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Calabrone sul favo

TUTTONATURA RUBRICA DI NATURA ECOLOGIA ETOLOGIA PICCOLI, MA.PUNGENTI

Anche questanno arrivata lestate e con essa tutto il buono ed il gramo che ci regala o ci fa subire da Millenni, ma non lagnamoci:

stato cos da sempre e dobbiamo sperare che cos continui, ogni altra soluzione sarebbe linizio della fine. In questa bella stagione, quindi, accanto a temporali e grandinate, temute dagli agricoltori e dagli automobilisti (ma amate dai carrozzieri) si pu godere di una gita al mare o ai monti. Si pu, in sintesi, uscire di casa e stare allaria aperta, assieme ad amici, parenti e tafani! Gi ci sono anche loro! I nostri amici/nemici per la pelle, ovvero gli insetti dotati di pungiglione posteriore come le vespe o apparato boccale pungente- succhiatore come le zanzare, passiamone in rassegna qualcuno.

Mosca carnaia in accoppiamento

Al primo posto metterei senzaltro la zanzara comune ( Culex pipiens) ordine dei ditteri(= dotati di due ali) come le mosche, i tafani, i mosconi ed i pappataci, tutti fastidiosi a cominciare dalla mosca e dai suoi con specifici (Musca domestica) che per si limitano a succhiare gli umori superficiali della nostra epidermide quindi senza perforarla, anche se a volte il loro bacio particolarmente appassionato e si fa dolorosamente sentire. Lunico pericolo rappresentato dalle mosche e dai suoi affini la possibile trasmissione alluomo di batteri o virus patogeni prelevati da sostanze in putrefazione, cos amate da questi ditteri perch usate come incubatrice per le loro uova o larve. Tutti gli altri ditteri citati, in special modo le femmine, sono dotati di un perfezionato apparecchio boccale pungente in grado di perforare la nostra pelle, iniettarvi la loro saliva con propriet anticoagulanti e succhiare attraverso la microscopica cavit dello stesso stiletto o altro apparato separato, il nostro sangue. Sul perch alcune persone siano pi attaccate dalle zanzare di altre, il dibattito aperto, ma sicuramente una pelle pi sottile, quindi pi sensibile, capillari pi superficiali, particolari e misteriosi messaggi chimico odorosi, attirano le nostre vampire su tali soggetti , anzich su persone con pelle spessa, i quali tra laltro, anche se punti, di poco si accorgerebbero. Per chiudere il capitolo zanzare, ma anche tafani e pappataci, diciamo il perch di tanto accanimento nel ricercare la vittima e martirizzarla con indesiderati salassi: come al solito alla base di tutto questo c la continuazione della specie, in quanto lemoglobina contenuta nel sangue dei mammiferi serve da fonte di energia per la maturazione delle uova.

Una nota in chiusura: alla vista dellenorme tipula o zanzarone egli orti (Stipula olearia) non allarmiamoci: non in grado di procurare alcun danno in quanto allo stadio adulto priva di apparato boccale pungente, lunico danno pu essere provocato quando allo stadio di larva, rodendo le radici delle colture orticole.

Zanzarone degli orti (Tipula sp.) Di tuttaltra natura invece il danno provocato dalla puntura tramite il pungiglione addominale degli insetti imenotteri ( = dalle ali membranose) quali le api e le vespe.

Particolare dellaculeo addominale del calabrone: 5/6mm

Il tipo di veleno iniettato acido formico concentrato, quindi un rapido trattamento con ammoniaca, che un prodotto alcalino, contrasta gli effetti dellacido formico. Questo tipo di veleno comune a tutti i tipi di insetti imenotteri, quindi anche la formica ne possiede una riserva che per non inietta, ma spruzza su eventuali nemici. Al contrario dei ditteri, gli imenotteri non pungono mai per nutrirsi, ma solo ed esclusivamente per difendersi: quindi un avvicinamento al loro nido e ad un singolo individuo possono scatenare la loro reazione di difesa che consiste nel conficcare il pungiglione nel

malcapitato anche se, come nel caso dellape operaia, ci significa la morte in quanto il pungiglione stesso dotato di seghettatura rivolta verso il senso di estrazione; cos quando lape tenta di volare via dal bersaglio, lapparato offensivo resta conficcato nella pelle del nemico di turno assieme a tutto il sacco velenifero e parte dellintestino, decretando cos la morte dellinsetto. Di tuttaltra natura lepilogo di una puntura di vespa: se si tratta della piccola poliste (Polistes gallicus) o della pi grande vespa comune ( Paravespula vulgaris) poco male, se le punture ricevute contemporaneamente sono poche ( da 5 a 10 max); le cose cambiano se lattaccante si chiama calabrone ( Vespa crabro) aggressivo di natura, lungo anche 5 cm. Esso in grado di iniettare una grande quantit di veleno in profondit, di conseguenza risulta particolarmente pericoloso in quanto pu portare alla morte anche un uomo sia in conseguenza di un attacco di gruppo ad opera di molti componenti del nido, sia per reazione esagerata degli anticorpi specifici, ovvero per shock anafilattico che pu provocare un collasso cardiocircolatorio, anche in seguito di una sola puntura. Ma non allarmiamoci, gli incontri fortuiti con questi insetti sono poco probabili e comunque con un po di prudenza e buon senso si possono sempre evitare. Godiamoci dunque questestate allaria aperta, senza per mai dimenticare che anche noi, come tutte le altre creature, siamo solo ospiti e non padroni: quando meno ce lo aspettiamo una dolorosa puntura potrebbe ricordarcelo. ombasini

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