato e di incrementare i profitti, poich sul mercato ebusiness queste funzionano al meglio data lelevata flessibilit, cio la possibilit di adattarsi allutente, dopo aver guadagnato la fiducia in termini di affidabilit per la gestione di Reti aziendali e siti internet (ricordiamo che praticamente
non esiste la possibilit di attacchi da virus informatici esterni su Linux). Senza
soffermarci troppo sulle dichiarazioni del direttore generale di Linux Steve Sollazzo, secondo il quale le grandi aziende abbraccino totalmente il modello culturale open-source per trarne profitti, in termini culturali e sociali esterni, occorre
prendere in esame gli sviluppi attuali. Sempre nel 2001 Microsoft, con il consueto comportamento da preventivo verso una futura minaccia, lanci una campagna denigratoria contro Linux. Da illazioni ideologiche, come quella del boss
Microsoft Ballmer :
Linux sembra sprigionarsi naturalmente dalla terra..Ha le caratteristiche del
comunismo che alla gente piacciono moltissimo, cio gratuito.. 13
per passare allesclusione di ogni possibilit di successo come modello di business, fino alle grottesche dichiarazioni di Jim Allchin, capo sezione sistemi operativi di Microsoft, che sembrano provenire dal maccartismo pi sfrenato:
Sono americano, credo nellamerican Way. Mi preoccupo se il governo incoraggia lopen source, e ritengo che non siamo riusciti a spiegare questa situazione ai politici in modo tale che capiscano la minaccia. 14
Ma il vero spettro che pu divenire realt, piegando davvero il vecchio colosso
del software proprietario, si trova dallaltra parte del globo. La Cina sembra ultimamente aver eletto Linux come sistema operativo ufficiale, paradossalmente
13
14
38
Affermazione tanto pi valida in un paese in cui il ruolo dello Stato nell'economia ancora cos imponente. Facendo di Linux uno standard nazionale, la Cina
spera di liberarsi di Microsoft ed un generale dalle tecnologie occidentali; oltre a
questo il governo cinese ritiene che i software open source possano garantire
maggiore sicurezza, guardando con sospetto compagnie del territorio statunitense e in sintonia con il suo governo, sospetto che, come vedremo in seguito, non
del tutto privo di fondamento. Attualmente il governo cinese sta collaborando
con Il Giappone e la Corea del Sud per sviluppare un nuovo sistema operativo
alternativo a Microsoft, che le indiscrezioni vogliono sia proprio su base Linux.
15
Gou Zhongwen ,La Cina scaglia Linux contro Windows, Punto informatico, 7 novembre 2003
39
Un altro simbolo dellideologia Linux, creata dalla comunit on-line. Palesemente, il pinguino simbolo di Linux, che si libera della
palla al piede con la M di Microsoft e la $ del Dollaro, ha allorizonte nuovi accordi monopolistici, e molti detrattori
cominciano a raffigurare il pinguino con una bandiera rossa della Rpubblica Popolare Cinese.
Capitolo III
LINDUSTRIA CULTURALE O LA CULTURA INDUSTRIALE
40
a seconda di una
diverso uso della rete per le proprie esigenze, e che quindi rappresentino due
ideologie propugnate da differenti forze sociali, le quali trovano punti di
convergenza e punti di scontro.
di raggiungere
con
conseguente
possibilit
di
crearne
un
mercato,
44
principi fondamentali del diritto dautore e il poter trarre profitto dalla propria
creativit. Se le ultime due ragioni lasciano indifferenti i propugnatori del sapere
condiviso, la minaccia di un crollo della produzione musicale paradossale:
Lawrence Lessig, autore dell' ormai celebre saggio Il Futuro Delle Idee (titolo
originale: The Future Of Ideas), spiega come l'attuale stato di cose riguardo le
leggi americane sul copyright non funzioni a salvaguardia degli artisti e della
creativit, ma che invece sia improntato a soffocare le nuove forme di creativit
rese possibile dalla rete, il quale sviluppo minaccia solamente un vecchio m
modello di business, che ha ben poco da spartire con l'ingegno. Il pensiero di
Lessing pu essere riassunto nella seguente trascrizione :
Allepoca in cui i fratelli Wright inventarono laereoplano, la legislazione americana sosteneva che il
proprietario di un terreno ne possedeva di conseguenza non soltanto la superficie, ma tutta la terra al di sotto,
fino al centro della terra, e tutto lo spazio al di sopra, fino ad unestensione indefinita verso lalto. Per molti
anni, gli studiosi si erano chiesti come interpretare correttamente lidea che i diritti sulla terra potessero
estendersi fino al cielo. Ci significava forse che si possedevano anche le stelle? Si potevano denunciare le oche
per
le
continue
volontarie
violazioni?
Poi arrivarono gli aereoplani, e per la prima volta questo principio della legislazione americana (..) divenne
importante. Se il mio terreno arriva fino al cielo, che cosa succede quando la United ci vola sopra? Ho il diritto
di vietarne il passaggio sulla mia propriet? Mi consentito firmare una licenza esclusiva con Delta Airlines?
(..).
Nel 1945, queste domande divennero un caso federale. Quando Thomas Lee e Tinie Causby, contadini del North
Carolina, iniziarono a perdere i polli a causa dei voli a bassa quota degli aerei militari (sembra che i polli
terrorizzati volassero contro le pareti del granaio e morissero), i Causby sporsero denuncia sostenendo che il
governo
violava
illegalmente
la
loro
propriet
terriera.
(..).
La Corte Suprema accett di esaminare il caso. (..) La Corte riconobbe che esiste unantica dottrina secondo
cui nel diritto consuetudinario, o sistema giuridico a common law, la propriet di un terreno si estende fino alla
periferia delluniverso. (..) Ma il giudice Douglas non aveva molta soggezione verso le antiche dottrine. In un
unico paragrafo, vennero cancellati centinaia di anni di leggi sulla propriet. Cos scrisse Douglas a nome
della
Corte:
[Tale] dottrina non ha spazio nel mondo moderno. Laria unautostrada pubblica, come ha dichiarato il
Congresso. Se ci non fosse vero, ogni volo transcontinentale sarebbe soggetto a infinite denunce per
17
L. Lessigg, Se il mondo cambia, le leggi si devono adeguare spazio Alessandro Baffa, 10 gennaio 2008
47
48
potenti slogan pubblicitari o nomi di gelati confezionati, senza che io vedessi una lira; per tutte le volte che il
mio nome ed i miei dati personali sono stati messi al lavoro gratis dentro calcoli statistici, per adattare alla
domanda, definire strategie di marketing, aumentare la produttivit di imprese che non potrebbero essermi pi
estranee; per la pubblicit che faccio di continuo indossando magliette, zainetti, calzini, giubbotti, costumi,
asciugamani con marchi e slogan commerciali, senza che il mio corpo sia remunerato come cartellone
pubblicitario; per tutto questo e per molto altro ancora l'industria dello spettacolo integrato mi deve dei soldi!
Capisco che sarebbe complicato calcolare singolarmente quanto mi spetta. Ma questo non affatto necessario,
perch io sono Luther Blissett, il multiplo e il molteplice. E ci che l'industria dello spettacolo integrato mi deve,
lo deve ai molti che io sono e me lo deve perch io sono molti. Da questo punto di vista possiamo accordarci
quindi per un compenso forfettario generalizzato. Non avrete pace finch non avr i soldi!
MOLTI SOLDI PERCH IO SONO MOLTI: REDDITO DI CITTADINANZA PER LUTHER BLISSETT! 18
L. Blissett , Manifesto di cittadinanza collettiva, Luther Blissett. Rivista Mondiale di Guerra Psichica, n. 3,
inverno 95/96
49
principalmente una semplice vetrina per le nuove uscite degli artisti prodotti
dalle suddette case discografiche. Un altro esempio stato Pressplay, frutto
dell'alleanza tra Vivendi Universal e Sony, coinvolgendo nella distribuzione del
servizio anche Yahoo! . Qui, grazie alla presenza di Sony, uno dei maggiori
produttori mondiali di cd vergini e masterizzatori, la masterizzazione dei file
audio ed altri supporti stata invece permessa, palesando in maniera ancora pi
concreta il fatto che le restrizioni legali alla rete vadano bene solo se non
limitano gli affari di una major, che invece per i suoi giri di affari pu
incentivare a delle azioni usate come spauracchio per abbattere legalmente i
propri avversari. Se la trasformazione di Napster come servizio a pagamento ne
ha sancito la fine, questa stata una falsa vittoria per le corporation della
musica, che, oltre ad un maggiore insofferenza da parte dei consumatori, hanno
destato l'attenzione delle autorit antitrust americane ed europee per la loro
politica economica aggressiva. Tutto questo mentre all'orizzonte sono partiti i
servizi Peer to Peer (o p2p), molto pi coriacei da combattere sui piani
tecnologici, ideologici e giuridici. La tecnologia p2p ha sovvertito l'ordine delle
cose sul web, in base alle vecchie relazioni gerarchiche tra computer server e
computer client, consentendo ad ogni macchina di collegarsi con un altra senza
passare da un centro, e questo altro non significa che i provider, i siti e i soggetti
che hanno sviluppato il software non hanno la possibilit di controllare l'uso che
di questo ne fanno gli utenti. Le difficolt tecniche in questo senso sono di poter
tracciare il traffico che si svolge all'interno del network, ed una difficolt che
rimane anche nel caso che si ottenga
sospenda ogni attivit, che chi ha scaricato il software non continui a scambiare
file. Inoltre, i gestori di un network di questo tipo non sono comunque tacciabili
di violazione di copyright, ignorando i contenuti oggetto di scambio. Network
come Morpheus, Grokster, Kazaa, hanno raccolto l'eredit di Napster, ed altri ne
nascono in continuazione in seguito al decadimento dei precedenti, come Btorrent ed Emule. Quest'ultimo, essendo tra l'altro un programma open source,
50
conta una gamma di affezionati tale da essere divenuto un 'enorme banca dati su
qualsiasi materiale traducibile in forma digitale. A partire dalla sua versione
0.47b , possiede un sistema di offuscamento del protocollo per evitate eventuali
filtri presenti nei server che limitino l'attivit di peer to peer, cosa che in Italia, a
fine 2006 era stata ammessa solamente da gestore Libero, mentre, dal marzo del
2007, anche Tele2 ha annunciato di disporre di un sistema di filtraggio del filesharing. Anche per questo tipo di servizi si scatenata una propaganda da parte
degli avversari ad impedire che questi network si ammantino di un'aurea di
Robin Hood della musica, accusandoli di inaffidabilit sul piano della sicurezza,
per un presunto incremento e diffusione di nuovi virus informatici, e sul piano
della privacy, sospettando questi di usare metodi per tracciare i gusti e tendenze
che verrebbero inserite nei software all'insaputa degli utenti.
Queste ultime accuse sono attendibili, in virt del fatto che proprio come
Napster, questi Network non sono organizzazioni di beneficenza, ma tendono
allo sviluppo di nuovi modelli di business, per i i quali hanno molto rilievo la
raccolta e la vendita di dati alle societ di marketing. Un diverso esempio dato
invece da siti come Gnutella e Freenet che offrono un servizio con una
connotazione politica molto forte, essendo progetti che partono dalla cultura
hacker che vede il P2P come un elemento fondamentale per una
democratizzazione della rete libera e orizzontale, in opposizione ad una
mercificazione delle conoscenze diffuse solamente in maniera verticale da chi
detiene i monopoli della produzione e distribuzione del sapere.
Uno stretto giro di vite a queste tendenze che minacciano la tradizionale
industria culturale stata fatto repentinamente, nel 1998, con il Digital
Millennium Copyright Act, la nuova legge statunitense sulla propriet
intellettuale in accordo con le grandi istanze dei grandi produttori, per poter
proteggere i loro grandi investi,enti sui prodotti a marchio registrato, non per
una tutela limitata nel tempo della propriet e la comunione del sapere, ma in
modo tale che questa propriet duri in eterno: come nota Lessig, una legge
51
scritta affinch nessuno potr fare alla Disney Corporation quello che Walt
Disney fece ai fratelli Grimm19 . I principali avversari di questo disegni di legge
negli Stati Uniti si sono trovati nelle comunit studentesche, dove largo uso
fatto del file sharing, e dove in molti casi hanno trovato tra nel corpo docente
strenui alleati; difatti settori ampi del mondo accademico hanno reagito contro
delle logiche che minacciavano la libert di ricerca e di innovazione. Si possono
elencare per primi gli esponenti della computer science come Edward Felten,
che ha raccolto la sfida della SMDI (Secure Digital Music Iniziative), la quale
aveva offerto un premio a chiunque si fosse dimostrato capace di craccare le sue
tecnologie di protezione. Felten, riuscendo nellimpresa, annuncia di voler
presentare i risultati del suo lavoro pubblicamente, nel corso di una assemblea
internawionale, ma la RIAA e SMDI minacciano di denunciarlo per la
violazione del Millenium Copyright Act, nel caso rendesse pubblico il suo
sistema per violare i file protetti. Felten rinuncia, ma contrattacca avviando una
azione penale per rivendicare i propri diritti di ricercatore scientifico, sia sul
piano del reverse engineering, cio lo smontaggio di un software a fini di
ricerca, sia su quello della divulgazione del suo lavoro ai membri della comunit
scientifica. Anche se alla fine il tribunale ha dato ragione ai discografici, Felten
ha dichiarato di voler proseguire nella battaglia.
Oltre alle comunit hacker ed hai rappresentanti ufficiali della ricerca
informatica, da sempre in prima linea contro i monopoli di un ambiente al quale
hanno contribuito a creare, sta ora emergendo quello che il prodotto culturale
della rete nella sua seconda fase, grazie a chi osserva luso sociale e culturale
che di questa se ne fa nelle sue diverse tecnologie, in una maniera spesso diversa
da quella per le quali erano state create. doveroso citare Henry Jenkins,
direttore del Comparative Media Studies Program dello stesso MIT, citato in
precedenza come uno dei santuari della cultura hacker; nel suo saggio Cultura
Convergente limmersione effettuata nella cultura popolare attuale attraverso i
media spiega come le nuove tecnologie la stiano cambiando, insistendo su chi
19
H. Jenkins, Star Wars di Quentin Tarantino?, Cultura Convergente, pag 138, Apogeo, Milano 2007
52
H. Jenkins, Star Wars di Quentin Tarantino?, Cultura Convergente, pag 139, Apogeo, Milano 2007
H. Jenkins, Star Wars di Quentin Tarantino?, Cultura Convergente, pag 139, Apogeo, Milano 2007
53
54
Un manifesto anti pirateria degli anni ottanta, riferito alla registrazione dei dischi musicali su nastro.
Questo logo stato poi usato dalle controculture digitali nemiche del copyright degli anni novanta, per
evidenziare come i detentori del potere nellindustria culturale abbiano sempre cercato di sanzionare le
pratiche di registrazione e scambio, seppur in contrasto con le convenzioni del sentire comune tra
individui riguardo il libero fruire dei prodotti culturali. Il fatto che anche una pratica diffusissima come
la registrazione casalinga su nastro sia stata oggetto di accuse riguardo il presunto danneggiamento della
produzione musicale mondiale, svela quanto queste politiche siano sempre state pilotate dalle grandi case
discografiche piuttosto che dai singoli artisti e da chi volesse in effetti difendere la produzione musicale,
che poco ha da spartire in realt con la diffusione dei supporti
CAPITOLO IV
CONTROLLO E REPRESSIONE
La previsione di Ben Bagdikian che viene spesso citata dal libro The Media Monopoly (Beacon Press, Boston 1983)
che alla fi-ne del secolo "cinque/dieci giganti aziendali controlleranno la maggior parte dei pi importanti editori di
55
periodici, libri, televisione, produttori cinematografici, discografici, di videocassette del mondo". Questi nuovi signori
dei media possiedono il potere immenso di determinare quali informazioni vanno distribuite, e temo che non
incoraggerebbero proprio le loro reti private a diffondere tutti i tipi di informazioni fatte circolare da cittadini liberi e da
organizzazioni non governative. La soluzione militante luso della telematica per creare reti informative planetarie
alternative. 22
Nel marzo del 2001 alcuni media americani cominciano a pubblicare alcuni
articoli, citando come fonti dei fascicoli aperti dellFBI, sostenendo che alcuni
hacker russi e ucraini sarebbero responsabili di intrusioni a danni di alcuni siti
commerciali, trafugando dati relativi ad un milione di carte di credito.
Effettivamente lhacking divenuto in Russia una pratica di massa da quindici
anni a questa parte, e pur possedendo macchine molto pi modeste ed arretrate
rispetto alloccidente, molti di questi Hacker dellest hanno dimostrato pi di
una volta le loro enormi capacit. Questo, come racconta Alexei Badkhen, un
giovane russo intervistato dalla rivista Wired, stata una pratica invogliata
dalle stesse istituzioni:
quando andavamo a scuola, venivamo incoraggiati a copiare il software
americano. Ci chiedevano di smontare i programmi per vedere se fosse
possibile farli girare sui nostri sistemi. .. 23
Listruzione russa d unefficiente preparazione tecnica, ma le aspettative di
trovare un lavoro allaltezza delle proprie capacit sono effettivamente scarse, ed
anche per questo motivo lhacking ha avuto sempre maggiore popolarit. Difatti,
risaputo che sulle bancarelle dei mercati di Mosca facile trovare ad un prezzo
esiguo dei cd usati per craccare e duplicare molti programmi Microsoft, che
22
23
56
Un precedente storico
58
Gli aneddoti del precedente paragrafo non fanno altro che sottolineare un
processo politico che vede invischiate le grandi corporation del mercato digitale
americano ed il governo degli Stati Uniti, ripetendo quelle azioni che un
decennio prima erano state effettuate nel territorio nazionale verso le comunit
hacker, quando fu inaugurata la prima caccia alle streghe digitale. Sullondata di
perquisizioni, sequestri di computer ed in alcuni casi arresti cominciata nel 1990,
si pu consultare linteressante libro di Bruce Sterling del 1993, The Hacker
Crackdown, (pubblicato in Italia da Shake Edizioni con il titolo Giro di vite
contro gli hacker). Il documento di Sterling si riferisce in particolare ad una
serie di operazioni svolte dalla polizia federale americana, che possono risalire
appunto al cosiddetto Hacker Crackdown dell 8 maggio 1990, chiamata dalle
autorit col nome in codice di Operazione Sandoval.
Il colosso telefonico americano AT&T, denunci una clamorosa azione di
boicottaggio da parte di alcuni hacker verso il suo sistema di comunicazione
che inaspettatamente, il 15 gennaio precedente, aveva improvvisamente
collassato, con ingenti danni economici per limpresa. Lorigine del guasto senza
precedenti, fu in realt originato da un difetto nellantiquato software
dellazienda, ma tanto bast a far vedere come reali le grandi paure dei suoi
dirigenti in ambito di boicottaggio informatico, e proprio in questo periodo
cominci una grande campagna mediatica di paura riguardo il terrorismo
digitale. Questa pubblicit denigratoria port ad una lotta indiscriminata verso i
nuovi protocolli di comunicazione on-line, in special modo per quanto
riguardava i Bulletin Board Sistem o BBS, protocolli di comunicazione
precedenti al web ed alle chat room, che sfruttavano al massimo la povert dei
mezzi allora a disposizione in campo digitale usando le connessioni telefoniche,
e che erano fondamentalmente forme di comunicazione e di aggregazione di
individui attorno e tramite un mezzo ancora non massificato e visto pi per
addetti ai lavori, nonostante molti di questi protocolli stessero gi prendendo il
ruolo di standard.
59
Inutile dire che il sospetto che le autorit americane (e non solo) nutrono in
maniera scientifica riguardo ad un sistema di comunicazione completamente al
di fuori del proprio controllo si riversa nellipotesi di una potenziale pericolosit
intrinseca del mezzo, anche per una possibile infiltrazione da parte di presunti
terroristi digitali in questi network. Questultimo esempio trova un riscontro
proprio in Italia, quando, nel 1994, unondata di controlli a tappeto in una
maniera molto pi indiscriminata e ingiustificata sul campo pratico che non
quella avvenuta negli Stai Uniti, mise in ginocchio le reti autogestite. Il
documento principe in questione, proprio a ribadire un parallelismo col
precedente fenomeno doltreoceano senzaltro il libro di Carlo Gubitosa
Italian Crackdown, scaricabile gratuitamente in Rete sotto licenza Creative
Commons. Lelemento di sconcerto che traspare dal testo, e che ne fa un
documento storico e politico di rilievo, sta nel come un tipo di rete nata dal
basso, applicando protocolli che si diffondevano da individuo ad individuo,
scritti liberamente e diffusi senza copyright, e che in alcuni casi, come per il
BBS Fidonet, riuscivano a sfruttare anche le frequenze radio dove non fosse
stato possibile usare le linee telefoniche, sia stato praticamente estirpato,
costringendo molti utenti a rinunciare ad un tipo di tecnologia che nel decennio
tra il 1985 ed il 1995 aveva raggiunto il suo apice di accessi e di partecipazioni,
e che dava spazio a movimenti culturali, politici, e di semplici appassionati di
telematica. Un altro aspetto interessante risiede nellassoluto rifiuto di
mercificazione dei BBS, nei quali era assolutamente vietata qualsiasi forma di
pubblicit commerciale. Un elemento non trascurabile, in definitiva, per la
sopravvivenza di un mezzo di comunicazione in momenti di crisi, superata una
fase pionieristica del suo sviluppo.
Lattentato alle Twin Towers di New York dell11 settembre 2001 ha segnato
un duro colpo verso le utopie degli anni 90 che avevano alimentato il sogno di
una globalizzazione culturale grazie alla rete, che abbatteva i vecchi confini
degli stati nazione, e che era contraria a qualsiasi forma di censura, di controllo
e limitazione di qualsiasi genere. Il primo atto terroristico esterno avvenuto in
territorio Statunitense della storia, con la prevedibile ondata di panico scatenata,
ha reso possibile in un sol colpo lapplicazione di leggi speciali per il controllo
degli individui e una limitazione di alcune libert individuali, come forse mai era
avvenuto nella storia americana. Loperato dellamministrazione Bush in seguito
allevento ha avuto ricadute molto forti sul piano dellindustria e delleconomia,
oltre che aver ridimensionato i concetti di libert e di privacy del mondo della
rete, spesso alleandosi con grandi corporation, come nel caso di Microsoft, cui
gi avevo accennato nel precedente capitolo riguardo i regali concessi dal
presidente degli Stati Uniti al colosso di Redmond, due mesi dopo i fatti. Ma
occorre analizzare i comportamenti legislativi dal principio.
Il 13 settembre il Senato comincia gi a discutere un disegno di legge che
dovrebbe attribuire alla polizia ed ai servizi di sicurezza una libert quasi
assoluta sulluso di tecnologie di spionaggio elettronico; proposta verso la quale
il presidente Bush ed il ministro della giustizia John Ashcroft rincarano la dose
con la bozza del Mobilitazion against Terrorism Act, che pone vincoli ancora pi
duri sul controllo poliziesco e sulla possibilit di prolungare la detenzione di
individui sospetti, in maniera talmente aggressiva ed in contrasto con alcuni
principi costituzionali di libert individuale da suscitare perplessit anche nella
destra repubblicana, dando via ad una trattativa che comunque permetter che il
provvedimento prenda corpo col nome di Patriot Act, votato a maggioranza
schiacciante e firmato il 29 ottobre 2001 dal presidente. I punti cruciali
dellemendamento sono un duro attacco alle libert civili, in quanto d potere
alle forze di polizia di penetrare nelle private abitazioni e pubblici uffici ed
61
globalmente
terroristi
ed
organizzazioni
criminali,
ed
provider ancora prima dell11 settembre. Nello stesso periodo, siti che gestivano
tecnologie per consentire la navigazione anonima in Internet come
Anonymizer.com, Safeweb.com e Zero Knwoledge System, annunciano la
sospensione del servizio. Gli stessi provider passano allauto censura, oscurando
decine di pagine web accusate di propagandare ideologie estreme. E un gesto
importante se si pensa che fino ad allora si era rifiutata qualsiasi forma di
controllo da parte dei provider verso i contenuti dei propri siti, in nome della
libert di espressione garantita dal Primo Emendamento. le stesse comunit
hacker americane si spaccano tra i pacifisti, i quali continuano a battersi contro
ogni forma di censura, ed i patrioti, i quali cominciano a lanciare campagne di
sabotaggio contro alcuni siti del fondamentalismo islamico. difatti il primo
attacco contro i siti dei talebani stato opera del gruppo hacker dei Dispatchers,
mentre i loro colleghi del Chaos Computer Club invitavano invece al dialogo
attraverso la Rete; mettendo in una situazione difficile i servizi di sicurezza, che
invece dovrebbe intervenire con durezza imposta dalla legislazione che equipara
gli hacker ai terroristi. Se la resistenza alla politica governativa sulle limitazioni
delle libert in Rete si struttura su due livelli, quello
ideologico e quello
ha sbito
nelle
simili operazioni negli altri Paesi nel quale il software era stato usato per
scaricare e copiare software e file: Inghilterra, Australia, Finlandia, Svezia e
Norvegia. Rilevante come le vittime del blitz rappresentino, in America come
allestero, quella porzione di societ che in tutti gli anni 90 era stata vista come
lanima sociale della Net economy : studenti universitari, ricercatori, impiegati,
manager, tutti quegli individui atti a partecipare ad una cooperazione delle
conoscenze. Questa ondata di repressione, che proprio colpendo questo tipo di
soggetti rappresentanti un modello economico fondato sul credere di poter
generare valore attraverso la creativit individuale e la cooperazione, per
favorire i comitati di affari politici e monopolistici, ha fatto parlare di una nuova
lotta di classe, che colpisce al cuore il modello di sviluppo degli anni 90. Le
strategie neoliberiste dellamministrazione Bush, cercano di alimentare una
ripresa economica non pi sulla fede delle nuove tecnologie di comunicazione,
ma su quella delle nuove tecnologie della sicurezza. Di per s, dare man forte ai
monopoli, con nuove leggi che negli ultimi anni hanno permesso la formazione
di conglomerati in grado di unificare stampa, reti televisive e servizi Internet,
sicuramente un fattore di arresto per linnovazione tecnologica, specie in un
periodo di recessione. Tuttavia, la storia non mai del tutto reversibile, e il
successo di canali alternativi sempre nuovi sul Web lo dimostra, come lo ha
dimostrato il successo crescente delle tecnologie open-source, ancora di pi,
come nel caso di Linux, se affiancate dalla lungimiranza di altre major come la
IBM. In questa rappresaglia, il peer to peer non ha in realt subto veri colpi,
anzi, determinate vicende legali non hanno fatto altro che far nascere la maggior
parte gi tutelati sotto laspetto legale, proprio sfruttando il clamore suscitato
dalla violazione dei diritti personali e di privacy da parte di determinate lobby
appoggiate dal governo.
66
Il PC contro i pc
Il problema del controllo dei contenuti pubblicabili in Rete diviene molto pi
serio in alcuni paesi, fra i quali spicca la Cina, a limitata libert democratica
individuale. In questi ultimi anni non sono state poche le campagne lanciate dal
Partito Comunista Cinese contro i contenuti immorali presenti su Internet, con
lobbiettivo dichiarato di consentire solo i siti che diffondano le teorie politiche
ufficiali. La censura del governo cinese aumentata di anno in anno nel
tentativo di bloccare gli scritti dei dissidenti al regime. Il principale canale
televisivo statale ha indicato come la cultura di Internet
debba essere conforme alla progredita cultura socialista ed aderire alle
corrette indicazioni della propaganda, per incoraggiare lo sviluppo di un
sistema con al centro i valori socialisti 24
Lattuale presidente Hu Jintao, fautore della maggior parte delle campagne
contro i contenuti ritenuti immorali, ha dichiarato che la Rete debba avere il
dovere di favorire la moralit sociale e di promuovere la societ armoniosa ,
diffondendo i principi del marxismo moderno e della cosiddetta teoria delle tre
rappresentanze, ovvero le pi progredite forze del Paese, la migliore cultura e
gli interessi della popolazione. Di pochi mesi fa stato lavvio di una polizia
virtuale intenta a controllare le conversazioni telematiche ed i siti Web, spesso
interrogando i responsabili dei siti su chiunque introduca contenuti vietati.
Allinizio del 2007 il governo aveva gi adottato varie misure per purificare i
programmi televisivi, e la stesse misure sono partite per i siti Internet. Il
presidente Jintao dichiara di voler bandire i siti osceni e pornografici, ma in
realt censura tutto il materiale ritenuto sovversivo e contrario alla sua politica,
punendo
con
molti
anni
di
reclusioni
responsabili.
Il
controllo
24
67
la regolamentazione nazionale dei siti web sia stata proposta anche in Italia
nell'ottobre del 2007 dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Francesco
Levi, con un disegno che prevedeva un'iscrizione all'albo per qualsiasi blog,
anche senza fini di lucro, e la presenza in esso di un giornalista iscritto all'albo
obbligatoriamente. Proposta che per fortuna si risolta al momento con un nulla
di fatto, innescando molte polemiche, poich costringerebbe il novanta per cento
dei blog italiani a chiudere, ponendo degli oneri legali e fiscali ad un servizio
nato per restare libero, e che nella sua gratuit ha le fondamenta della libert di
fruizione. Rimane una inquietante testimonianza di come qualsiasi legge sulle
comunicazioni applicata con vecchi criteri editoriali riguardo la Rete si trasformi
di fatto in un limite all'accesso, e di conseguenza alla libera informazione
CAPITOLO V
69
70
certo sito citato e consigliato da molti altri significa che ha dei contenuti
interessanti e quindi giusto farlo vedere prima di altri. Il page rank tiene conto
anche della qualit dei contenuti e dellimportanza dei siti da cui provengono i
link, cos se un sito su di un determinato argomento economico segnalato sul
sito di un'azienda lider nel settore, lo stesso acquista agli occhi di Google un
valore maggiore rispetto al sito di un concorrente consigliato da unazienda
sconosciuta, e quindi avr un PageRank pi elevato del concorrente. Altri fattori
importanti tenuti conto sono il numero di visitatori e l'anzianit di un sito.
Pochissimi pero conoscono tutti i segreti tecnologici dietro a Google. Si sa che
per monitorare costantemente la Rete vengono usati dei programmi denominati
spider, i quali agiscono a livello locale e tramite la commutazione di pacchetti
rimandano informazioni ai server centrali, in maniera continua e costante nel
tempo. Google puo vantare una propria rete composta da oltre 100.000 PC.
L'enorme business partito grazie alla pubblicit, a quella che Google fa agli
altri. Come motore di ricerca infatti Google non si mai fatto conoscere
attraverso banner su altri siti, ma fondamentalmente attraverso il passaparola,
elemento che si dimostrato sufficiente sulla Rete per determinare il successo
di un prodotto o servizio, comprovata la sua validit, sempre che questo rimanga
gratuito. Divenendo il motore di ricerca pi usato al mondo, dispone di un
pubblico immenso che non pu lasciare indifferente il commercio e gli
inserzionisti. Il modo per smistare in maniera proficua questa opportunit data
dalla pubblicit mirata, per zona o contesto. Chi infatti voglia fare pubblicit
attraverso Google, non deve far altro che specificare la zona in cui voglia che
questa appaia nel mondo, ponendo limiti che possono essere dal continentale al
regionale, e specificandone la lingua. Inoltre la selezione sar naturalmente per
argomento. Fatto questo, la propria pubblicit apparir su dei siti pertinenti per
argomento e nazionalit al proprio prodotto. I siti che ospitano le inserzioni di
Google , i cosidetti Adsense, ricavano un guadagno per ogni click effettuato
su una inserzione presente nelle loro pagine, con tariffe variabili solitamente dai
71
due agli otto dollari americani ogni volta, naturalmente versati da Google, che
rimangono una cifra irrillevante confrontata agli introiti incassati grazie agli
inserzionisti.
elettronica, Gmail divenuto uno dei dei pi diffusi al mondo per la sua
capacit di memoria, pari ad un gigabyte gi nella prima versione, con vari
accessori aggiunti, primo fra tutti la possibilit di discutere in tempo reale con
altri utenti Gmail in linea e presenti tra i propri contatti. Altre innovazioni
riguardo la ricerca sono date dalla estrema specificit delle ricerche che in esso
si possono fare, dalla ricerca tra i primi risultati ottenuti su di un argomento a
quella per immagini. A questo si aggiunto il servizio Map presente sul servizio
GoogleHeart sistema di ricerca cartografica che consente, scrivendo il nome
di una localit, di poterne vedere l'esatta ubicazione sul pianeta, grazie ad un
collegamento diretto con un satellite. Il sevizio in grado quindi di cercare il
percorso pi adeguato fra due citt diverse od all'interno della stessa, di trovare
un'attivit commerciale scrivendone solamente il nome ed il luogo, fornendo
dati ulteriori provenienti dagli elenchi cittadini come numeri di telefono e di fax,
il tutto in forma assolutamente gratuita.
Le capacit di database di Google hanno permesso inoltre di poter usufruire di
un servizio per postare video personali all'interno del portale Video Google,
prima imitando e poi direttamente acquistando il rivale Youtube, tutt'ora il
servizio pi usato per permettere a chiunque di caricare un video sul Web
aprendo un account personale, e renderlo disponibile pubblicamente. Il fattore
Yotube, che nonostante appartenga a Google data la sua fama rimasto un
portale separato da VideoGoogle, ma che ne ha le stesse funzioni,salvo un
differente formato, merita delle riflessioni. A parte esaudire le previsioni dei
sociologi ed esperti di mass media, e di chi da Debord in poi parlava di una
societ dello spettacolo, si deve prendere atto del potenziale enorme di questo
servizio, che ha creato un nuovo media all'interno del mezzo Web, e data la
possibilit a chiunque di poter esporre pubblicamente un video personale ed
72
essere famosi per cinque minuti, citando una famosa frase dell'artista Andy
Warhol. Ma Youtube e VideoGoogle non sono solo questo, nella misura del
fatto che hanno rivoluzionato la maniera di poter fare informazione e cultura.
Innumerevoli sono gli usi di questi mezzi, che possono divenire una piccola
televisione dove ognuno sceglie cosa guardare da un immenso magazzino di
argomenti, da
mandato in onda solo la sera prima e prontamente registrato e messo in Rete; dal
servizio amatoriale di denuncia fatto con una semplice telecamera digitale alla
presentazione di cortometraggi di sconosciuti artisti ed ancora a filmati dal vivo
di performance come concerti e spettacoli teatrali, fino alla presenza di
conferenze stampa, convegni culturali, discussioni in studio fatte per il web,
spezzoni di film, ec.
Tutto questo ha certamente portato ad una ulteriore democratizzazione dei mezzi
espressivi e della visibilit riguardo qualsiasi argomento, tanto che pur esistendo
ormai molti formati video per Internet, Youtube rimane lo standard pi usato,
anche per poter inserire un video desiderato nella propria pagina web personale
o sul proprio profilo dei vari hosting come Myspace o Facebook. Il fatto che si
possa fruire dei video senza scaricarli sul proprio computer ha dato luogo a
nuove ire da parte delle grandi major musicali, che dopo aver assistito al calo
repentino della vendita di cd, hanno visto un colpo di grazia assestato al mercato
dei video in DVD, anch'esso gi calato a causa dell'uso delle tecnologie P2P. Il
modus operandi di ricerca per i video contenenti musica, ma anche film infatti
divenuto questo: cerco il tal prodotto su Youtube e VideoGoogle, e, nel caso,
raro in verit, non riuscissi a trovare ci che voglio, lo andr a cercare su
qualche server attraverso servizi come Bit torrent ed Emule. In seguito, se la
ricerca sar andata a buon fine, mi prender la briga di postare il file su Youtube
e Videogoogle, e segnalarlo ai miei amici. Grazie a queste tecnologie, il Web
2.0 divenuto una sorta di Hard disk esterno per milioni di utenti, i quali non
devono pi prendersi la briga di salvare i video e le foto preferite sul proprio
73
74
rapporti con Al Gore, membro del comitato direttivo e poi divenuto consigliere
anche nel CDA di Google, e noto in tutto il mondo come il candidato
democratico alle elezioni presidenziali in opposizione a George Bush. A
differenza di i Gates, Eric Schmidt una pedina importante nella politica
americana ad un livello pi propagandistico, grazie alle sue conoscenze fra i
democratici e alla possibilit di rendere pi visibili i politici che appoggia, data
dalla capacit di filtrare le notizie attraverso la rete grazie a Google News. Ora
Google una delle cinque aziende che sono finanziate dal "Blue fund", un fondo
azionario che investe soltanto ed esclusivamente in aziende i cui manager siano
grandi finanziatori dei "Blues", dei democratici americani. Quindi Google,
Starbucks, Gab, Costco e naturalmente anche Apple. con la censura. Nel giro di
26
S. Brin, L. Page, Il Nuovo Bill Gates odia Bush, cerazadeallegati.blogspot.com, 1 novembre 2007
75
pochi mesi tra le pagine di Google sono stati cancellati alcuni siti conservatori
(come New Media Journal, Mich News, PHX News, Jawa Report), sono stati
censurati molti blog anti islamici, sono stati rifiutati annunci a pagamento per la
sponsorizzazione di libri o saggi anti Clinton e non sono state accettate
inserzioni (a pagamento, anche queste) di un sito conservatore (RightMarch.com), critico nei confronti della democratica californiana Nancy Pelosi.
Da qui sono partite le prime accuse di parzialit rivolte al motore di ricerca da
parte della destra americana, sicuramente enfatizzando le discussioni su quelli
che a detta dei proprietari sono selezioni di termini irrispettosi boicottati da
Google, ma che fanno effettivamente riflettere. Tutte le manovre realizzate da
Schmidt sono in linea con le parole di un documentario (da molti considerato
profetico) girato da Robin Sloan e Matt Thompson qualche mese fa. Il
documentario si chiama Epic
27
27
28
76
BIBLIOGRAFIA
www.albertorinaldi.net
www.alessandrobaffa.it
79
www.apogeonline.com
www.beppegrillo.it
www.carmillaonline.com
www.creativecommons.it
www.frontieredigitali.net
www.freesoftwarealliance.it
www.girodivite.it
www.gomma.tv
www.ildn.net
www.internazionale.it
www.linux-club.org
www.lutherblissett.net
www.masterplanthemovie.com
www.olografix.com
www.peacelink.it
www.puntoinformatico.it
www.rsf.org
www.stampaltrenativa.it/liberacultura/
www.wumingfoundation.com
80
RINGRAZIAMENTI
Ringrazio prima di tutto Il professor Ernesto Screpanti per i suggerimenti ed il
materiale fornito, oltre che per la curiosit, lattenzione e la disponibilit
dimostrate;
81
Ozan Halici e Jurgen Mayer, autori del video Does Google Really Worry
About Our Privacy? , per la concessione al suo utilizzo. Il video liberamente
scaricabile sul sito www.masterplanthemovie.com ;
Eleonora Bagnai, Nicola Campiotti e Marianna Leone per il supporto tecnico.
82
consentita la riproduzione parziale o totale dell'opera e la sua diffusione, salvo per fini di lucro
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