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Regioni imbottigliate

Lindagine sul business delle acque in


bottiglia in Italia


Roma, 2 luglio 2014
2





A cura della redazione di Altreconomia e dell Ufficio scientifico di Legambiente

Si ringraziano le Regioni e i loro uffici competenti per le risposte ai questionari e i
dati forniti, utilizzati per la realizzazione del presente dossier


Indice

Premessa
1! Il record tutto italiano di consumo di acqua in bottiglia "
2! I canoni di concessione #er le acque minerali, #romossi e bocciati $
! Il mancato introito% #er le Regioni 14

3

Premessa

In media, le aziende imbottigliatrici pagano 1 euro ogni 1.000 litri, ovvero, appena 1 millesimo di
euro per litro imbottigliato. Infatti, i canoni di concessione per le acque minerali stabiliti dalle
Regioni sono estremamente bassi, perfino in aree dove vi sono difficolt di approvvigionamento
idrico, e in alcuni casi vengono stabiliti senza nemmeno prendere in considerazione i volumi emunti
o imbottigliati, ma solo in funzione degli ettari dati in concessione. Proprio per mettere fine a questo
paradosso e creare criteri uniformi su tutto il territorio nazionale, nel 200, la stessa !onferenza
Stato"Regioni aveva provato a mettere ordine in questo settore con un documento di indirizzo c#e
proponeva canoni uniformi con l$obbligo di pagare sia in funzione degli ettari dati in concessione
c#e per i volumi emunti o imbottigliati, indicando come cifre di riferimento almeno %0 euro per
ettaro e un importo tra 1 e 2,& euro per m
%
imbottigliato. 'ncora oggi per( siamo ben lontani da un
adeguamento a queste indicazioni.

)n quadro aggiornato * quello redatto da +egambiente e 'ltreconomia c#e #anno mandato un
questionario a tutte le Regioni Italiane c#iedendo i criteri per la determinazione del canone,
l$estensione delle concessioni, i volumi imbottigliati nel 201% e altre indicazioni riguardanti
l$attivit di imbottigliamento sul territorio regionale. Il quadro c#e emerge deriva dalla risposta di
tutte le amministrazioni regionali, eccetto la +iguria ,stando ai dati del dossier dello scorso anno,
farebbe pagare un costo irrisorio di poc#i euro per ettaro, senza prevedere nessun canone in
funzione dei metri cubi imbottigliati o emunti-. +$elemento principale c#e emerge * c#e le
amministrazioni regionali continuano ad applicare in maniera molto eterogenea i canoni di
concessione, ancora una volta applicando nella quasi totalit dei casi, importi e criteri estremamente
vantaggiosi per le aziende c#e imbottigliano. Sono poc#e le novit rispetto agli altri anni, e anc#e
laddove si * rivista la normativa, non sempre si * adeguato il canone ai criteri dettati dalla
!onferenza Stato"Regioni. In Puglia ad esempio, anc#e in seguito all$ultima delibera di .iunta del
febbraio scorso, si continua a pagare solo in funzione degli ettari dati in concessione e non dei
volumi prelevati per l$imbottigliamento. /a segnalare, invece, tra le modific#e pi0 evidenti, la
situazione della Sicilia, c#e #a rivisto i canoni di concessione, aumentando il costo in funzione della
superficie occupata da 10 a 0 o 120 euro1#a e inserendo oltre al canone per volumi emunti ,pari a 1
euro1m
%
- anc#e quello in funzione dei volumi imbottigliati ,2 euro per m
%
-. In molte regioni per( le
normative fanno riferimento ancora a decreti o leggi regionali precedenti agli anni 2000, alcune a
leggi precedenti gli anni $20 o anc#e gli anni $304 in 5olise la regolamentazione delle concessioni
delle acque minerali fa riferimento addirittura al Regio /ecreto n.166% del 1223 ,seppure
aggiornato e coordinato dal /.+gs. 06 agosto 1222 n. 21%-. Solo in due casi vengono adottati criteri
in linea con il documento della !onferenza Stato"Regioni con un canone in funzione degli ettari,
uno per i volumi emunti e uno per quelli imbottigliati. Si tratta della Sicilia e del +azio, unic#e due
promosse dalle pagelle di +egambiente e 'ltreconomia.

7ppure si tratta semplicemente di applicare in Italia quello c#e le normative europee ci c#iedono da
tempo, ovvero attuare un sistema di tassazione 8ambientale9 per tutte quelle attivit c#e nel loro
svolgimento causano un impatto sul territorio e sulle risorse naturali, tra cui rientrano a pieno titolo
anc#e quelle di imbottigliamento, c#e #anno al centro del loro business un bene prezioso e
fondamentale per l$ambiente e la vita, l$acqua. Partendo da questo presupposto proponiamo di
4

istituire un canone minimo nazionale per le concessioni di acque minerali pari ad almeno 20 euro a
m
%
. )n dato c#e non deve impressionare nessuno perc#: si tratta "comunque" solo di 0,02 euro al
litro imbottigliato, ovvero un ordine di grandezza minore rispetto al prezzo medio di vendita c#e si
aggira intorno ai 20 centesimi al litro. 'i tassi attuali di prelievo si ricaverebbero circa 2&0 milioni
di euro, rispetto a un giro di affari per le imprese, c#e si * attestato, nel 2012, a 2,% miliardi di euro.
Risorse da destinare per le politic#e di tutela e gestione della risorsa idrica e per lo stesso
miglioramento del Servizio idrico integrato, su cui siamo ancora in forte ritardo, non solo sul fronte
del servizio di fognatura e depurazione, per cui abbiamo gi avuto due condanne da parte
dell$)nione europea e nel 2016 si * aperta la terza procedura d$infrazione, ma anc#e su quello di
distribuzione dell$acqua potabile nelle nostre case. 'ncora oggi, infatti, in alcuni !omuni l$accesso
all$acqua a volte * razionato e la distribuzione nelle case * irregolare, soprattutto nei mesi estivi.
.arantire un buon servizio affidabile e migliorarne l$efficacia ; eliminando eventuali discontinuit
dell$approvvigionamento di acqua potabile ; * un intervento necessario, a partire
dall$ammodernamento della rete di distribuzione, c#e ancora oggi perde il %%< dell$acqua potabile
in tubi colabrodo. )n$azione c#e consentirebbe anc#e di minimizzare i volumi prelevati lasciando ai
corpi idrici l$acqua necessaria al mantenimento o al ripristino del loro buono stato di qualit.
=ccorre inoltre aumentare la fiducia degli italiani nei confronti dell$acqua di rubinetto. In Italia le
acque potabili fornite dal servizio di acquedotto sono garantite da numerosi controlli previsti dalla
normativa, sia a carico del .estore del Servizio idrico integrato c#e delle 'ziende sanitarie o delle
'rpa territorialmente competenti. Sulla base dei dati ottenuti da tali operazioni, le istituzioni
competenti, a partire dai Sindaci, devono farsi garanti e promotori di un$operazione di trasparenza e
comunicazione dei dati di qualit dell$acqua potabile, ed essere i primi a denunciare eventuali
anomalie, come nel caso di derog#e relative ad alcuni parametri o situazioni di criticit puntuali di
inquinamento, per garantire e favorire l$utilizzo di acqua di rubinetto, pi0 economica e pi0
sostenibile di quella in bottiglia, fornendo costantemente dati ed elementi utili a un utilizzo sempre
pi0 consapevole del Servizio idrico.
Solo cos> sar possibile perdere il primato europeo di consumo di acqua in bottiglia, con 122
litri1abitante consumati, c#e detiene il nostro Paese. !onsumi c#e causano un uso di oltre %&0mila
tonnellate di P7?, con l$emissione di 1,2 milioni di tonnellate di !=2, oltre una gran quantit di
rifiuti plastici c#e solo per un terzo vengono avviati a raccolta differenziata e di cui solo la met
avviata a riciclaggio.
@uesti sono i presupposti c#e gi da diversi anni #anno portato +egambiente e 'ltreconomia a
portare avanti azioni e campagne per la promozione e la diffusione dell$utilizzo dell$acqua di
rubinetto attraverso iniziative di sensibilizzazione dei cittadini e nelle scuole, con gli esercizi
commerciali c#e utilizzano l$acqua in brocca, coinvolgendo i cittadini. =ccorre per( il contributo
anc#e degli altri soggetti interessati, mettendo in campo interventi come la distribuzione delle
8etic#ette dell$acqua potabile9, l$utilizzo di acqua in brocca nelle mense scolastic#e o l$installazione
di erogatori sui luog#i di lavoro, o fontanelle nelle strade e nelle piazze cittadine. ?utte azioni c#e
+egambiente e 'ltreconomia continuano a portare avanti con la campagna Imbrocc#iamola
,AAA.imbrocc#iamola.org- .
5

1! Il record tutto italiano di consumo di acqua in bottiglia
+a produzione e il consumo di acqua minerale in Italia non conosce crisi. Infatti gli ultimi dati
disponibili, relativi al 2012, indicano un aumento dei volumi prodotti, passati da 12,%& miliardi di
litri del 2011 a 12,6& nel 2012. ' queste produzioni si affianca un giro di affari stimato dalle stesse
associazioni di categoria di 2,% miliardi di euro ,dato al 2012-. 'lla base di questi numeri c$*
l$elevato consumo di acqua in bottiglia degli italiani, c#e ci consente di avere il primato europeo in
questo settore, con 122 litri per abitante ,pi0 di mezzo litro a testa al giorno-.

/al 12B0 il consumo pro"capite * andato crescendo, insieme al circuito dell$import1eCport nel
mercato italiano. 'nc#e qui l$andamento #a degli alti e bassi, con un picco massimo nel 2002, con
1,o miliardi di litri, scendendo drasticamente del 23< nel 2006 e tornando di nuovo a crescere fino
al 2012, con una leggera flessione nel 2002. Stando ai dati del rapporto Deverfood al 2012, le
regioni del nord sono quelle in cui avviene il maggior consumo di acque in bottiglia ,62<-, seguito
dal centro ,2&<- e dal sud e isole ,2<-.

Fonte: MinerAcque - Elaborazione Legambiente - Altreconomia


In Italia, secondo l$ultimo annuario Devitalia1Deverfood, sono 1& gli stabilimenti c#e
imbottigliano acqua minerale per 22 marc#e totali. Sono l$estremo nord e l$estremo sud della
penisola a contendersi il maggior numero di stabilimenti c#e imbottigliano e di marc#e. +a regione
+ombardia, sul podio al primo posto insieme a Piemonte e Sicilia, #anno rispettivamente 1B, 1% e
10 stabilimenti imbottigliatori d$acqua, con numeri di marc#e molto elevati, rispettivamente %3, %&
e 2%. Eanalino di coda la Puglia e la Falle d$'osta, con rispettivamente % e 1 stabilimenti
imbottigliatori per 6 e 1 marca di acqua minerale prodotta.
6


U&I'( PR)*U''I+, , -AR./,
*,LL, A.0U, .)&1,2I)&A', I& I'ALIA
R,3I)&,
4tabilimenti di
imbottigliamento
,num.-
-arc5e Acque
.onfezionate
,num.-
+ombardia 1B %3
Piemonte 1% %&
Sicilia 10 2%
7milia Romagna 10 22
5arc#e 11 22
)mbria 2 21
?oscana 12 12
Sardegna 10 1B
Feneto 1
!alabria 12 1
Dasilicata & 1&
!ampania 3 12
+azio 2 10
?rentino 'lto 'dige 3 B
Eriuli Fenezia .iulia & B
'bruzzoG5olise 6 &
+iguria 6 6
Puglia % 6
Falle dH'osta 1 1

Fonte: Elaborazione Legambiente Altreconomia su dati Annuario BEVITALIA/Beverood !"#$"%
@uesti grandi volumi di acqua imbottigliata causano l$utilizzo di elevatissime quantit di plastica.
Infatti, vengono utilizzati principalmente imballaggi e contenitori di plastica ,B0< del totale- con un
grande impatto ambientale, e per soddisfare l$incomprensibile sete di acqua minerale degli italiani,
vengono utilizzate oltre miliardi di bottiglie di plastica da 1,& litri, per un totale di pi0 di 6&0 mila
tonnellate di petrolio utilizzate e oltre 1,2 milioni di tonnellate di !=2 emesse. .randi quantitativi
di plastica c#e purtroppo, solo per un terzo, vengono correttamente avviate a recupero e riciclo.
Inoltre, per spostare enormi quantitativi di bottiglie di plastica in tutta Italia * utilizzato per la
maggiore il trasporto su gomma, circa l$B&< del totale, con immissioni notevoli di !=2 in
atmosfera. Dasti pensare c#e un litro d$acqua imbottigliato nel nord Italia percorre oltre mille
c#ilometri prima di arrivare sulle tavole dei cittadini pugliesi e viceversa.
7

2! I canoni di concessione #er le acque minerali, #romossi e bocciati
Iel 200, la !onferenza delle Regioni, aveva approvato un documento per uniformare i canoni da
applicare per le concessioni rilasciate alle societ c#e imbottigliano l$acqua ,canoni da 1 a 2,& J per
m
%
o frazione di acqua imbottigliata4 0,& a 2 J per m
%
o frazione di acqua utilizzata o emunta4 infine,
%0 J per ettaro o frazione di superficie concessa-. /i seguito abbiamo elaborato i dati provenienti
dalle risposte ai questionari inviateci dalle Regioni, dividendole in promosse, promosse con riserva,
rimandate e bocciate, in base al rispetto delle indicazioni contenute nel documento e secondo questi
criteriK
PromosseK Regioni c#e #anno previsto i maggiori canoni per le concessioni sulle acque
minerali
Promosse con riser6a7 Regioni c#e prevedono il doppio canone ,volume G superficie-
secondo le linee guida nazionali, con canoni per i volumi imbottigliati o emunti tra 1 e 1,&0
euro per m
%
. Sono comprese anc#e le Regioni c#e stanno adottando o #anno adottato
regolamenti pi0 equi, anc#e se non totalmente in linea con le indicazioni nazionali.
Rimandate7 Regioni c#e, pur prevedendo un canone in funzione dei volumi imbottigliati,
applica importi inferiori a 1 euro per m
%
, in disaccordo con le linee guida nazionali
8occiate7 Regioni c#e prevedono solo il canone sulla base della superficie della concessione
e non sui metri cubi di acqua emunta o imbottigliata.

Regioni bocciate
Per quanto riguarda i canoni di concessione, le regioni bocciate sono, ancora una volta, il -olise, la
Pro6incia autonoma di 8olzano, l$,milia Romagna e la 4ardegna. ?ra queste anc#e la Puglia,
c#e nonostante abbia rivisto, nel febbraio 2016, la norma c#e stabilisce i criteri per il pagamento dei
canoni di concessione ,/.R 1212016-, continua ad applicare esclusivamente un canone annuo in
funzione della superficie e non dei volumi emunti o imbottigliati.

Regioni rimandate
+e regioni rimandate sono quelle c#e, pur applicando un doppio canone, impongono importi
inferiori ad 1J1m
%
, diversamente da quanto indicato dalle linee guida nazionali. Per l$anno 2016
sono la 8asilicata, la .am#ania e la 'oscana, c#e applica un canone unico, solo in funzione dei
volumi imbottigliati. +a 8asilicata #a raddoppiato il canone imposto per i litri imbottigliati,
portandolo 0,0J1m
%
,comunque ancora al di sotto del minimo previsto dalle linee guida nazionali-.


Regioni #romosse con riser6a
+e Regioni promosse con riserva, quelle cio* c#e applicano un doppio canone con importi uguali o
superiori a 1J1m
%
sono l$Abruzzo, la .alabria, il 1riuli +enezia 3iulia ,anc#e se il canone di
1,0J1m
%
* scontabile fino al 30<-, il Piemonte ,#a aumentato sia il canone relativo agli ettari
8

occupati, c#e quello relativo ai volumi imbottigliati, portando il primo da 20, a %&J1#a e il
secondo da 0,3& a 1J min.11,20J maC, ma al tempo stesso prevede forti agevolazioni per quelle
aziende c#e si attengono ad accordi per tutelare l$occupazione, c#e di fatto risc#iano di rendere
vano l$aumento del canone-, le -arc5e, l$Umbria ,anc#e se il canone di 1J1m
%
* imposto solo per i
volumi emunti e non per quelli imbottigliati e le rilevazioni sono ferme al 2012-, la +alle dAosta,
la Pro6incia autonoma di 'rento, la Lombardia e il +eneto. ?re di queste regioniK Abruzzo,
.alabria, Piemonte e +eneto, prevedono forti sconti sui canoni delle concessioni per i volumi
imbottigliati, se le aziende imbottigliatrici sottoscrivono con la regione un protocollo di intesa
recanti patti per la difesa dei livelli occupazionali.

Regioni #romosse
Sono presenti anc#e esempi positiviK il primato per i canoni pi0 alti spetta al Lazio, c#e applica una
quota per gli ettari, una per i volumi emunti ed una per i volumi imbottigliati, rispettivamente di
&,21"1%0,62J1#a, 1,02Jm
%
e 2,13J1m
%
. ' cui si aggiunge anc#e la 4icilia, c#e in seguito alla norma
del maggio 201% #a applicato un canone pi0 alto alle concessioni, c#iedendo alle ditte
imbottigliatrici, da 0 a 120J1#a a fronte dei 10,12J dello scorso anno, e seguendo l$esempio
virtuoso del +azio #a adottato, da quest$anno, il triplo canone ,1 J1m
%
per i volumi emunti e 2 per
quelli imbottigliati J1m
%
-
9


LA .LA44I1I.A *,LL, R,3I)&I I'ALIA&,
Regione 3iudizio
+ariazione
dei canoni
ris#etto al
*ossier
201
Regione 3iudizio
+ariazione dei
canoni ris#etto
al *ossier 201
1 Lazio

L 12 Veneto

L
2 &icilia

M 1 Basilicata

M
Abruzzo

L 14 'am(ania

M
4 'alabria

L 19 Toscana

L
9
Friuli Venezia
)iulia

M 1" Bolzano

L
" Lombardia

M 1:
Emilia-
*omagna

M
: Marc+e

L 1$ Molise

L
$ ,iemonte

M 1; ,uglia

L
; Trento

M 20 &ardegna

M
10 -mbria

L 21 Liguria nd
11 Valle d.Aosta

M
L,3,&*A

Promossa
Regione c#e #a previsto i maggiori canoni per le concessioni sulle acque
minerali

Promossa
con riser6a
Regione c#e prevede il doppio canone ,volume G superficie- secondo le
linee guida nazionali, con canoni per i volumi imbottigliati o emunti tra
1 e 1,&0 euro per m
%
. Sono comprese anc#e le Regioni c#e stanno
adottando o #anno adottato regolamenti pi0 equi, anc#e se non
totalmente in linea con le indicazioni nazionali.

Rimandata
Regione c#e, pur prevedendo un canone in funzione dei volumi
imbottigliati, applica importi inferiori a 1 euro per m
%
, in disaccordo con
le linee guida nazionali

8occiata
Regione c#e prevede solo il canone sulla base della superficie della
concessione e non sui metri cubi di acqua emunta o imbottigliata.N +a
Provincia di Dolzano determina il canone annuo in base alle portate
medie annue concesse

Fonte: Elaborazione Legambiente e Altreconomia su dati *egioni "#$/

10

,4',&4I)&, *,LL, .)&.,44I)&I, &)R-, *I RI1,RI-,&') , .RI',RI
A*)''A'I P,R IL PA3A-,&') *,L .A&)&, &,LL, R,3I)&I I'ALIA&,

&orma di riferimento e estensione delle
concessioni
.riteri di determinazione del canone
Regione
L,33,
R,3I)&AL,
*I
RI1,RI-,&')
,stensione
<5a=
+olumi
imbottigliati
o <emunti= >
m

<1000l=
<?@5a=

<?@m

=
emunti
<?@m

=
imbottigliati

Altro
Abruzzo
+.R. n.1& del
1010312002"
art.%% e s.m.i.K "
+.R. n.6% del
23110120104 +.R.
n.1 del
10101120114 +.R.
n. 6 del
1B11212012
%21
66.2B6
,%3.031
in plastica
3.21%
in vetro-

6,00N




forfetario
,%.01&,B0-
8asilicata
+.R. n.21 del
110%12011
2
302.B%B
,B.321
in plastica
61.0631 in
vetro-
3&,02
,minimo
3.&02,&2-
0,0
8olzano
+.P. n.3 del
%01021200&
"
&&.B02 solo in
vetro
"
In funzione
delle portate
derivateK
30&,10 l1s
,minimo
3.0&0,30-
.alabria
+.R. I. 6012002 ;
RR n. %12011 ;
RR n. 1212012
,modifica della
RR n. %12011- ;
!anoni definiti
con /elibera di
.iunta Regionale
n. 1B% del
2.06.2012
26B
266.2&6
,2%2.36
in plastica
&.2B0 in
vetro-
0,00
,minimo
2.&00,00-

1,00 plastica
0,&0 vetro

.am#ania
+. R. n.B1200B
art. %
&6%
1.&%6.22
,1.6%0.%1%
in plastica
106.& in
vetro-
%B, 0,%0
,milia
Romagna
+egge Regionale 13
agosto 12BB, n. %2
1.0B% " 21,2B "
1riuli
+enezia
3iulia
/P Reg. n.
0321Pres. dd.
2116120104 +egge
regionale
2211212010, n.
22, art. 2, commi
3, B e 2 e art.
1%,&
2%B.3B6
,220.B03 in
plastica
13.233 in
vetro-
%1,3
,minimo
%&,10-
1,0


11

1&, commi 13 e
1B4 /P. Reg. n.
1031Pres. dd.
1B1&12012
Lazio
+.R. 10B12003
n.1& ; art 3
2.162
12%.1%
,1.3%1 in
plastica
2.60& in
vetro-
&,21
O2&.000.000
l1a ,minimo
2.313,01-
1%0,62
P2&.000.000
l1a ,minimo
&.6%6,02-
1,02 2,13
Liguria Id Id Id nd nd nd Id
Lombardia
+.R. n.66 del
12B0 e s.m.i.4
,dal 2002 sono
delegate le
Province-
6.22
1.%21.&B
,1.21.B in
plastica
106.212 in
vetro-
%6,2%
,minimo
%.62%-

1,20 in
plastica
0,20 in vetro

-arc5e
+.R. 2%10B112B2
I. %2
B2B "
120
,variabile aK
0"%0"20-
1,2&
-olise
R./. 2210311223
n.166% aggiornato
e coordinato dal
/.+gs. 06 agosto
1222 n. 21%
222 " 2,21 "
Piemonte
+.R. 2& del 12
luglio 1226 e
s.m.i. 4
+.R. 16 del 21
aprile 200 e
s.m.i.4
Regolamento
regionale 3
ottobre 201% n.
B1R
6.%B
1.22B.%23
,1.B33.2%0 in
plastica
120.%23 in
vetro-
%&,00
1,00 fino a 0
m%
1,10 da 0
m% a 1&0 m%
1,20 oltre 1&0
m%

Puglia
+.R. 6613& e
s.m.i.
,/efinizione
canone con
/elibera di
.iunta Regionale
; /...R.
nQ1212016-
2&2
31.&22 tot
plastica
1%0 "
4ardegna
Regio decreto
166%112234
/5 n. 2&B del
0210%1122B4
+ n. &%3 del
BB% 262.1%% %2,&6 "

12

261121122%4
+. n. 326 del
2%11211226
4icilia
+.R. 1 ottobre
12&, n. &64 +.R.
1& maggio 201%,
n. 2, art. 16
1.00
3B.0&3
emunti NN
0 fino a 20
mil l1a
120 oltre 20
mil l1a
1,06 2,00

'oscana


+egge Regionale
23 luglio 2006,
n.%B , +a legge
#a delegato ai
2.1B2 " "
/a 0,&0 a
2,00

'rento
'rt. 6 ter della
+egge provinciale
1B102112BB, n.4
!on il /.
Presidente
Provicnia
&101200%, n.10"
1%11+eg.
626
102.603
,62.B22 in
vetro
&2.&0B in vetro
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%B,21
1,20 plastica
0,20 vetro

Umbria AA
+.R. n.22 del
221121200B
2.61%
1.%&.22&
,1.%60.&B% in
plastica
26.312 in
vetro-

1.623.1%B litri
emunti
&0,00
1,00
emunti

+alle
dAostaAAA
+.R. 1%10%1200B &66
1&&.3B& tutti
in plastica
66,02 1,&

+eneto
<dati al
2012=
+egge Regionale
10.10.12B2 n. 60 4
+.R. 12102120034
+.R. 1B102120024
+.R. 10612012
1.66,&&
,di cui
122, % in
aree di
pianura-
2.&01.&BB
,2.%1.26& in
plastica
1B6.6% in
vetro-
5ontagna
113,&%
,minimo
13.%0-
Pianura
&B3,B
,minimo
2%.&03,0-

%,00N
,detratto il
20< della
quantit
imbottigliata
in vetro ed il
100<
somministrata
agli enti
locali-
,ridotto a
1,&0 in
plastica,
ad 1,00 in
vetro-

1. N ridotto per concessionari c#e sottoscrivono un protocollo d$intesa con la regione recante patti sulla difesa
dei livelli occupazionali e per le 8misure di contrasto alla crisi economica nel settore delle acque minerali9
2. NNdati 2012 " NNNper l$art. 3 della +.R. 1%1212011 n.%0, il pagamento dei diritti proporzionali non sono stati
corrisposti per le annualit 2011, 2012, 201%. ; &ote7 > PugliaK +.R. 6613& e s.m.i. ,/efinizione canone con
/elibera di .iunta Regionale " )ltima /...R. approvata /...R. nQ1212016- " SiciliaK +.R. 1 ottobre 12&, n.
&64 +.R. 1& maggio 201%, n. 2, art. 16 " PiemonteK +.R. 2& del 12 luglio 1226 e s.m.i.4 +.R. 16 del 21 aprile
200 e s.m.i.4 Regolamento regionale 3 ottobre 201% n. B1R

Fonte: Elaborazione Legambiente e Altreconomia su dati *egioni "#$/
13

Il mancato introito% #er le Regioni
Pi0 volte +egambiente #a proposto anc#e in Italia, le indicazioni europee ric#iedendo una maggiore
tassazione per l$utilizzo e il consumo di beni ambientali e per lo svolgimento di attivit inquinanti
c#e danneggiano l$ambiente. )n tema c#e riguarda da vicino anc#e il settore delle acque in
bottiglia.
Per questo tra le diverse proposte c$* anc#e quella di disporre, da parte delle Regioni, di diversi
canoni di concessione per l$imbottigliamento, ottenendo cos> maggiori risorse economic#e. Infatti
l$acqua * un bene pubblico e pertanto appartiene a tutti i cittadini. 'ppare, perci(, difficile
comprendere perc#: le aziende imbottigliatrici pag#ino alle Regioni, e quindi alle !omunit c#e le
ospitano, delle quote irrisorie per la superficie occupata dai loro stabilimenti e per i volumi di acqua
prelevata dalle loro attivit, anzi a volte non pagano proprio l$acqua emunta o imbottigliata. 'cqua
c#e viene venduta, come prezzo medio di vendita, a 0,2 J al litro ,stima calcolata sul prezzo alla
vendita di diverse marc#e di acqua minerale-, mentre alle rispettive Regioni, le aziende
imbottigliatrici pagano in media 1,1 J ogni 1000 litri, cio* poco pi0 di un millesimo di euro per litro
imbottigliato, con ampi margini di guadagno. 'ppare infatti subito c#iara la discordanza di costi
pagati dalle aziende private, c#e imbottigliano acqua per il loro personale tornaconto, e quelli pagati
dai cittadini, c#e si ritrovano ad acquistare a caro prezzo un bene c#e di fatto * gi loro. @uello c#e
l$italiano medio va a pagare, infatti, * rappresentato per pi0 del 20< dai costi della bottiglia, dei
trasporti e della pubblicit, unito ovviamente all$enorme guadagno dell$azienda in questione, e solo
per l$1< dall$effettivo costo dell$acqua.
!ome evidenziato dall$indagine di +egambiente e 'ltreconomia, infatti, i canoni di concessione per
le acque minerali stabiliti dalle Regioni, sono estremamente bassi perfino in aree dove vi sono
difficolt di approvvigionamento idrico. Per questo si propone di istituire un canone minimo
nazionale per le concessioni di acque minerali pari ad almeno 20 euro a m
%
,ossia 0,02 euro al litro
imbottigliato-. 'i tassi attuali di prelievo si ricaverebbero circa 2&0 milioni di 7uro, rispetto ad un
giro di affari c#e si attesta, nel 2012, a 2,% miliardi di euro. Risorse da destinare per le politic#e di
tutela e gestione della risorsa idrica.

Sulla base di questa valutazione, di seguito, sono riportati gli introiti attuali per le Regioni e quanto
invece incasserebbero attraverso l$applicazione di una corretta tassazione ambientale, per l$utilizzo
di una risorsa cos> importante come l$acqua. In alcuni casi le differenze sono notevoli, a partire
dalle Regioni in cui le attivit di imbottigliamento sono pi0 rilevanti. !ome la +ombardia, c#e a
fronte di un incasso per metro cubo imbottigliato attuale di 1,& milioni circa, passerebbe ad oltre 2
milioni di euro, o la !ampania, c#e oggi incassa dalle aziende 60mila euro per i litri imbottigliati,
e applicando il canone proposto, arriverebbe invece a %0,3milioni di euro incassati ogni anno. Il
Piemonte passerebbe dagli attuali 2,6milioni di euro a 60. !i sono poi le regioni c#e oggi non fanno
pagare nulla per i metri cubi imbottigliati, regalando di fatto l$acqua alle aziende, come la Puglia,
c#e potrebbe incassare 1,6 milioni di euro all$anno, o la Sardegna, c#e arriverebbe quasi a &milioni
di euro annui.
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*I11,R,&2A *I I&.A44I 'RA I .A&)&I 4UI -,'RI .U8I I-8)''I3LIA'I A''UALI
, 0U,LLI PR)P)4'I *A L,3A-8I,&', , AL'R,.)&)-IA


Regione
Introiti stimati sul canone
attuale #er il 6olume
imbottigliato <?=
Introiti stimati a##licando
un canone di 20 ?@m
imbottigliato
AbruzzoA 2.&33.1% 12.BB&.B0
8asilicata 62&.202 16.12.30
8olzano 0 1.1&1.22%
.alabria 262.%16 6.B22.0B0
.am#ania 60.621 %0.22.%B0
,milia Romagna 0 Id
1riuli +enezia 3iulia 2&%.111 6.33&.B0
Lazio 612.10& %.B2.320
Liguria Id Id
Lombardia 1.&&6.622 2.6%1.320
-arc5e Id Id
-olise Id Id
PiemonteAA 2.%23.222 %2.2.&60
Puglia 0 1.6%0.&B0
4ardegna 0 6.B62.0
4icilia !dati emunti "#$"% Id nd
'oscana Id nd
'rento 122.BBB 2.06B.160
Umbria !dati +a e m/ "#$"% 0 23.%0&.200
+alle dAosta 2&3.06& %.11&.300
+enetoA !dati +a e m/ "#$"% 3.&06.36 &0.0%1.30

0calcolo atto non tenendo conto delle detrazioni (reviste1 00calcolo sul canone massimo (revisto (er l.imbottigliato
Fonte: Elaborazione Legambiente e Altreconomia su dati *egioni

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