DIRETTIVA 2014/35/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del 26 febbraio 2014
concernente larmonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato del materiale elettrico destinato a essere adoperato entro taluni limiti di tensione (rifusione) (Testo rilevante ai fini del SEE) IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELLUNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dellUnione europea, in par ticolare larticolo 114, vista la proposta della Commissione europea, previa trasmissione del progetto di atto legislativo ai parlamenti nazionali, visto il parere del Comitato economico e sociale europeo ( 1 ), deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria ( 2 ), considerando quanto segue: (1) Poich si rendono necessarie varie modifiche della diret tiva 2006/95/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al materiale elettrico destinato a essere adoperato entro taluni limiti di tensione ( 3 ), a fini di chiarezza opportuno procedere alla sua rifusione. (2) Il regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 luglio 2008, che pone norme in materia di accreditamento e vigilanza del mercato per quanto riguarda la commercializzazione dei prodotti ( 4 ) stabilisce norme riguardanti laccreditamento degli orga nismi di valutazione della conformit, fornisce un quadro per la vigilanza del mercato dei prodotti e per i controlli sui prodotti provenienti dai paesi terzi e stabilisce i prin cipi generali della marcatura CE. (3) La decisione n. 768/2008/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 luglio 2008, relativa a un quadro comune per la commercializzazione dei prodotti ( 5 ), stabilisce un quadro comune di principi generali e di disposizioni di riferimento da applicare in tutta la nor mativa settoriale, in modo da fornire una base coerente per la revisione o la rifusione di tale normativa. La diret tiva 2006/95/CE dovrebbe pertanto essere adeguata a tale decisione. (4) La presente direttiva disciplina il materiale elettrico desti nato a essere adoperato entro taluni limiti di tensione che nuovo sul mercato dellUnione al momento della sua immissione sul mercato, vale a dire il materiale elettrico nuovo prodotto da un fabbricante stabilito nellUnione o quello, nuovo o usato, importato da un paese terzo. (5) La presente direttiva dovrebbe applicarsi a tutte le forme di fornitura, compresa la vendita a distanza. (6) Gli operatori economici dovrebbero essere responsabili della conformit del materiale elettrico alla presente di rettiva, in funzione del rispettivo ruolo che rivestono nella catena di fornitura, in modo da garantire un elevato livello di protezione d'interessi pubblici, quali la salute e la sicurezza delle persone, degli animali domestici e dei beni, nonch una concorrenza leale sul mercato del lUnione. (7) Tutti gli operatori economici che intervengono nella ca tena di fornitura e distribuzione dovrebbero adottare le misure necessarie per garantire la messa a disposizione sul mercato solo di materiale elettrico conforme alla pre sente direttiva. necessario stabilire una ripartizione chiara e proporzionata degli obblighi corrispondenti al ruolo di ogni operatore economico nella catena di forni tura e distribuzione. (8) Per facilitare la comunicazione tra gli operatori economi ci, le autorit di vigilanza del mercato e i consumatori, gli Stati membri dovrebbero incoraggiare gli operatori eco nomici a fornire lindirizzo del sito Internet in aggiunta a quello postale. (9) Il fabbricante, possedendo le conoscenze dettagliate rela tive al processo di progettazione e produzione, si trova nella posizione migliore per eseguire la procedura di valutazione della conformit. La valutazione della confor mit dovrebbe quindi rimanere obbligo esclusivo del fab bricante. La presente direttiva non prevede alcuna proce dura di valutazione della conformit che richieda linter vento di un organismo notificato. IT 29.3.2014 Gazzetta ufficiale dellUnione europea L 96/357 ( 1 ) GU C 181 del 21.6.2012, pag. 105. ( 2 ) Posizione del Parlamento europeo del 5 febbraio 2014 (non ancora pubblicata nella Gazzetta ufficiale) e decisione del Consiglio 20 feb braio 2014. ( 3 ) GU L 374 del 27.12.2006, pag. 10. La direttiva 2006/95/CE la codificazione della direttiva 73/23/CEE del Consiglio, del 19 febbraio 1973, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro taluni limiti di tensione (GU L 77 del 26.3.1973, pag. 29). ( 4 ) GU L 218 del 13.8.2008, pag. 30. ( 5 ) GU L 218 del 13.8.2008, pag. 82. (10) necessario garantire che il materiale elettrico prove niente da paesi terzi che entra nel mercato dellUnione sia conforme alla presente direttiva e in particolare che i fabbricanti abbiano effettuato adeguate procedure di va lutazione della conformit in merito a tale materiale elet trico. Occorre pertanto prevedere che gli importatori si assicurino di immettere sul mercato materiale elettrico conforme alle prescrizioni stabilite dalla presente direttiva e di non immettere sul mercato materiale elettrico che non conforme a tali prescrizioni o presenta un rischio. Dovrebbe essere inoltre previsto che gli importatori si assicurino che siano state effettuate le procedure di valu tazione della conformit e che la marcatura del materiale elettrico e la documentazione elaborata dai fabbricanti siano a disposizione delle autorit nazionali competenti a fini di controllo. (11) Allatto dellimmissione del materiale elettrico sul merca to, ogni importatore dovrebbe indicare sul materiale elet trico in questione il proprio nome, la propria denomina zione commerciale registrata o il proprio marchio regi strato e lindirizzo postale al quale pu essere contattato. opportuno prevedere eccezioni qualora le dimensioni o la natura del materiale elettrico non consentano tale in dicazione. Le eccezioni comprendono il caso in cui lim portatore dovrebbe aprire limballaggio per apporre il proprio nome e indirizzo sul materiale elettrico. (12) Il distributore mette il materiale elettrico a disposizione sul mercato dopo che il fabbricante o limportatore lo ha immesso sul mercato e dovrebbe agire con la dovuta cautela per garantire che la manipolazione del materiale elettrico non incida negativamente sulla sua conformit. (13) Qualsiasi operatore economico che immetta sul mercato materiale elettrico con il proprio nome o marchio com merciale oppure modifichi materiale elettrico in modo tale da incidere sulla conformit alla presente direttiva dovrebbe esserne considerato il fabbricante e assumersi pertanto i relativi obblighi. (14) I distributori e gli importatori, vista la loro vicinanza al mercato, dovrebbero essere coinvolti nei compiti di vigi lanza del mercato svolti dalle autorit nazionali compe tenti e dovrebbero essere pronti a parteciparvi attivamen te, fornendo a tali autorit tutte le informazioni necessa rie sul materiale elettrico in questione. (15) Garantire la tracciabilit del materiale elettrico in tutta la catena di fornitura contribuisce a semplificare la vigilanza del mercato e a migliorarne lefficienza. Un sistema effi ciente di tracciabilit facilita alle autorit di vigilanza del mercato il compito di rintracciare loperatore economico che ha messo a disposizione sul mercato materiale elet trico non conforme. Nel conservare le informazioni ri chieste ai sensi della presente direttiva per lidentifica zione di altri operatori economici, questi ultimi non do vrebbero essere tenuti ad aggiornare tali informazioni concernenti gli altri operatori economici che hanno for nito loro materiale elettrico o ai quali essi hanno fornito materiale elettrico. (16) opportuno che la presente direttiva si limiti a formulare gli obiettivi di sicurezza. Per agevolare la valutazione della conformit a tali obiettivi, necessario, al fine della formulazione di specifiche tecniche dettagliate, conferire la presunzione di conformit al materiale elettrico con forme alle norme armonizzate adottate ai sensi del rego lamento (UE) n. 1025/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, sulla normalizza zione europea ( 1 ). (17) Il regolamento (UE) n. 1025/2012 prevede una proce dura relativa alle obiezioni alle norme armonizzate che non soddisfino completamente gli obiettivi di sicurezza di cui alla presente direttiva. (18) Le norme armonizzate pertinenti per la presente direttiva dovrebbero tenere conto anche della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilit ( 2 ). (19) Per il materiale elettrico per il quale non esistono ancora norme armonizzate, la libera circolazione dovrebbe es sere assicurata ricorrendo alle disposizioni in materia di sicurezza delle norme internazionali elaborate dalla Com missione elettrotecnica internazionale o a norme nazio nali. (20) Per consentire agli operatori economici di dimostrare e alle autorit competenti di garantire che il materiale elet trico messo a disposizione sul mercato conforme agli obiettivi di sicurezza, necessario prevedere procedure di valutazione della conformit. La decisione n. 768/ 2008/CE contiene una serie di moduli per le procedure di valutazione della conformit, che vanno dalla proce dura meno severa a quella pi severa con un rigore proporzionale al livello di rischio effettivo e di sicurezza richiesto. Per garantire la coerenza intersettoriale ed evi tare varianti ad hoc, opportuno che le procedure di valutazione della conformit siano scelte tra questi mo duli. (21) I fabbricanti dovrebbero redigere una dichiarazione di conformit UE che fornisca le informazioni richieste a norma della presente direttiva sulla conformit del mate riale elettrico alla presente direttiva e altri atti pertinenti della normativa di armonizzazione dellUnione. IT L 96/358 Gazzetta ufficiale dellUnione europea 29.3.2014 ( 1 ) GU L 316 del 14.11.2012, pag. 12. ( 2 ) Adottata con decisione 2010/48/CE del Consiglio, del 26 novembre 2009, relativa alla conclusione, da parte della Comunit europea, della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilit (GU L 23 del 27.1.2010, pag. 35). (22) Per garantire un accesso effettivo alle informazioni a fini di vigilanza del mercato, le informazioni necessarie per identificare tutti gli atti dellUnione applicabili dovrebbero essere disponibili in ununica dichiarazione di conformit UE. Al fine di ridurre gli oneri amministrativi a carico degli operatori economici, tale dichiarazione unica UE pu essere un fascicolo comprendente le dichiarazioni di conformit individuali pertinenti. (23) La marcatura CE, che indica la conformit del materiale elettrico, la conseguenza visibile di un intero processo che comprende la valutazione della conformit in senso lato. I principi generali che disciplinano il marchio CE sono esposti nel regolamento (CE) n. 765/2008, mentre la presente direttiva dovrebbe dettare le norme che disci plinano lapposizione della marcatura CE. (24) Per garantire la certezza del diritto, necessario chiarire che al materiale elettrico si applicano le norme in materia di vigilanza del mercato dellUnione e di controlli sui prodotti che entrano nel mercato dellUnione di cui al regolamento (CE) n. 765/2008. La presente direttiva non dovrebbe impedire agli Stati membri di scegliere le auto rit competenti incaricate dello svolgimento di tali com piti. (25) Gli Stati membri dovrebbero adottare tutti i provvedi menti opportuni per assicurare che il materiale elettrico possa essere immesso sul mercato soltanto se, adeguata mente immagazzinato e usato ai fini cui destinato, o in condizioni duso ragionevolmente prevedibili, non mette in pericolo la salute e la sicurezza delle persone. Il ma teriale elettrico dovrebbe essere considerato non con forme agli obiettivi di sicurezza stabiliti dalla presente direttiva soltanto in condizioni duso ragionevolmente prevedibili, vale a dire quando tale uso possa derivare da un comportamento umano lecito e facilmente preve dibile. (26) La direttiva 2006/95/CE prevede gi una procedura di salvaguardia che si applica solo in caso di disaccordo tra Stati membri sulle misure prese da uno Stato mem bro. Per aumentare la trasparenza e ridurre i tempi pro cedurali necessario migliorare la procedura di salvaguar dia attuale al fine di migliorarne lefficienza e avvalersi delle conoscenze disponibili negli Stati membri. (27) opportuno completare il sistema attuale con una pro cedura che consente di informare le parti interessate delle misure di cui prevista ladozione in relazione al mate riale elettrico che presenta un rischio per la salute o la sicurezza delle persone, degli animali domestici o dei beni. Esso dovrebbe consentire inoltre alle autorit di vigilanza del mercato, in cooperazione con gli operatori economici interessati, di intervenire in una fase pi pre coce per quanto riguarda tale materiale elettrico. (28) Qualora gli Stati membri e la Commissione concordino sul fatto che una misura presa da uno Stato membro sia giustificata, non occorre prevedere ulteriori interventi della Commissione, ad eccezione dei casi in cui la non conformit possa essere attribuita a carenze di una norma armonizzata. (29) Al fine di garantire condizioni uniformi di esecuzione della presente direttiva, dovrebbero essere attribuite alla Commissione competenze di esecuzione. Tali compe tenze dovrebbero essere esercitate conformemente al re golamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, che stabilisce le regole e i principi generali relativi alle modalit di con trollo da parte degli Stati membri dellesercizio delle competenze di esecuzione attribuite alla Commissione ( 1 ). (30) Per ladozione di atti di esecuzione relativi al materiale elettrico conforme che presenti un rischio per la salute o la sicurezza delle persone o altri aspetti di protezione del pubblico interesse si dovrebbe ricorrere alla procedura desame. (31) Per imperativi motivi durgenza debitamente giustificati connessi al materiale elettrico conforme che presenti un rischio per la salute o la sicurezza delle persone, degli animali domestici o dei beni, la Commissione dovrebbe adottare atti di esecuzione immediatamente applicabili. (32) In linea con la prassi corrente, il comitato istituito a norma della presente direttiva pu svolgere un ruolo utile esaminando le questioni concernenti lapplicazione della direttiva stessa sollevate dal suo presidente o dal rappre sentante di uno Stato membro in conformit del suo regolamento interno. (33) Ogniqualvolta si esaminino questioni relative alla pre sente direttiva, ad eccezione della sua attuazione o di sue violazioni, vale a dire in un gruppo di esperti della Commissione, il Parlamento europeo dovrebbe ricevere, in linea con la prassi corrente, tutte le informazioni e la documentazione, nonch, ove opportuno, linvito a par tecipare a tali riunioni. (34) La Commissione dovrebbe determinare mediante atti di esecuzione e, in virt della loro natura speciale, senza applicare il regolamento (UE) n. 182/2011, se le misure adottate dagli Stati membri nei confronti del materiale elettrico non conforme siano giustificate o meno. (35) Gli Stati membri dovrebbero stabilire regole quanto alle sanzioni applicabili in caso di violazione delle disposi zioni di diritto nazionale adottate ai sensi della presente direttiva e assicurare che esse siano applicate. Le sanzioni previste dovrebbero essere efficaci, proporzionate e dis suasive. IT 29.3.2014 Gazzetta ufficiale dellUnione europea L 96/359 ( 1 ) GU L 55 del 28.2.2011, pag. 13. (36) necessario prevedere un regime transitorio ragionevole che consenta di mettere a disposizione sul mercato, senza che sia necessario rispettare altri requisiti relativi ai pro dotti, materiale elettrico che, prima della data di applica zione delle disposizioni nazionali che recepiscono la pre sente direttiva, gi stato immesso sul mercato a norma della direttiva 2006/95/CE. I distributori dovrebbero quindi poter fornire materiale elettrico immesso sul mer cato, vale a dire gli stock che si trovano gi nella catena di distribuzione, prima della data di applicazione delle disposizioni nazionali di recepimento della presente di rettiva. (37) Poich lobiettivo della presente direttiva, vale a dire ga rantire che il materiale elettrico sul mercato soddisfi obiettivi di sicurezza che offrano un livello elevato di protezione della salute e della sicurezza delle persone, degli animali domestici e dei beni, assicurando nel con tempo il funzionamento del mercato interno, non pu essere conseguito in misura sufficiente dagli Stati membri ma, a motivo della sua portata e dei suoi effetti, pu essere conseguito meglio a livello di Unione, questultima pu intervenire in base al principio di sussidiariet san cito dallarticolo 5 del trattato sullUnione europea. La presente direttiva si limita a quanto necessario per conseguire tale obiettivo in ottemperanza al principio di proporzionalit enunciato nello stesso articolo. (38) Lobbligo di recepimento della presente direttiva nel di ritto interno dovrebbe essere limitato alle disposizioni che costituiscono una modifica sostanziale rispetto alla direttiva precedente. Lobbligo di recepire le disposizioni che restano immutate discende dalla direttiva precedente. (39) La presente direttiva dovrebbe far salvi gli obblighi degli Stati membri relativi ai termini di recepimento nel diritto interno e alla data di applicazione delle direttive di cui allallegato V, HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA: CAPO 1 DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 1 Oggetto e ambito di applicazione Lobiettivo della presente direttiva garantire che il materiale elettrico sul mercato soddisfi requisiti che offrano un livello elevato di protezione della salute e della sicurezza delle persone, degli animali domestici e dei beni, assicurando nel contempo il funzionamento del mercato interno. La presente direttiva si applica al materiale elettrico destinato ad essere adoperato ad una tensione nominale compresa fra 50 e 1 000 V in corrente alternata e fra 75 e 1 500 V in corrente continua, fatta eccezione per i materiali e per i fenomeni di cui allallegato II. Articolo 2 Definizioni Ai fini della presente direttiva si intende per: 1) messa a disposizione sul mercato: la fornitura di materiale elettrico per la distribuzione, il consumo o luso sul mer cato dellUnione nel corso di unattivit commerciale, a titolo oneroso o gratuito; 2) immissione sul mercato: la prima messa a disposizione sul mercato dellUnione di materiale elettrico; 3) fabbricante: la persona fisica o giuridica che fabbrica ma teriale elettrico, o che lo fa progettare o fabbricare, e com mercializza tale materiale con il proprio nome o marchio commerciale; 4) rappresentante autorizzato: la persona fisica o giuridica stabilita nellUnione che ha ricevuto da un fabbricante un mandato scritto che la autorizza ad agire a suo nome in relazione a determinati compiti; 5) importatore: la persona fisica o giuridica stabilita nel lUnione che immette sul mercato dellUnione materiale elettrico originario di un paese terzo; 6) distributore: la persona fisica o giuridica presente nella catena di fornitura, diversa dal fabbricante o dallimporta tore, che mette a disposizione sul mercato materiale elet trico; 7) operatori economici: il fabbricante, il rappresentante au torizzato, limportatore e il distributore; 8) specifica tecnica: un documento che prescrive i requisiti tecnici che il materiale elettrico deve soddisfare; 9) norma armonizzata: la norma armonizzata di cui allarti colo 2, punto 1, lettera c), del regolamento (UE) n. 1025/2012; 10) valutazione della conformit: il processo atto a dimostrare il rispetto degli obiettivi di sicurezza menzionati allarti colo 3 ed enunciati nellallegato I relativi al materiale elet trico; 11) richiamo: qualsiasi misura volta a ottenere la restituzione di materiale elettrico gi messo a disposizione dellutilizza tore finale; IT L 96/360 Gazzetta ufficiale dellUnione europea 29.3.2014 12) ritiro: qualsiasi misura volta a impedire la messa a dispo sizione sul mercato di materiale elettrico presente nella catena di fornitura; 13) normativa di armonizzazione dellUnione: qualunque nor mativa dellUnione che armonizza le condizioni di com mercializzazione dei prodotti; 14) marcatura CE: una marcatura mediante la quale il fabbri cante indica che il materiale elettrico conforme ai requisiti applicabili stabiliti nella normativa di armonizzazione del lUnione che ne prevede lapposizione. Articolo 3 Messa a disposizione sul mercato e obiettivi di sicurezza Il materiale elettrico pu essere messo a disposizione sul mer cato dellUnione solo se, costruito conformemente alla regola dellarte in materia di sicurezza valida allinterno dellUnione, non compromette, in caso di installazione e di manutenzione non difettose e di utilizzazione conforme alla sua destinazione, la salute e la sicurezza delle persone e degli animali domestici o dei beni. Lallegato I elenca i principali elementi degli obiettivi di sicurezza. Articolo 4 Libera circolazione Gli Stati membri non ostacolano, relativamente agli aspetti di sciplinati dalla presente direttiva, la messa a disposizione sul mercato di materiale elettrico che risulta conforme alla presente direttiva. Articolo 5 Fornitura di elettricit Gli Stati membri assicurano che le imprese distributrici di elet tricit, per quanto riguarda il materiale elettrico, non subordi nino il raccordo e la fornitura di elettricit agli utenti a requisiti di sicurezza pi rigorosi degli obiettivi di sicurezza menzionati allarticolo 3 ed enunciati nellallegato I. CAPO 2 OBBLIGHI DEGLI OPERATORI ECONOMICI Articolo 6 Obblighi dei fabbricanti 1. Allatto dellimmissione del loro materiale elettrico sul mercato, i fabbricanti assicurano che sia stato progettato e fab bricato conformemente agli obiettivi di sicurezza menzionati allarticolo 3 ed enunciati nellallegato I. 2. I fabbricanti preparano la documentazione tecnica di cui allallegato III ed eseguono o fanno eseguire la procedura di valutazione della conformit di cui al medesimo allegato. Qualora la conformit del materiale elettrico agli obiettivi di sicurezza menzionati allarticolo 3 ed enunciati nellallegato I sia stata dimostrata mediante la procedura di valutazione della conformit di cui al primo comma, i fabbricanti redigono una dichiarazione di conformit UE e appongono la marcatura CE. 3. I fabbricanti conservano la documentazione tecnica di cui allallegato III e la dichiarazione di conformit UE per dieci anni dalla data in cui il materiale elettrico stato immesso sul mer cato. 4. I fabbricanti garantiscono che siano predisposte le proce dure necessarie affinch la produzione in serie continui a essere conforme alla presente direttiva. Si tiene debitamente conto delle modifiche della progettazione o delle caratteristiche del prodotto, nonch delle modifiche delle norme armonizzate di cui allarticolo 12, delle norme internazionali o nazionali di cui agli articoli 13 e 14 o delle altre specifiche tecniche con riferi mento alle quali dichiarata la conformit del materiale elet trico. Laddove ritenuto necessario in considerazione dei rischi presen tati dal materiale elettrico, i fabbricanti eseguono, per proteggere la salute e la sicurezza dei consumatori, una prova a campione sul materiale elettrico messo a disposizione sul mercato, esami nano i reclami, il materiale elettrico non conforme e i richiami del materiale elettrico non conforme, mantengono, se del caso, un registro degli stessi e informano i distributori di tale moni toraggio. 5. I fabbricanti garantiscono che sul materiale elettrico da essi immesso sul mercato sia apposto un numero di tipo, di lotto, di serie oppure qualsiasi altro elemento che ne consenta lidentificazione, oppure, qualora le dimensioni o la natura del materiale elettrico non lo consentano, che le informazioni pre scritte siano fornite sullimballaggio o in un documento di ac compagnamento del materiale elettrico. 6. I fabbricanti indicano sul materiale elettrico il loro nome, la loro denominazione commerciale registrata o il loro marchio registrato e lindirizzo postale al quale possono essere contattati oppure, ove ci non sia possibile, sullimballaggio o in un do cumento di accompagnamento del materiale elettrico. Lindi rizzo indica un unico punto presso il quale il fabbricante pu essere contattato. Le informazioni relative al contatto sono in una lingua facilmente comprensibile per lutilizzatore finale e le autorit di vigilanza del mercato. 7. I fabbricanti garantiscono che il materiale elettrico sia accompagnato da istruzioni e informazioni sulla sicurezza in una lingua che pu essere facilmente compresa dai consumatori e dagli altri utilizzatori finali, secondo quanto determinato dallo Stato membro interessato. Tali istruzioni e informazioni sulla sicurezza, al pari di qualunque etichettatura, devono essere chia re, comprensibili e intelligibili. IT 29.3.2014 Gazzetta ufficiale dellUnione europea L 96/361 8. I fabbricanti che ritengono o hanno motivo di ritenere che il materiale elettrico da essi immesso sul mercato non sia con forme alla presente direttiva prendono immediatamente le mi sure correttive necessarie per rendere conforme tale materiale elettrico, per ritirarlo o richiamarlo, a seconda dei casi. Inoltre, qualora il materiale elettrico presenti un rischio, i fabbricanti ne informano immediatamente le autorit nazionali competenti degli Stati membri in cui hanno messo a disposizione sul mer cato il materiale elettrico, indicando in particolare i dettagli relativi alla non conformit e qualsiasi misura correttiva presa. 9. I fabbricanti, a seguito di una richiesta motivata di unau torit nazionale competente, forniscono a questultima tutte le informazioni e la documentazione, in formato cartaceo o elet tronico, necessarie per dimostrare la conformit del materiale elettrico alla presente direttiva, in una lingua che pu essere facilmente compresa da tale autorit. Cooperano con tale auto rit, su sua richiesta, a qualsiasi azione intrapresa per eliminare i rischi presentati dal materiale elettrico da essi immesso sul mercato. Articolo 7 Rappresentanti autorizzati 1. Il fabbricante pu nominare, mediante mandato scritto, un rappresentante autorizzato. Gli obblighi di cui allarticolo 6, paragrafo 1, e lobbligo di redigere la documentazione tecnica di cui allarticolo 6, para grafo 2, non rientrano nel mandato del rappresentante autoriz zato. 2. Il rappresentante autorizzato esegue i compiti specificati nel mandato ricevuto dal fabbricante. Il mandato consente al rappresentante autorizzato di eseguire almeno i seguenti com piti: a) mantenere a disposizione delle autorit nazionali di vigilanza del mercato la dichiarazione di conformit UE e la documen tazione tecnica per dieci anni dalla data in cui il materiale elettrico stato immesso sul mercato; b) a seguito di una richiesta motivata di unautorit nazionale competente, fornire a tale autorit tutte le informazioni e la documentazione necessarie per dimostrare la conformit del materiale elettrico; c) cooperare con le autorit nazionali competenti, su loro ri chiesta, a qualsiasi azione intrapresa per eliminare i rischi presentati dal materiale elettrico che rientra nel mandato del rappresentante autorizzato. Articolo 8 Obblighi degli importatori 1. Gli importatori immettono sul mercato solo il materiale elettrico conforme. 2. Prima di immettere il materiale elettrico sul mercato, gli importatori assicurano che il fabbricante abbia eseguito lappro priata procedura di valutazione della conformit. Essi assicurano che il fabbricante abbia preparato la documentazione tecnica, che sul materiale elettrico sia apposta la marcatura CE, che questultimo sia accompagnato dai documenti prescritti e che il fabbricante abbia rispettato le prescrizioni di cui allarticolo 6, paragrafi 5 e 6. Limportatore, se ritiene o ha motivo di ritenere che il materiale elettrico non sia conforme agli obiettivi di sicurezza menzionati allarticolo 3 ed enunciati nellallegato I, non immette il mate riale elettrico sul mercato fino a quando non sia stato reso conforme. Inoltre, quando il materiale elettrico presenta un ri schio, limportatore ne informa il fabbricante e le autorit di vigilanza del mercato. 3. Gli importatori indicano sul materiale elettrico il loro no me, la loro denominazione commerciale registrata o il loro marchio registrato e lindirizzo postale al quale possono essere contattati oppure, ove ci non sia possibile, sullimballaggio o in un documento di accompagnamento del materiale elettrico. Le informazioni relative al contatto sono in una lingua facilmente comprensibile per lutilizzatore finale e le autorit di vigilanza del mercato. 4. Gli importatori garantiscono che il materiale elettrico sia accompagnato da istruzioni e informazioni sulla sicurezza in una lingua facilmente compresa dai consumatori e dagli altri utilizzatori finali, secondo quanto determinato dallo Stato mem bro interessato. 5. Gli importatori garantiscono che, mentre il materiale elet trico sotto la loro responsabilit, le condizioni di immagazzi namento o di trasporto non mettano a rischio la sua conformit agli obiettivi di sicurezza menzionati allarticolo 3 ed enunciati nellallegato I. 6. Laddove ritenuto necessario in considerazione dei rischi presentati dal materiale elettrico, gli importatori eseguono, per proteggere la salute e la sicurezza dei consumatori, una prova a campione sul materiale elettrico messo a disposizione sul mer cato, esaminano i reclami, il materiale elettrico non conforme e i richiami del materiale elettrico non conforme, mantengono, se del caso, un registro degli stessi e informano i distributori di tale monitoraggio. 7. Gli importatori che ritengono o hanno motivo di ritenere che il materiale elettrico da essi immesso sul mercato non sia conforme alla presente direttiva prendono immediatamente le misure correttive necessarie per rendere conforme tale materiale elettrico, per ritirarlo o richiamarlo, a seconda dei casi. Inoltre, qualora il materiale elettrico presenti un rischio, gli importatori ne informano immediatamente le autorit nazionali competenti degli Stati membri in cui hanno messo a disposizione sul mer cato il materiale elettrico, indicando in particolare i dettagli relativi alla non conformit e qualsiasi misura correttiva presa. IT L 96/362 Gazzetta ufficiale dellUnione europea 29.3.2014 8. Per dieci anni dalla data in cui il materiale elettrico stato immesso sul mercato gli importatori mantengono la dichiara zione di conformit UE a disposizione delle autorit di vigilanza del mercato; garantiscono inoltre che, su richiesta, la documen tazione tecnica sar messa a disposizione di tali autorit. 9. Gli importatori, a seguito di una richiesta motivata di unautorit nazionale competente, forniscono a questultima tutte le informazioni e la documentazione, in formato cartaceo o elettronico, necessarie per dimostrare la conformit del mate riale elettrico, in una lingua che pu essere facilmente compresa da tale autorit. Cooperano con tale autorit, su sua richiesta, a qualsiasi azione intrapresa per eliminare i rischi presentati dal materiale elettrico da essi immesso sul mercato. Articolo 9 Obblighi dei distributori 1. Quando mettono il materiale elettrico a disposizione sul mercato, i distributori applicano con la dovuta diligenza le pre scrizioni della presente direttiva. 2. Prima di mettere il materiale elettrico a disposizione sul mercato i distributori verificano che esso rechi la marcatura CE, sia accompagnato dalla documentazione richiesta nonch da istruzioni e informazioni sulla sicurezza in una lingua facil mente compresa dai consumatori e dagli altri utilizzatori finali nello Stato membro in cui il materiale elettrico deve essere messo a disposizione sul mercato e che il fabbricante e limpor tatore si siano conformati alle prescrizioni di cui rispettivamente allarticolo 6, paragrafi 5 e 6, e allarticolo 8, paragrafo 3. Il distributore, se ritiene o ha motivo di ritenere che il materiale elettrico non sia conforme agli obiettivi di sicurezza menzionati allarticolo 3 ed enunciati nellallegato I, non mette il materiale elettrico a disposizione sul mercato fino a quando esso non sia stato reso conforme. Inoltre, quando il materiale elettrico pre senta un rischio, il distributore ne informa il fabbricante o limportatore e le autorit di vigilanza del mercato. 3. Gli importatori garantiscono che, mentre il materiale elet trico sotto la loro responsabilit, le condizioni di immagazzi namento o di trasporto non mettano a rischio la sua conformit agli obiettivi di sicurezza menzionati allarticolo 3 ed enunciati nellallegato I. 4. I distributori che ritengono o hanno motivo di ritenere che il materiale elettrico da essi messo a disposizione sul mer cato non sia conforme alla presente direttiva si assicurano che siano prese le misure correttive necessarie per rendere conforme tale materiale elettrico, per ritirarlo o richiamarlo, a seconda dei casi. Inoltre, qualora il materiale elettrico presenti un rischio, i distributori ne informano immediatamente le autorit nazionali competenti degli Stati membri in cui hanno messo a disposi zione sul mercato il materiale elettrico, indicando in particolare i dettagli relativi alla non conformit e qualsiasi misura corret tiva presa. 5. I distributori, a seguito di una richiesta motivata di unau torit nazionale competente, forniscono a questultima tutte le informazioni e la documentazione, in formato cartaceo o elet tronico, necessarie per dimostrare la conformit del materiale elettrico. Cooperano con tale autorit, su sua richiesta, a qual siasi azione intrapresa per eliminare i rischi presentati dal ma teriale elettrico da essi messo a disposizione sul mercato. Articolo 10 Casi in cui gli obblighi dei fabbricanti si applicano agli importatori e ai distributori Un importatore o distributore ritenuto un fabbricante ai fini della presente direttiva ed soggetto agli obblighi del fabbri cante di cui allarticolo 6 quando immette sul mercato materiale elettrico con il proprio nome o marchio commerciale o modi fica materiale elettrico gi immesso sul mercato in modo tale da poterne condizionare la conformit alla presente direttiva. Articolo 11 Identificazione degli operatori economici Gli operatori economici indicano alle autorit di vigilanza che ne facciano richiesta: a) qualsiasi operatore economico che abbia fornito loro mate riale elettrico; b) qualsiasi operatore economico cui abbiano fornito materiale elettrico. Gli operatori economici devono essere in grado di presentare le informazioni di cui al primo comma per dieci anni dal mo mento in cui sia stato loro fornito materiale elettrico e per dieci anni dal momento in cui essi abbiano fornito materiale elettrico. CAPO 3 CONFORMIT DEL MATERIALE ELETTRICO Articolo 12 Presunzione di conformit sulla base di norme armonizzate Il materiale elettrico che conforme alle norme armonizzate o a parti di esse i cui riferimenti sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale dellUnione europea considerato conforme agli obiettivi di sicurezza di tali norme o parti di esse menzionati allarticolo 3 ed enunciati nellallegato I. IT 29.3.2014 Gazzetta ufficiale dellUnione europea L 96/363 Articolo 13 Presunzione di conformit sulla base di norme internazionali 1. Ove non siano state elaborate e pubblicate norme armo nizzate di cui allarticolo 12, gli Stati membri adottano ogni misura opportuna affinch le autorit competenti, ai fini della messa a disposizione sul mercato di cui allarticolo 3 o della libera circolazione di cui allarticolo 4, considerino del pari rispondente agli obiettivi di sicurezza menzionati allarticolo 3 ed enunciati nellallegato I il materiale elettrico conforme alle disposizioni in materia di sicurezza delle norme internazionali elaborate dalla International Electrotechnical Commission (IEC) (Commissione elettrotecnica internazionale) per le quali sia stata espletata la procedura di pubblicazione di cui ai paragrafi 2 e 3 del presente articolo. 2. Le disposizioni in materia di sicurezza di cui al paragrafo 1 sono notificate dalla Commissione agli Stati membri. La Com missione, dopo aver consultato gli Stati membri, indica le di sposizioni in materia di sicurezza e, in particolare, le varianti di cui raccomanda la pubblicazione. 3. Entro tre mesi gli Stati membri comunicano alla Commis sione le loro eventuali obiezioni alle disposizioni in materia di sicurezza notificate conformemente al paragrafo 2, menzio nando le ragioni di sicurezza che si oppongono allaccettazione di questa o quella disposizione. I riferimenti alle disposizioni in materia di sicurezza nei cui confronti non sia stata mossa alcuna obiezione sono pubblicati, a titolo dinformazione, nella Gazzetta ufficiale dellUnione europea. Articolo 14 Presunzione di conformit sulla base di norme nazionali Ove non siano state elaborate e pubblicate norme armonizzate di cui allarticolo 12 e siano state pubblicate norme internazio nali di cui allarticolo 13, gli Stati membri adottano ogni misura opportuna affinch le autorit competenti, ai fini della messa a disposizione sul mercato di cui allarticolo 3 o della libera cir colazione di cui allarticolo 4, considerino del pari rispondente agli obiettivi di sicurezza menzionati allarticolo 3 ed enunciati nellallegato I il materiale elettrico costruito in conformit delle disposizioni in materia di sicurezza delle norme applicate nello Stato membro in cui stato fabbricato, quando detto materiale garantisce un livello di sicurezza equivalente a quello richiesto sul proprio territorio. Articolo 15 Dichiarazione di conformit UE 1. La dichiarazione di conformit UE attesta il rispetto degli obiettivi di sicurezza menzionati allarticolo 3 ed enunciati nel lallegato I. 2. La dichiarazione di conformit UE ha la struttura tipo di cui allallegato IV, contiene gli elementi specificati nel modulo A di cui allallegato III ed continuamente aggiornata. Essa tradotta nella lingua o nelle lingue richieste dallo Stato membro nel quale il materiale elettrico immesso o messo a disposi zione sul mercato. 3. Se al materiale elettrico si applicano pi atti dellUnione che prescrivono una dichiarazione di conformit UE, viene com pilata ununica dichiarazione di conformit UE in rapporto a tutti questi atti dellUnione. La dichiarazione contiene gli estremi degli atti dellUnione, compresi i riferimenti della loro pubbli cazione. 4. Con la dichiarazione di conformit UE il fabbricante si assume la responsabilit della conformit del materiale elettrico alle prescrizioni di cui alla presente direttiva. Articolo 16 Principi generali della marcatura CE La marcatura CE soggetta ai principi generali esposti allarti colo 30 del regolamento (CE) n. 765/2008. Articolo 17 Regole e condizioni per lapposizione della marcatura CE 1. La marcatura CE apposta in modo visibile, leggibile e indelebile sul materiale elettrico o sulla sua targhetta. Qualora non sia possibile o la natura del materiale elettrico non lo consenta, essa apposta sul suo imballaggio e sui documenti di accompagnamento. 2. La marcatura CE apposta sul materiale elettrico prima della sua immissione sul mercato. 3. Gli Stati membri si avvalgono dei meccanismi esistenti per garantire unapplicazione corretta del regime che disciplina la marcatura CE e promuovono le azioni opportune contro luso improprio di tale marcatura. CAPO 4 VIGILANZA DEL MERCATO DELLUNIONE, CONTROLLO DEL MATERIALE ELETTRICO CHE ENTRA NEL MERCATO DEL LUNIONE E PROCEDURA DI SALVAGUARDIA DELLUNIONE Articolo 18 Vigilanza del mercato dellUnione e controllo del materiale elettrico che entra nel mercato dellUnione Al materiale elettrico si applicano larticolo 15, paragrafo 3, e gli articoli da 16 a 29 del regolamento (CE) n. 765/2008. IT L 96/364 Gazzetta ufficiale dellUnione europea 29.3.2014 Articolo 19 Procedura a livello nazionale per il materiale elettrico che presenta rischi 1. Qualora le autorit di vigilanza del mercato di uno Stato membro abbiano motivi sufficienti per ritenere che un materiale elettrico disciplinato dalla presente direttiva presenti un rischio per la salute o la sicurezza delle persone, degli animali domestici o dei beni, essi effettuano una valutazione del materiale elettrico interessato che investa tutte le prescrizioni pertinenti di cui alla presente direttiva. A tal fine, gli operatori economici interessati cooperano ove necessario con le autorit di vigilanza del mer cato. Se nel corso della valutazione di cui al primo comma le autorit di vigilanza del mercato concludono che il materiale elettrico non rispetta le prescrizioni di cui alla presente direttiva, chie dono tempestivamente alloperatore economico interessato di adottare tutte le misure correttive del caso al fine di rendere il materiale elettrico conforme alle suddette prescrizioni oppure di ritirarlo o di richiamarlo dal mercato entro un termine ragione vole e proporzionato alla natura del rischio, a seconda dei casi. Larticolo 21 del regolamento (CE) n. 765/2008 si applica alle misure di cui al secondo comma del presente paragrafo. 2. Qualora ritengano che linadempienza non sia ristretta al territorio nazionale, le autorit di vigilanza del mercato infor mano la Commissione e gli altri Stati membri dei risultati della valutazione e dei provvedimenti che hanno chiesto alloperatore economico di prendere. 3. Loperatore economico prende tutte le misure correttive opportune nei confronti del materiale elettrico interessato che ha messo a disposizione sullintero mercato dellUnione. 4. Qualora loperatore economico interessato non prenda le misure correttive adeguate entro il termine di cui al paragrafo 1, secondo comma, le autorit di vigilanza del mercato adottano tutte le misure provvisorie opportune per proibire o limitare la messa a disposizione del materiale elettrico sul loro mercato nazionale, per ritirarlo da tale mercato o per richiamarlo. Le autorit di vigilanza del mercato informano senza indugio la Commissione e gli altri Stati membri di tali misure. 5. Le informazioni di cui al paragrafo 4, secondo comma, includono tutti i particolari disponibili, soprattutto i dati neces sari allidentificazione del materiale elettrico non conforme, la sua origine, la natura della presunta non conformit e dei rischi connessi, la natura e la durata delle misure nazionali adottate, nonch gli argomenti espressi dalloperatore economico interes sato. In particolare, le autorit di vigilanza del mercato indicano se linadempienza sia dovuta: a) alla non conformit del materiale elettrico agli obiettivi di sicurezza menzionati allarticolo 3 ed enunciati nellallegato I relativi alla salute o alla sicurezza delle persone, degli animali domestici o dei beni; oppure b) alle carenze nelle norme armonizzate di cui allarticolo 12 o nelle norme internazionali o nazionali di cui agli articoli 13 e 14 che conferiscono la presunzione di conformit. 6. Gli Stati membri diversi da quello che ha avviato la pro cedura a norma del presente articolo informano senza indugio la Commissione e gli altri Stati membri di tutti i provvedimenti adottati, di tutte le altre informazioni a loro disposizione sulla non conformit del materiale elettrico e, in caso di disaccordo con la misura nazionale adottata, delle loro obiezioni. 7. Qualora, entro tre mesi dal ricevimento delle informazioni di cui al paragrafo 4, secondo comma, uno Stato membro o la Commissione non sollevino obiezioni contro la misura provvi soria presa da uno Stato membro, tale misura ritenuta giu stificata. 8. Gli Stati membri garantiscono che siano adottate senza indugio le misure restrittive opportune in relazione al materiale elettrico in questione, quale il suo ritiro dal mercato. Articolo 20 Procedura di salvaguardia dellUnione 1. Se in esito alla procedura di cui allarticolo 19, paragrafi 3 e 4, sono sollevate obiezioni contro una misura assunta da uno Stato membro o qualora la Commissione ritenga che la misura nazionale sia contraria alla legislazione dellUnione, la Commis sione si consulta senza indugio con gli Stati membri e con loperatore o gli operatori economici interessati e valuta la mi sura nazionale. In base ai risultati di tale valutazione, la Com missione determina mediante un atto di esecuzione se la misura nazionale sia giustificata o meno. La Commissione indirizza la propria decisione a tutti gli Stati membri e la comunica immediatamente a essi e alloperatore o agli operatori economici interessati. IT 29.3.2014 Gazzetta ufficiale dellUnione europea L 96/365 2. Se la misura nazionale considerata giustificata, tutti gli Stati membri adottano le misure necessarie per garantire che il materiale elettrico non conforme sia ritirato dal mercato nazio nale e ne informano la Commissione. Se la misura nazionale considerata ingiustificata, lo Stato membro interessato la revoca. 3. Se la misura nazionale considerata giustificata e la non conformit del materiale elettrico attribuita a una carenza delle norme armonizzate di cui allarticolo 19, paragrafo 5, lettera b), della presente direttiva, la Commissione applica la procedura di cui allarticolo 11 del regolamento (UE) n. 1025/2012. Articolo 21 Materiale elettrico conforme che presenta rischi 1. Se uno Stato membro, dopo aver effettuato una valuta zione ai sensi dellarticolo 19, paragrafo 1, ritiene il materiale elettrico, pur conforme alla presente direttiva, presenti un ri schio per la salute o la sicurezza delle persone, degli animali domestici o dei beni, chiede alloperatore economico interessato di far s che tale materiale elettrico, allatto della sua immissione sul mercato, non presenti pi tale rischio o che sia, a seconda dei casi, ritirato dal mercato o richiamato entro un periodo di tempo ragionevole, proporzionato alla natura del rischio. 2. Loperatore economico garantisce che siano prese misure correttive nei confronti di tutti i materiali elettrici interessati da esso messi a disposizione sullintero mercato dellUnione. 3. Lo Stato membro informa immediatamente la Commis sione e gli altri Stati membri. Tali informazioni includono tutti i particolari disponibili, in particolare i dati necessari allidentifi cazione del materiale elettrico interessato, la sua origine e la catena di fornitura del prodotto, la natura dei rischi connessi, nonch la natura e la durata delle misure nazionali adottate. 4. La Commissione avvia immediatamente consultazioni con gli Stati membri e loperatore o gli operatori economici interes sati e valuta le misure nazionali adottate. In base ai risultati della valutazione, la Commissione decide mediante atti di esecuzione se la misura nazionale sia giustificata o meno e propone, alloc correnza, opportune misure. Gli atti di esecuzione di cui al presente paragrafo, primo com ma, sono adottati secondo la procedura desame di cui allarti colo 23, paragrafo 2. Per motivi imperativi di urgenza debitamente giustificati con nessi alla protezione della salute e della sicurezza delle persone, degli animali domestici o dei beni, la Commissione adotta atti di esecuzione immediatamente applicabili secondo la procedura di cui allarticolo 23, paragrafo 3. 5. La Commissione indirizza la propria decisione a tutti gli Stati membri e la comunica immediatamente a essi e allopera tore o agli operatori economici interessati. Articolo 22 Non conformit formale 1. Fatto salvo larticolo 19, se uno Stato membro giunge a una delle seguenti conclusioni, chiede alloperatore economico interessato di porre fine allo stato di non conformit in que stione: a) la marcatura CE stata apposta in violazione dellarticolo 30 del regolamento (CE) n. 765/2008 o dellarticolo 17 della presente direttiva; b) la marcatura CE non stata apposta; c) non stata compilata la dichiarazione di conformit UE; d) non stata compilata correttamente la dichiarazione di con formit UE; e) la documentazione tecnica non disponibile o incompleta; f) le informazioni di cui allarticolo 6, paragrafo 6, o allarti colo 8, paragrafo 3, sono assenti, false o incomplete; g) qualsiasi altra prescrizione amministrativa di cui allarticolo 6 o allarticolo 8 non rispettata. 2. Se la non conformit di cui al paragrafo 1 permane, lo Stato membro interessato provvede a limitare o proibire la messa a disposizione sul mercato del materiale elettrico o ga rantisce che sia richiamato o ritirato dal mercato. CAPO 5 COMITATO E DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI Articolo 23 Procedura di comitato 1. La Commissione assistita dal comitato per il materiale elettrico. Esso un comitato ai sensi del regolamento (UE) n. 182/2011. 2. Nei casi in cui fatto riferimento al presente paragrafo, si applica larticolo 5 del regolamento (UE) n. 182/2011. IT L 96/366 Gazzetta ufficiale dellUnione europea 29.3.2014 3. Nei casi in cui fatto riferimento al presente paragrafo, si applica larticolo 8 del regolamento (UE) n. 182/2011 in com binato disposto con larticolo 5. 4. La Commissione consulta il comitato sulle questioni per le quali la consultazione di esperti del settore richiesta a norma del regolamento (UE) n. 1025/2012 o di unaltra normativa dellUnione. Il comitato pu inoltre esaminare qualsiasi altra questione ri guardante lapplicazione della presente direttiva che pu essere sollevata dal suo presidente o da un rappresentante di uno Stato membro in conformit del suo regolamento interno. Articolo 24 Sanzioni Gli Stati membri stabiliscono le disposizioni in materia di san zioni applicabili alle violazioni, da parte degli operatori econo mici, delle disposizioni di diritto nazionale adottate ai sensi della presente direttiva e prendono tutte le misure necessarie a garan tirne lapplicazione. Tali disposizioni possono includere sanzioni penali in caso di violazioni gravi. Le sanzioni previste sono efficaci, proporzionate e dissuasive. Articolo 25 Disposizioni transitorie Gli Stati membri non ostacolano la messa a disposizione sul mercato di materiale elettrico rientrante nellambito di applica zione della direttiva 2006/95/CE e a essa conforme, immesso sul mercato anteriormente al 20 aprile 2016. Articolo 26 Recepimento 1. Gli Stati membri adottano e pubblicano, entro il 19 aprile 2016, le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi allarticolo 2, allarticolo 3, primo comma, allarticolo 4, agli articoli da 6 a 12, allarticolo 13, paragrafo 1, agli articoli da 14 a 25 e agli allegati II, III e IV. Essi comunicano immediatamente alla Commissione il testo di tali disposizioni. Essi applicano tali disposizioni a decorrere dal 20 aprile 2016. Le disposizioni adottate dagli Stati membri contengono un ri ferimento alla presente direttiva o sono corredate di tale riferi mento allatto della pubblicazione ufficiale. Esse recano altres lindicazione che, nelle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative in vigore, i riferimenti alla direttiva abrogata dalla presente direttiva si intendono fatti a questultima. Le mo dalit del riferimento e la formulazione dellindicazione sono stabilite dagli Stati membri. 2. Gli Stati membri comunicano alla Commissione il testo delle disposizioni fondamentali di diritto interno che adottano nel settore disciplinato dalla presente direttiva. Articolo 27 Abrogazione La direttiva 2006/95/CE abrogata a decorrere dal 20 aprile 2016, fatti salvi gli obblighi degli Stati membri relativi ai ter mini di recepimento nel diritto interno e di applicazione delle direttive di cui allallegato V. I riferimenti alla direttiva abrogata si intendono fatti alla pre sente direttiva e si leggono secondo la tavola di concordanza di cui allallegato VI. Articolo 28 Entrata in vigore La presente direttiva entra in vigore il ventesimo giorno succes sivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dellUnione europea. Larticolo 1, larticolo 3, secondo comma, larticolo 5, larti colo 13, paragrafi 2 e 3, e gli allegati I, V e VI si applicano a decorrere dal 20 aprile 2016. Articolo 29 Destinatari Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva. Fatto a Strasburgo, il 26 febbraio 2014 Per il Parlamento europeo Il presidente M. SCHULZ Per il Consiglio Il presidente D. KOURKOULAS IT 29.3.2014 Gazzetta ufficiale dellUnione europea L 96/367 ALLEGATO I ELEMENTI PRINCIPALI DEGLI OBIETTIVI DI SICUREZZA DEL MATERIALE ELETTRICO DESTINATO A ESSERE ADOPERATO ENTRO TALUNI LIMITI DI TENSIONE 1. Requisiti generali a) Le caratteristiche essenziali del materiale elettrico, la cui conoscenza e osservanza sono indispensabili per un impiego conforme alla destinazione ed esente da pericolo, sono indicate sul materiale elettrico stesso oppure, qualora ci non sia possibile, su un documento che laccompagna; b) il materiale elettrico e le sue parti costitutive sono costruiti in modo da poter essere assemblati e collegati in maniera sicura ed adeguata; c) il materiale elettrico progettato e fabbricato in modo da assicurare la protezione dai pericoli citati ai punti 2 e 3, sempre che esso sia adoperato in conformit della sua destinazione e osservando le norme di manutenzione. 2. Protezione dai pericoli che possono derivare dal materiale elettrico In conformit del punto 1, sono previste misure di carattere tecnico affinch: a) le persone e gli animali domestici siano adeguatamente protetti dal pericolo di lesioni fisiche o altri danni che possono derivare da contatti diretti o indiretti; b) non possano prodursi sovratemperature, archi elettrici o radiazioni che possano causare un pericolo; c) le persone, gli animali domestici e i beni siano adeguatamente protetti dai pericoli di natura non elettrica che, come insegna lesperienza, possono derivare dal materiale elettrico; d) lisolamento sia proporzionato alle sollecitazioni prevedibili. 3. Protezione dai pericoli dovuti allinfluenza di fattori esterni sul materiale elettrico In conformit del punto 1, sono previste misure di ordine tecnico affinch il materiale elettrico: a) presenti le caratteristiche meccaniche richieste in modo da non causare pericolo alle persone, agli animali domestici e ai beni; b) sia resistente a fenomeni di natura non meccanica nelle condizioni ambientali previste, in modo da non causare pericolo alle persone, agli animali domestici e ai beni; c) nelle condizioni di sovraccarico prevedibili, non causi pericolo alle persone, agli animali domestici e ai beni. IT L 96/368 Gazzetta ufficiale dellUnione europea 29.3.2014 ALLEGATO II MATERIALI E FENOMENI ESCLUSI DALLAMBITO DI APPLICAZIONE DELLA PRESENTE DIRETTIVA Materiali elettrici destinati ad essere usati in ambienti esposti a pericoli di esplosione. Materiali elettrici per radiologia e uso clinico. Parti elettriche di ascensori e montacarichi. Contatori elettrici. Prese di corrente (basi e spine) a uso domestico. Dispositivi di alimentazione di recinti elettrici. Disturbi radioelettrici. Materiali elettrici speciali, destinati ad essere usati sulle navi o sugli aeromobili e per le ferrovie, conformi alle disposizioni di sicurezza stabilite da organismi internazionali cui partecipano gli Stati membri. Kit di valutazione su misura per professionisti, destinati ad essere utilizzati unicamente in strutture di ricerca e sviluppo a tali fini. IT 29.3.2014 Gazzetta ufficiale dellUnione europea L 96/369 ALLEGATO III MODULO A Controllo interno della produzione 1. Il controllo interno della produzione la procedura di valutazione della conformit con cui il fabbricante ottempera agli obblighi di cui ai punti 2, 3 e 4 e si accerta e dichiara, sotto la sua esclusiva responsabilit, che il materiale elettrico interessato soddisfa le prescrizioni della presente direttiva ad esso applicabili. 2. Documentazione tecnica Il fabbricante compila la documentazione tecnica. La documentazione permette di valutare la conformit del materiale elettrico ai requisiti pertinenti e comprende unanalisi e una valutazione adeguate dei rischi. La documen tazione tecnica precisa le prescrizioni applicabili e include, se necessario ai fini della valutazione, il progetto, la fabbricazione e il funzionamento del materiale elettrico. La documentazione tecnica contiene, laddove applicabile, almeno gli elementi seguenti: a) una descrizione generale del materiale elettrico; b) i disegni di progettazione e fabbricazione, nonch gli schemi di componenti, sottounit, circuiti ecc.; c) le descrizioni e le spiegazioni necessarie alla comprensione di tali disegni e schemi e del funzionamento del materiale elettrico; d) un elenco delle norme armonizzate, applicate completamente o in parte, i cui riferimenti siano stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale dellUnione europea o delle norme internazionali o nazionali di cui agli articoli 13 e 14, e, qualora non siano state applicate tali norme armonizzate o tali norme internazionali o nazionali, le descrizioni delle soluzioni adottate per soddisfare gli obiettivi di sicurezza della presente direttiva, compreso un elenco delle altre pertinenti specifiche tecniche applicate. In caso di applicazione parziale delle norme armonizzate o delle norme internazionali o nazionali di cui agli articoli 13 e 14, la documentazione tecnica specifica le parti che sono state applicate; e) i risultati dei calcoli di progettazione realizzati, degli esami effettuati ecc.; e f) le relazioni sulle prove effettuate. 3. Produzione Il fabbricante prende tutte le misure necessarie affinch il processo di fabbricazione e il relativo controllo assicurino la conformit del materiale elettrico fabbricato alla documentazione tecnica di cui al punto 2 e alle prescrizioni della presente direttiva a esso applicabili. 4. Marcatura CE e dichiarazione di conformit UE 4.1. Il fabbricante appone la marcatura CE su ogni singolo materiale elettrico conforme alle prescrizioni applicabili della presente direttiva. 4.2. Il fabbricante compila una dichiarazione scritta di conformit UE per ogni modello del prodotto che, insieme alla documentazione tecnica, tiene a disposizione delle autorit nazionali di vigilanza del mercato per dieci anni dalla data in cui il materiale elettrico stato immesso sul mercato. La dichiarazione di conformit UE identifica il materiale elettrico per cui stata compilata. Una copia della dichiarazione di conformit UE messa a disposizione delle autorit di vigilanza del mercato su richiesta. 5. Rappresentante autorizzato Gli obblighi del fabbricante previsti al punto 4 possono essere adempiuti dal suo rappresentante autorizzato, a nome del fabbricante e sotto la sua responsabilit, purch siano specificati nel mandato. IT L 96/370 Gazzetta ufficiale dellUnione europea 29.3.2014 ALLEGATO IV DICHIARAZIONE DI CONFORMIT UE (N. XXXX) ( 1 ) 1. Modello di prodotto/prodotto (numero di prodotto, tipo, lotto o serie): 2. Nome e indirizzo del fabbricante o del suo rappresentante autorizzato: 3. La presente dichiarazione di conformit rilasciata sotto la responsabilit esclusiva del fabbricante. 4. Oggetto della dichiarazione (identificazione del materiale elettrico che ne consenta la rintracciabilit; pu comprendere unimmagine a colori di chiarezza sufficiente se necessario per lidentificazione del materiale elettrico): 5. Loggetto della dichiarazione di cui sopra conforme alla pertinente normativa di armonizzazione dellUnione: 6. Riferimento alle pertinenti norme armonizzate utilizzate o riferimenti alle altre specifiche tecniche in relazione alle quali dichiarata la conformit: 7. Informazioni supplementari: Firmato a nome e per conto di: (luogo e data del rilascio): (nome, funzione) (firma): IT 29.3.2014 Gazzetta ufficiale dellUnione europea L 96/371 ( 1 ) Lassegnazione di un numero, da parte del fabbricante, alla dichiarazione di conformit opzionale. ALLEGATO V Termini di recepimento nel diritto interno e date di applicazione delle direttive di cui allallegato V, parte B, della direttiva 2006/95/CE (di cui allarticolo 27) Direttiva Termine di recepimento Data di applicazione 73/23/CEE 21 agosto 1974 ( 1 ) 93/68/CEE 1 o luglio 1994 1 o gennaio 1995 ( 2 ) ( 1 ) Nel caso della Danimarca il termine stato prorogato di cinque anni, vale a dire fino al 21 febbraio 1978. Cfr. articolo 13, paragrafo 1, della direttiva 73/23/CEE. ( 2 ) Gli Stati membri dovevano consentire fino al 1 o gennaio 1997 limmissione sul mercato e la messa in servizio dei prodotti conformi ai sistemi di marcatura vigenti anteriormente al 1 o gennaio 1995. Cfr. articolo 14, paragrafo 2, della direttiva 93/68/CEE. IT L 96/372 Gazzetta ufficiale dellUnione europea 29.3.2014 ALLEGATO VI TAVOLA DI CONCORDANZA Direttiva 2006/95/CE Presente direttiva Articolo 1 Articolo 1, secondo comma Articolo 2 Articolo 3 Articolo 3 Articolo 4 Articolo 4 Articolo 5 Articolo 5 Articolo 12 Articolo 6 Articolo 13 Articolo 7 Articolo 14 Articolo 8, paragrafo 1 Articoli 16 e 17 Articolo 8, paragrafo 2 Articolo 8, paragrafo 3 Articolo 9 Articoli da 18 a 20 Articolo 10 Articoli 16 e 17 Articolo 11 Articolo 12 Articolo 13 Articolo 26, paragrafo 2 Articolo 14 Articolo 27 Articolo 15 Articolo 28 Allegato I Allegato I Allegato II Allegato II Allegato III Articoli 15 e 16 e allegato IV Allegato IV Allegato III Allegato V Allegato V IT 29.3.2014 Gazzetta ufficiale dellUnione europea L 96/373 DICHIARAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO Il Parlamento europeo ritiene che le commissioni possano essere considerate comitati di comitatologia ai sensi dell'allegato I dell'accordo quadro sulle relazioni tra il Parlamento europeo e la Commissione europea, unicamente se e nella misura in cui tali commissioni nelle loro riunioni discutono di atti di esecuzione ai sensi del regolamento (UE) n. 182/2011. Le riunioni delle commissioni rientrano quindi nell'ambito di applicazione del punto 15 dell'accordo quadro se e nella misura in cui vengono discussi altri temi. __________________________________ IT L 96/374 Gazzetta ufficiale dellUnione europea 29.3.2014