Sei sulla pagina 1di 28

TRENTO 28 settembre - 4 ottobre 2009

115° CONGRESSO S.A.T.

GIOVANI E MONTAGNA
spazi - percezioni - valori

Provincia Autonoma di Comune di Trento Consorzione dei Comuni


Trento Servizio Cultura e Turismo BIM dell’ADIGE
PROGETTO POLITICHE
GIOVANILI
le Banche
della comunità

www.casserurali.it
SANDRO ZANGHELLINI
Presidente S.U.S.A.T.

In questi tempi osserviamo perplessi l’affermarsi di una visione distorta della montagna, che la trat-
teggia come un ambito privo di opportunità socializzanti per i giovani e distante da quelle esigenze di
relazioni, incontri, svago e divertimento che i giovani fortemente manifestano. Nell’immaginario dei
giovani la montagna equivale il più delle volte solo a camminate faticose, rese per giunta noiose dalla
scarsità - quando non proprio l’assenza - di nuovi incontri e di rapporti stimolanti con i coetanei. La
montagna, insomma, nella visione dei giovani rischia di venire contrapposta sempre più nettamente al
mare o ad altre realtà, in una sfida che per potenza di suggestione è impossibile vincere.
La visione negativa sopra citata, ovviamente corrisponde solo in minima parte alla realtà, in quanto
tutti dovrebbero riconoscere nella montagna un luogo privilegiato di socializzazione, di conoscenza,
di nuovi incontri lungo i sentieri, le vie d’arrampicata, i rifugi e di esperienze ricreative e sportive da
compiere in comune, di momenti di svago in totale libertà, lontani dai richiami di certi modelli “tutto
e subito”. La principale missione di S.A.T. e S.U.S.A.T. è promuovere l’utilizzo rispettoso della mon-
tagna, ma spesso si pecca dal punto di vista della comunicazione, limitandosi alla sola cerchia dei già
convinti. È invece necessario uno sforzo comune per comprendere i cambiamenti culturali del presente
e promuovere la montagna tra i giovani, con linguaggi appropriati e in una maniera nuova, valoriz-
zandone al massimo l’immenso patrimonio di opportunità relazionali, emotive, culturali, scientifiche,
ricreative e sportive. Per celebrare il centenario di fondazione della nostra sezione universitaria (1909
- 2009), abbiamo voluto offrire un contributo tangibile per conseguire questo obiettivo, proponendo
come tema del 115° congresso “Giovani e Montagna: spazi, percezioni, valori”. Una scelta maturata a
partire dalla storia e dalle esperienze più recenti cresciute nella nostra sezione e accompagnata nel lavoro
di preparazione del Congresso – il primo organizzato dalla Sezione Universitaria della S.A.T. nella sua
storia centenaria - da una forte spinta a ricercare un rinnovato e il più possibile propositivo contatto con
la realtà dell’Università di Trento. Obiettivo principale delle iniziative congressuali all’interno di una
collaborazione prontamente accolta è promuovere la montagna quale luogo di socializzazione e crescita
culturale per gli studenti universitari che ci auguriamo di poter incontrare numerosi nei molti eventi
organizzati proprio negli spazi messi a disposizione dall’Università di Trento e dell’Opera Universitaria,
oltre ad appassionarli coinvolgendoli nelle attività escursionistiche ed alpinistiche che andremo loro a
proporre nel corso dell’anno. I tre temi del sottotitolo “spazi, percezioni, valori” della montagna, sono
stati dunque declinati attraverso il calendario di eventi e appuntamenti raccolti in questo programma
che, con soddisfazione, proponiamo a tutti gli appassionati della montagna e in primo luogo agli stu-
denti dell’ateneo trentino. Excelsior!

3
PIERGIORGIO MOTTER
Presidente della S.A.T.

Un secolo fa, il 4 aprile del 1909, veniva costituita a Trento la Sezione Universitaria della SAT.
I tempi erano tali per cui con l’amore per lo studio e l’esplorazione della montagna vi erano
anche altri ideali coltivati con altrettanto impegno da quel primo gruppo di universitari satini
intenti ad organizzare campeggi alpini e a distinguersi tra i pionieri dello sci nel Trentino. È
una storia, quella della Susat, che nel suo trascorrere ha annoverato figure importanti per la
stessa Sat, la storia dell’alpinismo trentino, la cultura della montagna: Pino Prati, Renzo Vi-
desott, Giorgio Graffer, Guido Leonardi, Gino Tomasi. Una storia ricca di momenti fondanti
innovativi. E qui il pensiero corre alla prima Scuola di Alpinismo della SAT, quella ancor oggi
intitolata a Giorgio Graffer, tra le più antiche e prestigiose scuole del Club Alpino Italiano. Ma
anche a quell’originale esperienza “sul campo” avviata nei primi anni ’60 al rifugio Torquato
Taramelli, ancora oggi affidato alla Susat, sede per i corsi residenziali di geologia tenuti da Don
Elio Sommavilla e autogestiti dagli studenti della Sezione, “università della montagna” ante
litteram. Attraverso diverse formulazioni questa esperienza è proseguita fino ai giorni nostri,
offrendo a tanti giovani, trentini e non, un’opportunità concreta di vivere la montagna “dal
di dentro”. E proprio guardando alla continuità di queste esperienze il tema di questo 115°
Congresso S.A.T. “Giovani e Montagna: spazi, percezioni, valori” diventa un’occasione per
riaffermare il cuore della proposta della S.A.T. per vivere con consapevolezza gli spazi che la
montagna ci offre e che per un giovane si possono tradurre anche in opportunità formative con-
crete per costruire il suo futuro, oltre cioè la semplice disponibilità di un terreno di ricreazione
e svago da condividere in amicizia e spensieratezza con altri coetanei. E il crescente numero
di tesi, sugli argomenti più diversi, che vengono elaborate attingendo ai materiali della nostra
biblioteca della montagna e del nostro archivio è il segnale che i giovani ne stanno prendendo
coscienza e che ci lascia solo ben sperare.
Excelsior!

4
DAVIDE BASSI
Rettore dell’Università degli Studi di Trento

L’Università, per sua stessa definizione è un’istituzione universale, che non è estranea al territo-
rio che la ospita, ma anzi mira ad integrarsi con esso e a far sì che il patrimonio del territorio
circostante generi sinergie virtuose nel raggiungimento dei propri obiettivi.
Nel nostro caso, territorio significa anche montagna e insieme di valori, esperienze e identità di
cui la montagna è sempre stata portatrice. Nella montagna il nostro Ateneo ha trovato e con-
tinua a trovare importanti opportunità di formazione, di ricerca e di collaborazione scientifica
ed economica.
Lo dimostra il recente lancio di un progetto specifico, volto a favorire l’attività sportiva in
università, che abbiamo voluto intitolare “Sport, montagna e società”, proprio a testimonia-
re questo legame essenziale che unisce la nostra università, da un lato alla società trentina,
e dall’altro all’ambiente montano. I nuovi stimoli che portano a riscoprire questa profonda
radice rappresentano per noi un segnale positivo e incoraggiante. Una strada che intendiamo
perseguire con convinzione.
E lo dimostrano l’appoggio e la partecipazione attiva della nostra Università nella nascita della
Fondazione della Montagna.
Proprio per queste ragioni abbiamo accolto con grande favore l’opportunità che ci si è presen-
tata quando la Sezione Universitaria della SAT ha chiesto la collaborazione dell’Ateneo in oc-
casione del 115.mo congresso della SAT. Oltre a partecipare con persone e spazi a disposizione,
l’Università di Trento aggiunge ora l’impegno a mantenere vitale questo rapporto, per far sì che,
un domani, i nostri studenti possano dire di essere diventati persone migliori, anche perché
hanno studiato in un Ateneo abbracciato dalle montagne del Trentino.

5
ALESSANDRO ANDREATTA
Sindaco di Trento

“Troverai più cose nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun
maestro ti dirà”. Il tema di questo 115° congresso della S.A.T. (“Giovani e montagna - Spazi,
percezioni, valori”) mi fa tornare in mente la frase scritta quasi mille anni fa da Bernardo di
Chiaravalle che, pur essendo un dotto teologo, esortava ad acculturarsi frequentando le “aule”
della natura, “gli alberi e le rocce” e, dunque, la montagna. In effetti, credo che vedere da
vicino un ghiacciaio in ritirata sia forse la migliore lezione sull’effetto serra. Che sedersi sotto
un albero secolare e chiacchierare con un guardiaboschi valga più di un’ora di botanica. Che
riuscire a camminare dall’alba al tramonto significhi imparare a controllare le proprie emozioni
e a tenere a bada la fatica. La contropartita è grande per chi decide di provare l’esperienza della
montagna. Una volta che ti sei misurato con “la vita nei boschi” così ben descritta da Thoreau,
difficilmente potrai farne a meno. Certo, occorre diffidare dei surrogati, di chi ti porta in vetta
per cercare non te stesso, ma un altro luna park, esattamente uguale a quello che hai lasciato in
città. Come pure bisogna evitare atteggiamenti avventati che, con la loro superba ignoranza del
pericolo, sono quanto di più lontano dall’umiltà e dalla conoscenza dei propri limiti necessarie
a chi frequenta la montagna.
Per fortuna, ad aiutare i giovani (e noi tutti) a discernere, c’è la S.A.T. che da oltre un secolo
è custode dello spirito autentico e ribelle della montagna. Ribelle proprio come dovrebbero o
vorrebbero essere i nostri giovani. Questa natura anticonformista che accomuna la montagna
e la nostra “meglio gioventù” potrebbe forse essere la chiave per portare tante ragazze e tanti
ragazzi in quota. Per poi tornare a valle tutti insieme con un passo diverso, più consapevole e,
in fondo, più umano.

6
LA SEZIONE UNIVERSITARIA DELLA S.A.T.

La S.U.S.A.T. è la Sezione Universitaria della Società degli Alpinisti Tridentini (SAT), sotto-
sezione del Club Alpino Italiano (CAI). È stata fondata il 4 aprile del 1909 e ha sede pres-
so la Casa Sociale della S.A.T. a Trento, in Via Manci 57. La sua principale attività consiste
nell’avvicinare alla montagna i giovani ed in particolare gli studenti universitari. Attraverso
l’organizzazione di escursioni, corsi teorico-pratici (preparazione atletica agli sport inverna-
li, sci, scialpinismo, arrampicata, fotografia, primo soccorso, conoscenza della natura alpina,
orientamento), serate, lezioni, mostre, incontri conviviali. La S.U.S.A.T. ha in affidamento, dai
primi anni Sessanta, il rifugio “Torquato Taramelli” in Val dei Monzoni, una laterale della Val
di Fassa, che gestisce grazie anche all’attività volontaristica dei soci. Una parte dei nostri soci
provengono dall’ambiente universitario (studenti o ex studenti, docenti, ricercatori, personale
dell’università) ma l’iscrizione è ovviamente aperta a tutti! Quello importa è lo spirito “univer-
sitario”, in senso lato, che anima la nostra sezione, la quale cerca di promuovere attività e modi
di rapportarsi al mondo alpino che fondino assieme divertimento, sport, amicizia, rapporto con
la natura, riflessione interiore, approfondimento storico - scientifico.

Susatini al Rifugio Rosetta in occasione della Settimana Alpinistica-1911


(foto Archivio Sezione S.A.T. di Riva del Garda)

7
Giovedì 24 settembre ore 18

Sede della SOS.A.T. - Via Malpaga 17

Alta quota: emozioni


Montagna, arte, interiorità
Inaugurazione dell’esposizione della pittrice Maria Grazia Passini

Maria Grazia Passini, originaria di Fanano,


paese dell’Appennino Modenese, vive a Par-
ma. Senza esperienze artistiche particolari,
la sua pulsione creativa è scaturita improv-
visa a seguito di un drammatico incidente
in montagna durante una gita scialpinisti-
ca otto anni fa, portandola a creare opere,
anche di grande formato, di notevole forza
espressiva. Nei suoi quadri la montagna
diventa luce, movimento, colore e rivela-
zione, con un andare e venire continui fra
l’astrattismo e la figura, la riconoscibilità e la
suggestione. Molto colore, molto materiale,
molta coscienza di come la montagna sia una
dimensione per un altrove solo intuito, in un
momento terribile.

c Orario: da venerdì 25 settembre a


sabato 3 ottobre
(chiuso domenica 27 settembre)
dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e
dalle ore 16.00 alle ore 19.00

8
Lunedì 28 settembre ore 16

Facoltà di Sociologia, Aula B. Kessler - Via Verdi 26

Stava 19 luglio 1985: il mancato rispetto


della Montagna, la mancata coscienza
delle proprie personali responsabilità
Incontro con la Fondazione Stava 1985 Onlus, rappresentata dal vicepresidente dott. Car-
lo Dellasega, che illustra le attività di memoria attiva e di formazione della Fondazione, e inter-
vento del dott. Carlo Ancona sul tema “Genesi, cause e responsabilità della catastrofe di Stava”.
Modera il dott. Lorenzo Beltrame.
Durante l’incontro sarà proiettato il documentario “La Stava dei Balcani” prodotto dalla RAI Sede
di Trento per la regia di Tiziana Raffaelli

dalle 8
Da martedi 29 settembre a sabato 3 ottobre alle 21
Facoltà di Sociologia - Via Verdi 26

Percorso didattico itinerante - Fondazione Stava 1985 Onlus


Attraverso brevi testi ed immagini racconta la storia della miniera e dell’impianto di arricchimento della fluo-
rite di Prestavel; la costruzione e la crescita dei bacini di decantazione dei fanghi residuati dalla lavorazione del
minerale; il crollo che il 19 luglio 1985 provocò la morte di 268 persone oltre ad ingenti danni ambientali e
materiali; le cause e le responsabilità del crollo così come furono stabilite dal procedimento penale; gli anni
successivi alla catastrofe con la visita a Tesero e Stava di Papa Giovanni Paolo II il 17/07/1988 e la lunga
ricostruzione in Val di Stava.

Carlo Dellasega, è direttore generale della Federazione Trentina della Cooperazione. È promotore e
vicepresidente vicario della Fondazione Stava 1985 Onlus.
Carlo Ancona, è giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trento. È stato giudice istruttore
nel procedimento penale per la catastrofe della Val di Stava.
Lorenzo Beltrame, sociologo, è Dottore di Ricerca in Sociologia e Ricerca Sociale presso l’Università
degli Studi di Trento. Attualmente è borsista post-doc all’Istituto Italiano di Scienze Umane a Firenze.
La Fondazione Stava 1985 Onlus: per far sì che i 268 innocenti uccisi il 19 luglio 1985 in Val di
Stava non siano morti invano, i familiari delle vittime, organizzati nell’Associazione Sinistrati Val di
Stava, hanno voluto costituire una fondazione con lo scopo di contribuire a fare in modo che eventi
simili, prevedibili ed evitabili, non debbano ripetersi.

9
Lunedì 28 settembre ore 20.30

Aula Magna del Museo Tridentino di Scienze Naturali - Via Calepina 14

Un libro di ghiaccio - Clima,


paesaggi e uomo che cambiano
Conferenza di Christian Casarotto

I ghiacciai sono un importante elemento geomorfologico che


caratterizza il paesaggio alpino. Rappresentano una rilevante
risorsa turistica, d’acqua dolce per le falde acquifere e per gli
impianti idroelettrici, nonché un elemento che regola e gui-
da la stabilità dei versanti e l’evoluzione geomorfologica del
territorio.
I ghiacciai si formano per accumulo delle precipitazioni nevose e
trasformazione in ghiaccio dei cristalli di neve. Rispondendo alle
variazioni climatiche, aumentano o diminuiscono la loro massa;
pertanto possono essere utilizzati come archivio di dati climatici
del passato. Per effetto della forza di gravità si muovono verso
valle adattandosi alla morfologia della roccia sulla quale scorrono
costruendo morfologie glaciali del tutto particolari.
I ghiacciai sono un corpo vivo e che respira; sono un libro da
leggere, pagina dopo pagina, uno strato di ghiaccio dopo l’altro,
fiocco di neve dopo fiocco di neve. Un’affascinante lettura che
ripercorre vicende passate, in cui estesi e più antichi ghiacciai
erano i protagonisti, o periodi più caldi come quello medievale,
le eruzioni vulcaniche, le emissioni di gas serra in continuo au-
mento, paesaggi e civiltà che assieme ai ghiacciai cambiano e si
evolvono. Una lettura affascinante come il mestiere del glacio-
logo, che permette di assaporare infinite ed esaltanti sensazioni
circondati da estesi ghiacciai ed alte bianche cime silenziosa-
mente dominanti e protagonisti.

Christian Casarotto, glaciologo del Museo Tridentino di Scienze Naturali, dal 2000 si dedica
alle tematiche geomorfologiche e all’evoluzione del paesaggio alpino relativamente alle dinami-
che glaciali attuali, recenti e passate. Concentrata la sua attività sui ghiacciai del trentino.

10
Martedì 29 settembre ore 17

Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali


Salone I° piano - Via Sommarive, 18 Povo (Tn)

Fisici e montagna
Inaugurazione della mostra fotografica
A cura di Gianni Battimelli Università “La Sapienza” di Roma

C’è stato un periodo nella storia della conoscenza in cui un gruppo di giovani dalle capacità intuitive
straordinarie è riuscito a unire le proprie forze, conoscenze e intelligenze e ad esprimersi senza troppi
ostacoli, forse perché le loro scoperte non sembravano avere rapporti con il potere e la ricchezza.
La loro passione per la montagna ha fatto da collante nella scalata verso le ancora più ardue cime
della fisica atomica e nucleare. Le foto appartengono all’archivio Amaldi del Dipartimento di Fisica,
Università La Sapienza Roma.

c Orario: da martedì 29 settembre a sabato 3 ottobre dalle ore 8.30 alle ore18.00

Giovanni Battimelli, è professore associato al dipartimento di fisica dell’Università “La Sapien-


za” di Roma. Si è occupato in particolare di storia della fisica italiana del Novecento. Ha pub-
blicato, tra gli altri, il volume L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Storia di una comunità di
ricerca (Laterza, 2001), con Giovanni Paoloni e Michelangelo De Maria, e L’eredità di Fermi.
Storia fotografica dal 1927 al 1959 dagli archivi di Edoardo Amaldi (Editori Riuniti, 2003).

11
Martedì 29 settembre ore 18

Facoltà di Lettere e Filosofia, Palazzo Verdi (ex ASL) - Aula 115 - Piazza Venezia 41

Storia, filosofia ed estetica della


montagna tra Ottocento e Novecento
Conferenza a cura di
prof. Marco Bellabarba: “Montagna e politica nell’età dei nazionalismi”
prof. Paola Giacomoni: “L’invenzione romantica della montagna”
prof. Michele Nicoletti: “Filosofia ed alpinismo italiano nella prima metà del ’900”

Marco Bellabarba, insegna Storia Moderna all’Università degli Studi di Trento presso la Facoltà
di Lettere e Filosofia.
Paola Giacomoni, insegna Storia della Filosofia all’Università degli Studi di Trento presso la
Facoltà di Lettere e Filosofia.
Michele Nicoletti, insegna Filosofia Politica all’Università degli Studi di Trento presso la Facoltà
di Lettere e Filosofia e alla Scuola di Studi Internazionali.

12
Martedì 29 settembre ore 20.30

Casa della SAT, Sala A. Pedrotti - Via Manci 57

Linking together
Video-proiezione e incontro con l’alpinista Oliviero Bellinzani

Oliviero Bellinzani, alpinista disabile milanese, racconta la sua attraversata nell’estate del 2007 dal
Monte Rosa al Cervino. Otto giorni in alta quota per creste, pareti rocciose e ghiacciai, un primato
che pochi tra i normali alpinisti possono vantare. È un racconto di vita, di emozioni, di sensazioni,
un racconto che aiuta ognuno di noi a ricercare la parte più profonda di noi stessi, per sapere rialzarsi
ogni volta che la vita sembra sbarrarci la strada, per non rinunciare mai a realizzare i nostri desideri
più profondi qualunque difficoltà ci troviamo ad affrontare.

Oliviero Bellinzani, è un piccolo imprenditore di Orino (Va). Molti anni fa, nel 1977, un
incidente motociclistico lo privò di una gamba. Volontà e decisione, amore e rispetto per la
montagna ne hanno fatto un alpinista in grado di scalare vette come il Cervino, il Monte Bian-
co, il Pizzo Badile, la Punta Dufour sul Monte Rosa e l’Etna. E nel prossimo futuro la scalata
del Kilimangiaro e del Monte Kenya, le vette più alte dell’Africa.

13
Mercoledì 30 settembre ore 10.30

Istituto Tecnico Industriale “Michelangelo Buonarroti”, Via Brigata Acqui 13

Linking together
Video-proiezione e incontro degli studenti
delle classi IV e V con l’alpinista Oliviero Bellinzani

Mercoledì 30 settembre ore 17.30

Facoltà di Ingegneria, Sala conferenze R2 II° piano - Via Mesiano 77 Povo (Tn)

Le ricerche geodetiche e climatiche


sulle montagne della luna.
Tra passione e scienza
Conferenza del prof. Giorgio Vassena dell’Università degli studi di Brescia
Verranno illustrate le applicazioni delle scienze del rilevamento alle misure nel territorio (frane,
ghiacciai, dissesti) in occasione di spedizioni alpinistiche come ad esempio la spedizione scientifica
“Changri Nup Glacier monitoring expedition “99”.

Giorgio Vassena, è professore di topografia e cartografia presso la Facoltà di Ingegneria dell’Uni-


versità degli Studi di Brescia. Da anni si occupa dell’applicazione di tecniche avanzate di rileva-
mento in ambito montano e glaciologico. È stato responsabile scientifico di numerose spedizioni
scientifiche in Himalaya. È presidente del Comitato Scientifico Centrale del Club Alpino Italia-
no e responsabile del gruppo di lavoro SIT-CAI (Sistema Informativo Territoriale CAI).
Ha organizzato dieci spedizioni Himalayane, quattro in Africa e ha partecipato ad una spedi-
zione Antartica.

14
Mercoledì 30 settembre ore 20.30

Casa della SAT, Sala A. Pedrotti - Via Manci 57

Montagna e Scienza: dalle particelle


elementari ai confini dell’Universo
Conferenza/sperimentazione a cura del dott. Vittorio Napoli

La conferenza traccia le tappe fondamentali delle ricerche, passate e presenti, nei campi dell’astro-
fisica delle alte energie e dell’astronomia. Tali ricerche ed osservazioni si avvalevano, e tuttora si
avvalgono, dell’ausilio di laboratori ed osservatori ubicati in alta montagna. Durante la presentazione
verranno eseguiti alcuni esperimenti volti a chiarire i concetti esposti.

Vittorio Napoli, laureato in fisica con una tesi riguardante il Sole e la sua energia, vive e lavora
a Trento. Collabora presso scuole e vari enti per attività didattiche e la realizzazione di progetti
riguardanti le scienze fisiche ed astronomiche, nonché alcune tematiche ambientali di attualità.
Viaggiatore per vocazione, spesso si reca, via terra e via mare, in visita nei vari paesi del globo,
utilizzando i mezzi pubblici, la bici, i piedi e, a volte, le pinne.

15
Giovedì 1 ottobre ore 10-18

Piazzale interno Facoltà di Economia - Via Inama 5

Sentiero Università
La montagna incontra l’Università
Allestimento palestra artificiale di arrampicata con la possibilità di compiere salite assistiti da una
guida alpina e dal personale del Soccorso Alpino e Speleologico del Trentino - Stazione del Bondo-
ne/Sopramonte.
Punto informativo del CEBISM (Centro Interuniversitario di Ricerca in Bioingegneria e Scienze
Motorie) di Rovereto - presentazione studi sul dispendio energetico in arrampicata, scialpinismo e
attività in montagna.
Punto informativo UniSport.

Proiezione del cortometraggio “Non era via da vestito di cappa… la fisica dell’arrampicata spiegata
da Dante Alighieri”.

Punto informativo della S.U.S.A.T.

Aula 2E secondo piano - Facoltà di Economia


Punti informativi e incontri con le Commissioni S.A.T.:
Ore 14.00
Commissione Speleologica S.A.T.: La speleologia S.A.T. in Trentino
Ore 14.30
Commissione per l’Alpinismo Giovanile: Scopi e attività della commissione A.g. nella S.A.T.
Ore 15.00
Biblioteca della montagna S.A.T.
Ore 15.30
“Prevenzione e sicurezza in montagna” a cura delle scuole S.A.T. di alpinismo e scialpinismo
Ore 16.00
La Commissione Tutela Ambiente Montano presenta il libro “Sui sentieri del Lagorai - Viaggio alla
scoperta di Natura 2000”, dodici itinerari per osservare, conoscere e capire la montagna, presenta-
zione a cura di Elena Guella.

16
Giovedì 1 ottobre ore 17

Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali,


Aula 109 - Via Sommarive, 18 Povo (Tn)

Mestiere di fisico e pratica


dell’alpinismo. Effetto collaterale o
deformazione professionale?
Conferenza del prof. Giovanni Battimelli Università “La Sapienza” di Roma

Passione per l’alpinismo e vocazione per la ricerca scientifica (e per la fisica in modo particolare)
abitano molto spesso nella stessa persona, con una frequenza che invita ad interrogarsi sui possibili
motivi, se ce ne sono, di questa doppia identità. Alcuni indizi al riguardo vengono dalle fasi iniziali
della storia dell’alpinismo, strettamente legata agli sviluppi di alcuni settori delle scienze sperimen-
tali. In tempi più recenti questo antico legame si è dissolto e occorre guardare in altre direzioni per
spiegare il fenomeno. Si può esplorare la possibilità di rintracciare un filo conduttore nell’esame di
quelle che sembrano le caratteristiche peculiari che accomunano le modalità della pratica alpinistica
e le regole della ricerca scientifica.

Giovanni Battimelli, è professore associato al Dipartimento di Fisica dell’Università “La Sa-


pienza” di Roma. Si è occupato in particolare di storia della fisica italiana del Novecento. Ha
pubblicato, tra gli altri, il volume L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Storia di una comunità
di ricerca (Laterza, 2001), con Giovanni Paoloni e Michelangelo De Maria, e L’eredità di Fermi.
Storia fotografica dal 1927 al 1959 dagli archivi di Edoardo Amaldi (Editori Riuniti, 2003).

17
Giovedì 1 ottobre ore 20.45

Centro Polifunzionale Opera Universitaria, Via Prati 10

Colloqui verticali
Incontro con gli alpinisti trentini
Andrea Zanetti, Fabio Leoni,
Diego Giovannini

Esperienze alpinistiche dalle Dolomiti all’Himalaya


alla Patagonia

Andrea Zanetti, guida alpina, inizia l’attività in


montagna giovanissimo. Ha aperto circa 40 vie
nuove sulle Dolomiti e con numerose prime
ripetizioni invernali e prime ripetizioni. Al suo
attivo anche diverse spedizioni extra-europee.

Fabio Leoni, accademico del CAI, alpinista glo-


betrotter, con più di 20 spedizioni nel mondo,
in particolare in Patagonia. La più recente in
Pakistan dove ha aperto una nuova via sul K7
in Karakorum.

Diego Giovannini, fotografo e cameraman, ha


al suo attivo più di 500 salite tra roccia e ghiac-
cio nell’intero arco alpino. Nel 2003 ha salito il
Cho Oyu (8201m) in solitaria e l’anno dopo il
Gasherbrum II 8035m in solitaria. Nel 2008 con
Franco Nicolini e Mirko Mezzanotte ha salito
tutti i 4.000 delle Alpi (82 cime) in 60 giorni.

18
Venerdì 2 ottobre ore 9

Liceo Scientifico “Galieo Galilei”, Aula Polivalente - Viale Bolognini 88

Mestiere di fisico e pratica


dell’alpinismo. Effetto collaterale o
deformazione professionale?
Conferenza del prof. Giovanni Battimelli Università “La Sapienza” di Roma
a cura dell’AIF - Associazione per l’insegnamento della Fisica

Venerdì 2 ottobre ore 17.30

Casa della S.A.T., Sala A. Pedrotti - Via Manci 57

Corde gemelle
Presentazione del libro di Francesco e Roberto Dragosei, (Edizioni CDA&Vivalda)
Incontro con l’autore, Roberto Dragosei; videoproiezione.
Esposizione di vignette, disegni e dipinti
Il libro racconta, in chiave umoristica, le divertenti avventure alpinisti-
che vissute da due scalatori, affiatati come possono essere due gemelli
identici. Avventure di croda sui più classici itinerari delle Dolomiti, del
Bianco e del Delfinato, che ogni alpinista, grande o piccolo, ha percorso
o ha nei suoi programmi ma anziché narrate nel consueto stile epico
dei racconti di scalata, nella chiave ironica in cui è maestro Francesco
Dragosei, scrittore ed alpinista. Ogni avventura è arricchita da una vi-
gnetta di Roberto Dragosei. Il risultato? Arguti quadretti samiveliani di
paradigmatiche situazioni di scalata, che ogni alpinista ben conosce.

Roberto Dragosei, architetto, pittore, insegnate di architettura e geometria descrittiva. Vive a


Roma. Negli anni ’60 è stato allievo ai corsi estivi della Scuola di roccia Giorgio Graffer.

19
Venerdì 2 ottobre ore 21

Facoltà di Sociologia, Aula B. Kessler - Via Verdi 26

Il dritto e il rovescio
nell’altalena del Karakorum
Serata con l’alpinista Nives Meroi

Nives Meroi, è nata a Bonate Sotto (BG). Da oltre vent’anni risiede in Friuli Venezia Giulia a
Fusine Laghi (UD), ove ha conosciuto il marito, Romano Benet. Nives e Romano, compagni di
vita e di cordata, arrampicano insieme da oltre 20 anni. Col tempo il loro amore per la montagna
li ha spinti ad esplorare orizzonti sempre più lontani, dove l’aria è rarefatta e, come è solita dire
Nives, “dove ogni passo diventa uno sforzo di volontà”. Un alpinismo by fair means, con uno
stile leggero e pulito: senza l’ausilio di ossigeno supplementare, portatori d’alta quota e campi
fissi. Un confronto onesto con sè stessi e la montagna. Un percorso fatto di grandi successi,
come la salita, nel 2003 e in soli venti giorni, di tre dei 14 Ottomila della Terra (Gasherbrum II,
Gasherbrum I, Broad Peak), seconda cordata al mondo ad aver realizzato un’impresa simile e,
Nives, prima donna in assoluto nella storia dell’alpinismo.
Senza dimenticare le celebri salite al Dhaulagiri, al K2 e all’Everest, montagne amate e a lungo
corteggiate, che nella stagione 2006-2007 si sono finalmente concesse loro, regalandogli il sogno
di una vita. Sono undici i giganti della terra che Nives e Romano hanno salito finora e Nives
potrebbe diventare la prima donna a raggiungere questo obiettivo senza uso di ossigeno. Nella
stagione estiva 2009 Nives Meroi ha abbandonato il tentativo di scalata dell’Annapurna per le
condizioni proibitive della neve e il tentativo di scalata del Kangchenjunga per prestare soccorso
al marito, in difficoltà tra il campo 3 e il campo 4 della montagna.

20
Sabato 3 ottobre ore 9

Escursione nei dintorni del capoluogo


con visita alle testimonianze
della “Fortezza di Trento”
Escursione didattica condotta dagli Accompagnatori di Escursionismo della Sezione Universitaria
sui luoghi della Prima Guerra mondiale, da località Vela salendo sul Soprasasso e scendendo fino alla
Tagliata del Bus de Vela. All’escursione parteciperà Volker Jeschkeit, massimo esperto sulle fortifica-
zioni austro-ungariche in Trentino.

Programma
Ore 8.30 Ritrovo - partenza da Piazza Dante (Palazzo della Regione)
Ore 8.45 Partenza dal piazzale ex-Zuffo
Ore 9.00 Partenza dell’escursione dalla località Vela
Ore 13.00 Spuntino in collaborazione con la Sezione S.A.T. di Sopramonte
Ore 15.00 Rientro a Trento

In collaborazione con la Sezione S.A.T. di Sopramonte, la Soprintendenza per i Beni Architettonici.

PRENOTAZIONI ED ISCRIZIONI:
Iscrizione (obbligatoria) entro le ore 18.00 di giovedì 1 ottobre
presso la sede S.A.T. O.C. - tel 0461.981871 - Partecipazione gratuita

Volker Jeschkeit, ingegnere meccanico, massimo esperto per le fortificazioni austro-ungariche


nel Trentino, è stato ricercatore per il rilievo della fortezza di Trento, in particolare per le opere
di fortificazione campali del maggiore generale Franz Steinhart. Ha collaborato con l’archivio di
Stato di Vienna e il Museo Storico della Guerra di Rovereto.

21
Sabato 3 ottobre ore 17.30

Facoltà di Sociologia, Aula B. Kessler - Via Verdi 26

Studenti in cordata
Presentazione del libro di Lorenzo Revojera, (Edizioni CDA&Vivalda)
Incontro con l’autore presentato da Claudio Ambrosi

Il volume traccia la storia della SUCAI (Sezione Uni-


versitaria Club Alpino Italiano) dal 1905-1965. Oltre
all’aspetto alpinistico il libro affronta la condizio-
ne giovanile nei primi due terzi del XX secolo sotto
un’angolatura del tutto nuova.

Lorenzo Revojera, ingegnere, socio della sezione


CAI di Milano (iscritto dal 1947), dove per un
periodo (1953-1956) ha retto la SUCAI (Sezio-
ne Universitaria del CAI), esperto di problemi
studenteschi, è stato segretario generale della
Fondazione Rui e membro del Comitato consul-
tivo europeo per il progetto Erasmus.

22
Sabato 3 ottobre ore 20.45

Auditorium Centro S. Chiara - Via S. Croce 67

Buon Compleanno SUSAT!


Serata dedicata ai 100 anni della SUSAT
• Videoproiezione del cortometraggio vincitore del
Concorso per studenti “Giovani e montagna: spazi,
percezioni, valori”.
• “Letture Susatine” a cura di Alfonso Masi.
• Videoproiezione “Monzoni, le nostre montagne”
di Sandro Zanghellini, Fotografie: Arturo Rossi,
Sandro Zanghellini, Alberto Zanon.
Collaborazione: Giorgio Marasca, Claudio Torboli.

Gli eventi della serata verranno accompagnati con


musica dal vivo eseguita dagli alunni della Scuola di
Musica “I Minipolifonici”.
Coro Voci Bianche - Dir. Annalia Nardelli
Coro Giovanile di Fiati - Dir. Michele Cont Gruppo
Giovanile - Dir. Stefano Chicco
Orchestra da Camera - Dir. Stefano Chicco

Alfonso Masi, svolge attività di recitazione da cinquant’anni, soprattutto nel campo della poesia
promuovendo la conoscenza della letteratura italiana, attraverso intensi monologhi, letture di
brani scelti o drammatizzazioni delle vite degli autori, spesso con accompagnamento musicale.

Sandro Zanghellini, è Presidente della SUSAT; opera professionalmente nel campo della ricerca
e divulgazione ambientale.

Arturo Rossi, è un affermato fotografo naturalista, specializzato nella fotografia di fauna selvatica

Alberto Zanon, vive e lavora in Val di Fassa dove esercita la sua passione di fotografo di montagna

Scuola Musicale “I Minipolifonici”, nata nel 1981, è diretta dal maestro Stefano Chicco. Con
più di 600 iscritti, rappresenta una realtà importante nel panorama della formazione giovanile
e della cultura musicale nel Trentino. Oltre a svolgere la propria apprezzata attività didattica
interna, la Scuola si rivolge all’esterno con collaborazioni e gemellaggi con altri enti musicali,
associazioni e istituzioni culturali e sociali.

23
Domenica 4 ottobre

Giornata del 115° Congresso SAT


Programma
Dalle ore 8.00 alle ore 9.00 Casa della S.A.T. - Via Manci 57
Registrazione dei partecipanti
Ore 9.00 Chiesa di San Francesco Saverio - Via Belenzani
Santa Messa
Ore 10.00 Via Belenzani
Concentrazione e sfilata congressisti verso l’Auditorium
del Centro S. Chiara accompagnati dalla Banda del
Corpo Musicale “Città di Trento” diretta dal Maestro Michele Cont
Ore 10.30 Auditorium Centro S. Chiara - Via S. Croce 67
115° Congresso S.A.T.
Saluto autorità e rappresentanti delle Associazioni Alpinistiche

Premiazione dei soci S.A.T. “cinquantennali”


Consegna del riconoscimento speciale della S.A.T. a Cesare Maestri

Conversazione sul tema: “Giovani e Montagna: spazi, percezioni, valori”

Interventi di: Annibale Salsa Presidente Generale del CAI


Linda Cottino Direttore ALP
Moderatore: Franco De Battaglia

Ore 13.00 Listone di Piazza Dante

Pranzo ufficiale del 115° Congresso SAT

dalle ore 10 alle ore 13: annullo filatelico del 115° Congresso nell’atrio dell’Auditorium S. Chiara

24
Linda Cottino, direttore di Alp dal 2002, ha alle spalle esperienze radiofoniche, di giornalismo
nel settore sociale e una lunga attività editoriale per Einaudi, Bollati Boringhieri, Utet, Tea.

Franco De Battaglia, scrittore, autore di libri e saggi, in particolare sulla natura e l’ambiente tren-
tino. È stato direttore dal 1993 al 1997 del quotidiano “Alto Adige”. È editorialista del quotidiano
“Trentino”.

Annibale Salsa, docente di antropologia culturale all’Università di Genova, ricopre la carica di


Presidente generale del CAI dal maggio 2004. Come esperto nazionale di tutela dell’ambiente
montano, accompagnatore di escursionismo onorario, membro accademico del Gruppo Italiano
Scrittori di Montagna, unisce le sue competenze professionali di antropologo alla passione per
la montagna.

Il Corpo Musicale “Città di Trento”, rappresenta la formazione bandistica istituzionale della città
di Trento. Fondato nel lontano 1801, vanta la più lunga storia tra le bande trentine. L’organico è
composto da più di cinquanta elementi, suddiviso nei più diffusi strumenti di banda, e costituito
prevalentemente da giovani. La direzione artistica è affidata al Maestro Michele Cont, che ha
raccolto l’eredità del trombettista Lele Lauter.

25
Si ringraziano:

Provincia Autonoma di Comune di Trento Consorzio dei Comuni


Trento Servizio Cultura e Turismo BIM dell’ADIGE
PROGETTO POLITICHE
GIOVANILI

S.A.T. O.C. Istituto Tecnico Industriale


Commissioni S.A.T. “Michelangelo Buonarroti”
Sezione S.A.T. di Sopramonte Scuola di Musica “I Minipolifonici”
Sezione S.A.T. di Trento Corpo Musicale “Città di Trento”
Biblioteca della Montagna S.A.T. DiGraph - Pergine
Biblioteca Comunale di Trento Serigamma
Comune di Trento - Servizio Parchi e giardini Tecnosci
Dipartimento Protezione Civile del Trentino Mello’s
Soprintendenza per i Beni architettonici Società Filatelica Trentina
Servizio conservazione natura Paolo Bouquet
e ripristino ambientale P.A.T. Maurizio Cont
FORMAT - Centro Audiovisivi P.A.T. Filippo Bazzanella
Soccorso Alpino e Speleologico Silvia Defrancesco
Stazione di Trento Sopramonte Don Luigi Facchinelli
VVF - Unione distrettuale Borgo Valsugana/ Aldo Gabbi
Primiero/Trento
Marco Gramola
Comitato attività culturali e ricreative Martignano
Luigi Gratton
Facoltà di Economia
Michele Longo
Facoltà di Ingegneria
Roberto Meroni
Facoltà di Lettere e Filosofia
Stefano Oss
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e
Naturali - Laboratorio di Comunicazione Roberto Pallanch
delle Scienze Fisiche Renata Tommasini
Facoltà di Sociologia Alfonso Vitti
Università La Sapienza di Roma
CEBISM …e tutti i Relatori intervenuti

In collaborazione con:

Associazione per
l’Insegnamento della Fisica

26 Per informazioni e aggiornamenti sul congresso www.susat.it


Trento - Via Bolghera 59 - Zona Ospedale - tel. 0461 910094

FULBER di Fulvio Bernardini

CENTRO STAMPA di Algarotti Claudio

ARREDO ASSEMBLY di Bergo Simone

CENTRO ASSISTENZA VALLE DEI LAGHI di Bortoli Corrado

GIOTTO RESTAURI snc

GELATERIA APULEIO di Zurlo Merj

DISTILLERIA FRANCESCO di Francesco Poli & C. snc

Potrebbero piacerti anche