immobili per un solo ente FROSINONE/ Inaugurata 20 mesi fa, la nuova sede costata allincirca tre milioni ancora chiusa. Diventer la sede unica, ma bisogna ampliarla ALESSANDRO REDIROSSI Frosinone
di un anno e mezzo dallinaugurazione e dal mancato trasferimento le
cose sono cambiate, con la crisi e le Tre milioni di euro spesi per i lavori, nuove normative che hanno costretto un lucchetto chiuso, erbacce qua e l, ad abbandonare lidea delle due sedi. addirittura i resti di bottiglie di vetro Durante il Governo Monti stata frantumate abbandonati sul piazzale. emanata una normativa che impone la situazione in cui versa la nuova una riduzione del 10% delle spese per sede della Camera di Commercio, consumi intermedi, come ad esempio inaugurata nel marzo dellanno la vigilanza e lelettricit - sottolinea il segretario genescorso. Nella storica rale Federico Sisti sede tirata a lucido Pigliacelli: anche con un investimento una scelta etica passare Questa circostanza ha bloccato di fatto da tre milioni di euro si sarebbero dovuti a una sede unica in un il trasferimento, in quanto con due sedi trasferire gli uffici momento del genere ovviamente non della direzione e lo avremmo potuto ristabile avrebbe svolto la funzione di durre le spese. Quindi stiamo lavosede di rappresentanza, ospitando tra laltro una suggestiva sala riunioni. rando per il trasferimento in blocco di Ledificio di viale Roma, sempre di tutti gli uffici nella sede di via De Gapropriet della Camera di Commercio, speri inaugurata lanno scorso e metavrebbe continuato a funzionare in- teremo a reddito limmobile di viale vece come sede operativa. Ora, a pi Roma. Insomma due sedi di questi tempi rappresentano un vero e proprio
lusso, come sottolinea anche il presidente della Camera di commercio
Marcello Pigliacelli. In un momento del genere sarebbe stato etico avere due sedi del genere? - evidenzia Pigliacelli - Il nuovo segretario si immediatamente attivato per permettere di avere ununica sede della Camera di commercio. Questo sicuramente giover anche al rilancio del centro storico di Frosinone. Quindi cosa manca per vedere i battenti della nuova sede aprirsi e mettere fine al paradosso delle due sedi? Come sottolinea il segretario generale Sisti bisogner intervenire nuovamente sulla struttura di via De Gasperi per ampliarla di quei 300 metri quadrati necessari in base alla normativa per ospitare tutto il personale e gli uffici. Il progetto preliminare gi pronto ma, trattandosi di un edificio storico, dovr pronunciarsi la Soprintendenza. I tempi restano dunque incerti.
Gli artisti donano le loro opere al Comune
Su iniziativa del direttore artistico della rassegna LArte visiva contemporanea, Alfio Borghese, sono state donate al Comune di Frosinone opere di pregevole importanza da parte di rinomati artisti. La cerimonia di consegna avvenuta luned sera prima dellinizio dei lavori della seduta consiliare. Questo lelenco di opere e artisti: Elzio DAppollonio con unopera di olio su tela chiamata Campagna vallecorsana: lUlivo, Luigi Centra con un acrilico su tela dal nome di Maschere a Venezia, Edda Carminucci con un acquerello su tavola denominato Nudo sulla spiaggia, Loredana Manciati con unopera in olio su tela detta Paesaggio del Lazio, Giovanni Colacicchi con un lavoro su cartone detto Angelo: bozzetto per la pala dellAnnunciazione, Enrico Benaglia con unopera in pastello su carta su tela denominata Viva lItalia, Franco Clary con unopera in olio su tela detta Chiacchierata sulla luna, Danilo Maestosi con unopera su olio di legno
detta I pappagalli di citt, Aldo Delli Carpini con un
lavoro in olio su tela detto Paesaggio, Carlo Rosselli con una prova dautore ritoccata a mano chiamata Il concerto, Miryam Rosola con unopera su tela detta Luce romboidale, Anna Maria Fardelli con una serigrafia chiamata Compenetrazione iridescente, Livio Antonucci con unopera di olio su tela detta Frosinone di una volta, Patrizia Ricca con unopera di olio su tela detta Roma, Giovanni Reffo con unopera in tecnica mista su Mdf chiamata Fuga, Sabrina Faustini con lopera detta Connessioni, Giuseppe Morano con lopera chiamata Ballerina e Rita De Luca con una scultura in legno, inoltre hanno dato la loro disponibilit a fare dono di una loro opera al comune di Frosinone gli artisti Rita Mele e Mario Patrizi. Queste opere - ha detto il sindaco Ottaviani - saranno il primo nucleo di quella pinacoteca che la nostra citt purtroppo non ha mai avuto e che andremo a realizzare.
Unesposizione debitoria e perdite
tutte da quantificare per la societ e il Comitato dei lavoratori che accusa il Comune capoluogo di aver fatto unoperazione che non tiene conto delle conseguenze nel medio e lungo termine. questo il quadro e lo scontro allindomani dellassemblea dei soci della Multiservizi Spa, che si tenuta ieri mattina alla presenza dei rappresentanti dei Comuni di Frosinone e Alatri, della Regione e della Provincia. Allesito dellassemblea - si legge in una nota ufficiale del Comune - il Comune di Frosinone ha effettuato immediatamente il bonifico della propria parte di competenza sui servizi prestati dalla societ al 30 aprile 2013, pari a 48mila euro. Allo stesso modo, il Comune di Frosinone si impegna a versare la propria quota residua di debito di 440mila euro, riconosciuto in bilancio dallAmministrazione Ottaviani, anche se maturato da precedenti gestioni, non appena sar approvato il bilancio dellente, previsto per il 28 novembre 2013.Va ricordato che, nei mesi estivi appena trascorsi, lamministrazione Ottaviani ha gi provveduto a versare nelle casse della Frosinone Multiservizi la cifra di circa 700.000 euro per far fronte ai pagamenti di stipendi e ferie non godute dei lavoratori, rimasti arretrati da tempo negli anni. Per quanto riguarda lammontare delle perdite invece, come spiega il consigliere Adriano Piacentini, delegato dal sindaco , stato dato mandato ai liquidatori per quantificarle con esattezza. Lincertezza - ha detto Piacentini - determinata dai contenziosi in corso con i lavoratori che si trovavano alla Provincia. Inoltre ci sono i ricorsi di chi non ha aderito alla cooperativa. Insomma si potrebbe andare dai 4 milioni di euro ai 6,5-7. Il Comitato dei lavoratori tornato ad attaccare le scelte dellamministrazione Ottaviani. Limportanza dellincontro - sottolinea il Comitato - nel fatto che la Regione da tempo ha manifestato linteresse nel ripianamento dei debiti dellanno 2012 che dovrebbero aggirarsi attorno ai 3,5 milioni di euro, nei quali compreso anche il Tfr dei lavoratori non ancora saldato, nella quota parte propria che il 49% del totale. La Regione ha proposto anche agli altri enti la disponibilit alla chiusura della vicenda nel suo complesso. Frosinone ha risposto che in bilancio non prevista la quota parte del 20% da coprire! Il comune di Frosinone, principale protagonista in negativo, ha fatto una operazione di cui non ha tenuto conto delle conseguenze nel medio e lungo termine. Esternalizza servizi, abbassa il salario, licenzia i lavoratori, cancella una societ pubblica, affida servizi senza gara. Con la via suggerita dai lavoratori e fatta propria dalla Regione Lazio, le perdite potrebbero essere contenute, le cause di lavoro ritirate, e soprattutto si ridarebbe dignit ai servizi e ai lavoratori con una societ pubblica. A.Red.