La tradizione artistica: ITALIANITA DELLARTE creativit del passato, crisi del presente La questione nazionale: identit culturale da costruire, dispersa com tra le diversit regionali, locali, individuali Maestro di Boito il marchese PIETRO SELVATICO ESTENSE (1803-1880) la cui opera si situa allinterno della riscoperta del classicismo, che parte dal Razionalismo del Settecento e si dipana lungo il secolo fino allinizio dellOttocento e il parallelo assorbimento del neogotico inglese con la sua vocazione sociale Teorie e Storia del Restauro Arch. Lucina Napoleone
CAMILLO BOITO 1836 CAMILLO BOITO 1836- -1914 1914 LA QUESTIONE DELLO STILE LA QUESTIONE DELLO STILE Tra i grandi concetti introdotti dal romanticismo, quello della Volkstum alla base di un consistente filone di ricerche finalizzato alla scoperta di caratteri spiccatamente nazionali. in Italia, di fronte a unidentit ancora in formazione il tema finalizzato ad obiettivi specifici: accertare le origini e misurarne linfluenza sullo sviluppo culturale. Lobbiettivo del neo-medievalismo italiano quello di rappresentare direttamente in pietra i caratteri originali dellarchitettura italiana. Il Duomo di Monreale, in Larchitettura del Medioevo in Italia, 1867 CAMILLO BOITO 1836 CAMILLO BOITO 1836- -1914 1914 LA QUESTIONE DELLO STILE LA QUESTIONE DELLO STILE Ricerca di valori universali: qualcosa di metastorico che sia portatore di ideali di bellezza e perfezione assolute, da applicare in un momento di crisi Il problema era anche di tipo squisitamente storiografico: il Medioevo doveva essere ricollocato entro ambiti e periodizzazioni pi precise rispetto a quello che era suggerito dalla tradizione. Negli anni 50 dellottocento giungono a maturazione grandi progetti di ricostruzione storico-critica. Selvatico e Ricci pubblicano rassegne complete di storia dellarchitettura incentrate sul caso italiano. A giudizio di Selvatico il cantiere di San Marco a Venezia e il convento di Cluny sarebbero passaggi intermedi che conducono nellanno mille alla fabbrica di San Benigno a Digione, vero manifesto di quella che gli italiani chiameranno arte lombarda, i francesi romando-bisantina, gli inglesi normanna. CAMILLO BOITO 1836 CAMILLO BOITO 1836- -1914 1914 LA QUESTIONE DELLO STILE LA QUESTIONE DELLO STILE 1860 1860- -1865 1865 Produzione di disegni e rilievi che diventano fondamentali per le generazioni successive. I rilievi di Spielberg per il Palazzo Pubblico di Siena, quelli di Gravina per il duomo di Monreale, di Kreutz per la basilica Marciana di Andrei per il duomo di Carrara e di Loper sul Battistero di Parma. Nel 1865 Etude sur larchitecture lombarde di Fernand de Dartein, le prime delle cento tavole incise che costituiranno il corpus di disegni dedicato allarchitettura romanica e protoromantica della Padania De Dartein, S. Abondio a Como CAMILLO BOITO 1836 CAMILLO BOITO 1836- -1914 1914 LA QUESTIONE DELLO STILE LA QUESTIONE DELLO STILE Como e larchitettura comacina rappresentano un passaggio obbligato per che intenda affrontare il capitolo sulle origini. A questa convinzione si unisce Boito. Nel 1865 proprio quando esce il volume di Dartein egli da alle stampe le sue prime considerazioni sulla chiesa di SantAbbondio che diventa teatro di unoperazione che Boito giudica esemplare: la valorizzazione del suo carattere di prototipo comacino a partire da una nuova base di conoscenze che ne ha modificato i termini interpretativi. Boito: particolari di S. Abondio a Como CAMILLO BOITO 1836 CAMILLO BOITO 1836- -1914 1914 LA QUESTIONE DELLO STILE LA QUESTIONE DELLO STILE QUESTIONE FACCIATA DI SANTA MARIA DEL FIORE QUESTIONE FACCIATA DI SANTA MARIA DEL FIORE 1862 Boito chiamato a far parte della commissione giudicatrice: Sul tappeto la tesi tesi tricuspidalista tricuspidalista che si basa sulla convinzione che Arnolfo di Cambio autore riconosciuto della fabbrica trecentesca non poteva che seguire soluzioni coeve come quelle adottate a Siena e Orvieto. Tesi Tesi monocuspide monocuspide: Boito mette in luce le discrepanze tra la fabbrica e il progetto come descritto dalle fonti tradizionali. Per la prima volta si pone in crisi la base su cui si fonda lattribuzione trecentesca della chiesa. 1862 1 concorso: la vittoria assegnata ex equo a tre proposte che di fatto coprono tutte le opzioni in gioco 1863 2 concorso: vince De Fabris progetto tricuspidato Progetti selezionati al concorso del 1862 CAMILLO BOITO 1836 CAMILLO BOITO 1836- -1914 1914 LA QUESTIONE DELLO STILE LA QUESTIONE DELLO STILE Progetto di Boito al concorso del 1863 Il progetto tricuspidato di De Fabris vincitore del concorso del 1863 CAMILLO BOITO 1836 CAMILLO BOITO 1836- -1914 1914 LA LA QUESTIONE QUESTIONE DELLO STILE DELLO STILE SULLO STILE FUTURO DELLARCHITETTURA ITALIANA - 1880 Ogni stile architettonico stile architettonico ha unossatura sua propria, che viene dalla distribuzione interna delledificio, dalla qualit dei materiali impiegati nella costruzione, dallordinamento statico della fabbrica, dalle condizioni naturali del paese, da certi principi della scienza e della pratica architettonica, principi diversi secondo il tempo e i luoghi. Questa ossatura logica pi razionale che artistica Questa ossatura logica pi razionale che artistica lorganismo lorganismo. Ma lorganismo non basta a formare lo stile stile. Larchitettura infatti tende alla bellezza, esprimendo con allegorie dirette, con astratte analogie luso delledificio, rappresentando quasi inconsapevolmente lindole della civilt, certi stati delle culture, certe inclinazioni poetiche o prosaiche dei popoli, e dando forma allanimo artistico tutto individuale dellarchitetto. Questi elementi propriamente estetici costituiscono il Questi elementi propriamente estetici costituiscono il simbolismo simbolismo. Il vero bello viene dalla intimit delle due parti. Il vero bello viene dalla intimit delle due parti. CAMILLO BOITO 1836 CAMILLO BOITO 1836- -1914 1914 LA QUESTIONE DELLO STILE LA QUESTIONE DELLO STILE Larchitettura italiana deve essere - - una una - - varia e pieghevole varia e pieghevole - - eminentemente organica eminentemente organica Larchitetto ha bisogno di sentirsi in mano uno stile che si presti docile, sollecito ad ogni caso, che dia modo di ornare alloccasione ciascuna parte non simmetrica delledificio, ecc. Larchitettura in cui trovare tutto questo larchitettura larchitettura lombarda o le maniere municipale del Trecento lombarda o le maniere municipale del Trecento Casa di riposo per musicisti Milano Museo Civico, Padova CAMILLO BOITO 1836 CAMILLO BOITO 1836- -1914 1914 LA QUESTIONE DELLO STILE LA QUESTIONE DELLO STILE IL PROGETTO PER IL PALAZZO DELLE DEBITE A PADOVA - 1880 Progetto in stile gotico inglese del XVI secolo Progetto in stile medievale locale CAMILLO BOITO 1836 CAMILLO BOITO 1836- -1914 1914 LA QUESTIONE DELLO STILE LA QUESTIONE DELLO STILE IL CASO DEL VITTORIANO Non bisogna, in Roma, confondere la nuova civilt con la vecchia, il presente con il passato. Quel passato come un gorgo: inghiotte tutto ci che gli si mette vicino, o per lo meno lo snerva. Ecco la necessit di demolire una parte del convento, edificio di piccolo pregio artistico e storico, dal quale era facile cavare piccoli particolari degni di venir custoditi; ed ecco la necessit di distruggere la cosiddetta torre di Paolo III (). Peccato, ma peccato veniale. CAMILLO BOITO 1836 CAMILLO BOITO 1836- -1914 1914 LA TEORIA DEL RESTAURO LA TEORIA DEL RESTAURO 1. Bisogna fare limpossibile, bisogna fare miracoli per conservare al monumento il suo vecchio aspetto artistico e pittoresco; 2. Bisogna che i compimenti, se sono indispensabili, e le aggiunte, se non si possono scansare, mostrino, non di essere opere antiche ma de essere opere doggi. Nei monumenti prevale ora luna ora laltra delle tre seguenti qualit: limportanza archeologica, lapparenza pittoresca, la bellezza architettonica. Da queste qualit da valorizzare discendono tre categorie di restauro: - Restauro archeologico Restauro archeologico (Antichit) - Restauro Pittorico Restauro Pittorico (Medio Evo) - Restauro architettonico Restauro architettonico (Rinascimemento ecc.) 1. differenza di stile tra nuovo e vecchio 2. differenza di materiali da fabbrica 3. soppressione di sagome e ornati 4. mostra dei vecchi pezzi rimossi, aperta accanto al monumento 5. incisione in ciascun pezzo rinnovato della data del restauro e di un segno convenzionale 6. epigrafe descrittiva incisa sul monumento 7. descrizione e fotografie dei diversi periodi di lavoro, deposte nelledificio o in luogo prossimo ad esso, oppure descrizione pubblicata per le stampe 8. notoriet. CAMILLO BOITO 1836 CAMILLO BOITO 1836- -1914 1914 IL RESTAURO DI PALAZZO FRANCHETTI A VENEZIA CAMILLO BOITO 1836 CAMILLO BOITO 1836- -1914 1914 IL RESTAURO DI PORTA TICINESE A MILANO 1861-1865 LUCA BELTRAMI 1854 LUCA BELTRAMI 1854- -1933 1933 CASTELLO SFORZESCO - PALAZZO MARINO 1893-1911 G. Moretti Castello Sforzesco nel XVI sec. con la Torre del Filarete Piazza della Scala (MI) - Fronte di Palazzo Marino e Palazzo della Banca Commerciale Italiana LUCA BELTRAMI (1854 LUCA BELTRAMI (1854- -1933) IL RESTAURO STORICO 1933) IL RESTAURO STORICO LA VICENDA DEL CAMPANILE DI SAN MARCO LA VICENDA DEL CAMPANILE DI SAN MARCO 14 luglio 1902 a causa di un cedimento della struttura crolla di schianto il Campanile di S. Marco delibera del 14 luglio 1902: il campanile andr ricostruito comera e dovera. Il progetto viene affidato a Luca Beltrami, allievo di Camillo Boito. 25 aprile 1912 inaugurazione del nuovo campanile Il campanile prima del crollo Il crollo Il campanile ricostruito LUCA BELTRAMI (1854 LUCA BELTRAMI (1854- -1933) IL RESTAURO STORICO 1933) IL RESTAURO STORICO LA VICENDA DEL CAMPANILE DI SAN MARCO LA VICENDA DEL CAMPANILE DI SAN MARCO Ricostruzione Donghi Progetto Donghi Progetto Beltrami In realt il campanile non viene ricostruito comera: Beltrami, seguito da Gaetano Moretti che esegue il progetto, vi apporta tre importanti modifiche: - MATERIA: I mattoni usati sono nuovi - FORMA: Il campanile viene rastremato per renderlo pi snello - STRUTTURA: La cella campanaria realizzata in cemento armato