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649004
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
venerd 11 gennaio 2013
Unicuique suum
Anno CLIII n. 8 (46.252)
.
Neve a Gerusalemme
GERUSALEMME, 10. La pi abbondante nevicata da 21 anni su Gerusalemme ha regalato una suggestiva immagine della citt imbiancata, ma ha paralizzato i trasporti
causando gravi disagi. Le autorit hanno chiuso le scuole e fermato il servizio di autobus invitando la popolazione a restare in casa.
Il Governo scarcera 2.130 detenuti politici e ottiene il rilascio di 48 cittadini iraniani nelle mani dei ribelli
reativit, innovazione, internet: i giovani europei puntano su questi tre fattori per sconfiggere una crisi che ha spazzato via dal mercato del lavoro almeno due generazioni. Coraggio la parola che ricorre di pi nei titoli dei giornali e nelle analisi dei commentatori: ci vuole infatti una buona dose di sangue freddo per sfidare un contesto, come quello attuale, segnato da difficolt globali, delle quali la politica solo in parte responsabile. C infatti, alla radice di questa crisi, anche un dato mentale e culturale ineliminabile: secondo un recente rapporto della Commissione Ue, solo il 37 per cento degli europei preferisce limprenditoria al posto fisso, la dinamica alla statica. Stima, questa, in calo rispetto al 2009, quando invece era il 45 per cento che ambiva a mettersi in proprio. Oggi la paura della bancarotta infatti il primo ostacolo allavvio di unattivit (43 per cento dei casi), seguita dallincertezza dei guadagni (33 per cento). A sottolineare che la mancanza di lavoro nelleurozona riguarda soprattutto i giovani il rapporto 2012 dellUnione europea su occupazione e sviluppi sociali. Il numero dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni che si dichiarano inattivi, cio che non hanno e non cercano un lavoro, in netto aumento. In un solo anno i disoccupati sono aumentati di 113.000 unit nelleurozona, mentre nellEuropa a ventisette di 154.000. A livello generale, si contano 26 milioni di senza lavoro, dei quali 18,8 nei Paesi della moneta unica. La Spagna il Paese in cui la disoccupazione aumentata di pi, raggiungendo, nel novembre scorso, il 26,6 per cento complessivo. Si conferma inoltre il crescente divario tra nord e sud: la situazione infatti migliore in Austria (con un tasso pari al 4,5 per cento), Lussemburgo (5,1), Germania (5,4) e Paesi Bassi (5,6). Si mantiene stabile invece il confronto tra uomini e donne: il tasso di disoccupazione femminile nelleurozona in novembre stato dell11,8 per cento e del 10,7 per cento nellUnione a ventisette. Quello maschile si assestato rispettivamente all11,7 e al 10,8.
Malgrado i dati drammatici, la vera questione concerne il modo in cui fermare lemorragia. Finora si pensato che, in una maniera o nellaltra, la soluzione sarebbe arrivata a suon di riforme. Oggi la sensazione diffusa che la ripresa sia ancora un miraggio lontano e che la paura condizioni tutto il sistema: i consumi sono fermi, le fabbriche chiudono, le imprese falliscono. In base alle previsioni degli analisti, la disoccupazione giovanile potrebbe presto aumentare di circa quattro volte rispetto a quella degli adulti. Bisogna trovare le risorse per investire in formazione ed inclusione sociale ha ammonito il commissario Ue per lOccupazione, gli Affari sociali e lIntegrazione, Lszl Andor. Sul lavoro ha confermato il commissario improbabile che si vedranno miglioramenti dal punto di vista socio-economico nel 2013. Gli analisti sostengono che lunica strada sia quella di continuare a riformare il mercato del lavoro e i sistemi di welfare, che a causa della crisi hanno perso molta della capacit di protezione delle fasce pi a rischio. Molti politici propongono di uscire dalla spirale dando maggiore spazio alla contrattazione collettiva tra le parti sociali; altri puntano invece su un cambiamento di mentalit degli apparati aziendali; altri ancora auspicano un ripensamento del legame tra scuola e mondo del lavoro. Ma in realt, nonostante i proclami e le dichiarazioni di molti leader, proposte concrete sul tavolo non ce ne sono. Un segnale positivo invece giunto in questi giorni da Bruxelles. La Commissione presieduta da Jos Manuel Duro Barroso ha infatti varato un importante piano di incentivi alle nuove imprese, che rappresentano la principale fonte di nuova occupazione in Europa: circa quattro milioni di nuovi posti di lavoro ogni anno. Si tratta di un piano dazione destinato a sostenere gli imprenditori, con il quale Bruxelles intende sottolineare il ruolo fondamentale dellistruzione, della formazione e della tecnologia internet per far crescere nuove generazioni di imprenditori. Misure specifiche andranno a sostegno dei giovani, delle donne, degli anziani, dei migranti. Duro Barroso prevede anche lintroduzione di provvedimenti ambiziosi per favorire le start-up le imprese appena nate e la creazione di nuove aziende, per agevolare il trasferimento dei progetti aziendali, per migliorare laccesso ai finanziamenti e per dare una seconda opportunit agli imprenditori onesti dopo un fallimento. Insomma, azioni reali e non solo programmi politici.
NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Agostino Vallini, Vicario Generale di Sua Santit per la Diocesi di Roma, con il Vicegerente, Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Filippo Iannone, Arcivescovo-Vescovo emerito di Sora-Aquino-Pontecorvo, e con gli Ausiliari, le Loro Eccellenze Reverendissime i Monsignori Paolino Schiavon, Vescovo titolare di Trevi, Guerino Di Tora, Vescovo titolare di Zuri, Giuseppe Marciante, Vescovo titolare di Tagora, Matteo Maria Zuppi, Vescovo titolare di Villanova, e Lorenzo Leuzzi, Vescovo titolare di Cittanova, in visita ad limina Apostolorum. Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Gerhard Ludwig Mller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza Sua Eccellenza la Signora Slavica Karai, Ambasciatore di Bosnia ed Erzegovina, per la presentazione delle Lettere Credenziali. In data 10 gennaio, il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Las Cruces (Stati Uniti dAmerica), presentata da Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Ricardo Ramrez, C.S.B., in conformit al canone 401 1 del Codice di Diritto Canonico. In data 10 gennaio, il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale dellEparchia di Saint-Maron de Montral dei Maroniti (Canada), presentata da Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Joseph Khoury, in conformit al can. 210 1 del CCEO.
Provviste di Chiese
In data 10 gennaio, il Santo Padre ha nominato Vescovo di Las Cruces (Stati Uniti dAmerica) Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Oscar Cant, finora Vescovo titolare di Dardano e Ausiliare di San Antonio (Stati Uniti dAmerica). In data 10 gennaio, il Santo Padre ha nominato Vescovo di Limerick (Irlanda) il Reverendo Sacerdote Brendan Leahy, del clero dellArcidiocesi di Dublin, finora Professore di Teologia Sistematica al Collegio di San Patrizio a Maynooth. In data 10 gennaio, il Santo Padre ha nominato Vescovo dellEparchia di Saint-Maron de Montral dei Maroniti (Canada) il Reverendo Padre Marwan Tabet, M.L., finora Consigliere Generale della Congregazione
dei Missionari Libanesi e incaricato dellUfficio dellImmigrazione e dello Sviluppo del Patriarcato Maronita.
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Nella mattina di gioved 10 gennaio Benedetto XVI ha ricevuto in udienza Sua Eccellenza la Signora Slavica Karai, nuovo Ambasciatore di Bosnia ed Erzegovina, per la presentazione delle Lettere con cui viene accreditata presso la Santa Sede
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Verso un netto calo delle importazioni Chiesto agli Stati membri di destinare pi fondi strutturali al microcredito
Si profilano agevolazioni per i grandi istituti che operano nel mercato statunitense
Sua Eccellenza la Signora Slavica Karai, nuovo Ambasciatore di Bosnia ed Erzegovina presso la Santa Sede, nata a iroki Brijeg il 18 ottobre 1975. sposata e ha due figli. Laureata in filosofia e cultura croata (Universit di Zagabria, 1999), ha ricoperto i seguenti incarichi: capo dellufficio management della Banca Auro di Mostar (1999-2000); capo del settore marketing della Banca Auro di Mostar (2000-2001); capo dei settori business internazionale e analisi del mercato presso la Banca Ipotecaria Alpe-Adria a Mostar (2001-2006); ambasciatore in Argentina, Cile, Per e Uruguay, con sede a Buenos Aires (20062007); consigliere del ministro delle Finanze (2008-2011); consigliere del primo ministro (20112012). A Sua Eccellenza la Signora Slavica Karai, nuovo Ambasciatore di Bosnia ed Erzegovina presso la Santa Sede, nel momento in cui si appresta a ricoprire lalto incarico giungano le felicitazioni del nostro giornale.
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GIORNALE QUOTIDIANO Unicuique suum POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
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Difficile mediazione africana tra il Governo del presidente Franois Boziz e i ribelli della coalizione Seleka
Gli abitanti di un villaggio del Nord Waziristan colpito da un attacco di droni (Ansa)
KABUL, 10. Un reparto militare misto afghano e internazionale ha ucciso oggi nella provincia nord orientale di Takhar un militante del Movimento islamico dellUzbekistan che aveva compiti di coordinamento di attentati antigovernativi. Lo ha reso noto la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf, sotto comando Nato) a Kabul. Mazlum Yar, anche conosciuto come Qari Asrar o Tufan, stato localizzato nel distretto di Ishkamish mentre organizzava la collocazione di rudimentali ordigni esplosivi per un imminente attacco.
Ed salito a cinque il numero delle vittime di un attacco con un aereo senza pilota (drone) stamattina nel Nord Waziristan, nel Pakistan nord occidentale. Lo ha riferito una fonte di intelligence. Oltre a un edificio stato anche colpita una motocicletta con a bordo due presunti ribelli islamici che sono morti. Intanto, il presidente afghano, Hamid Karzai, incontra oggi a Washington il segretario di Stato, Hillary Clinton, e il segretario alla Difesa, Leon Panetta, prima dei colloqui di venerd alla Casa Bianca con Obama.
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Sul concetto di naturale
nel salmo si dice che Dio allontana da noi le nostre colpe, qui lontano significa infinitamente lontano e infinitamente lontano significa che lallontanato non esiste pi. Non pu esistere una stella infinitamente lontana. Se essa ha un luogo, vuol
dire che ha una determinata distanza da noi, quindi una determinata vicinanza. Ci che mi piacerebbe scrivere, ma sono troppo vecchio per farlo, unontologia sulla base dei fondamentali concetti di vicinanza e lonta-
nanza. Una tale teoria avrebbe conseguenze imprevedibili e sorprendenti. In Schritte ber uns hinaus ho gettato questidea come un messaggio nella bottiglia nel mare della comunit dei comunicanti. Finora non lha aperto nessuno.
Egli rimane un esempio di esegeta instancabile, preciso e accurato, che sa accompagnare il lavoro continuo con una grande ricchezza di doti umane, come una simpatia nelle relazioni interpersonali, unamicizia sempre sorridente e una grande capacit di comprensione.
Credo che si possa affermare senza esagerazione che il professor Aletti ha fatto scuola. Lo dimostra il volume che abbiamo in mano, frutto della collaborazione di tanti suoi discepoli. Questi saggi sono una testimonianza del grande apprezzamento di cui gode tra i suoi studenti e un segno della qualit dei frutti che il suo lavoro
di seminatore ci permette di raccogliere. Possa questo libro portare a tutti una pi profonda conoscenza della Parola di Dio, nel canone biblico, che unita al nome di Paolo, uno dei primi evangelizzatori, che ebbe il compito di tradurre levento Ges nei concetti della cultura greca e romana.
LACY
Nellanno 1973, con una valigia piena di speranze pi che di libri, il padre gesuita Jean-Nol Aletti arrivava al Biblico per intraprendere lo studio dellesegesi. Forse la sua preparazione matematica lo spingeva verso la precisione e laccuratezza. Nei suoi studi al Biblico aveva una predilezione per lAntico Testamento, mostrando per questi libri un occhio pi attento, ma le vie del Signore sono imprevedibili. Destinato dai superiori a rimanere nellistituto come professore, la necessit di trovare un successore al padre Stanislas Lyonnet spinse il rettore di allora a chiedergli di focalizzare la sua preparazione nel corpo paolino. Fu cos che nel 1980 Aletti divenne professore delle Lettere di san Paolo. Col passare del tempo la sua fama e il suo apprezzamento nellambito degli studi biblici sono cresciuti sempre di pi, per cui oggi risulta difficile uno studio sullargomento che non faccia ricorso ai suoi libri e ai suoi articoli. Un giorno, durante un viaggio in aereo, sedeva accanto a me un signore che attrasse la mia attenzione perch stava leggendo un libro che mi sembrava il Nuovo Testamento greco. Dopo qualche minuto, chiuse il libro e ne apr un altro con la copertina color rosa che subito identificai come volume della collana Etudes Bibliques. La mia curiosit crebbe ulteriormente. Quando chiuse il libro e lo depose accanto a me, non potei fare a meno di sorridere: era il commento alla Lettera ai Colossesi scritto dal padre Aletti. Considerata la sua notoriet non meraviglia che lUniversit Saint-Paul di Ottawa (Canada) nel 2009 gli abbia conferito il dottorato honoris causa. Da alcuni anni il professor Aletti anche membro della Pontificia Commissione Biblica e, dal 2012 della Pontificia Accademia di Teologia. Al Pontificio Istituto Biblico egli ha reso un lungo servizio non soltanto come professore, ma anche come decano della Facolt Biblica, per due volte, e attualmente come vicerettore.
San Paolo
cra Scrittura con una tesi su Colossesi, 1, 15-20, diretta da Albert Vanhoye. Quando Aletti giunge al Biblico, lIstituto aveva ormai acquistato largo credito nel mondo accademico, a motivo di una ricerca biblica condotta con attenzione puntigliosa al testo, in modo particolare a tutti i suoi aspetti letterari. Si era venuta cos a formare una scuola che, pur non misconoscendo il metodo storico-critico, aveva resistito proprio per la sua fedelt al testo-in-s a un possibile esito di tale metodo, costituito dalla frammentazione del testo scritturistico. Nel dibattito scientifico internazionale, tuttavia, il metodo storico-critico veniva progressivamente affiancato, o superato, da altre criteriologie di studio, frutto delle nuove impostazioni linguistiche promosse da Ferdinand de Saussure: metodologie di stampo dapprima rigidamente sincronico, quali lo strutturalismo o la semiotica, in seguito anche pragmatico, quali la narra-
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Ulisse raccontato da Valerio Massimo Manfredi
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Il Rosso Fiorentino al centro di una mostra alla Morgan Library di New York
Il multiforme inganno
di GIULIA GALEOTTI arli a noi come se volessi condurci a unimpresa gloriosa e invece vuoi prendere la citt con linganno. Entreremo nascosti, nel buio come topi, per sorprendere i troiani nel sonno. questa la gloria che ci offri?. Ce lhanno insegnata e labbiamo letta come la vittoria dellarguzia sulla forza, del multiforme ingegno, dellintelligenza sulla violenza. Eppure i fatti sono l, eloquentissimi. Fu una vigliaccata. Nel suo ultimo romanzo Il mio nome Nessuno. Il giuramento (Milano, Mondadori, 2012, pagine 353, euro 19) con protagonista lideatore del celebre cavallo che pose fine alla decennale guerra del mondo antico, Valerio Massimo Manfredi mette questa esclamazione
in bocca a uno dei personaggi pi negativi della tradizione greco-romana. Quel Neottolemo-Pirro figlio di Achille, giovane incapace di sentimenti ( lui che getter il piccolo Astianatte dalle mura di Troia, ed lui che decapiter lanziano re Priamo), cresciuto come macchina da guerra programmata per uccidere nellimpossibile tentativo di superare il suo mitico padre. La belva Pirro solo uno dei tantissimi personaggi a cui larcheologo italiano specializzato in topografia antica d voce in un romanzo epico, che ruota attorno al solenne giuramento fatto dai principi greci prima che la meravigliosa Elena scelga tra loro il suo sposo. Lideatore di quel lungimirante giuramento volto a evitare che la decisione della donna pi bella di tutte potesse poi mettere i condottieri luno contro laltro fu Odysseo. Nel romanzo di Manfredi, Odysseo si racconta in prima persona dallinfanzia nella reggia di Itaca alla atroce notte di sangue e di inganni in cui lintera citt precipit in un vortice di orrore. Il percorso del bimbo diventa cos anche una sorta di strada di Pollicino capace di guidare il lettore tra le tappe che hanno costruito il celeberrimo ingegno (Atena mi aveva dato forza sufficiente per battermi in prima linea con i pi grandi guerrieri, ma soprattutto mi aveva dato una mente capace di meditare, riflettere e pensare altre cose). Dote innata quella dellintelligenza di Odysseo, ma anche risultato di uneducazione saggia e lungimirante da parte della sua famiglia (capivo finalmente scrive il figlio di Laerte, iniziato ai viaggi dal padre lo scopo del viaggio: dovevo fare esperienza del nostro mondo, cos diverso dalla pace dellisola in cui ero cresciuto. Vedere fino a che punto potesse giungere lessere umano, e di quali azioni fosse capace per conseguire o mantenere il potere). Perch, come sappiamo, tra eroi di ogni possibile forma e natura, tra re potenti e mitici combattenti, il quid di Ulisse sta tutto l. Tu hai qualcosa che io non ho. Che cos?, gli chiede Diomede, So che la mente unarma pi potente di qualunque spada o lancia o artiglio o zanna acuminata. Rispetto a tante altre narrazioni delleroe, lOdysseo di Manfredi ha una netta avversione per la guerra. Ne capisce la necessit, ma ne comprende tutto il nonsenso (li avrei vendicati uccidendo altrettanti nemici, perch questa la legge della guerra: perpetuare la strage pur sapendo che questo non richiamer in vita coloro che sono stati uccisi). Per sopravvivere imparer Odysseo occorre scindersi tra la vita quotidiana e la vita bellica (quando torniamo, quando viviamo nella nostra casa, mangiamo il nostro cibo, dormiamo nel letto con la nostra sposa, andiamo a caccia nei nostri boschi, la parte migliore di noi prende il sopravvento. I mostri af-
fondano nelle tenebre del nostro cuore ed come se fossero morti). E sono pagine veramente belle quelle che Manfredi dedica alleroe Odysseo orripilato dalla sua stessa mancanza di orrore, nella consapevolezza che ormai nemmeno il gesto pi brutale in grado di sconvolgerlo. Il mio cuore non inorridiva. Ma fu questa mancanza di orrore a ferirmi come se una freccia mi si fosse piantata nel petto. E la molla per trovare una soluzione al conflitto sta tutta qui. Anche nella narrazione di Manfredi, le scene di guerra sotto le mura di Troia hanno una grandissima forza. Rapiscono il lettore, esattamente come lo rapiscono le descrizioni delle usanze, dei rituali, degli odi e degli amori, del modo di vestire, mangiare e amare, dei preparativi per le partenze, e per gli arrivi. veramente un canto mitologico quello che riesce a legare insieme la descrizione delleroe sulla scena, e delluomo dietro le quinte. Sappiamo molto del protetto di Atena. Eppure leggiamo questo nuovo romanzo su di lui trascinati dagli eventi, assetati come se non sapessimo nulla. O meglio come se fosse possibile che i fatti, in realt, possano andare diversamente da come per secoli li raccontiamo. Un grande merito di Valerio Massimo Manfredi infatti quello di lasciare di continuo il lettore sospeso, nonostante egli sappia benissimo come la vicenda andr a finire. Le sorti della guerra sono aperte, le battaglie infuriano, le liti duellano, ma tutto possibile. Achille nella tenda crea angoscia (o speranza, dipende per chi si parteggia); Troia forse riuscir a essere consegnata, viva e intonsa, ai posteri. La gloria che ci offri, Odysseo, sar dunque il risultato di un vile inganno?, gli chiede uno scandalizzatissimo Pirro. Luomo non fatto solo di muscoli e tendini, la men-
Manierista stravagante
di NICOLETTA PIETRAVALLE Quando Millard Meiss, nel 1974, don alla Morgan Library di New York quel volume cos prezioso per giudizi e notizie Vite de pi eccellenti pittori, scultori e architettori di Giorgio Vasari, stampato a Firenze nel 1568, erano trascorsi quattrocento anni dalla morte del Vasari, artista che deve la sua notoriet forse pi al felice volume che ai pur importanti frutti della sua opera di pittore e di architetto. Ed ecco che ora, a quasi quarantanni dalla donazione, la celebre istituzione newyorchese fa buon uso del raro libro, ponendolo al centro di una bella mostra sponsorizzata dalla famiglia Hanson di pitture e disegni cinquecenteschi, Fantasy and Invention: Rosso Fiorentino and Sixteenth-Century Florentine Drawing (aperta fino al 3 febbraio). Scrive Vasari allinizio del capitolo Vita del Rosso Pittor Fiorentino: Gli huomini pregiati, che si danno alle virt, & quelle con tutte le forze loro abbracciano, sono pur qualche volta, quando manco ci si aspettava, esaltati, & honorati eccessivamente nel cospetto di tutto il mondo; come si pu vedere nelle fatiche, che il Rosso pittor Fior. pose nellarte della pittura. Le quali se in Roma, & in Fiorenza, non furono da quei che le potevano remunerare soddisfatte, trov egli pure in Francia, chi per quelle lo riconobbe, di sorte che la gloria di lui pot spegnere la sete in ogni grado dambizione, che possa il petto di qual si voglia artefice occupare. Incipit efficace che nel sintetizzare la vicenda artistica del Rosso esprime anche valutazioni etiche; e la chioma chiara e riccioluta che si unisce a barba e a baffi fluenti, nel ritratto del Rosso, inciso in antiporta, concorre al delinearsi del personaggio nellimmaginario di chi guarda. Come se una certa natura sbrigliata, bizzarra e alquanto refrattaria al dj vu, fosse tipica di quella porzione di umanit contraddistinta da quel poco comune colore dei capelli e ci concorra a svelare lo stimolo alle artistiche innovazioni e a qualche astrusit nella sua arte. Basta osservare qualche dettaglio dei suoi dipinti per notare una sorta di scostamento, se non di ribellione, nei confronti della coeva sensibilit e quindi manualit artistica. Possono testimoniarlo la resa insolita di una guancia paffuta, il magnetico spalancarsi di pupille sporgenti, il protendersi esasperato di un corpo, la postura di una mano che, volutamente deformata, per capace di amplificare lazione e il senso di quella azione. Non per nulla un illustre committente, votato alle classiche sacre rappresentazioni, pare fosse addirittura fuggito, costernato, appena messo davanti a una pala daltare realizzata sua sponte dalloriginale Rosso. Giovanni Battista di Jacopo di Guaspare, nato a Firenze nel 1495, mor nel 1540 a Fontainebleau, dove, lavorando per il re di Francia Francesco I alla decorazione del castello, ottenne onori e fama. Era stato allievo, come il Pontormo, di Andrea del Sarto; a Firenze e a Roma aveva operato con riconoscimenti deludenti e si era poi ritirato nella provincia umbra e toscana. Aveva due fratelli frati, uno era servita allAnnunziata, laltro era domenicano a Santa Maria Novella; cos, da adolescente, proprio per lAnnunziata realizz alcuni stemmi araldici e, nel 1514, lAssunzione della Vergine. Tre anni dopo venne immatricolato come pittore, ponendo quindi termine allapprendistato. Accolto a Piombino e a Volterra, lasci a Volterra quella rinomata Deposizione, considerata il suo dai frati a causa di sberleffi e malefatte; scimmia che veniva utilizzata da modello per facce ed espressioni particolari. Nel 1923, a Roma, essendo Papa Clemente VII, Giulio de Medici, fiorentino, gli vennero commissionati gli affreschi della Cappella Cesi a Santa Maria della Pace e la Pala del compianto, oggi trasmigrata a Boston. Il feroce sacco dei Lanzichenecchi, nel 1527, gli procur non poche vessazioni, ma infine fu lasciato libero e a Sansepolcro esegu la Deposizione; a Citt di Castello il Cristo risorto in gloria, incontrando l il suo futuro biografo, Giorgio Vasari, allora giovanissimo. A seguito di un oscuro evento avvenuto in una chiesa, si spost a Venezia, rifugio di intellettuali e artisti avversi ai Medici e fu Pietro Aretino a ospitarlo forse anche introducendolo alla corte francese. Ai dieci anni di lavoro in Francia si accompagn il vivo apprezzamento del re Francesco I e numerosi furono i disegni di oggetti ornamentali e da tavola, di finimenti da cavallo, di accessori per mascherate eccetera, nei quali la sua inventiva e fantasia potevano fruttuosamente scatenarsi. Un veleno ferale lo uccise, un veleno, secondo dicerie allepoca correnti, volutamente ingerito. Il suo lavoro nel castello di Fontainebleau prosegu per mano del Primaticcio. Fulcro della mostra alla Morgan Library & Museum la Sacra Famiglia con san Giovannino, dipinta intorno al 1520, e prestata alla mostra dal Walters Art Museum di Baltimora, un esempio fulgente dellimpronta irrequieta inferta alla pittura da Rosso Fiorentino. Gessetto e inchiostro bruno creano lelaborato disegno, che ritrae una dama a mezzo busto ed tutto imbevuto dello spirito cinquecentesco di Michelangelo e Raffaello. Fanno corona schizzi e diseRosso Fiorentino gni di Michelangelo, Andrea Sacra Famiglia con san Giovannino (1520) del Sarto, Pontormo, Bronzino (con un cavallo ramcapolavoro per lattivismo forsen- pante memore del gruppo dei nato di taluni personaggi, per Dioscuri che svetta al Quirinale), lazzardo tecnico dellimpostazio- Francesco Salviati e dello stesso ne, per laccentuata contrattura di Giorgio Vasari, per limitarsi ai nocerti volti non coperti. Uscire dal mi principali: tutti fogli apparteseminato, eccedere se necessario nenti alle cospicue collezioni della per raggiungere il pathos, produr- Morgan. re una realt che per riuscire a esFra i documenti esposti anche ser tale aveva bisogno dellartifizio, di una speciale maniera. Que- una lettera autografa, datata 15 aprile 1564, indirizzata da Agnolo sto era il Rosso. A Firenze dove si ferm tra il Bronzino a Cosimo de Medici 1521 e il 1522, abitando in corso per ringraziarlo degli emolumenti de Tintori vicino a Santa Croce, ricevuti nel corso dei lavori a Fiaccolse in casa una scimmia, chia- renze in Palazzo Vecchio e a Pisa mata il Bertuccione, assai temuta nella chiesa di Santo Stefano.
te la parte sua pi alta e nobile, quella che lo rende simile agli dei. La mente larma pi potente. E cos il multiforme ingegno riuscito a dare per sempre una lettura diversa dei fatti. E il cavallo di Troia entrato in noi. Anche se Valerio Massimo Manfredi (che a breve firmer un secondo volume, sul ritorno a casa di Ulisse) ci ricorda come lautore di quellinganno fosse assolutamente conscio dellorrore di non ritorno a cui la civilt si stava avviando. Ci che vedrai e che farai questa notte ti lascer nel cuore una ferita profonda, un dolore insanabile perch ogni volta che ucciderai inermi in fuga, avversari gi sconfitti, dispersi e annientati anche una parte di te morir.
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LOSSERVATORE ROMANO
Non confessionale il corteo di domenica contro la legge sulle unioni omosessuali
Il rabbino Bernheim e il filosofo Lvy per il cinquantesimo anniversario del Centre communautaire de Paris
Il gran rabbino di Francia Gilles Bernheim e, a sinistra, limam di Drancy, Hassen Chalghoumi, alla marcia silenziosa svoltasi il 25 marzo 2012 dopo la strage di Tolosa
no la convinzione, ereditata dal filosofo Emmanuel Lvinas, che bisogna tradurre la saggezza biblica in greco, la sola maniera, si legge sul sito di Bernard-Henri Lvy, per far cogliere ai contemporanei, ebrei e non ebrei, la pertinenza del messaggio di Israele. Se conoscere Dio significa ci che occorre fare, se letica non il corollario della visione di Dio ma la visione stessa, se il pio il giusto, come scriveva Lvinas, allora la riflessione sulla strana alleanza fra sacro e violenza pu solo sollevare scandalo. In unepoca caratterizzata dal confronto fra civilt ha affermato il gran rabbino di Francia in una recente intervista a La Croix la questione di sapere se le religioni sono capaci di diventare una forza di pace piuttosto che una fonte di conflitti. La risposta a questa domanda dipende strettamente dal posto che le differenti fedi e culture concedono allaltro, a quello che non ci somiglia, a quello la cui appartenenza, colore o credo differisce dai nostri. Cosa vediamo in questo altro? Una minaccia per la nostra fede e il nostro modo di vivere o piuttosto un arricchimento per leredit dellintera umanit?. Dal canto suo Lvy ha dedicato una parte importante del proprio lavoro allanalisi del totalitarismo e del fondamentalismo religioso. E in passato non ha mancato di esprimere il suo sostegno ai cristiani, i quali, ha dichiara-
to lui stesso, formano su scala planetaria la comunit pi costantemente, violentemente e impunemente perseguitata. Il Centro comunitario di Parigi sorto con la missione di diventare il contenitore privilegiato per ospitare e offrire progetti e programmi indistintamente a tutti gli ebrei. Le oltre cento attivit spaziano dai corsi di Talmud Torah al coro, dallesame psicometrico per accedere alle universit israeliane alle conferenze settimanali in orari pomeridiani, preserali e serali (nel passato ha ospitato oratori quali Mosh Dayan, Abba Eban, Nahoum Goldmann, Jacques Attali, Raymond Aron e Golda Mer). Nato in boulevard Poissonnire allindomani della guerra, della Shoah e delle grandi migrazioni sefardite dal Nord Africa, la struttura spiega la Comunit ebraica di Roma ha conosciuto uno sviluppo straordinario grazie allapporto del Fonds social juif unifi, la cui opera umanitaria si rafforzata nel fornire aiuti concreti a tutti gli ebrei francesi che per motivi di et, salute, disagio sociale ed economico si rivolgono al Centro; da tredici anni nella grande sede di rue La Fayette ospita anche una grande sinagoga sefardita. Per il giubileo dei cinquantanni, il Centre communautaire de Paris organizzer dibattiti, concerti e cinque viaggi con destinazione localit che hanno fatto la storia del popolo ebraico.
Il comunicato finale dellannuale visita del Coordinamento dei vescovi di Stati Uniti, Canada e Unione europea
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Appello della Conferenza episcopale del Venezuela
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Limpegno dei vescovi degli Stati Uniti sul fronte internazionale e interno
Nomine episcopali
Le nomine di oggi riguardano la Chiesa negli Stati Uniti dAmerica, in Irlanda, Canada e India.
CARACAS, 10. Sempre, e soprattutto di fronte a un crescente clima di tensione e di incertezza, la strada da maestra da seguire quella del rispetto assoluto della Costituzione. quanto sottolineano i presuli venezuelani in un documento diffuso nel corso dei lavori della novantanovesima assemblea plenaria che si conclude venerd 11. Il riferimento, esplicito, alle tensioni politiche alimentate dalla malattia del presidente Hugo Chvez, attualmente ricoverato a Cuba, dove alle prese con i postumi di un delicato intervento chirurgico. Chvez, rieletto per la quarta volta nellottobre scorso alla guida del Paese, non ha infatti potuto prendere parte oggi, gioved 10, alla programmata cerimonia dinsediamento. Il Parlamento, mettendo fine a una discussione che per giorni ha animato il dibattito politico, ha concesso al presidente tutto il tempo di cui avr bisogno per guarire dalla sua malattia e rientrare in Venezuela. Una decisione comunicata dal presidente dellAssemblea nazionale, Diosdado Cabello, il quale ha reso noto che Chvez assumer lincarico successivamente, davanti alla Corte Suprema. Al contrario, secondo le opposizioni, la mancanza del presidente eletto alla cerimonia dinsediamento avrebbe dovuto portare a una presidenza ad interim e a un rapido ritorno alle urne. Da parte loro, i presuli non hanno voluto prendere posizione. Ma hanno lanciato un appello a non alterare la Costituzione, e a tutelare il bene comune. In particolare il presidente della Conferenza episcopale, larcivescovo di Cuman, Diego Rafael Padrn Snchez, ha sottolineato che quello attuale un momento difficile e incerto che potrebbe condurre il Paese verso un crocevia pericoloso. Secondo il presidente dei vescovi, i ben venticinque comunicati del Governo sulla salute di Chvez hanno contribuito a confondere la popolazione e ora lunica certezza che il 10 gennaio finisce un mandato del presidente e ne comincia un altro. Tuttavia, questa assemblea non
vuole intervenire nellinterpretazione della Carta fondamentale, ma in gioco il bene comune e alterare la Costituzione moralmente inaccettabile. Secondo il presule, ci che desidera il popolo venezuelano chiaro: i poteri pubblici devono rispettare e seguire in tutto la Costituzione, perch se si prescinde da essa, si prescinde anche dalle istituzioni e si cade nel caos, nella violenza e nellanarchia. Da parte dei presuli anche lapprezzamento per il sentimento religioso e latteggiamento cristiano manifestato da tutto il popolo venezuelano che ha accompagnato e sta accompagnando con la preghiera la convalescenza di Chvez. stato bello vedere come i sostenitori e gli oppositori del presidente abbiano deciso di pregare insieme per la sua guarigione. Del resto, un atteggiamento opposto, sarebbe stato non solo anti cristiano, ma anche addirittura disumano e anti venezuelano. I presuli, per, mettono anche in guardia da altri tentativi di aggirare il dettato costituzionale. Osserviamo con preoccupazione che nellinsieme delle leggi denominate potere del popolo, si pone con enfasi laccento sulle stesse, introducendo concetti come socialismo e Stato comunale che non sono contemplati nel testo costituzionale. In questo senso, si rileva che lorganizzazione politica territoriale non pu costruirsi su una ideologia restrittiva, perch si andrebbe contro la concezione di uno Stato plurale, inclusivo e democratico, consacrato dalla Costituzione, agli articoli 2 e 6. Al contrario, i venezuelani, in questo momento difficile, sono chiamati a riaffermare la loro vocazione democratica. Soprattutto, i vescovi spingono per un dialogo franco, aperto e rispettoso, che abbia come obiettivo la totale aderenza alla Costituzione e la difesa della sovranit del Venezuela. Tutto ci deve continuare a essere il modo per raggiungere il superamento dei tanti ostacoli che possono influenzare la nostra convivenza e che ci possono portare a una crisi pi profonda.
Oltre undici milioni di persone in visita al santuario nel corso del 2012
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LOSSERVATORE ROMANO
A colloquio con larcivescovo Tempesta sui preparativi per la giornata della giovent in programma a luglio
commissione della Cnbb sta anche pianificando una Giornata universitaria da celebrarsi a Belo Horizonte. Mentre tutti insieme stiamo progettando il dopo-Gmg in Brasile e lorganizzazione del settore di pastorale giovanile in tutte le diocesi del Paese. Quali sono le principali novit della Gmg di Rio rispetto a quelle precedenti? Ogni edizione possiede alcuni elementi costanti. La novit consiste nel modo in cui vengono realizzati. Perci siamo in contatto permanente con il Pontificio Consiglio per i Laici e con gli altri organismi della Santa Sede che, in un senso o nellaltro, sono coinvolti nellorganizzazione. Oltre agli atti centrali, la strutturazione in nuclei linguistici corrisponde a un modo di coordinare ospitalit, catechesi e Festival della giovent, che a sua volta rimanda alla geografia di Rio de Janeiro: un fatto, questo, che non era presente in altre Giornate. Stiamo cercando, dunque, dintegrare ospitalit, catechesi e lingua con aree specifiche della citt, per alleggerire il problema degli spostamenti. Per quanto concerne lintegrazione con le comunit locali, sono previste visite e attivit per i pomeriggi di mercoled, gioved e venerd, dopo le catechesi. Queste iniziative conferiranno un carattere ancora pi missionario alla Giornata. La settimana missionaria, che si svolger in tutte le citt delle altre diocesi del Brasile tra il 16 e il 21 luglio, seguir questo schema. Alcune settimane missionarie prevederanno anche la presenza di giovani di altre regioni del mondo, che vi parteciperanno per trascorrervi quel tempo che fino a poco fa veniva chiamato pre-giornata o giornate nelle diocesi. Per quanto riguarda la promozione umana, sar inaugurato un centro di prevenzione e di riabilitazione dalle dipendenze chimiche. In questa struttura saranno integrati i diversi enti che operano nella stessa area e nello stesso settore, offrendo anche a giovani professionisti di differenti aree la possibilit di fare unesperienza di tirocinio. Quali sono i luoghi principali della Gmg di Rio? I grandi eventi saranno ospitati in due aree differenti: la notissima spiaggia di Copacabana e Guaratiba. Nella prima localit si celebreranno la messa di apertura, la cerimonia di benvenuto e la Via Crucis; nella se-
conda, la veglia e la messa conclusiva. Copacabana si trova nellarea meridionale della citt, Guaratiba in quella occidentale. Sono due realt molto diverse nella stessa Rio de Janeiro, citt che, come noto, include una grande variet di contesti. I mass media, specie quelli europei, tendono a descrivere il Brasile secondo unimmagine molto stereotipata, tutta calcio, samba e bellezze naturali. Per a Rio, come nel resto del Paese, esistono enormi problemi sociali, con sacche di povert estrema nelle favelas. La Gmg toccher anche questi luoghi? Nel video ufficiale della Gmg appaiono anche le realt difficili della citt e molto spesso si vedono le favelas. Si tratta di un filmato con scene che si susseguono rapidamente e che raffigurano linvito e larrivo. Questo video, che ha il Corcovado come punto di riferimento pi importante, presenta immagini girate nelle favelas, soprattutto in quella di Santa Maria. La preoccupazione mostrata dalla sua domanda stata tenuta presente fin dal primo momento nellorganizzazione della Giornata di Rio 2013. Anche per questo gli atti centrali si terranno in due poli diversi della vita cittadina: Copacabana famosa in tutto il mondo e ospita molti eventi, Guaratiba si trova in unarea a pi basso reddito. stata fin dallinizio una nostra scelta sulla quale abbiamo insistito, nonostante le difficolt logistiche. Inoltre, essendo i nuclei presenti in ogni parrocchia, la Giornata si celebrer in tutta la citt. Quando ci si prepara a grandi eventi che coinvolgono la Chiesa cattolica, e il Papa in particolare, arrivano puntualmente critiche per i costi eccessivi che graverebbero sulla comunit che li accoglie. stato cos anche per la Gmg di Rio? Finora non abbiamo dovuto affrontare questo tipo di problema, ma possiamo dimostrare che i costi della Giornata costituiscono, in realt, investimenti e non solo spese. Il primo grande investimento nella persona, sia nellambito specifico dellevangelizzazione, sia in quello pi ampio dei rapporti umani. Un secondo investimento meglio compreso da chi solito misurare questi eventi solo in base allaspetto finanziario senza dubbio il ritorno economico che genera. Nei nostri incontri con la societ civile abbiamo presentato i numeri di Madrid. Pertanto, sia dal punto di vista spirituale e umanosociale, sia dal punto di vista materiale, tutti riconoscono che la Giornata sar una benedizione. In ogni caso, vista la situazione odierna, sappiamo che simili critiche e molte altre potranno essere sollevate; perci siamo molto attenti a questo tipo di osservazioni, soprattutto per poter ristabilire la verit qualora fosse necessario.
di tutti noi il sostegno della preghiera affinch i legislatori siano ispirati alla difesa dei diritti della persona umana, della libert religiosa e di tutti quei diritti che servono in primo luogo la dignit della persona. E tra questi ultimi aveva citato i diritti alleducazione, alla vita, alla casa, al cibo, al lavoro. Principi che si spera, aveva aggiunto, possano entrare nel quadro delle riforme costituzionali non tanto perch si richiamano alla cosiddetta primavera araba, quanto piuttosto perch si riferiscono a una sorta di primavera umana, di primavera delluomo e della sua dignit. Il cardinale era anche intervenuto a proposito della situazione delle comunit cristiane in Egitto, manifestando la preoccupazione per le insistenti voci minacciose per la loro stessa sopravvivenza. Voci isolate aveva specificato ma che paventano la scomparsa di queste comunit dallEgitto. Preoccupazioni delle quali il cardinale aveva parlato anche durante le visite al patriarca greco ortodosso Teodoro II, presso il patriarcato greco ortodosso di Alessandria, e a Tawadros, il nuovo patriarca copto ortodosso, presso il monastero di Anba Bishoy a Wadi Natrun, dove il patriarca continua a condurre una vita monastica. In entrambe gli incontri, caratterizzati da grande cordialit, si convenuto sulla necessit di adoperarsi uniti per impetrare la fine delle sofferenze del popolo siriano, cos come per restituire pace e serenit a tutti i cristiani della regione mediorientale, in modo tale da riuscire a frenare quella continua emorragia che rischia veramente di cancellare la loro presenza dalla faccia di quelle terre. Alla messa celebrata a Sharm-ElSheik, per linaugurazione della nuova chiesa, erano presenti tra gli altri il vescovo di Ismayliah dei copti, Makarios Tewfik, e il parroco Anba Boulos. Ledificio sacro stato
donne nella vita pubblica ed ecclesiale per edificare una societ pi fraterna e una Chiesa resa pi bella dalla comunione tra battezzati. Anche nellincontro con i responsabili delle attivit apostoliche in Egitto, svoltosi mercoled 9 gennaio, il cardinale aveva parlato della necessit di impegnarsi attivamente per la diffusione del Vangelo, in fedele e costruttiva cooperazione con i Pastori, perch la vita della comunit cattolica in Egitto sappia annunciare con efficacia il Figlio di Dio attraverso la vita sacramentale, la catechesi, la carit, specie nellassistenza e nelleducazione, e nel servizio concreto e quotidiano a tanti fratelli e sorelle. Forse aveva aggiunto dobbiamo vigilare perch non ci capiti proprio mentre ci prodighiamo per il Vangelo di lasciare che avanzi il deserto nella coscienza e nel cuore. Soffermandosi poi sulla secolare tradizione dellEgitto, sulle sue grandi religiosit e cultura sempre aperte alla rivelazione di Dio, il porporato aveva ribadito che custodire e coltivare la fede nella cultura costituisce un ambito privilegiato della missione pastorale e dunque va incentivata la collaborazione tra i diversi centri che da tempo animano lattivit apostolica e missionaria di questa Nazione. Aveva poi concluso auspicando la conferma della presenza ecclesiale nel mondo, col dovuto sostegno e la difesa dei cristiani che non vedono riconosciuta la libert religiosa. A tutti indistintamente, perci anche ai cristiani, sia garantito di professare il proprio credo. Spiegando il senso della sua visita il prefetto, durante la tappa al Cairo, aveva sottolineato la volont di far sentire alle regioni orientali la sollecitudine della Chiesa, con un pensiero particolare ai cristiani della Siria e dellIraq, tanto feriti per la violenza degli uomini, ma per grazia di Dio immersi certamente nella ferita aperta del costato di Cristo.