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Dio mio, Dio mio perch mi hai


abbandonato?
Sommario
Dio mio, Dio mio perch mi hai abbandonato?...............................................................................3
Prologo........................................................................................................................................3
Simbolismo cristiano...................................................................................................................3
Liberarsi dagli altri...........................................................................................................................3
Il compimento dei tempi e i doveri dell'uomo............................................................................3
Il conormismo............................................................................................................................!
"emore morali.............................................................................................................................!
Liberarsi dalle ricche##e..................................................................................................................$
Il giovane ricco............................................................................................................................$
Il iglio dell%uomo non ha una pietra dove posare il capo..........................................................$
Dacci di giorno in giorno il nostro pane &uotidiano...................................................................$
Liberarsi dalle amiglie....................................................................................................................'
Donna chi sei?.............................................................................................................................'
La amiglia del uturo.................................................................................................................'
Il mondo dei igli.........................................................................................................................'
(nalisi del proondo....................................................................................................................'
Liberarsi dai )aestri........................................................................................................................*
)acrocosmo e microcosmo........................................................................................................*
Imita#ione....................................................................................................................................*
Il momento della solitudine.........................................................................................................*
Liberarsi dall'io................................................................................................................................+
L'io, antasma del mondo della perce#ione.................................................................................+
Superamento della limita#ione....................................................................................................+
Libert,............................................................................................................................................11
-onosci te stesso.......................................................................................................................11
Discepoli della verit,.................................................................................................................11
-reativit, dell'uomo..................................................................................................................1.
.
Dio mio, Dio mio perch mi hai abbandonato?
Prologo
)entre uscivano incontrarono un certo Simone, originario di -irene, e lo obbligarono a portare la
croce di /es0. 1uando arrivarono in un luogo detto /2lgota 3che signiica 4Luogo del -ranio45, si
ermarono e vollero dare a /es0 un po' di vino mescolato con iele. /es0 lo assaggi2 ma non volle
bere. Poi lo inchiodarono alla croce e si divisero le sue vesti tirando a sorte. Dopo rimasero l6 seduti
a argli la guardia. In alto, sopra la testa, avevano messo un cartello con scritto il motivo della
condanna7 81uesto 9 /es0, il re dei /iudei:. Insieme con lui avevano messo in croce anche due
briganti, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra. 1uelli che passavano di l,, scuotevano la testa in
segno di dispre##o, lo insultavano e dicevano7 8;olevi distruggere il tempio e ricostruirlo in tre
giorni< Se tu sei il =iglio di Dio, salva te stesso< Scendi dalla croce<:. (llo stesso modo, anche i
capi dei sacerdoti insieme con i maestri della legge e le altre autorit, ridevano e dicevano7 8Lui che
ha salvato tanti altri, adesso non 9 capace di salvare se stesso< Lui che diceva di essere il re
d'Israele, scenda ora dalla croce e noi gli crederemo< >a sempre avuto iducia in Dio e diceva7 4Io
sono il =iglio di Dio4. Lo liberi Dio, adesso, se gli vuol bene<:. (nche i due briganti crociissi
accanto a lui lo insultavano. 1uando u me##ogiorno, si ece buio su tutta la regione, ino alle tre
del pomeriggio. Verso le tre Ges grid molto forte: El, El, lem sabactni, che significa Dio
mio, Dio mio, perch mi hai abbandonato. (lcuni presenti udirono e dissero7 8-hiama il proeta
?lia<:. Subito, uno di loro corse a prendere una spugna, la bagn2 nell'aceto, la iss2 in cima a una
canna e la diede a /es0 per arlo bere. )a gli altri dissero7 8(spetta< ;ediamo se viene ?lia a
salvarlo<:. )a /es0 di nuovo grid2 orte, e poi mor6.
)@ .*, 3.A$B
Simbolismo cristiano
CIl vero progresso 9 &uello di cui parla l%evangelista /iovanni, perch l%?vangelo non 9 la storia di
un uomo a nome /es0, ma 9 la storia simbolica del =iglio di Dio. Dello 9, ratelli, il simbolismo
cristiano7 un giorno, dopo il triono, lasceremo la crociissione della carne, cio9 esauriremo la ruota
delle nascite e delle morti e cesseremo di incarnarciE &uel giorno mormoreremo7 F?% inita<G.
H?)PIS
Liberarsi dagli altri
Il compimento dei tempi e i doveri dell'uomo
...Den vengano certo gli accordi, le istitu#ioni sociali, le leggi assisten#iali e tutto &uello che voi
volete, ma venga soprattutto &uell'intimo sentire per cui ogni legge, ogni istitu#ione, ogni orma di
assisten#a che richiami a un dovere dell'individuo, diviene inutile.
Soprattutto ben venga &uesto intimo sentire dell'uomo che, da solo, 9 capace di portare la pace ra
l'umanit,, 9 capace di cambiare totalmente la societ, umana sen#a bisogno di riorme o, peggio
ancora, di rivolu#ioni....
3L? /"(IDI ;?"I@J A DK)(ID? ? "ISPKS@?, =II? P(/ 1'$5
3
Il conformismo
(l ine di comprendere voi stessi considerate &uanto siate condi#ionati dai modelli che la societ,
impone. @ale condi#ionamento vi spinge ad imitare &uei prototipi e a di voi degli apostoli, degli
attivisti del conormismo. Il conormismo 9 cos6 radicato nell%uomo di oggi che solo gli
anticonormistiCche gli anticonormisti sono degli spostati, e chi non si conorma 9 considerato un
anormaleE e per il timore del giudi#io savorevole, della disarmonia in amiglia vi conormate alle
opinioni comuni, agli usi, ai costumi della societ,. La religione, la morale e la politica contano sul
vostro conormismo.
-onormandovi esse sperano di condi#ionarvi e cos6 sruttarvi, perch il vero scopo di ogni vera
organi##a#ione politica e religiosa 9 &uello di sruttarvi per divenire pi0 inluente, e perci2 pi0
potente. ( vostra volta, come ho detto, con i vostri silen#i L o peggio, con il vostro ostracismo L con
il giudi#io savorevole verso gli anticonormisti divenite dei missionari del conormismoE siate
liberi, consapevoli che la orma ac&uista importan#a laddove mancano i contenuti. Il vostro
riconoscervi in un partito, in una religione, alimenta la separativit,, la par#ialit,, incrementa il
vostro conormismo. Il conormismo impedisce all%uomo di agire secondo la sua vera natura, lo
rende ipocrita, incapace di comprendere chi liberamente si esprimeE conormarsi alle idee altrui 9
uccidere la propria creativit,. Ion crediate che io stia incitandovi all%anticonormismo, che 9 &uasi
sempre una modaE sto incitandovi a comprendere voi stessiE agire perch cos6 va atto, denota vuoto
interiore, cos6 come andare contro le consuetudini sociali per destare l%altrui atten#ione signiica
voler imporsi agli altri e riconoscere di non avere altri talenti per poterlo are altrimenti. Dadate
bene7 io non giudico alcuna condotta, ne ricerco solamente le ragioni. (n#i, vi spingo ad agire
secondo ci2 che FsentiteG, perch ! lecito violentare se stessi solo per non danneggiare gli altri.
-L(MDIK 3KL@"? L'ILLMSIKI?, P(/ 11+5
Remore morali
...Ion dovete avere remore di ordine morale, perch con la nostra presen#a noi, indirettamente,
abbiamo raor#ato e resi pi0 validi i principi della morale. La morale 9 giusta nei conronti dei
propri simili, allorch serve a renare un atteggiamento che potrebbe essere per &uelli dannosoE ma
non nei conronti del proprio essere interiore. Ioi speriamo sinceramente di essere da voi compresi
e di riuscire a spiegarci in modo chiaro e attivo. Perch vogliamo che un giorno A guardando alle
esperien#e terrene A voi diciate7
4>o conosciuto l'amore degli uomini, ed era possessivoE ho conosciuto la loro amici#ia, ed era
sruttamentoE
ho conosciuto il loro aiuto, ed era umilia#ioneE
ho conosciuto la piet, degli uomini, ed era degna#ioneE
la loro prote#ione, ma aveva un secondo ineE
ho conosciuto la giusti#ia degli uomini, ma era par#ialeE
la loro or#a, ma era brutalit,E
la loro onest,, ed era apparen#a.
>o conosciuto la ede degli uomini, ma era una prigioneE
la loro ilosoia, ed era cenereE
la loro scien#a, ed era cecit,E
ho conosciuto lo compagnia degli uomini, ma non mi riempiva.
@utto &uesto ho conosciuto ed assaporato
!
e restandone turbato ho compreso di non essere morto a me stesso4.
D(LI 3KL@"? L'ILLMSIKI?, IIINIK P(/ +$5
Liberarsi dalle ricchezze
Il giovane ricco
Mn tale si avvicin2 a /es0 e gli domand27 A )aestro, che cosa devo are di buono per avere la vita
eterna? )a /es0 gli disse7 A Perch mi ai una domanda su ci2 che 9 buono? Dio solo 9 buono. )a
se vuoi entrare nella vita eterna ubbidisci ai comandamenti. 1uello chiese ancora7 A 1uali
comandamenti? /es0 rispose7 A Ion uccidereE non commettere adulterioE non rubareE non dire il
also contro nessunoE rispetta tuo padre e tua madreE ama il prossimo tuo come te stesso. 1uel
giovane disse7 A Io ho sempre ubbidito a tutti &uesti comandamenti7 che cosa mi manca ancora? ?
/es0 gli rispose7 A Per essere peretto, vai a vendere tutto &uello che hai, e i soldi che ricavi dallo ai
poveri. (llora avrai un tesoro in cielo. Poi, vieni e seguimi. )a dopo aver ascoltato &ueste parole, il
giovane se ne and2 via con la accia triste, perch era molto ricco .
3)@ 1O,1'A..5
Il figlio delluomo non ha una pietra dove posare il capo
La mia benedi#ione sia sopra di voi. "ileggiamo insieme le parole del )aestro7 FIn verit,, in verit,
vi dico che voi non mi cercate perch avete veduto dei miracoli, ma perch avete mangiato dei pani
e siete stati sa#iati. (doperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna.
Siate come i passeri che non mietono e non battono e non raccolgono in granai, non siate in ansiet,
solleciti per &uel che mangerete o di &uel che vi vestireteE basta a ciascun giorno il proprio aanno.
"l figlio dell#$omo non ha $na pietra do%e posare il capo G .
Kh, ratelli, che supplicanti ci invocate, io prego acciocch non abbiate a pentirvi di come avete
usato di noi< Kgnuno in &uesto istante si domandi perch ci invoca, cosa domanda, perch
domanda. Siete voi &ui per essere sa#iati del cibo che perisce, volete voi essere aiutati
nell%accumulare ricche##e o beni, domandate voi la sicure##a nel uturo, credete di aver poco?
(llora le parole del -risto sono per voi.
?gli dice7 F Se perseverate nella mia parola, conoscerete la ;erit, e la ;erit, vi ar, liberiG. Liberi,
ratelli, dal bisogno di accumulare, dal timore di perdere, dall%incerte##a. -hi 9 pi0 libero di &uegli
che nulla vuol possedere? -hi pi0 sereno di colui che nulla teme di perdere? -hi pi0 sicuro di chi 9
nella ;erit,? )a badate bene, ratelli, se siete nati da carne non cercate or#atamente la via dello
spirito, non sapreste perseverare nella parola del )aestro, non trovereste n verit,, n libert,, ma,
nel compromesso, voi ne ricavereste la pi0 vera, la pi0 sconortante miseria.
=ratelli siate voi &ua per trovare la vera ricche##a, il vero tesoro che arricchisce ogni individuo e
possa &uesta vostra aspira#ione concreti##arsi acciocch io stessa, ratelli, possa accompagnarvi su,
sempre pi0 su, sempre pi0 suC
@?"?S( 3.1 =?DD"(IK 1O$!5
Dacci di giorno in giorno il nostro pane !uotidiano
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Liberarsi dalle famiglie
Donna chi sei?
Donna, chi sei 1uesto disse -risto a Sua )adreE e voi perch pensate che si presentino &uelli che
urono vostri parenti? Ioi tutti siamo ratelli allo stesso modo, &uaE e voi par tutti ci siete cari.
Perch attendi il iglio, donna? Ion un iglio hai nel nostro regno, ma tanti. Perch invochi l%amico?
Ioi tutti siamo tuoi amici. Perch invochi la mamma? 1uante mamme<
Ioi tutti vi amiamoE amateci<
)(D()( SIL;I( 3II-KI@"K DI (P?"@M"( D?L -I-LK 1O$!A1O$$5
La famiglia del futuro
La un#ione della amiglia nella storia dell'uomo 9 stata &uella di creare un legame morale ra
individui acendo leva sui vincoli di sangue, &uindi una un#ione di stretta rela#ione imperniata su
una serie di doveri e di diritti reciproci pi0 che su un vero e proprio aetto. D'altra parte l'aetto
non si pu2 imporre, per cui essendo la amiglia una istitu#ione che costituiva un baluardo contro le
avversit, della vita, un modo per meglio resisterle, se non vi era l'amore a tenere uniti i amiliari
doveva esservi &ualcosa che si pu2 imporre7 il diritto e il dovere...
="(I-KIS 3L? /"(IDI ;?"I@J, P(/ 'O5
Il mondo dei figli
I figli costituiranno l'interesse predominante della famiglia, essendo l+$nico moti%o che avr spinto
i genitori a vivere in comune, contraendo tuttavia un patto morale per cui ogni eventuale diicolt,
di rela#ione ra loro, di comune intesa, passer, in secondo piano rispetto al bene dei igli. (ttorno ai
igli, &uindi, e non alla coppia, graviter, la utura amiglia....
="(I-KIS 3L? /"(IDI ;?"I@J, P(/ *.5
"nalisi del profondo
L%uomo di oggi prende coscien#a dello sruttamento a cui 9 sottoposto da varie parti, non parlo solo
del lavoro7 la moglie, i igli, acendo leva sull%aetto amigliare, esigono da lui pi0 di &uanto sia
ragionevole. Il prete, paventando catastroi in &uesto e nell%altro mondo, esige un voto politico che
assicuri un regime avorevole alla religione e cos6 via. La rea#ione della presa di coscien#a di ronte
a tutto &uesto, e dai privilegi goduti da pochi, raor#a l%egoismo di ognuno. Si dice allora7 8Io non
voglio pi0 essere sruttato, io voglio godere i privilegi che gli altri godono:. -os6 le parti si
invertono...
-L(MDIK 3D(I )KIDI II;ISIDILI, P(/ +35
'
Liberarsi dai #aestri
#acrocosmo e microcosmo
Ioi vi parliamo di che cosa dovete e che cosa potete are. -erchiamo di insegnarvi a prendere un
rammento di &uello che 9 l'ordine cosmico e trasportarlo nel vostro microcosmo, per ar s6 che
&uesto microcosmo proceda come il grande cosmo in modo ordinato, armonioso, giusto e vero.
Perch &uesto 9 ci2 che ogni individuo deve are. ?' veramente cos6 diicile da applicarsi, nella vita
di ogni giorno, &uesto insegnamento? -erto, coloro che si trovano bene nella societ,, che ritengono
giusto il modo di vivere di tante creature intente unicamente ad attuare il loro egoistico interesse,
non ci ascoltino perch non parliamo per loro. -oloro che sono lieti di vivere sen#a preoccuparsi dei
problemi che possono aliggere i loro vicini, i loro ratelli, continuino pure la loro vita cos6 come 9.
)a non parliamo neppure per i alliti, gli amareggiati, i delusi, perch le nostre parole non
debbono essere prese come $n conforto, $na gr$ccia alla ,$ale appoggiarsi per consolarsi delle
molteplici disill$sioni della %ita- Le nostre parole sono per coloro i &uali sono convinti A anche
dopo averle discusse A che ci2 che esse esprimono e vogliono signiicare merita di essere attuatoE
sono convinti che il loro messaggio, seppure non possa dare in poco tempo rutti visibili, 9 per2
l'unico capace di portare ordine, coscien#a ra gli uomini.
D(LI 3-KIKS-I @? S@?SSK, P(/ *'5
Imitazione
Mdendo ci2 che &ueste igure, i )aestri, le Spiritualit,, dicono, molti si uniormano talmente a &uei
pensieri che credono di avere trovato la loro verit, e non si accorgono che in &uesto comportamento
essi non sono altro che degli imitatoriE che cosa signiica &uesto? Signiica che, in deinitiva, essi
frappongono fra se stessi e la loro meta unintercapedine, un ostacolo ulteriore da superare.
1uando si agisce non perch si 9 convinti che &uello 9 ci2 che si deve are, ma si agisce per spirito
di imita#ione, perch si crede che agendo in &uel modo si diventa identici a coloro che &uelle a#ioni
hanno predicate, non si a altro che creare motivi di rustra#ione, non si a altro che creare motivi di
grande conlitto. P certo che niente va perduto, 9 certo che &uesti stessi conlitti servono
all%individuo che ne 9 il protagonista e l%oggetto, in un certo sensoE ma orse per giungere alla
temperan#a 9 sempre indispensabile passare dall%intemperan#a. (llora &uando voi udite &ualcosa
che vi tocca passatelo al vaglio della vostra medita#ione, prima ancora di credere che &uel &ualcosa
possa rappresentare la vostra giusta meta, sappiate che do%ete mis$rare %oi stessi con ,$ella %erit.
prima ancora di abbandonare t$tto ,$anto fino a ,$el momento ! %ostro patrimonio interiore
colla$date con spirito di riflessione ed attentamente ,$elle %erit delle ,$ali tanto siete
ammiratori. Pu2 sembrare strano &uesto mio dire di &uesta sera ma credo che ognuno di voi,
guardando in se stesso, trover, giusta e necessaria la mia puntuali##a#ione. /#$omo incontra
sofferen0a non solo ,$ando %a contro lo scopo generale della %ita $mana 1 che ! ,$ello, come
abbiamo detto tante %olte, di s$perare i confini dell#egoismo 1 ma anche ,$ando crede che
semplicemente cambiando modo di pensare e di agire egli possa cambiare la s$a nat$ra- )ipeto:
sempre i grandi conflitti interiori, che poi sono all#origine di malattie del corpo e della mente,
passano da ,$este fr$stra0ioni conseg$enti al %oler essere ci che non si ! in realt- 2erci il mio
a$g$rio di ,$esto momento ! che ciasc$no di %oi tro%i la for0a di essere se stesso-
D(LI 31* =?DD"(IK 1O**5
Il momento della solitudine
C(llora che cosa sono le grucce in s? Sono verit, anch%esse7 t$tto sta come di esse l#$omo si
ser%e. Se ne a, appunto, dei bastoni a cui sorreggersi per trovare conorto, o se veramente ne a
*
oggetto di studio, di medita#ione, di assimila#ione A come deve essere A della verit,E
indipendentemente dal atto che essa sia a lui pi0 o meno gradita. Mna gruccia pu2 diventare la
verit, della reincarna#ioneE la verit, della sopravviven#a dopo la morte. 1uando una persona cara ci
precede nel trapasso, la verit, della sopravviven#a pu2 essere una gruccia per colui che rimane nel
cos6 detto Fmondo dei viviG, conortato da &uesta verit, nel pensiero che la persona cara sar, presto
o tardi riveduta A orse 9 meglio tardi che presto A comun&ue riveduta, non persa deinitivamente.
?ppure &uesta 9 una verit,. Dun&ue la verit, si trasorma in gruccia unicamente in un#ione di come
la si aronta, la si considera interiormente. 'he cosa significa, d$n,$e, lasciar cadere le gr$cce e i
bastoni 3ignifica affrontare le %erit nella gi$sta l$ce, non ser%endosi di esse come di $n
conforto, come di $n me00o di e%asione dalla realt. ma comprendendole perch la %erit de%e
essere compresa ed assimilata in se stessa e per se stessa- Kra A lo ripeto ancora A voi siete in
&uesta ase delicata. (lcuni veli che coprivano una realt, pi0 proonda del -osmo A del -reato mai
creato A sono cadutiE caduti assieme alle grucce e ai bastoni, e voi siete di ronte a &uesta nuova
realt,. )a &uesta nuova realt,, orse, prestandosi pure in maniera pi0 diicoltosa rispetto alle
vecchie, 9 da voi cercata, 9 da voi presa secondo la vostra vecchia abitudine. ;oi cercate, con &uesta
nuova realt,, di eludere la realt,. ;oi cercate di adattare &uesta nuova realt, a ci2 che 9 parte di voi
stessi, cio9 delle vostre vecchie convin#ioni. Voi cercate di occ$ltare ,$egli aspetti di ,$este n$o%e
%erit in modo che essi ris$ltino meno sgraditi, pi conformi a ,$elle che sono sempre state, fino
ad oggi, le %ostre con%in0ioni- 4$indi %oi cercate di allontanare da %oi 1 in $ltima analisi 5 la
%erit, la realt-
H?)PIS 3-KIKS-I @? S@?SSK, =II? P(/ 13$5
Liberarsi dall'io
L'io, fantasma del mondo della percezione
...(ncora di ronte ad una realt, sconvolgente vi abbiamo posti. Prima di meditarla, di
comprenderla, ciascuno esegua una introspe#ione. -erchi di capire se 9 tanto orte da abbandonare
l%ultima gruccia, l%ultima illusione7 l%io. Perch tutta la vita dell%uomo 9 ondata sull%io, e non solo
dell%uomo, anche del Santo. @utto si a nel presupposto di accrescere se stessi, anche &uando L
apparentemente L sembra si voglia annullarsi. L%io permea tutti gli insegnamenti, anche i pi0 validi.
Il FIirvanaG degli orientali 9 l%io che percepisce la Divinit,. Suprema illusione. Dio che parla
all%uomo dell%occidente< 1uale pa##ia pi0 grande pu2 mietere pi0 vittime? ;oi siete stati abituati a
pensare all%io come al sinonimo dell%egoismoE adesso dovete pensare all%io come all%unica e la pi0
grande delle illusioni. @utto &uello che si onda sull%io L religione, scien#a, ilosoia L 9 una
mistiica#ione. /#io 1 lo ripeto ancora 1 non esiste- Siate consapevoli di ci2. 1uanto vi abbiamo
scandali##ati, e &uanto L orse a volte con riluttan#a, altre no L ci avete seguito< (lla ine, &uando
avrete compreso che tempo e dimensioni sono irreali, che coloro che vi vivono accanto non sono
vostri contemporanei nel FsentireG, che non esiste nessuna successione perch non esiste nessuna
suddivisione ma che tutto P, &uando vorrete capire e capirete la natura del FsentireG individuale
sapendo che &uesto non vi aiuta a comprendere la natura del FSentire (ssolutoG, del tutto diversa,
allora sarete nel vero, perch liberi dall%illusione del FdivenireGE comprenderete l%?terno ed Ininito
F?ssereG.
H?)PIS 3KL@"? L'ILLMSIKI?, )?@J P(/ .'O5
Superamento della limitazione
;ogliamo sogliare assieme l'album dei ricordi per constatare &uanto abbiate modiicato certi
+
concetti e come certe parole di sempre rivelino oggi signiicati nuovi. La prima cosa che
conermammo con le nostre comunica#ioni u la sopravviven#a dell'uomo alla morte del suo corpo.
( ben pensarci, oggi, sapendo &uanto remota sia la parte che sopravvive rispetto all'eimera
personalit, umana, pare pi prossimo al vero chi neghi la sopravvivenza piuttosto di chi l'affermi.
Inluen#ata dall'idea di un'imperitura integrit, dei caratteri essen#iali dell'uomo, risultava la ;erit,
della reincarna#ione, intesa come se l'uomo osse chiamato a recitare, in vite successive, varie parti,
dimenticando ogni volta chi era stato, ma rimanendo sempre essen#ialmente se stesso. In modo
analogo l'evolu#ione era intesa come un perpetuo divenire che aceva crescere l'uomo in una sorta di
gerarchia spirituale, intesa come una progressione in carriera, conerentegli mansioni di sempre pi0
vasta importan#a nei riguardi degli esseri meno evoluti. Chi di voi non si visto proiettato nel
futuro come un se stesso cresciuto d'importanza ed in conoscenza, senza pensare ad un eventuale
cambiamento del "sentire", ossia un cambiamento del proprio essere !llo stesso modo la legge di
causa e di effetto era apprezzata solo "uale strumento di giustizia. 1uesto concetto A pur risultando
superiore all'altro secondo il &uale il dolore era distribuito da Dio, non si sa bene con &uale criterio e
per &uali ini A tuttavia non contemplava l'intera ;erit, della legge di causa e di eetto, ;erit, che 9
anche &uella di riportare sul giusto cammino della comprensione l'individuo. "icordate &uando
credevate che l'emana#ione di spiriti, da parte di Dio, osse continua per tutto il periodo della
)aniesta#ione? Devo per2 rilevare a vostra vantaggio che nel &uadro di una peretta eguaglian#a
degli esseri e di una scrupolosa giusti#ia nei loro conronti A &uadro che noi vi avevamo prospettato
A voi non comprendevate come in seno ad una stessa ra##a di anime, ad uno stesso scaglione,
potessero veriicarsi sensibili disparit, di evolu#ione. Kggi voi sapete che in eetti nessuna
disuguaglian#a esiste ra gli esseriE 4sentire4 analoghi vibrano simultaneamente, e la dierente
evolu#ione che si pu2 riscontrare ra protagonisti di una stessa vicenda dei piani grossolani, si
spiega con la non contemporanea perce#ione di &uella vicenda da parte dei suoi protagonisti. Kssia i
diversi livelli di evolu#ione individuale degli esseri dei piani grossolani si riconducono ad una
peretta eguaglian#a nel piano del 4sentire4, dove ciascuno cammina di pari passo con i suoi simili.
?, cos6, abbiamo approondito altri concetti. )i piace, per2, soermarmi su un altro ricordo7 la
nostra esisten#a nei conronti di Dio. =orse l'approondimento pi0 grande che abbiamo operato ed al
&uale poniamo tuttora mano, 9 proprio in &uesto concetto di come dobbiamo vederci nel nostro
uturo esisten#iale. -ome ho detto, ciascuno di voi pensava a se stesso come ad un essere destinato
a crescere, a crescere a dismisura, rimanendo essen#ialmente se stesso. (nche l'amore ai ratelli era
visto come un sentimento che si doveva avere nel &uadro di un'ac&uistata divinit,, sentimento e
divinit, che lasciavano per2 ciascuno ben diviso dagli altri. Se limitiamo noi stessi alla perce#ione
delle singole asi della nostra esisten#a, di &uale uturo possiamo parlare? *oi, ,$ali ci sentiamo,
non sopra%%i%iamo ad $n attimo- Ioi come personalit, non andiamo oltre una vita, noi come
4sentire individuale4 non siamo che un momento del 4sentire4 dell'individualit,, noi come
individualit, non oltrepassiamo un -osmo. (llora di &uale uturo esisten#iale possiamo parlare? In
&ualun&ue modo vogliamo considerarci, mai siamo gli stessi, ogni attimo siamo un essere diverso,
perci2 se per sopravviven#a s'intende la continuit, dello stesso essere immutato, la sopravviven#a
non esiste. #i pi$ se la molteplicit un'apparenza, noi esistiamo solo nell+ill$sione, non siamo
nella %ealt assoluta come individui da #io distinti$ la %ealt assoluta solo &ui. "ilettiamo7 chi
siamo noi se non 4sentire relativi4 che apparentemente si susseguono l'uno dopo l'altro, l'uno diverso
dall'altro? Ioi nasciamo nella separativit,, che 9 un'illusione, e troviamo una continuit, nel
divenire, che 9 ancora un'illusione. )a poich l'illusione per propria natura 9 un processo della
limita#ione, cio9 limitato, cio9 inito, cio9 che inisce, che ne sar, di noi? In "ealt, esiste solo Dio.
-i2 che dall'illusione 9 costruito, con essa si dissolve. Dun&ue, &uello spettro che ogni uomo vede
ad attenderlo alla ine della propria esisten#a e che continuamente gli si para dinan#i minaccioso,
richiamato alla memoria da mille occasioni del d6 e pi0 terriicante nella notte, lo spettro della morte
che l'uomo ha creduto di sconiggere inventando la sopravviven#a, gli appare orse ora inesorabile,
&uale senten#a passata in giudicato? =orse che &ui miseramente nauragano gli inantili sogni dei
O
mendicanti d'essere in realt, igli di "e? D'essere chiamati ad una gloria eterna, di veder riulgere la
propria immortalit,? Ielle antiche scuole d'ini#ia#ione, gli ini#iandi erano sottoposti alla prova
dell'aria, dell'ac&ua, della terra e del uoco, perch vincessero la paura e se stessi. Io vi chiedo una
sola prova, ma che per diicolt, le supera tutte7 siete voi tanto orti e coraggiosi da credere alla
morte vera? /li atei lo sono. Debbo concludere che voi credete per paura e per egoismo? In altre
parole, avete trasceso l'io egoistico e personale tanto da pensare alla sua ine rimanendo sereni? Io?
Dene< -redete che il divenire non inisca mai e che con il suo perenne scorrere si reali##er, la vostra
perpetua esisten#a. (ncora l'illusione per tenervi in vita. ? chi non sa rinunciarvi, pi0 oltre non
ascolti. )a chi vuol conoscere la ;erit,, deve essere disposto a morire nel vero senso della parola,
convinto che con la morte tutto inisca7 morte sen#a possibilit, di sopravviven#a. Solo se 9 disposto
a tanto ricerca la ;erit, per la ;erit, e non per accrescere se stesso. S6, ratelli, ve lo ripeto7
rassegnatevi. Ioi iniamo perch iniscono tutte le nostre debole##e, i nostri vi#i, il nostro sorire,
il nostro sentirsi ed imporsi diversi dagli altri, la nostra crudelt,, il nostro egoismo, perch &uesti
siamo noi oggi e inendo &uesti, noi iniamo< -apite che cosa intendo? )i preme che voi lo
comprendiate. Ion ci limitiamo ad enunciare delle ;erit,, cerchiamo di renderle a voi accessibili.
-i2 che vi diciamo del vostro uturo non 9 una semplice A per &uanto ondata A supposi#ione di ci2
che sar,E il uturo esiste gi,, niente noi abbiamo da supporre. )a non 9 neppure la edele
descri#ione di ci2 che constatiamo A la &ual cosa potreste e non potreste credere A 9 anche, insieme,
la spiega#ione del perch non pu2 essere che cos6. -omprendo la vostra obie#ione, voi dite7 4@u stai
parlando di Dio4. -ome Dio pu2 essere raggiungibile dalla ragione? 4Se dico che Dio 9 ininito,
esprimo un concetto e voi capite che cosa intendo, anche se non potete sperimentare l'ininit, di
Dio. Se dico che Dio 9 un sentire esprimo una realt, che non 9 raggiungibile, sperimentabile
dall'intelletto, ma esprimo anche un concetto che 9 raggiungibile dalla ragione. Se dico che Dio 9
uno stato di coscien#a in cui il @utto 9 uso nell'Mnit,, non vi do la possibilit, di sperimentare &uesto
stato di coscien#a, ma vi do l'unico concetto che possa conciliare l'esisten#a di un Dio assoluto,
eterno, ininito, immutabile, onnisciente, onnipresente, onnipossente, completo, peretto, ecc. ecc.
con la molteplicit, degli esseri e dei mondi. Se ?gli 9 la sola "ealt, assoluta, ne discende che noi
esistiamo solo nelle varie realt, relative. -iascuna realt, relativa 9 sempre soggettiva, come ho
creduto di spiegare nello scorso ciclo di riunioni. -he cosa signiica 4soggettiva4? -he dipende dal
modo di pensare e di 4sentire4 di un soggetto, dice il di#ionario. In eetti non esiste un soggetto che
4sente4E il soggetto 9 il 4sentire4 stesso e rappresenta ci2 che esprime, o se preerite, la 4parte4
dell'unica "ealt, che esprimeE essendo una parte, 9 dun&ue un 4sentire4 limitato. )a come pu2
reali##arsi la limita#ione di un 4sentire4, se non nel sentirsi di essere limitato? ? come pu2 sentirsi
limitato un 4sentire4 se non osse in &ualche modo, subordinato alla se&uen#ialit, ed alla
separativit,< Kssia ad un tempo ed uno spa#io posti come oggettivi? -i2 che 9 oggettivo appare
soggettivo allorch 9 posto oggettivo un soggettivo. ?' &uesto il modo con il &uale 9 reali##ata la
limita#ione del 4sentire4, limita#ione che, se osse reale, smembrerebbe il @utto in un numero
indeterminato di rammenti, ciascuno dei &uali ine a se stesso, ammesso anche che cos6 potesse
esistere... Perci2 il modo con il &uale 9 reali##ata la limita#ione del 4sentire4 a s6 che &uesta
limita#ione non sia reale. Il rivelarsi come proveniente 4da4 e tendente 4a4, 9 &uesto modo che
limita e lega ciascun 4sentire4 all'altro, creando gli esseriE ma al tempo stesso conduce gli esseri
nella usione del @utto, acciocch la limita#ione non sia reale. S6, ratelli, al di l, delle nostre
limita#ioni, dell'essere o del credere d'essere in certo modo, al di l, di ogni trasorma#ione che
sembra subiamo, permane una continuit, nel sentirsi d'esistere che 9 la vera sopravviven#a. 1uesta
continuit, conduce ognuno a riconoscersi uno col @utto, ossia &uello stato di coscien#a chiamato
Dio, dal &uale nulla e nessuno pu2 mai essere uscito, tornare o dipartirsi al di l, del tempo. Dopo la
morte che avete accettata, ecco dun&ue la resurre#ione7 essere Lui che non pu2 certo esprimersi in
un 4io sono4E coscien#a d'essere al di l, di ogni separa#ione, di ogni divenireE supremo 4sentire4 che
non conosce distin#ione alcuna7 eternit,. Che cosa sono la luce e l'ombra, il bene e il male, l'io e il
non'io, se non contrarie polarit in forza delle "uali esistiamo Dolore, gioia, libert,, schiavit0, vita
1B
e morte, opposti ra cui si libra, incerto e soocato, un 4sentire4 che 9 il seme della divinit,, ed 9
&uello che conduce ogni essere a Dio, oltre ogni contrasto, ogni separa#ione, ogni limita#ione. )a
allora, dopo avervi prospettato la vera morte, vi ho orse dato &uello che mai nessuno ha osato darvi,
vi ho orse atto credere che voi siete Dio. Io, noi non siamo Dio, noi &uali ci sentiamo, non
sopra%%i%iamo ad $n attimo perch( ogni attimo siamo un essere diverso7 ma la continuit, del nostro
4essere4, legando l'un attimo all'altro, va oltre l'illusorio succedersi di essi e ci conduce di ronte
all'unica "ealt, nella &uale non possiamo che riconoscerci7 Lui, perch Lui tutto comprende, Lui, in
cui si 9 @utto e si 9 Mno nell'?terno Presente. Lui, che 9 la vera natura di noi stessi, la reale
condi#ione d'esisten#a del @utto. 3e allora io e %oi in /$i ci identifichiamo, ci riconosciamo, chi
sono io, e %oi chi siete
H?)PIS 3KL@"? L'ILLMSIKI?, P(/ .*+5
Libert$
%onosci te stesso
...1uando l'uomo 9 tepido si circoscrive, crea un suo mondo chiuso, entro il &uale non giunge la
vita. ?gli allora 9 inconsapevole di se stesso e di &uanto lo circonda, isolato. I tepidi sorono nella
loro solitudine, nella loro aridit,, inch si muovono e si uniscono a coloro che cercano conorto e
credono per sperare, cercano una solu#ione alle loro soeren#e nella logica o nella ede. )a
accettare non comprendere$ dare e non concedere. -omprendere 9 superare ed essi non cercano
di distruggere la soeren#a, ma vogliono arla sopravvivere, vogliono valori##arla. Solo chi
comprende libera se stesso. Essi int$iscono che la Verit ! liberatrice e ricercano la Verit non
per amore ad essa, ma perch %ogliono essere liberati dalle loro sofferen0e. Per loro la ;erit, si
chiama guadagno, rimedioE e non scoprono la ;erit,, e continuano a sorire. Kgnuno deve
comprendere se stesso. 1uesto 9 il solo me##o per liberarsi. )a come pu2 l'individuo comprendere
se stesso se non mette a nudo l'essere suo, se non esegue una proonda analisi che possa aprirlo, che
possa svelare a se stesso la vera causa del suo comportamento, le vere ragioni del suo agire e
pensare? Perch dare un grande nome come 8 altruismo : ad un processo egoistico? Ditemi, perch
%oi siete ,$a ri$niti ,$esta sera 6orse per cercare la Verit 7a ditemi, perch cercate la
Verit 6orse perch sperate che essa possa far cessare in %oi ogni dolore, ogni affanno, ogni
senso di %$oto &llora %oi non cercate la Verit. %oi cercate il benessere, la sic$re00a- 4$este
ri$nioni sono d$n,$e solo $n+e%asione- Ditemi, se %i fosse detto che la Verit proc$ra atroci
sofferen0e, la cerchereste %oi ancora 2robabilmente no- ?d allora il vostro altruismo 9
un'illusione se vi permette di tollerare, di ignorare le soeren#e altrui. (scoltando &ueste mie parole
voi cercate di scoprire in esse un modo, una via, una regola da seguire7 probabilmente vi sor#ate
per aiutare i vostri ratelli, ma io vi dico che nessun modo, nessuna regola v'9 per giungere alla
"ealt,. -omprendere se stessi, abbandonare ogni posi#ione non realmente sentita, ogni alsit, via
ogni pregiudi#io, ogni vostro timore< Solo comprendendo se stesso l'uomo pu2 liberare l'essere suo
dalla soeren#a, dal dolore. )a per comprendere se stessi non v'9 una regola, non v'9 un eserci#io
da seguire, lo ripeto. Kgnuno deve essere consapevole dei propri limiti, comprenderliE e
comprendendoli li superer,...
-L(MDIK 3P?" MI )KIDK )I/LIK"?, P(/ $'5
Discepoli della verit$
Ioi veniamo per agevolarvi la comprensione, non per essere un ostacolo di pi0. ;i parliamo di
verit,, ma le nostre parole rimangono aride, sterili se voi non le comprendete e per comprenderle
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dovete avere la volont, di capirle. Ioi non parliamo per tutti7 parliamo per &uelli che sono
insoddisatti di ci2 che sanno. -hi non desidera approondire ci2 che conosce, chi 9 sereno nella
conce#ione che ha della vita non tenga in nessun conto ci2 che noi diciamo. )a chi vuol capire,
deve sacrificare una parte di se stesso per comprendere. Ci* che ha aiutato nel cammino trascorso,
non deve trasformarsi in un pesante fardello in "uello ancora da compiere. 1uando parlo di
cammino da compiere e di comprensione, non intendo rierirmi a no#ioni da ac&uisire e ritenere con
la memoria, no#ioni che poi possono anche essere dimenticate, ma parlo di &uella comprensione che
9 liberatrice, che non 9 un processo della mente, ma che dona un nuovo 8sentire:, un nuovo
8essere: e perci2 non pu2 essere obliata. +na tale comprensione non si raggiunge facendosi
discepoli di "ualcuno in particolare, ma facendosi unicamente discepoli della %erit , ovun"ue essa
sia.
D(LI 3D(I )KIDI II;ISIDILI, P(/ **5
%reativit$ dell'uomo
...,cco che in "uesta visione sparisce ogni senso di differenziazione- ma per accettare "uesta
visione con animo sereno, per farla nostra, occorre $na grandissima for0a, $n e,$ilibrio che a
pochi ! dato raggi$ngere. Perch 9 acile diventare dei atalisti, 9 acile diventare degli
intemperanti, 9 acile diventare degli esseri che perdono il reno morale, &uando ci troviamo di
ronte un Mniverso in cui tutto 9 a nostra disposi#ioneE in cui non esiste pi0 il veto che conobbero
(damo ed ?va nel Paradiso @errestreE in cui udiamo dire7 8Kgni rutto del Paradiso @errestre 9 a
vostra disposi#ione, compreso &uello dell%albero del bene e del male:. (llora, sen#a pi0 il terrore di
una eterna danna#ione, sen#a pi0 il terrore che pu2, in s e per s, inondere l%idea del male, l%uomo
acilmente perde il senso della misura e dell%e&uilibrio. ? veramente allora compie il suo male,
perch allora non corrisponde pi0 allo scopo per il &uale 9 creato7 scopo di vita, di attivit,, di ordine,
di e&uilibrio. Kra voi siete in &uesta ase delicata del trapasso, in cui comprendete di avere libert,E
in cui vi 9 detto7 84$esto fardello che portate s$lle spalle e che rappresenta il peso della %ostra
%ita, non do%ete s$perarlo, sopportarlo in %isione di $n bene f$t$ro. ma do%ete farlo parte di %oi
stessi cos come lo sc$ltore fa parte della s$a creati%it la pesante pietra:. Ion vi diciamo7
8Sopportate il peso che vi 9 dato:, ma vi diciamo7 8Il peso che vi 9 dato deve diventare parte di voi
stessi perch voi lo comprendete, lo superate, lo sviscerate, e trovate che ci2 che vi 9 di peso, non lo
9 in realt,. ?% peso solo in un#ione dell%illusione:. 'adono dai %ostri occhi i %eli che fino ad oggi
%i hanno ai$tato a non perdere il cammino- &bbandonate le gr$cce per camminare da soli- 4$ale
fase delicata della %ostra esisten0a spirit$ale8 Epp$re noi confidiamo che saprete m$o%ere da soli
5 sen0a ,$esti conforti oggi per %oi ill$sori di bene e di male, di gi$sto e di ingi$sto 5 i %ostri passi
di esseri che ac,$istano coscien0a di 9essere:- 2ace a %oi-
H?)PIS 3KL@"? L'ILLMSIKI?, =II? P(/ .!O5
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