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di Altiero Spinelli
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Il Manifesto di Ventotene
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debbono dominare gli uomini, ma - come avviene per forze naturali essere da loro sottomesse, guidate, controllate nel modo pi razionale,
affinch le grandi masse non ne siano vittime. Le gigantesche forze
di progresso, che scaturiscono dallinteresse individuale, non vanno
spente nella morta gora della pratica routinire per trovarsi poi di
fronte allinsolubile problema di resuscitare lo spirito diniziativa con le
differenziazioni dei salari, e con gli altri provvedimenti del genere dello
stachenovismo dellU.R.S.S., col solo risultato di uno sgobbamento pi
diligente. Quelle forze vanno invece esaltate ed estese offrendo loro
una maggiore possibilit di sviluppo ed impiego, e contemporaneamente
vanno perfezionati e consolidati gli argini che le convogliano verso gli
obiettivi di maggiore utilit per tutta la collettivit.
La propriet privata deve essere abolita, limitata, corretta, estesa, caso
per caso, non dogmaticamente in linea di principio.
Questa direttiva si inserisce naturalmente nel processo di formazione
di una vita economica europea liberata dagli incubi del militarismo e
del burocraticismo nazionali. In essa possono trovare la loro liberazione
tanto i lavoratori dei paesi capitalistici oppressi dal dominio dei ceti
padronali, quanto i lavoratori dei paesi comunisti oppressi dalla
tirannide burocratica. La soluzione razionale deve prendere il posto di
quella irrazionale anche nella coscienza dei lavoratori. Volendo indicare
in modo pi particolareggiato il contenuto di questa direttiva, ed
avvertendo che la convenienza e le modalit di ogni punto programmatico
dovranno essere sempre giudicate in rapporto al presupposto oramai
indispensabile dellunit europea, mettiamo in rilievo i seguenti punti:
a. non si possono pi lasciare ai privati le imprese che, svolgendo
unattivit necessariamente monopolistica, sono in condizioni di
sfruttare la massa dei consumatori (ad esempio le industrie elettriche);
le imprese che si vogliono mantenere in vita per ragioni di interesse
collettivo, ma che per reggersi hanno bisogno di dazi protettivi, sussidi,
ordinazioni di favore, ecc. (lesempio pi notevole di questo tipo di
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Il principio secondo il quale la lotta di classe il termine cui van ridotti tutti
i problemi politici, ha costituito la direttiva fondamentale, specialmente
degli operai delle fabbriche, ed ha giovato a dare consistenza alla
loro politica, finch non erano in questione le istituzioni fondamentali
della societ. Ma si converte in uno strumento di isolamento del
proletariato, quando si imponga la necessit di trasformare lintera
organizzazione della societ. Gli operai educati classisticamente non
sanno allora vedere che le loro particolari rivendicazioni di classe, o
di categoria, senza curarsi di come connetterle con gli interessi degli
altri ceti, oppure aspirano alla unilaterale dittatura delle loro classe, per
realizzare lutopistica collettivizzazione di tutti gli strumenti materiali
di produzione, indicata da una propaganda secolare come il rimedio
sovrano di tutti i loro mali. Questa politica non riesce a far presa su
nessun altro strato fuorch sugli operai, i quali cos privano le altre
forze progressive del loro sostegno, e le lasciano cadere in balia della
reazione, che abilmente le organizza per spezzare le reni allo stesso
movimento proletario.
Delle varie tendenze proletarie, seguaci della politica classista e
dellideale collettivista, i comunisti hanno riconosciuto la difficolt di
ottenere un seguito di forze sufficienti per vincere, e per ci si sono
- a differenza degli altri partiti popolari - trasformati in un movimento
rigidamente disciplinato, che sfrutta quel che residua del mito russo per
organizzare gli operai, ma non prende leggi da essi, e li utilizza nelle pi
disparate manovre.
Questo atteggiamento rende i comunisti, nelle crisi rivoluzionarie,
pi efficienti dei democratici; ma tenendo essi distinte quanto pi
possono le classi operaie dalle altre forze rivoluzionarie - col predicare
che la loro vera rivoluzione ancora da venire - costituiscono nei
momento decisivi un elemento settario che indebolisce il tutto. Inoltre
la loro assidua dipendenza allo stato russo, che li ha ripetutamente
adoperati senza scrupoli per il perseguimento della sua politica
nazionale, impedisce loro di perseguire una politica con un minimo di
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http://www.mfe.it/ventotene.htm
Grafica: Patrizia Cotti
Stampa: Centro Stampa
Consiglio regionale dellEmilia-Romagna