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Le prospettive d'impiego
nella societ dell'informazione
Valorizzare il potenziale della rivoluzione dell'informazione
Commissione europea
http://www.europa.eu.int/comm/dg05/soc-dial/info_soc/jobopps/joboppit.pdf
Capitolo I: Introduzione
L'Unione europea sta avanzando a grandi passi verso l'era dell'informazione. La
societ dell'informazione in procinto di diventare una realt per i cittadini e le
imprese europee ed ha gi introdotto i primi cambiamenti nei nostri stili di vita e nei
nostri metodi di lavoro.
Il Consiglio europeo sull'occupazione, riunitosi nel novembre 1997 a Lussemburgo,
ha incaricato la Commissione di valutare le implicazioni di tale trasformazione per
l'occupazione e la formazione.1
La presente relazione risponde a tale mandato. Essa analizza l'impatto attuale della
societ dell'informazione e conclude illustrandone le brillanti prospettive.
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'
'
Conclusioni della Presidenza, paragrafo 35 "Date le possibili ripercussioni nell'ambito della formazione e, di
conseguenza, sull'occupazione, delle tecnologie della conoscenza e dell'informazione, il Consiglio europeo chiede
alla Commissione di fargli pervenire un resoconto entro la fine del 1998 sui risultati ottenuti e sulle prospettive in
materia di commercio elettronico, di sviluppo delle reti aperte e di utilizzazione degli strumenti multimediali per
l'istruzione e la pedagogia".
-1-
Societ dellinformazione
Industrie delle
TIC
L'industria della societ dell'informazione influenza ormai tutti gli aspetti della vita
imprenditoriale, lavorativa e ricreativa, tramite prodotti quali i telefoni mobili, gli
elaboratori, la tv digitale, le reti di teledistribuzione a fibre ottiche e relativi servizi, tra
cui le comunicazioni mobili, le reti informatiche, i collegamenti Internet e i servizi
audiovisivi. Lo scorso anno le spese sostenute dalle imprese e dai consumatori
europei per prodotti e servizi nel campo dell'informazione e della comunicazione sono
risultate superiori a quelle destinate ad automobili, acciaio ed aeroplani.
L'importanza delle industrie della SI
600
in miliardi di ECU
500
400
300
200
100
0
Industrie SI
Industrie TIC
automobili
Fonte: European Information Technology Observatory (OETI) e Panorama dell' Industria UE.
-2-
acciaio
aeroplani
1996
TIC
1997
PIL
1998
1999
8,8%
9,0%
8,0%
7,0%
7,0%
6,0%
4,4%
5,0%
4,0%
3,0%
3,0%
2,0%
1,0%
0,7%
0,6%
0,5%
0,5%
-0,2%
0,0%
-1,0%
1995 / 94
1996 / 95
1997 / 96
Anno
Totale economia
Totale industrie SI
Fonte: IDC
-3-
Posti di lavoro TI
In Europa, come negli Stati Uniti, nel settore dell'informazione si registra una crescita
imponente dell'occupazione sotto la spinta dell'informatica, dei programmi e degli
audiovisivi. L'inversione di tendenza nell'occupazione in genere, ivi compresa la
perdita di un certo numero di posti di lavoro, l'orientamento verso forme d'impiego
alternative e la creazione di nuovi tipi di lavoro, indicano, in generale, un guadagno
netto e una crescita dell'occupazione. Anche nel settore delle telecomunicazioni, in
cui le cifre hanno subito un deciso calo a seguito della deregolamentazione e delle
ristrutturazioni, ci si aspetta un'inversione di tendenza grazie ai nuovi segmenti di
mercato e ai nuovi operatori e prestatori di servizi.
1277
1300
1247
1235
1210
1200
in
mi
gli 1100
ai
a
1113
1016
1005
988
1000
1030
951
921 926
873
873
875
900
800
1994
Serv. di telecomunicazioni
1995
Servizi audiovisivi
1996
1997
Industria TIC
-4-
350,000
140
300,000
120
250,000
100
200,000
80
150,000
60
100,000
40
50,000
20
180
400,000
Posti di lavoro
450,000
0
1992
1993
1994
1995
1996
1997
Posti di lavoro
1998
1999
2000
2001
2002
Abbonati
Fonte: calcoli della Commissione basati su dati forniti dagli operatori e su proiezioni FT sulle comunicazioni mobili
800
700
600
500
400
300
200
100
0
1986
1987
1988
1989
Irlanda
Regno Unito (BT)
1990
1991
1992
Francia
Paesi Bassi
1993
1994
1995
1996
1997
Germania
Svezia (Telia)
Fonte: ANALYSYS
-5-
milioni di utenti
100
80
60
40
20
0
1997
1998
1999
Stati Uniti
2000
2001
Europa
-6-
$bn
1.200
1.000
1.000
OCSE
800
600
400
300
Activmedia
200
Forrester Research
200
OCSE
Forrester Research
0
1996
1997
30
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
miliardi di ECU
300
280 miliardi
250
Totale entrate
200
147 miliardi
150
120 miliardi
123 miliardi
100
50
0
1992
1995
2000
Fonte: KPMG
-7-
2005
1000
900
800
700
3
PIL (%)
600
2.5
500
2
400
1.5
300
3.5
200
0.5
100
Spesa in TI in % PIL
Giappone
USA
Media UE
Minimo valore UE
0
Massimo valore UE
Promozione di
cambiamenti
organizzativi
Sviluppo di una
cultura dimpresa
Miglioramento
del livello
di qualificazione
-8-
Spirito imprenditoriale
Per attirare gli imprenditori e facilitare gli effetti moltiplicatori che creano
impiego, l'UE deve riunire i futuri creatori d'impresa, gli investitori di
capitale di rischio e i creatori nel campo della conoscenza.
La societ dell'informazione ha bisogno di idee nuove, di nuove imprese, nuovi
prodotti e servizi, nuovi metodi di lavoro e di un nuovo atteggiamento nei
confronti del lavoro.
Sono troppo pochi gli imprenditori e le nuove imprese nell'UE. Manca all'Europa
una forte cultura d'impresa. Cio' ulteriormente aggravato dalla mancanza di
incentivi favorevoli all'attivit a causa dei numerosi regimi fiscali che
scoraggiano l'iniziativa. Gli ostacoli giuridici e amministrativi alla creazione di
imprese e all'introduzione di nuovi prodotti e servizi sono frustranti per i nuovi
imprenditori.
Le imprese hanno bisogno di soluzioni amministrative semplici e rapide quali gli
"one-stop-shop" o "sportelli unici" in cui le formalit e procedure applicate dagli
organi competenti e dai diversi Stati membri siano standardizzate. Nella sua
strategia europea dell'occupazione, l'UE l'ha definito un settore chiave ed ha
invitato gli Stati membri a fornire informazioni concrete circa i risultati conseguiti
in tale contesto entro il giugno 1999.
30%
30%
25%
25%
20%
20%
15%
15%
10%
10%
5%
5%
0%
0%
-5 %
-5 %
-9-
Collegamenti Internet
in rapporto ai costi
120
EL
100
80
A
IRL
UK
60
NL
40
D
B
DK
USA
SE
20
FIN
Canada
0
0
10
15
20
Diffusione di Internet (%)
25
30
35
- 10 -
ECU 28500/mese
18
16
14
12
10
8
ECU 5900/mese
6
4
ECU 1600/mese
2
0
Interno USA (AT&T)
Interno UE (media)
Internazionale UE (media)
L'uso delle reti elettroniche a fini commerciali o privati ostacolato sia dai costi
elevati che dalla mancanza di un quadro giuridico chiaro e trasparente, in
particolare, tra gli Stati membri (diritti di propriet intellettuale e protezione della
privacy, comunicazione commerciale, requisiti di forma per quanto concerne i
contratti, ricorsi, responsabilit, firma elettronica, imposte, ecc...), nonch di
una trasmissione sicura. Il commercio elettronico non riconosce frontiere
geografiche e pu spostarsi facilmente; pertanto l'UE dev'essere anche in
futuro ai vertici di tale processo, stabilendo un quadro mondiale per tali
questioni.
Mancanza di servizi/prodotti
Conoscenze insufficienti/difficolt di
comprensione
Sicurezza
0%
10%
20% 30%
40%
50%
60%
70%
80%
- 11 -
Utilizzo delle TIC da parte delle imprese - le piccole imprese sono in ritardo
%
100
99
94
86
82
80
imprese (in %)
68
67
60
53
44
39
40
36
27
19
20
18
17
16
6
0
Computers
PC with modem
Grandi imprese
Internet access
PMI
EDI
Video conferencing
Microimprese
Le imprese che hanno investito nelle TIC hanno migliorato la loro produttivit,
consolidando nel contempo la loro posizione concorrenziale sui mercati
mondiali.
50
43
imprese (in %)
40
33
32
30
30
28
20
20
13
11
10
11
9
6
3
0
E:mail
EDI
Videoconferenza
Stati Uniti
Germania
Intranet
Regno Unito
Francia
45
41
37
imprese (in % )
40
30
30
20
12
14
10
2
0
Germania
Francia
Regno Unito
Stati Uniti
- 13 -
Giappone
-1
- 14 -
Altro
3344
313
Scienze naturali
250
321
Scienze mediche
Maschi
Femmine
686
1284
Ingegneria e Architettura
296
324
Matematica e Informatica
123
500
1000
1500
- 15 -
2000
2500
3000
3500
4000
100
80
Numero di PC
60
40
20
0
Massimo valore UE
Minimo valore UE
Media UE
Stati Uniti
Giappone
Servizio clienti
Commercializzazione e vendita
Lavoro in quipe
Imprese dalle
migliori prassi
Tutte le Imprese
Tecniche di produzione
0%
10%
20%
30%
- 16 -
40%
50%
60%
70%
80%
90%
12
10
8
6
Mi
lio
ni
4
2
0
-2
-4
15-24 anni
25-49 anni
50-64 anni
"La familiarit con la tecnica sta acquistando la medesima importanza che il saper
leggere e scrivere. Tuttavia, i nostri sistemi educativi le attribuiscono tuttora un ruolo
marginale. Troppo spesso, la formazione in informatica viene considerata come un
aspetto accessorio, secondario, del processo di formazione. Gli investimenti nel
nostro futuro, nei nostri figli e nella loro istruzione, non stanno al passo con
l'evoluzione tecnologica" (Dichiarazione comune del Vertice sull'occupazione e la formazione nella
societ dell'informazione, 22 settembre 1998).
- 17 -
45
40
scuole (in % )
35
30
25
20
15
10
5
0
Au
Be
De
Dk
Fn
Fr
Gr
PC
Ir
Lx
Nl
Po
Sp
Sw
UK
Collegamento Internet
- 18 -
Tuttavia, tale potenziale non tuttora sfruttato appieno. L'accesso alla societ
dell'informazione resta strettamente legato alla ricchezza, all'istruzione e
all'occupazione. Il prezzo resta un ostacolo importante e sono tuttora molto
pochi i PC presenti nelle famiglie in Europa: per i pi, il posto di lavoro
rappresenta ancora la principale via di accesso all'informatica. La presa di
coscienza del potenziale della tecnologia tuttora insufficiente, in particolare
tra i gruppi che potrebbero trarre i massimi benefici da tale utilizzo. La
situazione aggravata, inoltre, dalla scarsa familiarit degli utenti con
l'informatica. Vi sono, inoltre, marcati squilibri regionali. importante far si' che
l'era dell'informazione non provochi nuove divisioni sociali, bens che promuova
l'integrazione dei gruppi esclusi e la coesione.
necessario di conseguenza che sia i poteri pubblici che l'industria investano
nella sensibilizzazione e nell'accesso pubblico. I nuovi servizi e prodotti non
saranno adottati se il pubblico non potr accedervi. Come i telefoni pubblici
costituiscono parte integrante del servizio universale (nonostante la presenza
pressoch generale del telefono nelle famiglie), cos i punti di accesso pubblico
(ad esempio, nelle biblioteche, negli istituti scolastici e nei centri d'informazione
locali) saranno essenziali per costruire una societ dell'informazione in cui
nessuno sia escluso.
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'
L'insieme di tali fattori offre un'opportunit unica per stimolare una crescita
economica duratura, migliorare la competitivit, promuovere l'integrazione e la
coesione e creare occupazione di qualit nell'UE. Tuttavia, bench la creazione
d'impiego sia gi in atto, l'intero potenziale della societ dell'informazione nel
campo dell'occupazione sar sfruttato in modo ottimale solo se si
valorizzeranno sistematicamente tali sinergie.
Si tratta di una questione che interessa tutti. Attualmente, la mancanza di coerenza e
di orientamento generale delle politiche impedisce all'UE di valorizzare pienamente le
possibilit offerte dalla societ dell'informazione.
Vanno attuate politiche intese a sviluppare tale potenziale al fine di migliorare la
qualit della vita sul lavoro e durante il tempo libero. In tal modo, l'UE potr mostrare
gli effetti positivi conseguibili attuando politiche coordinate in un campo di importanza
primaria per i suoi cittadini: l'occupazione.
Molto gi stato fatto per rispondere a tale sfida. L'UE all'avanguardia nel processo
di liberalizzazione delle telecomunicazioni e svolge un ruolo di primo piano negli
sforzi a livello internazionale per creare un ambiente favorevole allo sviluppo del
commercio elettronico. Sono state avviate iniziative europee al fine di semplificare le
procedure giuridiche e amministrative per le imprese, di promuovere lo spirito
d'impresa, di sviluppare le necessarie basi della tecnologia avanzata, di incoraggiare
gli investimenti di capitale di rischio e di promuovere il partenariato tra datori di lavoro
e lavoratori per una nuova organizzazione del lavoro.
Basati sul coordinamento e sul seguito delle politiche nazionali dell'occupazione, i
quattro pilastri della strategia europea dell'occupazione - spirito d'impresa, flessibilit,
capacit di impiego e pari opportunit - sono tutti di vitale importanza ai fini della
riuscita dello sviluppo della societ dell'informazione.
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Gli Stati membri dovranno elaborare strategie nazionali globali nel campo della
societ dell'informazione al fine di affrontare con interesse rinnovato e con
massima urgenza tali questioni.
i Ogni Stato membro dovr designare un rappresentante di alto livello che
coordiner la strategia nazionale e contribuir al coordinamento della strategia
dell'UE.
i Gli Stati membri dovranno presentare le loro strategie nazionali globali entro
il giugno 1999, prestando particolare attenzione alle sfere di azioni prioritarie
suindicate. Tale esercizio dovr essere strettamento coordinato con il progetto di
linee direttive per l'occupazione 1999, che insistono in maniera particolare sullo
sfruttamento del potenziale di occupazione della societ dell'informazione. Di tale
nuova priorit si dovr tener conto nei piani d'azione nazionali che dovranno essere
presentati entro la met di giugno 1999. Gli Stati membri sono invitati a presentare
le loro strategie globali della societ dell'informazione insieme ai loro rapporti sui
PAN.
i Dovr essere data priorit assoluta all'applicazione immediata delle iniziative
comunitarie direttamente connesse con la societ dell'informazione. In
particolare, nei campi delle telecomunicazioni, dell'audiovisivo, del commercio
elettronico, del capitale di rischio, della ricerca e dello sviluppo, dell'occupazione,
dell'istruzione e della formazione, della coesione e degli affari internazionali.
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