Sei sulla pagina 1di 12

Vai al contenuto SINISTRAINRETE Vai alla navigazione principale

Archivio articoli e documenti per il dibattito nella sinistra

Vai alla prima colonna Vai alla seconda colonna home mappa del sito teoria cultura

crisi mondiale mondo/imperialismo

marxismo geopolitica finanza articoli brevi

Analisi di classe politica economica

politica

politica italiana

neoliberismo lavoro e sindacato teoria economica

ecologia e ambiente archivio documenti

sinistra radicale europa

societ

storia keynes

filosofia

globalizzazione

spesa pubblica

ISCRIZIONE AL FEED RSS


Iscriviti

Giovanni Sgro': Sul cosiddetto Capitolo sesto inedito di Marx


Luned 11 Novembre 2013 11:10 amministratore

SEGUI SINISTRAINRETE ANCHE SU TWITTER!


Segui

Save page as PDF

VUOI ISCRIVERTI ALLA NEWSLETTER?


Nome Email

CERCA NEL SITO


Search...

Sul cosiddetto Capitolo sesto inedito di Marx


Testo HTML
ISCRIVITI

Ricezione

BEATI I COSTRUTTORI DI PACE

Appunti di lettura e considerazioni critiche


Giovanni Sgro'
1. Premessa Il cosiddetto Capitolo sesto inedito rappresenta insieme ai Grundrisse uno di quei manoscritti marxiani che nel corso degli anni Settanta del secolo scorso hanno avuto grande diffusione e notevole recezione in Francia, in Germania e anche in Italia, dove fu tradotto per la prima volta nel 1969 da Bruno Maffi per i tipi de La Nuova Italia[1] e fu poi oggetto di una fortunata serie di lezioni di Claudio Napoleoni (Torino, Bollati Boringhieri, 1972). Nel presente contributo cercher di offrire una sorta di percorso di lettura personale ( 3) del denso testo del Capitolo sesto, al fine di mettere in luce alcune caratteristiche specifiche della sua trama teorica e alcuni suoi elementi di grande attualit politica ( 4). Prima di passare allanalisi specifica dei contenuti del Capitolo sesto, mi sembra opportuno collocarlo brevemente nel progetto marxiano di critica delleconomia politica ( 2).

QUATTRO ANNI FA

Le meravigliose bolle di sapone Carry Trade


Written on 25 Novembre 2009, 11.37 by admin Le meravigliose bolle di sapone Carry Tradedi Nouriel Roubini *Da marzo i prezzi delle attivit rischiose di ogni genere (azioni, petrolio, energia,... 1400
READ MORE

MANIFESTAZIONE 30 NOVEMBRE
NO GRANDI OPERE NO CONSUMO DI SUOLO PER LA DEMOCRAZIA E I BENI COMUNI PER IL DIRITTO DI RESPIRARE, LAVORARE, VIVERE IN VENETO Giornata di mobilitazione regionale in difesa della qualit della vita

Miccia corta
Written on 23 Novembre 2009, 17.31 by admin Miccia corta di Sergio SegioUno stralcio della Prefazione alla nuova edizione di Miccia cortaOltre quattro anni fa, licenziando questo libro, ho provato... 1650
READ MORE

Sabato 30 novembre

2. Il ruolo e la posizione del Capitolo sesto inedito nel progetto marxiano di critica delleconomia politica I curatori del volume 4.1 della seconda sezione della MEGA2 hanno stabilito che il Capitolo sesto stato scritto da Marx tra lestate del 1863 e lestate del 1864[2]: esso si colloca dunque allaltezza del terzo tentativo marxiano di esporre la sua critica delleconomia politica. Come noto, il primo tentativo rappresentato dai sette quaderni del 1857/58, noti con il nome redazionale di Grundrisse, che non costituiscono per, a ben vedere, il primo abbozzo de Il capitale, bens il primo tentativo di una esposizione complessiva dellambizioso progetto marxiano di critica delleconomia politica[3]. Nei Grundrisse si trova, infatti, una delle prime formulazioni del cosiddetto piano dei sei libri: 1) il capitale; 2) la propriet fondiaria; 3) il salario; 4) lo Stato; 5) il commercio internazionale; 6) il mercato mondiale e le crisi[4]. Il secondo tentativo compiuto da Marx per esporre il suo progetto di critica delleconomia politica rappresentato dai 23 quaderni del manoscritto del 1861-63, la cui parte centrale occupata dalle cosiddette Teorie sul plusvalore che, a loro volta, non costituiscono il quarto libro de Il capitale, in quanto solo a partire dal Capitolo sesto che Marx inizia a parlare di un progetto in quattro libri (da pubblicare in tre volumi) e, quindi, di un quarto libro da dedicare alla storia delle teorie economiche, che viene separata dallesposizione teoretica vera e propria, secondo la falsariga di Per la critica delleconomia politica (1859), in cui ai capitoli teorici seguiva unampia ricostruzione della storia delle categorie economiche.

ore 14 - stazione FS di Santa Lucia

manifestazione regionale a Venezia

I terro-buonisti
Written on 23 Novembre 2009, 12.11 by admin I terro-buonistiAldo GiannuliNella scorsa settimana giunto alla redazione bolognese dellUnit un documento di 4 cartelle a firma Nuclei di azione... 1040
READ MORE

PER SAPERNE DI PIU' CLICCA QUI Vedi anche volantino 1 - 2

Qui la lista degli aderenti

BROWSER CONSIGLIATI
Sito ottimizzato per i seguenti browser: Firefox
converted by Web2PDFConvert.com

Crisi sistemica globale - Gli stati di fronte alle tre opzioni brutali del 2010: Inflazione,

del 2010: Inflazione, forte pressione fiscale o insolvenza


Written on 23 Novembre 2009, 11.40 by admin Crisi sistemica globale - Gli stati di fronte alle tre opzioni brutali del 2010: Inflazione, forte pressione fiscale o insolvenzaGEAB N39 (15 novembre... 1390
READ MORE

teorici seguiva unampia ricostruzione della storia delle categorie economiche. Il fatto che a partire dal 1863 incominci a prendere forma nella mente di Marx il progetto de Il capitale in tre volumi (suddivisi in quattro libri) non credo per che comporti, sia detto en passant, che Marx abbia abbandonato tout court la strutturazione del suo progetto di critica delleconomia politica secondo il piano originario dei sei libri. Data lampiezza e la complessit del progetto e considerate le sue precarie condizioni economiche e di salute, egli stato s costretto a rinunciare alla realizzazione personale di tale imponente progetto di ricerca, ma non necessariamente al piano dei sei libri che, a mio avviso, continua a mantenere inalterata la sua validit teorica. Comunque sia, tra lestate del 1863 e lestate del 1864 Marx lavor alla redazione de Il capitale in tre volumi (suddivisi in quattro libri). Inizia dal primo libro, del quale ci rimasto appunto solo il Capitolo sesto, passa poi al terzo libro (di cui conclude il manoscritto principale) e, infine, al secondo libro (di cui scrive il primo manoscritto)[5]. Sulla base dellindice della prima edizione a stampa (1867) del primo libro de Il capitale, si pu ipotizzare che la struttura del primo libro nel manoscritto del 1863-65 potrebbe forse essere stata la seguente: 1. 2. 3. 4. 5. 6. La trasformazione di denaro in capitale La produzione del plusvalore assoluto La produzione del plusvalore relativo Ulteriori ricerche sulla produzione del plusvalore assoluto e relativo Il processo di accumulazione del capitale Risultati del processo di produzione immediato

Firefox Chrome Opera Safari

TEGHIL: COSCIENZA ILLUSORIA DI S

TRE ANNI FA

Luigi Cavallaro: Concrete astrazioni. Modelli logici contraddetti dalla realt


Written on 26 Novembre 2010, 18.56 by admin Concrete astrazioni. Modelli logici contraddetti dalla realt Luigi Cavallaro Finalmente riproposto il libro di Henryk Grossmann, considerato a... 1850
LEGGI TUTTO

Il lavoro al manoscritto del primo libro si prolung fino alla fine del 1865. Secondo il nuovo progetto dei quattro libri in tre volumi, Marx intendeva inizialmente pubblicare il primo ed il secondo libro insieme nel primo volume (processo di produzione immediato e sua mediazione nel processo di circolazione); il secondo volume doveva contenere il terzo libro (dedicato alle configurazioni del processo complessivo); il terzo volume avrebbe dovuto contenere il quarto libro dedicato alla storia della teoria (per la quale forse avrebbe attinto dai quaderni centrali del manoscritto del 1861-63). Per tutta una serie di motivi estrinseci (la pubblicazione anticipata del solo primo libro quale primo volume)[6] e, soprattutto, di architettura teorica (largomento trattato nel Capitolo sesto non costituisce il passaggio al secondo libro, bens loggetto del terzo libro)[7], tra la fine del 1866 e linizio del 1867 Marx decide di non utilizzare pi il Capitolo sesto, che avrebbe dovuto fungere da passaggio dal primo al secondo libro nel primo volume e, anzi, in occasione della seconda edizione (1873) del primo libro elimina anche quelle poche righe riassuntive[8] presenti sullultima pagina della prima edizione (1867), che avrebbe potuto e dovuto servire da passaggio al secondo libro. Da questa breve ricostruzione[9] emerge chiaramente la centrale importanza del Capitolo sesto, sia perch ci offre una sorta di istantanea dellimmane e diuturno lavoro di esposizione della critica delleconomia politica, che impegn Marx per pi di venti anni, sia perch rappresenta un riassunto del primo libro de Il capitale redatto dal suo stesso autore.

Bologna e Fumagalli: Lo specchio dell'imbarbarimento sociale


Written on 26 Novembre 2010, 18.30 by admin Lo specchio dell'imbarbarimento sociale Lavoro autonomo e crisi economica, indagine su una realt diffusa ma misconosciuta. di Sergio Bologna e... 1250
LEGGI TUTTO

L'IMPERIALISMO GLOBALE E LA GRANDE CRISI

3. I risultati del processo di produzione immediato Secondo quanto si legge allinizio del Capitolo sesto[10], in esso sono trattati tre argomenti principali, o meglio, in esso sono esposti in forma sintetica i risultati del processo di produzione immediato: 1) Merci come prodotto del capitale, della produzione capitalistica;

Felice Roberto Pizzuti: La crisi e le politiche sociali


Written on 26 Novembre 2010, 17.58 by admin La crisi e le politiche sociali di Felice Roberto Pizzuti La sottovalutazione della crisi e, in particolare, delle sue cause di natura reale continua... 1160
LEGGI TUTTO

2) La produzione capitalistica produzione di plusvalore; 3) Essa , infine, produzione e riproduzione dellintero rapporto attraverso il quale questo processo di produzione immediato si caratterizza come specificamente capitalistico (R, 895). Su questi tre punti vorrei soffermarmi brevemente per presentare delle note a margine al denso testo del Capitolo sesto. Incominciamo per comodit espositiva con il primo punto.

NICO MACCE:

di Nico Macce

Leonardo Pegoraro: La nonviolenza e le sue astratte agiografie dal Piccolo gioco del PRC al Grande gioco internazionale
Written on 26 Novembre 2010,

3.1. Merci come prodotto del capitale Un primo elemento che mi preme mettere in evidenza il corso circolare (R, 895) dellesposizione marxiana, il fatto cio che si inizi con la merce, quale forma elementare della ricchezza borghese (R, 895; c.m.), e si termini con la merce, quale risultato immediato del processo di produzione capitalistico (R, 896; c.m.). Nel corso dellesposizione, da un lato la merce si manifesta come presupposto della costituzione del capitale (R, 896; c.m.), dallaltro essa si manifesta essenzialmente come il prodotto e il risultato del processo di produzione capitalistico (R, 896; c.m.). Amio avviso, qui Marx segue e mette allopera quel metodo del salire dallastratto al concreto

In questi tempi di trasformismo osceno, dove lonest intellettuale non meno bassa di quella morale, della Rivoluzione dOttobre nessuno ne parla. Nessuna forza politica che non si richiami direttamente al Comunismo. Eppure in quellOttobre del 1917 (secondo il nostro calendario) si compiva un evento
converted by Web2PDFConvert.com

Written on 26 Novembre 2010, 17.28 by admin La non-violenza e le sue astratte agiografie dal Piccolo gioco del PRC al Grande gioco internazionale di Leonardo... 2630
LEGGI TUTTO

DUE ANNI FA

che nella celebre ed egualmente incompiuta e non pi utilizzata Introduzione del 1857 egli designava come il metodo scientificamente corretto[11]: si parte dalla singola merce autonoma semplice in quanto astratta (dal lat. ab-traho), ovvero priva di ulteriori determinazioni , e si giunge attraverso un processo di concretizzazione (dal lat. cumcrescere), ovvero di arricchimento di ulteriori determinazioni, alla merce quale prodotto e risultato del processo di produzione capitalistico, che non si presenta pi come la singola merce autonoma (R, 901) da cui si era partiti (che in quanto risultato di un processo di astrazione non esiste concretamente nella sua autonomia), ma si manifesta ora fenomenicamente come una massa di merci (R, 901), ovvero per citare lincipit del primo libro de Il capitale come una immane raccolta di merci. Tale corso circolare dellesposizione, per cui si parte dalla singola merce autonoma e si giunge a una massa di merci, pienamente legittimo e coerente con lanalisi della forma di valore contenuta nel primo capitolo del primo libro de Il capitale, perch, a rigore, dire merce significa dire necessariamente merci, in quanto essere merce (la forma di merce) non una propriet naturale dei prodotti del Lavoro (con la maiuscola) o di un particolare tipo di lavoro concreto, bens la forma sociale che investe e riveste il contenuto materiale, i prodotti non del lavoro en genral, ma di una forma storicamente e socialmente determinata del lavoro, qual appunto il lavoro che produce merci[12]. Il corso circolare dellesposizione mostra, a mio avviso, come anche qui Marx segua la logica di derivazione o, if you like, di ispirazione hegeliana del presupposto/posto[13] e come la sua esposizione continui a situarsi sul livello della generalit/universalit del capitale, secondo il piano originario dei sei libri. Come ha ben dimostrato Fineschi, il capitale in generale il capitale diveniente, il capitale che sta ancora ponendo i propri presupposti, il capitale, cio, che in base alle condizioni logiche di esistenza che lo precedono, costituisce e pone da s i presupposti della propria esistenza. Una volta che il capitale ha posto i suoi stessi presupposti, esso diventato capitale divenuto, cio processo di produzione e di circolazione del capitale[14]. Infatti, alla fine del primo punto del Capitolo sesto, che nella edizione a stampa avrebbe dovuto fungere da bergang (passaggio) dal primo al secondo libro, si legge: Ma queste merci [quali prodotti del processo di produzione immediato, e non pi la singola merce autonoma] sono adesso, al contempo, portatrici [Trger] del capitale; sono il capitale stesso valorizzato, gravido di plusvalore. E in questa relazione la loro circolazione [semplice delle merci], che adesso , al contempo, processo di riproduzione del capitale, implica ulteriori determinazioni che erano estranee allastratta considerazione della circolazione di merci. Dobbiamo dunque considerare adesso la circolazione delle merci come il processo di circolazione del capitale (R, 924; c.m.). Da questo, come da tanti altri passi, si evince come nellesposizione del concetto universale del capitale, che il contenuto di tutti e tre i libri de Il capitale, vi sia allopera un concetto di tempo di tipo non cronologico, bens logico, un concetto di tempo interno e sistemico, in cui il prima e il dopo sono scanditi dalla Ent-wicklung, dallo s-volgimento e dis-piegamento dei concetti, o meglio, del concetto generale/universale di capitale che pone i propri presupposti e si dispiega sussumendo sotto di s, facendoli diventare propri momenti o presupposti, tutti quegli elementi storici, economici ed extraeconomici che apparentemente sono altro dal capitale[15]. In conclusione: la prima parte del Capitolo sesto sulla merce come prodotto specifico del processo di produzione capitalistico permette di comprendere come la categoria di merce, con la quale inizia lesposizione marxiana, sia una merce gi capitalistica, ossia gi determinata capitalisticamente, in quanto essa il presupposto e, al contempo, il prodotto del processo di produzione capitalistico. Unattenta lettura della prima parte del Capitolo sesto (nonch della prima sezione del primo libro de Il capitale) permette quindi di mostrare linconsistenza della storicizzazione engelsiana della prima sezione del primo libro de Il capitale, nella quale si tratta della circolazione semplice delle merci e non di una presunta produzione mercantile semplice [16], che una categoria coniata e introdotta da Engels nelle sue Considerazioni supplementari alla edizione del terzo libro de Il capitale da lui curata[17]. Nel Capitolo sesto la merce che compare alla fine dellesposizione si manifesta come parte meramente ideale del prodotto complessivo in cui si riproduce il capitale (R, 902), ovvero, in fin dei conti, si manifesta come la forma trasformata del capitale che ora si valorizzato (R, 902). Alla fine dellesposizione la merce diviene (e si manifesta come) ci che essa propriamente : prodotto del capitale, anzi, forma trasformata del capitale stesso, parte aliquota del processo complessivo di produzione e circolazione delle merci: La merce singola [presupposto del capitale] , di fatto, un prodotto compiuto [posto dal capitale], alle cui spalle giace il processo della sua genesi [il processo della sua produzione, dal quale lesposizione ha fatto allinizio astrazione], nel quale di fatto tolto [aufgehoben] il processo [lavorativo] attraverso il quale un particolare lavoro utile si incarnato, oggettualizzato in esso [nel prodotto-merce]. Nel processo di produzione la merce diviene [ci che essa propriamente : Trger (portatrice) del valore che valorizza se stesso, ovvero del capitale]. Come prodotto essa costantemente respinta dal processo [di produzione nel processo di circolazione delle merci], cos che il prodotto stesso [la merce] si manifesta solo

Autonomia e organizzazione
Written on 27 Novembre 2011, 20.24 by admin Autonomia e organizzazione La conoscenza teorica del fatto che il capitalismo dovr crollare a causa delle sue contraddizioni, non... 850
READ MORE

Giulietto Chiesa: Monti non il meno peggio


Written on 27 Novembre 2011, 12.28 by admin Monti non il meno peggio E' l'ultimo rantolo prima del Ballo di San Vito di Giulietto Chiesa Il punto di partenza di questo... 1650
READ MORE

calendario) si compiva un evento storico che avrebbe cambiato il mondo, aperto a nuove lotte di emancipazione sociale, a nuove visioni. Le classi popolari dellepoca erano avvolte nellanalfabetismo e nellignoranza, in una vita dura e abbruttita, in ogni angolo dunEuropa in cui lo sviluppo del capitalismo andava formando un proletariato insieme ai processi di industrializzazione e al formarsi dei paesi moderni. La Rivoluzione dOttobre rappresent tante cose. Ne voglio citare alcune. Fu lapice di una straordinaria lotta dei movimenti socialisti dellepoca a livello internazionale, che elevavano con la coscienza di s milioni di operai e contadini. La cultura non era pi appannaggio della borghesia e il mondo si poteva cambiare, lo potevano trasformare semplici manovali, sarte, minatori, braccianti, se solo si univano. Fu quindi la prima rivoluzione socialista e proletaria, della classi popolari subalterne che si comp. E da allora il mondo fu diverso. Leggi tutto

ERRI DE LUCA: NOTIZIE SU EURIDICE

Raffaele DAgata: Un nuovo approccio galileiano per la resurrezione della sinistra e della democrazia
Written on 26 Novembre 2011, 22.20 by admin Un nuovo approccio galileiano per la resurrezione della sinistra e della democrazia Raffaele DAgata Premessa... Da che mondo mondo,... 1220
READ MORE

NOTIZIE SU EURIDICE
di Erri De Luca Euridice alla lettera significa trovare giustizia. Orfeo va oltre il confine dei vivi per riportarla in terra. Ho conosciuto e fatto parte di una generazione politica appassionata di giustizia, perci innamorata di lei al punto di imbracciare le armi per ottenerla. Intorno bolliva il 1900, secolo che spostava i rapporti di forza tra oppressori e oppressi con le rivoluzioni. Orfeo scende impugnando il suo strumento e il suo canto solista. La mia generazione e scesa in coro dentro la rivolta di piazza. Non dichiaro qui le sue ragioni: per gli sconfitti nelle aule dei tribunali speciali quelle ragioni erano delle circostanze aggravanti, usate contro di loro. C nella formazione di un carattere rivoluzionario il lievito delle commozioni. Il loro accumulo forma una valanga. Rivoluzionario non un ribelle, che sfoga un suo temperamento, invece unalleanza stretta con uguali con lo scopo di ottenere
converted by Web2PDFConvert.com

Paolo Ciofi: Il governo politico dei mercati nella versione austera del prof. Monti
Written on 26 Novembre 2011, 21.59 by admin Il governo politico dei mercati nella versione austera del prof. Monti Paolo Ciofi ABerlusconi, che gli chiedeva di fare il leader di... 1990
READ MORE

UN ANNO FA

nique la police: Primarie, iniezione fatale di "realt aumentata"


Written on 27 Novembre 2012, 16.06 by admin Primarie, iniezione fatale di "realt aumentata" di nique la police Dovunque regni lo spettacolo, le uniche forze... 1750
READ MORE

come un momento [astratto, se considerato autonomamente] del processo [complessivo di produzione e circolazione delle merci] (R, 930).

uguali con lo scopo di ottenere giustizia, liberare Euridice. Innamorati di lei, accettammo lurto frontale con i poteri costituiti. Nel parlamento italiano che allora ospitava il pi forte partito comunista di occidente, nessuno di loro era con noi. Fummo liberi da ipoteche, tutori, padri adottivi. Andammo da soli, per in massa, sulle piste di Euridice. Conoscemmo le prigioni e le condanne sommarie costruite sopra reati associativi che non avevano bisogno di accertare responsabilit individuali. Ognuno era colpevole di tutto. Il nostro Orfeo collettivo e stato il pi imprigionato per motivi politici di tutta la storia dItalia, molto di pi della generazione passata nelle carceri fasciste. Leggi tutto

3.2. La produzione capitalistica produzione di plusvalore Veniamo ora brevemente al secondo punto dellesposizione marxiana nel Capitolo sesto. Da quanto sostenuto fin qui si potrebbe forse dedurre che lo scopo della produzione capitalistica sia semplicemente produrre una grande massa di merci. E invece non proprio cos: limmane raccolta di merci , in realt, solo la forma fenomenica in cui si manifesta (erscheint) la ricchezza creata dal capitale. Lo scopo specifico e determinante della produzione capitalistica di produrre e riprodurre se stessa, di produrre e riprodurre continuamente il rapporto di capitale, qui determinato a un livello ancora molto astratto dellesposizione quale plusvalore, valore che crea maggior valore: La produzione di plusvalore, la quale implica la conservazione del valore originariamente anticipato, si manifesta quindi come lo scopo determinante, linteresse propulsivo e il risultato finale del processo di produzione capitalistico, come ci grazie al quale il valore originario trasformato in capitale [ovvero in un valore maggiore, in plusvalore, in valore che valorizza ed accresce se stesso] (R, 926). Lautovalorizzazione del capitale la creazione di plusvalore , quindi, lo scopo determinante, dominante e unificante [bergreifende] del capitalista, limpulso e il contenuto assoluti del suo agire (R, 942). La massa di merci (come risultato della produzione) vale qui quale portatrice del valore di scambio (in seguito Marx preciser che si tratta del valore) del capitale, ovvero del valore che valorizza se stesso, indipendentemente dal corpo materiale delle merci (sia esso oro, zucchero o letame).

Domenico Moro: Spread? La vera emergenza la disoccupazione


Written on 27 Novembre 2012, 14.32 by admin Spread? La vera emergenza la disoccupazione Domenico Moro In Eurolandia la disoccupazione strutturale La vera emergenza... 2410
READ MORE

Rossana Rossanda: Un anno dopo, Monti e a capo


Written on 26 Novembre 2012, 23.53 by admin Un anno dopo, Monti e a capo di Rossana Rossanda giusto un anno che il parlamento italiano, auspice il presidente della repubblica, si... 1920
READ MORE

SENZA SOSTE: RENZI, IL CIOCCOLATAIO ESTREMO

3.3. La merce quale produzione e riproduzione dellintero rapporto di capitale Ma c di pi, e veniamo con ci al terzo punto. Il capitale non solo produce e riproduce continuamente se stesso, ma, secondo la propria logica immanente, deve accrescersi, ovvero deve riprodursi su scala sempre pi ampia. Per prodursi e riprodursi, il capitale deve poi porre continuamente anche i propri presupposti, la propria linfa vitale, ovvero il lavoro vivo: Il capitale non produce quindi solo capitale, esso produce una crescente massa di lavoratori, la materia solo grazie alla quale esso pu funzionare come capitale aggiuntivo. [] La produzione capitalistica non solo riproduzione del rapporto, la riproduzione di esso su scala sempre crescente e nella stessa misura in cui, con il modo di produzione capitalistico, si sviluppa la forza produttiva sociale del lavoro, cresce la ricchezza accumulata torreggiante di fronte al lavoratore come ricchezza che lo domina, come capitale , si espande di fronte a lui il mondo della ricchezza come un mondo che gli estraneo e che lo domina e, nella stessa proporzione, si sviluppa in opposizione la sua soggettiva povert, indigenza e dipendenza. Il suo svuotamento e quella pienezza si corrispondono, vanno di pari passo. Al contempo aumenta la massa di questi mezzi di produzione vivi del capitale, il proletariato che lavora (R, 1015-1016). Da questa ampia e pregnante citazione dal sapore indubbiamente giovanile, in quanto richiama, quasi letteralmente, lanalisi del lavoro estraniato dei Manoscritti economicofilosofici del 1844, anche se si situa, ovviamente, in un altro campo teorico di riferimento ed condotta con altri strumenti euristici , possiamo, a mio avviso, ricavare due notevoli indicazioni teorico-politiche, che in questa sede mi limito solo ad accennare: 1) Il processo di accumulazione del capitale e di produzione dellesercito industriale di riserva non posto ideologicamente come un mito delle origini del modo di produzione capitalistico, ma rappresenta la dura realt quotidiana. Detto in altri termini: laccumulazione non originaria, quotidiana e permanente, perch quotidianamente e permanentemente il capitale deve produrre e porre i presupposti della sua esistenza, e ci su scala sempre pi allargata[18]. 2) nel rapporto di sfruttamento del lavoro salariato da parte del capitale che si cela, a mio avviso, il nucleo politico de Il capitale, il quale non unopera im-mediatamente politica, ma tratta, nel primo libro, ad un livello necessariamente alto di astrazione[19], anche del rapporto politico, ovvero di sovraordinazione e subordinazione, tra capitalista e lavoratore salariato, e della lotta della classe dei lavoratori contro la classe dei capitalisti[20]. 4. Specificit e attualit del Capitolo sesto Oltre a quanto sopra brevemente delineato, vi sono poi alcuni elementi specifici che conferiscono al Capitolo sesto una sorta di autonoma dignit teorica, di portata tale da poterlo considerare ed utilizzare anche come unutile integrazione allanalisi svolta nel primo

RENZI, IL CIOCCOLATAIO ESTREMO


Senza Soste Prima di tutto va sciolto un equivoco: Matteo Renzi non un leader moderato, o un innovatore che guarda sia a destra che a sinistra, ma un cioccolataio. Ovvero qualcuno che, per esibirsi nella comunicazione politica, non esita, in pochi mesi, a cambiare proposte politiche sul lavoro in modo anche imbarazzante. Lha notato anche il solitamente quieto sbilanciamoci.info che ricorda come il Renzi del 2011, quello del contratto di lavoro alla Ichino, aveva lasciato il passo al Renzi della flexicurity, un modello comunque molto diverso, appena una decina di mesi dopo. Troppo poco per un ripensamento reale, abbastanza per capire che in materia di lavoro e di contratti Renzi procede scaricando le app disponibili nello store delle proposte, e delle cordate di potere, non per analisi politica. Estremo perch, essendosi proposto il Renzi come killer application della politica italiana, il cioccolataio in questione non nega soluzioni draconiane ottime per le apparizioni televisive: tracciabilit del contante praticamente fino agli spiccioli, creazione di una mega Equitalia
converted by Web2PDFConvert.com

Francesco Saraceno: Teorie economiche e governi tecnocratici


Written on 26 Novembre 2012, 23.37 by admin Teorie economiche e governi tecnocratici di Francesco Saraceno Le prossime elezioni italiane hanno innescato un interessante dibattito sulle scelte... 1550
READ MORE

ULTIMI ARTICOLI
Pietro Bianchi: LAltro Lacan. Dalla struttura alla scrittura Tommaso Redolfi Riva: Teoria critica della societ? Robert Skidelsky: Le quattro vecchie fallacie della nuova Grande Depressione Roberto Sidoli: Lenin, Gerico e i Pink Floyd Diego Fusaro: In memoria di

Diego Fusaro: In memoria di Preve Spettri di Marx allHotel Bauen Stefano Breda: Perch lindividualismo istituzionale non funziona Pietro Piro: La cultura delle destre Domenico Mario Nuti: Il surplus tedesco e gli squilibri europei Pino Cabras: L'alluvione sarda e i fantocci impiccati Carlo Formenti: Prefazione a Utopie letali Guglielmo Forges Davanzati: Fra utopie letali e crisi reali connessioni precarie: Solo austerity? S.Lucarelli, D.Palma, R.Romano: Il sostegno agli investimenti in uneconomia tecnologicamente in ritardo G.Amendola, G.De Michele, F.Festa: La parabola di Vendola e la giusta misura dello sfruttamento F.Pinotti e S.Santachiara: "Napolitano massone. E la Cia..." Alain Badiou: La nostra impotenza contemporanea Alfonso Gianni: Capitalismo finanziario globale e democrazia Sebastiano Isaia: Maledetti tedeschi! Federico Chicchi: Sul rapporto tra soggettivit e merce InfoFreeFlow: Keep calm and enjoy 19o Emiliano Brancaccio: Questione meridionale in Europa Paolo Ercolani: La metamorfosi del signor P(otere) Alessandro Morselli: La trappola della liquidit europea Mario Lavagetto: Proust e Freud: una rivoluzione copernicana Enrico Grazzini: Scenari delleuro. Democrazia e sovranit nazionale Nico Macce: Al cuore della Terra e ritorno Fabio Frosini: Sul marxismo di Gramsci Andrea Fumagalli: Politica monetaria della BCE e dinamiche finanziarie Davide Grasso: Cacasotto a Cinque Stelle Militant: Salario o reddito? Sergio Bologna: Scioperi nella catena logistica: i porti

libro de Il capitale, e non solo semplicemente come un manoscritto preparatorio. Di seguito mi limiter a passare brevemente in rassegna solo alcuni dei temi che nel Capitolo sesto sono trattati in modo pi ampio e approfondito rispetto al primo libro de Il capitale. Si tratta di elementi che mettono ben in luce la grande attualit dellanalisi contenuta nel Capitolo sesto[21] e che forniscono degli strumenti utili per criticare la lettura storicistica de Il capitale, oggi in gran parte ancora dominante[22]. Una delle prime specificit del Capitolo sesto rispetto a Il capitale consiste nella pi ampia trattazione della distinzione tra sussunzione formalistica e sussunzione reale del lavoro sotto il capitale (cfr. R, 970-991). Tali forme di sussunzione cos come le corrispondenti sezioni su cooperazione, manifattura e grande industria del primo libro de Il capitale non andrebbero lette, a mio avviso, storicisticamente, secondo il prima e il dopo cronologico, quali due modi storicamente distinti di organizzazione del lavoro, alle quali corrisponderebbero le forme di estrazione del plusvalore assoluto e relativo, ma come forme sempre compresenti ancora oggi nelle diversi parti del mondo. , infatti, a seconda del milieu historique, dello specifico contesto economico e giuridico locale in cui si trova ad operare, che il capitale decide quale forma di sfruttamento pi razionale, vale a dire quale forma di sfruttamento gli permette e gli assicura una maggiore valorizzazione. Molto pi ampia e articolata rispetto a Il capitale nel Capitolo sesto anche la distinzione tra lavoro produttivo e lavoro improduttivo (cfr. R, 991-1003). Marx sottolinea a pi riprese, e con vari esempi, che produttivo ogni tipo di lavoro che produce plusvalore, ovvero che accresce il capitale. Tali considerazioni inducono a ritenere che il termine Arbeiter debba essere inteso non storicisticamente come loperaio di fabbrica, bens pi generalmente come qualsiasi lavoratore che sia stato sussunto sotto il rapporto di capitale. Ci perch, se loperaio di fabbrica una figura storica e storicamente molto rilevante della guerra civile tra lavoro salariato e capitale, concepire lArbeiter come ogni lavoratore permette di uscire dalla prospettiva della fabbrica per estendere le potenzialit dellanalisi marxiana anche alle altre forme di lavoro, quali il lavoro cognitivo, affettivo, immateriale, creativo, comunicativo ecc., che sono state oramai tutte sussunte realmente sotto il rapporto di capitale.

creazione di una mega Equitalia (con altro nome sintende...) e, audite audite, produrre lavoro precario con i soldi sottratti alle pensioni. Leggi tutto

I PI LETTI
Rete dei comunisti: Partito e organizzazione: una base di discussione per i comunisti in Italia (12455) Antonio Pagliarone: La crisi di Keynes (3298) Joseph Halevi: L'impossibile keynesismo (2993) Giancarlo De Vivo: Keynesiani tradizionali e keynesiani avventizi (2927) E.Quadrelli e G. Bausano: Per una discussione su Siria, guerra e internazionalismo (2881) Maurizio Benetti: Spesa per pensioni, cos se vi pare (2863) Dario Di Nepi: Note sul debito pubblico italiano (2854) Lorenzo Rampa: L'economia keynestana oggi (1977) (2762) James K. Galbraith: La morte definitiva (e la prossima vita) di Keynes (2737) Giorgio Lunghini: La crisi, Keynes, la decrescita (2680) N.Dirindin e G.Maciocco: Assalto alluniversalismo (2644) Vladimiro Giacch: 2012: attacco al Welfare (2622) Luca Michelini: Perch il liberismo (di destra e di sinistra) non tramonta (2565) Luciano Vasapollo: Debito pubblico. Perch e come si pu non pagarlo (2550) Elena Granaglia: Quattro meriti dell'universalismo (2550) Francesco Ciafaloni: Dove va il welfare italiano (2534) Felice Roberto Pizzuti: Pensioni. Perch giusto indignarsi (2497) A.Carabelli e M.Cedrini:

[1] Una seconda traduzione italiana, molto pi attenta alla lettera del testo marxiano, quella di Mauro Di Lisa (Roma, Editori Riuniti, 1984), con una bella introduzione di Nicola Badaloni. Entrambe queste traduzioni italiane sono state condotte sulla prima edizione del Capitolo sesto inedito, pubblicato nellArkhiv Marska i Engelsa [Archivio Marx ed Engels] , tomo II (VII), 1933, pp. 4-229, che conteneva il testo originale tedesco con traduzione russa a fronte. Una terza traduzione, condotta sul testo stabilito dalla MEGA2, ora disponibile nel secondo tomo della nuova edizione italiana del primo libro de Il capitale , in cui contenuta inter alia lintera parte superstite del Manoscritto 1863-65 , concernente il primo libro. Si tratta di tre blocchi di testo: alcune pagine singole, il capitolo sesto ed alcune note sparse. La traduzione di Giovanni Sgro ed stata rivista insieme al curatore della nuova edizione (Roberto Fineschi), tenendo conto non solo delle due precedenti traduzioni italiane, ma anche delle traduzioni inglesi di R. Livingstone (apparsa in appendice alledizione Penguin del primo libro de Il capitale , London, 1990) e di Fowkes (nel vol. 34 dei Collected Works di Marx ed Engels, New York, International Publishers, 1994), cos come di quella francese di R. Dangeville (Paris, Union gnrale dditions, 1971). [2] Come noto, con lacronimo MEGA2 si indica la seconda edizione storico-critica delle opere complete di Marx ed Engels in lingua tedesca: K. Marx F. Engels, Gesamtausgabe , hrsg. vom Institut fr Marxismus-Leninismus, Berlin/Moskau, Dietz Verlag, 1975 ss. (dal 1990: hrsg. von der Internationalen Marx-Engels-Stiftung, Berlin, Akademie Verlag). Sulla storia della MEGA2 e per una presentazione del progetto complessivo si vedano i contributi in Alessandro Mazzone (a cura di),
MEGA2: Marx ritrovato grazie alla nuova edizione critica , Roma, Edizioni Mediaprint, 2002, nonch

Roberto Fineschi, Marx dopo la nuova edizione storico-critica (MEGA2), in Marxismo oggi, 1999, n. 12, pp. 199-239; Id. / Malcolm Sylvers, Novit dalla MEGA. La grande edizione storico-critica va avanti, ivi, 2003, n. 1, pp. 87-129; R. Fineschi, Novit dalla MEGA, ivi, 2008, n. 1, pp. 49-62; Id., Un nuovo Marx. Filologia e interpretazione dopo la nuova edizione storico-critica , Roma, Carocci, 2008, pp. 9-23 e 222226. Al riguardo mi permetto di rinviare anche a G. Sgro, La MEGA2 e dintorni, in Marxismo oggi, 2008, n. 1, pp. 63-81; Id., La MEGA-impresa. A proposito di un recente contributo critico sulla MarxEngels-Gesamtausgabe , Logos, nuova serie, n. 2-3 (2007-2008), pp. 355-363. [3] Secondo Michael Heinrich, lo stesso titolo della seconda sezione della MEGA2 (Il capitale e i lavori preparatori) fuorviante, in quanto presuppone che Il capitale fosse lopera che Marx aveva in mente fin dal 1857 e che, di conseguenza, i manoscritti economici del 1857/58, del 1861-63 e del 1863-65 non fossero altro che tappe orientate teleologicamente verso la realizzazione di quel fine. Cfr. M. Heinrich, Entstehungs- und Auflsungsgeschichte des Marxschen Kapital, in W. Bonefeld / M. Heinrich (Hrsg.), Kapital & Kritik. Nach der neuen Marx-Lektre , Hamburg, 2011, pp. 155-193. [4] Sullimportanza metodologica del piano dei 6 libri, sulle sue trasformazioni e sul destino della categoria di capitale in generale, non posso in questa sede che rinviare ai seguenti fondamentali studi: Winfried Schwarz, Vom Rohentwurf zum Kapital. Die Strukturgeschichte des Marxschen Hauptwerkes, Berlin (West), 1978; Wolfgang Jahn / Roland Nietzold, Probleme der Entwicklung der Marxschen politischen konomie im Zeitraum von 1850 bis 1863 , in Marx-Engels-Jahrbuch, 1. (1978), pp. 145-174; W. Jahn, Zur Entwicklung der Struktur des geplanten konomischen Hauptwerkes von Karl

Server Error

Marco Bascetta: Il governo delluomo indebitato Sergio Cesaratto: Antieuropeisti, non anti-europei L.: Cambia il tempo Francesco Gesualdi: Euro, Europa, debito pubblico E.Brancaccio e M.Passarella: Contro il liberoscambismo di sinistra Damiano Palano: Nel cervello della crisi Rete dei Comunisti: Fuori dall'Unione Europea Ricardo Antunes: La nuova morfologia del lavoro e le sue principali tendenze Mimmo Porcaro: Euro: si pu uscire a sinistra Giovanni Sgro': Sul cosiddetto Capitolo sesto inedito di Marx Sebastiano Marino: Il Grande "Dj vu delle rassicurazioni economiche Toni Negri: Lagire comune e i limiti del Capitale Christian Marazzi: Effetto comune per la ricchezza Massimiliano Guareschi: Il grande gioco ai tempi della Rete Erri De Luca: Notizie su Euridice Franco Russo: Le mobilitazioni sociali del 18-19 ottobre Miguel Martinez: Camminando sullorlo dellabisso Oscar Oddi: Costanzo Preve Una nuova storia della filosofia Marco Fama: Leconomia del debito e il governo della povert Collettivo Noi saremo tutto Genova: Continuons le combat Vittorio Giacopini: Ricordo di Marshall Berman Sebastiano Isaia: Le superstizioni comunarde di Toni Negri Tito Pulsinelli: Accelerazione multipolare per "sdollarizzare" il mondo Nicola Melloni: Austerity, economisti alla rissa politica Gaetano Colonna: Datagate: ipocrisia europea ed egemonia statunitense Pierluigi Fagan: Logica della conoscenza complessa Quarantotto: Il Treasury Usa tra Kalecky e il wishful thinking Luca Basso: Luomo come zoon politikon Alessandro Simoncini: "Nuovo

Marx , in Arbeitsbltter zur Marx-Engels-Forschung, 1986, pp. 6-44; Id., Ist Das Kapital ein Torso? ber Sinn und Unsinn einer Rekonstruktion des 6-Bcherplanes von Karl Marx , in Dialektik, 1992,

Heft 3, pp. 127-138; A.M. Kogan, Zur Frage der Methodologie des Planes der sechs Bcher von Karl
Marx , in Arbeitsbltter zur Marx-Engels-Forschung, 1986, pp. 56-80; R. Fineschi, Ripartire da Marx. Processo storico ed economia politica nella teoria del capitale , Napoli, La citt del sole, 2001, pp.

217-259 e 416-422; M. Heinrich, Die Wissenschaft vom Wert. Die Marxsche Kritik der politischen
konomie zwischen wissenschaftlicher Revolution und klassischer Tradition, 3. berarbeitete und

erweiterte Auflage, Mnster, 2003, pp. 179-195. [5] T utti i manoscritti e le opere a stampa di Marx sulla critica delleconomia politica sono ora disponibili nella seconda sezione della MEGA2. Per unanalisi dettagliata rimando a R. Hecker, La seconda sezione
della MEGA2 verso il completamento, in A. Mazzone (a cura di), MEGA2: Marx ritrovato grazie alla nuova edizione critica , cit., pp. 49-68; R. Fineschi, Il Capitale dopo la nuova edizione storico-critica. Pubblicazione e teoria , in Marxismo oggi, n. 2, 2003, pp. 156-168; Id., Le edizioni del I libro del

Capitale, in Quaderni materialisti, 2. (2003), pp. 165-183; Id., Un nuovo Marx , cit., pp. 62-129; Id., Il
secondo libro del Capitale dopo la MEGA2. Saggio sui volumi MEGA2 II/11, II/12 e II/13 , in Marxismo

oggi, XXIII (2010), n. 3, pp. 32-47. [6] Secondo Vollgraf, il primo libro de Il capitale stato pubblicato da Marx (nel 1867) dopo un notevole travaglio interiore, che lo ha spinto a pubblicarlo come un tutto autonomo e a modificarne la struttura originaria, sovraccaricandolo di materiale empirico, statistico, storico e in parte anche di storia della teoria economica, materiale che originariamente non era affatto previsto per il primo volume, bens per quelli successivi. Cfr. C.-E. Vollgraf, Marx erstmals verffentlichte Manuskripte zum 2. und 3. Buch des Kapital von 1867/68 im MEGA-Band II/4.3. Zu neuralgischen Punkten in der Ausarbeitung des Kapital [I manoscritti di Marx del 1867/8 per il secondo e il terzo libro del Capitale , pubblicati per la prima volta nel vol. II/4.3 della MEGA2. I punti nevralgici della eleborazione del Capitale ], in R. Hecker et alii (a cura di), Das Kapital und Vorarbeiten. Entwrfe und Exzerpte [Il Capitale e i lavori preparatori. Abbozzi ed estratti], Beitrge zur Marx-Engels-Forschung. Neue Folge, 2010, pp. 77-116 (p. 101). [7] I problemi relativi alla realizzazione effettuale o meno della massa di merci prodotta , infatti, argomento specifico della teoria della concorrenza, che pu essere adeguatamente esposta solo dopo il raggiungimento del rapporto tra capitale e profitto, che si trova nel secondo capitolo del terzo libro (capitolo 10 della seconda sezione, nella versione a stampa di Engels), in cui viene introdotta la categoria di valore di mercato. Nel secondo libro la questione della realizzazione effettuale della massa di merci prodotta dal singolo capitale, e quindi della merce singola come parte aliquota della massa di merci, ancora sospesa, in quanto ancora per tutto il processo di circolazione e di rotazione del capitale si continua a fare astrazione dagli attriti e dalle controtendenze del movimento reale . Si veda al riguardo pi dettagliatamente R. Fineschi, Un nuovo Marx , cit., pp. 99-102. [8] Il risultato immediato della produzione capitalistica merce , anche se merce gravida di plusvalore. Siamo dunque scaraventati indietro al nostro punto di partenza e con esso alla sfera della circolazione. Ci che tuttavia dobbiamo trattare nel libro successivo non pi la circolazione semplice delle merci, bens il processo di circolazione del capitale (MEGA2, sez. II, vol. 5, p. 619). [9] Per una ricostruzione pi approfondita degli sviluppi del progetto marxiano di critica delleconomia politica dai Grundrisse (1857/1858) fino alla pubblicazione del primo libro de Il capitale (1867), si veda R. Fineschi, Un nuovo Marx , cit., pp. 86-107. [10] Nel corso del presente contributo si utilizzer per ledizione italiana di riferimento la seguente sigla: R = Karl Marx, Manoscritto economico 1863-1865. Il capitale. Libro primo. Il processo di produzione del capitale. Capitolo sesto. Risultati del processo di produzione immediato, trad. it. di Giovanni Sgro in Karl Marx Friedrich Engels, Opere complete , vol. XXXI: Karl Marx, Il capitale. Libro primo. Il processo di produzione del capitale (1863-1890), a cura di R. Fineschi, Napoli, La citt del sole, 2012, tomo II, pp. 875-1027. Nelle citazioni testuali si indicher la sigla seguita dal solo numero della pagina di riferimento (esempio: R, 933). I corsivi da me aggiunti nelle citazioni marxiane saranno indicati con labbreviazione c.m. = corsivo mio. I miei interventi (modifiche, omissioni, interpolazioni) nelle citazioni saranno riportati tra parentesi quadre. [11] Su questi temi spero mi sia concesso di poter rinviare a G. Sgro, Die dialektisch-materialistische
Methode der Marxschen Kritik der politischen konomie. Stichworte zu einer unendlichen Geschichte [Il

metodo dialettico-materialistico della marxiana critica delleconomia politica. Appunti su una storia infinita], in Stefan Mller (a cura di), Probleme der Dialektik heute , Wiesbaden, VS Verlag fr Sozialwissenschaften, 2009, pp. 201-227; G. Sgro, Vom Abstrakten zum konkreten historischen
Milieu. Zur An- und Verwendbarkeit der Marxschen Analyse der kapitalistischen Produktionsweise

[Dallastratto al concreto milieu historique. Sulla applicabilit ed utilizzabilit dellanalisi marxiana del modo di produzione capitalistico], in G. Grzinger (Hrsg.), Entfremdung Ausbeutung Revolte. Karl Marx neu verhandelt, Marburg, 2012, pp. 167-182 (= Jahrbuch konomie und Gesellschaft, Bd. 24). [12] Per unanalisi pi dettagliata rimando a R. Fineschi, Ripartire da Marx , cit., pp. 41-78. [13] Sulla logica del presupposto/posto cfr. Roberto Finelli, La scienza del Capitale come circolo del presupposto-posto. Un confronto con il decostruzionismo, in M. Musto (a cura di), Sulle tracce di un fantasma. Lopera di Karl Marx tra filologia e filosofia , Roma, Manifestolibri, 2005, pp. 211-223; R. Fineschi, Marx e Hegel. Contributi a una rilettura , Roma, Carocci, 2006, pp. 153-163. [14] Cfr. al riguardo i fondamentali studi di R. Fineschi, Ripartire da Marx , cit.; Id., Marx e Hegel, cit., pp. 127-178; Id., Un nuovo Marx , cit., pp. 80-156; Id., I quattro livelli di astrazione del concetto marxiano di capitale , in Riccardo Bellofiore e R. Fineschi (a cura di), Marx in questione. Il dibattito aperto dellInternational Symposium on Marxian Theory, Napoli, La citt del sole, 2009, pp. 279-311.

A.Carabelli e M.Cedrini: Nel lungo periodo vince ancora Keynes (2432) Luigi Cavallaro: Una repubblica fondata sull'ozio (2353) Domenico Moro: Meno occupazione e stato in ginocchio con i tagli lineari (2330) Giorgio Gattei: Prospettive economiche per i nostri (pro)nipoti? (2213) Alberto Burgio: Vizi e virt dei ceti medi (2077) Eserciti nelle strade (1601) Karlo Raveli: Con il laburismo italiano vince Marchionne... Ma forse non in Egitto (1455) Sergio Cesaratto: Quel pasticciaccio brutto delleuro (1404) Carlo Formenti: Lavorare senza saperlo: il capolavoro del capitale (1381) E.Brancaccio e L.Cavallaro: Leggere "Il Capitale Finanziario" (1339) Luigi Cavallaro: Dodici anni fa, Marco Revelli pubblic un libro intitolato "Le due destre" (1337) Vladimiro Giacch: Fisco, populismo e lotta di classe in Italia (1332) R.Bellofiore e J.Halevi: La Grande Recessione e la Terza Crisi della Teoria Economica (1324) Giovanni Mazzetti: Marx e Keynes, per non banalizzare le forme dei conflitti di classe (1319) Vittorio Rieser: Sulla coscienza di classe nell'attuale fase del capitalismo (1311) Ernesto Screpanti: L'imperialismo globale del nuovo secolo (1307) Mario Tronti: Per una critica dell'immaterialismo storico (1271) Benedetto Vecchi: Manuel Castells (1230) Sergio Bruno: I nani dEuropa e la societ dimenticata (1209) Christian Raimo: La nuova scuola premia i signors senza spirito

Server Error

fascismo" o neoliberalismo? Maurizio Benetti: Tagli alle pensioni, o inutili o da esproprio Giorgio Agamben: La crisi perpetua come strumento di potere Antonio Negri: Vana ricerca del buon governo Marco Bascetta: Una fioca luce gettata sulla triste scienza Gerolamo Cardini: Formare, obbedire, combattere Girolamo De Michele: Oltre laccademia: le strade Sandro Moiso: Errata corrige: Democrazia Andrea Cagioni: Rendita, accumulazione e nuovi processi di valorizzazione nel web 2.0 Senza Soste: Renzi, il cioccolataio estremo Roberto Finelli: Karl Marx e il suo deficit originario Diego Fusaro: Pi o meno Europa? Giacomo Tagliani: Cancella il debito? Stefano Lucarelli: Quale sovranit monetaria? Pensare la crisi europea Salvatore Biasco: Limiti e necessit dello sperimentalismo democratico Guido Viale: Unopposizione per la nostra Europa Ferdinando Dubla: La crisi crisi di sistema Riccardo Bellofiore: Il Capitale come Feticcio Automatico e come Soggetto, e la sua costituzione Toni Negri: Lavoro e propriet a fronte del comune Operazione verit: a che punto la notte italiana Guida per gli occupabili del nuovo millennio LEuropa reale Claudio Gnesutta: Lavoro e reddito, un percorso di convergenza Marino Badiale: Il problema dei rendimenti decrescenti Sandro Chignola: Cinque tesi sullEuropa Domenico Moro: Riflessioni sulla ricostruzione di un partito comunista unito e adeguato Alain Badiou: Le avventure della filosofia francese Lanfranco Turci: E possibile riunificare il mondo del lavoro?

[15] Si veda al riguardo limportante saggio di A. Mazzone, La temporalit specifica del modo di
produzione capitalistico, in Marx ed i suoi critici, a cura di L. Sichirollo, D. Losurdo e G. M. Cazzaniga,

Urbino, Quattroventi, 1987, pp. 224-260 e gli studi di Fineschi citati nella nota precedente. [16] Cfr. Nadja Rakowitz, Einfache Warenproduktion. Ideal und Ideologie , Freiburg i.Br., 2000; R. Fineschi, Ripartire da Marx , cit., pp. 143-145; Id., Un nuovo Marx , cit., pp. 54-55. [17] Per una discussione analitica del lavoro editoriale svolto da Friedrich Engels sul materiale originale di Marx per il terzo volume de Il capitale si veda C.-E. Vollgraf, Engels Kapitalismus-Bild und
seine inhaltlichen Zustze zum dritten Band des Kapital [La visione engelsiana del capitalismo e le sue

aggiunte contenutistiche al terzo volume del Capitale ], in Rolf Hecker et alii (a cura di), Neue Aspekte
von Marx Kapitalismus-Kritik [Nuovi aspetti della critica marxiana del capitalismo], Beitrge zur Marx-

Engels-Forschung. Neue Folge, 2004, pp. 7-53. [18] Sulle diverse letture del processo di accumulazione si vedano i contributi in Devi Sacchetto Massimiliano T omba (a cura di), La lunga accumulazione originaria. Politica e lavoro nel mercato
mondiale , Verona, ombre corte, 2008; Sandro Mezzadra, La cosiddetta accumulazione originaria , in

AA. VV., Lessico marxiano, Roma, Manifestolibri, 2008, pp. 23-52; M. T omba, Strati di tempo. Karl Marx
materialista storico, Milano, Jaca Book, 2011, pp. 261-276.

[19] Particolarmente attento al problema della mediazione dialettica tra i diversi livelli di astrazione della critica marxiana del modo di produzione capitalistico il volume di R. Fineschi, Un nuovo Marx , cit., il cui terzo capitolo (pp. 130-156) si intitola significativamente Per una teoria politica ispirata al
Capitale e non Per una teoria politica derivata dal Capitale .

[20] Sul carattere di classe dellopera scientifica di Marx si vedano Luca Basso, Socialit e isolamento: la singolarit in Marx , Roma, Carocci, 2008, pp. 21-23, 33, 82, 130-136, 141-142; Id., Agire in comune. Antropologia e politica nellultimo Marx , Verona, ombre corte, 2012, pp. 27-29, 149, 152-156 e 166; M. T omba, Strati di tempo, cit., pp. 82, 92 e 126-133. Per una presentazione e discussione delle opere di Basso e di T omba spero mi sia concesso di poter rinviare a G. Sgro, Un Marx singolare. Osservazioni su una recente lettura dellopera di Karl Marx , in Logos. Rivista di Filosofia, n. 8 (2013), pp. 289-299; Id., Dialettica, prassi e concezione materialistica della storia. Su alcune recenti letture italiane di Marx , in R. Fineschi T ommaso Redolfi Riva G. Sgro (a cura di), Karl Marx 2013 , Il ponte, LXIX (2013), nn. 5-6 (maggio-giugno 2013), pp. 264-285 (in part. pp. 273-283). [21] Si veda al riguardo anche T oni Negri, Spunti di critica preveggente nel Capitolo VI inedito di Marx , UniNomade, 28/08/2012: http://www.uninomade.org/critica-preveggente-capitolo-sesto/. [22] Per un approfondimento di tali questioni rimando a R. Fineschi, Un nuovo Marx , cit., pp. 142-156.

AGGIUNGI COMMENTO Saranno eliminati tutti i commenti contenenti insulti o accuse non motivate verso chiunque.
Nome (richiesto) E-Mail Sito w eb

Notificami i commenti successivi

Aggiorna

Invia
JComments

signors senza spirito critico (1169) Carlo Vercellone: La legge del valore nel passaggio dal capitalismo industriale al nuovo capitalismo (1157) Riccardo Realfonzo: Non una authority ma lacqua pubblica (1153) LE FALSE PENSIONI (1148) Toni Negri: Il potere alienato dalla folla (1145) Karlo Raveli: Precariet operaia: leva decisiva per l'affossamento del capitalismo? (1144) Andrea Fumagalli: La nuova generazione (1116) Sergio Bologna: Lavoro autonomo in crescita anche se colpito dalla crisi (1116) Enzo Modugno: I conflitti svelati nella societ della conoscenza (1116) Carlo Formenti: I guru pentiti rileggono McLuhan (1109) Luciano Vasapollo: Una campagna del mondo del lavoro contro il massacro imposto dalleuro (1107) Sergio Bologna: Operai della conoscenza (1091) Giulietto Chiesa: Siria: comincia lultimo atto (1072) Emiliano Brancaccio: La rivoluzione da Mosca a Cambridge (1071) Count Down: La societ della miseria (1067) Gigi Roggero: Insolvenza di classe (1057) Alain Badiou: Il capitalismo oggi (1057) S.Bologna e D.Banfi: Mettersi di traverso. Per una critica del biocapitalismo contemporaneo (1044) Dino Greco: Del mito dell'Europa occorre liberarsi al pi presto (1044) Sergio Bologna: Conoscenza, cultura, competenza (1037) Sebastiano Isaia: La "rimozione" di Massimo Recalcati (1033) Emilio Quadrelli: Lo Stato in guerra (1027)

converted by Web2PDFConvert.com

Diego Fusaro: Letta e la fine del Ventennio Redazione di Infoaut: iniziata con un assedio Un intervento di Giovanni Mazzetti Luigi Pandolfi: La prima manovra economica a sovranit limitata Leonardo Mazzei: Balle fiscali e bolle mediatiche Ambrose Evans-Pritchard: tempo di scommettere sul "Frexit" e sul franco francese? Elisabetta Teghil: Sono pronti. E noi? Miguel Martinez: Lo Stato seduttore ha fretta Antonio Carlo: Capitalismo 2013 Giuseppe Mazza: Grillo comunica (II) Nancy Fraser: Come il femminismo divenne ancella del capitalismo

SHINYSTAT

CONTATTI
Per contatti, precisazioni, problemi: tonino@sinistrainrete.info tonino.g@mclink.it

Franco Berardi Bifo: La rottamazione dell'intelligenza (1025) Angie Gago: I disaccordi tra le classi dirigenti delleurozona sono unopportunit per la lotta di classe (1003) De Nicola e Raparelli: Il sapiente e il parassita (1002) Elisabetta Teghil: Vite parallele (992) Lipotesi della instabilit finanziaria e il nuovo capitalismo (975) G.De Bellis e M.Fragnito: Produttivit alle stelle, salari e occupazione alle stalle; si va verso la catastrofe (972) Slavoj Zizek: L'effetto Berlusconi (944) Robert Skidelsky: Keynes, Hobson, Marx (935) Frdric Lordon: Uscire dallEuro ma come? (931) Massimo Recalcati: LItalia senza inconscio. E senza desideri (923) M.Badiale e M.Bontempelli: L'Italia nella crisi (920) Pino Cabras: Syrialeaks: come dare la colpa ad Assad (913) Domenico Losurdo: L'industria della menzogna, parte integrante della macchina di guerra dell'imperialismo (909) Sebastiano Isaia: Impiccarsi al "comunismo" di Badiou o al "comune" di Negri? Meglio vivere! (908) Riccardo Bellofiore, Francesco Garibaldo: Euro al capolinea? (902) Toni Negri: Per la costruzione di coalizioni moltitudinarie in Europa (884) Vladimiro Giacch: Teoria della crisi. 100 tesi (878) Jacques Sapir: Lo scioglimento dell'euro, un'idea che si imporr nei

converted by Web2PDFConvert.com

NETWORKED BLOGS

Follow this blog

fatti (877) Samir Amin: Il capitalismo entra nella sua fase senile (859) R.Lampa e A.Fiorito: Un keynesismo forte fa respirare l'Argentina (856) Comidad: Eurobond? No, meglio una buona contraerea (854) Marco Bertorello: Euro s o euro no? (854) Diego Fusaro: Cristianesimo, capitalismo e rivoluzione (850) Arrighi e Lu Zhang: Dopo il neoliberismo. Il nuovo ruolo del Sud del mondo (847) Giulietto Chiesa: La guerra dei bugiardi al cubo (836) Elisabetta Teghil: Secondo alcune e alcuni.. (831) Alberto Bagnai: Per un'economia simmetrica (827) Diego Fusaro: Il liberalismo di Napolitano (826) L.F. Palazzini Finetti: Lincubo tedesco di Berlino (826) A.Fracasso e R.Tamborini: Che differenza c' tra la Grecia e la California (818) Elisabetta Teghil: Gioco di societ : il Tav, il femminicidio, lodio, le armi, lo Stato (796) Elisabetta Teghil: Aspettando Godot (791) Gaetano Colonna: L'accordo economico transatlantico (TTIP) e il potere dell'economia (790) Mario Pezzella: Gioco e teologia del denaro (790) Ars Longa: Le 28 tesi di Massimo Bontempelli (788) Oscar Piovesan: Cristina, la Francia e i tango-bond argentini (787) Dalla filosofia alla concezione materialistica della storia (784) Domenico Mario Nuti: Euro, una moneta prematura e divergente (783)
converted by Web2PDFConvert.com

Riccardo Bellofiore: Potrebbe andare peggio, potrebbe piovere (771) Stefano Rodot: E il momento di unire le forze (771) Anselm Jappe: Scorciatoie pericolose (770) Guglielmo Forges Davanzati: Le politiche di austerit: un'analisi critica (750)

_________________________________ LINK
Aldo Giannuli Alfabeta2

Altreconomia altrenotizie altri aprile on line Arcoiris tv Articolo 21 Attac Bella Ciao beppe grillo Cambiailmondo Campo Antimperialista Carmillaonline Carta Cassandra Centro Riforma dello Stato Cercare ancora Clash City Workers Comedonchisciotte Comunismo e comunit Il Comunista Quotidiano Connessioni per la lotta di classe Contra-versus Countdown Crisi e Conflitti Crisis cristian Critica Marxista Dazebao DeriveApprodi DL online Domenico Losurdo Economia e Politica Eguaglianza e libert emiliano brancaccio Esc Essere comunisti Fabionews Faremondo Giap Giornalismo Partecipativo Global Project Goodwin Box Guerre e Pace Homolaicus: Umanesimo laico e socialismo democratico iceberg finanza Il Cambiamento Il Manifesto Il Pane e le Rose infoaut Informazione scorretta

converted by Web2PDFConvert.com

Intermarx Karl Marx Platz L'Ernesto La Contraddizione la grande crisi La vecchia talpa Lettera Lettera 22 letteredaunfegatoinfuga Libera Tv Liberazione Loop L'orizzonte degli eventi Lo Straniero Luca Michelini storico dell'economia Lunaria Luogo Comune Manifesto Sardo martina Marx 2010 Marxiana Immateriali resistenti Mazzetta Megachip Mondocane Napoli Monitor Nazione Indiana Nigrizia Nonluoghi Odradek Ozio Produttivo Paolo Barnard peacereporter Politica & Classe Posse Progetto Alternativo Proteo Punto Informatico Punto Rosso Quote rosse Radio Sherwood Sbilanciamoci Scateniamo Tempeste Scenari globali Sentieri Erranti Senzasoste sinistra in rete Socialpress SollevAzione Svolte epocali unimondo uniriot Vis--vis voci dalla strada wildcat Wu Ming Foundation Zapruder Z-Net

SINISTRAINRETE ANCHE SU FACEBOOK!

http://www.facebook.com/sinistrainrete.i

converted by Web2PDFConvert.com

converted by Web2PDFConvert.com

Potrebbero piacerti anche