Ottobre 2014 Area Research & IR Key points Pag. 2 Toscana: tra competitivit e attrattivit del territorio Ottobre 2014 LItalia ormai da anni si confronta con criticit quali il rallentamento della produttivit e la scarsa competitivit sui mercati internazionali; ma se si analizza la quota di mercato italiana calcolata sulla quota di valore aggiunto invece che sul valore nominale delle esportazioni, emergono le potenzialit del Bel Paese, con tale quota che aumenta di una posizione tra il 2000 ed il 2010 rispetto alla Germania che rimane stabile e alla Francia che perde una posizione.
La Toscana in forza di una struttura produttiva simile a quella nazionale ed una marcata propensione allexport (lincidenza dellexport sul valore aggiunto regionale supera il 30%) affronta problematiche competitive e produttive analoghe a quelle nazionali e mostra una forte correlazione col ciclo economico italiano che ne giustifica prospettive di crescita simili per il futuro. Ciononostante, la crisi ha accelerato un parziale mutamento del tessuto economico regionale, caratterizzato da un aumento del peso degli addetti nei servizi e da una flessione nell'industria, calo, questultimo, coinciso con una maggiore specializzazione in settori meno dinamici, all'interno dei quali comunque l'andamento stato migliore di quello del complesso del paese; persistono in regione le tradizionali specializzazioni industriali, ancorch ridimensionate.
In un contesto di difficolt, le regioni del Centro Italia risultano le uniche ad aver incrementato, rispetto al 2001, il rapporto tra il valore aggiunto per addetto ed il costo del lavoro unitario, e la Toscana pu sfruttare una migliore efficienza del mercato del lavoro ed una buona qualit del capitale umano (nel 2011 il numero di laureati in discipline tecnico-scientifiche della Toscana di 17,3 unita contro una media nellUE27 di 16,8) che incidono sulla tenuta occupazionale (nel II trimestre 2014 la disoccupazione si attesta al 9,7% vs il 12,3% italiano di agosto), oltre ad un crescente nucleo di imprese dinamiche che, pur pesando solo per l8% sul totale delle aziende manifatturiere toscane, raccoglie quasi il 40% delloccupazione della regione ed oltre il 67% del fatturato ed il 79% delle esportazioni (indagine Irpet).
Key points Pag. 3
Il credito alle imprese toscane continua a contrarsi mostrando per unevoluzione pi favorevole rispetto al contesto nazionale; in particolare costruzioni e commercio beneficiano dellallentamento della stretta sul credito, anche se non mancano criticit: il rapporto tra sofferenze ed impieghi vivi alle imprese toscane infatti resta superiore alla media nazionale. Ma oltre al finanziamento tradizionale, decisivo risulta il supporto bancario allinternazionalizzazione commerciale e produttiva dimpresa, con lexport vero driver di valore per la Toscana.
La domanda estera ha fornito, infatti, un valido sostegno alleconomia toscana durante la crisi, con le esportazioni (incluse le vendite allestero di metalli preziosi) aumentate di quasi il 24% in valore, dal 2008 al 2013, rispetto al +5,6% nazionale. Tra i mercati di sbocco, lEuropa si mantiene la principale destinazione per il manifatturiero (Francia, Germania, Svizzera, Regno Unito e Spagna insieme assorbono quasi il 37% dellexport in valore), anche se, dal 2007, aumenta lincidenza del continente asiatico, delle Americhe e dellOceania a scapito delle mete europee. Nel confronto internazionale, la propensione allexport della Toscana tra il 2008 e il 2012 risulta simile a quella dei migliori territori della Germania e, soprattutto, registra una forte espansione negli ultimi anni a riprova di un incremento di competitivit dellexport regionale.
La Toscana gioca inoltre, un ruolo di primo piano nellattrazione degli investimenti esteri diretti. Nonostante lItalia non risulti storicamente tra le principali mete degli FDI (Foreign Direct Investment), gli afflussi di capitale verso il Bel Paese sono aumentati nel corso degli anni e la Toscana ha attratto, nel periodo 2011-13, una media annua di 400 Mln creando oltre 1000 nuovi posti di lavoro. Importante il riconoscimento ricevuto dalla Divisione del Financial Times fDiIntelligence, che nel ranking 2014-2015, pone la Toscana seconda solo alla Lombardia e davanti alla Catalogna per attrattivit generale degli investimenti tra i territori del Sud Europa; nella classifica per strategia di attrazione, che valuta le azioni dei governi territoriali per catturare capitali, la regione addirittura prima tra le location europee del sud. Farmaceutica, pelletteria, lapideo, trasporti, grande distribuzione sono alcuni dei segmenti che hanno interessato recentemente afflussi di investimenti verso la Toscana. Toscana: tra competitivit e attrattivit del territorio Ottobre 2014 Pag. 4 Fonte: J. Amador, C. Coimbra, 2007. Total factor productivity growth in the G7 countries: different or alike? Un problema di produttivit e In un confronto internazionale emerge che in Italia la dinamica della produttivit totale dei fattori in costante e marcato rallentamento, con una tendenza in atto ormai dagli anni 80 e, al contrario di quanto avviene nei paesi del G7, prima della crisi, nel decennio 1995-2005, il suo contributo alla crescita diviene addirittura negativo. I talia: contributo dei vari fattori (inclusa la PTF) alla crescita del Pil reale G7: contributo dei vari fattori (inclusa la PTF) alla crescita del Pil reale Toscana: tra competitivit e attrattivit del territorio Ottobre 2014 Pag. 5 Fonte: World Trade Organization. IMF Working Paper, European Productivity, Innovation and Competitiveness: The Case of Italy, maggio 2014 di perdita di competitivit che pesa sulle quote di mercato nazionale; ma la classifica sul valore aggiunto rende meno severo il giudizio Dal 2005 al 2013 il commercio estero mondiale aumentato in valore di quasi il 34%, grazie soprattutto al contributo delle economie emergenti i cui scambi commerciali si sono incrementati vertiginosamente con quote di mercato in espansione (quella della Cina salita dall8,7% del 2007 all11,7% del 2013).
Le principali economie europee hanno visto ridurre il proprio peso sulle vendite allestero, in particolare Germania e Francia, mentre paesi come la Spagna hanno mantenuto sostanzialmente invariata la propria quota.
Facendo una classifica degli esportatori di manufatti mondiali per valore aggiunto, emerge che dal 2000 al 2010 lItalia risale una posizione in totale controtendenza con gli altri paesi europei. Incidenza sullexport mondiale in valore: 2005 Incidenza sullexport mondiale in valore: 2013 Top ten degli esportatori di manufatti per VA ($ correnti) Toscana: tra competitivit e attrattivit del territorio Ottobre 2014 Pag. 6 Fonte: Prometeia, Scenari per economie locali, maggio 2014. Bankitalia, Leconomia della Toscana, giugno 2014
La Toscana presenta una struttura produttiva simile a quella italiana ed una decisa propensione allexport Toscana Toscana Italia Toscana Italia Toscana Italia Toscana Italia Popolazione residente a fine anno 3.731 60.129 0,5 0,4 0,5 0,3 0,4 0,3 Occupati totali 1.521 22.335 -0,5 -0,6 0,8 0,7 1,3 1,2 Forze di lavoro 1.679 25.674 0,4 0,2 0,0 0,1 0,2 0,2 Persone in cerca di occupazione 158 3.339 9,8 6,5 -8,6 -4,1 -11,3 -6,6 Tasso di occupazione 40,8 37,1 -0,4 -0,4 0,2 0,2 0,4 0,3 Tasso di disoccupazione 9,4 13,0 0,8 0,8 -0,8 -0,6 -1,0 -0,9 Dati in migliaia Tasso di occupazione: % Occupati totali su Popolazione; Tasso di disoccupazione: % Persone in cerca di occupazione su Forze di lavoro Reddito disponibile 19.548 18.175 1,3 1,3 2,6 2,7 3,1 3,2 Spesa per consumi finali 17.980 16.021 0,7 0,8 2,1 2,2 2,6 2,7 Importi in euro e valori correnti, Variazioni % su prezzi correnti Importazioni 21.596 346.850 3,9 3,0 5,6 4,9 5,9 5,3 Esportazioni 32.718 399.338 2,7 2,9 5,4 5,6 4,6 4,7 % Import su valore aggiunto 22,5 24,5 0,8 0,6 1,5 1,4 1,0 1,0 % Exportrt su valore aggiunto 34,1 28,2 0,8 0,7 1,4 1,2 1,1 1,0 Importi in milioni di euro e valori correnti, Variazioni % su prezzi costanti DATI SOCIO-ECONOMICI 2014 Var. % 13-14 Var. % 14-15 Var. % 15-16 IMPORT E EXPORT REDDITO E CONSUMI PRO-CAPITE DELLE FAMIGLIE Toscana Italia Toscana Italia Toscana Italia Toscana Italia Valore aggiunto 95.931 1.415.831 0,9 0,9 1,5 1,5 1,6 1,6 Toscana Italia - Agricoltura 1.910 28.922 -0,9 0,0 0,2 0,6 0,4 0,7 2,0 2,0 - Industria 15.976 258.966 1,2 1,3 1,0 1,1 1,4 1,1 16,7 18,3 - Edilizia 5.120 79.068 0,0 0,0 1,4 1,3 0,5 0,5 5,3 5,6 - Servizi 72.926 1.048.875 1,0 0,9 1,6 1,7 1,7 1,8 76,0 74,1 Tasso di industrializzazione (Italia=100) 91,0 -0,1 0,0 0,3 Importi in in milioni di euro e valori correnti, Variazioni % su prezzi costanti Tasso di industrializzazione: Incidenza del Valore aggiundo dell'Industria sul Totale, in rapporto alla media nazionale 2014 Var. % 13-14 Var. % 14-15 Var. % 15-16 VALORE AGGIUNTO Compos. % 2014
La struttura produttiva della Toscana risulta analoga a quella nazionale; tuttavia negli ultimi anni si assistito ad una ricomposizione del tessuto economico regionale, caratterizzato da un aumento del peso dei servizi conseguente ad una maggiore specializzazione in settori meno dinamici. Persistono in regione le tradizionali specializzazioni industriali, ancorch ridimensionate. Toscana: tra competitivit e attrattivit del territorio Ottobre 2014 Pag. 7 Fonte: Prometeia, Scenari per economie locali, maggio 2014. Istat
che hanno reso levoluzione del contesto regionale fortemente correlato con quello nazionale Dinamica dei Pil (tassi di variazione % medi annui) Le prospettive sulla crescita italiana (tassi di variazione % medi annui)
cor = 0,997
Dallanalisi delle serie storiche sulla crescita, registrata in termini reali, a livello regionale e nazionale, emerge la forte correlazione tra landamento del Pil toscano e quello italiano, soprattutto dopo lo scoppio della crisi finanziaria. A fronte di una contrazione del Pil italiano intorno allo 0,3%, nel 2014 la Toscana dovrebbe registrare una crescita nulla.
Il recente indebolimento congiunturale e gli indicatori anticipatori proiettano una nuova contrazione del Pil per tre decimi di punto nellanno corrente (Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza - 30 Settembre 2014).
I principali contributori istituzionali prevedono recessione per lItalia nel 2014 ed verosimile che anche il contesto regionale non presenti andamenti molto dissimili. Toscana: tra competitivit e attrattivit del territorio Ottobre 2014 Pag. 8 Fonte: Indagine congiunturale trimestrale Unioncamere Toscana-Confindustria Toscana, luglio 2014. Istat La manifattura toscana recupera lentamente dalla crisi Andamento dei principali indicatori del manifatturiero (variazioni % tendenziali) Clima di fiducia delle imprese manifatturiere per ripartizione (gennaio 2008-settembre 2014, indici destagionalizzati, base 2005=100)
Secondo i dati dellindagine condotta da Unioncamere Toscana e Confindustria Toscana, per lindustria regionale la svolta attesa non si ancora materializzata allinizio del 2014, a riprova di una stagnazione sia produttiva che di fatturato.
Tiene la componente estera, con crescita sia del fatturato esportato che degli ordinativi provenienti dai mercati internazionali, anche se il traino dellexport appare indebolirsi.
In attesa di analisi congiunturali regionali pi recenti, landamento dellindice di fiducia delle imprese italiane, in calo dallo scorso maggio, non lascia presagire prospettive di miglioramento nel proseguo dellanno. Tuttavia dallanalisi per ripartizione territoriale, le imprese manifatturiere del Centro Italia, a settembre, tornano a registrare un miglioramento del clima di fiducia. Toscana: tra competitivit e attrattivit del territorio Ottobre 2014 Pag. 9 Fonte: Istat, Noi Italia 2014. Inps ma si rivela competitiva in virt di una migliore efficienza del mercato del lavoro Competitivit di costo delle imprese per ripartizione geografica (anni 2001 e 2011, valori percentuali) Cassa I ntegrazione Guadagni in Toscana: ore autorizzate
Il rapporto tra valore aggiunto per addetto e costo del lavoro unitario rappresenta una misura di efficienza dei processi produttivi e fornisce indicazioni sulla competitivit in termini di costo; pu essere visto, infatti, come linverso del costo del lavoro per unit di prodotto (Clup) .
Rispetto al 2001, anno in cui lindicatore di competitivit di costo registrava un valore superiore al 135%, nel 2011, il rapporto scende al 128,5%. Le regioni del Centro Italia risultano le uniche ad incrementare la competitivit di costo.
Nei primi sette mesi del 2014 le ore complessive di CIG autorizzate subiscono un decremento di quasi il 14% rispetto al primo semestre del 2013, complice il minore ricorso alla cassa ordinaria (lo strumento in deroga stato recentemente rifinanziato dal Governo).
Mentre la disoccupazione italiana, ad agosto, si attesta al 12,3% (al record del 44,2% quella giovanile), Irpet rileva per la regione un tasso del 9,7% nel II trim.del 2014. Toscana: tra competitivit e attrattivit del territorio Ottobre 2014 Pag. 10 Fonte: Istat, Noi Italia 2014. grazie anche ad una migliore qualit del K umano Spesa per ricerca e sviluppo per regione - anno 2011 (in percentuale del Pil) Laureati in discipline tecnico-scientifiche per regione anno 2011 (per 1.000 residenti in et 20-29 anni)
Nel 2011, il rapporto tra R&S e Pil dellItalia risulta all1,25%, valore inferiore al 2% medio registrato nellUE 27; il contributo del settore privato italiano si attesta allo 0,7% circa del Pil.
Gran parte della spesa per ricerca e sviluppo si concentra nel Nord del Paese (il 61% della spesa totale) e la Toscana registra una buona performance.
Un elevato numero di laureati in S&T (Science and Technology) si traduce per i paesi, in un vantaggio di competitivit internazionale nel campo dellalta tecnologia, grazie alla facilit per le imprese di reclutare ricercatori e tecnici ad alta qualificazione scientifica.
Nel 2011 il numero di laureati in discipline tecnico-scientifiche della Toscana di 17,3 unita contro una media nazionale di 12,8 e una media nellUE 27 di 16,8. Toscana: tra competitivit e attrattivit del territorio Ottobre 2014 Pag. 11 Imprese Attive Incid (%) Natalit (*) (%) Mortalit (**) (%) Imprese Attive Incid (%) Natalit (*) (%) Mortalit (**) (%) Altri Servizi Vendibili 57.617 16,1 1,9 1,5 756.349 14,7 2,2 1,7 Imprese Di Costruzioni 57.435 16,1 2,2 2,3 767.377 14,9 2,3 2,2 Commercio Al Dettaglio 51.536 14,4 2,5 2,5 807.541 15,7 2,6 2,6 Agricoltura E Pesca 40.437 11,3 1,4 1,4 760.320 14,8 1,7 1,5 Commercio All'Ingrosso 32.144 9,0 2,7 1,9 451.777 8,8 2,4 2,1 Servizi Turistici 27.698 7,8 2,4 2,2 378.921 7,4 2,6 2,5 Sistema Moda 18.502 5,2 3,8 3,0 83.397 1,6 2,4 2,6 Servizi Di Consulenza 15.709 4,4 2,4 2,0 254.493 5,0 2,6 2,1 Servizi Di Trasporto 9.018 2,5 1,3 1,8 150.702 2,9 0,9 1,9 Concessionari Di Autovetture 8.290 2,3 1,4 1,3 148.793 2,9 1,8 1,6 Totale 357.163 100 2,2 2,0 5.135.990 100 2,1 2,0 (*) Numero imprese iscritte su imprese registrate a inizio anno (tasso annualizzato) (**) Numero imprese cessate (al netto delle cessazioni d'ufficio) su imprese registrate a inizio anno (tasso annualizzato) ITALIA NUM. IMPRESE ATTIVE - GIUGNO 2014 Toscana Il turnover dimpresa non si arresta
Le imprese attive della regione sono circa il 7% del totale nazionale.
Nonostante la crisi abbia impattato in maniera generalizzata sul tessuto industriale toscano, le imprese operanti nel commercio allingrosso, nel sistema moda e le aziende di trasporto si mostrano particolarmente vitali; inoltre il tasso complessivo di natalit dimpresa in Toscana supera quello nazionale.
Fonte: Movimpresa, aggiornamento giugno 2014 Toscana: tra competitivit e attrattivit del territorio Ottobre 2014 ed emergono le imprese dinamiche
Fonte: Irpet, Regione Toscana Gruppo 24 Ore, Toscana 2020, La ripresa possibile Pag. 12 La distribuzione nel territorio delle imprese dinamiche (numero di imprese) Secondo le stime dellIrpet esiste un nucleo di imprese dinamiche che durante la crisi ha registrato una crescita di addetti o di fatturato, continuando a vendere e produrre con successo, spesso inserendosi direttamente sui mercati internazionali o collocandosi allinterno di filiere produttive internazionali.
Solo l8% del totale delle aziende manifatturiere toscane pu definirsi dinamica ma tale gruppo di imprese raccoglie quasi il 40% delloccupazione totale della regione ed oltre il 67% del fatturato ed il 79% delle esportazioni.
Tali imprese sono presenti allinterno di tutti i settori e dal punto di vista dimensionale raggiungono il massimo addensamento nella classe tra i 50 e i 100 addetti ed in quella superiore ai 200 addetti. Geograficamente si concentrano maggiormente nella Toscana centrale e nelle principali aree urbane.
Le imprese dinamiche assumono quindi il ruolo di protagoniste competitive del sistema produttivo toscano affiancandosi ad alcune aziende di grandi dimensioni, imprese relativamente giovani ed imprese del terziario (servizi al manifatturiero). Toscana: tra competitivit e attrattivit del territorio Ottobre 2014 Pag. 13 Fonte: Elaborazione Servizio Research su dati Matrice dei Conti mentre si attenua la stretta sul credito alle imprese, pur permanendo criticit I mpieghi vivi alle imprese (sistema, % a/a) Toscana: impieghi vivi per macro branche di attivit (sistema, % a/a) Sofferenze su impieghi vivi (sistema, %) La contrazione del credito alle imprese risulta in netto rallentamento ormai da inizio anno. Migliore la situazione in Toscana dove la contrazione degli impieghi dal settembre 2012 inferiore alla media nazionale. A giugno, nella regione, si registra una flessione degli impieghi vivi alle imprese del -4,1% a/a vs il -5,5% italiano. I dati del credito alle macro branche di attivit (sezioni Ateco) segnalano, da ormai un semestre, un razionamento decisamente meno marcato degli impieghi vivi nei confronti delle costruzioni e del commercio.
Da giugno 2012 il rapporto sofferenze/impieghi e costantemente cresciuto per le imprese, arrivando a superare, a met del 2014, il 22% in Toscana ed il 17% in Italia. Toscana: tra competitivit e attrattivit del territorio Ottobre 2014 Pag. 14 Fonte: Bankitalia, Bollettino Economico, lug.2014. Bankitalia: Internazionalizzazione e finanza, Stefano Federico, febbraio 2014
Oltre al sostegno tradizionale diviene rilevante il supporto degli istituti allinternazionalizzazione
Le banche supportano linternazionalizzazione commerciale e produttiva delle imprese attraverso sostanzialmente tre tipologie di servizi offerti:
Finanziamenti: Ordinari. Specifici per operazioni di import/export (anticipi alle esportazioni e altre forme di trade finance). Straordinari per operazioni di M&A.
Garanzie: Lettere di credito (che facilitano i pagamenti internazionali). Altre garanzie commerciali o finanziarie.
Servizi informativi e assistenza alle imprese (consulenza etc.) I talia: debito delle imprese (dati trimestrali, in % del Pil)
Il debito complessivo delle imprese al livello nazionale, si mantiene intorno all80% del Pil. Toscana: tra competitivit e attrattivit del territorio Ottobre 2014 Pag. 15 Fonte: Istat in quanto il vero driver di valore rimane lexport (1/3)! Esportazioni a/a% (3MA) Toscana: incidenza dei settori sullexport manifatturiero (% - al I trim. 2014, dati cumulati)
La domanda estera ha fornito un valido sostegno alleconomia toscana durante la crisi, con le esportazioni (incluse le vendite allestero di metalli preziosi) aumentate di oltre il 23,5% in valore, dal 2008 al 2013, rispetto al +5,6% nazionale.
Il primo semestre del 2014, segnala ancora variazioni positive per le vendite allestero (+1,3% a/a per lItalia vs il +0,8% della Toscana), anche se di entit inferiori sulla scia del raffreddamento del commercio internazionale.
Tessile, abbigliamento, pelli e accessori incidono maggiormente sulle vendite manifatturiere allestero della regione, seguiti dai macchinari ed apparecchi n.c.a. e dai metalli di base e prodotti in metallo (esclusi macchinari e impianti). Toscana: tra competitivit e attrattivit del territorio Ottobre 2014 Pag. 16 Fonte: Istat in quanto il vero driver di valore rimane lexport (2/3)! Mercati di sbocco del manifatturiero: fine 2007 vs 1H 2014 (quote su dati cumulati in valore) Le principali mete dellexport toscano ()
LEuropa continua ad essere il principale mercato di sbocco per lexport manifatturiero toscano (Francia, Germania, Svizzera, Regno Unito e Spagna insieme assorbono quasi il 37% delle vendite estere in valore), anche se, dal 2007, il peso europeo si riduce mentre aumenta lincidenza del continente asiatico delle Americhe e dellOceania.
La quota di export regionale verso gli States risulta superiore al 9%, mentre nella top ten delle destinazioni figurano Emirati Arabi, Hong Kong e Cina. Toscana: tra competitivit e attrattivit del territorio Ottobre 2014 Pag. 17 Fonte: Intesa Sanpaolo, Ufficio Studi, febbraio 2014 in quanto il vero driver di valore rimane lexport (3/3)! Propensione italiana ad esportare di alcune regioni Asse ascisse: Propensione ad esportare; asse ordinate variazione 2008-13
La propensione allexport della Toscana tra il 2008 e il 2012 risulta simile a quella dei migliori territori della Germania e, soprattutto, registra una forte espansione negli ultimi anni a riprova di un incremento di competitivit dellexport regionale, che pone la regione ai livelli dei migliori laender tedeschi. Toscana: tra competitivit e attrattivit del territorio Ottobre 2014 Ma anche la capacit di attrarre investimenti esteri decisiva Pag. 18 Fonte: UNCTAD, World Investment Report 2014 - Investing in the SDGs: An Action Plan, giugno 2014. Eurostat; OECD, FDI in figures, aprile 2014 Foreign Direct I nvestment I nflows 1995-2013 e proiezioni 2014-16 (Mld $) Afflusso totale di FDI in % del Pil: media 2008-2013 Afflusso totale di FDI in % del Pil: anno 2013 Il 2013 segna una ripresa degli investimenti esteri diretti globali che continuer nel prossimo biennio: dopo la contrazione del 2012, i flussi di investimenti esteri globali, crescono del 9% a/a, raggiungendo $1,45 Trl, ma restano circa il 30% al di sotto dei livelli pre-crisi.
LItalia non risulta tra le principali mete degli investimenti esteri diretti, sebbene il 2013 si sia chiuso in recupero con $16,5 Mld di inflows. Ciononostante, nel 2013, lItalia attrae un livello di flussi dinvestimento dal resto del mondo rapportato al Pil superiore a quello di paesi core come Francia e Germania, pur rimanendo ancora fortemente distanziata dalla Spagna. Toscana: tra competitivit e attrattivit del territorio Ottobre 2014 e la Toscana si dimostra allaltezza Pag. 19 Fonte: Financial Times: fDiIntelligence, European Cities and Regions of the Future 2014/15, marzo 2014. Regione Toscana Gruppo 24 Ore, Toscana 2020, La ripresa possibile Top10 regioni europee: strategia di attrazione degli FDI Top10 delle regioni del Sud Europa Top10 delle regioni del Sud Europa per strategia di attrazione degli FDI
Nel ranking 2014-2015 della Divisione del Financial Times fDiIntelligence, tra i territori del Sud Europa, la Toscana seconda solo alla Lombardia e davanti alla Catalogna per attrattivit generale degli investimenti; nella classifica per strategia di attrazione, che valuta le azioni dei governi territoriali per catturare capitali, prima tra le location europee del sud, quinta tra quelle di media grandezza e nona nella classifica generale che valuta 180 siti.
Gli afflussi di investimenti esteri vs la regione aumentato negli anni fino a salire ad valore medio annuo di 400 Mln nel periodo 2011-2013; nel triennio su 80 richieste di assistenza rivolte alla Regione da 9 paesi diversi, 29 hanno generato investimenti (tra nuovi insediamenti, espansioni o acquisizioni) per circa 1,2Mld ed oltre 1000 nuovi posti di lavoro.
Farmaceutica, pelletteria, lapideo, trasporti, grande distribuzione alcuni dei segmenti che hanno interessato recentemente afflussi di investimenti. Toscana: tra competitivit e attrattivit del territorio Ottobre 2014 Alcuni plus del territorio Ottobre 2014 Area Research & IR Agroalimentare ed eccellenza vitivinicola Pag. 21
Nel 2012 il settore agricolo toscano ha prodotto un Valore Aggiunto di oltre 1,836 Milioni di euro (prezzi correnti), contribuendo alla formazione del VA regionale per l1,95% e di quello agricolo nazionale per il 6,53%.
Nel 2012 gli occupati toscani nel settore agricolo sono diminuiti di oltre il 7,6% rispetto al 2011, attestandosi poco al di sotto delle 48.300 unit.
Secondo i dati FEDERDOC in Toscana, nel 2011, si sono prodotti 1,6 milioni di ettolitri di vini a denominazione su una superficie denunciata di 33 mila ettari, da cui deriva una resa di 70 quintali per ettaro (2,3 Mln di quintali di uva prodotta). I volumi produttivi della Toscana la collocano al 3 posto nella graduatoria nazionale (fonte ISMEA).
Fonte: IRPET, Il sistema rurale toscano: Rapporto 2013; Istat. FEDERDOC, VQPRD dItalia 2013; ISMEA, Il valore delle Dop e IGP in Toscana, giugno 2013. Suddivisione volumi di produzione toscana DOC (2011)
Chianti e Chianti Classico sono per la regione le due denominazioni di riferimento con volumi produttivi pari a circa i due terzi del totale.
Toscana: tra competitivit e attrattivit del territorio Ottobre 2014 Turismo Pag. 22
Dopo un 2012 critico, il 2013 per la Toscana si caratterizza per una stagnazione delle presenze a fronte di un aumento seppur modesto degli arrivi. Se da un lato aumentano le presenze di stranieri (+3,7% a/a) calano ancor pi nettamente gli italiani (-4,1%), ma il peso ormai maggioritario della componente estera fa s che complessivamente si registri un sostanziale pareggio nel confronto con il 2012.
I segnali di recupero del turismo estero sono confermati dallindagine Bankitalia sul turismo internazionale, che mostra, nel primo semestre del 2014, un incremento sia del numero dei viaggiatori stranieri a destinazione verso la Toscana sia di spesa, anche se scende in numero di notti trascorse sul territorio.
Fonte: Indagine Bankitalia sul turismo internazionale, giugno 2014. Irpet e Regione Toscana, Rapporto sul turismo in Toscana: la congiuntura 2013 Presenze turistiche in Toscana e I talia per tipologia ricettiva e componente nazionale ed estera (%, 2013/2012) Viaggiatori stranieri in Toscana Toscana: tra competitivit e attrattivit del territorio Ottobre 2014 Energie rinnovabili Pag. 23 Fonte: Eurostat, GSE (Gestore Servizi Energetici). Istat, Noi Italia 2014. Consumi di energia elettrica coperti da fonti rinnovabili per regione - Anno 2012 - (produzione lorda di energia elettrica da fonti rinnovabili in percentuale del consumo interno lordo di energia elettrica)
Nel 2011 lItalia al IV posto tra i paesi dellUE-15 per produzione da fonti rinnovabili. LItalia, nellarco di neanche un decennio, ha pi che raddoppiato la propria quota di copertura del consumo totale di energia con energia prodotta da fonti rinnovabili (RES share - share of renewable energy in gross final energy consumption), avvicinando lobiettivo del 17% previsto per il 2020, in linea con quanto avvenuto in altri paesi.
Nel 2012, la quota del consumo interno lordo di energia elettrica coperta da fonti rinnovabili in Italia pari al 26,9%, in aumento rispetto al 2011, anno in cui lItalia evidenziava gi una quota superiore a quella media UE27 (23,6% vs 20,4%).
La distribuzione sul territorio nazionale delle fonti rinnovabili nella generazione di energia elettrica evidenzia la prevalenza dallapporto idrico nelle regioni montuose e della fonte eolica nel Mezzogiorno. Sostanzialmente uniforme sullintero territorio nazionale lo sviluppo della produzione di energia elettrica da biomasse, mentre la Toscana lunica regione in Italia a produrre energia geotermica.
Le Regioni del Nord contribuiscono con il 58% alla produzione lorda (in GWh) di energia rinnovabile vs il 15% di quelle del Centro; la Toscana con l8,6%.
RES Share a confronto (%) 2004 2011 Target 2020 Germania 5,2 12,3 18 Francia 9,3 11,5 23 Spagna 8,3 15,1 20 Italia 5,1 11,5 17 Toscana: tra competitivit e attrattivit del territorio Ottobre 2014 Disclaimer
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