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FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE GEOLOGICHE CURRICULUM IN RISCHIO IDROGEOLOGICO
RELAZIONE FINALE DEL CORSO DI RILEVAMENTO II: relazione geologica dellarea n. 1 e 2 (Punta due Frati Punta Mugnone)
Escursione dal 18/05/2012 al 28/05/2012 presso Marettimo, arcipelago delle Egadi (TP)
Sommario
1. Introduzione ................................................................................................................................ 4 1.1 Area di studio e obiettivi del lavoro ...................................................................................... 4 1.2 Clima, vegetazione e aspetti geografici................................................................................. 5 2. Inquadramento geologico regionale ............................................................................................ 6 2.1 Inquadramento geologico dellisola ...................................................................................... 9 3. Rilevamento sul campo ............................................................................................................. 12 Affioramento 1: calcari dolomitici grigio chiari (unit 13 carta ABATE et al., 1996; Fm. Sciacca Carta CARG, D'ANGELO et al., 2005) .......................................................................... 13 Affioramento 2: calcari dolomitici con presenza di un sottile livello marnoso (unit 13 carta ABATE et al., 1996; Fm. Sciacca Carta Carg, D'ANGELO et al.,2005). ...................................... 16 Affioramento 3: banchi calcarei presenti sulla costa ovest (unit 15 carta ABATE et al., 1996; Fm. Sciacca Carta Carg, D'ANGELO et al.,2005). ..................................................................... 19 Descrizione depositi recenti ...................................................................................................... 21 Osservazioni su elementi tettonici allinterno dellarea di studio. ............................................ 26 3.1 Conclusioni.......................................................................................................................... 28 4. Elementi di geologia applicata .................................................................................................. 32 4.1 Caratteri geomorfologici generali dellarea di studio ......................................................... 32 4.2 Stabilit dei versanti ............................................................................................................ 35 4.3 Idrogeologia ........................................................................................................................ 36 Bibliografia.................................................................................................................................... 37
1. Introduzione
1.1 Area di studio e obiettivi del lavoro
Questa relazione il risultato finale della campagna di rilevamento svoltasi dal 18 maggio 2012 al 28 maggio 2012 a Marettimo, isola pi occidentale dellarcipelago delle Egadi in Sicilia (fig.1.1), con lo scopo di realizzare una carta geologica dellarea. Lisola di Marettimo si trova a 40 km a Ovest di Trapani e ricade amministrativamente nel Comune di Favignana, principale isola delle Egadi. Larea di studio n.1 e 2 ricadono nella zona nord-occidentale dellisola (riquadro rosso fig.1.1), a circa 8 km dallunico centro abitato dellisola. Laccessibilit della zona garantita grazie a un solo sentiero che percorre parte della costa orientale dellisola e tutta la costa settentrionale per terminare nella zona denominata Punta Mugnone, estremo Nordoccidentale dellisola.
Fig. 1.1 Inquadramento geografico generale (nel riquadro in basso a sinistra) e di dettaglio con individuazione con perimetro di colore rosso dellarea di studio.
Gli obiettivi del lavoro hanno richiesto una serie di indagini che possiamo sintetizzare principalmente come: identificazione delle formazioni litologiche affioranti; individuazione di contatti tettonici e/o stratigrafici tra le varie unit; dati sullorientazione di strutture geologiche presenti (foliazioni, faglie, pieghe ecc); osservazione e interpretazione di foto aeree relative allarea di studio; valutazione della distribuzione di depositi quaternari di natura continentale e marina e di fenomeni franosi.
Le condizioni climatiche e topografiche dellisola non sono favorevoli allo sviluppo della vegetazione poich viste la pendenza dei versanti, le estati secche e la scarsa presenza di suolo la ritenzione idrica tuttaltro che facilitata. Le piante hanno dovuto sviluppare caratteristiche particolari per trattenere e captare lacqua. Alcune di queste caratteristiche adattative al clima dellisola hanno favorito la stabilizzazione del substrato limitando lerosione dovuta alle piogge battenti e aumentando la permeabilit del terreno grazie alle radici profonde degli arbusti mediterranei.
Fig. 2.1 Evoluzione del sistema piattaforma bacino della Sicilia occidentale.
Marettimo ma pi in generale larcipelago delle Egadi costituiscono la base delledificio tettonico studiato nella Sicilia occidentale, costituito completamente da sedimenti di piattaforma carbonatica del Trias superiore-Giura inferiore. Lestensione di queste piattaforme (fig. 2.2) era notevole infatti sono stati individuati dai vari autori cinque domini: pre-Panormide, Panormide, Trapanese, Saccense e Ibleo. Marettimo ricadeva nel dominio pre-Panormide che era adiacente al dominio Panormide. 7
Fig.2.2 mappa tettonica della Sicilia che rappresenta le principali unit paleogeografiche del sistema thrust belt (CALDARELLI et al.2011).
La successione Pre-Panormide, affiorante nella Sicilia occidentale costituita da calcari e dolomie di piattaforma carbonatica del Trias-Lias inferiore passanti verso lalto a depositi giurassici di scarpata-bacino o di piattaforma pelagica. Eventi di rifting coinvolsero localmente lampio dominio di mare basso a partire dal Trias superiore. Le principali strutture distensive dovute alla subsidenza termica sembrano interessare il tetto della piattaforma carbonatica Triassico-Liassica con la formazione di margini e bacini. Durante il Giurassico larea siciliana fu interessata da profonde modificazioni della paleogeografia e variazioni laterali di facies in risposta alla tettonica distensiva, con direzione nord, legata ai movimenti trascorrenti sinistri tra Africa ed Europa (Dewey et al., 1989). In conclusione le isole Egadi rappresentano il lembo emerso della catena montuosa sottomarina che collega la catena maghrebide-siciliana con quella tunisina. Le isole fanno parete del thrust belt delle Egadi che risulta costituito da un sistema di unit strutturate secondo geometria ramp and flat vergenti verso sud e sud-est (CATALANO et al., 1985). La strutturazione avvenuta dopo la rotazione del blocco sardo-corso che ha portato allapertura del bacino tirrenico, avvenuta nel Miocene medio-superiore. La successione dellisola di Marettimo costituita da terreni carbonatici e terreni clastico-terrigeni appartenenti al dominio pre-Panormide di et mesozoica su cui poggiano in discordanza angolare depositi Plio-Quaternari. 8
DOLOMIE ENTEROLITICHE E MARNE BITUMINOSE: dolomie calcaree grigionere, bituminose, dolomie stromatolitiche e loferitiche con frequenti strutture da dissecamento e sottili livelli evaporitici. Verso lalto sono presenti intercalazioni di argilliti policrome e marne giallastre dolomitizzate a volte bituminose riconosciute come DEMa. Nella porzione mediana sono presenti intercalazioni di lave basaltiche fortemente alterate (DEMb) Lambiente deposizionale ricade nella fascia che va dalla laguna aperta fino a sabka. Queste intercalazioni affiorano in maniera rappresentativa nella sella presente nella parte SE dellisola con un assetto medio di N45E- 30 S. Spessore: 350-500 m. Et: Triassico superiore Liassico inferiore.
FORMAZIONE DI MONTE FALCONE: costituita da dolomie cristalline massive o mal stratificate, a luoghi sono presenti sottili livelli di marne giallastre e calcari entrambi fortemente dolomitizzati. Lambiente deposizionale: scarpata superiore di piattaforma carbonatica. Spessore: 100 - 150 m Et: Liassico inferiore. FORMAZIONE DI PIZZO SCATURRO: Calcilutiti e calcisiltiti a liste e noduli di selce, sottilmente stratificate, contengono radiolari, ammoniti, lamellibranchi. A varie altezze sono presenti intercalazioni di torbiditi carbonatiche oolitico-bioclascitche con alghe. Ambiente deposizionale di scarpata. Spessore: 80 - 100 m. Et: Lias superiore Dogger inferiore.
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FORMAZIONE DI BUCCHERI: questa rappresenta lunit litostratigrafica pi recente affiorante a Marettimo ed costituita da marne, argilliti silicee e radiolariti policrome contenenti intercalazioni di calcareniti e calciruditi torbiditiche. Infatti lambiente deposizionale di scarpata ed simile alla Fm. di Pizzo Scaturro che si trova al di sotto e in discordanza con la Fm. di Buccheri. Spessore: 30 - 50 m. Et: Malm.
Su questi terreni mesozoici in discordanza angolare poggiano: brecce, conglomerati e calcareniti (Pleistocene inferiore) conglomerati con matrice sabbiosa, calcareniti e sabbie (Tirreniano)
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Affioramento 1: calcari dolomitici grigio chiari (unit 13 carta ABATE et al., 1996; Fm. Sciacca Carta CARG, D'ANGELO et al., 2005)
Seguendo il sentiero forestale che percorre la costa settentrionale dellisola, circa allaltezza di Punta Galera (fig.3.1) possibile osservare unestesa parete a picco sul sentiero costituita da calcari dolomitici di colore grigio chiaro.
Laffioramento caratterizzato da banchi piano paralleli di roccia calcareo dolomitica. La stratificazione tabulare e gli spessori dei singoli banchi pu anche superare il metro. In fig. 3.2 si pu osservare come allinterno dei singoli banchi non siano visibili strutture sedimentarie rilevanti. Eventuali strutture potrebbero essere state obliterate dalla dolomitizzazione.
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Verticalmente si osservato come tra i diversi banchi siano presenti livelli terrigeni marnosi di medio spessore (< 1m) che formano piccole cenge visibili in lontananza sul sentiero (fig. 3.3). Lambiente di formazione dei banchi calcareo-dolomitici pu essere attribuito a una facies di laguna di retroscogliera come indicato anche dalla cartografia esistente CARG (D'ANGELO et al., 2005). Grazie alla subsidenza della piattaforma carbonatica si sono formati questi potenti banchi.
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Figura 3.3 presenza di livelli marnosi di spessore medio, testimoniati dalla presenza di piccole cenge (freccia arancione) lungo la parete.
Secondo la cartografia esistente, questo primo affioramento appartiene alla Formazione di Sciacca secondo gli autori della carta del progetto CARG (DAngelo et al.,2005). Invece secondo Abate et al. (1996) appartiene allunit numero 13 dellunit monte Falcone. Confrontando le due unit con il rilevamento e le osservazioni svolte, si ritiene che laffioramento sia descritto con pi precisione dalla legenda CARG che descrivere parte della Formazione Sciacca come: ...passanti lateralmente e verso lalto a dolomie e calcari dolomitici grigio biancastri, in banchi piano paralleli con spessore da 50 a 150 cm .
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Affioramento 2: calcari dolomitici con presenza di un sottile livello marnoso (unit 13 carta ABATE et al., 1996; Fm. Sciacca Carta Carg, D'ANGELO et al.,2005).
Spostandosi verso ovest di circa 330 metri rispetto al primo affioramento sul sentiero settentrionale stato osservato la variazione laterale della formazione di Sciacca, individuata nel primo affioramento. La particolarit individuata nel rilevamento la comparsa di questo strato marnoso di spessore variabile dal decimetro (fig.3.4) al mezzo metro (fig. 3.5) poich probabilmente la zona stata colpita maggiormente dalle intense spinte tettoniche compressive mioceniche.
Figura 3.4 particolare dellaffioramento numero 2, ben visibile la struttura sigmoide dello strato marnoso.
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