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Gioco Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Una partita di mosca cieca In etologia, psicologia, e altre scienze del comportamento, per gioco si intende un'attivit volontaria e intrinsecamente motivata, svolta da adulti, bambini, o animali, a scopo ricreativo.[1] ella lingua italiana, la parola !gioco! viene anc"e impiegata in modo pi# speci$ico, ri$erendosi ad attivit ricreative di tipo competitivo, e caratterizzate da obiettivi e regole rigorosamente de$initi %come nel caso dei gioc"i di societ o dei gioc"i da tavolo&. 'lcuni gioc"i possono coinvolgere un solo giocatore %si parla di !solitari!&, ma, nella maggior parte dei casi, essi prevedono una competizione tra due o pi# partecipanti. (ssendo un tratto $ondamentale della natura umana %e condiviso anc"e da numerose altre specie animali&, il gioco ) studiato da numerose discipline %per esempio $iloso$ia, antropologia, psicologia, sociologia&. 'nalogamente, lo studio dei gioc"i in s*, la ludologia, presenta elementi di contatto con numerose altre discipline, incluse alcune legate alla speci$ica natura di alcuni gioc"i %per esempio la statistica per i gioc"i con una signi$icativa componente casuale, o la teoria dei gioc"i per +uelli marcatamente strategici&. Indice
1 ,'approccio $iloso$ico - ,'approccio sociologico . ,'approccio psicologico / 0ipi di gioc"i 1

ote

2 3ibliogra$ia 4 'ltri progetti 5 6ollegamenti esterni

L'approccio filosofico Per approfondire, vedi Gioco (filosofia).

ell'antic"it[-], 'ristotele accost7 il gioco alla gioia e alla virt#, distinguendolo dalle attivit praticate per necessit. Immanuel 8ant de$in9 il gioco un'attivit c"e produce piacere, classi$icabile in gioco di $ortuna, gioco di arte e musicale, gioco di pensieri. emmeno la natura ) priva di mani$estazioni di gioc"i, +uali le sovrabbondanze, le super$luit: ;erdinand 6anning <cott <c"iller riconobbe in +uesto $enomeno la mani$estazione del gioco estetico. Inoltre a$$id7 al gioco la $unzione di tramite per raggiungere la libert e l'espressione della $antasia.[.] ell'opera Homo ludens %1=.5& il $iloso$o olandese >o"an ?uizinga concentra la sua attenzione sul gioco come complesso sistema culturale@ A%...& ci7 non signi$ica c"e il gioco muta o si converte in cultura, ma piuttosto c"e la cultura, nelle sue $asi originarie, porta il carattere di un gioco: viene rappresentata in $orme e stati d'animo ludici@ in tale !dualitBunit! di cultura e gioco, gioco ) il $atto primario, oggettivo, percepibile, determinabile concretamente: mentre la cultura non ) c"e la +uali$ica applicata dal nostro giudizio storico dato al caso.C[/] DregorE 3ateson, invece, individua l'essenza del gioco nel suo essere metalinguaggio@ dato c"e i gioc"i sono +ualcosa c"e !non ) +uello c"e sembra!, perc"* un'attivit ludica sia veramente tale ogni giocatore deve poter a$$ermare@ !Fuesto ) un gioco!, cio) ci deve essere la consapevolezza c"e l'azione ) $ittizia e c"e !metaBcomunica! +uesta sua $inzione. ,a metacomunicazione, +uindi, per 3ateson serve per rivelare la natura del !come se! del gioco, e la sua creazione di un mondo irreale in cui azioni $ittizie simulano azioni reali.[1] L'approccio sociologico Ger +uanto riguarda la prospettiva sociologica, Hoger 6aillois[2] de$inisce l'attivit del gioco come@
Libera@ il giocatore non pu7 essere obbligato a partecipare: Separata@ entro limiti di spazio e di tempo: Incerta@ lo svolgimento e il risultato non possono essere decisi a priori: Improduttiva@ non crea n* beni, n* ricc"ezze, n* altri elementi di novit: Regolata@ con regole c"e sospendono le leggi ordinarie: Fittizia@ consapevole della sua irrealt.

<empre 6aillois propone una classi$icazione dei gioc"i in base a +uattro categorie@
Giochi di competizione %agon&@ In genere tutte le competizioni, sia sportive

c"e mentali
Giochi di azzardo %alea& @ 0utti i gioc"i dove il $attore primario ) la $ortuna Giochi di simulacro %mimicry&@ I cosiddetti !gioc"i di ruolo! dove si diventa

!altro!
Giochi di vertigine %ilinx&@ 0utti +uei gioc"i in cui si gioca a provocare noi

stessi

<ulla base di +ueste classi$icazioni, 6aillois costruisce una sociologia c"e parte dai gioc"i in +uanto !segni! pro$ondamente connotati, sintesi dalle caratteristic"e delle diverse concezioni del mondo delle societ in cui sono in uso. L'approccio psicologico Ia ) la psicologia c"e pi# di ogni altra disciplina "a visto nel gioco il protagonista dello sviluppo psicologico e soprattutto della personalit del bambino. Il primo ad occuparsene $u <igmund ;reud, c"e rintracci7 nei gioc"i del masc"io, il tentativo di imitare il padre e ricoprirne il suo ruolo, mentre con i suoi gioc"i la $emmina cerca di attuare +uell'autorit c"e le viene negata. ;reud segnaler l'attivazione, durante i gioc"i dei bambini, del processo di identi$icazione. Il gioco ) in grado di aiutare i bambini a superare le loro paure, perc"* gli consente di tras$erire l'oggetto del timore su un altro oggetto, $amiliare e +uindi non pericoloso.[4] Ger molto tempo si sono contrapposte sull'argomento due teorie praticamente opposte@ +uella del !postBesercizio! di (dJard ?. 6arr, per cui l'attivit ludica servirebbe a ottimizzare una nuova dinamica comportamentale, e +uella del !preB esercizio! di 8arl Droos, c"e vede il gioco come momento propedeutico alla vita adulta. Fueste due teorie sono state armonizzate da >ean Giaget, c"e riconosce al gioco una $unzione centrale nello sviluppo di una s$era cognitiva personale e della personalit. Un ulteriore a$$inamento dell'interpretazione dell'attivit ludica viene dallo psicologo russo ,ev KEgotskiL, c"e considera il gioco anc"e come $orza attiva per l'evoluzione a$$ettiva ed umana del ragazzo, non solo cognitiva come in Giaget. KEgotskLi critica anc"e le visioni del gioco come attivit non $inalistica e non produttiva, in +uanto, seppur atto totalmente gratuito, costituisce un eccezionale elemento di crescita e di de$inizione della struttura di personalit in tutti i suoi aspetti.

Il Gioco M I signi$icati del gioco M Il gioco e lo sviluppo dell'intelligenza M Dioco e vita emotiva

Dioco, attivit strutturata mirante a una grati$icazione individuale o di gruppo, e svincolata da $ini immediati di produzione %lavoro&, cosi come da necessit immediate di di$esa individuale o della specie. Gu7 ac+uistare signi$icati diversi, sia negli animali sia nell'uomo. ei primi ) parte tipica del repertorio di attivit degli individui giovani, ed ) strettamente legato all'esplorazione, cos9 come all'apprendimento di moduli comportamentali socializzanti, di$ensivi o predatori. egli animali le $orme del gioco sono tipic"e per ciascuna specie, e dipendono sia da sc"emi comportamentali innati, c"e man mano si strutturano proprio attraverso il gioco $ino ad avvicinarsi a +uelli propri dell'adulto: sia a induzioni comportamentali imitative e ac+uisite %in particolare dai genitori& e legate all'ambiente. 'l tempo stesso, il gioco soddis$a le esigenze $isiologic"e di sviluppo dell'organismo attraverso il movimento. el gioco animale sono di particolare signi$icato gli sc"emi comportamentali aggressivi e di di$esa, c"e si presentano per7 per lo pi# come inibiti nello scopo, cio) con caratteristic"e precoci e precise di innocuit e di finzione: ci7 ) particolarmente evidente nei gioc"i $ra cuccioli di predatori della stessa specie. M I significati del gioco. ell'uomo il gioco, pur essendo come negli animali caratteristico soprattutto di individui giovani, e pur seguendo sc"emi di sviluppo c"e presentano a$$init con il gioco animale, tende a strutturarsi in modalit assai pi# complesse, c"e dipendono in prevalenza dalla trasmissione di comportamenti culturalizzati@ come tale, esso ) caratteristico anc"e di una parte signi$icativa dell'attivit +uotidiana dell'individuo adulto. Il gioco umano %sia in$antile sia adulto& raggruppa sc"emi comportamentali assai diversi $ra loro. (sso pu7 essere puro divertimento (paidia secondo H. 6aillois& in +uanto gioiosa improvvisazione motoria scarsamente strutturata: pu7 assumere invece caratteristica di trastullo %in inglese play) +uando si articola in regole in$ormali e improvvisate per cui %come negli animali& $inge, imita e partecipa di una continua invenzione: in$ine, pu7 diventare gioco strutturato secondo regole $ormali %in inglese game; ludus secondo 6aillois&, per cui l'emozione gradevole nasce dal darsi un compito $inalizzato %ancorc"* gratuito& o dal competere con altri secondo gli sc"emi codi$icati di una sia pur $ittizia battaglia. el gioco umano si coglie, in particolare +uando l'attivit sia $ormalmente strutturata, una dialettica c"e mette $ra loro in rapporto da un lato l'inventivit, ovvero l'assenza di obbligo %tipici del $atto stesso di giocare&, e dall'altro la presenza accettata di risc"i, costrizioni, regole e punizioni. In +uanto al tempo stesso libero e vincolato, creativo e ripetitivo, il gioco si lega strettamente nelle societ umane %e pi# c"iaramente in +uelle agricole e primitive& alla nascita del rito. 6osi nel carnevale, nell'albero della cuccagna, ma anc"e nell'altalena e nella moscaBcieca, il gioco si associa talora a signi$icati simbolici di natura magicoBreligiosa, e pu7 assumere, soprattutto nell'adolescenza, caratteri di vera e propria iniziazione a comportamenti culturali propri dell'adulto. Il gioco ac+uista nelle societ industriali le caratteristic"e dello sport +uando si esplica prevalentemente attraverso lo s$orzo o la destrezza $isica e +uando al tempo stesso sia dominante l'aspetto della competizione, o della

dimostrazione d9 capacit personali. ello sport, ma anc"e in altri gioc"i contraddistinti da competitivit e da risc"io, vengono a istituzionalizzarsi e a neutralizzarsi componenti aggressive. Fuando a ci7 si associno condizionamenti commerciali legati allo spettacolo, il gioco perde l'autonomia peculiare dell'attivit ludica@ e se si considera c"e il gioco $ormalizzato ) gi una istituzionalizzazione del divertimento, si comprende come si abbia +ui una doppia istituzionalizzazione, per cui l'attivit ludica adulta $inisce $acilmente col perdere, in +uanto diviene meccanica e ripetitiva evasione, ogni caratteristica di reale spontaneit e creativit. M Il gioco e lo sviluppo dell'intelligenza. Di verso la $ine del secolo scorso il gioco ) stato $atto oggetto di studio particolare da parte della psicologia in$antile. ,'americano D. <tanleE ?all %15//B1=-/&, nell'ambito della teoria dell'evoluzione, "a tentato di spiegare i comportamenti ludici c"e appaiono nel bambino alle diverse et come un riapparire di attivit c"e "anno caratterizzato lung"i periodi della evoluzione della specie e la cui esecuzione rappresenterebbe la premessa necessaria per il passaggio ad altre $orme pi# evolute. Il tedesco 8. Droos ( l gioco dell!uomo, 15==& "a invece avanzato l'ipotesi c"e il gioco costituisca un preBesercizio di attivit proprie della vita adulta@ il bambino gioc"erebbe con la bambola preparandosi a svolgere $unzioni paterne o materne. Ger +uanto riguarda lo sviluppo intellettuale, notevole rilevanza "anno le tesi dello psicologo svizzero >. Giaget. (gli sostiene c"e nel progressivo adattamento del bambino all'ambiente %sia $isico sia culturale& il gioco si veri$ic"erebbe tutte le volte c"e, avendo ac+uisito un'abilit o compiuto una scoperta, il bambino cerca di $ar aderire allo sc"ema motorio o cognitivo appena ac+uisito oggetti nuovi, con il risultato di esercitare l'abilit e la scoperta stesse. Groprio da +uesto esercitare Nsc"emiO ac+uisiti da poco deriverebbe +uel Npiacere $unzionaleO, +uel senso di soddis$azione e di potenziamento della personalit c"e spinge anc"e molti adulti a ripetere con gioia operazioni c"e "anno appreso da poco con $atica %per esempio guidare un'auto&. Fuesta impostazione teorica di base permette di spiegare il parallelismo esistente $ra le caratteristic"e c"e il gioco assume col progredire dell'et e le caratteristic"e dei processi mentali di cui il bambino diviene via via capace, e +uindi di distinguere varie $asi nell'evoluzione del gioco in$antile, in parallelo con le $asi dell'evoluzione mentale, sc"ematizzabili come segue. a) Dall'et di un anno a +uella dei diciotto mesi ) il periodo del gioco percettivoB motorio puro@ prendere gli oggetti, batterli l'uno contro l'altro, disporli l'uno sull'altro o dentro l'altro, lasciarli andare, gettarli lontano ecc. sono attivit ludic"e c"e consolidano ac+uisizioni recenti e, per ci7 stesso, ra$$orzano nel bambino il senso di sicurezza nelle proprie capacit di modi$icare l'ambiente, di Aprodurre eventiC. b) Kerso i diciotto mesi al gioco percettivoBmotorio si a$$ianca il !gioco simbolico!. Dli oggetti vengono considerati non pi# soltanto per ci7 c"e sono, bens9 come simboli di altri oggetti non presenti@ servono cio) di base per l'evocazione di situazioni passate, o di eventi immaginari. 6os9 il bambino esercita la capacit appena ac+uisita di immaginare realt non presenti, e con essa il linguaggio verbale, c"e accompagna il gioco simbolico e c"e talvolta si presenta anc"e come attivit autonoma nei gioc"i

consistenti in semplici NtabulazioniO, cio) nel Nraccontarsi storieO o nel raccontarle a un Ncompagno immaginarioO. c& Un importante progresso si veri$ica +uando i gioc"i simbolici, dapprima individuali, assumono, verso i cin+ue anni, con l'ac+uisizione della capacit di tener conto delle esigenze degli altri, i carattere di Ngioc"i socialiO, ric"iedendo la collaborazione di pi# bambini %o dell'adulto&, con ruoli complementari. d) Gi# tardi, dai 4B5 anni in poi, man mano c"e si ac+uista la capacit di porsi Nnei panni degli altriO e di coordinare vari punti di vista, si assiste allo svolgimento di Ngioc"i con regoleO, in cui la comprensione e il rispetto di determinate norme divengono l'elemento dominante. e) 'lcuni gioc"i con regole ric"iedono poi un tipo di pensiero pi# evoluto, c"e si sviluppa solo a partire dagli 11B1- anni, e implica la capacit di immaginare con $acilit situazioni ipotetic"e %per esempio una serie di mosse, in una partita a scacc"i& per dedurne delle conseguenze %le possibili risposte dell'avversario&. " Gioco e vita emotiva. ,a ricerca psicologica, come "a analizzato i rapporti $ra attivit ludica e sviluppo intellettuale %e anc"e sociale, dato c"e la socializzazione ric"iede la maturazione delle capacit cognitive or ora considerate&, cos9 "a cercato di delineare +uelli $ra attivit ludica e sviluppo a$$ettivo ed emotivo. P nota l'interpretazione c"e ;reud "a dato del gioco, e in particolare del gioco simbolico %ma, per ;reud, anc"e gioc"i percettivoBmotori possono caricarsi di un simbolismo inconscio&. Da un lato, il timore o l'ansia c"e un bambino prova nei con$ronti di determinate cose possono venire ridotti, e +uindi gradualmente dominati, attraverso la ripetuta rappresentazione ludica della situazione c"e ) alla loro origine. Da un altro lato, impulsi o desideri c"e non potrebbero trovare soddis$acimento sul piano concreto, perc"* l'ambiente $isico o sociale non lo consentono, possono esprimersi su oggettiBsimbolo %per esempio, l'aggressivit verso un membro della $amiglia pu7 trovare espressione nel trattamento riservato a un bambolotto&. In entrambi i casi il gioco assicurerebbe un migliore e+uilibrio emotivo. 'nc"e l'utilizzazione ludica di particolari oggetti pu7 costituire un elemento di $acilitazione, una importante $ase di transizione per il costituirsi di positivi rapporti a$$ettivi. D.W. Winnicott "a proposto appunto il termine di Noggetti transizionaliO per indicare +uei bambolotti, $azzoletti, coperte ecc. c"e molti bambini desiderano avere sempre con s* e dai +uali ricavano un senso di sicurezza, +uel senso di sicurezza c"e pi# avanti verr loro dai buoni rapporti a$$ettivi c"e saranno in grado di stabilire con le persone. ,a natura del gioco in +uanto attivit sostitutiva ) stata sottolineata anc"e da 8. ,eJin. Il bambino, osserva ,eJin, passa pi# $acilmente dell'adulto dal piano della realt al piano dell'irrealt, cio) della rappresentazione modi$icata delle situazioni in cui ) immerso nella vita reale: e su tale Npiano di irrealtO si muove in modo libero e con ritrovato senso di sicurezza. Il gioco o$$rirebbe la possibilit di esprimere desideri o tensioni c"e non avrebbero s$ogo altrimenti. ,a consapevolezza degli stretti rapporti $ra attivit ludica e vita psic"ica "a portato all'utilizzazione del gioco, in sede sia psicodiagnostica sia psicoterapeutica. ,'analisi del comportamento ludico di un

bambino o$$re in$atti indicazioni sul livello del suo sviluppo motorio e intellettuale e permette di cogliere aspetti essenziali della sua vita emotiva e a$$ettiva. Inoltre, la graduale presa di coscienza da parte di un bambino dei sentimenti da lui vissuti o $atti vivere ai personaggi del gioco pu7 %come * stato sottolineato da 'nna ;reud e da Ielanie 8lein& avere una $unzione terapeutica, o costituire un importante momento diagnostico. $onte@ (nciclopedia Darzanti di ;iloso$ia B 1==Q <uggeriamo@ B ,'articolo Dioc"i di ruolo online e comunit virtuali@ esperienze del vivere contemporaneo di <imona Isabella presente nella rubrica di (rcole Diap Garini Hi$lessioni <ociologic"e..

Manfred Eigen - Ruthild in!ler - Il gioco" Le leggi naturali governano il caso (igen non ) un matematico, ma un c"imico e con la sua collaboratrice, Hut"ild Winkler, presenta unRanalisi del gioco c"e appoggia su problemi scienti$ici tratti dal mondo reale, non da pure teorie matematic"e. ,a sua ipotesi ) c"e anc"e lRuniverso, la vita stessa, non solo lRuomo, ama il gioco e sulle sue regole del Ncaso e necessitO $onda le sue leggi naturali. Il libro uscito in Italia nel '52, edito da 'delp"i, propone un'analisi dello sviluppo dell'Universo guidato da +uesto !$enomeno naturale!, +uale appunto viene de$inito il !gioco!. I concetti di gioco e di selezione naturale legati, dun+ue, con il concetto d'evoluzione.S! 6aso e regola sono gli elementi costitutivi del gioco@ il sottotitolo del libro indica la loro relazione reciproca ma sarebbe pi# esatto e completo se si precisasse c"e sono le conseguenze del caso ad essere governate dalle regole e dalle leggi. <olo con un gran numero d'eventi singoli si perde il casuale e si cade sotto il controllo delle leggi statistic"e: ) ci7 c"e succede, per esempio, nell'autoregolazione delle $luttuazioni casuali all'e+uilibrio oppure nel loro autora$$orzamento nel processo evolutivo. Il $ormarsi del codice genetico, lo sviluppo dei linguaggi con i +uali trasmettiamo i nostri pensieri, il gioco delle idee nella $antasia dell'artista si basano tutti sugli stessi principi $ondamentali dell'evoluzione, anc"e se singolarmente i risultati del gioco sono sottoposti al capriccio e alla variabilit del caso.! ...!Il gioco ) un $enomeno naturale c"e "a guidato $in dall'inizio il corso dell'Universo@ la $ormazione della materia, il suo organizzarsi in strutture viventi e per$ino il comportamento sociale degli uomini... 6aso e regole sono gli elementi costitutivi del gioco@ iniziato all'origine da particelle elementari, atomi e molecole,

viene portato avanti ora dalle nostre cellule cerebrali. on ) l'uomo c"e "a inventato il gioco. (' invece! il gioco e solo il gioco, c"e rende compiuto l'uomo!. ,e nostre capacit non derivano $orse tutte dal giocoT 'nzitutto dal gioco dei muscoli e delle membra@ un a$$errare ed uno sgambettare senza scopo diventano un movimento esattamente coordinato... Il gioco sta all'inizio di ogni amore@ il gioco $urtivo, segreto degli occ"i e della danza, il gioco alterno dei pensieri e dei sentimenti@ in sanscrito l'unione degli amanti si c"iama kridaratna, il gioiello dei gioc"i!. !... apparir in evidenza come la categoria gioco sia in grado di o$$rire un'analisi pi# ricca della natura rispetto alla pi# anti+uata descrizione in termini di legge ... ,'evoluzione come tale corrisponde ad un processo di apprendimento c"e si basa sulla capacit riproduttiva della memoria. Fuando usiamo il termine !memoria! in relazione a $enomeni tanto diversi come !l'invarianza genetica!, !l'immunit!, oppure la !capacit psic"ica di ricordare!, ci rendiamo conto delle tante modalit con cui si presentano i meccanismi selettivi dell'apprendimento. Il principio $ondamentale di un processo di +uesto tipo pu7 essere simulato con un gioco.! Ian$red (igen ricevette il premio sulle reazioni c"imic"e veloci. obel per la c"imica nel 1=54 grazie ai suoi studi

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