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In uno dei libri pi famosi del genere fantascientifico, scritto nellOttocento, si prevede che luomo lancer la missione per la Luna da una base della Florida, che lequipaggio sar di tre uomini e che il modulo di comando prende il nome da Colombo. Successe veramente cos. Di quale libro si tratta? a) I primi uomini sulla Luna di H. G. Wells b) Dalla terra alla Luna di Jules Verne c) Attraverso la porta magica di Arthur Conan Doyle
Quali furono le prime parole pronunciate dallastronauta dopo il primo sbarco? a) La Terra la culla dellumanit ma luomo non pu rimanere per sempre nella culla b) Larrivo sulla Luna delluomo come la conquista della Terra da parte dei primi pesci c) Un piccolo passo per l'uomo, ma un grande balzo per l'umanit
Un lupo mannaro americano a Londra un film del 1981 che riadatta le classiche storie di licantropi ai tempi moderni. Chi ha diretto questo film su un ragazzo che, quando c la luna piena, diventa un lupo? a) Steven Spielberg b) Brian De Palma c) John Landis
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Quanto durato il viaggio di andata sulla Luna? a) 3 giorni b) 6 giorni c) 12 giorni
Come si chiamava il modulo di sbarco LEM con cui gli astronauti sono arrivati sulla Luna? a) Civetta b) Aquila c) Sparviero
Quale cineasta ha girato nel 1902 Viaggio nella Luna, il primo film di fantascienza della storia a parlare dello sbarco sulla Luna? a) I fratelli Lumire b) Georges Mlis c) D.W. Griffith
quarantanni dal primo sbarco nel Mare della Tranquillit la meta il ritorno sulla Luna, per rimanerci. Con una colonia che ospiti astronauti-scienziati. A tal fine si sta lavorando da cinque anni, da quando nel gennaio 2004 il presidente George W.Bush lanci il piano. Il successore Barack Obama nei mesi scorsi ha approvato in linea di principio la strategia ma ha formato una commissione per vedere nei dettagli come procedere. Alla fine di agosto sapremo, e la previsione che la Casa Bianca voglia coinvolgere nelliniziativa anche altre nazioni analogamente a quanto stato fatto per la stazione spaziale internazionale. Il programma Constellation che la Nasa ha in corso potrebbe dunque subire delle variazioni anche in base ai finanziamenti che la nuova amministrazione disposta a concedere. Di certo Obama non pu ignorare il fatto che Cina e India si siano poste lobiettivo lunare per arrivare intorno al 2025, pur non avendo ufficializzato alcun progetto. La domanda non se noi siamo in grado di affrontare la Luna, ma se possiamo ignorarlo scrive Krishnaswamy Kasturirangan, ex presidente dellagenzia spaziale indiana Isro e ora influente deputato al Parlamento di New Delhi. Sullo stesso tono sono le dichiarazioni di Pechino.
DA MOONFIRE ED. TASCHEN
La colonia, dunque, si far e la Nasa ha gi individuato un luogo ideale collocato nel Polo Sud, sui bordi del cratere Shackleton. La scelta dipende dal fatto che nel grande vallo regnano ombre perenni e mai il Sole riesce a raggiungere le profondit nelle quali dovrebbe essersi cos conservato il ghiaccio dacqua portato dalle comete in epoche remote. Dal ghiaccio sarebbe ricavato lossigeno e lidrogeno utile alla vita della colonia e ai razzi delle
astronavi che dovranno assicurare i viaggi con la Terra. Secondo il piano Nasa il primo sbarco fissato per il 2020 con il modulo abitato Altair che avr a bordo quattro astronauti. Le prime missioni dureranno sei mesi e intanto con il grande razzo Ares-V allo studio arriverebbero anche i moduli dabitazione e gli impianti necessari alla formazione della base. Nel 2025 la colonia sarebbe pronta e servir per attivit scientifiche, dallastronomia a ricerche in condizioni di gravit ridotta (lass un sesto rispetto alla nostra). In prospettiva si vogliono utilizzare pure le risorse minerarie, ma non tutti sono daccordo, e proprio nei mesi scorsi la sonda giapponese Kaguya ha scoperto la presenza delluranio. Intanto bisogna stabilire la presenza del ghiaccio dacqua perch altrimenti il piano cambia. Finora alcune sonde hanno raccolto indizi indiretti ma la Nasa ha spedito due sonde (LRO e LCROSS) per raccogliere la prova definitiva. Una di queste il 9 ottobre prossimo si schianter al suolo assieme allultimo stadio del razzo con cui partita, sollevando una grande nube. Laltra sonda ne scruter i contenuti cercando le molecole dacqua. Se le trover, l'insediamento sulla Luna sar certamente accelerato perch risulter pi economico. E cos al Polo Sud si imparer a come compiere il prossimo balzo verso Marte.
Chi stato il primo astronauta a sbarcare sulla Luna? a) Neil Armstrong b) Edwin Aldrin c) Eugene Cernan
Quella notte ero a Milano. Preparavo con tre amiche il secondo esame allUniversit, diritto internazionale. Cristiana, Josine, Paola e io eravamo un po in ansia. Accendemmo la tv: la Luna ci apparve in bianco e nero sullo schermo. Ricordo immagini sobrie, suoni ovattati, lemozione e la solennit della grande impresa. La Luna entrava nelle nostre vite e noi, giovani donne, la guardavamo con meraviglia e stupore. Una luce nuova quella sera illuminava la Luna, e ci sembrava illuminasse anche il nostro futuro.
Avevo quattordici anni e abitavo in via Tevere, vicino alla casa dove era nato Michael Collins, uno dei pionieri di quella spedizione nello spazio. Il ricordo pi forte quello dellattesa che precedette la notte magica. Cera speranza. Speranza di qualcosa che ci facesse diventare migliori, pi forti, pi fiduciosi verso il futuro. Ero solo in casa, davanti alla tv, e le immagini di quegli uomini simili ad alieni loro stessi, con le tute argentee, si sarebbero incise nella mia memoria.
Ero a Punta Ala, al mare. Non volevo lasciarmi coinvolgere da quella specie di invasamento collettivo, alimentato dalla televisione. Ma fu inevitabile. E quando vidi quel piede umano che calcava per la prima volta il suono lunare, nel suggestivo bianco e nero della vecchia tv, beh, lemozione fu molto forte. Quella volta non vedemmo solo la concretizzazione di un vecchio luogo letterario. Vedemmo anche la Terra come non lavevamo mai vista: piccola piccola.
Io volevo fare lamericano e quella storia dei russi e di Gagarin non mi andava proprio gi. Facevo il tifo per le stelle e le strisce: delle varie Laika non volevo sentir parlare. Ecco perch quella notte (la notte) mollai Milano, dove conducevo Speciale per voi e volai a Roma, per assistere allevento. Il ricordo pi forte lemozione che provai nellannuncio del primo passo. Pi che le immagini, ho in testa la voce di Stagno e Orlando. Finiva unepoca, s: lo sentivamo tutti.
Ero l. Ero a Houston, inviata di Paese Sera. Ho assistito alla conquista dello spazio in presa diretta. Ricordo lansia per levento, decisivo nella storia. Ricordo quella capsula gigantesca che si sollevava per aria come un palazzo lanciato nel vuoto. Cerano centinaia di giornalisti e migliaia di persone in fila per assistere a quel lancio storico. La tensione era qualcosa di concreto. Ecco perch oggi rido quando sento dire da qualcuno che gli americani, sulla Luna, non ci sono mai stati.
PROFILI:
PARTENZA
da 0 a 7 Foglio rosa da pilota Laspirazione allo spazio c, ma non si oltrepassa latmosfera terrestre RISPOSTE:
1a - 2b - 3b - 4b - 5c - 6c - 7a - 8c - 9b - 10b - 11b - 12a - 13b - 14c - 15b - 16b - 17c - 18c - 19b - 20a
Come era stata battezzata la prima missione per lo sbarco sulla Luna? a) Apollo 9 b) Apollo 11 c) Apollo 13
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Come si chiama il luogo sulla Luna nel quale sono sbarcati i primi astronauti? a) Mare delle tempeste b) Mare della tranquillit c) Mare delle nebbie
DA MOONFIRE ED. TASCHEN
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Da quale libro viene questa citazione: Lavevamo sempre addosso, la Luna, smisurata: quandera il plenilunio notti chiare come di giorno, ma duna luce color burro, pareva che ci schiacciasse. a) Le Cosmicomiche di Italo Calvino b) Io Robot, di Isaac Asimov c) Il gioco dei pianeti, di Ray Bradbury
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Il mondo della luna unopera buffa di Joseph Haydn il cui libretto stato scritto da un grande autore. Chi? a) Metastasio b) Lorenzo Da Ponte c) Carlo Goldoni
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I russi sono andati sulla Luna?
Federico Zampaglione
Quando ero piccolo, mia zia mi regal un cannocchiale. Ebbene stetti quindici giorni, al mare, a guardare la Luna. Non ero ancora nato quando luomo la conquist, ma per me la Luna stata sempre il gioiello argentato che vedevo attraverso quelle lenti. Vidi anche quel film di Georges Mlis, Viaggio nella Luna, in cui lastro aveva un enorme occhio al centro. E quando mia sorella mi spieg che gli americani erano arrivati per primi, mi sentii un po americano anche io.
Beh, certo che, dopo aver sognato la Luna per millenni, non so quanti siano rimasti soddisfatti nel vedere che, in fondo, era solo una landa desolata. Ecco, dalle immagini (cinematografiche e televisive) che mi hanno raccontato lallunaggio, ho ricavato disincanto. Ci aspettavamo omini argentei, ma non cera niente. Ecco perch oggi per me licona che pi rappresenta lastro lomino dei titoli di testa dei film della Dreamwork, seduto su uno spicchio, appunto, di Luna.
Lho appreso dai fumetti. Topolino, per esempio. Sin da piccola questo evento unimmagine che mi accompagna nelle fantasie: luomo che vola, che raggiunge lo spazio. Ai miei occhi non una conquista, piuttosto unavventura, come certi romanzi picareschi che leggevo da ragazzina. stato un sogno per tutto il mondo. Ma adesso un sogno ce lho io: voglio andarci anchio sulla Luna. Non una fantasia. Lo far non appena sar possibile.
Sin da ragazzino ho in mente quelle immagini tremolanti: cosmonauti in scafandro che calcano il suolo lunare. Un po sogno, un po no. Li ho visti nei film, come 2001 Odissea nello spazio, ma anche nei telefilm, che, quando ero ragazzino, proponevano spesso la metafora della conquista dello spazio. Poi giornali e racconti, ma la voce di Tito Stagno, che oggi sembra cos lontana, ci ha in qualche modo avvicinati ad una leggenda. E la scienza centra poco.
Canzoni, film, fumetti. Ecco come ho imparato che luomo era andato sulla Luna. Ricordo in particolare una canzone, La terza luna, di Neil Sedaka, la cui eco arrivata fino a me dai dischi dei grandi, ma come dimenticare quel bellissimo pezzo che La settima luna di Lucio Dalla? Ecco la suggestione che mi arrivava, finch non vidi anche io, anni dopo, alla tv, le immagini dello sbarco. Sembrava un film. Erano immagini che della cronaca mantenevano ben poco. Quasi un sogno in fiction.
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Nel telefilm di culto anni 70, Spazio 1999, unesplosione nucleare sposta la Luna dalla sua orbita spedendo nello spazio il satellite, sul quale c una base militare. La serie narra le avventure degli occupanti di questa base. In quale data, che compariva a grandi caratteri nei titoli di testa di ogni episodio, gli autori immaginano che avvenga lesplosione? a) 11 settembre 1999 b) 13 settembre 1999 c) 17 settembre 1999
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Un famoso scrittore americano ha pubblicato di recente un romanzo dal titolo Lunar Park. Di chi si tratta?
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Perch Kennedy ha deciso di andare sulla Luna? a) Perch voleva entrare nella storia b) Per rispondere al lancio del primo Sputnik russo c) Perch amava lesplorazione spaziale
ARRIVO
a) Bret Easton Ellis b) William Gibson b) Jay McInerney
Stanley Kubrick, in 2001 Odissea nello Spazio, immagina, con lo scrittore Arthur J. Clarke, il ritrovamento di un monolite sepolto sulla luna quattro milioni di anni fa da misteriosi alieni. La comparsa del monolite accompagnata nel film da un famosissimo brano di musica classica. Quale? a) Carmina Burana di Carl Orff b) Lachrymosa, dal Requiem di Mozart c) Cos parl Zaratustra di Richard Strauss
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Quando nata la NASA? a) 1946 b) 1950 c) 1958
incertezza abbastanza tormentosa perch sembrava che dalla Luna nessuno pi rispondesse. Quindi i nervi si erano di nuovo afflosciati, era subentrata una stanchezza sudaticcia, una specie di opaco intorpidimento mentale, complici forse certe trasmissioni di contorno per cui queste ore solenni minacciavano di trasformarsi in una stentata sagra, in una Canzonissima di serie C. Quandecco, sullo schermo dietro lo speaker, comparsa una immagine nuova, un confuso intreccio di sagome nere oscillanti, simile ai quadri di Kline; era, rovesciato, il primo piano della scaletta e dei tralicci della capsula lunare, con Armstrong che scendeva gradino per gradino: di per s incomprensibile.
Eppure tutti di colpo hanno capito, tutti, anche gli scettici, sono stati presi da uno sgomento sconosciuto. Si avuta la sensazione di essere passati oltre una porta fatale e proibita, di avere varcato una delle ultime frontiere: del mondo? della conoscenza? della vita? Come quando durante una seduta spiritica, dopo una lunga attesa, allimprovviso, con energia selvaggia, si rivela lo spirito, o meglio ci che si usa chiamare spirito, e ai presenti par di oltrepassare il confine della comune esistenza, a contatto col regno delle ombre. S, Armstrong e Aldrin ci avevano portati in una sorta di aldil che vedevamo coi nostri occhi e in cui tuttavia la nostra mente si smarriva. S, era una visione simile a quelle degli iniziati e dei santi. Tutto stava a dimostrare che era vera. E la favola, il mito, la poesia, anzich venir distrutti dai computers, dai transistor, dai sapienti ordigni tecnologici, rinascevano in proporzioni gigantesche. La sensazione, ripeto, di essere condotti in un aldil arcano, da cui potranno scendere, sulla Terra, smisurate cose avvenire. Ecco, secondo me, il motivo della scossa viscerale e struggente che gli uomini, per la prima volta nella storia del mondo, hanno provato laltra notte alle ore 4.57 dinanzi ai televisori, che non pu immaginare chi non ha visto, e che non si ripeter mai pi nel futuro. (Tratto dallarticolo pubblicato sul Corriere della Sera il 22 luglio del 1969)
Dino Buzzati
iorni fa mi fu chiesto da un cortese intervistatore quale potrebbe essere lo status poetico della luna dopo il fatto compiuto dellallunaggio. Gli risposi che la scoperta dellombrello non aveva impedito a Debussy e a DAnnunzio di mimare la pioggia in due loro celebri composizioni. Aggiunsi pure che la poeticit della luna era gi in ribasso molto prima che i futuristi scatenassero la loro offensiva contro la pallida Selene. Nessun poeta moderno si rivolgerebbe alla luna col famoso interrogativo che fai tu in ciel etc. Detronizzata da gran tempo, la luna sopravvive come parola duso. E sopravvivranno allallunaggio le numerose connotazioni misterico-negromantiche che hanno fatto del nostro vicino satellite un inquietante personaggio astrale.
Accomiatatomi dallintervistatore mi resi conto di essermela cavata a buon mercato. Infatti quella sua domanda ne conteneva unaltra ben pi importante. Linterrogativo vero era questo: le scoperte tecnologiche e scientifiche avranno una portata rivoluzionaria anche nel campo dellarte e, specificamente, in quello della poesia? E qui il problema si faceva pi difficile. Esso partiva dal presupposto che i viaggi spaziali considerati come invenzione e scoperta fossero la pi alta meta raggiunta dalluomo. Su questo punto i dubbi di un vero uomo di scienza potrebbero essere pi che legittimi. Luomo ha compiuto fin dal suo avvento sulla terra uninfinit di scoperte assai pi impressionanti.Le scoperte e invenzioni da lui fatte hanno mutato il volto della
terra; il mondo diventato un suo dominio ed ora luomo vuole entrare in altri mondi inabitabili creandovi condizioni di vita che siano (sia pure per breve tempo) analoghe a quelle della terra. Non dubito del suo successo. Pi dubbioso mi lascia il fatto chegli ha anche scoperto di essere un Dio, il dio di se stesso. Ma non vorrei divagare (il tema immenso) e torno al mio tema: luna e arte, trionfo della scienza e suoi possibili riflessi sui mondo della creazione artistica, della poesia. Larte doggi unarte organizzata e sempre pi professionale. E questarte si certamente avvalsa di strumenti che luomo andato via via inventando e perfezionando. Non per questo si pu sostenere che larte faccia progressi. Unico progresso, semmai, stato quello
di piegare i nuovi strumenti alle sue leggi intrinseche, servendosene o addirittura rifiutandoli. Se la vita scorre vuol dire che muta; se muta (primo errore) vuol dire che progredisce, che va verso il meglio, sia pure attraverso inevitabili errori. E perch allora non dovrebbe lartista adeguarsi allo Spirito del Tempo? Mi riferisco allinterpretazione sedicente ottimistica di ci che oggi avviene nel mondo: venga pure il peggio purch qualcosa muti. Per ora non siamo a tanto e la luna, la fredda, buia, disabitata luna, il pianeta che forse si distacc dalla terra quando questa era ancora in uno stato di semi-fluidit, potr ancora suggerire ai poeti le immagini della falce, del corno, del velo, dello specchio oscurato; e dalle varie fasi delle lunazioni i pescatori, gli aruspici e i viaggiatori sedentari potranno trarre presagi, auguri e tutto un vasto repertorio di ci che in altri tempi fu detto poesia. (Tratto dallarticolo pubblicato sul Corriere il 17 luglio del 1969)
Eugenio Montale
Oriana Fallaci Gli omissis su alcune conversazioni fra la Nasa e gli astronauti
ra per non venne trasmessa pubblicamente. E se prima del decollo gli astronauti accennarono alleventualit di morire non lo sapremo mai. E lora difficile, la pi difficile, giunse. Lora in cui due tonnellate e mezzo di carburante avrebbero incominciato a bruciare nel motore dascesa del LM e a spingerlo verticalmente a una velocit di 6.068 piedi al secondo, fino a portarlo a 60 mila piedi dalla superficie lunare, metterlo in orbita, farlo agganciare allastronave di Collins, iniziare il lungo viaggio di ritorno alla Terra. Ora tutti potevano udire, i misteri erano finiti. E le voci erano limpide mentre i numeri della conta a rovescio si vedevano veloci sul monitor. Ron Evans: Tranquillit, vi mancano
Ristampa
Quel giorno sulla Luna un libro del 1970, riproposto nella collana Bur per i 40 anni dellallunaggio (pag 228, 10 euro)
dieci minuti e tutto va bene. Potete inserire il modulo automatico. Buzz Aldrin: Roger. Inserito modulo automatico. Neil Armstrong: Ambedue le batterie ED (Explosive Device) sono sul go. Chiudo. Ron Evans: Neil, ti leggo sul VHF (Very-High-Frequency, cio frequenza altissima) e hai laria di sentirti a posto. Neil Armstrong: Sissignore, non potrebbe andar meglio. Ron Evans: Tranquillit. Qui Houston. Meno due minuti e tutto va bene. Aldrin: Controllate la direzione di guida sullAGS. Chiudo. Armstrong: Tutti i segnali di navigazione sono sul go. Chiudo. Ron Evans: Qui Houston. Tranquillit: meno cinquanta secondi. Pronti per laccensione. Chiudo. Armstrong: Pronti per laccensione. Aldrin: Avanti. Otto. Sette. Sei. Cinque. Quattro. Motore di ascesa inserito. Tre. Due. Uno. Accendo. Su! Andiamo su! Eccolo l il nostro cratere. Armstrong: Mille piedi. Duemila. Duemiladuecento. Tremila. Ce labbiamo fatta!. Ron Evans: Dio ti ringrazio. Il mondo intero, ragazzi, vi stava tirando su. Dio, ti ringrazio. (Tratto dal libro Quel giorno sulla Luna edizioni Bur Rizzoli)
Oriana Fallaci