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MoVimento 5 Stelle Abruzzo

L'Aquila, l 3 Febbraio 2015

Al Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo


Giuseppe Di Pangrazio
LAquila Sede

Interpellanza a firma del Consigliere SARA MARCOZZI

OGGETTO: Futuro Banca Carichieti.

PREMESSO il Ministro dellEconomia e delle Finanze, con decreto del 5


settembre 2014, ha disposto, su proposta della Banca dItalia, lo
scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e di controllo
della Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti S.p.A., con sede legale in
Chieti (CH), e la sottoposizione della stessa alla procedura di
amministrazione straordinaria, ai sensi dellart. 70, comma 1, lett. a), del
Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia;
DATO ATTO che con provvedimento della Banca dItalia del 16 settembre 2014,
in luogo dei disciolti organi amministrativi e di controllo, sono stati
nominati, quale Commissario straordinario, il rag. Riccardo Sora e, quali
componenti il Comitato di sorveglianza, il prof. avv. Paolo Benazzo, la
prof.ssa Maria Teresa Bianchi e il prof. Marco DAlberti. Gli Organi
straordinari si sono insediati in data 19 settembre 2014, affidandone la
gestione della banca agli Organi straordinari, che operano sotto la
supervisione della Banca dItalia;
CONSIDERATO che in data 27 Gennaio 2015, si insediato un secondo
Commissario, dott. Salvatore Immordino a cui sono state assegnate le stesse
funzioni del rag. Riccardo Sora.
ACCERTATO che in atto, da parte della Fondazione CariChieti, la redazione
di un piano industriale che possa portare fuori dall'attuale situazione
economico-finanziaria l'istituto di credito;
RILEVATO che dopo la Tercas (Cassa di risparmio di Teramo) e la Caripe (Cassa
di risparmio di Pescara), Carichieti il terzo istituto di credito a
carattere regionale ad essere sottoposto alla procedura di amministrazione

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straordinaria di cui art. 70 del testo unico bancario ( decreto legislativo
n. 385 del 1993 e successive modifiche e integrazioni), per cui col suo
commissariamento l'Abruzzo rischia di perdere la sua ultima banca
espressione del territorio;
CONSIDERATO che, secondo quanto a pi volte evidenziato, sia dai ricorsi
avverso il provvedimento di commissariamento aditi dai soggetti destinatari
del provvedimento stesso, sia da quanto dichiarato dai diversi addetti del
settore, le motivazioni del commissariamento dell'istituto sembrerebbero non
idonee a giustificare
tale
provvedimento, che risulta abnorme e non
proporzionale rispetto alle criticit contestate alla societ bancaria.
PRESO ATTO che ai sensi della legislazione in materia di Casse di Risparmio e
secondo quanto stabilito dallo statuto dellente creditizio commissariato, le
responsabilit per la
mala-gestio di questultimo sono riconducibili, in
misura considerevole, anche a
quella classe politica, che attraverso la
nomina dei soci delle fondazioni, indirettamente partecipe delle dinamiche
che hanno causato le criticit della banca;
RITENUTO che appare sempre pi
diffuso nellopinione pubblica il
convincimento che la Carichieti sia stata commissariata in base ad una
logica di razionalizzazione del sistema creditizio da realizzare previo
assorbimento delle banche medio/piccole in gruppi bancari di grandi
dimensioni, donde luso improprio nella fattispecie della procedura sopra
richiamata, utilizzata per finalit di concentrazione, e non invece per il
ripristino della regolare gestione della Cassa.
DATO ATTO che proprio a causa del commissariamento, Carichieti non ha potuto
partecipare al programma di rifinanziamento della Bce (cosiddetto Tltro) che
avrebbe garantito fondi nellordine di 80/85 mln da destinare a nuove
concessioni creditizie in favore delle piccole e medie imprese, nonch delle
famiglie e che avrebbe potuto essere una grande opportunit per l'istituto di
credito;
CONSIDERATO che in data 30 Gennaio 2015, in occasione del workshop dedicato
alla memoria del noto economista Federico Caffe, il Presidente della Regione
Abruzzo ha avuto modo di incontrare il Governatore di Bankitalia, dott.
Ignazio Visco, con il quale, ci auguriamo, vi sia stata loccasione
di
condividere le preoccupazioni riguardanti il futuro di Carichieti;
ACCLARATA l'incertezza e la mancanza di notizie ufficiali riguardo il futuro
di CariChieti e degli oltre 600 dipendenti che in essa lavorano;
RITENUTO che al fine di tutelare gli interessi dell'imprenditoria locale, in
particolar modo quella delle piccole e medie imprese, che attraverso la
presenza di un istituto di credito locale, quale la Cassa di Risparmio di

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Chieti, possano accedere al credito in modalit pi agevoli rispetto a quelle
diversamente praticabili con un grande gruppo bancario;
RITENUTO che la Cassa di Risparmio di Chieti, per la sua lunga tradizione di
banca del territorio, ad avviso della popolazione, non deve essere assorbita
da un grande gruppo bancario, che ne snaturerebbe le funzioni di ente
promotore dello sviluppo zonale, e che la politica tutta, debba adoperarsi
per proporre delle soluzioni a tutela del nominato istituto di credito

Tutto ci premesso e considerato

Il sottoscritto Consigliere Regionale Sara Marcozzi

INTERPELLA

Il Presidente della Giunta Regionale, Luciano D'Alfonso, per sapere:

1. Se ha avuto modo di interloquire con il Governatore Ignazio Visco rispetto


al futuro della Banca CariChieti.
2. Se intende rappresentare ai competenti organi della procedura ed alla
Banca dItalia lintento della comunit cittadina di mobilitarsi per
facilitare unoperazione di recupero della Cassa, se del caso previa
ricapitalizzazione della stessa da realizzare anche con il concorso della
Fondazione della Cassa di risparmio di Pescara.
3. Se intende accertare lesistenza di una volont dellautorit di vertice
del settore bancario di dar corso ad operazioni che possano portare
all'ingresso di un nuovo socio nel capitale della Fondazione Carichieti.
4. Se, e nel caso, quali altre eventuali azioni si intendono percorrere al
fine di evitare l'assorbimento di CariChieti in grandi gruppi bancari.

Il Consigliere Regionale
Sara Marcozzi

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