Sei sulla pagina 1di 4

LETTERA ALLE FAMIGLIE

D E L L U N I T A P A S T O R A L E D I
CAPEZZANO P.re - MONTEGGIORI - S. LUCIA
Via Sarzanese 147 - Tel. 0584 914007 - 347 64 66 961
e-mail: parrocchia.capezzano@alice.it
Visitateci sul Sito Internet: chiesacapezzano.org

N 674 14 SETTEMBRE 2014
XXIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO - LITURGIA DELLE ORE IV SETTIMANA

Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio, perch chi crede
in Lui non muoia, ma abbia la vita eterna.

Il Crocifisso simbolo del mistero pasquale di morte-vita e di umiliazione-
glorificazione, ben presto la Croce fu considerato lo strumento della nostra
salvezza e segno distintivo dei cristiani.
Il 13 settembre del 335 a Gerusalemme avvenne la consacrazione delle due
basiliche erette da Costantino sul Golgota e sul Santo Sepolcro. Il 3 maggio del 628
l'imperatore Eraclio riconquist le reliquie della Croce che i Persiani avevano
trafugato. Di qui la festa della Esaltazione-Presentazione della Croce, che i nostri
fratelli orientali celebrano con una solennit paragonabile a quella della Pasqua.
La Croce ci mostra l'amore sconfinato che Dio ha per noi: se Dio disposto a dare
se stesso fino alla morte di croce, vuol dire che ci ama; quindi non abbiamo pi
nulla da temere.
Aggrappati alla Croce noi salviamo la nostra esistenza: un legno, una zattera che
ci permette di navigare anche nei mari pi tempestosi della vita. Tenere gli sguardi
fissi su Ges Crocifisso ci abitua e ci abilita a guardare a tutti i crocifissi di cui
l'umanit ha cosparso il suo cammino; quelli crocifissi dall'ingiustizia, dalla
prepotenza e dalla sopraffazione dei forti e dei signori della guerra, dalle malattie e
dalla povert... e battersi con tutte le forze perch siano liberati e redenti.
Certo, la Croce sofferenza, ma pu diventare redenzione. Affidarsi a Ges,
credere in Lui fa s che nessuna lacrima resti senza frutto.
Su quella Croce Dio raccoglie tutte le croci della storia per trasformarle in
strumenti di salvezza: solo nella Croce di Cristo il mondo si salva.
Salve o Croce, unica speranza



QUANDO LE CROCI SONO TROPPE

Un uomo viaggiava, portando sulle spalle tante croci pesantissime. Era ansante,
trafelato, oppresso e, passando un giorno davanti ad un Crocifisso, se ne lament
con il Signore cos: "Ah! Signore, io ho imparato nel catechismo che tu ci hai creato
per conoscerti, amarti e servirti... ma invece mi sembra di essere stato creato
soltanto per portare le croci! Me ne hai data tante e cos pesanti che io non ho pi la
forza di portarle".
Il Signore per gli disse: "Vieni qui, figlio mio, posa queste croci per terra ed
esaminiamole un poco. Ecco, questa la pi grossa e la pi pesante; guarda che
cosa c' scritto sopra".
Quell'uomo guard e lesse questa parola: sensualit.
"Lo vedi?" disse il Signore, "questa croce non te l'ho data io, ma te la sei fabbricata
da solo. Hai avuto troppa smania di godere, sei andato in cerca di piaceri, golosit,
di divertimenti... e di conseguenza hai avuto malattie, povert, rimorsi".
"Purtroppo vero, soggiunse l'uomo, questa croce l'ho fabbricata io! E' giusto che
io la porti!".
Sollev da terra quella croce e se la pose di nuovo sulle spalle.
Il Signore continu: "Guarda quest'altra croce. C' scritto sopra: ambizione. Anche
questa l'hai fabbricata tu, non te lho data Io. Hai avuto troppo desiderio di salire in
alto, di occupare i primi posti, di stare al di sopra degli altri... e di conseguenza hai
avuto odio, persecuzione, calunnie, disinganni".
"E' vero, vero! anche questa croce l'ho fabbricata io! E' giusto che io la porti!".
Sollev da terra quella seconda croce e se la mise sulle spalle.
Il Signore addit altre croci, e disse: "Leggi. Su questa scritto: gelosia, su
quell'altra: avarizia, su quest'altra..."
"Ho capito, ho capito, Signore, troppo giusto quello che tu dici".
E prima che il Signore avesse finito di parlare, il povero uomo aveva raccolto da
terra tutte le sue croci e se l'era poste sulle spalle. Per ultima era rimasta per terra
una crocetta piccola piccola e quando l'uomo la sollev per porsela sulle spalle
esclam: "Oh! Com' piccola questa! E pesa poco". Guard quello che c'era scritto
sopra e lesse queste parole: "La croce di Ges".
Vivamente commosso, sollev lo sguardo verso il Signore ed esclam: "Quanto sei
buono!" Poi baci quella croce con grande affetto.
E il Signore gli disse: "Vedi figlio mio, questa piccola croce te l'ho data io, ma te
l'ho data con amore di Padre; te l'ho data perch voglio farti acquistare merito con la
pazienza; te l'ho data perch tu possa somigliare a me e starmi vicino per giungere
al Cielo, perch io l'ho detto: Chi vuole venire dietro a me prenda la sua croce ogni
giorno e mi segua. Ma ho detto anche: il mio giogo soave e il mio peso leggero".
L'uomo delle croci riprese silenzioso il cammino della vita; fece ogni sforzo per
correggersi dei suoi vizi e si diede con ogni premura a conoscere, amare e servire
Dio.
Le croci pi grosse e pi pesanti caddero, una dopo l'altra dalle sue spalle e gli
rimase soltanto quella di Ges. Questa se la tenne stretta al cuore fino all'ultimo
giorno della sua vita, e quando arriv al termine del viaggio, quella croce gli serv
da chiave per aprire la porta del Paradiso.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Adorando insieme la croce,
segno della nostra salvezza,
chiediamo umilmente perdono per noi,
per le colpe di cui noi ci siamo macchiati;
chiediamo perdono anche a nome di tutti coloro che non sanno chiedere
perdono al Signore per le loro colpe.
Essi non sanno di quanta gioia e di quanta pace
il loro cuore sarebbe pieno se sapessero farlo.
Chiediamo perdono a nome di tutta l'umanit,
del tanto male commesso dall'uomo contro l'uomo,
del tanto male commesso dall'uomo
contro il Figlio di Dio, contro il salvatore Ges,
contro il profeta che portava parole di amore.
Mettiamo la nostra vita nelle mani del crocifisso
perch egli, redentore buono, redima e salvi il nostro mondo,
redima e salvi la nostra vita col conforto del suo perdono.







RITORNO A CASA

Quando uscii da te o Padre, volevo vivere nel Paradiso,
e mi sono trovato in un mondo egoistico e violento.
Quando uscii da te o Padre, volevo essere simile a tuo Figlio,
e mi sono trovato nella miseria del peccato.
Quando uscii da te o Padre,
volevo essere sempre illuminato dallo Spirito, e mi sono trovato
confuso tra le tante voci che mi chiamano per nome.
Quando uscii da te, o Padre, tu mi hai dato un nome,
e quel nome l'ho dimenticato.
Quando uscii da te, o Padre,
tu mi hai indicato una croce e mi dicesti: ricordati figlio mio, che
lamore la sola scala per ritornare a me.
Padre buono, so che se sono nel mondo, peccatore, confuso dalle false
verit, che vuole dimenticarti a tutti i costi,
Padre buono, so che tu aspetti alla "finestra" il mio ritorno a casa, il
mio ritorno a te, ma io duro di cuore brancolo nel buio.
O mio Dio, tu non ti stanchi mai di aspettarmi,
e mentre mi aspetti, tutti i giorni ti fai vicino per redimermi e
prendendomi per mano.
Grazie al tuo amore, mi porterai in Paradiso.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

SI SONO UNITI NEL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO
Rapi Maurizio e Dalle Mura Claudia
Fambrini Sascia e Ricci Margherita

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

ORARIO DELLE SANTE MESSE

Giorni feriali Ore 8,30 - Sabato Ore 18,00
Festivi Ore 8,30 - 11
Ore 10 a Santa Lucia - Ore 18 a Monteggiori

Potrebbero piacerti anche