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Osservatorio indipendente sull'integrazione e inclusione scolastica: " L'individualizzazione e personalizzazione didattica (strumenti e modalit)" Facolt di Scienze della Formazione,

Libera Universit di Bolzano Progetto di ricerca: "Opinioni, atteggiamenti e pratiche nell'integrazione scolastica degli alunni con disabilit" Responsabile scientifico: Prof. Dario Ianes Collaboratore scientifico: Francesco Zambotti, PhD GRIIS (Gruppo di Ricerca Integrazione e Inclusione Scolastica), Libera Universit di Bolzano

Report di ricerca - indagine online, analisi descrittiva dei dati a cura di Francesco Zambotti

Nota metodologica Nell'ambito del progetto di ricerca "Opinioni, atteggiamenti e pratiche nell'integrazione scolastica degli alunni con disabilit", attivo presso la Facolt di Scienze della Formazione della Libera Universit di Bolzano e coordinato dal Prof. Dario Ianes stata condotta un'indagine online rivolta ad insegnanti curricolari e di sostegno della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. Rispetto al disegno della ricerca iniziale, dati i tempi stretti per la conduzione dell'indagine, il questionario ha unito due focus di attenzione inizialmente previsti come due indagini separate: - i contesti dell'integrazione scolastica; - l'individualizzazione e personalizzazione didattica (strumenti e modalit). L'indagine condotta quindi stata unica ed stata condotta mediante un questionario online realizzato con il software "Opinio" a disposizione dell'Universit di Bolzano ed stato reso disponibile a partire dal mese di Novembre 2012.

Il campione delle ricerca Per una descrizione estesa del campione di ricerca si rimanda al report parallelo "I contesti dell'integrazione", per un'analisi della provenienza geografica e dell'ambito professionale dei partecipanti. Riportiamo qui i dati principali rispetto alla composizione del campione. L'indagine stata condotta mediante un questionario online diffuso sul territorio nazionale mediante invito tramite mailing list del gruppo di ricerca GRIIS attivo presso la Facolt di Scienze della Formazione di Bolzano, cos come tramite la diffusione dell'iniziativa mediante incontri in presenza. Hanno completato la compilazione del questionario online 382 docenti sull'intero territorio nazionale, con una prevalenza netta di docenti femmina del Nord Italia (Nord-Est in particolare). 1

Il campione composto da una prevalenza di insegnanti di sostegno (il 60% del campione) assunti a tempo indeterminato, quindi di ruolo, operanti in tutti i tre gradi scolastici della scuola italiana. Emerge una maggioranza di docenti della scuola primaria (53,3%), rispetto a quelli della scuola secondaria di primo grado (26,4) e della scuola superiore di secondo grado e formazione professionale (20,3%). Il campione composto anche in prevalenza da docenti con un'alta professionalit sul sostegno, dal momento che il 67% dei rispondenti possiede il titolo di specializzazione per il sostegno e un terzo circa (il 32%) funzione strumentale per il sostegno nella propria istituzione di appartenenza.

Gli alunni con disabilit e DSA e i percorsi didattici individualizzati e personalizzati


Una sezione del questionario online alla base del presente report stata dedicata alla descrizione da parte dei docenti della situazione di integrazione scolastica di un solo alunno con disabilit e un solo alunno con DSA tra quelli con cui si lavorato nel corso dell'anno scolastico 2012/13. Dai dati raccolti, infatti, emerso che frequentemente pi di un alunno con disabilit certificata e pi di un alunno con DSA certificato studiano all'interno della stessa classe (per l'analisi dettagliata del dato si veda il report "I contesti dell'integrazione"). Ai docenti, quindi stato chiesto di descrivere il primo alunno in ordine alfabetico per cognome tra quelli con disabilit e la stessa cosa stata chiesta per gli alunni con DSA. In questo modo la scelta non stata affidata al caso e non a una scelta ponderata da parte dei docenti (ovviamente senza la possibilit di controllare che si siano attenuti all'indicazione). Gli alunni con disabilit I docenti che hanno riportato esperienze che coinvolgono alunni con disabilit (299 risposte), hanno descritto alunni che presentano deficit di varie tipologie. Il campione degli alunni descritto vede una maggioranza assoluta di alunni con disabilit mentale e pluridisabilit (tab. 1), ma anche i disturbi della personalit sono molto presenti.
Frequenza % relativa % valida 157 40,99% 52,51% 15 3,92% 5,02% 8 2,09% 2,68% 61 15,93% 20,4% 48 12,53% 16,05% 10 2,61% 3,34% 100% -

Disabilit mentale Disabilit sensoriale Disabilit motoria Pluridisabilit Disturbi della personalit Malattia neurologica (Distrofia
muscolare, Sclerosi multipla, Paraplegie, ecc.)

Totale 299 78,07% Non risponde 84 21,93% Tab. 1: Che tipologia di disabilit presenta l'alunno?

Rispetto alla gravit del deficit, gli alunni descritti in profondit presentano nella maggioranza dei casi (44,2%) una situazione di media gravit (tab.2), mentre sono rare le situazione gravissime (8,4%) e in bilanciato equilibrio le situazioni lievi e gravi (21,1% e 26,4% rispettivamente).
Frequenza Lieve Medio Grave Gravissimo Totale Non risponde 63 132 79 25 299 84 % % valida relativa 16,45% 21,07% 34,46% 44,15% 20,63% 26,42% 6,53% 8,36% 78,07% 100% 21,93% -

Tab. 2: Come giudica la gravit del deficit dall'alunno a cui sta pensando?

Un campione quindi rappresentativo delle diverse situazioni di disabilit presenti nella scuola nazionale, sia per tipologia, sia per grado di severit del deficit.

La programmazione educativa individualizzata (PEI) e i percorsi di integrazione Un primo dato positivo relativo alla programmazione educativa individualizzata, il fatto che nella quasi totalit dei casi sia stato redatto un PEI ufficiale dal Consiglio di Classe, condiviso con la famiglia. I dati mostrano che per il 98,0% degli alunni con disabilit descritti dal campione disponibile un PEI e solo per l'1,7% dei casi questo non disponibile. Il fatto anche che solo lo 0,3% dei partecipanti dichiara di "non sapere" se disponibile un PEI, mostra una situazione di conoscenza condivisa tra insegnanti curricolari e di sostegno rispetto alla documentazione e alla programmazione individualizzata per i propri alunni. Rispetto ai percorsi di integrazione in classe o fuori dalla classe, il questionario ha affrontato uno degli aspetti pi discussi emersi in recenti studi negli ultimi anni sull'integrazione scolastica ((Canevaro, et al., 2010; Ianes et al., 2010; Canevaro et al., 2011). Sappiamo che esiste la tendenza, per gli alunni con disabilit, a trascorrere parte del tempo scolastico fuori dalla classe, per svolgere attivit individualizzate. Lo scopo del presente questionario era verificare l'esistenza del fenomeno e cercare di capire meglio le dinamiche professionali e didattiche che avvengono nei momenti in cui l'alunno con disabilit all'interno della classe e nei momenti in cui fuori dalla classe. Come vediamo nei dati riportati in tabella 3, anche nella nostra indagine emerge che gli alunni con disabilit svolgono una parte della loro attivit didattica separati dalla propria classe. Allo stesso tempo presente ancora una ridotta percentuale di casi in cui si pu parlare di vera e propria esclusione dalla classe, con un tempo scuola passato per la totalit del tempo o per la stragrande maggioranza del tempo svolgendo attivit didattiche separate dai compagni.
% % valida relativa Non so 6 1,57% 2,01% 0 (0 %) 4 1,04% 1,34% 10 15 3,92% 5,02% 20 6 1,57% 2,01% 30 16 4,18% 5,35% 40 6 1,57% 2,01% 50 15 3,92% 5,02% 60 11 2,87% 3,68% 70 25 6,53% 8,36% 80 34 8,88% 11,37% 90 58 15,14% 19,4% 100 (100%) 103 26,89% 34,45% Totale 299 78,07% 100% Non risponde 84 21,93% Tab. 3: Se Lei ne conoscenza, pu indicare, rispetto all'intero orario settimanale nel corso dell'ultima settimana di scuola completa (senza vacanze, scioperi, assemblee, ecc.), che percentuale di tempo l'alunno con disabilit ha trascorso con la classe partecipando alle normali attivit didattiche? Frequenza

Dall'analisi dei dati raccolti vediamo infatti che il 34,5% degli alunni con disabilit trascorre l'intero orario settimanale sempre insieme ai compagni svolgendo un'attivit didattica condivisa; se a questi aggiungiamo 3

chi resta insieme ai compagni per il 90% del tempo la percentuale sale oltre la maggioranza assoluta (53,9%). Allo stesso modo solo l'1,3% degli alunni con disabilit sempre separato dalla classe, ma la percentuale sale al 6,4% se a questi aggiungiamo chi sta con la classe solo per il 10% del tempo settimanale. Possiamo inoltre leggere il dato riassumendo i parziali affermando che il 15,7% degli alunni con disabilit partecipa alle normali attivit della classe per meno del 50% del tempo settimanale (valori a 0 a 40%). Il 5% partecipa per la met esatta dell'orario, mentre la maggioranza assoluta (il 77,3%) partecipa alle attivit della classe per pi della met del tempo settimanale (valori tra 60 e 100%). Ovviamente fatto salvo che la qualit dell'integrazione ben diversa per un tempo di integrazione del 60% o del 100%. I dati confermano (anche nelle percentuali) i valori emersi nei precedenti studi citati. La tendenza quella di una larga maggioranza di percorsi misti in parte insieme alla classe, in parte separati, ma per la prima volta siamo in grado di stimare anche una tendenza rispetto a questi percorsi misti, con una tendenza di crescita verso i valori massimi di tempo trascorso insieme ai compagni. Dai dati raccolti, inoltre possibile effettuare un approfondimento rispetto alla relazione tra alunno con disabilit e insegnante di sostegno, cos come rispetto all'insegnante curricolare. I dati presentati in tabella 4 ci riportano una situazione complessa, in cui convivono le opposte tendenze. Da un lato vediamo che il lavoro dell'insegnante di sostegno con l'alunno con disabilit per la maggioranza del tempo un lavoro svolto non in maniera individuale con l'alunno (il 55,7% dei casi infatti dichiarano un lavoro tra mai e il 40% del tempo settimanale svolto in maniera individuale). D'altro canto, per vediamo che non neppure un lavoro svolto con l'intera classe, se vero che circa il 70% del campione dichiara che il lavoro svolto con l'intera classe avviene poco frequentemente.
mai quasi mai (010%)
4 1,38% 0,28% 6 2,08% 0,42% 4 1,38% 0,28% 14 4,84% 0,97% 4 1,38% 0,28% 70 24,2% 4,8% 115 39,8% 8,0% 113 39,1% 7,8% 178 61,6% 12,3% 125 43,3% 8,7% Sempre, quasi sempre (90 100%) 40 13,8% 2,8% 29 10,0% 2,0% 10 3,5% 0,7% 8 2,8% 0,6% 21 7,3% 1,5%

Non so

Raramente (20., 30, 40) 91 31,5% 6,3% 87 30,1% 6,0% 60 20,8% 4,2% 50 17,3% 3,5% 62 21,5% 4,3%

Met tempo (50%) 30 10,38% 2,08% 17 5,88% 1,18% 38 13,15% 2,63% 25 8,65% 1,73% 27 9,34% 1,87%

Frequentemente (60,70,80) 54 18,7% 3,7% 35 12,1% 2,4% 64 22,2% 4,4% 14 4,9% 1,0% 50 17,3% 3,5%

Totale

L'insegnante di sostegno lavora individualmente con l'alunno L'insegnante di sostegno lavora con l'intera classe

Frequenza % relativa % valida Frequenza % relativa % valida

289 100% 20% 289 100% 20% 289 100% 20% 289 100% 20% 289 100% 20%

L'insegnante di sostegno non presente

Frequenza % relativa % valida

Frequenza E' presente solo l'educatore scolastico % relativa o assistente % valida E' presente solo l'insegnante curricolare Frequenza % relativa % valida

Tab. 4: Rispetto al tempo trascorso dall'alunno con disabilit con la classe partecipando alle attivit di apprendimento, che percentuale di tempo:

ipotizzabile quindi che l'insegnante di sostegno, quando presente, lavori con l'alunno con disabilit in un piccolo sottogruppo di alunni. Vediamo che solo nel 25% dei casi l'insegnante di sostegno non presente in pi di met dell'orari scolastico e che, a sua volta, l'insegnante curricolare spesso da solo nella gestione della classe appunto in circa il 25% dei casi. L'educatore professionale si conferma una figura poco presente per un lungo periodo dell'orario settimanale, rimanendo spesso delegata a svolgere funzioni per poche ora a settimana (in oltre il 78% dei casi con percentuali inferiori al 40% dell'orario). Per quanto riguarda invece le attivit didattiche che, nell'orario settimanale vengono svolte dall'alunno con disabilit separato dal "normale" contesto classe, vediamo (tab. 5) che c' una divisione piuttosto ben distribuita tra attivit svolto individualmente con l'insegnante di sostegno (35,1%), attivit svolte con l'insegnante di sostegno e un piccolo gruppo di compagni senza difficolt (39,1%). Meno frequenti, ma comunque rilevanti dal punto di vista della percentuale, le esperienze in cui le attivit didattiche coinvolgono l'alunno con disabilit e un gruppo di alunni composto da altri alunni con disabilit o con DSA (25.7%)

Frequenza dall'alunno soltanto con l'insegnante di sostegno dall'alunno con l'insegnante di sostegno e altri alunni con disabilit o DSA dall'alunno con l'insegnante di sostegno insieme ad alcuni compagni di classe senza disabilit o DSA Totale Non risponde 107 Tab. 5: Le attivit fuori dalla classe vengono svolte: 97 71 108 276

% % valida relativa 25,33% 35,14% 18,54% 25,72% 28,2% 72,06% 27,94% 39,13% 100%

Rispetto al luogo in cui vengono svolti i percorsi indivudalizzati e personalizzati al di fuori dalla classe, vediamo che nel 42,1% dei casi essi sono attivi presso un'aula laboratorio dedicato al sostegno (si veda il report i contesti dell'integrazione per un'analisi dettagliata di questo contesto). Per la maggioranza di casi (57.9%), invece, le attivit vengono svolte negli spazi comuni della scuola, aule laboratorio, palestra, biblioteca, ecc.).
Frequenza nell'aula / laboratorio di sostegno in altri spazi comuni della scuola (aula informatica, biblioteca, palestra, ecc.) Totale Non risponde Tab. 6: Le attivit fuori dalla classe vengono svolte prevalentemente: 117 161 278 105 % % valida relativa 30,55% 42,09% 42,04% 72,58% 27,42% 57,91% 100% -

In definitiva, quindi, rispetto ai percorsi individualizzati per gli alunni con disabilit sappiamo che per la maggioranza dell'orario settimanale l'alunno trascorre il tempo con i compagni coinvolto nelle attivit didattiche comuni (ovviamente individualizzate rispetto alla propria programmazione individualizzata). Sappiamo che in classe molto spesso presente l'insegnante di sostegno che, nella maggioranza dei casi non lavora in maniera individuale con l'alunno con disabilit, ma neppure lavora con l'intera classe. Ci significa probabilmente che per la maggior parte del tempo lavora con alcuni alunni in classe. La stessa modalit di lavoro la pi frequente anche nel tempo scolastico passato dall'alunno con disabilit diviso dal contesto classe; per la maggior parte del tempo, infatti, l'insegnante di sostegno lavora con 5

l'alunno con disabilit negli spazi comuni della scuola, ma anche molto frequentemente nell'aula di sostegno, con altri alunni senza Bisogni Educativi Speciali. Per circa un terzo del tempo trascorso fuori dalla classe lavora in maniera individuale con l'alunno con disabilit e meno frequentemente (ma non in maniera trascurabile) lavora con un piccolo gruppo di alunni con difficolt eterogenee, dalla disabilit ai Disturbi Specifici dell'Apprendimento. Rispetto a questo scenario, basato sulla descrizione di una singola esperienza di integrazione di un alunno con disabilit con cui si sta lavorando nell'anno scolastico 2012/13, stato chiesto al campione un bilancio complessivo di soddisfazione dei bisogni educativi dell'alunno, rispetto all'apprendimento e rispetto alla socializzazione. Il quadro emergente (tab. 7) solo parzialmente soddisfacente, se vero che meno della met del campione si dichiara molto o completamente soddisfatto dei risultati dell'esperienza di integrazione per quanto riguarda l'apprendimento disciplinare. Viene confermata e ribadita una soddisfazione maggiore rispetto ai processi di socializzazione, laddove il 59,2% si dichiarano molto o del tutto soddisfatta del percorso didattico. Dato importante soprattutto perch i valori di "completamente" soddisfatti sono quasi il doppio rispetto al percorso di apprendimento.

Per niente Nell'apprendimento di competenze e conoscenze scolastiche Nella socializzazione tra pari 1,34% 5 1,67% 4

Poco 39 13,04% 47 15,72%

Abbastanza 122 40,80% 71 23,75%

Molto 108 36,12% 131 43,81%

Completamente 25 8,36% 46 15,38%

Totale 299 100% 299 100%

Tab. 7: Rispetto all'esperienza appena descritta, quanto ritiene che siano soddisfatti i bisogni educativi dell'alunno:

per da notare che i valori estremi in negativo (per niente e poco) sono peggiori sul piano della socializzazione (17%) rispetto a quelli degli apprendimento (14,7%). In generale, quindi, rispetto al percorso individualizzato degli alunni con disabilit, i docenti registrano maggiore soddisfazione in termini di socializzazione rispetto a quelli relativi all'apprendimento di contenuti e conoscenze disciplinari.

Gli alunni con Disturbi Specifici dell'Apprendimento Nel questionario sono stati descritti 184 casi di integrazione scolastica riferiti ad alunni con Disturbi Specifici dell'Apprendimento. Il primo dato che emerge che la Programmazione Didattica Personalizzata (PDP) presente nella maggioranza dei casi, ma ancora assente nel 14,1% delle esperienze descritte. Solo l'85,3% dei casi, infatti dichiara che per l'alunno con DSA stato redatto un PDP (0,5% dichiara di "non sapere"). Un dato molto inferiore rispetto a quello della programmazione individualizzata per gli alunni con disabilit, che era invece presente nel 98% dei casi. Questo sta a dire che l'iter di programmazione per gli alunni con DSA introdotto dalla legge 170 nel 2010 non ancora stabilmente applicato nella scuole, ed un obiettivo ancora da raggiungere per la totalit delle esperienze. 6

Rispetto al tempo trascorso a scuola insieme ai compagni nel corso delle attivit didattiche, vediamo come i dati ci riportano una situazione in cui gli alunni con DSA sono molto frequentemente sempre insieme ai compagni (tab. 8).
% % valida relativa Non so 6 1,57% 3,26% 0 (0 %) 2 0,52% 1,09% 10 1 0,26% 0,54% 20 1 0,26% 0,54% 30 3 0,78% 1,63% 40 1 0,26% 0,54% 50 1 0,26% 0,54% 60 2 0,52% 1,09% 70 6 1,57% 3,26% 80 7 1,83% 3,8% 90 24 6,27% 13,04% 100 (100%) 130 33,94% 70,65% Totale 184 48,04% 100% Non risponde 199 51,96% Tab. 8: Se Lei ne conoscenza, pu indicare, rispetto all'intero orario settimanale nel corso dell'ultima settimana di scuola completa (senza vacanze, scioperi, assemblee, ecc.), che percentuale di tempo l'alunno con DSA ha trascorso con la classe partecipando alle normali attivit didattiche? Frequenza

Dai dati presentati, vediamo che sono rari i casi in cui gli alunni sono coinvolti a lungo in attivit separate dalla classe, ma esiste circa un 10% dei casi in cui gli alunni trascorrono in attivit diverse dalla classe circa il 20% del tempo scolastico (valori da 0 a 80%). Una pratica che non prevista in alcun modo dalla Legislazione e che va in una direzione contraria a quella che prevista dalla Normativa e delle indicazioni didattiche previste per gli alunni con DSA. Non essendo prevista la figura dell'insegnante di sostegno per gli alunni con DSA, ci siamo chiesti chi svolge le attivit didattiche al di fuori della classe con questi alunni. Abbiamo gi in precedenza visto che in alcuni casi l'insegnante di sostegno a lavorare in piccoli gruppi di alunni con difficolt varie al di fuori della classe. I dati specifici relativi alle esperienze degli alunni con DSA, ci mostrano una situazione in cui nella maggioranza delle classi presente un insegnante di sostegno (78%), per la presenza di compagni con disabilit certificata, mentre nel 13,5% dei casi l'insegnate di sostegno presente proprio per far fronte alle difficolt dell'alunno con DSA (tab. 9). Ancora una volta una pratica non prevista dalla Normativa in vigore.
S un insegnante di sostegno/educatore assegnato alla classe per la presenza dell'alunno con DSA un insegnante di sostegno/educatore assegnato alla classe per la presenza di altri compagni con disabilit 21 13,55% 6,40% 135 78,03% 41,16% No 134 86,45% 40,85% 38 21,97% 11,59% Totale 155 100% 47,26% 173 100% 52,74%

Tab. 9: Nella classe che sta descrivendo presente:

In che modo questo insegnante di sostegno o educatore scolastico lavori insieme all'alunno con DSA il focus del dato presentato in tabella 10.
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Totale Adatta per l'alunno 9 48 17 21 10 6 8 4 2 7 9 9 150 con DSA materiali e strategie di 6% 32% 11,33% 14% 6,67% 4% 5,33% 2,67% 1,33% 4,67% 6% 6% 100% apprendimento utilizzate con la classe Lavora con piccolo 5 79 24 18 6 7 2 1 1 4 1 2 150 gruppo di alunni con DSA e/o disabilit 3,33% 52,67% 16% 12% 4% 4,67% 1,33% 0,67% 0,67% 2,67% 0,67% 1,33% 100% fuori dalla classe Lavora 6 74 28 14 8 1 6 3 0 4 3 3 150 individualmente con l'alunno con DSA in 4% 49,33% 18,67% 9,33% 5,33% 0,67% 4% 2% 0% 2,67% 2% 2% 100% classe Lavora 6 112 18 3 4 1 1 1 1 2 0 1 150 individualmente con l'alunno con DSA fuori 4% 74,67% 12% 2% 2,67% 0,67% 0,67% 0,67% 0,67% 1,33% 0% 0,67% 100% dalla classe Non so

Tab. 10: Indichi la percentuale di tempo rispetto all'orario totale scolastico, in cui questo insegnante di sostegno/educatore:

Dall'analisi delle esperienze in cui stato dichiarato che presente in classe un insegnante di sostegno, la tendenza quella di avere un frequente ruolo attivo solo per quanto riguarda l'adattamento dei materiali e delle strategie didattiche per l'apprendimento in chiave di personalizzazione. Vediamo infatti che i valori sono distribuiti in maniera maggiore rispetto agli altri indicatori. Anche se non possiamo dire che avvenga frequentemente, in pi del 20% dei casi l'insegnante di sostegno, per pi della met del tempo scolastico (valori da 60 a 100) adatta i materiali e aiuta nella gestione delle strategie didattiche l'insegnante curricolare, per favorire l'apprendimento degli alunni con DSA. Sono invece molto meno presenti le occasioni in cui l'insegnante di sostegno lavoro individualmente con l'alunno con DSA al di fuori della classe (molto rare per oltre l'86% del campione) e anche in classe, con percentuali certamente pi alte, ma che mostrano una certa frequenza solo per circa il 10-20% del tempo scolastico. Anche per quello che riguarda il lavoro in piccolo gruppo al di fuori della classe, vediamo che questo un fenomeno presente (solo il 52,7% dei partecipanti dichiara che questo non avviene mai), ma limitato ad una percentuale tra il 10 e il 40% del tempo scolastico per circa un terzo del campione. Concludendo quindi, possiamo dire che gli alunni con DSA stanno per la maggior parte del tempo in classe. Circa tre alunni su dieci trascorrono del tempo anche separati dai compagni svolgendo attivit personalizzate. Di questi la maggior parte trascorre separata dalla classe circa il 10% dell'orario settimanale, mentre una minoranza ridotta ne trascorre di pi. Sappiamo che questi alunni studiano in classi in cui presente un insegnante di sostegno o un educatore professionale, e che le attivit svolte al di fuori della classe vengono svolte proprio con questi ultimi solitamente insieme ad altri compagni con altre tipologie di difficolt. Molto raramente l'insegnante di sostegno svolge attivit personalizzate individuali al di fuori della classe con l'alunno con DSA, cos come attivit individuali anche in classe. invece pi frequente il coinvolgimento dell'insegnante di sostegno nell'azione di adattamento dei materiali e nella gestione di strategie didattiche per facilitare l'apprendimento dell'intero gruppo classe. Strumenti compensativi e misure dispensative per alunni con DSA

Dal momento che, abbiamo visto, nella larghissima maggioranza dei casi gli alunni con DSA sono realmente presenti in classe, una larga partita didattica si gioca, cos come previsto dalla Normativa, sulla gestione didattica della lezione, sulle strategie, ma anche sugli strumenti messi a disposizione degli alunni.
Frequenza non viene utilizzato nessuno strumento compensativo uso di mappe concettuali, mentali, schematizzazioni (anche con software appositi) tabelle delle misure, tavole pitagoriche, linee del tempo calcolatrice programmi di video-scrittura con correttore ortografico personal / netbook computer versione digitale (ebook) del libro di testo di adozione sito Web di classe con materiali didattici e avvisi, accessibile da casa software sintesi vocale vocabolario digitale registratore digitale tablet Smartpen / Pulsepen Totale Non risponde 22 135 110 98 57 51 34 21 20 13 6 3 3 573 % relativa 5,74% 35,25% 28,72% 25,59% 14,88% 13,32% 8,88% 5,48% 5,22% 3,39% 1,57% 0,78% 0,78% % valida 12,15% 74,59% 60,77% 54,14% 31,49% 28,18% 18,78% 11,60% 11,05% 7,18% 3,31% 1,66% 1,66% -

202 52,74% Tab. 11: Quali strumenti compensativi vengono utilizzati con l'alunno? (pi risposte possibili)

Nelle esperienze descritte dal campione, gli strumenti compensativi maggiormente usati sono quelli di pi tradizionale, in particolare schemi, mappe e tabelle. Esiste comunque un 12,2% di alunni per i quali non previsto nessuna forma di adattamento e personalizzazione degli strumenti didattici. Gli strumenti pi tecnologici sono presenti, in maniera netta emerge l'uso della calcolatrice, ma in maniera molto pi ridotta il personal computer, i software per la videoscrittura e i software per la sintesi vocale (solo l'11% dei casi). Questo dato probabilmente "viziato" da un campione largamente riferito alla scuola primaria, in cui meno frequente l'uso in classe delle tecnologie didattiche. Ancora poco presenti sono invece le versioni digitalizzate dei libri di testo scolastici e dei vocabolari (anche qui per la scuola primaria gioca sicuramente un ruolo importante), cos come molto poco diffusi sono i tablet e alcuni strumenti specifici per i DSA (come ad esempio la penna registratore Smartpen). invece un dato interessante e inaspettato l'11,6% dei casi in cui attivo un sito Web di classe per lo scambio dei materiali didattici tra casa e scuola. Rispetto invece alle misure dispensative a disposizione degli alunni con DSA, il quadro meno frammentario. Vediamo infatti (tab.12) che anche in questo caso c' un 12,5% di alunni per i quali non prevista alcuna forma di misura dispensativa. Sono probabilmente quel gruppo di alunni (circa il 15%) per i quali non stato sottoscritto un PDP e quindi non stata prevista ancora alcuna azione didattica condivisa.

Frequenza non sono previste misure dispensative valutazione delle prove scritte e orali con modalit che tengano conto del contenuto e non della forma adozione di tempi pi lunghi per eseguire le attivit didattiche organizzazione di interrogazioni programmate dispensa dalla scrittura veloce sotto dettatura dispensa dallo studio mnemonico delle tabelline dispensa dalla lettura ad alta voce riduzione della quantit dei compiti a casa dispensa dallo studio della lingua straniera in forma scritta dispensa dall'uso del vocabolario cartaceo Totale Non risponde 23 144 136 118 97 95 90 84 40 35 862 199

% relativa 6,01% 37,60% 35,51% 30,81% 25,33% 24,80% 23,50% 21,93% 10,44% 9,14% 51,96%

% valida 12,50% 78,26% 73,91% 64,13% 52,72% 51,63% 48,91% 45,65% 21,74% 19,02% -

Total answered: 184 Tab. 12: Quali misure dispensative vengono previste per l'alunno? (pi risposte possibili)

Per chi invece godo dei diritti previsti nella programmazione didattica personalizzata, nella larghissima parte del campione l'adattamento riguarda le forme di valutazione, sia per quanto riguarda la forma, sia per quanto riguarda i tempi e la programmazione delle interrogazioni. Molte altre misure dispensative sono invece utilizzate da circa il 50% del campione, mentre solo per i casi pi severi previsto l'esonero dalla forma scritta della lingua straniera e del vocabolario cartaceo (del resto abbiamo visto che quello digitale ancora molto poco diffuso). Un quadro piuttosto omogeneo, quindi, da cui emerge un grande adattamento sulla valutazione e un pi ridotto adattamento rispetto all'esecuzione di attivit didattiche in classe e a casa (compresi i compiti) e al metodo di studio.

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