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Siamo stati

testimoni
di uno sbalorditivo
esperimento compiuto
dal dottor Rol,
l'uomo del mistero
che vi abbi amo
presentato
la scorsa settimana.
Questo il resoconto
di ci che accaduto
I davant i ai nostri occhi
I CAPOLI ORI CHE
ARR-IVA O DALr ALDILA.
IL PERSONAGGIO
DOTATO DI FACOLTA.
CHE LA SCIENZi
NON RIESCE A SPIEGARE
- Torino, gennaio.
G
ustavo Adolfo Rol: di lui scien-
ziati. psicologi, filosofi di tutto il
mondo che l'hanno conosciuto so-
no concordi nel dire: E' l'uomo
pi straordinario della Terra. Noi, co-
me abbiamo scritto la settimana scorsa,
l'abbiamo visto compiere fatti che vanno
contro le leggi della natura, del credibi-
le, del pensabile. A esempio.
Eravamo in otto persone, alcune delle
quali seguono Rol da anni. Da un discor-
so casuale sull'arte, si passati a parlare
di pittori del Novecento. Rol ha chiesto
a ciascuno dei presenti di suggrire un
artist di propno piacimento. Sono sal-
tati fuori i nomi d1 Picasso, Modigliani,
Soutine, Kandinski. Dubuffet, Matisse,
Lger, Hartung. Rol ne ha scritti i nomi
S\l un foglio di carta. Poi ha spiegato:
Mi chiamarli stase-
ra. Chissa se vengono? E poi se litigano?
Non l'ho mai fatto. E' la prima volta che
tento guesta mia possibiht. Da unari-
sma d1 fogl i bianchi ne sono stati scelti
otto, distnbuiti, controllati. Quindi cia-
scuno ha piegato il proprio foglio in
quattro, in maniera che la piega segnava
16 rettangoli di 6 centimetri per 7. Quin-
di Rol ha spiegato: Questi otto pittori
ce li condurr qui Auguste Ravier, il pit-
tore che mi stato di guida da molti anni
e che lo "spirito intelligente" col quale
sono intimamente legato.
Apriamo qui una parentesi che do-
vrebbe servirci per capire gli esperimen-
ti . Secondo una sua teoria, maturata do-
po anni di studi ed esperienze. Rol affer-
ma che ogni cosa a questo mondo (ani-
mata o inanimata) possiede un proprio
spirito, che rappresenta la ragione d'es-
sere della cosa. Quello dell'uomo uno
Spirito intelligente, cio una carica di
vitalit e intelligenza che va oltre l'istin-
to. Quando interviene la morte l'anima
si libera ma non smette di irradiare la
propria attivi t intelligente. Lo spirito
intelligente in quanto creativo pu tor-
nare a ripetere cose che aveva fatto in
precedenza.
Nel caso dell'esperimento in atto non
sono gli spiriti di Picass degli altri pit-
tori a tornare dall'aldil ma quella cari-
ca spirituale di intelligenza (la pi subli-
me delle qualit umane) lascita da loro
continua a pag. 82
li risultato di uno stupefacente esperimento realizzato dal dottor che vediamo
nella foto sotto. Su un semplice foglio bianco, preso da una risma intonsa, piegato in
quattro e conservato nella tasca interna di una giacca, dopo pochi minuti,
durante i quali Ro/ si messo in contatto con lo spirito intelligente
di nove pittori, s_ono apparse 16 tempere firmate dagli artisti. Partendo dall'alto
e da sinistra sono nell'ordine: Matisse, Kandinski, Hartung, Soutine e Modigliani,
Dubuffet, Lger, Picasso. Gli altri otto appartengono ad Auguste Ravier,
il pittore del quale Rol riesce pi fr,equentemente a evocare lo spirito intelligente.
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nel creato. Con questa teoria Rol spiega
tra l'altro gli esperimenti straordinari di
pittura durante i quali lo Spirito intelli-.
gente dell'artista da lui prediletto Au-
guste Ravier (nato nel 1814 e morto nel
1895) dipinge malinconici paesaggi d'
una stupefacente bellezza.
prepar su un piattino alcuni co-
lon;. mise una spatola e due pen-
nelh. Aveva 11 volto sereno, ogni tanto
sorrideva. Appariva disteso anche se
concentrato con la mente versD un pen-
siero noto solo a lui. Non sudava, la voce
era tranquilla. Disse a me: Scelga uno
dei fogli piegati. Ripassi le pieghe, se lo
metta nella tasca interna. Confesso un
gesto vile: era la terza serata che il foto-
grafo Milani ed io trascorrevamo con
Rol. Mi era gi capitato di essere il pre-
scelto a porre un foglio piegato nella ta-
sca interna. Cos quella volta sono arri-
all'esperimento con un foglio porta-
tomi dal g10rnale (Rol usa comune carta
extrastrong) gi piegato nella giacca. All'
invito di Rol presi 11 foglio e invece che
nella giacca lo feci scivolare per terra.
Sono quasi certo che Rol percep con in-
tuizione questo mio gesto di scorretta
diffidenza.
Il colloquio
con i pittori
La luce era chiara nella stanza; l'at-
mosfera era di attesa serena; ttti appa-
rivano certi che qualcosa Rol avrebbe
compiuto. Rol cominci a guardare le
tempere. Poi il suo sguardo parve assen-
tarsi da quella stanza. Disse parlando
davanti a s: Ah, bon. C'est tm Ravier!
Grazie, grazie di essere arrivato. Ci dai
una mano?. Rol aveva un foglio di carta
bianca davanti; cominci a toccarlo.
Disse sorridendo: Tu non vuoi mesco-
larti con gli altri. Ti prendi met foglio.
Oh bien, mon cher maitre. Questa par-
te. Con la matita cominci a scrivere.
cancellare, poi tocc i
h. Alz lo sguardo. C'era un silenzio pro-
fondo. Eccoli l. Bon soir Matisse, gra-
zie, grazie. Ecco Picasso. cochon, sei sem-
pre lo stesso. Oh, qh Modi. il delicato
Modigliani, povero caro Modi. Mi fanno
male gli occhi. questa luce molto acce_.
caute. Continuiamo, continuiamo a la-
vorare.
Erano trascorsi cinque minuti. Rol
parlava sereno, toccava il foglio di carta.
Poi lo strapp in mille pezzi. Esplose: E
sia e sia fatto. Ecco fatto. Si rivolse a
me: Ci faccia vedere il foglio. Ricordo
perfettamente la convinzione che provai
mentre infilavo la mano all'interno della
giacca: che il foglio era dipinto. Vi tro-
vammo 16 tempere, ancora bagnate. Da
una parte otto paesaggi di Ravier, dall'
altra parte otto soggetti diversi firmati
da Kandinski, Modigliani e gli
altn. Rol cancell le firme, ritagli i qua-
drelli e li incornici con amore. Non
meraviglioso? esclamava.
Mi disse: Ora lei vorrebbe descrivere
ci che ha visto. E la gente non ci cre-
der. Oppure penser alla magia, o peg-
gio al trucco. Nel mondo oggi ci sono
tanti falsi profeti. Certo quello che com-
pio meraviglioso. Ma tutti gli uomini
A destra Gustavo Adolfo Ro/
davanti a un quadro
da lui dipinto.
Laureato,
dall'et di vent'anni, Rol
si dedica alla pittura
che anche la fonte dei suoi guadagni.
Dei quadri creati durante
i suoi esperimenti
cancella invece accuratamente
la firma sostituendo/a con
la scritta: Omaggio a,
col nome dell'artista.
Qui sotto un Goya eseguito
durante una seduta di Rol.
Qui a destra la documentazione
di un altro eccezionale
esperimento di lettura
in un libro chiuso eseguito
da Rol, nel modo seguente. Poste
due domande. E' autentico ci che
fa Rol e Come lo ottiene, per
ciascuna di essi stato scelto,
con un sorteggio casuale,
un numero di tre cifre,
corrispondenti aUe pagine
di un libro. Il nostro giornalista ha
quindi scelto tra un centinaio di
libri un volume, un'edizione del
Vangelo. Inoltre da una risma di
fogli ne ha preso uno, che piegato
in quattro ha messo
nella tasca della giacca.
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Un altro esperimellto di Rol.
Un mazzo di carte nuove
stato mescolato
e tagliato. Su di esso
stato messo un foglio di carta sul
quale Ro/ ha poi posto per un
attimo la mano. Sul foglio
apparso il disegno
riprodotto qui sotto sul quale
sono indicate le 52'
carte del mazzo i11 ordine e secondo
i semi che le carte mevano .
nel maz:o. Rol capace di
un'infinit di iariazioni
di tale .esperimento.
Ecco il risultato de/l'esperimento.
Nelle pagine scelte per la domanda:
E' autentico ci che fa Rol? le
prime parole scritte son<!:
Autentico senza artificio. Per la
domanda: Come ottiene questi
, esperimenti? alla.pagina prescelta le
prime parole 'ppcuse dicono:
Componendoli nel suo cuore.
Sul foglietto bianco
che il nostro inviato
aveva piegato e messo
in tasca si sono trovate
scritte in grafia leggera e a matita
sia le domande sia le risposte.
I presenti hanno dfttenticato
. il foglio e Rol ha
accettato di controfirmarlo.
lo possono fare. Basta avere fede: la fede
nefl'uomo. L'uomo deve convincersi che
!l esiste ed esso si identifica
m D10, Il quale ha dato all'uomo uno
spirito intelligente che immortale.
a ciascun essere la
. poss1b1hta di essere m certo modo onni-
potente. Occorre che l'uomo spalanchi le
porte sull'infinito, sull'etermt. Perch
vivere nel terrore delia morte? La morte
sublime. Io non compio miracoli ma
solo fatti che superano fe leggi.della na-
tura. La natura energia, movimento,
travagliata evoluzione; tutta la materia,
propno perch energia, risponde a leg-
gi che ne regolano l'evolversi. Al vertice
di questa evoluzione c' l'uomo, il cui
istinto si sublima nello spirito intelligen-
te. L'uomo in ci riconosce la propria
natura divina; e perci pu compiere
qualsiasi prodigio. Io non ho poteri, n
segreti da tramandare; ho solo "possibi-
lit" come ogni uomo. Sono la grondaia
d Dio: io convoglio l'acqua che Dio mi
versa addosso. I "fenomeni" che mi da-
to di compiere, i fatti che sbalordiscono
in realt sono normali perch svelano le
possibilit riservate all'uomo quando
egli sappia riconoscersi nella immensit
dei mezzi di cui dispone grazie a Dio.
L'esperimento
con le carte
Questo diceva Gustavo Adolfo Rol:
ma ancora dietro queste intuizioni che
rivelavano una spiritualit elevata, rima-
nevano dei dubbi, meglio degli interro-
crativi. Se l'uomo non crede in Dio non
ha la possibilit di compiere i prodigi di
Rol? Rispose: Se alla parola fede si so-
stituisce fiducia, se a Dw si sostituisce il
concetto di armonia universale, quella
che regola ogni fatto, anche l'ateo giun-
ge alle stesse possibilit meravigliose.
Nessuno, purch l'intuisca, pu sottrarsi
alla forza che agisce di lui, allo
spirito intelligente che dentro di lui.
Rol parlava con voce pacata, gli occhi
erano sereni, le parole sconvolgenti. Ri-
manevano altri interrogativi, certamente
banali e che riducevano il suo profondo
curiosit.
Rol ad mtmre te proprie possibihta?
Quando si accort che poteva attraver-
sare i muri, scoprire i malanni fisici di
una persona con uno sguardo, conoscere,
prima che escano, i numeri della roulet-
!e, 1:1n quadro spirito
mtelhgente d1 Ravter, predtre il futuro,
essere fotografato a New York mentre in
realt se ne sta a Torino, e poi tutti quei
giochi di carte?
Rol rideva di gusto. Ma quando la
smetterete di parlare di carte? Esse sono
soltanto un mezzo, il pi facile, per riu-
scire a dimostrare a quelli che mi seguo-
no che se avessero un po' di fede anche
loro potrebbero godere di questi "pote-
ri", come voi dite. Le carte, coi colori e i
numeri, si prestano a queste comunica-
zioni. Anche il mago Silvan mi ha prega-
to per anni di insegnargli il segreto. Non
ci sono segreti. Lei prenda 4 carte nere (il
dieci e il nove di picche e di fiori) e una
rossa, il 10 di quadri. Passi una mano
sulle nere e "senti" che sono fredde, sul-
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la rossa e senti invece che calda.
Provi e riprovi e alla fine indovinerai. Ma ci
vogliono anni di prove, tre-cinque anni, ogni
giorno, 20 ore al g10rno. Io cominciai cos. Era
un sabato, il 27 luglio 1927, stavo a Marsiglia.
In una vetrina vidi due mazzi di carte: uno ave-
va il dorso verde, l'altro era coperto dalla sca-
tola. Mi prese la curiosit di scoprire il colore
di questo mazzo. Pensai l' azzurro, il rosso, poi
mi dissi che era giallo. Entrai, comprai le carte
e scoprii che l'altro colore era il nero. Ci rimasi
male. Perch non avevo indovinato? Dopo al-
cuni siorni tentai di farlo. Dopo alcum mesi
riuscii a sentire una sensazione verde profon-
da; dopo altri mesi di prove stabilii una rela-
zione tra colori e suoni; il verde legava con la
quinta tonalit. Dopo altri mesi scoprii che da
questo legame si trasmetteva un cafore. Dopo
tre anni di prove ossessive riuscii a indovinare.
Avevo scoperto una legge armonica della natu-
ra; dalle carte la stessa legge si poteva trasferi-
re ad altri oggetti . Quel giorno sul mio diario;
guardi qui, scrissi : "Ho scoperto una tremenda
legse. La potenza mi fa paura. Ho perduto la
gioia di vivere". Quanto ero sciocco: orgoglio,
ambizione, sogni di potere, gloria. Tutti i peg-
giori istinti saltavano fuori. Mi credevo un dio.
Ricordo che uscii sgomento per strada. Mi se-
detti su una panchina a gongolare per la mia
potenza. Un tale da dietro mi chiese l'ora. Io
ero tanto preso dai miei sogni che senza neppu-
re girarmi gli mostrai l'orologio. Quello conti-
nuava a chiedermi l'ora, con insistenza. Mi vol-
tai: era un cieco. E io mi ero creduto un dio.
Ecco come cominciai a intuire le mie possibi-
lit. Da allora per anni, con sofferenza, con
umilt, con inmane fatica, tenendo presente
che ogni fine deve essere la carit verso gli altri
mi sono perfezionato nella mia "coscienza su-
blime". E' un'iniziazione che va compiuta sen-
za orgoglio, senza sogni di guadagni.
Rol tacque, poi quasi parlando a se stesso,
aggiunse: Qualche volta ho una grande tri-
stezza perch attorno a me vedo solo curiosit;
passano aceanto alla verit ma non vogliono
mtuirla. Io dissi: Avrei ancora due domande.
Rol sorrise: Ancora domande. Dica, anzi scri-
va. Scrissi: E' autentico ci che fa?, Come
ottiene questi esperimenti? Rol non rispose.
Ripet il rito dei fogli di carta bianca. Otto, ri -
piegati; uno scelto a caso da me e riposto nella
tasca interna. Quindi con due mazzi di carte,
attraverso alcune scelte, si compose i numeri
264 e 172. Poi mi disse: Ora vada in cerca di
un libro, anzi di quanti ne desidera lei. Chiesi
al padrone di casa che mi accompagn nello
studio. Scelsi 5 libri (Antologia Platonica di
P. Martinetti, La Musee Grevin, Del Meri-
to e delle ricompense, di M. Gioia
1
Le rosse
, torri di Ivrea di Silvio Genna, Il Vangelo
nell'edizione raffinata di F. Maria Ricci). Rol
non volle neppure vederli e mi preg di sce-
gliern.e uno. Affidandomi al caso, ad occhi
chiusi presi il Vangelo. Rol disse: Bene. Ed
ora a pagina 264, le prime parole che trover
saranno la risposta alla sua prima domanda; a
pagina 172 la seconda risposta. Trovai seri tto:
Autentico senza alcun artificio. E a pagina
172: Componendoli nel suo cuore. Due frasi
che si adeguavano secondo un senso compren-
sibile alle domande. Era gi di per s un fatto
sconcertante. Ma non il solo. Sul foglio di carta
che dieci minuti prima avevo infilato nella ta-
sca, piegato e bianco, trovai scritto, nella limpi-
da grafia di Rol: Autentico senza alcun artifi-
do. Pi stto: Componendoli nel suo cuore.
Rol sorrise. Poi si fece serio e disse: Nel suo
cuore. Ricordi bene, nel suo cuore.
2 - Fine Luigi Bazzoli

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