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COMUNIT PARROCCHIALE S.S.

VITTORE E DEFENDENTE
laugurio
Carissimi Buon Natale!
In questi giorni laugurio lo si sente ripetere fre-
quentemente e dovunque. Ognuno lo carica di
diversi significati.
Per noi cristiani che celebriamo il compleanno
della venuta al mondo del Figlio di Dio motivo
di grande gioia e di grande speranza. Non siamo
pi soli, non siamo abbandonati a noi stessi ma
siamo in........... ottima compagnia. Il Figlio di Dio
vuole vivere in mezzo a noi, provare quello che
proviamo noi nei momenti di sconforto, di dolore
e anche di gioia. Non possiamo pi accusarlo di
essere assente dalla terra, di non capire i nostri
problemi e i nostri limiti, non possiamo pi nep-
pure condannarlo per i tanti guai che succedono
nella cronaca sia personale che mondiale. Anche
lui infatti ha voluto subire, provare, condividere
tutto quello che capita ad ogni uomo dalla nasci-
ta fino alla morte. rimasto concretamente con
noi per trentatr anni, ma, se fosse dipeso da lui,
sarebbe rimasto anche oltre i cento anni. Si
messo nei panni di ogni categoria di persone: dal
povero al ricco, dal bambino allanziano, dal cre-
dente al pagano, dal soldato al pacifista. Soprat-
tutto si messo dalla parte dellultimo anche a
costo di rimanere da solo, di rimanere........... "sfi-
duciato".
Il bello del Natale proprio questa "passione"
che il Figlio di Dio dimostra di avere per luomo a
volte sconfitto gi al suo nascere. Il bello del Na-
tale il farci sentire anche noi un po bambini no-
nostante il nostro sapere, la nostra esperienza e
i nostri grandi problemi.
Il bello del Natale anche vederci tutti in chiesa,
o davanti ad un presepio, oppure riuniti festosa-
mente in famiglia, spinti da un "bambinello" che
il Figlio di Dio. un mistero, un bel mistero che
per fortuna c e che reca a tutti, anche al pi
lontano, una gioia, una pace che nessun altro
avvenimento ci pu dare.
Comunque noi viviamo questo giorno, a tutti
BUON NATALE, BUONA RINASCITA OGNI
GIORNO.
DON EUGENIO
RONAGO 99 - N. 3 4
calendario delle celebrazioni liturgiche
Dal 16 al 23 dicembre ore 16.30 NOVENA in PREPARAZIONE del NATALE
ore 20.00 S. MESSA di NOVENA
Sabato 18 dicembre ore 18.00 S. MESSA Prefestiva
Domenica 19 dicembre ore 7.30 S. MESSA
ore 10.00 S. MESSA
ore 17.00 LODE VESPERTINA
Venerd 24 dicembre ore 23.15 Veglia di PREPARAZIONE al NATALE
ore 24.00 S. MESSA della NATIVIT
Sabato 25 dicembre DIO SI FA UOMO IN GES
ore 7.30 S. MESSA
ore 10.00 S. MESSA SOLENNE
ore 17.30 LODE VESPERTINA
Domenica 26 dicembre FESTA DELLA SANTA FAMIGLIA
ore 7.30 S. MESSA
ore 10.00 S. MESSA
Luned 27 dicembre ore 7.30 S. MESSA
Marted 28 dicembre ore 20.00 S. MESSA
Mercoled 29 dicembre ore 18.00 S. MESSA
Gioved 30 dicembre ore 20.00 S. MESSA
Venerd 31 dicembre ore 18.00 S. MESSA di RINGRAZIAMENTO
Sabato 1 gennaio 2000 S. MARIA MADRE DI DIO - Giornata Mondiale della Pace
ore 7.30 S. MESSA
ore 10.00 S. MESSA SOLENNE
ore 17.00 PREGHIERA per la Pace
Domenica 2 gennaio S. DEFENDENTE- Offerta del Focatico
ore 7.30 S. MESSA
ore 10.00 S. MESSA
ore 17.00 LODE VESPERTINA
Luned 3 gennaio ore 7.30 S. MESSA
Marted 4 gennaio ore 20.00 S. MESSA
Mercoled 5 gennaio ore 18.00 S. MESSA Prefestiva
Gioved 6 gennaio EPIFANIA di GES - Giornata della S. Infanzia
ore 7.30 S. MESSA
ore 10.00 S. MESSA SOLENNE
ore 14.30 Preghiera per i bambini
5 COMUNIT PARROCCHIALE S.S. VITTORE E DEFENDENTE
programma delle celebrazioni penitenziali
"Dio manda il suo Figlio sulla terra
perch gli uomini abbiano la pace"
luned 20 dicembre ore 20.00 S. MESSA
Seguiranno le confessioni per i GIOVANI
(saranno presenti pi sacerdoti)
marted 21 dicembre ore 15.30 Confessioni per i RAGAZZI delle MEDIE
ore 20.00 S. MESSA
(prima e dopo: possibilit di confessioni)
mercoled 22 dicembre ore 9.30-11.30 Confessioni
(sar presente un Padre Comboniano)
gioved 23 dicembre ore 15.30 Confessioni per i RAGAZZI delle ELEMENTARI
ore 20.00 S. MESSA
(prima e dopo: possibilit di confessioni)
venerd 24 dicembre ore 9.30-11.30 Confessioni
(sar presente un Padre Comboniano)
Nelle mattinate, CONFESSIONE e COMUNIONE agli AMMALATI.
RONAGO 99 - N. 3 6
uno strano presepe
Chiss se qualcuno, guardando il presepe allestito
in chiesa, si chiesto:"Ma che roba ?"
Certo gli amanti della tradizione avranno arricciato
un po il naso ma a ben pensarci un presepe con
tanti significati e, se me lo permettete, anche bello
da vedere.
Assomigliano a vetrate artistiche messe l, quasi a
girotondo, intorno alla nativit; sembrano quasi
fuori posto. Le vetrate delle pi grandi e belle
basiliche o delle piccole chiese di campagna sono
per un prezioso, semplice catechismo per
immagini che richiamano, a chi le contempla, i
cardini della Fede o gli episodi che la incarnano.
In parte questo vogliono essere le, pur semplici,
costruzioni piazzate nel presepe; ed
allosservatore attento non sar sfuggita la ripresa
del tema che ci sta accompagnando per tutto
lavvento:LA PORTA.
Quattro porte, una per settimana, che ci indicano il
passaggio che occorre compiere per poter
incontrare oggi quel bambino che non si stanca di
tornare in mezzo a noi e che tanto importante
per la nostra vita.
LA PORTA DEL PANE: Dio si fatto pane e
cammina ogni giorno accanto a noi, entra nella
nostra storia quotidiana; occorre passare dalla
porta dellaccoglienza dei poveri e della sobriet
che non spreca per poterlo incontrare.
LA PORTA DEL RIPOSO/LAVORO: Dio ci vuole
incontrare e bussa per questo, nel silenzio del
riposo, al nostro cuore; occorre passare dalla
porta del servizio (ai fratelli, alla comunit.......) e
del lavoro compiuto con gioia, partecipando alla
Creazione, per poterlo incontrare.
LA PORTA DELLACCOGLIENZA: Dio ci
accoglie nel suo amore e ci fa crescere come
uomini e cristiani ; occorre passare dalla porta
dellaccoglienza del Cristo e dei fratelli, donando la
disponibilit dei nostri poveri o ricchi talenti, per
poterlo incontrare.
LA PORTA DELLA PACE: Dio viene a portarci la
gioia, la festa dellincontro con Lui; occorre
passare dalla porta che ci fa essere costruttori dei
pace intorno a noi, vincendo le piccole guerre
frutto del nostro egoismo, per poterlo incontrare.
Ecco quindi il Natale, richiamato anche
semplicemente da un presepe: sforziamoci di
prenderlo seriamente e di passare tra le porte che
ci fanno incontrare il Cristo oggi, nella quotidianit.
passaggio, da molti definito epocale, che porta
ad un nuovo millennio. Lo scintillio delle luci, il
rumore dei botti non nasconda la vera luce, la
vera Parola, il vero PASSAGGIO: quello del Cristo
nella nostra vita.
IL GRUPPO ARTISTI PRESEPE
7 COMUNIT PARROCCHIALE S.S. VITTORE E DEFENDENTE
racconto di Natale
Lauto correva veloce netta notte invernale.
Luca, al volante, scherzava e parlava con i
compagni di viaggio: Giudy, Gigi ed Elsa. Si
lasciarono alle spalle i rintocchi delle campane
ovattati dada neve e attraversarono la piccola
cittadina illuminata per tuffarsi sicuri sul nastro
nero ed anonimo dellautostrada. Cercavano
altre luci e dopo un bel po le raggiunsero. Un
immenso riflettore illuminava il parcheggio e i
nostri quattro amici entrarono nellenorme sala
al piano terra, dove bagliori e suoni si
fondevano, rincorrendosi in un frastuono
assordante.
Non riuscirono pi a parlarsi e nemmeno a
guardarsi, trascinati in quei vortice umano che si
muoveva al ritmo frenetico di una musica
techno-punk.
Solo Luca cera gi stato, ma gli altri tre erano
alla prima esperienza di quel genere. Volevano
vedere, volevano provare quel raptus del sabato
sera, prima che II millennio finisse.
A dire il vero era venerd, ma tanto lindomani
era festa e non ci sarebbero stati problemi.
Un pensiero li colse quali allunisono, ma
ognuno trov un motivo per allontanare "quel "
rimpianto: i genitori separati, la casa piena di
ospiti selezionati, i sorrisi e gli auguri scambiati
per convenienza, la corsa al regalo pi bello e la
fatica di trovare un lavoro, le settimane bianche
e vuote, la TV che tranciava ogni dialogo.
Si tuffarono nella mischia incrociando sguardi
euforici, volti madidi di sudore, bocche sorridenti
e occhi offuscati dalla tristezza o dallalcool.
Era da poco passata la mezzanotte quando si
fermarono a bere qualcosa.
Qualcuno li avvicin: un bel ragazzo, con i
capelli lunghi e la barbetta rada. "Strano",
pensarono i nostri, "Questo qui non sudato e
sembra che neanche il frastuono lo disturbi.
Deve esserci abituato e noi meglio che stiamo
allerta, prima che ci rifili qualcosa di losco". Ma
il suo sguardo era dolce. La voce, calda e
profonda, sovrastava la musica e andava dritto
ai cuore. "Vi aspettavo, stanotte" disse lui. "Ma
se neanche ci conosciamo" fecero loro in coro,
"lo per s, vi conosco e volevo farvi un regalo.
Per questo sono "scappato" via un momento da
casa mia e sono venuto qui". Infil una mano
netta tasca del giubbotto e ne estrasse quattro
piccoli involucri bianchi. Li depose sul tavolino.
"Prendeteli, sono per voi". Riecco il dubbio e la
paura. La mente corse subito alle famose
pasticche, alle inquietanti polverine. "Ma no, non
le avrebbe messe l in bella vista", "E poi, il suo
sguardo non di quelli che tradiscono".
Titubanti, uno ad uno, aprirono i pacchetti
bianchi: ne uscirono quattro statuette. Una
donna, un uomo, un bue e un asinello.
Il loro rimpianto di prima si dissolse in un attimo:
II Natale - quello vero - era I), nette loro mani.
Disposero con cura il presepe sul tavolino,
allontanando bottiglie e lattine.
Mancava Qualcuno per completarlo e solo allora
si resero conto: alzarono lo sguardo ma Lui non
cera gi pi.
Il Dono pi bello di quella notte era gi volato in
mezzo ai poveri, nelle carceri, nei ricoveri, negli
ospedali, nei container, sotto le bombe e nel
cuore di tutti gli uomini.
Anna B.
IMPORTANTE
stato chiesto alla Diocesi di Como di ospitare lestate prossima, dal 10 al 14 agosto, mille giovani
europei (per lo pi francesi) diretti a Roma come pellegrini per la giornata mondiale della giovent,
che si svolger dal 15 al 20 dello stesso mese.
Viene chiesta ad ogni parrocchia la disponibilit di accogliere in famiglia alcuni di questi giovani
secondo le possibilit, garantendo loro in tali giorni la cena, il pernottamento e la colazione.
Durante il giorno i giovani si ritroveranno per partecipare a delle iniziative in comune gestite da
unapposita equipe diocesana, senza quindi gravare sulla famiglia per buona parte della giornata.
Chi fosse disponibile per laccoglienza pu comunicare la propria adesione a don Eugenio entro il
20,01.2000.
RONAGO 99 - N. 3 8
10 consigli per vivere il Natale
per un Natale da vivere
1) Aprire la porta del SORRISO
solo cos che laltro si sentir accolto
2) Aprire la porta della GIOIA
bello alzarsi ogni mattina e sapere che la felicit dellaltro
dipende anche da te
3) Aprire la porta della SOLIDARIET
anche laltro ha diritto di vivere con dignit
4) Aprire la porta della SOBRIET
Ges stesso ci ha insegnato che non abbiamo bisogno di tante
cose per essere felici
5) Aprire la porta della SPERANZA
il mondo ha bisogno di persone che credono ancora che non sia tutto da buttare
6) Aprire la porta dellAMORE
lunica forza che pu vincere legoismo
7) Aprire la porta del TEMPO, del NOSTRO TEMPO
siamo proprio sicuri che non ne abbiamo per dare una mano a chi ce la chiede?
8) Aprire la porta dellACCOGLIENZA
laltro non un pericolo ma un valore
9) Aprire la porta del DIALOGO
come pretendiamo un mondo migliore se nel nostro piccolo mondo
non c spazio per chi non la pensa come noi?
10) Aprire la porta del CUORE
da qui che tutto nasce
Ci auguriamo che questo Natale sia per tutti noi un Natale sereno, fatto di piccole cose, di
strade che si percorrono insieme, di sorrisi di bimbi, di mani che si intrecciano, di cuori che
battono.
Ci auguriamo soprattutto che non duri solo il giorno di Natale ma che ogni giorno sia
Natale.
I GIOVANI DELLORATORIO
9 COMUNIT PARROCCHIALE S.S. VITTORE E DEFENDENTE
verso il nuovo millennio
Tracciare un bilancio del secolo che finisce
per tentare di immaginare come sar quello
futuro: unanalisi necessaria perch senza il
sentimento del tempo e della memoria
rischiamo di vivere interamente nel
presente, schiacciati dalle mille incombenze
quotidiane che scandiscono la nostra vita o
di non ricordare gli errori, anche tragici, che
hanno segnato il XX secolo.
Ma che secolo sar il prossimo, da quali
fenomeni sar contraddistinto?
Sicuramente un secolo in cui la
rivoluzione tecnologica prender
definitivamente il sopravvento, trasformando
fortemente abitudini consolidate e
cambiando in modo sostanziale il nostro
modo di vivere. Ma accanto agli indubbi
vantaggi determinati da un progresso
tecnologico cos rapido ed inarrestabile
sembra di scorgere pi di una
preoccupazione.
Sar, per esempio, un secolo nel quale la
parola intesa come espressione pi
emotivamente coinvolgente per le persone
sar sopraffatta dalla parola "utile", soltanto
per scambiare messaggi rapidi, freddi,
funzionali?
Un secolo in cui i prodotti biochimici si
sostituiranno alle relazioni sociali ed
affettive, lasciandoci poveri dentro?
Dovremo rapportarci con una societ
velocissima, in cui lo scorrere del tempo non
scandir pi i nostri ritmi di vita, non ci
regaler pi la possibilit di avere il "lusso
del tempo". Saremo costretti a consumarlo,
il tempo, non riflettendo nemmeno pi
sulle esperienze che vivremo.
E leconomia, il lavoro, come saranno?
Uneconomia soltanto finanziaria,
capace di spostare enormi capitali in tempo
reale, che decide "modernamente" che le
razionalizzazioni delle imprese non possono
tenere conto dei costi umani in termini di
licenziamento?
Un secolo in cui si accentuer la
divaricazione tra chi accede alla cultura e
coloro che ne rimangono esclusi?
Non si tratta di resistere sterilmente o
scioccamente al nuovo che avanza, o
peggio, di esserne spaventati, ma di
imparare a governare questi processi, di
educarci insieme per metterli a servizio
delluomo, per non diventarne moderni
schiavi.
Nella societ globalizzata, fatta di
omologazioni in tutti i settori, avremo
bisogno di recuperare noi stessi, di avere il
coraggio di operare scelte critiche,
controcorrente, di rifiutare certi modelli se
sar necessario, di saper apprezzare
ancora la libert, la bellezza, la natura, la
cultura.
Dovremo attrezzarci per combattere il nostro
egoismo individualista che ci rende poco
solidali, il senso di deresponsabilizzazione,
dovuto spesso alla sensazione che scelte
importanti vengano fatte sulla nostra testa.
Sapremo insomma controllare con
lintelligenza del cuore i mutamenti che
attraversano il nostro tempo? Sapremo
alzare lo sguardo cercando oltre lorizzonte
per trasmettere il senso della vita alle nuove
generazioni del terzo millennio e raccontare
loro ancora il suono del vento e il colore del
mare?
MAURIZIO
RONAGO 99 - N. 3 10
in cammino verso la santit
Ronago cera, domenica 7 novembre, al Centro
Pastorale Card. Ferrari di Como per assistere
allinizio del processo di canonizzazione di
Padre Giuseppe.
Idealmente abbiamo portato con noi anche i
compaesani suoi amici che lhanno gi raggiunto
in Cielo.
Eravamo in tanti - anziani, giovani e adulti -
emozionati per levento di cui saremmo stati
testimoni. Un evento atteso e condiviso con fede
e con gioia, grazie allentusiasmo preparatorio di
Don Sergio, alle testimonianze di coloro che fra
noi lavevano meglio conosciuto, o anche solo
per il fatto di averlo visto camminare sulle nostre
strade, celebrare nella nostra chiesa, aiutare e
consigliare chi di noi aveva bisogno. Tutti gli
volevamo bene e di lui sapevamo lintelligenza e
la grande umilt, il coraggio di abbandonare le
ricchezze, lindomita volont di seguire Ges per
essere il servitore dei sofferenti, la tenacia di
migliorare sempre la sua professionalit di
medico, la carit verso tutti, lamore che metteva
nelle piccole cose, il rispetto per il lavoro degli
altri, labbandono filiale a Dio nel momento della
prova. Non potevamo non fargli corona in quel
giorno cos importante, anche se lui, schivo
comera, non lavrebbe certamente preteso.
La cerimonia stata molto coinvolgente e
profonda e ci sembrata anche adatta alla sua
personalit: semplice, sobria e serena, seppur
rigorosa secondo le norme della Chiesa. Le
parole del Vescovo, piene di gioia e di calore,
hanno riassunto e proiettato la figura del
"nostro" medico missionario nella dimensione
dei Santi, esempio da imitare per i giovani e
patrono dei laici che volessero dedicare un
tempo della loro vita e delle loro capacit
professionali al servizio delle missioni.
Il giuramento dei Membri del Tribunale, la
richiesta del Padre Postulatore della causa, le
preghiere e i canti, hanno dato forma ufficiale ad
un processo da cui scaturir limpida, ne siamo
certi e fieri, quella testimonianza che Padre
Giuseppe Ambrosoli ha lasciato a Ronago, alla
Diocesi, allUganda e al mondo intero.
ILGAM
11 COMUNIT PARROCCHIALE S.S. VITTORE E DEFENDENTE
lettere GAM
Da Amakuriat, in Kenya, ci scrive suor Amelia.
"Oggi per noi festa del nostro Beato Comboni,
con lui prego pure il nostro P. Giuseppe per la
nostra gente, per tutti i popoli, per tutti i
missionari sul campo e non, come voi, e per tutti
quelli che il Signore chiama (in vari modi) a
lavorare per lavvento del Suo Regno. La Messe
e veramente molta, ma come sentiamo la
mancanza di operai!
E come potrebbero rispondere se tra noi e tutti i
credenti diventa sempre pi difficile rendere
gioiosamente ragione della SPERANZA viva che
c in ogni CRISTIANO, in ciascuno di NOI? Non
ci resta che pregare moltissimo il Padrone della
Messe non solo a parole, ma con una vita
coerente al punto da gustare anche i momenti
difficili cos da poter seguire Ges alla luce della
sua CROCE. E questo lo dico ad Amelia e a tutti
i Gamiti e a tutti i Parrocchiani di Ronago
perch, altrimenti la vita diventa troppo
monotona: tante cose, ma poco di concreto; e
perci ripeto: continuiamo ad AMARE LE
PERSONE pi delle cose e non viceversa, cos
che le persone non diventino schiave per avere
le cose!!!!!!
Ho gradito molto la disponibilit di varie famiglie
di Ronago ad adottare ragazzi e ragazze perch
possano ingrandire fisicamente e culturalmente.
Qui la situazione ora di FAME e di vivere liberi
nei loro boschi. Quanto dobbiamo spingere
ancora per avere nuovi iscritti!!!
Ad ogni modo nelle 15 scuole che abbiamo ci
sono circa 920 presenze, sono molto poche in
confronto ai bambini e bambine che incontriamo
nei villaggi! Ci che conta essere costanti e
credibili, non vero? Poi il Signore, quando
vorr, far il resto!........
Vi mando le foto di 10 ragazze da far conoscere
ai loro genitori adottivi. Sono vestite con la
divisa, noi abbiamo pensato di presentarvele
bene invece che coi loro vestiti tutti rotti....
....raccomando di salutarmi tutti quelli che
collaborano da vicino e da lontano! Tutti operai
preziosi nella vigna del Signore! Ed
meraviglioso sentirsi uniti e lavorare per il
medesimo REGNO che noi gi gustiamo ed
giusto possano gustare tutte le CREATURE DI
DIO, non vero?
E allora coraggio e avanti uniti in LU e tra noi,
ogni giorno.
AFF. SUOR AMELIA
Grazie Suor Amelia, per tutto ci che ci scrivi.
Anche noi vogliamo esserti vicino e ti sentiamo
vicina nei momenti belli di festa e in quelli meno
belli. Buon Natale e Buon anno duemila da tutti i
Gamiti, insieme a un caloroso abbraccio.
RONAGO 99 - N. 3 12
lettere GAM
Da Molo e da Gulu ci scrive P. Philip Zema.
1 Novembre 1999
Tanti saluti da Gulu!
Vi spero tutti bene. Anche noi andiamo
bene. La situazione dallinizio di questanno
stata sempre calma. Tutti hanno bisogno
della pace e si sta lavorando per averla.
Speriamo che le cose continuino cos.
Ormai avete un nuovo parroco. Come si
chiama? Sono sicuro che vi siete ormai
abituati a lui e viceversa.
Salutatemelo!
Peccato che sono mancato a Kalongo per
lapertura ufficiale del processo di
beatificazione di P. Giuseppe (28 agosto).
Purtroppo ero ricoverato nellospedale di
Lacor per un intervento chirurgico. Altrimenti
sarebbe stato per me unoccasione propizia
per un piccolo "pellegrinaggio" a Kalongo
dato che la situazione tranquilla.
Adesso mi hanno fatto diventare membro
del "comitato diocesano per il processo
della beatificazione". Fra laltro sono
incaricato dellelaborazione (col computer)
delle testimonianze importanti per il
processo.
Durante lultimo incontro mi hanno incaricato
di cercare le possibilit di stampare il
"santino", non so se si chiami cos, di P.
Giuseppe, cio una sua foto con la
preghiera per la sua intercessione e per la
sua beatificazione. Ancora aspettiamo
l"imprimatur" dellarcivescovo di Gulu. Ma
intanto vorrei chiedere si ci potete aiutare
per le stampe quando tutto sar pronto visto
che avete pi possibilit per le buone
stampe che noi altri.
Forse anche voi nella diocesi di Como vi
state organizzando per fare la stessa cosa,
ma penso che il fatto per cui noi vogliamo
stampare le nostre preghiere con una nostra
immagine di P. Giuseppe non venga sentito
come una rivalit, ma piuttosto come una
ricchezza, un punto di vista diverso di
vedere la stessa persona - P. Giuseppe. Se
ci potete aiutare sar molto felice di farlo
sapere al nostro comitato e allarcivescovo.
Grazie in anticipo! Tantissimi saluti a tutti
quanti.
PHILIP ZEMA
Abbiamo risposto affermativamente alla
richiesta di P. Philip, con gioia. una piccola
collaborazione ma per un grande avvenimento,
quello della beatificazione, che speriamo
avvenga presto.
13 COMUNIT PARROCCHIALE S.S. VITTORE E DEFENDENTE
proposta caritas
Allinizio di questanno pastorale sono ripresi
gli incontri periodici della caritas
parrocchiale e, contemporaneamente, le
varie attivit.
Ci si ritrovati dapprima per preparare, con
il gruppo anziani, la festa della terza et e la
ripresa del lavoro quindicinale a favore della
cooperativa "LAncora" di Lurate Caccivio,
ed in seguito con i volontari disponibili per le
visite domenicali presso gli ospedali:
insieme si riflettuto sullimportanza di
questo servizio e sulle modalit concrete per
attuarlo, guidati dal diacono permanente
della nostra zona, Franco Ranetta di Maccio
di Villaguardia.
ripresa anche la vendita dei prodotti equo-
solidali, un modo concreto per promuovere
uneconomia di giustizia attraverso le
piccole scelte della vita di ogni giorno.
Gli incontri sono poi continuati in
preparazione al Convegno Diocesano,
tenutosi a Nuova Olonio il 27 novembre,
dove la provocazione contenuta nel titolo "
PENSAVO CHE LA CARITAS FACESSE...
E INVECE..." ci ha portato a riflettere
sullimportanza che la dimensione caritativa
riveste allinterno di ogni comunit e sul fatto
che la carit non pu essere delegata ad un
gruppetto di persone o ricondotta a semplici
attivit, ma deve tradursi in uno stile di vita
che coinvolge ciascuno di noi e ogni settore
della vita di una parrocchia.
Per questo motivo anche questanno la
nostra parrocchia ha fatto propria la
proposta di vivere un avvento di fraternit
contribuendo anche concretamente a!
progetto diocesano a sostegno della
comunit di Stajka, in Albania; possa questa
iniziativa aiutarci a riscoprire insieme il
senso vero del Natale, che sta nella
capacit di accogliere il Dio che si fa uomo
anche attraverso gesti concreti di
solidariet.
GRUPPO CARITAS
RONAGO 99 - N. 3 14
la giornata degli anziani
In unatmosfera di grande gioia, serenit
e fraternit si svolta lormai tradizionale
festa degli anziani.
Lomelia stata tenuta dal carissimo don
Loris, al quale va il nostro ringraziamen-
to per le parole che, nutrite dalla Parola
di Dio, ha saputo trasmettere ad ognuno
di noi e delle quali faremo tesoro per
continuare a donare il nostro contributo
alla Comunit; in particolare il ricordo
andato ai nostri fratelli e sorelle che in
quel momento non potevano essere pre-
senti per motivi di salute.
Ha fatto poi seguito un gustosissimo
pranzo preparato da abili e valenti cuo-
chi. La tavola addobbata, imbandita dal
Fooc e Fiam e da tutti i volenterosi gio-
vani e non giovani, ha contribuito alla
buona riuscita della giornata; un grazie
di cuore a tutti.
Ci ha molto allietati la presenza dellArci-
prete di Uggiate con la sua carissima
mamma.
Un grazie sentito a tutti coloro che, con
la loro offerta, hanno permesso al nostro
gruppo di adottare a distanza tre bambi-
ne della Missione di Suor Amelia in Ke-
nya per un anno.
La festa per continua: ciascuno di noi
anche se non pi tanto giovane, faccia
fruttare il suo talento dando una mano
per rendere pi bella e viva la nostra
parrocchia.
Ogni 15 giorni, al marted alle ore 14,30,
ci ritroviamo al Centro Parrocchiale per
trascorrere un paio dore insieme facen-
do piccoli lavoretti a favore dellAncora di
Lurate Caccivio, aiutando in questo
modo alcuni giovani poco fortunati.
IL GRUPPO ANZIANI
RONAGO 99 - N. 3
invito alla lettura...
pag. 3 laugurio
pag. 4 calendario delle celebrazioni liturgiche
pag. 5 programma delle celebrazioni penitenziali
pag. 6 uno strano presepe
pag. 7 racconto d Natale
pag. 8 10 consigli per vivere il Natale
pag. 9 verso il nuovo millennio
pag. 10 in cammino verso la santit
pag. 11 lettere GAM - Suor Amelia
pag. 12 lettere GAM - Padre Philip
pag. 13 proposta Caritas
pag. 14 la giornata degli anziani
pag. 15 programma incontri fidanzati 2000
Buon Natale
e buon anno nuovo !
Gioved 23 dicembre
dalle ore 17,30
trippa alla Richi

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