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Corso di Laurea in SCIENZA DEI MATERIALI

Facolt di Scienze MM.FF.NN

CRISTALLOGRAFIA CON
LABORATORIO
Prof. Emanuela Schingaro
(schingaro@geomin.uniba.it)
Dip. Scienze della Terra e Geoambientali Univ.Bari

Reticolo reciproco
Il concetto di reticolo reciproco (introdotto da Ewald nel
1921) estremamente importante sia nel caso di calcoli
metrici che per descrivere la geometria della diffrazione.
In un tipico esperimento di diffrazione dobbiamo misurare
la geometria della diffrazione, ossia la posizione dei
picchi, ma anche lintensita diffratta.
Dalla prima abbiamo informazioni sulla forma e
dimensioni della cella elementare. Dalla seconda sulla
natura e posizione degli atomi entro la cella
elementare
La diffrazione e la combinazione di scattering piu
interferenza

Interferenza di onde

Interferenza di onde

La differenza di cammino, , e la differenza di fase


sono legate dalla relazione
= 2 /

Diffrazione reticolo ottico


Sia XY la differenza di
cammino fra i raggi
diffratti 1 2:

sin = XY/a

XY = a sin
Coherent incident light

Diffracted light

La condizione perche 1 2 siano in fase e diano


interferenza costruttiva, e che XY = , 2, 3, 4..n
Cioe

a sin = n

con n ordine della diffrazione

Conseguenze: poiche al massimo


sin = 1 a =
Realisticamente, sin <1 a >
Cioe il periodo di ripetizione deve essere dello
stesso ordine, ma un po piu grande, della
lunghezza donda della luce

Poiche nei cristalli le distanze interatomiche


variano 0.1 - 2
Dobbiamo usare radiazione con = 0.1 - 2
Vanno bene raggi X, elettroni, neutroni

Analogie fra diffrazione della luce e


diffrazione di raggi x
Il passo del reticolo e lanalogo dei parametri della cella
elementare nei cristalli e determina la geometria della
diffrazione
La larghezza delle fenditure determina lintensita diffratta

Il numero totale di fenditure determina il numero e


intensita di riflessi satellite o massimi secondari di
diffrazione

L'esperimento di Young quello con cui il medico e scienziato Thomas Young, nel
1801, dimostr la natura ondulatoria della luce, grazie alla realizzazione di due
sorgenti coerenti di luce, illuminando due fenditure parallele con una singola sorgente.

Ciascuna apertura si comporta come una sorgente secondaria di onde e la figura di


interferenza, formata da bande alternativamente oscure e chiare, si pu osservare su
uno schermo posto ad una certa distanza dalle due fenditure.

Costanti fisiche e relazioni utili

Diffrazione da parte di fenditure strette


con periodo a

AB = asinn = n

sin n n

Poiche a/ e alto (>100) gli angoli di diffrazione sono


piccoli

n=n /a

Diffrazione da parte di fenditure strette


con periodo a

Diffrazione da parte di una fenditura larga

Diffrazione da parte di una fenditura larga

Diffrazione da parte di un reticolo di


fenditure larghe

Le posizioni dei picchi sono le stesse che per le fenditure infinitamente


strette, mentre le intensita diffratte sono modulate dal pro file di
intensita della singola fenditura

Diffrazione da parte di un reticolo di finito

I minimi ad intensita nulla sono per sinn=n/W=(n/ N)(/a)


I massimi non sono piu stretti ma sono allargati e circondati da massimi
secondari, il numero delle frange cresce con N, ma al tempo stesso la loro
intensitadiminuisce

Diffrazione di solidi cristallini

Diffrazione di solidi cristallini


L'interpretazione data da von Laue al fenomeno si basa su un modello
cristallino come una rete tridimensionale di filari atomici, cio una
ripetizione in tre dimensioni di un ipotetico cristallo monodimensionale,
fatto di centri diffusori (atomi).

as - as0 = a(s-s0) =nx

La differenza di cammino ottico data dal prodotto scalare a(s - s0).


Attenzione: ci che caratterizza questa condizione di interferenza costruttiva
langolo di deflessione del raggio diffratto rispetto alla direzione di incidenza:

I raggi diffratti giacciono tutti su un cono di semiapertura


n, detto cono di Laue di ordine nx

Ordine zero per nx = 0;


Ordine 1 per nx = 1; etc.

Problema: Quanti sono questi possibili coni?


Dato che : a / [cos( n) - cos (
0) ] = nx
il massimo valore che [cos(
n) - cos (0) ] pu avere :
2 = [1 - (-1)],
per (
n) = 0 e (0) = 180, ovvero saranno possibili tutti quegli
nx tali per cui:

nx < 2a /
Al diminuire del valore della lunghezza donda usata, sono possibili pi
condizioni di interferenza costruttiva.
Allaumentare della periodicit del reticolo sono possibili pi
condizioni di interferenza costruttiva.

Equazioni di Laue
Estendendo la:
a (s-s0) = h
alle altre due dimensioni (assi y e z),
si ottiene:
b (s-s0) = k
c (s-s0) = l

Perch da un cristallo (reticolo tridimensionale!) si abbia


radiazione diffratta non-nulla, le tre equazioni di Laue
devono esserecontemporaneamente soddisfatte, ovvero:
Si ha diffrazione solo per quelle direzioni determinate dai
punti di intersezione comuni a TRE coni, centrati lungo x,
y e z!
Ogni raggio diffratto sar caratterizzato da una direzione
e da una terna di numeri interi (nx, ny e nz) che indicano
lordine del cono di diffrazione di Laue interessato.

Max Von Laue

Diffrazione alla Bragg


Incident radiation

Reflected radiation

1
2

Z
Y

Transmitted radiation

Incident radiation

Reflected radiation

1
2

Z
Y

Transmitted radiation

Il raggio 2 e in ritardo rispetto ad 1 di XYZ = 2d sin


Per cui

2d sin = n

Legge di Bragg

La legge di Bragg descrive la diffrazione come se fosse


una riflessione. Si tratta pero di una riflessione selettiva
perche non abbiamo raggi diffratti per ogni , ma solo per
quelli che soddisfano la relazione:

2d sin = n
o

2dhkl sin =
Relazione fra dhkl e parametri di cella: Es. ortorombico
2

1 =h +k +l
2
2
2
2
d
a
b c

Combiniamo lequazione di Bragg e la relazione dcella


Raggi X di lunghezza donda 1.54 sono riflessi dai piani
(1 1 0) di un cristallo cubico con cella a = 6 . Calcolare
Langolo di Bragg, , per ogni ordine di riflessione, n.

1 h +k +l
=
2
d
a2
2

d 2 = 18

1+1+ 0
=
= 0.056
2
6

d = 4.24

d = 4.24

n
= sin
2d
1

n=1:

= 10.46

= (1 1 0)

n=2:

= 21.30

= (2 2 0)

n=3:

= 33.01

= (3 3 0)

n=4:

= 46.59

= (4 4 0)

n=5:

= 65.23

= (5 5 0)
2dhkl sin =

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