In questa parte descrivo come i sistemi per incrementare la portanza modicano fatto, che bisogna svilupparne quanto pi possibile senza causare la separazione dello strato limite. Se escludiamo dei sistemi per il controllo dello strato limite allora l'unico modo che resta quello di modicare la geometria del prolo. Possiamo considerare la separazione dello strato limite in analogia al raggiungimento del punto di snervamento in un materiale posto sotto sforzo, infatti raramente il punto di separazione coincide con il punto di massima portanza, come il punto di snervamento non coincide con il punto di sforzo massimo. Utilizzando la descrizione fornita da A.M.O. Smith [1] possiamo dividere l'eetto di un sitema per aumentare la portanza in cinque eetti separati
Eetto dello slat Eetto della circuitazione Eetto di dumping Recupero di pressione in scia Eetto di nuovi strati limite
cl
2.59
3.49.
Quindi intuitivo pensare che ogni espediente usato per modicare il campo di moto vicino al bordo di uscita possa cambiare la portanza generata da un prolo, in particolare si pu mostrare che la perpendicolari al bordo di uscita. Le variazioni della circuitazione causati da distorsioni del usso a valle sono gli eetti della circuitazione.
sere incrementata con qualunque metodo che induce componenti della velocit
Figure 2: Vortice puntiforme usato per simulare l'eetto di uno slottet ap
Il concetto di scia di Von Karman viene introdotto perch il Gurney ap si comporta nei confronti della corrente come un corpo tozzo ed stato rilevato sperimentalmente che la scia un usso alternato di vortici controrotanti, appunto una scia di Von Karman. Lo strato limite su di un corpo tozzo per un certo numero di reynolds non riesce pi a rimanere aderente al corpo, ma ad un certo punto si separa dalla parete formando due vortici controrotanti che vengono trascinati a valle dalla scia. Il distacco dei vortici controrotanti avviene ciclicamente e i vortici appaiono sfalsati e si ottiene questa particolare congurazione della scia.
References
[1] A. M. O. Smith. "High-Lift Aerodynamics", Journal of Aircraft, Vol. 12, No. 6 (1975), pp. 501-530. doi: 10.2514/3.59830