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Il mifepristone uno steroide sintetico utilizzato come farmaco per l'aborto chimico nei primi due mesi della

a gravidanza. Prodotto sotto forma di pillola, viene commercializzato in Francia con il nome Mifgyne da Exelgyn Laboratoires e negli Stati Uniti, dove viene prodotto dalla Danco Laboratories LLC, come Mifeprex. Durante le prime sperimentazioni fu usata la sigla RU-38486, poi abbreviata in RU-486, dall'azienda produttrice, la Roussel Uclaf. Rispetto ai metodi abortivi tradizionali non rende indispensabile l'ospedalizzazione (comunque prevista in alcuni paesi) e ha il vantaggio di non richiedere un intervento chirurgico. Di contro pu portare vari effetti secondari. Attualmente in uso in tutti gli Stati dell'Unione Europea ad eccezione della Polonia e della Lituania, oltre che dell'Irlanda e di Malta, paesi nei quali l'aborto vietato. Il mifepristone non va confuso con la pillola del giorno dopo, da cui si differenzia sia per i meccanismi di azione che per i tempi di assunzione. Infatti la pillola del giorno dopo, oltre a dover essere somministrata entro 72 ore (3 giorni) dal rapporto sessuale, agisce semplicemente bloccando l'ovulazione ma senza avere effetti sull'impianto di un eventuale embrione, per cui non in alcun modo in grado di indurre un aborto. Modalit di azione del farmaco Il mifepristone un ormone steroideo anti-progestinico derivato dal noretindrone, che agisce direttamente sui recettori progestinici, inibendone l'azione particolarmente sull'utero. Il progesterone (dal latino pro: che favorisce e gestare: gravidanza) l'ormone che assicura il mantenimento della gravidanza per le sue diverse azioni sulle strutture uterine. Il mifepristone blocca l'azione progestinica sui recettori inibendo lo sviluppo embrionale e causando il distacco e l'eliminazione della mucosa uterina, con un processo simile a ci che accade durante le mestruazioni. L'azione del mifepristone necessita a volte di essere completata in un secondo tempo, solitamente due giorni dopo la prima somministrazione, con la somministrazione di una prostaglandina (di solito il misoprostol) che provoca delle contrazioni uterine e favorisce l'eliminazione della mucosa e dell'embrione, solitamente entro mezza giornata. Il metodo che prevede le due somministrazioni efficace tra il 92% e il 99% dei casi (a seconda del trial clinico in esame), mentre l'RU-486 da solo ha un'efficacia pari a circa l'80%. Alcuni studi recenti mostrerebbero un'efficacia superiore nella somministrazione di misoprostolo per via orale rispetto a quella vaginale. Ad alte dosi, il mifepristone ha anche lievi effetti antiglucocorticoidi e antiandrogeni. Struttura chimica Il mifepristone una polvere bianca, altamente solubile in metanolo e solo poco solubile in acqua. La formula di struttura 11-[para-(Dimetilamino)fenil]-17-idrossi-17-(1-propinil)estra-4,9-dien-3-one, la formula bruta C29H35NO2 Storia Nel 1980 tienne-mile Baulieu, lavorando per i laboratori Roussel Uclaf su derivati del progesterone scopr un potente antiprogestinico, inizialmente chiamato RU-38486 (secondo le iniziali del laboratorio dove fu messo a punto, ed un numero di serie). Sperimentato a partire dall'inizio degli anni ottanta come un'alternativa all'aborto "meccanico" (sola tecnica abortiva allora possibile), la molecola provoc una levata di scudi da parte degli ambienti ostili all'aborto volontario. Ciononostante, il mifepristone venne posto sul mercato in Francia nel 1988, per l'uso in combinazione con prostaglandine. Il 26 ottobre di quell'anno, Roussel Uclaf afferm che avrebbe fermato la distribuzione del farmaco ma, dietro pressanti richieste del governo francese, la distribuzione venne ripresa due giorni dopo. Attualmente utilizzato nel 30% delle interruzioni di gravidanza. Il mifepristone fu approvato in altri paesi Europei negli anni novanta, e negli Stati Uniti nel settembre 2000. In Italia, nel 1999 ne venne autorizzato l'uso limitatamente alla sindrome di Cushing. Nel 2003 l'Organizzazione mondiale della sanit (OMS) conferma la sicurezza del mifepristone e definisce le linee guida in un documento: "Safe abortion: technical and policy guidance for health systems". Nel 2005 la stessa OMS inserisce il mifepristone e il misoprostolo nella quattordicesima versione della propria lista dei farmaci essenziali raccomandandone l'uso combinato e sotto stretta osservazione medica. Il fine offrire un'alternativa ai metodi chirurgici utilizzati nei paesi in via di sviluppo. I movimenti pro-life contestano l'uso del mifepristone, considerandolo un modo per abbandonare la donna nel momento in cui deve affrontare una scelta difficile. Da pi parti inoltre si sostiene che la semplicit della procedura con cui pu essere interrotta la gravidanza potrebbe portare le donne a sottovalutare l'importanza della decisione e quindi a un incremento del numero di aborti. Nei paesi in cui questa procedura ormai in uso da molti anni, le statistiche non hanno tuttavia mostrato variazioni significative, ma soltanto la tendenza diffusa a ricorrere all'interruzione in epoca gestazionale pi precoce, quindi con minori rischi di complicanze per la salute della donna. Procedura di utilizzo in gineco-ostetricia L'RU-486 utilizzato in: * Interruzione volontaria di gravidanza * Interruzione clinica di gravidanza in caso di morte fetale in utero per ridurre la dose di prostaglandine necessaria all'espulsione. Accertato con una ecografia che la gravidanza sia all'interno dell'utero e di epoca inferiore a 49 giorni (sette settimane di gestazione), il medico somministra da una a tre compresse da 200 mg di mifepristone. Il farmaco blocca i recettori del progesterone sulla mucosa e sulla muscolatura dell'utero favorendo il distacco dell'embrione e la dilatazione del collo. Due giorni dopo, se non si verificata l'espulsione del materiale gravidico, viene somministrata una prostaglandina che la induce nel giro di pochissime ore.

Dopo circa dieci giorni, la paziente torna in ospedale per la verifica ecografica dell'avvenuta interruzione. La procedura pu fallire in meno dell'1% dei casi, e in circa il 5% dei casi necessaria la revisione chirurgica della cavit uterina per completarla, o per bloccare eventuali emorragie che possono verificarsi. Controindicazioni * Non pu essere effettuato in pazienti che presentino allergia nota al mifepristone, insufficienza surrenalica, disordini emorragici, o che siano in terapia con anticoagulanti o cortisonici. * L'RU-486 non pu essere somministrato oltre le 7 settimane di gravidanza. * controindicato in caso di gravidanza extra-uterina. * Le prostaglandine non possono essere somministrate in caso di: ipertensione arteriosa, angor, sindrome di Raynaud, insufficienza cardiaca, aritmia. Effetti secondari * Dolori addominali. * Nausea. * Diarrea. * Emorragie per un periodo in media di 8-10 giorni. Elementi a favore * La sua scoperta risale al 1982 ed usata da oltre 20 anni, senza un numero significativo di complicazioni cliniche che abbiano portato alla morte le pazienti, in tutti i paesi del mondo dove il farmaco stato somministrato. * L'RU-486 pu essere utilizzata dalle prime settimane di gravidanza, mentre l'aspirazione non possibile fino verso la 6 settimana * Il metodo non richiede n intervento chirurgico, n anestesia e non ha gli stessi rischi dell'aspirazione: traumi dell'utero, del collo (dell'utero), rischio ulteriore di sterilit, di gravidanza extra-uterina, etc.. Permette dunque l'interruzione volontaria di gravidanza in quei casi in cui l'aborto chirurgico non pu essere praticato.

Elementi a sfavore * Dal punto di vista amministrativo un punto a sfavore all'utilizzo della ru486 possono essere i costi, se infatti viene previsto il ricovero ospedaliero, per ragioni mediche o legislative (in Italia la legge 194 del 1978 prevede che l'espulsione dell'embrione avvenga in ospedale), il costo di questo prevedibilmente maggiore rispetto quello di altri tipi di interventi chirurgici, normalmente eseguiti in day hospital, richiedendo in genere l'intera operazione 2 o 3 giorni per il suo completamento. * Possono insorgere, a volte, complicazioni. Il ricovero ospedaliero tuttavia, in questi casi, appare risolutivo.

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