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Prologo

Ero in seconda media quando la mia compagna di banco Anna mi chiese: Ma secondo te la felicit che cos?. Per un ragazzino di 12 anni una domanda un po impegnativa. Anzi, di solito lo anche per un adulto. Mi rannicchiai nei miei pensieri e mi presi qualche minuto. Anna attese con pazienza. A un tratto fui folgorato dalla verit. La guardai negli occhi e le dissi, sicuro di me: La felicit realizzare i propri sogni. Mi sbagliavo.

Capitolo 1

Buongiorno

Durante la nostra giovinezza le persone che ci circondano sono avvolte dal mistero. Il lavoro di nostro padre ci appare quanto di pi esclusivo e affascinante possa esistere, anche se si tratta di qualcosa di noioso e banale. Nostra madre, magari casalinga, un pozzo di scienza dal quale attingere tutte le informazioni possibili. Gli altri bambini ci raccontano storie fantasiose su se stessi o sui loro genitori e parenti (i famosi e mai meglio definiti cugini) che ci fanno apparire la realt come un pezzo di plastilina modellabile. Il mondo pieno di meraviglia. Ladolescenza e la giovinezza sono stagioni di voli arditi con la mente. Immaginiamo amori impossibili, carriere folgoranti in campi artistici, mucchi di denaro guadagnati facilmente. Desideriamo, intimamente o esteriormente, di piacere, di attirare lattenzione, di essere importanti. Tra la vecchia e la nuova et, ovverosia tra i 18 e i 21 anni, diventiamo maggiorenni per davvero. Molti di noi cominciano a confrontarsi col difficile mondo del lavoro, mentre alcuni universitari che si raffrontano ai coetanei che scelgono di iniziare a lavorare presto temono di stare perdendo del tempo. Si sentono, insomma, messi sotto pressione dai primi successi lavorativi di qualche amico e capiscono che anche studiare un vero lavoro, un investimento per il futuro che non si pu pi vivere come si faceva al liceo, quando spesso lunico obiettivo era il sei meno, cartellino daccesso allanno successivo.
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La felicit di questo mondo

Dopo i 25 anni la stragrande maggioranza delle persone diventata, volente o nolente, adulta e responsabile. Molti sogni si sfumano dopo aver fatto i conti con la realt e molti altri vengono accantonati in fondo alla mente o del tutto abbandonati. Le storie damore si stabilizzano, a volte pi per comodit che per convinzione. Chi di voi ha 30 anni o pi si certamente ritrovato, almeno una volta, in una situazione simile a quella che segue: incontrate una persona della vostra et che non vedevate da qualche tempo, poniamo 6-7 mesi. Il ricordo che avete di questa persona di un ragazzo o di una ragazza amante della vita e del divertimento. Si tratta di qualcuno che magari non conoscete benissimo, ma che in passato frequentavate con piacere. Questa persona adesso vi racconta che al lavoro la fanno sclerare, che il suo capo uno stronzo, che ha abbandonato ogni attivit sportiva perch non le interessa pi e che il suo legame sentimentale procede. Ha un aspetto un po trascurato non vi eravate mai accorti, per esempio, di quelle rughe ai lati degli occhi e di quello sguardo un po spento. Il giorno dopo, incontrando un conoscente comune, vi scapper una frase del tipo: Sai, ieri ho visto , lho trovato/a proprio male. Mi sembrato/a invecchiato/a di 10 anni. Per dirla in parole povere, avete trovato questa persona vecchia. Non si tratta dei capelli bianchi, della pelle avvizzita o delludito debole, ma del suo sguardo. Quello sguardo che caratterizza chi non prova gioia nel vivere, uno sguardo che qualsiasi sia la nostra et non abbiamo il diritto, nei confronti di noi stessi, di avere.

Capitolo 2

Lessere umano

Lessere umano una creatura meravigliosa: su questo non si discute. Siamo gli unici animali che siano riusciti a sviluppare un linguaggio complesso, gli unici che conoscano una forma di scrittura, gli unici dotati di cose come il senso dellumorismo e, probabilmente, gli unici che conoscano una qualsiasi forma darte. Luomo, che si sappia, lunica forma di vita che compie delle azioni non direttamente collegate al suo sostentamento o alla semplice sopravvivenza. Un pesce trascorre la sua breve vita essenzialmente sfuggendo dai pericoli del mare, a cibarsi e a riprodursi. Un essere umano passa invece molte decine di anni a leggere, scrivere, guardare la televisione, viaggiare, ascoltare musica, andare al cinema, raccontare barzellette, fare shopping e cos via, e nessuna di queste attivit ha a che fare con il soddisfacimento di qualcuno dei bisogni primari, come ad esempio avviene per il pesce sopra citato. Luomo medio civilizzato di solito non lotta quotidianamente per la sopravvivenza, non lotta pi di tanto per il cibo (tranne in pizzeria in centro al sabato sera) e si riproduce ben poco. Ha quindi a disposizione un sacco di tempo teorico per fare ci che gli piace, pu staccarsi dal mondo con la sua splendida mente e volare indisturbato e per sempre senza mai pensare ai futili problemi dei primati. Ma tutto vero? Mica tanto. A dire la verit, non siamo macchine perfette e non viviamo neanche in un mondo perfetto. C sempre
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Capitolo 3

Happiness

La felicit. Che cos veramente? una condizione oggettiva o qualcosa di diverso per ognuno di noi? Forse entrambe le cose. Prendiamo a campione 100 persone al di sopra dei 25 anni e cerchiamo di capire che cosa significhi per loro essere felici. Per circa 5-10 di loro la felicit sar rappresentata da cose particolarissime e/o molto insolite, come ad esempio fare leremita sul Monte Athos, collezionare coleotteri, catalogare libri antichi ecc. Si tratta di passioni molto forti che sovrastano ogni altro desiderio ritenuto normale dalla nostra societ, come lamore, il denaro, il lusso, la popolarit. Ma per le altri 90-95 persone prese in considerazione, le cose saranno un po pi semplici. Ognuno di loro avr certo interessi e gusti diversi, ma ciascuno riconoscer che per raggiungere il proprio ideale di felicit, sempre che lo conoscano, sar necessario avere a disposizione una certa quantit di tempo (sia in termini di anni, facendo riferimento allintera vita, che in termini di ore, facendo riferimento al giorno) e una certa quantit di denaro. Chi sogna di fare il giro del mondo, per esempio, necessita di molto tempo e di una discreta quantit di denaro. Chi sogna di dipingere ha necessit di poco denaro ma di molto tempo.
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La felicit di questo mondo

Chi, invece, sogna di vivere in una reggia e di possedere un impero industriale necessita di una buona quantit di tempo e di moltissimo denaro. Purtroppo, molte delle 90-95 persone non sanno esattamente cosa vogliono. Sanno per che cosa non vogliono: essere poveri, essere malati, fare il lavoro che stanno facendo, trascorrere sette sere alla settimana a guardare le fiction in televisione ecc. Ma cosa vogliono realmente? Boh!

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Capitolo 4

La Formula della felicit

Odio i libri che si perdono in infiniti preamboli, scritti solo per far sembrare il volume pi importante. Veniamo, quindi, subito al dunque. Esiste una Formula della felicit applicabile a tutti? A dire il vero, no. Quantomeno, non ne esiste una che sia applicabile anche a quelle 5-10 persone di cui sopra, che rappresentano la famosa eccezione alla. (Ho detto che odio le frasi fatte!) Queste persone, va detto, sono privilegiate, perch hanno chiaro, anzi chiarissimo nel loro cervello qual lobiettivo da perseguire. A loro rimane solo da decidere come raggiungerlo. Cosa che, talvolta, risulta infatti un problema insormontabile. Eppure queste persone partono, in ogni caso, avvantaggiate. Per le altre 90-95, la risposta alla domanda iniziale di questo capitolo s. La tanto agognata formula non nascosta tra le pergamene custodite in un antico convento di cui sono a conoscenza solo io, e non nemmeno racchiusa in vecchi volumi di filosofia che solo pochi studiosi riescono a decifrare. accanto a noi e alla portata di tutti, ogni singolo giorno della nostra vita. limpida e visibile e il sentiero di accesso ad essa non nasconde alcun trabocchetto. Il problema che essendo piuttosto complessa e al contempo, paradossalmente, chiara e semplice, a volte sfugge nella sua totalit, specie se dimentichiamo di aguzzare lo sguardo per distinguerne i contorni. Per dare unidea, un po come perdersi in una citt grande e sconosciuta. Camminando tra le sue strade, gli
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La felicit di questo mondo

incroci e le piazze, ci troviamo immersi in un labirinto dal quale ci sembra impossibile poter uscire. Ecco unedicola! Compriamo una mappa della citt e ci che sembrava assurdo e intricato ci appare, a un tratto, semplice e immediato. La Formula della felicit, o, se preferite, la mappa della citt, questa: soldi x tempo / salute = felicit Ovvero: soldi per tempo, fratto salute, uguale felicit. Ma che cosa significa? Facciamo qualche esempio. Prendiamo un manager che ha una carriera discreta e chiamiamolo A come Alfredo. Alfredo ha 40 anni e un posto di vice-direttore marketing in una multinazionale. Ha uno stipendio netto mensile di 2500, una bella macchina e una bella casa dove abita con la moglie e un bambino, per la quale paga un mutuo di ventanni (per la casa, non per la moglie!). Si alza ogni mattina alle 7:30 e tra colazione, preparazione e tangenziale arriva in ufficio verso le 9:00. Il suo lavoro abbastanza stressante ed da tempo che non riesce pi ad appassionarcisi, ma tra il mantenimento della famiglia e il fatto che ormai cosaltro potrebbe fare?, andare in ufficio si rende necessario, anche se si fa ogni giorno un pochino pi pesante. Alle 18:45 Alfredo esce dallufficio. Arriva a casa, tangenziale permettendo, verso le 19:30. Gli restano mezzora da dedicare al bambino e poi a tavola. Dopo aver visto il telegiornale e aver messo a letto il pargolo, pu godersi un film nonostante gli occhi si chiudano per la stanchezza. Finalmente Alfredo va a letto verso le 23:30, con le membra che reclamano riposo. Dieci pagine di libro e buonanotte.
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Capitolo 4 - La Formula della felicit

Questo per 5 giorni alla settimana. Poi arriva il sabato. Alfredo si sveglia pi tardi, pranza in abiti comodi, si concede il pisolino pomeridiano e, dopo un caff, via di corsa al centro commerciale per la spesa della prossima settimana. domenica. Anche se pieno di buoni propositi, Alfredo deve accontentarsi dellatmosfera da fine della festa che sta l a ricordargli che domani mattina luned. Per ultimo, ad Alfredo restano 26 giorni di ferie annuali, da spendere prevalentemente ad agosto e a Natale, quando dovere vuole che porti il bambino al mare o visiti parenti ingiustamente trascurati durante tutto il resto dellanno. Diamo un voto da 0 a 100 ai soldi guadagnati da Alfredo. Ha un buono stipendio. Anche se non diventer mai ricco, non si fa mancare niente di ci che normale, ma non pu certo permettersi lussi. Che ne dite di dargli un bel 60? Ora diamo un voto al suo tempo a disposizione. Pochissimo, durante il giorno. Qualcosa di pi nei fine settimana. Ma si tratta pur sempre di un tempo molto standardizzato, cadenzato da ritmi sempre uguali e pesanti, come quelli che dedica alle ferie. Avere tanto tempo libero decisamente unaltra cosa. Personalmente, quindi, non gli darei pi di 15. E la salute? Non ne abbiamo parlato, anche se lo faremo pi avanti. Comunque, quando parlo di salute mi riferisco alla salute apparente, dato che in funzione di essa che viviamo. Se qualche male si sta facendo strada in noi, infatti, lo scopriremo solo quando verr diagnosticato da una visita medica o si manifester per la prima volta, ma prima vivremo come se non esistesse, no?
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La felicit di questo mondo

Diciamo, quindi, che Alfredo gode di una salute discreta. Gli fa male un ginocchio per un vecchio incidente provocatosi giocando a pallavolo, ma tutto sommato se la passa bene. Per la salute, invece di dare voti dall1 al 100 diamo voti dal 10 all1, dove 10 corrisponde a una salute pessima e 1 a una salute ottima. Nel caso di quella di Alfredo diamole 1. Il risultato della formula di Alfredo, quindi, sar: 60 x 15 / 1 = 900 Facciamo ora un altro esempio e chiamiamolo B come Barbara. Barbara una donna di 34 anni, single, laureata in lettere antiche ed disoccupata. Riesce a cavarsela grazie alle lezioni private di italiano e di storia, che d a qualche alunno della zona, ma pur con tutto limpegno non arriva mai a superare i 500 mensili. La sua una situazione meno insolita di quanto si possa pensare. Barbara abita in un monolocale in una casa di ringhiera, dove laffitto di 220 al mese. Col rimanente stipendio compra da mangiare al mercato, stando attenta a ci che sceglie. Indossa jeans che non invecchiano mai e mantiene il vecchio motorino che funge da unico mezzo di trasporto. Deve anche cercare di accumulare qualcosa per far fronte ai mesi estivi, durante i quali le ore di ripetizione diminuiscono parecchio. Accidenti a chi ha deciso di eliminare gli esami di riparazione a settembre! Barbara trascorre le sue giornate leggendo, guardando la televisione e cercando unoccupazione pi stabile, oltre a dare un paio dore di ripetizione. Sogna viaggi esotici, amori eterni, matrimoni principeschi e una parrucchiera di classe una volta alla settimana tutta per s. Alla mattina si sveglia un po quando le pare e frequenta gente solo verso sera, quando il lavoro lascia li18

Capitolo 4 - La Formula della felicit

beri i suoi conoscenti, impegnati durante tutto il resto della giornata. Che voto daremmo, da 0 a 100, alla quantit di denaro a sua disposizione? Ha lo strettissimo necessario per tirare avanti, anche andare in pizzeria rappresenta un problema. Credo che non le si possa dare pi di 12. E il tempo? Ne ha a volont. Ore e ore di fila per fare ci che vuole, o meglio, che vorrebbe perch alla fine anche andare al cinema le costa caro. Comunque, avendo Barbara una notevole libert, direi che il suo tempo a disposizione merita 80. La salute? Come per Alfredo, Barbara non ha nessun problema particolare. Solo un po di pelle screpolata che necessiterebbe di creme idratanti, ma meglio lasciarle sugli scaffali per risparmiare. Anche la salute di Barbara merita, quindi, un bell1. Calcolando: 12 x 80 / 1 = 960. Facciamo anche lesempio di C come Corrado. Corrado il classico figlio di pap. La sua famiglia proprietaria di uno stabilimento industriale con oltre 400 dipendenti. Il padre ne il presidente e suo fratello maggiore rappresenta il futuro dellazienda a livello dirigenziale. Corrado, invece, non trova alcunattrattiva in quella fabbrica. Si laureato in giurisprudenza a 27 anni, con tre fuori-corso, e adesso ne ha 32. Ha lavorato nellazienda di famiglia per qualche tempo e conserva il titolo di vice-direttore dellufficio legale, anche se non si presenta sul luogo di lavoro da
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La felicit di questo mondo

pi di un mese. A volte vi trascorre qualche settimana, sperando di trovare qualche nuovo stimolo, ma lentusiasmo lesto a sfumare e la sua poltrona rimane immancabilmente sola. La passione di Corrado sono le auto, le barche, le ore piccole e, ovviamente, le donne. Suo padre ha da tempo capito che quel figlio, che pur ama incondizionatamente, non sar mai un degno erede della tradizione industriale di famiglia e acconsente a lasciargli sperperare un po del patrimonio accumulato per soddisfare i suoi bisogni e anche diversi vizi. Corrado non ha orari. Corrado non ha agenda. Decide ci che ha voglia di fare giorno per giorno e, per le esigenze monetarie che la vita impone, dispone di una serie di carte di credito molto ben coperte. Desidera una moto particolare? Se la compra. Desidera un anello originale da regalare alla fidanzata del momento? Glielo regala. Desidera offrire la cena in un ristorante esclusivo a una compagnia di amici? Lo fa. Ma cosa vuole veramente Corrado dalla vita? Tutto quel che ha gli basta? Questo un argomento sul quale, per il momento, sorvoliamo, anche se ci torneremo sopra pi avanti accidenti se ci torneremo! Diamo, per, un voto al denaro di cui Corrado dispone. Ha fondi quasi illimitati. Certo, non pu comprarsi un transatlantico al giorno, ma possiamo dire che se la passa proprio bene. Che ne dite di un 80? Tempo a disposizione? Parecchio. Qualche impegno formale qua e l che bisogna sempre rispettare e, a parte un po di lavoro in ditta quando decide di andarci, Corrado gode di una libert davvero poco comune. Direi almeno 85. Salute apparente? Confermiamo quanto detto per Alfredo e Barbara: tutto bene.
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Capitolo 4 - La Formula della felicit

Voto: 1. Ecco il suo risultato: 80 x 85 / 1 = 6800. Ora provate, tanto per fare un esempio, a dare un voto al denaro di cui quotidianamente disponete voi e, se ne avete voglia, scrivetelo qui a matita (__). Questo servir in futuro, quando deciderete di rileggere queste righe per controllare se ci sono stati dei miglioramenti nella vostra vita. Mettete 0 se per vivere chiedete lelemosina e avete rubato questo libro per leggerlo. Mettete 100 se siete un multimilionario, in euro e non in lire, e non avete limiti di spesa. Mettete 50 se la vostra disponibilit pari a quella di uno stipendio un po pi che dignitoso e le vostre spese non superano il normale tetto di spese di un individuo comune. Mi raccomando, siate onesti! Fate lo stesso col tempo libero di cui disponete. Mettete 0 se siete dei minatori che lavorano a 1200 metri di profondit per 18 ore al giorno. Mettete 100 se siete persone che dispongono di ognuno dei 1440 minuti che compongono una giornata per fare quello che vi pare. Mettete 50 se fate un lavoro part-time che vi lascia ampi spazi di libert nelle ore del giorno, nei giorni della settimana e nelle settimane del mese. Siate seri, se il tempo a vostra disposizione poco e ne vorreste molto di pi stroncatevi con un voto basso. Scrivetelo qui (__). Ora date il voto alla vostra salute apparente. Certo, parlare di salute apparente fa un po toccare ferro, ma voi non pensateci e scrivete le cose come stanno. Mettete 1 se la vostra salute, acciacchi e malanni di stagione a parte, non crea impedimenti allo svolgimento della vostra vita e al raggiungimento dei vostri sogni. Valutate con attenzione: un dolorino persistente al gomito pu non contare nulla per chi sogna di fare il regista, ma pu essere molto fastidioso per chi sogna di di21

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ventare il numero uno nel mondo del tennis. Mettete 10 o altri voti simili solo se la vostra salute reale causa di totale o quasi totale impedimento al raggiungimento dei vostri sogni, ma non esagerate col piangervi addosso. Mettete il voto solo dopo aver pensato a quanto male si potrebbe veramente stare. Scrivete il vostro voto qui (__). Ora il momento di fare i calcoli. Riportate qui i vostri tre voti: denaro (__) x tempo (__) / salute (__) = felicit (__) Moltiplicate il voto dato al denaro per il voto dato al tempo e dividetelo per il voto dato alla salute. Che risultato uscito? Riportatelo nello spazio riservato al valore della felicit. Come giudicare questo risultato? Non abbiate timore, andremo a rivoltarlo come un calzino per comprenderlo fino in fondo, ma per farlo necessario parlare di alcune cosette che rendono veramente importante il suo significato.

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Capitolo 14

Io e Hugo

Come andiamo? Avete calcolato bene la vostra Formula della felicit? Avete individuato i vostri sogni? Avete capito che la vostra vita potrebbe dare, a voi e a chi vi circonda, molto di pi di quello che avete ora? E allora date sfogo a ogni pensiero che serva a realizzare i vostri obiettivi! Pianificate! Cominciate da ora a pensare a tutto quello che vorreste realizzare e ai modi per farlo. Non sentite dentro di voi lenergia del nuovo? Le novit, le sorprese, sono davvero come scartare un regalo a Natale. Il pacco sembra bello, ha una forma insolita, non pu essere un libro ma nemmeno una bicicletta. Cos? Lo studiate, lo soppesate, formulate ipotesi, poi con la bramosia di un bambino strappate la carta da pacco e (speriamo), colmi di felicit, ammirate il vostro regalo. Fate esattamente cos anche con la vostra vita. Avete deciso cosa volete? Molto bene. Pensate a cosa fare domani e poi dopodomani e poi dopodomani ancora. Pensate alle persone che potrebbero aiutarvi e che potrebbero fornirvi le informazioni di cui necessitate. Il mondo l fuori che vi aspetta con tutte le sue meraviglie, aprite le porte della vostra mente e fate entrare aria fresca. Cosa farete domattina? Andrete a lavorare? Va bene, ma a che cosa penserete durante il viaggio? Ricordate, pensate a voi e alla pianificazione di un nuovo progetto. Che vi faccia sentire vivi e giovani e frizzanti come ado63

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lescenti! La pianificazione uno dei momenti pi belli nel cammino verso la felicit: la vostra mente vaga indisturbata a cercare le strade da percorrere, pu viaggiare libera e immaginare di starle gi percorrendo. Sognate e sognate ancora quello che potrebbe aspettarvi se farete le cose giuste. Sto parlando di sognare, non di illudervi. Qual la differenza? Semplice. Pensate di dover inventare una ricetta nuova per cucinare le uova e di partecipare a un concorso: dovrete pensare a come realizzarla e raccogliere gli indirizzi dei luoghi in cui vengono organizzate le gare di cucina delle uova. In questo esempio, sognare significher pianificare il tempo futuro in modo da affinare la tecnica culinaria da voi ideata e invitare alcuni amici a una degustazione per un giudizio esterno sul vostro prodotto. Questo significa prepararsi spiritualmente al successo, ma significa anche cominciare, prima ancora della gara, a pensare a cosa verr dopo, a prescindere dal risultato che otterrete. Sognare significa amare ci che si fa, ma anche pensare positivo sempre e pensare sicuro mai. Significa accettare il presente cos com, ma cercare di elaborare il futuro in ci che si vuole. Significa chiudere gli occhi, immaginare di essere altrove ed esserne felici. Poi riaprirli e, pensando a ci che avete in mente di fare, esserlo ancora. Illudersi , invece, convincere se stessi di avere non la possibilit di ottenere qualcosa, ma la certezza. Gli illusi vanno a braccetto coi delusi. I sognatori vanno a braccetto coi vincitori. Vorrei raccontarvi unavventura che ho vissuto sulla mia pelle, per spiegarvi meglio cosa intenda per freschezza dellaria che entra nella mente quando sognate e quando fate i primi passi verso i vostri sogni. E vorrei anche parlarvi dellillusione di quando ci che avete considerato gi vostro, si scioglie davanti ai vostri occhi come burro nella padella calda.

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Capitolo 14 - Io e Hugo

Una delle mie passioni quella di scrivere testi per canzoni. Amo la musica, ma non ho mai avuto la costanza di imparare a suonare uno strumento quindi, data la mia passione per il foglio e la penna, a un certo punto mi venuto naturale pensare di scrivere testi. Ci voleva, per, qualcuno che scrivesse le musiche e un cantante che le interpretasse. Il mio amico, che ha il nome che inizia per H come Hugo (il nome finto ma la storia vera), suonava la chitarra discretamente. Avevamo entrambi poco pi di 18 anni quando cominciammo a scrivere i nostri primi pezzi. Si trattava, perlopi, di canzoni semplici con testi in inglese. La tecnologia che utilizzavamo era di seconda serie e, per cantare, ci arrangiavamo con la mia voce. Ci incontravamo solitamente di pomeriggio a casa sua, dove rimanevamo ore e ore ad ascoltare i pezzi su un registratore a cassetta di bassa qualit ma di gran cuore. I risultati iniziali furono oggettivamente scadenti, ma ormai il sogno era lanciato: io volevo con tutte le mie forze diventare un affermato autore di testi. Volevo che il mio nome finisse accanto a quello di autori di canzoni di successo, che i miei parenti fossero orgogliosi di me e i conoscenti invidiosi. Immaginavo la gente fermarmi per strada dopo avermi riconosciuto e io che rispondevo ai complimenti con falsa modestia, beandomi delle loro espressioni affascinate e delle bocche aperte per lo stupore. Il solo fatto di sognare tutto ci era fonte di grande gioia per me e tutto il resto contava poco. Va detto che Hugo, impiegando pi o meno tutte le sue forze, desiderava a sua volta diventare un musicista affermato. Per questi motivi la nostra collaborazione, gi molto stretta in virt dellamicizia che ci legava da tempo, continu a passi spediti. In breve tempo io e Hugo facemmo enormi progressi e scrivemmo alcune canzoni discrete. Per realizzare i nostri progetti contattai alcune persone del settore musicale che mi consigliarono di scrivere i testi anche in italiano. Successivamente, una di queste persone mi mi65

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se in contatto con unimportante casa di edizioni musicali di Milano. Io e Hugo telefonammo alla persona che ci era stata segnalata come referente e fissammo lappuntamento per qualche giorno dopo. Furono giorni ma soprattutto notti difficili, trascorsi a non dormire, nellansia e nella speranza di riuscire a trovare il successo tanto agognato. Va detto che allepoca non sapevo nemmeno cosa volesse dire successo. Non lo immaginavo in termini di soldi, di notoriet, di successo con le donne o di cose simili. Lo immaginavo solo come il Successo con la S maiuscola. Oggi ricordo come fosse ieri il giorno dellappuntamento. Entrammo nellufficio, che si trovava in un grande palazzo nel centro di Milano, dopo aver salito una lunga scalinata. Bussammo a una porta e fummo fatti accomodare su un divanetto. Ricordo le occhiate vivaci e i risolini idioti che io e Hugo ci scambiammo mentre guardavamo i dischi doro e quelli di platino appesi alle pareti. La persona con cui avevamo appuntamento era il talent-scout della casa di edizioni ed era competente e gentile. Il suo nome era I come Ignazio e ci fece sedere su poltrone imbottite, che a noi parvero irte di spilloni di acciaio. Le canzoni che gli proponemmo erano quattro e Ignazio le ascolt con espressione neutra, rivolgendoci di tanto in tanto qualche domanda. Dopo aver ascoltato lultima esclam: Grandiosa! Questultima canzone grandiosa, voglio riascoltarla! e riport la cassetta indietro di un pezzo. Io e Hugo attendemmo in silenzio, finch il nostro interlocutore ci guard negli occhi e disse: Ragazzi, ci siamo. Avete scritto qualcosa di stupendo. Mentre ce lo diceva alz la cornetta del telefono, attese qualche secondo e poi parl: Lucio, resta nel tuo ufficio, vengo subito con due ragazzi che hanno scritto il pezzo che
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Capitolo 14 - Io e Hugo

stavamo cercando. Stai l che vengo a fartelo sentire. Dobbiamo elaborare un contratto in esclusiva per loro. Il tragitto dallufficio di Ignazio a quello di Lucio poteva essere s e no di 12 metri. A noi sembr di 12.000 chilometri! Cinque minuti prima eravamo dei ragazzini pieni di speranza e ora ci sentivamo gi delle star della musica, in procinto di essere strapagate. Lucio era il direttore generale della casa di edizioni, ci strinse la mano e ci fece accomodare su non so cosa quellufficio completamente scomparso dalla mia memoria. Il suo parere arriv subito e fu netto: trovava la canzone molto bella e voleva farla ascoltare a una cantante famosa che stava realizzando il suo nuovo album. Sentendo il nome dellartista per poco non svenimmo. Ignazio ci disse: Dovete realizzare una demo della canzone che sia pi presentabile. Voglio che la cantante ci dica subito di s. La cosa pi intelligente che io e Hugo riuscimmo a rispondere fu: Gbrfllz. Ma Ignazio non aveva ancora finito: Appena avrete tra le mani la nuova demo ci incontreremo di nuovo. In quelloccasione portatemi anche tutto ci che avete scritto, voglio che componiate in esclusiva per la nostra casa discografica. Quando uscimmo dallufficio, io e Hugo scendemmo la scalinata con gambe malferme, arrivammo in strada e camminammo senza emettere fiato fino al primo angolo. Quando svoltammo, ci guardammo per un attimo negli occhi e poi esplodemmo in una scena di gioia, urla, abbracci e felicit, come Dino Zoff nell82 quando vincemmo la Coppa del Mondo al Bernabeu. Le cose pi stupide che ci dicemmo furono: Siamo ricchi! Siamo grandi! Ce labbiamo fatta!. Ma in quel preciso istante accadde ci che non deve mai accadere, nemmeno quando si quasi sicuri di essere arrivati alla meta: ci illudemmo. Ignazio con le sue parole ci aveva spalancato la porta non sulla speranza, ma sulla certezza che noi avremmo
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sentito quella nostra canzone interpretata da una grandissima artista e che avremmo guadagnato soldi (noi pensavamo, ovviamente, a palate) scrivendo in esclusiva per la sua casa di edizioni. Allora eravamo poco pi che ventenni e ci sentivamo felici e appagati come lo sarebbe un bambino di 4 anni davanti al suo nuovo triciclo elettrico. Ricordo come mi sentivo fiero, arrivato. Sentivo che da quel momento mi sarebbe stata riservata solo la crema delle cose del mondo a me circostante. Mi immaginavo gi su una spiaggia delle Bermuda, a scrivere il testo di una canzone che qualche famosissimo artista ci avrebbe implorato di cantare. Io e Hugo... ce lavevamo fatta! Mi cullavo in questi pensieri con la leggerezza di chi non ha dubbi. Invece di gioire per aver soltanto cominciato il mio cammino, vivevo come se la meta lavessi gi raggiunta e superata. Ma non era vero. Dopo una piccola pausa che ci fu necessaria per smaltire lebbrezza del momento, io e Hugo ci rimettemmo al lavoro. Realizzammo la nostra nuova demo e la portammo a Ignazio, che mostr di esserne soddisfatto ma non fece parola del contratto in esclusiva di cui ci aveva parlato. Ci disse, per, che in settimana laffermatissima cantante avrebbe ricevuto la nostra cassetta. Quel secondo appuntamento fu molto meno entusiasmante del primo. Un po perch non ci furono novit di rilievo e un po perch io davo le cose per scontate. Quando fummo fuori dalla casa di edizioni, io e Hugo non aspettammo di svoltare langolo per abbracciarci come avevamo fatto la prima volta, ma camminammo normalmente e cominciammo a discutere sulla possibilit di successo che quella casa di edizioni avrebbe rappresentato per noi. Tornammo a casa senza euforia, ma con tanta sicurezza interiore. Inizi, cos, un periodo in cui le ore sembravano mesi e i giorni anni, nel quale ogni volta che il telefono di
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Capitolo 14 - Io e Hugo

casa squillava il mio cuore incalzava il ritmo dei suoi battiti. La telefonata che annunciava il benestare per la nostra canzone non poteva tardare, sapevo che sarebbe arrivata con esaltante sicurezza. Ma non arriv. Dopo una decina di giorni, ormai logori per lattesa, io e Hugo decidemmo di chiamare Ignazio per chiedere gli ultimi sviluppi della questione. Lui ci disse che non cerano ancora novit e ci fiss un appuntamento per la settimana successiva. Voleva ascoltare il materiale che non gli avevamo ancora portato. Ci preparammo a quel terzo appuntamento nel modo pi sbagliato che si possa fare. Le canzoni che dovevamo portare a Ignazio erano per lo pi degne delle prime in quanto a qualit, ma ormai eravamo talmente sicuri di noi che non ci accorgemmo degli errori o delle cadute di stile nascosti nei nostri pezzi. O meglio, vedevamo tutto ma lo ignoravamo sentenziando: Se dice che non gli piace, poi la sistemiamo . Arrivai al terzo appuntamento molto nervoso. Non ricordo precisamente quanti pezzi portammo, direi tre o quattro, e Ignazio li ascolt, come sempre, con grande concentrazione. Ero conscio del fatto che le canzoni non erano allaltezza delle attese ma speravo che Ignazio non la pensasse come me. Al termine dellascolto ci guard e ci disse: Ragazzi, non ci siamo. Ci fece capire che avremmo dovuto lavorarci sopra e molto, che quelle canzoni erano tutte da sgrezzare e in parte anche da buttare. Di una ci disse: Non male ma la strofa banale, va cambiata. Io gli risposi con sicurezza: Beh, a cambiarla si fa sempre in tempo, no? e lui, con uno sguardo che non dimenticher, rispose: Ti sbagli. Se non sai riconoscere dove devi intervenire e se non pensi e ripensi a cosa potresti fare per migliorare un tuo lavoro, allora le cose buone che riuscirai a produrre saranno solo frutto di un caso fortunato.
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La felicit di questo mondo

Quella frase mi colp. Una mazza da baseball nei denti mi avrebbe fatto meno male. Nel frattempo la segretaria di Ignazio lo inform che era arrivata altra gente, e fu allora che lui ci mise al corrente del fatto che laffermatissima cantante aveva deciso di rimandare la registrazione del suo disco di almeno un anno. Uscendo dal suo ufficio ci conged dicendoci: Coraggio ragazzi. Se quella canzone non piace a nessuno, ne scriverete unaltra migliore. Poi, senza aggiungere altro ci conged con un semplice: Ci sentiamo. Unaltra migliore? Ma cosera, impazzito? Non era possibile che quel pezzo non piacesse a nessuno. Ero sicuro che qualche grande interprete prima o poi lavrebbe fatta sua. Non cerano dubbi! Ero assolutamente certo che qualcuno di l a breve lavrebbe cantata in un disco. Ma nessuno la cant. Mai.

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Capitolo 18

Power

C un aspetto della nostra esistenza che a volte sembra sfuggire ai normali criteri di valutazione: il potere. Per molti di noi, infatti, esso ha unimportanza che, in una scala di valori, va da molto bassa a molto alta. Senza esagerazioni, per una fetta di persone non enorme ma significativa il potere vuol dire una cosa sola: tutto. Queste sono persone per le quali gli affetti, le amicizie e tutte le altre cose importanti della vita, denaro compreso, non hanno che unimportanza marginale. Possono vivere per settimane in un ufficio, in una stanza dei bottoni, nutrendosi solo di panini e bevendo caff dalle macchinette. Possono dormire tre ore per notte e dimenticarsi anche della loro salute, perch tanto basta lui. Il potere. Avrete certamente in mente qualche esempio di personalit che risponda a questa definizione, nella campo della politica, delleconomia o della finanza. Pi in generale, si tratta di persone che sono attaccate alla propria poltrona col biadesivo. Paradossalmente talvolta lo sono non per un esclusivo tornaconto personale, o perch in questo modo si garantiscono un conto corrente in una banca svizzera da far invidia a Bill Gates, quanto per il piacere, per il godimento puro che d loro lesercitare il potere e il conquistarne altro. Non fate confusione, non sto parlando di quei politici di poco valore che si prostituiscono pur di arrivare a un posto di vice-sottosegretario aggiunto e che, da quella posizione, sfruttano il loro potere per ottenerne svariati
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La felicit di questo mondo

vantaggi economici e sociali. No, sto parlando di quelli che il potere lo usano solo per il gusto che ricevono nellagirlo. Il denaro, cos come i rapporti personali, per loro non sono altro che uno strumento di gioco. Se accumulano fortune, lo fanno solo perch ostentare ricchezza dona prestigio e, quindi, ulteriore potere. Ma nessuno di loro, dico nessuno, trover mai il tempo di riuscire a godersi veramente i loro averi. Sono persone che se hanno una moglie o un marito e/o dei figli li vedono solo per poche volte alla settimana e per un tempo limitato. Se hanno amici, li frequentano quasi per dovere una volta ogni tanto e poi li dimenticano completamente per mesi. Sono persone che trascurano il loro fisico (e non parlo necessariamente dellaspetto estetico) e che considerano le persone che li circondano come strumenti da utilizzare per la riuscita dei propri progetti. Non commettete lerrore di pensare che tali persone costituiscano una schiera limitatissima o che vivano negli inaccessibili palazzi dove si decidono le sorti delle nazioni. Molti di quelli che non sono stati capaci di arrivare cos in alto vivono molto vicino a voi. Ricoprono cariche oscure, come quella di assessore alla viabilit urbana, e cambiano i sensi unici delle vie del vostro paese una volta ogni tre mesi, oppure occupano in unazienda il medesimo ruolo da decine di anni. Un esempio? Magari sono responsabili della sicurezza interna, comandano s e no due o tre guardie giurate in tutto e guadagnano meno di voi, ma godono del fatto che allinterno delle loro mura aziendali essi sono lautorit e, per questo, si sentono liberi, se non in dovere, di scrutarvi con fare indagatore mentre passeggiate in un corridoio della loro ditta. E che ne dite della preside della vostra scuola? Se uguale a quella che ho avuto io sapete di cosa parlo. A volerla dire tutta, credo che quella della mia scuola non sia mai uscita dal suo ufficio. Se ne sta l, pronta a graf86

Capitolo 18 - Power

fiare sulla faccia chiunque la contraddica, sorride solo quando dice qualcosa di malvagio e porta lo stesso abito da sempre. Vive del potere conferitole dal Provveditorato agli studi e, quando lo esercita, assume lespressione che doveva avere la strega di Biancaneve mentre le offriva la mela avvelenata. In pi su di lei si mormora una cosa agghiacciante: per sfamarsi attira alcuni alunni grassottelli nel suo ufficio con promesse di dolciumi e regali. Dopodich di loro non si trova pi traccia! Il potere, a una prima occhiata, sembra sfuggire alla Formula della felicit perch, se prendiamo lesempio di una persona che guadagna in modo soddisfacente ma utilizza tutto il suo tempo nellesercitare il potere conquistato o nel tentare di ottenerne altro, ci troviamo con buone probabilit di fronte a una situazione di questo genere: soldi = 50 tempo = 10 salute = 1 ovvero: 50 x 10 / 1 = 500. Un voto modesto e che, tra laltro, non corrisponde alla verit. La persona in questione, che potremmo chiamare O come Olga, ha 51 anni, dirige un piccolo ufficio postale di provincia e, udite udite, felice. Lo perch il fatto di dirigere i suoi tre impiegati (soprattutto quel trentacinquenne che vorrebbe mangiarsela viva), insieme al fatto di essere quotidianamente al centro dellattenzione dei cittadini che utilizzano i servizi postali e che si rivolgono a lei con fare ossequioso per ottenere informazioni, insieme al fatto che se questi non le si rivolgono con tale tono lei ha il potere di deci87

La felicit di questo mondo

dere se aiutarli a risolvere i loro problemi oppure no, fa s che sia assolutamente soddisfatta della propria esistenza. Se un giorno vi capitasse di trovarvi con lei in gita a Chianciano Terme, statene pur certi: il vero capogita sar uno solo. Lei. Olga arriva in ufficio mezzora prima del dovuto, esce mezzora dopo lora di chiusura e guarda con disprezzo i suoi colleghi (anche se lei non li considera tali) che non fanno altrettanto. Non sposata, non ha figli, non ha praticamente amici e non ha hobby. E allora, mi chiederete voi, come fa a essere felice? Olga semplicemente ama il potere, quello limitato e parziale di cui gode nel suo ufficio, ma che per lei quanto basta per sentirsi realizzata. La sua Formula della felicit, infatti, deve essere considerata in funzione del fatto che, in realt, non vero che Olga ha a disposizione pochissimo tempo. Ne ha tantissimo, invece: ha tutto il giorno! Ha lintera giornata, insomma, per fare ci che desidera veramente. Alla luce di questanalisi, la sua Formula della felicit acquista tuttaltro valore rispetto a quella elaborata precedentemente: soldi: 50 tempo: 90 salute: 1 ovvero: 50 x 90 / 1 = 4500. Se, a questo punto, aggiungete che Olga sa con esattezza cosa vuole e cosa le serve per essere felice, la sua condizione sembra davvero invidiabile. Non invidiabile quella di chi lavora con lei o quella degli utenti che si rivolgono al suo Ufficio Postale, ma lei non se ne render mai conto, perch considera le per88

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sone e le loro vite come pedine e alberghi del Monopoli. Solo che al posto del Monopoli lei ci mette la sua vita. Il rischio per Olga uno solo: la pensione. Il giorno in cui verr messa a riposo e non riuscir a trovare una valida alternativa al lavoro per esercitare una qualche forma di potere, subir un vero e proprio crollo. Dopo aver trascurato per tutta la vita le cose al di fuori del lavoro, si sentir spaesata e senza meta avendo, per di pi, unet nella quale pi difficile ricostruire gli affetti. Olga dovr allora trovare in s grandi spinte e unimmensa forza. Sar probabilmente costretta dalla sua stessa vita a fare autocritica e dovr cercarsi un nuovo obiettivo, anche molto diverso dal precedente, da raggiungere.

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Capitolo 20

La Qualit della vita


Anni fa mi resi conto di non riuscire a capire se la mia vita mi soddisfacesse o meno. Avevo giornate buie che si alternavano ad altre caratterizzate da ampi squarci di luce e trascorrevo periodi decisamente migliori di altri, ma non riuscivo a distinguerli con precisione nella mente. Mi posi, allora, una domanda: Si pu misurare in modo relativamente semplice la Qualit della vita di ognuno di noi, e in particolare della mia?. Ci pensai un po su e alla fine mi venne unidea. Mi accorsi (facendo la classica scoperta dellacqua calda) che sono molte le cose che influiscono sulla vita lamore, la salute, i divertimenti, i soldi, gli amici, la nostra considerazione di noi stessi ecc. e che ognuna di queste cose ha unimportanza e un ruolo essenziali per il raggiungimento della felicit, seppur ognuna in modo diverso. Provai a stilare un elenco delle variabili che mi sembrava influissero maggiormente sulla gradevolezza della mia esistenza e, successivamente, le scomposi in ulteriori fattori ancora pi semplici e misurabili. Ad esempio: il lavoro una cosa che influisce molto sulla mia vita, ma dare un giudizio globale su tutta la mia attivit lavorativa abbastanza difficile. molto pi semplice dare un giudizio a ogni singolo aspetto della questione: le ore di lavoro totali, il tempo trascorso in auto per sbrigare le esigenze lavorative, lo stipendio rapportato allet, lo stipendio rapportato alle ore effettive di lavoro, i rapporti con i colleghi ecc. Mi accorsi che dare un voto esatto, come avviene a scuola, ad ognuno di questi aspetti diventava pi facile.
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Rimaneva, per, ancora uno scoglio da superare: dare un valore preciso allimportanza di ognuno di questi singoli fattori. Dovevo, cio, essere in grado di capire quanto questi elementi, presi singolarmente, fossero in grado di influire sulla mia vita. Si trattava di capire, per esempio, se i colleghi di lavoro mi amavano alla follia oppure se mi odiavano, se mi stimavano o se mi consideravano fastidioso come il mal di pancia ecc. In base alla risposta data, quanto cambiavano le cose per me? Ancora, si trattava di valutare limportanza dei mezzi di trasporto ai fini della mia efficienza lavorativa: se andare e tornare dal lavoro mi costava tre ore al giorno dovendo cambiare sei mezzi di trasporto, e andare a piedi mi richiedeva invece soltanto unora, allora forse sarebbe stato preferibile optare per la seconda scelta. Questo come avrebbe cambiato la mia esistenza? Cominciai a buttare gi dei numeri e mi accorsi che non era poi cos difficile dare un voto alle cose. Per lassegnazione del voto mi organizzai nel seguente modo: - al pi alto indice di gradimento associai 50, - al pi basso associai -50, - a un indice di gradimento medio associai, invece, lo 0. Per tutte le sfumature di giudizio avevo cos a disposizione 100 numeri, in modo che piuttosto soddisfatto valeva 25, un po scontento -12, molto scontento -38, poco pi che sufficiente 6 ecc. La scelta di questa numerazione dipendeva dal fatto che permetteva unampia capacit di definizione del giudizio e non si limitava a uno sterile voto tra lo 0 e il 10. E poi, in tal modo, ogni fattore che avesse avuto un voto diverso dal neutro (lo zero) avrebbe potuto dare il suo contributo nella determinazione della Qualit della vita di quel momento. Rimaneva soltanto, come detto precedentemente, di assegnare un voto allimportanza di ogni singolo fattore. Se, per esempio, il mio lavoro era pagato malissimo
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Capitolo 20 - La Qualit della vita

ma lazienda era nelle vicinanze di casa, il valore che esso acquistava cambiava notevolmente, perch ben diversa la situazione di un lavoro pagato benissimo ma difficilmente raggiungibile. Si trattava di valutare con attenzione quanto valessero per me lo stipendio e la distanza. E non solo queste cose, ma tutte quelle che reputavo degne di nota. Assegnai quindi i singoli valori e, moltiplicandoli per il voto che avevo dato loro, ebbi la mia prima somma algebrica che dava come primo risultato per la Q.D.V. 66,88%! Ben presto mi accorsi che i calcoli, bench apparentemente semplici, erano un po complicati da eseguire con una calcolatrice e cos decisi di passare tutto sul personal computer ricorrendo a un foglio elettronico. Non fu affatto difficile. Se vi interessa sapere come creare il vostro foglio elettronico personale, utile a calcolare il valore della vostra Q.D.V. settimana per settimana o mese per mese (io lo compilo a tuttoggi, ogni trenta giorni), basta che continuiate a leggere. Per prima cosa vanno evidenziate le aree di massima importanza e, per farvi un esempio user quello che segue, cio il preciso diagramma della Q.D.V. di un conoscente di nome P come Paride. In ogni caso, ecco un buon modo di costruire un diagramma che valuti con precisione come va in realt la VOSTRA vita quotidiana. Le aree da prendere in considerazione sono: A) Io B) Amore C) Umanit D) Famiglia E) Lavoro F) Cervello Queste grandi aree vanno poi scomposte in fattori pi semplici da valutare, alle quali sar sufficiente dare
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un voto che potr andare da 1 a infinito, a seconda del modo in cui essi influiscono su di voi. Abbiate fiducia, seguitemi e vi guider alla meta. Esempio di Paride Per comodit, da questo momento in poi, chiameremo le aree di competenza prese in considerazione parametri (Io, Amore, Umanit ecc.), i sottoinsiemi dei parametri li chiameremo fattori, i voti li differenzieremo in voti di parametro se si tratter del voto generico che darete al parametro e allimportanza che esso riveste, di per s, nella vostra vita e voti di andamento se si tratter del voto dato al fattore, cio allandamento, nello specifico, del parametro preso in considerazione e smembrato in tutti i suoi molteplici aspetti. Per semplificare le cose, ecco come ha agito Paride.
A) IO

a1) Freschezza atletica. Paride, trentaseienne, d grande importanza alla sua condizione atletica e pertanto le d un buon voto: 40. a2) Salute generale apparente: la cosa pi importante. Paride si sofferma a pensare a quanto questa possa incidere sulla qualit della sua vita e le d un voto, giustamente, molto alto: 150. (Io avrei dato anche di pi.) a3) Stress. Paride crede che lo stress nella sua vita possa incidere parecchio e gli d un 35. a4) Peso/grasso: per lui, che guarda costantemente al suo aspetto, il peso e il grasso corporeo incidono notevolmente sulla sua qualit di vita. Il voto quindi 28. a5) Auto-valutazione dellspetto generale: Paride decide di inserire questa voce in quanto sa che non vedendosi gradevole allo specchio non riuscirebbe a piacere nemmeno agli altri. Il voto alto, anche troppo secondo me: 41.
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Capitolo 20 - La Qualit della vita


B) AMORE

b1) Rapporti generali con P come Paula: Paula, come intuite, la sua compagna, per la precisione la sua promessa sposa. Paride d, quindi, a questa voce 60. b2) Appagamento sessuale. Inutile nasconderselo, il sesso in una coppia molto importante e, se non funziona lui, il contraccolpo fisicamente e psicologicamente negativo. Paride gli d 50. b3) Voglia di qualcosa di pi: questo delicato aspetto legato ai due precedenti. Probabilmente, se le cose non dovessero andare troppo bene con Paula, Paride si troverebbe suo malgrado a desiderare qualcosa di meglio. Il voto: 38. b4) Prospettive future: nella sua condizione di promesso sposo, pensare al futuro della sua storia damore decisamente importante. Ma questo vale anche per chi gi sposato e per chi ha storie recenti, ad ognuno quindi il suo valore preciso. Per Paride 52.
C) UMANIT

c1) Migliori amici: Paride inserisce due nomi che sono quelli dei suoi due amici del cuore, i rapporti coi quali sono per lui essenziali. Rappresentano, infatti, i consigli e il divertimento in ogni momento. D, quindi, un bel 65. c2) Amici: in questa categoria, Paride inserisce 7 nomi. Sono i nomi di quegli amici importanti ma che, per un motivo o per laltro, considera o vede un po meno dei due della prima lista. Essendo parecchi d, comunque, un buon voto: 50. c3) Buoni conoscenti: qui Paride elenca 6 persone a cui tiene molto ma che non frequenta assiduamente. Sono persone che abitano fuori citt o che, pur vicine a lui, non vede troppo spesso. D 41. c4) Altri: tutti gli altri. Qui d un giudizio sullimpor97

La felicit di questo mondo

tanza dei rapporti con le persone non elencate nelle tre precedenti categorie: 30. c5) Nuove conoscenze: nel caso in cui, dallultima data di compilazione non avesse conosciuto nessuna nuova persona di una certa rilevanza, metterebbe un bello 0, ma se questo fosse avvenuto ricorrerebbe a un parametro diverso: 32. c6) Necessit di nuove conoscenze: con questo Paride considera quanto sia appagato dalle conoscenze che gi ha (e in tal caso darebbe un voto positivo) e/o quanto, invece desideri farne di nuove (voto negativo). D, come importanza, un altro 30.
D) FAMIGLIA

d1) Rapporti con la madre: Paride un vero mammone e d a questo aspetto un clamoroso 80. d2) Rapporti con il padre: la figura paterna , per Paride, molto importante ma, pur nella difficolt di giudizio trattandosi di genitori, ha il coraggio di dire che i rapporti col padre influiscono in modo minore sulla sua vita di quelli materni. D, quindi, 60. d3) Rapporti con la nonna: Paride stravede per lanziana nonnina che non vive con lui ma che vede molto spesso. La considera alla pari del padre: 60. d4) Serenit in famiglia: bravo ragazzo, Paride. Considera la serenit allinterno della propria famiglia un bene prezioso, che se viene a mancare pu modificare di parecchio la vita di una persona. Le conferisce, quindi, un bel 70.
E) LAVORO

e1) Serenit/soddisfazione sul lavoro: duro giudicare, eh? Eppure, se ci pensate una cosa molto importante, perch sul posto di lavoro di solito si passano lunghe ore e tutti i santi giorni. Paride d 57.
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e2) Caratteristiche del lavoro: siete architetti e fate i ragionieri? O viceversa? Pensate un po se il lavoro che fate vi si addice e date un giudizio positivo o negativo. Paride, come parametro, rimasto basso, ha dato 25. Io avrei dato qualcosa di pi. e3) Rapporti coi colleghi: odio, amore, indifferenza, invidia ecc., tutto questo sperimentabile in un ufficio e, secondo Paride, vale 28. Se non avete colleghi mettete un bello 0 o, meglio ancora, non inserite affatto questa voce. e4) Ore trascorse in auto: considerate lauto o i mezzi pubblici. Paride, per, odia starsene da solo in macchina, specie se in mezzo al traffico. La cosa, secondo lui, non pu per incidere su tutta la sua vita con qualcosa di pi di un 16. e5) Stipendio in rapporto allet: non difficile da giudicare. Paride ne ha stimato limportanza dando a questo parametro, come voto, 22. Non veniale il ragazzo! e6) Stipendio in rapporto al lavoro effettivo: un po pi difficile da valutare. Le ore effettive non sono le canoniche 8, ma sono quelle in cui si lavora per davvero. Se ci pensate bene, potrebbero saltare fuori risultati sorprendenti. Paride considera questo aspetto particolarmente importante e, per questo, gli d 33. e7) Voglia di cambiare: molto importante. Se avete questo desiderio, dedicate quanto pi tempo possibile a trovare il modo di andar via dal vostro attuale luogo di lavoro e a migrare verso un nuovo orizzonte. Attenzione, per! Valutate bene la vostra attuale condizione e non idealizzate troppo il vostro futuro lavoro. Siate realisti e sappiate cosa state cercando esattamente. Date, quindi, un voto negativo se la vostra voglia di cambiare posto di lavoro , allo stato attuale, insoddisfatta. Date uno positivo se, invece, state bene dove siete.
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La felicit di questo mondo

A questo parametro Paride d un voto piuttosto basso: 30. Personalmente avrei dato di pi.
F) CERVELLO

f1) Felicit interiore: difficile ma non impossibile da misurare. quel Come va? che dovreste rivolgervi al buio, immersi nel silenzio. Ma attenti, datevi una risposta sincera! Questa una cosa molto importante. quella sensazione di fondo che vi fa essere sereni anche quando il vigile vi d una salata multa o che, al contrario, vi fa essere tristi perfino quando fate dodici al Totocalcio. Come voto Paride sceglie, giustamente, un pesante 70. f2) Giornalismo (possibilit): Paride ama il mestiere di giornalista, ma il suo lavoro non ha nulla a che fare con la cronaca. Eppure, ben motivato, si messo in testa di riuscire a diventare un giornalista free-lance. Se allinizio della sua ricerca ha dato a questo parametro -50, piano piano passato allo zero e, man mano che i suoi sforzi hanno iniziato a dare risultati, il voto si alzato fino a 52. f3) Piccoli desideri non realizzati: il tostapane a scatto che non avete ancora comprato, i colpi di sole che non avete ancora deciso di farvi fare dal vostro parrucchiere o la cena in quel ristorante nel quale non vi azzardate ancora a entrare. Queste piccole cose influiscono sulla vostra vita come piaceri che, una volta realizzati, appagano e cambiano il modo di guardare alla vita. Per questo Paride vi d un giusto 10. f4) Noia: il nostro Paride a volte attraversa periodi in cui non riesce a fare niente che lo diverta. E questi momenti, se potesse identificarli con un colore, sarebbero neri. Quando la noia la fa da padrona, Paride d a questa voce -50 mentre, in giornate migliori, d 30. f5) Guerra alla pigrizia: e chi non dovrebbe dichiararla? Ben pochi di noi riescono a vincere completamente il desiderio del nulla facere. La pigrizia, per sappiatelo,
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ferma sul nascere tutte le iniziative vincenti di ognuno di noi. Se riusciamo a vincerla, o perlomeno a tenerla a bada, possiamo rincorrere pi facilmente i nostri desideri e, in definitiva, migliorare la vita stessa. Paride d un bel 51. Giusto! f6) Meteopatia: Paride uno di quelli che quando si svegliano alla mattina, se si accorgono che il cielo coperto o, peggio, carico di pioggia, iniziano la giornata col muso lungo e continuano ad averlo per diverse ore. Questa non una cosa che gli sconvolge la vita, ma Paride vi assegna comunque un 11. f7) Voglia di lasciare il proprio luogo natio: eh s, chi di noi non lo ha mai immaginato? Vado in Polinesia e mi ci trasferisco per campare di pesca, vado in Costarica e apro un bar sulla spiaggia, vado in Australia a fare il/la cameriere/a e cos via. Paride, in certi momenti di sconforto, desidera trasferirsi allestero (se non abitate in Italia, basta che scriviate voglia di lasciare la Norvegia, lUcraina o qualsiasi altro posto). Ma ora mi sovviene un dubbio: non capita mai che siano proprio i polinesiani a desiderare di lasciare la loro, da noi tanto amata, terra? E se s, per andare dove? E perch? Momenti di questo tipo, comunque, sono comuni alla maggior parte di noi e in Paride hanno leffetto di farlo stare molto male, impelagando tutta la sua intera esistenza. Per questo contrassegna questo campo con un 27. f8) Progetti in corso: Paride d una discreta importanza ai progetti in corso. Il suo voto a questo aspetto della vita , infatti, 35. Personalmente avrei dato di pi. Sapere di stare riconoscendo i nostri obiettivi, e di stare pianificando la strada che a essi conduce, dovrebbe essere sufficiente a farci provare quella sensazione di positivit che tanto ci piace. f9) Prospettive future a breve termine (per esempio, un anno): come si vede Paride da qui a un anno? Sempre
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nello stesso posto a fare le stesse cose, che magari non gli piacciono neanche un po? Male, allora questo parametro merita un voto negativo. Migliorato nel lavoro, con del tempo libero a disposizione per dedicarsi un po a se stesso, meno stressato e con un sacco di nuove idee realizzate? Bene, allora la voce merita un voto positivo! Dare un giudizio alle proprie prospettive sul futuro non certo facile, ma meno difficile di quanto pensiate ed un esercizio formidabile per distrarsi dai futili problemi che ci assillano durante tutto il giorno. Il voto che Paride vi ha assegnato 28. f10) Prospettive future a medio termine (5 anni) : lo stesso discorso, ma portato pi avanti nel tempo. Come saremo tra 5 anni? Paride non considera molto importante il medio termine, pensa che tra 5 anni i suoi progetti saranno tutti in corso e che, quindi, quello sar un normale periodo di transizione. Per questo gli d un misero 14. f11) Prospettive future a lungo termine (15 anni): Paride crede che vedere in positivo o in negativo la propria vita fra molti anni incida, invece, molto di pi che non il medio periodo. Assegna un altro 28 e comincia a scrutare tra le penombre del futuro per cercare di intravedere se stesso tra 15 anni. f12) Ordine nella vita: Paride un po casinista. Talvolta comincia cose che non finisce e si dimentica di farne altre o, ancora, finisce col farne diverse tutte insieme senza, praticamente, farne bene nessuna. A volte riorganizza la propria vita cercando di trovare i bandoli dellintricata matassa che essa rappresenta e questo gli d grande giovamento. Ma quando poi li perde di nuovo... D, per questo, 22. f13) Tempo dedicato ai progetti: Paride vuole dare un voto alla disponibilit di minuti e ore che riesce a dedi102

Capitolo 20 - La Qualit della vita

care ai suoi progetti. Mi sembra unottima idea! facilmente giudicabile e ha uninfluenza molto importante sullumore. Se avete tanti progetti e zero tempo per realizzarli, ne abbiamo gi parlato a lungo, quasi come non averne. Forse peggio. Paride d 32. f14) Soddisfazione per quanto raggiunto fino ad ora: ecco una cosa giusta! Se abbiamo avuto tanto e vogliamo avere ancora di pi dalla nostra vita anche giusto, per, dare il corretto valore a quanto gi messo dietro le spalle. Fermiamoci un momento e pensiamo a noi e a quello che la vita ci ha riservato fino ad ora. E giudichiamolo. Paride d, per questo, un voto di 27. f15) Importanza del giudizio degli altri: questione delicata. Quanto conta per noi il giudizio delle altre persone? Se una cosa ci sembra bella e tre nostri amici ci dicono che brutta, resta ancora bella come prima? O, peggio, se crediamo che sia bello fare, per esempio, i registi e tre nostri amici ci dicono che un mestiere del c... e che secondo loro faremmo meglio a cambiare obiettivo, restiamo convinti come prima? Se ci pensate, gli altri influenzano parecchio il nostro modo di vedere le cose e Paride soffre molto di questo. Vorrebbe sganciarsi dal giudizio altrui e pensare solamente con la sua testa. Quando ci riesce si sente pieno di entusiasmo e si vuole molto bene, molto pi di quanto non se ne voglia quando i pensieri degli altri sono in grado di sporcare i suoi. Il voto, quindi, va dato allinfluenza che le altre persone (anche sotto forma di mass-media) hanno sulle decisioni personali. Influenza alta, voto basso. Influenza bassa, voto alto. Il voto di Paride notevolmente alto: 45.
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f16) Tempo dedicato a se stessi: questa voce Paride preferisce inserirla per ultima. Fino al momento di dare lok di salvataggio al programma col quale ha elaborato il suo foglio elettronico non stato convinto di volerla inserire. Poi si accorto che quando attraversa periodi in cui si dedica solo ad altro e non pensa pi a se stesso, alle sue manie, alle sue passioni e ai suoi desideri piccoli, grandi e grandissimi che siano, non si sente affatto appagato. A questo punto Paride assegna un generoso 33 e batte il fatidico tasto. Al termine delle operazioni di assegnamento dei voti, Paride passa al calcolo del totale. La prima volta che ha fatto questo esercizio ha impiegato quasi venti minuti per decidere i voti di andamento di tutti e quarantadue i fattori, mentre oggi, ormai, non impiega pi di sei-sette minuti. Il primo risultato della Qualit della vita di Paride stato 65,92%. Ricordate il mio 66,88%? Me la passavo un pochino meglio io! Ma Paride, in seguito, ha fatto notevoli progressi e la sua Q.D.V. salita in modo rilevante sia sulla carta che nella realt. Abbiamo parlato molto di numeri e ora sarete sicuramente curiosi di sapere come mettere in atto la Formula della felicit. Non mi resta, quindi, che spiegarvi in modo sintetico come utilizzarla per arrivare al risultato finale della vostra Q.D.V. Passate al prossimo capitolo e tutto sar chiaro.

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Capitolo 21

Calcoli
Come fare per assegnare i voti ai parametri che avete deciso di prendere in considerazione? Per capirlo facciamo un esempio semplificato. Premetto che, sulla base dellesempio di Paride, ognuno di voi pu aggiungere o togliere a suo piacimento le voci (o meglio, i parametri) che costituiscono la sua Q.D.V. Qualcuno di voi potrebbe creare una lista scarna, dotata di pochissimi ma fondamentali parametri; qualcun altro potr crearne una estesa e completa, che contempli ogni pi piccolo aspetto della sua vita. Potete, inoltre, compilare la lista che identifica la vostra Q.D.V. ogni quanto volete. Vi consiglio di farlo ogni settimana, se volete seguire in diretta levoluzione dei vostri cambiamenti, oppure ogni Capodanno, se volete creare una storia a maglie larghe della vostra crescita. Paride e io la compiliamo ogni due settimane. Per quanto mi riguarda, farei meglio a parlare di ogni due settimane circa, perch non mi mai capitato di fissare date precise o di rinunciare a cose che sto facendo per dedicarmi alla lista, magari controvoglia. E non mi nemmeno capitato di portarmela dietro durante le vacanze. Ma come calcolare il tutto? Innanzi tutto decidete quali sono gli aspetti che influiscono maggiormente sulla vostra vita o che reputate particolarmente rilevanti ai fini della valutazione della vostra Qualit di vita. Questi saranno i vostri parametri. Ipotizziamo che abbiate, come detto, una Q.D.V. semplicissima, caratterizzata da sole tre voci: il lavoro, i
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La felicit di questo mondo

progetti e lamore. Assegnate a ognuno di questi tre parametri un voto tra 50 e -50, a identificare lintensit con cui influenzano la vostra esistenza. Facciamo un esempio: Parametri 1. voce A (ad esempio lavoro): voto 30, 2. voce B (ad esempio progetti): voto 40, 3. voce C (ad esempio amore): voto 50. Ora valutate landamento di questi tre aspetti (se, per esempio, al momento lamore va bene o male, oppure se i progetti che avevate programmato sono stati realizzati o meno e cos via) e identificatelo con voti immaginari, seguendo la solita regola per cui essi vanno scelti tra 50 e -50. Per esempio: Andamento A (lavoro), le cose vanno piuttosto bene. Voto: 20. B (progetti), le cose vanno molto bene. Riuscite a portare avanti molte cose. Voto: 35. C (amore), va malissimo. Siete stati appena lasciati e il vuoto creato dallassenza del/della vostro/a compagno/a non ancora stato colmato. Voto: -40. Ora passiamo ai calcoli per ottenere il risultato della vostra Q.D.V. Dobbiamo, in pratica, moltiplicare i voti dati ai tre parametri presi precedentemente in considerazione (lavoro, progetti, amore) per quelli che abbiamo dato al loro andamento. Calcoliamo: A 30 X 20 = 600 B 40 x 35 = 1400 C 50 x -40 = -2000.
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Capitolo 21 - Calcoli

Ora si tratta di prendere la somma algebrica dei prodotti (voti di parametri x voti di andamento) e sommarla alla met della somma dei parametri moltiplicati per cento. Per ottenere la percentuale della vostra Q.D.V. dovrete dividere il risultato ottenuto per lintera somma dei parametri e, infine, moltiplicarlo per 100. In questo modo, se ipotizziamo che il risultato dei voti di parametri x voti di andamento sia uguale a zero (provate a farlo), il risultato delloperazione sar esattamente 50%. Cio, questo dovrebbe significare che la nostra vita in una specie di limbo. Non va male e non va bene. Che guaio la matematica a parole, eh? sicuramente meglio passare alla spiegazione pratica di quanto appena detto. Dunque, avevamo calcolato: A 30 X 20 = 600 B 40 x 35 = 1400 C 50 x -40 = -2000 ora sommiamo: 600 + 1.400 - 2.000 = 0 e, infine, calcoliamo la Q.D.V.: [(0 + 6.000) / 12.000] x 100 = 50% Il vostro lavoro va abbastanza bene, i progetti vanno a gonfie vele ma le pene damore non permettono alla vostra vita di essere davvero soddisfacente. Ma andiamo avanti, pensiamo positivo e osserviamo come cambierebbero i risultati dei calcoli appena eseguiti se il vostro amore tornasse da voi: A (lavoro) le cose vanno piuttosto bene. Voto: 20. B (progetti) le cose vanno molto bene. Si riescono a portare avanti molte cose. Voto: 35.
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La felicit di questo mondo

C (amore) va finalmente bene. Lamore tornato e il cuore non sanguina pi. Voto: 30. Calcoliamo: A 30 x 20 = 600 B 40 x 35 = 1.400 C 50 x 30= 1.500 sommiamo: 600 + 1.400 + 1.500 = 3.500 calcoliamo la Q.D.V.: [(3.500 + 6.000) / 12.000] x 100 = 79,16%. Ecco che la vostra vita risorge! Il lavoro va abbastanza bene, i progetti vanno a gonfie vele e anche il cuore soddisfatto. Se questi tre fossero i parametri fondamentali della vostra vita direi che con un 79,16% sareste davvero vicini alla felicit e le vostre giornate, probabilmente, inizierebbero con un sorriso. Ora voi potreste dirmi: vero, ma le mie giornate inizierebbero con un sorriso anche senza fare questi quattro calcoli. Avete ragione, ma dedicarvi con costanza a monitorare la vostra vita ha portato la vostra attenzione sui desideri di miglioramento. E con maggiore attenzione avrete avuto maggiore possibilit di coltivarli e soddisfarli. Ricordate, in questo esempio abbiamo usato solo tre parametri: lavoro, progetti e amore. Ma compilare una lista pi complessa, come quella di Paride, quasi la stessa cosa. Ci sono due sole differenze: 1) richiede un po pi di tempo, essendo il lavoro pi lungo e complesso; 2) molto pi divertente!

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