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S-05
Universit degli Studi di Perugia - Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale - Via G. Duranti. 93 - 06125 Perugia, Italy
E-mail: corcen@unipg.it
RIASSUNTO
ABSTRACT
La nota propone unanalisi statistica e di sensitivit su alcuni parametri che svolgono un ruolo di rilievo nel fenomeno delle occlusioni dalveo per frana (landslide dams), intendendo, per analisi di
sensitivit, ... lo studio di come lincertezza di un risultato, derivante da un modello matematico, pu essere ripartita, qualitativamente
o quantitativamente, tra le diverse sorgenti di incertezza in input al
modello stesso ... (SALTELLI et alii, 2008).
A tal fine i parametri di cui sopra sono stati correlati con un indice
che descrive il grado di interazione tra le frane di versante e i sistemi
alveo - pianura alluvionale, proposto da CENCETTI et alii (2001) e che
si basa sulla definizione delle caratteristiche geometriche e morfologiche dei due processi interagenti (movimento franoso da una parte e
dinamica dellalveo dallaltra).
stato poi impiegato un modello di tipo Cellular Automata (CAESAR - COULTHARD et alii, 2007), che simula levoluzione morfologica degli alvei fluviali conseguente alle modifiche dellapporto
sedimentario e implementa al suo interno un modello di trasporto
dei sedimenti in grado di riprodurre i cambiamenti morfologici sia a
scala di bacino idrografico, sia a scala di tratto fluviale. Di recente il
codice stato opportunamente modificato (DE ROSA, 2008) per tener
conto delleventuale apporto sedimentario in alveo da versante. Grazie a questa modifica possibile modellare il fenomeno conseguente
allinterazione tra le frane di versante e gli alvei fluviali.
Prendendo poi in considerazione i parametri indicati da CASAGLI
& ERMINI (1999), si scelto di concentrare lanalisi sui fattori volume della frana (cio del corpo che costituisce lo sbarramento), durata del movimento franoso e portata liquida del corso dacqua
interessato dallo sbarramento stesso. Tramite una serie di simulazioni
effettuate applicando il modello CAESAR, si ottenuto un campione
significativo di eventi a cui stata applicata unanalisi di tipo statistico, per valutare la sensitivit di ogni singolo parametro rispetto agli
altri; stato quindi valutato il peso che ogni singolo fattore assume
nellanalisi dellevoluzione del fenomeno delle landslide dams.
Mentre la maggior parte degli studi condotti in letteratura hanno
la precisa finalit di prevedere (e quindi, se possibile, di prevenire)
il rischio di crollo dello sbarramento dalveo formatosi in seguito a
un evento franoso, valutandone la stabilit, il lavoro svolto in questa
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Il fenomeno degli sbarramenti dalveo per frana assai complesso, in quanto sono numerosi i fattori fisico-geografici coinvolti.
Per questo motivo, ad oggi, non esistono ancora modelli numerici in
grado di affrontare la problematica in maniera quantitativa. Lattenzione verso tale tematica cresciuta notevolmente nel tempo: diversi
autori si sono interessati al problema, concentrandosi tuttavia, principalmente, sullanalisi di stabilit dello sbarramento e sullevoluzione
del fenomeno di rottura dello sbarramento stesso (COSTA & SCHUSTER,
1988; MANDRONE et alii, 2007). Diversamente, altri autori hanno rivolto lattenzione, anche recentemente, alla previsione di tale evento
(CASAGLI & ERMINI, 1999; CENCETTI et alii, 2001, 2002, 2006; BOSCHERINI et alii, 2009; MARCHESINI et alii, 2009).
Per svolgere unanalisi quanto pi possibile esatta dei parametri
che influenzano la possibilit e la probabilit che si verifichino occlusioni dalveo per frana, si ricorsi allutilizzo di un software di
tipo Cellular Automata (CAESAR) che simula levoluzione morfologica degli alvei fluviali, implementando al suo interno un modello di
trasporto dei sedimenti che in grado di riprodurre le modificazioni
morfologiche di un fiume sia a scala di bacino idrografico che a scala di tratto fluviale. Il software stato approfonditamente studiato e
opportunamente modificato (DE ROSA, 2008) proprio al fine di poter
considerare gli apporti sedimentari in alveo provenienti dalle sponde
o, pi in generale, dai versanti, in modo da simulare il fenomeno di
formazione delle landslide dams tramite lutilizzo di un DEM (Digital Elevation Model).
I risultati delle simulazioni sono quindi stati analizzati in GRASS
GIS, un Sistema Informativo Geografico Open Source, al fine di ricavare con la maggior esattezza possibile i parametri geometrici
dellocclusione dalveo, conseguente allimmissione di materiale
dalle sponde.
In particolare, sono state identificate e valutate separatamente le
modifiche morfologiche apportate al DEM di partenza sia dal naturale flusso dellacqua (normali processi di erosione e sedimentazione
della corrente), sia quelle date dalla presenza di una frana (erosione
provocata da fenomeni di turbolenza della corrente dovuti alla presenza in alveo del corpo di frana stesso).
I valori dei parametri geometrici ricavati dallanalisi GIS sono
quindi stati utilizzati per la determinazione del valore di un indice di
occlusione dalveo che assume un valore univoco per ogni simulazione (CENCETTI et alii, 2001).
DATI DI PARTENZA
Dal momento che lanalisi volta alla determinazione in via
puramente teorica del peso dei singoli parametri nellocclusione
dalveo per frana, il DEM di partenza e le relative frane considerate
sono da collocarsi allinterno di un modello teorico che riproduce
condizioni morfologiche semplificate, quindi non necessariamente
rappresentative di un caso realmente esistente. Il DEM, appositamente creato, si estende per un tratto fluviale della lunghezza di
circa 600 m; la fascia di pertinenza fluviale esaminata ha dimensioni
di 500 m e lalveo rettilineo, simmetrico e di larghezza pari a 30
m, con golene di ampiezza di circa 50 m e sponde con pendenza
pari a 30.
La pendenza del DEM lungo lasse dellalveo pari al 2% e
i valori geometrici scelti sono stati selezionati al fine di rientrare
in un modello fluviale monocanale a bassa sinuosit (alveo tipo A,
secondo la classificazione di Rosgen - ROSGEN, 1985, 1994). Per
il materiale costituente il trasporto solido nellalveo, stato scelto
un terreno prevalentemente ghiaioso-ciottoloso, con distribuzione
granulometrica (Fig. 1) liberamente tratta dalle ipotesi di lavoro di
WONG & PARKER (2006).
Lentit del trasporto solido della corrente stata calcolata tramite la formulazione di Meyer-Peter e Muller, modificata da WONG
& PARKER (2006), a partire dai dati di portata liquida scelti per la
simulazione e dalle caratteristiche geometriche del DEM.
DATA PREPARATION
Because the analysis is aimed to theoretically find the weight of
each single parameter in landslide dam phenomena, all input data
(e.g. Digital Elevation Model and landslides) have theoretical shapes
but realistic geometry to reproduce simple morphological conditions.
So the DEM created has the following geometry: length of 600
mt; width of 500 mt; the axis of the river is straight, the river has
width of 30 mt and the floodplain has width of 50 mt; the banks have
slope of 30 degrees. The slope in longitudinal direction (along the
river axis) is of 2% and all the geometrical values are chosen to artificially reproduce a stream of type A (monocanal, low sinuosity)
according to Rosgen classification (ROSGEN, 1985, 1994). The size of
sediments transported in the river is gravelous (Fig. 1) and it has been
chosen following the working hypothesis of WONG & PARKER (2006).
The entity of sediment transport has been calculated using the
Meyer-Peter& Mueller formula modified by WONG & PARKER (2006),
and it has been evaluated starting from the values chosen for the liquid discharge and the geometry of the river.
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points (pixels) are chosen, placed on top of the left bank, close to the
middle of the studied reach.
The number of the simulations used for the analysis is 36 and
others have been executed for calibration of the model and the parameters just described.
The output of each simulation is composed by 5 text files:
1. the DEM at the end of the simulation (elev);
2. the DEM difference from the initial and final configuration (elevdiff);
3. the raster map of water level at the end of the simulation (waterdepth);
4. the raster map of the mean grainsize of surface sediments (d50top);
5. the grainsize composition of the terrain with depth on 9 different strata, only for that cells where modifications have occurred (grain).
The planning of the simulations is in the following table:
TREATMENT OF DATA
The data were treated with the open source software GRASS GIS
proceeding by steps and taking for input the only DEM at the end of
the simulation (elev map).
The index parameter used to geometrically describe the degree of
influence of the landslide into the river is G, defined (CENCETTI et alii,
2001) as it follows:
G = L - Di lW
L la misura della lunghezza della porzione del corpo di frana che
interseca geometricamente la pianura fluviale;
Di la larghezza delle golene a fine simulazione;
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Fig. 3 - Identificazione dei parametri che concorrono alla definizione del parametro G (da
CENCETTI et alii, 2001)
- Description of the parameter involved in G
calculation (from CENCETTI et alii, 2001)
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Le tabelle contenenti i risultati ottenuti, con i relativi grafici, riportano i valori di G per coppie di parametri: tutti i parametri sono
stati tenuti di volta in volta costanti, mentre sono stati fatti variare i
restanti due parametri, fino a produrre un set di 3 tabelle e 6 grafici per
ogni caso (in totale sono state ottenute 9 tabelle e 18 grafici).
Un esempio di output riportato in Fig. 4.
Nella tabella in Fig. 4, in particolare, sono evidenziati in colore
pi chiaro la situazioni in cui la frana non interferisce con lalveo
(valori nulli o negativi di G); sempre in figura 4, nel grafico a destra si
pu osservare come, per il volume di frana minore, G aumenti allaumentare del tempo. In particolare questo si verifica a causa delleffetto erosivo dellacqua sul corpo di frana stesso sullalveo, effetto che
si accentua allaumentare del tempo.
In tutte le simulazioni non si mai raggiunta unocclusione completa dellalveo secondo il parametro G, anche se dalle evidenze spe-
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Fig. 6 - G al variare di V e t, per Q costanti (da sx: 1500, 750 e 150 m3/s) e G al variare di V e Q, per t costanti (da sx: 12, 6 e 3h)
- G values for Q constant (upper left: 1500, 750 and 150 m3/s) and varying V and t; G values for t constant (lower left: 12, 6 and 3 h) and varying V and Q
Fig. 7 - G al variare di V, massima variazione di pendenza ottenuta per V = 20.000 m3, t = 12h
- G for different values of V; note the maximum
variation of the slope for V = 20000 m3, t = 12h
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