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Lucia FROSINI
Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Universit di Pavia E-mail: lucia@unipv.it
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L. Frosini
L. Frosini
nc =
mN Q1
ht
b1 b0 h3 h2 h1
m = numero fasi = 3 (se trifase) N = numero conduttori in serie per fase Q1= numero cave di statore
Consideriamo una cava della forma illustrata in figura.
La lunghezza della cava sia lf, corrispondente alla lunghezza effettiva netta del ferro, calcolata tenendo conto del coefficiente di stipamento dei lamierini e della eventuale presenza dei canali di ventilazione. Supponiamo che la permeabilit del ferro sia infinita: con questa ipotesi, il circuito magnetico del flusso disperso da prendere in considerazione solo quello relativo alla cava, cava caratterizzato da permeabilit 0.
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L. Frosini
h2 h1
x n x = nc h1
lunghezza percorsa dal flusso sezione attraversata dal flusso
Quindi la riluttanza relativa a una linea di flusso posta ad altezza x sar pari a:
d x =
bx 0 l f dx 1
L. Frosini
h2 h1
dL x
(n ) = x
d x
x 0 l f dx = nc h b 1
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nx il numero di conduttori con i quali ciascuna linea di flusso concatenata. Linduttanza L induttanza complessiva relativa agli nc conduttori in cava data da:
x3 x1 x2 x3
L=
dL x = dL x + dL x + dL x
0 0 x1 x2
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L. Frosini
x 0 l f dx = L1 = dL x = nc h b1 1 0 0
x1
x1
2 nc
0 l f
x1
x3 x2 x1 x
0
h12 b1
x 2 dx
ht
h2 h1
2 nc 0 l f x3 L1 = 2 h1 b1 3
x1
2 3 nc 0 l f h1 2 l f h1 = = 0 nc 2 3 3 b1 h1 b1
Il l secondo d integrale l relativo l a x1<x<x2 con b=b b b1: in questo intervallo ll le l linee di flusso concatenano tutti gli nc conduttori e quindi nx=nc:
x2 x2 2 nc
L2 =
dL x =
0 l f
b1
dx =
2 0 nc
l f ( x 2 x1 ) b1
2 0 nc
l f h2 b1
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x1
x1
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L3 =
dL x =
2 nc
0 l f
b0
dx =
2 0 nc
l f ( x3 x 2 ) b0
h2 h1
x2
x2
L3 =
2 0 nc
l f h3 b0 l f h1 3 b1 l f h2 b1 l f h3 b0
L = L1 + L2 + L3 =
2 0 nc
2 0 nc
2 0 nc
h1 h2 h3 2 2 L = 0 nc l f + + = n 0 c l f c 3b b1 b0 1
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X c = 2f
con:
2 0 nc
l f c
x3 x2 x1 x
0
h2 h1
c =
h h1 h + 2 + 3 3 b1 b1 b0
La reattanza di dispersione di una fase si ottiene moltiplicando Xc per il n di cave per fase e quindi per q (n cave per polo per fase) e per p (n poli):
2 = 2f 0 nc l f c q p
X
si ha
fase
ep poich: nc =
N q p
fase
N2 = 2f 0 l f c q p
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L. Frosini
Coefficiente di Carter
Analogamente a quanto osservato per la macchina a collettore, anche nel motore asincrono la presenza delle cave di statore e di rotore produce una riduzione locale dellinduzione al traferro e quindi un aumento della riluttanza del circuito magnetico g della macchina rispetto p al valore che si avrebbe se le superfici di statore e rotore fossero lisce. Nei calcoli magnetici, g , q questo effetto viene cumulativamente tenuto in conto attraverso un coefficiente moltiplicativo, maggiore di uno, da applicare alla lunghezza geometrica di traferro (Coefficiente di Carter):
k c = k c1 k c 2
Per lo statore si ha:
k c1 =
2 p d 1 (5 + wc1base ) wc 1base
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p d 1 (5 + wc1base )
L. Frosini
Coefficiente di Carter
Analogamente, per il rotore si ha:
kc 2 =
dove:
2 p d 2 (5 + wc 2 base ) wc 2 base
p d 2 (5 + wc 2 base )
pd = passo di dentatura (di statore o di rotore) = traferro wcbase = apertura della cava alla base (di statore o di rotore)
Si osserva che kc aumenta allaumentare dellapertura delle cave e diminuisce allaumentare del traferro. Nel caso, piuttosto frequente, di cave di rotore chiuse, si ha:
wc2base = 0
kc2 = 1
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Corrente di magnetizzazione Im
M1 =
3 2
f a N1 I m
Im =
1 M1 3 2 fa N s
M1 = H e =
Im =
1 B 0 3 2 e fa N S
in assenza di saturazione
Im B
p poich anche
V f B
Im
V f
e: traferro equivalente ;
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L. Frosini
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L. Frosini
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Il nome deriva dallidea che, se si eliminassero i lamierini di rotore, le sbarre e gli anelli di cortocircuito realizzerebbero una struttura simile a quella delle ruote per far giocare i criceti e gli scoiattoli.
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Rotori a gabbia
Due tecniche possibili: 1. una sbarra in rame per ogni cava, richiusura elettrica e meccanica con due anelli frontali cui tutte le sbarre vengono collegate con innesti e saldatura;
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Rotori a gabbia
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Rotori a gabbia
Motori con rotore a gabbia con diversi tipi di raffreddamento con scambiatore di calore: a) ) aria-aria, i i b) aria-acqua, c) ventilazione aperta. Taglie: Vn = 400-15000 V Pn = 180-20000 kW
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Rotori a gabbia
Seconda tecnica possibile (potenze inferiori): 2. immissione del rotore in un apposito stampo ove gli spazi delle cave e opportuni t i spazi i frontali f t li vengono riempiti i iti con leghe di alluminio fuso in pressione (pressofusione) (pressofusione). Si possono trovare motori con sbarre rotoriche in rame.
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Rotori a gabbia
Per le taglie di potenza orientativamente inferiori ai 250 kW, la gabbia in alluminio viene realizzata attraverso un processo di pressofusione. Questo procedimento estremamente veloce e vantaggioso, in termini economici, i i per una vasta t produzione d i di serie; i esso consiste i t nelliniettare lli i tt alluminio fuso, sotto pressione, nelle scanalature del rotore con lausilio di appositi stampi. stampi In questa maniera in un un'unica unica operazione vengono realizzate sia le sbarre che gli anelli terminali di corto circuito della gabbia. La tecnica di pressofusione permette di realizzare forme di cava anche molto complesse.
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Rotori a gabbia
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