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Scommessa verde
Ilva,Bruxellesfalavocegrossa:
aTarantoimpegninonrispettati
cronache
praticamente vuote e pare difficile, in queste condizioni, che i lavori vengano portati a termine. A meno che lazienda non trovi in tempi
brevi risorse fresche. Potrebbe anche succedere, se oggi il gip di Milano decider di sbloccare e trasferire nelle casse del gruppo gli 1,2
miliardi sequestrati alla famiglia Riva dalla magistratura milanese nel
maggio del 2013 nell'ambito di un'
inchiesta su una presunta truffa ai
Lazionedellelobbies
egliextracostienergetici
ecentemente, durante
lInformativa urgente sullimpatto economico per
le imprese nazionali dovuto alle sanzioni commerciali disposte dalla Federazione russa
contro lUE, il ministro dello
Sviluppo Economico, Federica
Guidi, ha assicurato che sono
stati elaborati dei Piani di
emergenza nazionale per il
prossimo inverno che, pur prevedendo delle criticit, mostrano una sufficiente capacit del nostro sistema di approvvigionamento per poter
superare senza eccessive difficolt anche interruzioni prolungate, fino a tre mesi, del
flusso di gas russo. Le eventuali interruzioni avranno, per,
conseguenze sui prezzi del
gas che lItalia dovr importare da altri Paesi. A ben intendere pi che una rassicurazione sembrerebbe un ammonimento che avvisa i cittadini
sui potenziali rincari della
prossima stagione invernale,
peraltro preannunciata alquanto rigida. Cerchiamo di
decodificare il messaggio del
ministro, cos criptico nella
sua generalit. Il primo punto
che non si escludono riduzioni degli approvvigionamenti
lungo la pipeline proveniente
da est, chiamata tag. In realt
pi che interruzioni potrebbero verificarsi diminuzioni di
flusso, per due motivi: il primo di politica estera, ed il
vero elemento di novit rispetto alle crisi energetiche degli
anni passati, e cio oggi siamo
ri su elettricit e produzione.
Sullo specifico punto, con tutta probabilit, lonere maggiore sar sopportato dalle PMI.
Alle famiglie, invece, toccher
raggere gli aumenti striscianti, come gi avviene per questo trimestre: il gas, salito
del 5,4% a 82 cent/, per il rialzo della materia prima allingrosso come effetto della
stagionalit e per limpatto
sulle quotazioni spot e, a cascata, su quelle a termine, causate dalle tensioni tra Russia e
Ucraina; si sono poi aggiunti
gli oneri di stoccaggio, cresciuti del 1,2%. Per lenergia elettrica, laumento trimestrale
dell1,7% a 19 cent/kWh. A ci
si sono sommano le necessit
di gettito per la componente
A3 (incentivi alle fonti rinnovabili + 0,4%) e per la componente A2 (oneri nucleari, +0,6%)
Ci domandiamo - visto che
lenergia lutente italiano la
paga 1/3 in pi di un europeo,
anche per lelevato livello di
tassazione - se nella crisi che
stiamo subendo, sia ancora
sopportabile per su un simile
bene di pubblica utilit, unorganizzazione di mercato risultante degli appetiti lobbistici,
piuttosto che frutto di una
progettualit finalizzata a servire famiglie ed imprese. E la
prova provata delle disfunzioni organizzative e della piaga
affaristica dato dal rincaro
del prezzo, che dalle quotazioni sulla Borsa elettrica al consumatore finale, in bolletta,
sale fino 400% in pi!
Pierpaolo Signorelli
di un sistema industriale alla ricerca di un nuovo equilibrio per uscire dalla crisi
perlacrescita
CentraleMercure,
laBasilicatapunta
sullebiomasse
fronte di un fabbisogno
elettrico che non cresce
per Enel occorre rivedere la mappa degli impianti italiani. Non ha usato mezzi termini lamministratore delegato di Enel, Francesco Starace,
durante la sua audizione al Senato. Un processo inevitabile, dunque, per la realizzazione del quale Enel ha gi individuato alcuni siti e, allo stesso
tempo, ha precisato non ci saranno ripercussioni occupazionali per i dipendenti interessati.
La domanda elettrica non ripartir mai con i tassi di crescita che ci aspettavamo,
quindi bisogna rassegnarsi alla dismissione di un certo nu-
Enel,23impiantiarischio
Flaei:situteliillavoroelinnovazione
mero di impianti ormai vecchi e obsoleti ha spiegato
Starace, ed Enel ne ha individuati 23 e per nove di essi (Trino, Porto Marghera, Alessandria, Campomarino, Carpi, Camerata Picena, Bari, Giugliano e Pietrafitta) ha gi avviato le procedure di cessazione
definitiva dellesercizio, ma
nessuno dei 700 dipendenti
coinvolti perder il posto. Starace ha illustrato la situazio-
ro. Occorre puntare - sottolinea la categoria - su una riconversione industriale o territoriale di quei siti che realmente non offrono alcun elemento di reale utilizzo. Sar
un disegno integrato di riutilizzo dei siti produttivi o reingegnerizzazione dei territori
che aiuter a trovare le soluzioni pi idonee, capaci di coniugare il mantenimento o
lallargamento dei livelli occupazionali, le qualificazioni
professionali, un uso innovativo degli impianti. Abbiamo,
come Flaei e come Cisl, idee e
proposte concrete, utili che
tutelano realmente i lavoratori e offrono migliori opportunit al territorio.