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Ed stato unito in matrimonio solo con la pelosa complicit del Vescovo Eraclio, altro bellesempio di sobriet e castigatezza. E tornato da poco dallEuropa dove ha cercato di spremere tutta la nobilt per raccogliere fondi, raccontando che servivano per la Crociata... E perch, a che dovrebbero servire ? chiese Bertrand Pochi per i Crociati, molti per i potenti, il re, il Vescovo, quellaguzzino sanguinario di Chatillon, che si diverte solo ad attaccare carovane inermi dirette alla Mecca...ma gi a quelli i soldi non bastano mai, li sperperano peggio che fossero aria. Solo con quello che hanno dato a me per imbandire le mense dei loro festini si potrebbe organizzare una Crociata. E non a caso sono tutti clienti assidui di Mordechai, altro luminoso esempio di valore umano Non avrei mai detto che Gerusalemme.... cos diversa da come me laspettavo...da come ce la raccontano in Europa. E i mussulmani poi...in Europa li dipingono come diavoli... Il Saladino un gentiluomo, un uomo retto, anche se rigido e implacabile, sia con i suoi che con i nemici. Sta alla pari dei pi grandi cavalieri Europei, credimi. E i mussulmani non sono peggio dei cristiani. In verit si potrebbe vivere bene insieme: cristiani, mussulmani, armeni, greci, ebrei. E andata bene per mille anni, questa citt ne sempre stata un esempio, e i mussulmani sono sempre stati tolleranti. Se non fosse che ogni tanto arrivano quegli assatanati delle Crociate e si mettono a uccidere, depredare, stuprare, incendiare. Feccia. Solo i cavalieri degli Ordini si comportano bene, e infatti i mussulmani li rispettano. Come hanno rispettato il Re Lebbroso, ad esempio. Ma le marmaglie delle Crociate, quelle no. Lo capisco che con quelle ce labbiano a morte...Ora stanno accampati non lontano da qua, e se qui non corrono ai rimedi scorrer

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CAPITOLO 14.

altro sangue, credo E Ridefort ? chiese curioso Bertrand che ne sai ? Il Gran Maestro ? chiese Atanasios E un uomo di Lusignano. Un opportunista. Ha scelto di fare il Templare perch era il posto dove poteva fare meglio carriera, non per fede. La carriera lha fatta, ma la fede non arrivata. Ridefort degno compare di quel macellaio di Chatillon, di cui copre sistematicamente le ribalderie, quando non le fanno insieme Non ti piacciono i Templari ? chiese Bertrand Assolutamente no, non ho niente contro i Templari protest Atanasios non mi piace la gente cattiva, inda, crudele, opportunista e vigliacca. Gente come quella la trovi dovunque, sotto ogni bandiera e in ogni palazzo. Come ci sono anche degne persone, ovviamente, anche tra i Templari. Come quel Demetrio con cui ti accompagni Lo conosci ? chiese Bertrand Certo che s disse Atanasios con un sorrisino una degna persona, quello. Tanto degna che forse sarebbe il caso di dirgli di venire a farci compagnia, invece di restare l fuori nel buio della notte

Capitolo 15

La notte era appena calata ed era luna nuova. Le stelle brillavano intense ma il loro chiarore era niente rispetto a quanto avrebbe fatto una luna piena. Laccampamento arabo era sprofondato nelle tenebre, non fosse stato per qualche braciere e qualche torcia, e il chiarore che veniva da alcune tende dove qualcuno ancora vegliava. Imad al-Din al-Isfahani camminava lentamente nei larghi vialetti lasciati liberi tra le tende nere, un po perch la strada si vedeva a malapena e non aveva voglia di inciampare e nire lungo disteso, un po perch era assorto nei pensieri e non aveva molta voglia di svolgere la sua prossima incombenza. La notte prima aveva dormito poco ed era tutto il giorno che aveva un forte mal di testa, che tisane e unguento non avevano mandato via. Forse una bella fumata di narghil sarebbe servita alluopo, ma poi gli faceva venire una grande sonnolenza, e allora laveva rimandata a dopo quellultimo incontro. Nel suo percorso incontr alcuni soldati che tutti, invariabilmente, gli fecero cenni ossequiosi di saluto. Isfahani era molto noto nellesercito. Ed era normale che lo fosse,

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dato che era la persona pi vicina al generale Saladino, una via di mezzo tra un segretario, un ministro, un consigliere ed un parente stretto. Un tempo aveva avuto una famiglia, ma quando una febbre intestinale si era portata via in due giorni la moglie e il glio, Isfahani aveva abbandonato la vita privata e si era dedicato anima e corpo al servizio del Saladino. Per Isfahani Saladino non era solo un grande generale, il pi grande che si fosse visto da secoli, ma un uomo saggio e giusto, anche se rigido e implacabile, prima di tutti con se stesso. Era solo perch glielo aveva chiesto il Saladino che Isfahani stava andando nella tenda del generale Hasan-i Sabbah, detto lImpalatore. LImpalatore portava il nome di un capo carismatico e condottiero ismailita, vissuto un secolo prima, ma non ne aveva certo le caratteristiche di nobilt e valore, come diceva chiaramente il suo soprannome. Pensando a cosa aveva guadagnato al generale quel soprannome, Isfahani ebbe un moto di disgusto e di collera e port la mano sinistra allimpugnatura della scimitarra, come per estrarla, ma poi lasci perdere. Se il Saladino voleva che lui parlasse con lImpalatore lui doveva obbedire, pens: in n dei conti lImpalatore era un notevole combattente e non privo di doti strategiche, e il Saladino poteva aver avuto ragione nel mandare Isfahani a parlargli. Continu a camminare, ripetendo mentalmente qualche passo del Corano relativo alla morte dei giusti e al paradiso che li attende. Giunto alla tenda dellImpalatore si ferm davanti alle tre sentinelle che, armate no ai denti, facevano la guardia allentrata. Se era vero che si poteva desumere lanimo di un uomo dallespressione del suo viso, questi tre dovevano proprio essere delle persone malvagie e prepotenti, penso Isfahani. Degni compari del loro padrone,

105 daltronde. Che vuoi ? lo apostrof rudemente uno dei tre Devo parlare con il generale Hasan, per conto del Saladino disse asciuttamente Isfahani Il nome del Saladino faceva sempre effetto, e si vede che fece effetto anche nella mente di quei ribaldi, perch si guardarono interrogativamente e poi uno si gir ed entr nella tenda, probabilmente per riferire. Dopo un po usc e, sebbene chiaramente di malavoglia, fece cenno a Isfahani che poteva entrare, scostando il lembo della tenda. Isfahani entr, mantenendo la calma anche se gli sarebbe venuto naturalmente di fare a pezzi quei senza onore. La tenda era ampia e rischiarata dalle amme di un grande braciere posto nel mezzo. Oltre il braciere, sdraiato su un cumulo di cuscini e di tappeti preziosi, stava lImpalatore, circondato da una dozzina di altri cef, che non avevano niente da invidiare ai re che montavano la guardia fuori della tenda. Isfahani si ferm davanti al braciere, come in attesa. Caro Isfahani ! esclam lImpalatore con una voce rauca un piacere vederti. Qual buon vento ti porta nella mia umile tenda ? Mi manda il nostro signore, il Saladino, per chiederti conferma che tu abbia fatto tutto come lui ti ha ordinato disse Isfahani, calcando il tono su ordinato, come a signicare che anche lImpalatore doveva piena obbedienza al Saladino, comandante supremo. Non ti preoccupare rispose lImpalatore, non senza un lieve moto di stizza in risposta al tono di Isfahani il Saladino pu stare tranquillo. Confermagli pure che tutto stato fatto alla perfezione, come lui ha chiesto Ma il compito di Isfahani non era nito, anzi ora veniva il bello, e quello di cui avrebbe fatto a meno.

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Il Saladino mi manda anche a dirti che in base alle informazioni che ha ricevuto dallinterno di Gerusalemme, la situazione dei Crociati non delle migliori, sia dal punto di vista militare ma soprattutto dal punto di vista del morale. Il Saladino crede che dovremmo approttare di questo momento di debolezza ed attaccare. Per questo ti chiede quali potrebbero essere i tuoi piani per un prossimo attacco LImpalatore guard Isfahani con unespressione altera, trono che gli fosse stato chiesto un parere autorevole addirittura dal comandante in capo dellesercito mussulmano. Inizi una lunga esposizione di quelli che pensava potessero essere i maggiori punti deboli dello schieramento crociato, dimostrando di conoscere bene i vari contingenti schierati, il valore degli uomini, e la competenza dei loro comandanti. Segnal quali, secondo lui, fossero le truppe su cui concentrare lattacco, perch verosimilmente meno capaci di reggere lo scontro. In particolare fece presente che la cavalleria crociata era inarrestabile nelle cariche e nei corpi a corpo, per la potenza durto e la capacit di menar fendenti dei cavalieri, ma era molto vulnerabile agli attacchi a distanza con le frecce, e quella doveva essere la loro tattica principale, isolare la cavalleria dalla fanteria, e tartassarla con attacchi brevi e concentrati con le frecce, arte nella quale i cavalieri mussulmani erano maestri. Isfahani ascolt tutto attentamente, perch avrebbe dovuto riferire e gli pareva che fossero consigli sensati. Quando lImpalatore dette segno di aver nito di parlare, lo ringrazi. Ti ringrazio per le tue sagge parole, Hasan. Le riferir puntualmente a Saladino che sono certo sar contento di questi tuoi preziosi consigli Spero bene che i miei consigli siano utili disse lImpa-

107 latore sfrontatamente, poi aggiunse con un sorriso cattivo Puoi dire a tuo generale Saladino che Hasan lImpalatore pronto, pronto nuovamente ad impalare Isfahani ricevette in volto quellaffermazione, come se fosse uno schiaffo, ma mantenne la calma. Trattenne il profondo disgusto che gli ispirava quellessere e le sue azioni, indegne di un uomo, fece un breve cenno di commiato con la testa, si gir e se ne and. Precedendo la sentinella si apr da solo il lembo della tenda e usci, mentre alle sue spalle udiva la risata dellImpalatore.

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Capitolo 16

Bertrand si alz presto quella mattina. Poich Demetrio era impegnato con incombenze di servizio, aveva preferito non andare in giro per la citt, di cui non era ancora abbastanza pratico, e avrebbe indagato alla Commanderia. Anche se ne viveva al di fuori, Ugo di Reims era pur sempre un Templare e certamente qualcuno lo conosceva e gli avrebbe potuto dare indicazioni interessanti su che tipo fosse. Dopo essere andato ai bagni, dove si lav con lacqua gelata della fonte, Bertrand scese alle cucine, insieme a molti altri Templari che stavano montando in servizio. La cosa gli ricord di quando era a St Gilles, dove era veramente uno degli altri, mentre l a Gerusalemme era praticamente un estraneo. Arrivato al grande locale della mensa si diresse verso un tavolo libero. Sei nuovo di qua, fratello disse una voce alle sue spalle Bertrand si gir. Quello che gli si era rivolto era un uomo piccolo e grassottello, con la testa quasi calva e due grandi baf spioventi. Vestiva un lungo grembiule bianco.

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Sono Bertrand, Inquisitore venuto dalla Francia per indagare sulle recenti morti Recenti morti ? E quali ? Qui si muore tutti i giorni disse laltro La morte di Ugo di Reims, ad esempio disse Bertrand, cui era parsa opportuna loccasione per cominciare a raccogliere notizie ma voi chi siete ? Io sono il capocuoco, mi chiamo Beauregard disse lometto un tempo ero anche io un cavaliere, ma ho avuto una brutta ferita quattro anni fa, che non mi consente pi di cavalcare, e allora do una mano in cucina. In n dei conti era il mio mestiere, e quello della mia famiglia, prima di venire in Terra Santa Francese ? Di Parigi disse il cuoco quindi volete sapere di Reims ? Sto cercando di farmi una idea su chi fosse esattamente disse Bertrand Allora facciamo cos disse il cuoco voi mettetevi a sedere accanto a quel cavaliere l, quello biondo. E Jaquelin de Mailly, Maresciallo del Tempio, un uomo valoroso e serio, e certamente conosceva Reims, anche se non credo che legasse molto con lui. Lui probabilmente avr qualcosa da dirvi. Io ora devo andare a seguire le cose in cucina, ma tra un quarto dora posso prendere una mezzora libera e torno a parlare con voi. Anche io ho qualcosa da dirvi su Reims Bertrand assent allinvito e si diresse al tavolo che il cuoco gli aveva indicato. Si present a Mailly, chiedendo se lo poteva aiutare. Quello lo invit gentilmente a sedersi e a fare colazione con lui. Dopo aver mangiato in silenzio, Mailly parl per primo. Dunque volete sapere di Reims ? disse

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