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STORIA DEL TEATRO E DELLO SPETTACOLO

Beckett: scrittore irlandese della seconda met del 900 che scrive in francese
La forte rottura verso la precedente tradizione teatrale ci che caratterizza lopera di
Beckett. l suo teatro caratterizzato da una mancanza di ener!ia "implode su se
stesso# e desta$ilizza le forme canoniche della drammatur!ia.
%a vediamo comera il teatro prima di Beckett nella tradizione occidentale.
l teatro& o arte drammatica& risale al periodo delle !randi tra!edie !reche& al tempo di
'ristotele "()* a.+.#. ,!li il primo che dichiara lessenza del teatro "nella -oetica# a
partire dalla sua esperienza. l teatro& per 'ristotele& . sostanzialmente '/01,2
"dramma dal !reco dram 3 a!ire#. ' teatro si assiste ad una coerente concatenazione
di fatti che si determinano lun laltro fino allo scio!limento o alla catastrofe finale.
4eatro non imitare persona!!i o caratteri ma imitazione di azioni. 5uesto non
si!nifica che i persona!!i e i loro caratteri siano poco importanti o non de$$ano
risultare credi$ili& anzi& devono esserlo per la $uona riuscita dellopera e per
consentire allo spettatore limmedesimazione.
-er 'ristotele per lazione viene prima: la vera anima del teatro e devessere $en
costruita per rendere credi$ili i persona!!i. l $ravo drammatur!o sce!lie "non
inventa& ma pesca dal repertorio mitolo!ico# prima la storia& il mithos "come catena di
azioni#. l persona!!io e il suo carattere dipenderanno dal ruolo che dovr interpretare
allinterno dellazione. 6un7ue lazione determina il persona!!io& che non sar mai
$ello in s8& come pura potenzialit statica& ma il suo carattere sar ade!uato e
coerente alle azione che il mithos !li far compiere. l persona!!io teatrale deve
essere sempre in azione.
%a poich8 anche in letteratura il persona!!io a!isce& cos che caratterizza lessenza
teatrale9 'ristotele ci spie!a che sia il dramma sia la letteratura epica si riferiscono
allazione& ma& mentre lepica ci racconta lazione& la scrittura teatrale ce la mostra
direttamente come azione sotto i nostri occhi& senza la mediazione della voce
narrante. La presenza del narratore rende possi$ile se!menti di testo che non
coincidono con la narrazione dellazione "es.: descrizione di luo!hi o persona!!i&
commenti& :#: possi$ile& insomma& la sospensione dellazione.
1el teatro sono le azioni del persona!!io a determinarne il carattere.
Linterpretazione de!li eventi 7uindi diversa perch8 la avviene alla luce di 7uello
che uno sa "se me lo dice prima il narratore vedo le cose con un punto di vista diverso
da 7uello di chi invece lo scopre nel susse!uirsi dellazione teatrale#.
'ltro elemento essenziale del teatro "implicito secondo 'ristotele# viene esplicitato
successivamente da ;e!el nella sua ,stetica "<)00#: o!ni azione deve avere un fine&
ma il dramma tale che il fine individuale viene ostacolato da altri che !li oppon!ono
un fine opposto. 1ella contrapposizione ci sono conflitti reciproci. l dramma
pertanto si $asa su azioni che portano alla collisione. ;e!el fa una distinzione fra
azione ed azione drammatica& allori!ine della 7uale c la volont so!!ettiva "di un
so!!etto& cio un uomo consapevole# di !iun!ere ad un fine.
1on c azione se non c una meta da ra!!iun!ere "il fiume che scorre o un sasso
che cade non sono azioni ma accadimenti#. =n !esto casuale ed immotivato& privo di
<
scopo& non unazione. -arlando di collisione& ;e!el ci dice anche che per ottenere il
conflitto sono necessari almeno due so!!etti "limpedimento dovuto alla sola fatica
delluomo o alla natura& a meno che non ven!a impersonificata& non sono un so!!etto
di contrasto#. 1on pu dun7ue esistere un dramma con un solo persona!!io.
monolo!hi drammatici sono !eneralmente un conflitto con 7ualcuno che non c. l
conflitto interiore non entra a far parte del dramma a meno che laltro me stesso non
si impersonifichi e diventi 7ualcosaltro& cio si concretizzi. l conflitto in teatro non
pu rimanere totalmente interiore perch8 cos> non si passa allazione.
-rima di Beckett 7ualcosa aveva !i cominciato a corrodere il concetto di azione
come dramma.
Lo spazio del dramma lo spazio che separa lapertura del conflitto dalla sua
soluzione che pu essere positiva "commedia# o ne!ativa "tra!edia: sconfitta di una
delle due volont di fronte alla ma!!ior forza dellaltra? impossi$ilit di offrire una
soluzione armonica#.
n teatro la storia damore vive sempre dei conflitti& altrimenti non esistere$$e. @i
potre$$e o$iettare che ci avviene anche nei romanzi& ma nella narrativa il conflitto
esiste !eneralmente piA come meccanismo !eneratore di peripezie che non come
fulcro dellazione ",s. -romessi sposi#. l conflitto un pretesto per aprire ma!!iori
possi$ilit romanzesche& mentre nel dramma il fuoco sempre posto nel conflitto.
=nit dazione "'ristotele#: la vicenda non deve allontanarsi dal suo nucleo
conflittuale.
l dramma per rappresentare il conflitto pu utilizzare solo i dialo!hi.
l conflitto si esprime totalmente nelle $attute& attraverso le parole scam$iate tra i
persona!!i& parole in azione e non sullazione. La parola stessa azione e serve a far
pro!redire lazione& lo strumento del persona!!io per attuare la propria volont.
+hi ha le $attute in 7uel momento ha larma in mano.
La parola drammatica esercita la funzione conativa& una delle funzioni attri$uite alle
parole dalla lin!uistica. @i!nifica che lattenzione non centrata sul messa!!io& ma
su!li effetti del messa!!io sul destinatario. 'nche 7uando la $attuta sem$ra riflessiva
o narrativa& in realt non lo in senso stretto perch8 rivolta ad altri nellam$ito del
dramma e non allo spettatore "eccezione: persona!!i .a parte2#.
%olti romanzi di fine )00Bprimi 900 parlano della rinuncia allazione e
dellincapacit di a!ire del prota!onista "decadentismo ,s: La coscienza di /eno#. n
7uesti romanzi tutto ruota sui conflitti interiori e 7uindi paralizzanti "frantumazione
del so!!etto ,s. =no& nessuno& centomila C -irandello#. l so!!etto non pu piA
pro!ettare azioni decise o assumersi la responsa$ilit di una serie coerente e sensata
di azioni. 5uesta letteratura indice di azzeramento e inde$olimento dei valori "crisi
dei valori#. 1on si vede perch8 unazione de$$a essere compiuta o che priorit darle&
non essendoci una scala di valori di riferimento "impossi$ilit di sce!liere#. 6a 7ui
deriva il !esto !ratuito ed immotivato che& in senso he!eliano& non pu dun7ue essere
considerato unazione& perch8 non determinato da una volont so!!ettiva. 'nche se
un tale !esto pu avere conclusioni tra!iche per 7ualcuno& 7uesto non considerato
D
un dramma ",s. Lo straniero C +amus#& perch8 manca la volont so!!ettiva& c
indifferenza.
5uesta tendenza letteraria moderna a rovesciare lazione in inazione& a trasformare la
decisione in indifferenza& a svuotare i so!!etti dei valori e della volont di a!ire
intacca anche la scrittura teatrale& con conse!uenze molto !ravi e dis!re!anti.
1non si pu dire romanzo3azione& in 7uanto il romanzo non o$$li!ato a farlo e la
dimostrazione la diffusione di romanzi di 7uesto tipo? il romanzo dun7ue per sua
natura predisposto al cam$iamento.
=n teatro dellinazione sem$ra un ossimoro invece non lo .
-rima di Beckett& altri !li hanno fatto da apripista& seppure piA moderatamente e
molto prima del tardo )00. 5ualche secolo prima il pro$lema di un teatro senza
azione era stato sollevato e ci si era posti 7uesta 7uestione per la prima volta con
lopera 'mleto di @hakespeare. @olo alla fine dell)00 per ci si rende conto di ci&
7uando si comincia a studiare lopera in modo diverso.
-rima dell'mleto di @. esisteva !i una letteratura di le!!ende di 7uesto tipo "varie
fonti& tre edizioni& 7ual lori!inale9#.
La follia di 'mleto: non c una traccia coerente nella sua follia. @hakespeare non
mostra la pazzia di 'mleto per vendicarsi "BE forte incoerenza#. 5ualcuno dice che
'mleto era veramente folle& 7ualcun altro che fin!eva.
n realt le cose non stanno cos>.
4.@. ,liot stronc spietatamente l'mleto dicendo che era un fallimento dal punto di
vista teatrale. ,liot non fu a$$astanza acuto da capire la causa del fallimento che
insieme anche la sua !randezza "audacia e novit di @hakespeare#& ma aveva ra!ione
sul fallimento& secondo i canoni classici del teatro elisa$ettiano dellepoca.
l pro$lema dell'mleto che e!li si rifiuta di appartenere allazione drammatica in
cui inserito ed pensare che ne addirittura il prota!onista. Lazione drammatica
molto tradizionale "reven!e tra!edF3tra!edia della vendetta: era tipica del periodo
elisa$ettiano#.
Gi ,schilo scriveva trilo!ie "la triade tipica dei !reci# di tra!edie $asate sulla
vendetta& $asti pensare all0restea. ' $en vedere 0reste sta alla $ase dellidea di
'mleto.
0H,@4,'

+litennestra I '!amennone ,!isto
0reste
deve vendicare il padre secondo
lordine ricevuto da!li dei
'%L,40

Gertrude I -ap /io +laudio
'mleto
deve vendicare il padre secondo lordine del
fantasma di suo padre

,ntram$i i persona!!i hanno dei tentennamenti& ma mentre 0reste li supera& 'mleto
non d mai fine al suo tormento. 'mleto per prima cosa si fin!e pazzo "ma 7uesta
!iustificazione non molto chiara#. La pazzia per 'mleto non uno strumento che
(
facilita la vendetta& ma al contrario !li permette di non vendicarsi? fare il pazzo anzi
!li piace& non si deve !iustificare per 7uello che fa.
+ol suo comportamento spiazza sia !li altri persona!!i sia !li spettatori che si
chiedono cosa stia facendo. 1el momento in cui ci dovre$$e essere unaccelerazione
tra!ica che trascina !li eventi& in 'mleto non c ed lo stesso persona!!io che ci
trascina in lun!o.
,liot ha ra!ione perch8 si chiede .'llora& che succede92 "impaludamento dellopera#.
'mleto non disposto ad accettare la responsa$ilit e il carico dellazione che il
padre& e in un certo senso& la tra!edia stessa !li chiedono. La parola non diventa
azione ma sullazione& ter!iversa. "lali$> proprio la pazzia#.
l fallimento sta proprio 7ui e paradossalmente anche la sua !enialit "per la prima
volta il prota!onista non fa parte dellazione#.
'mleto non n8 vi!liacco n8 $uonoCmite e rinuncia allazione perch8 troppo
moderno per appartenere alla tra!edia tradizionale in cui immerso. 1on ha la
motivazione sufficiente che lo spin!e ad a!ire& sempre pieno di du$$i. +ontinua a
riflettere e lo fa troppo& allontanando lazione. 1on un eroe tra!ico "che invece ha
una certa dose di superficialit che !li permette di non soffermarsi troppo a pensare&
ma di a!ire#.
L'mleto ricco di monolo!hi& parla spesso tra s8 e s8 e non ha molta vo!lia di
comunicare con !li altri "viene meno il valore donativo della parola teatrale#.
5uesta lori!inalit di 'mleto che ne ha decretato anche la !randezza.
l prota!onista contro la sua stessa tra!edia. , un tipo particolare di
conflittoCcollisione.
6ato per che @hakespeare non Beckett& non ha laudacia di fare una tra!edia senza
azione del tutto perci inserisce un finale tra!ico "muoiono tutti#& ma senza utilizzare
'mleto& o me!lio& non sua volont. 'mleto uccide +laudio non per vendicare il padre
ma perch8 arra$$iato "avvelenamento spada e coppa di vino#. 'mleto contro la sua
volont viene chiamato nellazione drammatica. La vendetta si realizza non !razie ad
'mleto& ma nonostante 'mleto e a se!uito di una sovrapposizione di eventi.
l fallimento dellopera drammatica c ed voluto da @hakespeare che conclude
perch8 costretto dal periodo in cui vive& ma lo fa in modo diverso& senza utilizzare
leroe tra!ico.
1ellavvicinarci al 900& riappare il pro$lema dellinazione nel dramma. +i si avvia
ad una nuova forma di teatro che ten!a conto della riluttanza ad a!ire ",s. $sen&
+echov& -irandello#& non dellinazione pura.
Gli spettri C $sen "<))<#: la storia comincia con la tra!edia !i avvenuta. =na vedova
vuol dedicare al defunto marito un orfanotrofio& per salvarne lonora$ilit& poich8 il
marito "lo si scopre nel corso dellopera# era un depravato e un adultero che ha
trasmesso la sifilide anche al fi!lio. l fi!lio innamorato di una ra!azza di umili
ori!ini& che si scoprir essere sua sorellastra "incesto#.
l fi!lio vittima di una tra!edia che si compiuta alle sue spalle& come tutti !li altri
persona!!i che non sono dun7ue prota!onisti della tra!edia. l vero prota!onista il
padre che per !i morto allinizio dellopera.
Le tre sorelle C +echov "<90<#: i suoi persona!!i hanno perduto 7ualsiasi capacit e
volont di a!ire. l fulcro dellopera il trasloco delle tre sorelle dalla campa!na a
*
%osca& trasloco che non avverr mai& perch8 non sanno assumersi la responsa$ilit
del loro destino& sono in 7ualche modo antiteatrali.
J persona!!i in cerca dautore C -irandello.
ASPETTANDO GODOT
n Beckett non c mai una vera e propria vicenda& n8 in teatro n8 in narrativa. 'l
massimo c un racconto che tenta di prendere corpo ma entra continuamente in
stallo. l con!e!no narrativo una macchina rotta "lo sempre stata9 l suo andare
era solo unillusione9# e Beckett vuole mostrarci limpossi$ilit di raccontarla.
-arliamo 7uindi non di trama o vicenda ma semplicemente di tema. l tema dun7ue di
Aspettando Godot unappuntamento .
-er tutti e due i lun!hi atti che compon!ono la pice& il tema lattesa di Kladimiro
ed ,stra!one di Godot& con cui essi hanno& o dicono di avere& un appuntamento.
Godot non arriva e sospettiamo che i due non lo incontreranno neanche mai. , un
appuntamento mancato& ma non per caso. , necessariamente mancato perch8
strutturalmente impossi$ile.
=n appuntamento un accordo tra due so!!etti $asato su tre elementi necessari:
a# le persone L chi
$# il luo!o L dove
c# il momento L 7uando
Basta i!norare anche uno solo dei tre elementi per rendere impossi$ile
lappuntamento.
n Beckett non contin!entemente "a caso# ma ontolo!icamente "per una caratteristica
intrinseca e sostanziale# 7uesti tre elementi non sono defini$ili& precisa$ili&
conferma$ili. n tutta la produzione $eckettiana si assiste allo sfaldamento delle
nozioni di identitCluo!oCtempo.
Kladimiro ed ,stra!one non sanno mai se sono nel luo!o !iusto e se lora !iusta e
nemmeno chi stiano veramente aspettando& perci la loro speranza di incontrare
Godot del tutto illo!ica. %a poich8 si trovano nel teatro dellassurdo (Esling) o
alogon, teatro privo di logica (Aristotele), lillo!icit della situazione non
rappresenta un incentivo ad uscirne& non sprona i persona!!i a cam$iare le loro
azioni? lassurdit di unazione non un $uon motivo per non compierla. Le azioni
7ui sono 7uasi sempre assurde e illo!iche& ma non per 7uesto non ven!ono compiute&
anche se i persona!!i le riconoscono come tali. l recupero dellillo!icit
sconosciuto al teatro di Beckett.
persona!!i persistono nellattesa di un avvenimento che evidentemente
impossi$ile.
-ara!one onesco "tutto cos> assurdo che tutto pu accadere# C Beckett "resistenza e
persistenza di ci che si sta sfaldando#.
'@-,44'160 G0604
M
Gi allinizio ci d una strin!ata indicazione di luo!o e tempo nella didascalia. 1ella
seconda didascalia ci mostra su$ito un esempio dellinutile indaffararsi dei
persona!!i& spesso impe!nati in inconcludenti ed irrilevanti azioni. La tendenza di
Beckett a tenere occupati i persona!!i in 7uesto tipo di !esti fa risaltare ancor piA la
mancanza di vere azioni perch8 non hanno scopo n8 valore di inserimento e pro!resso
dellazione drammatica. @ono operazioni che si ripetono senza alcun esito nonostante
limpe!no e laccanimento dei persona!!i nellese!uirle.
'ccostamento LeopardiCBeckett sul tema del nulla. l teatro $eckettiano un teatro
del27uasi nulla2 perch8 tutta la sua opera un continuo coste!!iare il nulla senza mai
approdarvi veramente.
'nche il primo scam$io di $attute ci annuncia la presentazione di un certo modo
$eckettiano di usare il lin!ua!!io accentuandone le7uivocit& co!liendone la
pluralit di sensi che si riduce a non senso "la pluralit per Beckett non ricchezza
ma confusione#.
4ra i due persona!!i si sta$ilisce un finto dialo!o& non c un ponte comunicativo& ma
o!nuno adatta la frase alla propria situazione e ai propri pensieri& interpretandola
come inserita in un proprio discorso& indipendentemente dallaltro interlocutore.
l lin!ua!!io di Beckett non soddisfa la funzione comunicativa& cosa che dovre$$e
invece normalmente fare proprio il lin!ua!!io& anzi piuttosto un ostacolo alla
comunicazione viste le sue molteplici interpretazioni.
=naltra manifestazione di 7uesta tendenza allincomunica$ilit lutilizzo del
silenzio "utilizzato anche da Beckett# o di unintermina$ile chiacchiera senza senso
che distur$a la comunicazione.
Kladimiro commenta la frase di ,stra!one ma indifferente al contesto in cui viene
detta& co!lie la frase in s8 e la trasferisce nel suo universo& senza preoccuparsi di
confrontarla con luniverso di ,stra!one.
.1iente da fare2: frase passeBpartout.
Le7uivoco non viene chiarito da ,stra!one& forse perch8 non !li interessa o forse
nemmeno se ne accorto. 1onostante lapparente dialo!o& la comunicazione molto
scarsa& anzi diventa il luo!o delle7uivoco& dellincomprensione..
-ro$a$ilmente per Beckett le an!osce esistenziali hanno lo stesso valore del male ai
piedi? forse vuol dirci che luomo ridotto in modo tale che la sua lotta esistenziale
non ha piA no$ilt e importanza di un dolore ai piedi.
@em$ra ci sia una differenziazione di atte!!iamenti e .caratteri2 "con Beckett non si
pu dare uninterpretazione psicolo!ica dei persona!!i& data la loro assurdit e
illo!icit#. 1on avendo un vero carattere& nel senso psicolo!ico del termine& i
persona!!i sem$rano addirittura interscam$ia$ili.
n certi casi vero& in altri no& soprattutto nelle sue due opere ma!!iori "'spettando
Godoto e Ninale di partita#.
n Beckett& soprattutto in 7ueste coppie& c uno strano !ioco per cui a volte i
persona!!i sem$rano u!uali& indifferenti& interscam$ia$ili? daltro canto alle volte
emer!ono tratti che rivelano un residuo di personalit individuale "vuol solo darci
J
7uestillusione9#. 'd una lettura attenta& specialmente allinizio dellopera& troviamo
alcune differenze tra i due "non detto che poi prose!uano anche nel resto
dellopera#. Kladimiro sem$ra cordiale e no$ile& mentre ,stra!one scostante.
n realt Beckett ci fa capire che 7uesta differenza non pu essere fatta. Kladimiro
sem$ra voler fare lo sforzo di capire come vanno le cose& pur rivelando presto di non
essere in !rado di farle. 'l contrario ,stra!one no sem$ra interessarsene o esserne
preoccupato. , Kladimiro che si preoccupa di chi e 7uanti hanno picchiato
,stra!one& mentre e!li indifferente e non lo sa.
+ una differenza di orientamento filosofico fra i due "uno tenta di capire la realt in
cui immerso contro un atte!!iamento indifferente e cinico dellaltro#.
5uesto non si!nifica che Kladimiro mi!liore di ,stra!one& perch8 anche se tenta di
interro!arsi di piA& poi 7uello che sa rispondere meno. ,stra!one forse
filosoficamente piA consapevole.
.4u dici92: denota antipatia e $ur$erit di ,stra!one. %a forse ,stra!one vuole
evidenziare la $analit della domanda di Kladimiro& oppure vuol dire .-iano& siamo
sicuri che io sia 7ui92: uninterro!azione filosofica su chi sono e dove sono#. -er
Beckett i concetti di identitCluo!oCtempo sono molto pro$lematici e attraverso la
risposta di ,stra!one vuole dichiarare che non si possono pronunciare frasi come
7uella di Kladimiro con tanta facilit& dando per scontati 7uesti concetti che invece
non lo sono. La $reve constatazione di Kladimiro ha in s8 tutte e tre le dimensioni
identitCspazioCtempo che invece per Beckett non sono affatto certe. 5uel .di nuovo2
detto da Kladimiro sottolinea il fatto che ci si chiede di continuo se le cose sono
successe oppure no. ,stra!one con la sua risposta mette in du$$io le certezze di
Kladimiro.
Beckett fa a pezzi il lin!ua!!io& azzerandone la funzione conativa. 4utte le frasi che
sem$rano indurre unazione& in realt non la provocano. @i evidenzia cos> lincapacit
di incidere sulla realt.
.La!!iA2 "senza !esto#: un esempio em$lematico e ripetuto di contraddizione tra
$attuta e didascalia. 5uesto caso diverso perch8 la!!iA non ha funzione conativa ma
indicativa " un deittico#& ma lo scopo lo stesso.
Ki una presenza a$$ondante di deittici "parole che possono essere usate e sono
comprensi$ili solo in una situazione condivisa tra due so!!etti#: sono tipici del
parlato e 7uindi del teatro& non del testo scritto. ndicano soprattutto luo!hi "l& 7ui&
:#& persone "io& tu& :#& tempo "adesso& ora& :#. n Beckett c uno sfaldamento
della deissi& li usa to!liendo loro senso per minare le nozioni di identitCspazioCtempo.
FINALE DI PARTITA
=ltimato nel <9MO& conclude il periodo piA ricco e creativo di Beckett "a <0 anni da
'spettando Godot& che era stato vissuto come una sorta di vacanza rispetto alle opere
narrative#. Gestazione piA lun!a e complessa& che ha richiesto un impe!no
totalizzante.
, unopera passata attraverso diverse redazioni "da!li iniziali D atti si passati ad <#
e su$> ulteriori modifiche perch8 Beckett decise di occuparsi interamente di teatro
facendo anche il re!ista dei suoi spettacoli "forse non era molto contento delle
O
rappresentazioni teatrali di Godot e non !li piaceva che i re!isti dessero delle
interpretazioni critiche dei suoi testi#.
-irandello e Beckett partono entram$i come autori di narrativa per poi approdare alla
drammatur!ia ed infine al teatro di re!ia vero e proprio.
n 7uestopera Beckett tende a semplificare e !eometrizzare spazi ed azioni& con una
ricerca simmetrica. Ki un !ioco molto preciso di movimenti ed appare piA
.teatralmente2 pensato. Kenne tradotto in in!lese dallo stesso Beckett.
La tra!edia della condizione umana fol!orante& 7uasi assoluta. 4utte le premesse e
le innovazioni di Godot di esplicitano chiaramente in Ninale di partita.
l tema sempre linsensatezza di un mondo di macerie e immondizia inservi$ili&
desideroso di finire nel nulla& ma incapace di farlo. Lincertezza continua e le
contraddizioni sono determinate da vuoti di memoria& incapacit di rintracciare
costanti che diano una certezza a!li elementi di tempo& luo!o& identit.
n Godot& Beckett sente il $iso!no di dimostrare come e perch8 si sono inde$olite le
nozioni di tempo& luo!o& spazio "si insinua il sospetto di mondi paralleli#. n Ninale di
partita non c 7uesto $isono perch8 tutto apertamente dichiarato: il tempo
inesistente o me!lio avanza ma in modo lentissimo& 7uasi impercetti$ile&
incalcola$ile& imprevedi$ile. @tessa cosa per lo spazio "sem$ra dare per scontato che
si sia !i letto e visto Godot#. +lov dice ./ero2& anche se non uno zero assoluto
"$am$ino#. -er esserci il niente dovre$$e trattarsi di un mondo antecedente alla
creazione "tema della creazione#. l vero caso nasce dal fatto che dal nulla sia uscito
7ualcosa che lessere. 6alle due finestre si vedono la terra e il mare& elementi
separati al momento della creazione. La creazione 7uindi !i avvenuta& ma si
arrestata o re!redita verso il nulla ",14H0-': provocato un certo disordine non si
pu piA tornare allordine precedente& ma solo avvicinarvisi. ,s: il fo!lio che viene
stropicciato e poi riaperto#. 4erra e ac7ua saranno forse deserte ma sono comun7ue
separate dun7ue non c il nulla.
10% 6, -,H@01'GG
nomi dei persona!!i di Beckett incuriosiscono: lipotesi piA accreditata non tanto
nel si!nificato "anche se Godot3God& 6io#& ma nel suono: suonano come tronconi&
pezzi di nome& che apparten!ono a pezzi di uomini& sia fisicamente che
psicolo!icamente. ncapacit di dare unidentit intera.
;amm da hammer "martello#
+lov dal francese clou "chiodo#
1a!! dal tedesco naghe "chiodo#
1ell dallin!lese neil "chiodo#
Hisonanze shakesperiane "parodie di $attute di @hakespeare#:
;amm 3 troncamento di 'mleto
Lo humor nero spesso contrasse!nato da un sarcasmo a!!hiacciante. +omico e
tra!ico sono inscidi$ilmente uniti "non in alternanza tra loro& ma insieme#: .1iente
piA $uffo dellinfelicit2 dice 1ell. 5ui la forza del tra!ico piA netta che in Godot.
%entre Godot appartiene al .!enere2 della farsa "vaudeville: teatro francese
dell)00#& del circo& del mimo& del cinema muto& Ninale di partita sem$ra appartenere
)
di piA al .!enere2 della tra!edia ";arold Bloom#& riscontra$ili nella tra!edia !reca e
di @hakespeare. risultati finali sono per sorprendentemente simili& perch8 se Godot
ispirato a @tanlio e 0llio& lo fa per scoprire la sostanza tra!ica di una simile
comicit. , cos> in Ninale di partita si pensa all,dipo re di @ofocle e al He Lear
shakespeariano.
Beckett ci mostra come& rimasta tutta linfelicit e scomparso o!ni motivo di
!randezza e di!nit umana& il dolore delleroe tra!ico diventa comico e risi$ile. 1on
piA n8 eroe n8 tra!ico. 6el tra!ico restano solo la sofferenza e la solitudine& prive
della !randezza che accompa!na invece ,dipo He e He Lear.
,lementi in comune con 'spettando Godot:
tema !enerale dellinsensatezza e tra!icomico
dinamica di doppia coppia "una principale e una secondaria #? lintervento della
coppia secondaria spezza il ri!ore del dialo!o della coppia principale.
Estragone/Vladimiro Pozzo/Lu!" Clo#/$amm Nell/Nagg
+oppia principale +oppia secondaria +oppia principale +oppia secondaria
linconse7uenzialit
del discorso& la
discrepanza fra parole
e azioni& la tendenza di
uno dei due a fermare
il discorso e a non
rilanciarlo
linconse7uenzialit
del discorso& la
discrepanza fra
parole e azioni& la
tendenza di uno dei
due a fermare il
discorso e a non
rilanciarlo
Happorto
servoCpadrone&
sadoBmasochista
che le!a
indissolu$ilmente&
con
unin!iustificata
propensione
allo$$edienza
servile verso un
padrone cattivo e
persecutorio.
LuckF non
ver$alizza il
proprio odio.
Burattini "servo
manovrato&
movenze
meccaniche#
Happorto
servoCpadrone&
sadoBmasochista
che le!a
indissolu$ilmente&
con
unin!iustificata
propensione
allo$$edienza
servile verso un
padrone cattivo e
persecutorio.
+lov ver$alizza il
proprio odio ma in
pratica non ne fa
nulla e continua
nello$$edienza.
Burattini "servo
manovrato&
9
movenze
meccaniche#
@i evolve in
+lovC;amm
@i evolve in
+lovC;amm
-ozzo cieco "nel
secondo atto#&
!i!ione& cerca
lapplauso facile e
la platea&
atte!!iamento
vittimistico&
arro!anza
;amm cieco&
!i!ione& cerca
lapplauso facile e
la platea&
atte!!iamento
vittimistico&
arro!anza
-aternalismo di
Kladimiro& va!amente
protettivo& tendenza a
filosofe!!iare& volont
di tener vivo il
discorso
-aternalismo di
;amm& va!amente
protettivo& tendenza
a filosofe!!iare&
volont di tener
vivo il discorso
,stra!one: comicit LuckF: comicit +lov: comicit
Kladimiro: volont
illusoria e maniacale di
fare ordine
+lov: volont
illusoria e
maniacale di fare
ordine
nterscam$ia$ilit ruoliCnomi di Godot 7ui non c. 1on ci sono e7uivoci "situazione
immo$ile# n8 incertezze di sostituzioni& ci nonostante la dis!re!azione dellidentit
so!!ettiva ancor piA netta "so!!etto de$ole eCo assente#.
+ome in 'spettando Godot& i persona!!i sono *I< "ra!azzo? $am$ino#. l ra!azzo di
Godot un messa!!ero. l $am$ino no c certezza che si sia: un messa!!ero che
non riesce a portare a destinazione il suo messa!!io9
-aradossi di /enone: avvicinamento asintotico: si avvicinano ma allinfinito non
riusciranno mai ad incontrarsi.
4utto in Beckett un avvicinamento asintotico al nulla.
n Ninale di partita: salvezza 3 che tutto finisca.
@ituazione inamovi$ile& dialo!hi senza senso& tormentoni "importanza teatro comico#
che confermano un continuo ritorno della pice su se stessa& allo stesso punto anche
se non mai veramente 7uello "circolarit imperfetta#. 'nalo!ie& non u!ua!lianze.
'nche !li stessi persona!!i sem$rano rendersene conto.
Lidea che anche nella vita si continui a recitare la stessa parte& ripetutamente.
1onostante tutto 7ualcosa lentamente va avanti. ;amm lo nota "., intanto si va
avanti2& .Pa avons2& Qa neutro& impersonale& indefini$ile del francese#.
l so!!etto scopre di non avere alcun potere sulle cose& nemmeno finirle? si devono
arrendere al ritmo lento del .Qa2. -er 7uesto cose come il suicidio o il silenzio deciso
<0
da 7ualcuno non funzionano. 'lla morte individuale non si pu approdare? si pu
morire solo 7uando 7uesto .Qa2 sar diventato nulla& cio mai "movimento
asintotico#.
-artita3 la vita. La situazione? Beckett aveva in mente una partita di scacchi e i
movimenti su!!eriti dalle mosse finali della partita in cui si tenta lo scacco al re.
@i rafforza lidea sim$olica di ;amm come re "'mleto#& al centro assoluto dello
spazio& il tiranno in posizione re!ale& leroe tra!ico della tradizione occidentale "che
sempre un sovrano? 7uando nell)00 scompare la tra!edia classica& il dramma
$or!hese della modernit non ha un re come eroe tra!ico#.
;amm la caricatura& la parodia del re& senza piA corona? cita Hiccardo e
%ac$eth? carrozzella 3 trono? disperato $iso!no di sentirsi o$$edito e !uardato con
devozione dai sudditi "ca!nolino di pezza#. 5uanto piA ;amm tenta di ricordare
leroe tra!ico& tanto piA la sua caduta ne dimostra la fra!ilit e linconsistenza.
5uesto re a sua volta un sim$olo del so!!etto occidentale costruito dalla filosofia
che ha lillusione di un so!!etto al centro della propria vita& dominatore di eventi&
padrone di se stesso e del mondo. ;amm ne denuncia la misera condizione& viene
deriso e parodiato.
;amm tenta di essere persona!!io ma la sua una so!!ettivit teatrale finta? ha
$iso!no di tenersi insieme per darsi limportanza del persona!!io teatrale. -reso da
7uesto sforzo piA di una volta introduce il discorso con .4occa a me2 "metafora
scacchistica#& tentativo teatrale di ricostituirsi.
Le opere di Beckett parlano sempre della rovina di 7uesto so!!etto.
1on si sa se stato dato scacco al re& tant che la prima parola della pice .,
finito2. , il paradosso di cominciare dalla fine perci pu darsi che la fine sia solo
linizio.
nteressante sviluppo della $attuta con * frasi paratattiche che ne!ano la perentoriet
della prima $attuta "anticlimaR#. , un universo del forse "incertezza# e del 7uasi "mai
totalmente finito#.
La volont so!!ettiva dei persona!!i "fisicamente impotenti o in difficolt# 7uasi
completamente annullata. @e 7ualcosa avviene non mai per loro scelta. 5uel che
accade come una corrente che li trascina come detriti& lentamente.
+i che fa lidentit di un so!!etto sono il volto e !li occhi& o la maschera teatrale:
;amm ha un lenzuolo in facci? 7uando lo to!lie porta !li occhiali scuri ed cieco "9#?
il suo volto triplamente nascosto.
+0L0H
Gri!io: il colore del mondo $eckettiano perch8 il colore del 7uasi nulla. 1on c la
consolazione del nero& della tene$ra& dellapprodo al nulla.
Luce fioca& non scomparsa del tutto.
L%&LTI'O NASTRO DI (RAPP
l percorso teatrale di Beckett coerente: prose!uendo nella sua produzione infatti&
e!li accentua determinati elementi che caratterizzano la sua opera:
<<
6ecrepitezza & vecchiaia dei persona!!i "7uasi tutti sono in et avanzata#. , una
senilit vista non come sa!!ezza ma come rammollimento& difficolt di
movimento& perdita della memoria?
4endenza al monolo!o?
@eparazione sempre ma!!iore tra persona!!io e voce?
5uando Srapp si avvicina alla comicit patetico e s!radevole e anche le !a! sono
a$orti di !a! comiche "sta per scivolare sulla $uccia di $anana ma alla fine non cade#.
Srapp non ha fascino e non divertente: caratterizzato da decadenza e impotenza.
Beckett fa risaltare la componente s!radevole e fastidiosa di Srapp "in un certo senso
anche particolarmente impietoso verso se stesso& visto che 7uestopera un po
auto$io!rafica es: morte della madre#.
Srapp& in nome della propria vocazione di scrittore& decide di rinunciare allamore
per fallisce. @i creduto destinato a 7ualcosa di !rande ma invece fallisce.
l punto chiave il momento della re!istrazione in cui c il confronto fra tre diversi
Srapp: il Srapp di o!!i& 7uello della voce di (9 anni e 7uello !iovane rievocato nella
re!istrazione.
Le reazioni indispettite del vecchio Srapp fanno saltare dei pezzi di re!istrazione del
Srapp (9enne proprio nel momento clou "visione di Srapp#& in cui si rende conto che
aveva s$a!liato a tener separati !li aspetti oscuri "SnoTlson richiama il le!ame tra
Beckett e lo !nosticismo& contrapposizione e necessit di tener separati luce e
tene$ra#.
l Srapp (9enne scopre che s$a!liato che lopera creativa sia affidata totalmente
alla luce e forse "psicoterapia di B. contro crisi depressive# loscurit e la parte
tene$rosa che in noi e che si vuol li$erare non devessere repressa o staccata& ma
pu diventare una risorsa per la creativit. , come preso dal fuoco di 7uesta visione
e rinuncia addirittura allamore.
5uesta lidea che larte non puramente il frutto della coscienza o della tene$ra& ma
dellinsieme delle due cose: l Srapp vecchio vede tutto ci con disprezzo "si d del
co!lione#.
1el Srapp (9enne 7ualcuno ha visto il riflesso parodico della scelta e della visione di
-roust& al 7uale Beckett dedic un sa!!io. ,!li ammira la scelta di -roust di passare
!ran parte della sua vita tra i salotti mondani per poi decidere di farne il luo!o
dam$ientazione della .Hecherche2 "importanza e centralit della nozione di tempo#.
-roust nel suo romanzo "nella parte del 4empo ritrovato# racconta della visione che lo
ha indotto a scrivere. -roust ha creato un capolavoro mentre Srapp ha fallito. -roust
era ottimista rispetto a Beckett nella visione dellarte "sacro fuoco# perch8 credeva
nella possi$ilit di scrivere una !rande architettura letteraria capace di dare senso ed
ordine alle sue esperienze& che altrimenti sare$$ero state tempo perso.
Beckett invece costruisce consapevolmente sulla sa$$ia& usando le parole per
dis!re!are il senso delle cose.
n 7uestopera Beckett mette 7ualcosa di suo& i suoi sentimenti& nel momento lirico
dellincontro con la donna "parte piA convenzionale di scrittore#& ma poi lo pone in un
contesto che lo ne!a.
<D
, come se imma!inasse se stesso in futuro? il fatto di aver creduto nellarte come ad
una missione non viene difeso& Srapp non viene difeso.
l monolo!o di cui sem$ra essere costituita lopera in realt non tale perch8
a$$iamo almeno due persona!!i "Srapp vecchio e Srapp (9enne attraverso il nastro#
o addirittura tre& che si deridono a vicenda , evidente che non sono la stessa persona
ma tre aspetti de!li a$issi di vuoto.
, un presunto monolo!o.
%entre in Godot c una tendenza dialo!ica "anche se ritratta di un finto dialo!o#& !i
in Ninale di partita ci sono dei monolo!hi e de!li aBparte ";amm# e 7ui sem$ra
esserci solo il monolo!o.
n realt non si tratta n8 di dialo!hi n8 di monolo!hi perch8 manca la validit dei
prefissi dia "scam$io& interazione# e mono "unicit: la so!!ettivit in Bcekett si
disperde#.
GIORNI FELICI
+on !iorni felici si intendono sia 7uelli passati "rimpianto# che i presenti.
+ una controversia interpretativa sui discorsi positivi di Uinnie: la +ascetta vede
nei discorsi di Uinnie rare zone contrarie allinsensatezza del mondo& tenacemente
a!!rappata a cercare un senso nel mondo. Uinnie si oppone alla ne!ativit del
mondo& riesce ad ottenere latto damore da Uillie di farsi vedere. @econdo il
professor -as7ualicchio 7uesta tesi infondata. Lo s!uardo di Beckett freddo e
distaccato. La +ascetta forse stata sedotta dallinterpretazione del ruolo di Uinnie
di !randi attrici& che hanno voluto dare a Uinnie un senso di positivit? 7uesto perch8
lalternativa che Uinnie sia sim$olo di fatuit e stupidit "oca#& tipicamente
femminili "infatti Beckett ha scelto una donna per interpretare 7ueste sensazioni#.
'llo stesso modo lautore ha scelto un uomo per incarnare la ne!ativit umana
dellarro!anza.
l persona!!io di Uinnie tra!icomico. n certi momenti ella consapevole
dellorrore della sua situazione& ma ci passa sopra con le!!erezza e superficialit "e
allora Beckett la sotterra ancora di piA nel secondo atto#? la tra!icomicit sta nella
non consapevolezza della propria infelicit. Luscita di Uillie dal suo $uco non
fatta per accontentare Uinnie& ma come la vendetta di 'mleto& per altri motivi.
temi $eckettiani che ritornano in 7uestopera sono:
B 6,@,H40 : luo!o 7uasi completamente a$$andonato dalla vita& in cui& tranne i
persona!!i& lumanit sem$ra essersi estinta o allontanata altrove?
B @G='H60 : lo s!uardo che Uinnie sente su di s8 pu essere 7uello dello scrittore&
7uello del pu$$lico "metateatro#& 7uello di 6io?
B +0--' : in 7uestopera c lultimo ritorno del tema della coppia& anzi della doppia
coppia "7uella che appare in un ricordo di Uinnie#? 7ui si tratta di uomoCdonna. 6a
un certo punto di vista la pice il ritratto 7uotidiano di un annoiato mena!e
familiare& am$ientato per n una situazione paradossale. Lanimalit di Uillie
<(
"sottolineata s!radevolmente dallautore# 7uella di certi mariti& mentre la pri!ione
di Uinnie 7uella di tante donne in!a$$iate nel matrimonio& che trovano parziale
consolazione nella chiacchiera e nella fu!a verso una meticolosa cura.
primi spettacoli di Beckett ci parlano anche delle relazioni fondamentali tra esseri
umani& cio 7uelle uomoCdonna& padreCfi!lio& amicoCamico& vecchio C!iovane&
servoCpadrone& ma con unintonazione cupa dovuta allo sfondo in cui sono immersi.
6entro 7ueste coppie lavorano anche altre dinamiche perch8 le coppie fra loro si
richiamano reciprocamente. 4utte le coppie sono affette dal servilismo e dalla
tirannia "fra Uillie e Uinnie non si sa esattamente $ene chi sia tiranno e chi
tiranne!!iato#. n tutte le coppie c la dinamica del lin!ua!!io "7ualcuno che lo vuol
tenere vivo e 7ualcuno che lo contrasta#.
persona!!i che davvero si possono avvicinare al nulla non sono 7uelli che tacciono
e si a$$andonano al silenzio& ma 7uelli che continuano a parlare& perch8 stare zitti
non approdare al nulla "le pause non sono mai definitive#. , piuttosto chi parla che
si avvicina al nulla& perch8 continuando a parlare si consumano i residui del
lin!ua!!io. l vero silenzio si ottiene solo 7uando il lin!ua!!io si consumato da
solo.
Le paure di Kladimiro& ;amm& Uinnie che tutto si fermi sono in!iustificate perch8
tutto destinato a rimettersi in moto. l mondo di Beckett non mai totalmente
insensato& n8 il tempo o lazione mai totalmente fermi..
-er Beckett& lessere malato& sfinito& eternamente morente& risultato si una cattiva
creazione che procede lentamente verso una fine che non arriva mai. Luomo non il
fine dellessere& ma il luo!o in cui si esprime 7uesta tematica "filone antiBumanistico&
che supera la concezione delluomo come 7ualcosa di importante e centrale#.
5uesto non esclude la lettura esistenziale "non esistenzialista# delle sue opere& intesa
come lettura di 7ualcosa che ha a che fare con le sofferenze umane "c 7uasi un
aspetto di piet nei confronti di 7uesta condizione umana#. l modo in cui Beckett
!uarda e parla dellessere umano non mai sentimentale e commosso& ma con lo
s!uardo di chi !uarda in faccia la verit& senza mascherarla o consolarla. n un mondo
contrasse!nato dalla solitudine e dallimpossi$ilit di comunicare& le relazioni
continuano comun7ue ad esistere& anzi& la dimostrazione data dal fatto che 7ueste
coppie ci sono e non riescono a disfarsi luno dellaltro& vivono in sim$iosi& con la
contraddittoriet di $iso!no e fastidio della coppia& nellassurdit della necessaria
convivenza. La relazione umana inevita$ile e 7uesto sta la sua assurdit.
Beckett non ci parla dei suoi persona!!i in termini di verosimi!lianza psicolo!ica o
risonanza affettiva "evidenziando amore& odio& :#. -er Beckett 7ueste sono
sovrastrutture dei rapporti interpersonali& non hanno a che fare con la verit delle
relazioni interpersonali? i suoi persona!!i sono archetipi& cio modelli ori!inari delle
relazioni umane. Beckett lavora su ci che nelluomo disumano& con s!uardo
freddamente esistenziale& perch8 ritiene che la condizione umana de$$a essere
spo!liata da 7ueste stratificazioni culturali: luomo si capisce fino in fondo solo
andando nel profondo della sua disumanit.
<*
l monticello di Uinnie e Uillie non solo un sim$olo della condizione umana& ma la
sua rappresentazione realistica& ci che vede chi non teme di !uardare in fondo
alluomo. , la verit su di noi che sta dietro alle apparenze.
'l di l del principio di piacere C Nreud
-unti di contatto tra Nreud e Beckett. 'lle loro spalle sta il filosofo ottocentesco
@chopenhauer. 4eoria di @chopenhauer: essere3 forza di volont cieca di cui !li
individui sono la rparresentazione? il suicidio inutile perch8 ferma lindividuo& ma
non la forza superiore di e!li lespressione "corrisponde allidea di suicidio di
Beckett#. Happorto fra lavanzamento cieco dellessere e linconsapevolezza de!li
individui.
CO''EDIA
,co dantesca "dannati& pri!ionieri# L eco pirandelliana "@ei persona!!i in cerca
dautore#.
'zione e persona!!io ven!ono sempre meno& la loro eliminazione sempre piA
evidente. @i pu dire che +ommedia rappresenta lultima tappa di 7uesta prima fase
teatrale. La seconda fase 7uella dei drammi $revi "dramaticules#.
Ki si scor!e una certa analo!ia con i .@ei persona!!i in cerca dautore2 di -irandello:
i persona!!i sono solo il preliminare "infatti sono persona!!i convenzionali& triti&
come le azioni che stanno nel loro racconto#: 7uel che importante 7uel che non
accade davanti ai nostri occhi. La situazione per fortemente teatrale& c un coup
de theatre allapparizione della prima scena "che per poi non si evolve#:
effettivamente& cosa c di piA teatrale della luce di un riflettore9 n fondo esso la
$ase dello spettacolo teatrale. ,cco nuovamente limportanza della luce a teatro& che
diventer fondamentale nelle dramaticules "contrapposizione tra $uio e il poco spazio
illuminato#.
1on c neanche piA la connotazione am$ientale e spaziale "che& seppur minima& era
presente nelle opere precedenti# se non 7uella illuminata dalla luce "irreale#. @em$ra
di essere sul confine tra il terreno e il non terreno& tra la vita e la morte& che
comun7ue non sono n8 vita n8 morte.
Limmo$ilit sempre piA forte. 4eatro !eometrizzato& aritmetico "presenza del
numero (& numerazione de!li elementi in scena#& e le didascalie sempre piA
particolare!!iate.
@i pu scor!ere 7uasi unimpostazione musicale delle entit che si alternano parti
soliste e parti corali "intese come insieme& contemporaneamente& ma dicendo cose
diverse#. Lo$iettivo sem$ra essere& piA che la ricostruzione della storia& limportanza
dellascolto del suono& dellalternarsiCsovrapporsi delle parole& piA che il loro
si!nificato. 5uesto crea confusione nello spettatore& non capisce $ene cosa accade
"almeno la prima volta#& ma sem$ra che a Beckett non importi& anzi: non vuole darci
la soddisfazione di capire tutto "anche ricostruendo i sin!oli monolo!hi ci sono dei
$uchi#& non !li interessa che la storia ven!a ricostruita. Beckett e$$e anche dei liti!i
<M
con i re!isti che allepoca misero in scena la pice perch8 loro tentavano anche una
lieve differenziazione tra i persona!!i che invece Beckett non voleva? pretendeva
monotonia e piattezza.
La storia& che tutto sommato semplice& si complica per il modo in cui viene
raccontata. Beckett non vuole delle storie& perch8 nessuna narrazione e nessun
persona!!io hanno senso. 1el teatro $eckettiano troviamo tante storie che non
riescono ad essere raccontata ";amm con il suo racconto& Uinnie&:#.
Beckett stato spesso para!onato al pittore fi!urativo Nrancis Bacon "hanno entram$i
sempre ne!ato 7uesto para!one# che esercit nella seconda met del 1ovecento&
perch8 Bacon mostra spesso persona!!i sin!oli& o in coppie e terzetti& in sfondi
astratti. 1on un astrattista& ma un pittore fi!urativo che lavora per fare a pezzi la
fi!urazione& utilizzando ad esempio lo sfre!io "riproduzione di 7uadri di 4iziano e
Kelaz7uez sfre!iati#.
Beckett si comporta allo stesso modo: continua a far nascere delle storie per
dimostrare che nonostante il $iso!no umano di raccontare& siamo in un tempo in cui
piA nulla si pu raccontare.
+ome Bacon& Beckett fa riferimento ai !randi classici della letteratura ottocentesca
per poi sfre!iarli ",s: Srapp sfre!ia con il suoavantiCindietro del nastro#
La pice si potre$$e dividere in due parti:
<V parte: i persona!!i raccontano la loro storia
DV parte: domande e riflessioni dei persona!!i sulla loro attuale condizione
persona!!i non hanno coscienza della presenza de!li altri & anzi& sem$ra che
o!nuno parli di s8 come se fosse morto e !li altri due ancora vivi. Lunico loro
interlocutore il riflettore.
@fasamento temporale : i tre monolo!hi sono raccontati in modo tale da non farci
capire $ene la successione de!li eventi& che appare diversa per o!ni monolo!o.
+ una zona di non chiarezza e il sospetto che sia successo 7ualcosa "suicidio9
0micidio9#.
dea di Beckett di una colpa misteriosa "7uella di essere nati9 @u!!erisce ,stra!one#
che a$$iamo fin dallori!ine e di una conse!uente punizione da scontare. ' 7uesta
colpa corrisponde talvolta una richiesta disperata di salvezza che non viene mai
soddisfatta.
Le prime $attute corali non ri!uardano la storia ma le $attute riflessive della seconda
parte.
6ue illusioni delluomo $eckettiano:
sperare ancora nella pienezza e nel recupero del senso
pensare che ci sia un vuoto totale& un nonBsenso totale.
-urtroppo non n8 luna n8 laltra.
<J

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