Interpellanza a firma del Consigliere SARA MARCOZZI
OGGETTO: Futuro Banca Carichieti.
PREMESSO il Ministro dellEconomia e delle Finanze, con decreto del 5
settembre 2014, ha disposto, su proposta della Banca dItalia, lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e di controllo della Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti S.p.A., con sede legale in Chieti (CH), e la sottoposizione della stessa alla procedura di amministrazione straordinaria, ai sensi dellart. 70, comma 1, lett. a), del Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia; DATO ATTO che con provvedimento della Banca dItalia del 16 settembre 2014, in luogo dei disciolti organi amministrativi e di controllo, sono stati nominati, quale Commissario straordinario, il rag. Riccardo Sora e, quali componenti il Comitato di sorveglianza, il prof. avv. Paolo Benazzo, la prof.ssa Maria Teresa Bianchi e il prof. Marco DAlberti. Gli Organi straordinari si sono insediati in data 19 settembre 2014, affidandone la gestione della banca agli Organi straordinari, che operano sotto la supervisione della Banca dItalia; CONSIDERATO che in data 27 Gennaio 2015, si insediato un secondo Commissario, dott. Salvatore Immordino a cui sono state assegnate le stesse funzioni del rag. Riccardo Sora. ACCERTATO che in atto, da parte della Fondazione CariChieti, la redazione di un piano industriale che possa portare fuori dall'attuale situazione economico-finanziaria l'istituto di credito; RILEVATO che dopo la Tercas (Cassa di risparmio di Teramo) e la Caripe (Cassa di risparmio di Pescara), Carichieti il terzo istituto di credito a carattere regionale ad essere sottoposto alla procedura di amministrazione
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straordinaria di cui art. 70 del testo unico bancario ( decreto legislativo n. 385 del 1993 e successive modifiche e integrazioni), per cui col suo commissariamento l'Abruzzo rischia di perdere la sua ultima banca espressione del territorio; CONSIDERATO che, secondo quanto a pi volte evidenziato, sia dai ricorsi avverso il provvedimento di commissariamento aditi dai soggetti destinatari del provvedimento stesso, sia da quanto dichiarato dai diversi addetti del settore, le motivazioni del commissariamento dell'istituto sembrerebbero non idonee a giustificare tale provvedimento, che risulta abnorme e non proporzionale rispetto alle criticit contestate alla societ bancaria. PRESO ATTO che ai sensi della legislazione in materia di Casse di Risparmio e secondo quanto stabilito dallo statuto dellente creditizio commissariato, le responsabilit per la mala-gestio di questultimo sono riconducibili, in misura considerevole, anche a quella classe politica, che attraverso la nomina dei soci delle fondazioni, indirettamente partecipe delle dinamiche che hanno causato le criticit della banca; RITENUTO che appare sempre pi diffuso nellopinione pubblica il convincimento che la Carichieti sia stata commissariata in base ad una logica di razionalizzazione del sistema creditizio da realizzare previo assorbimento delle banche medio/piccole in gruppi bancari di grandi dimensioni, donde luso improprio nella fattispecie della procedura sopra richiamata, utilizzata per finalit di concentrazione, e non invece per il ripristino della regolare gestione della Cassa. DATO ATTO che proprio a causa del commissariamento, Carichieti non ha potuto partecipare al programma di rifinanziamento della Bce (cosiddetto Tltro) che avrebbe garantito fondi nellordine di 80/85 mln da destinare a nuove concessioni creditizie in favore delle piccole e medie imprese, nonch delle famiglie e che avrebbe potuto essere una grande opportunit per l'istituto di credito; CONSIDERATO che in data 30 Gennaio 2015, in occasione del workshop dedicato alla memoria del noto economista Federico Caffe, il Presidente della Regione Abruzzo ha avuto modo di incontrare il Governatore di Bankitalia, dott. Ignazio Visco, con il quale, ci auguriamo, vi sia stata loccasione di condividere le preoccupazioni riguardanti il futuro di Carichieti; ACCLARATA l'incertezza e la mancanza di notizie ufficiali riguardo il futuro di CariChieti e degli oltre 600 dipendenti che in essa lavorano; RITENUTO che al fine di tutelare gli interessi dell'imprenditoria locale, in particolar modo quella delle piccole e medie imprese, che attraverso la presenza di un istituto di credito locale, quale la Cassa di Risparmio di
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Chieti, possano accedere al credito in modalit pi agevoli rispetto a quelle diversamente praticabili con un grande gruppo bancario; RITENUTO che la Cassa di Risparmio di Chieti, per la sua lunga tradizione di banca del territorio, ad avviso della popolazione, non deve essere assorbita da un grande gruppo bancario, che ne snaturerebbe le funzioni di ente promotore dello sviluppo zonale, e che la politica tutta, debba adoperarsi per proporre delle soluzioni a tutela del nominato istituto di credito
Tutto ci premesso e considerato
Il sottoscritto Consigliere Regionale Sara Marcozzi
INTERPELLA
Il Presidente della Giunta Regionale, Luciano D'Alfonso, per sapere:
1. Se ha avuto modo di interloquire con il Governatore Ignazio Visco rispetto
al futuro della Banca CariChieti. 2. Se intende rappresentare ai competenti organi della procedura ed alla Banca dItalia lintento della comunit cittadina di mobilitarsi per facilitare unoperazione di recupero della Cassa, se del caso previa ricapitalizzazione della stessa da realizzare anche con il concorso della Fondazione della Cassa di risparmio di Pescara. 3. Se intende accertare lesistenza di una volont dellautorit di vertice del settore bancario di dar corso ad operazioni che possano portare all'ingresso di un nuovo socio nel capitale della Fondazione Carichieti. 4. Se, e nel caso, quali altre eventuali azioni si intendono percorrere al fine di evitare l'assorbimento di CariChieti in grandi gruppi bancari.