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Anno XXXVII n. 8 - giugno 2013 - Sped. in abb. post. Tab. D aut. DCO/DC Cosenza/127/2003 valida dal 14-3-2003
Dopo la gestione fallimentare della Commissaria Rosalba Scialla e dei suoi due collaboratori, Corigliano ha una civile AMMINISTRAZIONDE retta da una maggioraranza eletta dagli elettori. Un fatto certamente positivo. Ci auguriamo anche che il Comune venga amministrato con parsimonia senza eccedere negli interessi di parte ossia senza lio, solo io, sempre io. Non si pu pretendere molto perch le condizioni generali sono quelle che sono e naturalmente occorre la collaborazione dei cittadini. Bisogna uscire dalla fogna , sia economica ma anche e soprattutto morale perch non bisogna dimenticare che Corigliano stata definita mafiosa; allintermo dellAmministrazione, secondo fonti Istituzionali, vi sarebbero tracce di mafiosi anche se poi, i tre Commissari prefettizi, nellarco di due anni, non hanno adottato nessun provvedimento allinterno del Palazzo specie se si tiene conto dellincarico ricevuto dal Ministro Maroni nel decretare lo scioglimento dellAmministrazione Straface e la nomina della Scialla. Ora ci si aspetta da questa nuova Amministrazione buon senso e tanta, tanta voglia di rilanciare la nostra Corigliano soprattutto superando la crisi e parimente incidere sul rilancio dellagricoltura, turismo, cultura, lavoro, ambiente,ecc.Il sindaco non deve avere paura di eliminare sistemi di favoritismo o di lasciar fare senza intervenire in tempo utile per stroncare alcuni fenomeni. Nel passato abbiamo sostenuto la necessit di creare due vigili campestri oppure un gruppo di giovani per il servizio di sorveglianza sul territorio onde evitare scempi(Vedi i manifesti sulle colonne dei ponti, sui cassettoni della spazzatura, sui muri, ecc.), rotture sulle strade e poi non ripristinate a dovere, estirpazione delle sterpaglie ai lati delle strade, riordino delle costruzioni in modo da regolarizzarle pagando il dovuto anche in forma ridotta; pretendere dai costruttori larricchimento di piante sui marciapedi Non da escludere il rispetto delle aree a parcheggio da parte dei supermercati che, a volte, risultano sicuramente non adeguate alle necessit della stessa struttura al servizio della clientela. Sono piccole cose che portano alla citt di Corigliano aspetto nuovo e alle casse comunali introiti sicuri. COMMENTO Le ultime notizie dicono che gi ci si avvia sulla strada della vecchia tradizione dimenticandosi della particolarissima situazione esistente nella citt di Corigliano. Il sindaco Geraci avrebbe fatto meglio ad invitare prima Giovanni Torchiaro alla Presidenza del Consiglio Comunale. Non lha fatto per esigenze interne al suo gruppo. Ora per il noto caso della dottoressa Avolio il sindaco Geraci avrebbe voluto Giovanni Torchiaro a presiedere i lavori del Consiglio. Questi attraverso un comunicato ha fatto sapere di non essere disponibile. Per carit finiamola una buona volta di essere nemici e cioti, pensate alla vostra citt, alla vostra famiglia, ai vostri figli. C da lavorare molto per rimettere la citt in cammino, per guadagnare il tempo perduto, per abbattere linfamia di mafiosit. Se vi sono da rimettere in regola alcune cose ovvero spostare o eliminare persone che lo si faccia presente al sindaco se tali persone non dovessero comprenderlo ossia non dovessero capire che il loro incaricopuzzerebbe di qualcosa in contrasto con letica. Il Direttore

CORIGLIANO: FINALMENTE E AMMINISTRATA

Un vero successo il Convegno dibattito svoltosi sabato 29 giugno scorso in Schiavonea, nella sala degli Eventi della parrocchia Santa Maria ad Nives, avente per tema: Avvocatura e Magistratura tra passato, presente e futuro. Loccasione stata la presentazione del libro sulla figura prestigiosa del prof. Universitario

SCHIAVONEA DI CORIGLIANO: CONVEGNO-DIBATTITO UN VERO SUCCESSO NONOSTANTE LASSENZA DELLA STAMPA

nelle controversie, particolarmente polemisti debbono essere gli studiosi e gli esperti di diritto processuale (civile, penale e amministrativo) perch il contradditorio lanima del processo, in quanto caratterizza la struttura e lo svolgimento dialettico. Infatti dove manca il contraddittorio, ivi non v processo ;dove

Con la scomparsa di Enzo Viteritti la citt di Corigliano ha perso una prestigiosa figura non solo e non tanto per essere stato un valente funzionario comunale, quanto per essere stato un grande promotore culturale, giornalista e scrittore. Fin da giovane studente liceale si era gi fatto notare per i suoi pungenti articoli sui pi svariati giornaletti scolastici. E, poi, ha continuato in et adulta. Senza tema di smentite, posso affermare che Enzo Viteritti con la sua rivistaIL SERRATORE,di cui stato il fondatore e il Direttore Editoriale, ha saputo dare a Corigliano oltre un ventennio di cultura, di storia, di eventi vecchi e nuovi. Ha saputo portare alla ribalta volti che avevano posto nel dimenticatoio. E stato un vero ambasciatore di Corigliano e della Sibaritide in Italia ed oltre. Personalmente, gli sono grato-e gli sar sempre grato-per avermi prescelto, a suo tempo, quale Direttore Responsabile della sua rivista, coinvolgendomi nel bene e nel male in quella meravigliosa e irripetibile avventura del suo SERRATORE. Enzo ha amato tanto Corigliano. Ne sono

ENZO VITERITTI Una prestigiosa figura che lascia un vuoto incolmabile in Corigliano e nella Sibaritide

testimonianza eloquente le sue reprimende ai politici-amici e no-.A modo suo stato anche un sognatore. Di lui ricordiamo lepoca delle Chiese aperte, le campagne per il restauro del Castello, la partecipazione alle feste di via Roma, lAssociazioneAmici del Castello e i suoi tanti libri pubblicati. Era legato al suo credo politico ed ha sofferto molto in questi ultimi tempi per il comportamento dei Commissari antimafia che hanno trasferito Biblioteca e Archivio storico in luoghi non consoni, rendendo difficoltosa la fruibilit dei servizi. Al riguardo, in uno dei suoi ultimi brillanti interventi allo Scalo, mesi fa, bacchett a dovere i Commissari. Infine, quando seppe che latriademanifestava il desiderio di rimanere ancora, si rese promotore di una petizione popolare al Prefetto per chiedere le elezioni amministrative a maggio, cosa che avvenuta.Il Nostro stato sempre attento ai problemi di attualit che davano la misura di quanto profondi fossero i suoi sentimenti. Ha lottato e sperato di

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Francesco Gianniti, di Oriolo, residente a Bologna ove ha speso tutta la sua carriera dopo i primi due anni(1948/50) da pretore a Corigliano Calabro. Una sala piena di avvocati e di magistrati richiamati dai relatori Giuseppe Gianzi (docente universitario ed Avvocato Cassazionista ) e Sergio Cali ( Presidente Ufficio di Sorveglianza presso il Tribunale di Cosenza). A dare inizio ai lavori il presidente del Circolo della stampa Pollino-Sibaritide, prof. Cosimo Bruno il quale preventivamente ha esposto i lavori da svolgere e limportanza della manifestazione. Lavv. Francesco Bianco (Presidente della Camera civile di Rossano), con chiarezza e sintesi ha rilevato il perch del contributo della Camera Civile allincontro Convegno-dibattito, soffermandosi sul ruolo dellavvocato nei rapporti con i magistrati. A rappresentare il presidente del Consiglio dellOrdine degli Avvocati di Rossano, Serafino Trento, stato lavv. Gianni Policastri il quale, oltre a porre le scuse per lassenza di Trento, ha ricordato episodi relativi alla presenza del Prof. Francesco Gianniti a Corigliano nel lontano 1948/50 quale pretore. Per motivi sopraggiunti allultimo momento il Presidente del Tribunale di Rossano, dr. Giuseppe DAlitto, ha fatto sapere di non poter essere presente. E la volta del relatore Giuseppe Gianzi il cui intervento era atteso per la sua conoscenza nel settore dellavvocatura. Infatti la sua relazione stata basata soprattutto sul ruolo dellavvocato nelle udienze civili e penali richiamando spesso alcuni importanti citazioni del prof. Francesco Gianniti riportati nel libro curato assai bene dal prof. Antonio Benvenuto, grazie al quale, afferma Gianzi, siamo in possesso di testimonianze della sua vita profusa in avvocatura, giudiziaria, universitaria. Ha sostenuto anche la necessit di una riforma che possa superare alcune controverse situazioni, ha illustrato limportanza della conferenza del Gianniti: sullIndagine storico-giuridica sulla Repubblica romana la cui relazione stata svolta il 18 giugno 1949 nellAula magna Garopoli di Corigliano, ha accennato anche ai criteri di riparto del carico tributario prevenendo i tempi, alla disciplina penale dellubriachezza, alla questione polacca affrontata al congresso di Vienna del 1815. Il prof. Gianzi ha ricordato anche un passo importante del pensiero del Gianniti rivolto agli studenti di giurisprudenza: V chi lamenta che i giovani sono polemisti. Senza dubbio polemisti debbono essere gli studenti e gli studiosi di giurisprudenza, perch il diritto vive e si alimenta

sala Convegno

manca il processo, ivi non v giustizia; dove manca la giustizia, ivi non v libert. Altro aspetto su cui si soffermato il relatore Gianzi il titolo del libro: Una vita in tre doghe, apprezzando il valore universale e multiforme del diritto, simbolo di civilt, nella triplice veste di giudice,avvocato,professore universitario, cio vivendo la vita del diritto ha indossato le tre doghe nella diversit delle funzioni esercitate: giudicare, difendere, insegnare. Dopo lintervento applauditissimo del Prof. Gianzi, seguito laltra relazione del giudice Sergi Cali, puntuale, precisa, significativa, ossequiente ai principi della Costituzione e della giustizia nel rispetto delle leggi. Dopo lapplauso e le significative segnalazioni dei due relatori, il moderatore Bruno d la parola al prof. Antonio Benvenuto il cui lavoro e impegno profuso nella realizzazione del libro ha dato lopportunit di conoscere molto pi approfondito la figura del Gianniti.Il Benvenuto in sintesi ha spiegato quali sono stati i vari momenti e le occasioni per cui arrivato nella decisione di realizzare lopera del Gianniti dovuta alla pubblicazione di un opuscolo del pretore, dopo la nuova sede in Bologna, dal Titolo: Ricordi Coriglianesi e dalla relazione svolta il 18 giugno del 1949, ampiamente riportata sulla stampa locale. Ringrazia tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione della manifestazione con riferimento particolare alla stampa quotidiana per lampia diffusione della stessa! La presenza dei partecipanti STATA CONSIDEREVOLE. UN VERO SUCCESSO.. Il Benvenuto ringrazia anche il sindaco GERACI che venuto verso le 9 e che per ragioni istituzionali non ha potuto rimanere. Nel dare la notizia il Benvenuto ha porto gli auguri per una gestione ottimale al sindaco e ai neo assessori, alcuni dei quali erano presenti alla manifestazione. Benvenuto alla fine, approfittando della presenza di numerosi giudici, ha posto ad essi un interrogativo: Pu definirsi legittima resistenza o, diversamente, da interpretare, una sentenza che, dopo aver esperito il corso delle indagini, con nomina persino del CTU, possa essere, cio, licenziata per incompetenza dal giudice nella sua decisione finale, senza, peraltro, che il convenuto, rimasto contumace, non abbia fatto eccezione di incompetenza? Non sarebbe il caso, che fin dalle prime battute, il processo venisse chiuso una volta valutata e considerata la incompetenza nel deciderla? Sembra una banalit nella circostanza odierna, ma, giornalista quale sono, le occasioni sono sempre buone per attrarre lattenzione ed esserecontro cor-

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dalla prima pagina: Convegno-Dibattito

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Olio su tavola 175x129. Iscrizioni in basso a destra su di un cartiglio Orfeus Barbalimpi / da faciebat / 1591. Sulla predella: Frater evangelista de gaudio et soror Alfonsina De Cassano eius uxor ad laudem gloriosae Mariae Virginis gratiae hoc. Cerchiara di Calabria (Cosenza), Chiesa di S. Maria delle Armi.

VISITAZIONE

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rentecome dice Papa Francesco. E seguito lintervento del giudice Salvatore Santoro il quale ha giustificato il caso di incompetenza che pu verificarsi con sentenza dovuta, per, alla conoscenza di fatti che comprovano la incompetenza del giudice a formulare la sentenza finale. Il giudice Santoro ha messo, poi, in risalto alcune importanti circostanze evidenziate nel libro e soprattutto nelle note esplicative che contemplavano le asserzioni del prof. Gianniti ritenuto un luminare professore del diritto. Il tempo trascorreva, anche senza motivo di stanchezza dei presenti, per cui il moderatore dava la parola allavv. Alice il quale nel suo intervento, ricco di particolari e citazioni di articoli della Costituzione e del diritto, metteva in luce limportanza del lavoro dellavvocato nelle udienze, a volte in netto contradditorio e contrasto con i giudici.Conclude i lavori della manifestazione il figlio del prof. Gianniti, Pasquale, anchegli avvocato e giudice a Bologna, il quale, commosso, ha ricordato il lavoro del padre al servizio della legge e dello Stato nonch al servizio dei giovani avvocati. Si soffermato brevemente sullopera realizzata dalla Editrice Aurora e curata dal prof. Antonio Benvenuto, opera interessante sotto il profilo conoscitivo soprattutto per la generazione dei nuovi gestori del diritto e della giustizia. Ha ringraziato tutti i presenti, i relatori, nonch Visca Salvatore e la tele A1 Corigliano per le loro riprese...
poter dare a Corigliano un modello di vita pi aperto e pi civile. Il suo impegno stato sempre quello di dare una spinta allevoluzione culturale. E qui mi piace riportare quanto Enzo scrisse allorch nel 1995 ignoti appiccarono il fuoco al Liceo classico.I primi colpevoli di questa drammatica situazione siamo noi, cittadini dimezzati che non riusciamo pi a ragionare. Pronti a pretendere la qualit della vita che pi vediamo esistere in tante altre zone dItalia, ma incapaci a rinunziare alle picole( o grandi a seconda del livello) comodit che procura il vivere in un ambiente civile completamente situato ormai fuori dalla legalit. Ecco, allora, perch la tentata distruzione del Liceo classico di Corigliano diventa una dellesolite bravate di ragazzi che, se scoperti, verranno compresi o perdonati.Nella nostra cecit siamo convinti che la cultura un lusso, un qualcosa di estraneo alla comunit e non riusciamo a cogliere il nesso strettissimo tra crescita culturale e crescita sociale. Non ci rendiamo conto di avere pi bisogno di buoni cittadini che di posti di lavoro, perch i posti di lavoro pu procurarli anche la mafia che non si propone certamente di contribuire al nostro riscatto economico e sociale. Come diceva Umberto Caldora, ai calabresi bisogna dare quella coscienza civile che consente di sentirsi uomini in tutta la dignit e la personalit delluomo. Un anno sui toni grigi questo 1995 che si avvia alla conclusione. Ed anche lanno che verr, come cantava Lucio Dalla, presto passer, ma non possiamo affatto sperare che si presenti diverso e migliore.Ebbene, queste stesse parole di Enzo ci confermano quanto grande sia stata la sua statura morale e civile.
Per una vacanza ser ena non pu mancare la lettura dei libri. EDICOLE LIBRERIA Auro ra tutte le no vi t. Scont i par ti colar i

Tavolo Prsidenza: dalla sinistra; A.Benvenuto, F. Alice, G. Policastri, S. Santoto, S. Cali, C. Bruno, P. Gianniti, G. Gianzi, F. Bianco

dalla prima pagina: ENZO VITERITTI

Salvatore Arena

Lopera in origine collocata sullaltare a lato destro della sacrestia oggi sistemata in una nicchia, a lato sinistro dellingresso del Santuario. Legato chiaramente allAnnunciazione e al concepimento da parte della stessa Maria, lepisodio della visita della Vergine a Elisabetta infonde sempre un senso di tenerezza e intimit. Il dipinto costituito da quattro assi verticali di abete prima del restauro conservativo si trovava in una condizione molto guasta. Alquanto diffuso in tutto il mondo cristiano tra il XIV e il XVI secolo, lepisodio conosce una serie di importanti interpretazioni, specialmente nellarte tardogotica tedesca e in quella toscana del Rinascimento. Nella tavola, la bellezza della pregevole cromia compenetra la forma plastica infondendole un senso di prismatica saldezza, capace di astrazione e, allo stesso tempo, di concreta realizzazione. LAnnunciazione e la Visitazione sono largamente descritte da Luca e il miracolo tutto interiore, gelosamente serbato da due donne, sotto lapparenza di una visita fatta come gi scritto da Maria di Nazareth a sua cugina Elisabetta in una citt montana della Giudea, identificata per lo pi con lattuale Ain Karim. Le due parenti condividono il fatto di essere in attesa di un bambino. Sollecitata dallannuncio di Gabriele, Maria sincammina verso la casa di Zaccaria e di Elisabetta che aveva tenuto a lungo segreta la gravidanza, ma era ormai al sesto mese, lei che veniva considerata sterile. Allarrivo di Maria lanziana parente sente sussultare il bambino nel suo grembo, ed esclama: Benedetta sei tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno; la cugina, tale secondo la tradizione apocrifa le risponde con la preghiera del Magnificat e si fermer da Elisabetta per circa tre mesi, fino alla nascita di Giovanni Battista. Solo allora Zaccaria pot riacquistare la parola e durante il rito della circoncisione egli fu finalmente in grado di pronunciare il nome del figlio. Nel dipinto labbraccio si svolge in una modalit tipica della raffigurazione rinascimentale, in un ambiente che richiama forme classiche, per suggellare lincontro. I capelli visibili di Maria sono bench qui non sciolti il consueto segno della sua verginit. Il confronto con il velo sul capo di Elisabetta sottolinea anche la differenza fra le due gravidanze: quella della Vergine esclusivamente opera divina; quella di Elisabetta, sebbene miracolosamente favorita, ricade comunque nella sfera umana. I ritratti dei committenti, Evangelista De Gaudio e Alfonsina di Cassano, effigiati sulla predella resa disponibile dal restauro, testimoniano lappartenenza degli stessi ad un gruppo di rosarianti, ribadito daltronde dalla presenza nel Santuario, anche della Madonna del Rosario. La costruzione formale della raffigurazione da annoverare nellinsieme di opere rapportabili alla creativit di Pietro Negroni, note al Barbalimpida attraverso modalit diretta a tal proposito giova rammentarne la rinomanza nella non lontana Castrovillari oppure tramite dipinti eseguiti in tutto o in gran parte da suoi allievi della cui mano emergevano tracce generiche. La presenza sul territorio calabrese settentrionale di un notevole numero di opere collegabili al Negroni spinge

Rossano La crisi economica che attanaglia la nazione con risvolti occupazionali preoccupanti e che si fa sentire soprattutto al sud ed in questa parte della Calabria non ha scoraggiato un gruppo di giovani professionisti rossanesi che hanno messo insieme le proprie competenze e specializzazioni creando un laboratorio di idee e professionalit denominato Ideal Lab (www.ideal-lab.it) ; e-mail: info@ideal-lab.it). Si tratta di 8 giovani (dai 30 ai 36 anni), laureati in Ingegneria, Informatica, Architettura, Biologia, che, non hanno perso tempo a cercare limpiego pubblico o il posto fisso, ma hanno messo insieme le proprie competenze (ognuno di loro si occupa di uno specifico settore) per offrire ad enti, imprese e semplici cittadini una gamma completa di servizi nel campo dellinformatica, della sicurezza sul lavoro ed alimentare, della progettazione, dellarredo design, del recupero e restauro e dellilluminotecnica. Un lavoro di equipe che ha dato gi un primo risultato: stata creata unapplicazione per smartphone e computer a cui stato dato il nome AngAPPa (www.angappa.it) con cui le aziende e gli enti possono rendere noti eventi e promuovere i propri prodotti in tempo reale. Evitando di improvvisarsi tecnici tuttofare, i giovani professionisti di Ideal Lab, che si trova a Rossano, in Via Paramati N 7 (una traversa di Viale Michelangelo nei pressi di Piazza Le Fosse), offrono i seguenti servizi: Sicurezza - sicurezza sul lavoro:consulenza e redazione tecnica (DVR,PSC, POS,PIMUS), medicina del lavoro, Corsi di Formazione, indagini strumentali, pratiche antincendio; attestazione SOA; svolgimento ruolo di coordinatore sicurezza nei cantieri edili sia in fase di progettazione che in quella di esecuzione (CSE e CSP); igiene degli alimenti(manuali HACCP, analisi del prodotto, tamponi, analisi della acque); qualit (audit preventivo per certificazioni ISO 9000, 14000, 18000). Illuminotecnica Illuminazione residenziale, commerciale e ambienti di lavoro; verifiche con software dialux; valutazione consumi energetici e inquinamento luminoso. Design Arredo design, design del prodotto; grafica e comunicazione visiva; immagine coordinata aziendale; layout, brochure e cataloghi. Architettura Progettazione architettonica e impiantistica; restauro e conservazione; modellazione, rendering e fotoinserimenti; gestione pratiche burocratiche; arredamento; architettura dinterni. Ingegneria progettazione e calcoli strutturali; gestione e direzione di cantieri edili; valutazione di impatto ambientale; gestione pratiche catastali e rilievi topografici; certificazioni energetiche. Informatica: Siti e portali web; applicazioni web based; applicazioni smartphone e tablet; Assistenza sistemistica ; gestione documentale; consulenza tecnologica; sicurezza informatica; gestione configurazione apparati di rete (cisco); Digital signage. I giovani tecnici e professionisti impegnati nellambizioso progetto sono: Vincenzo Lepera Ingegnere informatico; Giovanni Magliarella Informatico; Dario Lepera Ingegnere informatico; DanielaCarusoArchitetto /designer/grafico;Elvira Procopio Architetto;Vincenzo Andrea Lepera Architetto /Light designer;Fabio Lepera Ingegnere ambiente e territorio;Emanuela Cavallaro - Biologa. S.B.

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E stata inaugurata la nuova apparecchiatura Tac (tomografia assiale computerizzata) Si tratta di unapparecchiatura moderna in grado di soddisfare le esigenze di una utenza, quella che appunto gravita sul nosocomio ausonico, sempre pi in aumento ma anche esigente. Presente il sindaco, lon. Dima, il dir. Scarpelli, i medici e gli infermieri. E deceduto per un male inguaribile il dr. Gianfranco Pappacena, primario di radiologia allOspedale di Corigliano. Sentite condoglianze alla Famiglia.

OSPEDALE CORIGLIANO

DECESSI

Cerchiara di Calabria (Cosenza). Chiesa di Santa Maria delle Armi. Visitazione, di Orfeo Barbalimpida (sec. XVI, fine). Dopo il restauro

a valutare seppur con cauta considerazione leventualit di un suo probabile ritorno nella terra dorigine nel primo decennio della seconda met del secolo. Su di uno spiegazzato cartiglio di sicuro modello negroniano Orfeo Barbalimpida del quale le brevi fonti locali non forniscono notizie dettagliate firma e data 1591 la Visitazione in esame. Questa sembra proporre i meccanismi di una messa in scena teatrale, dove lincontro delle due sante - tradizionale allegoria del passaggio dallAntico al Nuovo Testamento pu anche essere interpretato come un simbolico abbraccio tra la vecchia Chiesa di Roma e la nuova Chiesa cattolica. Nellopera la tendenza al manierismo da ritenersi prevalente per lintasarsi dello spazio gremito di figure, il modulo alterato di queste, laccentuato gioco fisionomico dei volti, di chiara matrice negroniana.

La morte di Enzo Viteritti ci lascia increduli. Era sempre presente nella presentazione dei libri nella sala dellEdicol Mondadori-Libreria Aurora con la sua macchinetta fotografica. La sua malattia ha sorpreso non pochi perch non dava sintomi di essere affetto dal male che lo corrodeva al suo interno.. Corigliano perde una figura che ha dato molto nel settore culturale. Infatti con la sua rivista IL SERRATORE ha contribuito a farci conoscere personaggi non soltanto coriglianesi, contribuendo a dibattere problematiche locali. amministrative, politiche, collezionando con fotografie momenti e personaggi del luogo, scrivendo persino libri e opuscoli .Noi de Il Corriere della Sibaritide e della Libreria Aurora ci associamo al dolore della moglie e dei parenti per la perdita del loro caro ma anche per la scomparsa di un uomo che tanto ha dato ai giovani e allo sviluppo culturale di Corigliano. Una perdita che certamente incider non poco sulla informazione di Corigliano e della zona. Antonio Benvenuto

LA MORTE DI ENZO VITERITTI

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