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Empoli Primarie 2014

Empoli: una citt senza periferie

FilippoTorrigiani
candidato alle primarie per Sindaco di Empoli

Empoli: una citt senza periferie

INDICE
1 - EMPOLI ALLA GUIDA DELLUNIONE DEI COMUNI DELLEMPOLESE-VALDELSA 2 - LE TRASFORMAZIONI CHE HANNO INVESTITO IL PAESE E LA NOSTRA CITT IN QUESTI ANNI
La crisi economica non ci deve fermare - Mantenimento e potenziamento dei servizi alla popolazione e sostegno alle famiglie e agli anziani - Favorire la nascita di nuove imprese, lo sviluppo delloccupazione e laccesso dei giovani alloccupazione - Sostenere la pluralit nellindustria manifatturiera e la vocazione allo sviluppo dei servizi della citt Il polo tecnologico La riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato da destinare alla spesa pubblica locale - La dimensione locale dei fondi strutturali europei: nessuna opportunit deve restare senza una adeguata valutazione Alcune idee per la nostra citt - Migliorare la qualit della nostra citt - La partecipazione di tutti i cittadini alle decisioni che riguardano il futuro della nostra citt Il Bilancio Partecipativo - Il centro storico Il master plan per il recupero dei contenitori pubblici del centro La riorganizzazione dei mercati cittadini di Empoli La nuova caserma della Polizia Municipale e il nuovo distaccamento di Empoli Piazza del Popolo e il Teatro Comunale Piazza 24 luglio 1943, Piazzale della Resistenza, piazzale degli Agostiniani Stazione FS Piazza Don Minzoni Piazza Guido Guerra Palazzo delle Esposizioni Porta a Pisa - Favorire lassociazionismo popolare reinterpretando i bisogni delle nuove generazioni - Incremento del verde per la citt Il nuovo parco di Santa Maria - Una citt sostenibile Edilizia ecosostenibile Il parco fotovoltaico di Monteboro Mobilit sostenibile La situazione attuale Realizzare la rete ciclabile Favorire gli spostamenti a piedi e rendere la citt pi accogliente Il trasporto pubblico

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3 - LURBANISTICA AL SERVIZIO DEI CITTADINI


- Il Regolamento Urbanistico - Il nuovo Piano Regolatore - Lammodernamento e ladeguamento delle infrastrutture a sostegno delleconomia locale e della citt

4 - I SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI


- La ripubblicizzazione dellacqua

5 - SCUOLA E FORMAZIONE: UN SISTEMA AL SERVIZIO DEI GIOVANI


- Distribuzione sul territorio degli istituti scolastici La riorganizzazione delle mense scolastiche - Attivit extra scolastiche in aiuto alle famiglie Progetto Welcome to Empoli. - Scuola quale leva contro la disoccupazione: la scuola e le imprese insieme per il lavoro dei giovani - Ricerca che crea sviluppo - Programma GIOVANI

6 - NUOVE INFRASTRUTTURE PER LO SPORT 7 - UNA CITT ORGANIZZATA UNA CITT PI SICURA 8 - UNA CITT SENZA PERIFERIE: VOGLIAMO ISTITUIRE LASSESSORATO ALLE FRAZIONI: LA CITTA COME VISIONE GLOBALE
Ponte a Elsa Corniola Monterappoli Cascine-Carraia Santa Maria a Ripa Avane Serravalle Ponzano Villanova Fontanella Sant'Andrea Pagnana Cortenuova Pozzale Casenuove Pontorme

Empoli: una citt senza periferie

1. Empoli alla guida dellUnione dei Comuni dellEmpolese-Valdelsa La nostra area ha assunto un ruolo ed un peso nel contesto regionale solo quando ha espresso idee forti e lungimiranti come la gestione comune di servizi pubblici, con lallora Consorzio Publiser, la conquista dellautonomia dei nostri servizi sanitari, con la costituzione della AUSL, e una maggiore autonomia politica con listituzione, a suo tempo, del Circondario Empolese-Valdelsa. Sono state conquiste decisive per lo sviluppo delle nostre comunit locali. Tuttavia oggi tutto questo non basta pi, appartiene al passato. Oggi viviamo una nuova fase politica al termine della quale ci troveremo, con ogni probabilit, con due soli livelli di governo locale: la Regione ed i Comuni. Per questi motivi si pone con forza il tema della rappresentanza di Empoli e della sua zona in ambito regionale, per evitare che sia fagocitata dagli interessi economici e politici delle citt pi grandi. E plausibile che, se andr avanti il progetto di citt metropolitana, larea urbana di Firenze sia destinataria delle maggiori attenzioni. Talvolta gli attuali assetti istituzionali hanno evidenziato inefficacia rispetto alla soluzione di problemi nodali quali: assetto del territorio, urbanistica, politiche ambientali, infrastrutture. Per non dire di questioni strategiche quali: rifiuti, servizi idrici e mobilit pubblica e privata. La trasformazione del Circondario in Unione dei Comuni, intesa quale ente al quale i Comuni conferiscono deleghe vere, con trasferimento di personale, va nella giusta direzione perch, con il superamento delle sovrapposizioni e della duplicazione dei costi, si generano economie di scala significative che consentiranno di fronteggiare laumento di domanda di nuovi servizi, senza gravare sui bilanci dei Comuni generando nuova spesa. Il Comune di Empoli deve farsi carico di guidare il processo di costruzione dellUnione dei Comuni dellEmpoleseValdelsa attraverso la gestione in forma associata di ulteriori servizi, oltre quelli gi conferiti. Da subito occorre op erare p er razion alizzare lufficio personale, il trasporto scolastico e il servizio mense. A seguire, si dovr operare per uniformare i vari Regolamenti che oggi, negli stessi undici Comuni, disciplinano in modo diverso i medesimi settori. Non realistico pensare che il Comune Unico, recentemente posto al centro del dibattito politico, sia la soluzione a tutti i problemi del territorio. Per contro, considerando la probabile ed imminente soppressione delle Province, l'Unione dei Comuni appare quale strumento idoneo ad evitare una sorta di neocentralismo di carattere regionale. La questione : riuscire a sviluppare politiche aderenti ai bisogni dei territori e non progettare nuove architetture istituzionali.

2. Le trasformazioni che hanno investito il Paese e la nostra citt in questi anni 2.1. La crisi economica non ci deve fermare LItalia si fermata ad un passo da una crisi irreversibile. Con lazione del Governo Letta il Paese ha recuperato credito e credibilit internazionali, ma molto resta ancora da fare. La crisi rimane grave ed i suoi effetti sono evidenti anche nel nostro territorio. Negli ultimi tre anni si sono persi numerosi posti di lavoro nei Comuni dellUnione Empolese-Valdelsa e, ad oggi, molti lavoratori stanno usufruendo degli ammortizzatori sociali. Le situazioni pi gravi si registrano nei comparti produttivi dell'agricoltura, dell'edilizia, della metalmeccanica e della chimica. Dunque, una situazione difficile, una crisi economica globale che colpisce direttamente anche la nostra comunit locale. Una realt locale che tuttavia, per storia e caratteristiche proprie, ha le intelligenze e le capacit per invertire la tendenza. La situazione chiara: diminuzione della domanda interna e difficolt delle nostre imprese a competere sui mercati internazionali. Gli indicatori segnalano minori criticit per gli operatori nel campo dei servizi allimpresa, che sembrano avere subto minori ridimensionamenti (sono, in pratica, le nostre eccellenze).
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La dinamica demografica sta progressivamente cambiando la propria struttura: cresce la percentuale di donne e uomini con et superiore a 65 anni; sta diminuendo in termini percentuali - la popolazione in et lavorativa; sta crescendo, soprattutto grazie allimmigrazione, la consistenza della popolazione giovane e giovanissima. Le politiche di bilancio del Comune di Empoli per i prossimi anni riguarderanno tre priorit: Mantenimento e potenziamento dei servizi alla popolazione come strumento di sostegno alle famiglie ed agli anziani, per sostenere e rafforzare la coesione sociale. Favorire la nascita di nuove imprese, lo sviluppo delloccupazione e laccesso dei giovani al lavoro. Ad esempio, semplificando laccesso alle informazioni per chi voglia sviluppare un Progetto di Impresa, oppure concretizzando lassistenza ai giovani imprenditori con laffiancamento di imprenditori e manager esperti. Ripensare anche il ruolo e la funzione delle Agenzie per il lavoro. Sostenere la pluralit nellindustria manifatturiera e la vocazione allo sviluppo dei servizi. 2.1.1. Mantenimento e potenziamento dei servizi alla popolazione come strumento di sostegno alle famiglie ed agli anziani Occorre potenziare la struttura dei servizi offerti per sostenere famiglie, anziani, disabili e non autosufficienti. Laumento dellet media un fatto positivo che, tuttavia, pone nuove esigenze. Una popolazione che invecchia richiede risposte sanitarie ed assistenziali adeguate. Occorre focalizzare idee ed individuare nuove risorse per potenziare la rete dei servizi alla persona ed incentivare il volontariato e le iniziative delle imprese senza scopo di lucro. E necessario razionalizzare gli interventi a favore della famiglia, delle nuove povert e dei lavoratori che versano in situazioni di crisi. Una quota pi elevata delle risorse disponibili previste nel capitolo della spesa corrente del Bilancio del Comune di Empoli dovr essere destinata agli interventi di carattere sociale. Andr mantenuto anche per i prossimi anni il Fondo anticrisi (almeno 1,00 per ogni abitante dellUnione dei Comuni), privilegiando azioni mirate e personalizzate, non in chiave assistenzialistica, utili a sostenere chi realmente non ce la fa, rafforzando anche liniziativa sociale a sostegno degli ultimi, che vivono il disagio maggiore. Occorre sviluppare supporti innovativi, come le borse lavoro, a partire dai nostri Comuni per quanto riguarda le mansioni di manutenzione, con lobiettivo di inserire (o reinserire) nel mondo del lavoro persone con particolare disagio sociale e/o familiare, anche avviandoli in un percorso formativo che possa risultare utile per le opportunit di lavoro future. Si tratta di un nuovo modo di pensare il welfare nel quale, accanto alle semplici erogazioni di contributi per il pagamento, ad esempio, delle utenze, siano organizzati appositi percorsi formativi che consentano di emergere dalla propria situazione di disagio. Il Comune di Empoli si dovr impegnare a perseguire lobiettivo di mantenere luniversalit dei servizi, anche attraverso il sostegno alle famiglie, con tariffe calmierate, dalla prima infanzia sino alla terza e quarta et, poich il sostegno sociale (caratterizzato da occupazione prevalentemente femminile) un elemento di forza per lintera economia del nostro territorio. Tali interventi dovranno essere eseguiti in modo continuativo. Non partiamo da zero, tuttavia, per gli anziani che vivono nelle cosiddette periferie (che vanno superate) occorre attivare progetti che li coinvolgano. Ad esempio, a Pagnana stato organizzato un corso AFA (Attivit Fisica Adattata) al quale partecipano una ventina di persone in et avanzata che, se non avessero fruito di questa opportunit, avrebbero avuto enormi difficolt a spostarsi in altra sede. Considerato che oggi sempre meno presente la propensione ad uscire e ritrovarsi per parlare, per confrontarsi, questi spazi sono importanti per la popolazione. E la molteplicit dei soggetti da coinvolgere nutrita. Attraverso i Circoli delle frazioni si possono organizzare doposcuola, corsi di danza per bambini, anche con laiuto di associazioni di settore (UISP, etc.), nonch ad esempio - corsi sulla genitorialit tramite operatori qualificati. Cos come si possono realizzare incontri su specifici argomenti, nel corso dei quali si realizzi il confronto fra le esperienze e le idee, anche senza la presenza degli esperti. La gente ha lesperienza della vita vissuta e insieme si trovano le soluzioni. 2.1.2. Favorire la nascita di nuove imprese, lo sviluppo delloccupazione nella nostra area e laccesso dei
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giovani alloccupazione Relativamente allo sviluppo di nuove imprese e delloccupazione, il Comune pu innanzitutto semplificare e ridurre i tempi di tutte le proprie procedure autorizzative, cos come dovr sollecitare la semplificazione delle procedure delle altre istituzioni. Si tratta di rendere il pi favorevole possibile lambiente in cui limpresa deve decidere linvestimento. Listruzione e la formazione dei giovani rimangono i pilastri sui quali si costruiscono le opportunit di occupazione. Il Comune pu contribuire innanzitutto rafforzando il proprio impegno negli ambiti formativi che lo riguardano. Inoltre pu favorire e collaborare a tutte le iniziative che avvicinano la scuola al mondo delle imprese, cos che i giovani possano prendere confidenza con il mondo della produzione e costruire con maggiore consapevolezza il proprio percorso formativo. Inoltre lAmministrazione pu favorire ed aiutare i giovani a sviluppare una parte del proprio percorso formativo in altri Paesi, in modo da arricchire ulteriormente la loro formazione e costituire una potenziale di sviluppo delle stesse imprese locali. Il Comune, attraverso risorse interne alla propria struttura ed in collaborazione con le rappresentanze sociali, deve individuare i settori maggiormente interessati alla creazione di nuove imprese, sostenendo settori dove prevalga il valore delle idee e della creativit, a tutto vantaggio della manodopera. 2.1.3. Sostenere la pluralit nellindustria manifatturiera e la vocazione allo sviluppo dei servizi della citt La particolarit delleconomia di Empoli, rispetto agli altri territori dellUnione dei Comuni, si esprime nella vocazione verso il terziario, con una componente pi avanzata, ed una struttura manifatturiera che ha superato le specializzazioni del sistema tradizionale diventando sempre pi polisettoriale. In prospettiva la crescita di nuovi settori registrata negli ultimi anni, anche in modo significativo, va letta con favore. La crescita pi vistosa non ha interessato solo il terziario, ma anche i servizi alla persona. In genere risultato molto consistente lincremento dei servizi, sia alla persona che alle imprese. Sulla diversificazione dellindustria manifatturiera e sulla crescita del terziario avanzato si gioca il futuro. E, come affermato in precedenza, nelle scelte strategiche dellarea queste tendenze vanno favorite attraverso gli strumenti propri dellAmministrazione locale, quali la formazione, i servizi allimpresa, la semplificazione e la maggiore efficienza della pubblica amministrazione. 2.1.3.1. Il polo tecnologico Il Polo Tecnologico di via Piovola, una priorit assoluta. Esso ha creato i presupposti per la crescita di competitivit sul mercato delle imprese che vi si insedieranno, attraverso lintegrazione tra le esigenze innovative delle stesse e lofferta di conoscenze tecnologiche provenienti dai centri di eccellenza e dal sistema della ricerca. Lo sviluppo tecnologico e la ricerca del sistema locale deve permettere alle aziende presenti nellarea di inserirsi nei network di ricerca nazionali ed europei, concentrando in un'unica sede imprese che offrono competenze e servizi di alta qualit al terziario avanzato, creando cos un laboratorio per le nuove tecnologie e sostenendo processi di cooperazione tra imprese, centri di ricerca e universit. Attualmente sono stimati 700-800 tecnici giovani (e meno giovani) in possesso almeno del diploma che costituiscono uno dei perni dello sviluppo della nostra economia La situazione dalla quale partiamo va tenuta presente: stiamo vivendo una grave crisi globale e ognuno chiamato a fare la sua parte. Alla crisi del manifatturiero si risponde soprattutto con linnovazione. Innovazione che ha tre peculiarit: Motivazionale (stimoli nuovi, iniezione corroborante di economia davanguardia); Generazionale (produzioni nel segno dello sviluppo dei tempi - industria per prodotti immateriali - che impiega manodopera giovane e scolarizzata); Innovativa (perch guarda avanti nel senso dello sviluppo tecnologico) Bastano e avanzano questi tre fondamentali elementi per sostenere liniziativa del polo tecnologico in Via Piovola.
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2.1.3.2. Le attivit agricole E un luogo comune che lAmministrazione comunale non abbia competenze in materia di agricoltura. Certamente non ne ha in merito allazione regolatrice dei mercati ed agli incentivi per gli investimenti. Ma le scelte dellAmministrazione comunale influiscono nelleconomia agricola al pari degli altri settori. La materia urbanistica ne un chiaro esempio: limitare il consumo di suolo agricolo una scelta per lagricoltura. In questo ambito andr promossa unampia consultazione con gli agricoltori, le loro strutture e le loro rappresentanze, affinch siano meglio valutate le esigenze di un comparto strategico. La Fao ha previsto che nel 2050 la popolazione mondiale si attester attorno 9,1 miliardi di individui, con una disponibilit di terreno produttivo pro-capite di 1.600 mq; nel 1950 era stimata una popolazione mondiale di 2,5 miliardi di individui con una disponibilit di terreno produttivo pro-capite di 5.200 mq. Sono sufficienti queste cifre per comprendere quanto sia importante preservare la destinazione produttiva agricola dei suoli e quanto sia importante il lavoro agricolo. Oltre alla semplificazione delle procedure, a quanti vivono nelle campagne e nelle aree rurali occorre assicurare la piena fruibilit dei servizi, il che significa affermare diritti fondamentali. In questo ambito va letta la necessit di realizzare la copertura delle connessioni a banda larga, a motivo della presenza di attivit agrituristiche e di vendita diretta. Cos come necessario verificare la georeferenziazione degli insediamenti, sia in ottica produttiva (lindividuazione di unazienda .agricola da parte di un operatore economico), che sociale e civile (la facile individuazione di un insediamento agricolo da raggiungere, ad esempio, in casi di emergenza sanitaria). 2.2. La riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato da destinare alla spesa pubblica locale La riduzione del deficit e il piano di rientro per la riduzione del debito pubblico stanno rapidamente riducendo i trasferimenti dello Stato agli Enti Locali e incrementando il peso dellimposizione fiscale sulla popolazione. Il Patto di Stabilit interno ha ulteriormente aggravato la situazione. Ne conseguono difficolt e tensioni finanziarie per la realizzazione degli investimenti, ad esempio per le infrastrutture. Spesso si tratta di difficolt contabilmente ingiustificate ma rese manifeste dal Patto di Stabilit. In queste condizioni cercare di conciliare la riduzione della spesa pubblica, le nuove esigenze di potenziamento dei servizi pubblici, gli interventi per migliorare la qualit della vita dei cittadini e delle imprese, e quindi della comunit locale, sono un impegno difficile. Ma possibile. La principale direttrice da seguire ripensare le modalit di gestione dei servizi, mantenendone loperativit ma senza aumentare le imposte locali. Dunque: riduzione dei costi della macchina amministrativa e delle procedure burocratiche, snellimento e semplificazione. Una via da percorrere sar senzaltro anche quella offerta dai Fondi Europei. Il Comune deve acquisire maggiore conoscenza e padronanza di tali meccanismi. Cos come deve meglio valorizzare la propria partecipazione ai processi decisionali comunitari intensificando i rapporti col Comitato delle Regioni. 2.2.1. La dimensione locale dei fondi strutturali europei: nessuna opportunit deve restare senza una adeguata valutazione Le opportunit offerte dai Fondi Europei richiedono una notevole padronanza e conoscenza dei meccanismi di definizione strategica delle politiche di coesione dellUnione Europea e delle sue differenti articolazioni istituzionali e di rappresentanza (Consiglio europeo, Commissione europea e Parlamento europeo, Banca Europea per gli Investimenti, Comitato Economico e Sociale, Comitato delle Regioni, ecc.). Altrettanto fondamentale la capacit delle Amministrazioni locali di saper individuare con chiarezza e rendere evidenti i propri programmi strategici che, per accedere e fruire dei Fondi, devono essere coerenti con i programmi strategici comunitari. Infine, occorre misurarsi con la burocrazia amministrativa dellUnione Europea. La vera sfida per i Comuni dellarea Empolese-Valdelsa fruire delle opportunit finanziarie comunitarie, anche adeguando le politiche e gli obiettivi locali ad una prassi amministrativa comunitaria che si affianca, e talvolta si sostituisce, a quella dellAmministrazione Pubblica italiana.
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Per i Comuni di maggiori dimensioni pi facile dotarsi di risorse professionali idonee; negli altri casi occorre pensare a forme di coordinamento territoriale (quindi attraverso lUnione dei Comuni) che consentano una progettazione approfondita e coerente con gli obiettivi comunitari, che tenga conto della dinamica locale e si avvalga del principio di sussidiariet laddove se ne ravvisi la necessit, anche mediante lintervento della Regione Toscana o di altre Istituzioni nazionali. 2.3. Alcune idee per la nostra citt 2.3.1. Migliorare la qualit della nostra citt Il territorio comunale di Empoli, la qualit dei suoi ambienti, la sua cultura, sono risorse fondamentali per quanti ci vivono e per quanti vi si recano in visita. Le attrattive non mancano, sia sotto il profilo dellofferta artistica e culturale, che per lofferta di beni e servizi. Ma la vetrina importante, ed allora occorre confermare e potenziare lintervento di restauro sul Centro storico. Cos come occorre mantenere alta lattenzione sulle infrastrutture, sulla qualit dellambiente urbano e sulla pulizia della citt e delle frazioni, compresa lestensione e il potenziamento dellaccesso libero alla rete internet nei principali luoghi collettivi. necessario rafforzare lintervento per estendere ulteriormente le aree a verde e sviluppare il loro utilizzo anche attraverso la riqualificazione degli attuali spazi liberi e delle piazze. Occorre mantenere, moltiplicare e qualificare le iniziative culturali, che costituiscono unoccasione di crescita culturale e unopportunit economica per tutta la comunit. La cultura non pu mai essere considerata una barriera. La cultura unisce, risorsa indispensabile al vivere in comune degli uomini. E la principale risorsa che ha lItalia dove, secondo alcuni, tutto cultura perch tutto riconducibile ad un ambiente nel quale larmonia e il bello hanno un ruolo dominante. 2.3.2. La partecipazione di tutti i cittadini alle decisioni che riguardano il futuro della nostra citt La partecipazione dei cittadini alle decisioni che riguardano la propria citt, la propria comunit, non passa solo attraverso la scelta degli amministratori nel corso della competizione elettorale. La comunit empolese cresciuta attraverso il coinvolgimento della popolazione nelle principali scelte del Comune. Decine e decine di amministratori pubblici locali sono ricordati per gli incontri con la popolazione per parlare di bilanci e delle scelte del Comune. La Regione Toscana andata oltre il coinvolgimento politico, adottando una propria legge sulla partecipazione. E il Comune di Empoli stato artefice di una sperimentazione della nuova legge regionale sulla partecipazione con la discussione dei programmi di riqualificazione del Centro storico. Occorre proseguire lungo questa strada, moltiplicando limpegno e qualificando e affinando gli strumenti di partecipazione. Occorre costruire, con la partecipazione delle rappresentanze sociali, un programma che superi le enunciazioni di principio e passi alla definizione dei temi da sottoporre al processo partecipativo. Un banco di prova dovranno essere, in primo luogo, temi quali la destinazione dei grandi contenitori della citt, lo sviluppo e la riqualificazione del Centro storico. 2.3.2.1. Il Bilancio Partecipativo Il Bilancio Partecipativo uno strumento per promuovere la partecipazione dei cittadini alle politiche pubbliche locali e, in particolare, al bilancio preventivo del Comune. Quindi, partecipazione dei cittadini alla discussione sulle previsioni di spesa e degli investimenti dellAmministrazione. Si pu parlare di Bilancio Partecipativo quando su un territorio praticato un dialogo sociale che tocca il cuore economico/finanziario dellAmministrazione, puntando a costruire forti legami verticali tra Istituzioni ed abitanti e, contemporaneamente, solidi legami orizzontali tra i cittadini le loro Organizzazioni sociali e di rappresentanza. Empoli deve adottarlo, per aprire senza alcuna remora - le stanze dove si decide alle persone, ai cittadini.
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2.3.3. Il Centro storico In ogni localit il Centro storico narra la storia della comunit, afferma la cultura e rende evidente il livello di civilt e di civismo che ha animato, costruito e conservato i luoghi. Il Centro storico di una citt ne il palinsesto pietrificato, inteso come economia urbana, regole politiche, sociali e culturali della comunit locale; e ne rappresenta i livelli diversi di integrazione sociale, a seconda della sua collocazione e/o delle politiche urbanistiche adottate. Ogni Centro storico - e quello di Empoli non fa eccezione - il cuore pulsante del territorio circostante, che risente di ogni modificazione dei processi sociali, politici ed economici prima delle altre parti del territorio. Oggi, il Centro storico di Empoli lo specchio della crisi che stiamo vivendo. Uno degli obiettivi da perseguire con politiche adeguate e incentivanti il ritorno nel Centro storico della residenzialit stabile, che senza la residenza stabile ogni tentativo di rivitalizzarlo destinato al fallimento. Un luogo privo di residenti stabili che quotidianamente lo vivono, lo difendono e lo valorizzano, un ambiente destinato alla decadenza. Ed Empoli non vuole il decadimento del proprio Centro storico. Per questi motivi occorre dare lopportunit, a chi vi abita ed a quanti vogliano tornare ad abitarvi, di ristrutturare i fabbricati, anche in modo significativo, contribuendo cos a rafforzare anche la relazione tra le residenze e le attivit commerciali. Il Comune dovr facilitare anche le nuove esperienze dellabitare insieme attraverso interventi di cohousing abitativo in uno dei contenitori del Centro storico. Ad esempio allex Caserma dei Carabinieri di Piazza XXIV Luglio. Tale intervento verrebbe ad inserirsi in un contesto che necessita di riqualificazione. Gli obiettivi conseguiti sarebbero due: il recupero delledificio, che necessita dinterventi ed ha un proprio pregio, e laffermazione di una ritrovata dimensione di socialit, di aiuto reciproco e di buon vicinato. Altro obiettivo da perseguire con forza scoraggiare con ogni mezzo la tendenza alla chiusura degli esercizi commerciali. Secondo Confesercenti, almeno il 10 per cento dei fondi commerciali del Centro storico di Empoli escluso dai processi produttivi, vuoto. Liniziativa del Comune si dovr articolare seguendo due direttrici: in direzione di quanti non affittano tali locali e prevedendo forme di incentivo delle attivit commerciali che vogliono investire nel Centro storico. Una delle linee da adottare per riqualificare il Centro pu essere anche quella di favorire lapertura di negozi di qualit. In generale c un rapporto tra allargamento delle periferie e svuotamento del Centro della citt. Ad Empoli, le realistiche previsioni incrementative previste dal nuovo Regolamento Urbanistico recentemente approvato, alla luce degli attuali indicatori socio-economici soddisfano le necessit dimensionali e qualitative della comunit empolese. Nel breve periodo non viene ravvisata la necessit di prevedere nuovi interventi, e tuttavia essenziale tenere sempre aperto il dialogo con la comunit e le rappresentanze sociali poich ogni opportunit deve essere discussa, valutata e valorizzata. Ad oggi prevale la convinzione che il recupero del patrimonio edilizio esistente (a partire dal Centro storico), se accompagnato da politiche responsabili ed efficaci, coordinate dal Comune, sia in grado di generare lavoro e reddito per le attivit edili e connesse alledilizia, nonch restituire alla comunit un enorme patrimonio immobiliare, sia abitativo che destinato ad altre necessit. La rete di collegamenti wi-fi va resa libera a partire da tutto il centro cittadino. Cos come va perseguita limplementazione ulteriore della video sorveglianza nei punti strategici della citt, ancora oggi purtroppo esclusi dalla copertura. Anche la sosta delle automobili va facilitata. A tale proposito, anche per aumentarne la rotazione, utile regolare con disco orario (e non pi a pagamento, com attualmente) met parcheggio di Piazza Gramsci. 2.3.3.1. Il master plan per il recupero dei contenitori pubblici del centro Il recupero degli spazi e degli edifici pubblici del centro cittadino loccasione per rispondere a numerose necessit.
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La successione di edifici di propriet pubblica che prende il via dal complesso del vecchio Ospedale di Via Paladini e che comprende Piazza del Popolo, il Cinema La Perla, il Complesso degli Agostiniani, la Biblioteca Comunale, fino a Piazza XXIV Luglio, con lex Caserma dei Carabinieri e le vecchie carceri annesse, le Mura di Empoli e la Porta a Pisa, versa in condizioni di scarsa presentabilit urbana. C poi anche Piazza Farinata degli Uberti con il Palazzo Ghibellino, il quale, anche se pi defilato rispetto a tale linea ideale, ne fa parte risultando, ad oggi, completamente dimenticato, sottoutilizzato o utilizzato scarsamente rispetto allimportanza storica e culturale che riveste,. Si tratta di un patrimonio urbano e culturale enorme, ed intervenire su questo patrimonio pu essere possibile solo raccogliendo le idee di tutti, valutando gli effetti sulla viabilit, la fruibilit dei palazzi, la valorizzazione dei simboli e della storia di Empoli. Per realizzare questo percorso si pu partire dalle idee contenute in alcuni progetti che ha realizzato il Comune in passato. Sar necessario valutare anche nuovi progetti, coinvolgendo architetti ed urbanisti di esperienza, chiedendo loro di contribuire con la propria idea per rendere vivo e pulsante il Centro storico dalle prime ore della mattina fino a sera inoltrata. Uniniziativa senza costi, o i cui costi siano adeguati, che utilizzi e metta a frutto esperienze ed approfondimenti alla portata di tutti, e che magari colga loccasione di valorizzare il lavoro e le competenze delle nostre Universit. Partendo da questi dossier si dovr realizzare un master plan, puntando al coinvolgimento di soggetti privati potenzialmente interessati alliniziativa. Infine lintera idea progettuale sar proposta alla comunit, al Consiglio comunale, ai cittadini. Lobiettivo la creazione di un Polo culturale, costituito dal futuro Teatro comunale (frutto della ristrutturazione dei locali del Palazzo comunale di Piazza del Popolo), la Biblioteca Comunale ed il Complesso degli Agostiniani. Cos come la creazione di un Polo direzionale/amministrativo con il trasferimento del Comune presso il Vecchio ospedale di Via Paladini o altra sede, ove sia valutato diversamente, eliminando cos il costo dellaffitto dellattuale sede. LURP, invece, potrebbe ancora rimanere in Via Giuseppe del Papa, occupandone per solo il piano terra. 2.3.3.2. Riorganizzazione dei mercati cittadini di Empoli Fino agli anni 80 il mercato settimanale di Empoli si svolgeva in Piazza Gramsci. Lo spostamento fu motivato con la necessit di decongestionare dal traffico il centro cittadino, limitando i disagi alla viabilit ed ai residenti. Oggi tale situazione mutata. Nel tempo, lo spostamento del mercato ha contribuito, con altri fattori, al decadimento del Centro storico che, per quanto oggetto di lavori di sistemazione e rimessa a nuovo, appare privato di quella linfa vitale che il mercato settimanale rappresentava. Oggi si pone lesigenza di valutare il ritorno del mercato settimanale nelle strade del Centro cittadino nelle forme, con le modalit e le gradualit da valutare con agli ambulanti, con i commercianti del Centro storico, con i cittadini residenti e con le Associazioni di categoria. Il ritorno in Centro potr essere loccasione per riorganizzare il mercato, magari passando da una cadenza settimanale ad una bisettimanale, oppure suddividendolo per settori merceologici. O, ancora, andare oltre a Piazza Gramsci, mantenendo anche lattuale sede della Zona Sportiva. Qualunque soluzione deve rispondere pienamente ad una semplice esigenza: valorizzare il mercato e le sue enormi potenzialit per contribuire ad animare le strade del Giro. Un ragionamento a parte riguarda il mercato della frutta, che attualmente si svolge in Piazza Guido Guerra. Anche per esso si deve valutare il ritorno nella sede storica di Piazza XXIV Luglio (detta, appunto, Piazza della Frutta) che ha sofferto, negli ultimi anni, di un lento e progressivo declino. Il recupero di uno spazio in declino o in degrado ha successo se tale spazio occupato con attivit pubbliche e di servizio piuttosto che con il ricorso alle Ordinanze od alla sorveglianza. La riorganizzazione dei mercati di Empoli dovrebbe completarsi con lindividuazione di altre iniziative innovative da mettere a punto con gli addetti ai lavori. Le idee non mancano, ad esempio: un mercato interamente dedicato ai prodotti da agricoltura biologica ed a filiera corta, provenienti dalle aziende agricole del territorio, rafforzando cos il rapporto tra citt e campagna e contribuendo allo sviluppo delle aziende agricole locali, non certo indenni dalla crisi economica. Cos come un mercato dellabbigliamento di qualit, che proponga una produzione di livello medio-alto, in grado di attrarre un pubblico proveniente da altre localit, magari a livello regionale.
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2.3.3.3. La nuova Caserma della Polizia Municipale e il nuovo distaccamento di Empoli La valutazione sullutilizzo dei contenitori pubblici ancora oggi a disposizione dovr consentire lapertura di un ufficio della Polizia Municipale nel Centro storico, cos come dovr consentire la realizzazione della sede della nuova caserma della Polizia Municipale dellUnione dei Comuni nei locali dellex Pretura di Via Sanzio. Ne consegue che i locali dellattuale Caserma della Polizia Municipale di Via Cavour potranno essere finalmente disponibili per la loro alienazione in base alle necessit di bilancio. 2.3.3.4. Piazza del Popolo e il Teatro Comunale Si immagini per un istante che la facciata severa, autorevole e dignitosa dellattuale Palazzo Comunale diventi la facciata prospettica del futuro Teatro Comunale, come potrebbe accadere in seguito alla ristrutturazione interna dellattuale Cinema La Perla (di propriet dellAmministrazione comunale). Il volume del Palazzo Comunale, oltre al foyer, lo spazio dove gli spettatori si intrattengono prima e dopo lo spettacolo, consente anche la realizzazione di locali da adibire a foresteria per alloggiare le Compagnie teatrali che faranno tappa ad Empoli nel corso dei loro programmi. Negli ultimi anni la necessit di un teatro ad Empoli, rappresentativo delle peculiarit storiche e culturali, stata dibattuta da addetti ai lavori, amministratori e cittadini. Occorre suscitare, stimolare e sostenere la collaborazione tra lAmministrazione, le Associazioni culturali e tutti gli altri soggetti interessati e presenti sul territorio. La sfida di riuscire a realizzare tutto questo sia con risorse pubbliche (comunali, regionali e Fondi Europei), sia chiamando a partecipare le eccellenze delle attivit economiche presenti nella comunit empolese. In ogni caso vi limpegno, da subito, a pedonalizzare Piazza del Popolo, riqualificandola adeguatamente con larredo urbano, con alberature, formando piccoli spazi verdi, creando un gradevole spazio completamente immerso nel centro urbano, finalmente liberato dalle auto e completamente fruibile dalla popolazione e per le necessit commerciali degli esercizi che vi si affacciano. 2.3.3.5. Piazza XXIV luglio 1943, Piazzale della Resistenza, Piazzale degli Agostiniani Sono tre spazi contigui. Attualmente i primi due sono sistemati a verde pubblico. Piazza XXIV Luglio ospita il primo il monumento ai Caduti civili di Pratovecchio, fucilati dai militari tedeschi nel luglio 43; Piazzale della Resistenza si caratterizza con attrezzature per giochi ed dotata di recinzione metallica. Piazzale degli Agostiniani, posto in fregio a via Leonardo da Vinci, se liberato dalla brutta recinzione muraria che lo chiude si riveler quale naturale ricucitura tra gli spazi verdi presenti e le Mura, sullo sfondo. Sar come avere, nel cuore di Empoli, un polmone verde (sempre con wi-fi libero) che, grazie alla vicinanza della Biblioteca Comunale, sar fruito in maniera significativa dai giovani. Si tratta del contesto nel quale, come affermato in precedenza, si pu favorire un intervento di cohousing abitativo, magari studiato per gli studenti fuori sede, nei locali dellex-Caserma dei Carabinieri di Piazza XXVI Luglio. 2.3.3.6. Stazione Ferroviaria Piazza Don Minzoni Ultimati i lavori per la ri-allocazione del terminal bus, oggi occorre proseguire con interventi di riqualificazione di un areale pi ampio, valutando con RFI quale sia il migliore utilizzo dello spazio compreso tra la Stazione ferroviaria e Piazza Don Minzoni; in pratica il piazzale antistante. La Stazione ferroviaria di Empoli la quarta, in Toscana, per numero di passeggeri (11 mila al giorno), quindi merita ogni attenzione e RFI non dovr considerare concluso il proprio impegno con lultimazione del terminal bus. Sullesempio di Grandi Stazioni Spa, societ controllata da FS che ha compito di riqualificare, valorizzare e gestire le tredici principali stazioni ferroviarie italiane, i nuovi amministratori di Empoli dovranno avviare un confronto con RFI affinch valuti, oltre alla riqualificazione del piazzale della Stazione, anche come riqualificare i propri locali, e come integrare il complesso ferroviario al tessuto urbano circostante. Una prima semplice idea: anche mediante un collegamento ciclopedonale con i quartieri di Ponzano e Cascine. Nellattesa, da subito lo spazio antistante alledificio della Stazione dovr essere oggetto di interventi compatibili con
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le azioni future e facili da attuare come, ad esempio, un chiosco per le informazioni ai visitatori che giungono ad Empoli, cos come altri servizi al turismo fornendo (anche a titolo gratuito) materiale cartaceo (mappe ed itinerari turistici) in grado di indirizzare il visitatore verso le zone di maggiore interesse turistico di Empoli e dei Comuni dellUnione. Le segnalazioni dei cittadini a proposito del degrado dello spazio adiacente la Stazione ferroviaria e Piazza Don Minzoni, soprattutto nelle ore serali e notturne, sono numerose. Anche in questo caso lesperienza insegna che il degrado si contrasta meglio occupando gli spazi con attivit pubbliche e di servizio, trasformando le criticit in punti di forza. 2.3.3.7. Piazza Guido Guerra Palazzo delle Esposizioni Piazza Guido Guerra collocata a ridosso dal Centro storico di Empoli ma, nonostante ci, tale vicinanza non percepibile a causa di diversi fattori quali, ad esempio, la presenza della SS 67 ed una sorta di casualit intervenuta nella consolidazione dellarea intorno alla piazza. E ormai noto un problema di assetto viario per cui, proprio sul lato della piazza volto verso il Centro della citt, confluiscono ben sei strade in carenza di un asse principale ben definito. Tale situazione genera smarrimento in chi percorre la piazza. Occorre legare meglio la piazza al Centro storico, rafforzando lasse lungo tale direttrice e mettendo in secondo piano le altre vie. Oltre alle sei strade, il senso di smarrimento si aggrava a motivo della sovrapposizione delle funzioni ospitate in questo spazio. La sua riorganizzazione inserita naturalmente nellattuazione del Pua del Palazzo delle Esposizioni. Attraverso il previsto concorso di idee si dovranno indicare le priorit ma, anche in questo caso, alcuni interventi debbono essere anticipati poich i tempi di attuazione del Pua sono incompatibili con le necessit viarie relative alla canalizzazione dei flussi di traffico. E quindi, ad esempio, andr realizzata da subito una rotonda. 2.3.3.8. Porta a Pisa Fra gli interventi pi significativi per il rilancio del Centro storico vi il recupero di una delle zone di maggior degrado: Porta a Pisa. Distrutta dalle mine tedesche, la Porta rimane una ferita aperta, a ricordare il delirio della guerra. Ma, purtroppo, rappresenta anche la noncuranza dellAmministrazione e lassenza di sensibilit verso lultima Porta cittadina dellantico Castello ancora in piedi. Ci sono risorse di idee, storici ed architetti in grado di progettarne il restauro (e ricostruirla) comera in origine. La tecnologia e la conoscenza consentono di individuare i materiali e le modalit per il totale recupero di un simbolo importante della storia empolese. Una sorta di punto di ripartenza di unidea di citt che riscopre unidentit forte, visibile. Intorno a Porta a Pisa riprender vita lantica Via del Noce; Via Giuseppe del Papa torner ad essere un piacevole ingresso alle vie che attraversavano il Castello, facendo finalmente giustizia e pulizia di quanto, negli anni, si colpevolmente tollerato avvenisse. Sar linizio per il recupero e la valorizzazione delle antiche difese murarie, presenti ma sepolte ormai da troppo tempo. Esiste la possibilit di accedere a fonti di finanziamento. Oltre ai contributi dellUnione Europea in materia di tutela e conservazione del patrimonio artistico ed architettonico, oltre agli stanziamenti dellAmministrazione comunale, si potr ricorrere ai contributi di sponsor pubblici e privati. Iniziative analoghe hanno generato un adeguato ritorno dimmagine ai sovventori. 2.4. Favorire lassociazionismo popolare reinterpretando i bisogni delle nuove generazioni Negli ultimi anni a Empoli si sono verificati due eventi completamente ignorati dal dibattito politico. Si tratta della chiusura di due Case del Popolo: quella di Rozzalupi e il CRAL Empolese. E innegabile lesistenza di una crisi di idealit ed attivit che invece, in altre stagioni, avevano caratterizzato la nascita e laffermazione del movimento dei circoli. Tuttavia, al tempo stesso non vanno sottovalutate le negative implicazioni sociali derivanti dalla scomparsa di questi presdi, dal loro appannamento o, peggio, dallassenza di ogni considerazione da parte delle Istituzioni.

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LAmministrazione comunale deve fare la propria parte, favorendo e stimolando una riflessione sullindividuazione di uno spazio sociale che sia centro di aggregazione ricreativa e centro culturale di tipo nuovo, in grado di misurarsi con le esigenze e le attese giovanili. E disponibile un patrimonio consistente, ad esempio a Santa Maria esiste un immobile collocato asfitticamente tra le case, inadeguato ad altre necessit. Si tratta di uno spazio che potrebbe essere utilizzato per una operazione di riconversione sociale altamente qualificante. In questo spazio occorre promuovere la realizzazione della Casa della Cultura di Empoli. Uno spazio autogestito, rivolto a tutti ma, in particolare, ai giovani. Uno spazio che sia catalizzatore e trampolino di esperienze volte allarricchimento del territorio, che ospiti i nuovi fermenti di civismo per i quali socialit, cultura ed attivismo si collocano al di fuori delle logiche di mercato, ma sono funzionali allaffermazione dei bisogni e dei diritti. Uno spazio fisico nuovo che permetta, accanto alle consuete attivit ricreative, la realizzazione di nuove attivit culturali colmando una lacuna che oggi esiste, a Empoli come in Toscana. La Casa della Cultura sinsedia sul territorio per svolgere un ruolo di facilitatore sociale, di autogestione ed autorganizzazione. Si rivolge in particolare ai giovani e ai giovanissimi osservando il loro macrocosmo socioculturale. I ragazzi delle ultimissime generazioni risultano essere sempre pi isolati, quasi intrappolati in una vita di relazione sociale poco pi che virtuale. Il progetto vuole restituire loro "la delega" ovvero la totale iniziativa sul "fare" al fine di potersi ritrovare su iniziative culturali e/o ludiche espressive pi vicine ed inerenti alla loro visione del mondo. 2.5. Incremento del verde per la citt Fra i principali parametri utilizzati per misurare la qualit della vita nelle citt vi sono la qualit e lampiezza dei suoi spazi pubblici e, in particolare, la presenza di spazi verdi urbani e periurbani, la presenza di aree attrezzate polifunzionali per il tempo libero e larredo urbano di qualit. Il verde urbano (alberature, giardini, siepi, fiorite, tappeti erbosi e quanto altro costituito da materiale vegetale vivo), assolve a funzioni fondamentali per il benessere delle persone, come la mitigazione degli effetti di degrado e di impatto ambientale prodotti dalle attivit umane (funzione ecologico-ambientale) e la protezione del territorio da eventuali rischi come frane e inondazioni (funzione protettiva). Infine, soddisfa esigenze sociali, culturali, ricreative e paesaggistiche, fornendo un importante servizio alla collettivit e rendendo pi gradevole e vivibile la citt stessa. In ogni progetto urbanistico, il disegno del sistema ambientale un tema importante tanto quanto il disegno della rete viaria. Gli strumenti urbanistici devono dedicare ampio spazio al sistema del verde inteso come una rete di corridoi ecologici vegetazionali, viali, macchie boscose o corridoi fluviali, percorsi ciclabili e green- way, estesa a tutto il territorio comunale. Va realizzato un sistema ambientale che distingua il verde (verde fluviale, riserve, zone di mitigazione ambientale, parchi territoriali, giardini di quartiere e cos via) e, per ogni verde, predisponga specifiche norme che ne garantiscano il corretto funzionamento ecologico. Occorre un sistema ambientale che parta dal recupero estetico e funzionale delle numerose aree marginali e non utilizzate/male utilizzate presenti allinterno della citt. 2.5.1. Il nuovo parco di Santa Maria La citt senza periferie passa anche attraverso interventi di riqualificazione delle aree cerniera poste tra il capoluogo, i quartieri e le frazioni adiacenti. Si tratta di spazi attualmente inutilizzati o scarsamente utilizzati. Uno di questi, forse il pi importante e strategico, la vasta area compresa tra Via Raffaello Sanzio, Via della Repubblica, il Rio di Santa Maria e la vecchia viabilit vicinale di Pratovecchio, ormai quasi completamente inglobata dallespansione urbana del quartiere. Larea contigua a quella gi realizzata e posta tra le valli al di l del Rio di Santa Maria, e con essa costituir un unico grande areale verde. In pratica il nuovo parco pubblico di Santa Maria che consentir di unificare i due centri di Santa Maria, cio quello nuovo delle valli e quello storico del vecchio quartiere, attualmente separati e
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privi di collegamenti. Tra gli obiettivi dellintervento vi la valorizzazione del capanno cinquecentesco per il ricovero degli attrezzi agricoli e dellimportante complesso monumentale del Convento dei Padri Francescani, nella parte posta a est (quello delle celle dei frati). Le celle dei frati, adeguatamente restaurate, possono contribuire allincremento della ricettivit cittadina, ad esempio a favore degli studenti fuori sede o per ospitare il turismo darte in un complesso di indubbio interesse. In ogni caso il risultato dovr conferire una maggiore identit allattuale centro del quartiere di Santa Maria che, allargato alla parte pi moderna delle valli, cesser di essere vissuto come periferia di Empoli. 2.6. Una citt sostenibile Un centomillesimo degli abitanti della Terra (siamo ad Empoli) pu portare il suo contributo allabbattimento dei gas serra che costituiscono la principale causa dei mutamenti climatici a cui stiamo assistendo. Con la riconversione energetica degli edifici, a cominciare da quelli pubblici, si avvierebbe un importante processo di contenimento della produzione di anidride carbonica. Occorre stimolare gli investimenti nelle energie rinnovabili. Ma occorre un cambio radicale di mentalit, un cambio culturale: c bisogno di grandi determinazione e volont. Ci vogliono politiche coraggiose che guardino al futuro dei nostri figli. Occorre promuovere gli acquisti verdi da parte della Pubblica Amministrazione, e promuovere leco-efficienza dei processi produttivi e la responsabilit ambientale e sociale delle imprese contribuendo alla diffusione delle certificazioni e degli accordi volontari. 2.6.1. Edilizia ecosostenibile Occorre elaborare un nuovo regolamento edilizio per una edilizia ecosostenibile, a livello di Unione dei Comuni, che incentivi ogni intervento in grado di assicurare minore impatto ambientale. Oltre allimportante contenuto di merito, esso rappresenter unesperienza utile e significativa della proficua collaborazione tra i Comuni (magari quelli dellUnione in rapporto con quelli del Comprensori del Cuoio), della ASL 11 e dellARPAT di Firenze e Pisa. Limpegno di portarlo rapidamente allapprovazione del Consiglio Comunale dopo la discussione con i cittadini e le categorie interessate. Le questioni ambientali, ed ancor di pi quelle legate alla pratica edilizia, necessitano della norma ma debbono anche essere comprese e fatte proprie dal comune sentire dei cittadini e degli stessi tecnici ed operatori del settore. 2.6.2. Il parco fotovoltaico di Monteboro Occorre riprendere il progetto annunciato qualche anno fa dalla Provincia di Firenze per la realizzazione di un grande impianto con mille pannelli fotovoltaici presso lex discarica di Monteboro. Alla realizzazione potranno partecipare, oltre alla Provincia, anche i privati cittadini che potrebbero - tra laltro - usufruire di un contributo a fondo perduto di almeno il 10% e beneficiare dello sconto sul consumo energetico della propria abitazione. Il risparmio sulla bolletta dei cittadini assicurato, nonostante lonerosit dellinvestimento iniziale. Ma esistono anche altri contributi a fondo perduto per i cittadini che compiono passi avanti nel campo delle energie rinnovabili. 2.6.3. Mobilit sostenibile 2.6.3.1. La situazione attuale Fino ad ora si assistito alla realizzazione di pochi spezzoni di piste ciclabili, che non costituiscono una vera rete e che finiscono per essere inutilizzate o male inserite nel contesto urbano, creando problemi di scorrimento al traffico che vanno risolti immediatamente. Il caso di Via Tinto da Battifolle emblematico e va ripensato radicalmente. Una corretta progettazione futura deve partire anche dal riconoscimento dai limiti evidenziati sin qui. Fino ad ora non vi stato ad Empoli uno sforzo coerente per realizzare un sistema di mobilit sostenibile, con la
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conseguenza di un continuo ed impressionante ricorso alluso dellautomobile che ha prodotto un crescente congestionamento. Questa criticit non si manifesta solo ad Empoli, ma si manifesta in tutta la Toscana. Fortunatamente cresce la consapevolezza di quanto sia necessario un cambiamento radicale. In questo contesto Empoli appare la citt ideale per gli spostamenti ciclabili. Gli spostamenti urbani sono di ridotta lunghezza ed il territorio interamente pianeggiante. La bicicletta sempre (ma in particolare lo nelle ore di punta) il modo pi veloce, sano ed economico per spostarsi. E possibile porsi un obiettivo di valore: ribaltare lattuale situazione e fare di Empoli un esempio di livello regionale e nazionale. Non sai tratta solo di diminuire gli spostamenti in auto, ma di rendere la citt pi piacevole e vivibile, con ricadute positive anche sulla percezione dei cittadini della sicurezza della citt. La pianificazione urbanistica deve avere fra i propri obiettivi la mobilit sostenibile. Per ora, ad Empoli questo obiettivo stato appena enunciato. Il Piano della sosta realizzato ad Empoli ha costituito un passo avanti e pu essere un elemento a favore del sistema di mobilit ciclabile, perch tende ad allontanare dal centro cittadino la sosta di lungo periodo aumentando cos la competitivit dello spostamento ciclabile. 2.6.3.2. Realizzare la rete ciclabile E necessario realizzare in tempi brevi e a basso costo una rete di piste ciclabili, con percorsi agevoli e naturali e che superi i punti pi critici e pericolosi della rete ciclabile realizzata sino ad oggi. La rete va realizzata in tempi brevi, sapendo che il cambiamento porter risultati positivi solo quando la rete sar completata e che, fino ad allora si percepiranno solo gli aspetti negativi quali la diminuzione dei posti auto lungo le strade, in quanto tali spazi sono destinati alle piste. La rete va realizzata a basso costo perch le risorse economiche sono e saranno scarse. Le piste dovranno essere realizzate in buona parte proteggendo dalle automobili parte della attuale sede stradale. Contemporaneamente si deve lavorare per incrementare la dotazione di parcheggi e ridurre cos in modo stabile la necessit di posti sosta lungo le strade. La rete si pu fare, ma occorre crederci. Se una persona che lavora nel centro di Empoli abbandona lauto ed utilizza la bicicletta si libera un posto auto nei parcheggi a sosta libera. Se sei persone utilizzano, durante la giornata, la bicicletta per andare in centro viene meno la necessit di un posto auto a pagamento. 2.6.3.3. Favorire gli spostamenti a piedi e rendere la citt pi accogliente Empoli non agevole nemmeno per chi si sposta a piedi. Quindi, bisogna rendere piacevole passeggiare per la citt. Uno dei problemi principali costituito dalla barriera fisica rappresentata dalla linea ferroviaria, e in questo caso bisogna potenziare i sottopassi per renderli fruibili anche per pedoni e biciclette. Si tratta di interventi molto onerosi, ma bisogna valutare lutilit di realizzare nuovi sottopassi, magari solo pedonali e ciclabili, per favorire laccesso a piedi ed in bicicletta dalla zona di Ponzano e delle Cascine, tenendo conto che il costo di realizzazione di un simile sottopasso molto inferiore a quello di un sottopasso carrabile. 2.6.3.4. Il trasporto pubblico Non facile realizzare ad Empoli un trasporto pubblico che abbia costi accettabili e venga utilizzato razionalmente. E un problema di economie di scala che sembra rendere impossibile un servizio efficiente, specie come frequenza. La riorganizzazione del trasporto pubblico basata sulle circolari comunque positiva, ma va rilevato che manca tutto il contorno per rendere facile usare lautobus (paline, diffusione degli orari, etc.). Oggi i mezzi del trasporto urbano sono ingombranti, mentre basterebbero mezzi pi piccoli (meno invasivi e costosi, preferibilmente elettrici). Vi sono invece buone possibilit, migliorando lorganizzazione e la frequenza e con una politica tariffaria incentivante, per spostare quote significative di viaggiatori dallautomobile ai bus sui percorsi extraurbani, dove i flussi sono elevati.
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Un potenziamento del servizio extraurbano significherebbe anche migliorare il servizio urbano. Nellarea urbana, se non sar incrementata la frequenza e non sar facilitato lutilizzo del bus, il bilancio costi/benefici del trasporto urbano rimarr negativo. Attualmente, di fatto, non c un servizio degno di questo nome da San Miniato verso Empoli. Dalla Valdelsa, invece, gli spostamenti si caratterizzano con un discreto uso del treno. Comunque, i collegamenti extraurbani attuali non incoraggiano a muoversi con i mezzi pubblici, sono funzionali solo per gli studenti e molto meno per i lavoratori. I collegamenti ferroviari sono buoni specie con Firenze e Pisa ma, per chi volesse recarsi la sera a Firenze quasi obbligo utilizzare lautomobile: mancano i treni per garantire il rientro. Lintero tema del TPL, soprattutto quello extraurbano, deve essere ed affrontato nellambito dellUnione dei Comuni, disponendo dei dati relativi al traffico quotidiano ed agli spostamenti dei cittadini, dei lavoratori,l degli studenti.

3. Lurbanistica al servizio dei cittadini Le scelte urbanistiche dellAmministrazione Comunale, per la rilevanza e limpatto che hanno sui cittadini, sono tra le pi delicate ma, allo stesso tempo, sono strategiche e suscettibili di creare sviluppo e benessere. Lattivit urbanistica si concreta di solito con il consumo del suolo e lirreversibilit che tale azione produce impone conoscenza dei bisogni e delle caratteristiche del territorio da rispettare. Il territorio una risorsa limitata che, una volta consumato con nuove edificazioni, non ha possibilit di ripristino. Le direttrici di marcia sono chiare e nette. Assicurare unespansione contenuta ed equilibrata alla citt e alle frazioni, favorire attraverso provvedimenti mirati la costruzione di nuove abitazioni a basso impatto energetico, favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente e contrastare le scelte speculative. Incrementare gli spazi verdi e gli standard pubblici, assicurare lintegrazione sociale ad ogni livello e contrastare con ogni mezzo la tendenza al degrado che si avverte, finora in modo solo episodico, ma da non sottovalutare. Empoli deve essere una citt senza periferie. Ad Empoli devono svilupparsi le attivit economiche e produttive nel migliore contesto possibile, perch solo dal lavoro pu derivare il benessere per i nostri cittadini. I problemi dello sviluppo urbanistico vanno affrontati in unottica darea. Si tratta di unoccasione importante di dibattito e di crescita democratica. Non si tratta di una semplice scelta amministrativa locale, sia pure importante, ma di un confronto a tutto campo sulle condizioni e sulla qualit dello sviluppo urbanistico di tutta larea. Empoli, capoluogo dellUnione dei Comuni, deve essere alla testa di questo processo, consapevole che solo in unottica di area vasta possono essere affrontati e risolti i problemi urbanistici e che le grandi scelte amministrative possono farsi solo in un quadro di ampio confronto con i cittadini ed i soggetti sociali. 3.1. Il Regolamento Urbanistico Sono assai significative le novit introdotte dal nuovo Regolamento Urbanistico, recentemente approvato dal Consiglio Comunale. Dalla riconferma dei Piani Urbanistici Attuativi, richiesti dai proprietari dei terreni interessati, alla messa in sicurezza idraulica dei corsi dacqua minori nel piano di Marcignana e del torrente Orme. Da significative novit per il Centro storico allincremento, in alcune aree produttive, della multifunzionalit allinterno della stessa area e dei singoli lotti a una maggiore elasticit dintervento in ambito agricolo e sugli edifici rurali. 3.2. Il nuovo Piano Regolatore Concluso liter dellapprovazione del Regolamento ora va redatto il nuovo Piano Regolatore che preveda la
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redistribuzione delle aree edificabili e, soprattutto, contempli le necessit di nuove infrastrutture, attrezzature e servizi, promuovendo un processo partecipativo della citt alle scelte, anche nellottica di un coinvolgimento in forma di concertazione con i soggetti privati. La concertazione tra Amministrazione pubblica e privati nel campo dellurbanistica, ad esempio attraverso gli accordi procedimentali, oggi costituisce un importante strumento giuridico idoneo a perseguire lo sviluppo e lorganizzazione del territorio, nonch a reperire risorse finanziarie necessarie allo sviluppo civile e sociale della citt. Unidea a cui si deve concretamente lavorare , ad esempio, la possibilit di poter procedere con la vendita dei diritti edificabili esistenti. Si tratta della cosiddetta perequazione urbanistica. Le principali finalit che con essa vanno perseguite sono lequit di trattamento dei proprietari, una pianificazione pi indipendente e la possibilit per lAmministrazione di ricevere a valore nullo i suoli che servono alla pianificazione della citt. La perequazione urbanistica manca attualmente di una disciplina legislativa unitaria su base nazionale. Per prevista da quasi tutte le leggi urbanistiche regionali ed applicata da numerosi Piani Regolatori di molti comuni italiani. 3.3. Lammodernamento e ladeguamento delle infrastrutture a sostegno delleconomia locale e della citt Le infrastrutture sono un supporto vitale per la citt, per la sua economia e per la qualit della vita dei suoi cittadini. Esse richiedono tempi lunghi di realizzazione tanto che spesso, nellarco di una consigliatura, non si riesce a terminare la loro realizzazione. Esse sono funzionali ai bisogni di oggi ma anche alle necessit future. Empoli ha ancora bisogno di nuove infrastrutture. Con gli accordi procedimentali sottoscritti, che hanno riconfermato i Pua, si creano le condizioni per realizzare nei prossimi cinque anni alcuni interventi strategici dal punto di vista infrastrutturale: Passante Est della citt di collegamento tra il quartiere di Serravalle, le frazioni di Cortenuova e Pontorme con la Via Tosco Romagnola. Completamento della Circonvallazione Sud della citt con il passante che dalla rotonda dei Cappuccini, parallela alla SGC FI-PI-LI, tramite lallargamento di Via dellOlivo, si collega alla Via Pratignone, dove, con il Pua ex-Montepagani, sar realizzato il sottopasso della ferrovia. Passante nella frazione di Pozzale, dallarea Peep a via Valdorme, decongestionando la Via Adamello con la vecchia Via Valdorme. La bretella di collegamento della Via Piovola allo svincolo di Empoli Est (strada di nuova realizzazione): soluzione per il decongestionamento al traffico della frazione di Villanuova. A questi interventi, legati ai Pua, si aggiungono quelli gi pianificati direttamente dallAmministrazione con la strada di nuova realizzazione di collegamento tra luscita Empoli Centro della SGC FI-PI-LI e la rotonda di Via dei Cappuccini. Cos come sono necessari interventi urgenti per la fruizione, in sicurezza, dei servizi. La realizzazione di un attraversamento ferroviario decente2 nella zona del Polo scolastico si colloca in questo ambito. Si riparte da qui. Occorre partire immediatamente con una programmazione adeguata, in grado di dare respiro per i prossimi quindici anni a questa citt diffusa, e capace di avvalersi dei Fondi Europei.

a. b.

c.

4. I Servizi pubblici essenziali I servizi pubblici locali costituiscono una componente fondamentale delle infrastrutture di un Paese. Acqua, gas, elettricit, trasporti e rifiuti sono servizi essenziali per la qualit della vita delle famiglie e delle citt. Nello stesso tempo rappresentano una parte non indifferente delle spese delle famiglie e la crescita delle tariffe, che si registrata negli ultimi venti anni, gi da tempo si manifesta insostenibile per le famiglie al di sotto della soglia di povert relativa. La gestione dei rifiuti ed i trasporti pubblici locali sono una componente altrettanto essenziale per lassetto delle citt. Di questo se ne ha percezione solo al manifestarsi delle crisi, quando non si pi in grado di gestire lo smaltimento dei rifiuti in discarica, o quando i centri cittadini sono congestionati dal traffico privato. Sono servizi che, per assicurare la qualit della vita e la sostenibilit dal punto di vista ambientale, richiedono una
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visione strategica di medio e lungo periodo, un elevato ammontare di investimenti e, in alcuni casi, elevati sussidi da parte della fiscalit generale. Come assicurare che questi servizi siano gestiti nel miglior modo possibile ed a costi efficienti? Le soluzioni sono complesse e, ove individuate, sono diverse sulla base delle caratteristiche di ciascun servizio. Fino a qualche decennio fa questi servizi erano gestiti in un regime di monopolio, ovvero in un contesto nel quale non esisteva la possibilit per lutente di scegliere fra produttori che fossero in concorrenza fra loro. Lo Stato e le comunit locali assicuravano la gestione di natura pubblica, evitando cos che un privato sfruttasse lutente grazie alla propria posizione di monopolio. Fra gli anni 80 e 90, in alcuni paesi, in particolare in Gran Bretagna, si aperta una stagione diversa, quella delle liberalizzazioni e delle privatizzazioni. Secondo il pensiero liberista, in qualunque settore le liberalizzazioni avrebbero assicurato il superamento della condizione di monopolio che caratterizzava ancora la gestione di alcuni servizi (gas, elettricit), le privatizzazioni avrebbero introdotto gli incentivi pi adatti (profitti), in un mercato liberalizzato, per assicurare costi efficienti e la qualit dei servizi allutente. Gas ed elettricit sono stati oggetto di una profonda riforma anche nel nostro Paese. Nella filiera produttiva si cercato di liberalizzare rispettivamente lapprovvigionamento, la produzione e la vendita, si sono dettate norme per regolare il trasporto e la distribuzione locale (monopoli). Levoluzione normativa in materia proseguita. Il periodo nel quale la normativa nazionale andata oltre le previsioni dellUnione Europea, vietando la possibilit di gestire questi servizi con societ interamente pubbliche, si concluso con i Referendum del 2011 che rappresentano un punto di riferimento imprescindibile. I quesiti referendari avevano per oggetto lobbligo della gara per laffidamento e la remunerazione del capitale investito. Due temi tecnici, ovvero superare lobbligo della gara ed escludere il profitto nella gestione dei servizi idrici, che tuttavia, dal punto di vista politico, non possono che essere letti come laspirazione a reintrodurre la gestione pubblica nei servizi idrici. 4.1. La ripubblicizzazione dellacqua Come leggere lesito di questi referendum? La riforma dei servizi idrici nasce per superare le profonde criticit dei servizi verso la fine degli anni 80: fornitura discontinua di acqua potabile, sistema fognario inadeguato, impianti e scarichi idrici non trattati. Questi le principali criticit. Un assetto industriale della gestione, l a dimensione adeguata di economie di scala, lintegrazione dei servizi per cogliere le economie di scopo, ed una tariffa che finanziasse gli investimenti sono i principali obiettivi della riforma. La gestione del servizio idrico in Toscana assicurata attraverso grandi imprese di gestione che hanno scadenze di affidamento diverse. Alcuni chiedono di procedere alla ripubblicizzazione delle societ miste, altri rispondono che sarebbe troppo oneroso rilevare le partecipazioni private e che le risorse finanziarie dovrebbero essere destinate prioritariamente alla realizzazione degli investimenti previsti dai piani. Il valore di riscatto della quota dei privati un valore importante. Alla luce di queste valutazioni la strada della ripubblicizzazione sembrerebbe impercorribile. E necessario approfondire lanalisi e avere fretta. Secondo alcuni il valore di questo riscatto sembra dipendere dal nuovo metodo tariffario transitorio e dai meccanismi di rivalutazione. Se solo per tariffa e non per valore di riscatto le cose potrebbero cambiare di molto. Anche per questi motivi occorre non avere fretta. Il che non significa che non si deve decidere. Anzi, si deve decidere nellinteresse dei cittadini e nel pieno rispetto delle loro scelte. Il tema di recuperare il ruolo del pubblico nella gestione dei servizi idrici e nel contempo reperire i finanziamenti necessari alla ripubblicizzazione e quelli, ancora pi importanti, per realizzare i nuovi investimenti necessari. Un tema che non pu essere affrontato in modo superficiale o con posizioni pregiudiziali. Un tema che impensabile poter risolvere facendo ricorrendo alla fiscalit generale che, quando torner ad essere disponibile, potr coprire solo una piccola parte del fabbisogno finanziario.
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Uno spunto interessante in questa direzione viene offerto da due recenti ipotesi. La prima affronta il tema della cooperazione dutenza come possibile forma di gestione del servizio idrico. La seconda, invece, esplora lopportunit offerta dallo strumento del prestito partecipativo come possibile forma di finanziamento della societ. Questi strumenti possono essere un nuovo punto di partenza per superare la privatizzazione e valorizzare la gestione pubblica dei servizi idrici. 4.1.1 I La raccolta differenziata e ligiene urbana I risultati conseguiti con la raccolta differenziata porta a porta collocano Empoli (cos come lintera Unione dei Comuni) ai vertici nazionali. Si tratta di un successo ascrivibile al senso di appartenenza di una intera comunit senza il quale sarebbero stato vano ogni sforzo. I tagli in materia di finanza pubblica e le norme nazionali intervenute rischiano di vanificare tanti sforzi, penalizzando imprese e cittadini con aumenti importanti in relazione ai costi del servizio. Si tratta di meccanismi che, se non corretti, rischiano di generare la chiusura di molte attivit produttive. Limpegno ad operare a favore del contenimento di questi costi imprescindibile, ma non basta: occorre verificare come sia possibile migliorare anche la qualit dei servizi, senza alcuna spesa aggiuntiva. Tra le azioni che vanno avviate, vi il miglioramento del servizio di igiene urbana. La pulizia delle strade, ad esempio andr effettuata mediante attrezzature di nuova generazione, che evitino ai cittadini lo spostamento delle auto in sosta. Parimenti, andr verificata la cadenza della raccolta dei rifiuti porta a porta, prevedendo almeno unulteriore svuotatura settimanale dei materiali organici.

5. Scuola e formazione: un sistema al servizio dei giovani Lobiettivo di una buona politica comunale dellistruzione deve garantire un sistema che crei opportunit; lingente taglio di risorse pubbliche investite nellistruzione pone il problema di ripensare la politica sulla scuola nellottica del mantenimento e del rafforzamento della qualit del servizio. In questi anni le Amministrazioni hanno lavorato con tutti gli operatori del settore per tenere viva e sviluppare la Memoria dei tragici avvenimenti accaduti in Italia e nel mondo a causa dei totalitarismi del XX secolo. Occorre sostenere con maggiore impegno di risorse il Progetto Investire in Democrazia che dagli anni 90 si dimostra strumento prezioso per la costruzione di una cittadinanza attiva e consapevole. 5.1. Distribuzione sul territorio degli istituti scolastici Abbattimento del costo per le manutenzioni ordinarie e straordinarie (8 milioni negli ultimi dieci anni): questi interventi riescono soltanto a tamponare falle senza dare risposte strutturali. Occorre pensare a plessi scolastici pi grandi, in numero ridotto e come strutture comprensive della scuola dellinfanzia, elementare e media. Bisogna realizzare plessi scolastici moderni, costruiti secondo i criteri delledilizia sostenibile, energeticamente autosufficienti ed adeguati alla sperimentare di nuove soluzioni pedagogiche. E necessario aprire un dibattito pubblico con genitori, insegnanti e dirigenti scolastici, per individuare la dimensione ottimale e le condizioni didattiche migliori per ogni nuovo istituto. Insomma, il pensiero va nella direzione di una scuola di comunit. Inoltre, per le scuole superiori necessario potenziare lofferta formativa del Polo Scolastico, anche attraverso listituzione di nuovi indirizzi come ad esempio lIstituto Agrario. A questo fine, la politica scolastica di Area allinterno dellUnione dei Comuni richiede di un ruolo pi attivo e consapevole da parte dellAmministrazione di Empoli. 5.1.1. La riorganizzazione delle mense scolastiche Occorre passare da subito alla gestione in forma associata, sia del trasporto scolastico anche del servizio mense. Ci
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per conseguire evidenti economie di scala che consentiranno di assicurare qualit del servizio ottimizzando i costi. Nelloccasione va migliorato il servizio stesso e ne esistono le condizioni. Ad esempio, con un accordo con agricoltori locali per il rifornimento quotidiano di verdure fresche, legumi e frutta, nonch con visite guidate nelle aziende agricole che riforniscono la mensa empolese e le mense del circondario per i bambini delle scuole elementari (oggi la mensa offre verdure congelate e frutta congelata). Va introdotta una nuova tabella alimentare e vanno previste pietanze regionali, preparate in base alle stagioni, come offrono altre grandi mense universitarie ed europee. Infine, utile realizzare percorsi formativi realizzati dal Comune, dalle scuole e con la collaborazione delle rappresentanze degli agricoltori sul tema del consumo alimentare consapevole " conosci cosa mangi". Per questi percorsi esistono format ed esperienze europee in attesa solo di essere adottate. 5.2. Attivit extra scolastiche in aiuto alle famiglie In questi anni sono nati molti percorsi di doposcuola in quartieri periferici, veri e propri spazi di socializzazione e crescita personale per i ragazzi. Occorre creare un doposcuola in ogni frazione e in ogni quartiere della citt. In alcune scuole del capoluogo i genitori si sono uniti per pagare delle insegnanti che tengano i loro bambini a scuola anche dopo la chiusura. Il Comune si preso il carico di mantenere aperta la struttura. I bambini e le famiglie sono tutti uguali e i doposcuola vanno attivate in tutti i quartieri, senza lasciare indietro alcuno. Gli amministratori attuali hanno affermato che questo non sia possibile per via delle risorse scarse a disposizione. Occorrono idee nuove, coinvolgendo ancora di pi il volontariato cittadino, gli operatori e le famiglie. Per la Scuola Primaria prevista lattivazione di laboratori linguistici per linsegnamento della seconda lingua straniera mediante collaborazione con stagisti laureandi. Ad esempio costruendo un percorso progettuale linguistico, che potrebbe essere denominato: Welcome to Empoli, finalizzato ad includere nel panorama scolastico empolese scuole straniere, Universit e istituti superiori con cui poter creare delle solide collaborazioni che devono valere per tutte le scuole empolesi interessate. Perch conoscere una lingua straniera, o pi di una, un diritto di cui tutti devono poter accedere senza dover necessariamente ricorrere ai corsi di lingua dai costi esorbitanti. Attivare scambi culturali estivi con scambio di ospitalit tra i nostri studenti e gli studenti stranieri contribuirebbe a accreditare Empoli non pi solo come una citt di passaggio o di sosta, ma come il punto di partenza verso i luoghi pi caratteristici del nostro patrimonio culturale e storico. Per la Scuola Secondaria di I Grado si prevede lattivazione di un Corso di Educazione per avvicinare gli studenti ai nuovi canali di comunicazione che le banche mettono a disposizione dei clienti e parlare di moneta bancaria. Questo percorso dovr proseguire anche alla Scuola Secondaria di II Grado, in modo da far acquisire ai ragazzi strumenti indispensabili per il loro futuro. Il Corso pu essere realizzato con il contributo di volontari ex-bancari in pensione e/o laureandi in Economia. Riguardo alla Scuola Aperta, tale esperienza va attivata in tutte le scuole di ogni ordine e grado con sportelli finalizzati ad incontri, dove i genitori potranno esprimere le loro opinioni e confrontarsi tra loro e con gli operatori sul processo formativo in itinere. 5.3. Listruzione per combattere la disoccupazione: la scuola e le imprese, insieme, per il lavoro dei giovani La disoccupazione giovanile nel nostro Paese sfiora ormai il 40%. Le Amministrazioni comunali devono confrontarsi con tutti i soggetti che operano sul territorio al fine di individuare buone prassi e interventi. Lobiettivo : favorire reti di orientamento e supporto alla formazione e allinserimento lavorativo dei giovani. Una traccia di lavoro incentivare soprattutto per gli studenti delle scuole superiori un dialogo continuo con lASEV e le Associazioni di Categoria al fine di realizzare stage appropriati, corsi professionalizzanti e soluzioni organizzative quali, ad esempio, lincubazione dimpresa. I percorsi dovranno essere mirati agli sbocchi lavorativi verosimili,
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credibili, richiesti, ed andranno attuati attraverso un progetto condiviso gestito tra tutti gli operatori della formazione, dellistruzione e della rappresentanza sociale interessati. 5.4. Ricerca che crea sviluppo Senza investimenti sullinnovazione tecnologica le nostre aziende non potranno competere in un mercato sempre pi globale. Per questo la scommessa da vincere quella del laboratorio di nanotecnologie. Le nanotecnologie possono essere applicate nei campi pi diversificati: il microscopio a ioni di elio del laboratorio il secondo prodotto in Italia, ce ne sono venti in tutto il mondo. Occorre far diventare il laboratorio uno dei centri di ricerca fra i pi avanzati dEuropa, attirando ricercatori e scienziati. Le aziende del territorio (e non solo) dovranno conoscere le opportunit di sviluppo che il laboratorio offre, cos da produrre materiali e articoli allavanguardia, che possano trovare un loro mercato nazionale ed internazionale. Il laboratorio rappresenta poi unoccasione per gli studenti degli istituti tecnico-scientifici, potendovi acquisire competenze specializzate che consentano di trovare un lavoro qualificato. 5.5. Programma GIOVANI Garantire ai ragazzi che frequentano le scuole superiori e le Universit i luoghi di studio: occorre coordinare le biblioteche e i punti di studio della zona cos da offrire pi punti di riferimento per lEmpolese-Valdelsa in cui possibile studiare. Incentivare ed aiutare i giovani che vogliono aprire attivit commerciali. Occorre lavorare per attivare uno sportello anche operativo per tutti i Comuni dellarea, cui un giovane pu rivolgersi per la costruzione del proprio progetto, che spieghi le procedure amministrative e, magari, informi sui Fondi Europei ovvero circa gli incentivi che favoriscono lapertura di nuove attivit. Aumentare i luoghi di svago serali. Il problema principale della citt la mancanza di spazio. E, negli anni passati, maturato degrado dal punto di vista urbanistico e ambientale. La soluzione di questo problema la riorganizzazione razionale degli spazi esistenti per aumentare il livello del turismo, attivando ogni sinergia possibile. Scambi culturali allestero. A causa della crisi economica, molte famiglie non hanno la possibilit per poter mandare i propri figli allestero per migliorare il loro bagaglio culturale e per questo motivo, il Comune dovrebbe contribuire/investire sulle nuove generazioni attraverso un adeguato sussidio economico. Laggiornamento dei corsi di formazione del Centro Per lImpiego. A tal proposito, il Centro per lImpiego deve garantire i progetti formativi necessari ad ottenere maggiore esperienza da spendere sul mercato del lavoro. La mancanza di corsi di formazione finanziati, dovuta al mancato o insufficiente finanziamento di risorse regionali e comunitarie, non pu generare la chiusura stagionale delle attivit formative. Il Comune deve sostenere le ragioni di un maggiore contributo finanziario da parte della Regione Toscana e delle altre Istituzioni. Abbonamento al parcheggio a pagamento. Molti ragazzi lavorano in zone cittadine, dove trovare un parcheggio gratuito unimpresa ardua. Spesso si tratta di apprendisti o, peggio ancora, tirocinanti la cui esperienza lavorativa rischia di essere ricordata pi come una spesa che non un guadagno. Va istituita unagevolazione al parcheggio per tutti questi ragazzi.

6. Nuove infrastrutture per lo sport Gli impianti sportivi assumono un ruolo rilevante nello sviluppo della citt e di ogni comunit. Sport significa socialit, occasioni di incontro per i giovani e per i meno giovani, salute e creare occupazione. Per questi motivi necessario disporre di unimpiantistica allaltezza. Gli impianti sportivi sono un fattore
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determinante, sono investimenti che generano importanti ricadute sul tessuto sociale ed economico, non solo di Empoli, ma di tutta larea. Lanalisi del territorio empolese consente di individuare opere necessarie e in grado di generare effetti positivi per tutto l'Empolese. Le opere sono: la realizzazione della pista di atletica, della copertura della piscina comunale, di un Palazzo dello Sport nuovo e della riapertura della pista di Marcignana. Ormai da tempo la nuova pista di atletica figura nel piano di opere pubbliche,ma non si mai passati alla fase di vera e propria realizzazione. Si tratta di unopera della quale si sente il bisogno da tempo e che, oltre a servire ai tanti ragazzi che frequentano la struttura, darebbe la possibilit di organizzare meeting sportivi con ricadute importanti per la citt. Da questo punto di vista anche la realizzazione di un Palazzo dello sport risponde non solo a esigenze puramente sportive, ma anche ad altre di diverso genere. Oltre, infatti, a poter ospitare discipline di molte attivit quali basket, pallavolo o pallamano, sarebbe in grado di assicurare l'organizzazione di eventi, spettacoli, congressi o meeting di ogni genere. Pista di atletica e Palazzetto, se collocati nei pressi di unuscita della SGC FI-PI-LI, sarebbero facilmente raggiungibili anche dalle citt vicine. La localizzazione pi ovvia appare quella verso Empoli Est, come da pi parti stato pi volte suggerito anche in passato. La copertura della piscina esterna comunale di Viale delle Olimpiadi consentirebbe la soluzione dei tanti problemi legati alla carenza di spazi e a molte discipline sportive di poter svolgere la propria attivit. Necessario, da questo punto di vista, puntare su una copertura mobile, da rimuovere in estate. Il vicino parco di Serravalle anche loccasione per sviluppare pratiche in direzione degli altri sport come, ad esempio, la realizzazione di una pista di pattinaggio su rotelle e uno skatepark. La prima sarebbe praticabile nei mesi estivi e, opportunamente adattata dal punto di vista impiantistico, utilizzabile anche in quelli invernali per il pattinaggio su ghiaccio. Lo skatepark consentirebbe ai giovanissimi (che sono la maggior parte dei praticanti) di disporre di spazi adeguati. Particolarmente importante la pista di Marcignana, che si caratterizza per la sua polifunzionalit. L'impianto, oltre a consentire lo svolgimento di gare su due e quattro ruote, potrebbe anche essere sfruttato per l'educazione stradale dei giovani con progetti mirati con le scuole. Laffermarsi nel territorio di nuove esperienze, di nuove e vecchie discipline sportive, deve poter contare sulla sensibilit dellAmministrazione comunale. Lesigenza di assicurare a quanti praticano il Rugby un impianto adatto a tale disciplina evidente. Limpianto potr essere facilmente realizzato adattando uno dei campi di calcio attualmente presenti nel territorio comunale. Oltre a queste linee guida generali delle politiche legate allo sport per i prossimi anni, non va trascurata la manutenzione degli impianti sportivi minori, quali i vari campi sportivi necessari allattivit amatoriale. Lo sport ed i suoi impianti devono tornare ad avere un ruolo centrale nella politica cittadina.

7. Una citt organizzata una citt pi sicura Nel territorio comunale fino ad alcuni anni fa gli episodi delinquenziali, riconducibili nella maggior parte dei casi alla micro criminalit, non erano allarmanti. I dati nazionali indicano chiaramente che, con laggravarsi della crisi economica, sono aumentati i furti nelle abitazioni e gli scippi. Da tali fenomeni non rimasta immune la nostra comunit. Ad aggravare ulteriormente il quadro, si sono aggiunte nuove pratiche malavitose quali le consorterie di tipo affaristico. Le associazioni malavitose investono gli enormi capitali provenienti dal malaffare nelle normali attivit che il tessuto sociale di un territorio pu offrire: mercato immobiliare, attivit commerciali, ecc. Nessuna citt pu ritenersi immune da questo sistema che le mafie hanno oramai consolidato nei territori. E non basta limitarsi a lanciare gridi dallarme. Occorre creare le condizioni perch il cittadino, informato e dunque consapevole dei fenomeni malavitosi, possa svolgere attivamente un ruolo civico. Perch ci avvenga necessario
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che il cittadino si senta protetto, difeso, abbia la chiara percezione di non essere abbandonato, trovi le garanzie della presenza istituzionale pubblica con funzioni e servizi adeguati ed efficaci. Ma tutto questo ancora non basta. indispensabile un maggiore controllo capillare del territorio. Le trasformazioni istituzionali in atto obbligano a rimettere in discussione lattuale assetto organizzativo ed operativo della Sicurezza sul territorio che non pu essere pensato solo allinterno dei confini del perimetro comunale. Lo Statuto approvato nel 2012 stabilisce che lUnione dei Comuni esercita, in luogo e per conto dei singoli Comuni partecipanti, alcune funzioni tra le quali quella di Polizia Municipale e Polizia Amministrativa locale. Molto deve essere ancora fatto. Occorre un Regolamento che disciplini lattivit su tutto il territorio, quindi lorganizzazione ed i criteri di gestione. Investire risorse nella sicurezza significa innanzitutto dare concretezza alle nuove funzioni demandate allUnione dei Comuni, riorganizzando in un'unica struttura centralizzata lorganico delle Polizie Municipali dei Comuni aderenti all'Unione, creando specifici settori operativi e comandi pi ridotti dislocati nei vari Comuni, valutando anche la possibilit di incremento dellorganico. Si tratta, comunque, di settori operativi tipici della Polizia Municipale e solo di eventuale ausilio ai compiti istituzionali attribuiti alle Forze di Polizia statali presenti sul territorio. Occorre sviluppare forme di collaborazione tra tutte le forze di Polizia presenti in citt attraverso attivit di controllo e prevenzione congiunte, pianificando verifiche su: beni e propriet immobiliari, traffico veicolare, anagrafe civile e tributaria, rapporti lavorativi. Al Tavolo provinciale per lordine e la sicurezza dovranno essere evidenziati questi bisogni, proponendo protocolli dintesa nei quali coinvolgere con maggiore incisivit, rispetto al passato, le Istituzioni presenti in Citt (Ausl, Arpat, Inps, Inail, Agenzia delle Entrate, ecc), unitamente ai sindacati ed alle rappresentanze delle Categorie economiche. Nondimeno, in relazione ad una carenza oramai cronica di personale delle Forze dellordine, occorre affrontare il tema della gestione degli interventi del pubblico soccorso. LUnione Europea ha infatti previsto che lItalia debba avere, inderogabilmente, un unico numero telefonico di emergenza (individuato nel 112) che risponda ad ogni tipo di richiesta di aiuto del cittadino, sia che sia vittima di reato, o coinvolto in un sinistro stradale o abbia semplicemente necessit di un soccorso sanitario. Attualmente, nel nostro Paese continuano ad essere attivi pi numeri telefonici di emergenza cui i cittadini possono rivolgersi (112, 113, 115, 117, 118......) ed ogni Organo di Polizia presente nel territorio (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale) ha una sua autonoma centrale operativa. Ci comporta, tra laltro, un certo disorientamento fra i cittadini, ma anche una scarsa razionalizzazione dellimpiego del personale che potrebbe essere destinato ad altre mansioni (come, appunto, il controllo del territorio). Si rende, altres, necessaria una riorganizzazione che punti ad ottimizzare limpiego della Polizia Stradale (utilizzabile prevalentemente per la SGC FI-PI-LI), alleggerendo i compiti del Commissariato e dei Carabinieri, affidando prioritariamente gli interventi di infortunistica stradale alla Polizia Municipale presente nel territorio, prevedendo pi equipaggi operativi durante tutto larco delle 24 ore ed in settori territoriali ben definiti. In questa ottica, sar necessario impegnare adeguate risorse economiche per creare una nuova centrale radio nel Comando della Polizia Municipale di Empoli, in grado di tenersi in contatto con gli equipaggi mobili operanti in tutto il Circondario. Contemporaneamente, auspicabile che la Polizia Municipale possa contare sul supporto qualificato della Polizia di Stato e/o dei Carabinieri qualora si trovasse ad intervenire per eventi che non rientrino nellambito delle sue specifiche competenze. In altri termini, si tratta di restituire ciascun Organo al proprio ruolo, evitando confusioni operative. Ci alleggerirebbe il carico di lavoro (per esempio: un furto, una rissa, un litigio condominiale, una truffa, arresto, etc.) che oggi grava anche sulla Polizia Municipale, seppur non rientrante nei propri originari compiti istituzionali, e consentirebbe di evitare complicanze sia nel sistema di prevenzione sia in quello di repressione dei reati.

8. Una citt senza periferie. Istituire lAssessorato alle Frazioni: la citt come visione globale Quando pensiamo al territorio comunale, pensiamo ad un area organica e coesa, caratterizzata da storie, peculiarit sociali, culturali e ambientali diverse, plasticamente rappresentata dalla rete delle frazioni che contornano il
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centro urbano. Sotto questo punto di vista, le nostre frazioni sono risorse particolarmente importanti e in delicato equilibrio fra tradizione e sviluppo, comunit connotate da una precisa identit storica e, al tempo stesso, soggetti strategici di uno sviluppo complessivo del territorio che, proprio nelle frazioni, individua spesso le condizioni ideali per una migliore qualit della vita e per la nascita di nuovi insediamenti e di servizi. Limpegno di garantire un quadro unitario ed equilibrato di sviluppo, puntando sulla riqualificazione delle frazioni e sulla loro complessiva qualit urbana, sotto il profilo abitativo, ambientale, infrastrutturale, migliorando e facilitando la mobilit allinterno dei diversi nuclei urbani, e tra di essi. Tutto ci, avendo sempre come punto di riferimento la qualit della vita e il suo miglioramento, grazie ad interventi di utilit sociale e di promozione della partecipazione, con lobiettivo fondamentale di garantire e sostenere la coesione sociale ed un alto profilo dei diritti di cittadinanza. Per questo essenziale istituire un Assessorato alle Frazioni, al quale affidare il compito, di concerto con gli altri assessorati, di supervisionare e coordinare gli interventi in materia di trasporti, servizi sociali, salute, viabilit e manutenzione in aree in cui i cittadini sono spesso (e/o si sentono) trascurati: dalle nuove pensiline da installare alle fermate dei bus in tutto il territorio, a investimenti per attrezzature nei giardini pubblici, dalle piste ciclabili al miglioramento dellilluminazione notturna a ridosso dei passaggi pedonali e una graduale sostituzione della pubblica illuminazione con impianti a LED, dallo svolgimento dei mercati rionali in tutte le frazioni alla necessit di una maggiore presenza e puntualit nellesecuzione delle manutenzioni sulle vie comunali, vicinali e sui marciapiedi. In questa campagna elettorale uno degli argomenti principi la riqualificazione del Centro storico di Empoli. Ma essenziale dedicare analoga attenzione anche le frazioni. Non debbono essere dimenticate, poich esprimono valori, hanno grandi potenzialit e, se adeguatamente incentivate, possono continuare a contribuire allo sviluppo sociale ed alla coesione del territorio. Lobiettivo anche di estendere le principali funzioni amministrative della citt alle frazioni. Il centro della citt per vivere e continuare a pulsare ha bisogno delle frazioni, e queste devono poter fruire dei servizi del centro citt in modo agevole, naturale e conveniente. 8.1. Ponte a Elsa Un cantiere abbandonato da ventanni a Ponte a Elsa, posto allinterno del quadrilatero compreso tra le V ie Piero Gobetti, Dino Caponi e Rinaldo Cioni, nel mezzo di un quartiere residenziale e popolare, attualmente motivo di forte preoccupazione da parte degli abitanti della zona. I cittadini residenti nella zona hanno da tempo intrapreso iniziative, quali la raccolta di firme e linvio di comunicati stampa ai giornali, per sensibilizzare lopinione pubblica perch stanchi di convivere con una sorta di ecomostro. Di fatto, si tratta di un enorme scheletro di cemento armato, abbandonato. Anche se nella frazione di Ponte a Elsa non mancano gli spazi verdi e gli spazi pubblici ad uso della popolazione, dal punto di vista urbanistico larea, liberata dalla fatiscente struttura in questione, definisce limpronta di una piazza a base quadrata sulla quale si affaccerebbero tutte le abitazioni delle via citate in premessa, valorizzando complessivamente tutto lisolato e il quartiere. Si tratta di un ulteriore intervento per estendere piazze e aree verdi nel territorio del Comune di Empoli. Le opinioni della maggioranza dei cittadini del quartiere vanno condivise. La rimozione dellecomostro in cemento armato una opzione da prendere in seria considerazione. Occorre determinazione e coraggio ma, anche qualora sorgessero difficolt ed implicazioni di tipo procedurale o amministrative circa lavvio e la demolizione della struttura, vi limpegno di essere dalla parte ed al fianco della popolazione in tutte le sedi opportune. Un altro impegno per Ponte a Elsa lacquisizione dal Demanio dello Stato, che ne proprietario, del vecchio edificio dellex-Caserma dei Carabinieri (ed ex-Ufficio postale) che versa in condizioni disperate. Ledificio, posto in fregio alla SS 67, molto importante per la storia di Ponte a Elsa. Nasce come Casa del Fascio divenendo, dopo la guerra, la Casa del Popolo di Ponte a Elsa. Nel 1956, in seguito al trasferimento di questa nella vecchia sede di Via 2 Giugno diventa Caserma dei Carabinieri e, in tempi pi recenti, Ufficio Postale. Sul prospetto principale fanno bella mostra alcune lapidi che ricordano i caduti di Ponte a Elsa nelle due guerre mondiali. Lacquisizione dellimmobile un impegno imprescindibile affinch la memoria trovi la giusta considerazione tra le nuove generazioni. Pertanto vi limpegno allacquisto ed al recupero, per destinarlo a servizi per le necessit del quartiere.
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Anche il greto del fiume Elsa interessato da interventi. Al di l delle competenze, che sono del Genio Civile, occorre valutare, con chiarezza e trasparenza, la compatibilit ambientale dellesistenza (addirittura nel greto del fiume) di una struttura metallica verticale, posta in adiacenza al mulino, allaltezza del ponte sul fiume. Inoltre, unulteriore considerazione: gi da alcuni anni molti cittadini di Ponte a Elsa hanno sottoscritto una petizione per linstallazione nella frazione di un fontanello di Acqua Bona, del tipo identico a quelli che Acque Spa ha gi realizzato nei quartieri di Serravalle e Santa Maria. In considerazione del numero di abitanti interessati che, se consideriamo anche le altre frazioni vicine a Ponte a Elsa quali Brusciana, Molin Nuovo, SantAndrea, Fontanella e Marcignana, la sua realizzazione va considerata assolutamente indispensabile. LAmministrazione deve farsi carico di interessare il gestore del ciclo integrato affinch provveda alla installazione del fontanello. Infine unaltra importante infrastruttura da realizzarsi un percorso benessere lungo il fiume Elsa, da Ponte a Elsa a Fontanella. Dopo gli importanti interventi per la riduzione del rischio idraulico degli anni passati possibile la realizzazione di un ulteriore intervento finalizzato a valorizzare il fiume come luogo per il tempo libero, che sia in grado di attrarre anche un pubblico diverso oltre, naturalmente, a quello della Valdelsa. 8.2. Corniola In armonia con quanto realizzato in altre zone del territorio comunale (ad esempio, lungo Via Lucchese e in Via Valdelsa), occorre realizzare un marciapiede per collegare la frazione di Corniola ai Cimiteri comunali posti nei pressi della rotonda di Via dei Cappuccini. Lintervento ha soprattutto lo scopo di mettere in sicurezza i pedoni (prevalentemente persone anziane) che percorrono Via Salaiola in direzione, appunto, dei Cimiteri. Ove le quote stradali lo renderanno necessario, si dovr provvedere alla realizzazione di un camminamento protetto. Via Salaiola, prima di competenza provinciale e ora del Circondario, larteria di collegamento principale tra la frazione e il capoluogo. Sar compito del nuovo Assessorato alle frazioni il cercare di conferire un assetto definitivo allasse stradale di Via Salaiola, dotandola delle infrastrutture primarie essenziali come marciapiedi ed illuminazione pubblica efficiente, magari con impianti a LED. Anche il sistema fognario dovr essere eventualmente valutato per adeguarlo, se necessario, alle nuove esigenze della frazione, a cura del gestore dei sistemi idrici integrati La frazione dotata di una meravigliosa area a verde, rispetto alla quale previsto lincremento delle dotazioni per il tempo libero (quali nuove panchine) e la realizzazione di un percorso benessere da studiare anche in funzione della crescente diffusione di una nuova disciplina sportiva: la camminata nordica (Nordic Walking). Si tratta di una disciplina indicata per tutte le persone, particolarmente indicata per le persone anziane, che si pratica utilizzando bastoni (simili a quelli utilizzati per il treeking), e che stimola le funzioni muscolari dellintero corpo. Le caratteristiche morfologiche del parco, che risulta adagiato morbidamente sul fianco della collina, dal punto di vista di questa pratica sportiva di sicuro richiamo per la popolazione empolese al di l della frazione di Corniola. 8.3. Monterappoli Una delle unicit di Empoli che si tratta di una citt che dispone di ben tre Centri storici autentici, come riportato nel Gonfalone del Comune: Empoli (con la Collegiata), Pontorme e Monterappoli. Occorre quindi valorizzare il Borgo Storico di Monterappoli, ad iniziare da un programma di iniziative tese ad attrarre turismo culturale e consapevole. E quindi va realizzato un programma di rilancio della conoscenza di Monterappoli attraverso, ad esempio, depliants, convegni e mostre, incrementando le indicazioni del borgo storico con nuova segnaletica (marrone), verso Monterappoli, gi alle entrate di Empoli dagli svincoli della SGC FI-PI-LI ed in citt. Si tratta di un progetto specifico, alla cui definizione vanno coinvolte tutte le componenti e le sensibilit presenti nella frazione.
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Per tutti questi aspetti il Comune dovr sviluppare ed intensificare forme di cooperazione con lassociazionismo (lAssociazione Il Torrino, il Circolo ARCI e la Parrocchia). Va previsto, per il rilancio in chiave storica della frazione, anche il coinvolgimento dellUniversit anche al fine di impegnare gli studenti della Facolt di Architettura in progetti di recupero (e complessivi) per il paese ed il suo territorio. Fondamentale rafforzare la collaborazione con il Gruppo Archeologico diretto dal Prof. Leonardo Terreni. Occorre realizzare consistenti lavori di riqualificazione del Parco sotto il Castello, riprendendo il programma di interventi sugli accessi e sul verde, gi avviati dallAmministrazione e poi bloccati. Cos come occorre aprire n uovamente il rifugio antiaereo della guerra - un simbolo nei cuori dei paesani ed andranno organizzate iniziative atte a dare nuovo valore al rapporto della comunit e del borgo di Monterappoli con la Resistenza. Monterappoli uno dei tre centri storici di Empoli. Tale riconoscimento, ormai decennale, merita essere valorizzato anche in relazione al reperimento di fondi regionali, e/o comunitari, finalizzati a interventi di razionalizzazione dei parcheggi, messa in sicurezza idrogeologica del paese (con il completamento degli interventi sulle fognature gi previsti da Acque Spa), valorizzazione e sistemazione delle strade vicinali (interessando il Consorzio di Bonifica), sistemazione degli spogliatoi del campo di calcio e sua manutenzione straordinaria di livellamento del piano di gioco. Va istituito anche a Monterappoli, come in tutte le frazioni, un Doposcuola per gli alunni che ne vorranno fruire, sul modello di quello gi attivo in altre realt. Tale servizio potr essere organizzato con la collaborazione delle cooperative sociali e di volontari (insegnanti in pensione, ecc.) del paese e della comunit. E necessario un intervento importante sul campo sportivo del paese. In particolare, vi limpegno ad investire risorse nella sistemazione degli spogliatoi e sul campo da gioco, che da tempo risulta assolutamente inadeguato. 8.4. Cascine-Carraia La frazione presenta due criticit rilevanti la cui soluzione interessa tutto linsieme del capoluogo: la realizzazione di un parcheggio in unarea posta a ridosso della zona artigianale di Carraia e ledificio dellAUSL, che serva anche per le necessit della sosta dei frequentatori del palazzetto USE di Carraia, e lallargamento del sottopasso ferroviario di Via Carraia. Questultimo intervento particolarmente significativo, inserendosi coerentemente tra gli interventi infrastrutturali che devono contribuire ad eliminare il diaframma che attualmente divide in due labitato del capoluogo 8.5. Santa Maria a Ripa La vecchia Casa del Popolo, cos la chiamano i Santamariesi, per gli stessi riveste prima di tutto un grande valore affettivo e simbolico: subito dopo la guerra, allindomani della Liberazione, dietro la spinta della popolazione, la Casa del Fascio divenne la Casa del Popolo della frazione di Santa Maria. Non si tratt di un semplice passaggio di propriet, o di una semplice concessione, bens fu il frutto delle lotte e delle sofferenze degli abitanti della frazione, che tanto hanno dato allantifascismo ed alla lotta partigiana. Le donne e gli uomini di Santa Maria, nei lunghi anni della dittatura fascista e durante loccupazione tedesca, hanno sofferto la galera, hanno conosciuto la deportazione e alcuni stati a passati per le armi da un plotone di esecuzione ad Empoli, in Piazza XXIV luglio, nel 1943. Dunque, facilmente comprensibile che ledificio di propriet dellAmministrazione comunale e che oggi ha laspetto, purtroppo, simile ad un rudere, per i Santamariesi non sia solo un ammasso di travi marce, calcinacci e mattoni spezzati, bens storia della loro storia, ed il suo recupero costituisce un atto simbolico di valore, motivo di orgoglio e vincolo per un rinnovato impegno civile. Si conferma limpegno al suo recupero, per destinarlo ai servizi per le necessit del quartiere, ad esempio come succursale del Trovamici, oppure distaccamento della Polizia Municipale, oppure ambulatorio medico per le persone anziane. Le soluzioni andranno individuate e concertate con la popolazione. Un altro impegno per Santa Maria stimolare ed incentivare lavvio del restauro conservativo del Palazzo degli Zeffi. Come noto si tratta di una struttura di notevole pregio, completamente privata, che nel tempo ha subto numerosi rimaneggiamenti, smembramenti e suddivisioni in numerosi appartamenti.
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Il palazzo posto esattamente al baricentro antico del vecchio borgo di Santa Maria, versa in pessime condizioni si ritiene che un intervento per il suo definito restauro sia quanto mai opportuno e doveroso. In questo caso andranno individuate le migliori condizioni, con incentivi, anche di natura fiscale, per avviare il suo definito recupero. La citt cresce, e Santa Maria non pi la frazione marginale, rispetto al centro della citt, che si percorre uscendo da Empoli per andare in direzione di Pisa, e la SS 67, che lattraversa. Santa Maria non pi la strada transitata dai camion che da Firenze, tempo addietro, si recavano al porto di Livorno trasportando le merci. Santa Maria Empoli. Santa Maria centro cittadino, Santa Maria Centro storico naturale. Santa Maria non , n vuole diventare, una parte di citt in disarmo, un centro abitato senza garbo n creanza. Una periferia appunto. 8.6. Avane Realizzazione di un percorso benessere lungo lArno, mantenendo in maniera adeguata, con cadenza mensile, golene e arginature. Le aree golenali dellArno vanno valorizzate anche attraverso la creazione di orti sociali, da sperimentare nella fascia golenale che va da Avane a Marcignana, da affidare alla gestione diretta dei cittadini, cos da garantire un maggior controllo e presidio del territorio. Uno degli interventi pi significativi della frazione riguarda il recupero e la riconversione dellex mercato ortofrutticolo: da mercato a Centro giovani. Il progetto esecutivo per la trasformazione dellarea dellex mercato va redatto in maniera convinta e decisa, verificando la possibilit di accesso a finanziamenti regionali o di altre Istituzioni. Si conferma la localizzazione delle associazioni che attualmente lo occupano, in accordo con il Comune, come Re.So. Lynus e la Compagnia delle Arti Distratte. Lidea progettuale ampliarne ancora gli usi per spazi a nuove destinazioni, tipo auditorium, sala prove, ecc. Lobiettivo di riuscire, sin dalle fasi realizzative, a formare ununica entit capace di raccogliere le varie associazione del territorio, anche per ottimizzare la gestione dei nuovi spazi della struttura. Per quanto riguarda lattivit dellAssociazione delle Arti Distratte, formatosi intorno a un gruppo di giovani (e meno giovani) appassionati di giocoleria, che organizza tutti gli anni al Palazzo delle Esposizioni il Festival delle Arti Distratte che riscuote grande successo di pubblico, evidente la necessit di operare per valorizzare ancora e meglio questa esperienza attraverso nuovi percorsi di coinvolgimento, che facciano dellattuale ubicazione di Avane un perno del futuro Centro Giovani. 8.7. Serravalle Nel corso degli anni, il Parco di Serravalle diventato punto di riferimento insostituibile per tutta la popolazione empolese, e non solo empolese. Soprattutto nei mesi estivi si registrano presenze importanti per lintrattenimento di migliaia di persone, giovani e famiglie, alla ricerca di occasioni di sollievo dalla crisi e di refrigerio dalla calura estiva. Rendere ancora maggiormente fruibile tutto questo un impegno pressante. Sono maturi i tempi per la realizzazione, a carico del Comune, di una struttura fissa dotata di cucina, ristorante, forno e pizzeria, gestito da soggetti privati specializzati, selezionati tramite bando pubblico, per la durata di due/tre anni, allo scopo di sviluppare attivit di intrattenimento e tempo libero per la popolazione, soprattutto nei mesi estivi. La struttura sar naturalmente dotata di idonei impianti di smaltimento e di servizio, quali quelli di fognatura, acqua ed energia, che potranno essere posti anche a servizio della fiera annuale ed eventuali altre attivit come sagre, feste popolari e circhi equestri. Per quanto riguarda questi ultimi, Empoli non dovr pi ospitare spettacoli circensi che impiegano animali nel corso degli spettacoli. Il Parco di Serravalle anche loccasione per sviluppare la pratica degli sport cosiddetti minori quali, ad esempio, la realizzazione di una pista di pattinaggio su rotelle; sport praticabile nei mesi estivi, da utilizzare anche per il pattinaggio su ghiaccio durante i mesi invernali.
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Infine, come affermato in precedenza, va realizzato uno Skatepark. Gli skatepark sono costruiti fondamentalmente con t r e tipi di materiali: legno, ferro o cemento. Ogni materiale ha una sua caratteristica in relazione alla skateabilit della struttura ed alla durata nel tempo. E una pratica sportiva sempre pi in voga tra i giovanissimi, ed opportuno rispondere anche alle loro attese. Va realizzata, inoltre, la connessione wi-fi libera nel quartiere, a tutti gli impianti sportivi comunali e nei giardini pubblici. Inoltre va prevista la sostituzione graduale di tutta lilluminazione pubblica con impianti a LED. Infine, deve essere realizzata la rotonda all'incrocio tra la Statale 67 e la zona sportiva, cos come va realizzata la pista ciclabile che dal Parco di Serravalle conduce sino al Parco Mariambini. 8.8. Ponzano La realizzazione di aree destinate alla sosta un tema che interessa tutte le frazioni ed i quartieri cittadini. La creazione di aree di sosta va ripensata in una nuova dimensione, nella quale un ruolo essenziale affidato alla riorganizzazione del trasporto pubblico locale. Le aree di sosta vanno riordinate sulla base di specifica destinazione (brevi soste e soste prolungate) ed in armonia con la riorganizzazione del trasporto pubblico. In questo quadro si colloca anche la realizzazione del parcheggio, localizzato nei pressi della Casa del Popolo. Ma Ponzano necessita di ulteriori interventi, sia in merito alla riqualificazione e manutenzione delle aree a verde urbano, alla progressiva sostituzione degli impianti di illuminazione con i LED, al rifacimento di marciapiedi ed alla progettazione di un percorso ciclabile di collegamento con la stazione ferroviaria. 8.9. Villanova Si prevede la realizzazione di una bretella di collegamento tra Via Piovola e lo svincolo Empoli Est della SGC FI-PI-LI, con una strada di nuova realizzazione in grado di decongestionare definitivamente il traffico della frazione di Villanova, risolvendo un'annosa questione che crea disagio da lungo tempo alla popolazione della frazione. 8.10. Fontanella SantAndrea Con soddisfazione di tutti i cittadini della frazione di Fontanella stato recentemente realizzato un ampio parcheggio che ha finalmente risolto il problema della sosta nella frazione. Adesso, per completare gli interventi necessari per mettere in sicurezza lutilizzo della SS 429 occorre prestare attenzione alla mobilit pedonale della frazione. Previo accordo con le FF.SS. va realizzata la sistemazione a percorso pedonale protetto del camminamento posto a fianco dei binari della linea ferroviaria Siena-Empoli, nel tratto che va dal passaggio a livello dellex Zuccherificio sino alla stazione di Granaiolo. Lintervento garantirebbe sicurezza totale alle persone che dalla frazione si spostano a piedi verso la stazione, rimuovendo i pericoli di quanto avviene oggi, con le persone costrette a percorrere a piedi la banchina della SS 429, spesso sfiorate dai camion e dagli altri veicoli che transitano lungo la carreggiata. Un altro intervento con le medesime finalit, che interessa SantAndrea, la realizzazione di un marciapiede lungo la SS 429, nel tratto compreso tra Via del Donatore e la Scuola Elementare. Gi nel corso di un recente sopralluogo della Commissione Consiliare competente era emersa tale necessit, giudicata imprescindibile. Nelloccasione furono sollecitati anche altri provvedimenti relativi alla sicurezza pedonale. Si dovr di monitorare attentamente la loro realizzazione. 8.11. Pagnana Relativamente alla viabilit, evidente la necessit di intervenire sulla strada di collegamento da Pagnana ad Avane. Infatti, nel tratto alluscita del paese, in direzione di Avane, ci sono una serie di curve molto pericolose. E opportuno un intervento di allargamento della sede stradale, con ridefinizione della carreggiata allaltezza degli insediamenti di Vitiana. Qui la strada si fa molto stretta e volge sulla destra tanto che, quando si incrociano due autovetture, o addirittura una automobile ed un autobus, il pericolo tale da rischiare scontri frontali o fuori strada.
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Inoltre vanno installati dei rallentatori di velocit nel tratto di strada che dal campo sportivo arriva a Via del Porto (pi o meno allaltezza della Chiesa). In quel tratto la viabilit si presenta diritta, senza curve, e ci induce molti automobilisti ad una veloce andatura. Al termine del rettilineo vi una curva molto pericolosa, nella quale sono successi svariati incidenti tra, purtroppo, un incidente mortale. Questione Industria Lapi e Depuratore acque reflue: opportuno tenere costantemente informati i cittadini circa le attivit svolte e le precauzioni che vengono adottate dai gestori di questi due insediamenti, al fine di comprendere lorigine di eventuali disservizi e/o maleodoranze. Il giardino della scuola di infanzia versa in pessime condizioni. Presenta buche, non c erba, tant che viene utilizzato pochissimo. In inverno, sufficiente una normale pioggia per vedersi formare pozzanghere enormi. Per contro, appena asciuga secca tutto quanto. E quando i bambini vanno a giocare si trovano in mezzo a polvere e terra. E opportuno sistemare rapidamente questa parte di giardino, con interventi di risistemazione importanti ed adeguati, e magari riposizionare gli impianti dei giochi sul retro, poich nel giardino sul retro c lerba. Lo spazio a verde in Via Motta, dopo il Circolo, sulla destra, a ridosso del parcheggio e tra le case, uno spazio che non sfruttato. In pratica non c niente! E una necessit evidente riqualificarlo, valorizzandolo con dei lampioni e delle panchine, risolvendo unannosa questione, ancora oggi irrisolta e oggetto di continue richieste da parte di diverse famiglie le cui abitazioni si affacciano su questa piazza. Tra gli interventi vi la realizzazione di un percorso benessere lungo lasta dellArno (che interessa anche gli abitati di Avane e Marcignana), mantenendo con cadenza mensile golene e arginature. Vanno valorizzate le aree di golena anche attraverso la creazione di orti sociali, da affidare alla gestione diretta dei cittadini, anche nellottica di un maggior controllo e presidio del territorio.

8.12. Cortenuova Recentemente la frazione stata interessata dai lavori per la realizzazione di un nuovo parcheggio, che lamministrazione ha gi previsto di sottoporre ad ampliamento. E necessario migliorare i servizi di trasporto delle due linee di trasporto pubblico urbano che conducono dalla Stazione alla zona degli impianti sportivi poich solo una delle due linee transita, con cadenza oraria (!) da Cortenuova.

8.13. Pozzale e Casenuove La viabilit di Pozzale va esaminata attentamente al fine di valutare come risolvere il problema dellincrocio tra Via di Sottopoggio e Via Valdorme. Tra le ipotesi, con la comunit andr valutata lopportunit di istituire la marcia dei mezzi a senso unico. Per quanto riguarda Casenuove un significativo intervento consister nella creazione di un percorso benessere allinterno del bel verde pubblico esistente, provvisto di adeguate attrezzature e la dotazione di arredi ancora pi adeguati alla fruizione del suddetto spazio verde. Tra gli interventi urgenti si segnala la sistemazione dei dissuasori su Via Valdorme, all'altezza della Farmacia, per evitare lintralcio dei mezzi in sosta rispetto alla mobilit pedonale. Inoltre la nuova viabilit di collegamento tra le due Vie di Valdorme (vecchia e nuova strada) deve essere meglio segnalata. Relativamente ai parcheggi, gli spazi tergali e antistanti il campo sportivo di Pozzale, di fatto gi utilizzati a parcheggio durante le partite di calcio, una volta sistemati in modo definitivo, riusciranno a contenere un numero maggiore di autovetture, magari allargando la Via di Sottopoggio allaltezza del campo sportivo.

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Infine, occorre intensificare gli interventi di manutenzione ordinaria del bel giardino vicino alle scuole di Pozzale per evitare il degrado dovuto a disservizi, cestini rotti da mesi, erba sempre alta, giochi per bambini talvolta riparati dai genitori, ecc. Va assunta una ferma iniziativa per invitare il Consorzio di Bonifica a ripulire i fossi sopra la Chiesa, cos da evitare il che la strada, quando piove pi del normale, diventi un ruscello. Relativamente a Casenuove, oltre al miglioramento delle indicazioni stradali, soprattutto allaltezza del ponte, va particolarmente curata lilluminazione e la sistemazione del manto stradale. 8.14. Pontorme Si tratta di uno dei borghi pi belli e attivi della Citt. La sua storia e le molteplici attivit svolte dalla locale Associazione Borgo Pontormese ne sono la conferma. In questa ottica riteniamo necessario ampliare le iniziative storiche e culturali legate alla figura del Pontormo attraverso una maggiore offerta turistica di questo importante patrimonio. Si rendono altres necessari lavori di sistemazione del parcheggio, unitamente ad interventi di miglioramento ed abbellimento del giardino dentro le mura e della Piazza principale.

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