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60 Congresso Nazionale ATI, Roma 13-15 settembre 2005

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ANALISI SPERIMENTALE E NUMERICA DELLE PRESTAZIONI DI UNA MACCHINA AD ASSORBIMENTO ACQUA-AMMONIACA MODIFICATA PER LACCOPPIAMENTO CON PANNELLI SOLARI
Cesare Maria Joppolo Luca Molinaroli Gianluca Tanda
Dipartimento di Energetica Politecnico di Milano , Piazza Leonardo da Vinci 32 20133 Milano (Mi) Italia , e-mail: luca.molinaroli@polimi.it
La memoria illustra i risultati sperimentali e numerici di un programma di ricerca svolto in collabora-zione con i laboratori della Delft University of Technology, Faculty of Mechanical Engineering, The Energy Technology Section, il cui scopo stato la caratterizzazione delle prestazioni di una macchina ad assorbi-mento acqua-ammoniaca modificata per permetterne laccoppiamento con collettori solari. Le fasi affrontate nella ricerca hanno riguardato lo studio delle modifiche da apportare alla macchina, la caratterizzazione sperimentale nella nuova configurazione e la messa a punto, sulla base dei risultati della sperimentazione, di un codice numerico al fine di analizzare ed ottimizzare la macchina singolarmente ed il sistema macchina ad assorbimento collettori solari nel suo complesso.
Sommario

Simbologia = rendimento del collettore solare in assenza di perdite [-]


0

= coefficiente di perdita del collettore, lineare con la temperatura


1 2

[W/m K] [W/m K ]
2 2

= coefficiente di perdita del collettore, quadratico con la temperatura

1. Introduzione La macchina ad assorbimento sulla quale stata condotta la campagna sperimentale una macchina acqua-ammoniaca a singolo effetto in cui condensatore ed evaporatore sono realizzati per mezzo di scambiatori di calore a piastre ed il generatore, nella configurazione originale della macchina, un bruciatore alimentato a metano della potenza nominale di 29 kW. La prima esigenza stata la sostituzione del generatore con uno scambiatore di calore atto a ricevere la portata di fluido termovettore in uscita dai collettori solari. La disamina di quattro tipologie di scambiatori differenti ha portato ad escludere gli scambiatori a piastre per le difficolt di realizzazione di un modello numerico accurato del processo di desorbimento lungo il componente, gli scambiatori tubo in tubo per le modeste prestazioni e gli scambiatori elicoidali per le difficolt di realizzazione alle dimensioni richieste ed i rischi di funzionamento connessi con lasciugamento della superficie. Pertanto, la scelta ricaduta su uno scambiatore a fascio tubiero e mantello, progettato ad hoc secondo il metodo di Bell-Delaware. Dopo alcune prove preliminari stata sostituita anche la pompa della soluzione ricca poich la portata circolante sarebbe stata sufficiente a fornire la potenza frigorifera obiettivo solamente a patto di raggiungere nel generatore temperature elevate (TGENERATORE almeno pari a 130 C). A parit di potenza richiesta dalla macchina ad assorbimento per produrre una fissata portata di vapore refrigerante, raggiungere temperature cos elevate implica basse portate di fluido termovettore circolanti allinterno dei pannelli solari e linstallazione di ampie superfici esposte alla radiazione. Pertanto, in unottica di applica-

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bilit del sistema studiato, si ritenuto pi semplice ed immediato sostituire la pompa della soluzione in dotazione alla macchina con una di maggior portata. Anticipando i risultati della sperimentazione, si riporta la Tabella 1 in cui sono confrontate le prestazioni della macchina ad assorbimento prima e dopo le modifiche apportate:
Tabella 1: confronto tra le caratteristiche della macchina ad assorbimento prima e dopo le modifiche apportate.

TACQUA, IN EVAPORATORE [C] TACQUA, IN CONDENSATORE [C] XAMMONIACA, SOL. RICCA [%] WGEN [kW] WCOND [kW] WEVA [kW] WASS [kW] C.O.P.1

As-built 12 32 40 25 16,4 14,1 23 0,49

Modificata 12 32 40 8 3,6 3,4 7,4 0,42

2. Apparato sperimentale Uno schema della macchina ad assorbimento utilizzata nella campagna sperimentale rappresentato nella Figura 1 in cui si nota, a differenza di configurazioni tradizionali, il posizionamento di uno scambiatore di calore tra la soluzione ricca e la miscela soluzione povera-vapore surriscaldato che adibito a primo stadio di assorbimento.
T Condensatore T T T Scambiatore Rigenerativo T Assorbitore T P T P S c a m b i a t o r e S o l u z i o n e Rettificatore T T T Generatore T

T Evaporatore

T Figura 1: layout dellapparato sperimentale e disposizione dei punti di misura.

A completamento dellapparato sperimentale vi sono tre circuiti idronici chiusi ad acqua (Figura 2) che forniscono (sottraggono) potenza termica agli scambiatori di calore della macchina e sono dotati dei dispositivi necessari per impostare portata e temperatura fino ai valori desiderati, costituendo tali grandezze una parte rilevante del presente studio (si veda il successivo paragrafo 3. Caratterizzazione sperimentale della macchina).
1

Calcolato utilizzando la potenza entrante nel bruciatore, pari a W = 28,7 kW.


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P Riscaldatore Elettrico

T Generatore

T Scambiatore Evaporatore

Torre Evaporativa

T Scambiatore Condensatore

T Assorbitore

Figura 2: disposizione dei circuiti complementari dellapparato sperimentale e dei relativi punti di misura.

Le caratteristiche della strumentazione di misura utilizzata sono riassunte nella Tabella 2, mentre per la disposizione dei punti di rilevamento si rimanda alle Figura 1 e Figura 2. Le misure di pressione e temperatura effettuate, unitamente ad alcune ipotesi semplificative ed allutilizzo di un software dedicato, hanno permesso di conoscere le propriet termodinamiche della miscela acqua-ammoniaca nei diversi punti della macchina, mentre le misure di portata e temperatura dellacqua nei tre circuiti hanno consentito di valutare le potenze scambiate. Sono infine calcolate le portate di miscela che circolano allinterno dei diversi rami della macchina e le prestazioni della macchina stessa al variare delle condizioni sugli scambiatori di calore.
Tabella 2: caratteristiche della strumentazione di misura utilizzata.

Grandezza p T Q

U.M. bar C l/h

Strumento Trasduttore ad estensimetri Termocoppie T Asametro

Incertezza 1 % F.S. 0,5 C Max 5 %

3. Caratterizzazione sperimentale della macchina La campagna di prove sperimentali condotta ha avuto lobiettivo di valutare le prestazioni della macchina ad assorbimento e di mettere a punto un modello numerico affidabile che ne simulasse il funzionamento. A partire dalle condizioni di riferimento riportate in Tabella 3, sono state eseguite prove variando portata e temperatura dellacqua in ingresso a generatore, condensatore ed evaporatore, variando la portata di soluzione povera e la concentrazione di ammoniaca nella soluzione ricca. La medesima tabella mostra anche i valori assunti dalle grandezze durante le diverse prove che, occorre specificare, sono state condotte modificando un solo parametro alla volta mentre i rimanenti assumevano i valori di riferimento (ovviamente questa procedura stata eseguita prima con una concentrazione di refrigerante nella soluzione ricca xAMMONIACA, SOL. RICCA = 40 % e successivamente con una concentrazione xAMMONIACA, SOL. RICCA = 45 %).

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Tabella 3: parametri investigati nella campagna sperimentale e loro intervallo di variazione (in grassetto le condizioni di riferimento).

Parametri di controllo xAMMONIACA, SOL. RICCA [%] QACQUA, IN GENERATORE [l/h] TACQUA, IN GENERATORE [C] QACQUA, IN CONDENSATORE [l/h] TACQUA, IN CONDENSATORE [C] QACQUA, IN EVAPORATORE [l/h] TACQUA, IN EVAPORATORE [C] QSOL POVERA [kg/h]

Intervallo di variazione 40; 45 1200; 1800; 2400; 3000; 3600 80; 90; 100; 110 1200; 1500; 1800; 2100; 2400 30; 32; 34; 36; 38 1200; 1500; 1800; 2100; 2400 11; 13; 15; 17; 19 80; 100; 120; 140; 160

3.1 Influenza di portata e temperatura dellacqua in ingresso al generatore. La prima serie di prove stata condotta con lintenzione di valutare linfluenza di portata e temperatura dellacqua in ingresso al generatore poich tali parametri determinano estensione e tipo di collettore da installare nel sistema. I risultati in funzione della portata sono rappresentati in Figura 3 ed evidenziano un modesto incremento delle prestazioni della macchina (maggiormente marcato per la concentrazione pi elevata) allaumentare della portata dacqua in ingresso al generatore. Per comprendere il motivo di questo andamento occorre ragionare a potenza termica scambiata al generatore ed a temperatura dellacqua in ingresso al generatore costante2 e considerare che ad un incremento della portata corrisponde un aumento della temperatura di uscita dellacqua dal generatore. Questo comporta un innalzamento delle pressioni operative di condensatore ed evaporatore, un miglioramento delle condizioni di scambio termico ed un incremento della potenza termica che acqua ed ammoniaca si scambiano nellevaporatore. Poich la potenza fornita al generatore costante, il C.O.P. aumenta.
0,7 0,6 0,5

C.O.P.

0,4 0,3 0,2 0,1 0 600

45 % 40 %

1200

1800

2400

3000

3600

4200

QACQUA, IN GENERATORE [l/h]

Figura 3: andamento del C.O.P. in funzione della portata di acqua in ingresso al generatore.

Per quanto concerne linfluenza della temperatura, i dati ottenuti sono raffigurati nella Figura 4 e mostrano che esiste un valore di soglia per tale temperatura (pari a circa 80 C, cui corrisponde una TGENERATORE 75 C) al di sotto del quale la macchina ad assorbimento non funziona e che occorrono comunque temperature elevate affinch i coefficienti di
Tutte le ipotesi adottate per giustificare gli andamenti delle prestazioni della macchina ad assorbimento in funzione delle grandezze indagate sono verificate e confortate dalle misure sperimentali.
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prestazione siano accettabili. In ogni caso, allaumentare della temperatura dellacqua in ingresso al generatore le prestazioni della macchina migliorano e questo facilmente spiegabile considerando il ciclo ad assorbimento come lunione di un ciclo inverso e di un ciclo di potenza in cui incrementata la temperatura superiore del ciclo di potenza che, pertanto, ha rendimenti di conversione migliori.
0,7 0,6 0,5

C.O.P.

0,4 0,3 0,2 0,1 0 70 80 90 100 110 120

45 % 40 %

TACQUA, IN GENERATORE [C]

Figura 4: andamento del C.O.P. in funzione della temperatura dellacqua in ingresso al generatore.

3.2 Influenza di portata e temperatura dellacqua in ingresso al condensatore. I dati delle prestazioni della macchina in funzione della portata dacqua in ingresso al condensatore sono rappresentati nella Figura 5 ed evidenziano, nuovamente per la concentrazione pi elevata, un miglioramento del C.O.P. della macchina allaumentare della portata dacqua. Considerando costanti la potenza termica scambiata nel condensatore e la temperatura dellacqua in ingresso, un aumento di portata provoca una diminuzione della temperatura di uscita dellacqua dal condensatore, una diminuzione della pressione di condensazione ed un miglioramento delle prestazioni della macchina.
0,7 0,6 0,5

C.O.P.

0,4 0,3 0,2 0,1 0 900

45 % 40 %

1200

1500

1800

2100

2400

2700

QACQUA, IN CONDENSATORE [l/h]

Figura 5: andamento del C.O.P. in funzione della portata dacqua in ingresso al condensatore.

Linfluenza della temperatura dellacqua in ingresso al condensatore sulle prestazioni della macchina raffigurata nella Figura 6. I dati sperimentali mostrano una diminuzione
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delle prestazioni della macchina allaumentare di tale temperatura e la spiegazione di questo andamento risiede nellincremento della pressione di condensazione, provocato dallaumento della temperatura dellacqua, che comporta una maggior entalpia della miscela bifase in ingresso allevaporatore, una maggior potenza termica in ingresso al generatore (necessaria per aumentare la portata di vapore refrigerante al fine di mantenere costante la potenza termica scambiata allevaporatore) e la corrispondente diminuzione del C.O.P.
0,7 0,6 0,5

C.O.P.

0,4 0,3 0,2 0,1 0 28 30 32 34 36 38 40

45 % 40 %

TACQUA, IN CONDENSATORE [C]

Figura 6: andamento del C.O.P. in funzione della temperatura dellacqua in ingresso al condensatore.

3.3 Influenza di portata e temperatura dellacqua in ingresso allevaporatore. Le ultime prove condotte sugli scambiatori di calore hanno valutato leffetto di portata e temperatura dellacqua in ingresso allevaporatore. I risultati ottenuti in funzione della portata sono mostrati nella Figura 7 ed evidenziano un incremento del C.O.P. allaumentare della portata stessa. Infatti, a parit di potenza termica scambiata nellevaporatore e di temperatura dellacqua in ingresso, lincremento di portata comporta un incremento della temperatura di uscita dellacqua, un innalzamento della pressione di evaporazione ed un miglioramento del C.O.P. della macchina.
0,7 0,6 0,5

C.O.P.

0,4 0,3 0,2 0,1 0 900

45 % 40 %

1200

1500

1800

2100

2400

2700

QACQUA, IN EVAPORATORE [l/h]


Figura 7: andamento del C.O.P. in funzione della portata dacqua in ingresso allevaporatore.

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Linfluenza della temperatura dellacqua in ingresso allevaporatore sulle prestazioni della macchina presentata nel diagramma di Figura 8. Landamento dei risultati ottenuti indica unindipendenza delle prestazioni della macchina in funzione del parametro analizzato e la spiegazione di questo risiede nella logica di controllo di cui la macchina stata dotata, logica di controllo che agisce in modo da mantenere costante la pressione di evaporazione al variare della temperatura dellacqua in ingresso allevaporatore al fine di incrementare il surriscaldamento del vapore per ridurre la differenza di temperatura tra i due fluidi.
0,7 0,6 0,5

C.O.P.

0,4 0,3 0,2 0,1 0 9 11 13 15 17 19 21

45 % 40 %

TACQUA, IN EVAPORATORE [C]


Figura 8: andamento del C.O.P. in funzione della temperatura dellacqua in ingresso allevaporatore.

3.4 Influenza della portata di soluzione povera. Lultima serie di prove condotte ha analizzato leffetto della variazione della portata di soluzione povera, regolabile agendo sulla valvola posta sul ramo di ritorno dal generatore, sulle prestazioni della macchina. Il diagramma di Figura 9 mostra i dati sperimentali che, per entrambe le concentrazioni, evidenziano una riduzione delle prestazioni della macchina causato dallincremento di potenza termica richiesta per la produzione della portata di vapore refrigerante in uscita dal generatore a parit di potenza frigorifera.
0,7 0,6 0,5

C.O.P.

0,4 0,3 0,2 0,1 0 60 80 100 120 140 160 180

45 %
40 %

QSOL DEBOLE [kg/h]

Figura 9: andamento del C.O.P. in funzione della portata di soluzione povera.

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3.5 Simulazioni numeriche Sulla base dei dati ottenuti, stato messo a punto un codice di calcolo in grado di simulare le prestazioni della macchina in regime stazionario al variare dei parametri di funzionamento analizzati. Poich tutte le prove effettuate hanno evidenziato prestazioni della macchina migliori per titolo di ammoniaca nella soluzione ricca xAMMONIACA, SOL .RICCA = 45 %, sono state eseguite diverse simulazioni volte a studiare landamento del C.O.P. al variare proprio di questo parametro per condizioni operative di riferimento. I dati ottenuti sono riportati in Figura 10 ed indicano che allaumentare della concentrazione di ammoniaca nella soluzione ricca le prestazioni della macchina migliorano, fino ad un limite xAMMONIACA, SOL. RICCA = 53 %, cui corrisponde un C.O.P. = 0,66, poich le condizioni di scambio termico di generatore ed assorbitore migliorano, riducendo la potenza da fornire al generatore a parit di potenza termica scambiata allevaporatore.
0,7 0,6 0,5

C.O.P.

0,4 0,3 0,2 0,1 0 0,38

0,40

0,42

0,44

0,46

0,48

0,50

0,52

0,54

0,56

0,58

XRICCA [kgAMMONIACA/kgTOTALI]
Figura 10: risultati delle simulazioni delle prestazioni della macchina in funzione della concentrazioni di ammoniaca. Condizioni operative di riferimento.

4. Accoppiamento con i collettori solari Caratterizzate sperimentalmente e numericamente le prestazioni della macchina ad assorbimento, lattenzione degli studi si rivolta allenergia solare, affrontando i problemi di analisi e scelta dei collettori da installare nel sistema, di dimensionamento del serbatoio di accumulo e di scrittura del codice atto a simularne il funzionamento. Obiettivo di questa fase stata la simulazione del funzionamento del sistema macchina ad assorbimentocollettori solari nel suo complesso e la sua ottimizzazione. 4.1 Scelta dei collettori La scelta dei collettori solari da accoppiare alla macchina ad assorbimento sicuramente un aspetto delicato da affrontare poich questi devono soddisfare sia il vincolo della potenza termica da fornire al generatore per la produzione della portata di vapore refrigerante, sia il vincolo della temperatura alla quale tale potenza deve essere prodotta affinch la macchina effettivamente funzioni (si confrontino i risultati ottenuti in funzione della temperatura dellacqua in ingresso al generatore). Tra i due aspetti considerati, il problema della potenza risolvibile incrementando la superficie esposta alla radiazione solare, mentre il problema della temperatura trova generalmente soluzione nellutilizzo di collettori tecnologicamente avanzati. Per gli studi effettuati, tuttavia, la scelta ricaduta su collettori piani

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anche se la temperatura di stagnazione3 tipica di tale tipologia di collettori dellordine di TSTAGN = 120 C, valore prossimo al valore di temperatura richiesto dalla macchina per il suo corretto funzionamento. Le caratteristiche dei collettori utilizzati per la simulazione numerica sono riportate nella Tabella 4.
Tabella 4: dati tecnici e prestazioni dei pannelli solari considerati.

Max p operativa [bar] T stagnazione4 [C] 0 1 [W/m2K] 2 [W/m2K2]

Collettore 1 Collettore 2 Collettore 3 6 6 6 150 150 150 0,723 0,682 0,752 2,65 4,30 6,44 0,011 0,0077 0,0214

4.2 Serbatoio di accumulo Un secondo importante aspetto connesso con lutilizzo dellenergia solare quello della disponibilit, intendendo con questo termine sia la mancanza totale di radiazione solare, sia la presenza parziale, caratterizzata per da intensit inferiore al valore strettamente necessario per soddisfare le richieste istantanee. Naturale soluzione a questo problema la realizzazione di un sistema di accumulo dal quale prelevare energia durante i periodi in cui la fonte primaria scarsamente o per nulla disponibile. Le problematiche tipiche di questi dispositivi sono la scelta del tipo di accumulo (accumulo a miscelazione piuttosto che a stratificazione), della temperatura di accumulo (accumulo caldo, ovvero a monte del generatore, oppure accumulo freddo, ovvero a valle dellevaporatore) ed il dimensionamento del serbatoio che realizza laccumulo stesso. Poich il presente studio ha avuto lobiettivo di simulare il funzionamento del sistema in regime stazionario, il problema di scelta, dimensionamento e descrizione del funzionamento del serbatoio di accumulo stato trascurato. 4.3 Simulazioni impianto Per ciascuno dei collettori di Tabella 4 stata valutata la superficie esposta5 e scritta la parte di codice atta a simularne il comportamento al variare di irraggiamento solare, temperatura dellacqua in ingresso e temperatura ambiente. Introdotto nel programma di simulazione della macchina ad assorbimento, questo ha permesso di realizzare diverse simulazioni del sistema in regime stazionario, valutarne le prestazioni ed ottimizzarlo. I risultati sono riassunti nella Tabella 5 ed evidenziano una potenza massima di raffreddamento pari a WEVA = 8,9 kW ed un rendimento complessivo del sistema SISTEMA = 0,3, ottenuto in corrispondenza di una temperatura del generatore pari a TGENERATORE = 100 C (si noti che la ricerca del punto di massime prestazioni stata effettuata variando anche i prodotti UA degli scambiatori di calore). Il motivo per cui la temperatura del generatore che massimizza il rendimento cos bassa si spiega considerando che il sistema un sistema termodinamico in cascata, per cui il rendimento complessivo dato dal prodotto dei rendimenti (efficienze) dei singoli componenti e che al diminuire della temperatura del fluido in uscita dai collettori solari aumenta il rendimento dei collettori stessi ma diminuisce lefficienza della macchina ad assorbimento. La temperatura di massima efficienza nascer quindi dal compromesso dei due effetti menzionati.
Si definisce temperatura di stagnazione di un collettore solare, il valore di temperatura del fluido termovettore in uscita dal collettore al quale il collettore stesso ha efficienza nulla. In altre parole, la massima temperatura che una portata nulla di fluido termovettore raggiunge alluscita del collettore. 4 TAMB = 30 C, G = 800 W/m2. 5 Il dimensionamento della superficie effettuato scegliendo un valore dellirraggiamento solare, calcolando il rendimento del collettore (con la notazione di Tabella 4, risulta COLL = 0 1(TMEDIA,FLUIDOTAMBIENTE)/G 2( TMEDIA,FLUIDO-TAMBIENTE)2/G con G = irraggiamento solare [W/m2]) e la superficie corrispondente per una data potenza termica in ingresso al generatore, risultando SESPOSTA = WGEN/(G COLL).
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Tabella 5: prestazioni del sistema analizzato nel punto di ottimizzazione numerica (TAMB = 30 C, G = 800 W/m2).

xAMMONIACA,SOL.RICCA [%] WGEN [kW] WCOND [kW] WEVA [kW] WASS [kW] C.O.P. COLLETTORI SISTEMA

53 13 9,6 8,9 12,3 0,69 0,43 0,30

5. Conclusioni e sviluppi futuri Articolato nelle fasi di riprogettazione della macchina, conduzione di prove sperimentali e scrittura di un codice numerico di simulazione, il lavoro svolto ha permesso di caratterizzare il funzionamento in regime stazionario di una macchina ad assorbimento, modificata per permetterne laccoppiamento con i collettori solari, al variare delle condizioni di portata e temperatura in ingresso a generatore, condensatore ed evaporatore e della portata di soluzione debole. La successiva scrittura di un codice di calcolo ha consentito di simularne il funzionamento (sempre in regime stazionario) in condizioni non direttamente indagate al fine di trovare il punto di massima efficienza sia della macchina singola, sia del sistema macchina ad assorbimento-collettori solari nel suo complesso. Per completare gli studi occorre analizzare il sistema da un punto di vista dinamico, realizzando prove di tipo sperimentale ed un modello numerico al fine di trovarne la miglior configurazione compatibile coi vincoli di massimizzare le prestazioni del sistema e minimizzare, per quanto possibile, la superficie dei collettori ed il volume del serbatoio di accumulo. La ricerca sar completata dalla predisposizione di un prototipo in contesto civile od industriale e dalla caratterizzazione del suo funzionamento stagionale (od annuale). Ringraziamenti Il presente articolo origina dai lavori di tesi che gli ingg. Marco Bressan, Stefano De Antonellis e Gianluca Tanda hanno svolto presso i laboratori della Delft University of Technology, Faculty of Mechanical Engineering, The Energy Technology Section. Alle persone ed allistituzione accademica i pi sentiti ringraziamenti. Bibliografia (1) Bressan M., De Antonellis S., 2002 Redesign of a direct fired ammonia water absorption chiller for adaptation to solar driven air conditioning mode, Politecnico di Milano, Tesi di Laurea A.A. 2001/2002 (2) Tanda G., 2003 Optimization of a solar ammonia absorption chiller Politecnico di Milano, Tesi di Laurea A.A. 2003/2004 (3) Cucumo M.A. Marinelli V. Oliveti G., 1994 Ingegneria solare principi ed applicazioni, Pitagora editrice Bologna (4) Lazzarin R., 1983 Lenergia solare e la produzione del freddo, PEG Editore (5) Herold K.E. Radermacher R. Klein S.A., 1996 Absorption Chillers and Heat Pumps, CRC Press (6) Ziegler B. Trepp C., 1984 Equation of state for ammonia-water mixtures, Revue international du froid, 7, 101-106 (7) Taborek J., 1998 Heat exchanger design handbook, vol. 1,2,3, Begel House

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