Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
http://www.silvae.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/40 1/7
UOMINI E LUPI
UNRAPPORTOCONTROVERSO
DiCorradinoGUACCI,PresidentedellaSocietdiStoriadellaFauna"GiuseppeAltobello"Molise
Ottobre2013
Tornaallapaginainiziale
Illuponellimmaginariocollettivo
Cstatountempo,nonmoltolontano,incuigliuominivivevanoastrettocontattoconlanatura
la gente abitava nei villaggi e l dove finiva il borgo iniziava la foresta. Il territorio era vissuto,
giorno dopo giorno, attraverso le svariate attivit che si svolgevano allaria aperta: contadini,
pastori,carbonai,boscaioli,carrettieriecc.
In questo scenario era normale un contatto quotidiano con gli animali. Alcuni di questi, in
particolare, hanno colpito limmaginazione delluomo diventando protagonisti di leggende e di
superstizioni.Bastapensareallecredenzesuscitatedairapacinotturnicomeigufi,lecivetteei
barbagianni,daipipistrelliedaalcunianfibierettili.Glianimalihannoispiratomoltimodididire,a
loroabbiamospessoattribuitodifettitipicamenteumanie,piraramente,qualit.Cidimostra,in
modoeloquente,quantolanostravitasiastatainfluenzatadalcontinuocontattoconglianimali.
Ebbene, in questo bestiario pi fantastico che reale lanimale selvatico europeo dotato della
maggiore carica simbolica , senza alcun dubbio, il lupo. Chi di noi, da bambino, non stato
Riassunto
Illuponelle
culturedei
popoli
Lanascitadellupocattivo
Per quanto possibile sapere, il lupo che abitava le foreste dellantica Roma o della Grecia
classica, era simile a quello che noi oggi conosciamo era considerato n pi n meno che un
cagnacciocheinsidiavagliarmentie,laggressionealluomo,eraritenutauneventoeccezionale,
unomen,unpresagio,comelodefinisceOrtalli(Ortalli1997).Nellaltomedioevo,invece,sipassa
daltimoreperillupo,peridannichepotevaprovocare,alterroredelluposiaffaccia,allaribalta
dellastoria,illupoantropofago,illupomangiatorediuomini.
Ma cos accaduto se il lupo era sempre lo stesso animale? Quello che si era modificato, con
moltaprobabilit,erailrapportotrauomoelupo.
Qualilecausediquestocambiamento?Unruolodecisivodevonoaverlogiocatoletrasformazioni
ambientali avvenute nel passaggio tra antichit e alto medioevo. Al tempo delle guerre greco
gotiche che flagellarono la penisola per una ventina danni, dal 535 al 553, la dissoluzione
dellimpero romano aveva portato al decadimento delle pratiche agricole e quindi allabbandono
del territorio. Ci comport un processo di inselvatichimento del paesaggio naturale,
caratterizzato dalla cosiddetta reazione selvosa con conseguente diffusione degli ambienti
boschiviedellincoltoalpostodeiterreniuntempocoltivati.Questosconvolgimentoambientale
implic una trasformazione delleconomia agricola, con un deciso incremento dellattivit di
allevamentosoprattuttobrado,cuisiaffiancaronolacacciaelaraccoltadeiprodottispontaneidel
6/5/2014 UOMINI E LUPI - Silvae - Rivista tecnico-scientifica del Corpo Forestale dello Stato
http://www.silvae.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/40 5/7
bosco: in pratica una
regressione, un ritorno
allantico delle pratiche
agricole. La presenza di
tanto bestiame al pascolo
favorillupoperchglimise
a disposizione prede facili
da catturare, verso le quali
veniva spinto dalla
diminuzione delle sue prede
naturali a seguito
dellaumentata attivit
venatoria da parte
delluomo.
Divent cos inevitabile lo
scontro tra due divoratori di
carne: il lupo e luomo. Un
conflitto che lasci sul
campo morti e feriti dalluna
e dallaltra parte. Va inoltre
considerato che, a parte i
cambiamenti ambientali che
reseroillupopiaggressivo
perch cacciato ed invaso
nel suo habitat, proprio in
quel periodo
levangelizzazionecristianasiandavaespandendoincentroenordEuropa.Nondaescludersi
che il lupo, animale totemico di tante popolazioni ancora pagane, sia stato oggetto di una
campagnadidemonizzazionediventandocosilsimbolodiognimalepossibile.
Il Cristianesimo che, da un lato, aveva decisamente contribuito a creare questo nuovo demone,
provvide anche a fornire i necessari antidoti, eleggendo una schiera di santi e beati per
contrastarelaminacciadeilupi.
Ilpiconosciuto,senzadubbio,sanFrancescovissutoacavallodel1200,maprimaedopodi
lui ce ne sono stati molti altri, anche se meno famosi. Gi nel VI secolo abbiamo santErveo o
Herv,natoinGallesdaunmenestrelloingleseecresciutoinBretagnaallacortemerovingiadi
Childeberto. Cieco dalla nascita, mentre si trovava nel monastero di Plouvien insieme al suo
giovaneaiutanteGuirano,unlupodivorlasinochestavatirandolaratro.Hervloammanselo
aggiogasuavolta,consentendocosdiportareatermineillavorodiaratura.
Lepisodiodellauccisionediunanimaledasomaelasuccessivasostituzioneconillupouna
costantechesiriproponeinmoltevitedisantiebeati.
AcavallotraVIIedVIIIsecolonelnorddellaFrancia,nellaregionedelPaisdeCalais,troviamo
Santa Austreberta, badessa benedettina di Pavilly. Anche in questo caso lasino, addetto al
trasporto della biancheria dal convento alla lavanderia, cade sotto lassalto di un lupo, il quale
vienedomatodallasantae,daquelgiorno,sostituitoalpostodellasuavittima.
SanGuglielmo(Vercelli1085Goleto1142)inviaggioversolaPalestinasifermnellavellinese
dove a Mercogliano fond labbazia di Montevergine. Mentre viveva da eremita sulle montagne
dellIrpinia il suo asino, unico e prezioso mezzo di trasporto, fu ucciso da un lupo che venne
prodigiosamentetrasformatoinunmansuetoanimaledasoma.
Lo stesso accadde a SantAmico, intorno alla met del XII secolo, mentre si trovava nel
monasterodiSanPietroAvellanainAltoMolisedacuiuscivaognimattinaperrecarsinelboscoa
raccoglierelegnadaardere.Ungiorno,appenaarrivato,sieradistesoperriposareipiediquando
un lupo si avventa sulla sua mula e la abbatte. SantAmico, senza scomporsi, prende il basto
della mula e lo pone sulla schiena del lupo costringendolo, da allora, a trasportare la legna al
convento.
6/5/2014 UOMINI E LUPI - Silvae - Rivista tecnico-scientifica del Corpo Forestale dello Stato
http://www.silvae.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/40 6/7
Negli stessi anni, e sempre in Molise, un episodio analogo capit al Beato Giovanni eremita da
Tufara.MentreeraintentoalledificazionedelMonasterodiSantaMariadelGualdointerritoriodi
FoianoValFortore,nelboscoMazzocca,unlupoassaledivorlasinocheservivaaltrasporto
dellepietrenecessarieallacostruzione.Ilbeatononsipersedanimoechiamatoasillupogli
sistem il basto sulla schiena destinandolo, anche in questo caso, a sostituire lanimale che
avevaucciso.
Altri santi invece sono rimasti famosi per aver ammansito dei lupi feroci, proprio come san
Francesco.
Tra i pi noti San Domenico di Sora che, intorno allanno Mille, lasciato leremitaggio di Prato
Cardoso, presso il lago di Scanno, per raggiungere il territorio di Cocullo assist ad una scena
straziante:genteaffannatachecorrevagridandodietroadunlupochetenevaunneonatotrale
fauci,mentreunapoveradonna,sorrettadaaltre,piangevadisperatamentestrappandosiicapelli.
AquellavistaS.Domenicoalzgliocchialcieloeimposeallupoditornareindietro.Constupore
di tutti, a quel comando, la belva cess di correre e, rifacendo la strada percorsa, si diresse
umilmenteversoilSantoaipiedidelqualedeposesanoesalvoilbambino,chefusubitorestituito
allamadre.QuestomiracolovienericordatoogniprimadomenicadimaggioaPretoro(AQ).
E cos via fino ad arrivare ad un gigante della fede come Ignazio di Loyola, fondatore della
Compagnia di Ges. Anche sulla sua figura la tradizione popolare ha elaborato racconti
soprattutto del suo legame con i lupi. Sicuramente molto dovuto al suo stemma familiare che
raffigura un paiolo sormontato da due lupi, in spagnolo lobos y olla dalla ablazione di alcune
lettere LOBOS Y OLLA e successiva fusione, deriva il titolo del casato di SantIgnazio. Ma la
trasmissioneoralenarrachequandosantIgnaziopredicavatralemontagneabruzzesi,unbranco
di lupi affamati assal greggi e bambini. Gli abitanti terrorizzati, supplicarono il santo che faceva
penitenza tra i verdi pascoli, di salvarli da tanta ferocia. SantIgnazio, senza paura, si inoltr in
mezzoailupi,sisedetteaterraeinizialeggerelavitadiGesCristo.Ilupisiaccovacciaronoe,
tranquillizzati, ascoltarono le parole del santo. Finita la lettura tornarono tra le montagne, senza
pispaventarelagentedelpaese.
EdsemprenelMedioevochetornainaugeilmitoclassicodelluomolupo,dellalicantropia.Le
leggenderiguardantigliuominiluposimoltiplicanointuttaEuropa,incostanteespansionefinoal
1700, con punte di massima tra il 1300 e il 1600, periodo in cui si intensificarono le caccie alle
streghe.IroghidellInquisizionesonostatimoltospessoalimentaticonpresuntilupimannari.Dal
Settecento,ilsecolodellIlluminismo,sitenderasconfessarelapossibilitcheunessereumano
possa trasformarsi fisicamente in un lupo, e la licantropia rimarr contemplata solamente dalla
psichiatriacomeaffezionepatologica.Anchesequestacredenzarimarrinvecebenradicatanel
folclorelocale.
La stessa sequenza temporale la ritroviamo nel mondo delle favole. Infatti i favolisti classici ,
attribuironoallupodifettitipicamenteumaniqualilamalvagit,lastoltezza,lacupidigia,lavidit
e la prepotenza, la brutalit, ma nulla di pi. in pieno medioevo che, anche qui, si affaccia il
lupo antropofago divoratore di esseri umani. Nel primo quarto dellXI secolo Egbert de Lge
scriveLapetitefillepargneparleslouveteaux.Inquestoracconto,doveunabambinavestitadi
rosso viene rapita da una lupa e portata nella sua tana, viene anticipato quello che costituir il
tema centrale di Cappuccetto Rosso, favola ben pi nota che esordir nel 1697 nella raccolta I
raccontidiMammaOcadiCharlesPerrault.
Oranonostantequestafiabasiastataoggettodisvariateletture,ancheinchiavepsicoanalitica,
arrivandoasostenerecheinrealtillupodelraccontononlanimalechenoiconosciamo,bens
luomoinvestediseduttore,cundatodifattochenonpuesseresottaciuto.Infattinelperiodo
immediatamente precedente la pubblicazione della favola di Cappuccetto Rosso, il quinquennio
16911695, in Francia si verific il maggior numero di attacchi di lupo alluomo con pi di 200
vittime.
Ilfamosofondodiveritchecinognifiabaeinognileggenda.
Inconclusioneilrapportotrauomoelupo,altalenantetraamoreeodio,trafascinoerepulsione,
passato nei secoli dallammirazione alla domesticazione, dalla paura alla demonizzazione per
approdare,poi,allosterminiopianificato.
Per raggiungere questo obiettivo, leliminazione del lupo dalla faccia della Terra, luomo ha
6/5/2014 UOMINI E LUPI - Silvae - Rivista tecnico-scientifica del Corpo Forestale dello Stato
http://www.silvae.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/40 7/7
utilizzatounampiagammadimezzi,dimostrandouninventivanoncomune.
Maquestatuttaunaltrastoria.
Tornaallapaginainiziale
Bibliografia
Tornaallapaginainiziale
Bibliografia
ORTALLIG.1997,LupigenticultureUomoeambientenelmedioevo,GiulioEinaudieditore
spa,Torino.
Referenzeiconografiche
BernardD.,DuboisD.,Lhommeetleloup,BergerLevrault1981.