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Scheda 6 Trattamento acque e tecnologia dellimpianto
Lacqua lelemento ideale per la prolificazione dei batteri in acqua nata la vita Norme igieniche e regolamentazioni generali delle piscine
Le piscine devono presentare specifici requisiti igienico-ambientali tali da consentirne la balneazione secondo le norme previste. Tali requisiti riguardano: - il trattamento delle acque della piscina e la conduzione dellimpianto tecnologico, - la pulizia e manutenzione degli ambienti attigui alla vasca (spogliatoi, bagni, docce, ecc...), - le tipologie costruttive ideali alluso e alla gestione degli impianti sportivi.
IN EMILIA ROMAGNA SI FA DI NORMA RIFERIMENTO DELLATTO DINTESA CONFERENZA STATO-REGIONI 2003 (vedi tabella A riepilogativa allegata a fondo scheda sui requisiti che deve avere lacqua di immissione e lacqua di vasca)
Il trattamento delle acque
L acqua immessa in una piscina deve garantire requisiti igienico-sanitari tali da non diventare fonte di malattie causate da microrganismi patogeni. Per ottenere questo si deve ricorrere all uso di specifici prodotti chimici ed al controllo di alcuni parametri fondamentali quali:
- Cloro - PH
Il cloro
I prodotti a base di Cloro sono i pi diffusi, economici e sicuri per mantenere lacqua della piscina limpida, priva di vettori di malattie e sanificata. Il cloro utilizzato per la disinfezione dellacqua pu presentarsi sotto diverse forme, le principali sono: - Ipoclorito di Sodio - Ipoclorito di Calcio - Cloroisocianurati (il pi diffuso).
Questi composti hanno tutti una propriet in comune cio la capacit, una volta disciolti in acqua, di liberare Acido Ipocloroso oltre ad altre sostanze secondarie del prodotto usato. E proprio lAc. Ipocloroso infatti lagente chimico ritenuto responsabile dellazione battericida e sanificante oltre che dellazione ossidante che permette di distruggere gli agenti inquinanti presenti nellacqua. La propriet dellAc. Ipocloroso attribuita alla sua capacit di diffondersi attraverso la membrana cellulare e raggiungere le parti vitali della cellula batterica o virale.
Gli agenti inquinanti in una piscina
SOSTANZE ORGANICHE: - particelle organiche VIVE (batteri, funghi e virus), - particelle organiche MORTE (olii, grassi, urine, capelli, ecc.).
SOSTANZE INORGANICHE: - sali o altri residui.
Le particelle VIVE si sviluppano su substrati formati da particelle MORTE, quando lacido ipocloroso viene a contatto con questi aggregati, prima uccide la particella viva, dopo, a contatto con le particelle morte, si trasforma generando dei residui a base soprattutto di azoto amminico, tra cui le CLOROAMMINE.
Societ Nazionale di Salvamento Sezione di Bologna Scheda 6 pag 2 Stadi di combinazione del cloro
A seconda dello stadio di combinazione dellAc. Ipocloroso con la sostanza inquinante presente in vasca i composti a base di Cloro vengono definiti per convenzione nei seguenti modi:
- Cloro Attivo: la quantit di Ac. Ipocloroso presente in acqua che deve ancora aggredire gli agenti inquinanti.
- Cloro Combinato: la quantit di Ac. Ipocloroso che ha gi effettuato la sua azione disinfettante sugli agenti inquinanti. Il Cloro Combinato spesso sotto forma di Cloroammine: questi composti sono i responsabili delle irritazioni agli occhi, alle mucose o della famosa puzza di cloro. - Cloro Attivo Totale: Cloro Libero+ Cloro Combinato.
Altri prodotti secondari che si sviluppano nelle reazioni chimiche presenti in acqua sono:
- Cloruri: rappresentano il residuo dato dalla degradazione dellAc. Ipocloroso in acqua. Un eccesso di Cloruri pu sottintendere un eccessivo inquinamento, un insufficiente ricambio giornaliero di acqua od un troppo elevato numero di bagnanti.
- Acido Isocianurico: un residuo specifico dei disinfettanti a base di cloro isocianurati, non ha niente a che fare con il Cianuro, non arreca problemi ai bagnanti ma pu ridurre il potere disinfettante del Cloro se non contenuto entro i limiti.
Il pH
Il PH in piscina tende a fluttuare per un continuo apporto di sostanze organiche da parte dei bagnanti, per effetto della clorazione, per il continuo ricambio parziale dellacqua, per la pioggia e altre cause. Quando il pH sale, cio l acqua diventa pi basica opportuno abbassarlo immettendo in acqua un Acido. (generalmente Ac. Solforico tamponato). La normativa prevede per le piscine un PH che varia da 6.5 a 7.5, tuttavia la pratica ci insegna che valori di pH ottimali si hanno rimanendo in un range minore che di solito si attesta tra 7.2-7.6.
Mantenere un pH adeguato ha le seguenti funzioni: - aiuta il Cloro nella sua azione disinfettante, - riduce le incrostazioni sullimpianto, - rende pi gradevole la balneazione da parte dei bagnanti.
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Determinazione di cloro e pH
Per la determinazione del Cloro presente nellacqua e del suo pH vengono utilizzati in piscina, principalmente 2 tipologie di strumenti:
Kit Colorimetrico: con una apposita provetta viene prelevata lacqua, alla quale viene aggiunto un reagente in pastiglie denominato DPD 1 e DPD 3 per il Cloro Attivo e Tot. e PHENOL RED per il pH. A seconda della colorazione assunta dallacqua nella provetta si determina il valore, confrontandolo con una scala colorimetrica posta sul kit stesso. E lo strumento meno costoso, il pi pratico ed il pi veloce.
Fotometro: uno strumento posto generalmente dentro una apposita valigetta o inserito in centralina, che in grado di determinare i valori di Cloro e pH in maniera automatica. Inserendo la provetta con lacqua e il reagente nellapposito vano lo strumento legge i valori e li segnala sul display.
Il reintegro giornaliero dacqua
Lacqua della piscina ricircola disinfettandosi e filtrandosi continuamente, ma questo non sufficiente a garantire qualit, pertanto previsto un ricambio di acqua quotidiano in proporzione alla dimensione dellimpianto: in particolare ci deve essere un ricambio giornaliero sufficiente a tenere la concentrazione di cloro combinato sotto i 0,4 mg/l. Due volte allanno la vasca andrebbe vuotata completamente, disinfettata e riempita nuovamente.
La termoventilazione nelle piscine
Nella maggior parte degli impianti natatori il riscaldamento dellambiente vasca avviene tramite un impianto di trattamento e ventilazione di aria calda. Pur non essendoci delle Normative che regolano lambiente vasca gli accorgimenti da tenere in considerazione sono: - i getti di aria calda non devono colpire direttamente i bagnanti, - detti getti dovrebbero essere indirizzati direttamente sulle vetrate pi esposte ad appannamento, - in abbinamento allimpianto di ventilazione in entrata necessario un impianto di estrazione dellaria umida in uscita, - la temperatura dellaria dovrebbe essere pi bassa di quella dellacqua di 3/4C, - la percentuale di umidit ottimale attorno al 50%.
Sanificazione ambientale (Pulizia degli ambienti attigui alla vasca)
L igiene degli ambienti esterni pu essere ottenuta mediante abbondanti lavaggi con Additivi Chimici di diverse caratteristiche, prima e dopo l ingresso del pubblico. E opportuno alternare disinfettanti a base di Sali Quaternari dAmmonio, efficaci contro la parte batterica dello sporco, e detergenti a Base Anfotera (composti di natura chimica tale da comportarsi da acido in presenza di sostanze basiche e viceversa) efficaci contro la formazione e sedimentazione di calcare ed altro sporco inorganico. Alternare i vari tipi di prodotto fa si che Batteri, Virus e Funghi non abbiano la possibilit di adattarsi al singolo tipo di disinfettante.
Societ Nazionale di Salvamento Sezione di Bologna Scheda 6 pag 4 Il registro dellimpianto Tutti i valori che si misurano nellacqua della piscina (cloro, pH, T, n bagnanti, ecc) vanno segnati ogni 2 ore nel registro dellimpianto, a disposizione del gestore e dellautorit di controllo (ASL)
Piscina___________________ - REGISTRO GIORNALIERO del MESE _____________ VALORI CHIMICI A NORMA : CL 0.7/1.5 mg/l con Ph 6.5/7.5 Data___________________
ore 8 10 12 14 16 18 20 22 NUMERO BAGNANTI OPERAZIONI PARTICOLARI firma Cl2 Attivo
ore corsi pubb. altro
Cl2 Totale
Ph
VASCA ........ Temp.
Cl2 Attivo
Cl2 Totale
Ph
VASCA ........ Temp.
Cl2 Attivo
Cl2 Totale
Ph
VASCA ........ Temp.
PARAMETRI AMBIENTALI
OPERATORE
contatori GAS LUCE ACQUA
lettura
consumo
note:
Il trattamento chimico dellacqua della piscina fondamentale ma non sufficiente; la disinfezione a base di cloro seve ad eliminare la sostanza organica viva, ma per eliminare definitivamente il substrato su cui la sostanza organica viva forma colonia (ovvero la sostanza organica morta) necessario anche un trattamento meccanico. Sostanze inquinanti in piscina
Sostanze organiche morte Sostanze organiche vive Sono ridotte ed eliminate dal cloro Sono ridotte ed eliminate dal filtro si sviluppano su
Societ Nazionale di Salvamento Sezione di Bologna Scheda 6 pag 5 Limpianto tecnologico
Il percorso dellacqua nellimpianto
Per ottenere il massimo risultato possibile dallimpianto di filtrazione di una piscina assolutamente indispensabile progettare e dimensionare correttamente il sistema di ricircolo dellacqua allinterno della vasca. Con la dicitura sistema di ricircolo si intende il complesso di tubazioni, valvole, pompe, bocchette e componentistica varia che supporta il lavoro dei filtri in s, distribuendo e trasportando lacqua tra i filtri stessi e linterno della vasca. Si deve innanzitutto tenere presente che limpianto di filtrazione di una piscina paragonabile ad un circuito chiuso esclusi i reintegri minimi di Legge e quelli dovuti alle perdite per il controlavaggio dei filtri, evaporazione, ecc. Lacqua della piscina viene continuamente aspirata, filtrata, riscaldata, sterilizzata e rinviata in vasca. Riportiamo di seguito lo schema semplificato di una piscina.
La prima scelta da compiere quella relativa al sistema di distribuzione dellacqua allinterno della vasca. Le soluzioni pi utilizzate, dal punto di vista impiantistico, sono:
Immissione dal fondo, ripresa dalla canalina di sfioro Immissione dalle pareti, ripresa dalla canalina di sfioro Immissione dalle pareti, ripresa dagli skimmers Immissione dalle pareti, ripresa dal fondo Sistema misto che comprende possibili varianti dei suddetti
Il sistema di ricircolo dellacqua nel quale le bocchette di immissione siano posizionate sul fondo della vasca e la ripresa avvenga attraverso canaline di sfioro superficiale posizionate sul perimetro quello attualmente pi diffuso, poich consente di distribuire il flusso dellacqua in modo uniforme per tutto lo spazio della vasca e di raccogliere lacqua superficiale attraverso lo sfioro, eliminando in modo efficace la maggior parte dellinquinamento. Questo sistema richiede la presenza della vasca di compenso mentre nel caso in cui lacqua non venga recuperata dallo sfioro non necessaria la presenza della vasca di compenso e lacqua pu venire convogliata ai filtri mediante tubazioni dirette. Un sistema di distribuzione misto molto diffuso quello che prevede la mandata dalle pareti e la ripresa in parte
Societ Nazionale di Salvamento Sezione di Bologna Scheda 6 pag 6 dallo sfioro ed in parte dal fondo.
Impianto senza vasca di compenso
Impianto con vasca di compenso
La vasca di compenso
Questa vasca, realizzata ad una quota inferiore rispetto al livello della piscina, raccoglie l acqua in eccesso attraverso una o pi tubazioni collegate con gli skimmers o con le canaline. Lacqua allinterno della vasca di compenso arriva per caduta, spinta solamente dalla forza di gravit. Per acqua in eccesso si intende quel volume di acqua che traborda dallo sfioro nel momento in cui i bagnanti, entrando, sostituiscono con i propri corpi, col loro volume. La vasca di compenso dotata di un sistema di immissione automatico dallacquedotto comandato da sonde di livello e da una elettrovalvola tale da permettere il reintegro automatico in caso di eventuali perdite dovute ad evaporazione o al controlavaggio dei filtri. Ancora lassenza della vasca di compenso, oltre ad impedire un sistema di tracimazione che consenta di portare allimpianto di filtrazione in modo rapido lacqua di superficie, generalmente pi inquinata, impedisce anche il controllo automatico del reintegro di acqua proveniente dallacquedotto. Pre-filtrazione
La funzione dei prefiltri soprattutto quella di trattenere corpi grossolani che potrebbero danneggiare le rotanti delle pompe. La pompa posizionata quindi tra prefiltri e filtri, oppure spesso pompa e prefiltri sono incorporati in un unico elemento idraulico. Sono in ogni caso costituiti da un contenitore metallico allinterno del quale presente un cestello di plastica facilmente amovibile, per facilitare la pulizia periodica; solitamente hanno maglie di passaggio di circa 5-8 mm.
Le pompe
Le pompe centrifughe servono a far girare la massa dacqua per tutto limpianto. Per far questo utilizzano la forza centrifuga attraverso la rotazione di pi pale a cucchiaio;lacqua che entra nella parte centrale della pompa viene spinta contro linvolucro sagomato esterno, acquistando, durante questo percorso, lenergia sufficiente per girare nellimpianto. Allinterno della pompa (e conseguentemente allinterno dellimpianto ad esso collegato) si crea quindi una sovrapressione in uscita e una depressione in entrata.
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Schema di funzionamento pompa centrifuga
Elettropompa centrifuga con prefiltro incorporato
Filtri a sabbia
Sono costituiti da recipienti cilindrici che contengono degli strati a granulometria variabile di sabbia quarzifera. Lacqua entra nella parte superiore del filtro dove dei nebulizzatori la fanno cadere sugli strati di sabbia ; scendendo lungo il filtro e passando da granulometrie elevate a granulometrie via via pi ridotte lacqua si depura dai residui pi grossi e poi da quelli pi fini. Dopo un certo tempo di funzionamento, la parte superiore del letto di sabbia risulta inquinata da impurit, fino a determinare una notevole difficolt al flusso dellacqua, ossia perdite di carico che limitano i valori della prevalenza delle pompe utile al fine della perfetta circolazione dellacqua nellimpianto ( pressione di colmate sui manometri dei filtri ). Si procede a questo punto al controlavaggio del filtro, ovvero un lavaggio in contro corrente. In pratica si fa entrare lacqua dalla parte bassa del filtro e la si fa fuoriuscire dalla parte alta, facendole trasportare verso lesterno ( canalizzato allo scarico ) le impurit precedentemente raccolte sulla parte alta del letto filtrante. Va precisato che nel filtro accedono solo impurit di piccole dimensioni. Quelle di dimensioni maggiori vengono direttamente raccolte nel cestello di un prefiltro che posto prima della pompa di circolazione.
Funzionamento filtro a sabbia Blocco di trattamento
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