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Introduzione a MATLAB

I comandi base
Vettori e matrici
Numeri complessi
Alternative gratuite
Bibliograa
Esercizi
Matlab - Lezione I
Marco Carnini
Paolo Finotelli
Chiara Lelli
Marco Carnini Paolo Finotelli Chiara Lelli Matlab - Lezione I
Introduzione a MATLAB
I comandi base
Vettori e matrici
Numeri complessi
Alternative gratuite
Bibliograa
Esercizi
Programma della lezione
1
Introduzione a MATLAB
2
I comandi base
3
Vettori e matrici
4
Numeri complessi
5
Alternative gratuite
6
Bibliograa
7
Esercizi
Marco Carnini Paolo Finotelli Chiara Lelli Matlab - Lezione I
Introduzione a MATLAB
I comandi base
Vettori e matrici
Numeri complessi
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Esercizi
1
Introduzione a MATLAB
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I comandi base
Vettori e matrici
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MATLAB
MATLAB (abbreviazione di Matrix Laboratory) `e un ambiente utilizzato:
per il calcolo scientico
lanalisi statistica
manipolazioni vettori e matrici
creare interfacce utenti
interfaccia con linguaggi di programmazione a pi` u basso livello (C,
FORTRAN).
per il calcolo simbolico (appoggiandosi a Maple)
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Linterfaccia
Nella visuale di default (attivabile tramite Desktop > Default) si trovano
diverse nestre:
Command Window: terminal da cui si digitano i comandi. Tramite
le frecce direzionali permette di visualizzare i precedenti comandi;
ammette il completamento dei comandi tramite il tasto tab.
Workspace: nella nestra si possono visualizzare le variabili
attualmente in uso.
Current Directory: La directory corrente; vengono visualizzati i nomi
degli script e delle function attualmente salvati.
Command history: Viene salvato lelenco dei comandi dati in
precedenza.
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I comandi base
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Per attribuire alle variabili a e b un
valore dal prompt si digita
1 >> a=5
2 a=5.0000
3 >> b=3;
Con ; non viene visualizzato il
valore attribuito a b (utile con i
vettori). Nel caso non si attribuisca
il risultato di unoperazione ad una
variabile, viene creata (e
sovrascritta) la variabile ans:
1 >> a*b
2 ans =15
3 >> a+b;
4 >> ans
5 ans=8
1 >> a-b
2 ans=2
3 >> a/b
4 ans =1.667
5 >> 5^3
6 ans =125
I valori delle principali costanti
matematiche in MATLAB possono
essere richiamate facilmente:
1 >> pi
2 ans =3.1416
3 >> i
4 ans =0+1i
Altre importanti funzioni sono
implementate:
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1 >> sqrt (2)
2 ans =1.4142
3 >> sin(pi/4)/sqrt (2)
4 ans =0.5000
5 >> tan(pi/4)
6 ans=1
Per conoscere gli argomenti di una
funzione e come agisce, si usa il
comando help
1 >> help sqrt
2 SQRT Square root.
3 ...
Non sempre ci si ricorda il nome
della funzione della quale si ha
bisogno. Per vedere lelenco delle
funzioni principali si usa help elfun:
1 >> help elfun
2 Elementary math functions
3 ...
Per ottenere aiuto se non si conosce
il nome del comando a cui si `e
interessati si pu`o utilizzare la
funzione di ricerca tramite
linterfaccia graca (F1) oppure
utilizzare demo:
1 >> demo
che ore una serie di esempi guidati.
Per salvare le variabili allo stato
attuale, e per ricaricarle da un
salvataggio precedente si usano i
comandi save e load:
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1 >> save imiei
2 >> clear all
3 >> clc
4 >> load imiei
clear all cancella tutte le variabili
presenti; clear x cancella la variabile
x. Per pulire lo schermo ma non le
variabili si utilizza clc. Con il save si
sono salvati i dati nel le
imiei.mat nella directory corrente.
Se si devono ripetere le medesime
operazioni diverse volte, risulta
conveniente ricorrere a script e
function. I primi sono un elenco di
istruzioni come le si darebbe da riga
di comando; sono le di estensione
.m salvati nella directory corrente.
Consideriamo ad esempio:
x = cos(pi /4)
y = sin(pi /4)
quad = x x + y y
di = x y
Per scrivere lo script si pu`o usare il
blocco note o un editor di testo
semplice; pi` u comodo ed integrato
risulta leditor MATLAB
1 >> edit
Una volta scritto e salvato, per
avviare lo script si digita
1 >> esempio
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Per scrivere questa function si usa ancora leditor integrato:
1 >> edit
Si consideri un esempio di funzione (function)
1 function[somma ,prodotto ,differenza ,quoziente ]= operazioni(
x,y)
2 somma=x+y;
3 prodotto=x*y;
4 differenza=x-y;
5 quoziente=x/y;
Il nome del le deve essere il medesimo della funzione (operazioni.m e
operazioni). Fra parentesi quadre vengono riportati gli argomenti in
uscita della funzione, mentre fra parentesi tonde gli argomenti in entrata.
Per richiamare la funzione dal terminale si digita ad esempio:
1 >> [a,b,c,d]= operazioni (5,3);
2 >> c
3 c=2
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Un altro comando utile per salvare
le operazioni che si compiono nel
terminale `e diary:
1 >> diary diario
crea il le diario che contiene tutte
le istruzioni successive; per
disabilitare la registrazione dei
comandi si usa
1 >> diary off
Il comando
1 >> diary
cambia tra la modalit`a on/o. Altri
comandi di utilit`a generale sono
pwd e ls:
1 >> ls
2 .
3 ..
4 operazioni.m
5 esempio.m
6 >> pwd
7 C:\ Programmi\MATLAB\R2006b\
work
Il primo fornisce lelenco di le nella
cartella in cui ci si trova; il secondo
fornisce il nome della directory
corrente (che in questo caso `e quella
di default). Le funzioni e gli script
che MATLAB pu`o trovare sono
quelle contenute nelle directory
presenti nel path.
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Per vedere quali directory si trovano
nel path, il comando `e
1 >> path
Per aggiungere una directory al
path, il comando `e
1 >> path(path ,directory )
Per aggiungere ad esempio la
directory soprastante a work
1 >> cd ..
2 >> nuova_dir=pwd
3 C:\ Programmi\MATLAB\R2006b
4 >> path(path ,nuova_dir)
Il comando:
1 >> cd directoryese
permette di entrare nella cartella
directoryese; . rappresenta la
directory corrente, .. la directory
soprastante.
Finora tutte le quantit`a sono state
rappresentate con il formato
standard di MATLAB; per comodit`a
di lettura pu`o essere conveniente
mostrare i risultati in formato
diverso. La rappresentazione interna
a MATLAB tuttavia non migliora
scegliendo di rappresentare i dati
con migliore precisione.
Il comando per cambiare formato `e
1 >> format
2 >> help format
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I formati e rappresentano nel formato a virgola mobile, eng nel formato
Engineering, hex in formato esadecimale.
1 >> pi
2 ans =3.1416
3 >> format long
4 >> pi
5 ans =3.141592653589793
6 >> format short e
7 >> pi
8 ans =3.1416e+000
9 >> format long e
10 >> pi
11 ans =3.141592653589793e+000
12 >> format short g
13 >> pi
14 ans =3.1416
15 >> format long g
16 >> pi
17 ans =3.14159265358979
1 >> format short eng
2 >> pi
3 ans =3.1416e+000
4 >> format long eng
5 >> pi
6 ans =3.14159265358979e+000
7 >> format hex
8 >> pi
9 ans =400921 fb54442d18
In generale:
Short: 5 cifre signicative
Long: 15 cifre signicative
Per ripristinare il formato di default,
1 >> format
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La rappresentazione in virgola mobile (oating point) permette di
rappresentare numeri che sarebbe altrimenti dicili da visualizzare. Un
numero N viene rappresentato nella forma
N = cifre signicative base
esponente
Le basi pi` u comunemente adottate sono 2, 10, 16. Quindi se
consideriamo ad esempio il numero di Avogadro,
N
Av
= 6.023 10
23
avremo che:
cifre signicative = 6.023
base = 10
esponente = 23
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In MATLAB si possono denire
facilmente i vettori:
1 >> v=[1 2 3]
2 v= 1 2 3
calcolarne il trasposto
1 >> vt=v
2 vt= 1
3 2
4 3
e procedere in modo analogo con le
matrici:
1 >> M=[ 1 2 ; 3 4]
2 M= 1 2
3 3 4
Si deve prestare attenzione quando
si immette una matrice:
1 >> M1=[1 2; 3]
2 ??? Error using ==> vertcat
3 CAT arguments dimensions
are not consistent.
4 >> M2=[1 2; 3 4 5]
5 ??? Error using ==> vertcat
6 CAT arguments dimensions
are not consistent.
Per visualizzare le dimensioni di una
matrice (o di un vettore) si usa size,
che fornisce il numero di righe e di
colonne del proprio argomento:
1 >> a=1;
2 >> size(a)
3 ans=1 1
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Per vettori e matrici invece:
1 >> size(v)
2 ans=1 3
3 >> size(vt)
4 ans=3 1
5 >> size(M)
6 ans=2 2
Alcune matrici di rilievo:
1 >> zeros (3,3)
2 ans=0 0 0
3 0 0 0
4 0 0 0
5 >> ones (3,3)
6 ans=1 1 1
7 1 1 1
8 1 1 1
1 >> eye(3,3)
2 ans=1 0 0
3 0 1 0
4 0 0 1
5 >> rand (3,3)
6 ans =0.487 0.245 0.853
7 0.491 0.884 0.849
8 0.956 0.184 0.703
zeros(m, n): matrice m, n di
zeri
ones(m, n): matrice m, n di uno
eye(m, n): matrice con uno
sulla diagonale principale
(m = n identit`a)
rand(m, n): matrice m, n di
numeri casuali
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Nel caso m = n si possono
abbreviare le precedenti istruzioni
con comando(m), ad esempio
1 >> ones (3)
2 ans=1 1 1
3 1 1 1
4 1 1 1
Le operazioni sulle matrici ed i
vettori di somma e sottrazione si
ottengono facilmente:
1 >> v1=[1 2 3];
2 >> v2=[6 5 4];
3 >> v1+v2
4 ans= 7 7 7
5 >> v2-v1
6 ans= 5 3 1
1 >> m1=ones (2);
2 >> m2=[ 1 2; 3 4];
3 >> m1+m2
4 ans=2 3
5 4 5
6 >> m2-m1
7 ans=0 1
8 2 3
Il prodotto `e invece pi` u delicato:
1 >> v= [1 2];
2 >> id=eye(2);
3 >> v*id-v
4 ans=0 0
5 >> w= [3 4];
6 >> v*w
7 ans =11
8 >> v*w
9 ans=3 4
10 6 8
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Assegnata una matrice, si possono
calcolare facilmente autovalori ed
autovettori col comando eig:
1 >> m1=[1 2; 3 4];
2 >> eig(m1)
3 ans = -0.37228
4 5.37228
In questo modo si sono ottenuti gli
autovalori. Per ottenere anche gli
autovettori, la sintassi di eig `e:
1 >> [v1 ,v2]=eig(m1);
2 >> v1
3 -0.82456 -0.41597
4 0.56577 -0.90938
5 >> v2
6 -0.37228 0.00000
7 0.00000 5.37228
v1 `e la matrice le cui colonne sono
gli autovettori di m; v2 `e la forma
canonica, con gli autovalori sulla
diagonale. Per prendere il vettore
con gli elementi di una matrice lungo
la diagonale principale si usa diag:
1 >> diag(m1)
2 ans=1
3 4
4 >> diag(v2)
5 ans = -0.37228
6 5.37228
Il determinante della matrice si
calcola con il comando det, la
matrice inversa con inv:
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1 >> det(m1)
2 ans=-2
3 >> inv(m1)
4 ans = -2.00000 1.00000
5 1.50000 -0.50000
Se provassimo ad invertire una
matrice singolare otterremmo un
messaggio di errore:
1 >> mm=[1 2; 2 4];
2 >> inv(mm)
3 warning: inverse: matrix
singular to
4 machine precision , rcond =
0
5 ans =Inf Inf
6 Inf Inf
7 >> det(mm)
8 ans=0
Se volessimo risolvere il sistema
lineare

2x + 5y = 17
3x + 6y = 21
ovvero
Ax = b (1)
Potremmo risolverla in modo
diretto:
1 >> A=[2 5; 3 6];
2 >> b=[17;21];
3 >> x=inv(A)*b
4 x=1
5 3
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Una soluzione migliore se la matrice
A `e mal condizionata (simile ad
una matrice singolare; lalgoritmo di
soluzione `e basato sui minimi
quadrati, si veda mldivide) `e:
1 >> A=[2 5; 3 6];
2 >> b=[17;21];
3 >> x=A\b
4 x=1
5 3
Talvolta la matrice o il vettore da
riempire potrebbero essere molto
grandi, o potremmo dover
modicare un solo valore particolare:
1 >> A(1,1)
2 ans=2
3 >> A(2,1)
4 ans=3
5 >> b(1)
6 ans =17
Per le matrici si pu`o usare la
notazione alternativa
1 >> A(1)
2 ans=2
3 >> A(2)
4 ans=3
5 >> A(3)
6 ans=5
7 >> A(4)
8 ans=6
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Lindicizzazione di matrici e vettori `e
utile negli script o nelle function in
associazione ai comandi for ed if
1 >> if (A(1,1) ==2)
2 A(1,1)=1;
3 end
4 >> A(1,1)
5 ans=1
1 >> for i=1:2
2 for j=1:2
3 B(i,j)=i*j;
4 end
5 end
6 >> B
7 ans=1 2
8 2 4
Si noti che come nel C luguale
indica lassegnazione ed il doppio
uguale il test duguaglianza. Per
realizzare un graco, riportando in
ascissa un vettore x ed in ordinata
un vettore y si utilizza il comando
plot:
1 >> x=1:0.5:10;
2 >> y=x.^2;
3 >> plot(x,y)
Con la prima riga si `e generato un
vettore x i cui elementi vanno da 1 a
10 con passo 0.5. Nella seconda riga
si genera un vettore che contiene,
elemento per elemento, gli elementi
di x elevati al quadrato.
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1 >> x=linspace (1 ,10,20);
2 >> y=x.^2;
3 >> plot(x,y)
Con linspace si sono generati 20
punti equispaziati fra 0 e 10. Altri
comandi utili per gestire vettori e
matrici sono sum e prod, che
permettono di calcolare la somma ed
il prodotto lungo le colonne di una
matrice; ad esempio:
1 >> aa=[1 2 ; 3 4];
2 >> sum(aa)
3 ans= 4 6
4 >> prod(aa)
5 ans= 3 8
`
E immediato valutare la somma ed il
prodotto delle righe:
1 >> sum(aa )
2 ans= 3 7
3 >> prod(aa )
4 ans= 2 12
Un utile comando per gestire matrici
`e nd, che restituisce gli indici di
tutti gli elementi non nulli in una
matrice:
1 >> bb=[4 0;6 0];
2 >> dove=find(bb)
3 dove=1
4 2
5 >> valori=bb(dove)
6 valori =4
7 6
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Quindi dove contiene gli indici degli
elementi non nulli (indice per
colonna), valori il valore di tali
elementi. Unapplicazione potrebbe
essere questa: cercare i numeri
divisibili per 7 fra i primi 100 numeri.
1 >> for i=1:10
2 for j=1:10
3 cc(i,j)=i+10*(j-1);
4 end
5 end
6 >> cc=cc
Trovo i numeri divisibili per 7
tramite mod (che restituisce il resto
della divisione del primo argomento
diviso il secondo)
1 >> dove=find(mod(cc ,7) ==0);
2 >> quanti=length(dove)
3 quanti =14
4 >> quali=cc(dove);
1 >> quali
2 quali = 21 91 42 63
14 84 35 56 7
77 28 98 49 70
3 >> sort(quali )
4 ans= 7 14 21 28
35 42 49 56 63
70 77 84 91 98
Il comando sort ordina gli elementi
di un vettore, il comando length ne
misura la lunghezza.
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Un numero complesso a viene
rappresentato come una coppia di
numeri reali
1 >> a=5+3*i
2 a=5.0000+3.0000*i
3 >> real(a)
4 ans=5
5 >> imag(a)
6 ans=3
Il complesso coniugato del numero si
determina con il comando conj, il
modulo con abs
1 >> b=conj(a)
2 b=5.0000 -3.0000*i
3 >> abs(a)
4 ans =5.8310
5 >> abs(a)-sqrt(a*b)
6 ans=0
Se si vuole rappresentare il numero
complesso in forma esponenziale
z = x + iy =

x
2
+ y
2
e
i
= arctan(y/x) =
arccos(x/

x
2
+ y
2
)
per determinare langolo (misurato
in radianti) si usa angle
1 >> theta=angle(a)
2 theta =0.54042
3 >> a-abs(a)*exp(i*theta)
4 ans = 0.0000e+00 - 4.4409e
-16i
Tramite il comando compass si
ottiene una rappresentazione graca.
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Infatti,
1 >> c1=1.5*pi*i;
2 >> c2=-1.5*pi*i;
3 >> c3=1.5;
4 >> c4=c1+c3;
5 >> compass(c1);
6 >> hold on;
7 >> compass(c2);
8 >> compass(c3);
9 >> compass(c4);
10 >> print -depsc figura.eps
La lunghezza del vettore rappresenta
il modulo del numero complesso, la
sua inclinazione (espressa in gradi
nel graco ottenuto con compass)
langolo . Lultimo comando salva
la gura con nome gura.eps in
formato eps a colori (-depsc)
1
2
3
4
5
30
210
60
240
90
270
120
300
150
330
180 0
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Due principali alternative gratuite a MATLAB:
Scilab: http://www.scilab.org
Octave: http://www.octave.org
che presentano lati positivi e negativi:
Gratuiti
Completamente open source: si possono studiare tutti gli algoritmi
adottati (ed inserirli nei propri codici).
Largamente compatibili con MATLAB.
Interfaccia graca pi` u macchinosa (ma con qtoctave non molto
diversa).
I graci vengono realizzati appoggiandosi a gnuplot (octave).
Calcolo simbolico non implementato (octave).
Non integrati quanto MATLAB.
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Referenze (liberamente disponibili)
Sono liberamente disponibili (cliccare per aprire il link)
Help in linea MATLAB
Wikibook
Dispense dipartimento di matematica del Politecnico
Un tutorato di MATLAB per ingegneri matematici Lab2010.zip
Marco Carnini Paolo Finotelli Chiara Lelli Matlab - Lezione I
Introduzione a MATLAB
I comandi base
Vettori e matrici
Numeri complessi
Alternative gratuite
Bibliograa
Esercizi
1
Introduzione a MATLAB
2
I comandi base
3
Vettori e matrici
4
Numeri complessi
5
Alternative gratuite
6
Bibliograa
7
Esercizi
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Introduzione a MATLAB
I comandi base
Vettori e matrici
Numeri complessi
Alternative gratuite
Bibliograa
Esercizi
Esercizio
Si consideri in C lequazione
z
8
= 3
`
E noto che la radice i -esima avr`a la
forma
z
k
=
8

3w
k
,
essendo w
k
la k-esima radice
dellunit`a,
w
k
= e
2ik/n
con 0 k n 1. Si risolva
lequazione e si rappresentino le
radici (si usino compass e solve).
Esercizio
Si consideri in C lequazione
z
4
8z
3
+ 16z
2
8z + 15 = 0
Si risolva lequazione e si
rappresentino le radici (si usino
compass e solve come nellesercizio
precedente).
Marco Carnini Paolo Finotelli Chiara Lelli Matlab - Lezione I
Introduzione a MATLAB
I comandi base
Vettori e matrici
Numeri complessi
Alternative gratuite
Bibliograa
Esercizi
Esercizio
Si considerino le funzioni
y
0
= 5 sin(2x)
y
1
= 10 cos(2x)
y
2
= 20 sin(2x)
Si realizzi un unico graco
nellintervallo [0, 2] delle tre
funzioni (si utilizzino i comandi
linspace, plot, hold) esportandolo in
eps a colori.
Esercizio
Si consideri la funzione
y
0
= sin(30x)
La si rappresenti nellintervallo
[0, 4] rispettivamente con 10, 20,
50, 100 e 10000 punti. Si riportino
tutti i graci nella medesima
immagine, utilizzando colori
dierenti per graci dierenti (si
veda lhelp).
Marco Carnini Paolo Finotelli Chiara Lelli Matlab - Lezione I

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